Chi non conosce Gianluca Facchetti, deve assolutamente andare su Youtube e cercare il video &ldquo;Gianluca carico a molla&rdquo;, un filmato di soltanto due minuti che ha avuto ben undici milioni di visualizzazioni; un vero e proprio &ldquo;spot&rdquo; per lo sport del Motocross. Sono passati dieci anni ma Gianluca non &egrave; cambiato: ha ancora l&rsquo;energia e la vitalit&agrave;, la forza interiore di quel ragazzino inarrestabile in attesa dell&rsquo;abbassarsi del cancelletto.  Un talento, un campione predestinato, che per&ograve; a 15 anni &egrave; incappato in un incidente assurdo, quando a Lommel ha cercato di fermare il suo camper, improvvisamente sfrenatosi, ed &egrave; rimasto schiacciato contro un muro. Era il 2015, agosto. A lungo in lotta tra la vita e la morte, Gianluca ha vinto la gara pi&ugrave; difficile e dopo diverse operazioni &egrave; anche tornato alla sua passione, al Motocross. Ed &egrave; tornato anche a vincere, con il titolo mondiale 125 ottenuto in Estonia, nel 2017, nelle fila del Team Husqvarna-Maddii. Arrivato all&rsquo;europeo EMX250 nel 2019, nelle file del team olandese Hutten Metaal Yamaha, l&rsquo;anno scorso ha dimostrato grande velocit&agrave; (&egrave; stato a volte vicino al podio) ma ancora poca continuit&agrave; e problemi di tenuta alla distanza. Comunque, &egrave; stato decimo nella classifica finale del campionato.  Io guido da sola: Paola Dolci, tra polvere e fornelli  Le difficolt&agrave; e la ripresa   &ldquo;In realt&agrave; le conseguenze fisiche di quell&rsquo;incidente le pago ancora adesso. Le lesioni intestinali hanno creato molti problemi al mio stato di salute e alla mia forma fisica e le ripetute trasfusioni avevano di fatto indebolito le mie difese immunitarie. Avevo a volte febbre, digerivo male e tutto influiva sulla preparazione. L&rsquo;anno scorso, come tempi, ero con i primi; partivo forte, poi fisicamente non reggevo tutta la manche e perdevo lucidit&agrave; mentale; faticavo a fare risultato. Fisicamente non riuscivo ad allenarmi al meglio. Ho anche pensato di smettere; io corro per vincere, sempre, e se non &egrave; possibile provarci &egrave; meglio smettere. Quest&rsquo;anno sto lavorando con una equipe medica della clinica Columbus di Milano e finalmente sta cambiando tutto, si vedono grossi progressi. Adesso riesco ad allenarmi continuativamente e sono pi&ugrave; tonico e sto meglio in tutto&rdquo;.  Ora riesci a prepararti bene?  &ldquo;Decisamente s&igrave;. Sto bene e mi sto allenando tantissimo, come non mai. Ho riscoperto il piacere di allenarmi in moto; negli ultimi anni la mia situazione fisica non mi ha mai permesso di prepararmi al meglio, perch&eacute; c&rsquo;era sempre qualche problema. Magari la notte stavo male e dovevo andare in ospedale, o il fisico comunque non recuperava dalla gara o dall&rsquo;allenamento precedente. Da quest&rsquo;anno ho Davide Guarneri (ex pilota del Mondiale Motocross, ora pilota di Enduro, nde) come preparatore e sono stracontento, stiamo lavorando fisicamente e in moto. Si &egrave; preso a cuore la mia sfida ed &egrave; sempre al mio fianco; lui sa come programmare una stagione iridata e anche dal punto di vista tecnico la sua esperienza, i suoi consigli sono preziosi. C&rsquo;&egrave; anche Andrea Bartolini, che &egrave; sempre un riferimento per il team&rdquo;.  Il 2021 con il Team Honda Assomotor coincide con il tuo esordio al mondiale MX2; potevi ancora fare l&rsquo;Europeo e per la tua et&agrave; puoi correre con la 250 altri due anni oltre a questo.   &quot;S&igrave; ma sono nel paddock ormai da tanti anni ed era giusto fare questo passo, sono convinto di poter far bene&rdquo;.  Team nuovo, moto nuova e anche numero nuovo.  &ldquo;Sono contento. Siamo in un team italiano, ambizioso, che &egrave; come una famiglia e mi supporta al 100%, e le nuove Honda 250 sono cresciute! Questa moto mi piace molto, mi diverte tantissimo nella guida. Per il numero, non potevo tenere il mio 22, perch&eacute; al Mondiale ce l&rsquo;ha Strijbos ed ero indeciso su quale scegliere. Una sera, a casa, eravamo tutti a tavola e guardavamo il mio primo filmato in sella alla Honda, con mio fratello che diceva &lsquo;Sembri proprio Roczen&rsquo;... Un po&rsquo; scherzava ma poi ha insistito &lsquo;Metti il numero &rsquo;94!&rsquo;. In effetti ho pensato che sarebbe stato un bel numero per il primo anno di Mondiale! E cos&igrave; l&rsquo;ho preso, poi si torner&agrave; al 22, oppure se il 94 mi avr&agrave; portato fortuna lo lasceremo...&rdquo;.  Hai esordito quest&rsquo;anno agli Internazionali d&rsquo;Italia, a Mantova, ma una caduta nelle cronometrate ha condizionato le gare. Hai corso nell&rsquo;italiano Elite, a Maggiora, e sono arrivati il primo holeshot e anche il primo podio. In classifica sei quarto in campionato, secondo degli italiani dietro a Nicholas Lapucci.  &quot;A Maggiora ho usato per la prima volta la moto da gara, e il mio feeling deve ancora crescere un po&rsquo; ma sono ottimista. Ho avuto buone sensazioni. Anche sul motore sono previsti ulteriori step e penso proprio che ci faremo trovare pronti per il Mondiale. Correr&ograve; altre prove dell&rsquo;Italiano; &egrave; un campionato cresciuto molto, di ottimo livello, e io ho bisogno di correre, di mettere fieno in cascina. Al momento ho i miei dubbi che il Mondiale cominci in Russia, a met&agrave; giugno, ma questo non importa; ci prepariamo per quella data&rdquo;.  &Egrave; arrivata in settimana la notizia che Alberto Forato non correr&agrave; in MX2 ma in MXGP, con la 450. In MX2, al momento, i piloti azzurri oltre a te sono Mattia Guadagnini e Andrea Adamo.  &ldquo;Siamo tre giovani... Abbiamo fatto buoni risultati, abbiamo superato qualche infortunio ma questo &egrave; il Motocross. Tutti e tre siamo al primo anno di Mondiale, abbiamo una grande opportunit&agrave;. Con Mattia abbiamo in comune la vittoria del titolo iridato 125 e comunque per noi tre correre al Mondiale &egrave; un traguardo, per cui abbiamo dato tanto. Per me, l&rsquo;obiettivo per il primo anno pu&ograve; essere la Top 10 finale ma voglio lottare anche per salire sul podio. Puoi arrivarci se riesci a portare in gara quello che fai in allenamento; da l&igrave; hai una base solida, importante, e puoi soltanto migliorare&rdquo;.  &nbsp;Tutti ti riconoscono una grande forza di volont&agrave;, che sembra ancora intatta.  &ldquo;S&igrave;, &egrave; per questo che tanti mi chiamano &ldquo;Rocky&rdquo;! Ho passato brutti momenti, ho spesso sofferto e mi sono a volte illuso ma sono convinto che non &egrave; finita. Sono pronto a lottare e spero, un giorno, di realizzare i miei sogni&rdquo;.  Trial: Emma Bristow, lady di ferro 

