        Uno dei grandi protagonisti del Gran Premio delle Americhe della Moto2 andato in scena lo scorso fine settimana sul tracciato texano di Austin &egrave; stato Joe Roberts, nelle posizione di vertice in buona parte delle sessioni di prove ed altamente competitivo in gara con la Kalex del team American Racing, al via del GP di casa con una livrea speciale a stelle e strisce. Un weekend che potrebbe rivelarsi decisivo in vista di un eventuale passaggio in MotoGP per il 2025: andiamo a vedere perch&eacute;. Moto3, Angel Piqueras gi&agrave; sul podio ad Austin: porter&agrave; Leopard al top? Un Roberts di livello mondiale  Quello visto in Texas &egrave; stato un Roberts solido, in grado di tenere testa ai migliori della categoria sia in prova che, soprattutto, in gara. Il secondo posto sotto la bandiera a scacchi &egrave; arrivato al termine di una corsa in cui sono state davvero poche le sbavature commesse, nonostante le numerose insidie del Circuit of the Americas che hanno messo in difficolt&agrave; diversi big, ma non solo: Joe &egrave; stato anche l'unico pilota Kalex sul podio, visto che sia Garcia che Aldeguer erano invece alla guida delle Boscoscuro, ormai divenute le moto da battere nell'era Pirelli. Il centauro di Malib&ugrave; ha cos&igrave; dato continuit&agrave; all'ottimo inizio di stagione, visto che dopo una incoraggiante settima piazza in Qatar (alla prima gara con l'American Racing, in cui &egrave; tornato dopo la parentesi in Italtrans) &egrave; salito per due volte di fila sul secondo gradino del podio tra Portimao ed Austin ritrovandosi a soli due punti dalla leadership in campionato occupata al momento da Sergio Garcia.  CF Moto: la "cinese" della famiglia KTM che vince in Moto3 Un pilota americano di nuovo in MotoGP?  Certamente queste prestazioni, soprattutto quella &ldquo;in casa&rdquo; sotto agli occhi di fan e addetti ai lavori, potrebbero favorire l'approdo di Roberts nella classe regina per il 2025, ma non solo. Con l'arrivo di un team statunitense come Trackhouse, avere in MotoGP l'unico pilota americano presente nel paddock a tempo pieno sarebbe un bel colpo, soprattutto ora che &egrave; arrivata Liberty Media a gestire il tutto. La &ldquo;sliding door&rdquo; del 2020, con il passaggio in Aprilia rifiutato per restare in Moto2, sembrava aver chiuso le porte a Joe, che ora &egrave; tornato ad essere un pezzo pregiato del mercato piloti. Tourist Trophy 2024, l'ordine di partenza dei big: Bonetti con il 12 tra le Twins       

Lo statunitense ha sfiorato il successo ad Austin con i colori a stelle e strisce dell'American Racing, confermandosi in gran forma e, forse, pronto per la classe regina

Moto2, Joe Roberts: il podio “in casa” gli aprirà le porte della MotoGP?

        Il Gran Premio dell'India della classe Moto2 &egrave; stato a dir poco caotico. Alla partenza, lo spagnolo Jeremy Alcoba ha causato un vero e proprio &ldquo;strike&rdquo; che ha coinvolto gli incolpevoli Celestino Vietti, Taiga Hada, Somkiat Chantra e Marcos Ramirez, con quest'ultimo che, dopo la carambola, &egrave; riuscito a tornare in sella ripresentandosi in griglia per la ripartenza. Una bella fortuna, visto che dopo essere ripartito il risultato finale del numero 42 &egrave; stato il migliore della stagione sia per lui che per il team American Racing, con cui ha cominciato a correre a stagione in corso, a partire dal Gran Premio d'Austria. Il pilota spagnolo ha infatti ottenuto una incoraggiante nona posizione sotto la bandiera a scacchi, al termine di una corsa senza sbavature, regalando cos&igrave; la prima Top 10 della stagione alla squadra capitanata da Eitan Bitbul e John Hopkins. SBK: Alvaro Bautista campione a Portimao se... Il destino incrociato di passato, presente e futuro dell'American Racing   Ironia della sorte, l'ottimo risultato di Ramirez &egrave; arrivato nel weekend in cui il futuro pilota del team, ovvero lo statunitense Joe Roberts, &egrave; tornato sul podio dopo un periodo estremamente complicato. E in cui l'ex pilota della squadra, Sena Dylan Kelly, ha chiuso in zona punti per la prima volta in stagione con i colori del team Forward, a sua volta ex team di Marcos. Destini che, evidentemente, erano destinati ad incrociarsi ancora una volta. CIV SSP, da Yamaha a Ducati: nuova avventura per Antonio Sorrentino Ramirez: &ldquo;Sono felice, le gare sono cos&igrave;. Ora per&ograve; voglio di pi&ugrave;&rdquo;  &ldquo;Il weekend indiano &egrave; stato davvero positivo per me e sono molto felice del lavoro svolto&rdquo;, ha detto il pilota iberico dopo la bella prestazione al Buddh International Circuit. &ldquo;Le gare sono cos&igrave;, questi episodi accadono, anche se spesso &egrave; sempre lo stesso pilota ad innescare questi disastri in partenza. Per fortuna sono riuscito a ripartire avendo una seconda opportunit&agrave;, che sono riuscito a sfruttare al meglio. Il nono posto &egrave; ottimo e mi rende ottimista, ma adesso voglio ancora di pi&ugrave; e so di poterci riuscire&rdquo;. R7 Cup, Davide Conte sul podio nella Superfinale: "Un'emozione immensa"       

