        In concomitanza con il Motomondiale, sul circuito qatariota di Lusail si &egrave; svolto anche il primo round della Asia Talent Cup, trofeo monomarca Honda divenuto ormai parte integrante della &ldquo;Road to MotoGP&rdquo; che quest'anno celebra il decimo anniversario. Da qui sono passati quasi tutti i piloti asiatici ora impegnati nei vari mondiali, come i gemelli Can e Deniz Oncu, Ai Ogura, Somkiat Chantra, Mario Aji e Taiyo Furusato, giusto per fare qualche esempio recente, ma quest'anno la lotta per le posizioni di vertice si prospetta come un duello tra Giappone e Indonesia. Moto3, dalla caduta alla Top 10: la rocambolesca domenica di Ortol&aacute; Una vittoria a testa per Mitani e Ramadhipa  A conquistare il primo successo del 2024 &egrave; stato il giapponese Zen Mitani, vero e proprio dominatore di Gara 1. L'unico in grado di impensierirlo &egrave; stato il connazionale Ryota Ogiwara, ma una caduta di quest'ultimo ha spianato la strada al giovane pilota del Sol Levante. Giappone che ha monopolizzato il podio, visto che in seconda e terza posizione hanno chiuso rispettivamente Riichi Takahira e Seiryu Ikegami. Gara 2 &egrave; stata decisamente pi&ugrave; movimentata e si &egrave; conclusa con una vera e propria volata, in cui ad avere la meglio sul traguardo &egrave; stato l'indonesiano Kiandra Ramadhipa, bravo a contenere gli attacchi del gi&agrave; citato Zen Mitani che, con un primo ed un secondo posto, lascia Lusail da leader di campionato. Terza piazza per Kiattisak Singhapong, mentre va segnalata una seconda caduta di Ryota Ogiwara, coinvolto nella carabola innescata da Farish Hafiy e costretto quindi a ripartire &ldquo;da zero&rdquo; nei prossimi appuntamenti. MotoGP, Honda e Yamaha faticano: la rivoluzione &egrave; ancora lontana Una pausa lunghissima prima del secondo round  I piloti della ATC affronteranno ora una lunghissima pausa prima di tornare in azione per il secondo round, visto che seguiranno il tour asiatico di fine stagione della MotoGP. Il prossimo appuntamento sar&agrave; infatti a settembre sul circuito indiano di Buddh, seguito da Mandalika, Motegi, Buriram e Sepang, teatro delle due gare conclusive nel primo fine settimana di novembre. Un'attesa cos&igrave; lunga da poter cambiare i valori in campo visto lo scorso weekend in Qatar: sar&agrave; ancora Giappone contro Indonesia? MotoAmerica, Aprilia inarrestabile: vittoria anche in Gara 2 a Daytona       

Il giapponese e l'indonesiano hanno conquistato un trionfo a testa nell'appuntamento inaugurale sul circuito di Lusail. Weekend da dimenticare per Ogiwara

Asia Talent Cup: vittorie per Mitani e Ramadhipa nel primo round

        Nel weekend del Gran Premio dell'Indonesia sul tracciato di Mandalika, il Team Asia ha reso noti i nomi dei piloti che ne difenderanno i colori nel 2024, sia per quanto riguarda la Moto2, sia per la Moto3. Si tratta di un paio di rinnovi, una promozione ed una conferma direttamente dal Mondiale Junior: ecco chi saranno. Marquez in Gresini: cosa ne pensano i piloti MotoGP Chantra e Aji in Moto2  Per quanto riguarda la classe intermedia del Motomondiale, non c'&egrave; mai stato alcun dubbio a proposito del rinnovo di Somkiat Chantra, che con il passaggio in un'altra squadra (MT Helmets-MSi) di Ai Ogura diventer&agrave; il vero e proprio pilota di punta del team in quella che sar&agrave; la sua sesta stagione completa nella categoria. Al fianco del thailandese arriver&agrave; l'indonesiano Mario Suryo Aji, promosso in Moto2 dopo un biennio in Moto3 in cui non &egrave; riuscito ad esprimersi al meglio per via di un fisico non adatto alla classe leggera. Con una moto pi&ugrave; pesante e potente come la Kalex motorizzata Triumph potrebbe finalmente ritrovare la competitivit&agrave; gi&agrave; mostrata ai tempi della Rookies Cup. GP Indonesia: Bagnaia e Martin pronti per duellare a Mandalika Furusato e Buasri in Moto3   Passando alla Moto3, per il terzo anno consecutivo a difendere i colori del team di Hiroshi Aoyama ci sar&agrave; Taiyo Furusato. Il passaggio diretto dalla Asia Talent Cup al mondiale non &egrave; stato facile, ma il pilota del Sol Levante sta continuando a crescere e il prossimo potrebbe rivelarsi come l'anno della sua definitiva maturazione. La novit&agrave; dall'altro lato del box sar&agrave; invece rappresentata dal thailandese Tatchakorn Buarsi, che debutter&agrave; a tempo pieno nel Motomondiale dopo diverse stagioni in Rookies Cup e nel Mondiale Junior Moto3, dove ha anche gi&agrave; trovato la vittoria correndo proprio con il Talent Team di casa Honda. SBK 2024: cosa cambier&agrave; davvero con il nuovo regolamento tecnico?       

Tra conferme, promozioni e volti nuovi, ecco i quattro piloti che scenderanno in pista il prossimo anno con le moto del team capitnatato da Hiroshi Aoyama

Moto2 e Moto3: svelate le line up ufficiali del Team Asia per il 2024

        Pu&ograve; apparire poca cosa - se osservata dall'Europa, soprattutto in Italia - ma il Gran Premio Moto2 del Giappone &egrave; grossa opportunit&agrave; ed evento dell'anno per Ai Ogura. Ovvio, lui &egrave; nipponico di Tokio e nato il 26 gennaio 2001, certo, per&ograve; il concetto &egrave; pure legato alla struttura per cui corre: IDEMITSU Honda Team Asia.&nbsp; MotoGP Giappone: il programma TV Ogura e Motegi: vittoria nel 2022, poi mai pi&ugrave; L'anno scorso Ai figurava davvero da protagonista di classe, infatti, ha tenuto aperto il discorso legato al titolo mondiale sino alla fine, chiuso da due cadute consecutive. In Malesia &egrave; andato a terra mentre stava per porre il sigillo defitivo, a Velencia &egrave; volato nel curvone pi&ugrave; veloce e meno consigliato ove scivolare malamente. E dire che, tra le altre cose, si dava papabile al passaggio in MotoGP. Sembrebbe che Ai abbia rifiutato una RC213 V, preferendo rimanere nella categoria di mezzo. Col senno di poi, diremmo che abbia fatto bene, per almeno due validi ed elencabili motivi.  Con la quattro cilindri prototipale dell'Ala fatica chi gi&agrave; &egrave; esperto, tra cui Marc Marquez. Prima deve convincere in Moto2 e poi passare in MotoGP  Precisato ci&ograve;, Ogura &egrave; un forte pilota, magari un po' timido, ma veloce. Proprio a Motegi nel 2022 centr&ograve; l'ultimo successo iridato, a fare il tris con le affermazione di Jerez e Red Bull Ring. I podi ottenuti anche a Termas, Austin, Mugello e Assen spiegano la capacit&agrave; di essere competitivo su pista assai diverse tra loro.  Motegi 2023: Ogura tutto o niente in Giappone Partita male, la stagione 2023 di Ai si &egrave; rivelata pi&ugrave; dura del previsto. Infortuni, cadute pochi punti e scarsa efficacia almeno sino al Sachsenring, settimo appuntamento d'annata. Poi (improvvisamente?!) secondo posto ad Assen, l'Universit&agrave; a due ruote. Ottavo in Gran Bretagna dove c'erano condizioni meteo terribili, bellissimo terzo posto in Austria, dove gi&agrave; aveva vinto. Catalunya e Misano mica male, "zero" in India. Proprio a precedere il Giappone, in cui sarebbe stato meglio per lui arrivarci col morale alto. Non temete: aria di casa e i vertici Honda, Idemitsu e del team Asia daranno la sveglia ad Ogura, il quale ce la metter&agrave; tutta per sovvertire il traballante trend, tramutandolo in un finale di solo alti, a partire dal Twin Ring di Motegi. Prima di passare nel neonato MT Helmets-MSI nel 2024.        

