Quando ancora l&#39;ufficializzazione del contratto di Valentino Rossi con Yamaha non &egrave; arrivata, nonostante il Dottore abbia dichiarato di voler correre almeno fino al 2020, ecco che in sua &ldquo;difesa&rdquo;, &egrave; arrivato Carmelo Ezpeleta, Ceo Dorna che, intervistato dal quotidiano spagnolo AS ha parlato del suo futuro in Motogp e di quello di Rossi. Le polemiche infatti non mancano e sono in molti, data la veneranda et&agrave; (motociclisticamente parlando) di Rossi che a febbraio ha compiuto 39 anni, che continuano a porsi la domanda su quando il nove volte campione del mondo decider&agrave; di appendere il casco al chiodo. Ma entrambi, dalle parole del Capo della Motogp si capisce che per il momento non hanno intenzione di lasciare, del resto quando uno continua a divertirsi perch&eacute; smettere?    SE UNO SI DIVERTE... - &rdquo;Perch&eacute; dovrebbe ritirarsi? - sentenzia Ezpeleta - &Egrave; tra i primi e si diverte. Per me &egrave; lo stesso. Se non mi divertissi me ne andrei, ma fino a quando non accade...&rdquo; In effetti anche il Ceo Dorna di anni ne ha 72, ma per il momento non intende lasciare il suo ruolo dirigenziale a nessuno, anzi, continua a far programmi a lungo termine guardando anche al 2020 quando a far parte dei GP dovrebbe arrivare quello della Finlandia arrivando a 20 Gp totali (19 quest&#39;anno con l&#39;introduzione della Thailandia). E non solo, Capo Ezpeleta vola ancora pi&ugrave; in alto:&rdquo;in lizza per i prossimi anni ci sono anche Indonesia, Messico, Cina, India, Ungheria, Kazakistan e Brasile.&rdquo;    ANCORA ROSSI &ndash; Poi Ezpeleta torna di nuovo a parlare di Rossi e del suo futuro in Motogp dopo la carriera da pilota. Valentino, durante i test invernali appresa la notizia che il team Tech3 dal 2019 lascer&agrave; Yamaha, ha detto che l&#39;idea di portare un team tutto suo in Motogp sarebbe allettante, ma che vorrebbe farlo una volta che smetter&agrave; di correre, non adesso. Carmelo Ezpeleta ha quindi colto la palla al balzo ribadendo il concetto e tranquillizzando gli innumerevoli fans del Dottore sul suo futuro:&rdquo;quando andr&agrave; in pensione Rossi continuer&agrave; in Motogp in qualche modo e ha gi&agrave; detto che, fino a quando corre, non avr&agrave; una squadra, perch&eacute; vuole farla per bene. Magari non vincer&agrave;, ma &egrave; comunque l&igrave;, e nel 2017 ha vinto un GP, cosa che &egrave; molto difficile da fare. Conosce se stesso meglio di chiunque altro e non &egrave; in gara per perdere tempo, &egrave; qualcosa che fa da quando aveva 16 anni ed &egrave; il suo modo di vivere&rdquo;. 

Il Ceo Dorna ha parlato del futuro di Rossi e del suo:&rsquo;finch&eacute; uno si diverte perch&eacute; non continuare?&rsquo;

Ezpeleta su Rossi: &rsquo;In un modo o nell&#39;altro rester&agrave; in Motogp&rsquo;

La diatriba sulle ombrelline sollevata dalla decisione della Formula 1 di non averle pi&ugrave; in griglia di partenza, ha scatenato un polverone mediatico pi&ugrave; grande di quello che tutti si sarebbero aspettati. Le prime ad essere risentite (giustamente) sono state le stesse grid girl che hanno perso il lavoro, ma la polemica &egrave; continuata soprattutto per la Motogp che in un primo momento non si era espressa in merito. A parlare e a mettere a tacere ogni dubbio, &egrave; stato per&ograve; il Presidente della Dorna Carmelo Ezpeleta che ha confermato le ombrelline in Motogp per gli anni a venire.    GIRL POWER - &ldquo;Le donne hanno gli stessi diritti degli uomini &ndash; ha dichiarato Ezpeleta in un&#39;intervista rilasciata a Europa Press &ndash; in nessun Paese &egrave; proibito. A noi non sembra giusto che ci siano alcuni posti di lavoro in Motogp che non possono fare anche le donne. Abbiamo donne pilota, donne ingegnere, donne che si occupano di telemetria. Tutti i lavori in Motogp possono essere fatti da donne e uomini.&rdquo; Un Carmelo Ezpeleta convinto pi&ugrave; che mai della sua scelta e al quale piacerebbe che pi&ugrave; donne facessero parte del mondo delle due ruote. &ldquo;Non lasceremo che nessun lavoro non sia disponibile per le donne nel campionato del mondo di Motogp. &ndash; ha proseguito &ndash; Sono gli sponsor che selezionano il prsonale che deve comparire nella griglia e devono sempre rispettare le leggi del Paese in cui si svolge la gara. Queste persone disegnano dei numeri che indicano ciascuna delle linee della griglia e in ognuno di essi viene posizionata una persona. A volte sono ragazzi, a volte sono ragazze e a volte sono ragazzi e ragazze e le cose rimarranno cos&igrave; perch&egrave; la legge non &egrave; cambiata da nessuna parte.&rdquo; Poi conclude: &ldquo;Se in Formula 1 hanno deciso in modo diverso immagino che ci abbiano pensato e preso la decisione che reputavano pi&ugrave; opportuna.&rdquo; 

Il CEO Dorna: &rsquo;Le donne hanno gli stessi diritti degli uomini&rsquo; &nbsp;

La MotoGP conferma le ombrelline, Ezpeleta non cambia idea

Officine Farneto, location post-industriale situata a pochi metri dallo Stadio Olimpico, Foro Italico e Coni (le &ldquo;sedi&rdquo; romane dello sport), &egrave; stato teatro della presentazione della prima edizione della FIM Enel Moto-E World Cup. Di cosa si tratta? E&rsquo; il campionato dedicato alle moto elettriche, che prender&agrave; il via dalla stagione 2019 all&rsquo;interno del programma del motomondiale.  GARANZIA DORNA. E NON SOLO&hellip; - Gi&agrave;, perch&eacute; se negli anni passati ci avevano provato prima la UEM (unione motociclistica europea) e poi direttamene la FIM (federazione internazionale) a far decollare il campionato delle moto &ldquo;silenziose&rdquo;, adesso sembra arrivato il momento giusto per fare sul serio. Perch&eacute; di mezzo ci sono la Dorna (organizzatore insieme alla FIM), Enel come main sponsor e una realt&agrave; (attualmente la pi&ugrave; innovativa e tecnologica del settore) come l&rsquo;italiana Energica, pronta a mettere a disposizione le moto per questo che sar&agrave; un vero e proprio monomarca.    VIP DEL PADDOCK - Il &ldquo;peso&rdquo; dell&rsquo;iniziativa, oltre a quello di questi nomi importanti pronti a metterci soldi e faccia, si &egrave; percepito anche in base ai tanti personaggi che hanno partecipato alla presentazione romana. Forse la pi&ugrave; importante, del settore delle due ruote mai ospitata finora nella citt&agrave; eterna. E questo la dice lunga sull&rsquo;investimento fatto dagli attori in campo: tra i circa 300 invitati, addetti del settore e rappresentanti della stampa mondiale, c&rsquo;erano ovviamente i &ldquo;padroni di casa&rdquo; Ezpeleta e Ippolito, c&rsquo;era l&rsquo;a.d. di Enel, Francesco Starace, Livia Cevolini di Energica e (tramite messaggio) anche il ministro per lo Sport, Luca Lotti. Non mancavano nomi famosi dei box della MotoGP come Tardozzi, Guidotti, Cecchinello, Fiorani e Poncharal ma anche Davide Giugliano, Marco Chini (ex-Honda SBK) e Silvio Manicardi della FIM Europe.&nbsp;    CAPIROSSI SVELA I NUMERI DELLA MOTO - E c&rsquo;era anche Loris Capirossi, testimonial e &ldquo;pilota sviluppo&rdquo; di questa iniziativa, che ha fatto il suo ingresso trionfale nella sala&nbsp;guidando tra i finti cordoli &quot;bianco-verdi&quot;&nbsp;la silenziosissima Energica. &ldquo;Questa moto &egrave; bella &egrave; divertente - dice Capirex&nbsp; - non ha buchi di potenza, puoi giocare con l&rsquo;acceleratore, &egrave; agile nonostante il peso e in pi&ugrave; questo aspetto della silenziosit&agrave; non &egrave; male, in fase di guida, anche se &egrave; molto strano. La svilupperemo al meglio&rdquo;. I numeri della moto sono di tutto rispetto: una potenza pari a 150 cv, una coppia da 200 nm ma soprattutto 250 km/h di velocit&agrave; e uno spunto da 0 a 100 km/h di soli 3 secondi. Per la ricarica fino all&rsquo;87%, baster&agrave; aspettare mezz&rsquo;ora.  GUARDARE AVANTI - &ldquo;Ma, con l&rsquo;aiuto di tutti i partner, cercheremo di renderla ancora pi&ugrave; breve - dice Livia Cavolini, &ldquo;boss&rdquo; di Energica - questo nostro ingresso nel mondiale sar&agrave; funzionale anche al mercato elettrico di tutti i giorni. Svilupperemo la tecnologia per poi trasferirla all&rsquo;utilizzatore quotidiano perch&eacute; il futuro della mobilit&agrave; &egrave; green. Prezzo? La Ego (questo il nome del modello da cui deriver&agrave; la Moto da &ldquo;GP&rdquo;, n.d.r.) costa circa 25.000 euro&rdquo;.    IL PROGRAMMA - Ezpeleta, invece, fornisce gi&agrave; qualche numero relativo al regolamento, ai partecipanti, ai team e alle tappe che caratterizzeranno la prima stagione, prevista nel 2019. &ldquo;Sette team privati della MotoGP prenderanno il via ognuno con due moto mentre le restanti quattro moto saranno divise tra i team della Moto3 e Moto2. Il campionato si svilupper&agrave; su cinque round, che si correranno su alcune delle piste europee della MotoGp nello stesso week-end. L&rsquo;idea &egrave; di inserire la gara delle elettriche la domenica, tra il warm-up della MotoGP e la gara della Moto3, per garantire anche un&rsquo;ottima copertura tv&rdquo;. Il numero uno di Dorna ci tiene ad evidenziare alcuni aspetti importanti di questo nuovo progetto. &ldquo;A differenza di quanto accade in altre gare riservate ai mezzi elettrici, puntiamo a far fare tutti i giri in modalit&agrave; &ldquo;full power&rdquo;. Per questo stiamo ragionando sulla durata. Questa classe non sostituir&agrave; in futuro nessuna delle altre tre gi&agrave; presenti nel motomondiale&rdquo;.  NON E&rsquo; UN MONDIALE - E&rsquo; importante evidenziare che il nuovo nato non pu&ograve; essere considerato un mondiale a tutti gli effetti. Per questo gli &egrave; stata data una titolazione utilizzata, ad esempio, anche per la Superstock, che si corre solo in occasione dei round europei del programma Superbike. &ldquo;Sono 25 anni che la FIM promuove la sostenibilit&agrave;, quindi questo campionato &egrave; il raggiungimento di un primo obiettivo - spiega Ippolito - sei anni fa abbiamo iniziato a ragionare con Dorna sulla possibilit&agrave; di mettere in piedi una formula del genere e adesso siamo qui anche grazie alla fiducia di due partner importanti come Energica e Enel&rdquo;.    ANCHE IL PADDOCK SARA&rsquo; GREEN - A proposito dell&rsquo;azienda italiana di energia, l&rsquo;a.d. Storace ha fatto un quadro pi&ugrave; ampio della partecipazione di Enel all&rsquo;avventura elettrica a due ruote. &ldquo;Lanciare questo campionato &egrave; importante per iniziare a parlare di mobilit&agrave; alternativa ad una grande fetta di pubblico. Il motorsport ci permette di veicolare ci&ograve; che puntiamo a fare dal punto di vista delle infrastrutture e nel settore tecnologico: oltre ai progetti sportivi, ci impegneremo anche a contenere le emissioni nei paddock delle piste della MotoGP, facendo vedere a tutti che la &ldquo;citt&agrave; mobile delle due ruote&rdquo; (dalle hospitality agli altri servizi, n.d.r.) pu&ograve; vivere attraverso l&rsquo;utilizzo quasi esclusivo l&rsquo;elettricit&agrave;&rdquo;. 

