        Gara caratterizzata da quattro vittorie in Portogallo lo scorso weeekend per i piloti Italiani grazie a Riccardo Fabris (Husqvarna-Osellini) dominatore delle due giornate e di gara nella classe Junior EJ1 e Maurizio Micheluz (Husqvarna-Osellini) anch'esso con due vittorie nella classe Senior. Fabris nella classifica Assoluta ha ottenuto una dodicesima e ottava posizione, mentre Micheluz una ventiduesima e quindicesima. Le due vittorie ottenute da Fabris e Micheluz hanno consentito ai due azzurri di rafforzare la propria leadership nelle classifica continentale delle rispettive classi.  Enduro GP, le performance degli italiani Gara tutta da incorniciare anche per il giovane del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI, Luca Colorio (Husqvarna-Osellini); nella classifica assoluta ha ottenuto una settima e sesta posizione. Colorio nella classe Youth, vinta dal francese Romain Dagna (Sherco), ha fatto suoi due splendide seconde posizioni che lo hanno portato al secondao posto nella classifica di campionato distanziato di sole sei lunghezze da Dogna. Sempre nella Youth due terzi posti per Davide Mei (Beta), Simone Cagnoni (Fantic) con un quinto, Riccardo Pasquato (Fantic) settimo e quinto.Nella Junior EJ1 dietro a Fabris due ottime terze posizioni per Nicol&ograve; Paolucci (KTM), Federico Magri (KTM) ha invece chiuso due volte la top five. Nella Junior EJ2 Lorenzo Bernini (GAGAS-GTG-Motogamma) pur corredo con la moto da allenamento in quanto quella Factory &egrave; ritornata in Italia dopo il GP di Spagna per essere preparata in vista della doppia trasferta del Mondiale EnduroGP in Finlandia e Svezia, ha ottenuto una sesta e decima posizione consente dogli per&ograve; di rimanere secondo nella classifica del campionato continentale con ancora due prova da disputate. Nella classe E3, un quarto e terzo posto per Roberto Da Canal (Fantic).Vincitore assoluto delle due giornate &egrave; risultato il pilota della Repubblica Ceka, Matej Skuta (Beta). Da sottolineare che si &egrave; gareggiato su di un percorso di 45 km ripetuto quattro volte nelle due frazioni gara comprendenti in ogni giro tre differenti prove speciali che hanno messo a dura prova i 51 piloti in gara per il caldo, polvere, terreno duro e passaggi su lunghe pietraie e sottobosco secco.        

Secondo appuntamento stagionale per il Campionato Europeo Enduro in Portogallo a Santa Marta de Penaguiao, con Fabris e Micheluz grandi protagonisti

EnduroGP Portogallo: le vittorie italiane e le performance Husqvarna-Osellini

        A dare la notizia dell'accordo di Milner con TM Racing &egrave; un post della stessa Casa Peserese pubblicato il 24 novembre su Instagram.  Milner prender&agrave; cos&igrave; il posto nel Team TM-Boano di un altro australiano e pi&ugrave; precisamente, di Wil Ruprecht di cui si attenderebbe invece la notizia del suo passaggio alla Sherco del Team CH-Racing di Fabrizio Azzalin.  Milner punta a aumentare le vittorie di piloti australiani   Milner arriva in TM dopo un 2022 passato con la Fantic inizialmente nella E2, poi da fine maggio dalla prova degli Assoluti di Passigano sul Trasimeno alla E1. Storicamente Milner punta a rinverdire le vittorie nel Modiale Enduro ottenute da altri piloti australiani.  Un volta Shane Wats (1997-KTM 125). Ben quattro volte Stefan Merriman (2000-2001 Husqvarna 250 2T e 400 4T, 2003-Honda 250 2T, 2004-Yamaha E1). Tre invece i titoli vinti da Matthew Phillps (2013-Husqvarna Junior, 2014-KTM E3, 2016 Sherco E2). Tra i "canguri" divenuti celebri alla Dakar anche ex enduristi di primo piano alle Sei Giorni come Toby Price, due volte vincitore della Dakar (2016-2019) a cui si &egrave; aggiunto Daniel Sanders vincitore di tre tappe nel 2022.  Milner &egrave; forte di un curriculum di 9 titoli nazionali, una vittoria assoluta alla Sei Giorni 2018 in Cile, componente della nazionale australiana in diverse edizioni della Sei Giorni con cui ha vinto due Trofei Mondiali (2015-2018) diverse medaglie d'oro, vincitore due volte dal Campionato Usa GNCC nel 2015 e 2016.                  

Come avevamo gi&agrave; anticipato su Motosprint N. 42 del 18 ottobre, l'australiano Daniel Milner sar&agrave; il nuovo pilota del Team TM-Boano in sella alla moto pesarese nella classe E2 nel Campionato Mondiale EnduroGP e degli Assoluti d'Italia 2023.

EnduroGP, TM Racing ufficializza l'ingaggio di Daniel Milner

        Qui sotto il testo del comunicato inviato da Alex Salvini in merito all'annuncio del suo ritiro dal 2023 dal Mondiale FIM EnduroGP.&nbsp; "E' arrivato il momento per me di fare una scelta e questa scelta ed &egrave; da qualche anno che ho iniziato a valutare questa decisione, ma nel profondo, non l&rsquo;avevo mai realmente considerata, invece ora credo sia il momento giusto. La stagione 2022 sar&agrave; la mia ultima di Mondiale ed al termine del 2022 mi ritirer&ograve; dalla veste di pilota professionista.Dopo pi&ugrave; di 20 anni di gare a livello internazionale, pi&ugrave; di met&agrave; della mia vita dedicata a questo sport, &egrave; davvero strano ed emozionante fermarsi per scrivere questa lettera".  "Se ripenso da dove &egrave; iniziato tutto, a come &egrave; proseguito arrivando fino ad ora, mi sembra che il tempo sia volato. &Egrave; stato un percorso incredibile, fatto di alti e bassi, di gioie e dolori, di vittorie e di sconfitte. &Egrave; stata una scuola di vita incredibile, che mi ha fatto crescere come atleta ma soprattutto come persona.Mi sono svegliato ogni mattina con la motivazione e la consapevolezza che quello che stavo facendo era quello che desideravo fare, ma soprattutto che il mio lavoro era il sogno che avevo da bambino e questo &egrave; un privilegio che poche persone penso possano avere".  "Questo privilegio mi &egrave; stato donato in primis dalla mia famiglia che ha fatto sacrifici enormi per farmi realizzare questo mio desiderio. Dai miei genitori e specialmente mia mamma che ha accettato che io andassi via di casa a 15 anni per inseguire la mia strada, da mio Zio Luca che ha investito tempo e denaro, ma soprattutto ha creduto in me forse anche pi&ugrave; di me stesso, dai miei cugini, zii, amici che mi hanno sempre sostenuto venendo alle gare e facendomi sentire il loro supporto ed alle compagne che ho avuto al mio fianco.Durante la mia carriera ho vinto gare, titoli e ho avuto l&rsquo;onore di indossare la Maglia Azzurra per rappresentare la mia Nazione per ben 15 volte tra Motocross e Enduro. Tutte queste esperienze mi hanno fatto provare emozioni e gioie indescrivibili, sensazioni che valgono molto pi&ugrave; di qualsiasi trofeo o medaglia e che rimarranno impresse per sempre dentro di me. Ho avuto la fortuna di girare il mondo, scoprire culture, tradizioni e questo mi ha fatto stringere anche legami importanti con tante persone".  "In questo lungo viaggio, ho incontrato persone fondamentali che mi hanno aiutato ad emergere come atleta, ma anche come uomo. Persone che sono state al mio fianco per molto tempo, persone come Davide Perni, Andrea Bartolini, Tullio Pellegrinelli, meccanici come Antonio Specia e Luca Castellana, compagni di squadra ed avversari con i quali ho stretto amicizia come Angelo Pellegrini, Massimo Bianconcini, Matti Seistola, Alessandro Battig, Simone Albergoni o il mio fratellino acquisito Bruno Crivilin. Team Manager come Franco Mayr e Fabrizio Azzalin o al mio socio in S2 Motorsport Marco Valentini".  "Volevo ringraziare tutte le persone con le quali ho lavorato, mi piacerebbe fare i nomi ma sarebbero davvero un&rsquo;infinit&agrave; e spero di non fare un torto a nessuno se non citate, gli sponsors che mi hanno supportato durante tutti questi anni e a tutti i tifosi che mi hanno sostenuto a bordo pista prima e a bordo fettuccia poi". "Ho scelto oggi 7 settembre per rendere pubblica questa mia decisione, perch&eacute; precisamente in questo giorno, 9 anni fa (9 il mio numero di sempre) ho coronato il mio sogno di diventare Campione del Mondo della classe E2.Questo non &egrave; un addio alle gare, sono troppo innamorato della moto per smettere, &egrave; un addio alla mia carriera di professionista. Quello che far&ograve; dal prossimo anno, sar&agrave; solo per il puro piacere di andare in moto!Un pensiero va a Gi&ograve;, carissimo amico e sostenitore che &egrave; venuto a mancare qualche anno fa. GRAZIE DI CUORE A TUTTI Alex Salvini 9"       

A pochi giorni dalla seconda poszione ottenuta alla Sei Giorni con la squadra dell'Italia in Maglia azzurra nella classifica del Trofeo Mondiale, Alex Salvini ha annunciato oggi 7 settembre, che nel 2023 non parteciper&agrave; pi&ugrave; al Campionato Mondiale FIM EnduroGP

Alex Salvini per il 2023 annuncia il suo ritiro dal Mondiale EnduroGP

        Rumors provenienti dal web, il sito australiano GateDropMX e lo svedese XRace, affermano la possibilit&agrave; che Ducati stia gi&agrave; lavorando per entrare nel 2024 nel Campionato Mondiale MXGP e EnduroGP, riportando alla mente a una sfida rivoluzionaria dall'essenza storica di Ducati, impegnata nella MotoGP e SuperBike ma che in passato ha gi&agrave; avuto una presenza ufficiale nell'Enduro. Insomma, secondo queste voci sembrerebbe che in Ducati abbiamo ormai da diversi mesi un motore da Cross/Enduro al banco prova con un prototipo che sarebbe operativo entro la fine del 2022, con l'ambizioso obiettivo di gareggiare in MXGP nel 2024. Diciamo per&ograve; subito una cosa; Ducati nella sua centenaria storia ha per&ograve; gi&agrave; auto un passato con le moto da fuoristrada grazie alla famosa Scrambler utilizzata anche dalla squadra dell'Italia alla Sei Giorni Enduro del 1971 all'Isola di Man. I successi ottenuti dalle Ducati alla fine degli anni sessanta nell'enduro videro infatti nel 1971 le nuove Ducati RT, nella doppia cilindrata di 350cc e 450cc, vivere un anno di gloria. Piloti di ottimo livello, tra il 1970 e 1971, gareggiarono con le enduro di Borgo Panigale con la Ducati che nel 1971 fu inoltre grande protagonista della scena internazionale. Campioni dell'epoca, tra cui Carlo Moscheni, con una Ducati Scrambler trasformata, partecip&ograve; ad alcune prove del Campionato Italiano Regolarit&agrave;, anche se gi&agrave; in occasione della Valli Bergamasche disputata l'1 e 2 giugno, lo stesso Moscheni, oltre a Augusto Taiocchi e Franco Dall'Ara risultarono, rispettivamente 5&deg; e 6&deg; della classe oltre 350cc.Nel 1971 inizi&ograve; cos&igrave; a delinearsi la squadra di sei piloti per rappresentare l&rsquo;Italia in Maglia Azzurra nel Trofeo Mondiale, alla Sei Giorni Internazionale in programma all'Isola di Man. L&rsquo;inaspettata indisponibilit&agrave; della Gilera fu subito presa in considerazione dalla Ducati che mise a disposizione 6 moto, tre da 350 e tre da 450 cc. Diciamo che Ducati quest'anno ha gi&agrave; prodotto e commercializzato la sua prima moto da fuoristrada, cio&egrave; la "Desert X" tanto da essere considerato il primo passo di Ducati verso il fuoristrada. Come scritto qui, al momento, si tratterebbe solo di voci per una Ducati MXGP e da EnduroGP con ingresso nelle gare solo dal 2024. Insomma dopo l'ormai sicuro arrivo di Triumph dal 2024 nella MXGP e EnduroGP, ecco ora le voci su Ducati, e cosa importante; senza tralasciare le altre voci che riguarderebbero MV Agusta.       

Rumors provenienti dal web, affermano la possibilit&agrave; che Ducati stia gi&agrave; lavorando per entrare nel 2024 nel Campionato Mondiale MXGP ed EnduroGP

Sarà questa la Ducati per i Mondiali Cross ed Enduro del 2024?

        Zalaegerszeg (Ungheria) - Quella trascorsa era la settimana delle stelle cadenti perch&eacute; dal 2 agosto fino al 7 sono notti affascinanti che spingono milioni di persone a scrutare il cielo per vedere lo spettacolo unico dele stelle cadenti, perch&eacute; poi, mercoled&igrave; 10 agosto, sar&agrave; la notte San Lorenzo, della luna piena: per ogni stella bisogna sempre esprimere un desiderio, magari grande, magari impossibile, magari atteso, magari inaspettato. Nelle due foto sotto Andrea Verona  Certe notti di stelle e di luna, fanno ancora sognare, come la vedeva Flash Gordon dalla sua astronave a vela; le stelle ti avvicinano al Paradiso, la luna a volte fa paura, &egrave; misteriosa, ti fa immaginare un futuro che non hai mai visto e che forse non potrai mai vedere. In queste notti ungheresi Andrea Verona ha capovolto il mondo: gli alberi sono cresciuti in fretta, la polvere sollevata dalle moto &egrave; salita fino al cielo insieme alle stelle dell'Ungheria. Centrando quella che &egrave; stata l&rsquo;undicesima vittoria di questo 2022 a cui aggiungere una seconda posizione dietro a Oldrati la scorsa settimana in Slovacchia, Verona ha visto concretizzarsi un sogno grande e immenso.  Gi&agrave;, perch&eacute; Verona ha vinto con un GP d'anticipo il suo terzo Campionato Mondiale consecutivo nella E1, portando a sette il suo bottino di titoli iridati; Youth (2107), Coppa del Mondo EJ1 (2018), Mondiale Junior Assoluto e Coppa del Mondo EJ1 (2019) e gli ultimi tre Mondiali in E1 (2020, 2021, 2022). Verona ha poi esaudito il desiderio pi&ugrave; grande; quello di alzare sul podio l&rsquo;indice della mano destra per salutare lass&ugrave;, pap&agrave; Simone, scomparso prematuramente a 46 anni nel 2018 a causa di una breve malattia dopo aver trasmesso la passione per l&rsquo;enduro al suo Andrea che anno dopo anno ha conquistato vittorie su vittorie. Verona non si &egrave; limitato a vincere il titolo della E1 ma ha anche ristabilito le distanze nella Classifica Assoluta della EnduroGP rafforzando la propria leadership favorito dal clamoroso colpo di scena che sabato ha visto protagonista Wil Ruprecht. Nella foto sotto Wil Ruprecht  L&rsquo;australiano del Team TM-Boano &egrave; infatti stato squalificato per taglio di percorso dopo aver perso oltre 50 muniti nella quarta Enduro Test (penultima speciale della giornata) a causa di un banalissimo problema di due cavi elettrici andati a massa. Uscito dalla speciale con un ritardo di 53.44.89, Ruprecht, la direzione di gara lo ha purtroppo tolto dall&rsquo;ordine di arrivo per avere tagliato circa 1.5 km. del tratto di trasferimento. Ruprecht avrebbe finito la gara in decima posizione a 1.47.03.38 senza cos&igrave; prendere neppure i 5 punti della sua top ten nella E2. Nella foto sotto Josep Garcia  Dominatore della EnduroGP &egrave; stato Josep Garcia vincitore delle due giornate seguito sabato da Nathan Watson e Verona, imponendosi domenica davanti a Ruprecht e ancora Verona. Sabato, gi&agrave; dopo il primo Cross Test, la battaglia &egrave; stata molto accesa, con Garcia, Ruprecht e Verona separati da appena mezzo secondo. Garcia e Ruprecht si sono alternati al comando fino al terzo giro con Ruprectht che &egrave; passato primo con un buon margine di secondi su Garcia, mentre Verona caduto alla prima Enduro Test ha faticato a recupere mantenendo per&ograve; la terza posizione. Nella foto sotto Nathan Watson  Alla fine vittoria di Garcia con 18.98 su Watson e Verona terzo a soli 1.77 dall&rsquo;inglese della Honda-RedMoto. Ottima quinta posizione assoluta per Alex Salvini terzo anche nella E2. Verona, domenica, &egrave; partito un po&rsquo; al rallentatore, ma gi&agrave; dal secondo giro ha recuperato diverse posizioni andando ad occupare stabilmente la terza piazza alle spalle di Garcia e Ruprecht. Prima dell&rsquo;ultimo dei quattro giri, Verona ha ridotto a soli 2.11 il suo distacco da Ruprecht con Garcia solitario al comando con un vantaggio di 29.63 su Ruprecht e 31.74 su Verona. Ultime tre speciali al cardiopalma con Garcia che andr&agrave; a vincere con 27.95 su Verona. Dietro lo spagnolo &egrave; duello sul filo dei centesimi tra Verona che alla decima speciale passa secondo con 0.10 su Ruprectht, all&rsquo;undicesima allunga passando a 7.85 e alla dodicesima precede l&rsquo;australiano di 10.50. Nelle foto sotto, Matteo Cavallo e Thomas Oldrati &nbsp;  Nella E1 dominata da Verona, un quarto e terzo per Matteo Cavallo, un sesto e settimo per Samuele Bernardini. Gara sfortunata per Thomas Oldrati che nel Super Test ha rotto la catena contro un masso a poche decine di metri dall&rsquo;arrivo accusando un ritardo di 30 secondi che hanno compromesso la sua gara sabato in nona posizione, mentre domenica ha chiuso in quinta posizione.Due vittorie per Garcia nella E2 con Watson una volta secondo e sesto, Ruprecht secondo domenica e uno splendido Salvini autore di una gara tutta da incorniciare due volte sul terzo gradino del podio, mentre Giacomo Redondi alla sua ultima gara di EnduroGP che lo vedranno gi&agrave; tra due settimane gareggiare nuovamente negli Usa, ha ottenuto una settima e nona posizione. Nella foto sotto Matteo Pavoni  Tutta spagnola la E3 con una vittoria ciascuno per Jaume Betriu e Sans Soria, mentre Mikael Persson due volte secondo ha preso la leadership della classifica iridata con Brad Freeman dolorante alla mano sinistra infortunata. Buona prova per Matteo Pavoni terzo sabato e sesto domenica. Nelle foto sotto Zach Pichon   Con due vittorie, Zach Pichon ha fatto suo in anticipo il titolo iridiato della Junior e EJ1 precedendo sempre Roni Kytonen con Albin Norrbin due volte terzo. Sempre nella Junior EJ1 molto bene Claudio Spanu quarto e quinto e Manolo Morettini sesto e settimo. Nella Junior EJ2, ottima prova di Enrico Rinaldi settimo e quarto con Morgan Lesiardo sesto e settimo. Nella foto sotto Kevin Cristino  Due nette vittorie nella Youth per Kevin Cristino che ha ridotto a 19 punti il suo distacco in classifica dal leader Harry Edmondson. Nella Open 2T due vittorie assolute e di classe per Roberto Rota. Nella foto sotto Roberto Rota  E adesso? Largo alla Sei Giorni in Francia a Le Puy-en-Velay da luned&igrave; 29 agosto a sabato 3 settembre. Davanti ci saranno per&ograve; due mesi particolarmente caldi anche per il moto mercato piloti 2023 per possibili clamorosi colpi di scena. Diversi i nomi di spicco dei desideri delle principali squadre; dai top riders Wil Ruprecht, Daniel Milner, agli Junior Max Ahlin, Albin Norbbin, Jed Etchells fino ai giovani italiani Manolo Morettini e al giovanissimo Youth Manuel Verzeroli. Potrebbero essersi anche grosse novit&agrave; legate al futuro di due Team. Classifiche Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP 2022, dopo 12 giornate di gara di 14  ENDUROGP 1. Verona (Ita-GASGAS), punti 193; 2 Ruprecht (Aus-TM-Boano), 165; 3. Garcia (Spa-KTM), 155; 4. Watson (Gbr-Honda-RedMoto), 147; 5. Oldrati (Ita-Honda-ReMoto), 106; 6. Holcombe (Grb-Beta), 102; 7. Freeman (Gbr-Beta), 78; 8. Persson (Swe-Husqvarna), Cavallo (Ita-TM-Boano), 68; 10. Milner (Aus-Fantic), 62; 11. Salvini (Ita-Husqvarna), 47; 12. Blanjoue (Fra-KTM), 45; 13. Pavoni (Ita-TM-Boano), 37; 14. Sans Soria (Spa-Husqvarna), 34; 15. MacDonald (Nzl-Sherco), 30; 18. Guarneri (Ita-Fantic), 26; 20. Bernardini (Ita-Honda-RedMoto), 20. E1: 1. Verona, punti 237; 2 Oldrati, 187; 3. Cavallo, 162;4.McCanney J. (Gbr-Husqvarna), 139; 5. Magain (Bel-Sherco), 112; 6. Bernardini (Ita-Honda-RedMoto), 103; 8. Soreca (Ita-Husvarna), 87. E2: 1. Ruprecht, 191; 2. Watson, 177; 3. Garcia, 170; 4. Holcombe, 131; 5. Blanjoue, 126; 7. Salvini, 91. E3: 1. Persson, punti 192; 2. Freeman, 189; 2.; 3. Pavoni (Ita-TM-Boano), 167; 4. Sans Soria, 141; 5.McCanney Daniel, 125. Junior Assoluta: 1. Pichon (Fra-Sherco) punti, 229; 2. Kytonen (Fin-Honda-RedMoto), 186; 3. Fargier (Fra-Beta), 162; 4. Ahlin (Swe-Beta), 143; 5. Etchells (Gbr-Fantic), 138; 9. Spanu, 81; 11. Rinaldi 57; 12. Lesiardo, 54. Junior EJ1: 1. Pichon, punti 231; 2. Kytonen, 199; 3. Etchells, 168; 4. Fischeder (Ger-Sherco), 148; 5. Spanu (Ita-Honda-RedMoto), 132; 7. Morettini, 94. Junior EJ2: 1. Fargier, punti 226; 2 Ahlin, 195; 3. Norrbin (Swe-Fantic), 157; 4. Cortes (Spa-GASGAS), 140; 5. Rinaldi (Ita-GASGAS), 134. Youth: 1. Edmondson (Gbr-Fantic), punti 210; 2. Cristino (Ita-Fantic), 191; 3. Puhakainen (Fin-TM Boano), 154; 4. Giraudon (Fra-Sherco), 148; 5. Fontova, 121; 11. Bernini (Ita-Beta), 56. Women: 1. Daniels (Gbr-Fantic), punti 120; 2. Badia (Spa-Rieju),102; 3. Rowett (Gbr-KTM), Vieira (Por-Yamaha), 82. Chaplot (Fra-Sherco), 65.          