Al Twin Ring il giapponese giocher&agrave; in casa: proprio un anno orsono sulla stessa pista l'ultimo successo mondiale. Weekend 2023 valida riscossa

Ogura e la chance di Motegi: Ai vuole tornare protagonista in Moto2

        Dopo Izan Guevara, la Moto2 si ritrova orfana di un altro pilota particolarmente atteso per il primo Gran Premio della stagione, ovvero Ai Ogura. Il giapponese, vicecampione dello scorso anno alle spalle di Augusto Fernandez, non sar&agrave; al via del weekend all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao a causa di un infortunio al polso rimediato durante un allenamento con la moto da cross nelle scorse settimane. Orari MotoGP Portimao 2023: la programmazione Sky e TV8 Inizio di stagione in salita per Ogura  Il portacolori dell'Honda Team Asia aveva gi&agrave; saltato i test prestagionali di Jerez e Portimao, sottoponendosi negli scorsi giorni ad un'operazione a Barcellona. Il periodo di recupero si &egrave; rivelato pi&ugrave; lungo del previsto, facendogli quindi cominciare in ritardo la stagione. Il rientro di Ogura dovrebbe infatti avvenire nel prossimo appuntamento, ovvero quello in Argentina sul circuito di Termas de Rio Hondo, mentre in Portogallo la squadra capitanata da Hiroshi Aoyama schierer&agrave; soltanto il thailandese Somkiat Chantra nella classe intermedia. MotoGP, Pirro: "Ducati ha imparato dagli errori, confermarsi non &egrave; facile" Ogura preferisce non prendere rischi  &ldquo;Purtroppo, non potr&ograve; correre il Gran Premio del Portogallo&rdquo;, ha detto Ai, chiaramente dispiaciuto. &ldquo;Qualche settimana fa ho avuto un incidente durante un allenamento con la moto da cross, mi sono infortunato al polso e il recupero si &egrave; rivelato pi&ugrave; complesso di quanto pensassi. Non voglio correre rischi affrettando il mio rientro, perci&ograve; punto a tornare direttamente in Argentina. La nostra stagione comincer&agrave; da l&igrave;&rdquo;. Rookies Cup, la stagione inizia a Portimao: occhi puntati su Pini e Boggio       

Il vicecampione dello scorso anno non correr&agrave; il primo Gran Premio della stagione a causa di un infortunio, ma dovrebbe rientrare per l'Argentina

La Moto2 perde un altro protagonista: anche Ogura out a Portimao

        Una delle grandi novit&agrave; del Mondiale Supersport 2023 potrebbe essere il ritorno in griglia della Honda, con l'ultima evoluzione della CBR600RR che dovrebbe venir affidata al team MIE e ad un paio di piloti, tra cui il giapponese Yuta Okaya. Per la serie iridata si tratter&agrave; di un gradito ritorno dopo due anni di assenza, ma la moto della Casa di Tokyo &egrave; gi&agrave; presente in diversi campionati sia in Asia che in Europa, dove si sta rivelando altamente competitiva. Regina della SSP in patria  Seppur differente rispetto alla &ldquo;vecchia&rdquo; CBR soltanto per alcuni dettagli come il ride by wire, una nuova elettronica con piattaforma inerziale (IMU) e le appendici aerodinamiche ben visibili sulla carena, la Honda si sta gi&agrave; mettendo in luce a suon di vittorie e ottime prestazioni nei principali campionati asiatici. In Giappone, nel contesto dell'All Japan dove viene utilizzata in configurazione Stock, &egrave; in testa al campionato con il giovane Kota Arakawa, ma anche nell'Asia Road Racing Championship &egrave; davvero competitiva. In quest'ultimo, infatti, i piloti in sella alla CBR occupano quattro delle prime cinque posizioni della classe Supersport 600, compresi alcuni centauri dai trascorsi nel Motomondiale come Andi Farid e Khairul Idham Pawi. Honda Team Asia: confermata la line up Moto2 e Moto3 per il 2023 Gi&agrave; al top anche nelle Road Races   Oltre ad essere diventata la moto da battere nelle serie asiatiche, per&ograve;, la Honda &egrave; stata gi&agrave; utilizzata in gara anche in Europa e, in particolare, nelle corse su strada. Anche in questa campo, la CBR si &egrave; rivelata una degna avversaria per la collaudatissima Yamaha R6, vincendo (sempre con uno specialista delle Road Races quale Davey Todd alla guida) alla Southern 100, ad Armoy e alla Gold Cup di Scarborough. Inoltre, la moto giapponese ha gi&agrave; assaggiato le piste europee nel contesto del BSB, dove a portarla in gara in Superstock 600 con i colori del team di Ian Lougher (10 volte vincitore al TT) &egrave; stato il giovane italiano Alessio Guarnieri, il quale ha preso parte ai round di Silverstone e di Oulton Park. A giudicare dall'evidente versatilit&agrave; della nuova CBR600RR, quindi, non ci sarebbe da stupirsi se diventasse una delle protagoniste del Mondiale Supersport 2023.&nbsp;&nbsp; BSB, niente Donington per Mackenzie: stagione finita per il campione 2021       

La sportiva di media cilindrata della Honda sembra ormai prossima a rientrare nel campionato iridato, ma quest'anno sta gi&agrave; vincendo sia in patria che nelle gare stradali

