In esclusiva ai nostri microfoni il Presidente del CONI sulla stagione 2022 dei piloti italiani

FIM Awards 2022: intervista a Giovanni Malagò

        La stagione 2022 ormai giunta al termine ha visto i colori italiani sul tetto del mondo in diverse specialit&agrave; del motociclismo. In un'annata trionfale per i &ldquo;nostri&rdquo; piloti, infatti, Francesco Bagnaia ha conquistato il titolo in MotoGP con la Ducati, mentre nell'Enduro, Andrea Verona si &egrave; laureato Campione del Mondo in sella alla GASGAS. Risultati che hanno permesso ai due giovani campioni di ottenere un importanate riconoscimento, venendo premiati con i Collari d'Oro del CONI, alla presenza del presidente della Federazione Motociclistica Italiana Giovanni Copioli. SBK Indonesia, Bautista: "Hi ripagato chi ha creduto in me dopo anni bui" Copioli: &ldquo;La passione e l'impegno sono le basi dei loro risultati&rdquo;  Lo stesso Giovanni Copioli si &egrave; detto estremamente orgoglioso del lavoro svolto da Pecco e Andrea: &ldquo;Bagnaia e Verona rappresentano rispettivamente la velocit&agrave; e il fuoristrada e quindi, idealmente, tutto il motociclismo sportivo. Sono molto felice che due giovani piloti della loro caratura abbiano potuto ritirare il Collare d'Oro: sono atleti dai valori forti, sani e che danno un'ottima immagine del motociclismo&rdquo;. &ldquo;Mai sopra le righe, fanno della passione e dell'impegno le basi per raggiungere i risultati che ottengono&rdquo;, prosegue il Presidente FMI. &ldquo;Per il nostro sport sono entrambi delle figure molto positive. Come Federazione Motociclistica Italiana proseguiremo nel nostro lavoro volto a formare e crescere i talenti e continuare ad essere presenti, come ormai avviene da anni, alla Cerimonia dei Collari d'Oro del CONI&rdquo;. EICMA 2022, Delbianco: "E' stato il mio primo anno da vero pilota"       

I due Campioni del Mondo italiani hanno ricevuto lo speciale riconoscimento del Comitato Olimpico per i grandi traguardi raggiunti quest'anno

Francesco Bagnaia e Andrea Verona premiati con i Collari d'Oro del CONI

Grande riconoscimento per il pilota Off Road Franco Picco, che &egrave; stato insignito dal CONI con la medaglia d&#39;oro al valore atletico. Il vicentino, classe &#39;55 ha ricevuto questa onerificenza per gli impareggiabili risultati ottenuti nelle ultime edizioni della Dakar.  Un riconoscimento d&#39;oro   A mettere in risalto le grandi prestazioni di Picco &egrave; stata la Federazione Motociclistica Italiana: la sua &egrave; stata una carriera ricca di vittorie nel cross e nel Motorally (con successi nei Rally dei Faraoni e delle Piramidi e podi alla Dakar negli anni &lsquo;80). Poi, nel 2021 Picco si &egrave; classificato 11&deg; nella categoria senza assistenza del rally pi&ugrave; famoso al mondo. Nel 2022 ha corso per la 15esima volta questa competizione classificandosi 72&deg; assoluto e 6&deg; nella classe Veteran Trophy. Per tale motivo, al pilota sar&agrave; consegnata, nel corso di un prossimo evento organizzato dal Comitato Olimpico Nazionale, la medaglia d&#39;Oro al valore atletico. Gi&agrave; celebrato dalla Federazione Motociclistica Italiana, il suo valore &egrave; stato ora riconosciuto anche dal CONI e dal suo Presidente Giovanni Malag&ograve;.  Picco: &ldquo;Che onore e che commozione!&rdquo;   &ldquo;Siamo estremamente orgogliosi di Franco Picco e felici della scelta del CONI, - ha detto Malag&ograve;- che ha accolto la nostra richiesta di premiarlo con una benemerenza di grande prestigio che viene concessa solo ai pi&ugrave; grandi campioni dello Sport italiano. Franco &egrave; ammirato da tutti gli appassionati di motociclismo perch&eacute; ha sempre dimostrato umilt&agrave; e tenacia, generosit&agrave; e forza d&rsquo;animo. Rappresenta perfettamente i valori dello sport, &egrave; un esempio per i pi&ugrave; giovani. Mi auguro di poterlo vedere in sella per diversi anni ancora&rdquo;.  Ad esprimere il suo entusiasmo &egrave; stato anche lo stesso pilota attraverso i canali social: &ldquo;Che onore e che commozione! La medaglia d&#39;Oro del CONI per meriti eccezionali! Grazie al CONI e alla Federazione motociclistica italiana&rdquo;.    Carriera MotoGP a rischio per Marquez, Honda pensa a Martin 

