        Qual &egrave; il valore di un&rsquo;emozione? L&rsquo;impronta di un pneumatico che sfiora l&rsquo;orlo di un burrone? Lo scorrere impetuoso di un fiume dalla storia millenaria? Lo sguardo di un pastore dell&rsquo;Anatolia a cavallo, limpido e rarefatto come la luce che lo circonda in una vastit&agrave; sconfinata? La risposta a queste domande si trova lungo un affascinante itinerario in Turchia. Un "duello" ad alta quota | Aspettando Giri e Gare Il fascino della Turchia  Un&rsquo;avventura vissuta qualche anno fa lungo strade asfaltate e non, toccando due dei tracciati pi&ugrave; scenografici al Mondo: la Stone Road di Kemaliye sui monti Munzur e la famigerata D915, che da un&rsquo;altitudine di oltre 2000 metri scende in picchiata disegnando spirali vertiginose fino a Trebisonda. Il principale porto della Turchia sul Mar Nero e, fin dall&rsquo;antichit&agrave;, importantissimo crocevia per le imbarcazioni lungo le rotte tra Europa e Medio Oriente: le sue coste, rifugio sicuro durante le tempeste, indicavano la strada ai naviganti, da qui il detto &ldquo;perdere la Trebisonda&rdquo;, inteso come smarrire la rotta o la calma. Si parte da &Uuml;rg&uuml;p, in Cappadocia, nella Turchia nord-orientale. Un universo di rocce e caverne che danno vita ai comignoli delle fate, caratteristiche formazioni coniche di origine lavica in cui popolazioni eremite scavarono le loro abitazioni. L&rsquo;iniziale trasferimento su asfalto &egrave; utile per prendere confidenza con un territorio per certi versi alieno rispetto al proprio quotidiano, per abituarsi ai mille posti di blocco di Polizia ed esercito, in una terra che si porta ancora dietro gli strascichi del colpo di Stato del 2016, il fallito golpe militare che ha lasciato ferite aperte nelle regioni pi&ugrave; decentrate del Paese, come l&rsquo;Anatolia. Si avanza veloci su nastri d&rsquo;asfalto che infilzano lande sterminate, intervallate da improvvisi centri urbani sorti di recente nel nulla: alti palazzi tutti uguali, moderni, colorati, uno dietro l&rsquo;altro, dal sapore occidentale; e in mezzo, l&rsquo;immancabile minareto da cui, cinque volte al giorno, si alza il canto dei muezzin. I monti Munzur si avvicinano ed &egrave; il momento di rimanere concentrati: la Stone Road &egrave; un percorso sterrato lungo 8,7 km tra pareti verticali alte centinaia di metri e profondi tunnel scavati nella roccia (per l&rsquo;esattezza sono 38). Nel punto pi&ugrave; stretto, la strada che attraversa il Dark Kenyon &ndash; nome suggestivo che allude alla difficolt&agrave;, nei punti pi&ugrave; impervi, a scorgere il fondo &ndash; &egrave; larga meno di due metri. Un percorso reso ancora pi&ugrave; emozionante dalle acque del fiume Eufrate, che attraversano la gola regalando scorci di una bellezza imponente, aspra e selvaggia. Ritrovato l&rsquo;asfalto, protagoniste sono le infinite curve verso Elazig con momenti di guida inaspettatamente coinvolgenti.  Turchia: l'Anatolia, poi il Monte Soganli  Attraversato in traghetto il bacino di Keban Dam, formato da una diga che sbarra il corso dell&rsquo;Eufrate, si percorrono i vasti spazi dell&rsquo;Anatolia, tra villaggi persi nel tempo e isolate valli fertili che puntellano un territorio unico al Mondo. Finch&eacute;, a sbarrare l&rsquo;orizzonte, ecco la cresta del Monte Soganli con il celebre valico posto a oltre 2000 metri: inizia la scalata! Sui tornanti in salita, complice l&rsquo;asfalto in buone condizioni, ci si ritrova facilmente a guidare in modalit&agrave; &ldquo;Sport&rdquo;. Una volta superato il passo (sorprendenti i panorami in cima) lo scenario cambia e arriva il momento di switchare in modalit&agrave; &ldquo;off-road&rdquo;. In competizione con la North Yungas Road della Bolivia &ndash; la famigerata Carretera de la Muerte &ndash; per il titolo di &ldquo;strada pi&ugrave; pericolosa al Mondo&rdquo;, la turca D915 Bayburt di Yolu, in questo tratto, non &egrave; un&rsquo;esperienza da consigliare a chi soffre di vertigini. Niente asfalto (ma &egrave; comunque uno sterrato facile), zero guard-rail, e una carreggiata stretta all&rsquo;inverosimile con la nuda roccia da un lato, e il vuoto dall&rsquo;altro che ridiscende la vallata con una pendenza massima, in alcuni punti, del 17%. Trebisonda e l&rsquo;aria salmastra del Mar Nero segnano la fine di questa incredibile avventura. E ora&hellip; un po&rsquo; di meritatissimo relax. Un giro di Flamenco in Andalusia | Aspettando Giri e Gare       

