        Sale l&rsquo;attesa per la Superfinale del Mondiale Endurance, la 24h del Bol d&rsquo;Or che scatta alle 15 di oggi pomeriggio. E per preparare al meglio l&rsquo;avvicinamento alla gara quale migliore occasione se non quella di intervistare colui che ha l&rsquo;arduo compito di camminare su e gi&ugrave; per la pit lane a raccogliere le sensazioni dei piloti ad ogni cambio stint. Stiamo parlando di Freddy Foray, pit reporter dal 2021 dell&rsquo;EWC che ci racconta il suo punto di vista per la gara. Freddy, ultima gara della stagione. Che cosa puoi dirci? &ldquo;Per i piloti questo &egrave; un tracciato speciale, non &egrave; molto fisico, possono &ldquo;rilassarsi&rdquo; nei due rettilinei, ma &egrave; molto duro per le moto, soprattutto i motori. Nelle gare da 24h ci si pu&ograve; aspettare di tutto, ma quella di oggi &egrave; la peggiore perch&eacute; &egrave; anche prevista pioggia. Sar&agrave; una gara nervosa e spero che tutti i team ufficiali arrivino al traguardo perch&eacute; nell&rsquo;edizione dello scorso anno dopo due o tre ore erano rimasti solo due team ufficiali. E&rsquo; una gara diversa.&rdquo; Che cosa cambia per te dalla pista alla pit lane? E&rsquo; qualcosa di nuovo per te&hellip; &ldquo;E&rsquo; la vita. Nel 2020 ho subito un brutto infortunio alla spalla, a fine stagione, e non lo sapevo, il mio braccio non funzionava correttamente. Dopo l&rsquo;intervento, ho capito che il mio braccio non avrebbe funzionato bene. Volevo comunque tornare e ci ho anche provato ma poi mi sono detto &ldquo;Ok Freddy, hai 37 anni, basta&rdquo;. Il mio palmares &egrave; buono, sarebbe stato addirittura migliore o persino peggiore. Ero comunque felice e fo pensato che fosse il momento giusto per smettere. Questa opportunit&agrave; mi &egrave; arrivata a Le Mans 2021, &egrave; andata bene, ma il 2021 e 2022 sono stati anni difficili. Arrivavo alle gare in macchina e piangevo pensando a quanto &egrave; stata dura accettare che la mia vita sportiva fosse finita. Ne &egrave; iniziata un&rsquo;altra, &egrave; stato molto difficile. Ogni pilota fa un sacco di sacrifici quando &egrave; un professionista, ho passato 20 anni di carriera in questo mondo. Credo nel destino e quando qualcosa per me va storto, &egrave; ora di fermarsi. Nel 2022 tanti team ufficiali cercavano un pilota e credevo fosse la situazione giusta per un anno ma forse era solo un segno che era proprio arrivata l&rsquo;ora di fermarsi.&rdquo; E&rsquo; come la legge di Murphy, se qualcosa va storto va storto&hellip; &ldquo;Quando ho vinto delle gare, ogni volta desideravo vincere, ma dopo l&rsquo;infortunio pensavo a quando tornare. Forse l&igrave; mi sono detto di smettere. Dopo l&rsquo;infortunio non sono tornato alla piena forza delle braccia, penso fosse la scelta giusta. Ero un po&rsquo; depresso, piangevo come un bambino quando gli tolgono il giocattolo. Adesso sono qui, mi godo il lavoro. Porto comunque tanta visibilit&agrave; e nuovi spettatori. Eurosport &egrave; importante anche per il lavoro con l&rsquo;Accademia insieme a mio fratello Kenny.&rdquo; Che cosa ti &egrave; piaciuto dell&rsquo;Endurance quando hai debuttato? &ldquo;In Endurance non si deve mollare mai, e questa &egrave; anche la mia mentalit&agrave;. L&rsquo;inizio della mia carriera &egrave; stato difficile, i miei genitori hanno fatto sacrifici per far correre me e mio fratello Kenny. Ho sempre creduto in me stesso ed in Endurance mi sono sempre trovato bene, non mollare mai fa diventare grandi piloti. Determinazione e motivazione sono importanti quando sei senza soldi e lotti per vincere gare. E&rsquo; la mia mentalit&agrave; e quella dei miei piloti e dei miei avversari. Sai che una gara di 24h &egrave; una battaglia lunga ed &egrave; per quello che ho vinto tante gare.&rdquo; Com&rsquo;&egrave; adesso lavorare con tuo fratello Kenny per la vostra Scuola Guida? &ldquo;Credo che Kenny migliori giorno dopo giorno, forse grazie a me. Lo conosco molto bene e le nostre carriere sono pi&ugrave; o meno simili, mi ha sempre seguito nelle mie scelte e siamo finiti entrambi in Endurance. Sono pi&ugrave; guerriero di lui, lui un po&rsquo; pi&ugrave; rilassato. Adesso che sono ritirato lavoro con passione con lui per capire tante cose. Lo cerco quando ci sono delle cose difficili, esserci per lui lo aiuta a migliorare la sua mentalit&agrave;. Lo scorso anno &egrave; stato campione francese, quest&rsquo;anno &egrave; ancora in lizza per il titolo contro Mike Di Meglio e la finale &egrave; tra due settimane. Guardiamo tanto a quello che fanno in Italia e Spagna con le loro Academy, io voglio fare lo stesso e far crescere piloti con una grande mentalit&agrave;.&rdquo; Ti &egrave; mai capitato di intervistare tuo fratello durante le gare? O comunque sogni di intervistarlo? &ldquo;Prima di tutto devo parlare inglese con lui (ride). E&rsquo; la parte divertente del lavoro, anche se si tratta di Superstock e a Le Mans l&rsquo;ha vinta. Quando sei stato per 15 anni pilota ufficiale &egrave; difficile accettare di fare la Superstock ma lui l&rsquo;ha fatto quando BMW gli ha chiesto di dar loro una mano. Ero felice per lui. Il mio sogno &egrave; che l&rsquo;anno prossimo torni su una moto ufficiale in EWC e mi piacerebbe intervistarlo per la sua prima vittoria in una 24h. La cosa divertente &egrave; che io vorrei la sua carriera nella SBK Francese perch&eacute; non ho mai vinto l&igrave; e lui ha vinto tanto, io ho vinto tanto in Endurance ma mai le 24h. Mi piacerebbe davvero tanto intervistarlo dopo una vittoria a Le Mans o al Bol d&rsquo;Or, sarebbe il coronamento perfetto delle nostre carriere. Kenny &egrave; arrivato secondo diverse volte, &egrave; stato campione nel 2014 ma non ha mai vinto una 24h.&rdquo; EWC Bol d'Or preview       

<p>ESCLUSIVA | Il pit reporter della EWC si racconta ai nostri microfoni prima della attesissima sfida per il titolo Mondiale tra ruolo di intervistatore, carriera, infortunio, lavorare con il fratello Kenny e...</p>

Freddy Foray: “Sogno di intervistare mio fratello Kenny”

Il 26 e 27 aprile, riprendo il Mondiale Endurance. Primo terreno di sfida, un grande classico, il Bol D&rsquo;or a Magny Cours, Francia.  Honda racing vi prender&agrave; parte con tre piloti esperti: Julien Da Costa, Freddy Foray and Sebastien Gimbert. Come si stanno preparando alla rande sfida?  Grarda il video  

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Freddy Foray: “Sogno di intervistare mio fratello Kenny”

La Honda dell’Endurance