Finora le uniche moto che sono tornate in pista a girare, dopo il lockdown, sono state le KTM e le Aprilia, ovvero gli unici due produttori della MotoGP ad avere le concessioni. Se la casa austriaca aveva sfruttato due giorni al Red Bull Ring, la casa di Noale era scesa in pista a Misano, dove settimana prossima le due case costruttrici si ritroveranno a svolgere un test (qui potete trovare maggiori dettagli)  Oltre a loro ci saranno anche Ducati e Suzuki, solo con i collaudatori, rispettivamente Michele Pirro e Sylvain Guintoli, e Mike Leitner, team manager del Red Bull KTM Factory Racing, ha dichiarato al sito ufficiale MotoGP.com: &ldquo;Questo &egrave; qualcosa di molto positivo. Sia noi che Aprilia abbiamo questa possibilit&agrave;. Durante il weekend di gara ci saranno molti altri piloti veloci, ma non &egrave; uno svantaggio questo test. Potr&ograve; dire quanto vantaggioso sia stato svolgerlo dopo il primo Gran Premio perch&eacute;, ovviamente, saremo su una pista diversa e con quasi tutti i rivali che partiranno da zero. Ve lo dir&ograve; domenica sera! Pol (Espargaro) e Brad (Binder) insieme ai pioti del Tech 3 saranno in pista per questo siamo felici di poter continuare il nostro sviluppo con tutti e quattro. Semplicemente non &egrave; possibile fare un altro test prima del GP inaugurale ma questo sar&agrave; sufficiente&rdquo;.  Il test   Leitner &egrave; pronto a scendere in pista e ha spiegato il programma di lavoro, che comporta qualche differenza dal solito: &ldquo;Affronteremo questi giorni a Misano in modo completamente diverso perch&eacute; la pista &egrave; stata riasfaltata e quindi non sappiamo com&rsquo;&egrave; il grip. &Egrave; un test importante anche per Michelin, sono molto contenti di sapere che ci saremo sia noi che Aprilia. Sar&agrave; un aiuto per i GP che svolgeremo l&igrave;. In particolare, per i rookie, &egrave; un bene poter tornare in moto prima di affrontare due Gran Premi consecutivi&rdquo;.  Il 2020   Causa la pandemia del Coronavirus la stagione 2020 sar&agrave; molto particolare, con 13 gare in programma in soli quattro mesi e l&rsquo;austriaco ha raccontato: &ldquo;Questa stagione sar&agrave; speciale con molte gare consecutive, quindi i piloti avranno bisogno di una buona strategia per essere forti durante tutto l&rsquo;anno. Non vediamo l&rsquo;ora che inizi lo spettacolo. Penso che sia un calendario equo con molti circuiti che hanno caratteristiche diverse. Sar&agrave; un&rsquo;esperienza nuova per tutti: piloti e costruttori. Abbiamo uno schieramento abbastanza giovane, quindi per la nostra squadra questo &egrave; buono, i piloti hanno la possibilit&agrave; di ripetere una gara solo una settimana dopo la prima. Sar&agrave; interessante vedere i loro progressi, in particolare quelli dei piloti pi&ugrave; giovani&rdquo;.  MotoGP: ecco perch&eacute; Lenovo &egrave; la chiave dell&#39;elettronica Ducati 

Dopo i primi giorni di test privati post lockdown, ecco che i due team KTM e Aprilia che godono di concessioni, possono gi&agrave; tornare in pista

KTM: &ldquo;Test a Misano utile per provare il nuovo asfalto&rdquo;

L&rsquo;irlanda del Nord ha regalato al motociclismo grandi campioni ma, fatta eccezione per Jonathan Rea ed Eugene Laverty, molti di loro hanno mostrato il proprio valore sui circuiti stradali: da Joey Dunlop al nipote Michael, passando per Phillip McCallen e Ryan Farquhar. Un caso &egrave; parte &egrave; Jeremy McWilliams che per una dozzina di stagioni ha frequentato il Mondiale, alternandosi tra 500, 250 e MotoGP, e pi&ugrave; vicino ai 50 anni che non ai 40 si &egrave; tolto grandi soddisfazioni nelle road races. E forse non &egrave; un caso che il suo unico successo nel Mondiale l&rsquo;abbia colto ad Assen, in un evento chiamato Dutch TT, aggiudicandosi la 250 a 37 anni. Ma l&rsquo;et&agrave; non &egrave; mai stata un problema per un pilota che, a 50 anni, ha corso per l&rsquo;ultima volta nel Mondiale, con una wild card in Moto2.  Se dico 30 giugno 2001 cosa ti viene in mente?  &quot;Una bella giornata ad Assen, un ricordo lontano e immagino che con il passare del tempo l&rsquo;entusiasmo svanisca&quot;.&nbsp;     Iniziasti subito forte: miglior tempo nelle FP1.  &quot;Sono sempre stato veloce al Circuit van Drenthe, in precedenza vi ero salito sul podio con una moto non ufficiale nel 1999, quando fui terzo sempre in 250 lottando con Capirossi e Rossi, e ci avevo corso anche nell&rsquo;Europeo&quot;.  Quarto in qualifica, a mezzo secondo da Tetsuya Harada: a cosa miravi?  &quot;La pole &egrave; bella da conquistare e ti d&agrave; un po&rsquo; pi&ugrave; di fiducia per la gara, anche se non &egrave; cos&igrave; importante&quot;.   Avevi una strategia per la gara?  &quot;No, sapevo che avrei potuto giocarmela con tutti gli altri della prima fila, quindi avrei cercato di andare in testa e se non l&rsquo;avessi fatto, avrei lasciato a loro il lavoro e sarei rimasto vicino&quot;.&nbsp;   Eri gi&agrave; salito sul podio quattro volte nel Mondiale, ma senza vincere. Cosa ti era mancato?  &quot;Erano state stagioni positive e non ho rimpianti, le mie erano moto &#39;clienti&#39; e non completamente supportate dalla Casa. Era buono rimanere nel gruppo dei migliori se guidavi al limite, ma &egrave; difficile mantenere un vantaggio senza sostegno del Costruttore&quot;.&nbsp;   Pensavi di poter vincere facilmente, con 16 secondi di vantaggio sul secondo, Emilio Alzamora?  &quot;Quando arrivai in griglia, controllai le gomme dei miei rivali ed ebbi un&rsquo;ottima sensazione, ma non pensavo di poter vincere una gara del Mondiale&quot;.   In gara, su asfalto non completamente asciutto, andasti subito in testa e gli altri ti videro soltanto al traguardo.  &quot;Feci soltanto la scelta giusta per le gomme: sapevo che se non fosse tornata la pioggia, la prima fila non avrebbe avuto la possibilit&agrave; di scegliere i pneumatici da bagnato, per&ograve; non conoscevo le scelte dei piloti dietro. Ma dopo 4-5 giri avevo gi&agrave; un buon margine (tredici secondi di vantaggio, nde)&quot;.  Rifilasti quasi 40 secondi alla seconda Aprilia, di Sylvain Guintoli, quarto al traguardo.   &quot;Non mi dispiaceva guidare mentre l&rsquo;asfalto si stava asciugando, richiedeva molta precisione per rimanere sulla linea asciutta, e spinsi per creare il gap&quot;.    Vincesti a 37 anni e al tuo 119&deg; GP: ci speravi ancora?  &quot;Ho sempre dato il massimo, avevo trascorso molto tempo sulla Yamaha 500, dal 1993 al 1996, una moto non competitiva, prima di passare alla classe 250 e diventare subito abbastanza competitivo finendo tra i primi 10 nella classifica generale dal 1997 al 1999&quot;.  Cosa provasti sul podio?  &quot;Ero molto felice, perch&eacute; un britannico non vinceva in Olanda dal 1977 (Mick Grant, nde), un grosso traguardo&quot;.&nbsp;   Come si festeggi&ograve;?  &quot;Con qualche birra, poi ricordo di aver dormito come un bambino. Quindi andai a Bournemouth, nel sud dell&rsquo;Inghilterra, spensi il telefono e mi rilassai una settimana sulla spiaggia&quot;.&nbsp;   Ti regalasti qualcosa per quella vittoria?  &quot;Ho sempre comprato cose che non mi servivano, penso di aver regalato a mia moglie un paio di scarpe di Christian Louboutin!&quot;.&nbsp;   Sembrava l&rsquo;inizio di una nuova era, invece poi arrivarono tre ritiri di fila.&nbsp;   &quot;L&rsquo;Aprilia fu cos&igrave; gentile da offrirmi un motore &#39;factory&#39; per la gara successiva, a Donington, ma mi schiantai mentre ero terzo e mi ruppi la clavicola&quot;.&nbsp;   Com&rsquo;era la tua Aprilia?  &quot;Se non avevi un ingegnere italiano nella squadra, la moto non era veloce. Avevamo un ottimo team che aveva molta esperienza con l&rsquo;Aprilia. Quando guidai per la prima volta un&rsquo;Aprilia con il QUB Team Optimum nel 1999, non riuscivamo a capire perch&eacute; la nostra moto non fosse cos&igrave; competitiva e ci consigliarono di impiegare alcuni dei loro ragazzi fidati. Lo facemmo e diventammo veloci ma si dovette spendere tanto per nuovi pistoni e parti del motore dopo ogni sessione. Io non potevo guidare parzializzando l&rsquo;acceleratore per evitare la rottura del motore. Il team del 2001 aveva gi&agrave; queste informazioni&quot;.  Quali erano le figure chiave?  &quot;Dieter Stappert era il proprietario, molto rispettato, con Aprilia Germany aveva ottenuto molte vittorie con Ralf Waldmann, ma comunicavamo in inglese. Il team manager era Mike Leitner&quot;.  Nell&rsquo;inverno successivo andasti in MotoGP: pentito della scelta?  &quot;Niente affatto, correre nella classe regina &egrave; sempre il top e con il team KR ci furono anche buoni momenti&quot;.    Cosa mancava alla Proton KR (con cui nel 2002 in Australia firmasti l&rsquo;ultima pole di una moto due tempi nella classe regina) per stare con i big?  &quot;La moto era molto buona, contro le 500 ufficiali a quattro cilindri mancava poco. La KR3 500 detiene ancora i record sul giro e in gara per le due tempi, stabiliti nel 2003 quando la KR miglior&ograve;, tuttavia le squadre ufficiali erano passate alle 1000 quattro tempi. Il guaio era la velocit&agrave; massima: a volte mancavano anche 35 km/h&quot;.&nbsp;   Con il Mondiale hai chiuso nel 2004, salvo un paio di wild card. Ma nel 2012 a 48 anni hai iniziato con le gare stradali. Perch&eacute;?  &quot;Ero annoiato e abbastanza sicuro di poter imparare velocemente la North West 200&quot;.&nbsp;   Cosa ti piace di quella gara?  &quot;&Egrave; la mia gara di casa, sono sempre andato a vederla, sin da ragazzino, e ne ero incuriosito. Raduna ogni anno una grande folla e si trova sulla costa pi&ugrave; bella del Regno Unito e d&rsquo;Irlanda&quot;.   Per&ograve; il TT non l&rsquo;hai mai corso.   &quot;Non ho avuto modo di imparare il Tourist Trophy: serve tempo per diventare veloci su un circuito di 37 miglia&quot;.&nbsp;   Cosa ti &egrave; mancato per raccogliere risultati migliori?&nbsp;  &quot;Un passaporto italiano o spagnolo sarebbe stato il modo pi&ugrave; semplice per avere una moto factory...&quot;.&nbsp;   Meglio la vittoria al GP Olanda o i tre successi alla NW 200?  &quot;Man mano che invecchi le priorit&agrave; cambiano, penso che le vittorie alla North West 200 mi abbiano dato tanta adrenalina quanto il GP vinto nel Mondiale&quot;.&nbsp;   E il film con Scarlett Johansson?  &quot;Quattro mesi strani della mia vita. Il film era Under the Skin: mi chiam&ograve; il regista Jonathan Glazer, voleva qualcuno che guidasse una moto molto velocemente in condizioni insidiose e che sembrasse un &#39;cattivo&#39;&rdquo;.  Che voto dai alla tua carriera?  &quot;Fantastico, ho lasciato il mio lavoro di ingegnere elettrico per un cammino che potevo soltanto sognare. &Egrave; stata una grande scommessa e mi sono goduto tutto, il bene e il male, gli infortuni sono una parte. Ora sono test rider per la KTM, sono coinvolto nello sviluppo della maggior parte delle moto stradali e lavoro con un grande team di ricerca e sviluppo. Viaggio pi&ugrave; ora di quando correvo nel Mondiale, ma quando vedo i clienti soddisfatti non potrei essere pi&ugrave; felice&quot;. 

