        Abbiamo assistito ad un weekend in Francia molto movimentato, che ci ha offerto diversi spunti di cui parlare, tra i tanti la situazione di KTM. Brad Binder e Jack Miller hanno fatto vedere ancora una volta le loro capacit&agrave; nonostante la gara di domenica abbia portato a un epilogo dolceamaro. Il round a Le Mans &egrave; partito in modo ottimo per l'ex pilota Ducati ma la sua conclusione non &egrave; stata all'altezza delle performance inziali a causa delle cadute che gli hanno rovinato entrambe le gare. Al contrario, Brad Binder &egrave; riuscito a conquistare la terza piazza nelle FP1, e la settima nelle FP2. Anche la Sprint si chiude con una nota positiva: dopo una bella rimonta, riesce a salire sul secondo gradino del podio, alle spalle di Jorge Martin e davanti al campione del mondo in carica, Pecco Bagnaia. Le due KTM hanno cos&igrave; dimostrato di poter essere le anti-Ducati: nel corso delle due gare hanno infastidito le moto italiane, a partire dalla portacolori del team ufficiale, fino ai team clienti quali PrimaPramac e Mooney VR46, lottando per accaparrarsi il migliore piazzamento possibile. Le pagelle del fine settimana francese  Il progetto del team d&rsquo;oltralpe Sono diverse le carte vincenti che stanno facendo la differenza nel team di Pit Beirer: il lavoro certosino che Dani Pedrosa - tester della squadra &ndash; sta attuando nell&rsquo;affinare le qualit&agrave; della moto, l'impegno di Francesco Guidotti - team manager - e i suoi ragazzi che stanno cercando di fornire a Miller e Binder il miglior prototipo possibile che li conduca al trionfo. E infine, come anticipato, il talento dei due piloti che stanno dando il massimo per vincere nonostante qualche inciampo occasionale. Classifica piloti MotoGP 2023  La moto KTM Il prototipo della casa austriaca &egrave; migliorato di anno in anno, con l'introduzione di continue innovazioni e migliorie. A partire dalle compononenti aerodinamiche, fino ad arrivare al motore che a livello di prestazioni non ha niente da invidiare alla concorrenza. L'unico punto debole della KTM sembrerebbe essere l&rsquo;anteriore che forse necessita di una messa a punto per migliorare l'inserimento in curva, elemento che ora crea qualche grattacapo ai due piloti. Guidotti e il team hanno ancora tanta strada da fare per poter realmente ambire al titolo mondiale, ma per il momento si possono ritenere pi&ugrave; che soddisfatti dei risultati che stanno registrando. Calendario MotoGP 2023        

Due settimane dopo un eccellente Gran Premio di Spagna la moto austriaca conferma la sua competitivit&agrave; seppur con qualche caduta di troppo in Francia&nbsp;

KTM l’unica moto in grado di lottare con la flotta Ducati

        Non &egrave; la prima volta che Brad Binder conquista il podio partendo dalle retrovie, ma ogni volta &egrave; una sorpresa. La decima piazza in griglia infatti non ha impedito al sudafricano di risalire rapidamente nella Sprint di Le Mans, sino a conquistare una d&rsquo;orata seconda piazza, frutto di velocit&agrave; e temperamento, come nel sorpasso su Luca Marini nelle prime fasi di gara.&nbsp;&ldquo;Marini dice che l&rsquo;ho toccato? E&rsquo; una cavolata, non capisco proprio perch&eacute; abbia detto una cosa del genere. Oggi sono partito davvero bene, e nonostante qualche problema in accelerazione ho fatto davvero una bella gara&rdquo;. Binder e KTM pronti a migliorare ancora&nbsp;  Hai dimostrato che i risultati di Jerez non sono stati un caso. Pensi che la KTM sia pronta per tutti i tracciati?&nbsp;&ldquo;Oggi mi &egrave; mancato qualcosa, ma sono convinto di poter migliorare ulteriormente. La prossima gara sar&agrave; al Mugello, dove vi sono tante curve lunghe che si addicono alla nostra moto. Voglio continuare a cavalcare l&rsquo;onda e fare punti&rdquo;.&nbsp;Hai le idee chiare per le gomme di domani?&nbsp;&ldquo;Penso che la scelta delle gomme sia chiara per me. Monter&ograve; certamente la morbida, ma devo migliorare il bilanciamento sul posteriore, in modo da avere pi&ugrave; aderenza e poter gestire meglio la gara. Sono entusiasta in vista di domani&rdquo;. GP Francia, Marc Marquez duro contro l'organizzazione della MotoGP       

Il sudafricano 2&deg;: "Non ho toccato Luca. La partenza &egrave; un punto forte della KTM, e possiamo crescere ancora"

