        Il quinto round della stagione, che andr&agrave; in scena sullo storico tracciato di Donington Park, sar&agrave; caratterizzato da un evento musicale targato Italia, nato dalla coppia composta da Davide Bulega e Giulio Maceroni. Da una parte un ex pilota e manager nel mondo del motociclismo che &egrave; diventato il rappresentante del musicista, grande appassionato di motori. Quando due menti simili si uniscono, da cosa nasce cosa, e questo fine settimana vedr&agrave; Maceroni suonare nel paddock della Superbike. Un pezzo unico 100% italiano  Dal 15 al 17 luglio lo troveremo al Paddock Live Show, dove si esibir&agrave; in brani iconici del Rock, alternati ad alcuni inediti, e dove far&agrave; da sottofondo alle classiche interviste ai piloti Superbike e Supersport. Ma non &egrave; tutto. A rendere l&rsquo;evento ancora pi&ugrave; caratteristico sar&agrave; lo strumento musicale con cui Maceroni si presenter&agrave; nel paddock, ovvero con una chitarra a forma di&hellip; casco. L&rsquo;idea nasce da Bulega e lo strumento &egrave; anch&rsquo;esso 100% made in Italy, prodotto dal liutaio Mauro Gaudenzi della Gaudenzi Guitars, un brand situato a Cattolica. Un debutto eccezionale con un pezzo unico. La grafica &egrave; stata realizzata e verniciata da Nicolas Casadei della ditta CSD Racing Design, grafico peraltro di molti piloti della SBK e MotoGP.  L'entusiasmo alla vigilia dell'approdo in SBK  Bulega, fondatore della societ&agrave; QuickStarter, ha raccontato. &ldquo;Giulio &egrave; un ragazzo pieno di energia positiva, di educazione d'altri tempi, motivato. La sua idea era molto chiara: unire la sua musica Rock al Motorsport. I progetti su cui stiamo lavorando sono diversi ma tutti unici nel suo genere e per questa ragione ho ideato la produzione di una chitarra assolutamente inedita a forma di casco, l&rsquo;unica mai costruita al mondo che accompagner&agrave; Giulio nelle sue performance Musica-Motori. Tra poco andremo a Donington per la SBK ma le sorprese non finiscono qui. Saremo presenti anche a Misano nella MotoGP il 4 settembre, ma comunicheremo cosa faremo insieme ai promotori appena possibile&rdquo;. Maceroni ha aggiunto: &ldquo;Con Davide stiamo imbastendo progetti molto importanti. Lavoro da ormai 9 anni in questo ambiente, ho girato met&agrave; mondo ma non avevo mai avuto un&rsquo;idea cos&igrave; per la mia chitarra. Davide ha unito alcuni elementi che hanno grande importanza, elementi da vedere all&rsquo;opera suonati da me. Ringrazio inoltre i promotori SBK e MotoGP per la fiducia, dopotutto il motociclismo &egrave; Rock!!!&rdquo; SBK, Esclusivo Axel Bassani: "A Donington c'&egrave; tanta storia. Podio? Non &egrave; lontano"       

Come si possono unire la musica e i motori? A riuscirci &egrave; stato Davide Bulega, manager del musicista italiano che &ldquo;debutter&agrave;&rdquo; nel round inglese

SBK, a Donington Park suonerà Giulio Maceroni con una chitarra… a tema!

        La pista inglese di Donington Park, dove la Superbike disputer&agrave; il suo quinto round stagionale, oltre ad essere stata teatro nel 1988 del primissimo round della storia del Mondiale delle derivate di serie, &egrave; stata anche teatro della prime vittorie in carriera di alcuni piloti: Tardozzi, Falappa, Fogarty, per arrivare al pi&ugrave; recente Van Der Mark nel 2018.&nbsp; Chi si prender&agrave; la prima vittoria in carriera in questo fine settimana? &nbsp; Davide Tardozzi, 1988  &nbsp; Il 1988 &egrave; l&rsquo;anno zero per il Mondiale Superbike, il primo della storia per moto a quattro tempi derivate dalla produzione di serie. Il 3 aprile 1988 la Storia inizia proprio da Donington Park, round di apertura di quel primo campionato. L&rsquo;attuale team manager di Ducati in MotoGP, Davide Tardozzi, campione italiano Superbike nel 1987, correva con la Bimota YB4. Gara da sogno per i colori italiani quella gara-1 di Donington Park: prima storica vittoria Mondiale proprio per Tardozzi davanti a Lucchinelli con la Ducati 851 del team Lucky. &nbsp; Marco Lucchinelli, 1988  &nbsp; In quel 1988 oltre alla Bimota c&rsquo;era un&rsquo;altra marca italiana in pista, la Ducati 851 guidata dal campione del mondo 500 del 1981 Marco Lucchinelli. Il primo round del Mondiale &egrave; una assoluta festa tricolore perch&eacute; Lucchinelli regala alla Ducati il primo storico successo nel Mondiale precedendo di 9&rdquo;3 il futuro primo campione della storia, Fred Merkel, ex Motomondiale anche lui, con la Honda RC30 del team RCM, bissando il successo di Tardozzi di gara-1 &nbsp; Giancarlo Falappa, 1989  &nbsp; Nel 1989 a Donington risuona ancora l&rsquo;Inno di Mameli: in gara-1 &egrave; l&rsquo;indimenticato &ldquo;Re di Monza&rdquo; Fabrizio Pirovano a portarsi a casa la prima vittoria stagionale mentre gara-2&hellip; L&rsquo;89 segna il debutto con Bimota di un pilota che fino a poco tempo prima correva nel cross, dandosi alla velocit&agrave; solo dopo una scommessa con gli amici, un certo Giancarlo Falappa, campione italiano Sport Production nel 1988. Bimota si presenta a Donington con due piloti, Fabio Biliotti, la star del team, e appunto Falappa. La cosa che ha dell&rsquo;incredibile &egrave; che Falappa alla prima gara in carriera nel Mondiale &egrave; terzo in griglia mentre Biliotti pi&ugrave; indietro. Detto di gara-1 vinta da Pirovano, gara-2 &egrave; di Falappa che centra la prima delle sue 16 vittorie in Superbike precedendo di 7 decimi Terry Rymer. &nbsp; Carl Fogarty, 1992  &nbsp; Colpo di mercato di Ducati che si assicura, per la stagione 92 e le successive, il pilota di Blackburn che tante gioie regaler&agrave; a Borgo Panigale. Carl Fogarty si veste di Rosso dopo aver vinto 3 mondiali TT F1 (l&rsquo;antesignano della odierna SBK) ed un TT dell&rsquo;Isola di Man e dopo 4 anni con Honda, dei quali solo il 91 &egrave; completo. L&rsquo;esordio con la Ducati ad Albacete, primo round del 92, non &egrave; proprio dei migliori, P12 e P10 nelle due gare. Donington Park, secondo round stagionale. Prima pole in carriera, primo giro veloce e primo ritiro in gara-1. La vittoria va a Roche su Pirovano e Russell. In gara-2 il britannico si fa valere davanti al suo pubblico e centra la prima vittoria di carriera davanti al compagno di marca Roche e a Russell, suo avversario per il titolo l'anno dopo. &nbsp; Neil Hodgson, 2000  &nbsp; Dopo un triennio (96-97 con Ducati, 98 con Kawasaki) nel quale ha racimolato un solo podio (gara-1 a Laguna Seca con Ducati), il nativo di Burnley (con un passato nel Motomondiale in 125 e 500 tra il 1992 ed il 1995 ed in MotoGP nel 2004 con Ducati) nel 1999 torna nel BSB e nel 2000 si ripresenta ai nastri di partenza del campionato inglese con la Ducati del team GSE. Nel 2000 il 27enne Neil Hodgson, non pi&ugrave; un rookie della Superbike, prende parte da wild card ai round inglesi di Donington e Brands Hatch. E proprio a Donington Park, il pilota britannico coglie il suo primo successo in gara-2 precedendo di 830 millesimi al connazionale Chris Walker ed a Pierfrancesco Chili, pilota regolare del Mondiale. &nbsp; Marco Melandri, 2011  &nbsp; Dopo Biaggi e Checa, un altro ex MotoGP approda alla corte del Mondiale Superbike: &egrave; Marco Melandri. Il ravennate, ex Motomondiale, firma per il team ufficiale Yamaha con al suo fianco Eugene Laverty. Inizia la sua avventura con le derivate di serie con un quinto ed un terzo posto in Australia, primo podio di carriera nel Mondiale. Donington &egrave; il round numero 2 della stagione 2011, disputatosi il 27 marzo 2011. La prima vittoria nel Mondiale arriva quasi subito, in gara-1. Il ravennate compie il sorpasso decisivo all&rsquo;inizio del penultimo giro su Smrz e va a vincere la sua prima gara con un vantaggio di quasi 2&rdquo;5 sul pilota ceco, terzo l&rsquo;ex compagno in Yamaha MotoGP Carlos Checa, che a fine anno diventer&agrave; campione del mondo &nbsp; Michael Van Der Mark, 2018  &nbsp; Nel 2015, dopo la vittoria del titolo Supersport 2014, fa il suo ingresso in Superbike uno dei talenti pi&ugrave; cristallini della sua epoca, l&rsquo;olandese Michael Van Der Mark. Ex Motomondiale anche lui ma con esperienze poco fortunate in 125 e Moto2, chiude la prima stagione in Superbike con tre terzi posti. Nel 2016 termina al quarto posto il campionato con un bottino di 6 podi all&rsquo;attivo, passa in Yamaha nel 2017 al fianco di Alex Lowes. La stagione 2017 si chiude con un sesto posto e due podi. Il 2018 parte con un secondo posto in Thailandia, doppio podio nella sua Assen prima di arrivare a Donington per il sesto round stagionale. 26-27 maggio 2018, data storica per Magic Mickey perch&eacute; non vince solo una delle due gare ma le vince entrambe: la prima davanti alle due Kawasaki ufficiali di Rea e Lowes, la seconda davanti all&rsquo;altra stella del Mondiale Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea.       

