Francesco Bagnaia, voto 10: travolgente  In questo momento &egrave; il pilota pi&ugrave; forte sia come tecnica che a livello mentale. Senza la caduta di Misano oggi parleremmo di una sfida all&rsquo;ultimo gran premio per il titolo mondiale. Tre vittorie durante gli ultimi cinque gran premi dicono tutto. Quanti rimpianti.  Joan Mir, voto: 9 rinato  Finalmente un gran premio degno del campione mondiale in carica non le gare anonime che poco avevano a vedere con lui. Paga sicuramente l&rsquo;annata deficitaria della Suzuki che con la perdita di Davide Brivio ha lasciato sul campo il cinquanta per cento del suo potenziale. Urge rimedio.  Jack Miller, voto 8,5: gestore  Questa volta il pilota australiano ha corso un gran premio senza voler strafare e sopratutto cercando di gestire gli pneumatici come serve con la Ducati. Forse gli &egrave; andata bene che il gran premio &egrave; durato 2 giri in meno perch&eacute; non so se il duello con Alex Marquez lo avrebbe vinto, Comunque un bel podio.  Alex Marquez, voto 8,5: rivede la luce  Ottimo weekend e di conseguenza ottimo gran premio. Si sarebbe giocato il podio con ancora due giri da disputare. La Honda gli ha dato qualcosa in pi&ugrave; che sembra funzioni meglio. Sembra strano che senza il fratello in pista faccia risultato.    Johann Zarco, voto 7,5: senza scintille  Non so se la Ducati si aspettasse questi risultati dal pilota francese, io ho qualche dubbio in proposito. &Egrave; sicuramente un gran pilota, ma gli manca quella scintilla che gli dovrebbe far vincere dei gran premi. Da noi si dice che fa trenta, ma mai trentuno.  Pol Espargaro, voto 7: sufficiente  Sicuramente la Honda avr&agrave; problemi di sviluppo e di messa a punto, sicuramente la mancanza di Marc Marquez &egrave; devastante, ma dal pilota spagnolo ci si aspettava molto di pi&ugrave;, ma sopratutto la casa giapponese che lo aveva strappato alla KTM.  Jorge Martin, voto 7: saggio  In un circuito che gli evocava brutti ricordi &egrave; riuscito a fare ottime prove ed un gran premio che gli permette di giocarsi il rookie dell&rsquo;anno a Valencia. Ha un grande talento e lo ha dimostrato nelle classi minori . Forse esagera troppo con la Ducati e quando cade si fa male. Pu&ograve; essere un limite.  Alex Rins, voto 6,5: rimette la testa fuori  Brutta partenza e di conseguenza gara in salita con la sua Suzuki. Stagione disastrosa per il pilota spagnolo a quasi 100 punti di differenza dal suo compagno di squafra e sopratutto con ben cinque cadute. Non &egrave; il Rins che conoscevamo.  Enea Bastianini, voto 6,5: in rimonta  Quando parti dalla quinta fila tutto divente molto difficile nella MotoGP&nbsp;e di conseguenza occorre aggiustare le prove. Si gioca il titolo di rookie dell&rsquo;anno con lo spagnolo Martin e con tre punti di vantaggio, senza dimenticare che il riminese corre con una Ducati vecchia di due anni rispetto allo spagnolo.  Brad Binder, voto 6: leader KTM  Il pilota sudafricano ce la mette tutta ma non ha la stoffa di guidare alla vittoria una casa ufficiale. La casa austriaca ha fatto una stagione ampiamente deficitaria rispetto alle aspettative., le manca il cosidetto bomber e Binder non sembra esserlo.  Takaaki&nbsp;Nakagami, voto 5,5: evanescente  Dove &egrave; finito il samurai della scorsa stagione? Non si riesce a capire se sia pi&ugrave; colpa sua o della Honda. Sembra un altro e di questo passo rischia il posto. Fortunatamente per lui Oguma non &egrave; ancora maturo, ma il prossimo anno deve cambiare rotta.  Luca Marini, voto 5,5: meglio le prove  Il pilota italiano sta dimostrando di capire la Ducati sopratutto durante le prove dove stacca tempi importanti. Poi vanifica tutto durante i gran premi, dove non riesce a mettersi in evidenza. Forse occorre cambiare il tipo di allenamento. Comunque bravo.    Valentino Rossi, voto 6: politico  Gare che non servono a nulla ,n&eacute; a Valentino&nbsp;n&eacute; ai suoi tifosi. &Egrave; chiaro che quando stacchi la spina, pur essendo un fenomemeno, non puoi fare neppure il cinquanta per cento del tuo potenziale. Vive giustamente per il tributo sacrosanto che gli spetta. Tutti quanti gli siamo debitori.  Andrea Dovizioso,&nbsp;voto 5: incomprensibile  La domanda che mi viene in mente &egrave; chi glielo ha fatto fare di rientrare in questo modo. Occorre sempre accettare le decisioni dei piloti, sopratutto di quelli del tipo di Andrea. Comunque si fa fatica a comprendere.  Stefan Bradl, voto 5: semplicemente collaudatore  Non si pu&ograve; pretendere di pi&ugrave; da un collaudatore che fa pochi gran premi. Comunque si difende bene e credo sia utile alla causa della Honda. Tutto secondo le regole.  Maverick&nbsp;Vinales, voto 5: apprendista stregone  Gli va dato atto che passare da una Yamaha ad un Aprilia nel corso della stagione sia una impresa titanica, ma i problemi sembrano superiori a quelli immaginati. Ci vorr&agrave; molto tempo per digerirla da parte del pilota spagnolo.  Franco&nbsp;Morbidelli, voto 5: sofferente  Rientrare in condizioni ancora di convalescenza e sopratutto con una Yamaha che sembra in difficolt&agrave; sia per il grip che per la velocit&agrave;, sembra la situazione peggiore. Gli auguriamo di guarire, ma sopratutto di poter contare in futuro su una Yamaha competitiva.  Miguel Oliveira, voto 5: brutta copia  Stagione da dimenticare per il pilota portoghese a cui la casa austriaca aveva dato la fascia di capitano ad inizio stagione. Francamente non sembra il pilota adatto per portare in alto la KTM.  Iker&nbsp;Lecuona, voto 4,5: fuori dai ranghi  Questa volta il pilota spagnolo l&#39;ha combinata grossa stendendo il suo compagno di squadra Oliveira. Sperava di chiudere meglio la stagione, ma si trova con un contratto per il 2022 con la Honda HRC per il mondiale superbike. Non male  Fabio Quartararo, voto 4,5: rilassato  Non era la sua domenica e lo si &egrave; visto dalle prove. Ha fatto un errore francamente da principiante ma va scusato, perch&eacute; dopo la vittoria del titolo mondiale ci sta essere rilassati. Teme la Ducati per la prossima stagione.  Aleix Espargaro, voto 4,5: stralunato  Dopo il podio di Silverstone lui e l&rsquo;Aprilia hanno preso una china discendente abbastanza preoccupante. Con il freddo, le moto della casa di Noale hanno grossi problrmi di grip. Occorre lavorare duro per avvicinarsi alla concorrenza.  Danilo Petrucci, non giudicabile: al capolinea  Caduto nel corso del primo giro alla Curva 4. Poco da dire , se non che &egrave; sempre pi&ugrave; vicino all&#39;epilogo di una stagione da dimenticare. Potessero tornare indietro, sia Danilo che la KTM farebbero altrescelte, non ripetendo questo matrimonio. 

