Alla vigilia della Giornata Internazionale della Disabilit&agrave;, abbiamo avuto modo di parlare con il Presidente dei Di.Di. Diversamente Disabili Emiliano Malagoli in merito alla giornata ed ai progetti dell&rsquo;associazione Paralympic Riders.  Emiliano, parlaci in generale della giornata del 3 dicembre  &ldquo;Credo che sia una giornata importante perch&eacute; bisogna ricordarsi che al mondo ci sono situazioni pi&ugrave; complicate di quelle che vogliamo guardare o con le quali abbiamo a che fare tutti i giorni. Dovrebbe essere tutti i giorni e non solo il 3 dicembre perch&eacute; dal giorno seguente non pensiamo alle persone con disabilit&agrave;, sia nel nostro piccolo che nelle cose quotidiane ma anche in comportamenti ancora pi&ugrave; grandi con persone che non viviamo direttamente. Viviamo la disabilit&agrave; solo quando ci tocca pi&ugrave; da vicino, quando abbiamo una persona accanto a noi che ha qualche problema, che sia motorio o a livello psicologico. La disabilit&agrave; esiste tutti i giorni e pu&ograve; accadere anche a noi, spesso diamo per scontato che non ci possa succedere niente, che non possiamo diventare disabili e che tutto andr&agrave; bene nella nostra vita, che &egrave; un po&rsquo; quello a cui credevo io prima del mio incidente, mai e poi mai avrei pensato di diventare disabile, mai e poi mai avrei pensato di far qualcosa per ragazzi con disabilit&agrave;, fino a che una mattina ti svegli e ti &egrave; cambiato il mondo.&rdquo;  &ldquo;E&rsquo; una giornata importante &ndash; prosegue Malagoli &ndash; per ricordare a tutti che il mondo della disabilit&agrave; &egrave; un mondo fantastico. Spesso la persona disabile viene vista come sfigata, inferiore, che non riesce a fare le stesse cose di un normodotato. Il disabile, se messo in condizione, riesce a fare le stesse cose di un normodotato. Bisogna trovare delle modalit&agrave; per aiutarlo a farcela che possono essere in prima cosa l&rsquo;abbattimento delle barriere architettoniche ma anche le barriere mentali che abbiamo dentro noi stessi. Una persona disabile deve essere assunta a priori per le sue capacit&agrave; non perch&eacute; lo Stato deve obbligare le aziende a farlo.&rdquo;&nbsp;  Dei progetti di Paralympic Riders che cosa ci puoi dire?&nbsp;  &ldquo;Le nostre attivit&agrave; continuano a 360 gradi sia a livello sportivo per rendere possibile ai ragazzi di ritornare a fare delle cose che magari pensavano di non poter tornare a fare come abbiamo fatto in questi anni. Dieci anni fa mi prendevano tutti per pazzo quando ho iniziato questo progetto, io ci ho creduto tanto perch&eacute; l&rsquo;ho vissuto su me stesso, grazie alla moto ho riacquistato totalmente la mia vita. Continueremo con le attivit&agrave; sportive, i ragazzi hanno dimostrato di essere molto bravi, il livello si &egrave; alzato tantissimo in questi anni. Alcuni di noi possono andare tranquillamente a correre con i normodotati.&rdquo;  &ldquo;La cosa che per&ograve; mi sta pi&ugrave; a cuore &ndash; prosegue Malagoli &ndash; sono tutte le attivit&agrave; sociali, permettere a quelle persone che una moto purtroppo non riescono a guidarla di vivere una esperienza con la moto, quindi eventi di mototerapia dove portiamo come passeggeri ragazzi malati o ragazzi down, non vedenti, autistici. Far provare questa emozione a queste persone mi ripaga pi&ugrave; che vincere una gara.&rdquo;  Il tuo e quello dei tuoi ragazzi &egrave; l&rsquo;esempio perfetto della sensibilizzazione sulla disabilit&agrave;  &ldquo;Sicuramente i nostri ragazzi sono fantastici in questo, riescono ad aprire gli occhi di tante persone senza far niente di pi&ugrave;, facendo quello che pi&ugrave; gli piace ovvero guidare una moto. Sono i migliori testimoni di una disabilit&agrave;. Spesso noi disabili che facciamo cose particolari veniamo definiti eroi, ma a me non piace perch&eacute; gli eroi sono quelli che salvano le vite. Noi non salviamo vite, aiutiamo a viverle meglio. Considerare noi eroi autorizza tante persone a non mettersi alla prova, se vengo considerato eroe magari un disabile non si mette in testa di raggiungere degli obiettivi.&rdquo;  Come Di.Di. avete pensato a qualcosa in particolare per questa giornata?  &ldquo;Noi no ma la nostra giornata sar&agrave; in un altro giorno, verso primavera dell&rsquo;anno prossimo faremo una mega giornata di mototerapia dove faremo fare sport prevalentemente motoristici a tantissimi ragazzi che non li possono fare.&rdquo; 

