Presso il Yamaha GYTR Pro Shop di Misano Adriatico inaugurato proprio oggi, il team ternano ha tolto i veli alle R1 che tra meno di venti giorni saranno al via del round d'apertura del WorldSBK a Phillip Island. 

Svelate le R1 del GRT Yamaha Team di Aegerter e Gardner

        I test della Superbike svolti nelle scorse settimane dai piloti del mondiale Superbike tra Jerez de la Frontera e Portimao hanno avuto un grande assente, ovvero Dominique Aegerter. Il due volte campione del mondo SSP non ha infatti preso parte alle giornate di prove a causa di un virus che l'ha costretto al riposo e salir&agrave; in sella alla Yamaha R1 del team GRT direttamente in Australia per gli ultimi test prestagionali e, soprattutto, per il primo round del 2024 sul tracciato di Phillip Island. In occasione della presentazione della squadra, lo svizzero ha spiegato la situazione: &ldquo;Purtroppo, un virus mi ha costretto a saltare i test delle scorse settimane, dovendomi riposare e concentrare al cento per cento sul recupero della mia forma fisica in vista dell'inizio della stagione. Sicuramente non essere al top &egrave; un grosso problema in un campionato dal livello cos&igrave; alto, come ha dimostrato anche Alvaro Bautista proprio nei test, ma cercher&ograve; di arrivare in Australia al meglio delle mie possibilit&agrave;, visto che mi sento gi&agrave; pronto&rdquo;. MotoGP, Quartararo: "Voglio tornare a vincere, ma non mi illudo" Aegerter: &ldquo;Dovremo stare attenti ai rookie. Rea? Un valore aggiunto&rdquo;  &ldquo;Phillip Island &egrave; una pista che mi piace e mi auguro di ripartire dai risultati ottenuti alla fine dello scorso anno, ma prima di poter dire con certezza quale sia il mio potenziale, ho bisogno di fare chilometri e ritrovare il giusto feeling sulla Yamaha, che avr&agrave; diverse novit&agrave; rispetto a quella dello scorso anno&rdquo;, ha continuato Domi, indicando anche i numerosi avversari con cui lotter&agrave; quest'anno. &ldquo;Ci saranno tanti rookie in grado di puntare in alto, come Andrea Iannone, Sam Lowes e Nicol&ograve; Bulega, perci&ograve; il livello l&agrave; davanti sar&agrave; davvero alto&rdquo;. Infine, non &egrave; mancata una battuta sull'arrivo in Yamaha di Jonathan Rea, che potrebbe rivelarsi un valore aggiunto anche per lo stesso Aegerter: &ldquo;Sicuramente si tratta di uno dei piloti migliori al mondo, perci&ograve; correre con la sua stessa moto significher&agrave; poter confrontare i dati e capire come migliorare. Il suo stile di guida si avvicina di pi&ugrave; al mio rispetto a quello di Toprak e sono che io, Locatelli e Gardner miglioreremo anche grazie alle sue indicazioni, che saranno un valore aggiunto&rdquo;. Prove di CIV 2024 a Valencia: brillano "i Luca" Salvadori e Vitali       

Lo svizzero del team GRT &egrave; pronto ad affrontare la seconda stagione nella classe regina delle derivate di serie: &ldquo;Voglio ripartire dai risultati di fine 2023&rdquo;

SBK, Aegerter: “Peccato aver saltato i test, ma sono pronto per l'Australia”

        Uno dei rookie pi&ugrave; altisonanti della stagione del mondiale Superbike da poco conclusa &egrave; chiaramente Dominique Aegerter, che dopo un biennio in Supersport in cui ha conquistato due titoli mondiali consecutivi, &egrave; passato alla classe regina delle derivate di serie con la Yamaha R1 del team GRT. Lo svizzero ha chiuso al meglio la sua annata con due podi a Jerez, ma &egrave; gi&agrave; pronto a puntare ancora pi&ugrave; in alto per il 2024, visto che correr&agrave; nuovamente con la medesima compagine. SSP, De Rosa: "Stagione sfortunata, punto al riscatto" | EICMA 2023 Aegerter: &ldquo;Voglio essere il migliore degli indipendenti&rdquo;  &ldquo;La stagione 2023 &egrave; stata una sorta di rollercoaster per me, ma sono riuscito a concluderla al meglio con due ottimi podi&rdquo;, ci ha raccontato Dominique al nostro stand. &ldquo;Per il 2024 punto a vincere almeno una gara e a lottare con costanza per il podio, con l'obiettivo di terminare l'anno come migliore dei piloti indipendenti. Inoltre, credo che l'arrivo di Jonathan Rea possa rivelarsi utile anche per me e per tutti gli altri piloti Yamaha&rdquo;. Per saperne di pi&ugrave; sulla stagione d'esordio di Dominique Aegerter in Superbike e sul futuro del pilota svizzero, ecco la nostra videointervista completa.        

Lo svizzero disputer&agrave; la sua seconda stagione completa in Superbike con la Yamaha GRT: &ldquo;Credo di poter lottare per il podio. Rea? Sar&agrave; un aiuto per tutti&rdquo;

SBK, Aegerter: “Nel 2024 voglio vincere almeno una gara” | EICMA 2023

Lo svizzero, due volte campione del mondo Supersport, ha debuttato in SBK quest'anno ed è pronto a puntare ancora più in alto nel 2024. Ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva in fiera