Da Tardozzi a Van Der Mark passando per Fogarty, Falappa e Melandri, la pista inglese &egrave; stata teatro delle prime vittorie in carriera di questi piloti, icone del Mondiale Superbike

SBK, Donington: pista da prima volta per i miti delle derivate

Alvaro Bautista &egrave; il pilota che arriva primo in campionato al quinto round della stagione, a Donington Park, ma sar&agrave; Jonathan Rea il pi&ugrave; temibile dagli avversari sulla celebre pista inglese. Il nord-irlandese gioca in casa e ha sempre avuto un ottimo feeling con questa pista, dove il clima famigliare lo spinger&agrave; a dare quell&rsquo;extra. Sar&agrave; quindi un&rsquo;occasione importante per lui per recuperare punti in campionato allo spagnolo, ma dovr&agrave; pur sempre guardarsi le spalle anche dall&rsquo;altro avversario Toprak Razgatlioglu che vinse qui l&rsquo;anno scorso e a cui questa pista piace non poco. Non dimentichiamo poi dei due italiani ufficiali, Michael Ruben Rinaldi in Ducati e Andrea Locatelli in Yamaha, affamati di podi come tutti gli altri rivali. Ecco gli orari per seguire lo spettacolo del roung inglese:  Orari Sky   Venerd&igrave; 15 luglio  Ore 11.30: FP1 Superbike  Ore 12.25: FP1 Supersport  Ore 16.00: FP2 Superbike  Ore 17.00: FP2 Supersport  Sabato 16 luglio  Ore 11.25: Superpole Supersport  Ore 12.10: Superpole Superbike  Ore 15: Gara 1 Superbike&nbsp;  Ore 16.15: Gara 1 Supersport  Domenica 17 luglio  Ore 12.00: Superpole Race Superbike  Ore 13.30: Gara 2 Supersport  Ore 15.00: Gara 2 Superbike  Orari TV8   Sabato 16 luglio  Ore 15: Gara 1 Superbike  &nbsp;  Domenica 17 luglio  Ore 14.00: Superpole Race Superbike  Ore 15.00: Gara 2 Superbike  SBK: nella cornice di Donington Park l&#39;atteso arrivo di Mackenzie 

Il quinto round &egrave; ormai alle porte, sulla storica pista inglese. Jonathan Rea corre in casa e Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu proveranno a fermarlo

SBK, ecco gli orari TV Sky e TV8 di Donington Park 2022

        Lo scorso fine settimana si &egrave; svolto a Donington Park il terzo round della stagione 2022 del British Superbike. Tra le classi di contorno della serie britannica c'&egrave; stata anche la British Talent Cup, monomarca Honda creato da Dorna per le giovani promesse del motociclismo d'oltremanica. Proprio nella BTC &egrave; accaduto un episodio davvero unico nel suo genere: ecco cos'&egrave; successo. Due vincitori in una singola gara  Complici le moto tutte uguali dal punto di vista prestazionale, accade spesso nelle varie Talent Cup di assistere a gare di gruppo e ad arrivi in volata. Questa volta, per&ograve;, la volata finale non ha potuto dare un responso chiaro: Carter Brown e Johnny Garness hanno concluso Gara 2 tagliando il traguardo senza alcun divario tra le due moto.  Non &egrave; bastato neanche il photofinish e, avendo chiuso la corsa esattamente a pari merito, &egrave; stato deciso di decretare entrambi vincitori, dando cos&igrave; sia a Brown che a Garness 25 punti e facendo salire sul podio quattro piloti. E' altrettanto bizzarro pensare che i due vincitori siano anche compagni di squadra, essendo portacolori del team MLav VisionTrack Academy di Michael Laverty. JuniorGP Valencia: Pini e Boggio in ETC, Tulovic vince in Moto2 Il precedente di Losail 2004: stesso risultato, epilogo diverso  Di arrivi in volata ce ne sono stati tantissimi nella storia del motociclismo, ma l'unico precedente in cui i primi due piloti sono arrivati a pari merito sotto la bandiera a scacchi &egrave; quello di Losail 2004. In 125, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso chiusero al photofinish senza alcun divario tra i due, ma contrariamente a quanto accaduto lo scorso fine settimana a Donington, la vittoria venne data allo spagnolo per via del giro veloce. Verso il Mugello: l'indimenticabile duello del 2009 tra Pasini e Simoncelli       

Ha dell'incredibile quanto successo nella British Talent Cup, dove un arrivo in volata si &egrave; concluso con una perfetta parit&agrave; e due giovani talenti sul gradino pi&ugrave; alto del podio: ecco cosa &egrave; accaduto

