 Al GP del Qatar Stefan Bradl era lanciato con la sua Aprilia all&rsquo;inseguimento dei primi punti in classifica per la nuova moto di Noale ma &egrave; caduto alla curva 15. Anche la gara di Losail per Stefan Bradl,&nbsp;pur nell&rsquo;amarezza, ha il grande significato di aver condotto la neo nata Aprilia RS&nbsp;sulla griglia di partenza del Campionato del Mondo MotoGP.  Il finale per il portacolori Aprilia Gresini&nbsp;per&ograve; non &egrave; stato quello sperato. Bradl stava tentando di risalire&nbsp;in classifica andando ad impensierire il compagno di box Bautista; dopo averlo agganciato ed essere&nbsp;entrato in zona punti &egrave; caduto all'undicesimo passaggio.  &ldquo;Alla partenza mi sentivo bene, il feeling migliorava giro dopo giro e anche i tempi di conseguenza", commenta Stefan Bradl. "Difficile spiegare la caduta, dobbiamo analizzare bene i dati per capire quale sia stata la causa.   "La mia sensazione &egrave; stata una perdita di aderenza su entrambe le ruote alla curva 15. In ogni caso l'avvio &egrave; stato positivo, sono riuscito a scendere sotto 1:57s proprio in gara, significa che la confidenza sta arrivando giro dopo giro.   "Ora sar&agrave; importante sfruttare al massimo i dati raccolti e iniziare un altro buon weekend in Argentina&rdquo;.  La RS-GP 2016 ha dimostrato per&ograve; di essere un progetto dalle grandi potenzialit&agrave;&nbsp;sulle quali costruire l&rsquo;avventura Aprilia in MotoGP e il pilota tedesco ci riprover&agrave; sicuramente dal circuito di Termas de R&igrave;o Hondo.  

"La mia sensazione &egrave; stata una perdita di aderenza su entrambe le ruote alla curva 15. In ogni caso l'avvio &egrave; stato positivo", spiega Stefan Bradl

Bradl: "Difficile spiegare la caduta"

  Il fine settimana del GP in Qatar non &egrave; andato nel migliore dei modi per Loris Baz.&nbsp;Il pilota francese, portacolori di Avintia Racing, non &egrave; riuscito a tenere il buon passo del precampionato mostrato durante il test a Losail.  Scattato&nbsp;dalla 16esima posizione in griglia di partenza ha fatto comunque buoni progressi&nbsp;e per otto giri ha mantenuto la dodicesima posizione. Alla curva 2 per&ograve; la fine della sua gara e la caduta tentando di modificare la sua traiettoria; il pilota spiegher&agrave; poi che tutto ci&ograve; &egrave; derivato dalla costante mancanza di grip per la sua Ducati.  &ldquo;Stavo facendo abbastanza bene e stavo anche trovando il ritmo. Ero con Espargar&ograve; ma la moto non aveva aderenza in entrata e in uscita di curva, ho provato a cambiare traiettoria per tentare di migliorare la situazione ma alla curva 2 ho perso la ruota anteriore", spiega Loris Baz. "La gara &egrave; stata al di sotto delle mie aspettative ma ci sono degli aspetti positivi che sono stati mostrati&nbsp;dal&nbsp;mio compagno di team. Dobbiamo continuare cos&igrave; e in Argentina la pista mi piace molto. Ci sono altre 17 gare, anche se non &egrave; il mio inizio di stagione&nbsp;resto positivo. Non cado spesso e quando succede mi dispiace molto per la mia scuderia che ha lavorato&nbsp;duramente&rdquo;.  Pur nella delusione Baz prova a mantenersi ottimista e sa che con l&rsquo;aiuto del suo team pu&ograve; capovolgere la situazione gi&agrave; dalla prossima gara. Le cause della poca aderenza non sono ancora state scoperte ma prima del&nbsp;GP in Argentina il team lavorer&agrave; per preparare al&nbsp;meglio la GP 14.2 numero 76.  