Nel 2001, a 37 anni e al 119&deg; gp, il pilota dell&rsquo;aprilia trionf&ograve; in 250 ad Assen. &quot;Un grande risultato: noi britannici non vincevamo al Dutch TT dal lontano 1977. &Egrave; stato il punto pi&ugrave; alto di un cammino che mi sono goduto, ma se fossi stato italiano o spagnolo avrei avuto anche moto ufficiali...&quot;

McWilliams: &ldquo;Se non avevi un ingegnere italiano, la moto non era veloce&rdquo;

Il Team Nuova M2 Racing &egrave; sceso nei giorni scorsi in pista, sul tracciato Marco Simoncelli del Misano World Circuit. La squadra di Enzo Chiapello ha potuto proseguire il lavoro di preparazione alla stagione 2020, comparando due modelli Aprilia presenti nel garage: la versione SBK, affidata al francese Christophe Ponnson. La 1100 da Campionato Italiano Velocit&agrave;, nelle mani di Lorenzo Savadori e La Marra, con Flavio Ferroni impegnati in prove relative al National Trophy.  Ponsson, gi&agrave; visto in azione nella Penisola Iberica qualche mese fa, ne &egrave; uscito pi&ugrave; che soddisfatto: &quot;Si &egrave; trattato di un test molto buono - conferma - quando sono rientrato a casa, mi sono reso conto che il feeling in sella fosse davvero positivo. Rispetto alle precedenti uscite, in sella alla RSV4 avevo una sensazione di maggior sicurezza e comfort. Meglio di Jerez e Portimao, tracciati in cui eravamo andati durante l&rsquo;inverno&rdquo;.  La pioggia lo ha disurbato, ma non pi&ugrave; di tanto: &quot;Un po&rsquo; ha piovuto - Chris spiega -. Abbiamo girato poco con l&rsquo;asciutto, condizione che ci ha visto fare passi avanti costanti. Soprattutto io, sono tornato a giocare con la mia Aprilia, guidando disinvolto e sciolto nei movimenti. Il lavoro sulla posizione di guida &egrave; continuato, perch&eacute; io sono alto e dotato di una corporatura importante. In Portogallo non mi sentivo a posto, il team mi ha aiutato a trovare ci&ograve; che mi serve. Adesso sento la moto e la controllo come voglio. Mi sento bene in sella, tutto era a posto. Inoltre, il carattere del V4: mi &egrave; piaciuto, ho potuto sfruttarlo meglio. La base di lavoro trovata a Misano sar&agrave; valida per tutta la stagione, perch&eacute; il mio feeling in sella lo spiegava bene&rdquo;.    Per Ponnson, il programma 2020 prevede il Mondiale delle derivate di serie: &quot;Al 99% sar&ograve; a Jerez per l&rsquo;inizio della stagione SBK. Come detto, faremo delle wild card ma, considerando la situazione attuale, non sappiamo ancora quali. Diciamo che l&rsquo;Andalusia potrebbe essere la prima delle nostre partecipazioni, alla quale ne aggiungeremo sicuramente altre&quot;.  Ecco il calendario ufficiale dell&#39;ELF CIV 2020  Dall&rsquo;altra parte del garage, Lorenzo Savadori. Il cesenate ha portato in pista la RSV4 da 1100 centimetri cubi: &ldquo;Il mio programma di lavoro prevedeva un giorno di test sulla nuova Aprilia RSV4 1100 Factory e mezza giornata sulla RS-GP- svela - Sfortunatamente i due giorni sono stati fortemente condizionati dal maltempo e non siamo riusciti a seguire la tabella di marcia che ci eravamo prefissati. Personalmente ho girato poco qui a Misano, speriamo di riuscire a preparare al meglio il primo round del CIV con i prossimi test in programma proprio sulla pista in cui inizieremo il CIV 2020&quot;.  A completare il tris di pilota Nuova M2 Racing, Eddi La Marra, campione del National Trophy 1000: &ldquo;Buon test quello fatto a Misano - dichiara - Abbiamo provato un po&rsquo; di soluzioni lavorando molto. A livello di tempi non sono riuscito a centrare l&rsquo;obiettivo che mi ero prefissato, avrei voluto fare di meglio e potendo girare di pi&ugrave; ne avremmo avuta la possibilit&agrave;. Aspettiamo i test del Mugello per concretizzare il lavoro svolto&rdquo;.  Tra i tanti particolari tecnici, l&#39;elettronica &egrave; l&#39;elemento pi&ugrave; misterioso di una SBK  &nbsp; 

Il team Nuova M2 Racing ha portato in pista Chris: &quot;Ora mi sento bene in sella alla RSV4&quot;. Savadori: &quot;Il maltempo ci ha condizionato&quot; e La Marra: &quot;Buon test, ma avrei voluto fare di pi&ugrave;&quot;

Ponnson: &ldquo;A Misano, meglio di Jerez e Portimao&rdquo;

Aleix Espargar&ograve; correr&agrave; con Aprilia Racing anche per il 2021 e 2022. A dare la notizia ufficiale &egrave; stato il pilota catalano che ha deciso di prolungare la sua presenza all&#39;interno della &ldquo;famiglia&rdquo; Aprilia per altri due anni. Approdato al team nel 2017, Aleix si &egrave; detto molto felice di continuare a correre con la Casa di Noale ed ha scelto i social network per dare la notizia.  &ldquo;Porteremo l&#39;Aprilia in alto&rdquo;   &ldquo;Sono molto contento &ndash; ha scritto Espargar&ograve; su Instagram &ndash; di proseguire il mio percorso con Aprilia. Il progetto sta crescendo molto e sono felice di essere partecipe della sua crescita e portarlo sempre pi&ugrave; in alto, dove meritiamo di stare&rdquo;.  Nella foto in cui si vede Aleix che firma il contratto con Aprilia ci sono anche i suoi due figli, tutti con indosso il cappellino sponsorizzato Aprilia.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   APRILIA FAMILY 2021-2022 Muy contento de seguir en @aprilia El proyecto esta creciendo mucho y me hace ilusi&oacute;n liderarlo hasta donde nos merecemos, lo mas alto!  Un post condiviso da  Aleix 41 (@aleixespargaro) in data: 9 Giu 2020 alle ore 4:23 PDT       Inoltre, nel comunicato stampa ufficiale ha aggiunto: &ldquo;L&rsquo;aspetto umano &egrave; per me importantissimo e in quattro stagioni Aprilia &egrave; diventata la mia seconda famiglia e con questo contratto, che &egrave; certamente il pi&ugrave; importante della mia carriera, mi hanno dimostrato che sono al centro di questo progetto. A livello tecnico mi hanno convinto la crescita degli ultimi mesi, con l&rsquo;arrivo di tante forze nuove, e l&rsquo;esordio della RS-GP 2020 che &egrave; andata cos&igrave; bene ai test.Non vedo l&rsquo;ora di ritrovare tutta la mia squadra e gareggiare con la moto nuova, per portare questo progetto dove merita&rdquo;.  Mercato in fermento   Continuano quindi senza sosta le varie scelte di mercato che i Team della MotoGP stanno portando avanti negli ultimi giorni. Dopo Jack Miller in Ducati al posto di Danilo Petrucci con quest&#39;ultimo che ancora non ha una sella per il 2021 e la possibilit&agrave; di vedere Pol Espargar&ograve; vestire i panni del team ufficiale Honda al posto di Alex Marquez ecco che un altro tassello del puzzle ha trovato la sua collocazione. Ma chi avr&agrave; al fianco Espargar&ograve; nella prossima stagione? Andrea Iannone continuer&agrave; il suo percorso con la Casa di Noale oppure no?    Intanto, a parlare &egrave; stato il Ceo Aprilia Racing Massimo Rivola che ha sottolineato come Aprilia volesse continuare ad avere nel suo team il pilota catalano:&rdquo;Volevamo in tutti i modi la conferma di Aleix e siamo molto contenti che sia arrivata. In un momento di grande fermento del mercato piloti, dare continuit&agrave; al nostro progetto con un pilota del calibro di Aleix &egrave; fondamentale. Con lui, che abbiamo definito il capitano di questa squadra, abbiamo iniziato un progetto totalmente nuovo, coinvolgendo nuove risorse e portando in pista una moto che sembra nata bene. Ora speriamo che porti presto una Aprilia in alto, dove non &egrave; mai stata nella storia della MotoGP&rdquo;.  Ritorno in pista da domani   Aprilia ha aperto le porte alla stagione 2020 ancora non iniziata a causa del coronavirus, decidendo di tornare in pista per un test privato nella giornata di domani. Il circuito dove gireranno Bradley Smith e Lorenzo Savadori &egrave; quello di Misano. L&#39;appena riconfermato pilota catalano, invece, non prender&agrave; parte al test in quanto per le restrizioni causate dal coronavirus non riuscir&agrave; ad arrivare da Andorra dove vive, fino a Misano.  Max Biaggi e Aprilia (ancora) in pista al Mugello 

A dare la notizia &egrave; stato il pilota attraverso i social network, ancora punti di domanda su chi sar&agrave; il suo compagno di team dal 2021

Ufficiale: Aleix Espargar&ograve; correr&agrave; con Aprilia fino al 2022

Dopo che KTM ha svolto un test privato la settimana scorsa, al Red Bull Ring, domani sar&agrave; il turno di Aprilia che finalmente potr&agrave; scendere in pista per lavorare sulla sua nuova creatura, la RS-GP 2020 (mentre ieri Max Biaggi era in pista al Mugello). &nbsp; La notizia &egrave; ora confermata e la casa di Noale, che come la marca austriaca gode ancora di concessioni regolamentari, lavorer&agrave; sulla pista di Misano con il collaudatore Bradley Smith che non ha problemi a raggiungere la pista di San Marino. Chi invece non riesce ad arrivare &egrave; il pilota titolare Aleix Espargaro, che vive ad Andorra e che a malincuore dovr&agrave; ancora aspettare prima di salire sulla moto che tanto gli &egrave; piaciuta nei test invernali. I piloti in pista comunque saranno due. Infatti Aprilia potr&agrave; contare sul nuovo collaudatore Lorenzo Savadori, che per&ograve; non dovrebbe essere alla guida del nuovo prototipo e che finora ha ben poca esperienza in MotoGP.    Il lavoro dietro le quinte &egrave; intenso e Aprilia, come KTM, avr&agrave; tempo ancora fino al 29 giugno prima di omologare i motori, che saranno poi validi fino al 2022.  Stoner: &quot;Mi piacerebbe essere coinvolto in MotoGP&quot; 

Domani, mercoled&igrave; 10 giugno, la casa di Noale svolger&agrave; un test privato sul circuito di Misano con i collaudatori Bradley Smith e Lorenzo Savadori