Il photofinish non basta: vincono entrambi i piloti nella BTC a Donington

Nel fine settimana &egrave; andato in scena il terzo round del British Superbike 2022, con i piloti della serie britannica che sono scesi in pista sul tracciato di Donington nella sua variante National. Un appuntamento che ha visto le Yamaha assolute protagoniste con tre vittorie in altrettante manche e Jason O&#39;Halloran tornato in piena lotta per il primo posto in campionato dopo un inizio di stagione in salita.  FIM JuniorGP, Valencia: Alonso e Rueda vincono in Moto3, Farioli a podio  Tripletta Yamaha nella Sprint Race del sabato   La prima delle tre gare in programma, svoltasi sabato pomeriggio, ha visto in lotta per la vittoria Kyle Ryde, Jason O&#39;Halloran e Bradley Ray, grande protagonista dello scorso appuntamento di Oulton Park. Dopo un&#39;intensa battaglia tra Yamaha, ad avere la meglio &egrave; stato Kyle Ryde in volata, il quale ha preceduto sotto la bandiera a scacchi gli stessi O&#39;Halloran e Ray, con Lee Jackson e Andrew Irwin a completare la top five. Ottima anche la prestazione del rientrante Tarran Mackenzie: il campione in carica &egrave; riuscito a centrare la top ten alla prima gara dopo l&#39;infortunio alla caviglia.  O&#39;Halloran &egrave; il &quot;Milwaukee King of Donington&quot;   Le due gare della domenica hanno dato entrambe il medesimo responso: Jason O&#39;Halloran ha infatti vinto sia Gara 2 che Gara 3 in sella alla Yamaha R1 del team McAMS, conquistando il trofeo del &ldquo;King of Donington&rdquo; avendo ottenuto pi&ugrave; punti di tutti nell&#39;arco del fine settimana. In entrambe le manche, alle sue spalle hanno chiuso Bradley Ray e Lee Jackson, rispettivamente in seconda e terza piazza, con Ray che ha anche ottenuto lo &ldquo;Spring Grand Slam Trophy&rdquo; chiudendo il weekend da leader di campionato.  Fine settimana complicato, invece, per i due grandi attesi Sykes e Haslam: Tom ha due undicesimi posto e una settima piazza come miglior risultato, mentre Leon ha chiuso Gara 2 in quinta posizione senza vedere la bandiera a scacchi nelle altre due. Entrambi proveranno a tornare competitivi nel prossimo round, in programma il 17-19 giugno a Knockhill, in Scozia.  JuniorGP Valencia: Pini e Boggio a podio in ETC, Tulovic vince in Moto2 

Grazie alle due vittorie e al secondo posto nelle tre gare del fine settimana, l&#39;australiano del team McAms &egrave; stato il migliore nell&#39;appuntamento delle Midlands della serie d&#39;oltremanica

Jason O&#39;Halloran &quot;Re&quot; di Donington Park nel terzo round del BSB

        Questo fine settimana, i piloti del BSB scenderanno in pista a Donington Park (nella sua versione National, pi&ugrave; breve) per disputare il terzo round stagionale. Uno dei grandi motivi d'interesse del weekend sar&agrave; il ritorno in gara del campione in carica Tarran Mackenzie, che dopo aver saltato i primi due round di Silverstone e Oulton Park per via dell'infortunio alla caviglia accusato nei test di Silverstone &egrave; ora pronto a risalire in sella alla Yamaha R1 del team McAMS. &ldquo;Taz&rdquo; dovr&agrave; prima sottoporsi ad un ulteriore controllo dei medici il venerd&igrave; mattina prima delle FP1, ma avendo gi&agrave; effettuato alcuni test con la R1 &egrave; sicuro di poter tornare a gareggiare: &ldquo;La scorsa settimana &egrave; stato fantastico tornare in sella e mi sono trovato abbastanza bene alla guida pur non essendo al top della forma. Penso proprio di poter disputare il weekend di gara senza accusare troppi problemi&rdquo;. Dall'incidente alla biposto: il sogno di Stefano Cruciani continua Mackenzie: &ldquo;Saranno le mie prime gare da campione BSB&rdquo;  Quelle di Donington saranno le prime gare con il numero 1 sulla carena per Tarran: &ldquo;Non corro in moto da Brands Hatch dello scorso anno, perci&ograve; sar&agrave; il mio primo weekend in cui sar&ograve; presente da campione in carica. Per questo ho deciso di non pormi un obiettivo particolare, godendomi questo rientro guidando al meglio delle mie possibilit&agrave;. Sar&agrave; fantastico tornare a fare ci&ograve; che amo&rdquo;. Come di consueto, i piloti del British Superbike saranno impegnati in tre gare nel corso del weekend: la prima manche sar&agrave; sabato pomeriggio alle 17:30 italiane, mentre Gara 2 e Gara 3 si svolgeranno domenica rispettivamente alle 14:15 e alle 17:30. MotoGP: Valentino Rossi si prepara allo sbarco nel metaverso       

Il campione 2021 della serie britannica sar&agrave; al via del round di questo fine settimana, dopo aver recuperato dall'infortunio: &ldquo;Non mi pongo un obiettivo particolare, voglio solo ritrovare il piacere di guidare&rdquo;

BSB, il 2022 di Mackenzie inizia a Donington: “Torno a fare ciò che amo”

La domenica del British Superbike a Donington Park, teatro del secondo round dello Showdown nonch&egrave; penultimo appuntamento stagionale, &egrave; stato un vero e proprio rollercoaster di emozioni, con gare combattute ed un meteo incerto che hanno reso le due manche di giornata incerte e fondamentali in ottica campionato ad un solo weekend dalla conclusione.  Grande rimonta di Mackenzie in Gara 2   Dopo una Gara 1 del sabato contraddistinta dalla pioggia e dalle numerose cadute, Gara 2 si &egrave; svolta in condizioni ottimali nonostante un asfalto non perfetto (come fatto notare anche da Peter Hickman durante il weekend). Nonostante la partenza dalle retrovie, Tarran Mackenzie &egrave; riuscito a risalire velocemente la classifica fino a portarsi davanti a tutti conquistando anche la leadership della classifica, grazie anche al passo falso di O&#39;Halloran, solo nono.    Sul podio hanno chiuso anche Danny Buchan e Christian Iddon, con Gino Rea e Lee Jackson a chiudere una top five composta da cinque Case costruttrici diverse. Tommy Bridewell, che nel corso del weekend ha rinnovato il proprio contratto con il team Moto Rapido anche per la prossima stagione, ha invece chiuso in settima piazza.  GP Americhe MotoGP: Marquez vince in solitaria su Quartararo e Bagnaia  Bis di Rea in Gara 3 sotto la pioggia   Non &egrave; stato facile per gli organizzatori far disputare la terza ed ultima gara del weekend, visto che un improvviso diluvio ha comportato un ritardo di quasi un&#39;ora nello spegnimento dei semafori. Una volta iniziate le ostilit&agrave;, comunque, si &egrave; ripetuto il copione di Gara 1: Gino Rea e la Suzuki sono stati imprendibili per tutti fino alla bandiera a scacchi, dove il numero 44 &egrave; transitato per primo davanti a Christian Iddon e Lee Jackson, con Tommy Bridewell e Andrew Irwin in quarta e quinta posizione.  Jason O&#39;Halloran chiude ottavo, mentre il grande colpo di scena riguarda il suo compagno di squadra, visto che Mackenzie si &egrave; dovuto ritirare a causa di un problema tecnico alla sua Yamaha. Nonostante lo &quot;zero&quot;, Tarran &egrave; comunque riuscito a mantenere la propria leadership in campionato in vista della finalissima di Brands Hatch che si svolger&agrave; tra due settimane, con quattro piloti (Mackenzie, O&#39;Halloran, Iddon e Bridewell) racchiusi in 21 punti e pronti a darsi battaglia per la conquista del titolo 2021.  SBK Portimao, Redding: &ldquo;Il Mondiale? Difficile, ma mai dire mai&rdquo; 