MotoGP Francia: Binder risponde a Marini e si gode la KTM

        Nonostante l'ottima performance maturata in gara con il quarto posto alle spalle di Pecco Bagnaia e davanti a Marc Marquez, Luca Marini non sembra essere completamente contento del suo sabato. Questo non per una qualche insoddisfazione legata alla moto o al contesto tecnico, bens&igrave; all'applicazione delle regole di gara secondo lui poco costanti e alquanto ondivaghe, oltre che ambigue. &Egrave; un Luca Marini deciso e molto arrabbiato quello che al termine della Sprint Race ha esplicitato tutto il suo turbamento nei confronti degli steward, colpevoli (secondo lui) di non aver comminato a Brad Binder la stessa penalit&agrave; ricevuta da Pecco Bagnaia a Jerez, quando aveva effettuato un sorpasso troppo aggressivo su Jack Miller, portandolo fuori traiettoria. In quell'occasione la direzione gara aveva costretto il campione del mondo a restituire la posizione guadagnata, uno scenario simile a quello successo tra Binder e Marini quest'oggi, come ha spiegato lo stesso pilota del Team Mooney VR46.  Gran Premio di Francia: la Gara Sprint MotoGP in foto Marini: "La riunione con gli steward non &egrave; servita a quanto pare" In modo schietto e senza peli sulla lingua Luca Marini si &egrave; scagliato contro la direzione gara, rea di non aver applicato le stesse regole di Jerez: "Ieri abbiamo chiesto agli steward perch&egrave; a Jerez avessero dato a Bagnaia la penalit&agrave; con l'obbligo di restituire la posizione dopo il sorpasso che aveva fatto su Jack Miller. Loro ci hanno detto che quella decisione era quella corretta perch&egrave; Pecco stava buttando fuori traiettoria Jack. Oggi Binder mi ha buttato proprio fuori pista, aldil&agrave; della linea bianca, quindi era una manovra peggiore di quella di Bagnaia a Jerez, ma non hanno fatto nulla. Ci avevano detto che sarebbero stati pi&ugrave; consistenti e costanti con l'assegnazione delle penalit&agrave; su determinati incidenti ma non hanno mantenuto le promesse. Ora vorrei un altro incontro". Marini punta il dito contro l'incoerenza del metro decisionale: "Sono molto arrabbiato perch&egrave; gli steward a Jerez hanno avuto un certo tipo di metro decisionale e fatto delle scelte, mentre oggi hanno fatto tutto diversamente. Con gli stessi incidenti di Jerez non hanno preso le stesse decisioni, evidentemente la chiacchierata che abbiamo fatto con loro nella giornata di ieri non &egrave; servita a molto, pensavo avessimo chiarito molti punti". Il fratello di Valentino Rossi pretende delle spiegazioni e dispensa provocazioni: "Questa situazione mi fa arrabbiare, che mi venissero a spiegare il motivo quantomeno visto che ho perso l'occasione di giocarmi la seconda posizione oggi, dopo questa manovra infatti Binder ha superato facilmente Marquez e Bagnaia. Mi basterebbe che mi dicessero la verit&agrave;, anche che le KTM non possono ricevere penalit&agrave; o che Binder gli sta simpatico. Non sto dicendo che i contatti non mi vanno bene ma dev'essere chiaro ai piloti cosa si pu&ograve; fare e cosa no oppure se &egrave; tutto libero. Se si deve fare uno sport libero come il Supercross o la boxe ci sarebbero pi&ugrave; infortuni ma almeno lo sapremmo!". Bagnaia su Binder: "Lui sorpassa sempre appoggiandosi all'altro pilota" Sono in molti a sostenere che assecondare le necessit&agrave; di punire le manovre aggressive vada a snaturare il concetto intrinseco del motorsport. Tuttavia Marini &egrave; discordante con questa visione: "Ci sono un sacco di sorpassi senza contatti, non si sta snaturando niente, si tratta solo di effetturare i sorpassi in modo corretto". Il pilota del Team Mooney si &egrave; poi espresso in maniera netta contro la gestione di gara di Brad Binder: "Ci sono alcuni piloti che per pigrizia o per cattiveria non si impegnano a non toccarti. Ti toccano perch&egrave; vogliono intimorirti cosicch&egrave; non vengano contrattaccati oppure perch&egrave; poi &egrave; pi&ugrave; facile compiere la manovra, come fa Binder che come alla playstation mette la moto di traverso e si poggia sull'altro pilota per fare sponda e curvare, lui ha sempre fatto cos&igrave;. L'unica cosa che chiedo &egrave; sapere le regole, tutti noi piloti abbiamo chiesto di essere pi&ugrave; severi nei giudizi ma le penalit&agrave; non vengono comminate a tutti indistintamente. Oggi ci sta non penalizzare Binder ma allora perch&egrave; a Jerez Bagnaia &egrave; stato penalizzato? Si fregano da soli". In gara Marini &egrave; stato protagonista di un bel duello con Marquez, che gli ha permesso di tagliare il traguardo in quarta posizione: "Il duello con Marquez &egrave; stato bello, come con tutti gli altri in realt&agrave;, sono contento di averlo messo dietro, ero un po' pi&ugrave; veloce di lui. Ero forte in curva 1 ed in curva 3. Marquez e Bagnaia erano pi&ugrave; forti di me nel secondo settore. Marquez mi sembra al 100% della forma e credo che anche la Honda sia settata in base alle sue esigenze. Si vede che Marquez ha la moto in mano, vederlo guidare la Honda &egrave; diverso rispetto a vedere Rins". Per essere competitivi anche nella gara lunga di domani e giocarsi il podio non manca molto in termini tecnici: "Oggi avevo problemi con la temperatura della gomma posteriore. Dovremo lavorarci anche se purtroppo non abbiamo tempo per cambiare molto sulla moto, perch&eacute; domani mattina troveremo temperature diverse rispetto ad oggi. Interverremo su elettronica e setting per facilitarmi la staccata soprattutto". Petrucci vuole il "Posto fisso" in MotoGP: Gresini nel mirino        

Il pilota Ducati non le ha mandate a dire nei confronti degli steward, rei di non applicare le penalit&agrave; in maniera costante e uniforme

GP Francia, l'ira di Marini: "Binder come alla Playstation, non siamo la Boxe"

        Il round di Jerez ha regalato a fan e addetti ai lavori una KTM veloce e competitiva tanto da risultare l'unica vera anti-Ducati vista in azione fino ad oggi. I due piloti ufficiali, Brad Binder e Jack Miller, hanno dimostrato una costanza di risultati degna di nota, effettuando un exploit in parte sorprendente in parte aspettato, a Jerez, dove hanno monopolizzato il podio sia il sabato che la domenica. Adesso, dunque, &egrave; lecito aspettarsi di vedere la casa austriaca costantemente nelle zone alte della classifica, un'aspettativa che ha ben in mente anche Brad Binder, protagonista assoluto in quel di Jerez grazie ad uno stile di guida unico nel suo genere e ad una padronanza nel mezzo che non ha lasciato indifferenti: "Sono entusiasta, i due podi di Jerez mi danno molta fiducia in vista di Le Mans, ho molta fede nel mezzo che posso guidare quest'anno. A Le Mans non sono stato sempre veloce nella mia carriera ma &egrave; anche vero che quest'anno sono andato forte anche in altri circuiti dove ho storicamente faticato".  Cresce la consapevolezza di Binder: "Questa &egrave; la migliore opportunit&agrave; mai avuta" Le prestazioni di quest'inizio di stagione hanno sin qui evidenziato i miglioramenti della KTM, che su stessa ammissione dei piloti ufficiali, nel 2023 sembra aver portato la migliore moto della sua parentesi in MotoGP: "La moto funziona alla grande, ho molta fiducia nel mezzo. Le Mans mi piace molto anche se non sono mai riuscito a mettere insieme un week-end perfetto, ora &egrave; arrivato il momento di ottenere risultati. Il team ha fatto un lavoro incredibile per farci avere questa moto che &egrave; molto pi&ugrave; competitiva dell'anno scorso".&nbsp;Il sudafricano ha poi analizzato le cruciali differenze rispetto alla passata stagione: "Siamo pi&ugrave; forti rispetto alle passate annate, indipendentemente dalla pista e questo mi infonde calma e pace mentale perch&egrave; so di poter lottare per podi e vittorie mentre fino all'anno scorso il nostro obiettivo era la top five. Tutto ci&ograve; &egrave; entusiasmante". Alla quarta stagione in top class, il 28enne sudafricano &egrave; consapevole di essere di fronte ad una delle opportunit&agrave; pi&ugrave; ghiotte della sua carriera relativamente alla possibilit&agrave; di lottare per le vittorie in ogni week-end di gara: "Penso che questa sia la migliore opportunit&agrave; che abbia mai avuto in MotoGP per giocarmi il successo in ogni GP, &egrave; tutto molto pi&ugrave; divertente quando lotti per podi e vittorie. Sono contento di come si sta mettendo la stagione, voglio lottare, poi vedremo il futuro come andr&agrave;". Il motomondiale tocca quota 1000 GP: i numeri dal 1949 al 2023        

Il sudafricano della KTM vuole dare continuit&agrave; di risultati dopo la vittoria nella Sprint ed il secondo posto in gara a Jerez

GP Francia, Brad Binder: "Nel 2022 l'obiettivo era la top-5, ora la vittoria"