La CBR torna in SSP nel 2023, ma è già regina in Asia e nelle Road Races

        I lavori dietro le quinte della MotoGP vanno avanti, soprattutto tra un Gran Premio e l'altro. L'annunciata uscita di Suzuki ha smosso le acque in tutte le Case - tranne, appunte, in quella di Hamamatsu - tanto che, in previsione 2023, sono diversi i Marchi intenzionati a prendere i due posti lasciati liberi dalle GSX-RR del team Ecstar. Honda Asia, un distributore dai numeri impressionanti   Il team Idemitsu - title sponsor della squadra - e Honda Asia sono intenzionati a foraggiare un progetto ambizioso: la MotoGP del prossimo anno. Per presentarsi al via con testimonial d'eccezione, la scelta ricadrebbe su due giovani talenti dalle origini che calzano alla perfezione. Ai Ogura - vincitore a Jerez - e Somkiat Chantra - al successo in Indonesia - rispettivamente giapponese e thailandese. Sicch&eacute;, entrambi asiatici e dagli occhi a mandorla. Gi&agrave; compagni di box quest'anno, i due sono pronti al salto in MotoGP, caldeggiati da pi&ugrave; versanti: il distributore Honda Asia-Oceania, l'Organizzatore, le TV, HRC, gli autodromi in questione. Chi manca? Nessuno, nemmeno il denaro. I dati di vendita del distributore appartenente al Marchio di Tokio sono impressionanti, perch&eacute; nel Continente Asiatico i numeri ancora contano: le famiglie sfornano figli come conigli, e il mezzo a due ruote viene usato per ogni sorta di esigenza. Sebbene le cilindrate divulgate siano medio-basse, le vendite vanno a gonfie vele. Sei RC213 V: Honda pu&ograve;   Eccome se pu&ograve;. Anzi, a dirla meglio, le RC213 V sarebbero 12, perch&egrave; ogni pilota ne avrebbe a disposizione due. Marc Marquez resta in Repsol HRC e attende Joan Mir, Miguel Oliveira lascer&agrave; KTM (prennunciato qui, con Jack Miller che saluta Ducati e salta sulla RC16)&nbsp; per raggiungere Alex Marquez in LCR, Ai Ogura e Somkiat Chantra costituirebbero la nuova squadra. Percio, ben sei quattro cilindri dell'ala in griglia. E cosa succeder&agrave; a Pol Espargar&ograve; e Takaaki Nakagami? In questo momento le loro quotazioni sono in calo, ma scommettiamo che il fratello di Aleix rimarr&agrave; in MotoGP. Per il giapponese, invece, meno speranze, ma un eventuale ruolo di collaudatore gli verrebbe offerto a fine anno.       

Tramite la struttura Asia Idemitsu, l'obiettivo dell'ala dorata &egrave; di portare al debutto Ai Ogura e Somkiat Chantra. Le RC213 V salirebbero a sei nella prossima stagione

MotoGP, Honda prepara un terzo team per il 2023

        Il Gran Premio dell'Indonesia della classe Moto2 si &egrave; concluso con un risultato sorprendente, visto il trionfo di Somkiat Chantra. Il pilota del Team Asia &egrave; diventato il primo pilota thailandesednella storia a conquistare il successo nel Motomondiale, in quello che &egrave; il suo quarto anno nella classe intermedia. Per conoscere ci&ograve; che si cela dietro a questo exploit del numero 35, abbiamo chiesto al suo telemetrista Luca Merloni di raccontarci i segreti del proprio lavoro con il team capitanato da Hiroshi Aoyama, dove lavora ormai dal 2017. Moto2, classifica piloti: Vietti resta leader e allunga su Canet Merloni: &ldquo;Il Team Asia &egrave; un ambiente particolare&rdquo;  Il Team Asia &egrave; diventato ormai da diverse stagioni un vero e proprio vivaio Honda per far crescere i giovani talenti. Il progetto parte infatti dall'Asia Talent Cup per arrivare fino alla MotoGP, passando per il Mondiale Junior, la Moto3 e la Moto2. I piloti che ne fanno parte, diventano una vera e propria famiglia, come spiega Luca: &ldquo;I talenti del team Asia passano molto tempo insieme, vivono tutti a Barcellona e hanno un legame particolare tra loro. Sono amici, pi&ugrave; che rivali e, quando arriva un risultato come la vittoria di Chantra, la gioia &egrave; immensa per tutta la squadra&rdquo;. &ldquo;Somkiat &egrave; un pilota particolare, perch&egrave; &egrave; molto riservato, ma allegro e genuino&rdquo;, prosegue Merloni. &ldquo;Ha bisogno, pi&ugrave; degli altri, di tornare spesso a casa tra una gara e l'altra, perci&ograve; adesso &egrave; tornato in Thailandia. Non &egrave; semplice comprenderlo quando ci d&agrave; le indicazioni ai box, ma lavorando con lui ormai da quattro anni ho visto un grande miglioramento e sono sicuro che possa togliersi altre belle soddisfazioni quest'anno&rdquo;.  &ldquo;In Argentina pu&ograve; ottenere un altro grande risultato&rdquo;  La stagione era iniziata alla grande con i test di Jerez, ma l'infortunio in Qatar ha complicato il tutto: &ldquo;A Jerez, Chantra era stato uno dei pi&ugrave; veloci e sembrava pronto a giocarsi le posizioni di vertice. L'infortunio al dito subito in Qatar &egrave; stato un episodio davvero sfortunato, ma si &egrave; ripreso in fretta e in Indonesia &egrave; stato incredibile. Adesso arriva l'Argentina, che &egrave; la pista in cui nel 2019 ha ottenuto la sua prima top ten, perci&ograve; pu&ograve; ottenere un altro risultato importante&rdquo;. &ldquo;Si pu&ograve; dire che Somkiat sia forte su quei circuiti, come appunto Mandalika e Termas de Rio Hondo, in cui ci sono molti curvoni veloci. Lo &egrave; anche a Jerez e in quelli con tante staccate violente, come il Red Bull Ring e Buriram, che sar&agrave; il suo Gran Premio di casa. Nei tracciati pi&ugrave; tecnici come Portimao e il Mugello fa ancora un po' di fatica, ma questa potrebbe essere una grande stagione per noi&rdquo;, conclude Luca senza nascondere l'ottimismo in vista dei prossimi impegni.&nbsp;&nbsp; MotoGP, Marc Marquez e la diplopia: ecco cosa ne pensa il dottor Costa       

Il pilota del Team Asia ha scritto un pezzo di storia diventando il primo thailandese a vincere un GP. Il suo telemetrista, Luca Merloni, ci ha raccontato in esclusiva cosa si nasconde dietro a questo grande risultato