In una domenica in cui il meteo &egrave; stato il vero protagonista, &quot;Taz&quot; allunga in campionato nonostante il ritiro nella terza manche, con il pilota Suzuki che, grazie alle due vittorie, &egrave; il &quot;Rider of the Weekend&quot;

BSB, Donington Park: Mackenzie s&#39;impone in Gara 2, bis di Rea in Gara 3

        La prima delle tre gare del fine settimana di Donington, penultimo appuntamento della stagione 2021 del British Superbike, &egrave; andata in archivio con un vero e proprio dominio da parte di Gino Rea. Dopo essere partito dalla pole position in una prima manche in cui la vera protagonista &egrave; stata la pioggia, il pilota del team Buildbase Suzuki &egrave; riuscito ad andare in fuga tagliando il traguardo con tranquillit&agrave; dopo aver mantenuto la leadership dal primo all'ultimo giro. Sul podio insieme a Rea (ottavo vincitore diverso di quest'anno) hanno chiuso Kyle Ryde su BMW e Christian Iddon sulla VisionTrack Ducati, terzo e migliore dei piloti in lotta per il titolo. Quarta piazza per Jason O'Halloran con la McAms Yamaha, poi Joe Francis, alla prima apparizione con l'FHO Racing, e Tarran Mackenzie. CIV Moto3: Alessandro Morosi e l'AC Racing Team insieme a Vallelunga Tanti ritiri, O'Halloran e Mackenzie ancora leader  Tanti i ritiri nel corso della contesa, come quello del giovanissimo Storm Stacey mentre si trovava in piena lotta per il secondo posto. Out anche diversi protagonisti dello Showdown come il campione in carica Josh Brookes, Danny Buchan, Glenn Irwin e Tommy Bridewell. Per quel che riguarda la classifica di campionato, la coppia McAms Yamaha formata da Jason O'Halloran e Tarran Mackenzie guida il gruppo a pari punti, a quota 1102. Segue Bridewell con 1084, mentre il primo dei piloti non qualificati allo Showdown e quindi in corsa per la Riders Cup &egrave; Bradley Ray, con ancora due gare da disputare nella giornata di domenica. SSP300, BR Corse: Indy Offer con Gennai per il 2022       

Il pilota del team Buildbase Suzuki conquista una vittoria da dominatore sotto l'acqua, dopo esssere scattato dalla pole. Tanti i ritiri, tra cui quelli di alcuni protagonisti dello Showdown come Brookes e Bridewell

BSB, Donington Park: Gino Rea re della pioggia in Gara 1

A pochi giorni di distanza dallo spettacolare round di Oulton Park in cui si &egrave; riaperto il campionato, il British Superbike torna in pista per il decimo e penultimo appuntamento della stagione 2021, che si disputer&agrave; questo fine settimana a Donington Park.  A guidare la classifica ora &egrave; la Yamaha del team McAms guidata da Tarran Mackenzie, il quale ha sopravanzato il compagno di squadra Jason O&#39;Halloran proprio in Gara 3 lo scorso weekend, con Tommy Bridewell in terza piazza ma a soli nove punti di distacco dal leader scozzese. Nella Riders Cup &egrave; invece Bradley Ray a comandare il gruppo, ma dovr&agrave; difendersi dagli attacchi di Lee Jackson, Andrew Irwin e Gino Rea.    BSB: pubblicato il calendario provvisorio per la prossima stagione  Uramoto e Francis in griglia   Per questo weekend ci saranno anche due importanti novit&agrave; per quel che riguarda i piloti in griglia, visto che saranno presenti Naomichi Uramoto e Joe Francis. Il giapponese correr&agrave; in sella alla Suzuki del team Buildbase come sostituto dell&#39;ancora convalescente Danny Kent, mentre Francis, dopo il divorzio dal PR Racing, sar&agrave; al via come compagno di squadra di Peter Hickman nell&#39;FHO Racing al posto di Xavi For&egrave;s.  Gli orari delle gare   Le tre gare sul circuito di Donington seguiranno il solito programma, con Gara 1 che scatter&agrave; il sabato pomeriggio alle 17:15 italiane, mentre Gara 2 e Gara 3 si svolgeranno la domenica rispettivamente alle 14:00 e alle 17:15.  EWC, Filip Salac debutta nell&#39;endurance: sar&agrave; al via della 6 Ore di Most 

Il tracciato delle Midlands ospiter&agrave; la decima tappa della serie britannica, nonch&egrave; la seconda dello Showdown. Presenti anche Uramoto con la Suzuki e Francis con la BMW, sostituti di Kent e For&egrave;s

BSB, Mackenzie cerca la conferma nel penultimo Round a Donington Park

Sulla versione National del tracciato di Donington Park, lo scorso fine settimana si &egrave; svolto il primo dei due round del British Superbike che andranno a comporre la miniserie del Summer Grand Slam, con tre vincitori diversi nelle tre corse del weekend ed un meteo che ha svolto un ruolo importante nella giornata di domenica.  O&#39;Halloran re del sabato   La prima delle tre gare in programma, svoltasi durante la giornata di sabato, ha visto trionfare il leader del campionato nonch&eacute; poleman Jason O&#39;Halloran, vero e proprio uomo da battere in questa prima parte di stagione in sella alla Yamaha R1 del team McAms. Alle sue spalle ha chiuso un ottimo Glenn Irwin che, proprio come lo scorso anno, si &egrave; presentato in grande spolvero sulla versione breve del tracciato di Donington in sella alla Honda CBR1000RR-R, con Tarran Mackenzie a completare il podio.  In top five anche le Ducati Panigale V4-R di Christian Iddon e Tommy Bridewell, al termine di una corsa particolarmente serrata che ha visto tutti i primi dieci piloti tagliare il traguardo in soli sei secondi, a conferma di come la versione National del celebre circuito inglese sia una certezza per quel che riguarda lo spettacolo in gara.    6h Spa: vince il team BMW con Reiterberger e Foray  Mackenzie e Bridewell trionfano in una domenica &ldquo;pazza&rdquo;   Altro trionfo in casa McAms Yamaha in Gara 2, questa volta grazie a Tarran Mackenzie che, al termine di una gara in cui non sono mancate le lotte e i colpi di scena (come l&#39;infortunio di uno degli assoluti protagonisti quale Danny Buchan e quello di Danny Kent), ha avuto la meglio in volata su Bradley Ray per 66 millesimi, con Jason O&#39;Halloran terzo, Peter Hickman quarto e Tommy Bridewell quinto. Torna nella parte alta della classifica anche Xavi For&egrave;s, che chiude ottavo sulla BMW dell&#39;FHO Racing.  La terza ed ultima corsa del weekend &egrave; stata particolarmente movimentata a causa del meteo, visto che l&#39;arrivo della pioggia con conseguente bandiera rossa ed una successiva ripartenza in condizioni miste hanno rimescolato i valori in campo. A vincere &egrave; stato Tommy Bridewell, quinto vincitore diverso della stagione, davanti ai fratelli Glenn e Andrew Irwin, rispettivamente secondo e terzo, e al campione in carica Josh Brookes, tornato finalmente nelle posizioni di vertice dopo aver abbandonato il numero 1 sulla carena per tornare al &ldquo;classico&rdquo; 25.  MotoGP, ufficiale: Maverick Vinales in Aprilia nel 2022  In tre per il Summer Grand Slam   Per quel che riguarda la classifica di campionato, O&#39;Halloran resta leader davanti al compagno di squadra Mackenzie con 54 punti di vantaggio, mentre per il Summer Grand Slam sono ancora in corsa entrambi, insieme a Tommy Bridewell. Se uno dei tre dovesse conquistare la vittoria in tutte e tre le gare nel prossimo round di Cadwell Park, in programma questo weekend, conquister&agrave; anche un premio in denaro di 10mila sterline.  MotoGP Austria, Bagnaia: &ldquo;Manca sempre qualcosa per vincere, ma sono felice&rdquo; 

