        Una KTM non brillantissima nel weekend indonesiano, con Jack Miller e Brad Binder che hanno dato tutto per restare incollati ai gruppi del podio sia in Sprint che nella Main Race della domenica. L&rsquo;unica nota un po&rsquo; stonata &egrave; proprio il sudafricano, sesto al traguardo con due long lap penalty per i contatti con Marini ed Oliveira. Miller ok, Binder aggressivo (troppo)  Quella vista a Mandalika non &egrave; stata la solita KTM seconda forza in campionato dietro Ducati, ma una RC16 pi&ugrave; in difficolt&agrave; del previsto sul tracciato indonesiano. E&rsquo; stato un weekend di alti e bassi per Miller e Binder con problemi di setting per entrambi i piloti che hanno avuto il loro bel da fare per tenere il passo delle prime posizioni.&nbsp; Se nella Sprint &egrave; stato Miller il migliore dei due piloti (Binder &egrave; stato tirato gi&ugrave; da Aleix Espargar&ograve; chiudendo poi diciannovesimo), nella Main Race &egrave; stato invece il sudafricano a prevalere nel confronto con il compagno di squadra, anche se entrambi hanno chiuso alle spalle di due Ducati clienti, nella fattispecie quelle di Di Giannantonio e Bezzecchi. Se Miller bene o male nella sua condotta di gara &egrave; stato piuttosto lineare e senza strafare ha chiuso in una onesta settima posizione finale, Binder &egrave; stato un po&rsquo; troppo esuberante, forse la sua partenza non &egrave; stata in linea con quelle di altre gare. Il sudafricano &egrave; stato sempre piuttosto duro nei sorpassi, ma questa volta &egrave; andato un po&rsquo; troppo sopra le righe con le manovre. Al secondo giro ha mandato per terra Marini prendendosi il primo long lap penalty, qualche giro dopo la sua vittima &egrave; stato l&rsquo;ex compagno di squadra Miguel Oliveira, che poi ha chiuso in dodicesima posizione quando poteva tranquillamente lottare per una top 10. Per quanto sia bello e spettacolare vederlo guidare sempre di traverso ad ogni staccata, il sudafricano dovrebbe un po&rsquo; &ldquo;pulirsi&rdquo; soprattutto nelle manovre di sorpasso. Il sudafricano &egrave; sicuramente talentuoso ed un punto fermo di KTM (tanto che ha rinnovato fino al 2026) ma sembra che in alcuni frangenti venga assalito da &ldquo;ansia da recupero&rdquo; soprattutto se in partenza tutto non va come dovrebbe (esempio lampante proprio Mandalika dove non &egrave; riuscito a fare uno dei suoi proverbiali holeshot). Binder: "Chiedo scusa a Marini ed Oliveira"  "Non so davvero da dove cominciare. Ero un po&rsquo; indeciso su quale gomma scegliere e, alla fine, la media posteriore era quella giusta, quindi ringrazio il team per l&rsquo;aiuto. I primi giri sono stati abbastanza OK. Volevo solo prendere confidenza con la gomma e ho avuto un piccolo scossone alla curva 8 e quando ho frenato alla curva 9 la leva &egrave; tornata indietro quindi non avevo molta pressione. Volevo andarmene per non colpire i ragazzi e l'unico posto era l'interno. Quindi, mi dispiace molto per tutto il team Mooney VR46 e ovviamente Luca. Dopodich&eacute; ho provato a spingere e guadagnare il pi&ugrave; possibile, ma ho urtato Miguel alla curva 2: colpa mia al 100%. Quindi, ulteriori scuse a lui e alla sua squadra. Due long lap e me li sono meritati entrambi. Considerando tutto, siamo stati fortunati a finire sesti e ad arrivare al traguardo. Phillip Island &egrave; la mia pista preferita nel calendario, dobbiamo solo proteggere la gomma l&igrave;. Ho avuto buone sensazioni in passato quindi spero che sar&agrave; un fine settimana positivo.&rdquo; Miller: "Non vedo l'ora della mia gara di casa" "Abbastanza soddisfatto della prestazione di questo fine settimana e abbiamo avuto una buona prestazione. Ho commesso un paio di piccoli errori che ci sono costati un po' di tempo ma in generale ho mantenuto un buon ritmo a fine gara, il che &egrave; sempre positivo in queste condizioni cos&igrave; calde. La moto funzionava bene. Sono contento del risultato ed &egrave; bello avere due buoni fine settimana consecutivi sia con il Giappone che qui. Non vedo l&rsquo;ora di tornare a casa adesso e spero di dare una bella prestazione ai tifosi australiani."        

Weekend in chiaroscuro a Mandalika per Miller e Binder con il sudafricano sesto in gara dopo i due long lap presi per i contatti con Marini ed Oliveira

GP Indonesia: KTM bene ma non benissimo

        Peggio di cos&igrave;, &egrave; impossibile. Senza contare i tre appuntamenti saltati per infortunio, quest'anno Joan Mir ha concluso soltanto tre gare domenicali su dodici disputate, chiudendo lo scorso Gran Premio dell'Indonesia sul tracciato di Mandalika con un'altra caduta e con il quinto posto al GP dell'India come unico momento positivo di un 2023 davvero da dimenticare per il forte pilota spagnolo, campione del mondo 2020. Classifica piloti aggiornata Il traumatico passaggio da Suzuki a Honda  Fino allo scorso anno, Mir ha guidato la Suzuki GSX-RR, ovvero la moto pi&ugrave; versatile e &ldquo;docile&rdquo; tra quelle presenti in MotoGP. Con il ritiro da parte della Casa di Hamamatsu, si &egrave; accasato in HRC salendo sulla Honda RC213V ufficiale per quella che, almeno sulla carta, sarebbe dovuta essere una grande chance per tornare ad occupare le posizioni di vertice. Tuttavia, complice anche una moto davvero poco competitiva e difficile da guidare (come dimostrato dallo stesso Marquez), Joan si &egrave; ritrovato in grande difficolt&agrave;. Tra Sprint e gare lunghe, in 24 partenze lo spagnolo ha visto la bandiera a scacchi in meno della met&agrave; delle occasioni, accumulando appena 20 punti in classifica. Davvero troppo poco per un campione del mondo, ma possiamo guardare il lato positivo: peggio di cos&igrave; non si pu&ograve; andare e un pilota dotato del suo talento, da qui pu&ograve; soltanto risalire. Se non entro fine stagione, almeno nel 2024. GP Indonesia: Marquez e Rins, i due volti della Honda a Mandalika Mir: &ldquo;Risultato disastroso, ma ho mostrato del potenziale&rdquo;   &ldquo;Chiaramente, essendo caduto, il risultato finale non pu&ograve; che essere disastroso, ma in gara abbiamo mostrato un buon potenziale&rdquo;, ha detto Joan Mir, parlando del suo GP dell'Indonesia. &ldquo;Sono partito bene, pur perdendo un po' di tempo con Morbidelli, e ho recuperato diverse posizioni fino a portarmi nel gruppo di Miller in piena lotta per la Top 10, almeno fino al momento della caduta&rdquo;. &ldquo;Prima di concludere la gara, i miei tempi erano ottimi e soltanto Martin in quel momento stava girando pi&ugrave; forte di me. Credo che ci si debba concentrare su questo, al di l&agrave; del risultato finale, ma ora andiamo a Phillip Island, che &egrave; una pista che adoro e mi auguro di poter proseguire sulla stessa strada anche l&igrave;&rdquo;, conclude il numero 36, provando a guarda il proverbiale bicchiere mezzo pieno. Alex Marquez, "Marc-Gresini? Se non si diverte, si ritirer&agrave;"       

Il campione del mondo 2020 ha chiuso il GP di Mandalika con l'ennesimo ritiro di una stagione con Honda estremamente complicata. Ma ora, si pu&ograve; solo risalire

MotoGP, Joan Mir out (anche) in Indonesia: peggio di così...