<p>Un affascinante itinerario dalla Cappadocia al Mar Nero, guidando su due delle strade pi&ugrave; suggestive: la Stone Road di Kemaliye e la D915 Bayburt di Yolu</p>

Epic Ride in Turchia | Aspettando Giri e Gare

        C&rsquo;&egrave; un'area geografica, in Italia, dove lo stacco tra panoramiche e scenari &egrave; sorprendentemente netto e suggestivo. Siamo in Veneto, dove termina la pianura e inizia l&rsquo;avventura, per una salita da Bassano del Grappa alla conquista dell&rsquo;altopiano di Asiago. Kawasaki: il Mugello si colora di verde con le Ninja ZX-10R (ed RR) Bassano del Grappa  Ai piedi delle Alpi Venete, Bassano &egrave; una delle capitali italiane dei distillati. Soprattutto pregiate grappe, prodotte secondo disciplinari antichi, nati attorno alle rive del fiume Brenta, il cui scorrere &egrave; costantemente sorvegliato dal Ponte Vecchio, simbolo della citt&agrave;. Non molto lontano, in un palazzo del Quattrocento, il Museo delle Distillerie Poli ospita uno tra i pi&ugrave; antichi alambicchi funzionanti a vapore. Prima di mettersi in sella alla volta di Marostica, non bisogna dimenticare una visita alle chiese di San Francesco e San Giovanni; e al palazzo del Municipio, con la loggia del Comune affrescata da Jacopo da Ponte. A pochi chilometri (circa 6), Marostica, con la celebre scacchiera di piazza Castello (nella foto) su cui viene giocata una curiosa partita con pedine in carne e ossa, &egrave; il preludio alla salita in quota. Prima, per&ograve;, un&rsquo;indicazione per buongustai: la Madonnetta (proprio alle spalle della piazza) &egrave; il posto giusto per un salto nella tradizione culinaria: bigoli in salsa, oca di Marostica al forno e Macafame, i piatti da non mancare. Si puntano le ruote sulla SP71 verso i borghi di Lusiana e Conco, poi si ridiscende a Lugo di Vicenza e si prosegue sulla SP68 in direzione Caltrano. Da qui, si svolta a destra sulla SP349 per iniziare la bella salita fino al Monte Cengio,luogo imperdibile, dove una breve escursione permette di raggiungere l&rsquo;emozionante Salto del Granatiere, un percorso scavato a tratti nella roccia a picco sulla valle. Tornati sulla SP349, si doppiano prima Roana, che con le sue frazioni permette di immergersi nella cultura dei Cimbri, e poi l&rsquo;elegante Asiago, cuore dell&rsquo;omonimo altopiano (il pi&ugrave; vasto d&rsquo;Italia e tra i pi&ugrave; grandi d&rsquo;Europa). Non bisogna dimenticare, che questo territorio &egrave; stato teatro di sanguinosi combattimenti nel corso della Grande Guerra, lecui tracce profonde sono ancora impresse nella memoria dei luoghi e delle persone. A loro testimonianza c&rsquo;&egrave; il Sacrario militare sul vicino colle del Leiten, che ospita le spoglie di oltre cinquantamila soldati italiani e austro-ungarici.Proseguendo, si toccano i caratteristici borghi di Gallio, Foza (tra i pi&ugrave; antichi dell&rsquo;area, con le case affrescate da artisti di tutta Italia) ed Enego. Quest&rsquo;ultimo, abbarbicato alla roccia in uno scenario da sogno, &egrave; situato ai margini dellaValsugana, sulla riva destra del Brenta. In picchiata lungo la SP76 si raggiunge il &ldquo;grande fiume&rdquo;. Una visita al Covolo di Butistone, antica fortificazione militare scavata nella montagna, e poi via sulla SS60Bis fino a Caupo. Qui, la bella SP148 punta dritta al Sacrario del Monte Grappa. Il complesso monumentale, a 1776 metri d&rsquo;altezza, ospita i resti di oltre 22.000 Caduti. Bassanodel Grappa e la fine del giro sono a una manciata di km, ma la sensazione di trovarsi lontano e altrove, &egrave; indescrivibile.       

<p>Da Bassano del Grappa alla scoperta dell&rsquo;altopiano di Asiago: tradizioni, luoghi della memoria, paesaggi incantati e strade da sogno</p>

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Epic Ride in Turchia | Aspettando Giri e Gare

Aspettando giri e gare: Veneto, destinazione "altrove"