Il ventitrenne pilota vicentino della GASGAS, ha conquistato anticipatamente in Ungheria il terzo titolo iridato consecutivo della classe E1 del Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP

Andrea Verona magico tris nel Campionato Mondiale Enduro in classe E1

        Gelnica (Slovacchia) - Se qualche alieno arrivando dall'Universo dell'Oceania, dove &egrave; nato Wil Ruprecht prima di trasferirsi a vivere tre anni fa in Italia, volesse guardare la Classifica Assoluta della EnduroGP, vedendo che il pilota australiano del Team TM-Boano &egrave; stato lo splendido vincitore delle due giornate del GP di Slovacchia, quinto round del Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP, potrebbe pensare che Ruprecht possa essere anche lui una specie di marziano. Gi&agrave;, perch&eacute; Wil, in questa gara ha saputo sovvertire ogni previsione e ogni pi&ugrave; roseo pronostico di vittoria del nostro Andrea Verona, che ha purtroppo visto ridursi da 23 a 11 punti il proprio vantaggio nella Classifica Assoluta della EnduroGP. Nella foto grande in apertura: il Team Honda Racing RedMoto World Enduro Team, festeggia Thomas Oldrati splendido vincitore della seconda giornata. Sotto nella foto, Andrea Verona.  Caro marziano Ruprecht, ti possiamo per&ograve; assicurare che quest'anno il Mondiale EnduroGP &egrave; ben pi&ugrave; equilibrato di quanto dica la classifica. Il tutto nonostante gli infortuni dei principali pretendenti alla vittoria Assoluta,che in parte stanno piano piano guarendo iniziando anche a infastidire i piani alti delle classifiche. Nella foto sotto Wil Ruprecht  Ora, infatti, ti dovrai guardare ancora pi&ugrave; le spalle non solo da Verona, ma anche da Nathan Watson, Josep Garcia, Thomas Oldrati, Steve Holcombe, Brad Freeman, tutti pronti a lottare gi&agrave; il prossimo weekend in un GP di Ungheria che si preannuncia determinante per l'assegnazione dei titoli iridati 2022. Se Ruprecht ha compiuto un vero e proprio capolavoro dominando la prima giornata di gara e riuscendo domenica a precedere d&rsquo;un soffio Holcombe, Verona ha vissuto forse una delle gare pi&ugrave; complicate degli ultimi anni giocandosi sabato un sicuro primo o secondo gradino del podio della EnduroGP complice una serie di cadute in gran parte dovute alla pioggia che ha reso il terreno particolarmente insidioso. Nella foto sotto Josep Garcia  Sabato, &egrave; subito caduto alla prima Extreme Test giocandosi la vittoria all&rsquo;ultimo terzo Cross Test per una scivolata che fortunatamente non gli ha impedito di finire in seconda posizione, mentre domenica ha chiuso nella top five dopo avere perso almeno 40 secondi nella prima Enduro Test per districarsi dagli alberi dove &egrave; finito con la moto. Vincitore sabato della E1, Verona domenica ha poi conosciuto la prima sconfitta nella propria classe preceduto da Oldrati, strepitoso quarto Assoluto. Chiedere di pi&ugrave; al cuore &egrave; impossibile. Oldrati ha battuto Verona al termine di una gara a dir poco palpitante, tesa, difficile, forse quasi impossibile da prevedere nel suo epilogo. Nella foto sotto: Matteo Cavallo  Bravi entrambi insieme a Matteo Cavallo, due volte splendido terzo con Davide Soreca ottavo e settimo e Samuele Bernardini nono e quinto. Nella E2 dominata da Ruprecht due secondi e due terzi per Holcombe e Garcia con Watson sempre in questa posizione, mentre Alex Salvini ha chiuso ottavo e sesto rallentato da alcune scivolate nelle speciali. Doppietta di Freeman nella E2 con Mikael Persson due volte secondo, mentre Matteo Pavoni &egrave; stato bravissimo a terminare due volte sul terzo gradino del podio. Nella foto sotto Brad Freeman  Nell&rsquo;Assoluta Junior una vittoria ciascuno per lo svedese Max Ahlin e il finlandese Roni Kytonen, con Zach Pichon terzo e secondo. Bene Claudio Spanu, ottavo e nono Assoluto e nella E1 due volte in quinta posizione. Nella Junior EJ2 una sesta e settima posizione per Enrico Rinaldi. Youth caratterizzata da una vittoria e un ritiro per Samuli Puhakainen, mentre Kevin Cristino &egrave; stato bravissimo a vincere domenica dopo la quarta posizione di sabato dovuta ad alcune cadute nelle speciali con Lorenzo Bernini quinto e settimo per alcune cadute. Speciale dopo Speciale, ecco come &egrave; andata  Sabato Verona parte con il secondo tempo del Super Test del pomeriggio di venerd&igrave; dietro a Brad Freeman di 1.43. Alla prima Extreme Test il miglior tempo &egrave; nuovamente di Freeman che precede il sorprendete brasiliano Bruno Crivillin di 0.80, Ruprecht a 4.26 e Verona a 4.38, Garcia quinto a 7.54. Al primo Cross test miglior tempo di Ruprecht davanti di 2.78 su Holcombe e 3.76 su Verona. Nella foto sotto Matteo Pavoni  Nell&rsquo;assoluta guida Freeman con Ruprecht che passa secondo a 2.24 e Verona terzo a 3.45. La prima Enduro Test &egrave; vinta da Verona con 1.17 su Ruprecht, seguono Holcombe a 2.04 e Garcia a 8.48. Ruprecht passa al comando dell&rsquo;Assoluta con 0.04 su Verona, Holcombe a 5.37, Garcia a 14.90. La seconda Extreme test vede ancora Freeman il pi&ugrave; veloce di 2.44 su Verona, Ruprecht a 2.47, Holcombe a 3.47, Garcia a 4.86. Nell&rsquo;Assoluta Ruprecht comanda con l&rsquo;incredibile distacco di soli 0.01 da Verona. Il secondo Cross Test &egrave; vinto da Ruprecht con 3.88 su Verona, 5.00 su Holcombe. Ruprecht consolida la leadership Assoluta davanti a Verona di 3.89, Holcombe a 11.37, Freeman a 21.97, Garcia a 29.57, mentre Cavallo e Pavoni passano rispettivamente in sesta posizione a 1.18.11 e settima a 1.22.27. Nella foto sotto Alex Salvini  Nel secondo Enduro Test Verona &egrave; un missile infliggendo un distacco di ben 7.56 a Ruprecht, mentre Oldrati &egrave; strepitoso in terza posizione a 9.86. Verona passa primo Assoluto con 3.67 su Ruprecht, 19.62 su Holcombe, 38.65 di Garcia e, Oldrati &egrave; sesto a 1.35.63. Terza Extreme Test vince Holcombe davanti a Persson di 0.94, Ruprecht a 1.20 e Verona a 1.31 con Oldrati sesto a 5.44. Terzo Cross Test con colpo di scena: Verona scivola e perde tempo per rientrare tra le fettucce terminando tredicesimo a 15.10 da Ruprecht miglior tempo della prova che ritorna al comando dell&rsquo;Assoluta con 11.54 su Verona, 17.85 su Holcombe, 57.14 su Garcia, 1.04.93 su Freeman e Oldrati a 1.48.14. Nella foto sotto Nathan Watson  Verona cade alla prima Cross Test e si gioca la vittoria assoluta Domenica si corre sotto una leggera pioggia che rende ancora pi&ugrave; viscido il percorso e le speciali. Alla prima Extreme Test si impone subito Ruprecht, Garcia &egrave; secondo a 0.77, Freeman a 2.09, Persson a 3.82, Verona a 4.35. Nel primo Cross Test il miglior tempo &egrave; di Ruprecht che precede Holcombe di 8.54, Garcia di 9.39, Watson a 15.54. Come sabato, Verona scivola perdendo ben 16.92 da Ruprecht. Nella foto sotto Claudio Spanu  Nell&rsquo;Assoluta Ruprecht prende saldamente il comando con 10.16 su Garcia, 16.39 su Holcombe, e 21.27 su Verona. Cavallo &egrave; settimo Pavoni decimo Salvini undicesimo, Oldrati quattordicesimo. Primo Enduro Test Ruprecht &egrave; il pi&ugrave; veloce davanti a Garcia di 4.27, Holcombe di 5.72, Oldrati di 16.65, mentre Verona &egrave; dodicesimo a 40.94 per un diritto con difficolt&agrave; tra gli alberi a rientrare sul percorso. Ruprecht guida sempre l&rsquo;Assoluta con 14.43 di vantaggio su Garcia, 22.11 su Holcombe, 54.11 su Freeman e 57.39 su uno strepitoso Oldrati con Verona ottavo a 1.02.21. Seconda Extreme Test si impone Freeman davanti a Garcia, Verona e Ruprecht. L&rsquo;Assoluta vede sempre al comando Ruprecht con 10.36 su Garcia, 28.45 su Holcombe, 45.79 su Freeman. Nella foto sotto Kevin Cristino &nbsp; Oldrati supera Verona passando quinto per 1.07 sul vicentino. Il secondo Cross Test &egrave; vinto da Holcombe con 2.78 su Ruprecht 8.56, Freeman a 8.56. Watson a 8.69, Verona a 9.43 che sorpassa d&rsquo;un soffio Oldrati. L&rsquo;Assoluta vede sempre al comando Ruprecht con 25.67 su Holcombe, 31.17 su Garcia, 51.57 Freeman a 51.24 con Oldrati che supera di nuovo Verona, Watson &egrave; sesto, Oldrati settimo, Cavallo nono, Pavoni a chiudere la top ten e Bernardini quattordicesimo. Oldrati nel secondo Enduro Test segna il miglior tempo su 1.02 su Holcombe, 10.55 su Verona, 11.19 su Garcia, 14.63 su Freeman e 14.96 su Ruprecht. L&rsquo;Assoluta vede sempre al comando Ruprecht con 25.67 su Holcombe, 31.17 su Garcia, 51.57 Freeman a 51.24, Verona quinto a 1.05.63, Oldrati &egrave; settimo a 1.08.85, Cavallo nono, Pavoni decimo e Bernardini quattordicesimo. Nella foto sotto Lorenzo Bernini&nbsp;  Oldrati nel secondo Enduro Test segna il miglior tempo su 1.02 su Holcombe, 10.55 su Verona, 11.19 su Garcia, 14.63 su Freeman e 14.96 su Ruprecht con quest&rsquo;ultimo sempre al comando dell&rsquo;Assoluta con 11.73 su Holcombe, 27.40 su Garcia con Oldrati che passa nuovamente quinto e primo della E1 a 53.89 seguito da Verona a 1.01.22. Terzo Extreme Test con miglior tempo per Verona con 3.62 su Holcombe, 4.38 su Ruprecht 5.12 su Oldrati e 6.03 su Garcia. Assoluta che non cambia perch&eacute; guida sempre Ruprecht con 10.97 su Holcombe 29.05 su Garcia, Oldrati che passa addirittura quarto a 54.63 e Verona sesto staccato di poco pi&ugrave; di 2 secondi del pilota bergamasco della Honda-RedMoto. Nella foto sotto Samuli Puhakainen  Terzo e ultimo Cross Test vince Holcombe, che stacca uno stratosferico Oldrati di 8.73, Verona &egrave; terzo a 8.92 con Watson quarto a 9.57 e Ruprecht quinto a 10.52 andando a fare nuovamente sua la EnduroGP con 0.45 su Holcombe. Garcia a 37.14, Oldrati quarto a 52.84 e Verona a chiudere la top five a 55.24. Classifiche Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP 2022, dopo 10 giornate di gara di 14  EnduroGP 1. Verona (Ita-GASGAS), punti 161; 2 Ruprecht (Aus-TM-Boano), 150; 3. Watson (Gbr-Honda-RedMoto), 123; 4. Garcia (Spa-KTM), 115; 5. Oldrati (Ita-Honda-ReMoto), 106; 6. Holcombe (Grb-Beta), 85; 7. Freeman (Gbr-Beta), 78; 8. Persson (Swe-Husqvarna), 57; 9. Cavallo (Ita-TM-Boano), 55; 10. Milner (Aus-Fantic), 52; 11. Blanjoue (Fra-KTM), 45; 12. Pavoni (Ita-TM-Boano), 37; 14. Magain (Bel-Sherco), 27; 15. Guarneri (Ita-Fantic), 26; 16. Salvini (Ita-Husqvarna), 25. E1: 1. Verona, punti 197; 2 Oldrati, 167; 3. Cavallo, 134;4.McCanney J. (Gbr-Husqvarna), 92; 5. Magain (Bel-Sherco), 89; 7. Bernardini (Ita-Honda-RedMoto), 85; 9. Soreca (Ita-Husvarna), 79. E2: 1. Ruprecht, 174; 2. Watson, 150; 3. Garcia, 130; 4. Holcombe, 109; 5. Blanjoue, 103; 8. Salvini, 62. E3: 1. Freeman, punti 169; 2. Persson, 158; 3. Pavoni (Ita-TM-Boano), 142; 4. Sans Soria, 108; 5.McCanney Daniel, 105. Junior Assoluta: 1. Pichon (Fra-Sherco) punti, 189; 2. Kytonen (Fin-Honda-RedMoto), 152; 3. Fargier (Fra-Beta), 141; 4. Etchells (Gbr-Fantic), 122; 5. Ahlin (Swe-Beta), 121. Junior EJ1: 1. Pichon, punti 191; 2. Kytonen, 165; 3. Etchells, 146; 4. Fischeder (Ger-Sherco), 130; 5. Spanu (Ita-Honda-RedMoto), 108; 7. Morettini, 75. Junior EJ2: 1. Fargier, punti 194; 2 Ahlin, 163; 3. Norrbin (Swe-Fantic), 117; 4. Cortes (Spa-GASGAS), 116; 5.Rinaldi (Ita-GASGAS), 112; Youth: 1. Edmondson (Gbr-Fantic), punti 182; 2. Cristino (Ita-Fantic), 154; 3. Puhakainen (Fin-TM Boano), 122; 4. Giraudon (Fra-Sherco), 115; 5. Fontova, 110. Women: 1. Daniels (Gbr-Fantic), punti 120; 2. Badia (Spa-Rieju),102; 3. Rowett (Gbr-KTM), Vieira (Por-Yamaha), 82. Chaplot (Fra-Sherco), 65.       

