        &Egrave; passata qualche settimana, ma incontrando Adele Innocenzi, pilota di Enduro e Motocross, sono stata curiosa di chiederle della sua prima esperienza nell&rsquo;insegnamento ai bambini, durante la giornata Hobby Sport Master e Young organizzata dalla FederMoto in collaborazione con il Moto Club Valle del Tevere. Io Guido da Sola: Mariona Valero, la predestinata Adele: "Esperienza bellissima"  &ldquo;Premetto che da quest&rsquo;anno sono istruttore FMI di guida Fuoristrada &ndash; mi ha raccontato Adele &ndash; cos&igrave; quando mi hanno proposto di partecipare alla giornata Hobby Sport Young ho accettato molto volentieri. Per me si trattava della prima esperienza con i bambini dai 6 ai 12 anni e devo dire che &egrave; stata davvero bellissima&rdquo;. Il corso Young di Enduro, rivolto ai pi&ugrave; giovani, &egrave; stato utile anche per chi era alle prime armi e voleva fare la sua prima esperienza in moto: &ldquo;Abbiamo spiegato ai bambini come si 'porta' una moto, ma anche tutti gli aspetti che riguardano la sicurezza&rdquo;. Questa prima giornata, alla quale ne seguiranno altre, si &egrave; svolta al podere Selvoline, nel territorio del comune di Amelia e ha visto un totale di 50 partecipanti, 12 dei quali erano bambini. &ldquo;Mi sono divertita tantissimo a insegnare ai pi&ugrave; piccoli, sembravo una mamma con 12 bambini. Lavorare con i piccoli &egrave; sempre bello. Mi ha stupito molto il modo in cui apprendono. Con i grandi, &egrave; difficile anche far cambiare una semplice impostazione nella guida, mentre i bambini alle prime armi capiscono immediatamente cosa devono fare. Ovviamente sta all&rsquo;insegnante saper esporre bene e la sorpresa &egrave; anche questa, ovvero vedere che, se spieghi bene, loro riescono a fare anche meglio di te!&rdquo;. Domande e curiosit&agrave;  Alla giornata hanno presenziato il presidente del Comitato regionale Umbria FMI, Luca Cardoni, e il delegato del CONI per la provincia di Terni, Fabio Moscatelli, entrambi accolti dal presidente del sodalizio, Massimo Venanzi. Il percorso rivolto ai bambini era caratterizzato dall&rsquo;ovale, ma anche da un fettucciato organizzato ad hoc. Tra le domande pi&ugrave; curiose, Adele si &egrave; sentita chiedere... &ldquo;Quanti titoli avevo vinto, o da quanti anni correvo, cos&igrave; raccontavo la mia storia. In pi&ugrave;, ai bambini sembrava strano che fosse una donna a insegnare, perch&eacute; &egrave; pi&ugrave; facile trovare la figura del maestro. All&rsquo;inizio erano un po&rsquo; titubanti, ma poi si sono lasciati andare e mi hanno chiesto di continuare a fare lezione con me, la soddisfazione &egrave; stata grande&rdquo;. Io Guido da Sola: le colleghe tifano Ana Carrasco       

<p>L&rsquo;Endurista docente all&rsquo;Hobby Sport Young: "Che bello insegnare ai bambini"</p>

Io Guido da Sola: Adele Innocenzi diventa docente

Troppo spesso sentiamo dire che tra donne c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; competizione che alleanza. Certe volte accade, ma in altri casi l&rsquo;amicizia che si crea, anche grazie a gare o eventi, &egrave; davvero speciale. &Egrave; il caso di Silvia Giannetti e Adele Innocenzi, due ragazze che gi&agrave; si conoscevano ma che grazie al Queen Trophy, evento adventouring organizzato dal Moto Club Pepe Bevagna dal 10 al 12 settembre, hanno stretto un&rsquo;amicizia ancora pi&ugrave; profonda.  Io guido da sola: Jodie Fieldhouse, un debutto da star  Un evento indimenticabile   A fare da cornice, panorami mozzafiato e terreni impervi ai quali Adele non era abituata, ma che invece Silvia conosceva benissimo data la sua pluriennale partecipazione a gare off-road di alto livello (compresa la Dakar). Ho deciso quindi di parlare con entrambe di questa esperienza. E ci&ograve; che ne &egrave; scaturito, mi ha piacevolmente sorpreso: &ldquo;Per me &egrave; stato un onore partecipare, soprattutto con Silvia che mi ha saputo consigliare &ndash; ha raccontato Adele &ndash; &egrave; stata una grande maestra, l&rsquo;ho seguita molto. Un mio amico mi ha prestato la moto da Enduro, una KTM 300 due tempi. Io vengo dal Cross e gestire una moto da Enduro &egrave; differente. Sia nelle gare che nelle manifestazioni non agonistiche, c&rsquo;&egrave; sempre da imparare qualcosa, dalla tecnica di guida al modo di stare in piedi sullo sterrato o sui percorsi rocciosi&rdquo;.  Quando ho sentito Silvia e le ho riportato le belle parole di Adele nei suoi confronti, ha replicato: &ldquo;Mi ha ringraziato tante volte, &egrave; stata davvero brava. &Egrave; una ragazza gentile e disponibile, sono stata felice di contattarla e condividere con lei questo evento&rdquo;. Ad accomunare Silvia e Adele, oltre alla moto, &egrave; stato poi il buon cibo che non &egrave; certo mancato durante il Queen Trophy che ha visto alla partenza ben 140 moto: &ldquo;Ogni giorno percorrevamo circa 250 km &ndash; ha aggiunto la Giannetti &ndash; era dura e noi abbiamo partecipato al livello &lsquo;expert&rsquo;, il pi&ugrave; difficile, facendo da apripista assieme ad altre persone. Abbiamo visto posti bellissimi, abbiamo fatto colazione in cima al Terminillo, abbiamo viaggiato al buio nel bosco&rdquo;.  &ldquo;Siamo passati in luoghi disabitati &ndash; ha incalzato Adele entusiasta &ndash; dove ogni tanto incontravamo mucche, cavalli e qualche maialino. Mi sono divertita tanto. A ogni tappa ci davano colazione, pranzo, merenda e cena: super&rdquo;. Durante l&rsquo;evento Silvia, grazie all&rsquo;appoggio del Moto Club Pepe Bevagna, ha raccolto anche fondi per il suo Social Tour Per&ugrave;. Insomma, non &egrave; mancato proprio niente, un fine settimana da ricordare, ma soprattutto da ripetere.  Io guido da sola: la sicurezza si d&agrave; con l&#39;esempio 

<p>L&rsquo;indimenticabile esperienza di Silvia Giannetti e Adele Innocenzi nel Queen Trophy</p> 

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Io Guido da Sola: Adele Innocenzi diventa docente

Io guido da sola: Giannetti e Innocenzi, "alleanza" off-road