&quot;E&#39; una giornata importante per ricordare a tutti che il mondo della disabilit&agrave; &egrave; un mondo fantastico&quot; dice il Presidente dei Di.Di. Diversamente Disabili in merito alla giornata sulla disabilit&agrave;

Emiliano Malagoli: &ldquo;Spero che la giornata serva a far cambiare la visione sulla disabilit&agrave;&rdquo;

        I Di.Di. Diversamente Disabili sono ormai di casa a Le Mans, che sia in concomitanza con la MotoGP o in altri contesti, come in questo caso la 24h. E proprio nel weekend della gara di apertura del Mondiale Endurance 2022, &egrave; partito il loro campionato europeo, l&rsquo;European Handy Bridgestone Cup.&nbsp; Le due gare si sono svolte venerd&igrave; e sabato, sempre alle 14 ed entrambe sono state vinte dal presidente dei Di.Di. Diversamente Disabili, Emiliano Malagoli, in sella alla sua BMW S1000RR #39.&nbsp; Nella prima gara, Malagoli si &egrave; imposto sui padroni di casa Benoit Thibal, staccato di oltre 2&rdquo;, e Boris Balavoine, con un ritardo di oltre 1&rsquo;, risultato pi&ugrave; o meno simile nella gara di sabato tranne che per il terzo classificato, il ceco Martin Horny.&nbsp; Il post social di Emiliano Malagoli  Al termine del doppio impegno in Francia, Emiliano ha postato sul suo profilo ufficiale i commenti al weekend.  Prossimi appuntamenti  Le prossime tappe dell&rsquo;European Handy Bridgestone Cup si svolgeranno a Spa, in concomitanza con la 24h del 4-5 giugno prossimi e Jerez de la Frontera il 15-16 ottobre        

Nel contesto della 24h di Le Mans hanno corso anche i piloti Diversamente Disabili per il loro campionato europeo. Il presidente dei Di.Di si &egrave; tolto lo sfizio di vincere sia venerd&igrave; che sabato

European Handy Bridgestone Cup: doppia vittoria per Emiliano Malagoli

        Capita di intervistare piloti speciali. E speciali &egrave; proprio il caso di dirlo quando si parla di Emiliano Malagoli, il pilota bionico, presidente e fondatore dell&rsquo;associazione Di.Di Diversamente Disabili che si occupa di diversi progetti sia a livello sociale (patenti speciali, mototerapia, didattica, ecc) che sportivo.&nbsp; Nel corso della puntata settimanale di After The Flag, Emiliano Malagoli ci ha svelato i due grandi progetti ai quali sta lavorando per questa stagione: la Bridgestone Iron ed il Bol d&rsquo;Or con un team di soli piloti disabili (lui, Rohr ed un altro componente). Malagoli: &ldquo;Faremo una tappa della Bridgestone Iron Cup a Spa&rdquo;  Una delle prime &ldquo;bombe&rdquo; lanciate da Emiliano Malagoli &egrave; la presenza della Bridgestone Iron Cup a Spa in concomitanza con la 24h dell&rsquo;EWC. &ldquo;Per quanto riguarda la Bridgestone Iron Cup saremo ancora a Le Mans in concomitanza con la 24h dell&rsquo;EWC e&hellip; Spa in concomitanza con la 24h per finire con Jerez in occasione della ESBK. E sto lavorando anche per il Bol d'Or...&rdquo;&nbsp; Per l'intervista completa ad Emiliano Malagoli, guarda il video qui sotto.         

Durante la puntata di After The Flag &egrave; intervenuto il Presidente dei Di.Di. Diversamente Disabili che ci ha svelato i suoi progetti sportivi per questa stagione

Esclusiva, Malagoli: “Sto allestendo un team di soli piloti disabili per il Bol d’Or”

Il Presidente Di.Di. Onlus, Emiliano Malagoli, la fotografa e test rider Francesca Gasperi e il pilota di motocross Vanni Oddera discutono con Andrea Padovani, Fiammetta La Guidara e Nicola Andreetto di una tematica tanto delicata quanto quella della disabilit&agrave; e delle corse in moto

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Emiliano Malagoli: “Spero che la giornata serva a far cambiare la visione sulla disabilità”

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Motoweek Talk: Moto e disabilità