Il pilota di Vicenza che ha solcato tutti i tipi di terreni pi&ugrave; impervi ha ricevuto questo grande riconoscimento dopo essere stato segnalato al CONI da parte della Federazione Motociclistica Italiana

Off Road: Franco Picco insignito della medaglia d&#39;oro al valore atletico

Da nord a sud, dopo che ieri sera il Presidente del Consiglio Conte si &egrave; pronunciato in merito, entrer&agrave; in vigore il nuovo decreto che non solo riguarder&agrave; gli spostamenti, ma che sospender&agrave; ogni tipo di competizione sportiva di ogni livello fino al 3 aprile, come suggerito dal Presidente del Coni Giovanni Malag&ograve;.  La decisione del CONI   E&#39; stata una dura giornata, quella di ieri, per l&#39;Italia con tante decisioni importanti che sono arrivate in seguito al contagio da coronavirus che si sta espandendo sempre pi&ugrave; velocemente in tutta la penisola. E proprio ieri, in una riunione del CONI che si &egrave; svolta al Foro Italico, il Presidente Giovanni Malag&ograve; di comune accordo con tutti i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati, hanno deciso di sospendere tutte le competizioni degli sport di squadra ad ogni livello fino al 3 aprile &ldquo;confermando che &ndash; come si legge dal comunicato stampa &ndash; in ogni azione e circostanza la tutela della salute &egrave; la priorit&agrave; assoluta di tutti.&rdquo;  Ancora incognita MotoGP e Superbike   Questa proposta del CONI &egrave; stata accolta dal Presidente del Consiglio Conte che nella serata di ieri, oltre a dichiarare l&#39;intera Italia &ldquo;zona rossa&rdquo; dove gli spostamenti per le persone sono vietati se non per comprovati motivi di salute, di necessit&agrave; e di lavoro, ha detto che in merito alle attivit&agrave; sportive, anche il campionato di calcio di Serie A &egrave; stato bloccato. Insieme al calcio, restano bloccati fino al 3 aprile anche tutti gli altri sport, quindi anche i campionati motociclistici italiani.   Adesso, non resta che attendere quanto decider&agrave; la FIM insieme alla Dorna per ci&ograve; che riguarda il campionato del mondo MotoGP e Superbike che ad oggi continuano ad essere in ballo per cercare soluzioni su dove e in che modalit&agrave; correre. Ma se alcune proposte sembrano arrivare, come nel caso della Malesia, non &egrave; detto che per i piloti italiani sar&agrave; possibile raggiungere alcune zone del mondo, dato che, ad oggi, ogni nazione come accaduto gi&agrave; in Qatar per la prima gara dell&#39;anno pu&ograve; decidere se far entrare o meno i piloti di nazionalit&agrave; italiana nel proprio territorio.  A questo punto, quindi, nonostante la volont&agrave; di Carmelo Ezpeleta e dell&#39;intera Dorna di non voler saltare le gare, ci sar&agrave; da mettersi a tavolino e discutere su ci&ograve; che &egrave; possibile e su ci&ograve; che non lo &egrave; vista la situazione del momento. 

Fermo il campionato di Serie A cos&igrave; come tutte le altre competizioni, l&#39;Italia dichiarata zona rossa per ridurre ogni spostamento