I due piloti del team McAms Yamaha ed il portacolori del team Moto Rapido Ducati hanno vinto sulla versione National del celebre tracciato inglese, restando in corsa per il Summer Grand Slam

BSB: O&#39;Halloran, Mackenzie e Bridewell trionfano a Donington Park

        Next weekend marks the start of a very busy second half of the month for British Superbike, with back-to-back races at Donington Park, in its National version, and then Cadwell Park, the two events making up the Milwaukee Summer Grand Slam. If one rider wins all six of the races making up the two race weekends, then that individual will win an additional monetary prize of 50,000 GBP, but it&rsquo;s no easy feat considering the uncertainty involved in racing at a track like Donington&rsquo;s National. O'Halloran the big favourite  The favourite is of course the Australian Jason O'Halloran, who scored a fantastic triple at Thruxton aboard the team McAms Yamaha and is now well ahead in the standings, but many other riders are keen to make an impression, starting with the "usual" Christian Iddon with the VisionTrack Racing Ducati and the other McAms rider Tarran Mackenzie, second and third in the standings. Not forgetting Glenn Irwin on the Honda, already extremely competitive at this track last year, as well as the BMW bikes of brother Andrew, Danny Buchan and Bradley Ray, and FHO Racing riders Hickman and For&eacute;s. Another possible outsider is rookie Rory Skinner, and then there&rsquo;s also former world championship rider Danny Kent, who achieved his first BSB podium just two weeks ago. As usual, the first of the three races will be a short sprint on Saturday afternoon, followed by Sunday&rsquo;s two races. The starting grid is established according to the fastest laps scored in the preceding race. Translated by Heather Watson Road Races: Horst Saiger announces his retirement from racing       

The British Superbikes return to the National configuration of the famous English track for the first of two consecutive August rounds, the team McAms rider the current frontrunner

BSB: the Summer Grand Slam begins at Donington, with O'Halloran out front

Il prossimo fine settimana dar&agrave; il via ad una seconda met&agrave; di agosto particolarmente movimentata per il British Superbike, che in due weekend back-to-back correr&agrave; prima a Donington Park nella propria versione National e poi a Cadwell Park per i due round del Milwaukee Summer Gran Slam.  In caso di vittoria in tutte e sei le manche che andranno a comporre i due fine settimana, il pilota che le otterr&agrave; vincer&agrave; un ulteriore premio in denaro di ben cinquantamila sterline, ma non sar&agrave; facile vista la grande incertezza che si vivr&agrave; in un tracciato come quello di Donington National in grado di regalare gare di gruppo estremamente equilibrate.  NTC: Rossi Moor e Kevin Farkas conquistano il Red Bull Ring  O&#39;Halloran grande favorito   Il favorito d&#39;obbligo sar&agrave; ovviamente l&#39;australiano Jason O&#39;Halloran, reduce da una grande tripletta nel round di Thruxton in sella alla Yamaha del team McAms e in fuga in campionato, ma saranno numerosi i piloti pronti a mettergli le ruote davanti, a partire dal &quot;solito&quot; Christian Iddon con la Ducati del VisionTrack Racing ed il compagno di squadra in McAms Tarran Mackenzie, secondo e terzo in classifica.  Occhio anche alla Honda di Glenn Irwin, gi&agrave; lo scorso anno estremamente competitivo su questo tracciato, cos&igrave; come alle BMW del fratello Andrew, di Danny Buchan e di Bradley Ray, oltre alle due dell&#39;FHO Racing guidate da Hickman e For&egrave;s. Impossibile poi non annoverare tra i possibili outsider anche il rookie Rory Skinner e l&#39;ex pilota del Motomondiale Danny Kent, reduce dal primo podio nella serie appena due settimane fa.  Come di consueto, la prima delle tre gare sar&agrave; una corsa sprint pi&ugrave; breve e scatter&agrave; il sabato pomeriggio, mentre le altre due manche si disputeranno la domenica e la griglia di partenza verr&agrave; decretata dalla classifica dei giri veloci della corsa precedente.  Red Bull Rookies Cup: Munoz e Alonso trionfano in Stiria 

Sulla versione National del celebre circuito inglese, il British Superbike torna in pista per affrontare il primo dei due round consecutivi di agosto con il pilota del team McAms leader in solitaria

BSB: a Donington inizia il Summer Grand Slam, con O&#39;Halloran in fuga

L&#39;inglese della Ducati non &egrave; sembrato completamente soddisfatto al termine della giornata di prove, sesto al mattino e quinto al pomeriggio, Redding non ha trovato subito il feeling con la pista. In quella che &egrave; la sua gara di casa, Redding punta al bottino grosso per riavvicinarsi in classifica al leader Rea, distante 45 punti.  Scott Redding al lavoro sul passo: &ldquo;Ci manca un po&#39; di regolarit&agrave;&rdquo;   In una giornata in cui Gerloff e Rea si prendono la scena, Scott Redding si aspettava di pi&ugrave; dalle prestazioni del venerd&igrave;, sia in termini di passo gara che in termini di giro secco. Al termine della giornata l&#39;inglese &egrave; soddisfatto a met&agrave;: &ldquo;Non siamo stati molto costanti, non mi sono sentito molto a mio agio, soprattutto sul giro secco. Pensavo di riuscire ad essere veloce sin da subito. Nel pomeriggio &egrave; andata un po&#39; peggio rispetto alla mattina. Stiamo cercando di migliorare il set-up per trovare pi&ugrave; velocit&agrave;&rdquo;.  L&rsquo;inglese ha varato l&rsquo;ipotesi pioggia e ha indicato Kawasaki e Yamaha come favorite: &quot;Per me l&rsquo;importante &egrave; la costanza. Sono lontano dal tempo ideale di 3 o 4 decimi, Non ho mostrato il vero potenziale. Questo secondo me &egrave; una pista pi&ugrave; adatta a Yamaha e Kawasaki perch&egrave; scorrono bene in curva. Qui hanno un vantaggio nelle accelerzioni dalle curve lente ma non credo sia tutto negativo per noi. Abbiamo un pacchetto che pu&ograve; lottare per il podio. Abbiamo solo bisogno di pi&ugrave; costanza&quot;.&nbsp;  L&#39;inglese ha poi continuato: &quot;Se piover&agrave; sar&agrave; bagnato per tutti quindi vedremo. Non abbiamo fatto molti test sotto la pioggia quindi si vedr&agrave; a ridosso della gara&quot;. Un&#39;ultima battuta sul debutto di Gerloff in MotoGP, sostituto di Morbidelli nel GP di Assen: &quot;Non &egrave; andato male in realt&agrave;. Penso che la Yamaha sia la moto pi&ugrave; facile da usare in MotoGP, l&rsquo;ha usata bene. &Egrave; bello vedere uno della Superbike fare bene in MotoGP. Con un po&rsquo; pi&ugrave; di tempo in sella sar&agrave; pi&ugrave; &quot;.  SBK Donington, Gerloff: &ldquo;Il tracciato mi ricorda quelli del MotoAmerica&rdquo; 