Giornata trionfale per Pecco e il costruttore&nbsp;di Borgo Panigale, mentre Quartararo stecca la gara dopo il titolo. Ecco i voti

Pagelle MotoGP Algarve: Bagnaia e Ducati sugli scudi a Portimao

Nel 2007 e nel 2011 il pilota pi&ugrave; veloce, costante, intelligente e maturo &egrave; stato Casey Stoner che rispettivamente ha vinto il titolo con Ducati e con Honda. Nel weekend appena passato &egrave; tornato nel paddock come ospite della Casa di Borgo Panigale, partecipando anche attivamente al fine settimana dando consigli utili ai due piloti ufficiali, Francesco Bagnaia (ecco le sue dichiarazioni) e Jack Miller. La passione scorre ancora nelle sue vene, ma da qualche anno ormai il suo fisico &egrave; debilitato.  La confessione dell&#39;australiano   &ldquo;Ho ancora enormi problemi di salute&rdquo; ha raccontato in Portogallo. &ldquo;Ci sono stati momenti in cui praticamente ho trascorso cinque mesi sul divano. Il tragitto da letto a divano era la mia unica sessione di allenamento quotidiano&rdquo;. Questi problemi fisici hanno poi avuto un risvolto sull&rsquo;aspetto mentale: &ldquo;Ovviamente &egrave; stato estremamente difficile per me&rdquo;. La sua situazione di salute non &egrave; stabile e ci sono volte in cui migliora, ma altre in cui peggiora: &ldquo;A dicembre e gennaio pensavo che andasse meglio. Ero davvero euforico, ma a marzo e aprile le cose sono andate di nuovo in discesa rapidamente&rdquo;.  Bandito il ritorno   Tutto per&ograve; dipende da giorno a giorno, anche se non ha pi&ugrave; ritrovato negli ultimi tempi la sua massima forma fisica: &ldquo;Ci sono giorni in cui sono completamente esausto e altre volte va di nuovo meglio. Ma non sono mai al di sopra del 60 percento della mia prestazione&rdquo;. Con questi seri problemi di salute tornare in pista &egrave; solo un&rsquo;utopia per l&rsquo;australiano che si ritir&ograve; nel pieno della sua carriera, a 27 anni: &ldquo;Negli ultimi quattro anni il mio unico avversario &egrave; stato me stesso. Non posso partecipare a nessuna competizione, anche se mi divertirei molto&rdquo;.  Duelli da leggenda: il 2015 l&#39;anno della discordia   

Il due volte iridato, ospite Ducati al Gran Premio dell&rsquo;Algarve, &egrave; tornato a parlare della sua situazione fisica e di come realmente sta, andando nel dettaglio

MotoGP, Stoner non sta ancora bene: &ldquo;Il mio unico avversario sono io stesso&rdquo;

Miguel Oliveira ci teneva a fare bene nella gara di ieri per chiudere al meglio una stagione non andata nel migliore dei modi rispetto alle premesse. Il portoghese &egrave; stato falciato a due giri dal termine dal compagno di marca Iker Lecuona mentre si trovava in una buona posizione per portare a casa punti importanti.  Dopo la caduta, il portoghese &egrave; stato portato al centro medico del tracciato per i controlli del caso, che hanno escluso problemi di sorta. L&rsquo;alfiere KTM ufficiale &egrave; stato invitato per&ograve; a monitorare la sua situazione durante la settimana, per il sorgere di eventuali sintomi, dovuti la forte botta rimadiata nel contatto con Lecuona.  All&#39;indomani dell&#39;incidente, KTM ha diffuso un audio di Oliveira che racchiude il suo stato di salute ed i pensieri sulla gara che stava disputando. &ldquo;Dopo la gara di domenica - dice il #88 - sono passato in ospedale per dei controlli che non hanno evidenziato nulla di negativo. Devo per&ograve; monitorare nei prossimi giorni la comparsa di eventuali sintomi, ma tutto sta andando nel verso giusto&rdquo;.  &ldquo;Un peccato la gara di ieri, stava andando meglio rispetto alle altre sessioni del weekend - aggiunge il portoghese -. Volevo finire in top 10 dopo una buona partenza. Sono un po&rsquo; deluso per l&rsquo;incidente ma guardo avanti sperando di fare una buona gara a Valencia nell&rsquo;ultimo appuntamento&rdquo;.  GP Algarve, Rossi: &ldquo;Petronas ha dato fiducia a Binder, pensano sia veloce&rdquo; 

&ldquo;Sto bene, devo monitorare in settimana il sopraggiungere di sintomi&rdquo; dice il portoghese dopo lo zero sulla pista di casa di Portimao, causato dal compagno di marca Lecuona

MotoGP Algarve, Oliveira: &ldquo;Un peccato per la gara, volevo finire in top 10&rdquo;

Bagnaia torna a vincere dopo la caduta di Misano, dominando dall&rsquo;inizio alla fine una corsa interrotta dal brutto incidente tra Lecuona e Oliveira. Mir ritrova il podio, mentre Quartararo centra il suo primo zero in stagione. Ecco il meglio e il peggio della seconda gara a Portimao