Marcos &egrave; rimasto coinvolto nella carambola innescata da Jeremy Alcoba in partenza, ma ha poi ottenuto il suo miglior risultato della stagione in una gara &ldquo;pazza&rdquo;

Moto2, dallo “strike” alla Top 10: il caotico GP dell'India di Ramirez

        Negli scorsi giorni vi abbiamo parlato di Alberto Surra e del suo ritorno nel paddock del Motomondiale che avverr&agrave; questo weekend in occasione del Gran Premio d'Austria al Red Bull Ring. Il piemontese difender&agrave; i colori del team Forward andando ad affiancare Alex Escrig, prendendo cos&igrave; il posto di Marcos Ramirez, il quale sar&agrave; comunque presente nella griglia della Moto2. Il pilota spagnolo far&agrave; il proprio ritorno sulla Kalex del team American Racing a partire proprio da questo fine settimana, salendo sulla moto solitamente utilizzata da Sean Dylan Kelly. L'americano si &egrave; sottoposto nelle scorse settimane ad un'operazione al braccio e i tempi di recupero, come comunicato dalla squadra, si sono rivelati pi&ugrave; lunghi del previsto portando alla decisione di prendere un sostituto per i prossimi appuntamenti iridati. Mattia Rato all'esordio nel mondiale Moto2: correr&agrave; a Spielberg e Montmel&ograve; Ramirez con American Racing per ripartire &ldquo;da zero&rdquo;  Con &ldquo;SDK&rdquo; quindi fermo ai box, Ramirez andr&agrave; a condividere il box con lo scozzese Rory Skinner puntando ad un immediato riscatto dopo una prima parte di stagione decisamente avara di soddisfazioni con i colori Forward in cui non ha ancora ottenuto alcun punto. Con il team con cui ha corso nel 2020 e nel 2021 ripartir&agrave; quindi &ldquo;da zero&rdquo;, provando a ripetere le ottime prestazioni di quel biennio in cui, nonostante l'esperienza in meno, aveva ottenuto diverse Top 10 e piazzamenti di rilievo: lo rivedremo nelle posizioni che contano? BSB: weekend-capolavoro per Jason O'Halloran a Thruxton       

Il pilota spagnolo torner&agrave; nella squadra con cui ha gi&agrave; corso in passato a partire dal GP d'Austria, andando a sostituire Sean Dylan Kelly

Moto2: Marcos Ramirez torna in American Racing al Red Bull Ring

        Dando uno sguardo al mondiale Moto2, un team dal buon potenziale che per&ograve; in questa prima met&agrave; di stagione ha raccolto decisamente meno del previsto &egrave; senza ombra di dubbio l'America Racing. La squadra a stelle e strisce capitanata da Eitan Bitbul e dall'ex pilota John Hopkins era infatti partita con ottimi presupposti e due piloti di talento, ovvero Sean Dylan Kelly, al secondo anno nel Motomondiale e chiamato ad una crescita rispetto alle prestazioni del 2022, e lo scozzese Rory Skinner, campione britannico Supersport e protagonista anche tra le Superbike nella scorsa annata, nonch&eacute; primo campione nella storia della British Talent Cup, ma ha raccolto decisamente meno del previsto. Marc Marquez apre un B&amp;B: quanto costa dormire nel suo motorhome Prestazioni rallentate da infortuni e operazioni  Proprio il sopracitato Rory Skinner ha vissuto una prima parte di stagione in salita in quanto, oltre a dover effettuare il classico &ldquo;apprendistato&rdquo; con la categoria, &egrave; stato rallentato prima da un infortunio ad un piede e poi dallo stop forzato al Mugello in seguito ad una rovinosa caduta causata in prova da un altro pilota. Dall'altro lato del box la situazione non &egrave; stata migliore, visto che Sean Dylan Kelly ha dovuto fare i conti con la sindrome compartimentale per la seconda volta nel giro di pochi mesi. Il campione 2021 del MotoAmerica Supersport si era sottoposto ad un'operazione gi&agrave; lo scorso novembre, ma il corpo ha reagito in maniera inaspettata costringendolo a stringere i denti per tutta la prima parte di stagione, tornando sotto ai ferri pochi giorni fa nella speranza di aver risolto il problema all'avambraccio una volta per tutte.  Momento delicato per Tatay  Ancora pi&ugrave; complicata la situazione del pilota che negli ultimi Gran Premi prima della pausa estiva ha sostituito Rory Skinner, ovvero lo spagnolo Carlos Tatay. Giovane spagnolo dai trascorsi in Moto3, &egrave; stato chiamato dalla squadra statunitense per gli appuntamenti del Sachsenring e di Assen, per poi tornare in sella alla Kalex del team SAG nell'Europeo di categoria lo scorso fine settimana a Portimao (qui il resoconto), dove &egrave; arrivato da grande atteso vista la vittoria a Jerez. Sul tracciato portoghese, per&ograve;, il numero 99 &egrave; stato lo sfortunato protagonista di uno spettacolare incidente alla staccata della prima curva, finendo contro le barriere al termine della via di fuga in un tratto in cui (inspiegabilmente) non c'era nemmeno la ghiaia a rallentarne la corsa. L'iberico resta tuttora sotto osservazione in Spagna e non sono ancora giunte notizie rassicuranti sul suo conto, ma la speranza &egrave; quella che Carlos si riprenda quanto prima. Cos&igrave; come che la stagione dei piloti titolari dell'American Racing abbia una seconda met&agrave; pi&ugrave; lineare, in modo da avere due protagonisti in pi&ugrave; nelle posizioni che contano. MotoAmerica: la Energica Eva Ribelle punta al podio a Laguna Seca       