        Il podio del Gran Premio di Spagna era tutto composto da moto europee con&nbsp;la Ducati di Francesco Bagnaia davanti alle due KTM di Brad Binder e Jack Miller, che hanno lottato fino alla fine. Dopo aver dominato 18 dei 24 giri Binder non &egrave; riuscito a rimettersi davanti, dando comunque prova di ottima padronanza del mezzo e di buona velocit&agrave;, mostrata gi&agrave; il giorno precedente nella Sprint. Perch&eacute; se al sudafricano manca ancora la ciliegina sulla torta quest'anno, pu&ograve; comunque vantare due vittorie nella Sprint (una in Argentina e una a Jerez). Ma quanto sono reali i valori KTM visti a Jerez? Pedrosa e KTM: idea wild card a Misano in Austria KTM-Jerez: il paragone con il 2022  Probabilmente in pochi si aspettavano un fine settimana del genere da parte dei portacolori della Casa austriaca, ma c&rsquo;&egrave; anche da dire che proprio su questa pista il collaudatore Dani Pedrosa ha svolto molti giorni di test con la RC16. L&rsquo;ultimo proprio nel mese di marzo, motivo per cui la squadra poteva fare i conti con dati aggiornati e una buona fiducia. Il Gran Premio di Spagna &egrave; stato, finora, proprio il migliore per KTM su un tracciato dove l&rsquo;anno scorso Binder ottenne il decimo posto e Miguel Oliveira solo il dodicesimo.  Binder e Miller: i risultati pre-Jerez  Prima di correre a Jerez Binder quest'anno aveva ottenuto come miglior risultato un quinto posto, nella Sprint americana, e un sesto posto nel GP di Portimao. Storia diversa per Miller, nuovo sulla RC16, che aveva firmato un quarto posto nella Sprint in Portogallo e il sesto posto nel GP d&rsquo;Argentina. Entrambi a Jerez hanno potuto assaporare finalmente il podio della domenica in questo 2023, e dunque ci vorr&agrave; una conferma su una pista diversa. Magari proprio tra due settimane a Le Mans, in Francia. Pagelle MotoGP Spagna: voti ai team e ai piloti per il GP di Jerez 2023       

Le moto della Casa di Mattighofen sono state protagoniste in Spagna, sia con Brad Binder sia con Jack Miller, firmando il miglior GP finora...

MotoGP Jerez: KTM crescita costante o pista "speciale"?

        Quarta tappa MotoGP davvero entrusiasmante a Jerez de la Frontera, tracciato che esalta la capacit&agrave; di compiere sorpassi e derapate. Azione messa in atto da Brad Binder, sempre di traverso con la KTM, "pareggiato" da Pecco Bagnaia, numero 1 Ducati. Tra il campione del mondo e il sudafricano, tuttavia, qualche differenza &egrave; da sottolineare. MotoGP di Spagna, le pagelle di Motosprint Brad Binder - voto 9,5 In staccata e apertura del gas, era di traverso con millimetrica precisione. Battere e tenere testa alla Ducati ufficiale &egrave; una impresa che richiede assetti perfetti, polso destro calibrato e gran coraggio. Grazie al sudafricano - e alla RC16 - abbiamo rivisto la classe regina che ama le derapate. SPAZZOLATORE Pecco Bagnaia - voto 10 "meno" Quasi perfetto e scevro da errori. Il campione del mondo si &egrave; ripreso, riprendonsi vittoria domenicale, primo posto in classifica e complimenti da Ducati. Per uno sensbile come il torinese, il successo &egrave; doppio, in considerazione di una pressione messagli addosso dal sistema e da s&eacute; stesso. UNDER PRESSURE  Dani Pedrosa - voto 9 La stoffa c&rsquo;&egrave; sempre stata, in questo caso pregiata, come il suo stile di guida morbido, pulito e invidiabile. Voto quasi al top, perch&eacute; lui guida la RC16 ogni tanto, in gara mai. Eppure, a quasi 38 anni, coi capelli pi&ugrave; bianchi che neri e la sola esigenza di sviluppare la moto, potrebbe correre ancora. TITOLARE &nbsp;Jack Miller - voto 8&nbsp; L&rsquo;australiano sognava e desiderava podi colorati d&rsquo;arancio, a sancire il matrimonio avvenuto presso la corte KTM e ad archiviare Gran Premi precedenti cos&igrave; cos&igrave;. Obiettivo centrato due volte per il prossimo pap&agrave; di famiglia, in dolce attesa con la sua Ruby Adriana. SPOSATO Miguel Oliveira - voto 7 Viaggia forte, melgrado l'assenza forzata in Argentina e il fatto di essere spesso affondato dai rivali. Quindi, perch&eacute; dare del &ldquo;fortunato&rdquo; al portoghese? Considerando i colpi ricevuti, &egrave; un miracolo che non abbia rimediato infortuni peggiori. FORTUNATO  Aleix Espargar&ograve; - voto 6.5&nbsp; Citiamo Gianni Morandi. Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi nel loro successo al Festival di San Remo edizione 1987. Proprio cos&igrave;, per sua stessa ammissione, il catalano potrebbe trarre di pi&ugrave; dalla RS-GP, quattro cilindri veneta agile e precisa. Con le seguenti doti, il catalano ha evitato il gatto entrato in pista sabato mattina. SI PUO&rsquo; DARE DI PIU&rsquo; Fabio Quartararo - voto 5,5&nbsp; Ci mette in difficolt&agrave;: che voto dare a un pazzzo furioso contro Yamaha, acciaccato dall&rsquo;incidente del Gran Premio, passivo di due Long Penalty - uno sbagliato, sicch&egrave; da ripetere - ultimo ma comunque in gran rimonta sino all&rsquo;undicesimo? A proposito, dice che con la M1 sia impossibile superare, eppure... SUPERATO &nbsp;Marco Bezzecchi -voto 5&nbsp; Incidentanto nella Sprint ma ancora leader provvisorio, scivolato nel Gran Premio, mentre combatteva con dolori e avversari. Nonostante il duro weekend, ha la piazza d&rsquo;onore della graduatoria generale. Non male, per essere il suo un weekend da PASSO FALSO Alex Rins - voto 4,5&nbsp; Dopo &ldquo;Si pu&ograve; dare di pi&ugrave;&rdquo;, ecco un film musicale diretto da Charles Walters. E&rsquo; finito dalle stelle (e strisce) di Austin alle stalle andaluse (dove il gatto Salvador compierebbe proficue incursioni) in sole due settimane. La cosa peggiore? Nakagami &egrave; risultato meno veloce ma pi&ugrave; concreto. NELL&rsquo;ALLEGRA FATTORIA Joan Mir&nbsp; - voto 4&nbsp; Doppia caduta, mentre era arretrato. Abbiamo perso il campione del mondo MotoGP 2020, ricordando anche il titolo Moto3 del 2017. Honda fatica, ma il maiorchino si &egrave; perso ai tempi di Leopard e Suzuki, anzi, ricorda la pessima stagione 2022 con la GSX-RR. SMARRITO Iker Lecuona - voto 3,5 Leggete: &ldquo;Fossi in Casey Stoner, chiederei danni di immagine a Iker. Come si pu&ograve; presentare sulla Honda usando il numero 27? E&rsquo; la sola cosa che ha in comune l&rsquo;australiano&rdquo;. Chi lo ha dichiarato, ha ragione: aver sbattuto Lecuone sulla moto di Marc Marquez - un mito - ricordando un altro mito, vero disastro comunicaivo. QUERELABILE        