Moto2: c'è anche l'Italia dietro al trionfo di Chantra a Mandalika

        Grande novit&agrave; del calendario del Motomondiale, questo fine settimana il circuito di Mandalika ha ospitato anche il secondo round stagionale dell'Asia Talent Cup. La serie riservata alle giovanissime promesse di Asia e Oceania sono cos&igrave; tornate in Indonesia come gi&agrave; accaduto lo scorso novembre, disputando due manche altamente spettacolari che hanno stravolto la classifica di campionato. Ecco come sono andate. Gara 1: dominio di Danish, paura per Thompson  La prima manche, svoltasi nella giornata di sabato, &egrave; partita con un colpo di scena: Gun Mie, gi&agrave; a podio su questa pista lo scorso novembre, cade nel corso del primo giro ed &egrave; costretto al ritiro. Intanto il malese Hakim Danish riesce ad accumulare un buon vantaggio fin dalle prime tornate riuscendo ad incrementare il divario sugli inseguitori, andando a tagliare il traguardo con ben 15 secondi di margine su Shinya Ezawa, il quale ha avuto la meglio in volata sull'idolo di casa Reykat Fadillah. Perde la leadership di campionato il giapponese Amon Odaki, che dopo il grande weekend del Qatar ha collezionato a Mandalika il primo zero stagionale per via di una scivolata a dieci giri dalla fine. Da segnalare anche la brutta caduta dell'australiano Carter Thompson, che mentre si trovava in lotta con Ezawa e Fadillah si &egrave; reso protagonista di un violento highside. Fortunatamente, il tutto si &egrave; risolto con un giro al centro medico ed &egrave; poi riuscito a disputare la seconda manche. MotoGP Indonesia, lotta in famiglia per i fratelli Binder: "Una figata" Gara 2: Danish firma la doppietta  Nella seconda e conclusiva gara del weekend, andata in scena la domenica mattina, il leitmotiv &egrave; cambiato: Danish non &egrave; riuscito ad imporre il proprio ritmo come accaduto in Gara 1, restando per l'intera gara a lottare con il resto del gruppo. Alla fine, per&ograve;, &egrave; stato ancora una volta il giovanissimo pilota malese a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi, resistendo agli attacchi di Gun Mie e conquistando cos&igrave; la vetta della classifica. Completa il podio Shinya Ezawa, con Amon Odaki quarto e Rei Wakamatsu quinto, a completare una top five formata da ben quattro piloti giapponesi. Limita i danni nonostante i problemi fisici della gara precedente Carter Thompson, che riesce a portare a termine la corsa in sesta piazza. Prima del prossimo round dell'Asia Talent Cup, l'attesa sar&agrave; estremamente lunga visto che i giovanissimi talenti del monomarca Honda torneranno in pista soltanto a fine settembre sul tracciato di Motegi, nuovamente in concomitanza con il Motomondiale. Jorge Lorenzo, Max Biaggi e Hugh Anderson diventeranno MotoGP Legend       

Con due vittorie, il giovane talento malese passa al comando della classifica sopravanzando Odaki: ecco come sono andate le due manche dell'Asia Talent Cup sul circuito indonesiano

ATC, Mandalika: doppietta e leadership di campionato per Danish

        Per quanto possa sembrare assurdo, saranno i giovanissimi piloti dell'Asia Talent Cup quelli con pi&ugrave; esperienza nel fine settimana di Mandalika. In concomitanza con il Gran Premio dell'Indonesia del Motomondiale, infatti, le promesse asiatiche del monomarca Honda si daranno battaglia sul nuovo circuito per la seconda volta in pochi mesi, avendoci gi&agrave; corso lo scorso novembre insieme alla Superbike. Odaki manterr&agrave; la leadership?  Nel primo round stagionale, svoltosi due settimane fa in Qatar, sono stati i rookie giapponesi Shinya Ezawa e Amon Odaki a conquistare il gradino pi&ugrave; alto del podio nelle due gare, con quest'ultimo che arriva a Mandalika da leader della classifica di campionato. I due cercheranno di proseguire la striscia vincente anche qui, dove lo scorso anno fu il connazionale e dominatore della stagione Taiyo Furusato a vincere tutte e tre le manche del weekend. Mentre per i due &ldquo;newcomer&rdquo; sar&agrave; tutto nuovo, per diversi piloti in griglia il tracciato sar&agrave; gi&agrave; noto e occorrer&agrave; prestare loro particolare attenzione. Gun Mie ha gi&agrave; un podio all'attivo in Indonesia, ma anche Carter Thompson e l'idolo di casa Veda Pratama sono stati protagonisti lo scorso novembre sulla medesima pista. Sar&agrave; inoltre presente una wild card indonesiana, ovvero Zachry Akbar. MotoGP, Bagnaia ottimista in Indonesia: "Miglior giornata in assoluto" Gli orari delle gare  Come sempre, i piloti dell'Asia Talent Cup saranno impegnati in Gara 1 nella giornata di sabato, con il via fissato per le 9:25 italiane, e in Gara 2 la domenica, che si svolger&agrave; nella notte italiana alle 2:00. Entrambe saranno visibili in diretta sul canale YouTube del campionato, con commento in inglese. Moto2: partenza difficile per Acosta, penalizzato nelle FP2       

Insieme al circus del Motomondiale, sul circuito indonesiano si svolger&agrave; anche il secondo round dell'Asia Talent Cup, che diventer&agrave; la prima categoria a correrci per la seconda volta

ATC: i giovani talenti asiatici pronti a dare spettacolo a Mandalika

        Dopo aver brillato nei test prestagionali sul medesimo tracciato, i nuovi volti provenienti dal Paese del Sol Levante hanno conquistato anche le due gare del primo round dell'Asia Talent Cup, andato in scena a Lusail in concomitanza con il Gran Premio del Qatar. Ecco come sono andate le gare, con Odaki leader al termine del weekend e l'idolo di casa Al-Sahouti in grande spolvero. Gara 1: podio tutto giapponese, ma quante cadute!  La prima gara, svoltasi sabato pomeriggio, ha visto fin dalle prime battute i due rookie giapponesi Ezawa e Odaki davanti, con un folto gruppo di piloti in lotta per le posizioni di vertice. Nel corso della contesa, per&ograve;, il gruppo si &egrave; decimato (sono stati soltanto dodici, i piloti al traguardo) e la bagarre per i tre gradini del podio &egrave; diventata un vero e proprio affare tra piloti giapponesi, con ritiri eccellenti causati da diverse cadute tra cui quelle di attesi protagonisti quali Carter Thompson, Veda Pratama e il thailandese Lakharn, che ha poi saltato Gara 2. A vincere in volata &egrave; stato Shinya Ezawa, transitato sotto la bandiera a scacchi con una manciata di millesimi di vantaggio sui connazionali Gun Mie e Amon Odaki, scattato dalla pole position. Ottima gara anche per l'idolo di casa Hamad Al-Sahouti, quarto seguito dal malese Hakim Danish, ormai tra i pi&ugrave; esperti in griglia. GP Qatar, Yamaha: la partenza &egrave; da incubo Gara 2: Odaki la spunta in una lotta a nove piloti   La seconda manche, andata in scena la domenica mattina, ha seguito l'ormai classico copione della serie riservata ai giovanissimi talenti del monomarca Honda, con ben nove piloti in lotta per il gradino pi&ugrave; alto del podio fino alle battute conclusive della contesa. Tra scie sfruttate, sorpassi e controsorpassi, alla fine &egrave; stato il poleman Amon Odaki ad avere la meglio andando a vincere e conquistando cos&igrave; anche la vetta della classifica di campionato. Nella volata finale dell'ultimo giro, gli appassionati qatarioti hanno potuto esultare per il secondo posto conquistato da Hamad Al-Sahouti, bravo a sfruttare la scia di Veda Pratama per sopravanzarlo appena prima del traguardo. Lo stesso indonesiano ha poi chiuso terzo rendendosi anche protagonista di un clamoroso salvataggio. In top five anche Gun Mie e Hakim Danish, mentre il vincitore di Gara 1, Shinya Ezawa, ha chiuso ottavo. Il prossimo appuntamento, sempre in concomitanza con il Motomondiale, si svolger&agrave; tra due settimane a Mandalika, dove diventer&agrave; la prima categoria internazionale a correre due volte sul nuovissimo tracciato indonesiano avendoci gi&agrave; gareggiato anche lo scorso novembre insieme alla Superbike. Moto3, trenini e manovre al limite: i piloti hanno imparato la lezione?       