Tra Skinner e Kelly infortunati e Tatay in prognosi riservata per l'incidente nell'Europeo, fino ad ora l'annata della squadra a stelle e strisce &egrave; stata davvero da dimenticare

Moto2, American Racing: una stagione 2023 segnata dalla sfortuna

        Rory Skinner ha parlato di s&egrave; in questa intervista condivisa poco tempo fa, spiegando che il suo obiettivo fosse sbarcare in pianta stabile nel paddock iridato prototipale. Lo scozzese, a seguito di due wild card consumate tra Silverstone e Red Bull Ring, ce l'ha fatta: il prossimo anno sar&agrave; titolare della Moto2, a difesa dell'American Racing Team per il bienno 2023-2024. American Racing: out Beaubier, Skinner con Kelly  Cameron Beaubier torner&agrave; nel MotoAmerica, lasciando una sella libera nell'American Racing Team? Chi la prender&agrave;? Proprio Rory Skinner, giovane britannico intenzionato a far parlare bene di s&egrave; per risultati della pista e interessanti dichiarazioni. Lasciare la Kawasaki usata oggi nel British Superbike e cominciare una avventura molto pi&ugrave; impegnativa sar&agrave; la sua prossima missione. Il box sar&agrave; completato da un pilota tutt'oggi in azione con la squadra dotata di telaio Kalex: ecco a voi Sean Dylan Kelly, rookie 2022 e proveniente dalla Supersport a stelle e strisce, vinta nella passata stagione. Lo vedete qui sopra in azione col numero 4.       

Dopo due wild card 2022, Rory avr&agrave; l'opportunit&agrave; di correre tutto il prossimo campionato e anche l'edizione 2024, affiancando Sean Dylan Kelly

Dal BSB alla Moto2: "posto fisso" per Skinner in American Racing

        Inserendo la parola "skinner" in qualsiasi traduttore automatico, dall'idioma inglese alla lingua italiana si ottiene un significato poco rassicurante: scuoiatore. A dispetto del proprio cognome, Rory &egrave; tutto fuorch&eacute; l'Hannibal Lecter delle due ruote; il simpatico scozzese &egrave; un bel ragazzo, dallo sguardo pulito e brillante, dotato di voce adulta. Il giovane britannico, in azione in Moto2 nell'appuntamento disputato madrepatria e in Austria, spiega cosa abbia dovuto affrontare per adattarsi dal BSB di cui &egrave; titolare alla serie di mezzo iridata: "La Moto2 non si pu&ograve; comparare alla Superbike del campionato inglese - precisa - la Kalex dell&rsquo;American Racing, davvero dissimile alla Kawasaki Ninja che uso nel Regno Unito, &egrave; &lsquo;strana&rsquo;, il profilo della gomma Dunlop &egrave; una cosa diversa dalla Pirelli usata nel BSB e, nonostante sia pi&ugrave; leggera, si avverte maggior peso nei cambi di piega". Il nativo di Perth ha tratto ottimi momenti in sella a un veicolo totalmente da scoprire: "Comunque mi sono divertito, bench&eacute; fosse difficile adattarsi a tutto quanto. A Spielberg ho compiuto un passo in avanti, considerando l&rsquo;alto livello della competizione. E poi, sai che non ho avuto tregua: mi sono alternato tra Silverstone. Thruxton e Red Bull Ring, capendo tante e utili cose. Sto imparando velocemente, anche perch&egrave; l&rsquo;American Racing Team &egrave; una ottima squadra con cui debuttare nella categoria iridata". Mettere a confronto la Ninja e la moto del mondiale &egrave; quasi superfluo: "Considerando che io guidi una ZX-10RR sprovvista di aiuti elettronici, quando sono saltato sulla Kalex equipaggiata da propulsore tricilindrico Triumph, mi sembrava di andare piano. Invece, le velocit&agrave; registrate a Silverstone erano di tutto rispetto, questo grazie alla particolare e ricercata aerodinamica del progetto. Inoltre, la Moto2 offre una grossa coppia motrice, che dietro spinge parecchio&rdquo;. Rory Skinner: "Ammiravo Valentino Rossi, ma mi ispiro a mio pap&agrave;"  Rory ha saggiato il valore degli avversari di categoria: "Alcuni avversari oggi presenti nela classe di mezzo li avevo gi&agrave; affrontati nella Rookies Cup e nel CEV. Sono visi famigliari a me, ma incontrandoli dopo tempo, mi sono reso conto di quanto siano e si debba essere aggressivi per andare forte. Il livello &egrave; altissimo, il posto migliore in cui misurarsi. Sono contento di trovarmi qui&rdquo;. Quali obiettivi davanti agli occhi di Skinner? Ambizioni serie per lui: "Io voglio figurare in questo paddock. Ho 20 anni, il mio obiettivo consiste nell&rsquo;arrivare in MotoGP, niente &egrave; meglio della classe regina. Sono giovane, sicch&egrave; prover&ograve; a spingere al massimo, conquistandomi un posto fisso nel paddock prototipale. La SBK &egrave; un campionato fantastico, costituito da corridori magnifici. Per&ograve; io preferisco la MotoGP, dar&ograve; il cento per cento per stare qui&rdquo;. Ispirazioni o idoli, ne abbiamo? Certamente: "&ldquo;Quando ero piccolo, mi piaceva Valentino Rossi, e ancora lo adoro. Lui ha dominato in lungo e in largo, perci&ograve;... in realt&agrave; non che io abbia particolari ispirazioni britanniche, sebbene si possano raccontare imprese a due ruote di piloti nostrano in tante serie mondiali. Tu hai nominato James Toseland e Cal Crutchlow, entrambi grandissimi, Ma io ho quale fonte mio pap&agrave;, capace di vincere un paio di campionati scozzesi. Ha partecipato anche alla Northwest 200, e io sono cresciuto al suo fianco. Lui ha sempre corso, e io l&rsquo;ho seguito attentamente, malgrado lui abbia partecipato a manifestazioni nazionali, resta per me la prima guida&rdquo;. Muri e marciapiedi? Naaa, meglio gli airfence  Che ne pensa delle gare stradali un ragazzo impregnato di tal concetto e tradizione? Innanzitutto, occorre fare una premessa: "Sono veramente stradali le Road Races - ogni tanto ci si lascia confondere da omonimie traditrici - dico quanto sia incredibile ci&ograve; che fanno quei ragazzi. Personalmente, non me la sento di gareggiare l&igrave;; mi sono recato al Tourist Trophy per la prima volta quest&rsquo;anno, e ho pensato: oh, tutto questo &egrave; incredibile! Mi piacerebbe effettuare dei passaggi, ma senza spingere al limite n&eacute; correre davvero contro il cronometro. E&rsquo; veramente pericoloso, io preferisco essere aiutato dagli air fence in caso di caduta. L&igrave; &egrave; pieno di muri, sai com&rsquo;&egrave;... comunque ho un gran rispetto per chi partecipa, conosco John McGuinness bene, &egrave; un amico: &egrave; una persona meravigliosa, dannatamente veloce nelle competizioni su strada. Questione di attitudine metale. Io sono cresciuto tra i cordoli&rdquo;. Dalle sue parti, gli spazi sono grandi e gira poca gente. A lui piace cos&igrave;: "La Scozia &egrave; veramente piccola. Basti pensare che l&rsquo;area di Londra conti oltre 10 milioni di individui, da noi tutto il territorio ne ha 6. Quindi, la percentuale della popolazione dotata di moto &egrave; risicata, ma la comunit&agrave; affezionata alle gare motociclistiche &egrave; davvero forte. Sono diventato grande seguendo mio pap&agrave; nel campionato scozzese, spendendo il mio tempo con tanti ragazzi a girare con loro nel paddock, facendo gruppo, una sorta di famiglia&rdquo;. &nbsp;       

