As the 2022 Suzuka 8 Hours drew to an end, won by a dominant factory HRC team, so too did the career of international rider Nobuatsu Aoki. The 51-year old former world championship rider competed in one last edition of the famous Japanese marathon, aboard the team Teramoto Suzuki GSX-R1000, before hanging up his helmet at the end of what was a very special weekend for him and his family.  &ldquo;Nobu&rdquo; was joined by brothers Takuma and Haruchika, who took part in the ceremony, carrying out interviews and parade laps in front of fans at the iconic Japanese circuit. The race concludely positively for Aoki who, together with team-mates Koji Teramoto and Kazma Tsuda, finished fourth among the stock entries, and eighteenth overall.  The difficulty in saying &lsquo;enough is enough&rsquo;   One of the most emotional and unforgettable moments of the 8 Hours was when Nobuatsu returned to the pits. Having just passed the six-hour mark, the Japanese rider completed his final stint, handing the Suzuki over to his team-mate and, once back in the garage, he was unable to hold back the tears.  A scene that confirms just how hard it is for a rider to conclude a long, high-level career in which the bikes and circuits have been an integral part of their life. An emotional Aoki commented: &ldquo;All I can do is thank all the fans and enthusiasts, Japanese and otherwise, who have always supported me around the world. I enjoyed this final race and felt like a rider right to the end, pushing hard even on my final stint, but now it&rsquo;s all over.&rdquo;  Translated by Heather Watson  MotoGP, 2023 pre-season test schedule: the dates 

<p>It was an emotional Sunday for Nobuatsu, who hung up his helmet after the Suzuka 8 Hours, in front of brothers Takuma and Haruchika</p> 

EWC, Aoki retires at 51: &ldquo;I felt like a rider until the very end&rdquo;

        Con la conclusione della 8 Ore di Suzuka 2022, vinta dal team ufficiale HRC dopo un vero e proprio dominio, &egrave; terminata anche la carriera di un pilota di caratura mondiale quale Nobuatsu Aoki. L'ormai 51enne giapponese dai trascorsi nel Motomondiale ha infatti corso con la Suzuki GSX-R1000 del team Teramoto la celebre maratona del Sol Levante, per poi appendere il casco al chiodo una volta conclusa in un weekend davvero speciale sia per lui che per la sua famiglia. Oltre a &ldquo;Nobu&rdquo; erano infatti presenti anche i fratelli Takuma e Haruchika, che hanno partecipato alla cerimonia con interviste e parade lap davanti ai numerosi appassionati presenti sulle tribune di uno dei tracciati pi&ugrave; iconici del Giappone e non solo. La gara si &egrave; poi anche conclusa in maniera positiva per Aoki, che in equipaggio con Koji Teramoto e Kazma Tsuda ha centrato la quarta posizione tra le moto in configurazione Stock, nonch&eacute; la 18esima assoluta.  La difficolt&agrave; di dire &ldquo;basta&rdquo;  Uno dei momenti pi&ugrave; intensi e difficilmente dimenticabili di questa 8 Ore &egrave; stato senza dubbio quello del rientro ai box di Nobuatsu. Passata da poco la sesta ora di gara, il pilota di Shibukawa ha concluso il proprio ultimo stint lasciando la Suzuki nelle mani dei compagni di squadra e, una volta entrato all'interno del box, non &egrave; riuscito a trattenere le lacrime andando poi nuovamente a salutare il pubblico, visibilmente emozionato. Una scena che ha confermato quanto sia difficile per un pilota concludere una lunga carriera ad alto livello in cui le moto e i circuiti sono stati parte integrante della propria vita. Aoki ha inoltre trasmesso la propria emozione anche nelle proprie parole: &ldquo;Non posso far altro che ringraziare tutti i tifosi e gli appassionati giapponesi e non, che mi hanno sempre supportato in giro per il mondo. Mi sono goduto quest'ultima gara e mi sono sentito un pilota fino alla fine, spingendo al massimo anche nel mio stint conclusivo, ma ora &egrave; tutto finito&rdquo;. ASBK: Maxwell imprendibile a Morgan Park, Jones leader di campionato       

<p>Domenica ricca di emozioni per Nobuatsu, che ha appeso il casco al chiodo al termine della 8 Ore di Suzuka, davanti ai fratelli Takuma e Haruchika</p>

EWC, Aoki si ritira a 51 anni: “Mi sono sentito un pilota fino alla fine”

A 51 anni, il pilota giapponese dai lunghi trascorsi mondiali ha disputato la sua ultima corsa prima di appendere il casco al chiodo, in un weekend davvero emozionante in cui erano presenti anche i fratelli Takuma e Haruchika

Suzuka 8h: l'ultimo emozionante weekend di gara per Nobuatsu Aoki

Bridgestone lo scrive addirittura a chiare note nei comunicati stampa. Vuole vincere la 8 Ore di Suzuka, ottenendo la decima vittoria consecutiva. Tralasciando i proclami, c&rsquo;&egrave; un dato che &egrave; interessante segnalare: il 2015 &egrave; l&rsquo;ultimo anno di Bridgestone in MotoGP (dal 2016 il fornitore unico di gomme sar&agrave; Michelin), ma per la prima volta il colosso giapponese porter&agrave; in pista degli pneumatici destinati alle derivate dalla serie che sono dei parenti stretti di quelli usati sui prototipi. Questa &egrave; la notizia. Infatti, fino ad ora, il link tra questi due prodotti aveva nolto il sapore del marketing e poco quello della tecnica. Forse, dopo l&rsquo;addio alla MotoGP, Bridgestone potrebbe davvero iniziare a mettere a disposizone la tecnologia dei prototipi per le derivate dalla serie.   Senza dubbio, le gomme usate in MotoGP hanno sempre messo in mostra delle ottime doti di durata, che in una gara come la 8 Ore di Suzuka potrebbero essere di vitale importanza, come sottolinea Shinji Aoki, Manager di Bridgestone Moto Tyre Development Department: &ldquo;Suzuka &egrave; un circuito veloce e tecnico ed il meteo &egrave; molto variabile. La 8 Ore, quindi, rappresenta una grande sfida per le moto, piloti e gomme. Nelle gare di durata la costanza di rendimento degli pneumatici &egrave; determinante. In tal senso, la nostra esperienza in MotoGP ci aiuter&agrave;&rdquo;.  A questo link http://motosprint.corrieredellosport.it/gallery/8-ore-suzuka-ce-po-motogp/?img=0#gallery_title troverete la lista degli equipaggi che utilizzeranno le nuove gomme Bridgestone.  Riccardo Piergentili