Aprilia pronta a tornare in pista a Misano

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Max Biaggi ed il richiamo della pista, fortissimo, sintetizzano il popolar detto. Il corsaro si &egrave; presentato al Mugello, in gran forma, ed ha guidato l&rsquo;Aprilia RSV4 X, la quattro cilindri veneta che il pilota romano (pilota, s&igrave;, perch&eacute; Biaggi &egrave; ancora veloce come alcuni pi&ugrave; giovani titolari di selle in SBK e Moto2) conosce benissimo.      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Live the Moment ! &zwj;??? APRILIA X  Un post condiviso da  Max Biaggi (@maxbiaggiofficial) in data: 7 Giu 2020 alle ore 12:42 PDT     Sul tracciato toscano, il sei volte iridato si &egrave; divertito ed ha fatto divertire. I presenti nel paddock garantiscono tempi sul giro siglati di tutto rispetto e c&rsquo;&egrave; da crederci; lo stile di guida di Max &egrave; rimasto bellissimo, pulito, redditizio. La moto &egrave; l&rsquo;arma totale - di serie - di un marchio che ha fatto e che fa la storia delle due ruote. Insieme, Biaggi ed Aprilia hanno conquistato tre titoli della 250 Grand Prix e due in Superbike. Oltre al cuore dei tifosi.  Biaggi: &ldquo;Molti fan vogliono un rientro da qualche parte&rdquo;  In ottemperanza delle normative imposte dalla pandemia, il campione si &egrave; presentato nel garage indossante la mascherina: un esempio per tutti.&nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   I&rsquo;m back ..... @aprilia &zwj;?? Aprilia 1.100 X  Un post condiviso da  Max Biaggi (@maxbiaggiofficial) in data: 6 Giu 2020 alle ore 5:40 PDT      Gioved&igrave; 11 giugno alle 18:30, il &quot;Corsaro&quot; sar&agrave; ospite della nostra video rubrica Scatto Sprint, per parlare dei suoi anni d&#39;oro in Superbike. Se avete domande per lui, andate al post sulla nostra pagina Facebook e scrivetele nei commenti!  Max Biaggi e Anna Falchi, 20 anni dopo 

Il Corsaro &egrave; tornato in azione con la RSV4 X sul tracciato toscano, facendo divertire i presenti e con tempi sul giro di rilievo

Max Biaggi e Aprilia (ancora) in pista al Mugello

Misano e Misanino, questi i due circuiti Massimo Roccoli ha potuto guidare la Aprilia RS 250 SP, una monocilindrica 250 a quattro tempi, progettata e sviluppata dalla Casa di Noale, in collaborazione con Ohvale e arricchita di preziosi particolari racing.  Si, perch&eacute; &egrave; la pista il terreno di caccia ideale della nuova nata, che verr&agrave; usata nel monomarca Aprilia Sport Production, un progetto pensato e voluto per far crescere nuovi talenti, a parit&agrave; di condizioni tecniche.  Roccoli, pilota CIV Supersport ed istruttore federale nel programma Talenti Azzurri FMI, si &egrave; divertito come... un ragazzino, scoprendo di aver a che fare con una vera moto da competizione: &ldquo;L&rsquo;Aprilia RS 250 SP &egrave; uno spettacolo - Massimo svela le proprie sensazioni - ci si sta seduti come su una moto da Gran Premio: &egrave; piccolina, agile, leggera perch&eacute; di soli 105 chili a secco. Il telaio garantisce grande maneggevolezza, le sospensioni Ohlins e i freni Brembo si sono dimostrati di livello. In dodici tornate al limite, la leva anteriore non ha accusato giochi o allungamenti nel suo lavoro, sicch&eacute; potevo staccare tranquillo&rdquo;.    Oltre ad elogiare la ciclista e le doti dinamiche, il riminese ha apprezzato pure il propulsore: &ldquo;Il motore &egrave; un 250 quattro tempi veramente divertente e, grazie allo scarisco SC Project, suona bene. Abbiamo superato i 160 chilometri orari, una velocit&agrave; di punta interessante, considerando che ci saliranno ragazzini di 11 anni. Non ho trovato aspetti negativi alla moto, chiss&agrave;, magari rivivremo i fasti dello storico Trofeo Aprilia di fine anni Novanta inizio Duemila, che tanti talenti ha sfornato. Questa Aprilia nata in collaborazione con Ohvale &Egrave;&egrave; una ottima soluzione, perch&eacute; chi la acquista, potr&agrave; usarla minino due o tre anni&rdquo;.  &nbsp;Quanto &egrave; utile un modello del genere? Tantissimo, per diversi motivi: &ldquo;Io l&rsquo;ho guidata a Misano grande e a Misanino. Ovviamente, per un pilota adulto come me, non mi &egrave; stata d&rsquo;aiuto a livello di allenamento in un tracciato come il Marco Simoncelli, ma non &egrave; questo l&rsquo;obiettivo. L&rsquo;obiettivo &egrave; mettere in moto i giovanissimi e far imparare loro i segreti delle piste e delle moto con ruote da 17 pollici, perci&ograve;, traguardo centrato dai fautori del progetto. A Misanino l&rsquo;allenamento &egrave; pi&ugrave; che valido. Con l&rsquo;Aprilia RS 250 SP si entra in curva coi freni in mano, bisogna spigolare in uscita e lo stile va riadattato per sfruttare le gomme Pirelli. Devo essere sincero? La comprerei!&rdquo;  Sport Production: debutta ad Adria l&#39;Aprilia RS 250 SP 

Massimo ha guidato la nuova nata che la Casa di Noale e Ohvale hanno realizzato per il campionato Sport Production riservato ai giovani: &quot;Sembra una moto da Gran Premio&quot;

Roccoli stregato dalla Aprilia RS 250 SP: &ldquo;La comprerei!&rdquo;

In occasione di una giornata passata tra i cordoli del circuito di Montmel&ograve;, dove il Mondiale disputa normalmente il GP di Catalogna, Aleix Espargaro ha informato della sua situazione contrattuale, essendo in scadenza di contratto con Aprilia. Il sito spagnolo Marca ha riportato le sue dichiarazioni: &ldquo;Le conversazioni erano ferme fino a un paio di settimane fa. Ora siamo vicini ad arrivare ad un accordo. Ho sempre detto che quello che voglio &egrave; che la moto di Aprilia funzioni e di ritirarmi con loro. So com&rsquo;&egrave; la nuova moto, molto pi&ugrave; competitiva della precedente, ma &egrave; importante per me il progetto tecnico. Se rinnovo con Aprilia sar&agrave; il mio ultimo contratto. Non se se di due anni o di pi&ugrave;. Spero per&ograve; che non ci sia una pausa a livello tecnico, ma che questo continui a crescere. Se sar&agrave; cos&igrave;, come mi assicurano, mi piacerebbe essere il leader della squadra&rdquo;.    Caso Iannone   La casa di Noale dovr&agrave; anche prendere una decisione in merito al suo futuro compagno di squadra. Alcune indiscrezioni vorrebbero Aprilia in contatto anche con Danilo Petrucci, ma Espargaro dice: &ldquo;Loro vorrebbero rinnovare con Andrea Iannone&rdquo;, il quale per&ograve; &egrave; in attesa di capire quale sar&agrave; la decisione del TAS, in merito alla sua squalifica di 18 mesi perch&eacute; trovato positivo al doping.  Iannone e Belen, &egrave; ritorno di fiamma?  Le mosse di Ducati   Ultimamente il mercato si &egrave; riacceso con Ducati che ha ingaggiato nel team ufficiale Jack Miller, e ora l&rsquo;obiettivo della casa di Borgo Panigale &egrave; quello di rinnovare Andrea Dovizioso. Cos&igrave; resterebbe fuori dai giochi Danilo Petrucci ed Espargaro ha detto la sua: &ldquo;Jack aveva gi&agrave; una moto ufficiale nel 2019 e i risultati sono stati molto simili a quelli di Danilo, penso che Petrucci sia sottovalutato e adesso si trova in una situazione complicata. Adesso sembra che Miller sia il nuovo Casey Stoner e che Danilo non serva a niente, quando nel 2019 a parit&agrave; di moto hanno ottenuto praticamente gli stessi punti. Il tempo mette tutti al proprio posto. Jack &egrave; giovane e ha talento, vedremo se con Ducati far&agrave; bene. Per me il grande pilota di Ducati &egrave; Dovizioso, e se andasse via sarebbe per loro un grande perdita&rdquo;.  Il futuro di Petrucci in SBK: il paddock la pensa cos&igrave; 

Il catalano ha parlato del suo futuro e ha commentato la scelta di Ducati di preferire Jack Miller a Danilo Petrucci

Aleix Espargaro: &ldquo;Vicino a firmare il mio ultimo contratto con Aprilia&rdquo;

Parola d&#39;ordine: &quot;ripartenza&quot;. Con il Coronavirus che inizia la ritirata, si inizia a tornare alla normalit&agrave;, il che significa a girare in sella a una moto. E in questi giorni di test e ritorni in pista, non poteva mancare il debutto dell&#39;Aprilia RS 250 SP, la piccola belva nata per disputare il nuovo Campionato Italiano Sport Production.   In vista del debutto nella serie, rivolta ai piloti dagli 11 anni in su, la quarto di litro della Casa di Noale ha iniziato ad affilare gli artigli sul tracciato di Adria, nel corso di un test con il giovane pilota Tommaso Marcon.    La piccola sportiva, nata dalla collaborazione tra Aprilia e Ohvale, che ne ha curato lo sviluppo tecnico, ha come base di partenza il progetto di serie RS 125, declinato in ottica gara. Questo perch&eacute; la RS 250 SP ha una missione ben precisa: offrire ai ragazzi l&rsquo;opportunit&agrave; di mettersi alla prova tra i cordoli, con la possibilit&agrave; di sfidarsi in un campionato a loro dedicato.  Aprilia RS 250 SP: le caratteristiche   Nello sviluppo della moto, la parola d&rsquo;ordine &egrave; stata massimizzare il rapporto peso/potenza - il motore &egrave; un monocilindrico 4T, 4 valvole, raffreddato a liquido da 249,2 cc, 28 CV a 9500 giri/min e 22 Nm a 7000 giri/min - attraverso l&rsquo;utilizzo di componentistica pregiata e l&rsquo;eliminazione di tutto il superfluo. Il risultato &egrave; stato uno snellimento generale di ben 35 Kg rispetto alla RS 125 (da cui la 250 deriva), per un totale di 105 Kg dichiarati sulla bilancia.    In vista di un utilizzo in circuito, oltre al motore, maggiorato nella cubatura rispetto ai 124 cc della RS stradale, sono state apportate diverse modifiche anche alla parte ciclistica. Si parte dal forcellone, che abbandona la struttura a bracci differenziati (con andamento a boomerang sul lato scarico) per un pi&ugrave; semplice - e leggero - pezzo a sezione variabile in alluminio con accoppiato un monoammortizzatore &Ouml;hlins. All&rsquo;anteriore lavora una forcella con steli da 40 mm USD regolabile e curata da Andreani nella parte idraulica. Non mancano lo scarico racing, marchiato SC-Project, ed i cerchi Marchesini da 17&rdquo; con gomme Pirelli.  Il prezzo della Aprilia RS 250 SP &egrave;&nbsp;di 9.700 euro + IVA.  Aprilia RS 250 SP: la scheda tecnica                Motore        &nbsp;        Aprilia Racing monocilindrico 4T, 4 valvole, raffreddato a liquido, con contralbero                  Distribuzione        &nbsp;        Doppio Albero a cammes (DOHC)                  Alesaggio x Corsa        &nbsp;        77 mm x 53,6 mm                  Cilindrata        &nbsp;        249,2 cc                  Potenza     Coppia        &nbsp;        28 HP (20,5 kW) a 9500 rpm     22 Nm a 7000 rpm                  Avviamento        &nbsp;        Elettrico                  Cambio        &nbsp;        6 rapporti     1&deg; 32/14 (2,583)     2&deg; 32/18 (1,800)     3&deg; 33/22 (1,333)     4&deg; 32/24 (1,100)     5&deg; 34/28 (0,958)     6&deg; 33/29 (0,880)                  Trasmissione primaria        &nbsp;        Ingranaggi - Rapporto trasmissione: 79/46 (2,909)                  Trasmissione Finale        &nbsp;        Catena 420 Racing - Rapporto trasmissione: 46/16 (2,875)                  Frizione        &nbsp;        FCC multidisco in bagno d&#39;olio                  Telaio        &nbsp;        Perimetrale in alluminio                  Sospensione anteriore        &nbsp;        Forcella upside-down D. 40 mm - Piedini in alluminio ricavati dal pieno con cartuccia Andreani regolabile precarico/compressione/estensione - escursione ruota 110 mm                  Sospensione posteriore        &nbsp;        Forcellone in alluminio     Monoammortizzatore Ohlins regolabile precarico,     compressione/estensione/interasse - escursione ruota 110 mm                  Freno anteriore        &nbsp;        Pinza radiale monoblocco 4 pistoni Brembo M50 4 pistoncini D. 30 mm     Pompa radiale Brembo RCS 14x18/20 - tubo in treccia metallica     Disco freno flottante racing Brembo D. 300 mm - flangia in alluminio                  Freno posteriore        &nbsp;        Pinza Brembo 2 pistoncini D. 32mm     Pompa Brembo serbatoio integrato - tubo in treccia metallica     Disco D. 190 mm                  Cerchi        &nbsp;        Forgiati in lega d&#39;alluminio Marchesini ant 2.50x17 post 3.50x17                  Pneumatici        &nbsp;        Pirelli Diablo Superbike ant 100/70-R17     &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;post 120/70-R17                  Dimensioni        &nbsp;        Lunghezza max: 1907 mm     Larghezza max: 640 mm     Interasse: 1315 mm     Altezza sella: 740 mm                  Peso a secco        &nbsp;        105 kg                  Capacit&agrave; serbatoio        &nbsp;        8 litri            Copioli: &ldquo;La Sport Production? Federmoto e Aprilia ci credono&rdquo; 