Dal podio di Jerez all'EICMA: videointervista a Dominique Aegerter

        Aegerter c&rsquo;&egrave;, ma i quesiti restano. Lo svizzero infatti sar&agrave; parte della griglia Superbike anche il prossimo anno, sempre in sella ad una Yamaha R1, della quale per&ograve; resta da definire la livrea. Il rinnovo di contratto di Dominique infatti &egrave; stato siglato con Yamaha, che dovr&agrave; dunque a breve decidere dove piazzarlo, con l&rsquo;ipotesi della permanenza nel team GRT affiancata a quella della promozione nel team ufficiale.&nbsp;&ldquo;L&rsquo;obiettivo ora &egrave; quello di migliorare i miei risultati &ndash; il commento di Aegerter &ndash; dato che la mia stagione &egrave; iniziata nel modo giusto, ma non sono ancora riuscito a salire sul podio&rdquo;. Dice bene lo svizzero, capace di centrare la prima fila in Superpole gi&agrave; nel round inaugurale di Phillip Island, ma incapace negli ultimi round - anche a causa dei postumi dell'operazione per la sindrome compartimentale - di continuare la sua crescita. Aegerter, Gardner e Rea: lo strano trio legato a Yamaha  Negli ultimi tre appuntamenti infatti lo svizzero non &egrave; riuscito ad andare oltre l&rsquo;ottava posizione, dovendo tra l&rsquo;altro assistere a Most alla crescita di Remy Gardner, per la prima volta capace di ottenere migliori risultati rispetto al compagno di box. Una piccola involuzione che ha certamente abbassato le possibilit&agrave; di passaggio nel team ufficiale per Aegerter, in uno scenario che resta comunque tutto da scrivere.&nbsp;Escludendo infatti la pazza trattativa con Jonathan Rea &ndash; tutt&rsquo;altro che irreale giorno dopo giorno &ndash; Yamaha infatti avrebbe poche opzioni al di fuori del duo GRT, che deve per&ograve; dimostrare di meritare la R1 di Toprak Razgatlioglu, l&rsquo;unico capace di insidiare da vicino Alvaro Bautista sia quest&rsquo;anno che nel 2022.&nbsp;Per il momento ad ogni modo Aegerter pu&ograve; sorridere: dopo aver faticato per ottenere il salto in SBK, nonostante una doppieta di titoli favolosa in SSP, potr&agrave; godersi la classe regina anche nel 2024. SBK, ufficiale: Jerez ospiter&agrave; l'ultimo round della stagione 2023&nbsp;&nbsp;&nbsp;       

Ufficiale il rinnovo per lo svizzero, ancora per&ograve; in bilico tra la permanenza in GRT ed il passaggio nel team ufficiale, che nel frattempo continua a flirtare con Rea

SBK: Yamaha conferma Aegerter per il 2024, ma in quale team?

        Queste settimane di pausa dall'attivit&agrave; in pista non hanno fatto perdere l'interesse nei confronti del mondiale Superbike, con i piloti che torneranno in azione tra meno di due settimane al Misano World Circuit Marco Simoncelli per il quinto appuntamento della stagione. Nel frattempo, infatti, tra movimenti di mercato (Razgatlioglu in primis), test e rumor, si &egrave; parlato tanto del massimo campionato delle derivate di serie. Tra i protagonisti c'&egrave; anche chi ha approfittato della pausa per risolvere alcuni problemi fisici e tornare in forma nei successivi appuntamenti della stagione. Uno di questi &egrave; Dominique Aegerter, il quale si &egrave; sottoposto a San Marino ad un intervento per risolvere l'ormai classico problema della sindrome compartimentale, andato a buon fine.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Dominique Aegerter (@domiaegerter77)      Ottimo inizio di stagione per &ldquo;Domi&rdquo;  Nelle quasi due settimane che precedono il round italiano, il due volte campione del mondo Supersport pu&ograve; rimettersi &ldquo;in sesto&rdquo; per tornare a lottare per le posizioni di alta classifica. In sella alla Yamaha R1 del team GRT, l'esperto pilota svizzero si &egrave; infatti rivelato uno dei migliori tra gli indipendenti pur essendo all'esordio nella classe regina. Attualmente occupa la sesta piazza e davanti a lui c'&egrave; soltanto Axel Bassani tra i privati, mentre alle sue spalle ci sono diversi ufficiali, compreso il ducatista Michael Ruben Rinaldi. Al momento, il miglior piazzamento di &ldquo;Domi&rdquo; &egrave; un quarto posto ottenuto in Gara 2 ad Assen, ma uno dei punti di forza dell'ex-Moto2 &egrave; la costanza di rendimento visto che in dodici gare ne ha concluse undici e tutte in zona punti, con anche sei Top 10 consecutive negli ultimi due round. Prendendo sempre una maggior confidenza con la potenza della Superbike, ora che ha anche risolto il problema fisico, Aegerter potrebbe diventare un pretendente in pi&ugrave; per le posizioni da podio, magari proprio a partire da Misano. Prossimi appuntamenti SBK&nbsp;       

Lo svizzero si &egrave; sottoposto ad un intervento per risolvere il problema della sindrome compartimentale: sulla pista romagnolo sar&agrave; protagonista?