Il round inaugurale della stagione 2022 dell'Asia Talent Cup non ha deluso le aspettative, con grandi bagarre nelle posizioni di vertice sia in Gara 1 che in Gara 2 e i trionfi di Ezawa e Odaki. Ecco cosa &egrave; successo nelle due manche qatariote

ATC: doppietta giapponese nel primo round in Qatar

        Con l'inizio della stagione del Motomondiale, che scatter&agrave; questo fine settimana con il Gran Premio del Qatar sul circuito di Losail, prender&agrave; ufficialmente il via in concomitanza anche il 2022 dell'Asia Talent Cup. Insieme ai piloti di Moto3, Moto2 e MotoGP (con i vari piloti del team Asia presenti nelle foto di gruppo della serie), scenderanno in pista anche i giovanissimi talenti provenienti dal continente asiatico e da quello oceanico, che andranno a caccia del titolo conquistato lo scorso anno dal dominatore Taiyo Furusato. I rookie in grande spolvero nei test  Negli scorsi giorni, i giovani piloti del monomarca Honda hanno effettuato alcuni test prestagionali proprio sulla pista qatariota dove correranno questo weekend. I risultati delle due giornate sono stati sorprendenti, con distacchi estremamente limitati e, soprattutto, tre debuttanti davanti a tutti. Il pi&ugrave; rapido &egrave; stato infatti il giapponese Amon Odaki, seguito dal connazionale Shinya Ezawa e dall'indonesiano Veda Pratama, tutti racchiusi in soli 27 millesimi. Seppur staccato di poco pi&ugrave; di mezzo secondo nella combinata dei test, per&ograve;, non va sottovalutato per questo primo round (e per la lotta al titolo) Carter Thompson, gi&agrave; protagonista nel 2021. Il talento australiano avr&agrave; un doppio impegno quest'anno, visto che esordir&agrave; anche nella European Talent Cup nel contesto del FIM JuniorGP. Gli orari delle gare  Come di consueto, le due manche si svolgeranno in giornate diverse. Gara 1 scatter&agrave; sabato alle 12:35 italiane, mentre Gara 2 sar&agrave; domenica mattina alle 9:50, prima del warm up della Moto3. Entrambe le manche saranno visibili in diretta sul canale YouTube del campionato, con commento in inglese. MotoGP, Suppo: "4 anni di stop non sono un problema, lotteremo per il campionato"       

Insieme al Motomondiale, sulla pista qatariota inizier&agrave; anche la stagione dell'Asia Talent Cup, monomarca Honda riservato alle giovani promesse provenienti da Asia e Oceania. Ecco chi saranno i favoriti per questo primo appuntamento

ATC: attenzione ai rookie nel primo round del 2022 a Losail

        Taiyo Furusato will miss the opening Moto3 round in Qatar. The young Japanese rider who competes for team Asia will begin his first season in the world championship a little later than planned due to an injury to his right ankle that he sustained during private tests last week at Jerez de la Frontera. An injury that also forced him to miss the latest official tests at Portim&atilde;o, in order to undergo surgery in Barcelona. The operation, carried out by Dr. Jordi Vega, went according to plan and number 72 can now start his rehabilitation, but he will be unable to line up on the grid for the first race on 6 March. This means that the team headed up by Hiroshi Aoyama may only field Mario Aji during the opening round. Double disappointment  And, to add insult to injury, this means that Furusato will also miss out on racing at one of the few tracks he knows well, considering that he competed in (and won) four races at the Qatari track last season. Taiyo is therefore in for something of an uphill climb as he sets out with the goal of becoming 2022 Rookie of the Year. Translated by Heather Watson MotoGP, Yamaha: riders dissatisfied following the tests, is it time to worry?       

The season will get off to a late start for the 2021 Asia Talent Cup champion, who has undergone surgery on his right ankle bone after hurting himself during private tests at Jerez de la Frontera

Moto3: Taiyo Furusato to miss the Qatar GP

        Taiyo Furusato salter&agrave; il Gran Premio del Qatar della Moto3. Il giovane pilota giapponese del team Asia inizier&agrave; in ritardo la propria stagione d'esordio nel Motomondiale, a causa di un infortunio all'astragalo del piede destro rimediato nel corso dei test privati di Jerez de la Frontera della scorsa settimana. Infortunio che l'ha costretto a saltare anche gli ultimi test ufficiali di Portimao, per operarsi a Barcellona. L'operazione, eseguita dal dottor Jordi Vega, &egrave; riuscita perfettamente e il numero 72 pu&ograve; cominciare il proprio percorso di riabilitazione, che non gli permetter&agrave; comunque di essere in griglia il 6 marzo in occasione della prima gara, dove il team capitanato da Hiroshi Aoyama potrebbe essere al via con il solo Mario Aji. Moto2, infortunio alla mano per Marcel Schrotter: Qatar a rischio? Doppia beffa per il giapponese  Per Furusato si tratta di una doppia beffa: oltre a dover rimandare il proprio esordio mondiale, infatti, il numero 72 rinuncer&agrave; ad uno dei Gran Premi in cui avrebbe avuto il vantaggio di conoscere perfettamente il tracciato, visto che ha corso (e vinto) ben quattro gare sulla pista qatariota lo scorso anno. La rincorsa al titolo di Rookie of the Year, obiettivo di Taiyo per quest'anno, parte quindi in salita. Esclusiva, Casadei: "Non solo MotoE: nel 2022 far&ograve; anche il CIV"       

Inizier&agrave; in ritardo la stagione per il campione 2021 dell'Asia Talent Cup, operatosi all'astragalo del piede destro dopo l'infortunio rimediato nei test privati di Jerez de la Frontera