MotoGP Algarve: è festa Ducati a Portimao

Darryn Binder, 23 anni e un futuro agonistico gi&agrave; segnato. S&igrave;, il sudafricano sa che nel 2022 compier&agrave; il grande salto da Moto3 a MotoGP per&ograve;, da ieri &egrave; pure consapevole che ogni sua manovra sar&agrave; monitorata nei minini dettagli. L&#39;errore commesso a Portimao dal pilota Petronas ha rovinato la rincorsa al titolo di Dennis Foggia.  Non sappiamo se il romano avrebbe batutto il comunque meritevole Pedro Acosta, ma di certo, senza essere abbattuto, &quot;Missiletto&quot; avrebbe potuto colpire nuovamente nel segno. L&#39;ennesimo atto incalcolato di Binder ha per&ograve; posto fine ai sogni iridati del portacolori Leopard.  Scuse rifiutate, rissa sfiorata, commenti relativi: i piloti della top class sostengono che Darryn non sia pronto alla categoria regina prototipale. Hanno ragione o torto? Saranno i riscontri della pista a determinarlo, ovviamente, sebbene le premesse siano tra le peggiori. A noi sono raffiorati i ricordi relativi a Christophe Ponsson e Jack Miller. Il francese fu preso a male parole nel 2018, l&#39;australiano us&ograve; almeno un stagione per capire cosa stesse facendo.  Misano MotoGP 2018: Chris Ponsson nel mirino della critica     Arrivato in circuito in extremis, Christophe ha affrontato il weekend come era solito fare: silenziosamente, tranquillamente, metodicamente. Il francese, all&#39;epoca ventidueenne, aveva gi&agrave; guidato motociclette da competizione di alta cilindrata. La SBK iridata ad esempio, ma non solo: dalla sua gare ufficiali nella Superstock 1000.  Ponsson sapeva quindi cosa volesse dire gestire cavalli e giocare con i settaggi elettronici. Sapeva anche che i fine settimana di gare siano i meno indicati per provare a capire ex novo una qualsiasi categoria. Ecco, comprendere in un solo turno la Ducati Desmosedici lasciata libera dall&#39;infortunato titolare Esteve Rabat apparve per lui missione impossibile.  O quasi, tuttavia comprensibilmente: era il settembre del 2018, ovvero, periodo in cui ogni rivale aveva alle spalle almeno dodici appuntamenti completati, da aggiungere ai test di sviluppo. Appunto, le prove di collaudo, fondamentali per chi voglia impostare un certo tipo di lavoro. Al ragazzo di Lione non venne data l&#39;opportunit&agrave; e il paddock esplose in commenti poco lusinghieri nei suoi confronti.  Moto3-MotoGP: il salto di Jack Miller tra il 2014 e il 2015     L&#39;australiano concluse l&#39;avventura targata Moto3 con il secondo posto della graduatoria generale 2014. Dalla sua ci furono 6 vittorie e 4 podi, non male per l&#39;ex punta KTM, per&ograve; non abbastanza: Alex Marquez fece meglio, aggiudicandosi il titolo, prima di passare alla Moto2.  Jack no, la Moto2 nemmeno l&#39;ha vista. Miller salt&ograve; direttamente in MotoGP, caldeggiato da pi&ugrave; fronti. Inserito nel team LCR e a bordo di una Honda satellite, per lui fu necessario tutto il 2015 per capire cosa e come fare. Comprensibilmente.  Lo dice wikepedia: miglior arrivo al traguardo, undicesimo a Barcellona. Punti portati nel box, 17 su 18 gare disputate. Nemmeno un punto per singola uscita. Posizione finale, diciannovesimo. Dodici gli &quot;zero&quot; incassati, se abbiamo contato bene. Insomma, tanta sofferenza e apprendistato, sino alla piccola svolta 2016, quando vinse insieme a Marc VDSin condizioni di meteo ibride ad Assen. Post Scriptum: Darryn Binder conta una sola affermazione Moto3, ovvero Barcellona 2020.  Brad Binder &egrave; un nome solido in MotoGP: aiuter&agrave; il fratello minore?     Brad &egrave; il fratello maggiore di Darryn. I due sudafricani hanno lasciato il Paese nativo per trovare la strada del professionismo motociclistico. Riuscendoci, dobbiamo dire: il pi&ugrave; adulto - 26 anni compiuti il 25 agosto scorso - vanta ottimi risultati in tutte le tre classi mondiali.  Per lui il titolo Moto3 edizione 2016 e grandi corse con la Moto2 e alloro sfiorato. Con un pizzico di fortuna in pi&ugrave;, &quot;Binder grande&quot; avrebbe segnato una bellissima doppietta personale. Poi, la promozione alla classe regina, sempre da parte di KTM.  Tra il 2020 e oggi, due vittorie e diverse uscite nelle vesti di protagonista. Lui stesso ammette di dover imparare ancora, ma la base tecnica e il talento ci sono, pure l&#39;esperienza. Qualit&agrave; che sembrano mancare a Darryn, perlomeno per quanto visto sinora. Il pi&ugrave; adulto Brad potr&agrave; aiutare il giovane (mica troppo, circa due anni) a crescere con calma e pazienza? La vediamo dura, perch&eacute; Yamaha e KTM sono tutto fuorch&eacute; Case amiche. I due sudafricani saranno costretti a condividere meeting segreti. 

Darryn &egrave; nell&#39;occhio del ciclone: il suo errore ha compromesso il campionato di Foggia, e i commenti ricevuti dal sudafricano ricordano quelli su Ponsson a Misano 2018. Il (difficile) salto compiuto da Jack Miller sembra a oggi irripetibile

GP Algarve: Binder, bruciato dalla MotoGP ancor prima del debutto 2022

L&rsquo;unico campionato che si decider&agrave; all&rsquo;ultima gara &egrave; quello della Moto2, che vede protagonisti Remy Gardner e Raul Fernandez, due piloti accomunati dallo stesso team (RedBull KTM Ajo) e dallo stesso destino (la MotoGP nel 2022 con KTM Tech3).  Con la vittoria in gara di Gardner, i punti di vantaggio sul suo compagno di squadra sono 23, quando manca appunto solo la gara di Valencia a decretare il nuovo campione della classe Moto2, successore di Bastianini.  305 i punti del figlio di Wayne contro i 282 dello spagnolo, terzo &egrave; Bezzecchi ma staccatissimo con 214 punti. Bezzecchi &egrave; sicuro del terzo gradino del podio Mondiale con 33 punti di vantaggio su Lowes.  La classifica aggiornata   Moto3, Portimao: Binder cacciato dal box Leopard e squalificato dalla gara 

L&rsquo;australiano vince la gara davanti al compagno di squadra Fernandez e a Valencia gli baster&agrave; fare punti per laurearsi campione del mondo prima di salire in MotoGP

Classifica piloti Moto2: a Portimao Gardner mette (quasi) le mani sul titolo

Dopo tanto attendere, a Portimao sono tornate le grid girl. Ecco gli scatti più belli

MotoGP Algarve, le ombrelline sono tornate in griglia di partenza

Il quarto posto di Portimao rappresenta il miglior risultato stagionale per Alex Marquez, che ripaga il box LCR per il grande lavoro svolto in questi mesi.  Pramac miglior squadra indipendente MotoGP, Zarco: &ldquo;l&#39;obiettivo era diverso&rdquo;  Alex: &ldquo;Dobbiamo continuare cos&igrave;&rdquo;   A detta di Alex, i recenti test di Misano hanno segnato il punto di svolta di una stagione complicata. &ldquo;Penso che sia ad Austin che a Misano 2 non abbiano visto il frutto del lavoro di quei test e di ci&ograve; che abbiamo provato. Ci&ograve; che dobbiamo fare ora &egrave; continuare mantenendo questa inerzia&rdquo;, le parole dello spagnolo al termine del GP Algarve.  Marquez ha spiegato l&rsquo;aspetto che ha fatto la differenza a livello tecnico rispetto alle prime gare dell&rsquo;anno:&nbsp;&ldquo;Nel test di Misano abbiamo provato un telaio diverso da quello che il team ufficiale utilizzava da tempo e l&igrave; ho notato un grande miglioramento.&nbsp;Arriver&agrave; un&#39;altra evoluzione, che speriamo di avere presto, per vedere se funziona meglio e quali differenze ci sono.&nbsp;Sono piccoli miglioramenti che ti fanno sentire a tuo agio sulla moto, e che ci hanno aiutato molto questo in weekend&rdquo;.  &ldquo;Penso che sia una ricompensa per il lavoro di tutta la squadra nei momenti duri. Hanno cambiato motore, telaio o qualsiasi altra cosa e non c&#39;era mai una faccia scura nel box&rdquo;.  Un podio sfumato   La bandiera rossa sventolata nel finale di gara non ha permesso allo spagnolo di attaccare Jack Miller per il terzo gradino del podio. &quot;Mi fa arrabbiare, perch&eacute; avrei voluto riprovarci fino alla fine, ma un quarto posto mi rende comunque felice. Nell&#39;ultimo settore ero un po&#39; pi&ugrave; veloce di Jack e con la gomma dura potevo uscire con maggiore stabilit&agrave; verso il traguardo, volevo provarci in curva 1 o in rettilineo.&nbsp;In quel giro stavo per passarlo sul traguardo, ma mi sono detto: &#39;Bah, aspetto l&#39;ultimo passaggio e provo a sorprenderlo&#39;. Sono cose che succedono&rdquo;.  L&rsquo;ultima battuta riguarda il fratello Marc, assente in Portogallo: &ldquo;Ho parlato con lui. Ha visto la gara da casa. Se sar&agrave; a Valencia? Non lo so, vorrei poter rispondere a questa domanda. Far&agrave; ci&ograve; che &egrave; meglio per la sua salute e nient&#39;altro&quot;.  GP Algarve, Ducati si conferma: il titolo Costruttori &egrave; ancora suo 