SBK, operazione al braccio riuscita: Aegerter pronto per Misano

        Meritare un accostamento con nomi da leggenda come quelli di Carlo Ubbiali, John Surtees, Mike Hailwood, Phil Read, Giacomo Agostini, Angel Nieto e Freddie Spencer (soltanto per citarne alcuni), non &egrave; per tutti. Certo, sono necessarie le debite proporzioni, poich&eacute; Supersport e MotoE non sono le categorie regine del motociclismo (e la MotoE 2022 non aveva ancora la titolazione di &ldquo;Mondiale&rdquo;), ma Dominique Aegerter ha un grande merito: ha trionfato sia su una moto a carburante che su una elettrica, una primizia vera e propria. SBK Test Jerez, Petrucci: "Un test cool: freddo e fantastico" La rinascita di Aegerter&nbsp;   E pensare che la carriera dello svizzero sembrava ai titoli di coda durante le sue ultime stagioni in Moto2, ma come spesso accade (e lo pu&ograve; testimoniare anche Alvaro Bautista) il cambio di paddock ha riacceso speranze e fuoco agonistico. Il passaggio in Supersport, nel 2021, &egrave; stato un trampolino per il classe 1990 che ora, come il coetaneo Danilo Petrucci, diventa un rookie sui generis nella Superbike 2023. Da affrontare con la Yamaha R1 del Team GRT e con le certezze garantite dai tre titoli (due in SSP e uno in MotoE) vinti nell&rsquo;ultimo biennio. &ldquo;Gli ultimi due anni sono stati i migliori della mia carriera &ndash; conferma Aegerter &ndash; vincere due titoli contemporaneamente in due campionati e due paddock diversi, come nel caso di Supersport e MotoE, &egrave; stato speciale: spero che il buon momento prosegua il pi&ugrave; possibile&rdquo;. Ti saresti aspettato questa rinascita dopo l&rsquo;addio alla Moto2? &ldquo;Onestamente no, in primis perch&eacute; non sapevo esattamente cosa aspettarmi dal mondo Superbike. Arrivato in Supersport sapevo di poter lottare per le prime cinque posizioni, ma gi&agrave; nel 2021 sono riuscito a fare qualcosa che reputavo incredibile, nonch&eacute; molto difficile da replicare. Il 2022, se possibile, &egrave; stato anche meglio&rdquo;. Se potessi tornare indietro, effettueresti prima il cambio di paddock e campionato? &ldquo;Probabilmente s&igrave;, ripensando alle difficili stagioni 2018 e 2019 in Moto2: la prima l&rsquo;ho disputata con il Team Kiefer, che oltre a montare il telaio KTM aveva difficolt&agrave; economiche, tanto che era servito il mio supporto economico, la seconda con la MV e il Team Forward, e in quel caso mi aspettavo risultati migliori. Sarebbe stato meglio cambiare paddock gi&agrave; in quelle stagioni, ma affrontare un campionato nuovo non &egrave; mai un passo da compiere con leggerezza&rdquo;. Tre titoli in due anni  Analizzando la tua intera carriera, hai altri rimpianti? &ldquo;Se avessi avuto in passato l&rsquo;esperienza di oggi, avrei fatto diverse cose differenti, questo &egrave; certo. Correrei alcune gare in modo diverso, e in generale avrei tenuto un comportamento diverso in alcune situazioni, ma penso al contempo di aver sempre dato tutto per ottenere il massimo da ogni moto, quindi mi sento a posto con me stesso. Una scelta come quella di restare pi&ugrave; del dovuto in Moto2 non &egrave; stata corretta, ma quando ti trovi a gennaio senza una moto, non puoi nemmeno essere particolarmente selettivo&rdquo;. Hai vinto tre titoli in due anni: quale ti &egrave; rimasto pi&ugrave; nel cuore? &ldquo;Direi quello dell&rsquo;anno scorso in Supersport. Io e il Team Ten Kate abbiamo vissuto un 2022 quasi perfetto, con tante emozioni. Dopo aver vinto alcune gare (&egrave; arrivato a nove successi consecutivi di manche, nde) ho realizzato che non era normale quello che stavamo ottenendo, quindi mi sono imposto di godermi il momento, perch&eacute; non &egrave; semplice che accada nuovamente&rdquo;. Hai dichiarato che la Supersport non riceve l&rsquo;attenzione che merita: cosa dovrebbe fare la Dorna per invertire il trend? &ldquo;Credo che la Dorna si stia gi&agrave; impegnando in questo senso, sia dal punto di vista tecnico che da quello commerciale, dato che in Superbike tanti tifosi possono entrare nel paddock e vedere da vicino il podio e non soltanto. Nel mio caso &egrave; stato triste ottenere cos&igrave; poco riscontro nel mio Paese natale, in primis a causa della mancata messa in onda delle gare: avere maggiore esposizione sarebbe utile per me ma non soltanto, dato che potrebbe aiutare il movimento motociclistico svizzero a crescere. Se un bambino vede un connazionale vincere potrebbe iniziare a desiderare di emularlo&rdquo;. L'intervista continua nella prossima pagina &nbsp; Il presente &egrave; la SBK  Il tuo presente &egrave; la Superbike: quali sensazioni ti ha lasciato il primo test sulla Yamaha R1? &ldquo;Sono felice, in primis per il fatto di esserci finalmente arrivato, in Superbike, e poi perch&eacute; sono con un ottimo team come GRT. Purtroppo il primo test &egrave; stato caratterizzato dalla pioggia, quindi ho potuto compiere soltanto alcuni giri con il bagnato. Ovviamente &egrave; stato bello iniziare a lavorare, sia sulla moto che con la squadra, ma ora non vedo l&rsquo;ora di tornare in pista nuovamente&rdquo;. Cosa sei riuscito a comprendere della moto? &ldquo;Ha due ruote, questo mi aiuta a guidarla (ride). Scherzi a parte, la R1 ha tanta potenza, che va gestita principalmente con un&rsquo;elettronica che puoi modificare curva per curva. Sia in SSP che in Moto2 non avevo la possibilit&agrave; di fare tutto questo, quindi sar&agrave; una bella sfida avere il massimo della potenza senza far scivolare troppo la moto. Dovr&ograve; essere bravo a trasmettere le giuste indicazioni e sensazioni al mio elettronico&rdquo;. Trovi un compagno scomodo come Remy Gardner, che arriva dalla MotoGP: &egrave; un problema o un&rsquo;opportunit&agrave;? &ldquo;Penso rappresenti un&rsquo;opportunit&agrave;. In MotoE non avevo un compagno, in Supersport s&igrave; ma con una velocit&agrave; troppo diversa dalla mia per fare paragoni. Avere un compagno con una velocit&agrave; simile alla mia sar&agrave; utile per capire prima alcune cose: mi auguro sia rapido, anche se un pochino meno di me (ride)&rdquo;. Gardner pu&ograve; anche rappresentare una motivazione extra? &ldquo;Non credo mi serva, se non quando fuori piove e devo andare comunque a fare jogging! Battere il proprio compagno &egrave; sempre un obiettivo primario&rdquo;. Siete al debutto in SBK: per chi, tra voi, sar&agrave; pi&ugrave; difficile adattarsi a una nuova moto? &ldquo;Nel primo test, sul bagnato, Remy &egrave; stato leggermente pi&ugrave; veloce, ma io necessito di pi&ugrave; tempo su pista asciutta per capire il comportamento della moto. Lui potrebbe essere avvantaggiato per la sua maggiore conoscenza dell&rsquo;elettronica, maturata in MotoGP, ma non sono preoccupato&rdquo;. Anche tu hai guidato una MotoGP l&rsquo;anno scorso, seppure per una sola mattinata: cosa ti &egrave; rimasto di quel test con la Suzuki? &ldquo;Se ci penso, ho ancora i brividi. Ho compiuto soltanto una trentina di giri ma &egrave; stata comunque la realizzazione di un sogno: anni fa, quando dicevo ai media che il mio desiderio era ancora quello di guidare una MotoGP, qualcuno rideva, cos&igrave; quando ho avuto questa possibilit&agrave; me la sono goduta fino in fondo. Ogni componente di una MotoGP &egrave; incredibile, e penso di aver dimostrato &ndash; girando attorno ai due secondi dalla vetta &ndash; di essere capace di guidarla&rdquo;. L&rsquo;anno scorso la Yamaha ha faticato a occupare le prime posizioni, fatta eccezione per Toprak Razgatlioglu, sei preoccupato? &ldquo;Quest&rsquo;anno avr&ograve; una moto uguale, o almeno molto simile, a quella di Toprak, quindi la prima missione &egrave; quella di studiarlo. Vi sono poi alcune moto nuove, come Ducati e BMW, quindi &egrave; difficile fare previsioni. Io devo soltanto migliorare round dopo round: sarebbe fantastico essere, in qualche occasione, il miglior pilota Yamaha&rdquo;. Se potessi, a quale dei tuoi rivali SBK ruberesti una dote, e quale? &ldquo;Parlando di moto, ruberei la velocit&agrave; a una moto in particolare, dato che certamente aiuterebbe&hellip;&rdquo;. &nbsp;Ducati a parte, quale virt&ugrave; strapperesti a un tuo rivale? &ldquo;Per quanto riguarda i piloti, indico Jonathan Rea e la sua capacit&agrave; di capire velocemente il limite ed essere davanti in qualunque condizione, cadendo davvero poco&rdquo;. Hai 32 anni: per quanto tempo ti immagini ancora in sella e cosa ti piacerebbe fare dopo? &ldquo;In questo momento vorrei continuare il pi&ugrave; possibile, almeno per quattro-cinque anni: prima, forse, avrei risposto diversamente. Una volta appeso il casco al chiodo vorrei restare nel paddock, magari aiutando un team o un pilota con la mia esperienza: sarebbe bello anche assistere i giovani piloti svizzeri, dato che al momento il movimento fatica a essere produttivo&rdquo;. MotoGP: wild card per Pedrosa a Jerez       