L'australiano accorcia le distanze dal leader della classifica nel quinto Round del campionato

Mondiale EnduroGP: in Slovacchia, Ruprecht attacca Verona ma non lo affonda

        L'avvisaglia he potesse essere la grande occasione di Andrea Verona si &egrave; avuta all&rsquo;improvviso dal Super Test, disputato nel tardo pomeriggio di venerd&igrave;, Wil Ruprech nella sfida diretta per il primato con Verona cade rimediando oltre 10 secondi di distacco dal vicentino della GASGAS stratosferico davanti a tutti di 2.57 su Nathan Watson, 2.77 sul redivivo Brad Freeman, 2.78 su Daniel Milner e 2.84 su Mikael Persson. Nella foto sotto Wil Ruprecht  Colpi di scena finiti? Neppure per sogno Ruprecht subito nella prima enduro test di sabato &egrave; protagonista di una brutta caduta simile a quella che ha messo KO Salvini a Carpineti. Ruprecht perde almeno un minuto prima di poter ripartire per problemi al comando del gas staccatosi dal manubrio nell&rsquo;impatto col terreno finendo addirittura 28&deg; assoluto. Nella foto sotto Andrea Verona  Ruprecht alla fine riuscir&agrave; a concludere 13&deg; nella EnduroGP compromettendo la sua leadership in classifica superato da Verona di 8 punti. Nella foto Thomas Oldrati festeggia all'arrivo Nathan Watson, per la sua vittoria in EnduroGP ed E2 i&nbsp; Nella foto sopra Watson festeggiato da Oldrati all'arrivo per la sua vittoria nella EnduroGP Sabato, sembra essere la grande giornata di Verona che rimane primo fino alla quinta speciale per lasciare la prima posizione alla sesta prova, superato di soli 2.40 da un Watson in gran forma e quanto mai desideroso di prendersi quella rivincita sul suo passato negli enduro estremi. In effetti, Watson allunga sempre di pi&ugrave; fino a staccare Verona dopo la decima speciale di 15.65, Milner &egrave; terzo a 41.28 confermandosi un moscone pronto a pungere tutti da quando &egrave; passato dalla Fantic XEF 450 alla XEF 250 4T. Holcombe &egrave; bravissimo a chiudere quarto a 55.55 con Bernardini strepitoso sesto a 1.25.05, Oldrati a 1.25.63, Cavallo 1.27.54. Nella foto sotto il podio della E2 di domenica Se Watson centra la sua quinta affermazione nella EnduroGP dopo le quattro vittorie del 2017 (2 GP di Grecia, 1 GP Portogallo, 1 Gran Bretagna) quando la EnduroGP venne raggruppata in una sola classe che avrebbe dovuto essere la classe di riferimento per poi fare subito marcia indietro e ritornare alle tre classi E1, E2, E3 ed elevando la EnduroGP come classifica Assoluta. Nella foto sotto la vittoria di Watson che porta al primo successo in EnduroGP Honda Racing RedMoto world Enduro Team &nbsp; Watson ha anche dato al Team Honda Racing RedMoto la prima doppia storica affermazione della CRF 450RX Enduro nella EnduroGP. Domenica altra giornata di gara all&rsquo;insegna di Watson che andr&agrave; a fare il bis. Cadute finite? No perch&eacute; alla seconda test Milnen vola alla grande spezzando in un due il manubrio e riportando una profonde ferita al gomito sinistro. Nella foto sotto Watson in azione Watson, dopo aver lasciato l&rsquo;iniziativa ai vari Holcombe, Verona, Blanjoue, a un sempre pi&ugrave; incredibile Bernardini, Oldrati, Freeman, nel corso della sesta speciale passa decisamente al comando. Nella foto sotto Thomas Oldrati  A resistere a Watson resta solo Verona che riesce a tenergli il passo nonostante un distacco di 11.95. Holcombe e terzo a 16.65, Freman quarto a 53.73. Oldrati &egrave; ottavo a 1.01.58, Bernardini decimo 1.10.06, Cavallo undicesimo a 1.12.93, Redondi dodicesimo a 1.13.95 e leggermente pi&ugrave; staccati da Pavoni e Ruprecht. Dopo l&rsquo;ottava speciale Watson guida sempre davanti a Verona staccato di 15.41, Holcombe a 20.32, Freeman a 56.77, Blanjoue a 1.00.00. Oldrati &egrave; sempre ottavo a 1.04.56, Bernardini decimo a 1.14.93. L&rsquo;ultima Cross Test &egrave; al cardiopalmo; Bernardini fa segnare il miglior tempo assoluto, mentre Verona ce la mette tutta ma cade, senza comunque perdere la seconda posizione assoluta dietro a Watson. Nella foto sotto Steve Holcombe Se Watson non ha per&ograve; sorpreso pi&ugrave; di tanto con le sue due vittorie assolute e nella E2, Verona ha confermato di essere l&rsquo;attuale numero uno della EnduroGP visto che nei quattro GP disputati quest&rsquo;anno &egrave; sempre andato a podio. nella foto sotto Brad Freeman  Del resto i suoi numeri parlano chiaro; nella EnduroGP ha ottenuto una vittoria, 4 seconde posizioni e 3 terzi che lo vedono ora leader in con 23 punti di vantaggio su Ruprecht e 26 su Watson, mentre nella E1 en plein di otto centri e punteggio pieno a quota 160 dove Oldrati &egrave; ottimo secondo staccato di 32 lunghezze e Cavallo addirittura di 60. Nella E1 da ricordare i due podi di Bernaridni terza sabato. e secondo domenica con Oldrati quarto e terzo, Cavallo quinto e quarto. Nella foto sotto Zach Pichon  Nella E2 dietro a Watson Holcombe ha chiuso due volte secondo nonostante il dolore alla spalla sinistra infortunata a Carpineti. Bene Redondi sesto e quinto. Ancora dolorante alla mano sinistra Freeman ha vinto le due giornate della E3 con Pavoni terzo e quarto. Nella foto sotto Claudio Spanu &nbsp; Nell&rsquo;Assoluta Junior ennesima vittoria di Zach Pichon che domenica si &egrave; dovuto inchinare a Roni Kytonen. Il duello tra Pichon e Kytonen si &egrave; chiuso alla pari anche nella Junior EJ1 con una prima e seconda posizione ciascuno. Nella foto sotto Manolo Morettini  Bene gli azzurrini nella Junior EJ1; Morettini terzo e settimo, Spanu due volte sesto rallentato da problemi intestinali. Nella Junior EJ2 dominata dal francese Fargier, Rinaldi sabato &egrave; salito sul terso gradino del podio finendo quinto domenica. Una quinta posizione anche per Lesiardo ritiratosi domenica. Nella foto sotto Enrico Rinaldi  La Youth ha visto il dominio di Harry Edmondson con Kevin Cristino due volte secondo con uno svantaggio in classifica di 27 punti per lo zero di Day1 in Spagna. Tra le donne doppietta dell&rsquo;inglese Daniels davanti alla spagnola Badia. Nella OpenS due vittorie per Andrea Belotti con Roberto Rota due volte terzo nella Open2T. Classifiche Mondiale WTPGLOBAL FIM EnduroGP 2022 di 8 giornate di gara di 14  EnduroGP 1. Verona (Ita-GASGAS), punti 133; 2 Ruprecht (Aus-TM-Boano), 110; 3. Watson (Gbr-Honda-RedMoto), 107; 4. Garcia (Spa-KTM), 87; 5. Oldrati (Ita-Honda-ReMoto), 83; 6. Freeman (Gbr-Beta), 57; 7. Holcombe (Grb-Beta), 53; 8. Milner (Aus-Fantic), 52; 9. Blanjoue (Fra-KTM), 46; 10. Cavallo (Ita-TM-Boano), 43; 11. Persson (Swe-Husqvarna), 40; 12. MacDonald (Nzl-Sherco), 30; 12. Guarneri (Ita-Fantic), 26; 13. Salvini (Ita-Husqvarna), 25: 14. Magain (Bel-Sherco), Pavoni (Ita-TM-Boano), 22. E1: 1. Verona, punti 160; 2 Oldrati, 128; 3. Cavallo, 100;4. Magain (Bel-Sherco), 85; 5. McCanney J. (Gbr-Husqvarna), 77; 8. Bernardini (Ita-Honda-RedMoto), 63; 9. Soreca (Ita-Husvarna), 60. E2: 1. Ruprecht, 134; 2. Watson, 126; 3. Garcia, 100; 4. Blanjoue, 92; 5. Kouble, 81; 6. Hocombe, 75; 6. Salvini, 45. E3: 1. Freeman, punti 129; 2. Persson, 124; 3. Pavoni (Ita-TM-Boano), 112; 4. Basset (Fra-Beta), Sans Soria, 88; 7. Guarneri (Ita-Fa tic), 71. Junior Assoluta: 1. Pichon (Fra-Sherco) punti, 157; 2. Kytonen (Fin-Honda-RedMoto), 119; 3. Fargier (Fra-Beta), 117; 4. Etchells (Gbr-Fantic), 104; 5. Ahlin (Swe-Beta), 60. Junior EJ1: 1. Pichon, punti 157; 2. Kytonen, 130; 3. Etchells, 120; 4. Fischeder (Ger-Sherco), 95; 5. Spanu (Ita-Honda-RedMoto), 86. Junior EJ2: 1. Fargier, punti 160; 2 Ahlin, 123; 3. Rinaldi (Ita-GASGAS), 93; 4. Norrbin (Swe-Fantic), 91; 5. Cortes (Spa-GASGAS), 86. Lesiardo (Ita-Sherco), Youth: 1. Edmondson (Gbr-Fantic), punti 148; 2. Cristino (Ita-Fantic), 121; 3. Puhakainen (Fin-TM Boano), 102; 4. Giraudon (Fra-Sherco), 87; 5. Yoyon (Fra-Beta), 86. Women: 1. Daniels (Gbr-Fantic), punti 120; 2. Badia (Spa-Rieju),102; 3. Vieira (Por-Yamaha), Rowett (Gbr-KTM), 80; 5. Chaplot (Fra-Sherco), 64.       

Quattro Gran Premi su sette completati; se non si era gi&agrave; scherzato la scorsa settimana in Italia a Carpineti, per questo secondo GP in Portogallo a Souselas-Coimbra si &egrave; fatto ancora pi&ugrave; sul serio con il sorpasso o il colpaccio? &Egrave; arrivato proprio nel momento in cui Andrea Verona forse non se lo aspettava in un GP ancora ricco di sorprese, rivincite, cadute, rimonte, vittorie storiche

Andrea Verona passa al comando della EnduroGP nel Gran Premio 2 del Portogallo

        CARPINETI - Il cielo terso degli Appennini esalta, se possibile, ancora di pi&ugrave; le scie tricolori lasciate da una gara che gi&agrave; due anni fa il Moto Club Crostolo a inizio luglio 2020 diede vita al primo round degli Assoluti d&rsquo;Italia ancora in piena emergenza sanitaria Covid-19 tra autocertificazioni, controlli temperatura, mascherine protettive, distanziamento minimo di un metro dei piloti tra meccanici, addetti ai lavori e pubblico praticamente assente informato di rimanere a casa causa la pandemia. Nella foto dal drone di Dalila Agrati il bellissimo parco chiuso  Finalmente ora la festa, la gente che ha potuto ritornare dopo i vaccini, a celebrare le imprese, le vittorie, le delusioni, i podi, nonostante gli assenti per infortuni con l&rsquo;ultimo in ordine di tempo di cui &egrave; rimasto vittima sabato Alex Salvini. Il pilota del Team Husqvarna-Jet-Zanardo, mentre era nono assoluto nella somma dei tempi dopo otto prove, &egrave; stato protagonista di una gran brutta caduta al secondo cross test riportando la frattura della mano destra e diverse contusioni. Nella foto Alex Salvini era gi&agrave; caduto alla prima Extreme Test  Ma parliamo di questa gara ricca di adrenalina pura ad acclamare il tripudio dell&rsquo;enduro azzurro con le scie di colore verde-bianco-rosso disegnate e lasciate nel cielo terso degli Appennini da Andrea Verona, a dir poco spaziale con la sua guida concreta e veloce in ogni settore delle speciali. Dai; un GP d&rsquo;Italia di altissimo livello, che ha griffato un vero successo con tre piloti in lotta per la vittoria assoluta e per la prima posizione della EnduroGP. Praticamente solo Josep Garcia, Wil Ruprecht e staccato di poco Andrea Verona. Nella foto dal drone di Dalila Agrati&nbsp;il podio della E1 con Andrea Verona vincitore&nbsp;  Gli altri, come nei precedenti due GP in Spagna e Portogallo non hanno mai fatto paura. Una sfida di classe, tecnica, coraggio, intelligenza, desiderio di riscatto, ma soprattutto, di tenacia, talento, sguardi, attacchi, contrattacchi per tutte le 24 prove speciali disputate. Del resto, sono diverse le qualit&agrave; per vincere e dominare una gara della EnduroGP. Una speciale dopo l&rsquo;altra, uno sempre pi&ugrave; attaccato all&rsquo;altro. Nella foto sotto Wil Ruprecht in azione&nbsp;  Ruprecht, sabato ha guidato il gruppo fino alla settima delle 13 speciali previste dando anche la chiara impressione di potercela fare. Garcia, alla seconda Extreme Test &egrave; passato al contrattacco guadagnando sempre pi&ugrave; secondi sull&rsquo;australiano della TM staccandolo all&rsquo;arrivo di 17.95 con Verona terzo a 1.13.87, Watson quarto a 1.53.68 e Milner a chiudere la top five a 2.05.06. Domenica nuovo duello; Ruprecht subito davanti al Super Test, Garcia che passa primo alla prima Enduro Test, per lasciare nuovamente la leadership a Ruprecht fino all&rsquo;ottava prova con un vantaggio di 11.02 e 23.27 su Verona in terza posizione, Watson quarto a 31.00, Oldrati quinto staccato di 57.98 e Milner a 1.07.85. Nella foto sotto Josep Garcia  Decisivo l&rsquo;ultimo terzo giro e le conclusive tre speciali. La terza Enduro Test viene per&ograve; annullata causa una bruttissima caduta di Garcia che accusando il colpo rimane diversi minuti stordito a terra con Verona e Oldrati che si fermano subito per soccorrerlo. La direzione di gara ha giustamente annullato la speciale. Ora cosa dicono i regolamenti? Se Garcia cade rimanendo a terra e Verona e Oldrati si fermano per prestare i primi soccorsi, rischiando per&ograve; di prendere una penalizzazione di ritardo &egrave; stato pi&ugrave; che giusto annullare la speciale. Nella foto sotto il podio della EnduroGP con Wil Ruprecht festeggiato da tutto il Team TM-Boano  Garcia una volta ripresosi &egrave; stato controllato per alcuni minuti da uno dei medici di gara e ricevuto l&rsquo;OK per continuare la gara ha affrontato le ultime due speciali con la moto mezza distrutta finendo sedicesimo Assoluto e quinto nella E2. Tutti d&rsquo;accordo? Con i se e i ma per&ograve; non si va mai da nessuna parte; deve essere sempre il buon senso e la saggezza a risolvere i problemi perch&eacute; le polemiche con la sicurezza non vanno assolutamente d&rsquo;accordo. Ruprecht e Garcia hanno cos&igrave; ottenuto ciascuno una pi&ugrave; che meritata vittoria nella EnduroGP e nella E2 con Watson una volta terzo e una secondo. Una Top five e un ritiro per Holcombe, mentre Giacomo Redondi ritornato dagli Usa per questo GP di casa con la GASGAS-GTG ha brillato con una settima e sesta posizione. Nella foto sotto Mikael Persson con il Team Husqvarna Factory sul podio della E3 Nella E3, doppietta dello svedese Mikael Persson con Matteo Pavoni ottimo secondo sabato e domenica quinto. Gara tutta di cuore per Brad Freeman con una nona e quarta posizione ha per&ograve; guadagnato punti importanti. Nella Junior, doppietta Assoluta di Zach Pichon dominatore anche della Junior EJ1. Nella foto sotto Zach Pichon con la Sherco del Team CH-Racing diretto da Fabrizio Azzalin  Una seconda e quarta posizione Assoluta per Roni Kytonen e una terza e quinta per Jed Etchells. Grande prova di Claudio Spanu ottavo e sesto Assoluto con un quinto e quarto nella EJ1. Due settime posizioni per Manolo Morettini mentre Simone Cristini ha chiuso nono e undicesimo. Nella foto sotto Claudio Spanu Nella EJ2 vinta da Luc Fargier davanti a Max Ahlin grande prova di Enrico Rinaldi con un terzo e quinto. Sempre in EJ2 Morgan Lesiardo &egrave; finito settimo e undicesimo. Nella foto sotto Kevin Cristino&nbsp; Nella Youth una seconda e terza posizione per Kevin Cristino che ha ridotto anche il proprio svantaggio in classifica da Harry Edmondson. Tutti a punti gli altri giovani azzurrini; Corsi, Bernini, Grigis, Scardina, Colorio, Mei. Nella Open Senior una vittoria e un secondo per Andrea Belotti con Roberto Rota una volta secondo e quarto nella Open2T. Nella foto sotto Enrico Rinaldi &nbsp;Gli ultimi saranno i primi; ora parliamo di lui? Si, perch&eacute; Verona avrebbe voluto vincere la EnduroGP nel GP di casa. Non c&rsquo;&egrave; riuscito salendo per&ograve; una volta sul terzo e una sul secondo gradino del podio dall&rsquo;Assoluta, stradominando la E1 con altre due nette vittorie. Ci&ograve; non toglie nulla ai suoi avversari, soprattutto al generosissimo Oldrati che quest&rsquo;anno no finisce pi&ugrave; di stupire; qui terzo e secondo davanti a Cavallo quarto e sesto. Nella foto sotto Daniel Milner  Da sottolineare la prova di Daniel Milner, che in ottica Sei Giorni con la squadra dell&rsquo;Australia sta confermandosi un moscone davvero fastidioso dopo il suo passaggio alla E1 con la Fantic XEF 250 4T chiudendo questo GP d&rsquo;Italia con una seconda e terza posizione. La maglia azzurra pronta a difendere il Trofeo mondiale e Trofeo Junior  La FMI con il Presidente Giovanni Copioli e il responsabile dell'enduro Franco Gualdi, ha presentato dopo le premiazioni di sabato del GP d&rsquo;Italia, la Maglia Azzurra FMI caratterizzata dalla colorazione in azzurro e inserti verde-bianco-rosso che sar&agrave; indossata dai piloti chiamati a difendere il Trofeo Mondiale e Trofeo Junior vinti lo scorso anno in Italia alla Sei Giorni di Puy en Velay in Francia dal 29 agosto al 4 settembre, La nuova Maglia Azzurra si distingue per la colorazione in azzurro con inserti di verde-bianco-rosso. La novit&agrave; dell&rsquo;ISDE 2022 vedr&agrave; i quattro piloti delle squadre del Trofeo Mondiale schierati tutti anche nella stessa classe e non pi&ugrave; distribuiti nelle tre categorie E1, E2, E3 del Mondiale EnduroGP, mentre saranno validi tutti i quattro piloti della Classifica &rsquo;Assoluta senza pi&ugrave; uno scarto. Nella foto sotto, da sinistra a destra: Franco Gualdi, Andrea Verona, Giovanni Copioli, Matteo Pavoni, Gianmaria Manghi Capo della Segreteria politica della Presidenza della Regione Emilia Romagna, Matteo Cavallo, Manolo Morettini, Thomas Oldrati, Cristian Rossi  Il Trofeo Junior si adatter&agrave; alla nuova regola con i tre piloti non pi&ugrave; schierati in due differenti classi, ma in una sola categoria con sempre tutti i tre i risultati validi. Altra news confermata nel 2023 la Sei Giorni emigrer&agrave; oltre Oceano in Argentina nella regione La Rjoia nella parte occidentale del paese, mentre la Spagna orgnizzer&agrave; la Sei Giorni 2024. Le voci sulle formazioni in Maglia Azzurra del Trofeo Mondiale vorrebbero candidati; Verona, Oldrati, Cavallo, (E1), Pavoni (E3), Bernardini (E1), mentre Salvini si &egrave; purtroppo infortunato. Le scelte per Trofeo Junior sarebbero ristrette a Morettini, Spanu, Cristino (E1), Rinaldi, Lesiardo (E2). Due le squadre di Club Italia con tre piloti ciascuna selezionati dal CT Cristian Rossi tra i giovani del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI e anche altri impegnati Campionato Europeo. Classifiche mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP 2022 dopo 6 giornate di gara su 14  Nella foto dal drone di Dalila Agrati il bellissimo parco chiuso  EnduroGP 1. Ruprecht (Aus-TM-Beano), punti 105; 2. Verona (Ita-GASGAS), 99; 3. Garcia (Spa-KTM), 87; 4. Oldrati (Ita-Honda-ReMoto), 68; 5. Watson (Gr-Honda-RedMoto), 67; 6. Freeman (Gbr-Beta), 38; 7. Milner (Aus-Fantic), 37; 8. Persson (Swe-Husqvarna), 31; 9. MacDonald (Nzl-Sherco), Cavallo (Ita-TM-Boano), 30; 11. Guarneri (Ita-Fantic), Blanjoue (Fra-KTM), 26; 13. Salvini (Ita-Husqvarna), Holcombe (Grb-Beta), 25; 15. Espinasse (Fra-Beta), 21. E1: 1. Verona, punti 120; 2 Oldrati, 100; 3. Cavallo, 76;4. Magain (Bel-Sherco), 69; 5. Larrieu, (Fra-Fantic), 61. E2: 1. Ruprecht, 111; 2. Garcia, 100; 3. Watson, 86; 4. Blanjoue, 64; 5. Kouble, 55; 6. Salvini, 45. E3: 1. Persson, punti 96; 2. Freeman, 89; 3. Pavoni (Ita-TM-Boano), 84; 4. Guarneri (Ita-Fantic), 71; 5. Sans Soria, 64. Junior Assoluta: 1. Pichon (Fra-Sherco) punti, 120; 2. Fargier (Fra-Beta), 87; 3. Etchells (Gbr-Fantic), 86; 4. Kytonen(Fin-Honda-RedMoto), 82; 5. Ahlin (Swe-Beta), 60. Junior EJ1: 1. Pichon, punti 120; 2. Etchells, 94; 3. Kytonen, 93; 4. Fischeder (Ger-Sherco), 69; 5. Spanu (Ita-Honda-RedMoto), 66. Junior EJ2: 1. Fargier, punti 120; 2 Ahlin, 89; 3. Wagberg (Swe-Yamaha), 71; 4. Lesiardo (Ita-Sherco), Norrbin (Swe-Fantic), 68; 6. Rinaldi (Ita-GASGAS), 67. Youth: 1. Edmondson (Gbr-Fantic), punti 108; 2. Cristino (Ita-Fantic), 87; 3. Puhakainen (Fin-TM Boano), 74; 4. Fontova (Spa-KTM), 66; 5. Giraoudon (Fra-Sherco), 63. Women: 1. Daniels (Gbr-Fantic), punti 80; 2. Badia (Spa-Rieju), 68; 3. Vieira (Por-Yamaha) 58.       

