        Francesco Bagnaia quest'anno si trover&agrave; davanti ad un&rsquo;importante impresa, quella di difendere il titolo iridato, situazione in cui per molti anni si &egrave; ritrovato Giacomo Agostini. Il bergamasco, 15 volte Campione del mondo, ha espresso i suoi pensieri su quello che succeder&agrave; quest&rsquo;anno in pista, con i piloti che sono presenti. MotoGP, Pirro: "Ducati ha imparato dagli errori. Confermarsi non &egrave; facile" Ducati secondo Agostini sta facendo la differenza  Innanzitutto ha parlato di Bagnaia e della sfida che lo attende: &ldquo;Vincere un Campionato del mondo non &egrave; mai facile, &egrave; lui che ha il numero 1. Spero e credo che sar&agrave; un bel campionato e mi auguro che ci siano grandi avversari, perch&eacute; questo fa s&igrave; che anche il pilota che vince lo fa con pi&ugrave; orgoglio&rdquo;. Questo &egrave; importante e in un certo senso fa la differenza. Ci sono anche diverse aspettative su Marc Marquez: &ldquo;Che io sappia sta abbastanza bene fisicamente, lamenta che la moto non &egrave; ancora a posto. Effettivamente la Ducati sta andando molto forte...&rdquo; Ascoltate il resto dell&rsquo;intervista qui sotto:  Calendario MotoGP 2023       

Il 15 volte iridato ha commentato ai nostri microfoni il Campionato che sta per cominciare alla serata Prometeon di cui Motosprint era media partner

MotoGP, Agostini dice la sua sulla difesa al titolo di Bagnaia

Il 15 volte iridato ha dato una sua visione della stagione che sta per cominciare

Giacomo Agostini commenta la MotoGP alla vigilia

Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli e Loris Capirossi sono stati ospiti al teatro Lirico di Milano per una chiacchierata molto interessante sulle loro carriere