Moto3: Taiyo Furusato salterà il Gran Premio del Qatar

        Dopo una stagione che ha visto i giovanissimi piloti della Asia Talent Cup darsi battaglia in soli due tracciati a causa dei problemi legati alla pandemia e ai vari cambiamenti di calendario, sul nuovissimo circuito di Mandalika &egrave; andato in scena l'ultimo round del 2021 che ha incoronato campione il giapponese Taiyo Furusato. Il weekend si &egrave; svolto con pi&ugrave; difficolt&agrave; del previsto, in quanto erano inizialmente programmate due gare lo scorso fine settimana e due in questo come evento di contorno del mondiale Superbike. Tuttavia, la cancellazione delle prime due manche della scorsa settimana aveva portato l'organizzazione a decidere di effettuare tutte e quattro le corse in questo weekend, divenute poi tre per via del maltempo. SBK Indonesia, Bautista: "Honda? Anni difficili, ma mi sento un pilota migliore" Furusato gi&agrave; pronto per il Motomondiale  Il grande protagonista del weekend, cos&igrave; come dell'intero campionato, &egrave; stato Taiyo Furusato: dopo aver vinto di misura la prima manche nella giornata di venerd&igrave; battendo Danial Sharil, il giapponese si &egrave; ripetuto il sabato andando a trionfare nuovamente sul malese e conquistando matematicamente il titolo con una gara d'anticipo. La corsa finale ha riproposto il duello a due tra Furusato e Sharil, con il numero 15 ancora una volta sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Tre terzi posti su tre, invece, per Gun Mie. Con sette vittorie in altrettante gare corse quest'anno tra Losail e Mandalika nella serie Honda per i giovani piloti asiatici (e una vittoria all'esordio nella Red Bull Rookies Cup), Furusato ha dimostrato di essere gi&agrave; pronto per il grande passo all'interno del Motomondiale, dove esordir&agrave; in Moto3 nel 2022 con la Honda del team Asia. La compagine capitanata da Hiroshi Aoyama ha infatti deciso di promuoverlo direttamente, considerandolo addirittura come un possibile futuro campione del mondo. SBK Indonesia, Gerloff: "Abbiamo meritato il titolo tra gli indipendenti"       

Il giapponese trionfa in tutte le manche sul circuito indonesiano e conclude la stagione a punteggio pieno nel monomarca Honda laureandosi campione, in un weekend complicato dal punto di vista organizzativo

ATC, Mandalika: Furusato firma la tripletta e conquista il titolo

E&#39; gi&agrave; tempo di pensare al 2022 per l&#39;Honda Team Asia, che ha annunciato i propri piloti per la prossima stagione sia per quanto riguarda il mondiale Moto2, sia la Moto3. A difendere i colori della squadra capitanata da Hiroshi Aoyama nella classe intermedia saranno, proprio come quest&#39;anno, il giapponese Ai Ogura ed il thailandese Somkiat Chantra, entrambi ancora giovanissimi ma dal buon potenziale.  Ogura, in arrivo da un 2020 in cui ha lottato per il mondiale in Moto3, ha stupito tutti all&#39;esordio confermandosi come uno dei migliori prospetti provenienti dal Paese del Sol Levante, mentre Chantra sta proseguendo la propria crescita nel Motomondiale e disputer&agrave; nel 2022 il suo quarto anno nella categoria in cui &egrave; approdato direttamente dal CEV Moto3.&nbsp;&nbsp;  MotoGP, diplopia: cos&rsquo;&egrave; il disturbo che ha fermato ancora Marc Marquez?  Aji e Furusato al via in Moto3   Se in Moto2 la coppia di piloti sar&agrave; la medesima di quest&#39;anno, in Moto3 cambier&agrave; totalmente. Nel 2022 ci saranno infatti l&#39;indoensiano Mario Suryo Aji ed il giovanissimo giapponese Taiyo Furusato, con il primo che ha gi&agrave; avuto modo di correre come wild card a Misano salvo poi infortunarsi prima di Portimao e dover cos&igrave; rimandare alla prossima stagione il proprio ritorno nel mondiale, correndoci in pianta stabile.  Diverso il discorso per Furusato, in arrivo addirittura dalla Asia Talent Cup: il giovanissimo giapponese ha dominato tutte le gare fino ad ora disputate del monomarca Honda (con le sole gare in Indonesia ancora da svolgere) ed &egrave; poi passato da met&agrave; stagione alla Red Bull Rookies Cup in sostituzione di un pilota infortunato andando addirittura a vincere all&#39;esordio al Mugello. Seppur con ancora poca esperienza a livello internazionale, Taiyo &egrave; stato scelto anche e soprattutto per poter contare su di lui in un progetto a lungo termine, senza dover aspettare i 18 anni d&#39;et&agrave; obbligatori per debuttare nel mondiale dal 2023.  ASBK: Josh Hook wild card al The Bend, ci sar&agrave; anche Jack Miller? 

La squadra per i talenti asiatici capitanata da Hiroshi Aoyama ha reso noti i nomi dei piloti che correranno nel 2022: nella classe intermedia restano Ogura e Chantra, mentre nella categoria leggera arrivano Aji e Furusato

Team Asia: confermata la line up Moto2, rivoluzionata quella Moto3

After several dark years for Japan in the world championship, in recent times it looks as if Asian riders are returning to the fore across all categories, young talents who could ultimately reach the reigning class and enjoy significant success.  Looking at the young Japanese riders in Moto3, it&rsquo;s clear that the Asian school is on the up, with riders who are fast and already mature despite their tender age, thanks to a training and work method that appears increasingly similar to the European way. This is confirmed by Ai Ogura who, after just missing out on the title last year, now moves to Moto2 where he&rsquo;s already achieving results that far exceed expectation.  &nbsp;From the Asia Talent Cup with enthusiasm  The fact that there are five Japanese riders in this year&rsquo;s Moto3 class (Suzuki, Sasaki, Toba, Kunii and Yamanaka) has a lot to do with the Asia Talent Cup, where their talents were highlighted on what is an international stage. One shining example is Ayumu Sasaki, the 2015 champion of the Honda single series and 2016 winner of the Red Bull Rookies Cup. Number 71 has been quietly gaining experience in the world championship and reached the podium with Tech3 in 2020, something he&rsquo;s already come close to doing again in the early stages of 2021.  It&rsquo;s a similar story for Kaito Toba, who has already been on the Moto3 podium and also hails from the Asia Talent Cup, where he was crowned 2014 champion before moving on to the Rookies Cup.  &nbsp;The CEV as a launch pad  While Tatsuki Suzuki has grown in the world championship after only one year of CEV, the same can&rsquo;t be said of Ryusei Yamanaka and Yuki Kunii, who developed their skills in the Moto3 Junior world championship. For Yamanaka, now riding the KTM for team PrustelGP, his CEV experience came with team Monlau, while Kunii made up the ranks of the Asia Talent Team.  Yuki is a perfect example of a rider who has grown thanks to the team for young talents, headed up by Alberto Puig and Hiroshi Aoyama. The 18-year old competed in the Asia Talent Cup, where he finished fifth in 2017, before moving on to the CEV Moto3 class, riding the Honda for the Asia Talent Team. Last year he debuted in the world championship with Team Asia, part a long-term project that could see him progress up through the classes as Ogura has done.  Other upcoming talents  In addition to the five Moto3 riders, there are more interesting Asian names making their way up. Sho Nishimura for example, winner of the 2019 Asia Talent Cup and now in his second CEV season with team MT-Foundation77, which launched a certain Pedro Acosta, and the very young Taiyo Furusato, who dominated in the first rounds of the ATC at Losail a few weeks ago. It&rsquo;s safe to say that, after some tough years, Japan is finally making a return to the top.  Translated by Heather Watson  Valentino Rossi, analysing the negative trend 

Young Asian talents are doing increasingly well in the cadet class, but where are these new faces coming from?