Prima giornata di prove libere importanti quelle di Donington Park, dove non sono mancate le sorprese. Contento a met&agrave; Scott Redding, che punta a fare bene nella gara di casa

SBK Inghilterra, Redding soddisfatto a met&agrave;: &ldquo;Kawasaki e Yamaha favorite&rdquo;

La foto di copertina descrive un momento importante per la SBK 2021: &egrave; ora in pieno allestimento il Paddock Show, struttura che ospita piloti, manager, personaggi e addetti ai lavori. Il ritorno alla &quot;normalit&agrave;&quot; &egrave; un lavoro complicato, ma Dorna ed i partner lavorano alacramente per realizzare il tutto.  Tra cui, gli eventi collaterali. Per esempio, Hyundai avr&agrave; sul posto una propria struttura, con relative safety car ed ospiti. Le squadre potranno accogliere i rappresentanti dei vari sponsor, facendo loro vivere appieno l&#39;evento. E poi, il pubblico: i tifosi sono attesi per le giornate di sabato e domenica.  Li vedremo sia nel paddock stesso, che in tribuna e sui preati a contorno del tecnico e veloce tracciato inglese. Un primo passo &egrave; stato fatto a Misano - terzo round stagionale - a Donington ecco il secondo. Per quanto riguarda Assen, al momento la situazione &egrave; la seguente: in Olanda porte aperte e festa totale. Speriamo bene.  Scott Redding: &quot;Vado a Donington per ritrovare la vittoria&quot; 

Nel round britannico potremo rivedere la festa condivisa da piloti, manager, addetti ai lavori e pubblico, presente nelle giornate di sabato e domenica e pure nelle verdi colline inglesi

SBK, prove di &quot;normalit&agrave;&quot; a Donington: ben tornato Paddock Show!

The Donington Park circuit appears to involve some particularly hard braking. Despite a significant mixed section, the SBK riders need to consider various aspects, as we can see from Brembo data relating to the English track.  The Italian firm provides some interesting figures: the 4025-metre track involves 8 braking points, for a total braking time equal to 33% of the total. The greatest deceleration comes when heading into Turns 1, 9 and 11. And let&rsquo;s not forget that the track is also undulating, making for significant load transfer.  From a maximum speed of 270 km/h, a rider slows to 98 at Turn 9, which comes right after a jump resulting from a hump. This is also the case at other points, with a maximum load on the front brake lever coming at the end of the start/finish straight prior to Turn 1.  Be careful of temperatures     Although it&rsquo;s never as hot in Derby as it might be in Aragon or Sepang for example, riders and technicians still need to consider various aspects. Considering that the sequence of turns from 7 to 12 involves significant braking, the systems will feel this, as Brembo explains.  In fact, as outlined in the tables provided by the manufacturer, there could be overheating problems. The fact that a rider has to brake repeatedly means that the bike does not have time to reduce its running temperature, which remains high for at least half the lap.  So the fourth championship round could see teams focusing on this aspect. Riders who are able to effectively manage the systems, as well as their right wrist, may make a difference overall. Without forgetting corner speed of course.  Translated by Heather Watson  SBK, Rea: &ldquo;The Donington track is good for the Kawasaki&rdquo; 

Brembo data reveals that the English track features five hard braking points where the bikes drop below 110 km/h. As these points are consecutive, braking systems struggle to cool down &nbsp;

WorldSBK, hot brakes at Donington Park

Apparentemente, quello di Donington Park &egrave; un tracciato che offre vere e proprie staccate super impegnative. Invece, malgrado l&igrave; vi sia un ampio tratto guidato, scopriamo quanto e come i piloti SBK debbano stare attenti a diversi aspetti, che Brembo ci svela, fornendo i dati relativi al circuito&nbsp; inglese.  L&#39;azienda lombarda offre numeri interessanti: i 4025 metri conta 8 frenate, per un tempo impiegato in questa delicata azione a ricoprire il 33% del totale. Le decelerazioni maggiormente probanti si hanno prima della Curva 1, della 9 e della 11. In tal senso, ricordiamo che la pista sia un vero e proprio saliscendi, con relativi spostamenti di carico.  Per una velocit&agrave; massima di circa 270 chilometri orari, la discesa sino ai 98: ci&ograve; avviene proprio alla 9 dove, peraltro, si giunge dopo un salto propiziato da un dosso situato a circa rettilineo. Simili manovre in altri punti, con il carico massimo impresso sulla leva dell&#39;impianto anteriore alla fine del rettifilo dei box, a precedere l&#39;ingresso in Curva 1.  Attenzione alle temperature     Sebbene nei pressi di Derby non faccia mai il caldo eccezionale incontrato - per esempio - ad Arag&ograve;n o Sepang, i piloti ed i tecnici devono comunque considerare diversi aspetti. Brembo lo spiega bene: siccome la sequenza di curve, dalla 7 alla alla 12, presenta relative frenate, gli impianti potrebbero risentirne.  Infatti, come descritto dalle tabelle fornite dalla azienda, vi possono essere problemi di surriscaldamento. Il motivo &egrave; dovuto che, avendo l&#39;esigenza di dover staccare ripetutamente, le moto non hanno il tempo di far calare le temperature di esercizio, che rimangono piuttosto alte per almeno met&agrave; giro.  Nel quarto round stagionale, quindi, potremmo assistere ad azioni avvincenti proprio nelle fasi di frenata. I piloti che sapranno gestire meglio impianti e polso destro, potranno determinare la differenza finale. Senza dimenticare, ovviamente, le velocit&agrave; in curva.  Scott Redding atteso alla SBK di Donington: ultima spiaggia per l&#39;inglese Ducati? 

I dati Brembo svelano come Il tracciato inglese presenti cinque staccate in cui le moto scendono sotto i 110 chilometri orari. Essendo frenate consecutive, gli impianti faticano a raffreddare