"Meet the Titans" l'evento Prometeon con i grandi della storia del motociclismo

        Venti tappe in otto mesi, tra saliscendi emotivi e di classifica visti poche volte nella storia. La prima MotoGP post-Valentino Rossi si &egrave; concessa di tutto e, proprio dopo l'addio del suo faro, l'Italia &egrave; tornata sul tetto del Mondo con un allievo del Dottore, Pecco Bagnaia. Il primo dai tempi di Giacomo Agostini, Casey Stoner e lo stesso nove volte iridato. Nonch&eacute; l'unico a vincere il titolo con 91 punti ritardi colmati in meno di met&agrave; stagione. Un trionfo tricolore Ducati in un campionato caratterizzato dal dominio tecnico delle Case europee, che hanno firmato 15 gare su 20. Aprilia ha scritto la Storia, trionfando per la prima volta. L'ultima invece per Suzuki, due volte in alto grazie ad Alex Rins. Ebbrezza mai provata da Honda, che almeno non ha perso Marc Marquez. La classe dei grandi piloti come Bagnaia, Fabio Quartararo ed Enea Bastianini, quest'ultimo esploso sulla Desmosedici GP21. Di Marco Bezzecchi, dominatore della graduatoria Rookie: la Bestia e Bez reggono la bandiera della Romagna, testimone lasciato da Andrea Dovizioso, ritiraratosi a Misano. QATAR  SUCCESSO STORICO PER BASTIANINI E NADIA PADOVANI La notte di Lusail rabbuia Quartararo, oscurando Bagnaia, illuminando Bastianini. Mentre Fabio e Yamaha tribolano, Pecco abbatte Martin, rimediando &ldquo;zero&rdquo; e polvere insieme al contendente di Enea alla Ducati ufficiale 2023. Team Gresini storico: il 23 &egrave; al primo successo in MotoGP, Nadia Padovani comincia il passaggio da Aprilia a Desmosedici vincendo. Brad Binder e KTM sorridono appena dopo, Pol Espargar&ograve; centra l&rsquo;unico podio con Honda. Aleix Espargar&ograve; porta la RS-GP in alto, ritorno di Marc Marquez, non ancora liberatosi dei guai fisici. INDONESIA  OLIVEIRA E KTM ANFIBI A MANDALIKA Approdo bagnato per la MotoGP sull&rsquo;Isola di Lombok, conquistata da Oliveira e KTM, in compagnia di Quartararo e Zarco. Miguel approfitta del diluvio, Fabio dimentica la brutta M1 del Qatar, Johann dice a Ducati di essere valido satellite. Aleix Espargar&ograve;, Bastianini e Bagnaia non copiano quanto buono fatto in Qatar: Pecco ha anche rischiato di cadere, rimanendo in piedi per miracolo. Marc Marquez lascia il paddock anzitempo: troppi (pure per lui) tre cruenti voli, decisivo il tonfo del warm up. Dichiarato &ldquo;unfit&rdquo;, niente gara e ritorno a casa. ARGENTINA  ESPARG&agrave;RO&rsquo; E APRILIA PONGONO I PROPRI NOMI NELL&rsquo;ALBO D&rsquo;ORO MOTOGP L&rsquo;Aprilia c&rsquo;&egrave; a Termas de Rio Hondo, previa storica e significativa vittoria siglata da Aleix Espargar&ograve;. La RS-GP suona in rettilineo e in curva la Ducati Pramac di Martin, scrivendo pagina indelebile in MotoGP. Terzo Rins e primo podio per Suzuki, Mir appena dietro. Entra in top five per Bagnaia, Quartararo e Bastianini nei dieci ma entrambi insoddisfatti. Assente Marc Marquez, nel frattempo rimasto in Spagna per cure a accertamenti sul gi&agrave; ferito e operato braccio destro. Nakagami prova a tenere alto il morale Honda, invano: il giapponese &egrave; dodicesimo. AMERICHE  LA BESTIA IN VERSIONE COWBOY TEXANO Nulla possono i rivali contro il passo martellante di Enea, che colleziona la seconda affermazione stagionale, nello scatto dalla seconda fila. Ci provano Rins e Miller, bravi e sul podio, non efficaci quanto la Bestia. Bagnaia &egrave; ancora quinto, Marc Marquez rientra alle spalle di Pecco, con rimonta da cattiva partenza, per un passo da potenziale successo. Impotente Quartararo, settimo e all&rsquo;apice del lamentio verso Yamaha. Vinales fa meglio di Aleix per Aprilia, KTM al di sotto del potenziale mostrato nei tre appuntamenti precedenti. Passa alla prossima pagina &nbsp; PORTOGALLO  QUARTARARO SI SBLOCCA A PORTIMAO E&rsquo; finalmente vittoria per Quartararo e Yamaha, duo imbattibile come dimostratosi nel primo dei due Gran Premi disputati in Algarve nel 2021. Zarco conferma la propria costanza, Aleix torna sul podio, completandolo. Fratelli Marquez sesto e settimo, Bagnaia ottavo, reduce dalla caduta rimediata in qualifica. Si temeva per le sue condizioni, invece. Pecco recupera dall&rsquo;ultima venticiquesima casella, giungendo ottavo. Il ducatista ufficiale reagisce all&rsquo;imprevisto, passo falso di Enea, finito a terra e con il primo &ldquo;zero&rdquo; d&rsquo;annata. SPAGNA  PRIMO SUCCESSO DI PECCO NEL 2022 La ventilata notizia dell&rsquo;immininente ritiro Suzuki supera in termini di audience la brillante vittoria ottenuta da Bagnaia. Nel test successivo al Gran Premio firmato da Pecco, il team Ecstar viene a conoscenza della volont&agrave; da parte di Hamamatsu di lasciare la MotoGP. Passano in secondo piano il successo del ducatista, il podio completato da Quartararo e Aleix, il quarto posto del numero 93. Rins e Mir sono increduli e disperati, al pari dello staff che ha gestito (benissimo) le GSX-RR tutto l&rsquo;anno. FRANCIA  ENEA FRENA E STACCA GLI AVVERSARI AL BUGATTI Di fronte al pubblico amico, Quartararo abbassa la testa a favor del tris iridato di Enea, sul podio con Miller e Aleix a precedere il francese stesso e al connazionale Zarco. Marc Marquez &egrave; sesto ma niente di pi&ugrave;, comincia la disfatta Suzuki, per mezzo di doppio &ldquo;zero&rdquo; rimediato da Rins e Mir. Stessa sorte per Bagnaia, caduto e al secondo risultato nullo su sette prove. Per Pecco e Ducati Lenovo il campanello d&rsquo;allarme comincia a suonare forte e deciso: il gap dall&rsquo;iridato Yamaha &egrave; di ben 46 lunghezze. ITALIA  STRETCHING PER PECCO, POI VINCITORE AL MUGELLO Il Mugello spoglio come un albero invernale non impedisce a Pecco di affermarsi nuovamente, Quartararo limita i danni ed &egrave; secondo. Aleix e Aprilia sul podio nel giardino di casa. Eccellenti Bezzecchi, Marini e Di Giannantonio: top ten per i VR46 e pole del romano. Male va a Bastianini, caduto. Sabato da ricordare: Valentino Rossi ritira il &ldquo;suo&rdquo; 46, raccogliendo pi&ugrave; pubblico di tutto il weekend, Marquez e Honda indicono una conferenza ad hoc. Marc, a GP Italia finito, sar&agrave; operato per la quarta volta al braccio destro. Il decimo posto sembra un addio. CATALUNYA  &nbsp;PERCHE&rsquo; FABIO INDICA &ldquo;TRE&rdquo; SE HA VINTO PER LA SECONDA VOLTA? Strike in partenza di Nakagami, abbattuti s&eacute; stesso, Pecco e Rins, questo rialzatosi fratturato. Ne approfitta Quartararo, vincendo per la seconda volta d&rsquo;annata. Pramac sul podio con Martin e Zarco. Mezzo disastro Aprilia: Espargar&ograve;, convinto di aver concluso la gara in terza posizione, esulta quando manca un passaggio da completare. Aleix si rimette in carena, conclude quinto e in lacrime. Peggio va a Enea, Dovizioso, Di Giannantonio e Bezecchi, ritirari. Italia a punti coi soli Marini e Morbidelli, sesto e tredicesimo. GERMANIA  DESOLATO NELLE VIE DI FUGA, PECCO TOCCA IL FONO DEL SUO 2022 Pecco vanifica la pole, cadendo dopo aver subito il sorpasso di Quartararo, toccando il pnnto pi&ugrave; basso della stagione: i 91 punti di ritardo da Fabio, di nuovo in trionfo, sono l&rsquo;apice della distanza tra i due. Ducati a podio con Zarco e Miller, Aleix e Aprilia di nuovo quarti, Marini quinto, &ldquo;Diggia&rdquo; ottavo, Enea decimo, Bezzecchi undicesimo, Morbidelli tredicesimo, Dovizioso quattordicesimo. Un problema tecnico toglie a Vinales un podio certo, Honda non raccoglie nemmeno un punto: non accadeva dal GP Francia 1982. Passa alla prossima pagina &nbsp; OLANDA  BAGNAIA E BEZZECCHI IN FESTA OLANDESE L&rsquo;Universit&agrave; di Assen ripara i danni di Bagnaia, alla terza vittoria 2022. Promosso Bezzecchi, al primo podio in MotoGP, Vinales coglie il primo trofeo con Aprilia. Bastianini non fa meglio di undicesimo, bocciato Quartararo: il francese prova il sorpasso ad Espargar&ograve;, cadendo e costringendo Aleix a una divagazione fuori pista; mentre il pilota Aprilia recupera sino al quarto posto - con doppio sorpasso su Binder e Miller - il 20 cade ancora, segando il primo &ldquo;zero&rdquo;. Poi, la mazzata: Long Lap Penalty da rispettare a Silverstone. GRAN BRETAGNA  CONFERENZA PER DOVI: MISANO SARA&rsquo; L&rsquo;ULTIMA DI CARRIERA Pecco &egrave; reduce da ferie in cui l&rsquo;incidente stradale e relativa ammenda rimediata a Ibizia avrebbero potuto togliergli concentrazione e motivazione, invece, si impone per la quarta volta, battendo Vinales, Miller e Bastianini nell&rsquo;ordine. Quartararo, indenne dal Long Lap Penalty, giunge ottavo, con Aleix appena dietro: malgrado infortunio e frattura del tallone rimediati nelle FP4, il capitano Aprilia resiste e porta la RS-GP a punti. Sabato particolare per Dovizioso: Andrea annuncia il ritiro dai Gran Premi, Misano sar&agrave; l&rsquo;ultimo per lui. AUSTRIA  BOX LENOVO DUCATI CHE SALUTA PECCO Quint&rsquo;essenza di Pecco, insieme a Quartararo e Miller sul podio. Pecco continua la rimonta di punto in punto. Nella contesa alla Ducati ufficiale, Enea ne esce con un ritiro, Martin con le critiche dei rappresentanti in Rosso: lo spagnolo non fa giochi di squadra. L&rsquo;annuncio della scelta di Borgo Panigale &egrave; dietro l&rsquo;angolo, &egrave; l&rsquo;italiano il favorito tra i due nella sostituzione di Miller, contrattualizzato da KTM nello scorso giugno. La bomba del weekend si chiama Sprint Race: dal 2023 una gara in pi&ugrave;, piaccia o no ai piloti. SAN MARINO E RIVIERA DI RIMINI  GARA RISOLTA AL FOTOFINISH TRA PECCO ED ENEA A precedere Misano, Ducati ha deciso: Bastianini affiancher&agrave; nel 2023 Bagnaia nel team ufficiale. Galvanizzato, Enea e la Desmosedici GP21 omaggiante la livrea sfoggiata da Fausto Gresini nei trionfi di carriera, contende a Pecco la vittoria sino all&rsquo;ultimo centimento disponibile, facendo infuriare i vertici Ducati, &ldquo;spaventanti&rdquo; dagli attcchi del romagnolo. Vinales &egrave; terzo, Marini quarto, El Diablo quinto: il vantaggio sul numero 63 scende a 30 punti. Dovizioso dice addio dopo 346 gare, l&rsquo;alloro 125 e un computo di 24 successi. ARAGON  LA BESTIA SU PECCO AL MOTORLAND Al Motorland, Bastianini non si fa problemi, battendo Pecco e Aleix, facendo (ulteriormente) arrabbiare i vertici Ducati. Enea &egrave; ancora in corsa per il titolo, sicch&eacute; ci crede e ci prova. Ci crede pure Bagnaia, confortato dal ritiro di Quartararo. Fabio &egrave; coinvolto in un incidente innescato dalla rottura della Honda di Marc Marquez, rientrato in azione. Il francese prende colpi pure nel ritorno al paddock: lo scooter su cui viaggiava &egrave; centrato da un altro scooter. Ferite e abrasioni su petto e addome per lui, oltra allo &ldquo;zero&rdquo;. Passa alla prossima pagina &nbsp; GIAPPONE  MILLER IMPENNA DI GIOIA Miller vince, poi Binder e Martin. Bagnaia sbaglia all&rsquo;ultimo giro, mentre prova a superare Quartararo, ottavo. La classifica: Fabio 219, Pecco 201, Aleix 194. Assente Joan Mir, annunciato in Honda Repsol a fine agosto, far&agrave; coppia con Marc Marquez, quarto al traguardo. Aprilia incappa in un errore prima dello start: la mappa dedicata al giro di ricognizione &egrave; ancora attiva sulla RS-GP di Aleix, il quale &egrave; costretto al cambio moto durante il primo passaggio di gara. Gomme non adeguate gli tolgono la possibilit&agrave; di prendere punti. THAILANDIA  METEO DA LUPI A BURIRAM D&eacute;j&agrave; vu per Oliveira, vincente sopra e sotto l&rsquo;acqua come gi&agrave; fatto in Indonesia. Miller davanti a Bagnaia, entrambi sul podio, ancora fuori Quartararo, in difficolt&agrave; col bagnato. Silenzio stampa per il titolato e leader iridato, ma con soli 2 punti a precedere Pecco. Aleix &egrave; undicesimo, ancora in lotta per il mondiale, per&ograve; avvicinato da Enea, sesto. Presenza prestigiosa di Danilo Petrucci, arrivato dal MotoAmerica in Suzuki per sostituire Mir. Il ternano &egrave; giunto ventesimo. AUSTRALIA  RINS REGALA A SUZUKI LA PRIMA DI DUE VITTORIE D&rsquo;ADDIO Rins, gi&agrave; certo del passaggio in LCR Honda, da cuore e anima al team Ecstar, vincendo a bordo della Suzuki. Nella gara pi&ugrave; spettacolare, Marc Marquez &egrave; secondo, Bagnaia terzo. Attenzione a Quartararo: il francese sbaglia due volte, il secondo errore &egrave; decisivo, perch&egrave; gli costa caduta, risultato nullo e leadership persa a favor di Pecco. L&rsquo;italiano, dai 91 punti sofferti in Germania, &egrave; ora in vantaggio di 14 lunghezze, quando mancano due gare alla fine. Bezzecchi &egrave; Rookie of The Year, battendo Fernandez, Gardner, Di Giannantonio e Darryn Binder. MALESIA  SEPANG ANTICIPA LA CLASSIFICA 2022 MOTOGP: PECCO, ENEA, FABIO Primo match point per Pecco, non andato a bersaglio. La sua settima affermazione stagionale &egrave; &ldquo;macchiata&rdquo; dal tormentone relativo a giochi di squadra: Enea lo ha veramente attaccato, oppure ha lasciato vincere il futuro compagno di box? Quartararo &egrave; terzo, a denti stretti sulla flebile speranza di bissare il titolo conquistato nel 2021. La domenica del Gran Premio malese concilia con una data (sfortunatamente) indimenticabile: 23 ottobre, 11 anni esatti dalla perdita di Marco Simoncelli. Proprio l&igrave;, il SIC perse la vita. COMUNITA&rsquo; VALENCIANA  DOPO CASEY STONER 2007, DUCATI TOCCA NUOVAMENTE L&rsquo;IRIDE PILOTI Come Giacomo Agostini, il team MV e la moto lombarda: 50 anni dopo il tris iridato e tutto italiano datato 1972, Bagnaia, il Lenovo ufficiale e Ducati si impongono nella classe regina, nel frattempo passata da 500 due tempi a MotoGP quattro tempi. A Pecco &egrave; sufficiente il nono posto per riportare a Borgo Panigale il titolo Piloti che mancava da Casey Stoner 2007. Il piemontese regala al tricolore l&rsquo;alloro massimo, ultimo risalente a Valentino Rossi edizione 2009. Rins scrive il canto del cigno Suzuki, nel successo pi&ugrave; triste. Aleix perde il terzo posto, ricoperto da Enea, medaglia di bronzo d&rsquo;annata.        