Il pilota svizzero si prepara alla nuova sfida in Superbike: "Sono nella fase pi&ugrave; favorevole della mia carriera, ora voglio vincere nuove sfide"

Esclusiva SBK, Aegerter: "Sono rinato dopo aver lasciato la Moto2"

        Che il livello del Mondiale Superbike si stia alzando di anno in anno non &egrave; un segreto, con numerosi team e piloti indipendenti in grado di dare &ldquo;fastidio&rdquo; agli ufficiali. Nell'ormai imminente stagione 2023 (contrariamente alla MotoGP il cui unico rookie sar&agrave; Fernandez) saranno ben sei gli esordienti pronti a brillare. Il titolo di Rookie of the Year sar&agrave; quindi particolarmente interessante e, per questo, abbiamo anche creato un sondaggio per sapere chi sar&agrave;, secondo voi lettori, il migliore tra loro a fine stagione (qui il link per votare). Andiamo perci&ograve; a conoscerli meglio. Petrucci e i due GRT, i pi&ugrave; attesi  Un pilota che non ha bisogno di presentazioni &egrave; sicuramente Danilo Petrucci, che dopo un decennio passato in MotoGP ed un 2022 in cui si &egrave; diviso tra le emozioni estreme della Dakar e l'avventura nel MotoAmerica, sar&agrave; al via con la Ducati Panigale V4 R del team Barni con il chiaro obiettivo di confermarsi come uno dei piloti pi&ugrave; versatili al mondo. Con il pacchetto giusto, il ternano pu&ograve; essere un avversario temibile per tutti, compresi gli ufficiali Ducati Bautista e Rinaldi. Un altro esordiente da cui ci si aspettano immediatamente grandi risultati &egrave; Dominique Aegerter, che dopo i due titoli conquistati in Supersport nel 2021 e nel 2022 (anno in cui si &egrave; laureato campione anche in MotoE) &egrave; pronto a confermarsi al top anche nella classe regina con la Yamaha R1 del team GRT al fianco di un altro campione del mondo, ovvero l'australiano Remy Gardner, in cerca di riscatto dopo l'anno buio in MotoGP con KTM. SBK, i big three, Petrucci e non solo: ecco i piloti impegnati nei test di Jerez Baldassarri, Ray e Granado outsider di lusso  Gli altri tre piloti alla prima esperienza completa nel mondiale Superbike si possono invece considerare come degli outsider di lusso, visto che pur essendo tutti e tre giovani e di belle speranze, bisogner&agrave; vedere come si adatteranno alle rispettive moto e squadre. Per &ldquo;Balda&rdquo; sar&agrave; una doppia sfida, visto che oltre ad essere alla prima esperienza in Superbike correr&agrave; anche con un team (GMT94) che, a sua volta, esordir&agrave; in top class&nbsp;insieme a lui. Discorso diverso invece per Bradley Ray ed Eric Granado, con il primo che arriva al mondiale da campione 2022 del BSB e dovr&agrave; perci&ograve; abituarsi ai controlli elettronici, assenti nello spettacolare campionato britannico, mentre il secondo guider&agrave; una Honda a lui gi&agrave; ben nota avendoci gareggiato sia nella Superbike Brasil che nell'ESBK, la quale (specialmente quella del team MIE che guider&agrave; il forte pilota brasiliano) non &egrave; mai stata particolarmente competitiva. Ci&ograve; che &egrave; certo, &egrave; che il livello di quest'anno sar&agrave; altissimo sia tra i piloti pi&ugrave; esperti che tra gli esordienti, che andranno a completare la griglia di uno dei campionati (almeno sulla carta) pi&ugrave; incerti e spettacolari degli ultimi anni. SBK 2023: quanta "fame" ha Jonathan Rea?       

I sei esordienti della classe regina delle derivate di serie hanno tutte le carte in regola per diventare immediatamente protagonisti, ma chi sar&agrave; il migliore?

Da Petrucci a Gardner: livello stellare tra i rookie della SBK 2023

Tra i rookie più attesi del Mondiale Superbike 2023 c'è chiaramente il bi-campione del mondo della Supersport Dominique Aegerter, che nel 2022 ha dominato in lungo e in largo la stagione con ben 17 vittorie. Ripercorriamo la sua grande annata con la Yamaha R6 del team Ten Kate, in attesa di vedere lo svizzero in griglia nella classe regina delle derivate di serie