Stop a tutti gli sport in Italia, arriva la decisione del CONI

Per la prima volta, la MotoGP &egrave; stata ospite del Pontefice. Erano presenti il Presidente del CONI, Giovanni Malag&ograve;, il Presidente della FMI, Giovanni Copioli, i Vice Presidenti FMI Vittorio Angela e Giuseppe Bartolucci, il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, il Segretario Generale della FMI, Alberto Rinaldelli, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta e la dirigenza della societ&agrave; spagnola che organizza il Motomondiale. Hanno partecipato all&rsquo;Udienza i piloti italiani Andrea Iannone e Danilo Petrucci insieme a Marc Marquez, Jack Miller e Daniel Pedrosa. Presenti anche altri protagonisti del Motomondiale, tra cui Paolo Simoncelli, padre del compianto Marco. La cerimonia si &egrave; svolta a pochi giorni dal Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini in programma nel fine settimana a Misano Adriatico.  &ldquo;Cari Amici - ha esordito il Santo Padre nel suo saluto - sono lieto di accogliervi, in rappresentanza dei motociclisti che prenderanno parte al prossimo Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Vi incoraggio a diffondere i valori dello sport: cos&igrave; contribuirete a costruire una societ&agrave; pi&ugrave; giusta e solidale. E vorrei fermarmi su due parole che ha detto il presidente Malag&ograve;. Una &egrave; &ldquo;passione&rdquo;: contagiate con la passione; questo mondo ha bisogno delle passioni. E la seconda parola &egrave;: &ldquo;campione di vita&rdquo;. S&igrave;, uno pu&ograve; diventare campione in un successo sportivo, ma &ldquo;campione di vita&rdquo; &egrave; chi vive con passione, chi vive con pienezza &egrave; capace di vivere cos&igrave;. Con questi auspici, mentre assicuro per voi e per le vostre famiglie un ricordo nella preghiera, volentieri invoco su di voi la Benedizione del Signore&rdquo;.  Il Presidente del CONI, Giovanni Malag&ograve;, si &egrave; rivolto a Sua Santit&agrave; in apertura di cerimonia, sottolineando l&rsquo;importanza della passione e dell&rsquo;essere un campione di vita, e toccando anche altri argomenti: &ldquo;Oggi davanti a lei c&rsquo;&egrave; un&rsquo;importante delegazione della FMI, guidata dal Presidente Giovanni Copioli, e della MotoGP, rappresentata da Carmelo Ezpeleta. Qui ci sono campioni del mondo, certezze del movimento, giovani affermati e anche chi &egrave; volato in cielo ma continua a vivere nei nostri cuori, come Marco Simoncelli. A nome personale e del CONI, le rinnovo il nostro pi&ugrave; profondo ringraziamento per questa nuova pagina di sport e fede&rdquo;.  Il Presidente FMI, Giovanni Copioli, al termine dello storico incontro ha dichiarato: &ldquo;Ringrazio il Santo Padre Francesco per aver ricevuto in Udienza Privata la MotoGP, il CONI e la nostra Federazione. Abbiamo vissuto attimi molto emozionanti nel nome del nostro sport, che esprime valori fondamentali per la crescita umana degli atleti. Questo momento rimarr&agrave; per sempre impresso nella mia memoria e nella storia del motociclismo. E&rsquo; stato importante poterlo condividere con personalit&agrave; di grande spicco quali il Presidente del CONI, Giovanni Malag&ograve;, e Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna e con coloro che rappresentano la nostra passione: i piloti&rdquo;. &nbsp; &ldquo;E&rsquo; stata una giornata straordinaria &ndash; ha spiegato Ezpeleta &ndash;. Ringrazio il CONI e la FMI per aver dato questa grande opportunit&agrave; al motociclismo. Il Santo Padre nel suo discorso ha evidenziato l&rsquo;importanza della passione, sapendo bene che il nostro sport &egrave; fatto soprattutto di passione&rdquo;.  I piloti presenti hanno donato a Papa Francesco i loro caschi. &ldquo;Porter&ograve; questa esperienza per sempre nel cuore &ndash; ha detto Andrea Iannone al termine dell&rsquo;Udienza -. E&rsquo; stata una bellissima giornata&rdquo;. Emozionato anche Danilo Petrucci: &ldquo;Per la prima volta ho incontrato il Papa da tanto vicino ed &egrave; stato davvero un momento toccante. Mi sono molto riconosciuto nelle sue parole&rdquo;. Come Marc Marquez, Campione del Mondo MotoGP in carica e attualmente in testa al campionato: &ldquo;Avere avuto l&rsquo;occasione di parlare con il Santo Padre &egrave; stata una grande esperienza di vita, un bellissimo momento, di cui sono molto felice&rdquo;.  Il Santo Padre si &egrave; inoltre soffermato con Paolo Simoncelli, che ha consegnato al Papa una copia del libro &ndash; scritto con la moglie Rossella &ndash; &ldquo;Il nostro Sic&rdquo; e successivamente ha dichiarato: &ldquo;Non pensavo di commuovermi a tal punto, ma ho vissuto momenti davvero toccanti. A partire da quando il presidente Malag&ograve; ha parlato di Marco, e quando ho visto il Papa non ho potuto fare a meno di abbracciarlo&rdquo;. 

Questa mattina all&rsquo;interno della Citt&agrave; del Vaticano, presso l&rsquo;Auletta dell&rsquo;Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Privata una delegazione della MotoGP, del CONI e della FMI