Rimonta da record per Bagnaia nel trionfo tutto italiano, la prima volta Aprilia e l'ultima Suzuki, Quartararo&nbsp; e Yamaha in difficolt&agrave; e i timori Honda con Marquez, l'esplosione di Bastianini e l'addio di Dovizioso: il primo anno senza Rossi &egrave; ricco di spunti

MotoGP, il film della stagione 2022: come un Oscar

        Continua il ciclo di appuntamenti teatrali organizzato da Prometeon Tyre Group per ascoltare dalla voce dei testimoni il racconto di imprese sportive straordinarie. Il primo incontro teatrale, svoltosi il 7 novembre scorso, aveva posto l'attenzione sulla vincente spedizione azzurra ai mondiali di calcio di Spagna 1982, per la quale erano intervenuti i campioni del mondo Alessandro Altobelli, Giuseppe Bergomi e Antonio Cabrini, intenti a raccontare un'impresa entrata nel cuore di tutti gli italiani. Nel secondo appuntamento invece, gli spettatori sono stati intrattenuti con la storia e gli aneddoti della cosidetta generazione d'oro di pallavolo, con gli atleti Ferdinando &ldquo;Fef&eacute;&rdquo; De Giorgi, Andrea &ldquo;Zorro&rdquo; Zorzi, Andrea Gardini e Francesca Piccinini. Il prossimo 16 marzo sar&agrave; la volta del motomondiale, che sar&agrave; al centro del dibattito con tre campioni del mondo del calibro di Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli e Loris Capirossi. 19 titoli mondiali accompagnati dall'inconfondibile voce di Luca Ward Oltre a ripercorrere i momenti salienti della loro carriera, i tre fenomeni italiani analizzeranno la figura del pilota di moto, un po&rsquo; sportivo e un po&rsquo; eroe, attraversando un periodo che va dalle prime vittorie del giovane Agostini negli anni 60' al motociclismo moderno, con la tecnologia che conta tanto, ma in cui il valore degli uomini resta decisivo. La serata vedr&agrave; anche la partecipazione di Luca Ward, che con la sua inconfondibile voce accompagner&agrave; il racconto delle tre leggende sul palco. Tre icone del motorsport mondiale che hanno caratterizzato tre differenti ere, imponendosi e lasciando il segno non solo per i successi ottenuti ma anche per il carisma e la personalit&agrave; mostrata per tutta la carriera. Non ha bisogno di presentazioni Giacomo Agostini, il pilota pi&ugrave; vincente e titolato della storia delle due ruote, dall'alto dei suoi 15 mondiali e 122 successi nei GP. 8 volte iridato nella top class e 7 nella classe 350, per un totale di 13 stagioni trascorse ad un livello altissimo. Come detto, sar&agrave; presente anche Loris Capirossi, pilota del motomondiale per ben 22 annate, dal 1990 al 2011, per un totale di tre titoli mondiali vinti tra la 125 (1990; 1991) e la 250 (1998). Infine, sar&agrave; presente Marco Lucchinelli, sulla vetta del mondo della classe regina nel 1981, dopo aver battuto la concorrenza di piloti di prestigio come Randy Mamola, Kenny Roberts e Barry Sheene. Per partecipare gratuitamente occorre inviare una mail a: teatro@prometeon-events.com (massimo due posti per ogni mail, fino ad esaurimento posti).         

Al teatro lirico di Milano andr&agrave; in scena una serata aperta al pubblico in cui i tre campioni delle due ruote si racconteranno&nbsp;

A teatro con Agostini, Lucchinelli e Capirossi con Prometeon Tyre Group

Il 15 volte campione del mondo ha sventolato la bandiera scacchi del primo GP dell'anno complimentandosi con Fernando Alonso e Max Verstappen

F1, Bahrain: Giacomo Agostini superstar a Sakhir

        L&rsquo;Italia &egrave; sempre stata terra di motori e di grandi piloti, non &egrave; un caso che molti dei record pi&ugrave; importanti siano di marchio tricolore, come ad esempio il maggior numero di titoli iridati o di GP vinti, entrambi nelle mani di Giacomo Agostini. L&rsquo;Italia detiene inoltre anche un altro record particolarmente attraente, quello che la vede in cima a tutte le altre nazioni per ci&ograve; che riguarda i GP vinti dal 1949 ad oggi, se considerate tutte le classi. A dimostrazione di una scuola di piloti che da sempre ha prodotto grandi risultati, in tutte le categorie. Nella top five dei piloti azzurri pi&ugrave; vincenti di sempre in termini di Gran Premi vinti (contando tutte le classi della storia del motomondiale) troviamo i due piloti pi&ugrave; rappresentativi della nostra storia, ma non mancano anche alcune sorprese provenienti dalle classi minori.  5) Luca Cadalora &ndash; 34 vittorie tra 125, 250 e 500 Nella top five dei piloti italiani pi&ugrave; vincenti tra tutte le classi troviamo Luca Cadalora, pilota del motomondiale dal 1984 al 2000 e vincitore di tre campionati del mondo, nel 1986 in 125 in sella alla Garelli e nel 1991 e 1992 in 250 con Honda. Il pilota modenese, famoso per la sua guida pulita e scorrevole ebbe un&rsquo;ottima carriera anche in 500, concludendo da vice-campione del mondo nel 1994 alle spalle di Mick Doohan, ed in terza posizione nel biennio successivo, sempre dietro al campione australiano. Le vittorie totali di Cadalora sono 34, di cui 4 ottenute nell&rsquo;anno del primo titolo in 125, vinto precedendo Fausto Gresini. Il modenese trionf&ograve; in 22 occasioni in 250, categoria nella quale, come detto, conquist&ograve; due titoli mondiali battendo Helmut Bradl (padre di Stefan Bradl) e Loris Reggiani. In 500 invece l&rsquo;italiano vinse 8 volte, il primo successo arriv&ograve; a Donington Park nel 1993 su Wayne Rainey, mentre l&rsquo;ultimo durante il GP di Germania nel 1996 quando ebbe la meglio su Mick Doohan e Alex Criville.  Nella prossima pagina trovi il podio degli italiani pi&ugrave; vincenti &nbsp; 4) Carlo Ubbiali&nbsp; - 39 successi e 9 titoli mondiali Dobbiamo andare indietro nel tempo di qualche decennio per trovare il quarto classificato di questa speciale classifica, Carlo Ubbiali. Il nove volte iridato (6 volte in 125 e 3 in 250) vanta 39 successi nelle piccole cilindrate, 26 in 125 e 13 in 250. La prima vittoria della carriera del pilota italiano avvenne nella seconda edizione del motomondiale, nel 1950, quando trionf&ograve; nel GP dell&rsquo;Ulster davanti al connazionale Bruno Ruffo. Gli ultimi due successi di Ubbiali risalgono invece al GP delle Nazioni corsosi a Monza nel 1960, quando vinse dapprima la gara della 125 e poi quella della 250, rispettivamente su Bruno Spaggiari e Jim Redman.  3) Max Biaggi &ndash; 42 vittorie, 29 in 250 Il gradino pi&ugrave; basso del podio dei piloti italiani pi&ugrave; vincenti &egrave; occupato da Max Biaggi, probabilmente il volto pi&ugrave; rappresentativo dell&rsquo;Italia delle due ruote negli anni 90&rsquo;, dall&rsquo;alto dei suoi 4 titoli mondiali in 250. Il pilota romano pu&ograve; vantare 42 vittorie totali in carriera nel motomondiale, arrivate tra la 250 (29), la 500 (8) e la MotoGP (5). Dal 1994 al 1997 Biaggi domin&ograve; in maniera incontrastata la classe intermedia e nel suo anno da rookie in 500 nel 1998 termin&ograve; da vice-campione del mondo alle spalle di Mick Doohan. In top class il pilota romano concluse in seconda posizione in altre due occasioni, nel 2001 e nel 2002, entrambe le volte dietro al rivale di sempre, Valentino Rossi. La prima vittoria della lunga carriera del pilota italiano arriv&ograve; nel 1992 in 250, quando vinse davanti a Loris Reggiani. L&rsquo;ultimo successo &egrave; datato 2004, quando ebbe la meglio su Alex Barros.  Passa alla prossima pagina per scoprire chi &egrave; l'italiano pi&ugrave; vincente &nbsp; 2) Valentino Rossi &ndash; 115 successi, 89 in top class Il campione di Tavullia &egrave; il pilota pi&ugrave; vincente di sempre in termini di GP per ci&ograve; che riguarda la top class, ma per quanto concerne la classifica relativa alle vittorie tra tutte le classi occupa la piazza d&rsquo;onore. Le vittorie di Valentino Rossi sono 115, frutto di 12 successi in 125, 14 successi in 250, 13 in 500 e 76 in MotoGP. Il nove volte iridato &egrave; uno dei (soli) due piloti capaci di superare quota 100 vittorie nella storia del motomondiale, non arrivando alla vetta per sole sette lunghezze.  1) Giacomo Agostini &ndash; 122 trionfi tra 350 e 500 A primeggiare nella classifica relativa ai piloti italiani (e in questo caso non solo) pi&ugrave; vincenti di sempre &egrave; sempre lui, parliamo del 15 volte campione del mondo Giacomo Agostini. Con 122 successi &ldquo;Ago&rdquo; &egrave; il pilota che domina la classifica, frutto di 54 vittorie in 350 e di 68 in 500. "Ago" ottenne il suo primo successo di una lunga e leggendaria serie di vittorie nel 1965 nel GP della Finlandia, battendo Paddy Driver e Fred Stevens mentre l'ultimo successo risale al 1977, quando in occasione del GP di Germania corso al Nurburgring ebbe la meglio su Marco Lucchinelli e Pat Hennen. MotoGP, i circuiti pi&ugrave; pericolosi: dove si rischia la vita         