Il trionfale 2022 di Aegerter in SSP, in attesa dell'esordio in SBK

        L'entry list della SBK, ufficializzata poco pi&ugrave; di una settimana fa, ha richiamato l'attenzione sulla qualit&agrave; che mostrer&agrave; la griglia di partenza della prossima stagione. Dall'approdo di Danilo Petrucci e Remy Gardner agli innesti provenienti dalla Supersport, Lorenzo Baldassarri e Dominique Aegerter. Sono tanti i talenti che cercheranno di insinuarsi nell'egemonia sancita dal trio Bautista-Razgatlioglu-Rea, per uno degli schieramenti pi&ugrave; intriganti degli ultimi anni. In tal senso, sar&agrave; interessante visionare il debutto e la (eventuale) crescita di Dominique Aegerter, bi-campione del mondo in carica della Supersport, categoria nella quale ha dominato nelle ultime due stagioni trionfando in ben 27 occasioni su 44 GP disputati. Il campione svizzero ha impressionato per padronanza di guida e talento in una categoria dove non ha avuto rivali; adesso per&ograve;, all'et&agrave; di 32 anni sbarca in Superbike, probabilmente nel periodo migliore della sua gi&agrave; lunga carriera trascorsa tra Supersport, MotoE e motomondiale. In Moto2 la prima vittoria, nel 2021 la consacrazione  La lunga carriera di Aegerter vede l'alba nel 2006 quando esordisce nella prima di quattro stagioni in 125, cogliendo un sesto posto come miglior piazzamento. In sella alle pi&ugrave; potenti Moto2 trova una sua dimensione e durante il GP del Sachsenring del 2014 coglie il suo primo e unico successo nella classe di mezzo del motomondiale. Con quattro podi totali, il 2014 coincide con la stagione pi&ugrave; produttiva dal punto di vista dei risultati, terminando in quinta posizione in classifica generale. Dopo anni di difficolt&agrave; tecnica e di assenza di piazzamenti rilevanti, Aegerter si rilancia nel 2020 in MotoE concludendo il campionato in terza posizione e due vittorie all'attivo. Dal 2021 corre in contemporanea i campionati MotoE e Supersport sfiorando un'incredibile doppietta (campione in Supersport e vice-campione in MotoE); doppietta che arriver&agrave; l'anno successivo, quando trionfa in ambe le categorie al termine di un'annata indimenticabile e storica. Dove pu&ograve; arrivare in Superbike  Come detto, l'approdo tra i grandi avviene in et&agrave; avanzata e rispettare le aspettative legate ad un bi-campione del mondo non sar&agrave; facile, soprattutto in una categoria che vanta piloti come i tre dominatori degli ultimi anni. Inoltre, Aegerter necessiter&agrave; di un periodo iniziale fortememente condizionato dal processo d'adattamento con la R1 del Team Yamaha GRT, oltre che all'inevitabile e difficile confronto con chi la moto di Iwata riesce a portarla sempre al massimo prestazionale, ovvero Toprak Razgatlioglu. Tuttavia, la sfida Superbike arriva nel momento migliore della carriera dello svizzero, non solo per la consapevolezza nei propri mezzi, ma anche per la maturit&agrave; di guida, la gestione della corsa e per la continuit&agrave; di risultati mostrata nelle ultime stagioni. Nel momento in cui avr&agrave; rotto la barriera delle prevedibili difficolt&agrave; iniziali, lo svizzero potr&agrave; raggiungere dei buoni risultati, avendo il talento e l'esperienza per poterlo fare. Non &egrave; impensabile ipotizzare di vederlo nelle zone alte della classifica, da subito in top 10 per poi puntare alla top 5 e nella seconda parte di stagione (in delle occasioni) anche nelle zone del podio. Molto passer&agrave; anche attraverso la competitivit&agrave; della Yamaha, che dal canto suo non &egrave; mancata nel mostrare molta fiducia nei mezzi dell'ex pilota di 125 e Moto2. Honda "copia" Aprilia e Ducati: ritrover&agrave; la vittoria in MotoGP?        

Nella stagione che verr&agrave;, il due volte campione del mondo della Supersport far&agrave; il suo debutto tra i grandi delle derivate di serie. Cosa possiamo aspettarci dal 32enne svizzero?

SBK 2023: Dominique Aegerter chiamato alla prova del fuoco

        Two-time Supersport champion Dominique Aegerter didn&rsquo;t have an easy first outing in Superbike, with tricky conditions at the Jerez de la Frontera track for teams taking part in this 2023 pre-season test. Aegerter&rsquo;s initial comments  The Swiss rider put together 47 laps during this first outing with the GRT team&rsquo;s R1, which only lasted a half day. Aegerter had this to say about his first session: &ldquo;We finished the first test day in wet conditions and only completed a half day. We did about 47 laps, all in the wet and in very windy conditions too. It wasn&rsquo;t too cold, but conditions were strange. It&rsquo;s difficult to have initial sensations and a first setting for this type of bike with conditions like this. We changed my seat position and got to grips with the electronics and controls.&rdquo; As for his first experience with his new team, he commented: &ldquo;It was great to see the team for the first time and work with them, see how they operate and how I react to the modifications &ndash; it all went to plan. The main goal was to check everything was working and make small changes and provide some feedback, but we&rsquo;d have liked to ride in the dry. In the wet, I need a little more speed through the turns, but this will come once I&rsquo;ve lapped more and have more confidence with the bike. We&rsquo;ll also make some changes to the electronics and settings.&rdquo; First Day at School? @grtyamahawsbk @worldsbk @circuito_de_jerez @yamaharacingcomofficial #jerez #test #2023 #start #now #spain #training #big #bike #superbike #yamaha #r1 #rain #practice #power #great #team #gytr #grt #racing #domi77 #aegi77 #ad77 #77 #livefullgas #domi pic.twitter.com/atoasjGwht &mdash; Dominique Aegerter (@DomiAegerter77) December 13, 2022       

&ldquo;I made 47 laps, all in the rain&rdquo; says the Swiss Superbike rookie after completing his first test with the GRT team&rsquo;s Yamaha R1

SBK, Dominique Aegerter: “Hard to find feeling with the bike in these conditions”

        Il battesimo in Superbike del bi-campione Supersport Dominique Aegerter non &egrave; stato dei migliori, complici le difficili condizioni atmosferiche sulla pista di Jerez de la Frontera dove alcuni team sono impegnati nei test in ottica 2023. I primi commenti di Aegerter  47 sono i giri messi insieme dallo svizzero nella sua prima uscita, solo di met&agrave; giornata, con la R1 del team GRT. Aegerter ha cos&igrave; commentato la sua prima presa di contatto: &ldquo;Abbiamo terminato il primo giorno di test in condizioni di bagnato e abbiamo fatto solo mezza giornata. Abbiamo fatto circa 47 giri, tutti con tempo bagnato e anche con molto vento. Non faceva troppo freddo, ma erano condizioni strane. &Egrave; difficile avere delle prime sensazioni ed un primo setting su questo tipo di moto con condizioni meteorologiche come queste.&nbsp;Abbiamo cambiato la posizione della sella e ci siamo abituati all'elettronica e ai pulsanti.&rdquo; In merito al primo approccio con il suo nuovo team ha detto: &ldquo;&Egrave; stato bello vedere la squadra per la prima volta e lavorare con loro, vedere come lavorano e come reagisco io alle modifiche: tutto come da programma. Il piano principale era controllare che tutto funzionasse e apportare piccole modifiche, dare un feedback, ma avremmo voluto girare sull'asciutto. Sul bagnato, ho bisogno di un po' pi&ugrave; di velocit&agrave; in curva e angolo di piega, ma questo arriver&agrave; con pi&ugrave; giri e quando avr&ograve; pi&ugrave; fiducia nella moto. Modificheremo anche qualcosa di elettronico ed i setting.&rdquo;   First Day at School ?@grtyamahawsbk @worldsbk @circuito_de_jerez @yamaharacingcomofficial #jerez #test #2023 #start #now #spain #training #big #bike #superbike #yamaha #r1 #rain #practice #power #great #team #gytr #grt #racing #domi77 #aegi77 #ad77 #77 #livefullgas #domi pic.twitter.com/atoasjGwht &mdash; Dominique Aegerter (@DomiAegerter77) December 13, 2022          