A Jerez il numero 1 e il sudafricano hanno tenuto in alto Desmosedici e RC16, con il ducatista che ha dato qualcosa in pi&ugrave;

Pagelle MotoGP Spagna: voti ai team e ai piloti per il GP Jerez 2023

L'emozionante quarto round della stagione si è concluso al fotofinish con la lotta tra Pecco Bagnaia e Brad Binder. Alla fine a spuntarla è stato il campione del mondo

GP Spagna, le foto più clamorose della MotoGP di oggi

        Se fosse istituito il premio di miglior pilota del week-end probabilmente a Jerez verrebbe eletto lui. Parliamo di Brad Binder, vincitore della gara Sprint di ieri e autore del secondo posto in gara quest'oggi, al termine di una prestazione sontuosa. La prova della KTM ha dimostrato quanto la casa austriaca abbia fatto passi da gigante in tutte le direzioni, dalla competitivit&agrave; nel breve della gara corta alla costanza di rendimento alla domenica. Il tutto anche grazie ad un pilota che riesce sempre ad esaltarne caratteristiche e potenzialit&agrave;. La vittoria &egrave; sfumata per pochi centesimi di secondo al cospetto del campione del mondo, Bagnaia, un biglietto da visita decisamente allettante in vista del proseguo della stagione sia della casa austriaca che del pilota sudafricano. La bagarre sembra essere uno tra gli elementi di forza di Binder, che anche quest'oggi ha dato prova di staccate importanti e manovra decise: "Per me non cambia nulla se lotto con un compagno di squadra o con un altro pilota. Oggi ho lottato con Miller poi per&ograve; &egrave; arrivato Bagnaia che ha superato entrambi. Vedremo cosa ci riserva il futuro". Binder svela il punto debole della KTM Con la gara di oggi salgono le quotazioni del sudafricano, autore di due vittorie in quattro Sprint Race fino ad ora ed in generale crescita in tutte le sessioni fin qui disputate. Binder si sta dimostrando al livello dei migliori come puro talento e sembra aver preso per mano una KTM che, almeno per ci&ograve; che riguarda oggi, &egrave; stata l'unica vera rivale della Ducati. Ovviamente si pu&ograve; ancora migliorare, come ammesso dallo stesso Binder ai microfoni di Sky Sport: "Sono contento in generale, abbiamo ottenuto la vittoria nella Sprint ed il secondo posto in gara, speriamo di continuare cos&igrave; a Le Mans. Spero che resteremo sempre cos&igrave; forti, il nostro punto debole &egrave; il fatto di generare poco grip al posteriore, oggi questo problema non lo avevamo perch&egrave; la pista offriva tanta aderenza per&ograve; in futuro dovremo cercare di risolverlo". Adesso l'occhio &egrave; rivolto al prossimo round di Le Mans: "La pista di Le Mans mi piace molto ma per noi la gara dell'anno scorso non &egrave; stata facile. In generale per&ograve; dovunque andremo partiremo con la base di quest'inizio di stagione". Il campione del mondo Moto2 2016 ha aggiunto analizzando il tentativo di sorpasso all'ultimo in curva, andato in fumo: "Ho spinto sin dall'inizio e fino alla fine, Bagnaia ha fatto una gara fantastica, dopo che mi ha sorpassato mi ha portato al limite, basti pensare che ho fatto il mio miglior giro della gara all'ultima tornata. Volevo provare a sorpassare all'ultima curva ma sarebbe stata una manovra azzardata, ero un po' troppo al limite". MotoGP, Rossi "ritrova" Yamaha: &egrave; il nuovo brand ambassador    &nbsp;       

L'alfiere KTM sogna la vittoria per tutta la gara ma alla fine deve arrendersi di un soffio in favore del campione del mondo

GP Spagna: Brad Binder sfiora la doppietta e loda Pecco Bagnaia

        Altra prestazione convincente per Jack Miller, terzo nella Sprint di Jerez a dimostrazione di quanto buono si stia confermando il suo lavoro in casa KTM. L'australiano, che nei test invernali si era un po' nascosto, come per sua stessa ammissione, sotto il profilo della competitivit&agrave;, sta venendo fuori in tutto il suo talento aiutato da una moto che, in maniera quasi inaspettata, sembra calzargli perfettamente. Solo un eccessivo utilizzo iniziale della gomme posteriore gli ha impedito di giocarsi la vittoria fino alla fine, venendo beffato nel finale anche da Pecco Bagnaia: "La partenza &egrave; stata fantastica, poi &egrave; arrivata la bandiera rossa e la seconda partenza &egrave; stata pi&ugrave; difficile. Ho cercato di superare sia Bagnaia che Binder e cos&igrave; facendo ho spinto molto sul posteriore e a quattro giri dalla fine ho sofferto molto con lo spinning. Il calo delle gomme si &egrave; fatto sentire ed era incredibile la differenza con Brad in tal senso, poi alla fine ho fatto un errore e Bagnaia mi ha superato, in generale comunque sono molto contento del risultato finale".  Miller e KTM, un binomio che funziona L'australiano si &egrave; soffermato sulla competitivit&agrave; di una moto che sembra migliorare gara dopo gara, grazie anche al lavoro svolto dal tester Daniel Pedrosa, che l'australiano ha voluto lodare: "Sono molto felice di come si sta comportando la moto qui a Jerez, sta performando bene dall'inizio e questo &egrave; stato possibile anche grazie Pedrosa, che voglio ringraziare, &egrave; stato velocissimo, anche nella Sprint Race. Penso che abbiamo il migliore test driver dell'intera griglia". La strada intrapresa dalla casa austriaca sembra delinearsi: "Il progetto KTM &egrave; chiaro, la moto sta progredendo e noi stiamo capendo quello che possiamo fare per rendere il pacchetto il pi&ugrave; competitivo possibile. Avere un costruttore che si dedica cosi tanto rende davvero bello il poter lavorare all'interno del team". Secondo Miller, le quattro Sprint Race disputate fino ad ora sono state l'una diversa dall'altra: "Io penso che la Sprint Race ad Austin sia stata particolare, diversa da quella di oggi. Il livello della MotoGP &egrave; molto alto, tutti vogliono essere veloci ed aggressivi, bisogna mettersi in gioco e questo &egrave; quello che bisogna fare". L'aggressivo ma sportivo duello con il compagno di squadra Brad Binder ha fatto tornare alla mente dell'ex pilota Ducati alcuni errori del passato: "In passato ho fatto errori nei confronti del mio compagno di squadra. Ovviamente non si vuole mai colpire nessuno in bagarre ma fa parte delle gare. Io sono contento se Binder e la KTM vincono, ovviamente per&ograve; vorrei essere io a trionfare". MotoGP Jerez, incidente al via della Sprint: le foto        

Dopo una bella bagarre con il compagno di squadra Brad Binder, l'australiano deve accontentarsi del terzo posto nella Sprint

GP Spagna, Miller loda Pedrosa: "Abbiamo il miglior test driver"