Si &egrave; conclusa con un quarto posto la domenica portoghese del giovane spagnolo, finalmente competitivo dopo mesi di difficolt&agrave;. Inevitabile chiedergli del fratello, grande assente dello scorso weekend: &quot;Se correr&agrave; il prossimo GP? Non so rispondere a questa domanda&quot;

MotoGP Algarve, Alex Marquez: &ldquo;Marc? Non so se sar&agrave; a Valencia&rdquo;

Dopo una rimonta forsennata messa in atto nella seconda parte di stagione, il sogno mondiale di Dennis Foggia si &egrave; spento all&rsquo;ultimo giro di Portimao, quando Darryn Binder lo ha steso con un&rsquo;entrata ben oltre il limite.  Una manovra garibaldina che ha scatenato molte reazioni, in primis quella del box Leopard. A distanza di qualche ora, il sudafricano ha provato a scusarsi con il pilota romano e la sua squadra per quanto accaduto.  Moto3 Algarve, Foggia: &ldquo;Mi fa specie che Binder far&agrave; la MotoGP&rdquo;  Binder: &ldquo;Volevo passare Garcia&rdquo;   &ldquo;Voglio solo scusarmi. Stavo cercando di sorpassare Sergio Garcia, stavo frenando e improvvisamente ho visto Dennis Foggia davanti a me. Non avevo nessun posto dove andare&rdquo; &egrave; la versione di Darryn sui fatti dell&rsquo;Algarve.  &ldquo;Sono davvero dispiaciuto con lui, la sua squadra e Garcia per l&#39;incidente. Ovviamente &egrave; l&#39;ultima cosa che volevo che accadesse, soprattutto con Dennis in lotta per il titolo, sicuramente non era mia intenzione. Intendo scusarmi, ancora una volta, con tutte le persone coinvolte&rdquo; ha concluso il futuro compagno di Andrea Dovizioso in MotoGP.  Moto3 GP Algarve, Acosta Campione: &ldquo;Ho percorso tutto l&#39;ultimo giro piangendo&rdquo; 

Il portacolori Petronas ha raccontato la propria versione dei fatti di Portimao: &quot;Non volevo danneggiare la gara di Dennis. Non avevo alcun posto dove andare&quot;

Moto3 Algarve, le scuse di Binder a Foggia: &ldquo;Non avevo pi&ugrave; spazio&rdquo;

Nel GP dell&#39;Algarve della Top Class sono stati assegnati due titoli: quello &quot;virtuale&quot; di vice campione del Mondo e quello costruttori. Mattatore di entrambe le premiazioni &egrave; Pecco Bagnaia, vincitore della gara in Algarve.  Con questa vittoria, Pecco &egrave; matematicamente secondo alle spalle di Quartararo (caduto), con un distacco dal francese di 40 punti (267 a 227) quando manca la sola gara di Valencia a chiudere la stagione.  Allo stesso tempo Bagnaia ha 32 punti di vantaggio sul campione uscente Joan Mir, secondo in gara proprio alle spalle del ducatista. Miller &egrave; quarto con 165 punti davanti di due sole lunghezze a Johann Zarco, fresco di corona di Best Independent Rider assieme al team Pramac.  Pramac miglior squadra indipendente MotoGP, Zarco: &ldquo;l&#39;obiettivo era diverso&rdquo;  La classifica aggiornata   &nbsp;   GP Algarve, Quartararo avverte Yamaha: &ldquo;Impossibile passare le Ducati&rdquo; 

La vittoria del ducatista gli permette di confermarsi alle spalle di Quartararo, caduto, e portare il titolo costruttori ancora a Ducati

Classifica piloti MotoGP: Bagnaia &egrave; ufficialmente vice campione a Portimao

Il weekend di Portimao potr&agrave; essere ricordato per tante ragioni, ma la prima sar&agrave; certamente il trionfo di Pedro Acosta, rookie terribile che ha fatto saltare con il tritolo gli equilibri della Moto3. Anche oggi lo spagnolo ha corso una gara da esperto, nonostante i soli 17 anni, che gli ha consegnato (complice anche la follia di Binder) il suo primo titolo mondiale. &ldquo;Non so che far&ograve; stasera - confessa - devo ancora parlarne con la squadra&rdquo;, ha detto ai microfoni di Sky.  L&rsquo;emozione ovviamente &egrave; tanta, dopo un ultimo periodo non particolarmente semplice.&nbsp;  &ldquo;Questo &egrave; il giorno che sognavo da tanto tempo. Nelle ultime gare ci sono andato vicino ma sembrava non arrivare mai, invece oggi &egrave; successo e sono davvero felice&rdquo;.  A testimoniare l&rsquo;importanza della giornata e della posta in palio c&rsquo;&egrave; il gioco mentale messo in atto da Pedro al termine del warm up odierno, con un saluto ironico a Foggia non sfuggito alle telecamere.&nbsp;  &ldquo;E&rsquo; stata anche una battaglia psicologica, dovevo fare qualcosa. Era da qualche giorno che cercavo di mettergli pressione, cos&igrave; l&rsquo;ho stuzzicato un po&rsquo;&rdquo;.&nbsp;  Acosta: &ldquo;Ho parlato di strategia con Jorge Lorenzo&rdquo;      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Casey Stoner AM (@official_cs27)      Lo spagnolo non dimentica di ringraziare tutti coloro che lo hanno aiutato a raggiungere il tanto sognato titolo, dimostrando ancora grande maturit&agrave;.&nbsp;  &ldquo;Senza la squadra sarebbe stato impossibile raggiungere tutto questo, ed &egrave; impossibile scegliere una persona pi&ugrave; importante di altre. Ringrazio il mio coach Paco, la mia famiglia ed il team, tutti hanno contribuito a questo risultato&rdquo;.&nbsp;  Un risultato che lo avvicina ai suoi idoli, in primis un australiano ed uno statunitense.  &ldquo;Come piloti ho sempre ammirato Stoner e Schwantz, mentre come persona direi Paco, che da quando ho cinque anni &egrave; stato come un secondo padre. Ho parlato anche con Lorenzo oggi, soprattuto di strategia&rdquo;.&nbsp;  Ed ora la Moto2, con un sogno nel cassetto. &ldquo;Per prima cosa devo provare la moto, poi vedremo. Il titolo? Non mi pongo limiti, bisogna sempre crederci&rdquo;.  Moto3 Algarve, la domenica pi&ugrave; difficile del team Leopard 

