        Un venerd&igrave; strano, come spesso accade ad Assen, condizionato dal meteo mutevole. Il leader del mondiale SBK Nicol&ograve; Bulega &egrave; arrivato in Olanda dopo l&rsquo;operazione agli avanbracci per risolvere il problema di &ldquo;air pump&rdquo; che aveva accusato fin dai test invernali. SBK ASSEN, BAUTISTA IL PI&Ugrave; VELOCE PRIMA DELLA PIOGGIA IN FP2, 4&deg; RINALDI Meteo pazzo ma giornata positiva Dopo un esordio incredibile a Phillip Island e un weekend solido a Barcellona, Nicol&ograve; Bulega si trova in testa al mondiale SBK. Ad Assen per&ograve; il meteo non ha permesso al rookie di effettuare tutte le prove che erano in programma: &ldquo;&Egrave; stato un po&rsquo; difficoltoso prendere il passo giusto, ogni 5 giri cambiano le condizioni quindi &egrave; stato difficile capire qualcosa. Tutto sommato non &egrave; andata cos&igrave; male, gli ultimi giri delle FP2 con la SC0 sono stati abbastanza veloci&rdquo;. La sessione &egrave; stata poi interrotta a 17&rsquo; dal termine per l&rsquo;arrivo di un abbondante pioggia che ha obbligato tutti i piloti ai box e a ripartire poi con le rain: &ldquo;Anche col bagnato il feeling era buono, per la prima volta ho girato con questa moto con molto bagnato quindi &egrave; stato una prima volta positiva&rdquo;. Per la prima volta Bulega arriva su una pista senza aver avuto modo di fare dei test, per lui dunque nonostante la doppietta della passata stagione con la Panigale V2, su una SBK &egrave; tutto nuovo: &ldquo;&Egrave; stato un po&rsquo; pi&ugrave; difficile perch&eacute; non avevo mai girato qui con la SBK e questo &egrave; un tracciato pi&ugrave; difficile di altri, &egrave; bellissimo ma devi essere pulito e non commettere errori. &Egrave; difficile per questo, a Phillip Island e Barcellona abbiamo avuto i test prima quindi sono arrivato al venerd&igrave; pi&ugrave; preparato. Ora &egrave; come se fosse il primo giorno di test e nemmeno con ottime condizioni meteo, quindi &egrave; stato difficile stare molto tempo sulla moto per imparare. &Egrave; stato un giorno difficile ma non mi sento male, anzi mi sento bene&rdquo;. SSP ASSEN, LA PIOGGIA PREMIA MANZI: DOPPIETTA TEN KATE IN SUPERPOLE Ok dopo l&rsquo;operazione Uno dei punti di domanda pi&ugrave; grossi per Bulega era la tenuta fisica, l&rsquo;operazione fatta solo 20 giorni fa ha limitato la preparazione fisica del classe 1999 che per&ograve; si sente in forma e soprattutto non avverte dolori: &ldquo;Non ho dolore e questo &egrave; positivo perch&eacute; avevo paura di sentire male alle braccia. La cosa positiva &egrave; che non sento dolore da nessuna parte ma non ho molta forza nelle braccia perch&eacute; ho ricominciato ad allenarle solo la scorsa settimana. Per guidare queste moto devi essere molto allenato e aver ricominciato solo la settimana scorsa &egrave; un problema per&ograve; diciamo che sono al 90%&rdquo;.        

Il campione del mondo della SSP torna in pista dopo l&rsquo;intervento per risolvere la sindrome compartimentale con il sesto tempo

SBK Assen, Bulega: “Sono al 90%, ma mi sento bene”

Il leader della classifica iridata Nicol&ograve; Bulega si &egrave; operato nella mattina di gioved&igrave; 28 marzo per risolvere il problema relativo alla dindrome compartimentale cronaca. Sar&agrave; regolarmente al via del weekend di Assen il prossimo 21 aprile.  SBK: ECCO COME BULEGA &Egrave; DIVENTATO GRANDE  Il peso dell&rsquo;esser rookie  Il passaggio dalla Supersport alla Superbike si &egrave; fatto sentire, non nei risultati in pista dove Nicol&ograve; Bulega ha mostrato fin da subito un rapidissimo adattamento tanto da essere leader del mondiale dopo sole due weekend e con gi&agrave; una vittoria e due podi in bacheca. Il passaggio alla pi&ugrave; impegnativa SBK di Borgo Panigale ha costretto Nicol&ograve; a farsi operare presso la struttura ospedaliera Oglio Po in provincia di Cremona, una delle strutture pi&ugrave; utilizzate dai piloti per risolvere questo tipo di problemi. Ad eseguire l&rsquo;intervento chirurgico il Professore Alessio Pedrazzini, che &egrave; andato a risolvere un problema che aveva condizionato Nicol&ograve; Bulega gi&agrave; dai test invernali. Il pilota Ducati e il team Arbua.it Racing avevano deciso di aspettare il round di Barcellona per avere maggior tempo a disposizione per recuperare ed essere al 100% per il round di Assen in programma il 20/21 aprile.    RINALDI E BASSANI: STESSO TRACCIATO, STESSE TENSIONI, MA ORA LE PRIORIT&Agrave; SONO ALTRE 

Il pilota Aruba.it Racing &ndash; Ducati ha deciso di operarsi subito dopo il round di Barcellona per poter recuperare al meglio prima del weekend di Assen