Parla Rory, scozzese titolare nel BSB e impegnato nella middle class iridata con l'American Racing: "Gare stradali e SBK? No grazie, io voglio la MotoGP: preferisco gli airfence ai muretti"

Skinner si racconta: "Ammiravo Valentino Rossi, ma mi ispiro a mio papà"

Se il Gran Premio Moto2 di Gran Bretagna rappresentava la gara di casa, per Rory Skinner l&#39;Austria sar&agrave; tappa da &quot;vera&quot; wild card iridata. Oddio, non che il nativo scozzese di Perth si trovasse a Silverstone vestito dai colori American Racing per gioco; anzi. Tuttavia, andare al Red Bull Ring - con la stessa squadra - sar&agrave; per lui missione ulteriormente brobante.  Mondiale, BSB, Mondiale: Kalex e Kawasaki per Rory     Ventuno anni da compiere il prossimo 27 settembre, Rory &egrave; un personaggio da tenere d&#39;occhio: capello di media lunghezza e volutamente arruffato, viso magro e scavato, parlata da vero corridore d&#39;Oltremanica. E grande impegno: dopo essere giunto al traguardo di Silverstone in ventunesima posizione, Skinner &egrave; rientrato subito a casa.  Oltre quattro ore di guida dell&#39;auto, chisssenefrega, pi&ugrave; che altro c&#39;era gi&agrave; da pensare al British Superbike, serie dove ben figurare con la Kawasaki ZX-10RR, quattro cilindri di Akashi con cui sarebbe bello vederlo all&#39;opera nella SBK mondiale. Ma prima ci saranno da espletare alcune pratiche: la tappa di Thruxton e alle porte, questo davvero appuntamento di casa.  Poi, ancora un viaggio, ovvero, alla volta di Spielberg. Il Red Bull e la Kalex dell&#39;American Racing team sono pronte per il numero 33 visto gi&agrave; in Inghilterra, per fare trio assieme a Cameron Beaubier e Sean Dylan Kelly. Il tracciato austriaco &egrave; ben conosciuto dallo scozzese, perch&egrave; previo la Red Bull Rookies Cup ne ha gi&agrave; conosciuto i segreti. Nuova variante realizzata da poco a parte.  &nbsp; 

Dopo il Gran Premio di Gran Bretagna insieme all&#39;American Racing, Rory affronter&agrave; anche il Red Bull Ring, pista gi&agrave; conosciuta, sempre con la squadra a stelle e strisce equipaggiata da Kalex