Presentata a Roma la Coppa del Mondo dedicata alle moto elettriche. Sar&agrave; gestita dalla Dorna sotto l&rsquo;egida della FIM, si correr&agrave; in concomitanza con la MotoGP e potr&agrave; contare su un partner importante come Enel. Energica &egrave; stata scelta come fornitore unico delle moto e Capirossi si occuper&agrave; dello sviluppo in pista

Moto-e, stavolta si fa sul serio

        Il gal&agrave; della Reale Federazione Motociclistica Spagnola ha riunito i i migliori piloti spagnoli del mondo del 2017. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha ricevuto il Casco d&rsquo;Oro per la sua carriera nel mondo del motociclismo e per il suo impegno nel promuovere il motociclismo a livello nazionale e mondiale. &ldquo;Sono molto orgoglioso di ricevere questo riconoscimento&rdquo;, ha affermato Ezpeleta, massima carica della societ&agrave; che organizza il MotoGP. &ldquo;Molte persone hanno lavorato e lavorano quotidianamente per mantenere il motociclismo al livello attuale. Per questo il premio non &egrave; solo mio ma di Dorna e lo ritiro a nome di tutta l&rsquo;azienda. Il segreto &egrave; stato percorrere questo cammino con la FIM a livello mondiale, e con la RFME a livello spagnolo&rdquo;. RICORDANDO ANGEL NIETO - La cerimonia ha reso omaggio anche ad &Aacute;ngel Nieto, il pi&ugrave; grande pilota spagnolo di tutti i tempi, e scomparso lo scorso anno. Si &egrave; evidenziato nel corso della cerimonia come nel 2017 il motociclismo abbia contribuito con pi&ugrave; titoli mondiali allo sport spagnolo rispetto a qualsiasi altra specialit&agrave;. La Spagna pu&ograve; vantarsi di avere i migliori piloti del pianeta e all&rsquo;evento sono stati convocati i 12 + 1 campioni del mondo assoluto oltre ad altri cos&igrave; tanti classificati tra i primi tre nei campionati e nelle coppe del mondo. Marc M&aacute;rquez, campione del mondo MotoGP, Joan Mir, campione del mondo Moto3, Toni Bou, campione del mondo Trial, X-Trial e Trial of the Nations, Maikel Melero, campione del mondo di Freestyle, Josep Garc&iacute;a, campione del mondo di Enduro, tanto per fare qualche nome, hanno lanciato al top il motociclismo spagnolo in cima diventando l'unico sport che pu&ograve; vantare qualcosa del genere. Al gal&agrave; anche altri piloti di successo che rappresentano il meglio della scuola iberica motociclistica e promesse per il futuro, come Aron Canet e Alonso Lopez (EG 0,0), attesi protagonisti della media cilindrata nel 2018. IL PRIMO CASCO D'ORO - Il nuovo presidente della RFME, Manuel Casado, ha chiuso la cerimonia. "&Egrave; un lusso unico essere in grado di riunire tanti campioni del mondo del 2017", ha detto. "Nessun altro sport porta tanti titoli allo sport spagnolo come il motociclismo e per questo abbiamo voluto dare un riconoscimento anche a Carmelo Ezpeleta, il cui lavoro in MotoGP ha posto il motociclismo tra gli sport pi&ugrave; seguiti al mondo. Abbiamo voluto insignirlo con il nostro primo casco d'oro, che vogliamo consolidare come la pi&ugrave; grande distinzione al mondo per le due ruote in Spagna&rdquo;, ha concluso Casado.       

"Nessun altro sport porta tanti titoli allo sport spagnolo come il motociclismo. Carmelo Ezpeleta ha posto il motociclismo tra gli sport pi&ugrave; seguiti al mondo", ha detto il presidente della Federazione spagnola. Omaggio anche a Angel Nieto

MotoGP: Casco d’Oro a Ezpeleta

Cosa non si pu&ograve; arrivare a dire durante una buona cena in compagnia di alcuni &ldquo;amici&rdquo;? Giovanni Cuzari, creatore del Team Forward Racing, durante una cena consumata dopo il Gp di Silverstone in cui era in compagnia dei maggiori media (quindi non proprio una cenetta intima tra amici), ha buttato l&agrave; uno schema sui costi approssimativi che il suo team spende per poter partecipare alla classe Moto2 del campionato del mondo. Costi che si aggirano intorno ai 2,6 milioni di euro: &ldquo;La nostra filosofia &ndash; ha poi spiegato Cuzari in un&#39;intervista a Crash.net dove gli &egrave; stato chiesto di spiegare quanto detto durante la cena &ndash; &egrave; quella di stare in Moto2 per cercare di creare dei campioni, non soltanto di comprare dei piloti. Non sono infatti qui per cercare di fare affari perch&egrave; so molto bene che il mondo delle corse non &egrave; un mondo di affari. Il mio obiettivo &egrave; quello di non perdere denaro.&rdquo;  500 MILA EURO DI VIAGGI - Ma a proposito di soldi, sempre nel taccuino degli appunti buttato gi&ugrave; da Cuzari si leggono spese ben precise: 3 o 4 Kalex hanno un costo di circa 400 mila euro, per non parlare dei danni in caso di incidente che possono arrivare a 150 mila euro. Poi c&#39;&egrave; da pensare ai piloti il cui &ldquo;stipendio&rdquo; pu&ograve; partire dai 30 mila euro annui fino ad arrivare ai 100 mila euro annui, pi&ugrave; il bonus di circa 100 mila euro ciascuno. C&#39;&egrave; poi da pagare lo staff (570 mila euro), i viaggi (500 mila euro), l&#39;hospitality (250 mila euro), i box (50 mila euro). Cuzari, per&ograve;, nonostante abbia fatto due conti, non vuole polemizzare con l&#39;organizzazione della Dorna, anzi, vuole lanciare una proposta: &ldquo;Dorna &ndash; spiega - potrebbe aumentare i suoi fondi che gi&agrave; concede alla Motogp e farli arrivare anche in Moto2, logicamente ai team pi&ugrave; meritevoli.&rdquo; Quello che chiede quindi Cuzari a Dorna e IRTA elogiando il bellissimo lavoro che stanno facendo in Motogp, &egrave; quello di far si che questo sistema che funziona cos&igrave; bene possa essere riportato anche alla Moto2 e Moto3.  LA MOTO2 COSTA TROPPO? C&rsquo;E&rsquo; LA FILA - Che il creatore del team Forward Racing sia troppo ottimista? Forse si. Alle sue proposte risponde infatti Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna che con pugno di ferro commenta: &ldquo;Chiaramente se un team di Moto2 &egrave; scontento pu&ograve; andarsene dato che c&#39;&egrave; una fila di persone che aspetta per il suo posto. Non accetter&ograve; n&eacute; Cuzari n&eacute; nessun altro chiedermi questo o quello e sentirmi dire che non sono felici. E&#39; facile. Lasciate. La porta &egrave; aperta&rdquo;. Parole dure quelle di Ezpeleta che sicuramente non troveranno approvazione da parte di alcuni team, soprattutto quelli privati che come il Forward Racing devono trovare i fondi per poter sostenere il campionato. Una dimostrazione lampante in merito a tutto questo, &egrave; avvenuta proprio dopo il Gp di Aragon quando il Team AGR di Karlos Arguinano ha deciso di ritirarsi a causa di difficolt&agrave; economiche lasciando a piedi i piloti Maria Herrera e Joe Roberts pi&ugrave; tutti gli addetti ai lavori che ne facevano parte.  Adesso non resta che chiedersi, chi sar&agrave; il prossimo? L&#39;augurio &egrave; per&ograve; quello che qualcosa possa cambiare, che il motociclismo non diventi soltanto uno sport per pochissimi (per pochi&nbsp;gi&agrave; lo &egrave;), e che ci sia ancora possibilit&agrave; per i team privati che cercano di farne parte. 