        Il feeling di Brad Binder con la Sprint Race &egrave; nuovamente stato sancito dalla pista di Jerez, dove il sudafricano si &egrave; esibito in una prestazione perfetta in sella ad una KTM apparsa ancora una volta particolarmente adatta alla gara corta ma in generale in netto miglioramento sotto pi&ugrave; aspetti. Binder, che gi&agrave; era riuscito a vincere la Sprint Race in Argentina, si &egrave; trovato tra le mani una moto che l'ha assecondato perfettamente in relazione al suo stile di guida aggressivo, poco canonico e sicuramente esplosivo. Il sudafricano &egrave; stato bravo a contenere e a gestire il pericolo rappresentato dalla presenza di Pecco Bagnaia alle sue spalle e soprattutto a battagliare, uscendone vincitore, con il compagno di squadra Jack Miller, per una lotta senza esclusione di colpi in casa KTM. Al termine della gara Binder ha espresso la sua opinione sulla quarta Sprint Race della storia: "Le Sprint Race sono sempre caotiche, &egrave; una gara corta e non c'&egrave; un grande calo delle gomme, perci&ograve; &egrave; tutto un p&ograve; frenetico".&nbsp;&nbsp;  Binder commenta la lotta con l'amico e rivale, Jack Miller Con due caratteri esuberanti come quelli dei compagni di squadra Binder e Miller, coadiuvati da due stili di guida altrettanto estrosi, non era impossibile aspettarsi un epilogo diverso da quello visto in azione. I due compagni di squadra non hanno lesinato sorpassi al limite e manovra aggressive: "La battaglia con Jack &egrave; stata bellissima, avevo un buon passo e non ho perso l'opportunit&agrave; di superarlo, poi lui poi mi ha un po' spinto portando entrambi al bloccaggio in frenata. Jack era molto forte in alcuni punti della pista, io in altri, era un po' come uno yo-yo. So quello che pu&ograve; succedere con il tuo compagno di squadra e di solito si possono commettere errori di cui poi ci si pente, perci&ograve; sto molto attento, per&ograve; alla fine siamo qui per correre". Il sudafricano ha poi commentato il suo week-end, ringraziando tutta l'organizzazione KTM che al momento gli sta fornendo la moto migliore secondo i suoi gusti: "Gi&agrave; nelle libere mi ero sentito molto bene, siamo stati bravi a passare dalla Q1 alla Q2 e poi quando ho visto che pioveva ho solo sperato che smettesse, inoltre avevamo un solo treno di gomme disponibili. Il clima per&ograve; ha giocato a nostro favore in generale. In gara alla seconda ripartenza non &egrave; stato facile portare le gomme in temperatura ma dopo pochi giri ho capito di avere un buon passo. Voglio fare un applauso a tutto il team e a Dani Pedrosa per averci dato questa fantastica moto". GP Spagna, Bastianini: "Nemmeno gli antidolorifici avrebbero funzionato"        

Reduce dalla seconda Sprint Race vinta quest'anno il sudafricano ha commentato la bagarre con il compagno di squadra, Jack Miller&nbsp;

GP Spagna, Binder al secondo trionfo: "Ringrazio di avere questa moto"

        Fiori d'arancio a Jerez de la Frontera. No, nel paddock non si &egrave; sposato nessuno - al di fuori, non lo sappiamo, nel caso Vivissimi Complimenti - qui si parla di KTM e Brad Binder, eccellenti nel conquistare la Sprint della MotoGP di Jerez con grande velocit&agrave; e carattere. Chi diceva che per la RC16 e il sudafricano servissero fondi bagnati, ecco la risposta: il Sole andaluso spaccava le pietre, il duo Reb Bull ufficiale ha spaccato i rivali.&nbsp; Falsa partenza per la Sprint MotoGP di Spagna  Quarta Sprint stagionale e della storia per la MotoGP moderna, nella quale &egrave; subito incidente dopo solo pochi metri: Franco Morbidelli &egrave; scivolato dopo essere stato toccato dalla Ducati di Alex Marquez. L'italo-brasiliano &egrave; andato gi&ugrave;, portandosi dietro la Desmosedici del fratello di Marc. Sopraggiungendo, Marco Bezzecchi colpisce la quattro cilindri Gresini, andando sua volta a terra. Caduto pure Augusto Fernandez e, tra moto a pezzi in pista e nelle vie di fuga, la Race Direction ha sventolato Bandiera Rossa. Seconda partenza per la Sprint MotoGP di Jerez: evviva Binder! Perci&ograve;, a seguito di ripristino delle moto incidente, la seconda partenza considerava 11 passaggi, uno in meno dei 12 previsti a precedere l'interruzione. Gran Bagarre inziale proprio tra le due KTM, perch&egrave; Jack Miller desiderava realizzare quanto infine totalizzato da Brad Binder. Duello interno per il team Red Bull, risoltosi a favor del sudafricano che, come a Termas, si conferma specialista della Sprint. L'australiano sembrava buono da secondo posto, ma Pecco Bagnaia lo ha superato nelle battute conclusive. Il numero 43 ne esce deluso, per&ograve; non troppo: &egrave; il primo podio vestito dagli abiti di Mattighofen, mentre il campione del mondo ha ritrovato uno dei tre gradini tanto graditi. Appena dopo, l'esplosivo Jorge Martin, dato quale vincitore, tuttavia quarto. Miguel Oliveira conferma la bont&agrave; della sua guida e della RS-GP del team satellite RNF, Dani Pedrosa potrebbe invitare alla pensione piloti molto pi&ugrave; giovani di lui. Ci si aspettava di pi&ugrave; da Maverick Vinales, ma i punti presi sono comuque buoni, uno solo per Marco Bezzecchi, sempre meglio del crash in cui &egrave; incappato circa mezzora prima. Aleix Espargar&ograve;, pole sprecata nella Sprint di Jerez. Avete visto Quartararo? Il catalano del team Aprilia scattava dal palo, ma pure al palo &egrave; rimasta la sua classifica. Ruzzolando, il numero 41 butta al vento buone possibilit&agrave; di podio e vittoria, rimediando uno "zero" pesante. Erano caduti prima di lui Alex Marquez e Takaaki Nakagami, ma mentre ricoprivano posizioni di centro gruppo. A terra pure Joan Mir, ma occupiamoci anche delle altre Honda. Chi le ha viste? Nelle mai dei marshall, s&igrave;, nella parte alta dell'arrivo, no. Stesso discorso per Fabio Quartararo, depresso come non mai. Dodicesimo e senza la reale possibilit&agrave; di primeggiare - su pista asciutta - &egrave; un copione gi&agrave; scritto e letto. MotoGP Sprint Race        

A Jerez &egrave; l'arancio KTM a brillare: Binder vince, Miller terzo, Bagnaia ritrova il podio inserendo la Ducati tra le due RC16

