        Lasciamo sfera di cristallo alla Maga Circe e previsioni della settimana a Paolo Fox, limitandoci ad analizzare chi potrebbe fare bene nel Gran Premio Americhe MotoGP di Austin. Si potrebbe tranquillamente pronosticare un Marc Marquez protagonista, lo sar&agrave;, ma qui si parla di vittoria: perch&eacute;, il numero 93 non potrebbe farcela? Certo, ma noi vediamo bene pure Enea Bastianini. Bastianini ad Austin 2022: la previsione di Carlo Pernat Griglia di parenza edizione 2022, CoTA (abbastanza) gremito di pubblico, inno americano, bandierone a stelle e strisce e... la frase: "Ehi, Motosprint, occhio ad Enea! Sul passo gara ne ha pi&ugrave; degli altri, vuoi vedere che vince per la seconda volta quest'anno?" Era Carlo Pernat, manager del pilota romagnolo e occhio attento a ogni dettaglio. Il suo punto di vista fu lungimirante, infatti, con la Ducati Gresini "La Bestia" fece sua la contesa domenicale, paio con la prima imposizione firmata a Lusail. Immaginate la soddisfazione del navigato genovese: "Te l'avevo detto, belin! Te l'avevo detto!" Benissimo, ora eccoci al presente. Dare la Ducati Lenovo marcata 23 in cima alle classifiche di Sprint e Gran Premio &egrave; plausibile, perch&eacute; il diretto interessato &egrave; in forma, giunge dal secondo gradino calcato a Portimao e, per giunta, intende mantenere la sella Factory Rossa. L'ultima delle voci elencate costituisce il quid in pi&ugrave; per lui.  Bagnaia Vs Marquez: polemiche finite? Stabilire chi abbia torto o ragione nel contatto condiviso tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez &egrave; come - metaforicamente - sbilanciarsi in un litigio tra moglie e marito, sebbene il campione in carica e l'otto volte iridato abbiano tutto fuorch&eacute; intenzione di convolare a nozze. Casomai, di separare i pensieri: il cosiddetto "incidente di gara" (parentesi: i restanti incidenti non sarebbero "di gara"?) &egrave; finita con uno zero a zero e centinaia di polemiche, dalle quali ognuna della parti &egrave; irremovibile sulla propria opinione. Ci sta, fa parte delle corse. E ad Austin li ritroveremo in bagarre, di questo ne siamo certi. Il numero 1 parte per riprendersi la laderaship smarrita, dal catalano ci si attende quanto premesse nel cappello del servizio: nella sola classe regina sue sono 7 affermazioni, record! Notare: nel 2021 fu l'ultima volta per l'oggi trentunenne, volete vedere che...  Martin, Acosta, Aprilia, KTM, Quartararo e Rins H2 impegnativo. Jorge Martin &egrave; il capoclassica, cocciuto, forte, veloce e, rimanendo in ambito Ducati, pensiero fisso: "Mi date la Desmosedici ufficiale, s&igrave;, ma nel team Factory, altrimenti me ne vado". Come biasimarlo? Nel frattempo, obiettivo di strappo per lo spagnolo, cosa fattibile. Pedro Acosta, podio nell'Algarve, getta scompiglio. Per il rookie la situazione &egrave; questa: magari non pensa al mondiale, ma ci pensa, magari si fa gli affari suoi, per&ograve; si interpone volentieri in mezzi agli affari altrui. La tipica mina vagante che piace. Aprilia ottima con Maverick Vinales nella Sprint portoghese, manca la lunga distanza. KTM RC16 Red Bull attese, in particolar modo Jack Miller, chiamato alla risposta affermativa. Fabio Quartararo giura fedelt&agrave; a Yamaha, assicurandosi un bel gruzzolo, Alex Rins, ora su M1, ripeter&agrave; quanto fatto con LCR e Honda l'anno scorso? Su due piedi, la vediamo dura.&nbsp;        

Enea ha vinto al CoTA nel 2022, arriva dal podio di Portimao e intende mantenere il posto in Ducati: occhio al numero 23 sulla ruota del Texas

MotoGP, Bastianini potrebbe "rifare l'americano" nel GP di Austin

        La doppieta firmata Qatar-Portimao ha aperto le danze della MotoGP, inaugurando una stagione che sin dai primissimi passi del mercato piloti 2023 ha brulicato di temi. Uno su tutti, l'approdo di Marc Marquez in Ducati, con conseguente punto interrogativo circa la competitivit&agrave; che l'otto volte iridato avrebbe potuto mostrare, tornando, cos&igrave; facendo, ai suoi canonici livelli d'&eacute;lite. In virt&ugrave; delle iniziali battute stagionali, un'embrionale risposta a questa fatidica &egrave; stata gi&agrave; riscontrata; lo spagnolo si &egrave; subito affacciato con costanza alla top five, in quasi ogni turno di sessione disputato, manifestando una curva d'apprendimento non tanto sorprendente, in virt&ugrave; del fatto che il soggetto in questione &egrave; un otto volte campione del mondo, quanto ad ogni modo non scontata. Quinto all'esordio in Qatar nella gara Sprint, quarto nella gara lunga della domenica, la pi&ugrave; ricca d'incognite, secondo nella Sprint di Portimao ed in lizza per la quarta posizione nella gara lunga, tagliato fuori solamente dalla caduta che ha coinvolto anche Pecco Bagnaia. Fino ad ora lo spagnolo ha rispettato le aspettative legate al suo nome ed al suo talento, ma ancora (e fisiologicamente) sembra avere qualche decimo in meno nel polso destro in relazione ai compagni di marca pi&ugrave; veloci. Quella differenza che al momento demarca la linea tra i saltuari protagonisti del podio e i contendenti al titolo. Liberty Media si prende MotoGP e SBK: i dettagli dell'operazione Il significato del GP di Austin In tal senso la gara di Austin assomiglia ad un primo test circa le pi&ugrave; alte ambizioni raggiungiubili in questa stagione, una specie di set point relativo ad una competitivit&agrave; che &egrave; indubbiamente presente ma che si presenta ancora acerba al fine di impensierire gli attuali riferimenti della top class. Se il Qatar e Portimao hanno rappresentato due circuiti non particolarmente cari allo spagnolo e alle sue caratteristiche di guida, Austin simboleggia, al contrario, il giardino di casa (insieme al Sachsenring), una pista sul quale lo spagnolo non ha mai avuto rivali all'apice della sua carriera, ed in cui &egrave; stato in grado di vincere anche nella stagione da rookie; un successo che, inoltre, coincise con il primo sigillo della sua eccelsa avventura in top class. Salendo sulla Ducati lo spagnolo ha iniziato un processo d'adattamento alla moto riguardante in primis il suo stile di guida, come da lui stesso sottolineato; proprio quello stile di guida, spigoloso, aggressivo in frenata e poco ortodosso in percorrenza di curva, che ad Austin l'ha aiutato a fare la differenza anno dopo anno in maniera consecutiva dal 2013 al 2018, e poi ancora nel 2021.&nbsp; I numeri dello spagnolo Nel caso in cui Marquez riuscisse a vincere ad Austin, uno scenario affatto non improbabile visti i precedenti, l'ingresso nel ristretto novero dei papabili contendenti al titolo sarebbe completa, infondendo un'intensa e (per gli avversari) ingombrante quantit&agrave; di fiducia che quasi certamente lo porterebbe sul binario auspicato al momento dell'addio dalla Honda. I numeri del campione di Cervera sul circuito americano sono a dir poco incredibili, cosi come i distacchi sempre larghi registrati al traguardo sul primo degli inseguitori. Nel 2013, come detto, Marquez vinse nella sua stagione da rookie, battendo la concorrenza del compagno di squadra Daniel Pedrosa. L'anno seguente Marquez biss&ograve; il successo rifilando pi&ugrave; di quattro secondi a Pedrosa e addirittura venti alla Ducati di Andrea Dovizioso. Nel 2015 il forlivese non pot&egrave; nuovamente nulla terminando a due secondi e mezzo da Marquez, che nel 2016 sigl&ograve; il quarto sigillo consecutivo tagliando il traguardo davanti a Lorenzo, staccato di ben sei secondi. Anche nel 2017 e nel 2018 Marquez non fece sconti, relegando in seconda posizione rispettivamente Valentino Rossi e Maverick Vinales, entrambi a pi&ugrave; di tre secondi. L'anno seguente solo una caduta (mentre si trovava in testa alla gara) gli imped&igrave; di conquistare la settima vittoria consecutiva; dal 2020 Marquez entr&ograve; nel difficile tunnel caratterizzato da infortuni, operazioni chirurgiche e difficolt&agrave; tecniche, ciononostante nel 2021 dimostr&ograve; nuovamente la sua superiorit&agrave;, vincendo su Quartararo e Bagnaia, in quella che al momento rappresenta la penultima vittoria della sua carriera. Con le complessit&agrave; fisiche ormai alle spalle e la certezza della velocit&agrave; della moto,&nbsp;l'edizione 2024 di Austin rappresenta la prima vera occasione per provare a dimostrare nuovamente tutto il suo smisurato potenziale.&nbsp;  MotoGP, BMW non si nasconde: "Siamo in contatto con Dorna, ma..."        