In un test in pista, il giovane Tommaso Marcon ha portato all&#39;esordio la piccola sportiva, nata in collaborazione con Ohvale

Sport Production: debutta ad Adria l&#39;Aprilia RS 250 SP

In una videochiamata - ripresa dal VisorDown - in cui erano intervistati Rea e Redding, Scott ha toccato, tra gli altri argomenti, quello relativo agli anni di carriera spesi in MotoGP.  Cinque le stagioni complete in Top Class da parte del pilota britannico, cos&igrave; spalmate: 2014 e 2015 su Honda satellite Gresini Marc VDS, 2016 e 2017 in Ducati Pramac, la 2018 - finalmente - con una moto ufficiale: l&rsquo;Aprilia RS-GP.  La parentesi factory avrebbe dovuto concedergli il salto di qualit&agrave;, invece, Redding defin&igrave; la moto &ldquo;un pezzo di merda&rdquo; tramite i profili social, scatenando, in un attimo, il putiferio.    Johnny, mentre la SBK era in pausa, si &egrave; trovato a osservare da vicino le mosse dell&rsquo;attuale avversario di pista: &ldquo;Ti ho visto da vicino e mi sono sentito dispiaciuto, perch&eacute; quando ti senti solo in seno ad una squadra, ti sembra di vivere un incubo&rdquo;, ha dichiarato egli stesso al collega durante la diretta.&nbsp;  Scott ha ascoltato con attenzione i commenti del cinque volte iridato, rispondendo che i momenti difficili hanno cambiato la sua percezione sul modo di godersi gli attimi che arrivano. Entrando nel merito dell&rsquo;ultima stagione del Motomondiale, l&rsquo;inglese ha ricordato brutte sensazioni: &ldquo;Non ho mai sperimentato niente di pi&ugrave; brutto in tutta la mia vita, la mia testa era sparita e avevo bisogno di uscire dal sistema&rdquo;.    L&rsquo;annata - vincente - in British Superbike si &egrave; rivelata un toccasana per il numero 45: &ldquo;Ero arrivato ad odiare le gare, la moto e tutto quanto - svela - ma quando sono entrato nel BSB, ho ritrovato la gioia di correre in moto&rdquo;.  Fabrizio: &ldquo;In Ducati punto su Redding&rdquo;  Dopodich&eacute;, Scott Redding &egrave; approdato al team Ducati Aruba SBK: &ldquo;Mi piace, &egrave; bello stare in questa squadra. Il team &egrave; eccellente, la Panigale V4 R competitiva. Il pacchetto mi consente di correre coi migliori piloti del mondiale SBK&rdquo;. Il ducatista, infine, ha chiosato filosoficamente: &ldquo;Bello, bellissimo avere tutto questo. Forse, per apprezzarlo, bisogna attraversare prima momenti molto difficili&rdquo;.    Scott Redding sui piloti MotoGP: &ldquo;Sono delle fighette&rdquo; 

Deleterio per Scott l&#39;anno in MotoGP con Aprilia: &quot;Non ho mai sperimentato niente di pi&ugrave; brutto&quot;, poi parla di SBK: &quot;Team e Ducati eccellenti. Li apprezzo di pi&ugrave; grazie ai momenti difficili&quot;

Redding svela: &ldquo;Ero arrivato a odiare le moto&rdquo;

La stagione 2020 sar&agrave; per forza di cose diversa dal normale (ma non dovrebbe mancare l&#39;appuntamento con il GP di Misano), essendo condizionata dalla pandemia del Coronavirus, e cos&igrave; la Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna, presidente), Paul Duparc (FIM), Herv&eacute; Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), si &egrave; riunita in maniera virtuale in due occasioni, il 30 aprile e il 7 maggio 2020. Ecco le decisioni prese.  Chi godr&agrave; delle concessioni   Come conseguenza generata dal numero ridotto di eventi nel 2020, i costruttori non potranno ottenere le concessioni per il 2021 basandosi sui risultati ottenuti nel corso della stagione precedente. Quindi sono state approvate le seguenti modifiche al regolamento: durante la stagione 2020 le concessioni possono solo essere perse, non guadagnate; la regolamentazione vigente si applica alla tempistica relativa alla perdita delle concessioni; tutti i punti ottenuti dai costruttori per le concessioni durante il 2020 avranno due anni di validit&agrave;.  MotoGP, ecco come potrebbe essere il calendario 2020  Aprilia e KTM   Inoltre &egrave; stato deciso che i costruttori che beneficiano delle concessioni in MotoGP, ovvero Aprilia e KTM, potranno posticipare la data dell&rsquo;omologazione i propri motori 2020/2021 al 29 giugno 2020.  Nessuna wildcard nel 2020   L&rsquo;ultimo punto riguarda la presenza di wildcard in pista: per tutto il 2020 questo verr&agrave; sospeso , affinch&eacute; si riduca il numero delle persone coinvolte nel paddock, ma anche per puntare alla riduzione dei costi per tutti i costruttori della MotoGP. Le wildcard potrebbero tornare a esserci nel 2021, ma la decisione sar&agrave; presa prima che questa inizi.  &ldquo;Carte selvagge&rdquo; fuori dal mazzo: per Savadori e colleghi niente GP 

A seguito di due riunioni la Grand Prix Commission ha preso decisioni importanti sul fronte regolmentare in vista di questa stagione e della prossima

MotoGP 2020-21, novit&agrave; per concessioni e wildcard

Il blocco causato dal coronavirus &egrave; arrivato a colpire davvero tutti, anche le Case motociclistiche pi&ugrave; patinate. Per alcuni, interrompere il lavoro in fabbrica &egrave; stato fondamentale, ma adesso che il Campionato MotoGP sembra avere una speranza concreta di ripartire dal mese di luglio, arriva un altro problema da affrontare. Se per tutti la Gran Prix Commission ha imposto il blocco dello sviluppo, per alcune Case come Aprilia e KTM che potrebbero godere delle concessioni durante la stagione, questo crea un ulteriore grattacapo.  Aprilia vuole la deroga   Aprilia, che proprio durante la presentazione del Team 2020 ha mostrato la nuovissima RS-GP20, avrebbe chiesto una deroga al blocco in modo da poter sistemare alcuni aspetti del nuovo prototipo che, per quando la stagione partir&agrave;, potrebbe non essere del tutto a posto.  Tutto ci&ograve;, anche se non ha fatto in modo esplicito il nome di &ldquo;Aprilia&rdquo;, avrebbe fatto infervorare Pit Beirer, Direttore sportivo KTM che, in normali condizioni, godrebbe delle concessioni: &rdquo;C&#39;&egrave; ancora in atto una discussione abbastanza violenta, - ha detto in un&#39;intervista a Speedweek.com - che non sta vedendo una conclusione. Perch&eacute; cinque dei sei produttori hanno accettato l&#39;accordo in modo tale che tutti i produttori congelino gli sviluppi MotoGP allo stato dei test in Qatar del 2020 e i motori rimangano a questa versione per la prossima stagione 2021. Non voglio fare nomi, ma una Casa non vuole omologare il motore per il 2020 fino a quando ci incontreremo per la prima gara a Jerez in estate. Ci&ograve; significherebbe altri cinque mesi di sviluppo e tempi di prova per questo produttore&rdquo;.  &ldquo;KTM non &egrave; d&#39;accordo&rdquo;   Questo, come spiega Beirer, porterebbe delle conseguenze per tutti: &quot;In questo momento di crisi, abbiamo voluto dare un valore speciale ed enorme al materiale che abbiamo prodotto per il GP del Qatar di marzo 2020. Ma non appena un produttore inizier&agrave; a sviluppare di nuovo, dovremo ripartire tutti con lo sviluppo e portare costantemente nuovi pezzi in pista. Allo stesso tempo, dovremo mettere in un angolo il materiale costoso che sarebbe effettivamente pronto per l&#39;uso. KTM non &egrave; quindi d&#39;accordo&rdquo;.  Si riaccendono i motori: primi test a Misano 

Il Direttore sportivo KTM Pit Beirer non &egrave; d&#39;accordo con Aprilia che invece vorrebbe una deroga al blocco