Nella top five dei piloti di stampo tricolore pi&ugrave; vittoriosi in termini di GP troviamo tre specialisti delle classi minori

MotoGP: ecco la top-5 dei piloti italiani più vincenti tra tutte le classi

        Continua a prendere forma la griglia del CIV SBK 2023, il cui livello sar&agrave; ancora una volta stellare. Poche ore dopo l'annuncio di Alex Bernardi come terzo pilota Nuova M2 Racing, &egrave; stato il turno del team DMR Racing a rendere noti i nomi dei propri portacolori per la nuova stagione della massima serie nazionale. A correre con le Honda CBR1000RR-R del team veneto saranno Agostino Santoro e Riccardo Russo. Per il primo si tratta del proseguo di un progetto iniziato nella seconda met&agrave; del 2022, il cui obiettivo sar&agrave; chiaramente quello di avvicinarsi con costanza alle posizioni di alta classifica, mentre per il secondo sar&agrave; un ritorno nel CIV dopo una buona stagione nel National Trophy 1000 con la BMW. EWC: tris di italiani per il Team 33 Louit Moto alla 24 Ore di Le Mans Durigon: &ldquo;Pronti a scendere in pista con la stessa voglia di sempre&rdquo;  &ldquo;Un'altra importante stagione &egrave; alle porte e siamo pronti a scendere in pista con la consueta voglia e preparazione di sempre&rdquo;, ha detto il Team Manager Walter Durigon. &ldquo;Santoro ha tanta voglia di crescere e le gare disputate con noi nel 2022 lo hanno dimostrato, perci&ograve; ci aspettiamo di poter scalare le classifiche dandogli il maggior supporto tecnico possibile&rdquo;. &ldquo;Russo non ha bisogno di presentazioni, &egrave; esperto, veloce e determinato&rdquo;, prosegue Durigon. &ldquo;Vedremo quale sar&agrave; il suo feeling con la Honda, ma credo che Riccardo possa essere presto in grado di lottare con i top rider della categoria&rdquo;. TT: Lagrive debutta sul Mountain Course...a 43 anni       

Agostino e Riccardo saliranno in sella alle Honda CBR1000RR-R della squadra capitanata da Walter Durigon nella classe regina del Campionato Italiano

CIV SBK: Santoro e Russo nuove punte del team DMR Racing

        La leggenda del fuoristrada italiano, Emilio Ostorero, &egrave; stato premiato in occasione della 43esima edizione dei Caschi D'oro 2022, l'evento targato Motosprint. Il sedici volte campione italiano Motocross, classe 1934, vinse il suo primo titolo nella 250, nel 1956 in sella alla FB Mondial, per poi ripetersi nell'anno successivo nuovamente in 250 e poi in 500. Gli anni successivi furono ricchi di trionfi per il pilota piemontese, che vincer&agrave; nuovamente in 500 nel 1958 ed in 250 nella stagione successiva. Negli anni Sessanta Ostorero fu praticamente imbattibile e questo contribu&igrave; alla crescita esponenziale della sua fama; nel 1960 vinse il titolo nazionale in sella alla Bianchi, mentre nel 1962&nbsp;acquist&ograve; una Husqvarna&nbsp;500 con la quale vinse quattro titoli italiani consecutivi della mezzo litro, oltre a tre titoli (dal 1964 al 1966) in 250. Nel 1966 Ostorero vinse ancora in 500 in sella ad una BSA mentre nel 1970 arriv&ograve; l'ultimo trionfo. Emilio Ostorero: "Il fuoristrada italiano si stava perdendo, poi &egrave; arrivato Cairoli"  Un tempo il Piemonte non era terra di piloti, un trend che oggi pu&ograve; dirsi assolutamente interrotto con il titolo di Pecco Bagnaia in MotoGP. Emilio Ostorero&nbsp;ha speso parole al miele per il conterraneo, ma anche per il suo nuovo compagno di squadra: "Bagnaia &egrave; un ragazzo in gamba ma secondo me ha un bell'avversario, il suo compagno di squadra, Enea Bastianini. Io li guardo tutti i suoi rivali". A novembre Ostorero compir&agrave; 89 anni, un vero pezzo di Storia delle due ruote italiane; in occasione dell'evento il piemontese ha potuto incontrare tutti i piloti che nel tempo si sono succeduti: "Ringrazio Motosprint dell'invito, &egrave; stato un vero piacere. Conosco tutti, dalla A alla Z". Ai nostri microfoni il pilota di Avigliana ha raccontato uno scherzoso aneddoto che lo lega a Giacomo Agostini: "Ultimamente con Agostini abbiamo scherzato sul fatto che io ho un titolo pi&ugrave; di lui". Infine, una doverosa considerazione sullo stato attuale del motocross italiano e sul ruolo avuto da Tony Cairoli nel nuovo millennio: "Spero che il fuoristrada italiano posso avere un grande futuro, ad un certo punto eravamo i migliori, poi sembra che ci stessimo perdendo un po' ma&nbsp;fortunatamente &egrave; arrivato Cairoli, lui &egrave; un ragazzo serio e ci vuole seriet&agrave; in questo mondo". L'intervista completa la trovi in questo video&nbsp;         

La leggenda italiana del fuoristrada ha elogiato Tony Cairoli e ha raccontato un particolare aneddoto riguardante Giacomo Agostini

Emilio Ostorero: l'intervista ai Caschi D'Oro 2022

La Leggenda del fuoristrada italiano parla a ruota libera di tutti i piloti e scherza sul tema titoli con Agostini

Emilio Ostorero: "Con Giacomo Agostini abbiamo riso sul numero di titoli mondiali" IL VIDEO

        Uno degli ospiti pi&ugrave; acclamati alla serata dei Caschi d&rsquo;Oro &egrave; stato senza dubbio Giacomo Agostini, 15 titoli mondiali nella sua incredibile carriera e l&rsquo;ultimo italiano a vincere un titolo in classe regina con moto italiana prima dell&rsquo;impresa di Pecco Bagnaia.&nbsp; Tanti i temi toccati dal grande &ldquo;Mino&rdquo; nell&rsquo;intervista rilasciata ai nostri microfoni prima di accomodarsi al suo posto riservato all&rsquo;interno del Teatro in attesa di ricevere l&rsquo;ambita statuetta a coronamento di una carriera forse irripetibile. Agostini: &ldquo;Auguro a Bagnaia di vincere 14 titoli mondiali&rdquo;  La Leggenda italiana del Motomondiale dice la sua, anche in tono scherzoso, sul numero 1 che Pecco Bagnaia ha scelto di indossare per difendere il titolo in questa stagione: &ldquo;Ne avevo parlato con Pecco di questo &ndash; dice Agostini &ndash; gli ho detto che &egrave; il numero uno ed &egrave; giusto che metta quel numero, se non vince poi non l&rsquo;avr&agrave; mai pi&ugrave;. Gli auguro che vinca 14 titoli mondiali, non 15 (ride). Il numero 1 l&rsquo;abbiamo sempre avuto tutti perch&eacute; ci siamo sentiti dei numeri uno verso tutti, sono contento che abbia deciso in tal senso.&rdquo; Guarda qui l&rsquo;intervista integrale - Giacomo Agostini, "Giusto che Bagnaia abbia il numero 1" IL VIDEO        

Il 15 volte campione del mondo, premiato per la sua straordinaria carriera, ha parlato ai nostri microfoni della stagione 2023 e del numero 1 di Bagnaia

Giacomo Agostini, MotoGP: l’intervista ai Caschi d’Oro 2022

Celebrato con il Casco d'Oro alla carriera, Giacomo Agostini ha parlato dei principali temi della MotoGP 2023