Lo spagnolo torna sulla pista che l'ha visto trionfare in ben sette occasioni, un test importante per testare la competitivit&agrave; con Ducati

MotoGP, Marquez ad Austin per capire i reali obiettivi di stagione

        Se c'&egrave; un campionato che nel giro di pochi anni &egrave; riuscito a suscitare grande interesse (e soprattutto curiosit&agrave;) negli appassionati, quello &egrave; senza ombra di dubbio il King of the Baggers. Nato nel 2020 come gara unica, con il passare delle stagioni ha acquisito sempre maggior prestigioso nel panorama del MotoAmerica, fino a diventare una delle categorie di punta del contesto a stelle e strisce, con tanto di impegno ufficiale da parte di Harley-Davidson e Indian. La stagione 2024 vedr&agrave; al via parecchi piloti di alto livello, come gli specialisti della serie Kyle Wyman e Tyler O'Hara, ma anche e soprattutto new entry di caratura internazionale come l'australiano Troy Herfoss (tre volte campione ASBK) e addirittura lo spagnolo Ruben Xaus. A ci&ograve; si aggiunge un'importantissima novit&agrave; riguardante il calendario: un round in concomitanza con il Gran Premio degli Stati Uniti della MotoGP sul circuito di Austin. Davide Brivio torna in MotoGP: sar&agrave; Team Principal Trackhouse Ad Austin con la MotoGP per il secondo round  Il campionato del King of the Baggers partir&agrave; nel weekend del 7-9 marzo con il consueto appuntamento di Daytona insieme alla prestigiosa 200 Miglia (che vedr&agrave; al via anche il &ldquo;nostro&rdquo; Niccol&ograve; Canepa), ma il secondo round sar&agrave; quindi al di fuori del MotoAmerica, affacciandosi al panorama mondiale per la prima volta. Ad Austin si correr&agrave; il 12-13 aprile, con due manche nella giornata di sabato valevoli per la classifica e anche lo spettacolare &ldquo;Challenge&rdquo;, ovvero una gara sprint riservata ai migliori sei classificati delle prove. Affacciandosi al grande pubblico del Motomondiale, il KOTB acquisir&agrave; sicuramente ulteriore interesse e prestigio. In pi&ugrave;, con la volonta di MotorSport Vision Racing (organizzatore del BSB) di portare la serie anche in Europa, &egrave; lecito pensare che questo possa essere soltanto il primo passo verso un campionato Baggers di portata ancora pi&ugrave; ampia. Tourist trophy: Conor Cummins ancora al via con il team Padgett's       

La serie americana uscir&agrave; per la prima volta dal paddock del MotoAmerica, affacciandosi a quello del Motomondiale sul circuito di Austin come gara di contorno

Il King of the Baggers incontra la MotoGP: insieme nel GP del Texas

        Gran secondo posto per Alex Rins nella Sprint del Gran Premio Americhe, ancora meglio il giorno dopo, perch&eacute; il numero 42 ha riportato al successo il Marchio giapponese, regalando al team LCR un'affermazione che mancava in MotoGP dal 2018. In quella trasferta argentina, Lucio Cecchinello condivise la gioia insieme a Cal Crutchlow, l'ultimo a donare il primo posto alla formazione satellite dell'Ala dorata. Il manager veneziano trova nel catalano similitudini con l'inglese. Perch&eacute;? Cecchinello in MotoGP con Rins: "Non molla la presa nemmeno morto"  Lucio di piloti forti e caratteristici ne ha avuti. Volete un semplice esempio? Casey Stoner, asso australiano lanciato proprio in MotoGP nel 2006. Pi&ugrave; avanti, nella formazione Honda arriv&ograve; Cal Crutchlow, autore di podi e vittorie. Cecchinello vede in Rins somiglianze attitudinali: "Come Cal" svela "Alex &egrave; un mastino. Mastino vero, s&igrave;: quando vede una opportunit&agrave;, non la molla nemmeno a morire". Una sorta di "cagnaccio a due ruote", diremmo noi: "Non lascia la morsa" &egrave; ancora&nbsp; il manager a parlare "Dando il cento per cento in ogni situazione. Sarebbe stato un attimo commettere un errore nella Sprint e nel Gran Premio, ma il nostro pilota ha mantenuto freddezza e concentrazione, centrando due fondamentali risultati". Cecchinello: "Honda smarrita in MotoGP? No, c'&egrave; solo bisogno di tempo"  Alex &egrave; stato molto bravo, per&ograve; e indubbiamente, guidava una ottima RC213 V. Lucio lo ammette, sorridendo: "B&egrave;, gli abbiamo cucito addosso una bella moto, nel pieno e fedele controllo del gas. Il pilota ha girato costantemente su passo da vittoria, mettendo nel mirino Pecco Bagnaia". La Casa di Tokio, quindi, c'&egrave;: "C'&egrave;, c'&egrave;, c'&egrave; sempre stata. Si diceva che la Honda fosse persa, smarrita. Non era vero, non lo &egrave; tutt'oggi. Chiaro, il metodo di lavoro giapponese &egrave; costituito da piccoli e brevi passi, ma stanno arrivando. Col tempo vedrete, si rivedranno i fasti di sempre". Calendario MotoGP 2023: date, orari tv e dove vederla       

Lucio, titolare LCR, ha riportato Honda al successo: "Alex si mette in testa un'idea, ci prova al cento per cento delle sue forze"

MotoGP, Cecchinello: "Rins come Crutchlow, un mastino vero"

Il primo podio per il Team LCR è stato conquistato da Casey Stoner nel 2006 in occasione del Gran Premio di Turchia. Partito dalla settima casella, è riuscito a rimontare fino alla prima posizione, riuscendo a guidare il gran premio per gran parte della gara prima di essere sorpassato dall'italiano Marco Melandri a pochi giri dalla bandiera a scacchi. 