SBK, freni sempre caldi a Donington Park

Il circuito di Donington Park ospita il quarto round SBK stagionale, su una pista in cui derivate di serie, prototipi 500-MotoGP e Formula1 a quattro ruote hanno raccontato gesta sportive rimaste nella storia. Il copione 2021 di un campionato (nuovamente) condotto da Johnny Rea potrebbe cambiare proprio nel Regno Unito?&nbsp;  La tappa britannica &egrave;, tra virgolette, quella &quot;di casa&quot; per il nordirlandese Kawasaki che, non avendo un appuntamento in patria, trova nell&#39;area dell&#39;East Midlands luogo di caccia favorevole nel 2019, in particolare, perch&eacute; due anni fa il numero 1 centr&ograve; una perentoria tripletta. Lui &egrave; il favorito, Toprak Razgatlioglu il primo diretto contendente.  Due anni fa, tuttavia, Non c&#39;era Redding, poich&eacute; all&#39;epoca impegnato nel locale BSB. Appunto, &egrave; Scott il pilota pi&ugrave; atteso dell&#39;evento, per diversi motivi. Il portacolori Aruba Ducati &egrave; chiamato a risollevare morale e classifica, a seguito della poco soddisfacente trasferta di Misano Adriatico. Mentre il compagno di box, Michael Ruben Rinaldi, vinceva e saliva sul podio, l&#39;inglese pativa gli attacchi degli avversari. Rino potrebbe vivere una sorta di &quot;prova del nove&quot;, Scott un vero e proprio esame di riparazione.  Ultima chance iridata per Scott? Non esageriamo. Per&ograve;...     La psicologia &egrave;, per un corridore motorizzato, (quasi) tutto. Con la mente serena e convinta, il pilota acqusisce grande carica e voglia di spingersi ancora pi&ugrave; al limite. Considerando il seguente ragionamento e la necessit&agrave; di recuperare punti a due avversari - Rea su Ninja, Razgatlioglu su R1 - Redding dovr&agrave; concentrarsi sull&#39;obiettivo, che consiste nel vincere almeno (ebbene s&igrave; ragazzi) una manche su tre.  Possibilmente, una da 25 punti, ovvero, Gara 1 o Gara 2. Andrebbe bene anche la Superpole Race, ma non sarebbe - simbolicamente e nei conti totali - sufficiente nel computo del weekend. E poi, bisogna vedere cosa faranno i rivali. Insomma, se per Rino la chiamata di Misano &egrave; stata decisiva, adesso Donington attende l&#39;ex campione nazionale 2019.  La stagione del numero 45 si decider&agrave; tutta nei press di Derby? Non vorremmo esagerare, per&ograve; questa &egrave; l&#39;impressione. L&#39;appello &egrave; di quelli importanti, perci&ograve; il ventottenne di Quedgeley si gioca presente e futuro in Ducati, sapendo che alcune giovani nuove leve siano pronte all&#39;assalto in Rosso.  Lowes, Davies e (perch&eacute; no) Sykes: i tifosi aspettano segnali incoraggianti     Alex ha cominciato il 2021 con tre podi. Bravissimo. Pi&ugrave; avanti, invece, la spinta di Lowes si &egrave; un po&#39; affievolita, per un motivo o per l&#39;altro. Ecco perch&eacute; Donington rappresenta occasione di riscatto, su una pista che non ha segreti per lui, titolato 2013 con Honda.  Chaz Davies, dispiace dirlo, sinora ha deluso. Lo dichiaramo, sapendo quanto il gallese sia forte, veloce ed esperto. Aggiungiamo anche la bont&agrave; del team Go Eleven e facciamo il conto dopo tre round: pochi i punti conquistati dalla squadra azzurro ciano. Per loro, Donington la prima occasione per ribaltare il trend ad oggi poco favorevole.  Non dimentichiamo Tom Sykes, autore di numerose vittorie in loco. Il trentacinquenne di Huddersfield abita vicino alla pista, sulla quale ottenne nel 2008 da wild card il primo podio iridato, in sella ad una Suzuki. Con Kawasaki per lui ben quattro doppiette, mentre con BMW manca ancora la zampata letale. Arriver&agrave; tra sabato e domenica?&nbsp;  Moto3, Acosta guida la classifica, ma Garcia si avvicina 

Sulla pista di casa, l&#39;inglese &egrave; &quot;costretto&quot; a vincere almeno una manche, nell&#39;obiettivo di colmare il gap di classifica da Rea e Razgatlioglu. Prova del nove per Rinaldi, nel mirino dei critici i risultati di Lowes, Davies e Sykes

SBK, Donington &quot;ultima spiaggia&quot; per Scott Redding?

Compared to other sportspeople, motorcycle riders have a more marked streak of madness, and some more than others. Troy Bayliss is definitely one of these, with many anecdotes to corroborate this fact dating back to the early 2000s, when he was one of the stars of Superbike. This madness perhaps came to a peak in 2007, at Donington Park, when he requested that his little finger be amputated after Race 1, so that he could get back out and battle James Toseland in Race 2.  &nbsp;The incident that compromised his season   After winning his second Superbike title in 2006, the Australia set out to defend it the following year and began the season fighting fit. Until round three that is, when he was caught up in a bizarre episode at the English track. Bayliss&rsquo; Sunday started well enough, and he was able to build a lead in the initial stages of Race 1. Unfortunately, though, he pushed a little too hard and crashed at Coppice, one of the fastest turns. His hand was caught under the bike and when he took his glove off, he was in a for a bloody surprise. His little finger was seriously injured, but Troy didn&rsquo;t panic.  &nbsp;And yet that wasn&rsquo;t what stopped him   Troy went to the medical centre and, still high on adrenaline, asked if they could amputate his finger so he could race again a couple of hours later. After making this unlikely request, Troy promptly passed out. Things then took a turn though, as although his little finger was ultimately amputated, the injury also involved his testicles. Perhaps unsurprisingly, the incident put an end to his weekend.  Last year he looked back at the injury on social media and recalled: &ldquo;I didn&rsquo;t realise, because I had a lot of pain in my groin. Then an English kid called out and asked if I&rsquo;d give him his glove. When I took if off I realised something wasn&rsquo;t right and that I needed to go to the medical centre. So I went to Doctor Massimo Corbascio. We decided to cut off the finger because there wasn&rsquo;t much else we could do&rdquo;. And then, in classic Bayliss style, he showed his finger and commented: &ldquo;It hasn&rsquo;t grown back&rdquo;.  Translated by Heather Watson  MotoGP, Valentino Rossi back at &ldquo;his&rdquo; Mugello 

It was 2007 and the Australian crashed in Race 1. Despite seriously injuring his right hand, he didn&rsquo;t want to miss out on Race 2&hellip;

WorldSBK, Bayliss the fearless spirit: cut my finger off, I have to race!