SBK, Nicol&ograve; Bulega operato per risolvere la sindrome compartimentale

        Quello di Barcellona &egrave; stato il primo vero weekend SBK di Nicol&ograve; Bulega, a Phillip Island infatti dove il classe 1999 si era gi&agrave; preso la soddisfazione del primo successo mentre al Montmel&ograve; ha dimostrato di essere pronto per restare costantemente con i migliori della categoria. SBK: BAUTISTA TORNA IL PADRONE DI BARCELLONA IN GARA 2, IANNONE A TERRA Una gara pi&ugrave; di testa che in testa Imparata la lezione di Gara1, Nicol&ograve; ha preso con pi&ugrave; calma il via di Gara2: &ldquo;Avevo paura all&rsquo;inizio perch&eacute; temevo di fare lo stesso errore di ieri quando ho spinto troppo all&rsquo;inizio distruggendo la gomma&rdquo;. Il rookie ha cercato di non commettere pi&ugrave; l&rsquo;errore commesso ieri: &ldquo;Oggi ero pi&ugrave; veloce nelle prime fasi ma ho voluto aspettare e mi son dovuto dire di non essere aggressivo. Poi ho visto Alvaro e Toprak stare calmi e ho deciso di seguirli. Quando ho passato Alvaro ho capito di avere pi&ugrave; velocit&agrave; e allora ci ho provato mettendomi davanti per fare le mie linee. Mi continuavo a dire ad ogni giro ed ogni curva &ldquo;non devo distruggere le gomme&rdquo;, quando poi Alvaro mi ha passato ho deciso di seguirlo per provare a passarlo nell&rsquo;ultimo giro se ci fosse stata l&rsquo;occasione&rdquo;. I due hanno staccato abbastanza velocemente Toprak Razgatlioglu, Bulega per&ograve; non &egrave; riuscito ad attaccare nel finale il compagno di squadra: &ldquo;Non ce l&rsquo;ho fatta ma la seconda posizione va bene, battere lui qui sarebbe stato troppo ma sono felice. Nel penultimo giro ho rischiato anche di cadere nel curvone e sono rimasto in piedi salvandomi col gomito. Mi sono dato una calmata, la prima volta in Superbike e torno a casa con due podi e un quarto posto in una battaglia durissima nella Superpole Race, va benissimo&rdquo;. Bulega non si preoccupa molto della leadership di campionato dopo soli due round: &ldquo;Come ho detto ieri, se il mondiale finisse oggi sarebbe perfetto ma non &egrave; possibile&rdquo;.  SSP BARCELLONA, MANZI-SHOW: VITTORIA DI FORZA IN GARA 2, HUERTAS OUT Ad Assen bellissimi ricordi La SBK si ferma per quasi un mese e torner&agrave; in pista solo a fine aprile ad Assen. Sulla pista olandese Bulega ha bellissimi ricordi: &ldquo;Assen &egrave; una pista che amo, molto di pi&ugrave; di questo e si adatta meglio al mio stile di guida. Ovviamente sar&agrave; tutta un&rsquo;altra cosa perch&eacute; guido una moto diversa ma lo scorso anno ho fatto pole e due vittorie quindi &egrave; una pista che amo molto. Mi sto divertendo molto con la Panigale V4 R quindi spero di fare bene, una vittoria sarebbe il massimo ma anche un podio andrebbe bene&rdquo;. La gara di ieri ha lasciato il segno in Nicol&ograve; Bulega, che ha imparato oltre a gestire al meglio la gomma anche a riconoscere una scelta errata, in pista o ai box: &ldquo;Oggi mi sento di aver fatto meno errori, ieri probabilmente ho sbagliato anche la gomma. Avevo scelto la 900 e invece avrei dovuto scegliere la SCX come Torpak. Oggi la gomma era molto meglio e sono riuscito ad essere pi&ugrave; costante. L&rsquo;avessi avuta ieri magari sarei riuscito a resistere nel finale, ho peccato un po&rsquo; di inesperienza ma soprattutto oggi ho cercato di risparmiarla di pi&ugrave;&rdquo;. Nella Superpole Race poi si &egrave; visto un Bulega diverso dal solito quello che in SSP: &ldquo;Stamattina c&rsquo;&egrave; stata una bella battaglia. &Egrave; stata una gara come non l&rsquo;avevo mai fatta, &egrave; stata anche divertente&rdquo;.  SSP300 BARCELLONA: RIVINCITA DI IGLESIAS IN GARA 2, IERACI 3&deg;       

Il rookie del team Aruba.it Racing &ndash; Ducati lascia Barcellona da leader del mondiale con due secondi posti nelle gare lunghe ed il quarto nella Superpole Race

Bulega è una certezza della SBK: “Ieri ho peccato d’inesperienza, oggi ho gestito”

        In occasione del lancio dell&rsquo;Aruba Cloud MotoE Team a Ponte San Pietro presso l&rsquo;Auditorium Aruba costruito proprio all&rsquo;interno del complesso che contiene il pi&ugrave; grande data center campus d&rsquo;Italia, abbiamo fatto una chiacchierata con Chaz Davies che insieme ad Armando Pontone difenderanno i colori della squadra nel FIM MotoE World Championship. L'ARUBA CLOUD MOTOE TEAM SVELA LE MOTO DI CHAZ DAVIES E ARMANDO PONTONE La voglia di moto &egrave; ancora alta Chaz Davies ha lasciato la griglia del WorldSBK al termine della stagione 2021 dopo un&rsquo;annata condizionata anche da un brutto infortunio rimediato a Barcellona che ne ha complicato il finale. Da allora ha ricoperto il ruolo di Riders Coach per il team Aruba.it Racing &ndash; Ducati, ritornando ad indossare il casco da pilota nell&rsquo;EWC dove ha difeso i colori del team ERC Ducati nella passata stagione. Un esperienza per&ograve; breve, anche per numero di gare stagionali: &ldquo;Gli ultimi anni ho fatto qualche gara di Endurance ma sono solo due o tre gare all&rsquo;anno, quando ho detto che avrei smetto con la SBK, ho detto che volevo smettere con le Superbike ma mi sono lasciato la porta aperta per altre opportunit&agrave;&rdquo;. Il richiamo delle moto &egrave; comunque troppo alto e come spesso capita per molti piloti appendere il casco al chiodo diventa difficile, cos&igrave; Chaz alla prima occasione utile si &egrave; fatto trovare pronto: &ldquo;Mi piace guidare la moto ed &egrave; qualcosa dentro di me difficile da lasciare. Quando c&rsquo;&egrave; stata la voce che Aruba Cloud sarebbe entrata in MotoE mi sono subito interessato perch&eacute; mi sarebbe piaciuto continuare il lavoro insieme. Sono 10 anni che lavoriamo insieme e per me &egrave; stato naturale dire di si a questa possibilit&agrave;, mi sono ritirato ma c&rsquo;&egrave; ancora qualcosa da fare insieme&rdquo;. La sfida &egrave; completamente nuova, dopo due anni dall&rsquo;addio alla SBK e con moto e gomme completamente diverse: &ldquo;Sono qui, pronto per la sfida anche se sicuramente non &egrave; facile quando si &egrave; fuori per qualche anno &egrave; difficile capire quale sar&agrave; la mia velocit&agrave;, la mia intensit&agrave; in gara ma la mia mentalit&agrave; &egrave; la stessa di due anni fa. Sono molto orgoglioso di far parte di questo progetto con lo stesso gruppo, con Aruba e Aruba Cloud e far&ograve; il massimo per loro&rdquo;.  MOTOE, CASADEI VINCE LA SIMULAZIONE DI GARA A PORTIMAO Nessun obiettivo, ma voglia di essere competitivo Non sar&agrave; facile per Chaz Davies ritornare a vestire i panni del pilota, soprattutto all&rsquo;inizio della stagione dove dovr&agrave; ritornare a sentire tutte quelle sensazioni che solo l&rsquo;andare in moto ti pu&ograve; dare: &ldquo;Per la stagione onestamente &egrave; difficile dire un numero del mio piazzamento. Voglio essere competitivo e combattere con i primi ma ci sono tantissime cose da imparare&rdquo;. Anche perch&eacute; quella in MotoE sar&agrave; una vera e propria rivoluzione per il gallese che se &egrave; vero che ha gi&agrave; potuto provare la Ducati V21L durante i test che la casa di Borgo Panigale ha fatto nel corso del 2022, un conto &egrave; sgrossare un nuovo progetto, tutt&rsquo;altra cosa &egrave; portarla al limite: &ldquo;Sar&agrave; una moto nuova, gomme nuove dopo 15 anni di Pirelli usare le Michelin non sar&agrave; facile, devo cambiare tutti i miei riferimenti ma step by step spero di arrivare tra i primi. Non sono qui per fare numero ma la realt&agrave; &egrave; che non so come potr&agrave; andare la stagione&rdquo;.         

Il gallese &egrave; pronto a rimettersi il casco e tornare in pista nella nuova esperienza con il team Aruba Cloud nel mondiale elettrico

Chaz Davies: “Non sono in MotoE per fare numero” ESCLUSIVA

Nell'Auditorium del Global Cloud Data Center di Aruba a Ponte San Pietro si è svolta la presentazione del team che vedrà impegnati Chaz Davies e Armando Pontone. 