        Mandalika International Street Circuit, ovvero, la pista realizzata ad hoc sull'Isola di Lombok. Era la seconda volta per la MotoGP - test 2022 a parte - ed &egrave; piaciuta in quanto ricca di colpi a ribaltare la classifica in 24 ore. Jorge Martin &egrave; stato leader per circa una giornata, Pecco Bagnaia si &egrave; ripreso la vetta domenica pomeriggio. La classifica piloti MotoGP: Pecco di nuovo leader MotoGP Indonesia: le quotazioni migliori Pecco Bagnaia - Voto 9 Inverte il trend del momento, passando da cacciato a cacciatore, poi nuovamente cacciato, cacciando poi gi&ugrave; dalla vetta Martin. Quando Pecco &egrave; costretto a recuperare, offre il meglio di s&eacute;: concentrato e veloce. Forse perch&eacute;, seppur alta, la gestione da sopportare &egrave; diversa, minore. INVERTITORE Jorge Martin - Voto 7,5&nbsp; Vinta la Sprint a mani basse, voleva il Gran Premio a due mani. L&rsquo;errore commesso mentre era al comando ha ricordato le scivolate di Pecco quando andava gi&ugrave;, improvvisamente e senza preavviso. Chi &egrave; lepre, ha vita dura in MotoGP. Vedremo a fine stagione quanto lo sbaglio indonesiano avr&agrave; effetti di classifica. PECCATO(RE)  Fabio Di Giannantonio - Voto 8,5&nbsp; Lo ha detto lui: &ldquo;Guido pulito e preciso, forse dovrei per&ograve; essere pi&ugrave; cazzuto&rdquo;. Pu&ograve; darsi, ma nulla toglie al miglior weekend di sempre per il romano in MotoGP, che sta tenendo in piedi la classifica del team Gresini. Ha ragione pure quando afferma: "Questa classe ha bisogno di un pilota cos&igrave;". DECISO  I peggiori voti della MotoGP di Mandalika Brad Binder - Voto 5&nbsp; Doppio Long Lap Penalty, bevuti come acqua fresca in condizioni di caldo torrido. Peccato per la caduta della Sprint, peccato per gli errori in gara: era da podio, perlomeno. L'incidente domenicale che ha coinvolto il sudafricano e Luca Marini ha visto il sudafricano lungo in staccata, anzi, lunghissimo. Non l'ha fatta apposta, scusandosi. LUNGHISSIMO Joan Mir - Voto 4 Vero &egrave; che poco gli importa di chi sar&agrave; il futuro compagno di box ma, a sensazione, noi ci preoccuperemmo. Fatica gi&agrave; con Marc Marquez presente, immaginate cosa farebbe con un pilota che non conosce la RC213 V come l'otto volte iridato. Probabilmente, il maiorchino predilige una via di sviluppo propria, evitando comparazioni altrui. MENEFREGHISTA Marc Marquez - Voto 3,5&nbsp; Errore in prova, male in qualifica, caduta nella Sprint, scivolata in gara. Un Marc cos&igrave; ha ricordato il disastro del Sachsenring, dove decise di fermarsi. Come Zarco, sta pensando al futuro, che per&ograve; sar&agrave; Ducati e non Honda. L&rsquo;esatto contrario. TEDESCO        

Mandalika sorride a Pecco, beffa Martin, incoraggia Di Giannantonio e affossa Marquez: Isola di Lombok ennesima conquista Ducati

Pagelle MotoGP Indonesia: voti ai team e ai piloti per il GP Mandalika 2023

        &ldquo;Altri 5 GP, poi &egrave; finita&rdquo;. Marc Marquez non ha nascosto la propria frustrazione al termine del GP Indonesia, in cui non &egrave; riuscito a portare al traguardo la sua &ndash; ancora per poco &ndash; Honda al traguardo n&eacute; nella Sprint n&eacute; nella manche lunga. Viste le delusioni del presente, l&rsquo;otto volte iridato non vede ormai l&rsquo;ora di proiettarsi nel 2024, quando divider&agrave; il box Gresini Racing assieme al fratello Alex. Classifica piloti aggiornata Marc Marquez: Alex sgancia la bomba  Come annunciato alla vigilia del weekend di Mandalika, il #93 sar&agrave; legato alla struttura faentina da un solo anno di contratto, e a spiegare il motivo di un accordo annuale &egrave; stato proprio Alex Marquez, interpellato da TNT Sports dopo l&rsquo;impegno indonesiano. &ldquo;Vedremo se Marc prolungher&agrave; l&rsquo;accordo anche oltre il 2024. Sembra che abbia un accordo per tutta la prossima stagione, cos&igrave; da capire se si diverte ancora in moto&rdquo; ha dichiarato il #73, prima di sganciare la bomba: &ldquo;Lui &egrave; molto intelligente, mi ha detto: &lsquo;Se non mi diverto, mi ritirer&ograve;&rsquo;. &Egrave; un&rsquo;ipotesi che sta prendendo in considerazione&rdquo;.  Alex Marquez spiega le ragioni di Marc  &ldquo;Marc vuole vedere se si diverte ancora &ndash; ha incalzato Alex &ndash; se riesce a essere veloce nonostante gli infortuni. Io non ne ho dubito, ma lui s&igrave; e ha ragione, perch&eacute; sono gli stessi dubbi che mi attanagliavano quando ero in Honda. Sono sicuro che gi&agrave; nei test di Valencia si divertir&agrave; e questi pensieri si dissolveranno rapidamente&rdquo;. &Egrave; ci&ograve; che spera lo stesso Marc, che spera di ritrovare in Gresini la felicit&agrave; persa in questi anni falcidiati da cadute e infortuni. Classifica squadre       

Il due volte iridato ha svelato i motivi che hanno spinto suo fratello a legarsi alla struttura faentina per il 2024

MotoGP, Alex Marquez: "Marc-Gresini? Se non si diverte, si ritirerà"

        Ducati, Aprilia, Yamaha. Il podio del Gran Premio di Mandalika (qui i risultati) &egrave; stato composto da ben tre Marchi, grazie alle prestazioni di Pecco Bagnaia, Maverick Vinales e Fabio Quartararo.  Bagnaia vince e sorride  A sorridere pi&ugrave; di tutti &egrave; Bagnaia che grazie al successo colto nella gara lunga, e complice la caduta di Jorge Martin, &egrave; tornato in testa al Mondiale con 18 punti di vantaggio sullo spagnolo. &ldquo;Meritavamo una gara come questa &ndash; ha detto Bagnaia dopo la gara - partire dal 13esimo posto mi ha costretto a dare il massimo fin dai primi giri, ma quando ho visto Martin andare via mi sono detto che avrei dovuto gestire l&rsquo;usura delle gomme, ed &egrave; stata una scelta corretta, perch&eacute; negli ultimi 10 giri avevo un altro passo&rdquo;. Pecco ha poi commentato la sua esultanza dopo il traguardo, in cui ha mimato il gesto &lsquo;avete capito?&rsquo;: &ldquo;Mi riferivo alla gente che parla troppo&rdquo;. Passa alla prossima pagina per le dichiarazioni di Vinales e Quartararo Classifica piloti aggiornata &nbsp; Vinales e Quartararo a podio  Grande domenica anche per Vinales, che ha a lungo sperato di centrare la vittoria: &ldquo;Dopo due gare opache, sono tornato a dire la mia &ndash; le parole del pilota Aprilia &ndash; all&rsquo;inizio ero molto veloce, ma sapevo che avrei dovuto rischiare molto per provare a seguire Martin e quindi ho preferito gestire. Nel finale Bagnaia ha rallentato, anche troppo, ma io ho pensato pi&ugrave; a controllare Quartararo. Ho mancato il successo, ma sento che arriver&agrave; presto&rdquo;. Soddisfatto anche Quartararo, che ha regalato una gioia alla sofferente Yamaha: &ldquo;Alla fine volevo andare pi&ugrave; veloce, ma quando sei dietro a qualcuno e sai che fai fatica a sorpassare &egrave; frustrante. Sono comunque molto felice perch&eacute; ho dimostrato di saper sfruttare le opportunit&agrave; per salire sul podio&rdquo;. Il francese avrebbe voluto attaccare Vinales, ma le difficolt&agrave; della sua M1 non gliel&rsquo;hanno permesso: &ldquo;Il nostro problema attuale &egrave; quello di non avere potenza a sufficienza per provare un sorpasso. Sono comunque felice per come ho guidato e concluso la corsa&rdquo;.  Classifica squadre       