Moto2, seconda wild card consecutiva per Skinner: al via anche in Austria

        Arriva una grande chance mondiale per Rory Skinner. Il talento scozzese, impegnato quest'anno nel British Superbike con la Kawasaki dell'FS-3 Racing con cui &egrave; gi&agrave; in zona Showdown, disputer&agrave; due wild card nel Motomondiale prendendo parte ai Gran Premi di Silverstone e del Red Bull Ring nella classe Moto2. A mettergli a disposizione una Kalex motorizzata Triumph sar&agrave; l'American Racing Team, con il 20enne che andr&agrave; quindi ad affiancare i titolari Cameron Beaubier e Sean Dylan Kelly in quella che sar&agrave; la sua prima esperienza nel Motomondiale dai tempi della vittoria nella British Talent Cup nel 2018. IDM, da Haslam a Mercado: prove di mondiale nel round di Most Skinner: &ldquo;Sogno questo momento da quando ho cominciato a correre&rdquo;  &ldquo;Non vedo l'ora di salire in sella ad una Moto2. Sar&agrave; fantastico esordire a Silverstone e non posso far altro che ringraziare tutti per questa grande opportunit&agrave;&rdquo;, ha detto un Rory Skinner al settimo cielo. &ldquo;Correre nel Motomondiale &egrave; un sogno che ho da quando ho iniziato a correre , perci&ograve; poter disputare due wild card sar&agrave; incredibile. Non voglio illudermi e so che sar&agrave; una sfida davvero impegnativa, perci&ograve; non voglio pormi un obiettivo particolare, ma soltanto godermi questa esperienza&rdquo;. Gresini svela il futuro in MotoGP: parte Bastianini, arriva Alex Marquez       

Lo scozzese, grande protagonista della serie britannica, disputer&agrave; due Gran Premi nella classe intermedia del Motomondiale con l'American Racing Team: ecco quando

Dal BSB alla Moto2: doppia wild card in programma per Rory Skinner

Eravamo sul posto, sicch&eacute; possiamo dirvi direttamente quanto fosse bello ammirare in azione i giovani piloti del North American Talent Cup che, come spiega il nome stesso del campionato, fa correre piloti iscritti nella zona nord degli Stati Uniti.  E lo fa per un monomarca Aprilia di grande significato: con la 250 Sport Production, gli iscritti si sono dati battaglia ad Austin, sede del Gran Premio delle Americhe. Il grande paddock texano era allestito in modo che le promesse a stelle e strisce avessero tutto quanto loro servisse.  Moto, meccanici, assistenza, ambiente. E che ambiente: il divertimento ha regnato sovrano, per una serie voluta nell&#39;obiettivo di creare un collegamento tra le propedeutiche Ohvale e il professionismo. Le monocilindriche di Noale si sono rivelate eccellenti anche in un tracciato lungo e probante quale il CoTA, con in sella nomi che potremmo sentire nel prossimo futuro.  Jesse Shedden, un viso da tenere d&#39;occhio. E non solo lui     Non lo scriviamo semplicemente perch&eacute; egli abbia vinto entrambe le manche, bens&igrave; poich&egrave; troviamo in lui le doti del personaggio di settore: Jesse Shedden &egrave; un fumetto, nel senso positivo della descrizione. Viso simpatico, capello arruffato, espressione vispa... e manetta ben aperta.  Nei dieci giri proposti da ciascuna frazione, sue le vittorie del weekend. Nella prima del sabato, ha battuto tutti - ovviamente - trovando sul podio Adden Sneed e Alessandro Di Mario. Nell&#39;uscita domenica ha - nuovamente - battuto tutti, salutando dall&#39;alto Alexander Enriquez e ancora Di Mario.  Tra i venti partecipanti, provenienti oltretutto da Mexico e Canada, anche Brittani &quot;Belladonna&quot; Vaccarino, ragazza vista nel CIV Junior, esattamente nel monomorca Aprilia Sport Production. Lei &egrave; americana, perci&ograve; si sta impegnando nella sua terra nativa, con la promessa di farsi rivedere dalle nostre parti.  NATC di Austin: risultati di Gara 1 e 2       &nbsp; 

Si &egrave; disputata ad Austin la prima tappa del trofeo monomarca, dedicato alle SP250 di Noale. Doppietta di Jesse Shedden, uno delle tante promesse a stelle e strisce&nbsp;