L'Aruba Cloud MotoE Team svela le moto di Chaz Davies e Armando Pontone

        Dopo i rumors, ecco l&rsquo;ufficialit&agrave;: il team Aruba&nbsp;sbarcher&agrave; in MotoE, la classe elettrica del Motomondiale. La struttura parteciper&agrave; alla serie full electric con la denominazione &lsquo;Aruba Cloud MotoE Team&rsquo; schierando una coppia di piloti che promette di suscitare grande curiosit&agrave; e interesse, formata da Chaz Davies e Armando Pontone. Calendario MotoE 2024 Aruba Cloud con Davies e Pontone in MotoE  Il 37enne gallese, gi&agrave; pilota ufficiale Ducati in Superbike e vincitore del titolo Supersport 2011, &egrave; pronto a dare battaglia nella categoria che dal 2023 vede la Casa di Borgo Panigale impegnata come fornitrice unica. &ldquo;Ringrazio Stefano Cecconi e Aruba per la fiducia che hanno riposto in me&rdquo; ha commentato Davies. &ldquo;Quello che ci lega &egrave; un lungo rapporto che si &egrave; sviluppato anche in modalit&agrave; diverse, prima in pista con la Superbike poi nel ruolo di riders&rsquo; coach nelle ultime due stagioni. Il 2024, inoltre, sar&agrave; per me il decimo anno di collaborazione con Aruba e questo mi riempie d&rsquo;orgoglio. Ho grande motivazione per questo nuovo capitolo: ho gi&agrave; avuto la possibilit&agrave; di guidare la Ducati V21L, spero che ci&ograve; possa essere un fattore importante per me&rdquo;. Al fianco di Davies ci sar&agrave; Pontone, classe 1992 gi&agrave; campione National Trophy 600 2021 che vanta apparizioni iridate tra Moto3 e Supersport 300: &ldquo;Diventare un pilota della MotoE &egrave; un sogno che diventa realt&agrave; &ndash; le parole del cassinate &ndash; voglio ringraziare la mia famiglia, tutti gli sponsor e coloro che mi hanno sempre sostenuto anche nei momenti pi&ugrave; difficili. Non vedo l&rsquo;ora di iniziare: sono pronto a dare il massimo insieme alla squadra&rdquo;. La presentazione del team avverr&agrave; il 7 marzo presso l&rsquo;Aruba Auditorium di Ponte San Pietro (BG).              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da FIM Enel MotoE&trade; World Championship (@motoeofficial)            

Stefano Cecconi &egrave; pronto ad affrontare una nuova sfida nella serie elettrica del Motomondiale

Il team Aruba Cloud pronto alla sfida MotoE con Davies e Pontone

        Insaziabile. Cos&igrave; si pu&ograve; definire il team Ducati Aruba che, dopo un 2023 impreziosito dai titoli in Superbike e Supersport, &egrave; pronto per una nuova ed affascinante sfida nel paddock MotoGP. Non stiamo parlando della classe regina, dove comunque la strutta di Stefano Cecconi ha gi&agrave; compiuto alcune apparizioni in veste di wild card, bens&igrave; in MotoE, dove &egrave; pronta a prendere il posto del team Pramac.&nbsp;Una notizia nell&rsquo;aria da qualche settimana, che ora per&ograve; sta prendendo sempre pi&ugrave; forma, tanto che &egrave; stato oramai deciso anche il nome del primo dei due piloti della nuova formazione. Parliamo di un uomo che con Aruba ha vissuto probabilmente gli anni pi&ugrave; dolci della sua carriera, rivestendo tutt&rsquo;ora un ruolo all&rsquo;interno del team. Trattasi di Chaz Davies, che dopo aver terminato nel 2021 la propria avventura in Superbike &egrave; passato nel team Ducati ERC nell&rsquo;Endurance, vestendo al contempo i panni del coach per i piloti Aruba sia Superbike che Supersport. Leggi anche: La griglia SBK 2024, tutti i piloti al via Davies per puntare in alto  Tutti impegni che ora dovranno forse essere rivalutati, dato che il gallese sar&agrave; la punta di diamante di un team Aruba deciso a sbarcare in MotoE per cogliere immediatamente ottimi risultati. Con un profilo del calibro di Davies del resto si pu&ograve; subito pensare di essere protagonisti, magari facendo un pensiero al titolo.&nbsp;Chaz ad ogni modo non sar&agrave; l&rsquo;unico pilota della formazione, ma per scoprire il nome del secondo profilo pare servir&agrave; pi&ugrave; tempo. In pole position ad ogni modo pare esserci Andrea Mantovani, che dopo aver conquistato ben due vittorie nel 2023 &egrave; stato suo malgrado coinvolto nella sparizione del team RNF, ritrovandosi senza una squadra. In seconda battuta vi &egrave; un nome meno noto ma comunque molto interessante, ossia quello di Matteo Ciprietti, quest&rsquo;anno impegnato &ndash; seppure limitato da problemi fisici &ndash; nel CIV Supersport. MotoE: conferme e novit&agrave; per Manfredi e Zannoni nel 2024        

La struttura che sta dominando in SBK sar&agrave; ai nastri di partenza del mondiale elettrico, puntando in alto grazie al gallese. Ancora da decidere il nome del secondo pilota

Il Team Aruba pronto a sbarcare in MotoE: Chaz Davies la punta di diamante

        Occhio alla citazione, perch&eacute; assai autorevole: "S&igrave;, viaggiare, evitando le buche pi&ugrave; dure, senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo con amore. Dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motore". Ebbene s&igrave;, ci siamo permessi di scomodare il grande Lucio Battisti, che ci ha dato ispirazione a questo pezzo SBK: da un cantautore vincente, le parole sono servite al vincente Aruba Ducati, team capace di siglare doppietta nella stagione 2023, grazie ai titoli conseguiti da Alvaro Bautista e Niccol&ograve; Bulega. I Costruttori dal budet pi&ugrave; elevato nel Motomondiale Aruba Ducati "doppia B": Bautista e Bulega sul tetto delle derivate di serie Alvaro Bautista ha bissato quanto fatto nel 2022, aggiungendo un mondiale della classe Superbike ai suoi trionfi di carriera, doverosamente rincordando l'alloro 125 edizione 2006. L'esperto spagnolo ha portato nella classe Superbike nuovamente in alto la Ducati Panigale V4 R ufficiale, contraddistinta dal marchio Aruba, formazione di riferimento della serie. Concetto suggellato dalla vittoria conseguita da Niccol&ograve; Bulega, giovane italiano capace di trionfare in Supersport. La bicilindrica 955, ammiratissima e competitiva, ha piegato la concorrenza della pari cubatura, battendo anche le tre cilindri MV Agusta e Triumph, oltre alle quattro in linea Yamaha, Honda e Kawasaki.  Flymeto con Aruba Ducati: viaggi di successo presenti e futuri Il calendario 2024 della SBK sar&agrave; articolato su 12 trasferte, perlopi&ugrave; da affrontare sul suolo europeo, ma comunque assolutamente impegnative negli spostamenti di materiale e personale. Flymeto si occuper&agrave; della seconda voce, come ha gi&agrave; fatto nelle uscite 2023 di Arag&ograve;n, Portimao e Jerez. Serafino Foti, titolare della struttura Feel Racing che gestisce moto, professionisti e il progetto derivato di serie, spiega quanto sia flymeto di aiuto in stagioni cos&igrave; tirate: "Poter contare sul loro appoggio logistico &egrave; per noi fondamentale, perch&eacute; risparmiamo tempo e, ognuno di noi, si trova il pacchetto viaggio completo di qualsiasi voce. Siamo 35 elementi, a occuparci di ruoli defniti: dai piloti ai meccanici, dagli addetti all'hospitality ai PR. Grazie a flymeto tutto &egrave; pi&ugrave; semplice e... veloce".  Flymeto &amp; Ducati: vincere in SBK insieme Mario Cantoni Fiala &egrave; presente agli eventi motoristici pi&ugrave; importanti, a rappresentare la flymeto direttamente nel paddock. Il Direttore della Divisione Motosport non vede l'ora di ripartire: "Ovviamente, dopo le festivit&agrave; natalizie (ride). Essere partner del team Aruba Ducati &egrave; per noi motivo di grossa soddisfazione, in quanto loro squadra di riferimento nella SBK, e poi rivelatasi vincente, pi&ugrave; di una volta. Siamo felici nel pensare quanto il nostro supporto sia contributo al successo di gruppo. Abbiamo cominciato da Arag&ograve;n 2023, proseguiremo almeno a tutto il 2024, con la voglia di stare insieme e lavorare a stretto contatto".        