Moto3: Japanese riders&rsquo; return to the top

Dopo diverse stagioni buie per il Giappone nel Motomondiale, in questi ultimi anni sembra che i piloti provenienti dalla terra del Sol Levante stiano tornando ad alti livelli in tutte le categorie, sfornando talenti che, un domani, potrebbero arrivare nella classe regina e raccogliere grandi successi.  Guardando ai giovani giapponesi della Moto3, infatti, si nota immediatamente come la scuola asiatica sia nuovamente in crescita, con piloti veloci e gi&agrave; maturi nonostante la giovane et&agrave;, grazie ad una filiera ormai sempre pi&ugrave; simile, almeno come metodo di lavoro, a quella europea. A testimoniarlo &egrave; Ai Ogura, che dopo aver sfiorato il mondiale lo scorso anno, &egrave; passato in Moto2 ottenendo risultati ben al di sopra delle pi&ugrave; rosee aspettative.  Moto3 Portogallo, gara: gioia mancata per Foggia, Acosta vince ancora  Dall&#39;Asia Talent Cup con furore   Il merito dell&#39;arrivo dei piloti giapponesi, che quest&#39;anno sono ben cinque nella classe leggera (Suzuki, Sasaki, Toba, Kunii e Yamanaka), si deve soprattutto all&#39;Asia Talent Cup, che li hanno messi in luce in una competizione di spessore internazionale. Un esempio lampante &egrave; proprio Ayumu Sasaki, vincitore nel 2015 del monomarca Honda e, l&#39;anno successivo, della Red Bull Rookies Cup. Il numero 71 ha vissuto delle stagioni di apprendistato in chiaroscuro nel mondiale, fino al 2020 in cui, con il team Tech3, ha raggiunto il podio, gi&agrave; nuovamente sfiorato in questo avvio di 2021.  Un discorso analogo pu&ograve; valere anche per Kaito Toba, che ha anche gi&agrave; raggiunto il podio la vittoria in Moto3 e che proviene anch&#39;egli dall&#39;Asia Talent Cup, dove si &egrave; laureato campione nel 2014 per poi passare alla Rookies Cup.    Moto3, GP Portogallo: le pagelle della gara a Portimao  Il CEV come rampa di lancio   Se per Tatsuki Suzuki la crescita &egrave; avvenuta direttamente nel mondiale dopo un solo anno di CEV, lo stesso non si pu&ograve; dire per Ryusei Yamanaka e Yuki Kunii, la cui maturazione sportiva &egrave; avvenuta proprio nel campionato mondiale Junior Moto3. Per Yamanaka, quest&#39;anno al via con la KTM del team PrustelGP, l&#39;esperienza nel CEV &egrave; avvenuta con il team Monlau, mentre Kunii ha corso proprio tra le fila dell&#39;Asia Talent Team.  Proprio Yuki, &egrave; l&#39;esempio perfetto di pilota cresciuto grazie al team per giovani talenti capitanato da Alberto Puig e Hiroshi Aoyama. Infatti, il classe 2003 proviene dall&#39;Asia Talent Cup, dove ha chiuso quinto nel 2017, ed &egrave; passato nel CEV Moto3 proprio in sella alla Honda dell&#39;Asia Talent Team, per poi approdare lo scorso anno nel mondiale sempre con il Team Asia, con un progetto a lungo termine che potrebbe portarlo anche alle classi superiori come accaduto con Ogura.  Altri talenti in arrivo   Oltre ai cinque gi&agrave; presenti in Moto3, la filiera asiatica sta continuando a sfornare talenti e, in particolare, sono in arrivo nomi interessanti quali Sho Nishimura, vincitore dell&#39;Asia Talent Cup nel 2019 e giunto quest&#39;anno alla seconda stagione nel CEV con il il team MT-Foundation77 che ha lanciato un certo Pedro Acosta, ed il giovanissimo Taiyo Furusato, dominatore dei primi round dell&#39;ATC a Losail poche settimane fa. Si pu&ograve; quindi dire che, dopo anni difficili, il Giappone sta finalmente tornando ai massimi livelli.  Jorge Lorenzo, che ansia: vittima di uno scherzo delle Iene 

I giovani talenti della terra del Sol Levante stanno arrivando sempre pi&ugrave; spesso nelle posizioni di vertice della classe leggera. Ma da dove arrivano i nuovi volti del motociclismo asiatico?&nbsp;

Moto3: il ritorno ai &quot;piani alti&quot; dei piloti giapponesi

        Il secondo fine settimana consecutivo del 2021 per l'Asia Talent Cup ci ha regalato due gare di gran lunga pi&ugrave; incerte rispetto alle precedenti sulla medesima pista di Losail. Non &egrave; per&ograve; variato il risultato finale, con Taiyo Furusato che si porta cos&igrave; a quattro vittorie in altrettante manche e lascia il Qatar a punteggio pieno nel monomarca Honda riservato ai giovanissimi piloti provenienti da Asia e Oceania. Gara 1: Furusato la spunta dopo la bagarre  Il giapponese, leader della classifica e autore della pole position, scatta forte e si porta immediatamente in testa, senza per&ograve; riuscire ad imporre il proprio ritmo e tentare la fuga sugli inseguitori, anche a causa del forte vento. Danial Sharil riesce anche a passare in testa, ma la lotta &egrave; serrata e sono ben sette i piloti racchiusi in una manciata di millesimi nei primi giri. Il momento chiave della gara &egrave; l'episodio del sesto giro, quando Gun Mie rischia la caduta in seguito ad un contatto e il gruppo di testa si sgrana, con Furusato e Sharil che riescono a creare un gap di circa cinque secondi sugli avversari. Alla fine &egrave; il giapponese ad avere la meglio sul giovane malese, mentre la volata per il terzo posto premia Gun Mie, che precede Wakamatsu,Thompson, Hamada e Danish, tutti racchiusi in appena un decimo di secondo.  Qualifiche MotoGP: a Doha scatta l'allarme Rossi Gara 2: lotta a due tra Furusato e Sharil  La seconda corsa del weekend parte in condizioni migliori rispetto a quella del sabato e ad approfittarne &egrave; il solito numero 15 giapponese, che scappa immediatamente insieme a Danial Sharil. Al termine del primo giro hanno gi&agrave; un paio di secondi di vantaggio sul resto del gruppo, che diventeranno addirittura dieci dopo cinque giri. Alle loro spalle, intanto, sono addirittura in nove a lottare per l'ultimo gradino del podio. Sharil studia Furusato per tutta la gara, prima di tentare pi&ugrave; volte il sorpasso durante l'ultimo giro. Riesce a passare alla curva 10, ma alla 15 il giapponese torna in testa conquistando la quarta vittoria su altrettante gare sulla pista qatariota. A vincere la furiosa lotta per il terzo posto, invece, &egrave; Hakim Danish in volata su Hamada, Nikolis, Thompson, Mie, Drane, Hongo e Fujita, rispettivamente da quarto a decimo in meno di mezzo secondo. Taiyo Furusato lascia quindi il Qatar a punteggio pieno, ma per il prossimo round occorrer&agrave; attendere addirittura fino ad ottobre, visto che la prossima gara in programma per l'Asia Talent Cup sar&agrave; a Motegi in concomitanza con il Motomondiale. Phillip Island 1990: quel muro a tre che valse il titolo a "baby" Capirossi       