Giovanni Cuzari creatore del team Forward Racing, ha parlato dei costi elevati della classe di mezzo. E Ezpeleta non ha tardato a rispondere&hellip;

Partecipare alla Moto2? Servono 2,6 milioni di euro

        Carmelo Ezpeleta, il patr&ograve;n della Dorna, ha parlato con Guido Meda del presente e del futuro del motomondiale in esclusiva per Sky Sport MotoGP HD. Ecco cosa si sono detti nell&rsquo;intervista andata in onda questa mattina sul canale 208. (Nella foto in apertura Carmelo Ezpeleta, a sinistra, con il presidente della Federazione Motociclistica Europea Dr Wolfgang Srb, sulla griglia di partenza del Red Bull Ring, in Austria).&nbsp;A cosa sono dovuti gli 8 vincitori diversi di questa stagione?&Egrave; grazie alla centralina unica, penso che abbia aiutato molto questa gestione. Sicuramente senza di quella Suzuki non avrebbe vinto con Vi&ntilde;ales. Fino ad ora era una dominazione a volte di Yamaha, a volte di Honda. Adesso, con l&rsquo;elettronica fissa, sono tutti un po&rsquo; pi&ugrave; uguali.&nbsp;C&rsquo;&egrave; stata questa querelle Ducati, Honda sulle ali, che poi alla fine sono state vietate. Qual &egrave; la sua personale visione su questa vicenda?L&rsquo;idea sarebbe che le case possano proporre un certo tipo di carenatura e, una volta iniziata la stagione, siano autorizzate a cambiarla una volta nell&rsquo;anno.&nbsp;Tra le grandi novit&agrave; del 2017 ci sar&agrave; la KTM. Com&rsquo;&egrave; l&rsquo;accesso alla MotoGP per una casa di questo tipo?Io me lo aspetto competitivo, penso che loro lo abbiano fatto bene. Hanno cominciato molto tempo prima, non sono venuti a provare con noi prima che la moto fosse ultimata. I piloti, che sono piloti di MotoGP, andranno pi&ugrave; avanti. Penso che dimostreranno che sono competitivi e molto veloci.&nbsp; &nbsp;La Moto2 non convince tutti, cambier&agrave;?Forse non convince i puristi, ma a Jerez una Moto2 attuale gira pi&ugrave; forte del record che fece Valentino con l&rsquo;ultima Honda classe 500. Vorrei mantenere il motore unico anche dopo che scadr&agrave; il contratto con la Honda. Se sar&agrave; un motore prototipo o derivato di serie non lo so. Non escludo niente. Stiamo esplorando tutte le possibilit&agrave;.Io ho parlato con i piloti e i piloti mi dicono tutti che passare dalla Moto2 &egrave; buonissimo per la MotoGP.&nbsp; &nbsp;Qual &egrave; la sua opinione sul Mondiale dopo Valentino Rossi?Per me Valentino, il giorno in cui si ritirer&agrave; come pilota, continuer&agrave; qua. Se Valentino rester&agrave; qui, rimarr&agrave; la passione, perch&eacute; la passione pu&ograve; essere verso di lui o verso il suo riflesso sui suoi piloti.&nbsp;In un Mondiale bello come questo c&rsquo;&egrave; stato spazio anche per qualche polemica, ad esempio il soprasso di Rossi su Lorenzo a Misano.Non ci ho visto nulla di irregolare o di particolare. E&rsquo; il bello del motociclismo e li controlliamo a sufficienza. E&rsquo; stata una questione tra loro due.&nbsp;Perch&eacute; piste come Monza o Imola o altre piste all&rsquo;estero non possono ospitare il Motomondiale?Ci sono molti posti veramente pericolosi, dove i problemi non si possono risolvere. I piloti sanno molto bene ci&ograve; di cui hanno bisogno.&nbsp;Com&rsquo;&egrave; la relazione con la Formula 1? &Egrave; una convivenza facile nella distribuzione dei calendari? C&rsquo;&egrave; un dialogo?Il dialogo, da una parte, c&rsquo;&egrave; sul discorso sicurezza. Dall&rsquo;altra, c&rsquo;&egrave; un dialogo mio personale con Bernie Ecclestone. Facendo 21 gare la F1 e 18 noi, &egrave; impossibile non fare concomitanze, ma cerchiamo che siano meno onerose per le televisioni.Pensiamo che una delle questioni importantissime sia quella di fare un Mondiale di MotoGP sostenibile dal punto di vista economico. Questo &egrave; un bilancio che ti permette di avere una salute coerente. Lo spettacolo non &egrave; migliore con 26 moto, o con 28, o con 24 o 23.&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&Egrave; alle spalle il momento della crisi?La crisi per noi &egrave; alle spalle. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerla prima degli altri, quando gli sponsor del tabacco ci abbandonarono. Abbiamo cos&igrave; iniziato un cammino che attraverso le classi CRT e Open ci ha portato alla MotoGP attuale che contiene i costi e garantisce spettacolo.&nbsp;&nbsp; Perch&eacute; &egrave; cambiato il fornitore di gomme?Questo &egrave; importante. Il governo giapponese ha chiesto alle sue maggiori industrie di contribuire alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. E Bridgestone si &egrave; dovuta allineare. Per cui abbiamo optato per Michelin, ma senza gara d&rsquo;appalto. Per noi era vitale che il gommista volesse non fare un business, ma realizzare delle gomme buone. Loro avevano questa intenzione.Se si potesse arrivare a un sistema dove, con lo stesso numero di gomme, il pilota ha la possibilit&agrave; di scegliere gomme diverse, mi sembra la strada giusta. Dobbiamo vedere se lo possiamo fare, stiamo lavorando in questa direzione.&nbsp; &nbsp;Sui piloti.Ogni venerd&igrave; mi meraviglio di come parlano. I piloti sono buonissimi e parlano la stessa lingua. Impariamo molto da quello che dicono e io lo prendo molto in considerazione. Ma avere la possibilit&agrave; di avere uno che &egrave; stato pilota fino a pochissimo tempo fa (Loris Capirossi, ndr), che i piloti pensano che ragioni come loro, &egrave; importantissimo.&Egrave; stata importantissima la presenza di Loris nello sviluppo della centralina unica. Noi cerchiamo di vedere che gente c&rsquo;&egrave; nel Paddock che ci possa aiutare a capire quello che &egrave; vitale.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;        

"La crisi per noi &egrave; alle spalle. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerla prima degli altri, quando gli sponsor del tabacco ci abbandonarono", dice Ezpeleta in un'intervista con Guido Meda

MotoGP, Ezpeleta: "Se Valentino resterà qui, rimarrà la passione"