A volte la vita di un pilota &egrave; costellata di episodi, alcuni fortunati ed altri un po&rsquo; meno. Nessuno per&ograve; si sarebbe sognato di vivere un episodio sfortunato e fortunato allo stesso tempo. Protagonisti di quell&rsquo;episodio accaduto a Donington Park nel 2011 sono Maxime Berger (morto nel 2017 dopo un tentativo di suicidio) ed Ayrton Badovini che lo seguiva.  Il debutto in Superbike   Dopo il titolo platonico di vice campione della Stock 1000 nel 2010 alle spalle di Ayrton Badovini, per il 21enne francese (nato a Digione nel 1989) nel 2011 si aprono le porte della Top Class del Mondiale, la Superbike. A dargli questa chance &egrave; il team Supersonic Racing con una Ducati 1098R. Maxime parte per questa nuova avventura insieme ai grandi e con lui entra anche il campione Stock Ayrton Badovini.  La sua stagione di debutto &egrave; piuttosto buona: su 26 gare disputate, va a punti in 14 di esse con un 7&deg; posto in gara-1 a Portimao come miglior risultato, si ritira 10 volte e non va a punti nel round di apertura in Australia.  Chiude la sua stagione da rookie al 16&deg; posto con 64 punti, stessa posizione anche l&rsquo;anno successivo ma con 92 punti dopo aver iniziato la stagione con il team Effenbert e chiusa con Red Devils Roma al posto dell&rsquo;infortunato Canepa.  L&rsquo;episodio di Donington Park     27 marzo 2011, Donington Park. Secondo round stagionale del Mondiale. Dopo aver chiuso le prime due gare in Australia fuori dai punti, Berger mette nel mirino la prima gara europea, Donington, per cercare i primi punti in carriera in Superbike. Nelle qualifiche il francese stacca il 15&deg; tempo davanti a Ruben Xaus e l&rsquo;altro rookie Ayrton Badovini.  L&rsquo;episodio che lo vede protagonista suo malgrado avviene al 5&deg; giro di gara. Berger e Badovini sono ai ferri corti, uno davanti all&rsquo;altro. Insieme escono dall&rsquo;ultima curva, la Goddards, per lanciarsi sul rettilineo principale del tracciato inglese.  Al primo tocco di gas in uscita di curva, a Berger si stacca incredibilmente la ruota posteriore per un mozzo difettoso. Il francese cade proprio davanti a Badovini che per miracolo riesce ad evitarlo. Mentre Berger e la moto sono per terra, la ruota posteriore continua la sua corsa indisturbata per il rettilineo superandoli ed infrangendosi poi contro le barriere al lato della pista.    L&rsquo;incidente &egrave; stato possibile &ldquo;grazie&rdquo; al forcellone monobraccio che non ha trattenuto cerchio e gomma lasciandola vagare liberamente a lato della pista.  Berger peraltro poi non arriver&agrave; al traguardo nemmeno in gara-2, tradito dalla frizione subito al primo giro.  La similitudine con Spencer   Un incidente di questo tipo, con la ruota posteriore che si stacca dal forcellone, non &egrave; nuovo nel Motociclismo. Nel 1984 un altro pilota &egrave; stato vittima di questo &ldquo;scherzetto&rdquo;: &ldquo;Fast Freddie&rdquo;, al secolo Freddie Spencer. Durante le prove del Gran Premio di Kyalami, subito dopo aver realizzato il miglior tempo, le razze del cerchio posteriore della potente e scorbutica Honda NSR500 4 cilindri si staccarono di netto (la ruota per&ograve; non si stacc&ograve; dalla moto grazie al fatto che il forcellone di quella Honda era tradizionale a doppio braccio) mandando a gambe all&rsquo;aria il povero Freddie.  Le parole di Berger   A margine dell&rsquo;accaduto, lo sfortunato pilota francese aveva rilasciato queste dichiarazioni: &ldquo;Sono deluso ed incredulo. Non mi era mai capitato di dovermi fermare per ben due volte e per due motivi cos&igrave; strani. Il cerchio ha ceduto all&rsquo;improvviso e sono stato fortunato perch&eacute; si &egrave; rotto in una curva lenta. Mi sono ritrovato in terra senza capire cosa fosse successo. In gara due subito dopo la partenza la frizione ha iniziato a darmi dei problemi, sino a bloccarsi del tutto al termine del primo giro. Le prove erano andate bene, avevo un ottimo feeling con la mia Ducati ed un passo di gara che mi avrebbe consentito di conquistare i miei primi punti mondiali. Per&ograve; non dobbiamo abbatterci. La squadra ha fatto un grande lavoro anche qui a Donington e con il loro aiuto sono certo che i risultati arriveranno gi&agrave; nelle prossime gare.&rdquo;  Anche il Team Manager Danilo Soncini disse la sua sull&rsquo;accaduto: &ldquo;Sono senza parole. Siamo stati costretti al ritiro in entrambi le gare e dopo soli pochi giri a causa di due inconvenienti incredibili e che non hanno niente in comune tra di loro. Il cerchio posteriore che ha ceduto in gara uno aveva disputato solo poche gare, mentre la frizione che ci ha obbligato al ritiro nella seconda manche era stata controllata e funzionava perfettamente. Una sfortuna incredibile che ha rovinato un weekend che era iniziato nel migliore dei modi. Maxime era andato forte nelle prove ed aveva un passo di gara che ci avrebbe consentito di ottenere degli ottimi risultati. Ma queste sono le corse. Giriamo pagina, guardiamo avanti e prepariamoci per Assen, dove vogliamo ben figurare e sappiamo di averne le possibilit&agrave;.&rdquo;  SBK, Bayliss spirito indomito: tagliate il dito, devo correre! 

Sfortuna e fortuna allo stesso tempo nel tragicomico episodio capitato al pilota francese nel round inglese di dieci anni fa. Un episodio simile a quanto successo a Freddie Spencer nel 1984 in Sudafrica

SBK, Donington 2011: Il tragicomico incidente di Maxime Berger

I piloti, pi&ugrave; di altri sportivi, hanno una vena di follia piuttosto accentuata, chi pi&ugrave;, chi meno. Troy Bayliss (qui parla della carriera del figlio Oil) rientra decisamente tra i primi e a dimostrarlo sono tanti aneddoti sul suo conto, di quando nei primi anni 2000 era uno dei protagonisti della Superbike. Forse l&rsquo;apice della sua follia lo tocc&ograve; nel 2007, a Donington Park, quando dopo la caduta avvenuta in Gara1 chiese l&rsquo;amputazione del mignolo, perch&eacute; voleva prendersi la rivincita in Gara2 su JamesToseland.  L&rsquo;incidente che stravolse il suo campionato   Dopo aver vinto il suo secondo titolo in Superbike nel 2006, l&rsquo;anno successivo era partito in grande forma con l&rsquo;obiettivo di difenderlo a spada tratta, e nel terzo appuntamento stagionale, sulla pista inglese, si rese protagonista di un episodio bizzarro, per non dire, appunto, folle. La domenica inizi&ograve; bene per lui, che in pochi giri di Gara1 riusc&igrave; a prendere vantaggio sugli avversari, ma esager&ograve; cadendo alla curva Coppice, une delle pi&ugrave; veloci. L&igrave; successe il fattaccio: la mano destra rest&ograve; incastrata sotto la moto e quando tolse il guanto, tutto sporco di sangue, la brutta sorpresa. Il mignolo aveva avuto la peggio, ma niente panico.  SBK, Toseland: &quot;Ho vinto il titolo nel 2004 andando controcorrente&quot;    Eppure non fu quello a fermarlo   Troy and&ograve; in infermeria e con ancora l&rsquo;adrenalina in corpo chiese che gli venisse amputato il dito, per poter tornare in sella un paio d&rsquo;ore dopo e avere la rivincita sul padrone di casa Toseland. Una richiesta sopra le righe, decisamente irragionevole, dopo la quale svenne. Le cose per&ograve; presero un&rsquo;altra piega: sebbene il dito alla fine venne s&igrave; amputato, l&rsquo;infortunio coinvolgeva anche i testicoli. E la botta presa decret&ograve; comunque finito il suo weekend.  Lo scorso anno lui stesso ripercorse l&rsquo;accaduto sui social e appunto ricord&ograve;: &ldquo;Non mi ero accorto di niente, perch&eacute; avevo un forte dolore all&rsquo;inguine. Poi un ragazzo inglese mi chiam&ograve;: &#39;Bayliss, mi regali il tuo guanto?&rsquo; Quando l&rsquo;ho sfilato mi sono accorto che c&rsquo;era qualcosa che non andava e che dovevo andare al centro medico. Cos&igrave; andai dal Dottor Massimo Corbascio. Decidemmo di tagliare il dito anche perch&eacute; non c&rsquo;era molto da fare&hellip;&rdquo; E poi, con il suo classico spirito selvaggio, mostrando il dito ha scherzato: &ldquo;Non &egrave; ricresciuto&rdquo;.  SBK, nel 2000 &quot;tutti&quot; nudi per Neil Hodgson a Donington Park 

Correva l&rsquo;anno 2007, l&rsquo;australiano cadde in Gara1, rimediando un brutto infortunio alla mano destra, ma non voleva assolutamente perdersi Gara2&hellip;

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