E' flymeto a gestire gli spostamenti dello staff Aruba, che impiega 35 professionisti impegnati nei campi gara&nbsp;

Precisi, puntuali e vincenti: i viaggi SBK del team Ducati ufficiale

        The news was already in the air and tests completed with the Ducati Panigale V4 R in recent months left little room for doubt, but now, just a few days before the Magny-Cours round, confirmation has arrived. Nicol&ograve; Bulega will compete in World Superbike with the factory Ducati Aruba team in 2024, alongside Alvaro Bautista. A move as SSP world champion? The Italian is enjoying a stellar season in Supersport with the Aruba Panigale V2, having amassed nine wins and a further four podiums to date. He currently leads the championship with a 46-point advantage over Stefano Manzi. In the aforementioned tests with the V4 R, Nicol&ograve; has shown to be ready to move up to the reigning class, but will he make the move as 2023 SSP world champion? And will his arrival on the factory team in place of Michael Ruben Rinaldi make the Ducati even more competitive next season? Bulega: &ldquo;A dream come true" &ldquo;I want to be honest: this is a dream coming true. Racing for an official team is the desire of every rider. Therefore, before I talk about my emotions and expectations, I want to thank Ducati and Aruba.it Racing&rdquo; admits Nicol&ograve;. &ldquo;I am also extremely grateful for the opportunity I was given already last season by Aruba.it and Feel Racing and especially by Stefano Cecconi, Serafino Foti and Daniele Casolari. They chose me to ride a fantastic Ducati Panigale V2, on which I felt immediately comfortable.&rdquo; I know how important this opportunity is and I will always give my best to improve myself, day after day, with the only goal of getting the best possible results&rdquo;, continues the young Italian. &ldquo;I say it again: thank you for the trust. Thinking about the history of this Team, where great champions have always raced, I feel proud to be able to defend the same colors. Also, I am very happy to be able to share the box with Alvaro Bautista. Having him as a teammate will be a big plus: I will try to absorb every information I can learn from him.&rdquo;       

Nicol&ograve; will move up to the top class of the production-derived series aboard the factory Panigale V4 R, sharing a garage with the Spaniard

SBK, official: Bulega to flank Bautista at Ducati Aruba in 2024

        L'annuncio dell'arrivo di Nicol&ograve; Bulega in Superbike nel team ufficiale Ducati Aruba per il 2024 ha ovviamente avuto come conseguenza l'addio di Michael Ruben Rinaldi, che ha difeso i colori della squadra (e del marchio italiano) dal 2016 ad oggi. Un lunghissimo periodo in cui, tra Stock 1000 e SBK, sono stati tanti i momenti che il romagnolo ricorder&agrave; con il sorriso. SBK: i pi&ugrave; grandi trasferimenti di mercato della storia Rinaldi: &ldquo;Quando sono arrivato ero poco pi&ugrave; che un ragazzino&rdquo;   Sui propri social, Michael ha voluto ricordare quello che, in effetti, &egrave; stato un lungo viaggio ricco di insidie, insicurezze ma anche tante, tantissime soddisfazioni: &ldquo;Caro Team, il nostro &egrave; stato un viaggio meraviglioso. Alla nostra prima gara insieme, ovvero Aragon 2016, ero poco pi&ugrave; che un ragazzino e ricordo bene il pensiero che avevo nella mente in quel momento: volevo arrivare con voi in Superbike e diventare campione del mondo&rdquo;. &ldquo;Sono passati tanti anni da quella gara e sono state altrettante le emozioni vissute insieme che mi hanno permesso di approdare davvero con voi in SBK, tra cui ovviamente il titolo in Stock 1000 nel 2017&rdquo;, ha ricordato Rinaldi. &ldquo;Poi la crescita, la prima vittoria nel mondiale, i podi e il trionfo nel campionato indipendenti 2020 e l'arrivo al team ufficiale. Dopo questi momenti, e tre stagioni da ufficiale, &egrave; giunto il momento di chiudere questo capitolo per puntare a nuove sfide&rdquo;. SBK Francia: dove vederla, orari TV e programmazione SKY e TV8 &ldquo;Ho sempre dato tutto me stesso&rdquo;   &ldquo;In ogni momento di questa avventura, ho sempre dato tutto me stesso crescendo sia come persona che come pilota. Mi avete supportato e sopportato, spronandomi a spingere al massimo in ogni gara e sono orgoglioso di tutto ci&ograve; che abbiamo vinto insieme, ma la vittoria a Misano con voi, davanti al pubblico di casa, vale pi&ugrave; di ogni altra cosa&rdquo;, prosegue il numero 21. &ldquo;Tutti questi ricordi incredibili mi daranno la forza per proseguire in questa seconda parte di stagione con grinta e determinazione&rdquo;, conclude Michael, senza dimenticare un ulteriore ringraziamento. &ldquo;Voglio ringraziare tutti i membri del team Aruba e di Ducati Corse, ma anche i miei tifosi e i ducatisti per il loro calore. Anche grazie a loro, ho sempre cercato di tirar fuori la miglior versione di me. Ci rivediamo in pista&rdquo;. SSP, Simone Corsi verso il mondiale: "Sto valuntando le opzioni per il 2024"       

Con l'arrivo di Bulega, Michael saluter&agrave; ufficialmente la squadra ufficiale Ducati a fine 2023: &ldquo;Si chiude questo grande capitolo, per puntare a nuove sfide&rdquo;

SBK, l'addio di Rinaldi al team Aruba: “E' stato un viaggio meraviglioso”