Gioved&igrave; 13 ottobre, oltre alla conferenza stampa dei piloti (in programma alle 10 del mattino), al centro della programmazione di Sky Sport MotoGP HD ci sar&agrave; l&rsquo;intervista esclusiva a Carmelo Ezpeleta: &ldquo;La MotoGP tra le mani&rdquo; (ore 9.45). Il Ceo della Dorna - la Societ&agrave; che distribuisce i diritti televisivi della MotoGP, e ne organizza il campionato - ha parlato con Guido Meda del presente e del futuro del Motomondiale. Di seguito due estratti della lunga intervista: M: In un Mondiale bello come questo, c&rsquo;&egrave; stato spazio anche per qualche polemica, ad esempio il sorpasso di Rossi su Lorenzo a Misano. E: &ldquo;Non ci ho visto nulla di irregolare o di particolare. E&rsquo; il bello del motociclismo e li controlliamo a sufficienza. E&rsquo; stata una questione tra loro due&rdquo;. M: La Moto2 non convince tutti, cambier&agrave;? E: &ldquo;Forse non convince i puristi, ma a Jerez una Moto2 attuale gira pi&ugrave; forte del record che fece Valentino con l&rsquo;ultima Honda classe 500. Vorrei mantenere il motore unico anche dopo che scadr&agrave; il contratto con la Honda. Se sar&agrave; un motore prototipo o derivato di serie non lo so. Non escludo niente. Stiamo esplorando tutte le possibilit&agrave;&rdquo; Chiuderanno la giornata di domani il Paddock Live Show delle 11 e una nuova puntata di &ldquo;Team Mate&rdquo; dedicata alla Suzuki.&nbsp; &nbsp; GIOVEDI&rsquo; NOTTE LE LIBERE &ndash; Si scende in pista nella notte tra gioved&igrave; 13 e venerd&igrave; 14 ottobre: alle 2 in onda la prima sessione di prove libere della Moto3 (post dalle 2.45). Alle 2.55 la prima sessione di prove libere della MotoGP (post dalle 3.40) e, a seguire, alle 3.55 la prima sessione delle prove libere di Moto2. La Moto3 torna alle 6.10 con la seconda sessione di prove libere (post dalle 6.55), seguita alle 7.05 dalla seconda sessione di prove libere della MotoGP (post dalle 7.50). Alle 8.05 tocca alla seconda sessione di prove libere della Moto2 (post dalle 8.50). Il riassunto della prima giornata &egrave; previsto per le 11 all&rsquo;interno del Paddock Live Show.&nbsp;  VENERDI&rsquo; NOTTE LE QUALIFICHE - Nella notte tra venerd&igrave; 14 e sabato 15 ottobre, si comincia alle 2 con la terza sessione di prove libere della Moto3. Alle 2.55 &egrave; la volta della terza sessione di prove libere della MotoGP (pre dalle 2.45 e post dalle 3.40), mentre alle 3.55 scatta la terza sessione di libere della Moto2. La Moto3 torna a correre alle 5.35 per le qualifiche (pre dalle 5.15 e post dalle 6.15). Alle 6.30 si continua con le prove libere 4 della MotoGP (post dalle 7), mentre alle 7.10 ci saranno le qualifiche (post dalle 7.50 e repliche alle 9.05, 14, 18.30 e 21). Le qualifiche della Moto2 saranno alle 8.05 (post dalle 8.50). La conferenza stampa dei piloti &egrave; in programma alle 10.30, mentre il riassunto della giornata alle 11 con il Paddock Live Show. &nbsp; &nbsp; &nbsp; SABATO NOTTE LE TRE SFIDE - Nella notte tra sabato 15 e domenica 16 ottobre, la giornata si accende con il warm up Moto3, Moto2 e MotoGP dell&rsquo;1.40. A seguire, alle 4, la gara della Moto3 (pre dalle 3.30); poi, la gara della Moto2, in programma alle 5.20 (pre dalle 5); la gara della MotoGP scatta alle 7 (pre dalle 6.15, post dalle 8 e repliche alle 9.45, 14, 17 e alle 21). Alle 8.45 &egrave; la volta di Paddock Live &ndash; Ultimo Giro, con le domande via Twitter ai giornalisti e talent di Sky Sport MotoGP HD, mentre alle 12 completa il weekend Race Anatomy, condotto da Davide Camicioli. &nbsp; &nbsp; IL RACCONTO DI SKY &ndash; Guido Meda &egrave; al microfono della MotoGP insieme a Mauro Sanchini, Zoran Filicic al commento della Moto2 con Roberto Locatelli (e della Moto3 con Sanchini). Irene Saderini &egrave; in conduzione dal Paddock, affiancata dalle analisi di Loris Capirossi. Inviati ai box Sandro Donato Grosso e Marco Selvetti, con gli interventi di Giovanni Zamagni. &nbsp; 

Il numero uno della Dorna protagonista il 13 ottobre su SKY di un&rsquo;intervista con Guido Meda &nbsp;

Ezpeleta: &ldquo;Cambiare la Moto2? Tutto &egrave; possibile&rdquo;

          A Misano Adriatico si correr&agrave; fino al 2020:  per  quattro anni dunque ci sar&agrave; ancora il GP di San Marino. A Palazzo Begni, sede della Segreteria di  Stato per le Finanze e Bilancio della Repubblica di San Marino, &egrave; stato  firmato l&rsquo;accordo che lega Dorna, societ&agrave; organizzatrice del Campionato  del Mondo MotoGP e i promotori del Gran Premio di San Marino e della  Riviera di Rimini. Il rinnovato progetto sar&agrave; per altre quattro edizioni  dell&rsquo;evento che da venerd&igrave; 9 settembre si svolger&agrave; al Misano World  Circuit Marco Simoncelli.     Alla firma dell&rsquo;accordo sono intervenuti Carmelo Ezpeleta, Ceo di  Dorna, Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo e lo Sport  della Repubblica di San Marino, Gian Carlo Capicchioni, segretario di  Stato a Finanze e Bilancio della Repubblica di San Marino, Andrea  Corsini, assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Gnassi, presidente della Provincia di Rimini, Luca Colaiacovo, presidente Santa  Monica SpA.     &ldquo;La  conferma del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini per il  prossimo quadriennio garantisce al calendario della MotoGP un  appuntamento di grande significato sportivo", commenta Carmelo Ezpeleta, Ceo Dorna. "Qui &egrave; stato possibile  consolidare una formula vincente fra promotori pubblici e il circuito.  In questi dieci anni c&rsquo;&egrave; stata una crescita impetuosa di interesse e  attenzione, parallelamente stanno affermandosi progetti di promozione  che esaltano una culla mondiale della passione per i motori, con  campioni straordinari e nuovi talenti che si affacciano in pista. Il  circuito ha profuso investimenti continui per accogliere in sicurezza  pubblico e gare. Ci sono tutti gli ingredienti per una ulteriore  crescita e intanto prepariamoci a giornate nelle quali la comune  passione per il motociclismo, grazie agli eventi e alle sfide in  circuito, avr&agrave; possibilit&agrave; di ineguagliabile soddisfazione&rdquo;.     &ldquo;Con la firma odierna del rinnovo  dell'accordo, la Repubblica di San Marino riconferma il suo ruolo di  protagonista nel progetto MotoGP, un evento turistico sportivo di  rilevante visibilit&agrave; internazionale mediatica", dice Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato Sport e Turismo  Repubblica di San Marino. "Con un impegno economico  ridotto rispetto agli anni precedenti e in una logica di sempre maggior  rafforzamento delle sinergie con il territorio circostante, il nostro  Paese ha ritenuto fosse importante farne ancora parte&rdquo;.     &nbsp;&ldquo;&Egrave; con grande soddisfazione che  accogliamo la notizia di questo accordo, frutto del virtuoso gioco di  squadra tra Regione, comuni e il Misano World Circuit. Il Gran Premio di  San Marino e della Riviera di Rimini rappresenta una delle punte di  diamante del calendario di eventi della Motorvalley emiliano romagnola", aggiunge Andrea Corsini, Assessore Regionale al Turismo e Commercio della  Regione Emilia-Romagna.  "Un vero e proprio prodotto turistico, capace di generare circa 350mila  presenze in riviera, arricchito da tantissimi eventi collaterali di  forte richiamo&rdquo;.     Andrea Gnassi, Presidente Provincia di Rimini, afferma:  &ldquo;L&rsquo;impegno nel dare futuro alla MotoGP &egrave; quello di un intero territorio  verso un evento che ama e sente suo. Sono stati detti i numeri  importanti che genera in termini di presenze turistiche e di appeal nei  confronti dei media, ma quello che accade attorno alla MotoGp va oltre  la straordinaria opportunit&agrave; per la nostra Riviera di attrarre numeri  eccezionali in un periodo come settembre. E&rsquo; anche il riconoscimento di  una delle passioni che accomuna la nostra gente: l&rsquo;amore per il motore,  per le corse, che fa di questa terra un concentrato unico di tecnologia e  passione. Siamo il punto di partenza della via Emilia, una terra di  motori, di grandi piloti, di meccanici, di designer che il mondo ci  invidia. E proprio Motor Valley &egrave; uno dei principali asset di promozione  turistica regionale su cui Rimini si sta fortemente impegnando e che,  con queste iniziative, contribuiamo a raccontare nel mondo, valorizzando  sia i prodotti sia le destinazioni, perch&eacute; solo in questa maniera &egrave;  possibile stimolare la complessit&agrave; degli interessi e desideri degli  ospiti&rdquo;.     Luca Colaiacovo, presidente Santa Monica SpA, termina:  &ldquo;Investimenti, professionalit&agrave; e passione. Altri quattro anni di MotoGP a  Misano World Circuit li sentiamo anche come il riconoscimento al lavoro  di un team di livello mondiale, che in questo decennio ha consolidato  il Simoncelli fra i circuiti internazionali pi&ugrave; accoglienti e sicuri. La  MotoGP &egrave; il fiore all&rsquo;occhiello di una lunga stagione di eventi, MWC &egrave;  teatro di eventi mondiali ed &egrave; pienamente integrato nel formidabile  marchio Motor Valley che definisce un territorio capace di vincere ogni  sfida&rdquo;.         