NATC: lo spettacolo texano dei giovani piloti Aprilia

        Avventura a stelle e strisce rinnovata per l'American Racing,&nbsp;squadra USA che desidera conquistare l'iride della Moto2. Dalla hollywoodiana dimora di John Hopkins - ex 500, MotoGP e SBK - &egrave; avvenuto il lancio della stagione 2022, da affrontare nuovamente con telai Kalex e propulsori Triumph tre cilindri. Cameron Beaubier &egrave; stato confermato. Il rendimento di Mister MotoAmerica &egrave; piaciuto ai vertici della squadra, sicch&eacute; il californiano correr&agrave; nuovamente con il numero 6. Al suo fianco, la novit&agrave; Sean Dylan Kelly, campione in carica Supersport d'Oltreoceano. Hopper, invece, sar&agrave; una sorta di factotum. Mentore, supervisore, dirigente, talent scout, consigliere, uomo immagine... chi pi&ugrave; ne ha, ne metta. ll nativo di San Diego seguir&agrave; la competizione come se fosse proprio lui in sella, stando a stretto contatto dei titolari nel garage, recandosi a bordo pista, mantenendo alta la bandiera nel paddock. Beaubier e Kelly: esperienza e giovent&ugrave;  Cameron ha in patria dimostrato tutto quello che c'era da dimostrare. Ventinove anni compiuti lo scorso dicembre, il californiano ha vinto 5 volte il titolo americano Superbike, poi &egrave; arrivato, anzi, tornato in Europa. Tornato, perch&egrave; gi&agrave; tempo addietro conobbe il Vecchio Continente partecipando alla Red Bull Rookies Cup prima, poi figurando nella Moto3 Mondiale, condividendo il garage KTM con un cerro Marc Marquez. Sean Dylan ha conquistato il titolo Supersport nazionale, a bordo della Suzuki GSX-R. Essendo lui un classe 2002 e avendo visto la radiosa luce della Florida nel mese di maggio, deve ancora compiere i 20 anni di et&agrave;. Target perfetto per la Moto2, gi&agrave; assaggiata nel 2019 e nella passata stagione, proprio coi colori American Racing. L'ambiente lo osserver&agrave; attentamente, perch&egrave; la top class prototipale ha bisogno di un rappresentante americano e presto. Sar&agrave; Kelly il prescelto?       

Dalla sua dimora di Los Angeles, il californiano John ha presentato la squadra 2022. A fianco del confermato Cameron Beaubier, ecco Sean Dylan Kelly

Moto2, Hopkins rilancia le ambizioni iridate dell'American Racing Team

Sean Dylan Kelly sar&agrave; un pilota del Motomondiale a tempo pieno a partire dalla prossima stagione. Il giovane talento statunitense, campione 2021 del MotoAmerica Superport con la Suzuki dopo aver dominato il campionato con dieci vittorie in quattordici gare, correr&agrave; in Moto2 in sella alla seconda moto del team American Racing al fianco del riconfermato Cameron Beaubier.  Per &quot;SDK&quot; non si tratter&agrave; dell&#39;esordio assoluto nel mondiale Moto2, avendo gi&agrave; preso parte con la medesima squadra al Gran Premio di Valencia nel 2019 in sostituzione di Iker Lecuona, e vanta anche diverse apparizioni nella Red Bull Rookies Cup.  Moto2: Zaccone e Salac al via con il team Gresini nel 2022  Kelly: &quot;Un sogno che diventa realt&agrave;&quot;   Il 19enne ha definito come un sogno questa grande occasione: &quot;Prima di tutto ringrazio Eitan Bitbul, John Hopkins e gli altri membri dell&#39;American Racing Team per aver deciso di credere in me dandomi questa incredibile opportunit&agrave;. Correre nel mondiale &egrave; un sogno che diventa realt&agrave; e non vedo l&#39;ora di diventare parte integrante di questo paddock. Tutto ci&ograve; mi rende orgoglioso e sar&agrave; felice di condividere il box con Cameron Beaubier&quot;.  MotoGP San Marino, chi vincer&agrave; la gara a Misano? VOTA IL SONDAGGIO 

Il campione 2021 del MotoAmerica Supersport correr&agrave; al fianco di Cameron Beaubier nella squadra capitanata da Eitan Bitbul e John Hopkins volta a portare nel mondiale i talenti statunitensi

Moto2: Sean Dylan Kelly con American Racing nel 2022

Tempo di presentazioni anche per l&#39;American Racing Team, giunto alla terza stagione nel contesto del Motomondiale. La squadra statunitense ha svelato la colorazione delle Kalex che verranno portate in pista in Moto2 dallo spagnolo Marcos Ramirez e dal rookie Cameron Beaubier.  Colorazione simile a quella dello scorso anno, con il blu, il rosso ed il bianco della banidera americana che rendono facilmente distinguibili le due moto motorizzate Triumph. Dopo aver lanciato Iker Lecuona verso la MotoGP ed aver ottenuto grandi risultati con Joe Roberts, per il team &egrave; ora tempo di una nuova sfida.  Moto2: Marc VDS in colorazione total black a Valencia  Beaubier, dal MotoAmerica per stupire   Se sulle qualit&agrave; di Marcos Ramirez ci sono pochi dubbi, con lo spagnolo pronto a puntare in alto dopo un 2020 di apprendistato nella categoria intermedia, su Cameron Beaubier non sono mancati i dubbi da parte degli appassionati.  &quot;Cam&quot; sar&agrave; un esordiente a tutti gli effetti, ma guai a sottovalutarlo: in patria ha vinto ben cinque volte il titolo in Superbike in sella alla Yamaha R1 ed &egrave; reduce da un 2020 di assoluto dominio nella medesima categoria, in cui ha lasciato soltanto le briciole agli avversari. Nei primi test ha dimostrato di sapersi adattare in fretta alle differenze di classe e, soprattutto, conosce gi&agrave; le gomme Dunlop. Tra lui e Roberts, un ritorno al vertice degli Stati Uniti dopo anni bui non &egrave; impensabile.  MotoE: da marted&igrave;, via ai primi test della stagione a Jerez 

La squadra statunitense ha tolto i veli alle Kalex che verranno portate in pista dal riconfermato Marcos Ramirez e dalla new entry Cameron Beaubier, in arrivo dal MotoAmerica