&quot;Nell&#39;ultimo periodo sembrava non arrivare mai il momento, ma oggi ce l&#39;ho fatta. Ho cercato di stuzzicare Foggia in questi giorni. Vincere in Moto2? Devo provare la moto, ma non mi pongo limiti&quot;

Moto3 Portimao, Acosta: &ldquo;ll giorno pi&ugrave; bello, Stoner e Schwantz i miei idoli&rdquo;

Enea Bastianini non molla un centimetro e a Portimao ha dimostrato, ancora una volta, di essere un combattente. Scattato dalla 13esima posizione in griglia, il romagnolo ha chiuso il GP dell&#39;Algarve in nona piazza, &quot;litigando&quot; un po&#39; con la sua Desmosedici.  &quot;Come prevedevo, sapevo che sarebbe stata una gara difficile e, a dir la verit&agrave;, ho faticato pi&ugrave; del previsto, nel senso che non mi trovavo molto con la moto&quot; racconta Enea ai microfoni di Sky. &quot;Avevo pompaggi al posteriore, quindi questo mi toglieva fiducia. Poi, alla fine, con la gomma un po&#39; finita, era un po&#39; meglio, per&ograve; ovviamente non c&#39;era grip. Il nono posto &egrave; un po&#39; deludente, comunque sia, ci siamo salvati. Abbiamo fatto una Top 10 e adesso ce la giocheremo a Valencia&quot;.  Una gara complicata quella del &quot;Bestia&quot; che, nonostante un pizzico di delusione, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e godersi la sua rimonta.  &quot;Rimontina - prescisa ridendo -. Abbiamo fatto una Top 10, cosa che non era scontata perch&eacute; abbiamo trascorso il weekend faticando, senza mai trovare la quadra. Alla fine, sono anche contento. Purtroppo la gara non &egrave; stata delle pi&ugrave; belle, non avevo un gran feeling. Cosa che invece avevo nelle ultime 3/4 gare. (La moto ndr.) pompava tanto e anche all&#39;inizio, nei primi 5/6 giri, non riuscivo a staccare. Non eravamo a posto, per&ograve; succede. L&#39;importante &egrave; imparare e continuare bene, come stiamo comunque facendo. A Valencia, vediamo di ritornare nelle posizioni che mi piacciono&quot;.  Pramac miglior squadra indipendente MotoGP, Zarco: &ldquo;l&#39;obiettivo era diverso&rdquo;  Bastianini: &quot;Rookie of the Year? Dipender&agrave; tutto da Valencia&quot;   A una gara dal termine della stagione, non solo Bastianini resta in corsa per il titolo di Rookie of the Year, con 2 punti di vantaggio su Jorge Martin, ma pu&ograve; anche puntare al 9&deg; posto in campionato occupato da Vinales, che dista solo 12 lunghezze.  &quot;Siamo vicini. Dipender&agrave; tutto da Valencia - chiosa Enea -. Se riusciamo a lavorare nel modo giusto, secondo me sono tutte cose che si possono fare. La moto ha del potenziale. Non &egrave; una delle pi&ugrave; facili, ma abbiamo dimostrato di poter stare davanti. Prover&ograve; fino alla fine a ottenere il miglior risultato possibile&quot;.  Tutto &egrave; ancora possibile, soprattutto con un ritmo come quello tenuto nelle ultime cinque gare, in cui il romagnolo ha chiuso sempre tra i primi 10, mettendo a segno anche due podi. Un risultato sorprendente anche per Enea.  &quot;Mi aspettavo di fare pi&ugrave; o meno come in questa gara, negli ultimi GP - ammette -. Invece, sono arrivati due podi e due sesti posti. Abbiamo dimostrato una crescita. Anche oggi, nonostante la difficolt&agrave;, abbiamo piazzato la moto al nono posto, quindi bello. Sono contento&quot;.  Obiettivo Rookie of the Year, per chiudere in bellezza? &quot;No, l&#39;obiettivo &egrave; fare una bella gara&quot; conclude Bastianini, che non vuole sognare troppo.&nbsp;  GP Algarve, Ducati si conferma: il titolo Costruttori &egrave; ancora suo 

Enea limita i danni a Portimao, mantenendo due punti di vantaggio su Jorge Martin, nella classifica dei rookie dell&#39;anno. Ecco il suo racconto della gara e le aspettative per Valencia

GP Algarve, Bastianini: &ldquo;Ho faticato pi&ugrave; del previsto, ma ci siamo salvati&rdquo;

In una giornata in cui Yamaha si lecca le ferite, vista l&rsquo;assenza delle M1 nella top ten di Portimao, non &egrave; passata inosservata la difficile gara di Franco Morbidelli, ultimo al traguardo. Le difficolt&agrave; di Franco sembravano poter essere di natura fisica, visti i postumi ancora presenti dell&rsquo;operazione al ginocchio, invece no.&nbsp;  &ldquo;Fisicamente ho sofferto meno rispetto a Misano, anche grazie al lavoro fatto con il team per rendere la moto meno fisica, cos&igrave; ho potuto spingere per tutta la gara. Il problema &egrave; stato il mio potenziale troppo basso: non ho avuto la velocit&agrave; che mi aspettavo dopo le prove. L&rsquo;aderenza oggi &egrave; aumentata, il che ha resto pi&ugrave; veloci tutti tranne me&rdquo;  Morbidelli dunque ammette di aver faticato non poco dal punto di vista tecnico, sottolineando di essere ancora in fase di conoscenza della moto.&nbsp;  &ldquo;Sto ancora conoscendo la moto, come testimonia il fatto che a volte accadono ancora cose che non riesco a capire. Al momento sono veloce in alcune situazioni, ma in gara faccio ancora fatica: oggi ho potuto spingere ma sono calato rispetto alle prove, cosa che pu&ograve; succedere quando sei ancora in fase di conoscenza&rdquo;.  Morbidelli: &quot;Magari Binder non sar&agrave; lo stesso in MotoGP&quot;   Ad aiutarlo potrebbe (anzi dovrebbe) essere il suo nuovo capotecnico Patrick Primmer, che dal post Valencia salir&agrave; definitivamente in carica.  &ldquo;Patrick sta gi&agrave; lavorando con noi, &egrave; gi&agrave; al corrente di tutto e sta gi&agrave; dando degli spunti interessanti. Nel primo test post Valencia sar&agrave; gi&agrave; il mio capotecnico&rdquo;.  Per Franco c&rsquo;&egrave; tempo di pensare anche al futuro, con la speranza di essere una delle punte di diamante della pattuglia italiana.  &ldquo;Guardando i risultati di oggi Pecco &egrave; il primo indiziato, e io cercher&ograve; di buttarmi nella lotta. Ci sono anche altri italiani che possono fare bene come Enea e Luca, pi&ugrave; Bez che debutter&agrave; l&rsquo;anno prossimo. Io nel 2022 spero di essere nelle migliori condizioni fisiche e tecniche&rdquo;.  A proposito di italiani Morbidelli non si astiene dal commentare quanto accaduto in Moto3, dicendo la sua anche su una eventuale superlicenza per la MotoGP.  &ldquo;Foggia non meritava quello che gli &egrave; successo, ma la Moto3 &egrave; una categoria matta dove alcuni sono pi&ugrave; matti di altri, e fanno manovre stupide. Diciamo che &egrave; stata una normale manovra matta da Moto3. Non so se andrebbe inserita una superlicenza per la MotoGP: da un lato direi di s&igrave;, ma Quartararo per esempio non credo avrebbe avuto le carte in regola per debuttare quando lo ha fatto, eppure in MotoGP sta facendo molto bene. Magari Binder non sar&agrave; lo stesso in MotoGP&rdquo;.  MotoGP Algarve, Mir confessa: &ldquo;A Misano ho avuto un blackout mentale&rdquo; 