Con la vittoria di Alex Rins in sella alla Honda, il Team LCR raggiunge la pietra miliare dei 100 podi. Grande traguardo per la squadra di Lucio Cecchinello che ora punta ad incrementare questo numero e continuare a fare la Storia del Motomondiale.  Riviviamo intanto i podi più spettacolari del Team LCR in MotoGP

Centesimo podio per LCR Honda al GP delle Americhe

Solo l'ultimo giro ha decretato il vincitore del round americano. Pedro Acosta e Tony Arbolino illuminano Austin

Le foto più entusiasmanti della gara Moto2 al GP Austin 2023

         21:54 MotoGP Austin, l'ordine di arrivo Honda non vinceva dal 2021 e grazie a Alex Rins i colori del team LCR brillano sotto il sole americano. Ecco l'ordine di arrivo dei piloti dopo il GP di Austin:&nbsp;  Rins&nbsp; Marini Quartararo Vinales Oliveira bezzecchi Zarco Morbidelli&nbsp; Di Giannantonio&nbsp; A. Fernandez Pirro&nbsp; Folger Binder Bradl Nakagami Mir Bagnaia&nbsp; Miller R. Fernandez A. Marquez Espargar&ograve; A. Marquez   21:44 Bandiera a scacchi! Alex Rins vince il GP delle Americhe Il pilota LCR sfila sotto la bandiera a scacchi in prima posizione, seguito da Luca Marini (Mooney VR46) e Fabio Quartararo (Yamaha) che porta alla casa giapponese un ottimo risultato dopo l'inizio burrascoso.&nbsp;  BACK ON WINNING WAYS @Rins42 and @lcr_team make history together at COTA!  #AmericasGP  pic.twitter.com/UJ1qg9LKnO &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) April 16, 2023  21:41 MotoGP Austin, la Top5 a tre giri dalla bandiera a scacchi Mancano solo 3 giri al termine del Gran Premio di Austin, ecco chi occupa le prime 5 posizioni:  Rins Marini Quartararo&nbsp; Vinales Oliveira   21:35 Quartararo cede, &egrave; Marini a tentare l'attacco Mancano pochi giri al termine del Gran Premio: Marini ne ha di pi&ugrave; e supera il francese Yamaha, collocandosi alle spalle di Alex Rins con un distacco di 2.5 sec.&nbsp;  21:29 Quartararo col fiato sul collo di Rins Il circuito delle Americhe miete un'altra vittima, Brad Binder scivola ed esce di pista. Il pilota non si arrende e torna in sella, ricominciando la sua gara dal fondo della griglia. Perde l'anteriore anche Nakagami, mentre Quartararo riduce a 1.7 il suo distacco da Rins.  21:20 Bagnaia OUT A curva 2 il campione del mondo scivola sull'asfalto statunitense, mandandolo nella ghiaia. Per il secondo weekend consecutivo il pilota Ducati non riesce a soddisfare le aspettative di Borgo Panigale e lascia a Rins il comando del gran premio.&nbsp;  Lightning start from @jackmilleraus! The Aussie has sliced through to 3rd from 10th! #AmericasGP  pic.twitter.com/KZiHvKoQkO &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) April 16, 2023  21:17 Difficolt&agrave; per Bagnaia La moto di Bagnaia gli procura alcune difficolt&agrave; perch&egrave; in uscita da curva 9 la moto subisce una forte impennata. Tardozzi spiega, "&egrave; colpa del vento, &egrave; la parte della pista pi&ugrave; faticosa". Alex Marquez viene portato al centro medico per effettuare degli accertamenti in seguito all'incidente con Martin nel primo giro. Ritiro anche per Raul Fernandez a causa di problemi tecnici alla sua moto.  21:10 MotoGP Austin, la Top5 Dopo soli due giri &egrave; Bagnaia che apre la pista e corre con aria fresca sul casco, lo seguono a ruota Rins e Miller, autore di una fantastica rimonta.  Bagnaia Rins&nbsp; Miller&nbsp; Quartararo Marini   Lightning start from @jackmilleraus! The Aussie has sliced through to 3rd from 10th! #AmericasGP  pic.twitter.com/KZiHvKoQkO &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) April 16, 2023     21:05 Si spengono i semafori! Inizia la main race Buona la partenza di Bagnaia e di Quartararo. Subito scivolano Marquez e Martin, il loro GP delle Americhe finisce qui. A terra anche Espargar&ograve; con la sua Aprilia.  21:02 Inizia il Warm Up Lap, su i motori! Mancano pochi istanti all'inizio del terzo appuntamento del motomondiale 2023: il primo rettilineo ha una pendenza di 43 cm e l'asfalto presenta molte buche. Il circuito del COTA &egrave; un tracciato molto tecnico, che impegner&agrave; i piloti mentalmente e fisicamente. I piloti hanno iniziato il giro di riscaldamento, chi riuscir&agrave; ad arrivare alla fine della gara i prima posizione?  20:56 GP Austin MotoGP, la griglia di partenza Ecco la griglia di partenza per la main race, che inizier&agrave; tra pochi minuti:  Bagnaia&nbsp; Rins&nbsp; Marini&nbsp; A. Marquez Bezzecchi Espargar&ograve; Quartararo Vinales&nbsp; Zarco Miller Binder Martin&nbsp; Mir Morbidelli&nbsp; Oliveira&nbsp; Di Giannantonio&nbsp; Nakagami&nbsp; Pirro&nbsp; R. Fernandez A. Fernandez Bradl Folger   20:45 Risultati Sprint MotoGP: cosa &egrave; successo a Austin Dieci giri che hanno tenuto tutti gli appassionati col fiato sospeso e che hanno visto dominare in modo indiscusso il campione del mondo 2022, Pecco Bagnaia (Ducati). Il pilota di Chivasso non ha esitato fin dalle prime curve a rafforzare la sua leadership e a posizionarsi in prima posizione. Non sono mancati i colpi di scena, che potete trovare in questo approfondimento  20:30 Calendario MotoGP 2023 L'inserimento in calendario della Sprint ha raddoppiato gli appuntamenti della classe regina del motomondiale, che ora pu&ograve; vantare ben due gare per weekend. Delle tappe dense di impegni che ci troveranno sempre pronti a raccontarvi per filo e per segno ogni cosa accade in pista. Leggi questo articolo per non perdere nessuna data del motomondiale 2023!   20:22 MotoGP Austin: inizia la main race! Dopo la vittoria schiacciante di Pecco Bagnaia nella gara Sprint di sabato, &egrave; tempo per i piloti di salire di nuovo in sella e di tornare in pista. Il tracciato del COTA ha molte insidie e tutti i team stanno preparando le moto per ottenere la miglior performance possibile. Il sole splende negli Stati Uniti (21 C&deg;), una situazione completamente diversa dall'Argentina che aveva messo in difficolt&agrave; il campione del mondo e che aveva, invece, favorito i piloti delle case clienti, primo tra tutti Marco Bezzecchi (Mooney VR46). Cosa accadr&agrave; nell'ultimo appuntamento del weekend? Rimanete con noi per non perdere nessun sorpasso! Luogo: Austin, Texas&nbsp;         