Moto2: svelata la livrea 2021 dell&#39;American Racing Team

        Cameron Beaubier &egrave; tornato a correre in Europa, assaggiando la Moto2 nei test prestagionali di Jerez, dove il pluridecorato MotoAmerica ha trovato condizioni di maltempo, tuttavia sfruttate al meglio per esplorare il potenziale della Kalex equipaggiata dal propulsore tre cilindri Triumph, da portare in gara l&rsquo;anno prossimo. Per il neo acquisto dell&rsquo;American Team, il Motomondiale 2021 non rappresenter&agrave; una novit&agrave; assoluta, perch&eacute; nel 2009 l&rsquo;allor giovanissimo californiano di Roseville disput&ograve; tutto il campionato 125 Grand Prix, con Marquez &egrave; condividere il box KTM.  Pi&ugrave; avanti, Marc &egrave; diventato il Re della Top Class, mentre Cameron si &egrave; vestito da mattatore a stelle e strisce. I due si ritroveranno presto nel paddock e, chiss&agrave;, magari anche in pista: secondo voi Beaubier ha lasciato una situazione di comfort zone per &ldquo;accontentarsi&rdquo; della Middle Class iridata? Noi diciamo di no. Nella MotoGP, l&rsquo;ultimo eroe USA fu Nicky Hayden  Quando uno statunitense lascia la propria patria, lo fa per andare a raccogliere altrove qualcosa di grosso, veramente grosso, introvabile nel giardino di casa. Cio&egrave;, la MotoGP, serie unica nel suo genere, ambita da (quasi) tutti i piloti a due ruote. &nbsp;Perch&eacute; s&igrave;, la Moto2 sar&agrave; pur bella ma, lo spiega il suo status, funge da ponte tra la piccola Moto3 e la selettiva, in tutti gli aspetti, MotoGP. Che senso avrebbe lasciare il campionato di Wayne Rainey - dove Cam era ne era padrone pressoch&eacute; assoluto - per fermarsi su una passerella che conduce alla classe pi&ugrave; prestigiosa?  &nbsp;Del resto, tutti gli americani sono venuti in Europa per inseguiredue tipi di traguardo: la 500 due tempi o la SBK. Alcuni di loro hanno gareggiato in entrambe le categorie, come ad esempio John Kocinski, vincitore della duemmezzo iridata, campione nelle derivate di serie con Honda, protagonista nella mezzo litro in sella a Yamaha e Cagiva.  &nbsp;L&rsquo;ultimo e solo rappresentante USA a vincere il titolo MotoGP &egrave; stato Nicky Hayden nel 2006; dopo il compianto Kentucky Kid, un vuoto colmato in piccola parte da un successo di tappa ottenuto ad Assen da Ben Spies che, ricordiamolo, in SBK centr&ograve; l&rsquo;alloro.  Sar&agrave; poltrona per tre tra Joe Roberts, Garrett Gerloff e lo stesso Beaubier  Joe andr&agrave; al posto di Enea Bastianini - vincitore uscente e prossimo alla corte della Regina - in Italtrans, dopo un presunto rifiuto all&rsquo;Aprilia MotoGP. Cameron scoprir&agrave; la Moto2 con, ci scommettiamo, una lista di contatti buoni per un salto in avanti. Inoltre, dopo l&rsquo;ottima impressione avuta da Gerloff, in sostituzione di Valentino Rossi a Valencia, anche Garrett &egrave; un nome da considerare per il futuro.  Dorna ha &ldquo;bisogno&rdquo; di un americano da mettere in Top Class, al momento le pedine sono quelle appena elencate. Chi sar&agrave; promosso tra loro? Staremo a vedere. La seconda domanda &egrave;: Roberts (&ccedil;he cognome pesante), Gerloff o Beaubier riusciranno a riportare agli States un titolo mondiale? Non possimo prevedelo, ma siamo molto curiosi. Gregorio Lavilla: "Chi viene in SBK non compie un passo indietro"        

Il californiano disput&ograve; una stagione 125 al fianco di Marc Marquez, prima del ritorno a casa e il dominio nel MotoAmerica. Il presente &egrave; in Moto2, il futuro (forse) in MotoGP. Gli States vogliono un titolato mondiale, Cameron, Joe Roberts o Garrett Gerloff ce la faranno?

Beaubier torna in Europa: sar&agrave; campione come Hayden e Kocinski?

Il nove volte iridato si diverte nel weekend di festa organizzato al Ranch di Tavullia, ma continua ad impegnarsi. E vince la gara ad eliminazione che tradizionalmente si disputa il sabato sera, battendo Stefano Manzi e il fratello Luca Marini. Qui il video condiviso da Rossi sul suo profilo social (Fiammetta La Guidara)