"In questi dieci anni c'&egrave; stata una crescita impetuosa di interesse e attenzione. Si stanno affermando progetti di promozione che esaltano una culla mondiale della passione per i motori", dice Carmelo Ezpeleta, patr&ograve;n di Dorna

MotoGP, confermato accordo con Misano fino al 2020

di Federico Porrozzi  Carmelo Ezpeleta, big boss del circus del motomondiale, ci sarebbe cascato di nuovo. Cos&igrave; riporta&nbsp; il quotidiano la Repubblica con un articolo a firma Massimo Calandri. Dopo aver saldato ad inizio marzo poco meno di 4 milioni di euro di multe a causa di un mancato pagamento di 25 milioni di tributi riferiti agli anni 2003 e 2004, adesso &egrave; accusato di un&rsquo;evasione di circa 70 milioni di euro attraverso l&rsquo;utilizzo di societ&agrave; fittizie.  A puntare il dito contro di lui &egrave; l&rsquo;imprenditore piemontese Pier Carlo Bottero, che con la sua Sport &amp; Events Logistics ha gestito fino allo scorso anno tutto ci&ograve; che riguardava i trasporti di materiali utili al &ldquo;carrozzone&rdquo; MotoGP da un circuito all&rsquo;altro. Per il 2016, per&ograve;, il contratto non gli &egrave; stato rinnovato e la ragione, secondo Bottero, starebbe tutta nel fatto che l&rsquo;anno scorso aveva chiesto insistentemente spiegazioni su una societ&agrave; olandese, la Dww con sede ad Amsterdam, a cui lui doveva fare riferimento per i pagamenti. Una societ&agrave;, spiega Bottero, creata appositamente da Ezpeleta per evitare la tassazione spagnola. Aliquota che Dorna dovrebbe rispettare, avendo sedi a Barcellona e Madrid.  A costituirsi parte civile contro Ezpeleta, dopo aver analizzato le accuse di Bottero, &egrave; stato Manos Limpias, sindacato di funzionari pubblici spagnolo che ha gi&agrave; avuto a che fare con Don Carmelo: Cirjesa, societ&agrave; che gestisce il circuito di Jerez (di cui il boss MotoGP &egrave; consigliere) era stata denunciata proprio dal sindacato per aver messo in circolazione biglietti dalle doppie matrici in occasione del round spagnolo del Motomondiale. Un&rsquo;altra presunta &ldquo;frode&rdquo; di circa 4 milioni di euro&hellip;  Adesso, Manos Limpias chiede alle autorit&agrave; l&rsquo;arresto preventivo di Ezpeleta, per la &ldquo;gravit&agrave; e la reiterazione dei fatti&rdquo; e per il &ldquo;pericolo di fuga all&rsquo;estero&rdquo;.  Accuse &laquo;manifestamente false ed infondate&raquo;: la Dorna replica cos&igrave;, con un comunicato, alle notizie sulla denuncia presentata presso la Udiencia National di Madrid dalla torinese Sports and Events Logistics (SAel). Denuncia cui ha aderito Manos Limpias costituendosi parte civile contro Carmelo Ezpeleta. Dorna afferma, tra l&rsquo;altro, &laquo;di non essere a conoscenza di una denuncia presentata contro di essa o contro il signor Ezpeleta o altro dei propri amministratori&raquo;. Aggiunge che &laquo;nel 2014 ha concluso il rapporto commerciale con Sel (azienda dell'imprenditore Pier Carlo Bottero che si occupava della logistica, ndr) per ragioni imprenditoriali fondate&raquo; e che lo stesso Bottero &laquo;aveva minacciato, in caso di mancato rinnovo dell'accordo, iniziative legali e di altro tipo presso le autorit&agrave; competenti, le agenzie delle entrate e i media&raquo;.   Ricorda inoltre che &laquo;il tribunale di Torino ha respinto, definendola infondata, la causa intentata nel 2015 dalla Sel contro Irta (l'associazione dei team) per violazione delle regole della libera concorrenza nella MotoGP&raquo;. La nota sottolinea poi che &laquo;avendo tutte le societ&agrave; di Dorna pagato le tasse nelle rispettive giurisdizioni europee, senza alcuna esenzione o rimborso, le presunte accuse di Sel e di Bottero sono manifestamente infondate e false&raquo;. Ezpeleta e la Dorna, conclude il comunicato, &laquo;hanno gi&agrave; dato mandato ai propri legali di studiare ed esercitare tutte le azioni legali appropriate per difendere gli interessi e la reputazione della societ&agrave; e dei propri dirigenti&raquo;.

L'accusa di evasione tramite societ&agrave; di comodo e fatture fittizie arriva dall&rsquo;imprenditore che fino allo scorso anno gestiva la logistica del Motomondiale

Ezpeleta: accusato di evasione di 70 milioni

  La Commissione Grand Prix composta dal CEO Dorna Carmelo Ezpeleta, dal CEO FIM Ignacio Verneda, da Herve Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), alla presenza di Vito Ippolito, Presidente FIM, Javier Alonso (Dorna) e Mike Trimby (IRTA, Segretario del consesso) in una riunione del 19 marzo a Losail ha preso le seguenti decisioni:  Regolamento tecnico  Quickshifter in Moto2 - Efficace dal 1&deg; maggio 2016  Per ridurre l&rsquo;utilizzo esteso di vari modelli di&nbsp;dispositivi elettronici di controllo&nbsp;del cambio, sar&agrave; obbligatorio l'uso solo di uno dei due marchi approvati quickshifter (non un marchio&nbsp;come precedentemente concordato). Sar&agrave; obbligatorio anche&nbsp;l'uso del sensore di controllo dati&nbsp;che regola e aziona il&nbsp;componente.  Appendici&nbsp;aerodinamiche in Moto3 e Moto2  L'uso delle appendici&nbsp;aerodinamiche in Moto3 e Moto2 non &egrave; pi&ugrave; consentito e il divieto ha effetto immediato nella categoria intermedia. Per la classe Moto3, dove vengono gi&agrave; utilizzate, il divieto avr&agrave; efficacia dal 2017.  Il Direttore Tecnico continuer&agrave; a consentire l'uso dei disegni&nbsp;sulle carene&nbsp;concepiti solo per deviare&nbsp;l&rsquo;acqua alzata dalla ruota anteriore,&nbsp;non dovranno avere fine aerodinamico.  Una versione aggiornata del regolamento &egrave; consultabile qui.  Nella foto, Francesco Bagnaia: sono ben visibili le appendici aerodinamiche sulla sua Mahindra.  &nbsp;  

Quickshifter e appendici aerodinamiche sono state oggetto delle novit&agrave; regolamentari decise da FIM e Dorna per la Moto3 e la Moto2

Moto3 e Moto2: cosa cambia

 Oggi nella sede della FIM&nbsp;la Commissione Grand Prix ha preso importanti decisioni. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha rilasciato alcune dichiarazioni a MotoGP.com  "Dopo l'ultimo incontro del dicembre 2015 a Madrid c'erano alcune questioni in sospeso e che abbiamo deciso di affrontare in questo periodo, cos&igrave; abbiamo proposto&nbsp;un incontro aggiuntivo all'inizio della riunione qui, in&nbsp;sede FIM", ha commentato Carmelo Ezpeleta.&nbsp; "&Egrave; stato molto proficuo. Abbiamo toccato&nbsp;tematiche diverse e&nbsp;questioni tecniche che saranno esposte&nbsp;in un comunicato stampa, ad esempio sul&nbsp;software unico. Inoltre, dopo il problema con la gomma posteriore a Sepang, abbiamo deciso di discuterne&nbsp;e, con una veloce approvazione, potremo gi&agrave; vedere quest&rsquo;anno l&rsquo;uso dei sensori di pressione nei&nbsp;pneumatici.  "Il sistema sar&agrave; proposto dai membri MSMA a Phillip Island e questo rappresenta un&nbsp;problema da risolvere immediatamente. Inoltre&nbsp;abbiamo deciso la creazione proposta della Dorna alla FIM del nuovo organo giudicante composto di&nbsp;tre steward.  "Accanto alla Direzione gara operer&agrave; questa&nbsp;novit&agrave; che avr&agrave; la funzione di rilevare le irregolarit&agrave; e comminare le sanzioni. La Dorna non avr&agrave; uomini propri in questa&nbsp;istituzione sportiva. La Direzione Gara gestir&agrave; l'evento ma non si occuper&agrave; degli aspetti sanzionatori", conclude Ezpeleta.