&quot;La maggiore aderenza del tracciato ha permesso a tutti di essere pi&ugrave; rapidi, mentre io sono calato. Fisicamente sto meglio ed ho potuto spingere per tutta la gara, ma &egrave; andata male&quot;

MotoGP Algarve, Morbidelli: &ldquo;Tutti pi&ugrave; veloci rispetto a ieri, tranne me&rdquo;

La lotta per il terzo posto, per Jack Miller, &egrave; stata pi&ugrave; difficile del previsto. Il pilota LCR Honda Alex Marquez, ha messo i bastoni tra le ruote all&#39;australiano ma, complice anche la bandiera rossa, sventolata a due giri dalla fine e che ha interrotto la gara, Miller &egrave; riuscito ad aggiudicarsi il terzo gradino del podio. Ecco cosa ha detto subito dopo la corsa.  Miller: &ldquo;Mi sono detto vacci piano&rdquo;   &ldquo;Durante la gara ho cercato di gestire al meglio la gomma posteriore - ha spiegato l&#39;Aussi vestito di rosso - sopratutto a met&agrave; della corsa mi sono detto &#39;vacci piano&#39;. Alla curva 5 ho avuto un problema e sono andato un pochino largo. Tutto sommato &egrave; andata comunque bene, sono riuscito a riprendermi tornando a spingere. Dopo il sorpasso su Alex Marquez ho perso il posteriore e ci sono stati dei momenti in cui nei cambi di direzione frenavo e perdevo molto la moto. Verso la fine, quindi, ho provato a gestire. Un peccato aver chiuso con la bandiera rossa&rdquo;.  &quot;Storia diversa rispetto a Misano&quot;   Bandiera rossa che &egrave; sventolata infatti a due giri dalla fine per un incidente che ha visto coinvolti Miguel Oliveira e Iker Lecuona. In ogni caso, Miller &egrave; riuscito ad aggiudicarsi il terzo piazzamento, con il compagno di squadra Francesco Bagnaia che &egrave; arrivato primo portando la Ducati a vincere il titolo Costruttori: &ldquo;Chiaramente - ha detto a Sky Sport MotoGP - &egrave; stata una storia del tutto diversa rispetto a Misano. Siamo riusciti a fare una bella cosa con Pecco e non posso che ringraziare tutta la squadra. Non sono riuscito ad avere la velocit&agrave; di punta che avrei voluto, quindi attendiamo di vedere come andranno le cose l&#39;anno prossimo. Continueremo a lavorare naturalmente, &egrave; talmente bello tornare sul podio dopo Barcellona e speriamo di fare un altro podio a Valencia&rdquo;.  MotoGP Algarve: vittoria da dominatore di Bagnaia, a terra Quartararo 

Non &egrave; stata una gara facile per l&#39;australiano Miller, riuscito a portare la sua Ducati al terzo posto dopo una bagarre con Alex Marquez: &quot;Ho perso il posteriore e ci sono stati dei momenti in cui nei cambi di direzione frenavo e perdevo molto la moto&quot;

MotoGP Algarve, Miller: &ldquo;Bello tornare sul podio dopo Barcellona&rdquo;

La domenica la sveglia &egrave; sempre puntata almeno mezz&rsquo;ora prima dei giorni precedenti, perch&eacute; arrivare al circuito richiede pi&ugrave; tempo. La coda inizia appena fuori dall&rsquo;autostrada e anche questo fa parte della giornata pi&ugrave; emozionante perch&eacute; iniziare a vedere tifosi che indossano le magliette dei loro idoli e cappellini dei vari diversi colori, fa percepire l&rsquo;antipasto dell&rsquo;adrenalina che poi si prover&agrave; quando l&rsquo;azione entrer&agrave; nel vivo (il resoconto della gara).  Che abbia inizio il giorno pi&ugrave; intenso   Tutto si concentra nella giornata di domenica, quando sono arrivata al box Leopard il morale &egrave; alto, c&rsquo;&egrave; la solita allegria e c&rsquo;&egrave; l&rsquo;assoluta voglia di andarsi a prendere quello per cui ogni componente del team ha lavorato instancabilmente. &Egrave; una domenica di quelle importanti, dal sapore unico e dopo aver accompagnato i piloti fino al warm up, &egrave; facile per me restare con il fiato sospeso mentre li guardo disputare l&rsquo;ultimo turno prima della gara. Subito dopo ci si prepara per il momento pi&ugrave; emozionante e stressante, di cui per&ograve; non si pu&ograve; mai farne a meno. La griglia di partenza prende forma, nell&rsquo;aria c&rsquo;&egrave; un&rsquo;energia strana, si percepisce la concentrazione dei piloti, che si chiudono nel loro mondo prima del giro di ricognizione. Il team si unisce intorno a loro, gli d&agrave; la carica e rispetta il loro momento di raccoglimento, prima che tutto abbia inizio. Dennis, partito quarto, ha fatto una gara da protagonista. La squadra dal box l&rsquo;ha spinto pi&ugrave; che poteva e il romano stava facendo tutto alla perfezione, motivo per cui di certo non pu&ograve; recriminarsi nulla. Solo non &egrave; stato disputato l&rsquo;ultimo giro.    Questo finale non ci voleva   Ogni speranza di gloria &egrave; diventata vana con la mossa di Darryn Binder, che ha fatto concludere la gara di Foggia nella ghiaia. Inevitabile che l&rsquo;arrabbiatura e l&rsquo;amarezza prendessero il sopravvento. L&rsquo;ultimo giro avrebbe parlato da solo, avrebbe decretato il vincitore della gara e forse del campionato. Invece no, tutto si &egrave; concluso anzitempo e senza nulla togliere ad Acosta, ovviamente, che il titolo se l&rsquo;&egrave; meritato. Il romano &egrave; arrivato al box in lacrime, giustamente, e la prima persona esterna del team e della famiglia ad avergli parlato &egrave; stato Romano Fenati. Che dopo aver lasciato la moto, nel box accanto, ha voluto fargli sentire la sua vicinanza, calmando la sua reazione a caldo. Un bel gesto del rivale e amico, seguito poi dagli stessi di Aron Canet e Fabio Quartararo, che prima di cambiarsi in vista della sua di gara &egrave; venuto nel box a fare i complimenti a Foggia e al team. La domenica si chiude con l&rsquo;amaro in bocca, ma resta la consapevolezza del grande talento di Dennis, della competitivit&agrave; della Honda, dell&rsquo;intera squadra e di questo matrimonio che, nonostante abbia vissuto delle difficolt&agrave;, &egrave; decisamente solido.  Foto: Leopard e Milagro  Moto3 Algarve, Foggia: &quot;Mi fa specie che Binder far&agrave; la MotoGP&quot; 