MotoGP, blocco sviluppo: KTM contraria alla deroga

Il 1&deg; aprile Andrea Iannone veniva squalificato per 18 mesi a seguito della sua positivit&agrave; al doping nel GP della Malesia 2019, e oggi il suo avvocato Antonio De Rensis &egrave; pronto a presentare il ricorso. Intervistato da Sky Sport ha affermato: &ldquo;Lo faremo entro luned&igrave; o massimo marted&igrave; della prossima settimana con le motivazioni della sentenza di primo grado. Nella nostra squadra, per la parte scientifica si &egrave; aggiunto il Dottor Pascal Kintz, uno dei massimi esperti mondiale nella lotta al doping&quot;.  Lo sfogo social di Iannone: &ldquo;Non mi fermer&ograve; davanti a questa sentenza&rdquo;  Sul ricorso preparato l&rsquo;avvocato ha spiegato: &ldquo;La sentenza ha acclarato la contaminazione a seguito di assunzione di carne. C&rsquo;&egrave; un punto a pagina 15 che, a nostro avviso, dovrebbe determinare la conclusione del processo con un&rsquo;assoluzione perch&eacute; i giudici, e leggo letteralmente &#39;prendono anche nota delle affermazioni nei documenti presentati dal pilota riguardanti gli hotel di alta classe in cui il pilota mangiava i pasti e dove non ci si aspetta di trovare cibo contaminato. Ne consegue che l&rsquo;alimentazione del pilota dipendeva dal cibo disponibile negli hotel e non aveva molte altre scelte per i pasti&#39;. Di fronte a queste parole dei giudici, si sono dati 18 mesi di sospensione a una persona. Loro dicono che lui ha fatto ci&ograve; che doveva, non aveva altre possibilit&agrave; per mangiare&rdquo;.    Nessuna responsabilit&agrave;   Si tratta quindi di contaminazione alimentare e Iannone non ha avuto in questione alcun comportamento sbagliato: &ldquo;Tanto che i giudici giunti alla conclusione che Iannone non poteva comportarsi diversamente, dicono per&ograve; che lo devono condannare a 18 mesi di sospensione perch&eacute; doveva immaginare che in Malesia ci potesse essere carne contaminata. Nell&rsquo;appello scriver&ograve; esattamente questo, visto che loro non danno indicazione su come ci si debba comportare, chieder&ograve; se doveva sedersi con dei chimici che dovevano esaminare la carne prima di mangiarla? Doveva farsi fornire le fatture della fornitura della carne e anche l&rsquo;avesse fatto, chi garantiva che la carne di quella fornitura fosse quella servita? Queste sono motivazioni devastanti perch&eacute; non hanno alcun fondamento con la realt&agrave;. Cos&igrave; un atleta &egrave; esposto alla follia, confido che il TAS, come uniformemente di solito fa, affermi che Andrea non ha la minima responsabilit&agrave; in questa contaminazione, cosa che confermano i giudici a pagina 15 della sentenza. Se Andrea avesse mangiato in una piccola bottega per la strada, avesse preso il cibo da persone non conosciute, allora uno poteva avere dubbi ma nel momento in cui l&rsquo;atleta mangia nel ristorante di un hotel di alta classe, penso che abbia fatto tutto ci&ograve; che doveva fare&quot;.  Lorenzo dalla parte di Iannone: &quot;Errore non volontario&rdquo;  Il possibile ritorno in sella   Quali sono i tempi per arrivare ad avere la sentenza del TAS? &ldquo;Il ricorso verr&agrave; depositato entro il 15 maggio, a quel punto la federazione ha 20 giorni di tempo per replicare alle nostre argomentazioni. In seguito, i giudici del Tas prendono in mano i fascicoli e se stabiliscono che non c&rsquo;&egrave; necessit&agrave; di stabilire un&rsquo;udienza, io confido che in due mesi si possa arrivare a una decisione. Qualora il Tas dovesse decidere per un&rsquo;udienza, ci sarebbe uno slittamento in avanti, non di moltissimo di un mese, un mese e mezzo in pi&ugrave;. Nella migliore delle ipotesi a fine luglio potremmo avere una sentenza, nella peggiore subito dopo l&rsquo;estate. Confidiamo che quando presumibilmente inizier&agrave; il mondiale, Andrea abbia gi&agrave; avuto la sentenza definitiva&rdquo;.  Se cos&igrave; fosse Andrea potrebbe essere alla guida della sua Aprilia RS-GP gi&agrave; da quest&#39;anno, lasciandosi cos&igrave; alle spalle un incubo che avrebbe potuto decretare la fine della sua carriera.  Iannone contestato per lo scatto sulla Mercedes G63 AMG 

L&rsquo;avvocato De Rensis &egrave; pronto a presentare il ricorso al TAS ed &egrave; ottimista, tanto da auspicare un ritorno di Iannone sull&rsquo;Aprilia gi&agrave; quest&rsquo;anno

Caso doping Iannone, l&rsquo;avvocato: &ldquo;Confido nella sua assoluzione&rdquo;

Un&#39;insolita coppia di piloti &egrave; apparsa ieri sui social in una foto scattata a Lugano: si tratta di Jorge Lorenzo e Andrea Iannone che, da quanto ha raccontato il maiorchino, si sono incontrati casualmente durante una passeggiata. Ecco che quindi Jorge ha deciso di esprimere la sua opinione nei confronti di quanto accaduto all&#39;italiano sul caso doping. Forse uno dei pochi che si &egrave; espresso in favore del pilota Aprilia.  Iannone contestato per lo scatto sulla Mercedes G63 AMG  Il momento giusto per stargli vicino   &ldquo;Sono tutti bravi ad essere tuoi amici quando le cose vanno bene &ndash; ha scritto Jorge Lorenzo in un post &ndash; ma molti spariscono quando hai dei problemi. Non mi considero amico di Andrea Iannone e non ho mai messo sui social foto insieme a lui. Quindi, forse per il fatto che mi &egrave; sempre piaciuto fare il contrario, non vedo un momento migliore se non pubblicare una foto oggi, in un momento in cui ne ha pi&ugrave; bisogno&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Todos son amigos tuyos cuando las cosas te van bien, pero muchos desaparecen cuando tienes problemas. No me considero amigo de Andrea Iannone y nunca hab&iacute;a subido una foto con el. As&iacute; que, quiz&aacute; porque siempre me ha gustado llevar la contraria, no veo mejor momento que hacerlo hoy, cuando seguramente mas lo necesite. Ayer fuimos a dar una paseo por el lago y charlamos un rato. Nos re&iacute;mos recordando algunas an&eacute;cdotas y tambi&eacute;n le pregunte por su tema. Lo cierto es que la verdad solo la sabe el, pero al escucharle lo v&iacute; sereno, seguro y sus argumentos me convencieron. Como todos, seguramente Andrea haya cometido errores en el pasado, pero creo que esta vez el &ldquo;error&rdquo; no ha sido voluntario. As&iacute; que espero y deseo que pronto se le considere libre de practicar lo que mejor sabe hacer. Al final, su &ldquo;personaje&rdquo; te puede gustar m&aacute;s o menos pero esta claro que el chico tiene talento y velocidad. Y como dije ayer: &ldquo;El talento ni se compra ni se olvida&rdquo;. - They are all friends of yours when things go well, but many disappear when you have problems. I do not consider myself a friend of Andrea Iannone and I have never uploaded a picture with him. So, perhaps because I have always liked do the opposite, I don&#39;t see a better time than doing it today, when surely he need it the most. Yesterday we went for a walk on the lake and chatted for a while. We laugh remembering some anecdotes and I also asked him about his issue. He is the only one who knows the truth, but when I was listening to him I saw him serene and his arguments convinced me. Like everyone, surely Andrea has made mistakes in the past, but I think this time the &ldquo;mistake&rdquo; was not voluntary. So I hope and I wish that sooner than later he&rsquo;ll be considered free to practice what he does best. In the end, you may like his &quot;character&quot; or not but it is clear that the boy has talent and speed. And as I said yesterday: &quot;Talent is neither bought nor forgotten.&quot;  Un post condiviso da  JORGE LORENZO (@jorgelorenzo99) in data: 5 Mag 2020 alle ore 9:27 PDT      Al momento, nonostante il Motomondiale sia fermo causa coronavirus, sul pilota di Vasto pende un&#39;accusa per doping che lo vede&nbsp;sospeso dalle competizioni per 18 mesi.  &ldquo;Mi ha convinto&rdquo;   Al contrario di&nbsp;Cal Crutchlow&nbsp;che aveva detto di&nbsp;essere soddisfatto del controllo antidoping fatto a Iannone, senza entrare nel merito di quanto accaduto,&nbsp;Lorenzo ha invece deciso di prendere le parti dell&#39;italiano:&rdquo; Siamo andati a fare una passeggiata sul lago e abbiamo chiacchierato un po&#39;. Abbiamo ricordato alcuni aneddoti e gli ho chiesto di quanto accaduto.&nbsp;Lui &egrave; l&#39;unico che conosce la verit&agrave;,&nbsp;mentre ascoltavo le sue parole&nbsp;l&#39;ho visto sereno e le sue argomentazioni mi hanno convinto.&nbsp;Andrea ha fatto degli errori in passato ma credo che questa volta&nbsp;l&#39;errore non sia stato volontario&quot;.  Infine,&nbsp;Lorenzo&nbsp;conclude dicendo che spera che&nbsp;Iannone possa tornare presto a correre, ovvero fare ci&ograve; che gli riesce meglio:&rdquo;&nbsp;Il suo carattere pu&ograve; piacere o no, ma&nbsp;il ragazzo ha talento e velocit&agrave;&nbsp;e questo &egrave; qualcosa che non si compra n&eacute; si dimentica&rdquo;.  Nuovo flirt per Iannone? Spunta il nome di Cristina Buccino 

Il maiorchino ha incontrato il pilota Aprilia a Lugano e sui social ha voluto esprimere il suo sostegno nei confronti dell&#39;italiano

Lorenzo dalla parte di Iannone: &quot;Errore non volontario&rdquo;

Leggera, dall&rsquo;aerodinamica sofisticata, l&rsquo;Aprilia RS 250 SP persegue una missione ben precisa: offrire ai ragazzi l&rsquo;opportunit&agrave; di mettersi alla prova tra i cordoli, con la possibilit&agrave; di sfidarsi in pista nello Sport Production, il campionato dedicato nato dalla collaborazione tra FMI e Aprilia.  La componentistica della moto &egrave; da piccola upper-premium: freni Brembo, forcella con steli da 40 mm USD regolabile (curata da Andreani nella parte idraulica); il forcellone abbandona la struttura a bracci differenziati (con andamento a boomerang sul lato scarico) per un pi&ugrave; semplice - e leggero - pezzo a sezione variabile in alluminio, con accoppiato un monoammortizzatore &Ouml;hlins. L&rsquo;impianto di scarico &egrave; firmato SC SC-Project, mentre i cerchi sono Marchesini da 17&rdquo;.     Operazione leggerezza   Destinata a un pubblico di ragazzi, e ragazze, dagli 11 anni in su, la RS 250 SP &egrave; stata sviluppata perseguendo un obiettivo ben preciso:&nbsp;massimizzare il rapporto peso/potenza - il motore &egrave; un monocilindrico 4T, 4 valvole, raffreddato a liquido da 249,2 cc, 28 CV a 9500 giri/min e 22 Nm a 7000 giri/min - attraverso l&rsquo;utilizzo di componentistica pregiata e l&rsquo;eliminazione di tutto il superfluo. Target raggiunto: il risultato &egrave; stato uno snellimento generale di ben 35 Kg rispetto alla RS 125 (da cui la 250 deriva), per un totale di 105 Kg dichiarati sulla bilancia. Niente male!    Il prezzo   La nuova Aprilia RS 250 SP &egrave; in vendita al prezzo di 9.700 euro + IVA. Una cifra accessibile. Scopo del Campionato FMI Aprilia Sport Production, infatti, &egrave; quello di rendere la pratica del motociclismo alla portata di un pubblico di appassionati il pi&ugrave; vasto possibile.  Copioli: &ldquo;La Sport Production? Federmoto e Aprilia ci credono&rdquo;  SCHEDA TECNICA               Motore        &nbsp;        Aprilia Racing monocilindrico 4T, 4 valvole, raffreddato a liquido, con contralbero                  Distribuzione        &nbsp;        Doppio Albero a cammes (DOHC)                  Alesaggio x Corsa        &nbsp;        77 mm x 53,6 mm                  Cilindrata        &nbsp;        249,2 cc                  Potenza     Coppia        &nbsp;        28 HP (20,5 kW) a 9500 rpm     22 Nm a 7000 rpm                  Avviamento        &nbsp;        Elettrico                  Cambio        &nbsp;        6 rapporti     1&deg; 32/14 (2,583)     2&deg; 32/18 (1,800)     3&deg; 33/22 (1,333)     4&deg; 32/24 (1,100)     5&deg; 34/28 (0,958)     6&deg; 33/29 (0,880)                  Trasmissione primaria        &nbsp;        Ingranaggi - Rapporto trasmissione: 79/46 (2,909)                  Trasmissione Finale        &nbsp;        Catena 420 Racing - Rapporto trasmissione: 46/16 (2,875)                  Frizione        &nbsp;        FCC multidisco in bagno d&#39;olio                  Telaio        &nbsp;        Perimetrale in alluminio                  Sospensione anteriore        &nbsp;        Forcella upside-down D. 40 mm - Piedini in alluminio ricavati dal pieno con cartuccia Andreani regolabile precarico/compressione/estensione - escursione ruota 110 mm                  Sospensione posteriore        &nbsp;        Forcellone in alluminio     Monoammortizzatore Ohlins regolabile precarico,     compressione/estensione/interasse - escursione ruota 110 mm                  Freno anteriore        &nbsp;        Pinza radiale monoblocco 4 pistoni Brembo M50 4 pistoncini D. 30 mm     Pompa radiale Brembo RCS 14x18/20 - tubo in treccia metallica     Disco freno flottante racing Brembo D. 300 mm - flangia in alluminio                  Freno posteriore        &nbsp;        Pinza Brembo 2 pistoncini D. 32mm     Pompa Brembo serbatoio integrato - tubo in treccia metallica     Disco D. 190 mm                  Cerchi        &nbsp;        Forgiati in lega d&#39;alluminio Marchesini ant 2.50x17 post 3.50x17                  Pneumatici        &nbsp;        Pirelli Diablo Superbike ant 100/70-R17     &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;post 120/70-R17                  Dimensioni        &nbsp;        Lunghezza max: 1907 mm     Larghezza max: 640 mm     Interasse: 1315 mm     Altezza sella: 740 mm                  Peso a secco        &nbsp;        105 kg                  Capacit&agrave; serbatoio        &nbsp;        8 litri           