Bagnaia esulta, Vinales e Quartararo recriminano per la mancata vittoria ma sorridono per le rispettive prestazioni. Ecco le dichiarazioni a caldo

MotoGP Indonesia: le parole del podio di Mandalika

Il Gran Premio dell&#39;Indonesia disputato sul tracciato di Mandalika &egrave; stato decisamente a due facce per quanto riguarda la Honda, che pur essendo ancora ben lontana dalle posizioni che contano, ha avuto in Alex Rins un ritrovato protagonista. Da dimenticare, invece, la corsa del loro pilota di punta, visto che Marc Marquez si &egrave; nuovamente ritirato dopo una manciata di giri per via di una caduta.  GP Indonesia, Quartararo di nuovo a podio: la forza della resilienza  Marquez sta gi&agrave; pensando al 2024?   Il fine settimana indonesiano di Marquez &egrave; iniziato con l&#39;attesissimo annuncio del suo passaggio in Ducati per il 2024, anno in cui correr&agrave; con i colori del team Gresini al fianco del fratello Alex. Tuttavia, per quanto riguarda le prestazioni in pista, l&#39;otto volte campione del mondo ha ottenuto ben poco a Mandalika; pur essendo stato di gran lunga il migliore tra i piloti Honda in prova, &egrave; infatti caduto sia nella Sprint che nella gara lunga della domenica, lasciando quindi la pista indonesiana a mani vuote, con lo sguardo che sembra ormai gi&agrave; rivolto al prossimo anno pur essendoci ancora cinque weekend ancora da disputare.  &ldquo;Le gare di questo weekend si sono concluse molto presto per me&rdquo;, ha detto Marc ai microfoni di Sky, ormai sconsolato. &ldquo;Nella Sprint sapevo di aver spinto troppo, ma questa volta sono caduto senza motivo mentre gli altri andavano molto pi&ugrave; forte di me. Volevo soltanto finire la gara, ma non avevo feeling n&eacute; in frenata, n&eacute; in curva. Ora pensiamo a Phillip Island, ma non voglio illudermi e penser&ograve; soltanto a concludere le prossime gare&rdquo;.    GP Indonesia, Dall&#39;Igna: &quot;Pecco ha reagito da vero campione&quot;  Rins desideroso di mostrare il proprio potenziale     L&#39;altra faccia della medaglia riguarda invece Alex Rins, che sulla Honda RC213V del team LCR ha vissuto un ottimo Gran Premio chiudendo la gara lunga della domenica in nona posizione e, soprattutto, come migliore dei piloti della Casa di Tokyo rifilando quasi dieci secondo al compagno di squadra Nakagami (unica altra Honda ad aver visto la bandiera a scacchi vista l&#39;ennesima caduta di Mir).  A rendere ancora pi&ugrave; rilevante la prestazione del pilota spagnolo, anche lui ormai giunto quasi al termine della propria esperienza con Honda prima di passare in Yamaha, &egrave; la sua condizione fisica. Per il numero 42 questo &egrave; stato infatti il primo GP completo da quando &egrave; rientrato dal brutto infortunio alla gamba rimediato al Mugello, visto che a Motegi aveva alzato bandiera bianca per il troppo dolore dopo le prove. Sar&agrave; lui a dare qualche soddisfazione al marchio giapponese da qui a fine stagione, prima di un addio arrivato forse troppo presto?  Moto3: infortunio alla gamba per Ana Carrasco nel GP d&#39;Indonesia 

I due spagnoli hanno vissuto una domenica diametralmente opposta in sella alle RC213V: siamo sicuri che si tratti di una semplice differenza nell&#39;approccio alla gara?

GP Indonesia: Marquez e Rins, i due volti della Honda a Mandalika

        Una pole con spalla ri-rotta, un podio nella Sprint quando poteva anche vincere la gara e un pollice di nuovo ko (come a Le Mans). Questo &egrave; il bilancio del weekend indonesiano di Luca Marini che, gara dopo gara, sta trovando la costanza giusta per pensare ad un fine stagione in crescendo.&nbsp; Dal podio di sabato al rammarico di oggi  Se il sabato &egrave; stato da urlo con la pole ed il podio in Sprint nonostante la spalla ri-rotta, la domenica non &egrave; andata esattamente come Luca sperava, chiusa con una caduta subito al primo giro di gara.&nbsp; Nel lato del box di Luca Marini e nelle sue parole a Sky c&rsquo;&egrave; grande rammarico per come sarebbe potuta andare la gara senza la caduta provocata da Brad Binder. Sfortunatamente Luca, rispetto a quanto accaduto ieri, &egrave; stato stretto in partenza da Martin ed ha dovuto chiudere il gas perdendo anche le posizioni su Vinales e Quartararo. Nonostante la gara terminata subito al primo giro e vedendo poi quante cadute ci sono state (Marquez, Pol Espargar&ograve;, Mir, Martin e Zarco), Luca con la media posteriore (esattamente come Bagnaia) avrebbe potuto fare se non la gara di ieri, quantomeno quella del suo compagno Bezzecchi stando sempre nella top 10. Nel complesso, comunque, il weekend di Marini rimane molto positivo considerando la pole position ed il podio nella Sprint. Conta questo in vista della gara in Australia subito il prossimo weekend. Il vero problema saranno le condizioni fisiche da verificare: non arriver&agrave; proprio al 100% avendo una clavicola, la sinistra, fresca di operazione ed un pollice sinistro dolorante dopo il contatto con Binder. L&rsquo;Australia, quindi, sar&agrave; tutta un&rsquo;altra storia, ma la nota positiva &egrave; che Marini c&rsquo;&egrave; e sta ottenendo ottimi risultati. Facendo un confronto con l&rsquo;anno scorso, Luca ha pi&ugrave; o meno gli stessi punti ma conta tre podi rispetto agli zero dell&rsquo;anno scorso ed una pole, quella ottenuta in Indonesia.&nbsp; Marini: &ldquo;Con le cadute di oggi si poteva ottenere un grande risultato&rdquo;  &ldquo;Mi ero un po&rsquo; spaventato dopo la botta alla spalla ma fortunatamente &egrave; tutto a posto, mi d&agrave; solo un po&rsquo; fastidio. Il problema pi&ugrave; grande &egrave; al pollice sinistro, mi sono fatto male esattamente come a Le Mans quando sono stato colpito da dietro e mi d&agrave; fastidio l&rsquo;articolazione. A vedere la gara con tutte quelle cadute si poteva fare un gran risultato anche oggi, con la media al posteriore era meno faticoso guidare la moto. Ero fiducioso gi&agrave; dal warm up, la temperatura in pista era nettamente inferiore rispetto a ieri, c&rsquo;era molto vento e si stava bene. Sarebbe stata una gara pi&ugrave; facile rispetto a ieri anche con il doppio dei giri. Sono pi&ugrave; dispiaciuto per la partenza, Martin mi ha chiuso e ho dovuto mollare il gas per evitare che mi prendesse la ruota davanti.&rdquo;       