&ldquo;Ho fatto 47 giri tutti sotto l&rsquo;acqua&rdquo; dice lo svizzero, rookie della Superbike dopo i primi giri sulla Yamaha R1 del team GRT

SBK, Dominique Aegerter: “Difficile trovare il feeling con la moto in queste condizioni”

        Sorride, e ne ha validi e invidiabili motivi: Dominique Aegerter &egrave; bello carico, perch&eacute; la SBK lo accoglie in qualit&agrave; di titolato MotoE e Supersport. Una fantastica doppietta per lo svizzero nel 2022, con tanto di promozione dalla classe di mezzo delle derivate di serie, al massimo disponibile del paddock iridato. Per il trentaduenne di Rohrbach la fiammante Yamaha R1 del team GYTR GRT &egrave; pronta per i test di Jerez. Dominique, pilota (e personaggio) da valorizzare  Come detto, il 2022 di Dominique &egrave; da definirsi fantastico. Vincere il campionato in due categorie cos&igrave; diverse - anzi, contrapposte - quali MotoE e Supersport &egrave; impresa dai toni notevoli, perch&eacute; tra la Energica Ego Corsa e la Yamaha R6 hanno in comune solo il fatto di essere dotate entrambe di due ruote, una davanti, l'altra al posteriore. Ma lui, tenace come un toro elvetico, ce l'ha fatta, meritando anche la prova della MotoGP, nella fattispecie chiamata GSX-RR. Il team Ecstar ha fatto girare a Misano la sua Suzuki, facendo saltare in sella proprio Aegerter. Malgrado abbia avuto a disposizione giusto qualche ora, il numero 77 ha ben impressionato, divertendosi pure. Il team GYTR GRT valorizzer&agrave; Aegerter  Per debuttare in una categoria difficile come &egrave; la top class delle derivate, occorre trovare i giusti elementi. Ambiente sano, squadra capace, moto competitiva.&nbsp; Infatti, Domi &egrave; gi&agrave; bello contento e pronto all'azione: la Yamaha R1 sta per essere accesa, in attesa che Aegerter la faccia sfogare libera all'Angel Nieto, sede fissata per i test in preparazione 2023. Il pilota, come vedete, ha ricevuto "chicche" sempre ben gradite: notate in alto nella foto il nome, la bandiera nativa, l'icona con il quale si fa riconoscere. Scatto introduttivo e via. Il miglior modo per cominciare una avventura nella quale il doppiamente titolato costituisce un rookie di lusso, sicuramente intenzionato a far sua la classifica dedicata agli Indipendenti, ma scommettete una cosa? Riuscir&agrave; a battere spesso e volentieri anche i rivali ufficiali.        

Dominique, campione in carica Supersport e MotoE, lancia la sfida 2023 insieme al team GYTR GRT nei test di preparazione fissati all'Angel Nieto

Aegerter è pronto al debutto in SBK: eccolo sulla Yamaha R1 a Jerez

        Tutti i campioni 2022 sono stati premiati alla festa FIM Awards, nella bellissima cornice del teatro Galli di Rimini, e tra questi c&rsquo;era ovviamente anche Dominique Aegerter, che quest&rsquo;anno si &egrave; laureato per la seconda volta campione del mondo in Supersport. Lo svizzero &egrave; stato autore di una stagione incredibile, correndo anche in contemporanea la coppa MotoE (che porta il suo nome) e ai nostri microfoni ha commentato: &ldquo;Questa &egrave; una notte fantastica, &egrave; un onore esser stato invitato qui per la seconda volta&rdquo;. FIM Awards 2022, Augusto Fernandez: "Il primo impatto con la MotoGP &egrave; stato incredibile" Le giuste ambizioni dello svizzero  Dal prossimo anno lo svizzero correr&agrave; nella categoria regina delle derivate di serie con Yamaha, nella squadra GRT dove condivider&agrave; il box con Remy Gardner. Classe 1990, Aegerter &egrave; gi&agrave; concentrato sul 2023 tanto che ha aggiunto: &ldquo;Spero in futuro di essere invitato di nuovo a questa cerimonia&rdquo;. E se si considera che solo i campioni del mondo vengono premiati in questa notte cos&igrave; speciale, possiamo facilmente intuire quale sar&agrave; il suo prossimo obiettivo... Ecco l'intervista completa:        

Insieme a Bautista, dalle derivate di serie, era presente anche lo svizzero, due volte campione del mondo in Supersport, pronto a fare il grande salto

FIM Awards 2022, Aegerter: “Un onore esserci per la seconda volta”

Il bi-campione Supersport in esclusiva ai nostri microfoni ripercorre la sua stagione trionfale