Nata dalla collaborazione tra il Reparto Corse di Noale e la Ohvale, la quarto di litro Aprilia sar&agrave; la protagonista del nuovo campionato rivolto a piloti dagli 11 anni in su

Sport Production: ecco il prezzo dell&rsquo;Aprilia RS 250 SP

Assente dalla SBK mondiale, Aprilia vorrebbe rientrarne presto. Va bene, ma con quale modello? La RSV4, gloriosa e vincente, gode di un progetto base competitivo, ma lascia il passo alle pi&ugrave; moderne avversarie.  Una nuova moto progettata da Noale sarebbe l&rsquo;ideale per tornare nella serie iridata delle derivate, oppure... la versione da 1100 centimetri cubi.  Presente sul mercato, la quattro cilindri veneta &ldquo;maggiorata&rdquo; &egrave; ammessa al regolamento tecnico del CIV 2020: Savadori, Ponsson. La Marra e Russo potranno fruirne, con relative modifiche concesse dal regolamento stesso. Lo stesso Eddi, la port&ograve; in gara a Vallelunga nel 2019, rimanendo fuori classifica con la ospite speciale &quot;alata&quot;.  Potrebbe essere una idea buona anche per il mondiale? Ha risposto alla domanda di Speedweek Gregorio Lavilla: &ldquo;Vogliamo impedire in ogni circostanza che un produttore non possa essere presente solo perch&eacute; le nostre regole non lo consentono - ha detto il dirigente Dorna - e si pone la questione se sia giusto per gli altri produttori che stanno sviluppando un nuovo modello secondo le regole attuali&quot;.  Insomma, l&rsquo;organizzatore del campionato &egrave; interessato a motorizzazioni &ldquo;elasticizzate&rdquo;, cio&egrave;, con cilindrate che si possono ritoccare in base alla Casa costruttrice: &ldquo;Ma pu&ograve; anche essere che la capacit&agrave; cubica aggiuntiva non offra un vantaggio in termini di prestazioni, come possiamo vedere nella serie 300&rdquo; ha aggiunto Greg, ed ha ragione:&nbsp;gi&agrave; nel passato, non era sempre detto che i modelli da 1000 bicilindrici avessero la meglio facilmente dei quattro cilindri 750.  Sempre Lavilla, ha continuato: &ldquo;Nella piccola categoria, abbiamo una buona conoscenza delle regole di equilibrio. Queste regole devono adattarsi, non &egrave; facile implementarle ed il processo necessita di tempi di consegna adeguati. Ecco perch&eacute; non voglio impegnarmi a 1100 ccm, potrebbe anche essere di 1200 ccm o pi&ugrave;. Dobbiamo tenere conto del fatto che cose come la guidabilit&agrave; e le emissioni sono importanti nei modelli di produzione oggi e lo spostamento stesso non &egrave; pi&ugrave; l&#39;unico criterio. Anche i prodotti di massa devono essere poco costosi oggi, ma avere comunque una certa prestazione&rdquo;.  Per quanto concerne le classi, saranno ancora tre: &ldquo;Garantiremo tre categorie in cui sia assicurare una relazione giusta tra prestazioni e peso. Dobbiamo trovare il miglior compromesso possibile per lo sport nell&#39;interesse dei produttori di motociclette. Grazie alle regole di equilibrio di oggi, abbiamo gli strumenti giusti per questo, che ci consentono di accettare nuovi concetti pi&ugrave; facilmente. Sar&agrave; utile per il nostro campionato se affrontiamo l&#39;argomento senza preconcetti n&eacute; limiti&rdquo;.  Ezpeleta: l&#39;obiettivo &egrave; di far ripartire la SBK a luglio 

Il regolamento tecnico attuale del mondiale dedicato alle moto derivate di serie potrebbe essere ritoccato presto: &quot;Magari con cilindrate sino a 1200&quot; come Gregorio ha svelato

SBK, Lavilla d&agrave; il &ldquo;via libera&rdquo; ai motori quattro cilindri da 1100cc

Nella quarantena per il contenimento del Coronavirus, continuano le dirette Instagram di Max Biaggi, sempre pi&ugrave; a suo agio negli inediti panni di intervistatore. Oggi, la diretta &egrave; stata con Romano Albesiano, il direttore tecnico di Aprilia Racing, che ha dato innanzitutto un aggiornamento sulle attivit&agrave; in corso a Noale.  &ldquo;Si sta lavorando alla progettazione e all&rsquo;analisi dati, ovvero su tutto ci&ograve; che si pu&ograve; dare da remoto. Oggi con un pc portatile si possono fare progettazioni e analisi strutturali complesse&rdquo;, ha detto Albesiano.    L&#39;omologazione dei motori   &ldquo;Nel caso si riuscisse a partire con questo campionato Aprilia &egrave; pronta?&rdquo; chiede Biaggi.  &ldquo;C&rsquo;&egrave; un tema un po&rsquo; delicato che &egrave; quello dell&rsquo;omologazione dei motori&rdquo;, dice Albesiano. &ldquo;Come sai, noi e KTM abbiamo le famose concessioni, cio&egrave;, la possibilit&agrave; di sviluppare il motore sempre. Questa cosa sar&agrave; congelata nel 2020. Cio&egrave; noi dovremo correre nel 2020 con il motore omologato come tutti gli altri. In questo momento si sta discutendo della modalit&agrave; e dei tempi di omologazione. Saremmo in difficolt&agrave; se dovessimo congelare lo sviluppo di un motore che &egrave; appena nato e che ha fatto solo due test. Questo &egrave; un motivo di preoccupazione, speriamo di riuscire a gestirlo bene&rdquo;.  A proposito del congelamento dello sviluppo, Max Biaggi ha chiesto ad Albesiano se &egrave; d&rsquo;accordo e la risposta &egrave; stata positiva, nonostante la cosa rischi di mettere in difficolt&agrave; Aprilia.  &ldquo;Tutte le aziende sono preoccupate per il futuro. Il mondo delle corse &egrave; il primo ad essere chiamato a fare dei tagli. Gi&agrave; la MotoGP &egrave; una formula abbastanza limitata, altrimenti i costi esploderebbero, quindim s&igrave;, credo che in questo momento sia giusto fare qualcosa per ridurre i costi, sia per i grandi team che per quelli privati. E&rsquo; un mondo che deve trovare un modo di ridimensionarsi un po&rsquo; per sopravvivere&rdquo;.  Le emozioni di Aleix Espargar&ograve;   &ldquo;L&rsquo;Aprilia MotoGP 2020 &egrave; appena nata, ma mi sembra che sia nata sotto una buona stella. Forse &egrave; presto per cantare vittoria, ma sembra un bel passo avanti netto rispetto al passato. Ma &egrave; stata una corsa contro il tempo&hellip;&rdquo; chiede Biaggi.  &ldquo;Nel 2019 stavamo progettando la moto 2020 e pensavamo ad un&rsquo;evoluzione del motore e del veicolo. Poi abbiamo fatto la considerazione ci cambiare in modo pi&ugrave; radicale il motore, di cambiare la V. Ci siamo resi conto che era possibile anche se saremmo stati molto tirati. Siamo arrivati all&rsquo;ultimo momento ma ci siamo arrivati, con una moto che devo dire mi ha sorpreso molto: ci aspettavamo un passo avanti ma non cos&igrave;. Quando Aleix (Espargar&ograve;, ndr) &egrave; sceso dalla moto, era quasi commosso da quanto bene si era trovato. Abbiamo capito che avevamo fatto una svolta, sia dal punto di vista ciclistico che di trattabilit&agrave; del motore.  &ldquo;Aleix ha parlato di &lsquo;calma&rsquo;: la moto &egrave; calma, stabile, ferma, ti lascia il tempo di fare il tuo lavoro di pilota senza preoccuparti di domarla. Era oltre le sue aspettative. &lsquo;Pensavo che il motore di prima fosse trattabile, invece questo &egrave; un motore veramente trattabile&rsquo;, ci ha detto&rdquo;.  Iannone fa pace con Espargar&ograve;: &ldquo;Anche lui ha fatto un ottimo lavoro&rdquo;  Nuovi sistemi per lo start   &nbsp;    Poi Biaggi ha chiesto se i sistemi antiaffondamento per gestire i trasferimenti di carico stanno trovando risultati positivi in Aprilia.  &ldquo;Ci sono dei sistemi nati per la partenza. Noi abbiamo un sistema che abbassa l&rsquo;avantreno, altri che abbassano il retrotreno&rdquo;, ha detto Albesiano. &ldquo;Lo scopo &egrave; abbassare il baricentro e alzare il limite di impennata e quindi partire pi&ugrave; forte. C&rsquo;&egrave; chi sta utilizzando questo sistema anche in marcia e questa &egrave; una frontiera interessante su cui stiamo lavorando&hellip;   &ldquo;Diverso &egrave; il tema di antiaffondamento rispetto alla frenata: quello &egrave; un tema venuto fuori attraverso un brevetto che abbiamo registrato: &egrave; una ricerca che porto avanti personalmente dagli anni Novanta. Come Piaggio abbiamo brevettato un sistema che limita l&rsquo;affondamento della forcella durante la prima fase di frenata, quindi puoi controllare la velocit&agrave; di affondamento e anche la rapidit&agrave; di trasferimento di carico sullo pneumatico anteriore. Stiamo cercando di capire se ci pu&ograve; essere un vantaggio&rdquo;.  Ma Aprilia sta pensando di adottare anche un sistema di partenza simile a quello che ha usato anche Ducati e Yamaha per l&rsquo;abbassamento del retrotreno? chiede Max Biaggi.  &ldquo;Il vantaggio ci aspettiamo assolutamente che ci sia, lo vediamo anche con i nostri programmi di simulazione: vediamo che all&rsquo;abbassamento del baricentro di tot centimetri corrisponde una capacit&agrave; della moto di accelerare maggiorata di un tot percento. L&igrave; c&rsquo;&egrave; un potenziale vantaggio. Stiamo sviluppando un sistema simile a questi ma con le nostre prerogative. Noi abbiamo anche gi&agrave; un sistema sull&rsquo;anteriore quindi potremmo avere un doppio vantaggio in partenza nell&rsquo;abbassare di pi&ugrave; la moto&rdquo;.  Un campionato ragionevole...   &ldquo;Si parla di una ripartenza del campionato in agosto e si parla anche di fare gare doppie&hellip;&rdquo;, incalza Max Biaggi.  &ldquo;E&rsquo; possibile che ci sia la gara doppia, intesa per&ograve; come due weekend successivi sulla stessa pista, ma sono solo ipotesi da definire. Non si esclude nulla pur di cercare di fare un campionato su un numero ragionevole di gare&hellip;&rdquo; conclude Albesiano.  MotoGP, Bagnaia: &ldquo;L&#39;anno prossimo voglio essere ufficiale&rdquo; 