Giacomo Agostini: "Giusto che Bagnaia abbia il numero 1" IL VIDEO

        Serviva un ritorno in grande stile dopo sei anni di assenza, ed i Caschi d&rsquo;Oro hanno decisamente rispettato le attese. Nell&rsquo;edizione numero 43 dell&rsquo;evento griffato Motosprint infatti non &egrave; mancato nulla, in una cerimonia che ha abbracciato varie epoche, dai trionfi di Giacomo Agostini e la MV all&rsquo;ultima impresa di Pecco Bagnaia sulla Ducati. Entrambi i campioni erano presenti alla notte di gala del settimanale dedicato alla due ruote. Una serata magica grazie alla splendida cornice fornita dal teatro Galli di Rimini, adornato esternamente da alcune moto leggendarie come la MV Augusta 500 di Agostini e la Suzuki da Cross di Michele Rinaldi, fino ad arrivare alla lunga serie di campioni &ndash; lo stesso Agostini in primis &ndash; a sfilare sul palco uno dopo l&rsquo;altro, mettendo insieme un pazzesco numero di mondiali, per la precisione 60. Un mix perfetto tra passato, presente e futuro, racchiuso nel percorso che ha contraddistinto l&rsquo;evento: partiti dagli anni &rsquo;70 &ndash; e dalla premiazione del padre del motocross italiano Emilio Ostorero &ndash; si sono rapidamente attraversati i decenni, con mix difficile da trovare altrove. Bagnaia e non solo: il presente &egrave; qui   Non &egrave; facile del resto trovare a colloquio Giacomo Agostini e due giovani campioncini come Guido Pini e Gabriel Fabio Vuono, intenti ad imparare i segreti del mestiere da una leggenda. &ldquo;In caso per&ograve; fermatevi a 14 titoli&rdquo; ha chiosato sorridendo (ma non troppo, &egrave; noto quanto sia geloso dei suoi record) Ago, davanti agli occhi ammirati &ndash; ma non intimoriti &ndash; dei due giovani. Si &egrave; continuato poi a respirare il profumo dei due tempi, con piloti entrati anche nell&rsquo;immaginario comune dei tifosi come Loris Capirossi e Max Biaggi, premiato sia per la carriera che per il record di velocit&agrave; messo a segno - 470, 2 km/h &ndash; solo sei mesi fa. &ldquo;Ho dovuto interrompere uno dei tentativi di record &ndash; ha raccontato il romano &ndash; dato che intorno ai 400 orari il casco ha iniziato a disfarsi. Per questo tipo di imprese, serve un altro tipo di equipaggiamento&rdquo;. Un viaggio fatto di ricordi tra le epoche, sino a giungere al presente &ndash; e futuro &ndash; del motociclismo italiano. Prima hanno sollevato al cielo le proprie statuette Enea Bastianini e Marco Bezzecchi, padroni di casa in quanto riminesi pronti a prendersi ancora di pi&ugrave; la scena in MotoGP, poi &egrave; toccato ovviamente a Pecco Bagnaia, il nuovo numero uno &ndash; sia metaforicamente che fisicamente ora &ndash; della MotoGP. &ldquo;Mi sono subito trovato a mio agio nel team ufficiale &ndash; le parole di Enea &ndash; molto meglio rispetto a quanto mi aspettassi. Sono carico&rdquo;. Da Cairoli a Verona   Bastianini ha formalmente lanciato dal palco di Rimini il suo attacco al titolo mondiale, quello che gli consentirebbe &ndash; tra le altre cose &ndash; di toccare quota due allori come Manuel Poggiali, un altro dei campioni premiati nonch&eacute; icona di stile della serata con il suo smoking. C&rsquo;&egrave; poi chi ha potuto presenziare solamente tramite video, come i campioni Superbike e MXGP 2022 Alvaro Bautista e Tim Gajser, accomunati da un pensiero comune. &ldquo;Ho ricevuto il primo Casco d&rsquo;Oro ben 16 anni fa, quindi fa effetto ottenere il secondo&rdquo; il racconto dello spagnolo, &ldquo;E&rsquo; un premio speciale, che in passato hanno conquistato tanti campioni che ammiro&rdquo; quello dello sloveno, uno dei nuovi prospetti del motocross mondiale succeduti a Tony Cairoli, premiato a Rimini per i nove titoli mondiali ottenuti nel corso della sua sfavillante carriera. Oggi il suo erede nell&rsquo;off-road, anche se in un&rsquo;altra specialit&agrave;, l&rsquo;Enduro, &egrave; Andrea Verona, campione dell&rsquo;EnduroGP a soli 23 anni, un fenomeno di talento e modestia. Talento, titoli e sorrisi: questi gli ingredienti base della serata, che ha ricordato ancora una volta a tutti quanto il motociclismo possa regalare emozioni. Le stesse emozioni che Motosprint ha raccontato e continuer&agrave; a raccontare, con la forza della passione. Prima di Bagnaia e Bautista: i numeri 1 pi&ugrave; iconici dell'era moderna       

Un viaggio tra passato presente e futuro del mociclismo: dalla leggenda di Agostini alle aspirazioni di Bagnaia, passando per i sogni dei giovani campioncini Vuono e Pini

Caschi d'Oro Motosprint: la nostra festa dei numeri 1

        Con la vittoria del titolo di Pecco Bagnaia sono diventati sette i piloti di stampo tricolore ad essere riusciti a vincere l'iride nella massima serie del motomondiale in tutta la storia. Parliamo di Umberto Masetti, Libero Liberati, Giacomo Agostini, Marco Lucchinelli, Franco Uncini, Valentino Rossi e Pecco Bagnaia. Per ci&ograve; che riguarda invece le vittorie in termini di GP, sono "solo" cinque i piloti azzurri ad essere andati in doppia cifra; l'ultimo ad entrare in questo ristretto novero &egrave; stato proprio il campione del mondo della Ducati, che con 11 successi occupa la quinta casella e durante la stagione 2023 avr&agrave; l'occasione di diventare addirittura il terzo pilota italiano pi&ugrave; vincente della storia.  5) Pecco Bagnaia - 11 vittorie  Sono 21 le vittorie complessivie di Bagnaia nel motomondiale, se considerate tutte le classi. Sono invece 11 i successi ottenuti in top class, tutti arrivati nell'ultimo biennio, con la prima vittoria targata Aragon 2021 (al termine di un gran duello con Marc Marquez) e l'ultima, al momento, coincidente con il trionfo di Sepang 2022 ai danni di Enea Bastianini. Un numero destinato a crescere, sia per la giovane et&agrave; del pilota di Chivasso sia per lo stato di forma e l'evoluzione tecnica e mentale mostrata negli ultimi anni, coronata con la conquista del titolo. L'esplosione definitiva avvenuta ad Aragon 2021 ha portato a 11 successi in 26 gare disputate, una percentuale da vero dominatore della categoria. Di questo passo per Bagnaia non &egrave; impossibile (anzi, tutt'altro) pensare di giungere al terzo posto di questa speciale classifica gi&agrave; durante il 2023, che vede al terzo posto un altro pilota dal passato Ducati, fermo a 15 vittorie in top class. Chi si aggiudica i gradini pi&ugrave; bassi del podio? scoprilo nella prossima pagina&nbsp; &nbsp; 4) Max Biaggi - 13 successi dal 1998 al 2004 Il pilota romano si ferma ai piedi del podio di questa speciale classifica, con 13 trionfi ottenuti tra il 1998, anno in cui vinse la sua prima gara in top class all'esordio, impresa mai pi&ugrave; riuscita a nessuno, ed il 2004, quando si iss&ograve; sul gradino pi&ugrave; alto del podio del Sachsenring, battendo la concorrenza di Alex Barros e Nicky Hayden. Dal 1998 al 2002 Biaggi corse in sella alla Yamaha, terminando da vice-campione del mondo nell'anno dell'esordio alle spalle di Mick Doohan e poi nel 2001 e nel 2002 dietro all'acerrimo rivale, Valentino Rossi. Il quattro volte campione del mondo della 250 (e bicampione del mondo della Superbike), seppur non sia mai riuscito a trionfare in 500\MotoGP, resta uno dei protagonisti pi&ugrave; illustri del panorama motociclistico italiano nella massima serie. Per pi&ugrave; di un decennio ha occupato la piazza d'onore nella classifica dei piloti italiani con pi&ugrave; vittorie in top class, venendo sopravanzato nel 2019 da Andrea Dovizioso.  3) Andrea Dovizioso - 15 vittorie, la prima nel 2009, l'ultima nel 2020  Il forlivese occupa il terzo gradino del podio a quota 15 successi. La prima vittoria di Dovizioso in MotoGP risale al 2009, quando in sella alla Honda del team ufficiale ebbe la meglio su Colin Edwards e Randy De Puniet in una piovosa Donington. Gli anni trascorsi in Ducati dal 2013 al 2020 sono stati i pi&ugrave; proficui per il pilota italiano, capace di classificarsi per ben tre occasioni in seconda posizione al termine del campionato (sempre dietro Marc Marquez). L'anno migliore del "Dovi" &egrave; senza dubbio il 2017, quando vinse in 6 occasioni giocandosi il titolo fino all'ultima gara. L'ultimo squillo del campione del mondo 125 del 2004 risale invece al 2020 quando in Austria conquist&ograve; la sua 15esima e ultima vittoria in top class, battendo Joan Mir e Jack Miller. Come detto per&ograve;, nel 2023 la terza posizione di Dovizioso &egrave; messa in pericolo dall'arrembante arrivo di Pecco Bagnaia, che qualora dovesse vincere per cinque volte sorpasserebbe il connazionale. Gli ultimi due piloti hanno fatto la Storia, scopri chi sono nella prossima pagina &nbsp; 2) Giacomo Agostini - 68 vittorie in 500 Il pilota pi&ugrave; titolato della storia occupa la piazza d'onore con 68 trionfi ottenuti complessivamente dal 1965 al 1977. "Ago" ottenne il suo primo successo di una lunga e leggendaria serie di vittorie nel 1965 nel GP della Finlandia, battendo Paddy Driver e Fred Stevens. Negli anni successivi Agostini domin&ograve; in ogni modo, basti pensare che dal 1968 al 1970 vinse in tutte le gare a cui prese parte. L'ultimo successo risale al 1977 quando in occasione del GP di Germania corso al Nurburgring ebbe la meglio su Marco Lucchinelli e Pat Hennen. Con le vittorie in 350, Agostini svetta invece nella classifica dei piloti pi&ugrave; vincenti di tutti i tempi se considerate tutte le classi; mentre nella sola top class deve accontentarsi di classificarsi alle spalle di un altro italiano.  1) Valentino Rossi - 89 trionfi dal 2000 al 2017 Il nove volte iridato di Tavullia &egrave; il pilota italiano pi&ugrave; vincente in top class in termini di GP vinti. Con 89 successi, Rossi primeggia in questa speciale classifica,&nbsp; inoltre anche il pi&ugrave; vincente di sempre in top class. La prima vittoria dell'ex pilota Yamaha risale al 2000, quando trionf&ograve; sull'acqua di Donington. Nel 2001, 2002 e 2005 Rossi ebbe le sue stagioni migliori in MotoGP, collezionando ben 11 vittorie. L'ultimo trionfo del "dottore" risale invece al 2017, con il decimo successo ad Assen, ottenuto battendo la concorrenza di Danilo Petrucci e Marc Marquez.&nbsp;  MotoGP: Le Mans ospiter&agrave; il 1000&deg; GP della storia del motomondiale        

