Santiago Barragan ha deciso di lasciare il mondiale Superbike a quattro gare dalla fine del campionato,&nbsp;adducendo una "mancanza di motivazione". La decisione &egrave; stata comunicata a pochissimi giorni dalla gara di Sepang, e ha lasciato con l&rsquo;amaro in bocca il team manager Andrea Grillini.  "Una stagione davvero complicata. Ho sempre messo a disposizione dei miei piloti tutte le risorse possibili del Team ma quest&rsquo;anno, per motivazioni ogni volta differenti mi sono trovato ad&nbsp; affrontare situazioni difficili che non hanno permesso al Team di esprimersi al meglio e di lavorare in serenit&agrave;", ha detto Grillini.   "Non voglio commentare le decisioni prese dai piloti, ma voglio dire che, ancora una volta, vince l&rsquo;entusiasmo e la voglia di andare avanti. Entusiasmo. E&rsquo; quello che ho trovato in Gianluca Vizziello&nbsp; che non ha avuto paura di mettersi in gioco nel mondiale Superbike e nel giovanissimo australiano Alex Phillis che ha deciso, in forse meno di un&rsquo;ora dalla mia telefonata, di unirsi al Team e a Sepang salir&agrave; sulla moto di Barragan", conclude Grillini.  "Poter disputare gli ultimi quattro round del campionato rappresenta per me un vero privilegio e una grande opportunit&agrave; che non ho esitato a prendere al volo. Dar&ograve; il mio meglio e non vedo l&rsquo;ora di incominciare!&rdquo; ha commentato Alex Phillis, che &egrave; un giovane talento australiano. 

Santiago Barragan ha lasciato il team Grillini per "mancanza di motivazione". In squadra con Vizziello arriva l'australiano Alex Phillis

SBK: Barragan lascia, arriva Phillis 

Arrivato nel Mondiale Superbike quest&rsquo;anno con il team Grillini Racing Kawasaki, Santiago Barragan sta faticando, ben oltre le sue aspettative, a trovare la giusta competitivit&agrave; nella nuova categoria, non solo per il gap di esperienza a livello internazionale e nel campionato ma anche per la mancanza fino ad ora di un pacchetto tecnico che gli permetta di lottare costantemente per la zona punti. Dopo otto round e sedici gare, Barragan si trova al ventesimo posto della classifica piloti, con sole 17 lunghezze all&rsquo;attivo.  &ldquo;Siamo andati a punti in qualche gara e ottenuto qualche risultato non male, visto anche che sto ancora facendo esperienza nella categoria, imparando i tracciati e sviluppando un feeling con le gomme Pirelli. Purtroppo per&ograve; a livello di motore siamo un po&rsquo; svantaggiati e questo ci sta limitando parecchio&rdquo; ha commentato il pilota di Almendralejo, paesino della regione spagnola dell&rsquo;Estremadura. &ldquo;La maggior parte dei piloti che stavano al nostro livello ad inizio stagione ha fatto progressi, mentre noi siamo rimasti praticamente fermi. Per questo motivo &egrave; difficile lottare per i nostri obiettivi. Spesso purtroppo dipende da ci&ograve; che fanno gli altri, non dai nostri meriti&rdquo;.  Le differenze a livello di prestazioni tra la ZX-10R di Barragan e quelle ufficiali &egrave; elevata, come spiega lo stesso pilota.  &ldquo;A livello di motore ci manca davvero tanti, noi utilizziamo propulsori stock nella clase Superbike. Come minimo c&rsquo;&egrave; una differenza di 20 o 30 cavalli. Nel foglio delle velocit&agrave; di punta, noi siamo sempre tra i 20 ed i 30km/h in meno. Cos&igrave; &egrave; difficile lottare per dei risultati decenti&rdquo;.  &ldquo;Ovviamente ci sono circuiti in cui questa differenza si sente meno e questo ci permette di far meglio. Ad Aragon per esempio, un tracciato che conosco bene, non l&rsquo;ho sentita eccessivamente. L&igrave; ero messo meglio e mi sono trovato a sfiorare la top 10, per&ograve; ora come &egrave; ora &egrave; difficile anche solo andare a punti&rdquo;.  A cinque round dal termine, il ventottenne spagnolo non sa ancora se ricever&agrave; degli aggiornamenti tecnici prima dell&rsquo;epilogo stagionale.  &ldquo;Sicuramente sono successe alcune cose che hanno rovinato i piani, per questo ci ritroviamo in questa situazione. Ad inizio stagione l&rsquo;idea era quella di iniziare con la moto EVO ed utilizzarla solo nei primi due round, per far s&igrave; che arrivasse il nuovo materiale. Da Aragon in avanti avremmo dovuto ricevere il materiale 2015 ed avere quindi una moto con specifiche Superbike. Non &egrave; stato cos&igrave;, la moto &egrave; rimasta uguale. Arrivati a questo punto non so se mai quest&rsquo;anno avremo un motore pi&ugrave; potente&rdquo;.  Vista la situazione, Barragan continuer&agrave; a fare il possibile per chiudere tra i primi 15, conscio che non sar&agrave; facile. &ldquo;Per noi, allo stato attuale delle cose, il chiudere nella zona punti &egrave; gi&agrave; un successo&rdquo;, ammette Barragan. &ldquo;A me piace competere o almeno riuscire a seguire gli avversari ed a Misano, per esempio, &egrave; stato possibile. Perdevo un secondo su ogni rettilineo o pi&ugrave; di un secondo in accelerazione e con la lunghezza di una gara WorldSBK, diventa durissima!&rdquo;  Riguardo alla prossima gara di Laguna Seca, dove l&rsquo;ex pilota del CEV non ha mai corso, Barragan spiega: &ldquo;Per me sar&agrave; un&rsquo;avventura. &Egrave; un tracciato che non conosco e non vedo l&rsquo;ora di farlo&rdquo;.

Santiago Barragan, alfiere del team Grillini Racing parla della prima parte di stagione e delle difficolt&agrave; di chiudere in zona punti

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