Tredici anni. Tanto &egrave; passato da quel 4 agosto del 2008, data nella quale il motociclismo britannico ha perso un talento cristallino. Stiamo parlando di Craig Jones, che oggi avrebbe spento 36 candeline.  Un talento cristallino che aveva un sogno, quello di diventare campione del Mondo in Supersport per poi approdare in Superbike a battagliare con i grandi. Un sogno che si &egrave; spezzato per mano della Signora di nero vestita quel maledetto 3 agosto 2008.  L&#39;incidente e la cerimonia di commemorazione   Il 3 agosto del 2008 Jones stava battagliando per la vittoria della gara della Supersport sul tracciato di Brands Hatch contro un certo Jonathan Rea ed Andrew Pitt quando al 16&deg; giro &egrave; caduto alla curva Clarke &egrave; caduto. La sfortuna in certi casi ci vede molto bene e Craig viene colpito alla testa dalla gomma anteriore della moto del pilota che lo seguiva, Andrew Pitt.&nbsp;  Trasportato d&rsquo;urgenza al London Royal Hospital in condizioni critiche, muore nelle prime ore del 4 agosto senza mai riprendere conoscenza. Nonostante l&rsquo;incidente, Craig viene comunque classificato in seconda posizione alle spalle di Rea e 7&deg; in campionato.&nbsp;  Il 2 novembre dello stesso anno &egrave; stato ricordato con una commemorazione sul tracciato di Portimao alla presenza di famiglia, team, staff della Clinica Mobile, piloti e team del Mondiale. Al termine della cerimonia il suo numero 18 &egrave; stato ufficialmente ritirato.&nbsp;  La carriera di Craig Jones   Nato il 16 gennaio 1985 a Northwich, ha esordito tra i professionisti nel 1999. Stella del campionato inglese Supersport, nel 2004 fa il suo esordio nel Mondiale in sella ad una Triumph disputando il round di apertura di Valencia e quello di casa a Silverstone cogliendo il 12&deg; posto proprio in casa.  Nel 2005 passa in Honda, prima con il team inglese Northpoint Ekerold disputando la gara di casa a Silverstone, viene poi chiamato dal team Winston Ten Kate per sostituire il giapponese Fujiwara a Brno e disputare anche la gara di casa a Brands Hatch. Va a punti in entrambe le gare chiudendo al 17&deg; posto in campionato con 18 punti.  A fine 2005 Petronas lo chiama per portarlo in Superbike sulla FP1: l&rsquo;avventura &egrave; tutto fuorch&egrave; positiva. Nel 2006 infatti Jones ottiene solamente 3 punti, frutto di un 13&deg; posto al Lausitzring.  Torna in Supersport nel 2007 con la Honda del team inglese Rev&egrave; Ekerold. Chiude quinto in campionato con 94 punti e 3 podi (secondo a Brno e Vallelunga, terzo a Magny Cours)  Per il 2008 Craig passa al nuovo team portoghese ParkAlgar (sponsorizzato dalla societ&agrave; che ha costruito il tracciato di Portimao): l&rsquo;inizio &egrave; esaltante con due podi in tre gare (Losail e Valencia), dopo tre top-10 consecutive, torna a podio a Misano per quello che &egrave; il suo ultimo podio della carriera. A Brno si ritira a due giri dalla fine quando &egrave; in testa alla gara.  Una vita e un sogno spezzati da quel tragico incidente, che ci ha portato via Craig, appena 23enne.  Lutto nel motociclismo: &egrave; morto Arturo Tizon 

<p>Avrebbe spento oggi 36 candeline il pilota inglese, perito nel 2008 a seguito dell&rsquo;incidente sul tracciato di Brands Hatch mentre era secondo alle spalle di Jonathan Rea. Era considerato uno dei maggiori talenti del motociclismo britannico</p> 

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SSP: Il sogno spezzato di Craig Jones