        Settimo, per mezzo di 72 punti totalizzati in 4 round, con il compagno di squadra Alvaro Bautista in vetta a quota 236. Se affermassimo che avremmo giurato un Michael Ruben Rinaldi cos&igrave; in basso nella classifica SBK, mentiremmo. Il portacolori del team Aruba ufficiale gode di una Ducati Panigale V4 R leader insieme allo spagnolo campione in carica, e patisce gli attacchi dei meno esperti e indipendenti Axel Bassani e Dominique Aegerter. Misano, tappa di casa per il romagnolo, funge da chiamata urgente alla quale rispondere positivamente. La classifica provvisoria della SBK 2023 Rinaldi: tre podi nella SBK 2023  A Phillip Island il numero 21 &egrave; andato molto forte, tanto da occupare due volte il secondo gradino del podio australiano. D'accordo, Alvaro Bautista &egrave; uscito dal primo round in tripletta, ma Rinaldi c'era, a dispetto del quattordicesimo posto colto nella prima manche. Indonesia meno buona per "Rino", con la quarta poisizione quale miglior piazzamento dei tre tentativi a weekend. Peggio in Olanda, dove far decimo ha rimediato in parte quindicesimo e tredicesimo nome visto al traguardo. Il suo, Michael Ruben, In Catalunya - terreno buono per la V4 R, in tripletta grazie al numero 1 della categoria, cos&igrave; cos&igrave;: ritiro nella complicit&agrave; della manovra di Axel Bassani, ottavo e, non male, terzo. La coppa alzata al Montmel&ograve; costituisce una carica da far valere nel giardino di casa del romagnolo. Misano &egrave; dietro l'angolo. Prossimi appuntamenti SBK SBK di Misano 2021 quasi perfetta per Rino, 2022 imperfetto L'edizione 2021 del Misano Wordl SBK round ne usc&igrave; quasi perfetta per Michael Ruben, onestamente imprendibile dal resto del plotone. Vittoria, vittoria e piazzamento d'onore, un bottino eccellente, tuttavia mai pi&ugrave; copiato o avvicinato dal nativo di Rimini. Infatti, del suo seppur buonissimo 2022, non possiamo raccontare successi in serie n&eacute; singoli. L'ultima affermazione firmata in SBK da Rinaldi risale al 19 settembre 2021, sulla pista barcellonese del Catalunya Circuit. E' passato troppo tempo e, anche in questa considerazione, ci mettiamo oggettivit&agrave; e franchezza. Tra i tanti nomi, anche Fabio Di Giannantonio potrebbe passare in SBK Michael Ruben nella SBK del futuro: Misano uscita decisiva? &nbsp; A seguito di qualche dato intoccabile, ci mettiamo del nostro. Michael Ruben &egrave; un gran bel pilota, capace di far sua la Superstock 2017, molto bravo nell'aggiudicarsi il titolo "Indipendent Rider" 2020. Ormai da una vita legato a Ducati, Rinaldi corre in SBK dal 2018, risultando costantemente in crescita: quattordicesimo, tredicesimo, settimo, quinto e quarto. E qui, appunto, siamo chiamati a un giudizio parziale, che non passi come definitivo: il ventottenne &egrave; da considerarsi esperto di categoria, "seduto" sulla sella migliore. Chi ha il coraggio di negare che la Ducati Panigale V4 R del team Auba sia la pi&ugrave; competitiva e ambita moto del lotto?! Noi no, ecco perch&eacute;, in virt&ugrave; del talento detenuto dal pilota, ci aspetteremmo di pi&ugrave;. Molto probabilmente anche squadra e sponsor chiedono di pi&ugrave;, nella comparazione severa ma necessaria con Alvaro Bautista, mattatore assoluto. Il contratto di Rino scade a fine anno e, a sensazione, diremmo che il Pirelli Emilia-Romagna Round rappresenti una sorta di ultima spiaggia per il suo futuro insieme alla Rossa, perlomeno in ambito strettamente ufficiale. Sepr&agrave; ripetere quanto realizzato due stagioni orsono, il tavolo della trattativa si riveler&agrave; per lui pi&ugrave; favorevole, altrimenti...       

Il contratto col team Aruba scade a fine anno, la vittoria manca dal settembre 2021: Michael Ruben difende il posto in Ducati ufficiale

Dentro o fuori: SBK di Misano ultima spiaggia per Rinaldi?

        Michael Ruben Rinaldi ha concluso i test SBK di Phillip Island con il terzo tempo nella seconda giornata di collaudi, staccato di due decimi dall&rsquo;incontenibile Alvaro Bautista che, come nel 2022, anche in questo scorcio di 2023 sembra fare un altro sport rispetto al resto della concorrenza. Rinaldi &egrave; soddisfatto  Rinaldi pu&ograve; sorridere comunque perch&eacute;, cronologici alla mano, i tempi fatti registrare in questi due giorni di test lo proiettano tra i candidati a una posizione da podio nel round di apertura del WorldSBK 2023. &ldquo;Sono molto soddisfatto dei miei test. Oggi ho lavorato in vista del weekend, infatti ho fatto una simulazione gara che ha soddisfatto le mie aspettative &ndash; le parole del pilota Aruba.it Racing Ducati al termine del marted&igrave; di prove &ndash; l&rsquo;unico neo riguarda gli ultimi giri, in cui ho accusato un forte calo di grip dei miei pneumatici. Dovr&ograve; lavorare per migliorare sotto questo aspetto&rdquo;. Il bicchiere di Michael &egrave; quindi pi&ugrave; pieno che vuoto: &ldquo;Sono soddisfatto del lavoro svolto in inverno e dei progressi mostrati. Sia nei test di Jerez che in quelli di Portimao era andato tutto bene, qui avevo bisogno di conferme&rdquo; ha proseguito il pilota romagnolo, protagonista anche di una scivolata senza conseguenze di rilievo. Michael punta al podio  &ldquo;Sono caduto in curva 10, mentre stavo simulando il passo gara ma con una gomma differente &ndash; il racconto di Rinaldi &ndash; purtroppo ho perso l&rsquo;anteriore ma fortunatamente sono riuscito a tornare ai box e completare il lavoro previsto. In queste condizioni una caduta ci pu&ograve; stare, sia io che gli altri piloti stiamo cercando il limite e cadere &egrave; quasi inevitabile&rdquo;. Alla luce di quanto visto nei test australiani, immaginare il ducatista tra i candidati al podio &egrave; lecito: &ldquo;Il podio &egrave; un obiettivo realistico &ndash; ha confermato Rinaldi - guardando le simulazioni di oggi direi che io, Locatelli, Razgatlioglu e pure Rea possiamo giocarci il secondo posto alle spalle di Alvaro. Ci giochiamo il secondo posto in quattro, io mi sento pronto&rdquo; la conclusione del pilota identificato col numero 21.  SBK, da Toprak a Gardner: il futuro in Yamaha il futuro &egrave; (quasi) gi&agrave; qui       

Il pilota Aruba.it Racing Ducati ha concluso la seconda giornata di collaudi al terzo posto. Il podio &egrave; l'obiettivo per le gare del weekend

SBK Phillip Island, Rinaldi: "In gara mi giocherò il secondo posto"