Wil Ruprecht con la TM-Boano e il vicentino Andrea Verona con la GASGAS infiammano la terza prova del Campionato Mondiale WTPGlobal a Carpineti (RE). Brutta caduta domenica per lo spagnolo Josep Garcia, che getta al vento il podio della EnduroGP e della E2. In grande evidenza anche Daniel Milner (Fantic), Thomas Oldrati (Honda-RedMoto), Matteo Cavallo (TM-Boano), Matteo Pavoni (TM-Boano)

GP d'Italia EnduroGP dominio di Ruprecht e Verona, con Garcia che cade e getta il podio

        Forte di oltre 45 anni di esperienza l'MC Crostolo ha preparato il Gran Premio d'Italia EnduroGP allestendo il paddock su di un'area di 12000 metri quadrati, con attiguo spazio espositivo di 1000 metri riservato a brand moto, accessori e prodotti locali. Nella foto sotto il Team Honda-RedMoto Racing  Sono stati organizzati parcheggi con bus navetta in Localit&agrave; Cigarello per raggiungere le varie prove speciali. Venerd&igrave; 24 giugno dalle 18.00 alle 20.00 si disputer&agrave; il SuperTest Prologo su tracciato di 1000 mt. in localit&agrave; S. Donnino. Nella foto sotto Wil Ruprecht  Sabato e domenica, partenza alle ore 9.00 con percorso di 55 km da ripetersi sempre tre volte, comprendente nell'ordine 4 speciali; Extreme Test di 1.5 km in localit&agrave; S. Caterina-Fola su terreno naturale, Cross Test di circa 4/5 km. in localit&agrave; Poiago su prato, successivamente i piloti raggiungeranno il paddock per il CO1, ripartendo per il SuperTest e a seguire Enduro Test di 9.5 km in localit&agrave; Pantano su terreno di pietre e compattato con fine giro al paddock per il CO2. La durata totale giornaliera della gara sar&agrave; di circa ore 7h30' con 12 speciali. Nella foto sotto Hamish MacDonald  Se i primi due GP del Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP hanno confermato Andrea Verona protagonista assoluto della E1 e candidato a ribaltare anche le possibili gerarchie della Classifica Assoluta EnduroGP, dall&rsquo;altra ha rilanciato l&rsquo;australiano Wil Ruprecht e lo spagnolo Josep Garcia tra i pretendenti al titolo della E2 e EnduroGP in un Mondiale divenuto un po' a eliminazione per gli infortunati di spicco. Nella foto sotto Josep Garcia  Sfortuna, fatalit&agrave; o campanello d'allarme per la sicurezza dei piloti? La lista dei protagonisti acciaccati o fuori dai giochi &egrave; purtroppo lunga. MacDonald tenter&agrave; l'impossibile a Carpineti nonostante i problemi ai legamenti del ginocchio destro infortunato in Portogallo. Holcombe rientrer&agrave; alle gare dopo l&rsquo;assenza forzata in Portogallo per le cadute del GP di Spagna. Nella foto sotto Brad Freeman  Macoritto si dovr&agrave; operare a breve ai legamenti del ginocchio sinistro gi&agrave; operato nel 2019. Freeman non potr&agrave; essere al meglio per la frattura alla mano sinistra del Portogallo. Espinasse alla Tr&egrave;fle Loz&eacute;rien si &egrave; fratturato nuovamente la spalla sinistra. Assenza di rilievo con leadership della E3 e mondiale purtroppo sfumato per Guarneri. Il pilota della Fantic dovr&agrave; infatti stare fermo almeno due mesi causa il violento trauma cranico e la frattura alla vertebra C7 subita tre settimane fa agli Assoluti. Nella foto sotto Matteo Cavallo  Nella E1 il pronostico &egrave; tutto italiano con sfida a cinque tra Verona, Oldrati, Cavallo, Bernardini, Soreca anche se sar&agrave; da seguire il debutto in questa classe di Daniel Milner con la Fantic XE 250 4T in ottica Sei Giorni con l&rsquo;Australia. Nella foto sotto Alex Salvini  Nella E2 occhi puntati sull&rsquo;infortunato MacDonald nel confronto tra Ruprecht e Garcia, mentre Salvini e Watson puntano al podio. Freeman in E3 potrebbe correre in difesa puntando alla top five per guadagnare punti importanti visto che la settimana dopo Carpineti si correr&agrave; subito in Portogallo, lasciando spazio a Pavoni e al rientrante Betriu. Nella foto sotto Zach Pichon  La Junior vede favorito Zach Pichon nel confronto con i vari Kytonen, Fargier, Etchells e i nostri Morettini, Lesiardo, Rinaldi, Spanu. Nella Youth, Cristino con due vittorie alla sua portata ridurrebbe il distacco in classifica da Edmondson e Puhkainen. Nella foto sotto Kevin Cristino        

Dopo sei settimane di pausa, il Mondiale EnduroGP arriva in Italia questo weekend a Carpineti (RE) per il GP d&rsquo;Italia organizzato dal Moto Club Crostolo che nel 2020, ancora in emergenza Covid-19, cur&ograve; al meglio a inizio luglio la prima prova degli Assoluti d'Italia

GP Italia: il Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP arriva a Carpineti

        Fondato nel nel 1977, da 45 anni il Moto Club Crostolo svolge la propria attivit&agrave; sportiva nel territorio reggiano contribuendo a organizzare avvincenti gare come nel 2020 quando in piena emergenza Covid-19 diete vita a inizio luglio alla prima prova dei Campionati Assoluti d'Italia tra autocerficazioni, verifica temperatura prevista dai rigidi protocolli sanitari, utilizzo ogbbligatorio di mascherina, distanziamento per piloti e addetti al vavori di almeno un metro, invito per il pubblico a rimanere a casa per non creare il pi&ugrave; piccolo assembramento sulle speciali tanto che alla gara si videro davvero isolati gruppetti di appassionati.  Dopo la gara il Moto Club Crostolo si &egrave; subito candidato per dare vita alla prova Italiana del Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP ricevendo dalla FMI e FIM la relativa conferma con il Comune di Carpineti (RE) e il suo territorio che ospiteranno questo grande evento il 24-25-26 giugno 2022. I Carpinetani e i loro luoghi sono il connubio ideale per far si che la manifestazione rimanga negli annali dell&rsquo;Enduro. L&rsquo;accoglienza, l&rsquo;ospitalit&agrave; e l&rsquo;organizzazione saranno i nostri punti di forza.Nel 2022 il Moto Club Crostolo festegger&agrave; anche i 45 anni dalla sua fondazione e manifestazione pi&ugrave; importante non si sarebbe potuta organizzare. Sar&agrave; anche la prima gara nella quale verr&agrave; utilizzato oltre 80% di materiale biodegradabile, in collaborazione con l&rsquo;Ufficio Ambiente FMI, il moto Club Crostolo ha studiatoe messo in pratica ogni soluzione utile a rispettare l&rsquo;habitat.Un sincero e caloroso ringraziamento alla Regione Emilia Romagna, alla Provincia di Reggio Emilia, all&rsquo;Amministrazione Comunale di Carpineti, alla FMI e a tutti gli enti ed associazioni per la loro fondamentale collaborazione. Questo il programma: Venerd&igrave; 24 giugno dalle 18.00 alle 20.00 si disputer&agrave; il SuperTest Prologo in localit&agrave; S. Donnino. Sabato e domenica, partenza alle ore 9.00 con percorso di 55 km da ripetersi tre volte, comprendente nell'ordine 4 speciali; Extreme Test di 1.5 km in localit&agrave; S. Caterina-Fola su terreno naturale, Cross Test di circa 4/5 km. in localit&agrave; Poiago su prato, successivamente i piloti raggiungeranno il paddock per il CO1, ripartendo per il SuperTest e a seguire Enduro Test di 9.5 km in localit&agrave; Pantano su terreno di pietre e compattato con fine giro al paddock per il CO2. La durata totale giornaliera della gara sar&agrave; di circa ore 7h30' con 12 speciali con totale nelle due giornate di gara di 24 Crono.  Info utili e coordinate: Paddock:https://goo.gl/maps/Vp6815WTQVFBZ5Tq9 Super Test:https://goo.gl/maps/dcro7oyFHXVv8DBK7 nele vicinanze del Paddock Cross Test:https://goo.gl/maps/DFaEJsKtTPN1UZwZ8 Enduro Test:https://goo.gl/maps/iKvFD9VRj3GXBA1i8 Extreme Test:https://goo.gl/maps/uT1ZbNmZ5njR5oJw8 Super test, start alle 18.00 Sabato e domenica start alle 9.00Extreme Test, Cross Test, Super Test , Enduro Test Saranno in funzione per il pubblico bus navetta per raggiungere le prove speciali in modo da non creare ingorghi sulle strade con l'accesso limitato strettamente agli addetti ai lavori provvisti di regolare Pass Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP. Intanto la FMI ha gi&agrave; previsto che al termine della premiazione di sabato presenter&agrave; la Maglia Azzurra che i piloti della nazionale italiana saranno chiamati ad indossare alla prossima Sei Giorni in programma in Francia a Puy en Velay, dal 29 agosto al 4 settembre 2022. L'elenco degli iscritti al GP d'Iitalia a Carpineti             

La FIM ha comunicato l'elenco dei 144 partecipanti al terzo round della stagione iridata in programma il 24-26 giugno, con la gara che verr&agrave; organizzata dal Moto Club Crostolo &nbsp;

Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP: gli iscritti al GP d'Italia di Carpineti