Luca, acciaccato, parte per l&rsquo;Australia con la consapevolezza di aver disputato un ottimo weekend, chiuso purtroppo anzitempo con la caduta causata da Binder

GP Indonesia: Marini c’è, nonostante la sfortuna

        Il Gran Premio dell'Indonesia si &egrave; concluso con una grande vittoria da parte di Francesco Bagnaia, che dopo una sontuosa rimonta dalla tredicesima posizione in griglia, ha colto un successo importante anche e soprattutto ai fini della classifica di campionato, visto che con lo &ldquo;zero&rdquo; rimediato da Jorge Martin il piemontese &egrave; tornato leader del mondiale. Un risultato che ha commentato anche Luigi Dall'Igna: ecco cosa ha detto a fine weekend il Direttore Generale di Ducati Corse.  Dall'Igna: &ldquo;Le modifiche hanno aiutato, ma &egrave; stato Pecco a fare la differenza&rdquo;  &ldquo;Pecco ha reagito come un campione&rdquo;, ha detto Dall'Igna a fine gara. &ldquo;Dopo una batosta come quella di sabato (riferendosi alla Sprint in cui Bagnaia ha fatto molta fatica mentre Martin ha vinto, ndr) non era facile rialzarsi come ha fatto lui, ma &egrave; riuscito a fare una gara splendida ed intelligente, in cui non ha commesso sbavature. E' impossibile fare pi&ugrave; di cos&igrave;&rdquo;. &ldquo;La scelta della gomma posteriore media ed un setup corretto, specialmente dal punto di vista dei settaggi dell'elettronica, hanno certamente contribuito a migliorare la situazione rispetto alla Sprint, ma a fare la vera differenza &egrave; stato Pecco. Il suo &egrave; stato un capolavoro e adesso sar&agrave; bello vedere lui e Martin lottare ancora fino alla fine della stagione&rdquo;, ha concluso Dall'Igna ai microfoni di Sky, pronto a godersi un testa a testa per il titolo tra i due ducatisti. Moto3: infortunio alla gamba per Ana Carrasco nel GP d'Indonesia       

Il Direttore Generale di Ducati Corse ha commentato la grande vittoria di Bagnaia: &ldquo;Non era facile rialzarsi dopo un periodo no, ma &egrave; stato intelligente&rdquo;

GP Indonesia, Dall'Igna: “Pecco ha reagito da vero campione”

        Un campione del Mondo sa reagire, anche se finisce all&rsquo;angolo del ring. &Egrave; l&rsquo;impresa riuscita a Francesco Bagnaia, che con il successo colto in Indonesia ha messo fine a un digiuno di vittorie che durava da agosto (GP Austria) ma soprattutto ha risposto al rivale Jorge Martin, caduto mentre era in testa alla gara lunga e adesso scivolato a -18 in classifica dal piemontese. Classifica piloti aggiornata Bagnaia, la risposta a Martin  Una reazione non semplice e nemmeno scontata, che certifica &ndash; qualora ce ne fosse ancora il bisogno &ndash; la forza di Bagnaia, costretto alle corde dopo la vittoria di Martin nella Sprint ma che domenica ha trovato la forza di tornare al centro della scena centrando un risultato che rischia di diventare importantissimo nell&rsquo;economia del Mondiale. Infatti, dopo gli 8 risultati utili consecutivi colti dal pilota Pramac, che tra Barcellona e la gara corta dell&rsquo;Indonesia aveva colto altrettanti piazzamenti a podio e 6 successi, l&rsquo;inerzia del campionato sembrava segnata in favore dello spagnolo. Invece il piemontese non si &egrave; scomposto nemmeno di fronte alla fulminante partenza di Jorge Martin, da sesto a primo in pochi metri al via del Gran Premio indonesiano, e dalla 13esima posizione in griglia ha saputo risalire fino al successo finale, il decimo del 2023 (Sprint comprese) per il campione del Mondo in carica.  Pecco Bagnaia, il segreto &egrave; nella testa  &ldquo;C&rsquo;era bisogno di questa vittoria &ndash; ha dichiarato Bagnaia a Sky Sport &ndash; dopo la terribile caduta di Barcellona, serviva un&rsquo;iniezione di fiducia. In molte occasioni non mi sono sentito a mio agio in sella alla moto, ma in Indonesia abbiamo lavorato bene sull&rsquo;elettronica e sono riuscito a spingere come desideravo. Sono orgoglioso di questa vittoria&rdquo;. Un successo figlio non solo del lavoro svolto ai box dagli uomini Ducati, ma anche di un &lsquo;click&rsquo; mentale dopo un periodo agonisticamente buio, in cui Bagnaia ha trovato riparo rifugiandosi negli affetti pi&ugrave; cari: &ldquo;Cerco di circondarmi di persone che mi vogliono bene. In questa fase delicata della stagione mi ha fatto bene parlare con il team, la mia famiglia, i miei amici e anche Valentino Rossi. La mia fidanzata Domizia mi &lsquo;rimprovera&rsquo; sempre quando non riesco a dare il massimo, mi sprona sempre a esprimermi al meglio. Le parole aiutano tanto chi ha bisogno di affetto nei momenti difficili, e questo &egrave; il mio caso&rdquo;. Tra una settimana si corre in Australia, a Phillip Island, appuntamento a cui Pecco si presenter&agrave; con rinnovato slancio. Spinto dal suo box e dai suoi affetti, il numero 1 ha ritrovato la forza che sembrava sparita dopo l&rsquo;incidente del Montmel&ograve;, riguadagnandosi il centro del suo ring. E adesso non vuole pi&ugrave; cederlo. Classifica squadre       

Dopo la vittoria di Jorge Martin nella Sprint, il piemontese ha risposto vincendo la manche domenicale ritrovando fiducia in vista delle prossime gare

MotoGP Indonesia, Pecco Bagnaia: una risposta da vero campione

        Non si &egrave; concluso nel migliore dei modi il Gran Premio d'Indonesia di Ana Carrasco. Nella gara di Mandalika della classe Moto3, vinta da uno straordinario Diogo Moreira, la ragazza spagnola del team Bo&egrave; Motorsports &egrave; incappata in un brutto highside alla curva 10 nelle fasi iniziali, ritrovandosi dolorante nella via di fuga. La pilota di Murcia, campionessa del mondo in Supersport 300 nel 2018, &egrave; stata poi portata in ospedale, dove &egrave; stata confermata una doppia frattura a tibia e perone. La sua stagione potrebbe quindi essersi conclusa anzitempo, ma Ana non &egrave; certamente una che si arrende di fronte agli infortuni, come ha dimostrato dopo il terribile incidente avvenuto qualche anno fa a Barcellona in cui aveva rimediato un tremendo infortunio alla schiena da cui si &egrave; ripresa del tutto. Moto3: il marchio Yamaha arriva nella classe leggera... su una KTM Carrasco: &ldquo;Mi sentivo bene in sella, ma...&rdquo;  &ldquo;Prima di tutto, voglio rassicurare i miei supporter dicendo che sto bene&rdquo;, ha detto la Carrasco. &ldquo;Sono partita bene in gara, avevo un buon feeling sulla moto e sentivo di avere un buon passo, ma alla curva 10 mi si &egrave; chiuso l'anteriore e sono stata sbalzata via con un brutto highside. Al momento mi hanno confermato che ho tibia e perone fratturati, anche se non si sa con quale gravit&agrave;. Ho rimediato anche un forte colpo alla testa, ma come detto, sto abbastanza bene&rdquo;. Moto2 Indonesia: settima vittoria stagionale per Pedro Acosta       