"Abbiamo toccato tematiche diverse e questioni tecniche, ad esempio sul software unico", annuncia Ezpeleta dopo l'incontro di oggi con FIM

Ezpeleta: Novit&agrave; in MotoGP

In una lunga intervista esclusiva concessa a Guido Meda, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta ha rivelato la nascita di un nuovo organismo giudicante accanto alla Direzione di gara. Ezpeleta ha poi spaziato dalle prospettive tecniche e sportive del 2016, al futuro del Motomondiale, addentrandosi anche nei fatti controversi del finale 2015.  Di seguito l&rsquo;intervista integrale andata in onda il 1 febbraio su Sky Sport MotoGP HD all&rsquo;interno della rubrica &ldquo;Passione MotoGP&rdquo;.  C&rsquo;&egrave; sempre un momento dell&rsquo;anno, che per me &egrave; gennaio, in cui ti viene voglia di tornare alle corse in moto. Succede anche a te?  A me succede, ma mi succede prima. Gi&agrave; all&rsquo;inizio di dicembre desidero tornare. &Egrave; vero che durante tutto questo tempo i weekend sono pi&ugrave; liberi per la famiglia, ma le settimane e i giorni di lavoro sono pi&ugrave; impegnativi che durante la stagione.  Il finale di Mondiale dello scorso anno &egrave; stato un po&rsquo; pesante per il cuore di tutti: italiani, spagnoli&hellip; C&rsquo;&egrave; una lezione che hai imparato da quel finale l&igrave;?  Di sicuro. &Egrave; vero che &egrave; stato molto impegnativo. Io non l&rsquo;ho preso come spagnoli, italiani&hellip; io sono orgoglioso di essere spagnolo, ma non sono spagnolo come gestore della Dorna. La relazione con l&rsquo;Italia &egrave; stata straordinaria tutta la vita. Con l&rsquo;et&agrave; che ho e il tempo in cui ho gestito la MotoGP per Dorna, certe volte ho pensato di fare qualcosa io per primo per evitare che succedesse poi quello che &egrave; successo a me. Questo ti succede sempre quando c&rsquo;&egrave; un incidente che ti cambia un po&rsquo; i piani. La verit&agrave; &egrave; che noi avevamo, dopo una stagione lunghissima, un finale di campionato fantastico, che poi &egrave; andato come &egrave; andato.  Come affronti i piloti? Come un padre di famiglia, come un dirigente dell&rsquo;organizzazione che ha in mano il Motomondiale, una via di mezzo, o dici: siete maturi, fate quello che sapete fare.  Io per primo ho un grosso rispetto per tutti i piloti. Penso che il cuore di tutto quello che noi facciamo sia il valore e la capacit&agrave; che hanno i piloti. I piloti sono persone, lavoriamo con materiale infiammabile come benzina, e in certi momenti, la benzina pu&ograve; bruciare. A me, dopo quello che &egrave; successo in Malesia, mi preoccupava molto Valencia. Quello che ho fatto, lo sa tutto il mondo, ho parlato con Lorenzo, con Marquez e con Vale, in quest&rsquo;ordine. E ho proposto loro una cosa che mi &egrave; sembrato andasse bene anche per loro: &ldquo;Sappiamo quello che &egrave; successo, io non ti dico che hai ragione tu o l&rsquo;altro, ma dovete fare una gara. Fermate le ostilit&agrave; fino alla fine della gara&rdquo;. Penso che non sia stato unicamente un desiderio mio, loro erano d&rsquo;accordo con la mia proposta e lo hanno fatto. Cos&igrave; ho rispettato che dopo la gara loro abbiano avuto la possibilit&agrave; di dire tutto quello che pensavano, perch&eacute; il nostro armistizio era fino alla fine della gara.  Hanno fermato le ostilit&agrave; verbali. Verbalmente, durante quel gioved&igrave; sera (il giorno in cui ci sarebbe dovuta essere la conferenza stampa piloti a Valencia, ndr), in una conferenza stampa con tutti insieme, urlandosi l&rsquo;un l&rsquo;altro, il clima per gli spettatori di Valencia sarebbe stato molto peggiore.&nbsp;Naturalmente non puoi fermare le ostilit&agrave; con uno che pensi ti abbia fatto delle cose che non sono corrette.  In Italia Marquez sembrerebbe aver giocato per Lorenzo e non per Rossi.  Io ho ovviamente la mia opinione, so cosa &egrave; successo e penso che i protagonisti sappiano cosa sia successo. Io so cos&rsquo;&egrave; successo e loro anche lo sanno.  Anche una volta si facevano per&ograve; delle cose strane&hellip;  La differenza grossa &egrave; che adesso si vede e prima non si vedeva. Questo non succede unicamente nel motociclismo, succede in qualsiasi sport. Io sono appassionato di calcio, molte volte sono successe delle cose, prima non si vedeva o lo vedeva solo una persona e non succedeva nulla. Ora abbiamo una grande possibilit&agrave;. Grazie ai mezzi tecnici che abbiamo adesso, il motociclismo &egrave; diventato uno sport che si segue molto perch&eacute; si vedono cose interessantissime. A Valencia, una delle cose che si dicevano, era: &ldquo;Chiaro, la Dorna, per decisione commerciale, ha preferito gli spagnoli&rdquo;. Primo, non &egrave; cos&igrave;, non ho bisogno di dire come stanno le cose. Ma per l&rsquo;accordo che abbiamo con la FIM, con l&rsquo;associazione dei team e con tutti, dall&rsquo;inizio, dal 1992, abbiamo avuto il diritto di essere presenti in quel gruppo che fino ad ora era la Direzione di gara, che sanzionava i team. Noi dobbiamo essere nella Direzione di gara, perch&eacute; la priorit&agrave; della Direzione di gara &egrave; gestire la gara e noi dobbiamo essere nella gestione della gara. Ma non abbiamo nessun interesse a essere gli arbitri. Ci sar&agrave; s&igrave;, un rappresentante della Dorna, a partire da quest&rsquo;anno, nella Direzione di gara, ma avr&agrave; anche un altro corpo, che sar&agrave; quello che far&agrave; la penalit&agrave;.  Composto da chi?  Questo si dir&agrave; dopo, ma senza la Dorna. A tutti quelli che hanno detto che per interessi commerciali, alla Dorna poteva interessare, non sanno cosa siano gli interessi commerciali della Dorna. Pertanto non possono dire questo. Sono persone che non lo dicono in buona fede.  Ci aspetta un Mondiale rivoluzionato anche dal punto di vista sportivo o molto pi&ugrave; ortodosso e normale di come ce lo aspettiamo adesso che abbiamo tanti dubbi?  Io penso che i cambiamenti siano grossi. Dorna, FIM e IRTA sono stati convinti dall&rsquo;inizio. &Egrave; costato di pi&ugrave; convincere l&rsquo;MSMA. Questo significa una cessione di tutte le parti, perch&eacute; teoricamente il Mondiale ideale &egrave; questo, tutto libero. Ma il Mondiale ideale non &egrave; possibile adesso. Io so il rischio di avere soprattutto una centralina unica. &Egrave; un rischio, ovviamente io mi aspetto che alla fine dell&rsquo;anno le moto risponderanno ai gusti di tutto il mondo. Ma il problema &egrave; che veniamo da una situazione molto sviluppata, qualcuno da fuori pu&ograve; dire: &ldquo;Perch&eacute; complicarsi la vita con una centralina unica?&rdquo;. Perch&eacute; se non facessimo questo, il 2017 non sarebbe come sar&agrave;. E sono sicuro che l&rsquo;Aprilia o la KTM non sarebbero subentrati se i costi dell&rsquo;elettronica non fossero stati abbordabili per loro.  Trovi degli interlocutori che capiscono o combattono?  All&rsquo;inizio ovviamente tutto il mondo dice che preferisce non fare niente. La questione &egrave; convincerli. Siamo arrivati a questo accordo prima della Malesia dell&rsquo;anno scorso per fare le cose correttamente. Honda l&rsquo;ha capito, &egrave; stata molto generosa.  Torneremo ad avere un motociclismo in cui il pilota conta un po&rsquo; pi&ugrave; della moto che guida o &egrave; solo un sogno romantico?  Io penso che i piloti abbiano contato sempre molto. Ricordo quando la discussione iniziale era: &ldquo;Non abbiamo bisogno del controllo di trazione&hellip;&rdquo;. Io in quel momento rispondevo che preferivo meno spettacolo e meno cadute. Alcuni piloti hanno detto che siamo tornati al 2008. Di sicuro siamo tornati indietro, ma mi sarei preoccupato se fossimo tornati indietro nella sicurezza.  &Egrave; possibile che siamo tornati indietro nella sicurezza?  Io penso di no, perch&eacute; ne abbiamo parlato molto con chi fa la centralina. Pu&ograve; succedere che le moto non siano cos&igrave; performanti come lo erano prima. Io pensavo che fossero troppo performanti. Di tutto lo sport meccanico che io conosco, quello in cui l&rsquo;uomo conta di pi&ugrave; &egrave; il motociclismo.  Cosa si aspetta Ezpeleta da Rossi?  Prima di tutto, a me 36 anni non sembrano niente, &egrave; giovanissimo. Io ne ho 69 (sorride, ndr). L&rsquo;importanza &egrave; la testa e Valentino ha una testa come se fosse di 22 anni.  Tu te lo aspetti ancora competitivo?  Assolutamente. Io ho sempre detto che Valentino gareggia unicamente perch&eacute; gli piace gareggiare e per cercare di vincere. Valentino vale moltissimo. &Egrave; un idolo mondiale legato alla crescita della MotoGP, soprattutto per il suo valore come pilota. Tu puoi essere simpaticissimo, ma se non sei cos&igrave; veloce come Valentino non &egrave; abbastanza. La gente non ti viene a vedere perch&eacute; sei simpatico. Valentino ha fatto delle cose straordinarie, come altri piloti, ma il valore del pilota &egrave; la sua capacit&agrave; di guidare, di vincere e di fare delle cose. La gente ha riscoperto con lui il motociclismo. Valentino, in una maniera o nell&rsquo;altra, rimarr&agrave; nel motociclismo. Sicuro.  Immagino che vedremo Stoner in un paio di gare. Tu?  Massimo rispetto per Stoner, &egrave; un pilota straordinario, &egrave; una leggenda del motociclismo. Non torner&agrave; per essere il quinto, ha vinto con Ducati, con la Honda&hellip; E&rsquo; la sua decisione, se viene sar&agrave; il benvenuto.  &Egrave; vero che lui ha avuto un rapporto conflittuale con il mondo della MotoGP? O &egrave; stata una cosa sopravvalutata?  Lui ha detto la sua opinione. Nel bene o nel male, il motociclismo &egrave; cos&igrave;. Io ho molto rispetto per Stoner come pilota e anche per la parte sportiva. La parte organizzativa, noi penso che abbiamo dimostrato di essere capaci di gestirla.  Sei contento della Moto3? &Egrave; immaginabile che il motociclismo del futuro siano delle porzioni di motore? Sei contento della Moto2?  Noi abbiamo un campionato con tre categorie e piace molto. Penso che sia un valore grande della MotoGP avere un campionato con tre categorie. I piloti che sono in MotoGP sanno tutti chi &egrave; in Moto2 e in Moto3. Il pilota della F1 non sa chi gareggia in GP2 e in GP3. Non &egrave; una critica per loro, ma &egrave; un valore nostro che vogliamo mantenere. La Moto3 &egrave; molto pi&ugrave; competitiva, &egrave; pi&ugrave; economica e la gente pu&ograve; partecipare. Economica, ma molto vincente. La Moto2 &egrave; la prima che abbiamo cambiato, i piloti mi dicono che &egrave; una buona categoria per imparare la MotoGP. Il passo dalla Moto3 alla MotoGP lo puoi fare, ma &egrave; troppo grande la moto.  Qualche tempo fa, su alcuni organi della stampa italiana, sono emersi punti nevralgici che riguardano la Dorna e la figura di Carmelo Ezpeleta, pronto a essere depotenziato dal fondo d&rsquo;investimento. Come mai?  Quando l&rsquo;ho visto quella mattina pensavo fosse il 1&deg; d&rsquo;aprile. Non ho niente da dire, mi fa un po&rsquo; ridere. La Dorna non ha nessuna difficolt&agrave;, sono felicissimo di come stanno le cose. Gi&agrave; il fatto di parlare qui su Sky &egrave; la prova che non &egrave; vero. Il depotenziato &egrave; abbastanza potente, per il momento&rdquo;.  &nbsp;  &nbsp;