PESO DA R&Eacute;GUA - Due Gran Premi su due completati; se non si era gi&agrave; giocato l&rsquo;altra settimana in Spagna, in Portogallo si &egrave; fatto ancora pi&ugrave; sul serio nel weekend portoghese, valido come secondo round del Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP 2022. Infatti, lo si &egrave; fatto ancora di pi&ugrave; nel primo dei due GP in programma quest&rsquo;anno in Portogallo, il secondo sar&agrave; a Coimbra l&#39;1-3 luglio dopo la prova italiana di Carpineti del 24-26 giugno.    Nella foto grande in apertura Wil Rupret, qui sopra Andrea Verona  Questa volta abbiamo assistito a una gara ricca di colpi di scena, conferme, sorprese, rivincite, cadute, infortuni, questi ultimi suonati come un vero a proprio campanello d&#39;allarme per la sicurezza dei piloti.    Nella foto sopra Hamish MacDonald  Se l&#39;asticella della EnduroGP si era gi&agrave; elevata ai tempi delle mitiche sfide tra Salvini, Meo e Renet, innalzandosi ulteriormente prima e dopo la pandemia anche perch&eacute; con il maggior numero di partecipanti delle classi Junior, Youth e delle tre categorie Open le speciali ora si scavano maggiormente. Forse quest&rsquo;anno siamo arrivati al picco con le velocit&agrave; delle moto in speciale unite alle condizioni dei terreni, che dovrebbero far riflettere per l&rsquo;incolumit&agrave; di chi corre, cercando di rendere meno veloci i tratti pi&ugrave; rapidi delle Enduro Test e Cross Test.  &nbsp;  Nella foto sopra Hamish MacDonald infortunato al ginocchio destro  Cos&igrave;, dopo Holcombe caduto in Spagna e costretto a saltare la trasferta portoghese per la lussazione della spalla sinistra e una forte contusione alla mano destra, questo GP del Portogallo ha segnato una preoccupante lista di infortunati. Il track inspector FIM Maurizio Micheluz, si &egrave; fratturato una clavicola sabato mentre percorreva la Enduro Test. A Micheluz si sono aggiunti Hamish McDonald, Brad Freeman e il nostro Lorenzo Macoritto. Percorsa dai migliori in oltre dieci minuti, la Enduro Test &egrave; risultata probabilmente troppo veloce e pericolosa senza chicanes per rallentare tra le rocce. Stesso discorso per il Cross Test per le pietre nascoste dalla terra e non visibili per la polvere. A subire le conseguenze peggiori &egrave; per&ograve; stato MacDonald; sabato mentre stava dominando la EnduroGP e la classe E2 fino all&#39;ottava speciale, nel corso della terza Enduro Test &egrave; caduto procurandosi la probabile lesione a legamenti del ginocchio destro. Freeman ha riportati una violenta contusione alla mano sinistra che ha condizionato la sua seconda giornata di gara dopo aver vinto la E3 sabato, mentre Macoritto si &egrave; infortunato al ginocchio sinistro che lo aveva gi&agrave; costretto a sei mesi di stop nel 2019.    Nella foto sopra Josep Garcia  Da dove iniziamo ora a raccontare questa gara? Dalle sorprese? Partiamo da Wil Ruprecht che dopo un inizio al rallentatore negli Assoluti d&rsquo;Italia, gi&agrave; la scorsa settimana in Spagna si era svegliato ottenendo una terza e quarta posizione nella EnduroGP per prendere la leadership della classe E2 con due secondi posti. Ruprecht, qui &egrave; risultato un missile vincendo sia la EnduroGP, sia la E2 dove &egrave; riuscito a piegare anche Josep Garcia. Diciamo che Ruprecht &egrave; stato forse anche il pi&ugrave; concreto nelle EnduroGP E2 agevolato anche dall&rsquo;infortunio di MacDonald, mentre Garcia non &egrave; mai riuscito ad impensierire l&rsquo;australiano del Team TM-Boano.    Nella foto sopra Davide Guaneri vincitore domenica in E3 con la debuttante Fantic XE 300 2T  Un&rsquo;altra piacevole sorpresa l&rsquo;ha regalata Davide Guarneri 10&deg; e 8&deg; in EnduroGP, mentre nella E3 dopo la seconda posizione di sabato, domenica &egrave; stato a dir poco strepitoso andando ad agguantare una vittoria con la debuttante Fantic XE 300 2T interrompendo il monopolio in questa classe del binomio Freeman-Beta. Guarneri, domenica ha saputo lottare fino all&rsquo;ultimo con lo svedese Mikael Persson riuscendo a precederlo 6.72 grazie al miglior tempo fatto registrare in sei speciali.    Nella foto sopra Thomas Oldrati  Le conferme? Cominciamo da Andrea Verona. Il due volte iridato della E1 non si &egrave; limitato a dominare la propria classe, ma ancora una volta &egrave; stato immenso, conquistando per due volte il terzo gradino del podio della EnduroGP. Mai una sbavatura, una sola piccola scivolata sabato in una speciale sfruttando al meglio la sua guida sciolta ed efficace in tutte le speciali sempre in top five, con il miglior tempo nella E1 in 14 prove e nelle restanti 11 (complessivamente sono state cronometrate 25 speciali di cui 6 Enduro Test, 6 Cross Test, 6 7 Super Test) sempre nelle prime tre posizioni.  Rivincite? Due in particolare, quella di Thomas Oldrati e Alex Salvini. Oldrati dopo le peripezie degli infortuni del 2021, quest&rsquo;anno &egrave; diventato di una concretezza a dir poco imbarazzante per come riesce a essere protagonista. I suoi numeri, qui, parlano chiaro: due volte secondo in E1 dove nelle 25 speciali disputate ne ha vinte 7 terminando le restanti sempre tra i primi tre.    Nella foto sopra Alex Salvini  Di grande valore anche i suoi due quarti posti nella EnduroGP, subito dietro Verona. Salvini &egrave; invece rinato in quella che &egrave; stata una gara durissima. Bravo Alex; una volta quinto e una terzo nella E2 in un bel confronto con Nathan Watson. Salvini nella EnduroGP ha invece centrato in pieno la top ten con una nona e sesta posizione.  I colpi di scena? Brad Freeman grande ma anche lui sfortunato perch&eacute; dopo la vittoria di sabato nella E3 e la quinta posizione in EnduroGP, domenica ha chiuso settimo per il dolore alla mano sinistra infortunata sabato in una caduta.    Nella foto sopra Matteo Pavoni  Restando alla E3, due ottimi quarti posti per Matteo Pavoni che ha per&ograve; faticato a trovare il giusto feeling su speciali sempre pi&ugrave; scavate tra pietre e rosse. Nella E1, sabato buona terza posizione per Matteo Cavallo ottavo anche in EnduroGP, mentre domenica &egrave; stato purtroppo rallentato da alcune cadute nelle speciali. Sempre in E1 top ten per Davide Soreca due volte ottavo.    Nella foto sopra Zach Pichon  Nella Junior due nuove vittorie per il giovane francese Zach Pichon dominatore anche della EJ1. Bene Morgan Lesiardo sesto Assoluto domenica e terzo nella EJ2 dove ha brillato Enrico Rinaldi con un quarto quinto.    Nella foto sopra Enico Rinaldi  Nella Youth Kevin Cristino ha ottenuto una bella vittoria sabato e domenica il terzo gradino del podio per una caduta proprio alla penultima speciale mentre stava ancora lottando per la vittoria con Puhkainen e Edmondson.    Nella foto sopra Kevin Cristino  Tra le donne e nella Open Senior doppiette per l&rsquo;inglese Jane Daniels e Andrea Belotti.    Nella foto sopra Jane Daniels    Nella foto sopra Andrea Belotti &nbsp;  EnduroGP 2022, le classifiche dopo la 4&ordf; giornata di gara di 14   ENDUROGP: 1. Ruprecht (Aus-TM-Beano), punti 68; 2. Verona (Ita-GASGAS), Garcia (Spa-KTM), 67; 4. ), Oldrati (Ita-Honda-ReMoto), 45; 5. Watson (Gr-Honda-RedMoto), 39; 6. Freeman (Gbr-Beta), 33; 7. MacDonald (Nzl-Sherco), 30; 8. . Guarneri (Ita-Fantic), 26; 9. Salvini ((Ita-Husqvarna), 25; 10. Cavallo (Ita-TM-Boano), Espinasse (Fra-Beta), 21.  E1: 1. Verona, punti 80; 2 Oldrati, 68; 3. Cavallo, 52; 4. Espinasse (Fra-Beta), 50; 5. Magain (Bel-Sherco), 45.  E2: 1. Ruprecht, 74; 2. Garcia, 69; 3. Watson, 54; 4. Salvini, 45; 5. MacDonald, 39.  E3: 1. . Guarneri, puti 71; 2. Freeman, 69; 3. Pavoni (Ita-TM-Boano), Persson (Sve-Husqvarna), 56.  Junior Assoluta: 1. Pichon (Fra-Sherco) punti, 80; 2. Etchells (Gbr-Fantic), 60; 3. Fargier (Fra-Beta), 57; 4. Kytonen (Fin-Honda-RedMoto), 52; 5. Ahlin (Sve-Beta), 34; 6. Lesiardo (Ita-Sherco), 31.  Junior EJ1: 1. Pichon, punti 80; 2. Etchells, 64; 3. Kytonen, 59; 4. Fischeder (Ger-Sherco), 46; 5. Spanu (Ita-Honda-RedMoto), 42.  Junior EJ2: 1. Fargier, punti 80; 2 Wagberg (Sve-Yamaha), 60; 3. Ahlin, 55; 4. Lesiardo, 54; 6. Rinaldi (Ita-GASGAS), 41. Youth: 1. Edmondson (Gbr-Fantic), punti 71; 2. Puhakainen (Fin-TM Boano), 59; 3. Cristino (Ita-Fantic), 55; 4. Fontova (Spa-KTM), 45; 8. Delbono (Ita-GASGAS), 30.  Women: 1. Daniels (Gbr-Fantic), punti 80; 2. Badia (Spa-Rieju), 68; 3. Vieira (Por-Yamaha) 58.  &nbsp;  &nbsp; 

Mondiale EnduroGP in Portogallo caratterizzato da numerosi infortuni, con doppietta Assoluta e in E2 di Ruprecht. Verona &egrave; due volte terzo in EnduroGP e dominatore della E1. Ecco tutti i risultati

Mondiale EnduroGP, in Portogallo domina Ruprecht con Verona tra i protagonisti

        Wil Ruprecht del Team TM Boano ha vinto sabato 14 maggio, la classifica della EnduroGP nel secondo round della EnduroGP 2022, mentre una brutta caduta ha negato al neozelendase Hamish MacDonald (Sherco CH-Racing) quella che sarebbe stata sua prima vittoria nella EnduroGP. Con un sabato iniziato con una partenza bagnata e scivolosa causa un mattiniero violento teporale, &egrave; stato Hamish MacDonald, a superare l'Enduro Test, tecnicamente impegnativa, posizionandosi in cima a una prima sfida per il primato davanti a Ruprecht e Josep Garcia (KTM), con lo spagnolo altri otto secondi al terzo posto.  Al primo Cross Test la situazione &egrave; leggermente cambiata quando Ruprecht ha stabilito il miglior tempo per passare davanti a MacDonald con il giovane pilota neozelandese che ha registrando il miglior tempo nel successivo Super Test, tornando al comando all'inizio del secondo dei tre giri previsti. Dopo la seconda Extreme Test MacDonald sembrava essere sulla buona strada per ottenere la sua prima vittoria nella EnduroGP, poich&eacute; il campione Junior 2020 era in testa al gruppo di ben 11 secondi su Ruprecht e Garcia. Tuttavia, una brutta caduta nell'ultimo terzo Enduro Test ha visto MacDonald perdere la leadership della classifica di giornata, infortunandosi a un ginocchio e perdendo oltre un minuto e 47 secondi.  La caduta di MacDonald ha spianato la strada alla vittoria di Ruprecht, poich&eacute; l'australiano ha iniziato le ultime tre prove della giornata con un vantaggio di quasi 10 secondi, mentre Garcia, nonostante un super test velocissimo, non &egrave; riuscito a superare il suo rivale. Dietro i primi due, Verona ha corso una gara in salita finendo terzo a 46 secondi da Ruprecht. Quarta posizione nella EnduroGP per Thomas Oldrati (Honda-RedMoto) a 71 secondi. Brad Freeman (Beta) ha chiuso quinto finendo a otto decimi di secondi da Oldrati. Nella E1 terza posizione per Matteo Cavallo (TM-Boano). Davide Guarneri (Fantic) ha chiuso secondo nella E3 precedendo Mikael Persson (Husqvarna) davanti a Matteo Pavoni (TM-Boano).  L'inglese Jane Daniels (Fantic) ottiene ha vinto la classifica femminile. Nella Junior vittoria Assoluta del francese Zach Pichon. Il pilota del Team Sherco CH Racing &egrave; stato ancora una volta stratosferico, ottenendo sette delle 13 vittorie nei test speciali della giornata.Nella classe Youth dominio del piementese Kevin Cristino (Fantic). Le parole dei primi tre classificati  Wil Ruprecht: &ldquo;Questa vittoria ha un buon sapore, &egrave; stata duramente combattuta. &Egrave; stato un peccato vedere Hamish Mscdonaldo uscire dalla lotta per la vittoria perch&eacute; stavamo vivendo una battaglia incredibile". Josep Garcia: &ldquo;Alla fine &egrave; andata bene la giornata, ma all'inizio ho perso un po' di tempo. L'Enduro Test non &egrave; stato il mio migliore nei primi due giri e l&igrave; ho perso terreno. Sono entrato in gioco nell'ultimo giro e ho ridotto il distacco da Will Ruprecht, ma alla fine ho esaurito il tempo". Andrea Verona: &ldquo;Finire terzo, sono abbastanza contento di questo. L'Enduro Test non &egrave; stato il mio migliore e ho dei punti in cui migliorare. Inoltre, vediamo come sar&agrave; il tempo domani, potrebbe piovere in arrivo!&rdquo; I Risultati  Round 1 - GP del Portogallo EnduroGP, Giorno 1 1. Wil Ruprecht (Aus-TM-Boano) 1:08:14.76; 2. Josep Garcia (Spa-KTM) 1:08:18.41; 3. Andrea Verona (Ita-GASGAS) 1:09:01.08; 4. Thomas Oldrati (Ita-Honda-Redmoto) 1:10:13.00; 5. Brad Freeman (Gbr-Beta) 1:10:13.81; 6. Nathan Watson (Gbr-Honda-RedMoto) 1:10:16.65; 7. Hamish MacDonald (Nzl-Sherco CH-Racing) 1:10:57. 55; 8. Matteo Cavallo (Ita-TM-Boano) 1:10:58.09; 9. Alex Salvini (Ita-Husqvarna-JET-Zanardo) 1:10:59.34; 10. Davide Guarneri (Ita-Fantic) 1:11:05.37.       

Il pilota australiano del Team TM-Boano ha vinto la classifica assoluta nel Day 1 del GP del Portogallo del Campionato Mondiale WPTGlobal FIM EnduroGP. Ruprecht ha concretizzato una giornata di gara sensazionale, ottenendo il massimo durante l'impegnativo e terzo e ultimo giro nella cittadine di Peso da Regua

EnduroGP: a Ruprecht il Day 1 del GP Portogallo, con Verona e Oldrati 3° e 4°

        Se la canzone dei mitici Pooh dice che "il cielo &egrave; blu sopra le nuvole", Andrea Verona nel GP di Spagna ha invece disegnato il verde-bianco-rosso della bandiera dell'Italia sopra la Galizia, al termine della prova d&rsquo;apertura del Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP, andato in scena la scorsa settimana dal 6-8 maggio nella cittadina di Lalin. Del resto le belle storie escono quando meno te lo aspetti. Le speranze, il lavoro di tutto un inverno, i sogni, i programmi, quelle che prima del via erano solo delle aspettative che diventano realt&agrave;. Nella foto sotto Andrea Verona  Verona e la sua &ldquo;bestia rossa GASGAS&rdquo; a fare impressione. Lui perfetto al pari della sua EC 250F. Lucido sempre in tutte le 19 speciali disputate con l&rsquo;Enduro Test lunga 10 minuti, il Cross sui 6, l&rsquo;Extreme di circa 3 per un totale sabato di 59.24.16 e domenica di oltre 58 minuti. Capace di mantenere nella testa intelligenza e grinta. Sensibilit&agrave; di guida, qualit&agrave; e tecnica per ottenere sempre tempi strepitosi. Verona, nella EnduroGP sabato ha collezionato; 2 primi, 2 secondi, 2 quinti, 1 terzo, 1 quarto nel SuperTest, 1 sesto e settimo. Domenica; 1 primo, proprio all&rsquo;ultima Enduro Test dove ha avuto ragione di Freeman, 3 volte secondo, 2 terzo, 2 quarto, 1 nono. Nella E1 Verona ha invece ottenuto sabato; 9 primi, 1 secondo, mentre domenica 7 primi, 1 secondo, 1 quarto. Nella foto sotto Josep Garcia  Importante nota di cronaca sempre su Verona. Basti dire che domenica prima dell&rsquo;ultima decisiva Enduro Test quando Garcia era ormai imprendibile a 27.26, il vicentino della GASGAS ha dovuto invece vedersela con Brad Freeman terzo staccato di soli 0.08! Alla fine Verona non ha sbagliato nulla facendo registrare addirittura il miglior tempo assoluto che gli ha assicurato la seconda posizione della EnduroGP dietro a Garcia. Gara tutta da incorniciare anche per Thomas Oldrati; al suo ritorno alla E1 ha centrato due secondi gradini del podio di nella E1, a cui aggiungere una settima e sesta posizione nella EnduroGP. Nella foto sotto Thomas Oldrati  Una gioia piena, liberatoria dopo gli infortuni dello scorso anno che ha trovato sfogo soltanto a missione compiuta perch&eacute; il pilota bergamasco del Team Honda Racing ha saputo mantenere alta la concentrazione in tutte le 19 speciali disputate ottenendo complessivamente nella E1: 3 primi, 14 secondi, 1 terzo, 1 quarto, prendendosi anche la soddisfazione di fare suo domenica il terzo miglior tempo Assoluto alla seconda Extreme Test a cui aggiungere due quarti posti sabato concludendo tutte le 19 speciali sempre nella top ten. Nella foto sotto Matteo Cavallo  Degli altri italiani nella E1 Matteo Cavallo dopo il settimo di sabato, domenica si &egrave; riscattato con un&rsquo;ottima terza posizione. Stesso discorso per Davide Soreca dalla decima posizione di sabato domenica ha chiuso quinto. Nono sabato Jordi Gardiol domenica &egrave; stato costretto al ritiro. Gara sottotono per Samuele Bernardini che non &egrave; mai riuscito a trovare il giusto feeling. Nella foto sotto Alex Salvini  Nella E2 gara in crescendo per Alex Salvini che dopo aver fatto registrare il miglior tempo del Super Test di venerd&igrave; sera domenica si &egrave; giocato la top five cadendo in malo modo proprio all&rsquo;ultimo Enduro Test.Nella E3, Davide Guarneri ha portato la debuttante Fantic 300 2T due volte sul secondo gradino del podio dietro a Freeman con Matteo Pavoni due volte promettente terzo al suo debutto mondiale nella E3. Nella foto sotto Davide Guarneri  Nella foto sotto Matteo Pavoni  Nella Junior Assoluta dominata dal francese, figlio d&rsquo;arte, Zac Pichon, Rony Kytonen ha chiuso due volte secondo. Nella EJ1 buona prova di Lorenzo Macoritto sesto e quinto con Claudio Spanu due volte settimo per problemi fisici, mentre Manolo Morettini ha chiuso la top ten. Nella foto sotto Zac Pichon  Nella foto sotto Morgan Lesiardo  Nella EJ2 una quarta e ottima seconda posizione per Morgan Lesiardo, Rinaldi un&rsquo;ottava e settima. Nella Youth una vittoria per Harry Edmondson con Daniele Delbono sesto e quinto. Nella foto sotto Kevin Cristino  Kevin Cristino ritiratosi sabato per problemi tecnici, domenica ha stravinto facendo registrare il miglio tempi in tutte le speciali precedendo sul traguardo il finlandese del Team TM-Boano Samuli Puhakainen.Purtroppo a causa del mancato aggiornamento informatico delle classifiche della classe Youth arrivato in ritardo con la la rivista cartacea di Motosprint in chiusura, Kevin Cristino &egrave; stato dato in seconda posizione anzich&eacute; vincitore. Ci scusiamo con Cristino e con il Team Fantic E50 per il disguido purtroppo non di nostra responsabilit&agrave;.Tra le donne doppietta dell'inglese Jane Daniels, mentre Francesca Nocera si &egrave; ritirata per la sublussazione della spalla sinistra che gli &egrave; uscita almeno altre sette volte prima di essere costretta al ritiro. Nella Open Senior due vittorie per Andrea Belotti. Nella foto sotto Andrea Belotti  E gli altri? In parte si &egrave; salvato Steve Holcombe con una seconda posizione sabato nonostante una brutta caduta alla prima Enduro Test, mentre domenica &egrave; caduto in una speciale con lussazione della spalla sinistra e forte contusione alla mano destra.Nella foto sotto Wil Ruprecht Buona prova e top five per Wil Ruprecht apparso in netta crescita e capace di lottare per le top fine. Nella foto sotto Steve Holcombe  Stesso discorso per Nathan Watson e per il leader degli Assoluti d&rsquo;Italia Hamish MacDonald. Siamo solo all&rsquo;inizio ma il prossimo weekend promette altre scintille perch&eacute; quest&rsquo;anno l&rsquo;asticella si &egrave; davvero alzata. Nella foto sotto Nathan Watson        