<p>&quot;Ho rischiato la vita, ho faticato a recuperare, ma sono tornato, e sono felice di debuttare in MX2. La novit&agrave; &egrave; il mio numero: user&ograve; il 94 di Roczen, su consiglio di mio fratello. A non cambiare &egrave; il mio spirito, sempre indomito&quot;</p> 

Gianluca Facchetti, il Rocky dell&#39;Off Road

        Dopo le prestazioni portate a termine nelle poche apparizioni nella classe MX2 della stagione ormai conclusa e dopo gli ottimi risultati raccolti a livello europeo e nazionale, arriva l&rsquo;ufficialit&agrave; del passaggio in vesti di piloti ufficiali per Gianluca Facchetti e Alberto Forato. Nelle stagioni passate, i due azzurri hanno sempre messo in mostra un gran talento, che gli permetter&agrave; di gareggiare in pianta stabile nel Mondiale:&nbsp;Facchetti correr&agrave; in sella alla Honda del team Assomotor mentre Forato cavalcher&agrave; la GasGas del team SM Action racing. Faccheti, dopo le ultime due stagioni cerca il riscatto  Dopo il passaggio da KTM a Yamaha, avvenuto nel 2019, le ultime due annate non sono state dalla parte del bergamasco di classe 2000. Diversi infortuni non gli hanno permesso di ottenere uno stato di forma ideale, ed i risultati per un pilota alla sua altezza hanno fatto veramente fatica ad arrivare. &Egrave; venuto il momento di cambiare aria per Gianluca che, firmando un contratto assieme al team modenese Assomotor per il 2021, dar&agrave; tutto se stesso per mettere in mostra il suo potenziale che mai gli &egrave; stato negato. L&rsquo;azzuro, che salir&agrave; in sella ad una Honda CRF250, affiancher&agrave; il gi&agrave; confermato Stephen Rubini il quale proviene da una stagione proficua in MX2 conclusa nella top ten della classifica generale.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Gianluca Facchetti (@gianlucafacchetti22)      Forato, il &ldquo;gigante&rdquo; veneto che promette bene  Medesimo discorso per il trevisano. Diversi infortuni hanno vanificato le sue stagioni passate, con le apparizioni nel mondiale MX2 troncate appunto da un infortunio alla spalla. Prima di esso per&ograve;, Alberto ha raccolto ottimi risultati: costantemente in zona punti e sedicesimo in classifica finale, nonostante la mancata presenza i molteplici appuntamenti stagionali. Nel 2021, il purosangue veneto, affiancher&agrave; il diciasettenne siciliano Andrea Adamo, ed insieme prenderanno parte a tutte le tappe del mondiale ed al campionato italiano sempre classe 250.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alberto Forato  (@albyforato303)      L&rsquo;italia, poco presente negli ultimi anni nella classe minore del Mondiale, cercher&agrave; nella prossima stagione di rifarsi al meglio, provando a piazzare nelle posizioni di vertice pi&ugrave; giovani possibili. Il motocross italiano ha grande necessit&agrave; di trovare un sostituto al campione Tony Cairoli, ed &egrave; proprio tra questi giovani che bisogna guardare. Motocross: Mattia Guadagnini in MX2 con lo squadrone KTM di De Carli       

<p>Dopo le stagioni passate nel campionato europeo EMX250 con diverse apparizioni nel mondiale, &egrave; giunto il momento per i due azzuri di dimostrare le loro capacit&agrave; in sella alle loro due nuove &quot;rosse&quot;</p> 

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Gianluca Facchetti, il Rocky dell'Off Road

Motocross 2021: Facchetti e Forato piloti ufficiali della classe MX2