La pilota spagnola &egrave; caduta in gara alla curva 10 nella fasi iniziali, venendo poi portata in ospedale con una doppia frattura a tibia e perone

Moto3: infortunio alla gamba per Ana Carrasco nel GP d'Indonesia

Se cercavate colpi di scena, a Mandalika ne avete trovati. Quando stava comandando &quot;tranquillamente&quot; il Gran Premio MotoGP di Indonesia, Jorge Martin si &egrave; sdraiato nella ghiaia, perdendo l&#39;opportunit&agrave; di siglare doppietta e la testa della classifica. Contrariamente, Pecco Bagnaia ha ritrovato vittoria e, ci scommettiamo, mentalit&agrave; da numero 1.  Classifica piloti aggiornata  Martin gi&ugrave;, Bagnaia su: la MotoGP ha di nuovo il suo numero 1  La Michelin, oggi in trionfo per la cinquecentesima volta nella classe regina prototipale, aveva consigliato l&#39;opzione di gomma anteriore dura a tutti i piloti, in particolare ai ducatisti. Cosa fatta da Bagnaia e Lenovo ufficiale, mentre Prima Pramac e Martin hanno scelto la dura.  Volete vedere che la perdita d&#39;aderenza patita da Jorge sia stata proprio causata dal decadimento repentino della copertura? Oggi l&#39;asfalto aveva una temperatura di&nbsp;62&nbsp;gradi.&nbsp;Deluso e sconsolamente a zero lo spagnolo nelle vie di fuga, tornato in successo l&#39;italiano, a ribaltare il trend delle ultime uscite e la Sprint di ieri. Ora il vantaggio &egrave; per lui &egrave; di 346 punti su 328.  Classifica squadre    &nbsp;  Long Lap Penalty e cadute: Mandalika beffarda  Luca Marini scattava dalla pole, sapendo di dover scontare ben presto un Long Lap Penalty. Cosa non fatta, perch&eacute; dapprima caduto a seguito di un contatto con Brad Binder. Poi, il ritiro. Nel box Mooney VR46 il fratello di Valentino Rossi teneva in fresco la clavicola recentemente infortunata.&nbsp;  Il sudafricano si &egrave; beccato, a sua volta, un LLP, rispettato. Pi&ugrave; tardi, ha toccato l&#39;Aprilia di Miguel Oliveria, costringendola larga. La consolazione per Noale e relativa RS-GP arriva da Maverick Vinales, veramente vicino al primo successo in nero. A Top Gun sarebbe bastato un giro in pi&ugrave; per infilare Pecco.&nbsp;  Forse.    Quartararo e Di Giannantonio: bravi i due Fabio della MotoGP  Fabio Quartararo e Fabio Di Giannantonio hanno in comune il nome e grande prestazione sull&#39;Isola di Lombok. Podio calcato dal francese Yamaha - mica male la M1 in Indonesia - il romano lo ha avvicinato, per miglior weekend personalei in MotoGP.  Marco Bezzecchi ha preso ancora punti. Jack Miller ed Enea Bastianini idem, precisando il giro veloce siglato dalla Bestia. Tanti i ritiri anzitempo, tra cui la rovinosa capriola di Marc Marquez. Doppio &quot;zero&quot; per l&#39;otto volte iridato, con la testa gi&agrave; al 2024.  Forse.  MotoGP di Mandalika: bandiera a scacchi  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4040206/limit/39/lng/it 

Bagnaia approfitta della caduta di Martin, vince e torna in vetta alla classifica: Ducati ufficiale ancora leader. Vinales e Quartararo sul podio

GP Indonesia, commento al Gran Premio MotoGP

Il portacolori Gresini Racing ha chiuso il Gran Premio di Mandalika al quarto posto: ecco la sua commossa reazione

MotoGP Indonesia: Fabio Di Giannantonio in lacrime dopo il traguardo

Il pilota Pramac ha gettato alle ortiche una vittoria praticamente certa mentre era in testa alla corsa. Pecco Bagnaia ringrazia

MotoGP Indonesia: Jorge Martin, le foto della clamorosa caduta

        09:51 MotoGP Indonesia: l'ordine di arrivo Di seguito la classifica a termine gara:&nbsp;  Vinales&nbsp; Quartararo&nbsp; Di Giannantonio&nbsp; Bezzecchi Binder Miller&nbsp; Bastianini&nbsp; Rins A. Espargar&ograve;&nbsp; Nakagami&nbsp; Oliveria Fernandez Morbidelli   09:45 Bagnaia torna al top! &egrave; lui il vincitore del Gran Premio d'Indonesia Inizia l'ultimo giro e Bagnaia cerca di consolidare la sua posizione al vertice. L'Aprilia e la Yamaha combattono in ogni curva ma il francese pu&ograve; poco contro la moto della casa di Noale. Bagnaia vince il Gran Premio d'Indonesia, seguito da Vinales e Quartararo!  09:40 Quartararo pronto a combattere Vinales Quartararo riconferma il buon feeling che l'ha legato alla sua Yamaha nel weekend e imposta il sorpasso su Vinales, affaticato dalla gomma usurata.  09:37 Gran Premio d'Indonesia: la top5 Mancano solo cinque giri al termine del Gran Premio d'Indonesia: ecco la Top5  Bagnaia&nbsp; Vinales Quartararo&nbsp; Di Giannantonio Binder   09:33 Bagnaia attacca Vinles! Pecco torna leader Bagnaia si avvicina a Vinales, recueprando 3 decimi in poche curve e impostando il sorpasso sul pilota Aprilia. Il sorpasso di Bagnaia &egrave; inesorabile: Pecco supera il pilota Aprilia e si incolla in prima posizione.  09:28 Giornata nera per Prima Pramac Pessima giornata per il team Prima Pramac: anche Zarco cade e si deve ritirare. Nel box Ducati ufficiale, intanto, viene preparata la moto sostitutiva: le nuvole si avvicinano e la minaccia della pioggia incombe  09:25 Colpo di scena: cade Martin! Caduta per Martin! Il leader del mondiale esce di scena e si riapre tutto! Se Bagnaia arrivasse in seconda posizione, darebbe a Martin 12 punti di distacco. Il pilota Ducati deve stare attento a non compiere errori per non perdere il vantaggio accumulato.  MASSIVE, MASSIVE MOMENT! THE UNSHAKEABLE MAN HAS WOBBLED! @88jorgemartin HAS THROWN IT AWAY! #IndonesianGP  pic.twitter.com/9jLUd3uAxb &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) October 15, 2023     09:19 MotoGP: sorpassi su sorpassi Marquez perde l'anteriore ed esce di pista, finendo nella ghiaia che lo costringe al ritiro. Bezzecchi supera Oliveira, approfittando della lotta davanti a s&egrave; tra Miller e Quartararo che rallenta il portoghese. Miller colpisce Oliveira, costringendolo fuori dalla pista.  09:11 Bagnaia prepara l'assalto a Martin: da 13esimo a 3&deg; Bagnaia supera Quartararo, sistemandosi in terza posizione e iniziando a progettare l'attacco a Martin. Binder viene penalizzato con un Long Lap Penalty per il contatto con Marini, che deve ancora scontare la penalit&agrave; raccolta nel GP Precedente.  09:05 Inizia il Gran Premio d'Indonesia: Bagnaia risale la griglia Sventola la banidera verde e i semafori si chiudono, ottima partenza per Quartararo ma &egrave; Martin che supera le Vinales e Marini e che si mette davanti al gruppo. Bagnaia riesce ad entrare nel gruppo di mezzo , superando Espargar&ograve; con decisione ed iniziando la sua risalita. Cade Marini, toccato da Binder in curva.  08:59 Quartararo, con Yamaha in Top5 senza arrendersi Quartararo stupisce tutti i tifosi e strappa una quinta posizione che, date le difficolt&agrave; che ha incontrato per tutta la stagione, ha un sapore diverso dal solito. Consapevole del pacchetto limitato a disposizione, il francese fin dal gioved&igrave; era sembrato molto ottimista e la seconda fila ottenuta durante le qualifiche ha ribadito quanto Quartararo sia rimasto competitivo.&nbsp; Leggi di pi&ugrave;  08:49 MotoGP, la griglia di partenza del GP d'Indonesia I piloti si schierano sulla griglia e sulle moto si completano gli ultimi dettagli prima della partenza. Di seguito la griglia di partenza del Gran Premio di Mandalika:&nbsp;  Marini&nbsp; VInales Espargar&ograve; Quartararo Binder Martin Di Giannantoio M. Marquez Bezzecchi Miller Bastianini Oliveira Bagnaia&nbsp; Zarco Morbidelli&nbsp; P. Espargar&ograve; R. Fernandez A. Fernandez Mir Nakagami Rins   08:40 MotoGP Indonesia, Bagnaia pronto per tornare al top Martin &egrave; il nuovo leader del motomondiale. Martinator si riconferma il Maestro delle Sprint, mantenendo la prima posizione sulla griglia nella gara del sabato mentre Bagnaia, costretto a partire dallaa tredicesima posizione, si deve accontentare dell'ottavo posto, alle spalle del compagno di squadra Bastianini. Una sconfitta amara per Bagnaia, che tuttavia oggi tenter&agrave; di risalire e di ritornare in vetta. Ci riusicr&agrave;? Luogo: Indonesia, Circuito di Mandalika         