Grande prova del vicentino della GASGAS, che nel round d&rsquo;apertura del Campionato 2022 dell&rsquo;era del nuovo Promoter Prime Stadium, ha centrato la prima vittoria in carriera nella Classifica Assoluta della EnduroGP, con anche una seconda poszione e la doppietta nella classe E2 davanti al sempre verde Thomas Oldrati

Andrea Verona grande protagonista del GP di Spagna del Mondiale EnduroGP

        Una vittoria cercata, voluta, sofferta, attesa fino all'ultimo perch&egrave; il pilota vicentino della GASGAS &egrave; riuscito ad avere ragione del formidabile, sette volte iridato Steve Holcombe (Beta), che ha dovuto rincorrere tutto il giorno causa una brutta caduta nella prima Enduro Test. Nella foto sotto Andrea Verona  Verona si &egrave; imposto an che nella classe E1 precedendo uno strepitoso Thomas Oldrati (Honda-RedMoto) con Matteo Cavallo (TM-Boano) settimo rallentato da un paio di scivolate. Decimo Davide Soreca (Husqvarna-JET-Zanardo) anch'esso caduto in alcune speciali e Samuele Bernardini (Honda-RedMoto) 14&deg; praticamente caduto in tutte le speciali rusultate molto tecniche e lunghe. Nella foto sotto Thomas Oldrati&nbsp;  Nella E2 vittoria di Holcombe con Wil Ruprecht (TM-Boano) staccato di soli 5 secondi e Josep Garcia (KTM) terzo. Bene Alex Salvini (Husqvarna JET-Zanardo) che dopo aver vinto la perciale prologo di venerd&igrave; sera ha chiuso sesto. Nella E3 dominata da Brad Freeman (Beta) ottima seconda e terza posizione rispettivamente per Davide Guarneri (Fantic) e Matteo Pavoni (TM-Boano). Nella foto sotto Davide Guaneri  Nella foto sotto Matteo Pavoni  La classifica Assoluta Junior ha visto la vittoria di Zac Pichon (Sherco) davanti a Rony Kytonen (Honda-RedMoto) e Jed Etchells (Fantic). EJ1 vinta da Pichon su Kytonen, Lorenzo Macoritto (Fantic) &egrave; finito sesto, Claudio Spanu (Honda-RedMoto) settimo, Manolo Morettini (KTM) nono. Nella EJ2 quarta posizione per Margan Leairdo (Sherco CH-Raing) con Enrico Rinaldi (GASGAS) nono. Youth dominata da Harry Edmondson (Fantic) con il nostro Kevin Cristino (Fantic) ritirato alla penultima speciale dopo aver fatto registratre il miglior tempo in ben sei Crono dei 9 in programma. Sesta posizione per Delbono (GASGAS). Tra le donne vittoria dell'inglese Daniels (Fantic) con la nostra Francesca Nocera (Honda-RedMoto) ottava per una caduta in cui su &egrave; procurata la sublussazione della spalla sinistra.       

Doveva vincere e lo ha fatto. Andrea Verona ha illuminato il cielo di Lalin, a pochi chilometri da Santiago di Compostela, di verde-bianco-rosso del tricolore dell'Italia andando a centrare una vittoria Assoluta nella classifica della EnduroGP de lla E1 nella prima giornata di gara del GP di Spagna che ha aperto il Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP

EnduroGP, uno strepitoso Andrea Verona illumina la Spagna col tricolore

        Daniel Milner rappresenta la vera novit&agrave; dell&rsquo;EnduroGP 2022. &Egrave; infatti uno dei tre piloti entrati dalla porta principale in una squadra factory, nel suo caso il Fantic D&rsquo;Arpa per la E2. MXGP: Olsen in coma farmacologico Una nuova sfida  Gli altri due sono l&rsquo;inglese Nathan Watson, ritornato al Mondiale nella E2 con Honda-RedMoto, e lo svedese lo svedese Mikael Persson, voluto in E3 dall&rsquo;Husqvarna per completare la formazione del Gruppo Pierer AG, gi&agrave; presente in E1 con Andrea Verona sulla GASGAS e in E2 con Josep Garcia con la KTM. Milner sar&agrave; per&ograve; una vera incognita per tutti, perch&eacute; se Watson e Persson hanno gi&agrave; gareggiato nel Mondiale, per il trentenne australiano si tratta di un debutto assoluto nell&rsquo;EnduroGP. L&rsquo;Australia, prima di Milner, ha per&ograve; gi&agrave; visto diventare campioni del Mondo altri &ldquo;canguri&rdquo;: una volta Shane Watts (1997 in 125), ben quattro volte Stefan Merriman (2000 e 2003 in 250 2T, 2001 in 400 4T, 2004 in E1). Tre invece i titoli vinti da Matthew Phillips (2013 nella Junior, 2014 in E3, 2016 in E2), mentre ex Enduristi di primo piano alla Sei Giorni sono divenuti protagonisti assoluti nei Rally come Toby Price, due volte vincitore della Dakar, e Daniel Sanders vincitore di tre tappe nel 2022. Forte di un curriculum fatto di nove titoli nazionali, una vittoria assoluta alla Sei Giorni 2018 in Cile, nonch&eacute; due Trofei Mondiali con l&rsquo;Australia alla Sei Giorni (2015 e 2018), vincitore due volte dal Campionato USA GNCC nel 2015 e 2016, Milner porta al debutto nel Mondiale la Fantic XEF 450 4T. Dopo l&rsquo;esordio agli Assoluti d&rsquo;Italia Milner &egrave; rientrato in Australia con la famiglia per motivi legati al permesso di soggiorno nel nostro Paese, ma ha subito avuto modo di tornare nella casa di Meda, in Brianza, dove si &egrave; stabilito con la moglie Tori e le due figlie. Ed &egrave; qui che Milner ci ha illustrato i motivi che lo hanno spinto ad affrontare la sfida dell&rsquo;EnduroGP con la Fantic.  Le parole di Milner  Come &egrave; nata la tua scelta di venire in Europa per gareggiare nell&rsquo;EnduroGP con la Fantic XEF 450 e il Team D&rsquo;Arpa? &ldquo;Ho sempre desiderato correre in Europa nell&rsquo;EnduroGP anche perch&eacute; in Australia, negli ultimi due anni, a causa della pandemia non abbiamo potuto gareggiare e partecipare alla Sei Giorni. Quindi &egrave; stato abbastanza semplice decidere cosa fare insieme alla mia compagna, in un momento della mia carriera in cui penso di avere la giusta esperienza, motivazioni adeguate, preparazione, velocit&agrave; e maturit&agrave; per affrontare l&rsquo;esame dell&rsquo;EnduroGP in Europa. Mi sono confrontato con Marco D&rsquo;Arpa trovando l&rsquo;accordo grazie alla Fantic. Per me &egrave; stata una buona decisione dato che avevo guidato la Yamaha WR450F in Australia, e la Fantic XEF450 &egrave; molto simile. Inoltre volevo collaborare con la Fantic per costruire e sviluppare il loro motore 450 4T con caratteristiche ancora pi&ugrave; performanti e competitive rispetto all&rsquo;originale della WR&rdquo;. Com&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;inizio della nuova avventura? &ldquo;Sono arrivato alla base della squadra Fantic D&rsquo;Arpa Racing a Desio tre mesi fa. All&rsquo;inizio non &egrave; stato semplice organizzare il tutto, in particolare a livello logistico, per la casa in affitto e la famiglia. Ma grazie ai ragazzi del team ho iniziato subito ad allenarmi su diversi tracciati del nord Italia, lavorando con il mio tecnico personale Scott Lillis, che mi segue ormai da diversi anni e che nel 2021 era in Francia per impegni professionali&rdquo;. Come ti sei organizzato con il Team Fantic D&rsquo;Arpa per vivere con la tua famiglia? &ldquo;Il ds della squadra Diego Morganti mi ha trovato un appartamento a Meda, a due passi da Desio, dove c&rsquo;&egrave; la nuova sede della squadra. Scott Lillis vive con sua moglie a Barzan&ograve;, distante una quindicina di minuti dalla squadra. Ormai ci siamo ambientati ed &egrave; tutto pi&ugrave; semplice&rdquo;. Sei arrivato qui un po&rsquo; in ritardo sui tempi previsti. Cosa ti &egrave; piaciuto dell&rsquo;Italia e come ti sei organizzato per gli allenamenti e lo sviluppo della nuova Fantic XEF 450 4T? &ldquo;Purtroppo ho avuto alcuni problemi con il visto/permesso di soggiorno e sfortunatamente non sono riuscito ad arrivare prima. Quindi non ho avuto molto tempo per modificare la mia moto in vista della prima prova degli Assoluti, ad Arma di Taggia, e subito dopo la gara ho dovuto fare ritorno in Australia per sistemare le pratiche burocratiche. Ora &egrave; tutto a posto e abbiamo molto pi&ugrave; tempo a disposizione per lo sviluppo della moto e per testare il set up, in modo da adattare il mezzo al mio stile di guida&rdquo;. Dopo tanti anni in cui hai gareggiato sia in Australia, vincendo praticamente tutto anche con la Nazionale alla Sei Giorni, che negli USA al GNCC, com&rsquo;&egrave; stato il tuo debutto agli Assoluti d&rsquo;Italia e quali differenze hai trovato nelle tipologie di gare e percorsi? &ldquo;Il debutto agli Assoluti d&rsquo;Italia ad Arma di Taggia non &egrave; stato facile per me, per via del fondo delle speciali. Nell&rsquo;Assoluta ho ottenuto un tredicesimo e un dodicesimo posto, mentre a Cavagli&agrave; &egrave; andata decisamente meglio con il settimo. Non avevo mai gareggiato su speciali cos&igrave; strette e tecniche; in Australia e anche negli USA al GNCC i tracciati sono molto pi&ugrave; ampi e veloci. Ora spero di migliorare nella prossima prova di Colliano in Campania, per arrivare al Mondiale con il feeling di guida desiderato&rdquo;. Con quale stato d&rsquo;animo hai affrontato le prime due gare degli Assoluti? &ldquo;&Egrave; stato molto bello e sono stato molto contento di guidare su terreni nuovi e diversi. Sicuramente devo lavorare sui fondi rocciosi delle Extreme Test. Non vedo l&rsquo;ora di migliorarmi sulle tre tipologie di speciali, con l&rsquo;obiettivo di poter diventare davvero competitivo nel Mondiale 2023&rdquo;. Sei la novit&agrave; australiana dell&rsquo;EnduroGP, in una classe super combattuta come la E2: quali obiettivi ti sei posto? &ldquo;Dopo aver visto Wil Ruprecht impiegare tre anni per essere cos&igrave; competitivo, non mi aspettavo di venire in Italia e andare gi&agrave; bene. Occorre per&ograve; imparare le varie condizioni dei tracciati, inoltre sapevo che il percorso di 50 km sarebbe stato impegnativo, ma sono entusiasta di proseguire con questo mio apprendistato, perch&eacute; mi sto impegnando al massimo. Penso che arrivare dall&rsquo;Australia e avere successo, per piloti come Phillips, Merriman e Ruprecht sia stato un grandissimo risultato&rdquo;. Quanto tempo pensi di restare in Italia per l&rsquo;EnduroGP? Si dice che il tuo accordo con la Fantic sia a lunga scadenza, magari anche con un occhio alla Dakar. &ldquo;Con il Team Fantic D&rsquo;Arpa l&rsquo;accordo &egrave; per il 2022, ma io vorrei rimanere qui in Italia almeno tre stagioni, fino a quando non riuscir&ograve; a vincere il Mondiale. Questo &egrave; il mio obiettivo e sto lavorando duramente per ottenerlo. Per la Dakar c&rsquo;&egrave; tempo, perch&eacute; &egrave; tutto molto differente, per tecnica di guida e relativi terreni&rdquo;. &nbsp;La carica dei 300 del Trofeo KTM       

"Con l'Australia ha ottenuto grandi soddisfazioni alla Sei Giorni, ma la pandemia ha fermato le gare nel mio Paese: cos&igrave; ho deciso di misurarmi nell'EnduroGP"