FIM AWARDS 2022: L'INTERVISTA A DOMINIQUE AEGERTER

        Uno dei grandi protagonisti della stagione appena conclusa &egrave; stato sicuramente Dominique Aegerter: lo svizzero ha conquistato il titolo sia nella Coppa del Mondo MotoE con il team IntactGP, sia nel Mondiale Supersport con Ten Kate, dove &egrave; riuscito a bissare il successo ottenuto lo scorso anno confermandosi il pilota da battere tra le medie cilindrate delle derivate dalla serie. Dopo una lunga carriera nel Motomondiale tra 125 e Moto2, &ldquo;Domi&rdquo; sembra aver quindi trovato una seconda giovinezza con tre titoli vinti nell'ultimo biennio e un 2023 che si prospetta ad alto livello in Superbike con la Yamaha R1 del team GRT. Andiamo a ripercorrere la sua annata trionfale, in attesa di vederlo in azione nella classe regina.  Scorri tra le schede &nbsp; Stagione da record in SSP, con un solo (grande) passo falso   Non avendo trovato una sella in Superbike dopo la vittoria del titolo Supersport del 2021, Aegerter &egrave; rimasto nella classe intermedia delle derivate di serie con la Yamaha R6 del team Ten Kate, con il chiaro obiettivo di bissare il successo anche quest'anno. La superiorit&agrave; mostrata nel corso della stagione, per&ograve;, &egrave; andata ben oltre le pi&ugrave; rosee aspettative di tutti, visto che il forte pilota elvetico non ha solo vinto nuovamente il Mondiale, ma ha anche ottenuto il record di vittorie in una singola stagione con 17 affermazioni su 24 manche disputate. L'unico &ldquo;inciampo&rdquo; di questo 2022 quasi perfetto &egrave; stato il round di Most di fine luglio. Il 32enne era arrivato sul tracciato della Repubblica Ceca con un vantaggio consistente in classifica, ma dopo la caduta di Gara 1, il tentativo di simulare un infortunio nella speranza di causare la bandiera rossa e la conseguente squalifica da Gara 2 hanno riaperto (almeno sulla carta) la corsa al titolo. Un episodio per il quale Aegerter si &egrave; poi scusato pubblicamente, che non va comunque a rovinare una stagione a dir poco trionfale.&ugrave;  Scorri tra le schede &nbsp; Il trionfo in MotoE  Quello in Supersport non &egrave; stato l'unico campionato vinto dal centauro svizzero, visto che &egrave; riuscito ad affermarsi anche in MotoE in sella alla Energica Ego Corsa del team IntactGP (squadra che ha gi&agrave; reso nota la line up per il 2023). Contrariamente alla SSP, qui non ha dominato in lungo e in largo, ma &egrave; comunque riuscito a vincere tre gare facendo della costanza la propria arma vincente, con altri sette podi ottenuti nel corso della stagione. Proprio l'ottimo rendimento nel corso delle 14 gare disputate ha permesso al numero 77 di avere la meglio sul brasiliano Eric Granado, che pur avendo vinto pi&ugrave; manche (ben cinque) non &egrave; riuscito a dare continuit&agrave; ai propri risultati, con la caduta di Misano che ha spianato la strada a Dominique verso il trionfo nella serie full-electric.  Scorri tra le schede &nbsp; La nuova sfida del 2023: sar&agrave; protagonista anche in SBK?   Archiviato un 2022 in cui ha lasciato soltanto le briciole ai propri avversari, per Aegerter &egrave; arrivato il momento di affrontare una nuova sfida particolarmente dura. Nel 2023 sar&agrave; infatti al via del Mondiale Superbike con la Yamaha R1 del team GRT al fianco dell'australiano Remy Gardner. Pur non essendo un debutto assoluto in sella alle 1000 avendo gi&agrave; corso nel mondiale endurance EWC brillando anche alla 8 Ore di Suzuka, Domi si dovr&agrave; confrontare con piloti di assoluto livello con una moto s&igrave; competitiva, ma pur sempre schierata da un team indipendente. Dopo un anno come quello da poco concluso, &egrave; lecito aspettarsi un Aegerter altamente competitivo anche nella classe regina, ma il suo talento sar&agrave; sufficiente per infastidire i piloti ufficiali gi&agrave; al debutto? ASBK: sorpresa Waters a Phillip Island, Jones a un passo dal titolo       

Dopo un decennio in Moto2, lo svizzero ha trovato una seconda giovinezza tra le derivate di serie e il campionato elettrico, rialzando le proprie quotazioni

Tre titoli in due anni: il biennio d'oro di Aegerter, tra SSP e MotoE

        Dominatore assoluto delle ultime due stagioni, con due titoli mondiali vinti in sella alla Yamaha R6 del team Ten Kate, Dominique Aegerter ha tagliato il traguardo davanti a tutti in Gara 2 della Supersport a Phillip Island. Dopo una manche del sabato bagnata, &ldquo;Domi&rdquo; &egrave; riuscito a concludere la sua avventura nella classe intermedia nel migliore dei modi, confermandosi pronto per il passaggio in Superbike che avverr&agrave; con la Yamaha GRT. Sul podio insieme al bi-campione svizzero hanno chiuso un ottimo Federico Caricasulo con la Ducati Panigale V2 del team Althea e il vicecampione del mondo Lorenzo Baldassarri con la Yamaha Evan Bros, anche lui prossimo al salto in SBK. Grande gara per i piloti italiani, con anche Nicol&ograve; Bulega e Yari Montella (vincitore di Gara 1) nelle prime cinque posizioni. SBK Phillip Island: un Bautista perfetto stratega vince la SP Race Bayliss nei dieci, Cluzel chiude 11&deg; l'ultima gara in carriera  Buona gara anche per Raffaele De Rosa, sesto a precedere il tedesco Marcel Schroetter (al debutto e unico pilota MV al via vista l'assenza per problemi fisici di Tuuli) e Oli Bayliss, che nel proprio weekend di casa ha centrato la top ten nella seconda gara chiudendo in ottava piazza davanti a Verdoia e Van Straalen. Undicesimo invece Jules Cluzel in quella che, di fatto, &egrave; stata l'ultima corsa della propria carriera, visto che ora il francese appender&agrave; il casco al chiodo. Sedicesimo il sammarinese Luca Bernardi, diciannovesimo Leonardo Taccini, mentre non ha concluso la gara per via di una caduta (dopo un contatto avvenuto quando si trovava nelle posizioni di alta classifica) Stefano Manzi. Macau GP: Erno Kostamo vinc la 54esima edizione e riscrive la storia La classifica di Gara 2         

Lo svizzero del team Ten Kate domina l'ultima manche dell'anno, precedendo Caricasulo e Baldassarri. Tanti italiani nelle posizioni di vertice

SSP Phillip Island: Aegerter saluta la classe intermedia vincendo Gara 2

        Dopo essersi laureato campione del mondo per il secondo anno consecutivo gi&agrave; al termine della gara del sabato, Dominique Aegerter non si &egrave; accontentato e ha conquistato una grande vittoria (la sedicesima in stagione) in Gara 2 della Supersport a Mandalika. Lo svizzero del team Ten Kate, vero e proprio dominatore della stagione e ormai prossimo al passaggio in Superbike, ha battuto un ottimo Stefano Manzi con la Triumph, con il turco Can Oncu a completare il podio. La gara si &egrave; per&ograve; conclusa con sei tornate d'anticipo a causa della brutta caduta di Niki Tuuli. Il finlandese di casa MV, vincitore di Gara 1, era in piena lotta per le posizioni da podio quando &egrave; stato disarcionato dalla sella con un violento highside, fortunatamente senza gravi conseguenze fisiche. SBK Indonesia, SP Race: trionfa ancora Razgatlioglu, Bautista quarto Tanti italiani in Top 10  Ai piedi del podio ha concluso un poker di piloti italiani, con Raffaele De Rosa quarto a precedere Yari Montella, Nicol&ograve; Bulega e Federico Caricasulo, rispettivamente quinto, sesto e settimo al traguardo. Ottava piazza per l'estone Hannes Soomer, con Lorenzo Baldassarri solo nono in seguito ad un errore nelle prime fasi della contesa e Jules Cluzel a chiudere la Top 10. A punti anche il figlio d'arte Oli Bayliss, tredicesimo, mentre occorre scendere in diciassettesima e diciottesima piazza per trovare il sammarinese Luca Bernardi e Leonardo Taccini, quest'ultimo al rientro da un infortunio e non ancora al top della forma fisica, che cercher&agrave; di ritrovare per il &ldquo;gran finale&rdquo; di Phillip Island. EICMA 2022, Spinelli: "Correr&ograve; in MotoE, ma punto anche alla SSP" La classifica di Gara 2   FIM JuniorGP: sette appuntamenti nel calendario del 2023       