GP Spagna, risultati gara Sprint: il commento tecnico

Vincere in MotoGP &egrave; bello, soprattutto se si scatta dalla quindicesima posizione, in particolar modo quando i giri disponibili alla rimonta sono solo 12 e tiratissimi. Missione compiuta da Brad Binder, che ha riportato sul gradino pi&ugrave; alto del podio la KTM, risultato che mancava al sudafricano dal Gran Premio d&#39;Austria 2021. Lo sprint furioso &egrave; cos&igrave; raccontato dal portacolori arancione spinto dallo sponsor Red Bull: &quot;La mia partenza &egrave; stata incredibile - conferma - nemmeno io mi aspettavo uno scatto del genere&quot;.  Binder trionfa nella MotoGP d&#39;Argentina: &quot;Ci prover&ograve; pure nel Gran Premio&quot;  Brad &egrave; un &quot;pezzo di pane&quot; nel quotidiano, un mastino tra i cordoli. Binder piace ai colleghi, conta un ottimo gruppo di appassionati. Sar&agrave; perch&egrave; &egrave; umile, vuoi per la sua velocit&agrave;: &quot;Tutto &egrave; andato secondo i piani prestabiliti - la strategia KTM voleva la vittoria - ho visto la possibilit&agrave; di prendere la prima posizione, l&#39;ho fatto. Una volta ritrovatomi in testa, ho lottato per rimanerci&quot;.  Il numero 33 ha serrato pi&ugrave; volte la porta alla Ducati nell&#39;eccellente Marco Bezzecchi: &quot;Negli ultimi tre passaggi mi si chiudeva l&#39;anteriore. Guidare era difficile, altrettanto frenare. Ho dovuto mantenere i nervi saldi, evitando errori. Sentivo gli avversari arrivare in rettilineo, ma ho resistito&quot;.  Stasera la condivisione della gioia con la squadra capitanata da Francesco Guidotti, poi il pensiero all&#39;indomani: &quot;Devo ringraziare il team, vedremo cosa potremo fare domenica. L&#39;idea di oggi era di andare il prima possibile davanti, tutto qui. Siccome la manovra &egrave; andata a buon fine, prover&ograve; a ripeterla domani&quot;.  ? 

Brad ha portato la KTM sul gradino pi&ugrave; alto del podio della Sprint, domani ci prover&agrave; anche nel Gran Premio

GP Argentina, Binder svela il segreto del successo

Dodici passaggi di spettacolo puro, questa Sprint di Termas de Rio Hondo. La MotoGP sta divertendo e, chi dice il contrario, mente e sa di mentire. Su pista &quot;macchiata&quot; dalla pioggia caduta ore prima, tutti con gomme Michelin slick; dopo una serie di sorpassi incalcolabili, ha vinto il color arancio della KTM di Brad Binder.  Binder e KTM ancora al top della MotoGP    Scattare dalla quindicesima casella e superare quasi tutti. Brad Binder pu&ograve; farlo, lo ha fatto: il sudafricano &egrave; molto bravo nel saltare gli avversari, la sua RC16 ama i fondi scivolosi. A suon di staccate al limite, il duo spinto dalla Red Bull ha ritrovato la vittoria, mancante dall&#39;Austra 2021. Il computo dei successi ottenuti insieme &egrave; ora di tre.&nbsp;  Italia in alto nella MotoGP d&#39;Argentina: Bezzecchi, Marini e Morbidelli  Marco Bezzecchi ha sfiorato la vittoria, sfuggitagli per pochi decimi. Secondo &egrave; comunque un gran risultato per il romagnolo che, al pari di Luca Marini, ha regalato la gioia al Mooney VR46. Per il fratello di Valentino Rossi &egrave; il pirmo podio nella classe regina e, vedendo come l&#39;ha ottenuto, non sar&agrave; l&#39;ultimo.&nbsp;  Finalmente in palla Franco Morbidelli, capace di arrivare quarto, dopo aver anche condotto le operazioni. L&#39;italo-brasiliano ha ricordato il pilota che ricordavamo: elegante, veloce, efficace. Oltre alla bella prestazione, la notizia: la miglior Yamaha &egrave; la sua, surclassato Fabio Quartararo.  Bagnaia attento, Espargar&ograve; disattento: MotoGP a due facce Ducati e Aprilia  Pecco ha dato il massimo, tuttavia non copiando quanto realizzato in Portogallo La doppietta di Portimao non sar&agrave; in Argentina per lui ripetibile, ma in fondo &egrave; andata bene anche cos&igrave;. Gli attacchi feroci di Alex Marquez si sono per&ograve; rivelati consistenti: il fratello di Marc ha avuto la meglio.  L&#39;esatto contrario rispetto al 2022 per Aleix Espargar&ograve;. L&#39;anno scorso il catalano e l&#39;Aprilia festeggiarono la storica affermazione, mentre nella Sprint di oggi pesa lo zero rimediato. Scivolate per il numero 41 e festa finita. Maverick VInales &egrave; giunto settimo.  Honda, che disastro nella MotoGP di Termas  Dispiace ripeterlo e, malgrado vorremmo evitare di caricare il piatto delle critiche, Honda &egrave; andata male nella Sprint di Termas de Rio Hondo. Una RC213 V su tutte: Joan Mir &egrave; caduto mentre navigava nelle retrovie. Il botto &egrave; stato duro, la visita al Centro Medico necessaria.&nbsp;  Le altre quattro cilindri di Tokio hanno fatto ci&ograve; che potevano. Takaaki Nakagami undicesimo, Alex Rins quindicesimo. Ricordiamo che entrambe le posizioni non muovono la classifica del sabato. Marc Marquez, dove sei? Torna presto, per favore.  MotoGP d&#39;Argentina, ordine d&#39;arrivo Sprint   

A Termas torna alla vittoria la KTM, doppio podio VR46 con&nbsp;Marini terzo. Grande Morbidelli, Bagnaia in difesa, Quartararo in difficolt&agrave;