Valentino Rossi domina l'Americana al Ranch - VIDEO

        Durante il prossimo Gp di Austin, in Texas, che prender&agrave; il via nel weekend dal 12 al 14 aprile, oltre a vedere i piloti della Motogp scendere in pista, verranno organizzati anche alcuni eventi per ricordare Nicky Hayden.Il pilota del Kentucky, venuto a mancare il 22 maggio del 2017, dopo un incidente mentre era in bicicletta, verr&agrave; infatti onorato durante il weekend americano della Motogp.Durante queste giornate, la Dorna ha decisio di fare una cerimonia per ritare ufficialmente il numero #69. IL 69 NEL CUORE - E' con una foto in cui si vede Marc Marquez con una bandiera con il 69 di Nicky Hayden che la pagina Instagram di Motogp ha voluto omaggiare il campione del mondo americano scrivendo che durante il Gp del Texas verr&agrave; ritirato quello che era il numero con il quale il pilota, amatissimo da tutto il mondo del motociclismo, scendeva in pista.Molto felice di questa decisione anche il fratello Roger Hayden che, quando le alte sfere della Motogp avevano dato la notizia ufficiale sul ritiro del numero aveva commentato:&rdquo;che onore!&rdquo; MOMENTI TOCCANTI - Sar&agrave; quindi un vero e proprio evento quello che andr&agrave; in scena nel venerd&igrave; del Texas con una cerimonia alla quale, oltre alla famiglia del &ldquo;Kentucky Kid&rdquo; (cos&igrave; era stato soprannominato Hayden), saranno invitati anche tutti i membri del paddock.Nell'occasione, sembra che verr&agrave; fatta scendere in pista anche la Honda con la quale Nicky divenne campione del mondo nel 2006.In pi&ugrave;, anche durante l'inno americano che risuoner&agrave; domenica 14 aprile, un attimo prima dell'accensione del semaforo verde, ci sar&agrave; un momento dedicato ad Hayden, un pilota che, nonostante la sua prematura scomparsa, &egrave; sempre vivo nei cuori di tutti gli appassionati.       

All'evento parteciper&agrave; anche la famiglia del &ldquo;Kentucky Kid&rdquo; che si dice onorata per la decisione presa dalla Dorna

Gp di Austin dedicato ad Hayden: il numero 69 verrà ritirato

Il super campione americano che attraversa l'Atlantico per sfidare uno dei pi&ugrave; grandi crossisti europei di tutti i tempi. Ryan Villopoto contro Antonio Cairoli. Il duello che tutti gli appassionati delle due ruote artigliate stavano aspettando. Il confronto diretto che avrebbe dovuto finalmente consentito di capire se il cross americano &egrave; davvero superiore a quello europeo, oppure se, molto pi&ugrave; semplicemente, gli americani non sono i campioni dei campioni ma solo bravissimi in una disciplina (il Supercross) diversa dal Motocross, che in USA si chiama National ed &egrave; un campionato meno prestigioso rispetto al Supercross.  LE DICHIARAZIONI DI INIZIO STAGIONE - dell&rsquo;inizio della stagione Villopoto ha rilasciato delle dichiarazioni &ldquo;velenose&rdquo;. Il suo obiettivo era sbarcare in Europa per vincere ed era sicuro di potercela fare con facilit&agrave;, dopo un breve periodo di &ldquo;praticantato&rdquo;, necessario per trovare il giusto feeling con i circuiti e soprattutto con la moto, diversa, a livello di tarature, rispetto a quella usata negli USA. Cairoli aveva risposto alle provocazioni ma senza fare troppa polemica. L&rsquo;italiano aveva dichiarato che sarebbero stati i risultati a spiegare chi era il pi&ugrave; forte. Come dire... basta parlare, ci vediamo in pista!  GLI INFORTUNI ED I RITIRI - Questo duello tra due mondi, due scuole, due campionissimi, che hanno scritto pagine indimenticabili nelle pagine della storia del cross, ha catturato l&rsquo;attenzione anche degli appassionati di velocit&agrave;. Poi... il brutto infortunio di Villopoto al GP del Trentino: fratture multiple al coccige, danni ai tessuti molli ed una grave compressione dei dischi della colonna vertebrale. Quanto basta per dire addio alle corse. Il secondo colpo di scena c&rsquo;&egrave; stato al GP Italia (quindi, curiosa coincidenza, sempre nel nostro Paese): l&rsquo;infortunio di Cairoli, durante le qualifiche. Tony ha stretto i denti, ha provato a gareggiare ed a lottare per il mondiale, per&ograve; alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca, dovendo abbandonare temporaneamente le competizioni.  IL NUOVO ASSETTO DEL MONDIALE - Quindi, alla fine, il duello tanto atteso non c&rsquo;&egrave; mai stato. O meglio, si &egrave; visto a tratti, in alcuni frangenti di qualche gran premio. Cairoli contro Villopoto... di fatto rester&agrave; una sfida senza vincitori, perch&eacute; la realt&agrave; parla di due infortunati, che resteranno fuori dai campi di gara (Villopoto per sempre). Insomma la tanto attesa battaglia tra due Continenti (quello Americano e quello Europeo) non ci sar&agrave; mai. Nel frattempo il francese Romain Febvre &egrave; in testa al mondiale, seguito da Cairoli e da un altro francese, Paulin Gautier, che con l&rsquo;uscita di scena di Tony sar&agrave; il nuovo nemico numero uno di Febvre. Non erano i protagonisti che tutti avrebbero voluto seguire ma si sa, nelle gare, soprattutto in quelle di cross, i colpi di scena (e gli infortuni) non mancano.  Riccardo Piergentili

Entrambi infortunati. Entrambi costretti a fermarsi. Non si incontreranno pi&ugrave; in gara

Cairoli contro Villopoto: il duello che non c&rsquo;&egrave; stato

Il tedesco Ken Roczen ha lasciato la KTM e ora correr&agrave; con la Suzuki. Prima il Supercross, poi National 2015.

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