A Portimao &egrave; stato consegnato il titolo dopo una gara ricca di emozioni, decisa per&ograve; da un incidente. E l&rsquo;atmosfera nel box &egrave; passata dall&rsquo;adrenalina alla delusione

Moto3 Algarve, la domenica pi&ugrave; difficile del team Leopard

Con una gara di anticipo finisce il Mondiale Moto3. Pedro Acosta, rookie di categoria, si prende il titolo vincendo anche la gara davanti al duo italiano Migno-Antonelli. Titolo che arriva &ldquo;grazie&rdquo; allo strike di Darryn Binder, che toglie il suo rivale diretto Foggia dalla gara.  La vittoria di Acosta, di fatto, ridisegna la classifica del campionato: lo spagnolo &egrave; in testa con 46 punti di vantaggio su Dennis Foggia, fermo a quota 213 con lo zero di Algarve e tanti rimpianti per non aver potuto lottare con Acosta in gara. Foggia &egrave; comunque vice campione del Mondo.&nbsp;  Terzo posto in campionato per l&rsquo;altro spagnolo, Sergio Garcia con 168 punti davanti a Fenati (156), Masia (155), Antonelli (145).  A Valencia domenica prossima l&rsquo;atto finale della stagione Moto3 con ancora in ballo il terzo posto in campionato tra Garcia, Fenati, Masia ed Antonelli.  Moto3, Portimao: Binder cacciato dal box Leopard e squalificato dalla gara  La classifica aggiornata   &nbsp; 

Lo spagnolo di KTM, rookie della categoria, si prende il titolo vincendo anche la gara dell&#39;Algarve. A Foggia l&rsquo;amaro secondo posto &ldquo;grazie&rdquo; al tamponamento di Binder

Classifica piloti Moto3: Acosta chiude i conti per il titolo a Portimao

Il titolo piloti &egrave; stato sfiorato, ma su quello costruttori la Ducati ha messo il suo sigillo anche in questa stagione 2021. Dopo il 2020, la Rossa di Borgo Panigale &egrave; andata a riconfermare la sua supremazia come miglior costruttore 2021, regalando all&#39;intera squadra un momento di pura gioia.  Dall&#39;Igna: &ldquo;Abbiamo un grande pilota&rdquo;   &ldquo;Oggi abbiamo fatto una bellissima gara con Francesco Bagnaia - ha detto Gigi Dall&#39;Igna intervistato da Sky Sport MotoGP subito dopo il GP di Algarve - in pi&ugrave; abbiamo conquistato il campionato del Mondo Costruttori. Resta per&ograve; un po&#39; di rammarico per quello piloti dato che quest&#39;anno era alla nostra portata. Pecco ha fatto veramente una grande stagione quindi dispiace per questo&rdquo;.  Quindi un commento sulla gara in Portogallo: &ldquo;Francesco &egrave; stato perfetto - ha aggiunto - non ha fatto neppure una minima sbavatura, ma in realt&agrave; non ne ha fatte per niente in tutto il fine settimana, per cui posso dire che abbiamo un grande pilota&rdquo;.  MotoGP Algarve, Bagnaia: &ldquo;Non potevo permettermi la cappellata di Misano&rdquo;  Titolo Costruttori e miglior team indipendente   Alla vigilia del weekend del Portogallo, il Mondiale Costruttori era in ballo tra Ducati, che conduceva la classifica, e Yamaha, grazie soprattutto ai risultati ottenuti da Fabio Quartararo. La vittoria di Bagnaia ha quindi regalato alla squadra di Borgo Panigale i punti utili per aggiudicarsi il titolo, ancor prima della fine della stagione. Insieme a Pecco &egrave; salito sul terzo gradino del podio anche Jack Miller, e con Johann Zarco che &egrave; andato a vincere invece il titolo di miglior pilota di un team indipendente e regalando alla squadra Ducati Pramac, insieme a Jorge Martin, i punti utili per vincere il titolo di miglior team indipendente 2021.  La classifica ha visto Ducati con un totale di 332 punti contro i 298 di Yamaha, gap che non potr&agrave; essere colmato con l&#39;ultima gara che resta e che verr&agrave; disputata a Valencia la prossima settimana.  Pramac miglior squadra indipendente MotoGP, Zarco: &ldquo;l&#39;obiettivo era diverso&rdquo;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Ducati Corse (@ducaticorse)      La classifica del Mondiale Costruttori     MotoGP Algarve: vittoria da dominatore di Bagnaia, a terra Quartararo 

Dopo il 2020, la Casa di Borgo Panigale si &egrave; aggiudicata il titolo Costruttori anche in questa stagione. Dall&#39;Igna: &ldquo;Resta per&ograve; un po&#39; di rammarico per quello piloti, dato che quest&#39;anno era alla nostra portata&rdquo;

MotoGP Algarve, Ducati si conferma: il titolo Costruttori &egrave; ancora suo

Tutto rimandato a Valencia, almeno matematicamente. &Egrave; questo il verdetto del GP Algarve disputato dalla Moto2 a conclusione della giornata di gare vissuta sul tracciato di Portimao.  Moto3 Algarve, Foggia: &ldquo;Mi fa specie che Binder far&agrave; la MotoGP&rdquo;  Una vittoria autorevole   La vittoria &egrave; andata a Remy Garner, bravo a rimanere paziente nelle prime fasi della gara, fino a quando la scelta della mescola dura al posteriore ha iniziato a pagare. Raul Fernandez, secondo al traguardo, aveva provato a fuggire sfruttando la mescola morbida fornita da Dunlop, salvo poi doversi arrendere alla rimonta del rivale per il titolo.  Diventano cos&igrave; 23 i punti di vantaggio di Gardner su Fernandez a un solo GP dal termine: a Valencia baster&agrave; un piazzamento per celebrare il primo titolo iridato nella carriera dell&rsquo;australiano.  Lowes a podio   Terzo gradino del podio occupato da Sam Lowes, bravo a rimontare e quasi avvicinare Raul Fernandez nelle ultime fasi. Ai piedi del podio Aron Canet precede un ottimo Cameron Beaubier, veloce per tutto il fine settimana. Sesto Celestino Vietti.  Bisogna scendere fino all&rsquo;ottavo posto per trovare Marco Bezzecchi, preceduto anche da Jorge Navarro. Un GP complicato per il romagnolo, che aveva occupato anche la seconda posizione prima di perdere progressivamente terreno.  Augusto Fernandez e Marcel Schrotter chiudono la top ten seguiti da Fabio Di Giannantonio, 11&deg;.  MotoGP Algarve: vittoria da dominatore di Bagnaia, a terra Quartararo  La classifica   &nbsp; 

Raul Fernandez, secondo, &egrave; prossimo alla resa: recuperare 23 lunghezze a Valencia contro un Gardner cos&igrave; consistente sembra impossibile. Vietti, sesto, &egrave; il migliore degli italiani