Lo svizzero, gi&agrave; campione, ha vinto la manche della domenica a Mandalika davanti all'italiano della Triumph, con tanti piloti tricolore nelle prime dieci posizioni

SSP, Indonesia: Aegerter trionfa in Gara 2 davanti a Manzi, out Tuuli

        A Niki Tuuli la gara, a Dominique Aegerter il campionato. Questi i verdetti di Gara 1 della Supersport 600 a Mandalika, arrivati al termine di una manche molto combattuta e ricca di diversi colpi di scena. SBK Indonesia: gli orari TV Sky e TV8 Tuuli e MV Agusta nella storia   Dopo aver conquistato la pole position nella Superpole del mattino, Niki Tuuli ha conquistato anche la vittoria in Gara 1, risultato dal valore storico sia per MV Agusta, che si unisce a Yamaha e Triumph tra i Costruttori vincenti in questa stagione, che per il pilota finlandese, tornato alla vittoria dopo il brutto infortunio patito in estate, quando aveva subito l&rsquo;amputazione di tre dita del piede. Tuuli non vinceva dal 2017, anno in cui si aggiudic&ograve; il GP Francia, mentre la MV non saliva sul gradino pi&ugrave; alto del podio dal GP Australia dello stesso anno (vittoria di Roberto Rolfo). Alle spalle di Niki si &egrave; piazzato Federico Caricasulo, autore di una gara solida in sella alla Ducati Althea e bravo ad approfittare degli errori di Can Oncu, terzo dopo aver commesso un paio di sbavature sull&rsquo;insidioso asfalto indonesiano che hanno impedito al turco di puntare alle prime due posizioni del podio. Aegerter festeggia  La quarta posizione &egrave; andata proprio ad Aegerter, protagonista di una gara accorta e lontana dai rischi, conclusa con un piazzamento ai piedi del podio conquistato al fotofinish ai danni di Yari Montella, a sua volta quinto al traguardo. Lo svizzero del Team Ten Kate ha conquistato cos&igrave; il secondo successo iridato in SSP600, cogliendo il bis di titoli in questo 2022 tra derivate di serie e Coppa del Mondo MotoE. Aegerter ha potuto festeggiare la corona iridata grazie allo &ldquo;zero&rdquo; di Lorenzo Baldassarri, vittima di un violento highside a 17 giri dal termine che ha estromesso definitivamente l&rsquo;italiano dalla contesa mondiale. Tornando ai risultati di Gara 1, Nicol&ograve; Bulega ha conquistato il sesto posto davanti a Stefano Manzi, quest&rsquo;ultimo condizionato da un Long Lap penalty per un contatto con Soomer in avvio di gara. La Top 10 &egrave; stata completata da Jules Cluzel, Raffaele De Rosa e Adrian Huertas. SBK: Bautista campione in Indonesia se... La classifica         

Il pilota finlandese ha riportato la MV Agusta al successo dopo 5 anni di digiuno. A podio Caricasulo e Oncu. Bis iridato per Dominique, 4&deg; all'arrivo

SSP600 Indonesia: Tuuli vince Gara 1, Aegerter è Campione del Mondo

        Sulla pista di Mandalika &egrave; andata in scena la penultima superpole della stagione della Supersport, su un tracciato che come i primi turni della giornata di ieri avevano mostrato, non ha offerto il massimo del grip. Nel week-end che potrebbe incoronare Dominique Aegerter campione del mondo per la seconda volta, &egrave; la MV Agusta a sorprendere tutti, prendendosi la pole position con Niki Tuuli con il tempo di 1:35.947. Era dal 2017 che la casa di Schiranna non coglieva questo risultato, la stessa annata in cui lo stesso pilota finlandese aveva conquistato la sua prima e fino ad oggi unica pole position di carriera in Supersport. Can Oncu con la Kawasaki e Dominique Aegerter con la Yamaha completano la prima fila rispettivamente in seconda e terza posizione. Bene Niccol&ograve; Bulega, in difficolt&agrave; Lorenzo Baldassarri  Terzo tempo dunque per il leader del campionato, fermatosi a poco meno di due decimi dalla vetta. Lo svizzero ha il passo per una gara di vertice, ritmo che potrebbe avere in dote anche Niccol&ograve; Bulega, per tutto il week-end il pilota pi&ugrave; veloce tra gli italiani. Il pilota Ducati aprir&agrave; la seconda fila avendo concluso con il quarto tempo alle spalle di Aegerter e davanti a Federico Caricasulo. Quest'ultimo era tra i favoriti per la conquista della pole ma una caduta a pochi minuti dal termine della sessione ha guastato i piani. Il filotto di italiani continua in sesta posizione con Yari Montella, che con la sua Kawasaki si &egrave; fermato a 3 decimi dal poleman. Alle spalle dell'ex pilota della Moto2 si piazzano Raffaele De Rosa e Lorenzo Baldassarri; il rivale diretto per il titolo di Aegerter continua a mostrare qualche difficolt&agrave; sulla pista indonesiana, non riuscendo ad essere brillante n&egrave; sul giro secco n&egrave; sul ritmo. Per il pilota Yamaha urge togliere qualche decimo sul passo per potersi approcciare ad una gara d'attacco. Jules Cluzel e Hannes Soomer completano la top ten mentre Stefano Manzi, autore di una caduta nei minuti finali, non riesce ad andare oltre la dodicesima casella in sella alla sua Triumph.&nbsp; Classifica finale Superpole        

Seconda pole di carriera per il finlandese a distanza di cinque anni dall'ultima volta. Quarto tempo per il migliore degli italiani, Niccol&ograve; Bulega

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