"Nel 2016 accanto alla Direzione gara operer&agrave; un nuovo organismo giudicante" dice il Carmelo Ezpeleta intervistato da Guido Meda 

Ezpeleta:  &ldquo;Dorna non favorisce gli spagnoli&rdquo;

Una nuova estensione del contratto vedr&agrave; il GP della Repubbica Ceca ospitato dal circuito di Brno fino al 2020. Ad annunciarlo &egrave; Dorna, tramite il proprio profilo Twitter, pubblicando le foto di Carmelo Ezpeleta durante l'incontro con i vertici del circuito. Gi&agrave; alcuni fa vi avevamo annunciato che era stato raggiunto un accordo perch&eacute; Brno restasse nel calendario della MotoGP nel 2016 e nei quattro anni successivi.    Dorna Sport SL, l&rsquo;azienda titolare dei diritti della MotoGP, aveva infatti raggiunto un accordo con le autorit&agrave; locali per garantire la presenza del Gran Premio della Repubblica Ceca nel calendario del Mondiale della FIM MotoGP, per almeno, i prossimi cinque anni. Il governo della regione Moravia e i funzionari della citt&agrave; di Brno hanno istituito un nuovo organismo per aumentare la promozione e la collaborazione con Dorna Sport al fine di assicurare il ritorno della MotoGP sull&rsquo;iconico circuito della Repubblica Ceca negli anni a venire.  Il primo Gran Premio della Cecoslovacchia si disput&ograve; a Brno nel 1965; all&rsquo;epoca la pista era di 13,94 km e si percorreva sulla strada della citt&agrave;. L&rsquo;attuale circuito &egrave; diventato lo scenario del Gran Premio nel 1987 e fino al 1991 era il GP della Cecco Slovacchia. Nel 1992 non si corse a Brno e l&rsquo;evento torn&ograve; a far parte del Moto Mondiale dal 1993 con il nome di Gran Premio della Repubblica Ceca.  

Una nuova estensione del contratto vedr&agrave; il GP della Repubbica Ceca ospitato dal circuito di Brno fino al 2020. Ad annunciarlo &egrave; Dorna

MotoGP: a Brno fino al 2020

Nei giorni precedenti al GP della Malesia, Carmelo Ezpeleta (sopra) ha fatto una sosta a Jakarta per incontrare le autorit&agrave; locali peer discutere l'ingresso dell'Indonesia nel Calendario MotoGP 2017.&nbsp;  Il paese asiatico che &egrave; praticamente attaccato alla Malesia &egrave; uno dei mercati emergenti della MotoGP e gi&agrave; conta milioni di fans. In quel mercato, poi si concentrano la gran parte delle vendite di motocicli dell'area e quindi &egrave; anche strategico per tutte le case impegnate nella MotoGP.  Ezpeleta incontrato le autorit&agrave; locali e con il ministro dello sport dell'Indonesia, Imam Nahrawi, ha iniziato a studiare la possibilit&agrave; di rientro del circuito di Sentul nel giro della MotoGP, ma per essere omologato e sicuro, il tracciato indonesiano ha bisogni di molti lavori di ammodernamento.  Nei prossimi mesi le parti si incontreranno ancora per arrivare a un accordo finale. Luca Bologna

Ezpeleta a Jakarta ha parlato con le autorit&agrave; locali per far tornare Sentul nel circus mondiale, ma non prima del 2017.

La MotoGP andr&agrave; in Indonesia

  Il circuito di Losail sar&agrave; presente nel calendario MotoGP fino al 2026 a seguito dell&rsquo;annuncio congiunto del CEO di Dorna Sports, Carmelo Ezpeleta, e del presidente del QMMF, Nasser bin Khalifa Al-Attiyah. Le due parti si sono impegnate a rinnovare l'accordo che ha visto il Qatar diventare un appuntamento fisso dei Gran Premi dal 2004.  Domenica mattina al circuito di Barcellona Ezpeleta e Al-Attiyah (nella foto in apertura) hanno firmato un contratto decennale a partire dalla stagione 2017, che porter&agrave; l&rsquo;evento a toccare 23 edizioni, considerando la sua introduzione del 2004. Da quel momento il GP del Qatar &egrave; diventato un punto chiave del campionato. Divenuto poi gara inaugurale della stagione dal 2007, l&rsquo;anno successivo ha trasformato il suo&nbsp; format in gara notturna, la prima volta nella storia della MotoGP&trade;.  "Fin dalla sua prima edizione, nel 2004, il GP del Qatar &egrave; diventato un simbolo del Campionato del Mondo MotoG; siamo quindi lieti di suggellare quest&rsquo;accordo e di estendere il nostro rapporto oltre il 2016. Il Losail International Circuit rappresenta un&rsquo;intesa tra le nostre due societ&agrave;, che &egrave; cresciuta nel corso degli anni", ha dichiarato il CEO di Dorna Sports, Carmelo Ezpeleta.  Al-Attiyah ha aggiunto: "Siamo molto entusiasti di continuare la nostra partnership con la MotoGP&trade; e assicurarci il nostro posto nel calendario per un altro decennio. La gara in notturna &egrave; un evento spettacolare che siamo orgogliosi di ospitare e che puntiamo a mantenere e perfezionare".  

Il circuito di Losail sar&agrave; nel calendario MotoGP fino al 2026: lo annunciano il patron di Dorna, Carmelo Ezpeleta, e il presidente del QMMF Al-Attiyah 

MotoGP: altri 10 anni di Qatar

Mercoled&igrave; 20 maggio Carmelo Ezpeleta e Javier Alonso hanno parlato di un possibile approdo del Motomondiale in Indonesia.  "Per noi &egrave; un onore essere qui. L&rsquo;Indonesia &egrave; nei nostri piani da molto tempo. Questo &egrave; un grande Paese importante per noi, in cui il mercato motociclistico ha registrato una forte crescita ", ha dichiarato Ezpeleta, CEO di Dorna, durante la conferenza stampa.  "Il motivo per cui siamo venuti risiede nell'interesse del governo indonesiano a ospitare una gara della MotoGP. Abbiamo discusso delle esigenze della struttura, necessarie per l'approvazione del tracciato", ha proseguito. Ezpeleta ha anche sottolineato che l'Indonesia potrebbe entrare nel calendario MotoGP tra il 2017 e il 2021.  Ezpeleta ha ricevuto rassicurazioni da parte del governo indonesiano, che ha approvato la proposta sull&rsquo;evento e sull&rsquo;aggiornamento del circuito di Sentul.  Secondo il Ministro del Turismo indonesiano, Arief Yahya, entrambe le parti hanno espresso il loro interesse ad ospitare un MotoGP nel 2017; l&rsquo;incontro sar&agrave; seguito da un memorandum d'intesa nei prossimi tre mesi: "Ad oggi non esiste un contratto firmato. Ma le due parti sono interessate ad ospitare la MotoGP&trade; in Indonesia. Ci aspettiamo che la Giornata del Risveglio Nazionale possa diventare una data da tenere in considerazione".  Il direttore del Sentul International Circuit, Tinton Soeprapto, ha mostrato il suo entusiasmo per il progetto, assumendosi la piena responsabilit&agrave; dei compiti affidatigli dalla Federazione Internazionale.  L'ultimo Gran Premio d&rsquo;Indonesia si disput&ograve; sul circuito di Sentul nel 1997, con le vittorie di Valentino Rossi in 125cc, &nbsp;Max Biaggi in 250cc e Tadayuki Okada nella 500cc.