Diretta MotoGP - Dopo la vittoria di Bagnaia nella gara Sprint, &egrave; tempo di affrontare il secondo appuntamento del weekend statunitense: la main race

MotoGP diretta Gara GP Austin: live minuto per minuto

        Dieci giri completati e via, anche la terza Sprint della storia MotoGP &egrave; da mettere in archivio. Ad Austin sta salendo sempre pi&ugrave; alta la tensione, per un Gran Premio Americhe nel quale il colore Rosso ha avuto la meglio sul resto delle tinte disponibili. Ci&ograve; significa che la Ducati &egrave; tornata al successo, grazie alle mani del numero 1, al secolo Pecco Bagnaia. Ducati e Bagnaia ricordano a tutti di essere i numeri 1 della MotoGP  Per farvi capire quanto siano sollecitate le MotoGP al CoTA, ecco la scelta delle gomme Michelin compiute da tutti i piloti: morbida al posteriore, dura all'anteriore. Significa che, davanti, le sollecitazioni nei repentini e continui cambi di piega mettono a dura prova l'avantreno, al pari di spalla e braccia di chi sta in sella. Fase in cui Pecco Bagnaia si &egrave; districato al meglio, martellando dal secondo passaggio al finale: giusto una brevissima scaramaccia condivisa con Alex Rins, poi il cambio di passo, sino a bandiera a scacchi e terzo successo stagionale. Per il piemontese del team Lenovo ufficiale si tratta della seconda Sprint marcata, la prima arriv&ograve; a Portimao. Il campione del mondo &egrave; tornato a fare il campione del mondo, mettendo da parte il passo falso argentino. Il podio della Sprint MotoGP degli USA  Pecco Bagnaia al centro e in alto, Alex Rins appena sotto, Jorge Martin poco pi&ugrave; in basso. I tre gradini del podio a stelle e strisce dicono Desmosedici, RC213 V e Desmosedici. Ducati, Honda - ebbene s&igrave;, previo satellite LCR - e Ducati, per mezzo del satellite - anch'esso - Pramac. Chi, invece, ha dovuto guardare il trio dal basso, ma ci &egrave; andato vicino, Aleix Espargar&ograve;, finalmente ottimo a bordo della RS-GP, oggi miglior punta Aprilia tra le quattro al via. Molto bene anche Brad Binder per KTM, del resto al sudafricano le Spint piacciono: su quella di Termas. Duo Mooney VR46 con Marco Bezzecchi e Luca Marini sesto e settimo, chiudono la top ten Miguel Oliveira, Jack Miller e Maverick Vinales. Meno scoppiettante del solito, la corsa del sabato &egrave; stata per&ograve; bella e interessante, sopratutto perch&eacute; i valori in campo sono apparsi (abbastanza) livellati. Quartararo e Morbidelli, la Yamaha si vede poco nella Sprint di Austin  Sono gi&agrave; poche - due - in pi&ugrave; soffrono come pazze. Le Yamaha di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli hanno sgomitato nel gruppo, nel caso del francese di testa, per l'italiano di centro classifica. Peccato, per&ograve;, che El Diablo sia finito a terra, nel tentativo di tenere la mani acciuffate a un risultato da podio. Niente da fare, ma M ripresa e contesa continuata. Per&ograve; conclusa veramente indietro, perch&eacute; il numero 20 &egrave; giunto diciannovesimo. Male e ricordo del titolo 2021 sempre pi&ugrave; sbiadito. Scivolato pure Alex Marquez, e ottimo weekend di Termas lontano, per ora, dall'alfiere Gresini Racing. Sprint MotoGP di Austin, bandiera a scacchi           

Austin: Bagnaia e Ducati tornano a vincere, Rins riporta il podio a Honda, Martin lo completa. Sfiora il podio Espargar&ograve; (Aprilia), a terra Quartararo