&ldquo;Se e quando il campionato ripartir&agrave;, dovremo correre nel 2020 con il motore omologato come tutti gli altri. Ma &egrave; un motore che ha fatto solo due test&rdquo;, dice Albesiano in diretta con Max Biaggi

Albesiano: &ldquo;Il congelamento dei motori ci potrebbe mettere in difficolt&agrave;&rdquo;

Quel 23 aprile 2000 fu proprio un giorno tutto italo - australiano.  La domenica SBK di Phillip Island, oltre a raccontare il successo storico di Gobert con la Bimota, ricorda la prima affermazione iridata nelle derivate ottenuta da Aprilia, al secondo anno in pista con la bicilindrica RSV1000.  Troy Corser, gi&agrave; autore di una fantastica Superpole, serv&igrave; al garage di Noale un successo che apr&igrave; una serie di cinque affermazioni stagionali.  &nbsp;Corser e Aprilia, un duo... vellutato   Il team Aprilia Racing - ufficiale - chiese a Troy se fosse il caso di passare dalle gomme Dunlop alle Michelin: &ldquo;Macch&eacute;, lasciatemi queste, vedremo di farle andare&rdquo; e cos&igrave; fu. La RSV1000 nera montava gli pneumatici anglo - giapponesi, a detta di alcuni piloti non molto precisi, ma Corser era Corser, cio&egrave;, il mago di assetti e pulizia di guida.  Quando spalancava il gas, il posteriore della moto numero 3 rimaneva incollato all&rsquo;asfalto, derapava poco e niente, ed il sound del bicilindrico, emanato dai terminali di scarico Akrapovic, tuonava sino al limitatore.  Con questa guida, l&rsquo;australiano centr&ograve; la Superpole del sabato, relegando a pi&ugrave; miti consigli la quattro cilindri Suzuki di Chili e le &ldquo;dirette rivali&rdquo; V Twin Honda e Ducati.   Il coccodrillo pregustava la portata pi&ugrave; prelibata. La vittoria.    Da due a quattro tempi: vincente nel Motomondiale, Aprilia si sblocc&ograve; pure in SBK   &nbsp;Il weekend di Phillip Island fu caratterizzato e condizionato da un violento uragano, che port&ograve; in pista pioggia, vento e fastidio.   Ritiratosi in Gara uno, Corser desiderava un bel riscatto dalla seconda manche. Molto bene, quale gomme montare? Era uscito il sole, ma alcuni tratti di asfalto erano ancora bagnati e le traiettorie rimaste viscide.  No problem, &ldquo;Ghe pensi m&igrave;&rdquo; fu l&rsquo;atteggiamento di Troy il quale, con due slick, sapeva che la possibilit&agrave; per vincere fosse una: tracciare una linea ben marcata nei primi giri, asciugare la traiettoria da lui preferita, copiarla per i restanti passaggi di gara.   Chi pensava che il campione 1996 con Ducati scherzasse, si &egrave; ricreduto. Corser fece proprio quanto pianificato. Partenza &ldquo;prudente&rdquo;, feeling con moto e coperture in crescita, disegni precisi dal primo all&rsquo;ultimo metro.  La GSX-R 750 di Frankie e la R7 di Haga dovettero accontentarsi della lotta per il secondo posto, con Nori meglio di Chili, ma non di tanto. Nemmeno di parecchio vinse Troy, neppure due secondi sulla Yamaha numero 41, per&ograve; era ci&ograve; che bastava.  In una domenica pazzesca, nella quale si registr&ograve; l&rsquo;incidente che sanc&igrave; la fine di carriera per Foggy, la Casa di Noale ebbe una certezza: oltre a primeggiare nell&rsquo;ambito due tempi, anche la SBK a quattro tempi poteva essere un grande terreno di caccia. 

A Phillip Island, Troy port&ograve; la bicilindrica veneta al successo nelle derivate di serie

Venti anni fa: Aprilia con Corser vincente in SBK per la prima volta

Max Biaggi e il motociclismo sportivo sono un binomio indissolubile, come due elementi saldati insieme con la fiamma ossidrica: se mai fosse servita una conferma, questa &egrave; arrivata dopo i tre giorni di pista a Sepang, proprio sul circuito dove il sei volte iridato aveva disputato la sua ultima gara nel mondiale Superbike, quasi cinque anni fa. In Malesia, Max &egrave; tornato corsaro e in sella all&rsquo;Aprilia RSV 4X Limited Edition ha siglato tempi di tutto rispetto, annunciando subito ai fans di essere &quot;Purtroppo ancora veloce&quot;. Superato completamente, dunque, l&rsquo;episodio del brutto incidente in Supermotard a Latina tre anni fa, dopo il quale Max aveva promesso che non sarebbe pi&ugrave; risalito in sella a una moto. Ma, l&rsquo;abbiamo detto, il romano e le due ruote motorizzate sono una cosa soltanto. Al punto che per Biaggi si era parlato di un cammeo sulla RS-GP nei test sempre a Sepang. Sarebbe stato un record, trattandosi di un pilota di quasi 49 anni su una MotoGP.&nbsp;&nbsp;  &quot;Quel test sulla stradale era una tre giorni organizzata dall&rsquo;Aprilia in Malesia, e io sono andato nel mio ruolo di ambasciatore del Marchio, per&ograve; sono stato anche tanto in pista, con dei customer di Aprilia malesi, indonesiani&quot; ci dice Biaggi con un sorriso gigantesco. &quot;Ho girato per tre giorni senza stop (160 tornate, nde). Ho messo alla prova il mio fisico e la mia mente, per capire se l&rsquo;incidente che mi &egrave; quasi costato la vita fosse ormai alle spalle. Essere riuscito a superare questo scoglio &egrave; stata un&rsquo;enorme soddisfazione, sia come pilota che come uomo. Mi sono divertito tantissimo, perch&eacute; tutto era uguale all&rsquo;ultima volta, anche se sono passati ormai quasi cinque anni. Tutto era molto simile, la moto non era una Superbike ma le sensazioni erano molto simili e non dico che lo erano anche i tempi, ma quasi, considerando che ero su una moto diversa e meno performante. Ti rendi conto che la differenza rispetto a prima non &egrave; poi tanta&hellip;&quot;.&nbsp;&nbsp;  Parole da pilota, ma soprattutto da uomo impegnato su mille fronti nel 2020, con l&rsquo;Aprilia e con il suo team della Moto3, che con le Husqvarna schierer&agrave; Romano Fenati e Alonso Lopez.  La scuola dei campioni   Parliamo del nuovo campionato italiano: all&rsquo;Aprilia All Stars, il 9 maggio al Mugello, sarai il coach d&rsquo;eccezione di piloti giovanissimi. Quanto &egrave; importante un&rsquo;iniziativa come questa?&nbsp;  &quot;La Sport Production &egrave; una scuola storica, perch&eacute; risale agli anni Ottanta. Nei primi anni Novanta ho iniziato anch&rsquo;io con la 125. Non ho pi&ugrave; visto campionati cos&igrave; affollati: c&rsquo;erano quattro selezioni, Nord, Centro, Isole e Sud, pi&ugrave; di 150 iscritti. Chi vinceva fra tanti aveva la possibilit&agrave; di far carriera&quot;.&nbsp;&nbsp;  Cosa pensi del fatto che si potr&agrave; scendere in pista gi&agrave; a 11 anni?&nbsp;  &quot;Prima si partiva un po&rsquo; pi&ugrave; grandi, adesso con queste moto dai pesi pi&ugrave; contenuti penso che sia corretto, &egrave; un giusto compromesso. Chi affronta questo campionato lo deve fare con l&rsquo;entusiasmo di coltivare un sogno. Certo, non tutti nascono o crescono con l&rsquo;idea di diventare campioni, ma &egrave; bello anche per provare la competizione, che poi tra ragazzi cos&igrave; piccoli c&rsquo;&egrave; soltanto in pista, ma gi&ugrave; dalla sella no&quot;.  Che moto sar&agrave;?&nbsp;  &quot;Sono curioso di veder girare la nuova Aprilia, perch&eacute; sono tanti anni che non si vedono in pista moto cos&igrave; piccole. Questo sar&agrave; un monomarca, ma penso di vedere qualcosa gi&agrave; di livello. Immagino che il prodotto sia valido, perch&eacute; gi&agrave; allora l&rsquo;Aprilia vinceva&hellip; ricordo che era fornitrice anche del Team Italia. Io ho corso con quella moto e mi piacerebbe rivedere in un ragazzo giovane, oggi, quella scala di successo degli anni Novanta: Aprilia, Team Italia e poi il Mondiale&hellip;&quot;.&nbsp;&nbsp;  Copioli: &ldquo;La Sport Production? Federmoto e Aprilia ci credono&rdquo;  La squadra&nbsp;2020&nbsp;   Parliamo della Moto3: al primo anno da manager hai lottato per il Mondiale con Aron Canet e per il 2020 hai arruolato anche Fenati.&nbsp;  &quot;Ho voluto un italiano perch&eacute; l&rsquo;anno scorso non c&rsquo;erano piloti italiani liberi promettenti o comunque consolidati: era nata l&rsquo;occasione di Canet e l&rsquo;avevo ingaggiato subito, senza pensarci troppo. Si &egrave; rivelata una scelta giusta: &egrave; andata male all&rsquo;ultimo ma per tre quarti del campionato era stato al vertice della classifica. Dunque abbiamo svolto un bel lavoro e i ragazzi che ho scelto per la squadra sono stati bravi a metterlo nelle condizioni di gareggiare, secondo me, come mai aveva fatto fino all&rsquo;anno scorso, perch&eacute; &egrave; stato il pi&ugrave; consistente fino a quattro gare dalla fine. Poi un po&rsquo; l&rsquo;euforia, un po&rsquo; l&rsquo;errore che ci sta, ha chiuso secondo, che rimane un ottimo risultato&quot;.&nbsp;  Un successo forse anche oltre le aspettative?&nbsp;  &quot;Il nostro team ha debuttato nel Mondiale lo scorso anno, ma in realt&agrave; &egrave; composto da persone che hanno fatto anni di Mondiale. Quindi era una &lsquo;pseudo&rsquo; novit&agrave;, perch&eacute; c&rsquo;&egrave; un organico importante con tanta esperienza&quot;.&nbsp;  E poi ci sei tu: qual &egrave; il tuo apporto?&nbsp;  &quot;Io sono operativo ma ovviamente lascio ognuno libero di esprimersi al meglio: il capomeccanico, il telemetrista, il pilota&hellip; Io posso dare qualche suggerimento per cercare di farli sbagliare una volta in meno, perch&eacute; l&rsquo;esperienza aiuta a non commettere un errore o comunque a non ripeterlo. Vado spesso in pista a vederli, mi piace guardarli da vicino&quot;.&nbsp;    Fenati lo seguivi da tempo?&nbsp;  &quot;In realt&agrave; ho sempre seguito la MotoGP e prima ancora la 500 perch&eacute; era la mia categoria, le classi pi&ugrave; piccole le seguivo quando correvo in 250. Ovviamente negli ultimi tre anni ho guardato molto da vicino la entry class, dove puoi vedere ragazzi di 15 o 16 anni, all&rsquo;inizio della loro carriera. Trovo pi&ugrave; formativa la Moto3 della Moto2, perch&eacute; anche come tipo di moto hai qualche libert&agrave; in pi&ugrave; rispetto alla Moto2, che comunque negli anni sta cambiando, con l&rsquo;introduzione sempre di qualcosa in pi&ugrave; nell&rsquo;elettronica, per renderla pi&ugrave; personalizzabile&quot;.  Fenati &egrave; considerato un grande talento, ma con un carattere non facile. Qual &egrave; la tua valutazione?&nbsp;  &quot;Qualcuno dice cos&igrave;, qualcuno dice il contrario. Lo vedremo. Quando inizieremo ad andare in pista, ci faremo un&rsquo;idea di tutto il pacchetto che avremo a disposizione. La nostra squadra &egrave; sdoppiata: ogni pilota avr&agrave; il suo organico. Abbiamo scelto i pi&ugrave; adatti per un pilota e per l&rsquo;altro, e visto che abbiamo Fenati e Lopez, abbiamo in squadra il 60% delle persone italiane e 40% spagnole&quot;.&nbsp;&nbsp;  Dicevi che non ci sono troppe nuove leve italiane. Secondo te perch&eacute;?&nbsp;  &quot;Non saprei, comunque arrivare al Mondiale non &egrave; facile. Di solito passi per il campionato spagnolo, che oltre a essere abbastanza costoso ha un livello decisamente alto: &egrave; un mondiale Junior nel vero senso della parola e a parlare sono i tempi, non &egrave; soltanto una sensazione. Pi&ugrave; di una volta i primi di quel campionato, quando hanno fatto una gara una tantum nel Mondiale, sono andati a podio, pensate a Xavi Artigas a Valencia l&rsquo;anno scorso. Questo testimonia che vanno forte&quot;.&nbsp;  Il futuro   Torniamo a Max Biaggi pilota: qualche gara ti piacerebbe tornare a farla?&nbsp;  &quot;Non ci ho mai pensato, sento parlare soltanto i ragazzi, i fans&hellip;&quot;.&nbsp;&nbsp;  Per&ograve; su Instagram hai scritto un post che faceva sognare, ipotizzando di salire in sella all&rsquo;Aprilia MotoGP&hellip;&nbsp;  &quot;Molti fans vogliono un rientro da qualche parte, ma per ora il mio ruolo in Aprilia &egrave; quello che conoscete&quot;. Un ruolo, anzi pi&ugrave; ruoli: brand ambassador, proprietario di un team. E dal 2020, anche MotoGP Legend, con la premiazione al Mugello.  Duelli Sprint: Imola 2009, il sorpasso del SIC su Biaggi 