MotoGP Argentina:&nbsp;Binder, Sprint decisivo su Bezzecchi

        Jack Miller il loquace, Brad Binder il silenzioso. La &ldquo;strana coppia&rdquo; KTM condivide poco dal punto di vista della prossemica, ma esprime i medesimi concetti tecnici, andando forte (anche e finalmente) su pista asciutta e pulita. Le RC16, nel 2022 protagoniste in MotoGP solo su fondi bagnati o sporchi, stanno arrivando al vertice della categoria. Miller e Binder, coppia d'assi KTM in MotoGP  BRAD BINDER, UNA CARRIERA FEDELE A KTM Eccellente quarto nella Sprint e in lotta per il podio, Jack Miller ha manifestato la propria soddisfazione gi&agrave; dal venerd&igrave;: &ldquo;A volte dico corbellerie sulla RC16&rdquo; il suo linguaggio era decisamente pi&ugrave; colorito, ma ci siamo ugualmente &ldquo;La verit&agrave; &egrave; che vanta un gran potenziale, viaggia forte, &egrave; competitiva. Non si &egrave; visto nei test, sapete perch&eacute;?&rdquo; Gi&agrave;, perch&eacute; la quattro cilindri austriaca ha temporeggiato a Sepang e Portimao? Ecco il motivo: &ldquo;Penso fosse inutile rischiare un probabile infortunio per una malcelata gloria. I punti si assegnano in gara&rdquo;. L'australiano ne ha presi 6 sabato, 9 domenica, per un computo di 15 e settima posizione della tabella generale. Brad Binder, maestro nei sorpassi, ha aggiunto: &ldquo;Abbiamo compiuto un grosso salto in alto dal sabato alla domenica&rdquo; le parole &ldquo;sebbene io fisicamente fossi cos&igrave; cos&igrave;. Siamo vicinissimi ai primi, ovvero, dove vogliamo stare. Possiamo spingere e saremo pronti a farlo con decisione&rdquo;. Dodicesimo nella Sprint, sesto nel Gran Premio, il sudafricano ha confermato l'abilit&agrave; di superare con gran lena ogni sorta di rivale, ducatista incluso. Con 8 punti, il decimo posto in campionato &egrave; suo. KTM MotoGP simil Ducati, anzi, anzi Aprilia, anzi Yamaha, anzi... RC16  JACK MILLER, AL PRIMO ANNO CON KTM IN MOTOGP Ali anteriori simil Yamaha montate sotto al cupolino, aletta posteriore somigliante a un portapacchi anch&rsquo;essa vista sulla M1 nei test, propulsore dalla fasatura a scoppi irregolari - anche la M1 ha il "big bang" telaio in continua evoluzione e &ldquo;duttile&rdquo; a ogni terreno trovato. Dicevamo che in Austria si ispirassero all&rsquo;Italia ma, in realt&agrave;, a Mattighofen stanno guardando anche la rivale di Iwata.  Il prototipo spinto dalla potente Red Bull non &egrave;, tuttavia, un mix tra Ducati, Aprilia e Yamaha, semmai un progetto rivisto, ben pensato e testimone della politica dei piccoli passi. E se &egrave; uno come Jackass ad ammetterlo, &ldquo;gli ingegneri hanno pazienza, ascoltando ogni mio commento fuorviante e accontentando tutte le richieste inoltrate&rdquo;, significa che il box ha ritrovato un bandolo della matassa smarrito volte e volte nel corso del 2022.  Il tanto lavoro centrato sulle sospensioni White Power una perfezionata elettronica potrebbero far saltare fuori il vero primo colpo stagionale in primis nella scivolosa e sporca Termas de Rio Hondo dove, rinomatamente, il grip offerto &egrave; scarsissimo e mutevole. Calendario MotoGP 2023: date, orari tv e dove vederla       

Miller e Binder stanno raggiungendo il passo di Ducati e Yamaha. Anche su fondi asciutti, le RC16 possono giocarsi podio e vittoria

KTM, il vertice della MotoGP è sempre più vicino

        Nonostante le prime posizioni siano state quasi esclusivamente un affare interno tra Ducati e Aprilia&nbsp;con il solo Quartararo a rovinare la festa, al termine della due giorni di test della MotoGP sul tracciato di Portimao anche i due piloti ufficiali KTM, Brad Binder e Jack Miller, possono vedere il bicchiere mezzo pieno. Al di l&agrave; del loro miglior tempo sul giro, grazie al quale hanno concluso rispettivamente in nona e diciassettesima piazza della classifica combinata, entrambi hanno migliorato il proprio feeling in sella alla RC16, dicendosi pronti per l'ormai imminente inizio di stagione che avverr&agrave; proprio all'Autodromo Internacional do Algarve. Calendario MotoGP 2023: date, orari tv, dove vederla Binder soddisfatto del time attack  &ldquo;Nella seconda e conclusiva giornata di test abbiamo fatto un bel passo in avanti&rdquo;, ha detto il forte pilota sudafricano. &ldquo;Non avevo delle buone sensazioni, ma il team ha lavorato alla grande rendendo la moto pi&ugrave; adatta al mio stile di guida, permettendomi cos&igrave; di spingere maggiormente. Il time attack, che di solito &egrave; il mio punto debole, &egrave; andato meglio del previsto e ora siamo vicino a dove vogliamo stare. C'&egrave; ancora uno step da fare, ma siamo pi&ugrave; o meno pronti per l'inizio del campionato&rdquo;.  MotoGP, Test Portimao: Francesco Bagnaia, la missione &egrave; gi&agrave; compiuta Miller prosegue la fase di apprendimento con la KTM  &ldquo;Ci stiamo avvicinando&rdquo;, ha dichiarato l'australiano soddisfatto. &ldquo;Nella seconda giornata abbiamo migliorato il nostro riferimento cronometrico di oltre un secondo rispetto al Day 1! Il problema &egrave; che i primi vanno fortissimo, visto che hanno disintegrato il vecchio record della pista. Io, comunque, sono contento perch&egrave; sto facendo dei passi avanti importanti. Dobbiamo migliorare ancora qualcosa, specialmente nelle mappature del motore, ma siamo ottimisti&rdquo;.        

Le ultime giornate di prove prima dell'inizio della stagione si sono concluse in maniera positiva per Binder e Miller: ecco le loro impressioni

MotoGP, Test Portimao: passi avanti importanti in casa KTM

        Tutto quello che ruota intorno alle gare pu&ograve; diventare noioso per i piloti, ma Jack Miller trova sempre un modo per divertirsi. Ed &egrave; stato cos&igrave; anche durante lo shooting che KTM ha svolto prima della presentazione. Durante un momento di pausa l&rsquo;australiano si &egrave; messo alla guida del carrello elevatore, sul quale era salito il suo nuovo compagno di squadra Brad Binder. Ecco il video:  Crediti: Sky MotoGP: Aleix Espargaro rimpiange le moto di una volta Miller si diverte con il muletto nel backstage KTM  Entrambi vestiti con tuta, stivali e guanti hanno dato dimostrazione cos&igrave; della complicit&agrave; che sta nascendo tra loro che per la prima volta si ritrovano a condividere uno stesso box in MotoGP. Non &egrave; la prima volta che Miller lo troviamo alla guida del muletto. Infatti gi&agrave; a Valencia, durante la festa per il titolo vinto da Bagnaia, aveva mostrato le sue doti con questo mezzo cos&igrave; particolare, che a quanto pare lo diverte particolarmente. MotoGP, Vinales che show: ecco come fuma la sua Aprilia       

Con tuta, stivali e guanti l&rsquo;australiano ha messo in mostra le sue doti da pilota su un macchinario a quattro ruote, con Binder come complice

MotoGP, Miller in attesa della KTM torna alla guida di un mezzo insolito

Durante lo shooting di KTM l'australiano si è divertito alla guida di un altro mezzo, complice anche il nuovo compagno di squadra Brad Binder