GP Austin, risultati Gara Sprint: il commento tecnico

         22:40 Classifica piloti dopo la Sprint di Austin Ecco come cambiano le prime 5 posizioni della classifica piloti dopo la gara Sprint:&nbsp;  Bezzecchi - 54 punti&nbsp; Bagnaia - 53 punti&nbsp; Zarco - 35 punti&nbsp; A. Marquez - 33 punti&nbsp; Vinales - 32 punti   22:34 MotoGP Americhe, i tempi della Sprint Di seguito i distacchi dei primi 10 piloti:  Bagnaia Rins, +2.545 Martin, +4.706 Espargar&ograve;, +5.052 Binder, +8.175 Bezzecchi, +8.887 Marini, +9.453 Oliveira, +10.768 Miller, +12.448 Vinales, +12.739   22:28 Sprint MotoGP Austin: la top10 Ecco la Top10 alla fine della Sprint delle Americhe:  Bagnaia Rins Martin Espargar&ograve; Binder Bezzecchi Marini Oliveira Miller Vinales   22:26 Sventola la bandiera a scacchi: Bagnaia &egrave; il vincitore a Austin! Supera la curva 20 e riesce a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio: Bagnaia, Nuvola Rossa, vince la gara Sprint di Austin. A seguire Rins e Martin  Time to click into race mode! #AmericasGP  pic.twitter.com/unRZE6aVib &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) April 15, 2023  22:22 Sprint MotoGP: scatta l'ultimo giro Mancano pochi chilometri per veder sbandierare la bandiera a scacchi. Bagnaia sta eseguendo una gara perfetta e mette tra lui e Rins svettano 3 secondi di distacco.  22:19 Alex Marquez OUT Alex Marquez esce dai giochi: scivola in curva e non torna in pista. Non un buon inizio del weekend per lo spagnolo Gresini  22:17 MotoGP Austin, i Top 3 a met&agrave; Sprint A soli 4 giri dal termine della Sprint americana, aprono la classifica: 1. Bagnaia&nbsp; 2. Espargar&ograve; 3. Rins Il pilota Aprilia e il portacolori LRC sono in battaglia per la conquista della seconda posizione.  22:14 Quartararo e Pirro: problemi a Austin El Diablo scivola fuori dalla pista dopo aver sub&igrave;to il sorpasso di Alex Marquez; rientra comunque in pista ma &egrave; ormai in fondo alla classifica. Scivola anche Michele Pirro, sostituto di Enea Bastianini con Ducati.  Time to click into race mode! #AmericasGP  pic.twitter.com/unRZE6aVib &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) April 15, 2023     22:10 Bagnaia leader della Sprint A causa di un errore di Rins, Bagnaia recupera terreno e si colloca in cima alla classifica, mentre Quartararo porta al limite la sua Yamaha e riesce a risalire fino alla quinta posizione.  22:07 Battaglia nelle prime posizioni Rins (LCR) supera Bagnaia (Ducati), iniziando un aspro duello per la prima casella della classifica. Bezzecchi soffre dell'errore del primo giro e si ferma solo in undicesima posizione. Mancano nove giri al termine.  22:04 3, 2, 1, VIA! Si spengono i semafori a Austin Buona partenza di Bagnaia e Rins, Quartararo si posiziona a ridosso dei primi con un ottimo recupero nella prima curva. Reattiva anche la partenza di Espargar&ograve;  22:01 GP Austin: le moto si schierano sulla griglia La MotoGP prende il via: le moto sono pronte, i team hanno completato gli ultimi dettagli. Trattenete il respiro, la Sprint sta per avere inizio&nbsp;  Time to click into race mode! #AmericasGP  pic.twitter.com/unRZE6aVib &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) April 15, 2023  21:56 Griglia di partenza Sprint, Gran Premio di Austin Mancano solo 10 minuti all'inizio della Sprint d'America, ecco la griglia di partenza del terzo weekend di gara del 2023: 1. Bagnaia&nbsp; 2. Rins 3. Marini 4. A. Marquez 5. Bezzecchi 6. Espargar&ograve; 7. Quartararo 8. Vinales 9. Zarco 10. Miller 11. Miller&nbsp; 12. Binder 13. Martin&nbsp; 13. Mir 14. Morbidelli&nbsp; 15. Oliveira 16. Di Giannantonio 17. Nakagami 18. Pirro 19. R. Fernandez 20. A. Fernandez 21. Bradl&nbsp; 22. Folger  21:49 Calendario MotoGP e Sprint 2023 Dal 2023 la MotoGP si rinnova e introduce il format della Sprint. Il doppio degli appuntamenti per il doppio delle emozioni: qui dove potete trovare tutte le date del motomondiale 2023  21:37 FP3 e qualifiche MotoGP: come si sono svolte Le prove libere statunitensi hanno visto diversi piloti prendere il comando della classifica finale ma &egrave; Pecco Bagnaia (Ducati) a strappare il miglior risultato della giornata, ottenendo il miglior tempo e posizionandosi in pole position. Ma cosa &egrave; successo a Austin? Scoprilo nel nostro approfondimento &nbsp;  21:29 MotoGP, Sprint: Bagnaia parte in pole Pecco Bagnaia&nbsp;&egrave; il pi&ugrave; forte di tutti. Pi&ugrave; forte degli asfalti diversi di&nbsp;Austin, pi&ugrave; forte dei rivali e soprattutto&nbsp;delle provocazioni.&nbsp;Il piemontese infatti sembrava aver perso la concentrazione dopo&nbsp;il reiterato tentativo di seguire la sua scia da parte di Alex Marquez&nbsp;- in quel momento proprietario del miglior tempo insieme a Pecco &ndash; ma la realt&agrave; ha raccontato una storia ben diversa, con&nbsp;lo spagnolo a terra in curva 15&nbsp;e Pecco in pole position. Mancano pochi minuti all'inizio della Sprint statunitense, riuscir&agrave; il campione del mondo a rimanere in cima alla griglia? Restate con noi per scoprirlo!&nbsp;         

Diretta MotoGP - Inizia il terzo appuntamento con la Sprint al GP delle Americhe: Bagnaia e Ducati vogliono recuperare i punti persi in Argentina

MotoGP Live Gara Sprint del GP Austin 2023 in diretta

        Dan Rossomondo si &egrave; presentato al mondo della MotoGP. Sembrerebbe uno scherzo detta cos&igrave;, invece il nuovo Direttore Commerciale fa sul serio, perch&eacute; &egrave; un professionista veramente serio. E pure preparato: l'esperienza maturata nella pallacanestro NBA, i numerosi viaggi in giro per il globo e la capacit&agrave; di memorizzare nomi e cognomi di primo acchiti rappresentano qualit&agrave; da interessante biglietto da visita. MotoGP come il basket NBA? Anche di pi&ugrave;  Dan &egrave; arrivato al Circuit of the Americas a seguito di famiglia. Piace molto agli americani introdurre i relatives, ovvero, famigliari di strettissimo contatto. Nel caso di Rossomondo, ecco moglie e figli, nella piacevole introduzione condivisa ai media: "A dispetto del mio cognome - sorrideva - non parlo italiano. Comunque, apprezzo i valori di questo Paese, come tutte le qualit&agrave; della altre Nazioni. Appunto, l'obiettivo &egrave; accrescere il messaggio della MotoGP, offrendo uno spettacolo di altissimo livello". Gli statunitensi lo chiamano "show", ossia tutto ci&ograve; che riesca a intrattenere il pubblico: "Che dovr&agrave; essere sempre pi&ugrave; presente e giovane - continua Rossomondo - e parlo di ogni tipo di spettatore, perch&eacute; l'obiettivo consiste nel proporre il campionato su vasta scala internazionale". La risorsa scelta da Dorna ha le idee chiare: "Attirare pi&ugrave; fans, facendo valere le tempistiche della Sprint e del Gran Premio. Penso che i 20 minuti della gara del sabato e i 40 domenicali siano perfetti, il format &egrave; da ritenersi vincente. Vogliamo vincere in ambito a due ruote, ma non solo".         

Dan proviene dalla pallacanestro NBA: "Le tempistiche del weekend sono vincenti. Offriremo show, coinvolgendo le nuove generazioni"

Rossomondo si presenta alla MotoGP: "Sprint e GP, format perfetto"

        Il tema pi&ugrave; caldo toccato oggi nella MotoGP di Austin da Luca Marini riuguarda il Circuit of The Americas, ritenuto assolutamente non all'altezza della situazione. Pure, per esempio, Pecco Bagnaia ha sollevato critiche di sorta, ma il pilota Mooney VR46 &egrave; anche pi&ugrave; contrariato: "S&igrave; si - conferma - infatti oggi ne parleremo in Safety Commission, monitorando con attenzione l'evolversi della situazione. Questo asfalto propone condizioni disastrose. Probabilmene, qui abbiamo il manto peggiore di tutti i circuiti presenti in calendario". Suolo lunare per la MotoGP delle Americhe  In effetti, lo Space Center della NASA si trova a due passi. Laggi&ugrave;, si racconta, sanno cosa voglia sparare razzi e uomini sulla Luna. Manto medesimo per il CoTA, a quanto pare: "Vero disastro da ogni parte. La curva 19 &egrave; mesa male, noi l&igrave; con la nostra moto fatichiamo tantissimo, ma c'&egrave; pure di peggio. Per esempio, camminando mi sono reso conto della presenza di un vero e proprio cratere in prossimit&agrave; della curva 11. La pista &egrave; rovinata ovunque"       