In diretta - Martin ha superato Bagnaia nella Sprint di sabato: il pilota Ducati sar&agrave; capace di regire e tornare in vetta?&nbsp;

MotoGP Live del GP d'Indonesia 2023 in diretta da Mandalika

        Dopo la doppia ottava posizione in Giappone sotto l&rsquo;acqua, Fabio Di Giannantonio disputa un&rsquo;altra Sprint di assoluto livello chiudendo in sesta posizione alle spalle di Quartararo e davanti alle due Ducati ufficiali di Bastianini e Bagnaia. Di Giannantonio ancora a punti, che cosa far&agrave; nel 2024?  Quella di questa mattina (italiana) &egrave; solo la seconda Sprint stagionale che chiude nei punti dopo, appunto, quella di Motegi di due settimane fa, ma &egrave; la prestazione che &egrave; importante visto il futuro ancora nebuloso nella carriera del #49. Fabio si &egrave; caricato sulle spalle il team Gresini (che, lo ricordiamo, nella prossima stagione accoglier&agrave; il maggiore dei fratelli Marquez) nel corso del weekend e, dopo una bella Q2, si &egrave; fatto tutta la Sprint nel gruppo di testa e attaccato a Quartararo per una possibile quinta posizione.&nbsp; Posizione finale che poi &egrave; risultata la sesta dopo un doppio errore, il primo nella prima curva del tracciato ed il secondo alla penultima. Il #49 ha potuto comunque mantenere la sua posizione vista l&rsquo;inoffensivit&agrave; delle due Desmosedici ufficiali di Bastianini e Bagnaia. A dimostrazione che in questa MotoGP ci pu&ograve; stare eccome, le sue belle soddisfazioni le sta raccogliendo dopo un 2022 difficile.&nbsp; Futuro nebuloso si diceva in precedenza. Fabio &egrave; l&rsquo;unico che ancora non ha una sella per la prossima stagione e l&rsquo;unica opzione rimasta libera &egrave; la Honda. E&rsquo; anche vero per&ograve; che HRC sta sondando altri piloti attualmente in competizione con il romano per la sella accanto a Joan Mir, ovvero i piloti Aprilia Vinales ed Oliveira. E&rsquo; altres&igrave; chiaro che qualora uno dei piloti Aprilia vada in HRC, automaticamente il posto in Aprilia (che sia ufficiale o RNF) &egrave; proprio di Fabio. Quindi il #49 sta cercando in queste gare di tirare fuori il massimo per giocarsi le sue carte e sperare in un posto importante per la prossima stagione. Di Giannantonio: &ldquo;Mi merito un posto in MotoGP nel 2024&rdquo;  &ldquo;Sono contentissimo perch&eacute; sto lavorando bene. Stanno arrivando tutti i frutti del lavoro svolto questo inverno e nella prima parte di stagione, forse viene visto due volte meglio. Sono un pilota veloce, sto imparando e crescendo e penso di meritarmi un posto in griglia l&rsquo;anno prossimo, per il dove ci stiamo lavorando. Ad oggi sono uno dei migliori in Ducati in frenata ed ingresso curva con i freni e quello mi ha permesso di esprimere al meglio il mio potenziale, sono sempre stato uno staccatore in Moto3 e Moto2 ma l&rsquo;anno scorso ero il peggiore in frenata. Ho lavorato tanto su quell&rsquo;aspetto e da l&igrave; sono riuscito ad essere sempre pi&ugrave; preciso trovando la giusta linea di trazione.&rdquo;       

Il romano, che tra poco pi&ugrave; di un mese lascer&agrave; la sua Desmosedici nelle mani di Marc Marquez, &egrave; alla ricerca di una sistemazione per la prossima stagione