        Dopo la stagione 2022, dove ha trionfato il pilota Ducati Alvaro Bautista riportando il team di Borgo Panigale sul tetto del mondo, il paddock della superbike &egrave; pronto per tornare a viaggiare nelle varie piste del mondo. Si comincia in Australia il 24-26 febbraio per poi puntare all&lsquo;Indonesia il weekend del 4 marzo, e tornare in Europa il 21 aprile in Olanda.  Le novit&agrave; della stagione 2023 SBK Una delle news pi&ugrave; importanti &egrave; quella dell&rsquo;arrivo di Danilo Petrucci nel campionato delle derivate di serie. Il pilota umbro prender&agrave; parte alla stagione prossima in sella alla moto del team Barni Racing dopo la parentesi nel Motoamerica Inoltre c&rsquo;&egrave; anche Remy Gardner che sceglie la SBK dopo gli anni nel motomondiale. Ha deciso di cambiare paddock dopo solo una stagione in MotoGP. Correr&agrave; in sella alla Yamaha del team GYTR GRT WorldSBK.  Dove vedere in tv il GP Australia SBK &Egrave; possibile seguire il weekend di gara in diretta su Sky Sport Motogp (canale 208) nei seguenti orari (ora italiana): Venerdi 24  Supersport, Prove libere 1: ore 0:30 Superbike, Prove libere 1: ore 1.30 Supersport, Prove libere 2: ore 5.00 Superbike, Prove libere 2: ore 6.00 Sabato 25  Superbike, Prove libere 3: ore 0.50 Supersport, Superpole, diretta: ore 2.25 Superbike, Superpole, diretta: ore 3.10 Supersport, Gara 1, diretta: ore 4.30 Superbike, Gara 1, diretta: ore 6.00 Domenica 26  Superbike, Warm up: ore 0.30 Supersport, Warm up: ore 0.55 Superbike, Superpole Race, diretta: ore 3.00 Supersport, Gara 2, diretta: ore 4.30 Superbike, Gara 2, diretta: ore 6.00 Programmazione TV8  In alternativa per chi non disponesse dell&rsquo;abbonamento Sky c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di vedere il weekend Superbike ai seguenti orari (ora italiana) su TV8: Sabato 25 Superbike, Gara 1, diretta: ore 6.00 Superbike, Gara 1, replica: ore 16.15 Domenica 26 Superbike, Superpole Race, differita: ore 5.00 Superbike, Gara 2, diretta: ore 6.00 Superbike, Superpole Race, replica: ore 13.00 Superbike, Gara 2, replica: ore 14.00 Calendario SBK 2023: date, orari tv, dove vederla       

Tutto pronto per la prima tappa del campionato delle derivate di serie, si vola a Phillip Island: ecco il programma del weekend&nbsp;

SBK, GP Australia: orari, date, dove vederlo in TV

        Da Madonna di Campiglio all&rsquo;Auditorium Aruba. Dopo aver svelato tra le montagne la livrea delle proprie Superbike infatti il team Ducati Aruba ha deciso di sfruttare il proprio imponente nuovo complesso &ndash; situato nei pressi di Bergamo &ndash; per presentare anche la livrea 2023 del team Supersport, che con il confermato Nicol&ograve; Bulega va a caccia del bersaglio grosso.&nbsp;Sei infatti pilota e colori sono rimasti gli &ndash; o quasi &ndash; gli stessi, gli obiettivi cambiano. &ldquo;Il pacchetto pu&ograve; funzionare &ndash; le parole del Team Principal Stefano Cecconi &ndash; e l&rsquo;obiettivo di conseguenza &egrave; quello di vincere&rdquo;. L&rsquo;appetito vien mangiando d&rsquo;altronde in casa Aruba, e dunque dopo aver cancellato il numero zero dalla casella titoli vinti c&rsquo;&egrave; voglia di replicare, conquistando l&rsquo;alloro anche nella classe di mezzo. Bulega: &ldquo;Siamo migliorati e pi&ugrave; consapevoli, puntiamo in alto&rdquo;  Occhi puntati dunque su Bulega, rimasto in Supersport un altro anno &ndash; a differenza ad esempio di Baldassarri &ndash; per conquistare qualcosa di importante. &ldquo;L&rsquo;anno scorso &egrave; servito per imparare tante cose, quindi ora siamo maggiormente pronti. Ho lavorato tanto durante l&rsquo;inverno, e la moto &egrave; certamente in grado di stare nelle prime posizioni: non vedo l&rsquo;ora di essere in Australia&rdquo;.&nbsp;In Australia il pilota italiano voler&agrave; insieme ai due portacolori Aruba in SBK Michael Ruben Rinaldi ed Alvaro Bautista, presenti alla serata tra scherzi e battute. &ldquo;Alvaro ha vinto, ma ha 10 anni in pi&ugrave; di me&rdquo;ha aperto il romagnolo sorridendo, &ldquo;ha gi&agrave; iniziato la guerra psicologica ma lo sistemo&rdquo; la risposta dello spagnolo, tra una risata e l&rsquo;altra. Ultimi momenti di leggerezza prima di fare sul serio: Phillip Island sta arrivando.  MXGP e SBK: Kawasaki punta al doppio alloro 2023       

Nella splendida cornice dell'Auditorium Aruba ha preso il via la nuova stagione. Bulega: "Lavorato tanto, sono pronto"

SSP, presentato il team Aruba: "Vogliamo vincere"