Luca &egrave; aspro nei confronti del CoTA: "C'&egrave; addiriturra un cratere, qui &egrave; disastro vero"

GP Austin, Marini critica la pista: "La peggiore di tutto il calendario"

        Undicesimo nella classifica combinata della MotoGP di Austin, sicch&eacute; fuori dalla Q2. Marco Bezzecchi ha completato il venerd&igrave; a stelle e strisce, commentando primo e secondo turno di prove libere cronometrate: "Non &egrave; andata malissimo - specifica - malgrado una innocua scivolata. Sono riuscito a ripartire, compiendo un solo passaggio crometrato. La mia mattinata &egrave; andata cos&igrave; cos&igrave;, qundi meglio il pomeriggio. Il Time Attack &egrave; andato abbastanza bene, per&ograve; mantengo ancora qualche difficolt&agrave;. Vorrei far voltare meglio la moto, obiettivo che voglio portare a buon fine". Austin da MotoGP? Forse meglio per auto e off road Un piccolo disguido ha limitato, seppur di poco, l'efficacia del portacolori Mooney VR46: "La caduta? Non mi ha fatto perdere sicurezza, semmai ho evitato di sbagliare nuovamente. Il fatto &egrave; che, in sostanza, io sono migliorato, ma gli altri sono migliorati pi&ugrave; di me". Sabato sar&agrave; fondamentale, innanzitutto partendo dalla sessione che decide le due griglie di Sprint e Gran Premio: "Infatti - conferma - domani affronter&ograve; la Q1, sperando di passare in Q2. Ci sar&agrave; da mettere impegno fisico: magari arriver&ograve;&nbsp;stanco domenica sera, ma non importa, non &egrave; ci&ograve; che conta. Sar&agrave; importante gestire gli sforzi nei due giorni restanti, tutto qui". ll tracciato &egrave; criticato dai pi&ugrave;. Il leader del mondiale propone un paragone: "La pista non &egrave; un granch&eacute;. I lavori fatti sono pensati per le auto, mica per le moto. Per esempio, nella curva 19 hanno grattato l'asfalto, per&ograve; nella traiettoria utile per le quattro ruote, non per le due. Levigare la linea all'interno a noi non ha cambiato le cose. Giriamo cos&igrave;, la pista &egrave; faticosa, aggiungiamo i salti da motocross e siamo al completo".         

Marco sottolinea i problemi del tracciato, spiegando come affrontarli sino a domenica sera

GP Austin, per Bezzecchi la pista è adatta ad altre categorie

        Il tortuoso layout di Austin ha premiato le caratteristiche tecniche della Ducati e al contempo lo stile di guida di Jorge Martin, sempre molto abile sul giro secco e particolarmente bravo a ricavare dalla sua moto il massimo anche quando, al contrario, si presentano alcune difficolt&agrave; relativamente al ritmo gara. Questa dinamica &egrave; proprio quella che si &egrave; palesata nelle prove libere del venerd&igrave; di Austin, in cui lo spagnolo ha siglato il miglior tempo, salvo per&ograve; non sembrare soddisfatto al termine della giornata. Alla base delle perplessit&agrave; di Martin ci sono due fattori in particolare: le condizioni fisiche e un feeling generale con la moto, in special modo al posteriore, che non gli consente al momento di sentirsi tra i favoriti per la gara di domenica. L'ira iniziale e poi il miglior tempo Il pilota del Team Prima Pramac Racing ha raccontato come il turno del pomeriggio sia stato a due facce, una fase iniziale in cui non &egrave; riuscito a sentire il feeling con la moto ed una seconda parte in cui le cose sono andate per il verso sperato: "Per il giro siglato siamo soddisfatti ma il turno &egrave; stato difficile, quando sono entrato in pista nulla andava bene e questa cosa mi innervosiva, io stesso forse dovevo calmarmi un po'. Da met&agrave; turno in poi abbiamo iniziato a lavorare e con il giro finale che ho fatto la situazione &egrave; migliorata, tuttavia dobbiamo compiere step in avanti". Lo spagnolo ha analizzato i problemi che al momento gli impediscono di ritenersi tra i favoriti, in primis le difficili condizioni fisiche che lo tormentano sin dalla giornata di ieri: "Ho faticato fisicamente, ieri sono stato male, spero che domani e dopodomani io possa migliorare sempre pi&ugrave;, al momento sono sotto antibiotico. Sto meglio di ieri, sicuramente, ma mi sento ancora molto debole. Stamattina non sembravo star cos&igrave; male ma nel pomeriggio mi sentivo debolissimo, dopo due giri ero gi&agrave; senza forze. Oggi &egrave; stata davvero dura, ora mi sento un pochino meglio, spero che domani e domenica sar&agrave; meglio". Martin critico con la pista di Austin Martin si &egrave; poi soffermato sull'aspetto propriamente tecnico: "In generale dobbiamo trovare pi&ugrave; grip al posteriore senza sacrificare l'agilit&agrave; della moto. Inoltre abbiamo provato a mettere peso all'anteriore al fine di trovare una migliore maneggevolezza, ma non ha funzionato, poi siamo tornati al nostro setup base. Ad inizio turno avevo una moto che non mi piaceva ed ero molto arrabbiato, poi la situazione &egrave; migliorata. Penso che oggi abbiamo preso la direzione giusta per lavorare sulla moto, per&ograve; ancora dobbiamo progredire se vogliamo lottare per la vittoria, ancora mi sento lontano. Se compiamo piccoli passi in avanti specialmente sul feeling con il posteriore possiamo essere competitivi". Un'ultima considerazione su uno dei problemi pi&ugrave; noti della pista americana, la presenza delle buche lungo il tracciato: "Quest'anno la situazione &egrave; peggiorata, tranne in alcuni punti come la curva 10, ma per esempio in curva 12 ci sono parecchie buche che l'anno scorso non c'erano. Con l'aereodinamica delle MotoGP d'oggi penso che il problema delle buche sia leggermente peggiorato; &egrave; solo una impressione ma la maneggevolezza &egrave; complessa, dobbiamo scoprire come rendere la moto pi&ugrave; leggera". Lin Jarvis, "Razgatlioglu non &egrave; ancora pronto per la MotoGP"        

Sebbene abbia chiuso il venerd&igrave; con il miglior tempo assoluto, lo spagnolo non &egrave; apparso del tutto soddisfatto

GP Austin, Jorge Martin spiega cosa manca per puntare alla vittoria

        Terzo nella classifica MotoGP, perci&ograve; assolutamente protagonista di classe. Non ancora sul gradino pi&ugrave; alto del podio, sebbiene abbia visitato il palchetto della categoria regina pi&ugrave; volte. Ma la vittoria &egrave; la vittoria, e Johann Zarco la sta cercando con tutte le sue forze. Chiss&agrave; che non arrivi proprio al Circuit of The Americas: "Questo &egrave; un tracciato molto bello - spiega - e impegnativo. Sicuramente, il pi&ugrave; duro di tutto il calendario 2023". Zarco nella MotoGP di Austin: "Stagione lunga, presto pensare al vincitore" Johann si riaggancia al discorso introdotto sopra: "Attaccher&ograve;, certo - promette - usando anche strategia. Lo far&ograve; in entrambe le corse, tra l'altro ho notato una cosa: la Sprint pu&ograve; servire a preparare al meglio il Gran Premio, sicch&eacute; la sfrutter&ograve; in tal senso". Zarco e il team Pramac Ducati saranno protagonisti a stelle e strisce? La volont&agrave; del pilota lo giura: "Come fatto gi&agrave; in Argentina, ce la metter&ograve; tutta per stare davanti. A Termas volevo vincere, avevo un gran passo, ma Marco Bezzecchi &egrave; partito veramente spedito". Il numero 5 &egrave; interpellato: chi conquister&agrave; l'iride 2023? Secondo il suo pensiero, la domanda &egrave; prematura: "Presto &egrave; per dirlo, restano ancora tantissime gare. Ci si potrebbe infortunare, sperando di no, e le variabili sono parecchie. Ovviamente, vanno gestite le forze e le azioni. Far&ograve; cos&igrave;".       