Ambasciatore Aprilia, manager&nbsp;in Moto3 con l&rsquo;Husqvarna e Fenati, MotoGP Legend: a quasi 49 anni,&nbsp;&nbsp;il sei volte campione del Mondo&nbsp;ha pi&ugrave; che mai le due ruote nel cuore

Max Biaggi:&nbsp;&ldquo;Molti fan vogliono un rientro da qualche parte&rdquo;

Tempo di Coronavirus, tempo di svelare qualche dietro le quinte inedito. Almeno cos&igrave; &egrave; per Aleix Espargar&ograve;.&nbsp;  Mentre il fratello minore Pol Espargar&ograve; svela la sua ambizione di correre in Honda, il pilota del team Aprilia Racing Gresini ha rivelato un retroscena della sua carriera avvenuto alla fine della stagione 2014 e secondo il quale il pilota catalano avrebbe vestito i colori Ducati nel 2015. &nbsp;  &ldquo;Tutto fatto per andare in Ducati&rdquo;   &ldquo;Alla fine, tutto va come&nbsp;deve andare. All&rsquo;inizio ho avuto una carriera sportiva molto poco strutturata e quando sono arrivato in&nbsp;MotoGP&nbsp;ho sempre dimostrato di essere un pilota che lavora molto duramente&rdquo;, &egrave; stata la premessa del pilota di&nbsp;Granollers&nbsp;ai microfoni del podcast di MotoGP.com. &nbsp;  &ldquo;Dopo la stagione in cui correvo col&nbsp;Forward (su Yamaha, ndr),&nbsp;quando arrivai settimo nella classifica mondiale con una moto&nbsp;Open, firmai con Suzuki, ma avevo&nbsp;gi&agrave;&nbsp;stretto la mano&nbsp;di&nbsp;Gigi Dall&rsquo;Igna&nbsp;tre settimane prima,&nbsp;al Sachsenring,&nbsp;per andare in Ducati. Era praticamente tutto fatto&nbsp;ma&nbsp;alla fine Dovizioso&nbsp;decise&nbsp;di restare&rdquo;.&nbsp;  &ldquo;Non ero al livello di Vi&ntilde;ales&rdquo;   &ldquo;Poi&nbsp;andai in&nbsp;Suzuki&rdquo;, continua a raccontare Aleix Espargar&ograve;. &ldquo;Mi trovavo tra due dei costruttori&nbsp;pi&ugrave; potenti del campionato. Feci un buon primo anno ma nel secondo anno il cambio di gomme da Bridgestone a Michelin&nbsp;&egrave; stato difficile per me.&nbsp;Ma non &egrave; una scusa, non&nbsp;sono stato all&rsquo;altezza.&nbsp;Maverick&nbsp;(Vi&ntilde;ales, ndr) vinse&nbsp;un Gran Premio, era molto pi&ugrave; competitivo di me. Penso&nbsp;che comunque non si sia trattato di un&nbsp;anno negativo perch&eacute;&nbsp;terminai moltissime gare nella top5 e nella top 6&nbsp;ma non&nbsp;fui&nbsp;al livello di&nbsp;Maverick, questa &egrave; la realt&agrave;.  &ldquo;Poi sono andato in Aprilia e penso di poter dire che sto facendo un buon lavoro. Credo che&nbsp;anche gli altri costruttori&nbsp;lo sappiano e ho solo 30 anni&rdquo;.    L&rsquo;idea del ritiro   Aleix ha raccontato delle difficolt&agrave; del 2019. &ldquo;L&rsquo;anno scorso ho passato davvero un brutto periodo, &egrave; stato un anno molto deludente, non mi&nbsp;divertivo per niente&nbsp;sulla moto.&nbsp;Si tratta di un&nbsp;lavoro ma&nbsp;se&nbsp;quando&nbsp;sali in sella non&nbsp;ti&nbsp;senti bene e&nbsp;continui a giocarti&nbsp;la&nbsp;vita&nbsp;finendo a terra e senza&nbsp;ottenere&nbsp;risultati...&nbsp;Ho passato un brutto momento&rdquo;, racconta, lo spagnolo dell&rsquo;Aprilia.&nbsp;  &ldquo;Dovevo stare lontano dalla mia famiglia e&nbsp;ad un certo punto&nbsp;durante la pausa invernale,&nbsp;dopo Valencia&nbsp;e il test&nbsp;di Jerez, non&nbsp;avevo&nbsp;pi&ugrave; le motivazioni per andare in moto.&nbsp;Ne ho parlato a lungo con Laura&nbsp;(la sua compagna ndr)&nbsp;per&nbsp;valutare&nbsp;le&nbsp;diverse possibilit&agrave;&nbsp;fino a decidere di prendere quest&rsquo;anno come un test prima di prendere una decisione definitiva.&nbsp;Dopo il test di Valencia sono andato a Jerez e la moto era la stessa, tutti avevano&nbsp;il&nbsp;nuovo prototipo&nbsp;e io avevo lo stesso materiale&nbsp;della stagione gi&agrave; conclusa&rdquo;.&nbsp;  La nuova moto, con le lacrime agli occhi   All&rsquo;inizio del 2020, per&ograve;, la&nbsp;situazione&nbsp;trovata da&nbsp;Aleix&nbsp;in Malesia era stravolta. &ldquo;Ai test di Sepang avevo quasi le lacrime agli occhi durante il mio primo giro sulla nuova moto. Siamo stati molto competitivi, quindi, non ho fretta di rinnovare con Aprilia,&nbsp;non so&nbsp;nemmeno che&nbsp;cosa succeder&agrave; il prossimo anno&nbsp;e ci sono diverse opzioni.&nbsp;Spero che la stagione possa iniziare e non vedo l&rsquo;ora di ricominciare a divertirmi come ho fatto&nbsp;nel&nbsp;pre-season e speriamo che&nbsp;questo&nbsp;non sia il&nbsp;mio ultimo anno&nbsp;da pilota professionista&rdquo;.    L&rsquo;incertezza sul futuro   Aleix Espargar&ograve; ha parlato poi delle sue incertezze riguardo la stagione prossima.&nbsp;  &nbsp;&ldquo;Purtroppo quest&rsquo;anno sta andando cos&igrave; perch&eacute; con una moto competitiva, come sembra essere la RS-GP 2020, potrei dimostrare molto&nbsp;e&nbsp;chiss&agrave; cosa potrebbe succedere nel 2021.&nbsp;Ma&nbsp;per ora non ho altra scelta che giocare a&nbsp;Zwift&nbsp;e godermi&nbsp;la compagnia dei&nbsp;miei figli&rdquo;&nbsp;aggiunge Aleix.&nbsp;  &ldquo;Ho molti dubbi perch&eacute; &egrave; un anno molto difficile, e le Case stanno passando un brutto periodo. Tutte le Case del modo, quelle europee per ora, ma temo che poi sar&agrave; il turno anche di quelle giapponesi, quindi dobbiamo aspettare e vedere come procedono le cose, se corriamo quest&rsquo;anno o se no.   &quot;Ho molti dubbi perch&eacute; non so&nbsp;che&nbsp;cosa succeder&agrave;. Ci sono&nbsp;piloti&nbsp;che potrebbero&nbsp;ritirarsi&nbsp;come Cal,&nbsp;Dovi&nbsp;o Valentino, quindi ci sarebbero&nbsp;pi&ugrave; posti disponibili, oppure,&nbsp;dopo questa pausa tutti coloro che&nbsp;stavamo pensando al ritiro rimanderanno questa decisione&rdquo; conclude Aleix Espargar&ograve;.&nbsp;  MotoGP, Ezpeleta e il 2021: &ldquo;Il mondo sar&agrave; diverso dopo questa crisi&rdquo;  &nbsp; 

&ldquo;Alla fine del 2014, quando avevo fatto il settimo posto nel mondiale con Suzuki, avevo gi&agrave; stretto la mano a Luigi Dall&rsquo;Igna. Poi Dovizioso decise di rimanere&hellip;&rdquo; ricorda il maggiore dei fratelli Espargar&ograve;

1249 risultati per 'aprilia'

KTM: “Test a Misano utile per provare il nuovo asfalto”

McWilliams: “Se non avevi un ingegnere italiano, la moto non era veloce”

Ponnson: “A Misano, meglio di Jerez e Portimao”

Ufficiale: Aleix Espargarò correrà con Aprilia fino al 2022

Aprilia pronta a tornare in pista a Misano

Max Biaggi e Aprilia (ancora) in pista al Mugello

Roccoli stregato dalla Aprilia RS 250 SP: “La comprerei!”

Aleix Espargaro: “Vicino a firmare il mio ultimo contratto con Aprilia”

Sport Production: debutta ad Adria l'Aprilia RS 250 SP

Redding svela: “Ero arrivato a odiare le moto”

MotoGP 2020-21, novità per concessioni e wildcard

MotoGP, blocco sviluppo: KTM contraria alla deroga

Caso doping Iannone, l’avvocato: “Confido nella sua assoluzione”

Lorenzo dalla parte di Iannone: "Errore non volontario”

Sport Production: ecco il prezzo dell’Aprilia RS 250 SP

SBK, Lavilla dà il “via libera” ai motori quattro cilindri da 1100cc

Albesiano: “Il congelamento dei motori ci potrebbe mettere in difficoltà”

Venti anni fa: Aprilia con Corser vincente in SBK per la prima volta

Max Biaggi: “Molti fan vogliono un rientro da qualche parte”

MotoGP, Aleix Espargarò: “Con Ducati era praticamente fatta”