Viste le notizie arrivate questa mattina da Valencia, da parte del nostro invitato Manuel Pecino, abbiamo contattato il Dottor Claudio Costa, medico che ha curato i pi&ugrave; grandi campioni del passato, in merito alla situazione di Marc Marquez. In vista ci sarebbe un possibile terzo intervento che riguarderebbe un trapianto osseo.  &ldquo;Poteva succedere&rdquo;   &ldquo;Il fatto che sia tornato a correre subito &ndash; spiega il Dottor Costa - pu&ograve; aver fatto si che l&#39;omero fratturato non abbia avuto immediata voglia di guarire. Ma un omero fratturato, in alcuni casi, pu&ograve; comunque andare incontro al fatto che non voglia guarire. Con viti o placca normalmente guarisce in 3 mesi per&ograve; delle volte capita che faccia un ritardo di consolidazione e purtroppo spesso non guarisce. In questo caso si ricorre al trapianto. Questa &egrave; la via da seguire per poter mettere a posto finalmente quest&#39;osso&rdquo;.  Per il Dottor Costa, l&#39;idea del trapianto sarebbe dovuta balenare in testa molto prima ai medici che hanno seguito Marc: &ldquo;Tenendo conto che se l&#39;osso &egrave; bene allenato ma ci si accorge che il recupero tarda ad arrivare, l&#39;intervento doveva essere fatto prima. Se ad un certo punto vedevano che il recupero tardava ci voleva un occhio che diceva di tagliare la testa al toro ed intervenire&rdquo;.  MotoGP, Marc Marquez: &ldquo;Lavoro per tornare nel 2021&rdquo;  Il limite di non ritorno   Fermo restando che per il Dottor Costa il primo intervento con l&#39;utilizzo del chiodo sarebbe stata la soluzione migliore, non se la sente comunque di &ldquo;condannare&rdquo; l&#39;operato dei medici che hanno curato Marquez: &ldquo;I medici hanno sperato che la frattura da sola riuscisse a guarire - ha proseguito - e gli hanno dato il tempo di vedere che questo succedesse, per&ograve; c&#39;era un limite di non ritorno, ad un certo punto bisognava decidere, in quanto la stagione 2021 si stava avvicinando. Anche se ci volessero 4 mesi invece che 6, come ipotizzato, Marc sarebbe gi&agrave; in ritardo e tornerebbe a marzo a stagione gi&agrave; iniziata&quot;.  &quot;Non posso dire quale fosse il limite massimo perch&egrave; non ho le lastre a disposizione ma anche il ritardo di consolidazione dell&#39;osso poteva da subito essere un campanello di allarme e quindi da subito poteva essere tenuta in considerazione la possibilit&agrave; del trapianto&rdquo;.  MotoGP, Yokoyama: &ldquo;Senza l&#39;infortunio di Marc la Honda non sarebbe cambiata&rdquo;  Fatto pi&ugrave; unico che raro   Infine, il Dottor Costa analizza l&#39;incidente avvenuto a Marquez: &ldquo;Nella mia carriera di dottore dei piloti - ha concluso - mi sono capitati rarissimi casi di piloti che hanno riportato la stessa frattura di Marc Marquez. L&#39;omero &egrave; un osso che ai piloti si rompe molto raramente. Questo pu&ograve; far ben sperare per Marc. Una volta che sar&agrave; tornato in sella sar&agrave; difficile che gli ricapiti un incidente simile e una frattura simile&rdquo;.  MotoGP, GP Valencia: gli orari TV di Sky, DAZN e TV8 

<p>Il Dottor Claudio Costa ci ha spiegato la situazione che sta vivendo il campione spagnolo: &rdquo;Il ritardo di consolidazione dell&#39;osso poteva da subito essere un campanello di allarme&rdquo;</p> 

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MotoGP, Dr. Costa: “Bisognava pensare prima al trapianto per Marquez”