Terzo in classifica, Johann svela i suoi traguardi texani: un mix tra istinto e cervello

MotoGP, Zarco ha in mente un unico obiettivo

        Ci potrebbero essere due tedeschi nella MotoGP di Austin. Assodata la presenza da parte di Jonas Folger in sostituzione dell'infortunato e convalescente Pol Espargar&ograve;, Stefan Bradl &egrave; pronto all'eventuale partecipazione alla terza tappa stagionale. Honda sta monitorando le condizioni di Joan Mir, sperando che possa tornare, contestualmente valutandone a chi possa prenderne il posto.&nbsp; Mir fermo, il box Repsol HRC pensa a Bradl per la MotoGP degli USA  Quanto accaduto a Joan lo potete leggere in questo articolo. Il maiorchino, titolare della RC213 V marcata Repsol, si sta impegnando per partire alla volta degli USA, ma le forti contuisioni rimediate potrebbero indurlo a forfait. Augurandone il ritorno in sella quanto mai celere, conseguentemente si pensa a Bradl. Stefan &egrave; il tester di riferimento dell'Ala dorata, infatti, nei giorni scorsi era all'opera in prove di sviluppo relative al telaio realizzato dalla Kalex e usato da Marc Marquez pi&ugrave; volte e da Alex Rins in Argentina. Il trentatreenne tedesco ha girato a Jerez de la Frontera, fornendo feedback personale sull'efficienza richiesta dai titolari: rigidezza e flessibilit&agrave; che vadano a braccetto senza limitarsi. Calendario MotoGP 2023: date, orari tv e dove vederla       

Infortunato, Joan potrebbe lasciare la RC213 al tester tedesco, nei giorni scorsi al lavoro sul telaio realizzato dalla Kalex

MotoGP di Austin in dubbio per Mir, Honda allerta Bradl

Adesso &egrave; ufficiale, il GP di Austin &egrave; stato definitivamente rimandato al 2021 e in questa stagione 2020 non verr&agrave; corso. Se fino a poco fa le incertezze la facevano da padrone ma una speranza si respirava ancora nell&#39;aria, da parte degli organizzatori del circuito &egrave; arrivato il &ldquo;no&rdquo; definitivo.  La delicata situazione legata al coronavirus che vede gli Stati Uniti ancora nell&#39;occhio del ciclone ha portato a questa scelta.  Tutto rimandato al 2021  Il Gran Premio, che avrebbe dovuto corrersi nel mese di aprile, era stato rimandato come tutti gli altri a causa del covid-19 ed era in &ldquo;forse&rdquo; per il nuovo calendario stilato da Dorna per questo 2020 che ripartir&agrave; da Jerez il 19 luglio.  Nel totale, le gare ad oggi confermate sono tredici ma c&#39;&egrave; ancora la possibilit&agrave; che possano aggiungersi la Malesia, la Thailandia e l&#39;Argentina mentre il GP della Americhe ha optato per il &ldquo;no&rdquo; decisivo.  Ad annunciarlo &egrave; stato il circuito stesso attraverso i social network: &rdquo;L&rsquo;evento di quest&rsquo;anno dal 13 al 15 novembre 2020 - si leggeva in un post, poi rimosso - &egrave; stato cancellato. I possessori di biglietti riceveranno un&rsquo;e-mail con ulteriori informazioni.&rdquo;  L&#39;organizzazione ha quindi fornito le nuove date per il 2021 che saranno quelle relative al weekend del 16 -17 &ndash; 18 aprile.  Adesso non resta quindi che attendere la decisione di Malesia, Thailandia e Argentina, anche se quest&#39;ultima vista la situazione sempre legata al coronavirus che sta coinvolgendo tutto il sud America potrebbe essere la prima a saltare.  All&#39;asta la Monna Lisa in versione Ducati 

A dare l&#39;annuncio il circuito stesso che ha gi&agrave; deciso le nuove date per il 2021

Ufficiale: Il GP di Austin non si correr&agrave; nel 2020

        Per Andrea Dovizioso quello del COTA non sar&agrave; stato un weekend perfetto, ma il pilota Ducati ha comunque portato a casa il risultato pi&ugrave; importante, quello di primo in classifica iridata.La caduta di Marc Maquez certo ha agevolato questo primato, ma il quarto posto all'arrivo e i 13 punti conquistati lo hanno fatto arrivare al top della classifica mondiale.E con questi punti (3 in pi&ugrave; di Valentino Rossi, 5 in pi&ugrave; di Alex Rins e 9 in pi&ugrave; di Marquez) Desmo Dovi si prepara ad affrontare la nuova sfida europea a partire dal Gp di Jerez.Intanto, nella giornata di oggi la Ducati insieme a Ktm sta facendo dei test privati al Mugello anche in vista del Gp italiano che si svolger&agrave; il 2 giugno.Dovizioso, felice ma con i piedi per terra parla di come &egrave; andata la gara di Austin e anche della classifica iridata. &ldquo;PIU' DI COSI' NON POTEVO&rdquo; - &ldquo;Sono contento del risultato. &ndash; commenta l'alfiere del team Mission Winnow Ducati &ndash; Una grande gara, soprattutto perch&egrave; sono partito tredicesimo. &Egrave; stata una gara molto dura, nei primi giri ho avuto problemi con la gomma davanti e non avevo ritmo per stare nel gruppo di testa, ma giro dopo giro ho recuperato e sono riuscito ad essere molto competitivo anche se mi mancava lo spunto per superare Miller. Abbiamo avuto fortuna anche perch&eacute; davanti a me ci sono state alcune cadute e questo succede quando si va al limite&rdquo;. &ldquo;NON BASTA&rdquo; - Dovi parla poi della classifica iridata che lo vede al comando, ma con il suo solito fare riflessivo e pacato non si fa prendere dall'entusiasmo e dice:&rdquo;siamo nuovamente davanti in classifica iridata sia nella classifica piloti che in quella costruttori e le sensazioni con la moto sono migliori rispetto al 2018 ma non &egrave; sufficiente. I nostri rivali sono forti e noi dobbiamo crescere&rdquo;.       