Bridgestone porter&agrave; delle gomme inedite. Dedicate alle derivate dalla serie ma tecnicamente molto simili a quelle utilizzate in MotoGP

8 Ore di Suzuka: c'&egrave; un po' di MotoGP

Dopo il Texas, la Suzuki &egrave; andata a Termas De Rio Hondo, in Argentina, sulla pista che aveva appena ospitato il terzo gran premio della stagione del Motomondiale.  Una sessione di test poco proficua per via del maltempo: tanta pioggia per due giorni.  Il francese Randy De Puniet non &egrave; nemmeno uscito dal box, mentre l&rsquo;esperto Nobuatsu Aoki ha percorso 50 giri.  Data l&rsquo;impossibilit&agrave; di proseguire il lavoro sulle indicazioni raccolte in Texas, la squadra ne ha approfittato per lavorare sulle regolazioni da bagnato della nuova 1000.  &ldquo;Peccato per il maltempo, avremmo preferito lavorare sull&rsquo;asciutto - ha spiegato il project leader della Suzuki, Satoru Terada - ma non abbiamo voluto sprecare l&rsquo;occasione e ne abbiamo approfittato per testare ancune soluzioni di elettronica sul bagnato. In effetti abbiamo raccolto diverse informazioni che ci saranno molto utili. Ora ci concentereremo sul prossimo test&rdquo;.  La Suzuki prover&agrave; di nuovo a giugno, dal 3 al 5, in Australia, circuito di Phillip Ilsand.

Dal 3 al 5 giugno nuove prove in Australia

Suzuki: test bagnato in Argentina

Fratelli contro! Quest&rsquo;anno nella MotoGP che sta per cominciare ci saranno due fratelli: si tratta di Aleix e Pol Espargar&ograve;, spagnoli, molto uniti. Eppure avversari in pista.  Non sono i primi fratelli a militare insieme nella massima serie.  L&rsquo;ultima volta in cui due fratelli si sono trovati sulla stessa griglia di partenza in MotoGP &egrave; stato nel 2010, GP USA, a Laguna Seca, con Nicky Hayden pilota ufficiale Ducati e Roger Lee Hayden che correva al posto di Randy De Puniet sulla Honda LCR. Entrambi finirono a punti: Nicky 5&deg;, Roger Lee 11&deg;.  Ma questa fu una cosa occasionale. L&rsquo;ultima volta nella quale invece due fratelli si ritrovarono insieme a disputare un&rsquo;intera stagione risale al 2004, quando Kenny Roberts guidava la Suzuki e Kurtis Roberts aveva la Proton.  E poi ancora ci sono stati: Nobuatsu e Takuma Aoki nel 1997, Nobuatsu e Haruchica Aoki nel 1999, Bernard e Marc Garcia (1994 e 1995), Dominique e Christian Sarron (1989).  Due sole volte nella storia della massima classe &egrave; capiutato che due frateli finissero insieme sul podio.  GP Imola 1997: Nobuatsu Aoki secondo e Takuma Aoki terzo.  GP 1962: Juan Salatino secondo, Eduardo Salatino terzo.

Fratelli contro: non solo Pol e Aleix Espargar&ograve;

Tre giorni di prove a Misano per il Suzuki Test Team. Molte le novit&agrave;. Randy de Puniet ha provato un nuovo telaio, nuove specifiche di motore e una carena con alcune modifiche rispetto a quello che si &egrave; visto fino a ora.  Superlavoro per Randy de Puniet e il collaudatore Nobuatsu Aoki: oltre 100 giri, concentrati soprattutto sulla messa a punto, per capire come orientarsi per il prossimo test, previsto al Mugello per la prossima settimana.  Randy de Puniet: &laquo;Sono contento perch&eacute; il grip al posteriore &egrave; migliorato molto, cos&igrave; come la stabilit&agrave; in frenata. Abbiamo lavorato sul controllo di trazione per adeguarlo al nuovo motore, e abbiamo ottenuto una miglior risposta in accelerazione. Abbiamo anche migliorato il passo con le gomme usate, e l&rsquo;ingresso in curva. Adesso sar&agrave; importante il prossimo test, al Mugello per capire se stiamo andando nella direzione giusta&raquo;.   Davide Brivio, Team Manager Suzuki: &laquo;Penso che abbiamo fatto un buon lavoro. &Egrave; positivo che tutte le novit&agrave; arrivate dal Giappone si siano trasformate in migliorie. Siamo sulla direzione giusta per elettronica e setting e Randy ha fatto parecchi giri permettendoci di raccogliere molti dati&raquo;.   Il prossimo test di Suzuki &egrave; programmato per le giornate del 24 e 25 di settembre sul tracciato del Mugello.

Brivio: &ldquo;tanti segnali positivi&rdquo;

8 risultati per 'aoki'

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Suzuki in pista a Misano