Moto2: Remy Gardner vince il GP Algarve e ipoteca il titolo

Il maiorchino, dopo una bella qualifica sabato, &egrave; riuscito a prendersi la seconda posizione in gara. Un podio conquistato con il sudore e arrivato dopo la caduta nella seconda gara di Misano e una stagione tra alti e bassi. Ecco quindi le parole di Joan Mir intervistato da Sky Sport MotoGP.  Mir: &ldquo;Pecco non ha fatto errori, io si&rdquo;   &ldquo;Bagnaia &egrave; riuscito a tenere un ritmo di un decimo pi&ugrave; veloce del mio, e io non potevo fare di pi&ugrave; - ha raccontato -. E poi non ha fatto neppure un piccolo errore, io invece ne ho fatti ed ero al limite. Sembra che lui abbia trovato un modo di guidare pi&ugrave; rilassato. Detto questo, sono molto contento per il team perch&egrave; &egrave; stato un fine settimana molto buono per me. Sono partito in prima fila mostrando il vero potenziale che abbiamo. Peccato non sono riuscito a lottare per la vittoria, per&ograve; sono ugualmente contento&rdquo;.  MotoGP Algarve, Bagnaia: &ldquo;Non potevo permettermi la cappellata di Misano&rdquo;  &ldquo;Voglio partire sempre dalla prima fila&rdquo;   Ma questo bel risultato da cosa &egrave; scaturito? Dall&#39;ottima posizione di partenza in griglia o da una crescita della Suzuki? &ldquo;Un po&#39; entrambe le cose - ha spiegato -. La partenza dalla prima fila senza dubbio mi ha agevolato e posso dire che adesso che ho provato questa sensazione non voglio pi&ugrave; andare indietro. In pi&ugrave;, abbiamo fatto dei miglioramenti con la Suzuki per riuscire ad essere pi&ugrave; competitivi. Per il team sono state due gare difficili quelle che ci sono state e adesso sembra che abbiamo trovato un&#39;altra volta la strada giusta&rdquo;.  Per il 2022, quindi, la GSX-RR verr&agrave; stravolta o manterr&agrave; quello che gi&agrave; ha? &ldquo;La filosofia della Suzuki &egrave; sempre stata quella di non portare una moto nuova, ma portare pezzi per migliorare quella che gi&agrave; ha. Come si &egrave; visto in questa stagione c&#39;&egrave; mancato qualcosa e sicuramente porteranno pi&ugrave; pezzi del normale, lavoreremo ancora di pi&ugrave; per trovare un pacchetto pi&ugrave; competitivo di quello che abbiamo. A met&agrave; stagione abbiamo sofferto molto, per&ograve; cominciamo a vedere la luce e questo &egrave; importante&rdquo;.    &ldquo;Penso di aver chiesto troppo a me stesso&rdquo;   Infine una domanda pi&ugrave; personale rivolta al pilota stesso: &egrave; cambiato qualcosa dentro te in quest&#39;ultima gara? &ldquo;Sono arrivato qui un po&#39; pi&ugrave; riposato - ha concluso -. Penso di aver chiesto troppo a me stesso durante questa stagione, dopo l&#39;anno scorso. Non volevo nient&#39;altro che non fosse la vittoria e questo ha fatto si che abbia lavorato tantissimo per trovare qualcosa in pi&ugrave;. Per&ograve; mentalmente &egrave; stata dura, nella seconda gara di Misano ho avuto un blackout mentale, una cosa che non mi era mai successa, le cose non venivano come avrei voluto. Mi &egrave; servito un weekend di svago per prendere forza e anche questo weekend di sole, in cui non &egrave; piovuto, potendo provare tutto &egrave; stato molto meglio&rdquo;. 

Il pilota Suzuki &egrave; riuscito in Portogallo ad ottennere un bellissimo secondo posto, ma per arrivare a tale risultato ha passato momenti difficili: &ldquo;Ho chiesto troppo a me stesso durante questa stagione. Non volevo nient&#39;altro che non fosse la vittoria&rdquo;

MotoGP Algarve, Mir confessa: &ldquo;A Misano ho avuto un blackout mentale&rdquo;

Vincendo a Portimao, Pecco Bagnaia si &egrave; assicurato il suo terzo Gran Premio di carriera conquistato in MotoGP e il secondo posto assoluto in campionato. Niente male per lui, eccellente per Ducati, in cima alla lista della classifica costruttori.  Il ventiquattrenne torinese, a corsa finita, non appariva nemmeno stanco. Anzi, sembrava volerne ancora di pi&ugrave;: &quot;Peccato aver concluso le ostilit&agrave; a seguito di una bandiera rossa - ha dichiarato - per&ograve;, fortunatamente, si &egrave; saputo che Miguel Oliveira e Iker Lecuona non hanno riportato danni gravi dall&#39;incidente di cui sono stati protagonisti. Prima di festeggiare, mi sono sincerato sulle loro condizioni&quot;.  A pericolo scongiurato, il numero 63 ha parlato della sua gara: &quot;Sono contentissimo - la gioia del vincitore - mi sono goduto tutto il weekend, perch&eacute; da subito mi sono trovato incredibilmente bene sulla Desmosedici. In questo fine settimana mi sono sentito pi&ugrave; forte, lo ero anche a Misano, ma Quartararo in quel caso era pi&ugrave; vicino. Qui, invece, tutto mi veniva tutto semplice&quot;.  Bagnaia: &quot;Ducati ha aperto la mente&quot;     La tattica di Bagnaia &egrave; riassumibile dal protagonista cos&igrave;: &quot;Ho spinto pi&ugrave; che potevo, cercando di non mollare nemmeno un giro.&nbsp; A Misano ho commesso una cappellata a quattro passaggi dal termine, oggi non me la potevo permettere. Ho dato tutto, e tutto &egrave; andato per il meglio&quot;.  In cosa &egrave; cambiato il vicecampione del mondo? Lo spiega lui: &quot;Adesso ho la consapevolezza di essere davvero forte. Dopo due stagioni di MotoGP, non &egrave; una cosa naturale avere tale consapevolezza, ma io ci sono riuscito. Saperlo mi conferisce grande carica, che mi aiuter&agrave; il prossimo anno. Inoltre, con Ducati abbiamo compiuto uno step tecnico in avanti. Da aprile a oggi siamo cresciuti parecchio&quot;.  Pure team e moto sono migliorate. Infatti, Pecco ne &egrave; ben felice: &quot;Abbiamo fatto un lavoro incredibile dall&#39;anno scorso a quest&#39;anno. Soprattutto quest&#39;anno. La Desmosedici si adatta molto alle mie esigenze e non &egrave; una cosa facile da raggiungere: avevamo prima alcune linee guida da rispettare, adesso Ducati ha aperto la mente e io ho adattato la tecnica di frenata a questa moto. Sono incisivo in frenata, per quanto riguarda l&#39;ingresso in curva e la percorranza &egrave; farina del mio sacco&quot;.  Pedro Acosta campione Moto3 a 17 anni: &quot;Ho fatto l&#39;ultimo giro di Portimao piangendo&quot;  &nbsp; 

A Portimao, Pecco ha vinto il terzo Gran Premio stagionale, aggiudicandosi la piazza d&#39;onore finale: &quot;Rispetto allo scorso anno la Desmosedici si adatta al mio stile di guida: Ducati ha aperto la mente e io ho la consapevolezza di essere forte&quot;

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