Il 26enne di Chivasso nel 2023 avr&agrave; l'occasione di diventare il terzo pilota italiano pi&ugrave; vincente in termini di GP vinti in top class (500-MotoGP)

MotoGP: top-5 degli italiani più vincenti in top class, Bagnaia vicino al podio

        L'Italia &egrave; da sempre stata terra di motori e grandi piloti, lo dimostra in modo eclatante la statistica pi&ugrave; significativa, ovvero quella relativa ai piloti pi&ugrave; vincenti in termini di titoli mondiali, tra tutte le classi. Sono ben tre i piloti appaiati in terza posizione a quota 9 mondiali, mentre in quinta posizione, con 7 iridi due piloti si dividono la quinta piazza. Nella esclusiva top-five solo un pilota &egrave; ancora in attivit&agrave;, si tratta di Marc Marquez, che nella prossima stagione (e negli anni avvenire) avr&agrave; la possibilit&agrave; di aggiornare il libro dei record.  5) Phil Read - 7 titoli mondiali Appaiati in quinta posizione troviamo la coppia britannica formata da Phil Read e John Surtees, con sette titoli mondiali. Read vanta un titolo in 125, quattro in 250 e 2 in 500. Il successo nella piccola cilindrata arriv&ograve; nel 1968 davanti a Bill Ivy, nello stesso anno conquist&ograve; anche la 250, precedendo nuovamente Ivy in classifica. In 250 vinse anche nel 1964 e 1965, battendo rispettivamente Jim Redman e Mike Duff. Nel 1971 conquist&ograve; l'ultimo successo nella classe intermedia ai danni di Rodney Gould. I titoli pi&ugrave; prestigiosi sono per&ograve; probabilmente quelli ottenuti in top class, nel 1973 e 1974, quando batt&egrave; Gianfranco Bonera e Kim Newcombe. Passa alla prossima pagina per scoprire la classifica&nbsp; &nbsp;  5) John Surtees&nbsp; - 7 titoli mondiali Sette mondiali anche per John Surtees, l'unico pilota della storia in grado di vincere un titolo sia nel motomondiale che nella Formula1. La leggenda inglese vinse tre titoli in 350 e quattro in 500; in classe regina trionf&ograve; nel 1956 in sella alla MV Agusta e poi ininterrottamente dal 1958 al 1960, avendo la meglio su piloti come John Hartle, Geoff Duke e l'italiano Remo Venturi. Nei tre anni di dominio della classe regina, Surtees riusc&igrave; nell'impresa di trionfare contestualmente in 350.  4) Marc Marquez - 8 titoli mondiali&nbsp; Lo spagnolo di Cervera occupa in solitaria la quarta posizione, dall'alto dei suoi otto titoli mondiali conquistati tra la 125 (1), la Moto2 (1) e la MotoGP (6). Marquez conquist&ograve; il primo iride nel 2010 nella piccola cilindrata, seguito dal successo nella classe di mezzo nel 2012 e poi dagli anni di dominio in top class. Nel 2013 trionf&ograve; nonostante fosse un rookie e l'anno successivo si ripet&egrave; raccogliendo ben 14 vittorie in una sola stagione. I restanti quattro titoli arrivarono dal 2016 al 2019. Nel 2023 lo spagnolo avr&agrave; l'occasione di conquistare il nono titolo, raggiungendo cos&igrave; uno dei suoi pi&ugrave; acerrimi rivali. Nella prossima pagina il podio dei piloti pi&ugrave; titolati&nbsp; &nbsp;  3) Carlo Ubbiali&nbsp; - 9 titoli mondiali Soprannominato "La Volpe", in virt&ugrave; dell'attitudine di stare pi&ugrave; attento alla classifica del campionato che alla singola vittoria, Carlo Ubbiali occupa la terza posizione con 9 mondiali, conquistati tra la 125 e la 250. Nella piccola cilindrata Ubbiali vinse nel 1951, nel 1955, 1956 e poi dal 1958 al 1960. Nel 1956 vinse contestualmente anche in 250 precedendo Luigi Taveri, per poi ripetersi nel 1959 su Tarquinio Provini e nel 1960 su Gary Hocking. 3) Mike Hailwood - 9 titoli mondiali "Mike The Bike", leggendario soprannome affibiato a Mike Hailwood in virt&ugrave; della sua propensione a guidare ogni tipo di mezzo, si trova a quota 9 mondiali appaiato a Carlo Ubbiali. L'inglese vanta tre titoli in 250 conquistati nel 1961 su Tom Phillis, nel 1966 (anno in cui vinse tutte le gare della stagione) su Phil Read e nel 1967 ai danni nuovamente di Phil Read. In 500 Hailwood conquist&ograve; altri quattro iridi, dal 1962 al 1965, l'ultimo dei quali vinto davanti a Giacomo Agostini, dando vita ad una leggendaria rivalit&agrave;. Passa alla prossima pagina, la top 3 ti stupir&agrave;! &nbsp; 3) Valentino Rossi - 9 titoli mondiali Il "dottore", con i suoi 9 titoli, divide la terza posizione assieme a Ubbiali e Hailwood. Il primo titolo di Rossi arriv&ograve; nel 1997 in 125, quando batt&egrave; in classifica Noburo Ueda, successo replicato in 250 nel 1999 su Toru Ukawa. Dal 2001 al 2005 Rossi domin&ograve; la scena in classe regina, avendo la meglio rispettivamente su Max Biaggi (2001-2002), Sete Gibernau (2003-2004) e Marco Melandri (2005). Gli due titoli del campione di Tavullia arrivarono nel 2008 su Casey Stoner e nel 2009 vittorioso su Jorge Lorenzo. 2) Angel Nieto - 13 titoli mondiali Angel Nieto, leggenda spagnola delle piccole cilindrate, occupa la piazza d'onore di questa speciale classifica, con 13 titoli conquistati tra la classe 50 (6) e la 125 (7). Nieto vinse il primo dei suoi innumerevoli titoli nel 1969 nella classe 50, successi replicati nel 1970, 1972, 1975, 1976 e 1977. In 125 lo spagnolo trionf&ograve; in ben sette occasioni, nel biennio 1971\1972, nel 1979 e poi dal 1981 al 1984. Numeri incredibili che denotano la velocit&agrave; e la longevit&agrave; competitiva del pilota pi&ugrave; vincente di sempre nelle piccole cilindrate. Nella prossima pagina scopri il pilota pi&ugrave; titolato della Storia &nbsp;  1) Giacomo Agostini - 15 titoli mondiali Il re indiscusso della classifica dei piloti con pi&ugrave; titoli mondiali tra tutte le classi del motomondiale &egrave; Giacomo Agostini. "Ago" &egrave; il leader con 15 mondiali, numeri che lo rendono il pi&ugrave; vincente di sempre nonch&eacute; inavvicinabile per tutti, chiss&agrave; ancora per quanti anni. La leggenda della MV Agusta &egrave; anche il pi&ugrave; vittorioso nella storia della top class, con 8 titoli, conquistati consecutivamente dal 1966 al 1972 e poi nel 1975. Agostini conquist&ograve; gli altri sette iridi in 350, dal 1968 al 1974. Manzi ma non solo: il mercato SSP alle ultime battute        