EnduroGP: Daniel Milner, la mina vagante

        Se potr&agrave; essere l'inizio di una nuova era o il ridimensionamento dell'impero della Royal Air Force, dominatrice assoluta negli ultimi sei anni del Mondiale Enduro con i sette titoli vinti da Steve Holcombe (2 EnduroGP, 1 E2, 3 E3, 1 EGP) e i sei di Brad Freeman (2 EnduroGP, 1 EJ, 2 E1, 2 E3), &egrave; ancora presto per dirlo.  Nella foto sotto Steve holcombe e Brad Freeman Certo &egrave; che saranno molte le incognite per i due piloti inglesi della Beta, perch&eacute; senza giocare pi&ugrave; a nascondersi la lista di chi quest&rsquo;anno potrebbe mettere a segno dei sorprendenti blitz &egrave; davvero lunga. Il Circus dell'EnduroGP 2022, che arriva il 6-8 maggio in Spagna e la settimana successiva del 13-15 in Portogallo, rappresenta infatti un chiaro innalzamento del livello qualitativo delle forze in campo, con molte speranze anche per la pattuglia tricolore.  Nella foto sopra Josep Garcia Del resto, un antipasto di quello che potr&agrave; riservare il Mondiale FIM EnduroGP 2022, lo hanno gi&agrave; riservato in parte anche le prime prove degli Assoluti d'Italia, in cui sono riusciti a ritagliarsi uno spazio nella classifica Assoluta diversi azzurri. La lista &egrave; lunga: Andrea Verona, Davide Soreca, Matteo Cavallo, Thomas Oldrati, Davide Guarneri, Samuele Bernardini, il ritrovato Alex Salvini, Matteo Pavoni e, insieme a loro, tanti giovani del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI. In particolare gli Junior: Claudio Spanu, Lorenzo Macoritto, Margan Lesiardo, Enrico Rinaldi, Manolo Morettini, Riccardo Fabris e gli Youth, Kevin Cristino, Alberto Elgari, Daniele Delbono, Lorenzo Bernini, Luca Colorio, Manuel Verzeroli, Thomas Bastiani.  Nella foto sotto Andrea Verona Del resto l&rsquo;EnduroGP 2022 entra anche nell&rsquo;era del nuovo Promoter portoghese, Prime Stadium a cui la FIM ha assegnato la EnduroGP fino al 2032. Prime Stadium, per il 2022, potrebbe avere il brand Husqvarna Motorcycles come title sponsor del Mondiale. Un accordo, che se confermato, dimostrerebbe l&rsquo;interesse del Gruppo&nbsp;Pierer Ag. a sostenere il nuovo Promoter nella valorizzazione dell&rsquo;immagine della EnduroGP. Nel 2017 il Gruppo austriaco support&ograve; gi&agrave; il precedente storico promoter francese con un investimento (rumors ipotizzano circa 120mila Euro) che per&ograve; senza adeguati riscontri coi soldi spesi, portarono alla nascita del Mondiale alternativo WESS.  Nella foto sopra il Team Honda Racing RedMoto World Enduro Team diretto da Matteo Boffelli Ma, lasciamoci alle spalle il passato e guardiamo il presente sottolineando che il 95% dei Team Factory del Mondiale 2022 sono storicamente da anni tutti "Made in Italy". Holcombe (E2) e Freeman (E3) guidano le Beta allestite nel reparto corse guidato da Donato Miglio a Paruzzaro nei pressi del&nbsp;Lago Maggiore. Fabio Farioli a Bergamo gestisce: GASGAS di Verona (E1), KTM di Garcia (E2), Husqvarna con Persson (E3).  Nella foto sopra il Team JET-Zanardo Husqvarna La storica sede di Piacenza Husqvarna Jet-Zanardo: Soreca (E1), Salvini (E2), Buxton (Junior-J2). Nel cuneese a Caraglio, il Team TM-Boano di Jarno Boano: Cavallo (E1), Ruprecht (E2), Pavoni (E3), Puhakainen (Youth).  Nella foto il Team TM-Boano diretto da Jarno Boano Honda-RedMoto Racing a San Pellegrino Terme: Oldrati (E1), Watson (E2), Kytonen (Junior-EJ1) e Francesca Nocera, quest&rsquo;ultima prima ragazza italiana a partecipare a tutto il Mondiale Women. Honda-RedMoto Lunigiana di Aulla (MS): Bernardini (E1), Spanu (Junior-EJ1).&nbsp;  Nella foto il Team Sherco CH Racing diretto da Fabrizio Azzalin  Sherco-CH Racing a Albizzate (VA): Magain (E1), MacDonald (E2), Daniel McCanney (E3), Lesiardo e Zach Pichon (Junior-EJ2-EJ1).  Nella foto sopra il Team Fantic E50  Nella foto sopra il Team Fantic JET Racing&nbsp;  Nella foto il Team Fantic D'Arpa Racing Tre le formazioni Fantic; E50 a Treviglio (BG): Larrieu (E1), Guarneri (E3), Macoritto (Junior-EJ1), Cristino (Youth); D&rsquo;arpa Racing a Desio (MB): Milner (E2), Etchells e Norrbin (Junior-J1-J2), Juupauloma (Youth); Jet-Zanardo a Piacenza: Edmondson e Schiele (Youth).  Nella foto sopra il Team KTM Pro Racing Sport di Alex Belometti &nbsp; Bresciana la KTM Pro Racing di Alex Belometti: Burud e Tinkler (E1), Morettini e la new entry Zilli che si &egrave; per&ograve; infortunato all&rsquo;omero destro (Junior-J1-J2), oltre ad assistere Hubner (E1), Navarro (GASGAS-Junior-J1). Beta Entrophy Enduro di Perugia: Ahlin (Junior-J2), Bernini (Junior-J1).  Nella foto sopra il Team GASGAS GTG-Contect Motogamma Due i giovani GASGAS GTG Motogamma di Brescia: Rinaldi (Junior-J1), Delbono (Youth).  Il Team Oselllini-Husqvarna di Piacenza: Colorio (Youth), Quadri (Junior-J2. Honda True Adventure Academy di Piacenza, che dopo il divorzio da Zilli, starebbe definendo con un giovane portoghese. Team Specia Academy Fantic a Possagno (TV) con lo Youth Bastiani. Ultimo Team italiano in EnduroGP, quello bolognese MotorsportS2 di Alex Salvini con il giovane brasiliano Crivillin (Honda-Borilli-E1). Due le squadre non italiane; dalla Spagna la KTM WP Erik Auge dove spicca il vice iridato E3 Jaume Betriu (quest'ultimo no nxsar&agrave; in gara in Spagna e rpobabilmente anche in Portogallo per la fratt ura di due costole causa caduta in allenamemto la sofrsa settimana), mentre il neo team inglese Husqvarna dell'ex iridato Paul Edmondson, avr&agrave; Jamie McCanney (E1) e Joe Wotton (E3). Una curiosit&agrave;: Edmondson ha deciso di allestire questo team dopo aver ricevuto un pi&ugrave; che lauto compenso per essere stata la controfigura di Daniel Craig nell'ultimo film 2021 sull&rsquo;agente segreto 007. Rumors fondati, vorrebbero inoltre Edmondson gi&agrave; molto vicino alla Triumph come futuro team manager della squadra Factory inglese EnduroGP con piloti &ldquo;Made in England&rdquo; dal 2024. I favoriti, classe per classe  E1 &Egrave; la classe della EnduroGP che insieme alla Junior e alla Youth si potrebbe tingere maggiormente di verde-bianco-rosso. Da due anni la E1 &egrave; tutta italiana con il ventitreenne (li ha appena compiuti il 22 aprile) Verona iridato nel 2020 con la TM, nel 2021 al debutto con la GASGAS. Nella foto sotto la formazione Honda RedMoto Lunignana Team di Gianni Beloni con lo sponsor Mauri Acciai &nbsp;  Tipo acqua e sapone; Verona sembra timido e remissivo, ma in realt&agrave; da quando ha debuttato nel Mondiale non ha mai lasciato spazio a nessuno dei suoi avversari. Quasi irriverente nel modo in cui ha beffato uno alla volta i propri rivali, Verona ha fatto suo prima il titolo iridiato Youth (2017), poi quello Junior EJ1 (2018), poi l&rsquo;Assoluta Junior e Junior e EJ1 (2019). Verona ha superato con coraggio anche la prematura scomparsa a soli 46 anni del pap&agrave; Simone. Nella foto sotto Andrea Verona che con la GASGAS punta al tris iridato &nbsp;  Nelle ultime due stagioni di E1 ha saputo resistere e piegare all&rsquo;ultimo avversai del calibro di Oldrati (2020) e Guarneri (2021). Il Gruppo Pierer AG. a fine 2020 non se lo &egrave; fatto scappare, annunciandolo prima sulla KTM per poi identificarlo come pilota 100% GASGAS EC 250F Factory. Eppure, c&rsquo;&egrave; chi quest&rsquo;anno vorrebbe esorcizzare la superiorit&agrave; di Verona. A partire proprio dai nostri Oldrati, Cavallo, Bernardini, Soreca; ognuno di loro ha proprie motivazioni e tutti e quattro sono in grado di puntare a un gradino del podio. Attenzione, per&ograve;, anche ai due francesi Espinasse e al rientrante Larrieu, al belga Magain e all&rsquo;inglese Jamie McCanney, anch&rsquo;essi con il podio nel mirino. E2 Sar&agrave; un attacco in grande stile con ben sette Case in lotta per il primato. L&rsquo;industria e i rispettivi team 100% &ldquo;Made in Italy&rdquo;. Utopia? Forse, ma mai come quest&rsquo;anno le formazioni italiane, anche se con alcuni piloti stranieri, si presentano per essere super protagoniste. E i piloti? KTM ricandida Garcia alla riconquista del titolo iridato, ma anche TM-Boano non scherza con Ruprecht. Stesso discorso per Beta con Holcombe desideroso di riscattarsi dagli infortuni patiti nel 2021. Honda-RedMoto si candida con Watson con speranze concrete e motivazioni di rivincita dopo le delusioni degli Enduro Estremi. La Fantic debutta con l&rsquo;asso australiano vincitutto Milner. Sherco-CH Racing si affida all&rsquo;imprevedibile velocissimo giovane MacDonald. Nella foto sotto Alex Salvini ritornato quest'anno alla Husqvarna con ik Team JET-Zanardo  JET-Zanardo ha Salvini che ritorna sulla Husqvarna con cui sfior&ograve; quello sfortunato mondiale praticamente gi&agrave; vinto nel 2018, lasciandosi alle spalle l&rsquo;esperienza di pilota-manager con il proprio team S2 Motorsport, ripartendo a testa bassa con l&rsquo;unico obiettivo di essere pilota al 100% lavorando durante l&rsquo;inverno proprio come nel 2013 quando vinse il mondiale di questa classe. s E3 &Egrave; da sei ani (2016-2022) terreno di caccia dei piloti inglesi; quattro titoli vinti da Holcombe e tre da Freeman. Dire chi potr&agrave; battere Freeman &egrave; molto difficile nonostante a marzo in allenamento abbia fratturato la clavicola sinistra con immediata operazione. Nella foto sotto Davide Guarneri con la nuova Fantic 300 2T  Mettere in dubbio la superiorit&agrave; di Freeman sarebbe utopia ma quest&rsquo;anno l&rsquo;asticella si &egrave; alzata di parecchio e sognare per i suoi possibilit&agrave; avversati non costa nulla.  Nella foto sopra lo svedese Persson con l'Husqvarna Anche qui l&rsquo;elenco &egrave; lungo partendo da Betri&ugrave; e dall'inglese Wootton, unici due piloti di questa classe ad avere scelto di gareggiare con le grosse KTM e Husqvarna 500 4T. Al contrario tutti gli altri piloti di spicco della E3 saranno sulle 300 2T: Mikael Persson, Daniel McCanney e i nostri Matteo Pavoni e Davide Guarneri.  Nella foto sopra Matteo Pavoni con la TM del Team Boano al debutto nella E3&nbsp; JUNIOR E YOUTH  Nella foto sopra Lorenzo Macoritto con la Fantic 250 4T del Team E50&nbsp;  Nella foto sopra Claudio Spanu Salvo soprese la pattuglia dei giovani del progetto Pata Talenti Azzurri FMI pu&ograve; puntare davvero in alto. Nella EJ1: Lorenzo Macoritto, Claudio Spanu, Manolo Morettini; nella EJ2: Enrico Rinaldi, mentre lo sfortunato Zilli non si sa ancora quando potr&agrave; rientrare alle gare. Attenzione nella EJ1 soprattutto a Rony Kytonen, Jed Etchells, Sergio Navarro e all&rsquo;ex giovane crossista italiano Yuri Quarti.  Nella foto sopra Kevin Cristino&nbsp; Tra gli Youth favorito &egrave; il piemontese Kevin Cristino anche se Harry Edmondson cercher&agrave; di riscattarsi dalla delusione della seconda posizione del 2021. Da seguire il debutto dei due finlandesi Samuli Puhakainen e Pyry Juupaluoma (Fantic) con occhi puntati anche sugli &ldquo;azzurrini&rdquo; Daniele Delbono, Lorenzo Bernini, Luca Colorio.       

Si apre finalmente questo weekend il Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP con i primi due GP in programma il 06-08 maggio a Lalin nel Nord della Spagna, in una doppia trasferta che continuer&agrave; subito la settimana successiva, il 13-15, in Portogallo a Peso da R&eacute;gua Armamar. Tanti i motivi di interesse, con i riflettori puntati sulla pattuglia tricolore e sul nuovo Promoter Prime Stadium

Mondiale FIM EnduroGP, l'Italenduro per far sognare in grande in Spagna e Portogallo

        Sfida antipasto del Mondiale FIM EnduroGP 2022 il prossimo weekend, nella prima prova del Campionato USA GNCC (Grand National Cross Country Series) che vedr&agrave; l'iridato 2021 della classe E2 Josep Garcia (KTM) confrontarsi con il sette volte Campione del Mondo Steve Holcombe (Beta). Garcia e Holcombe prenderanno infatti parte ai primi tre appuntamenti del GNCC caratterizzati da gare della durata di tre ore su percorso tutto in fuoristrada, con partenza dei partecipanti come in una prova di cross e non come avviene nell'enduro tradizionale con classifica determinata dalla somma delle varie tipologie di prove speciali. Il confronto tra i due attuali fuoriclasse della EnduroGP promette scintille&nbsp;perch&eacute; Garcia nel 2021 non si &egrave; limitato a fare suo il titolo iridato della combattutissima classe E2, ma ha ha vinto anche la classifica assoluta alla Sei Giorni italiana dell'Oltrep&ograve; Pavese Alessandrino. Garcia: "Il piano &egrave; fare del mio meglio e divertirmi"   Garcia e Holcombe si troveranno ad affrontare i migliori speciali di queste gare Usa, tra cui il plucampione Robert Taylor (KTM) e diversi altri piloti di primissimo piano. "Dopo molti anni, ho finalmente avuto la possibilit&agrave; di andare negli Stati Uniti e correre nel GNCC" Garcia, ha raccontato -. &ldquo;&Egrave; stato un mio obiettivo di vecchia data fare alcune gare GNCC e quest'anno, grazie a KTM Factory Racing e KTM USA, ho realizzato questo mio sogno. L'allenamento invernale per me &egrave; andato molto bene. Abbiamo apportato alcuni miglioramenti alla moto in Italia con il team diretto da Fabio Farioli e mi sento decisamente bene e pronto per una nuova sfida. Non c'&egrave; pressione, quindi il piano &egrave; andare l&igrave;, fare del mio meglio e divertirmi". Holcombe: "Ho gran rispetto dei piloti del GNCC, non faccio previsioni"   "Non vedo l'ora di correre questa prima prova del GNCC 2020 - Holcombe, ha commentato sui propri sociali media -. Essere in grado di andare in America e provare in prima persona come competere in alcuni eventi GNCC, &egrave; qualcosa che volevo fare da diversi anni. Finora non ero mai stato in grado di poterlo fare e grazie a Beta ho concretizzato questo mio sogno. Non faccio previsioni, perch&egrave; ho un enorme rispetto per i piloti americani del GNCC negli Stati Uniti e devo ricordare che questo fa parte della mia preparazione al Campionato del Mondo EnduroGP. Ma se posso, lo mescoler&ograve; con i ragazzi come meglio posso. Si tratta davvero di sperimentare qualcosa di nuovo, fare il meglio che posso, divertirmi a far parte di una serie di gare diversa e arrivare a correre e allenarsi con nuovi piloti&rdquo;. I tre round GNCC di apertura  19-20 febbraio, Union, SC 5-6 marzo, Palakta, FL 12-13 marzo, Washington, GA       

La prima prova del Campionato USA vedr&agrave; l'iridato 2021 della classe E2 confrontarsi con il sette volte Campione del Mondo. Una sfida che promette scintille

EnduroGP, Garcia vs Holcombe: l'antipasto del Mondiale è nel GNCC

Si rinnova la partnership sportiva tra Husqvarna Motorcycles e il team JET Zanardo per la stagione 2022. La squadra, quasi interamente rinnovata, si prepara per le prossime edizioni degli Assoluti d&rsquo;Italia e del Mondiale EnduroGP con l&rsquo;obiettivo di dimostrare di essere competitiva ad alti livelli. Esperienza e talento sono sicuramente gli ingredienti che caratterizzano la nuova composizione del Team.  Dakar, incredibile Petrucci: chiude terzo con la KTM nella quarta tappa  ALEX SALVINI AL VIA   La novit&agrave; pi&ugrave; importante &egrave; il ritorno di Alex Salvini in sella a una Husqvarna FE 450. A poche ore dai festeggiamenti per il nuovo anno, Alex si &egrave; gi&agrave; messo al lavoro con la sua nuova Husky con la grinta e la voglia di far bene che da sempre lo contraddistinguono. Determinato come &egrave; nella sua indole, il pilota emiliano &egrave; entusiasta del feeling ritrovato con la moto e vuole difendere il titolo Italiano di classe dello scorso anno. Focus stagionale anche sul mondiale, dove Alex dar&agrave; il massimo per portare la sua quattro e mezzo a podio.  Soddisfazione per i tanti fan di Davide Soreca e per il titolare del Team Franco Mayr, che per il secondo anno consecutivo ritrova il pilota ligure su una Husqvarna FE 250 a difendere i colori della squadra nella classe 250 4T. Campione del mondo nel 2014 e pluri campione Italiano, Davide &egrave; determinato a migliorare la 4&deg; posizione di classe dello scorso anno agli Assoluti d&rsquo;Italia e ad alzare l&rsquo;asticella dei risultati nelle gare di EnduroGP.  Novit&agrave; dalla Nuova Zelanda   Viene dalla lontana Oceania il terzo alfiere del Team, Tom Buxton, ha 23 anni ed &egrave; originario di Helensville (Nuova Zelanda). Nel 2021 ha concluso il National Enduro Series al secondo posto assoluto ed &egrave; in Italia per partecipare agli Assoluti e per confrontarsi con i big del mondiale nella classe Junior. Il Team gli affida una FE 350, moto che gi&agrave; conosce per i suoi trascorsi agonistici in terra neozelandese.  Alex Salvini: &quot;Dopo due anni caratterizzati dagli infortuni, ho deciso di dare una svolta radicale per trovare nuovi stimoli. Come dimenticare la Husqvarna che nel 2018 mi ha fatto sognare? Inoltre, il feeling con il team JET Zanardo &egrave; sempre stato fantastico e quindi eccomi qui nuovamente! Con qualche anno in pi&ugrave; ma con la stessa voglia di correre&quot;  Appuntamento ad Arma di Taggia (IM) il 5 marzo per vedere Alex Salvini, Davide Soreca e Tom Buxton all&rsquo;esordio stagionale nella prima gara degli Assoluti d&rsquo;Italia di Enduro.  Dakar, Petrucci dopo la quarta tappa: &quot;Sapevo di essere veloce, ma non cos&igrave; tanto&quot; 

Il Team piacentino al via del Campionato Mondiale FIM EnduroGP e agli Assoluti d&#39;Italia con Alex Salvini nella classe E2 e 450 4T, Davide Soreca nella E1 e 250 4T, spazio nella Junior per il giovane neozelandese Tom Buxton