Nella puntata della nostra rubrica After The Flag, Damiano Cavallari e Francesco Allevato hanno avuto l&rsquo;onore di ospitare Michael Ruben Rinaldi, l&rsquo;italiano compagno di box dell&rsquo;attuale campione del mondo Alvaro Bautista.  Il 27enne spiega i suoi obiettivi per il 2023 e racconta anche aneddoti divertenti.    L&rsquo;intervista   La prima domanda che tu voglio fare &egrave;: com&rsquo;&egrave; andata la stagione passata raccontacela un p&ograve;?  Sicuramente rispetto al 2021 &egrave; stata migliore seppur non sono riuscito ad ottenere una vittoria. I primi tre sono stati fortissimi e il livello era davvero alto. &Egrave; stato un anno di crescita che mi servir&agrave; per essere veloce nel 2022. Sar&agrave; tutta esperienza in pi&ugrave; che mi aiuter&agrave;.  Come ti stai preparando in questa pausa per il 2023?  Ho gi&agrave; iniziata la preparazione i primi di dicembre, subito dopo due settimane, avendo finito pi&ugrave; tardi della MotoGP e cominciando presto a febbraio. Ho girato in moto, mi sono allenato fisicamente in palestra per essere il pi&ugrave; possibile pronto per l&rsquo;inizio dell nuova stagione e non vedo l&rsquo;ora.  Ci sono stati dei miglioramenti che la scorsa stagione ti puoi portare nella prossima?  Sono consapevole dei punti da migliorare perch&eacute; abbiamo analizzato bene la stagione e dove poter migliorare, vedendo cosa sbagliavo e cosa ho fatto di buono. Principalmente mi manca la costanza durante la gara e le sessione, non tanto durante il campionato. Anche per questo ho cambiato un po&#39; la preparazione. Dobbiamo migliorare ulteriormente perch&eacute; i tre &ndash; Razgatlioglu, Bautista e Rea - non ti lasciano un centimetro e devi guadagnartelo con il lavoro a casa.  Il 24 febbraio ci sar&agrave; la prima gara in Australia, a Phillip Island, questo circuito &egrave; nelle vostre corde?  Si addice alla moto perch&eacute; Alvaro ha vinto l&igrave;. Sul questo tracciato l&rsquo;anno scorso sono stato performante, io pi&ugrave; che la moto, ora sono in diversa forma, &egrave; la prima gara e non l&rsquo;ultima quindi la situazione cambia. Deve essere migliore della scorsa gara svolta la stagione passata.    Gli arrivi di Petrucci, Aegerter possono far s&igrave; che la stagione sia pi&ugrave; equilibrata?  Riguardo il livello sar&agrave; ancora pi&ugrave; alto dall&rsquo;anno scorso. Io cercher&ograve; di fare subito delle prime belle gare consapevole del fatto che arriveranno i nuovi e non bisogner&agrave; farsi trovare impreparati.  Ti faccio una domanda delicata, per&ograve; voglio sapere il tuo pensiero. Cosa ne pensi di questo &ldquo;buonismo&rdquo; nel motociclismo, quale &egrave; la tua impressione da pilota?  Credo che il rispetto in pista e fuori sia la prima cosa. Le scaramucce ci sono tra tutti anche oggi. Adesso, magari, si notano di meno perch&eacute; con social siamo tutti con gli occhi puntati. Alla fine noi dobbiamo pensare a dare il massimo e fare risultati senza farci distrarre dall&rsquo;esterno. Se sembra &ldquo;buonismo&rdquo; &egrave; perch&eacute; stiamo molto attenti a fare cavolate, vista la risonanza che possono generare.  Essere compagni di Bautista com&rsquo;&egrave; per te?  &Egrave; sicuramente utile essere di fianco ad Alvaro, &egrave; solo un vantaggio. Pur non essendo coetanei, ha 11 anni pi&ugrave; di me, ci aiutiamo molto l&rsquo;un l&rsquo;altro. Stiamo collaborando per migliorarci. Lui &egrave; stato pi&ugrave; forte quest&rsquo;anno per la maggior parte del campionato, ma dove ero pi&ugrave; forte io ha avuto comunque l&rsquo;umilt&agrave; di chiedermi consigli e cos&igrave; tutte le alte volte lui &egrave; stato disponibile per aiutarmi.  Avere un campione del mondo di fianco pu&ograve; permetterti di migliorare molto. &Egrave; solo un vantaggio, oltre che a livello umano in cui siamo molto legati.  Sei riuscito a chiedere a Dovizioso di farti da coach?  Andrea &egrave; un amico mi aiuta in molti aspetti, soprattutto della mia persona, pi&ugrave; che della mia carriera. Non pu&ograve; fare il mio coach perch&eacute; &egrave; impegnato in progetti che vuole portare avanti in questo periodo, ma &egrave; un punto di riferimento per me, come un fratello maggiore. Nel momento giusto ti dice la parola che serve per renderti pi&ugrave; tranquillo e fare bene. Avendo caratteri totalmente diversi &egrave; un buon amico e essendo un pilota d&rsquo;esperienza &egrave; utilissimo.  Prendendo come spunto proprio il Dovi, quali sono stati i tuoi piloti di riferimento?  Valentino &egrave; stato il primo amore a livello sportivo e tutt&rsquo;ora quando corro con lui al ranch &egrave; sempre un onore, &egrave; una leggenda. Per me la generazione di Stoner, Pedrosa, Lorenzo e lo stesso Vale e Dovi, mi hanno fatto innamorare di questo sport.    Da bambino correvi insieme a Pecco e Bastianini, sulle minimoto. Gareggiando in quell&rsquo;epoca c&rsquo;era un qualcosa di frizzantino nell&rsquo;aria, vedendo poi i risultati che avete ottenuto?  &Egrave; figo perch&eacute; i due nomi che hai detto sono qui con me e trovarsi tutti insieme cos&igrave; in alto &egrave; bellissimo. Siamo partiti dalle mini moto con il solo obiettivo di divertirci. Vederci tutti insieme nella massima categoria &egrave; emozionante. Per me &egrave; un orgoglio. La vedo ancora lunga la salita per la cima della montagna, ma sono contento e soddisfatto di ci&ograve; che ho fatto fino ad ora.  Parlando dei test quali sono le novit&agrave;?  Vi posso dire molto poco per&ograve; ci sono delle evoluzioni sulla moto, proprio tecniche, e lavorare ai test servir&agrave; per sciogliersi un po&#39; e una volta che avremmo dei tempi constatemene veloci potremmo concentrarci ulteriormente.   

Il pilota Superbike del team Ducati Aruba.it si racconta in un intervista inedita

Esclusivo Michael Rinaldi: &ldquo;Dovizioso come coach? Mi piacerebbe ma non ha tempo&quot;

        La stagione 2023 si avvicina a grandi passi per la Superbike, e per Alvaro Bautista &egrave; tempo di scelte. Non solo dal punto di vista, con la nuova Panigale V4R tutta da scoprire nei test di Jerez di fine gennaio, bens&igrave; anche in termini di numero di gara.&nbsp;Come per il suo collega Pecco Bagnaia in MotoGP infatti il titolo mondiale ottenuto nella passata stagione gli consente di poter utilizzare nel 2023 il famigerato numero 1, sogno di tutti piloti messo in questi anni un po&rsquo; in soffitta per esigenze di marketing e comunicazione. Plebiscito per il numero 1&nbsp;&nbsp;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alvaro Bautista (@abautista19)      Una scelta difficile, per la quale lo spagnolo di casa Ducati ha deciso di chiedere aiuto ai propri tifosi, tramite un sondaggio su Twitter. Come tra i presenti alla festa Ducati andata in scena a Bologna il&nbsp;numero 1 ha colto una vittoria schiacciante, conquistando ben il 70% dei voti: d&rsquo;altronde il numero 1 ha sempre avuto un fascino particolare, come ad esempio il numero 10 nel calcio.&nbsp;Tutto deciso dunque? No, perch&eacute; lo stesso Bautista ha commentato &ldquo;Ora che conosco la vostra preferenza, presto saprete la mia&rdquo;. Non resta dunque che attendere, per capire se in SBK torner&agrave; o meno una Ducati con il numero 1. SBK, Rinaldi e il 2023: un anno per lui cruciale. Questo &egrave; il suo momento       

Lo spagnolo ha pubblicato un sondaggio sul proprio profilo twitter, dove tra le due opzioni non vi &egrave; stata partita&nbsp;