Un italiano svetta su tutti nella classifica dei piloti con pi&ugrave; titoli mondiali della storia, se considerate tutte le classi. Nel 2023 Marquez avr&agrave; una ghiotta occasione

MotoGP: Marquez insegue Rossi, un italiano è il più titolato della storia

        Nell'immaginario collettivo sono le vittorie dei Gran Premi e dei titoli mondiali a restare impressi nella mente di appassionati e amanti delle statistiche. Tuttavia sono i podi a indicarci la longevit&agrave; e la continuit&agrave; dei risultati, e anche in questa speciale classifica le due nazioni dominanti sono Italia e Spagna. La top-5 dei piloti con pi&ugrave; podi (se considerate tutte le classi) vede infatti prevalere due italiani e tre spagnoli. Per trovare un pilota con una nazionalit&agrave; diversa bisogna scendere al settimo ed al sesto posto, caselle occupate rispettivamente dagli inglese Mike Hailwood e Phil Read, con 112 e 121 podi complessivi. Da segnalare inoltre, la decima posizione di Andrea Dovizioso, con 103 podi, di cui 62 in MotoGP. 5) Marc Marquez e Angel Nieto - 139 podi ciascuno La quinta casella &egrave; occupata da Marc Marquez e Angel Nieto, a pari merito con 139 podi. Grazie a 14 podi in 125, 25 in Moto2 e 100 in MotoGP, l'otto volte iridato entra di diritto nella top-5 esclusiva; con il secondo posto conquistato nel GP di Phillip Island alle spalle di Alex Rins, Marquez ha raggiunto Angel Nieto, che in virt&ugrave; di 85 podi in 125, 52 in classe 50 e 2 nella classe 80, stanziava stabilmente in quinta posizione. Gi&agrave; nella prossima stagione Marquez potr&agrave; scalare una classifica alla sua portata, potendosi avvicinare addirittura alla piazza d'onore. Il primo podio del pilota di Cervera risale al 2008, durante il GP di Donington, in 125.  Passa alla prossima scheda &nbsp; 4) Jorge Lorenzo - 152 podi Le 18 stagioni di carriera del maiorchino, tutte trascorse al massimo livello, ne fanno il quarto pilota pilota con pi&ugrave; podi all'attivo tra tutte le classi. Il primo piazzamento tra i primi tre arriv&ograve; nel 2003, quando alla seconda stagione in 125, Lorenzo conquist&ograve; la vittoria nel GP del Brasile in sella alla Derbi. L'ultimo podio avvenne invece nel 2018, curiosamente ancora una volta tramite una vittoria, nel GP d'Austria in sella alla Ducati. I numeri complessivi di Lorenzo vedono lo spagnolo a quota 152 podi, di cui 9 in 125, 29 in 250 e ben 114 in MotoGP.  3) Daniel Pedrosa - 153 podi Con appena un podio in pi&ugrave;, Dani Pedrosa si piazza al terzo posto di questa speciale classifica, appena sopra uno dei rivali storici. I podi del tre volte campione del mondo sono 153, frutto di 17 piazzamenti in 125, 24 in 250 e 112 in classe regina. Gi&agrave; nella sua stagione da rookie nel motomondiale, nel 2001 in 125, Pedrosa riusc&igrave; a cogliere il primo podio di carriera, grazie al terzo posto nel GP di Valencia. Casualmente, l'ultimo podio della longeva carriera di Pedrosa arriv&ograve; proprio a Valencia, nel 2017 grazie a quella che coincise anche con l'ultima vittoria.  Passa alla prossima scheda &nbsp; 2) Giacomo Agostini - 159 podi Non poteva mancare il 15 volte campione del mondo, presente nelle zone di vertice di tutte le classifiche pi&ugrave; importanti della storia delle corse su due ruote. In virt&ugrave; di 71 podi in 350 e 88 in 500, per un totale di 159, "Ago" occupa la piazza d'onore nella classifica all-time. Il primo podio del leggendario pilota italiano arriv&ograve; nel 1965, in 350, con la vittoria del GP di Germania. Agostini conquist&ograve; l'ultimo podio di una irripetibile carriera nel 1977, grazie al secondo posto del GP di Brno.  Passa alla prossima scheda &nbsp; 1) Valentino Rossi - 235 podi Il nove volte iridato &egrave; il leader indiscusso della classifica dei piloti con pi&ugrave; podi della storia. Rossi primeggia dal'alto dei suoi 235 piazzamenti, frutto di 15 podi in 125, 21 in 250 e 199 in classe regina (500 e MotoGP). La lunghissima carriera avuta e una longevit&agrave; competitiva senza precedenti fanno s&igrave; che Rossi sia saldamente in testa, con ben 76 lunghezze in pi&ugrave; rispetto a Giacomo Agostini. Rossi sal&igrave; per la prima volta sul podio nel suo anno da rookie nel motomondiale, nel 1996 in 125, grazie al terzo posto conquistato nel GP d'Austria. L'ultimo squillo del "dottore" fu a Jerez, nel 2020, in virt&ugrave; di un terzo posto alle spalle di Fabio Quartararo e Maverick Vinales        

Con 235 podi un italiano svetta su tutti mentre Marc Marquez si prepara alla scalata verso il vertice

MotoGP: Italia e Spagna dominano nella classifica all-time dei podi

        At the end of the year, once the race season is over, it's time to update the world championship record books. And as for the most successful riders, if we consider race wins across all classes, it is Giacomo Agostini and Valentino Rossi who continue to lead the way. Marc M&aacute;rquez&rsquo;s recent troubles relating to his arm injury have slowed his route to the top of this special classification, while two more of today&rsquo;s MotoGP aces, Pecco Bagnaia and Fabio Quartararo, slowly begin to move up in the list of most successful riders. Let&rsquo;s look at the top five winning riders of all time. &nbsp; 5) Mike Hailwood precedes Jorge Lorenzo. Bagnaia and Quartararo play catch up With two wins in 125, 21 in 250, 16 in 350 and 37 in the 500 class, "Mike The Bike" places fifth with a total of 76 race wins. The British rider, who also won seven world titles, precedes Jorge Lorenzo on 68. Behind the Majorcan are formidable names like Mick Doohan, Daniel Pedrosa, Phil Read, Jim Redman, Casey Stoner and Max Biaggi. To find the two most successful current MotoGP riders, Pecco Bagnaia and Fabio Quartararo, we need to look further down the list. The newly-crowned world champion has just broken into the circle of those who have at least 20 wins to their name and now lies just three away from Wayne Rainey, Walter Villa, Andrea Dovizioso and Kenny Roberts. Fabio Quartararo has a tally of eleven but will definitely be wanting to build on that next season. The Frenchman positions with the likes of Joan Mir, Mattia Pasini and Alex M&aacute;rquez. &nbsp; 4) Marc M&aacute;rquez, fourth with 85 race wins The Spaniard is the only rider featured in this top five who is still able to move up and close in on Agostini and Rossi over the coming years. Although he was unable to win a race this year, the eight-time champion has a current tally of 85 race wins, at just 30 years of age. Lying fourth, and with time on his side, the Spaniard could well overtake Nieto (already next season) and move ever closer to Valentino Rossi, stationary on 115. &nbsp; 3) &Aacute;ngel Nieto, third with 90 victories The king of the small bikes lies third among the most successful world championship riders, thanks to 90 race wins. The Spaniard competed from 1964 to 1986, triumphing on 27 occasions in the 50 class, 62 times in 125 and once in the 80 class, for a total of 13 world titles. His position in this classification is now under threat, with Marc M&aacute;rquez lying just 5 wins behind. &nbsp; 2) Valentino Rossi, second on 115, first in the top class For year, the Tavullia native did his best to beat the 122 victories amassed by "Ago", but his final race seasons proved complicated, and he finished on 115, not far behind his fellow countryman. The nine-time champion holds another record though, in that he&rsquo;s the most successful rider of all time in the reigning class, with 89 wins. Rossi&rsquo;s best years were 2001, 2002 and 2005, with 11 wins. Thanks to seven world titles, he also lies second in terms of top class title wins, while his 235 podiums see him place first among the top three in terms of &lsquo;medal&rsquo; finishes. &nbsp; 1) Giacomo Agostini, leader with 122 victories The fifteen-time world champion has led the way in this classification since 1977, the year he retired. With 122 victories, "Ago" is the most successful of all time, having amassed 68 wins in the top class (the 500) and 54 in the 350 class. These numbers put the MV rider second in terms of top class wins, behind only Valentino Rossi. His race win total is actually 123, as he even scored a win in the "750" class, in 1977. A category that the FIM hoped would become the new world championship reigning class, replacing the traditional 500 class, but the project failed to take off. The Italian rider won 8 titles in 500 and 7 in 350 and holds a countless number of records. Consider how, in 1968 and 1969, he won every championship race. Agostini&rsquo;s leadership came under threat during Valentino Rossi&rsquo;s era, but the Tavullia rider retired when he was still seven race wins behind. Marc M&aacute;rquez remains a threat though.       