GP Indonesia: Di Giannantonio in crescita costante

        Ducati &egrave; (gi&agrave;) campione del mondo MotoGP, sebbene manchino al termine della stagione 11 corse, nel computo di Sprint e Gran Premi. Grazie al contributo di 8 Desmosedici schierate sulla griglia, il Marchio bolognese si &egrave; imposto per la quarta&nbsp; volta di fila, la quinta nella somma della relativa impresa di fabbrica. Dal 2007, passando al 2020, 2021 e 2022, abbiamo un 2023 indiscutibilmente dominato. Questione di numeri o di abilit&agrave;? Ducati in MotoGP: la legge dei grandi numeri pi&ugrave; il riferimento tecnico Quindi, direste: "Certo che Ducati abbia vinto il titolo Costruttori, con tutte quelle moto iscritte, poteva solo perderlo". Eh, dipende: la classifica &egrave; determinata comunque dalla miglior moto rappresentante del Marchio in questione arrivata al traguardo, indipendentemente che le stesse moto siano 2, 4, 6 o 8. Nel caso della Rossa - la cui livrea &egrave; tale esclusivamente per il team Lenovo ufficiale - ovvio &egrave; che valgano le presenze in ogni singolo Gran Premio. La legge dei grandi numeri dice, pi&ugrave; o meno, una cosa del genere: maggiori saranno i campioni proposti in una qualsivoglia test, proporzionali le possibilit&agrave; di successo.&nbsp; Per&ograve;, &egrave; vera anche una seconda tesi. La Desmosedici &egrave; indubbiamente la MotoGP pi&ugrave; prestante, equilibrata e competitiva, infatti, gettonata dai team ivi equipaggiati. Mica &egrave; un caso se Prima Pramac, Gresini Racing, Mooney VR46 fanno quartetto col Lenovo Factory.  Ducati in top class: seconda, raggiunta Yamaha Attenzione, parliamo di MotoGP dotata di propulsori a quattro tempi, categoria in voga dal 2022. Lasciamo un attimo perdere la 500. Da quella stagione al presente, Honda ha segnato il passo, grazie a 12 affermazioni Costruttori. Il gigante di Tokio aveva - s&igrave;, aveva - quale connazionale una diretta ma distaccata competitor, di nome Yamaha. Iwata ferma a quota 5, mica pochi, per&ograve; raggiunta da Ducati. La piccola realt&agrave; bolognese si scontra con colossi industriali, spesso battendoli. Una sorta di Davide contro Golia, sottolineando come Suzuki e Kawasaki si trovino a zero. KTM e Aprilia pure. A proposito di 500: indovinate chi guida la tabella in questione? E' una azienda italiana, lombarda, che ha vissuto momenti magici. MV Agusta, nella bellezza di 16 allori Costruttori. In questo caso, Ala Dorata e tre diapason sono state battute.        

La Casa di Borgo Panigale ha chiuso i conti nella Sprint di Mandalika: le Desmosedici sono tante, ma vanno pi&ugrave; forte delle rivali

Quantità & qualità: Ducati fa suo (ancora) il titolo Costruttori MotoGP

        Al di l&agrave; della vittoria di Jorge Martin che ha consegnato a Ducati il quarto titolo costruttori consecutivo, va fatto un grandissimo applauso ai &ldquo;fratelli clavicola&rdquo; (cit Sky) Marini e Bezzecchi che hanno disputato una Sprint assolutamente eroica, soprattutto il Bez che &egrave; pi&ugrave; fresco di operazione a quella destra rispetto alla sinistra del compagno di squadra. Marini sfiora il primo successo in MotoGP, Bezzecchi eroico  La super giornata di Luca &egrave; partita dalle terze libere di questa mattina (italiana) nelle quali il fratello di Valentino Rossi &egrave; riuscito a trovare quel qualcosa in pi&ugrave; per risolvere i problemi riscontati alla fine della giornata di ieri. Come ha dichiarato a Sky, nelle Practice Marini aveva problemi nel far scaldare le gomme e continuava ad entrare-uscire dal box, cosa che non ha aiutato molto, e che ha portato Luca a partire dal Q1. Nel Q2 nel cambio di direzione della chicane 7-8 si &egrave; rotto nuovamente la clavicola e, nonostante questo, &egrave; riuscito a fare segnare la pole position con tanto di nuovo record della pista indonesiana. Nella Sprint, poi, &egrave; riuscito a non perdersi d&rsquo;animo dopo il sorpasso subito da Martin, passando poi Vinales e recuperando tutto lo svantaggio sul #89 di Prima Pramac salvo quasi compromettere tutto con un errore al penultimo giro nella chicane 7-8 che poteva essere deleterio per la sua giornata.&nbsp; Dal canto suo, Bezzecchi ha fatto qualcosa di incredibilmente epico considerando che &egrave; arrivato solamente venerd&igrave; mattina in circuito, ricevendo un &ldquo;fit&rdquo; temporaneo per scendere in pista nelle prime libere e da l&igrave; &egrave; stato tutto un weekend eccezionale fino a questo punto per Marco, nonostante partisse una fila dietro a Martin.&nbsp; La gara del Bez &egrave; stata comunque pi&ugrave; complicata del previsto soprattutto nella lotta con Vinales, lo stesso #72 sempre a Sky ha dichiarato che non ne aveva pi&ugrave; ma ha stretto i denti per passarlo e salire sul podio.&nbsp; Marini: &ldquo;Mi sono rotto nuovamente la clavicola&rdquo;  &ldquo;E&rsquo; stata veramente dura. Questa mattina in Q2 nel cambio di direzione 7-8 spingendo sul manubrio ho sentito un &ldquo;crac&rdquo; e mi sono fatto veramente male. Sono stato a fare fisioterapia da dopo le qualifiche fino a prima della partenza per cercare una soluzione per sciogliere i muscoli e stare un po&rsquo; in forma. Ieri non stavo cos&igrave; male, ma dopo il giro di qualifica &egrave; peggiorato. Sono riuscito a limitare i danni ma il dolore era cos&igrave; tanto da non farmi sentire il caldo, mi faceva male soprattutto nelle curve a sinistra dove perdevo tantissimo e dove mi &egrave; anche partita al penultimo giro. Non ero efficace e posizionato sulla moto, la moto funzionava bene e oggi si poteva vincere. Non sono nella mia migliore condizione ma il feeling con la moto &egrave; buono, dal test di Misano abbiamo fatto un grande passo in avanti ed anche in India ero velocissimo. Dobbiamo essere veloci anche nelle prossime gare.&rdquo;&nbsp; Bezzecchi: &ldquo;Dietro Vinales facevo molta fatica&rdquo; &ldquo;Sono veramente contento e non avrei mai pensato di arrivare in queste condizioni e fare questa gara. Nei primi 6-7 giri stavo veramente bene quasi come se non avessi niente e quando ero davanti riuscivo ad andare forte. Con il calo dell&rsquo;adrenalina dopo la partenza e il caos che ne seguiva, ho iniziato a sentire un po&rsquo; di dolore soprattutto in staccata. Finch&egrave; non ero troppo attaccato agli altri andavo forte, ma quando sono arrivato dietro a Vinales ho iniziato a fare fatica fisicamente. Bisogna guidare diversamente ed &egrave; pi&ugrave; difficile fermare la moto con lui davanti, ho provato a passarlo un paio di volte ma a destra andava sempre largo e mi mancava un po&rsquo; di forze. All&rsquo;ultimo giro ho stretto i denti e sono riuscito a passarlo.&rdquo;       

Luca e Marco hanno disputato una grandissima gara Sprint correndo sopra il dolore della clavicola operata e il #10 ha anche sfiorato la vittoria

GP Indonesia: Marini e Bezzecchi dall’infortunio al doppio podio

        Le qualifiche della Moto2 a Mandalika hanno visto Aron Canet chiudere davanti a tutti, con lo spagnolo che scatter&agrave; quindi dalla prima fila al fianco di Manuel Gonzalez e Filip Salac, mentre il grande favorito nonch&eacute; leader della classifica di campionato Pedro Acosta partir&agrave; dalla quarta casella. GP Indonesia, Quartararo stoico: una Top 5 con Yamaha che sa di vittoria Sesta pole in Moto2, come tre campioni del mondo  Quella centrata oggi in Indonesia &egrave; la sesta pole position in carriera nella classe intermedia per Aron Canet, che ha cos&igrave; raggiunto in questa statistica altri tre grandi interpreti della Moto2 e non solo: Franco Morbidelli, Francesco Bagnaia e Remy Gardner. La grande differenza tra il pilota spagnolo e gli altri citati riguarda per&ograve; il rendimento in gara, visto che mentre il portacolori del team Pons &egrave; ancora alla ricerca del primo successo, loro hanno conquistato il titolo mondiale nella categoria rispettivamente nel 2017, nel 2018 e nel 2021. GP Indonesia, Bagnaia torna inseguitore: un aiuto per tornare al top? E' arrivato il momento di sfatare il tab&ugrave; della prima vittoria?  A Canet sicuramente la velocit&agrave; non manca, visto che &egrave; gi&agrave; stato vice campione del mondo in Moto3 nel 2019 e, dopo essere passato in Moto2, &egrave; salito sul podio in ben sedici occasioni. Manca per&ograve; il gradino pi&ugrave; alto, avendo collezionato dodici secondi e quattro terzi posti. Il tracciato indonesiano sembra sposarsi bene con lo stile di guida del classe '99: sta per arrivare anche per lui il momento della prima vittoria? BSB, svelato il nuovo calendario: Navarra grande novit&agrave; per il 2024       

Lo spagnolo &egrave; stato nuovamente il pi&ugrave; veloce in prova raggiungendo Bagnaia, Morbidelli e Gardner come numero di pole, ma sta ancora cercando il successo nella classe intermedia

Moto2, Canet ancora in pole: sfaterà il tabù della prima vittoria?