Il numero 4 della Ducati &egrave; felice per come &egrave; andata la gara di Austin ma per il futuro dice:&rdquo;dobbiamo crescere ancora&rdquo;

Dovi primo in campionato: "Buone sensazioni con la moto, ma non basta”

        Doveva essere un weekend da sogno quello di Austin per Marc Marquez, invece, la gara si &egrave; rivelata per lui una vera e propria disfatta.Non solo il numero 93 che aveva vinto al COTA per ben sei anni di fila &egrave; caduto mentre si trovava in testa con diversi secondi di vantaggio sugli avversari, ma lo zero ricevuto lo ha portato al quarto posto della classifica iridata alle spalle di Andrea Dovizioso, Valentino Rossi e Alex Rins.I punti di distacco dall'alfiere Ducati sono solo 9, certo, ma perdere la leadership proprio in uno dei circuiti che pi&ugrave; ama, deve essere stato un gran dispiacere per il talento di Cervera, che senza dubbio avr&agrave; modo di rifarsi nel prossimo Gp di Jerez dove vanta tanti bei podi e prime posizioni, la pi&ugrave; recente quella dello scorso anno.Intanto, il pilota Honda chiede scusa a tutta la sua squadra e ai suoi tifosi. &ldquo;CHIEDO SCUSA&rdquo; - &ldquo;Abbiamo fatto sei anni meravigliosi qui in Texas - dice Marc nel post gara &ndash; ma questa volta ho fatto un grande errore. Quando sono arrivato al box ho chiesto scusa alla squadra e voglio scusarmi anche con i tifosi, perch&egrave; &egrave; stata colpa mia. E' diverso sbagliare quando combatti per una quinta posizione rispetto a quando lo fai per vincere, la differenza sta l&igrave;.&rdquo; GUARDARE AVANTI &ndash; L'arrivo della pista texana era tanto atteso per il pilota con il numero 93, dato che da quando si corre su questo circuito (dal 2013) aveva sempre vinto e aveva sempre conquistato la pole position. Adesso, questo trand da record &egrave; stato interrotto dalla vittoria di Alex Rins che lo precede di 4 punti nella classifica iridata:&rdquo;siamo a soli 9 punti dalla vetta della classifica. &ndash; conclude &ndash; E' vero ho fatto un errore ma siamo umani e questo pu&ograve; succedere. Devo imparare dal mio errore e tornare ancora pi&ugrave; forte a partire da Jerez.&rdquo;       

Il pilota Honda &egrave; molto dispiaciuto per come &egrave; finita la sua gara in Texas ma &egrave; pronto a tornare pi&ugrave; forte che mai a Jerez

Marquez chiede scusa:”Siamo umani, commettiamo errori”

        E' stata una vittoria maturata nel tempo e nel lungo lavoro svolto da Suzuki quella di Alex Rins ad Austin.Dopo la caduta di Marc Marquez sia Valentino Rossi che Rins hanno tentato di mettere la loro moto sul gradino pi&ugrave; alto del podio e a spuntarla tra i due &egrave; stato proprio lo spagnolo che in Texas ha conquistato la sua prima vittoria in Motogp.Su questo tracciato il numero 42 aveva gi&agrave; dei precedenti, dato che aveva vinto in Moto3 nel 2013 e in Moto2 nel 2016, quindi mancava la vittoria anche nella classe regina. FELICITA' -&nbsp;&ldquo;Sono felicissimo &ndash; dice Alex a fine gara ai microfoni di Sky &ndash; io e la Suzuki abbiamo lavorato tanto per arrivare a questa vittoria, sia la stagione scorsa che durante i test pre campionato e alla fine eccoci qui, sul gradino pi&ugrave; alto.&rdquo;Il portacolori del team Suzuki commenta poi la caduta di Marquez e fa un'analisi di quella che &egrave; stata la sua gara:&rdquo;sono rimasto sorpreso quando ho visto che Marc era caduto, perch&egrave; lui qui ha sempre qualcosa in pi&ugrave;, come in Argentina. La pista oggi era al limite, ma dobbiamo essere felici perch&egrave; ho fatto una gara intelligente e ci siamo meritati questa vittoria. A due giri dalla fine ho fatto un errore, mi sono girato e ho visto che Valentino era ancora dietro, quindi ho spinto al massimo per riuscire ad avere una certa distanza.&rdquo; SPERANZE PER IL TITOLO? - Alex si trova adesso al terzo posto della classifica iridata alle spalle di Valentino Rossi e un passo avanti a Marc Marquez, un posto di grande onore che fa ben sperare nella lotta con i top rider della Motogp:&rdquo;stiamo facendo dei grandi risultati &ndash; conclude &ndash; sono l&igrave; a lottare con i piloti pi&ugrave; forti come Valentino, Marquez e Dovizioso. Mi sento forte. Penso che per vincere il mondiale biosgna essere costanti e noi proveremo ad essere l&igrave; ad ogni gara. Mi sento molto fortunato ad avere una squadra come la Suzuki alle spalle, mi aiutano tanto e mi danno il loro supporto in una maniera incredibile.&rdquo;       

Il pilota Suzuki conquista ad Austin la sua prima vittoria in Motogp

Rins: “Proveremo sempre a lottare con i più forti”

        Scendendo in pista per ultimi, quando in Italia erano da poco passate le 22:00, i piloti della Moto2 sono stati i pi&ugrave; fortunati perch&egrave; hanno trovato la pista asciutta, dopo il temporale che si era scatenato facendo saltare le Fp3 di tutte le categorie.Ma meteo a parte, il poleman della giornata &egrave; stato Marcel Schrotter (Dynavolt Intact GP) che con il best lap di 2:10.875 &egrave; arrivato in pole position sbaragliando gli avversari.A rendergli la vita difficile c'ha pensato per&ograve; Alex Marquez (Estrella Galicia MARC VDS), secondo alle sue spalle con un gap di +0,058 millesimi.Domani, insieme a loro, partir&agrave; dalla prima fila anche Sam Lowes (Team Gresini), mentre Tom Luthi che sembrava potesse portare a casa la pole, &egrave; stato beffato scivolando in quarta posizione. GLI ITALIANI &ndash; C'&egrave; tanta preoccupazione per gli italiani in vista della gara di domani: pi&ugrave; di tutti, preoccupa Lorenzo Baldassarri ( Flexbox HP) che, da primo della classifica iridata e quindi in lotta per il titolo anche se siamo solo all'inizio del campionato, &egrave; riuscito a conquistare una misera quindicesima posizione con un distacco di quasi due secondi dal primo in classifica.Dall'altro lato del box del team Flexbox HP Mattia Pasini, arrivato ad Austin per sostituire Fernandez, &egrave; riuscito a conquistare la settima posizione in griglia: un risultato importante che si aggiunge al fatto che &egrave; stato il migliore tra gli italiani della Moto2.Dopo di lui, infatti, troviamo in decima posizione Luca Marini dello Sky Racing Team, undicesimo Andrea Locatelli, dodicesimo Marco Bezzecchi e tredicesimo il rookie Di Giannantonio.       

Tra gli italiani il miglior tempo lo ha fatto Mattia Pasini arrivato ad Austin per sostituire Fernandez

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