L'ultimo GP d&rsquo;Indonesia si disput&ograve; a Sentul nel 1997, con le vittorie di Valentino Rossi in 125cc,  Max Biaggi in 250cc e Tadayuki Okada nella 500cc

La MotoGP torna in Indonesia?

Il CEO di Dorna Sports ha ricevuto il riconoscimento per il suo operato nel Campionato del Mondo dal 1991.   Il CEO di Dorna Sports, Carmelo Ezpeleta, domenica ha ricevuto il riconoscimento sulla Walk of Fame, aggiungendo sul noto Paseo de la avenida &Aacute;lvaro Domecq la targa con il proprio nome, la decima stella che &egrave; andata ad aggiungersi alle 9 precedenti gi&agrave; asssegnate.  "La lunga esperienza di Ezpeleta a difesa del Campionato del Mondo, la sua energia e la sua visione hanno rivalutato il motociclismo", ha sottolineato il sindaco di Jerez, Mar&iacute;a Jos&eacute; Garc&iacute;a-Pelayo. "Con questa targa vogliamo riconoscere il suo impegno verso Jerez e il suo Circuito, i suoi consigli sull&rsquo;avanguardia della struttura e il suo apporto".  &nbsp;"E&rsquo; un grande onore essere qui. Accetto volentieri questa stella a mio nome e della grande famiglia composta da tutti quanti lavorano in Dorna e nel Mondiale", ha detto il CEO di Dorna Sports. "In pi&ugrave; di 4.000 viaggiamo per il mondo e ciascuno di loro sempre vorrebbe tornare a Jerez. Ogni anno che si torna a Jerez, il Gran Premio viene organizzato meglio, gli abitanti di Jerez dovrebbero esserne fieri".  Ezpeleta, insieme alla sua firma, ha lasciato&nbsp; la seguente frase: "Il vino e le moto normalmente non si mescolano, tranne che a Jerez".  Giacomo Agostini e Angel Nieto sono stati i primi a far parte di questa esclusiva lista, alla quale si sono poi aggiunti Carlos Checa, Jorge Mart&iacute;nez "Aspar", la Federazione internazionale di Motociclismo e, in occasione del Gran Premio di Spagna, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e Carmelo Ezpeleta. Senza dimenticare le targhe in omaggio a Francisco Pacheco e a Peluqui, rispettivamente promotore della citt&agrave; e leggendario pilota locale, consegnate ai loro familiari. Fiammetta La Guidara  

Carmelo Ezpeleta, Il CEO di Dorna Sports ha ricevuto il riconoscimento per il suo operato nel Campionato del Mondo dal 1991

Ezpeleta nella Walk of Fame

Mahindra Racing, unico costruttore indiano presente nel mondiale, si presenta ai nastri di partenza della classe Moto3 con rinnovate aspirazioni al titolo. L'annuncio di quest'impegno nel Campionato del Mondo ha avuto luogo presso la Gateway House, al&nbsp;quartier generale di Mumbai, alla presenza di Anand Mahindra, presidente del Gruppo Mahindra, Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna Sports) e di Jorge Martinez &lsquo;Aspar&rsquo;, responsable dell' spar Team, nuovo partner di Mahindra.   Il presidente Anand Mahindra ha spiegato l'importanza del progetto: &ldquo;Stiamo attraversando ancora una prima fase della nostra avventura nel mondo degli sport motoristici, ma la sfida tecnologica e l'esperienza accumulata finora, sono risultate di grande importanza. Senza dubbio, il profilo internazionale della MotoGP contribuisce a rinforzare l'immagine della Mahindra a livello mondiale. Inoltre vogliamo migliorare la nostra tecnologia e per questo motivo abbiamo aperto un nuovo centro di sviluppo in Italia. Far&agrave; parte della nostra rete che gi&agrave; tocca altri centri in India, Corea del Sud e Stati Uniti&rdquo;.  SP Shukla, Presidente di Mahindra Racing ha parlato del programma della Casa nella serratissima categoria della Moto3. &ldquo;Sulla prossima griglia di partenza in Moto3 avremo 4 team e ben 9 moto", ha detto. "Soprattutto, tra le principali novit&agrave;, non avremo un nostro team interno, potendo invece contare sull'esperienza di un partner importante come Aspar. Jorge Mart&iacute;nez &egrave; infatti una leggenda di questo sport, sia come pilota sia come responsabile della sua squadra&rdquo;.  Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, ha mostrato la sua soddisfazione e ha spiegato come l'ingresso di Mahindra in MotoGP dal 2011 ha contribuito a incrementare l'importanza del Campionato del Mondo in India: &ldquo;Abbiamo potuto rilevare una crescita di popolarit&agrave; della MotoGP in India da quando la Mahindra &egrave; entrata nel mondiale nel 2011", ha detto Ezpeleta. &ldquo;Mahindra &egrave; stata subito tra i migliori costruttori, richiamando l'attenzione di piloti e team. Con questi nuovi progetti Mahindra riuscir&agrave; ad ottenere dei risultati importanti e tutto questo non pu&ograve; che esser positivo per la MotoGP in India, potenza economica mondiale e mercato di notevole rilevanza per la crescita della MotoGP. Ci sono tutti gli ingredienti giusti per un prodotto che garantisca spettacolo, emozione, velocit&agrave;. E nonostante tutto, continuiamo a lavorare per migliorare la nostra distribuzione televisiva. Inoltre stiamo pensando di portare un round della MotoGP qui in India. A giudicare da quel che ho potuto vedere in questa mia visita, sono sicuro che da qualche parte in India ci potrebbe essere il futuro Campione del Mondo MotoGP&rdquo;.  Tra le personalit&agrave; invitate anche Jorge Mart&iacute;nez &lsquo;Aspar&rsquo;, che gestir&agrave; il team con cui Mahindra Racing lotter&agrave; nel Campeonato del Mondo nella stagione 2015. &ldquo;Giusto al termine della passata stagione abbiamo iniziato i test con Mahindra e siamo rimasti davvero impressionati", ha detto Mart&igrave;. &ldquo;I piloti si sono trovati a loro agio con la moto e inoltre sono stati in grado di girare con tempi interessanti. La moto &egrave; veloce e affidabile, abbiamo una bella relazione tra il team e gli ingegneri&rdquo;.    

La casa indiana inaugura un centro di sviluppo a Besozzo, conferma il suo accordo con Aspar e si presenta con ben nove moto al via del mondiale Moto3

Moto3: Mahindra rilancia la sfida

  La leggenda della MotoGP Wayne Rainey &egrave; uno dei principali esponenti del progetto del nuovo campionato MotoAmerica AMA/FIM ed &egrave; convinto che questo impegno potr&agrave; aiutare la crescita delle gare di velocit&agrave; negli Stati Uniti.  Con MotoAmerica, Rainey e i responsabili del KRAVE Group LLC, che gestiranno il campionato, hanno l'obiettivo di far crescere le competizioni nel nordamerica e preparare i piloti alle competizioni internazionali.  Il tre volte campione del mondo della 500 ha ricevuto l'appoggio del CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, grazie al quale l'ex-pilota statunitense &egrave; convinto che il progetto MotoAmerica potr&agrave; realizzare una significativa promozione delle gare negli USA.  &ldquo;Siamo stati in grado di acquisire il campionato americano di&nbsp;velocit&agrave; AMA e ora siamo responsabili della sua gestione. Subito dopo, abbiamo modificato le sue regole per avvicinarlo al Mondiale Superbike, che piace alle Case. Prima non c'era una gran partecipazione, ma il cambiamento delle regole ha suscitato molto interesse", ha detto Wayne Rainey. "Ci aspettiamo di realizzare un campionato molto competitivo, con il sostegno dei Costruttori, affinch&eacute; i giovani piloti possano a vere battaglie in pista come quelle che ho avuto io contro Eddie Lawson e Kevin Schwantz. In tal modo, saremo in grado di recuperare presto la competitivit&agrave; che avevamo tempo fa".  "Il mio obiettivo per il futuro &egrave; far crescere nuovi talenti. Sicuramente portare la MotoGP negli USA &egrave; stato un bene per il movimento, ma abbiamo bisogno di avere uno dei nostri piloti sul podio ad ogni gara. Sono sicuro che c'&egrave; un pilota americano che pu&ograve; raggiungere questo risultato." 

La leggenda della MotoGP Wayne Rainey &egrave; uno dei principali esponenti del progetto del nuovo campionato MotoAmerica AMA/FIM 

MotoGP: Rainey e il progetto MotoAmerica

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