SBK, Bautista e la scelta del numero per il 2023: i tifosi hanno le idee chiare

        Con 242 punti ha concluso Nicol&ograve; Bulega la sua prima stagione in Supersport, alla guida della Ducati del team Aruba.it Racing e questo gli ha valso il quarto posto in campionato. Ad un evento del title sponsor abbiamo incontrato il pilota romagnolo che ha tirato le somme di quest&rsquo;anno e messo nel mirino i futuri rivali. Come commenti oggi la stagione appena conclusa?&ldquo;Il bilancio &egrave; abbastanza positivo. Sono stato il miglior pilota Ducati del campionato, peccato che da dopo la pausa estiva abbiamo fatto un po&rsquo; di fatica. Siamo partiti molto bene, la mia moto a inizio anno tra le Ducati era la pi&ugrave; competitiva e sapevo sfruttarla bene. Mi sono abituato velocemente ad una moto completamente diversa rispetto alla Moto2&rdquo;. Il paragone con il paddock della MotoGP  Gli ultimi cinque round sono stati pi&ugrave; difficili."Durante la pausa estiva gli altri piloti Ducati hanno fatto uno step in avanti, per esempio Federico Caricasulo. Io ho comunque fatto un podio a Phillip Island, sul bagnato, senza aver mai provato queste gomme Pirelli. Ho chiuso quarto, mi sarebbe piaciuto essere terzo, purtroppo per&ograve; ci sono state alcune situazioni in cui ho perso un po&rsquo; di punti". Come racconti questa categoria per te nuova?"Sono stato sorpreso in positivo perch&eacute; arrivando dal paddock della MotoGP mi aspettavo tutto meno scenografico, invece nella Superbike ci sono tante cose interessanti. Tipo la doppia gara, la possibilit&agrave; di comprare il biglietto per entrare nel paddock. Per gli appassionati &egrave; pi&ugrave; bello perch&eacute; vedono di pi&ugrave; le moto, rispetto alla MotoGP. Non pensavo fosse cos&igrave; familiare, mi sono trovato molto bene. Anche con il mio team, fin da subito, poi il mio capotecnico lo conoscevo gi&agrave;, avevo lavorato con lui nel 2020. Il cambio con le gomme mi &egrave; piaciuto tanto: con le Dunlop faticavo, soprattutto con l&rsquo;anteriore che non perdona, invece sono rimasto colpito quando alla prima uscita con le Pirelli potevo gi&agrave; spingere. Questo anche per la fiducia aiuta tanto". "Queste supposizioni hanno rappresentato la cosa pi&ugrave; brutta di tutto l&rsquo;anno"  Il tuo futuro lo vedi in Superbike?&ldquo;Qui sto molto bene. In Moto2 se non sei veramente in un team super top, si fa fatica a emergere. Il mio primo anno con Sky, che era una squadra ottima, non avevo fatto cos&igrave; male, poi mi ero operato e avevo avuto delle sfortune. Con Gresini ho fatto pi&ugrave; di fatica, ma ora sto bene qui. Preferirei arrivare ad un livello buono in Superbike&rdquo;. Essendo poi con Aruba magari il passaggio potrebbe arrivare pi&ugrave; avanti.&ldquo;Non voglio chiaramente restare in Supersport, la volont&agrave; &egrave; di approdare in Superbike. Se far&ograve; bene, perch&eacute; no&rdquo;. Com&rsquo;&egrave; stato lottare in pista con moto di differenti cilindrate?&ldquo;Chi non capisce niente di moto mi ha fatto arrabbiare un bel po&rsquo;. Mi sono sentito dire: &ldquo;Come fai a non vincere con un mille?&rdquo; Queste supposizioni hanno rappresentato la cosa pi&ugrave; brutta di tutto l&rsquo;anno&rdquo;. Ora arriva il bello, con l&rsquo;anno di esperienza che avete.&ldquo;Vanno via due piloti forti, ma arriva Jorge Navarro che per lo stile di guida che ha me lo aspetto forte. Poi Marcel Schrotter, a Phillip Island era gi&agrave; andato forte, Stefano Manzi, Can Oncu...&rdquo; SBK, Serafino Foti: "Non &egrave; per il peso che Bautista ha vinto il titolo"       

Dopo il primo anno passato in Supersport, il pilota dell'Aruba Ducati ha raccontato com'&egrave; andata, com'&egrave; l'ambiente e le sensazioni avute

SSP, Bulega: “Il mondo Superbike più bello di quello MotoGP per un tifoso”

La festa del pilota spagnolo che ha riportato il titolo piloti a Borgo Panigale dopo 11 anni di digiuno 

SBK Indonesia: tutti gli scatti della festa mondiale di Alvaro Bautista

        Qui in Malesia sta andando in scena il penultimo appuntamento per il campionato di SBK e a pochi &ldquo;giri&rdquo; dalla fine della stagione 2022 tutti i piloti vogliono cercare il massimo da ogni singola gara. Oggi per&ograve; non &egrave; stata una delle migliori prestazioni per il pilota Ducati Aruba.it Michael Rinaldi: &ldquo;Sono partito bene seppur non era in una posizione molto avanzata. Giro dopo giro il feeling peggiorava, sia con la moto, ma soprattutto con le gomme. A tre, quattro giri dal termine ho avuto un calo impressionante delle gomme che mi ha condizionato.&rdquo;  Puntare a Domenica  La giornata di sabato per Rinaldi non &egrave; stata buonissima. Michael punta a fare bene domani cercando di ritrovare il feeling per spingere: &ldquo;Domenica dovr&ograve; fare il massimo gi&agrave; dalla Superpole race. Dovr&ograve; cercare di fare soprassi per sperare di partire in una buona posizione in gara 2. Troveremo i problemi che ci hanno penalizzato oggi e spingeremo al massimo per fare il risultato domani.&rdquo;       

Anche per il pilota italiano &egrave; stata un gara dura e chiude quinto dietro a Locatelli

SBK Mandalika, Rinaldi: “Risolveremo i problemi per spingere al massimo domani”

        &Egrave; iniziato nel segno di Alvaro Bautista il weekend di Mandalika, penultimo appuntamento del Mondiale SBK 2022. In Indonesia, il pilota Aruba.it Racing &egrave; stato il pi&ugrave; veloce al termine del secondo turno di libere grazie al crono di 1:33.626, tempo che lo spagnolo ha realizzato nei minuti finali della FP2. Il leader del Mondiale &egrave; stato l'unico a scendere sotto il muro dell'1:34, riferimento cronometrico che sembra comunque destinato a scendere man mano che l'asfalto andr&agrave; a gommarsi.&nbsp; SBK Indonesia: gli orari tv SKY e TV8 Rinaldi in Top 3  La pista indonesiana ha sorriso alla Ducati Panigale, perlomeno in questa prima giornata di prove: lo dimostra la presenza di Michael Ruben Rinaldi in terza posizione, staccato per&ograve; di quasi un secondo dal compagno di box (1:34.590). In mezzo ai due ducatisti troviamo Toprak Razgatlioglu, arrivato in Indonesia con il chiaro intento di rovinare la possibile festa iridata di Bautista (qui le combinazioni): il turco, che aveva realizzato la miglior prestazione nella FP1 del mattino, a fine giornata ha dovuto accontentarsi della seconda posizione a quattro decimi da Bau Bau (1:34.088). In quarta posizione, cinque millesimi pi&ugrave; lento di Michael Ruben Rinaldi, troviamo Jonathan Rea: il sei volte campione del mondo &egrave; apparso in netta difficolt&agrave; in sella alla sua Kawasaki in entrambe le sessioni del venerd&igrave; (nella FP1 era addirittura ottavo) e il distacco da Alvaro &ndash; quasi un secondo &ndash; &egrave; l&igrave; a dimostrarlo. Bassani &egrave; 9&deg;  Sono ben quattro le Ducati in Top 10: Xavi Fores, in pista con i colori del Team Barni, &egrave; sesto, mentre Axel Bassani (Motocorsa Racing) &egrave; nono. Nei primi dieci troviamo anche le Yamaha R1 di Garrett Gerloff, quinto, e Andrea Locatelli, settimo davanti a Xavi Vierge. Decima posizione per Scott Redding (BMW). Giornata da dimenticare per Iker Lecuona, protagonista di un brutto highside in curva 4 che ha costretto i Commissari a esporre la bandiera rossa. Toccher&agrave; ai medici stabilire se il pilota Honda potr&agrave; prendere parte ai restanti turni del fine settimana. BSB in lutto: Keith Farmer &egrave; morto La classifica         

Il pilota Ducati &egrave; il pi&ugrave; veloce al termine del venerd&igrave; di Prove sul tracciato di Mandalika: Rea &egrave; 4&deg; dietro a Rinaldi. Brutta caduta per Iker Lecuona

78 risultati per 'aruba'