La MotoGP da Papa Francesco: il racconto della giornata

        Remo Venturi &egrave; un atleta che ha scritto pagine di storia del motociclismo italiano ed internazionale. Nato a Spoleto, in provincia di Perugia, il 21 aprile 1927, nel corso della sua carriera ha dato lustro al motociclismo sia attraverso le sue numerose vittorie che tramite una umanit&agrave; e professionalit&agrave; encomiabili. Nel suo primo periodo da pilota, vinse un Campionato Italiano 125 cc (1953), la Milano &ndash; Taranto (1954) e il Motogiro d&rsquo;Italia (1957). A cavallo tra gli anni &rsquo;50 e &rsquo;60, in sella ad una MV Agusta, ottenne due secondi posti finali nel Campionato del Mondo 500 cc. Conquist&ograve; altri quattro tricolori, rispettivamente nel 1959, 1960, 1962 e 1964. Titoli che gli valsero l&rsquo;ingresso nella Hall of Fame del Campionato Italiano Velocit&agrave;.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Venerd&igrave;, nel giorno del suo 90&deg; compleanno, la Federazione Motociclistica Italiana ha premiato Remo Venturi alla sede del Comitato Regionale Umbria a Perugia, alla presenza del Vice Presidente FMI, Giuseppe Bartolucci, del Presidente del Comitato Regionale CONI Umbria, Domenico Ignozza e dell&rsquo;Assessore allo Sport della Provincia di Perugia, Roberto Bertini. Durante l&rsquo;evento, organizzato grazie all&rsquo;iniziativa di Mara Colligiani, Presidente del Co.Re. Umbria FMI, la Federazione Motociclistica Italiana e il CONI hanno consegnato due targhe a Remo Venturi in segno di riconoscimento per quanto fatto nel mondo dello sport e del motociclismo in particolare. UN PIONIERE - &ldquo;Venturi &egrave; stato uno dei pionieri del motociclismo moderno e oggi fa parte della cultura sportiva italiana&rdquo;, ha detto Giovanni Copioli, Presidente FMI. &ldquo;Per la FMI &egrave; stato un grande onore poterlo premiare in un giorno tanto importante. La sua grande passione fa s&igrave; che spesso partecipi ancora oggi ad eventi a carattere motoristico e ci&ograve; non pu&ograve; che fargli onore&rdquo;.  &ldquo;Premiare un pilota del calibro di Venturi &egrave; una grande emozione&rdquo;, ha detto Giuseppe Bartolucci, Vice Presidente FMI.&rdquo;Come FMI dobbiamo riconoscere ai nostri campioni i meriti per aver dato lustro al motociclismo italiano nel corso dei decenni. Venturi, come molti altri piloti nostrani, deve essere un esempio positivo per i giovani motociclisti, siano essi atleti o semplici appassionati&rdquo;. &ldquo;Nel corso del tempo ho ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ma questo mi ha particolarmente emozionato&rdquo;, ha detto Remo Venturi. &ldquo;Ricordo sempre con grande orgoglio che dal 1958 al 1962 non sono mai caduto durante una gara perch&eacute; sapevo quanto fosse importante portare a termine i GP. Inoltre nei prossimi giorni partir&agrave; la 26&deg; edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d&rsquo;Italia, a me dedicata e ci&ograve; non pu&ograve; che farmi molto piacere&rdquo;. (Nella foto: Remo Venturi e Mara Colligiani)       

Il giorno del suo compleanno Federmoto  e Coni hanno  consegnato al campione due targhe in segno di riconoscimento "per quanto fatto nel mondo dello sport e del motociclismo in particolare"

Remo Venturi festeggia i 90 anni

Spettatore d'eccezione al Mugello il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malag&ograve;, che ha incontrato i media in sala stampa, accompagnato dal Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Paolo Sesti.  &laquo;Sono davvero felice di essere qui perch&eacute; sono coinvolto in prima persona nel mondo dei motori. Da diversi anni rappresento la Ferrari, proprietaria di questo impianto. Inoltre mi fa molto piacere vedere il logo dei 100 anni del CONI sulle carene del San Carlo Team Italia. La FMI &egrave; la prima federazione ad averlo utilizzato&raquo;, ha detto Malag&ograve;.   &laquo;Per noi &egrave; un grande onore ricevere il presidente Malag&ograve;, grande appassionato di sport e di motori&raquo;, ha aggiunto Paolo Sesti.  &laquo;Valentino Rossi &egrave; un patrimonio per il nostro sport!&raquo; ha esclamato poi Giovanni Malag&ograve;. &laquo;Gran parte delle&nbsp; migliaia di persone che sono qui oggi sono venute per lui. Magari molti non sono nemmeno motociclisti o appassionati, ma seguono lui. E' un po' come successe con Alberto Tomba: improvvisamente tutti diventarono sciatori.  &laquo;Valentino Rossi &egrave; talmente popolare che se il motociclismo fosse uno sport olimpico lui vincerebbe sicuramente il concorso indetto per il Centenario del CONI, che proclamer&agrave; gli atleti azzurri del secolo in base alle votazioni del pubblico&raquo;&nbsp;ha concluso il presidente del CONI.  &nbsp; Fiammetta La Guidara

A dirlo &egrave; il presidente del CONI Giovanni Malag&ograve;, in visita oggi al GP del Mugello

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