        La gara Sprint della MotoGP in Indonesia ha visto Jorge Martin trionfare davanti alla coppia del team Mooney VR46 (che per il 2024 avr&agrave; un nuovo main sponsor) formata da Luca Marini e Marco Bezzecchi. Tuttavia, tra i grandi protagonisti del sabato di Mandalika non si pu&ograve; non menzionare Fabio Quartararo, autore di una corsa altamente positiva e senza sbavature in cui &egrave; riuscito a chiudere in quinta piazza in sella ad una Yamaha certamente non all'altezza delle Ducati (e dell'Aprilia di Vinales) che l'hanno preceduto. MotoGP, arriva Pertamina: nuovo title sponsor per il Team VR46 Ritrovato ottimismo per Quartararo  Fin dal gioved&igrave;, il francese sembrava decisamente ottimista pur essendo consapevole del potenziale limitato del suo pacchetto e la Sprint, cos&igrave; come le qualifiche in cui ha centrato un'ottima seconda fila, hanno dimostrato che il campione del mondo 2021 non si &egrave; arreso. Ad evidenziare ulteriormente il tutto c'&egrave; il grande distacco rifilato al compagno di squadra, visto che a parit&agrave; di moto Franco Morbidelli ha chiuso quindicesimo a circa venti secondi da lui. Certamente la gara lunga della domenica sar&agrave; una sfida ancora pi&ugrave; impegnativa per Fabio, che dovr&agrave; provare a resistere agli attacchi degli altri ducatisti, cos&igrave; come di Aleix Espargar&ograve; e Brad Binder, out nella corsa di oggi. Centrare un'altra Top 5 sarebbe un ottimo risultato vista la velocit&agrave; limitata della moto di Iwata, ma siamo sicuri che per Quartararo un podio (centrato solo tre volte quest'anno) sia davvero impensabile? Qualifiche Moto2: Canet in pole a Mandalika, Acosta 4&deg; Quartararo: &ldquo;Ho dato tutto ci&ograve; che avevo&rdquo;  &ldquo;Ho dato tutto ci&ograve; che avevo e questo quinto posto &egrave; davvero il massimo risultato possibile che avrei potuto ottenere oggi&rdquo;, ha detto Fabio a fine gara. &ldquo;In staccata mi sentivo bene e le gomme che utilizziamo su questa pista mi danno fiducia, ma quando dai il massimo e le altre moto vanno molto pi&ugrave; forte rispetto alla tua, c'&egrave; poco da fare. Vedendo Marini e Bezzecchi cos&igrave; vicini, mentirei se dicessi di non aver pensato al podio, ma sono soddisfatto di ci&ograve; che ho fatto e continuer&ograve; cos&igrave; fino alla fine della stagione, sperando di togliermi qualche soddisfazione&rdquo;. Qualifiche Moto3: pole di Moreira in Indonesia davanti a Masia       

Fabio ha vissuto un sabato da protagonista nonostante una M1 molto meno competitiva rispetto alle moto dei diretti rivali: il podio nella gara lunga &egrave; possibile?

GP Indonesia, Quartararo stoico: una Top 5 con Yamaha che sa di vittoria

        Da meno 3 a pi&ugrave; 7. Sono 10 i punti recuperati da Jorge Martin su Pecco Bagnaia, nel passaggio di testimone in qualit&agrave; di leader iridato. L'italiano del team Lenovo ufficiale &egrave; ora secondo e, scusateci per il gioco di parole, lo spagnolo del team Prima Pramac... primo. La MotoGP ha nel numero 1 un campione in difficolt&agrave;, lo si &egrave; visto nella Sprint. Martinator, invece, &egrave; grandissima forma. Martin nella MotoGP di Mandalika: ecco il nuovo riferimento Accontetarsi o fare calcoli? Macch&eacute;. Jorge Martin ha messo nel mirino l'Aprilia di Maverick Vinales, infilandola seccamente ben presto. La nera RS-GP era l'unica ufficiale di Noale rimasta in pista, perch&eacute; Aleix Espargar&ograve; aveva sbagliato l'attacco su Brad Binder, facendolo cadere assieme alla sua KTM. Ci&ograve; ha liberato due posizioni a Pecco Bagnaia, anzi, tre: pure Marc Marquez ha salutato anzitempo la compagnia, sdraiandosi per conto proprio. Qualora fosse necessario dire della crisi Honda, gi&agrave; sapete e confermiamo: le RC213 V non ci sono. Benino la Yamaha di Fabio Quartaro, in lotta per posizioni interessanti e portatrice di punti al box Monster Energy. Podio e vittoria sono cose diverse, per&ograve; almeno la M1 si &egrave; vista. Prendono punti sino al nono arrivato, giusto? Bravo allora Fabio Di Giannantonio, bravino Jack Miller, chi manca all'appello? Marini e Bezzecchi a "mezzo servizio" ma a pieno potenziale Luca Marini e Marco Bezzecchi entrambi a podio? E chi l'avrebbe pronosticato? Sapendo di infortuni, sofferenze, interventi chirurgici, viaggi della speranza e allenamenti mancati, si sarebbe detto di un duo VR46 a lottare nel gruppo centrale. Contrariamente, eccoli sul podio di Mandalika. Risultato pienamente meritato e ottenuto grazie a grandi manette e parecchio sudore. Facevo caldo oggi sull'Isola di Lombok, foriera di titolo Costruttori marcato Ducati. Soddisfazione di fabbrica, conseguita per mezzo delle Desmosedici, MotoGP maggiormente ambite e prestanti. Bagnaia e Bastianini: Enea davanti a Pecco Oltre ad aver perso il primato di classifica, Pecco &egrave; rimasto alle spalle di Bastianini. S&igrave;, Enea scattava undicesimo, Bagnaia dalla tredicesima casella; per&ograve; &egrave; anche vero che il piemontese arriva lanciato da tutte le trasferte completate, mentre il romagnolo &egrave; rimasto assente dalla fine di Barcellona sino a venerd&igrave; mattina. Causa infortunio, l'ennesimo. Cosa funziona male alla squadra riferimento della serie? Perch&eacute; tanta fatica, proprio quando era richiesto il cambio di passo? D'accordo, il Prima Pramac ha il solo Jorge Martin a tirare il gruppo - chiediamo scusa all'evanescente Johann Zarco, tuttavia funziona.&nbsp; Sprint MotoGP d'Indonesia: ordine di arrivo           

Martin vince e supera Pecco in classifica: la regina ha un nuovo leader, sempre Ducati per un titolo Costruttori aggiudicato. Marini e Bezzecchi a podio

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