Enduro: Husqvarna rinnova con il team Jet Zanardo per il 2022

        Pi&ugrave; che una storia, quella di Albin Norrbin &egrave; una favola ambientata tra le foreste della Svezia, dove d&rsquo;inverno, la neve e il ghiaccio ricoprono muschi e licheni tra infinite pinete dove puoi intravvedere le ombre dei vetter, le fantasiose creature del bosco appartenenti all&rsquo;immaginazione della cultura popolare dei Paesi nordici. Sei giorni enduro 2021: l'Italia &egrave; campione del mondo La storia di Albin   La favola ha inizio a sei anni, quando Albin riceve in regalo da pap&agrave; Nicklas (che correva nel Cross) una piccola KTM da Minicross, e dopo averla mangiata con gli occhi, ci sale in sella, la mette in moto e inizia a guidarla nel giardino di casa. Da l&igrave; al 2021 c&rsquo;&egrave; sempre stata una moto da Fuoristrada nella vita e nella carriera di Albin Norrbin. Il quale, lo scorso 10 ottobre a Santiago do Cacem in Portogallo, ha illuminato la sua carriera di pilota del Nuovo Millennio vincendo con un GP d&rsquo;anticipo il campionato mondiale FIM EnduroGP della classe Youth, portando sul gradino pi&ugrave; alto del podio la Fantic XE 125 2T. Norrbin ha riportato la Svezia a vincere un titolo iridato interrompendo un digiuno che durava da ben 18 anni. Ovvero dagli ultimi due Mondiali conquistati nel 2003 da Peter Bergvall con la Yamaha 250 4T e da Anders Eriksson con l&rsquo;Husqvarna 400 4T. Quando hai debuttato nell&rsquo;Enduro? &ldquo;Ho debuttato nel 2014 alle Winter Series in Svezia, ma avevo gi&agrave; corso qualche anno prima alcune gare a livello amatoriale". Hai per&ograve; iniziato con il Cross.  "Si, la mia prima gara di Cross l&rsquo;ho corsa a sei anni".  Il tuo curriculum agonistico quando ha conosciuto la svolta?  "Nel 2018-2019 ho corso nell&rsquo;Enduro con l&rsquo;Husqvarna 125 2T, poi nel 2020 con una Sherco 300 2T. Nel 2018 ha vinto il campionato giovanile svedese, nel 2019 sono stato vice campione europeo U21 e sempre secondo in Svezia nella J1&rdquo;. Come ti sei avvicinato all&rsquo;Enduro? &ldquo;Vicino a casa avevo un piccolo percorso da Enduro nel quale giravo con la mia Minicross 65 cm&sup3;. Poi nel 2014 ho preso parte alla prima gara di Enduro che ho praticato definitivamente dal 2019. Anche mio padre aveva corso nel Cross per poi passare all&rsquo;Enduro".  Hai avuto un&rsquo;infanzia da pilota off-road, molto diversa rispetto ai tuoi coetanei perch&eacute; parliamo di specialit&agrave; in cui occorre lavorare molto. "Sicuramente &egrave; stato difficile organizzare tutto per correre nell&rsquo;Enduro; soprattutto trovare il tempo per allenarsi molto e conciliare gli impegni con la scuola. Certo, i miei amici in Svezia hanno avuto una vita pi&ugrave; convenzionale. Per&ograve; ho sempre desiderato diventare un pilota e sono consapevole della scelta di vita che ho fatto grazie anche alla mia famiglia&rdquo;. Come sei riuscito ad abbinare l&rsquo;Enduro e lo studio? &ldquo;Ho frequentato la scuola superiore per tre anni. Ogni mattina mi allenavo e al pomeriggio andavo a scuola. Questo abbinamento ha funzionato molto bene, sono stato in grado di allenarmi adeguatamente&rdquo;. Sei l&rsquo;ultimo rappresentante della nuova generazione di campioni dell&rsquo;Enduro svedese in una specialit&agrave; che ha visto ciclicamente protagonisti piloti di altre Nazioni. &ldquo;Ho sempre seguito l&rsquo;evoluzione dei campioni dell&rsquo;Enduro. Da quando eravamo noi svedesi a vincere, poi sono arrivati gli italiani, i finlandesi, gli spagnoli, i francesi e ora gli inglesi. Spero che assieme a me anche Max Ahlin e alcuni altri giovani svedesi possano riportare in alto il nostro Paese nell&rsquo;Enduro&rdquo;. Dalla Svezia sei venuto a correre in Italia con il Fantic D&rsquo;Arpa Racing Team guidato da Marco D&rsquo;Arpa, imprenditore di Palermo nell&rsquo;impiantistica di aspirazione, mentre la base tecnica &egrave; a Seregno, in Brianza. Come &egrave; nata questa collaborazione? &ldquo;Abbiamo iniziato a parlarci nel 2019 ma avevo gi&agrave; firmato con il distributore Sherco in Svezia. Poi D&rsquo;Arpa ha commentato alcuni miei post sui social e a ottobre 2020 mi ha scritto per chiedermi se fossi interessato a guidare la Fantic XE 125. Volevo per&ograve; capire chi fossero gli altri componenti della squadra: ho conosciuto il ds Diego Morganti, il tecnico Roberto Cesana e il minder Giuliano Mancuso, nel corso di un test privato a met&agrave; novembre. Provata la moto ho subito scelto di andare con loro con l&rsquo;unico obiettivo per&ograve; di avere un po&rsquo; di tempo per crescere. Invece abbiamo vinto subito il Mondiale!&rdquo;. Com&rsquo;&egrave; stata l&rsquo;accoglienza della squadra? &ldquo;Mi hanno accolto in modo molto caloroso: sono arrivato in Italia con il mio furgone accompagnato da mia mamma per incontrarmi con Morganti, che mi ha portato a Desio, nell&rsquo;appartamento dove ho vissuto nel 2021. Inizialmente ho faticato un po&rsquo; per individuare dove trovare supermercati, ristoranti e anche le piste per allenarmi. Poi &egrave; stato tutto molto pi&ugrave; semplice perch&eacute; volevo soltanto allenarmi bene per essere tra i protagonisti della Youth al Mondiale&rdquo;. Come descriveresti il tuo team? &ldquo;La squadra &egrave; come una famiglia, in cui tutti siamo coinvolti in ogni situazione. Facciamo di tutto per far funzionare le cose al 110% all&rsquo;interno del team. Stare con Jed Etchells, Kevin Cristino, lo stesso Mancuso e con i tecnici &egrave; come vivere in famiglia&rdquo;. Tra presente e futuro   Come ti sei preparato per affrontare il 2021? &ldquo;A dicembre ho iniziato ad allenarmi ma dopo tre settimane mi sono ammalato, rimanendo fermo due mesi. &Egrave; stato un inverno difficile perch&eacute; sono tornato a guidare la Fantic XE 125 a soltanto due settimane dalla prima gara, ma poi la situazione &egrave; subito migliorata&rdquo;. Parlando dell&rsquo;Italia, nel 2021 hai conosciuto la realt&agrave; degli Assoluti prima di partire per il Mondiale. Com&rsquo;&egrave; stato il tuo periodo di adattamento alla nostra mentalit&agrave;, piuttosto lontana rispetto a quella svedese? &ldquo;I percorsi degli Assoluti d&rsquo;Italia sono molto diversi da quelli del campionato svedese. Da voi ci sono molte pi&ugrave; rocce, pietre, e il terreno &egrave; molto compatto; quindi tracciati pi&ugrave; veloci rispetto alla Svezia. Gli Assoluti d&rsquo;Italia sono come l&rsquo;EnduroGP, e un pilota ambizioso pu&ograve; allenarsi molto bene per il Mondiale&rdquo;. Pensando all&rsquo;esperienza acquisita nel 2021 in Italia, &egrave; stato tutto perfetto o avresti voluto fare anche meglio? &ldquo;Avrei voluto arrivare alle gare pi&ugrave; preparato, come ho detto sono stato ammalato per circa due mesi e non mi sono potuto allenare bene&rdquo;. Nel Mondiale Youth ti sei trovato come avversari quattro piloti di altri due team con la tua stessa Fantic XE 125 2T. &ldquo;Penso che la Fantic abbia fatto un&rsquo;ottima scelta schierando tre team e cinque piloti per il mondiale Youth: con me, Edmondson, Cristino, Fabris e Delbono. La Fantic ha dato un&rsquo;ottima opportunit&agrave; a tutti noi per crescere&rdquo;. Il 2021 ha rappresentato la tua prima volta in un team ufficiale della Youth, cos&rsquo;&egrave; cambiato rispetto alle tue precedenti esperienze in Svezia? &ldquo;Gli Assoluti d&rsquo;Italia sono pi&ugrave; impegnativi rispetto al campionato svedese. &Egrave; stato molto pi&ugrave; difficile iniziare con le gare in Italia, perch&eacute; bisogna sempre avere una buona velocit&agrave; su ogni tipo di terreno. Questa caratteristica per&ograve; mi ha anche aiutato a crescere e ora so di poter essere protagonista in ogni condizione&rdquo;. A livello di guida dove pensi di essere migliorato quest&rsquo;anno? &ldquo;Penso al terreno compatto, per&ograve; ho sempre amato gareggiare sul terreno sabbioso che resta il mio preferito&rdquo;. Il trionfo nel mondiale Youth &egrave; stato perentorio: in Portogallo e Italia sei stato sempre secondo e primo, poi in Estonia e Svezia due doppie vittorie e gran finale con altre quattro vittorie tra Francia e Portogallo. &ldquo;Penso di essere stato il pilota pi&ugrave; costante. All&rsquo;inizio mi sentivo come se avessi gi&agrave; molta esperienza; in realt&agrave; ne avevo poca e ho soltanto cercato di non andare oltre i limiti. Dopo la prima gara in Portogallo ho capito di avere buone possibilit&agrave;. Dopo il GP Italia sono tornato in Svezia per allenarmi e questo mi ha aiutato molto per le restanti gare&rdquo;. In Estonia e Svezia sei stato praticamente imbattibile. &ldquo;S&igrave;, in Estonia e Svezia il terreno era il mio preferito cos&igrave; sono sempre stato molto veloce. Certamente la squadra mi ha aiutato molto, rendendo tutto perfetto".  Qual &egrave; il tuo pilota preferito?  "Attualmente Brad Freeman, prima era Matthew Phillips. Brad ha uno stile di guida sciolto e vederlo guidare &egrave; un piacere: mi motiva a superare i miei limiti per essere pi&ugrave; veloce&rdquo;. Qual &egrave; stato l&rsquo;avversario pi&ugrave; difficile da battere quest&rsquo;anno? &ldquo;Harry Edmondson &egrave; stato il pi&ugrave; difficile nonostante qualche sua difficolt&agrave; in alcune gare. Ma &egrave; stato pericoloso fino all&rsquo;ultimo&rdquo;. Quale gara ti &egrave; piaciuta di pi&ugrave; tra i sei Gran Premi disputati? &ldquo;Tutte le gare sono state belle e combattute. Comunque il primo GP in Portogallo, a giugno, &egrave; stato difficile perch&eacute; ero al mio debutto nel Mondiale; un momento speciale nella mia carriera&rdquo;. A chi vorresti dedicare la vittoria del tuo titolo Youth? &ldquo;Alla mia famiglia che mi ha sempre supportato in questi miei 14 anni di gare. Alla squadra e al mio meccanico Fabio Poli. Fabio ha la mia stessa et&agrave; e si occupa della mia moto come se fosse un meccanico con 10 anni di esperienza. E invece il 2021 ha rappresentato la sua prima stagione di gare&rdquo;. Cosa farai nel 2022? &ldquo;Correr&ograve; sempre con il Fantic D&rsquo;Arpa Racing Team nel mondiale Junior&rdquo;. Alla Sei Giorni, con la Nazionale svedese hai chiuso sul terzo gradino del podio della Junior dietro Italia e Francia. Troppo forte la nostra squadra? &ldquo;Per noi svedesi &egrave; stata una buona Sei Giorni anche se io con la 125 2T ho rallentato un po&rsquo; la squadra del Trofeo Junior. Eravamo consapevoli delle potenzialit&agrave; della Francia, mentre l&rsquo;Italia &egrave; stata davvero imbattibile&rdquo;. Manubri larghi: Enduro Trial, il campionato "dimenticato"       

"In Italia, con la Fantic e D&rsquo;Arpa Racing, ho trovato una seconda famiglia. Gli Assoluti, con tracciati cos&igrave; veloci, sono stati un eccellente allenamento per il Mondiale. Dopo il titolo Youth, nel 2022 correr&ograve; nella Junior"

EnduroGP: l'intervista ad Albin Norrbin, vincitore del Mondiale Youth 2021

Nello sport, in qualsiasi sport, dal motociclismo al ciclismo, passando per il nuoto e il tennis, e la Formula 1, spesso capita di assistere a lotte tra campioni. Nella classe E1 della EnduroGP 2021, finalmente, questa lotta &egrave; &ldquo;Made in Italy&rdquo;: Matteo Cavallo, Davide Guarneri, Andrea Verona sono protagonisti... del Mondiale ma anche di una inedita intervista tripla!  Enduro: Will Ruprecht, il canguro volante  Chiacchierata a tre   Vi aspettavare una stagione 2021 da assoluti protagonisti, considerando l&rsquo;alto livello tecnico dei vostri rivali?  CAVALLO: &ldquo;L&rsquo;obiettivo era quello di essere competitivi e lottare per il titolo degli Assoluti e della EnduroGP. Una volta provata la moto, ho capito le potenzialit&agrave;. Durante l&rsquo;inverno ci siamo allenati bene, con buoni risultati gi&agrave; dalle prime gare. Ora devo soltanto recuperare dal mio infortunio&rdquo;.  GUARNERI: &ldquo;Ho iniziato con il Team E50 Racing, debuttando in sella alla Fantic 125 2T. Una moto che mi ha fatto ritornare un po&rsquo; al passato, vincendo in anticipo il titolo italiano con anche ottimi risultati nell&rsquo;Assoluta. In sella alla 250 4T &egrave; stato tutto favorevolmente sorprendente, grazie al team e alla Fantic&rdquo;.  VERONA: &ldquo;Tutti e tre abbiamo debuttato con una nuova moto. Guarneri, negli Assoluti, ha corso con la 125 2T; non potevo avere un suo riferimento come tempi delle speciali perch&eacute; al Mondiale ha cambiato classe. Io e Cavallo, invece, ci eravamo gi&agrave; confrontati agli Assoluti&rdquo;.  Ognuno di voi ha sicuramente una precisa idea degli altri. Raccontatecele!  C: &ldquo;Andrea e Davide mi hanno impressionato per la loro velocit&agrave; su tutti i tipi di terreno e per la costanza. Ci conosciamo da un po&rsquo; di anni e li stimo, sia come piloti che come persone. Sono contento di essere con loro nella E1, dove cercher&ograve; di tornare al pi&ugrave; presto ad altissimo livello&rdquo;.  G: &ldquo;Avevo gi&agrave; visto le potenzialit&agrave; di Cavallo e Verona. Sono due bravissimi ragazzi, anche al di fuori dell&rsquo;ambito moto; oggi non &egrave; facile trovare persone come loro, soprattutto nell&rsquo;ambito agonistico. Ho una buona relazione con tutti e due. Nella mia esperienza, vedere due piloti giovani che vanno forte &egrave; una grande soddisfazione. Sono contento che posso dargli del filo da torcere&rdquo;.  V: &ldquo;Mi aspettavo che sarebbero stati due avversari tosti, al Mondiale. Guarneri si &egrave; dimostrato molto forte ed &egrave; il mio avversario principale nella E1. Cavallo si &egrave; infortunato e non &egrave; riuscito a correre i primi due GP. In Estonia ha faticato, in una gara difficile. Al momento &egrave; al comando dell&rsquo;Italiano 250 4T ma ci giocheremo il titolo all&rsquo;ultima prova&rdquo;.  Che voto vi dareste a questo punto della stagione?  C: &ldquo;Forse un 6, per incoraggiamento. Sono abbastanza contento dei risultati ottenuti. Sono primo nell&rsquo;Italiano 250 4T, dove ho vinto diverse giornate&rdquo;.  G: &ldquo;&Egrave; difficile darsi un voto, perch&eacute; ogni stagione &egrave; diversa. Sono partito nell&rsquo;italiano con la 125 2T, collaborando attivamente con la Fantic. Il mio Mondiale l&rsquo;ho iniziato senza un obiettivo preciso. Impossibile darmi un voto preciso, ma il giudizio &egrave; positivo&rdquo;.  V: &ldquo;Un inizio di stagione in salita per il cambio moto, ma gara dopo gara siamo cresciuti. Ho cominciato tardi con i test e c&rsquo;era molto da imparare, adattare, sviluppare. Mi darei un 8&rdquo;.  Siete i migliori piloti della categoria E1. Vi sentite anche i migliori italiani della EnduroGP?  C: &ldquo;Non posso dire di essere tra gli italiani pi&ugrave; veloci, perch&eacute; in Estonia rientravo alle gare; subito dopo c&rsquo;&egrave; stata la Svezia e le mie condizioni non potevano essere delle migliori. In Svezia, nel Day 2, sono pure caduto. Prima dell&rsquo;infortunio, per&ograve;, ero competitivo&rdquo;.  G: &ldquo;Cerco di dare il mio meglio nell&rsquo;Enduro, dove le condizioni sono diverse a ogni gara e prova speciale. Cercare di rendere al meglio, smussando i punti deboli e migliorando i punti forti. Sono comunque soddisfatto dei risultati ottenuti&rdquo;.  V: &ldquo;Sono soddisfatto dei miei risultati ottenuti in E1 ed EnduroGP. In Estonia ho vinto anche qualche speciale Assoluta con buoni tempi anche nelle altre prove&rdquo;.  Le vostre squadre sono considerate le migliori della EnduroGP. Quali sono i punti di forza dei team per cui gareggiate?  C: &ldquo;La forza del Team Boano &egrave; il lavoro di squadra e il fatto di essere una famiglia, dove tutti cercano di farti sentire a proprio agio e incoraggiarti nei momenti difficili. L&rsquo;obiettivo, per tutti, &egrave; vincere&rdquo;.  G: &ldquo;Nel Team E50 il dialogo &egrave; ottimo tra team manager, capo meccanico, la Fantic e me. Mi danno fiducia e riescono ad ascoltare le mie esigenze e i miei consigli. Siamo partiti come nuovo team Fantic senza particolari aspettative e questo ha creato distensione. Il vantaggio di Cavallo &egrave; che, tornando al Team TM-Boano, ha trovato un ambiente dove si &egrave; sempre trovato bene, in aggiunta allo stimolo di guidare la moto campione del Mondo 2020. Il vantaggio di Verona &egrave; che ha alle spalle il Gruppo KTM, oltre a essere campione in carica&rdquo;.  V: &ldquo;Aver portato al debutto la GASGAS nella EnduroGP &egrave; una grande soddisfazione, cos&igrave; come essere anche l&rsquo;unico pilota a rappresentare questo brand&rdquo;.  Qual &egrave; la dote che amate di pi&ugrave; delle vostre moto con motore quattro tempi?  C: &ldquo;Ho ereditato la moto 2020 di Andrea. La configurazione &egrave; abbastanza simile, con ulteriori sviluppi. Mi trovo benissimo, come prestazioni facilit&agrave; di guida. Ha un motore incredibile; telaio e ciclistica che ti permettono di spingere al massimo, con molta istintivit&agrave;&rdquo;.  G: &ldquo;Della Fantic 250 4T mi piace il modo in cui abbiamo sviluppato le mappature e la curva del motore, che spinge progressivamente&rdquo;.  V: &ldquo;Il motore &egrave; molto lineare e quando il terreno diventa impegnativo e tecnico, si utilizza facilmente. Punto di forza sono anche le sospensioni WP, che rendono la moto veloce, stabile e sensibile anche nei tratti pi&ugrave; difficili&rdquo;.  Qual &egrave; stato il momento pi&ugrave; bello e quale il pi&ugrave; difficile della vostra stagione?  C: &ldquo;Nel primo caso penso alle due giornate di Assoluti d&rsquo;Italia a Custonaci, dove abbiamo ottenuto risultati incredibili con il Team TM-Boano, il podio completo nell&rsquo;Assoluta con Ruprecht e Macoritto. Il momento pi&ugrave; brutto, a Castelli Calepio, dove mi sono fratturato il piede sinistro. Da l&igrave; ho capito che tutto sarebbe stato in salita&rdquo;.  G: &ldquo;Bella soddisfazione vincere la domenica in Portogallo e in Svezia, dove arrivare primo con un moto italiana &egrave; stato un valore aggiunto 100%. Il momento pi&ugrave; difficile &egrave; quello che deve venire nel corso della stagione; gli impegni sono fitti&rdquo;.  V: &ldquo;La gara a Castelli Calepio, dove ho vinto l&rsquo;Assoluta, &egrave; stata una grandissima soddisfazione, che mi ha ripagato del lavoro. I momenti pi&ugrave; brutti... i risultati delle prime gare, in cui nella classifica Assoluta non ero ancora competitivo&rdquo;.  Nella Sei Giorni, fate parte dell&rsquo;Italia in Maglia Azzurra al Trofeo Mondiale. Come vorreste vivere questa esperienza, finalizzata al risultato di squadra? Dovrete mettere da parte le vostre rivalit&agrave; e lottare insieme contro i campioni in carica degli USA e le quattro star della Gran Bretagna.  C: &ldquo;Sono felice di fare parte del Trofeo, anche se non sar&ograve; al massimo delle mie potenzialit&agrave;. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di ottenere il migliore risultato possibile. Dopo la Svezia, comincer&ograve; subito l&rsquo;allenamento con la E3, per dare il massimo contributo alla squadra&rdquo;.  G: &ldquo;La Maglia Azzurra &egrave; sempre stato mio obiettivo, da quando ho lasciato il Cross per l&rsquo;Enduro. Ne ho fatte tante: quest&rsquo;anno saranno 12. Non &egrave; soltanto lottare per un risultato di classe, lo scopo &egrave; riuscire a fare squadra in uno sport individuale. Se indossi la Magia Azzurra, devi rispettare delle regole in uno stile organizzato, quasi militarizzato. Alla mia prima Sei Giorni, chiusi una giornata nonostante un problema tecnico alla moto. Non ho mai mollato, proprio per il risultato di squadra&rdquo;.  V: &ldquo;&Egrave; un onore rappresentare l&rsquo;Italia alla Sei Giorni. Il nostro &egrave; una buon quartetto, in cui mi trovo bene. Gli USA saranno avversari tosti, come pure la Gran Bretagna. Per&ograve; anche noi siamo una bella squadra, sia nel Trofeo Mondiale che nel Trofeo Junior&rdquo;.  Enduro, Enrico Rinaldi: &quot;Mi manda pap&agrave;&quot; 

Cosa pensano uno dell&rsquo;altro, delle loro rivalit&agrave;, delle loro squadre e delle loro moto. Ma soprattutto... Cosa pensano della Sei Giorni dove, per una volta, saranno alleati

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