Il giapponese fa "quattro su quattro" nei due weekend di Losail, restando a punteggio pieno. Gare ricche di emozioni anche questa volta, con una maggior incertezza al vertice rispetto ad una settimana fa

ATC, Qatar 2: Furusato fa poker a Doha davanti a Sharil

Il primo fine settimana della stagione 2021 dell&#39;Asia Talent Cup ci ha lasciato con ben pochi dubbi sui lavori in pista. Taiyo Furusato ha dominato in lungo e in largo entrambe le gare, con distacchi che non si vedevano da tempo in un trofeo monomarca come quello Honda riservato ai giovanissimi.  Questo fine settimana si correr&agrave; il secondo round sul medesimo tracciato di Losail, per altre due gare in concomitanza con il Motomondiale. Le sorprese non mancheranno, ma qualcuno potr&agrave; fermare il missile giapponese?  Giappone in grande spolvero   Oltre al dominatore delle due manche, comunque, sembra che i piloti giapponesi siano in gran forma, con Gun Mie e Kanta Hamada gi&agrave; a podio lo scorso weekend e Rei Wakamatsu sempre nel gruppo in lotta per le posizioni di alta classifica. Tra i piloti pi&ugrave; attesi, poi, ci sar&agrave; anche il malese Hakim Danish, terzo in entrambe le gare lo scorso weekend al debutto nella categoria.  In cerca di conferme anche i fratelli malesi Sharul e Danial Sharil, cos&igrave; come l&#39;australiano Carter Thompson, pronto a salire sul podio prima di tornare in australia per il secondo round dell&#39;ASBK. Infine, impossibile dimenticare Fadillah Aditama, che dopo essere stato il pi&ugrave; veloce nei test precampionato, si &egrave; ritirato in entrambe le corse del primo round e sar&agrave; in cerca di riscatto.  MotoGP, Doha: Ducati e Suzuki, &egrave; attacco a due punte su Vinales  Gli orari delle gare   Le due gare si disputeranno tra sabato e domenica e saranno visibili con telecronaca in inglese sul canale YouTube ufficiale dell&#39;Asia Talent Cup. Gara 1 scatter&agrave; sabato pomeriggio alle 15:35 italiane, mentre il via di Gara 2 sar&agrave; domenica alle 12:50.&nbsp;&nbsp;  MotoGP Doha, Bastianini &egrave; pronto: &ldquo;Ho capito i nostri punti deboli&rdquo; 

Nel primo fine settimana della stagione, il giapponese ha dominato sia in prova, sia nelle due gare sul circuito qatariota. Nel secondo weekend consecutivo sulla medesima pista, per&ograve;, potrebbero esserci delle sorprese

ATC, Qatar 2: Taiyo Furusato pronto per un altro assolo?

Il primo fine settimana della stagione 2021 per l&#39;Asia Talent Cup sul tracciato di Losail&nbsp;ha segnato il ritorno in pista dei giovanissimi piloti del monomarca Honda dopo la cancellazione del campionato nel 2020. Un weekend vissuto nel segno di Taiyo Furusato, dominatore di entrambe le gare, ma le emozioni e le sportellate non sono mancate.  Gara 1: Furusato vince in solitaria   La prima gara, disputata il sabato pomeriggio, ha visto il pilota giapponese, partito dalla pole position, scappare immediatamente e salutare il reso del gruppo, chiudendo il primo giro con gi&agrave; due secondi e mezzo di vantaggio sugli inseguitori.  Nelle battute iniziali della contesa si verificano anche alcuni incidenti causati dai contatti, come quello tra Aditama e Wakamatsu e quello che ha coinvolto il pilota di casa Al-Sahouti. Alle spalle di Furusato, vincitore con oltre 16 secondi di vantaggio, sono sei i piloti che lottano per buona parte della gara puntando ad una posizione da podio, fino a quando, a pochi giri dal termine, la bagarre si riduce a Gun Mie e Hakim Danish, con il giapponese che batte in volata il malese per appena un millesimo di secondo.  Ai piedi del podio &egrave; invece l&#39;australiano Carter Thompson a chiudere quarto, sopravanzando Sharul Sharil, Kanta Hamada e il rientrante Danial Sharil, reduce da un grave infortunio di due anni fa. Completano la top ten il tailandese Lakharn, l&#39;australiano Nikolis ed il giapponese Tetsuya Fujita.    Moto2 GP Qatar, Gara: vince Sam Lowes, Di Giannantonio sul podio  Gara 2: caos alle spalle di Furusato   La seconda manche, andata in scena la domenica prima del warm up della Moto3, &egrave; stata fortemente condizionata dal forte vento presente sulla pista che ha costretto i piloti a girare oltre tre secondi pi&ugrave; lenti rispetto alla gara del sabato. Non cambia per&ograve; il leader, visto che Furusato fugge di nuovo fin dalle prime curve seminando il resto del gruppo e a andando cos&igrave; a conquistare una doppietta da dominatore assoluto.  Alle spalle del giapponese, invece, la lotta per il podio &egrave; ancora pi&ugrave; dura rispetto a quella di Gara 1. Cade Aditama, velocissimo nei test, ma restano addirittura in otto a giocarsi la seconda e terza posizione senza esclusione di colpi e carenate. Alla fine &egrave; il giapponese Kanta Hamada a vincere la volata e chiudere secondo davanti a Hakim Danish, nuovamente terzo anche in questa seconda contesa. Quarto Rei Wakamatsu, poi Gun Mie, Danial Sharil, Carter Thompson, Sharul Shril e Masaya Hongo, tutti racchiusi in poco pi&ugrave; di un secondo. Completa infine la top ten l&#39;australiano Marianos Nikolis.  Il prossimo appuntamento sar&agrave; nuovamente sul tracciato di Losail in concomitanza con il Motomondiale, tra una settimana.  Moto3 GP Qatar, Gara: Masia trionfa a Losail 

Il primo weekend di gara dell&#39;Asia Talent Cup si &egrave; chiuso all&#39;insegna di un vero e proprio dominio del pilota giapponese, mentre alle sue spalle non sono mancate le sportellate

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