MotoGP, Miller inarrestabile con il carrello elevatore

        Se dall'altra parte del box KTM &egrave; avvenuta una vera e propria rivoluzione con l'arrivo di Jack Miller direttamente dal team ufficiale Ducati, dalla parte di Brad Binder c'&egrave; la consapevolezza di poter puntare in alto nell'ormai imminente stagione 2023. La squadra ha tolto i veli alla RC16 con una (veloce) presentazione online e, nonostante i colori siano quelli di sempre, con Red Bull e l'arancione tipico del marchio austriaco a dominare la scena, a detta di piloti e squadra gli obiettivi da raggiungere sono davvero ambiziosi. Per il pilota sudafricano sar&agrave; addirittura la nona stagione con i colori Red Bull KTM, nonch&eacute; la quarta nella classe regina: &ldquo;E' emozionante pensare di aver portato in pista questi colori per tutto questo tempo ed essere ancora qui. Mi sento pronto per la nuova stagione, visto che abbiamo concluso il 2022 con tanti piccoli miglioramenti che ci hanno permesso di compiere un passo in avanti. Con una griglia dal livello cos&igrave; alto e differenze minime tra una moto e l'altra dal punto di vista prestazionale, ogni dettaglio pu&ograve; risultare fondamentale e sappiamo dove possiamo arrivare&rdquo;.  Binder: &ldquo;Chiudere il campionato al sesto posto non basta pi&ugrave;&rdquo;  &ldquo;Lo scorso anno ho recuperato spesso tante posizioni in gara e sono felice di questo visto che voglio lottare per il podio ad ogni Gran Premio, ma dobbiamo migliorare le qualifiche&rdquo;, ha detto Brad, consapevole del proprio potenziale. &ldquo;Abbiamo vissuto dei momenti difficili nel 2022 e tutto sommato aver chiuso sesti in campionato non &egrave; male, ma non basta pi&ugrave; e vogliamo, anzi, possiamo ambire a vincere le gare e giocarci il titolo. Siamo qui per questo e credo che il 2023 possa essere la nostra miglior stagione di sempre in MotoGP&rdquo;. &ldquo;La KTM RC16 &egrave; competitiva in tutte le aree, ma in ognuna di essere c'&egrave; qualche dettaglio che si pu&ograve; ancora migliorare per renderla pi&ugrave; affilata&rdquo;, prosegue il 27enne di Potchefstroom. &ldquo;Gi&agrave; nei test di Valencia abbiamo provato qualche nuova soluzione che sembra possa darci una mano, ma abbiamo bisogno di un maggior grip al posteriore e di una maggior facilit&agrave; nel far girare la moto. Ho un team fantastico alle spalle, perci&ograve; sono sicuro che gi&agrave; dai test di Sepang migliorer&agrave; la situazione&rdquo;. MotoGP: il team Prima Pramac svela le nuove Ducati di Zarco e Martin &ldquo;La Sprint Race mi incuriosisce. Miller? Felice di averlo come compagno&rdquo;  La grande novit&agrave; della MotoGP 2023 sar&agrave; chiaramente l'introduzione della Sprint Race nella giornata di sabato. Una soluzione interessante che, secondo il sudafricano, pu&ograve; rendere pi&ugrave; emozionanti i weekend di gara: &ldquo;Non sono mai stato un fan delle FP4 e credo che introdurre una gara sprint il sabato pomeriggio possa far aumentare lo spettacolo. Ho sempre fatto pi&ugrave; fatica in prova che in gara, perci&ograve; avere una corsa breve e una lunga su ogni pista, per un totale di 42 manche, credo che per me possa essere un bene. Sono curioso di vedere cosa succeder&agrave;&rdquo;. Infine, non &egrave; mancato uno sguardo verso Jack Miller, nuovo compagno di team: &ldquo;Sono contento di avere Jack come nuovo compagno di squadra, perch&egrave; &egrave; un pilota esperto e velocissimo che pu&ograve; spronarmi a dare ancora di pi&ugrave;. Nonostante sia abituato ad un'altra moto arrivando dalla Ducati, le sensazioni provate in sella a Valencia sono state simili alle mie, perci&ograve; stiamo lavorando nella giusta direzione. In ogni caso, qualunque sia il mio compagno, l'obiettivo non cambia: voglio stare davanti&rdquo;. CIV: Nicholas Bevilacqua all'esordio in Moto3 con il team MR Racing       

Il pilota sudafricano &egrave; diventato un pilota-simbolo per KTM, con cui correr&agrave; anche quest'anno: &ldquo;Sappiamo cosa ci serve per essere veloci. La Sprint Race? Sar&agrave; interessante&rdquo;

MotoGP, Binder pronto per il 2023: “Sarà la nostra miglior stagione”

Subito dopo il team Prima Pramac, &egrave; toccato al team Red Bull KTM Factory togliere i veli e sono state dunque svelate le RC16 con cui Brad Binder e Jack Miller affronteranno questa stagione. La scritta Red Bull copre quasi del tutto la livrea, con il toro simbolo del marchio disegnato anche sul serbatoio e il blu scuro unito al classico arancione completa la moto. Il 2023 sar&agrave; un anno carico di aspettative per la Casa austriaca, che non si nasconde e ora punta a stare sempre con i protagonisti.  &quot;L&#39;unico obiettivo che possiamo avere &egrave; il titolo&quot;   Francesco Guidotti, il team manager, ha ammesso: &ldquo;Finire in seconda posizione nel campionato a squadre lo scorso anno &egrave; stato un punto di partenza per il futuro. &Egrave; importante perch&eacute; significa che la squadra lavora bene insieme e l&#39;atmosfera &egrave; fantastica&rdquo;. Guardando alla stagione che scatter&agrave; a Portimao, a fine marzo, ha dichiarato: &ldquo;Ci saranno 21 GP quest&#39;anno e sar&agrave; importante essere competitivi e stare tra i primi cinque. Poi ci sono anche le Sprint Race. Siamo un team ufficiale e l&#39;unico obiettivo che possiamo avere &egrave; il titolo. &Egrave; facile da dire e non facile da ottenere!&rdquo;  Con il nuovo format cambier&agrave; anche l&rsquo;approccio alle corse e il manager toscano ha spiegato: &ldquo;Tutto deve essere efficiente, soprattutto ora che abbiamo meno tempo per fare il giusto setting in condizioni diverse. I nostri piloti, Jack e Brad, sono una combinazione speciale e la squadra sar&agrave; molto forte&rdquo;.    Il settimo anno sar&agrave; quello buono?   &ldquo;Quella che sta per iniziare sar&agrave; la nostra settima stagione&rdquo;, ha spiegato Pit Beirer, direttore di KTM Motorsports, aggiungendo: &ldquo;Sento che i sei anni precedenti sono stati fantastici in termini di costruzione del progetto, avendo gi&agrave; ottenuto vittorie e podi&rdquo;. Sono stati anni impegnativi, che hanno portato il marchio ad alti livelli: &ldquo;&Egrave; stato un viaggio pazzesco e ci siamo divertiti molto, ma ora non &egrave; pi&ugrave; sufficiente solo &quot;essere l&igrave;&quot; ed essere una buona squadra organizzata; abbiamo bisogno di risultati. Mi sento molto fiducioso con i due ragazzi che abbiamo a bordo. Sento che Brad e Jack sono diversi ma, alla fine, simili. Stanno spingendo molto forte ed &egrave; esattamente ci&ograve; di cui abbiamo bisogno&rdquo;. Ora KTM vuole stare davanti e durante l&rsquo;inverno l&rsquo;impegno &egrave; stato massimo: &ldquo;Abbiamo fatto un grande sforzo affinch&eacute; il 2023 sia migliore che mai&rdquo;.  MotoGP, Zarco: &quot;Marquez sar&agrave; il pi&ugrave; cattivo&quot; 

La Casa austriaca &egrave; pronta a cominciare la settima stagione nella top class e le ambizioni sono pi&ugrave; alte che mai con Brad Binder e Jack Miller

MotoGP, presentato il progetto KTM 2023

Ecco il filmato rilasciato da KTM per introdurre la nuova "arma" di Miller e Binder per il motomondiale.

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