The two Italians top the charts in terms of races won across all championship classes. Pecco Bagnaia one step away from Barry Sheene

The strongest riders of all time: Giacomo Agostini or Valentino Rossi? Márquez fourth

Nella top 5 della speciale classifica riguardante i piloti più vincenti della storia svettano Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Occhio particolare rivolto ai due riferimenti attuali della top class, Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo

MotoGP: i piloti più vincenti della storia, svettano due italiani

        La fine dell'anno, dopo la conclusione della stagione, rappresenta il tempo adatto per riaggiornare il libro dei record del motomondiale, che nel novero illustre dei piloti pi&ugrave; vincenti della storia per quanto riguarda i GP, se considerate tutte le classi, vede ancora saldamente in testa Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Le recenti vicissitudini di Marc Marquez, legate all'infortunio al braccio destro, hanno rallentato la corsa del spagnolo ai vertici di questa speciale classifica. Attenzione particolare rivolta ai due riferimenti dell'attuale MotoGP, Pecco Bagnaia e Fabio Qurtararo, chiamata all'ascesa dei corridori pi&ugrave; importanti della storia del motomondiale. Andiamo a scoprire la top 5 dei piloti pi&ugrave; vincenti.  5) Mike Hailwood precede Jorge Lorenzo. Bagnaia e Quartararo provano la risalita Grazie alle 2 vittorie in 125, le 21 nella 250, le 16 nella 350 e le 37 nella 500, "Mike The Bike" si piazza in quinta posizione con 76 GP vinti. Il pilota inglese, che vanta anche 7 titoli iridati, precede Jorge Lorenzo, fermatosi a 68 GP vinti. Alle spalle del maiorchino troviamo piloti formidabili come Mick Doohan, Daniel Pedrosa, Phil Read, Jim Redman, Casey Stoner e Max Biaggi. Per trovare i due attuali piloti pi&ugrave; vincenti dell'era moderna della MotoGP, Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, dobbiamo scendere nella lista. Il neo campione del mondo &egrave; appena entrato nel ristretto novero dei piloti pi&ugrave; vincenti vantando pi&ugrave; di 20 successi, distando sole tre vittorie da Wayne Rainey, Walter Villa, Andrea Dovizioso e Kenny Roberts. Undici successi per Fabio Quartararo, chiamato ad accrescere i propri numeri gi&agrave; a partire dalla prossima stagione. Il francese &egrave; in compagnia dei suoi contemporanei Joan Mir, Mattia Pasini e Alex Marquez. PASSA ALLA PROSSIMA SLIDE &nbsp; 4) Marc Marquez, quarto a 85 GP vinti Lo spagnolo &egrave; l'unico pilota in attivit&agrave; in grado di provare a risalire (nel breve periodo) nelle posizioni di vertice, potendo impensierire Agostini e Rossi da qui ai prossimi anni. Sebbene in questa stagione non sia riuscito a vincere, l'otto volte iridato pu&ograve; vantare ben 85 vittorie, a soli 30 anni d'et&agrave;, occupando cos&igrave; la quarta casella.&nbsp;Con la carta d'identit&agrave; a suo favore, il pilota di Cervera ha tutte le carte in regola per sopravanzare Nieto (gi&agrave; nella prossima stagione), avvicinandosi sempre pi&ugrave; a Valentino Rossi, fermo a quota 115.  3) Angel Nieto, terzo a 90 vittorie Il re delle piccole cilindrate occupa la terza casella tra i piloti pi&ugrave; vincenti tra tutte le classi del motomondiale, in virt&ugrave; dei suoi 90 trionfi. Lo spagnolo ha corso dal 1964 al 1986, trionfando per 27 volte nella classe 50, 62 volte in 125 e una volta nella classe 80, per un totale di 13 mondiali vinti. La terza posizione in questa speciale classifica &egrave; adesso impensierita dall'arrivo di Marc Marquez, distante solo 5 vittorie.&nbsp; PASSA ALLA PROSSIMA SLIDE &nbsp; 2) Valentino Rossi, secondo a quota 115, primo in top class Il pilota di Tavullia per anni ha dato prova di poter superare le 122 vittorie di "Ago", ma le ultime complicate stagioni di carriera l'hanno costretto a fermarsi a quota 115, appena alle spalle del connazionale. Tuttavia, il nove volte iridato pu&ograve; fregiarsi di un altro riconoscimento, godendosi con le sue 89 vittorie, la vetta della classifica dei piloti pi&ugrave; vincenti in top class. Rossi ebbe nelle stagioni 2001, 2002 e 2005 le sue annate migliori, con 11 successi. Inoltre, grazie ai sette titoli mondiali in MotoGP, occupa la seconda posizione per ci&ograve; che concerne i titoli in top class, mentre con 235 podi &egrave; il pilota con pi&ugrave; posizionamenti della storia tra i primi tre. PASSA ALLA PROSSIMA SLIDE &nbsp; 1) Giacomo Agostini, leader con 122 vittorie Il 15 volte campione del mondo primeggia in questa speciale classifica dal 1977, anno del suo ritiro. Con 122 trionfi "Ago"&egrave; il pi&ugrave; vincente di sempre, forte delle 68 vittorie in top class (la 500) e delle 54 in 350. Questi numeri pongono il pilota MV in seconda posizione tra i corridori pi&ugrave; vittoriosi in top class dietro solamente a Valentino Rossi. Per la verit&agrave; le vittorie sarebbero 123, in virt&ugrave; di un successo ottenuto nella classe "750", nel 1977. Una categoria che nei piani della FIM era destinata a diventare la nuova classe regina del motomondiale, in sostituzione della pi&ugrave; tradizionale classe 500. Un progetto per&ograve; vanificatosi dopo pochissime stagioni. Il pilota italiano vanta 8 titoli in 500 e 7 in 350, oltre ad una serie innumerevoli di record. Basti pensare che nel 1968 e nel 1969 vinse tutte le gare del campionato. La leadership di Agostini ha tremato nell'era di Valentino Rossi, fermatosi a sole 7 lunghezze e tutt'ora &egrave; messa in pericolo da Marc Marquez. MotoGP, Quartararo si frattura la mano con il Motocross   &nbsp;&nbsp;       

I due italiani svettano nella classifica dei piloti pi&ugrave; vincenti tra tutte le classi in termini di GP vinti. Pecco Bagnaia ad un passo da Barry Sheene

I piloti più forti di sempre: Giacomo Agostini o Valentino Rossi? Quarto Marquez

        In questo 2022 la Dorna ha istituito il Premio Agostini, assegnato per premiare il miglior sorpasso visto nel corso della stagione MotoGP. SSP600 Indonesia: Tuuli vince Gara 1, Aegerter &egrave; campione del mondo Il Premio assegnato a Quartararo  Il Premio &egrave; stato assegnato nel corso del Gran Gal&agrave; di fine anno e a vincerlo &egrave; stato Fabio Quartararo, autore di una spettacolare manovra ai danni di Jack Miller nel corso del GP Austria, in cui il pilota francese era riuscito a passare l&rsquo;australiano cogliendolo di sorpresa nel cambio di direzione della nuova chicane introdotta nel primo settore. SBK Indonesia: gli orari tv SKY e TV8 Il tweet polemico di Espargaro  Assegnazione che non &egrave; andata gi&ugrave; ad Aleix Espargaro: infatti, il portacolori Aprilia era tra i candidati a vincere il Premio grazie all&rsquo;incredibile manovra compiuta all&rsquo;ultima &ldquo;esse&rdquo; del circuito di Assen durante il GP Olanda, in cui lo spagnolo riusc&igrave; a scavalcare Brad Binder e Jack Miller in un colpo solo, andando a conquistare il quarto posto dopo una furiosa rimonta. Il riconoscimento &egrave; stato assegnato a Quartararo, ma Aleix non &egrave; d&rsquo;accordo: &ldquo;Quella gara &egrave; stata brutale, per me la migliore della mia carriera sportiva - ha detto Espargaro ricordando la manovra compiuta ad Assen - e so che se dicessi che &egrave; ingiusto che questo sorpasso non abbia vinto il premio per il migliore dell&rsquo;anno, mi direbbero che sono matto. Siccome non me ne frega niente di quello che dicono di me, lo dico: che furto che (il mio sorpasso, ndr) non sia stato il migliore!&rdquo;.&nbsp;   Esa carrera fue brutal, para mi la mejor de mi carrera deportiva! Y ya s&eacute; que si dijera que fue injusto que ese adelantamiento no ganara el premio al mejor del a&ntilde;o me dirian que soy un flipado, pero como me imprta un comino lo que digan, menudo robo que este no fuera el mejor!  https://t.co/rac3n5VLZp &mdash; Aleix Espargar&oacute; (@AleixEspargaro) November 10, 2022          

Il riconoscimento per il miglior sorpasso &egrave; stato assegnato al francese, ma il pilota Aprilia non &egrave; d'accordo: ecco il suo tweet polemico

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