"Non cado spesso e quando succede mi dispiace molto per la mia scuderia che ha lavorato duramente. Perdevo aderenza...&rdquo;, dice Loris Baz

Baz: "Al di sotto delle aspettative"

 Tito Rabat ha chiuso in ultima posizione la sua prima gara in MotoGP. Ma era chiaramente una gara di apprendistato. Dopo un inverno di test e di lavoro duro Tito Rabat, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, ha affrontato il suo debutto stagionale con grande motivazione. Il pilota spagnolo ed esordiente nella classe regina del MotoGP interpreta una gara costante e,&nbsp;pur terminandola&nbsp;ultimo con solo punto in classifica mondiale, formativa. Nonostante questo il pilota di Barcellona&nbsp;&egrave; protagonista della bella sfida in coda al gruppo con i due portacolori del team Aprilia Gresini, Stefan Bradl e Alvaro Bautista; prova&nbsp;a superarli ma si accorge&nbsp;presto&nbsp;di non avere il loro passo. Termina 15esimo e accresce la sua esperienza con la RC213V in vista del prossimo GP. &ldquo;Non &egrave; stata una gara facile, finire cos&igrave; non mi d&agrave; una grande motivazione per la stagione", commenta Tito Rabat. "Devo dire grazie al mio team per il lavoro che hanno fatto in questi giorni dandomi la possibilit&agrave; di prendere&nbsp;maggior confidenza con la moto. La distanza con gli altri &egrave; pi&ugrave; grande di quanto avevamo prospettato ma&nbsp;fa parte del processo di apprendimento nella&nbsp;classe regina. Abbiamo raccolto molte informazioni per essere pi&ugrave; veloce e so che sar&agrave; dura. Sono qui per imparare e non ho dubbi ci riuscir&ograve;&rdquo;.  

"Non &egrave; stata una gara facile, finire cos&igrave; non mi d&agrave; una grande motivazione per la stagione", confessa Rabat, ultimo in Qatar

Rabat: "Qui per imparare..."

Jack Miller, portacolori del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, si &egrave; presentato in Qatar al via della stagione della classe regina senza la certezza della sua condizione fisica:&nbsp; la sua gamba, fratturata a fine gennaio durante un allenamento sullo sterrato (leggi qui), era pi&ugrave; facile che gli desse problemi che non il contrario.  Miller, inoltre, non aveva mai provato una simulazione di gara a causa proprio della sua condizione e i 22 giri sul tracciato di Losail rappresentavano un&rsquo;incognita. Nonostante ci&ograve; l&rsquo;australiano ha portato a termine la&nbsp;gara e questo pu&ograve; essere gi&agrave; un bel risultato.&nbsp;&nbsp;  "Ho finito la gara e significa che sono migliorato come condizione fisica, era il mio obiettivo principale", spiega Jack Miller. "Era la prima volta che provavo la distanza di gara, la gamba non mi ha causato problemi e sono davvero soddisfatto. Stavo facendo una bella battaglia con Laverty e Bautista, ma ho fatto un piccolo errore che mi ha penalizzato. Una gara per capire e ora possiamo guardare al prossimo GP&rdquo;.  L'australiano, infatti, ha lottato fianco a fianco a Eugene Laverty, Aspar team MotoGP e Alvaro Bautista del team Aprilia Gresini; il trio ha dato vita ad una delle pi&ugrave; emozionati sfide&nbsp;del GP in Qatar. Con il recupero dal suo infortunio&nbsp;completato&nbsp;Miller e la sua scuderia possono dedicarsi ora al miglioramento della Honda RC213V.  &nbsp;

"Era la prima volta che provavo la distanza di gara, la gamba non mi ha causato problemi e sono davvero soddisfatto", dice Miller

Miller: "Una gara per capire..."

 I problemi all&rsquo; elettronica fanno finire anzitempo la gara di Cal Crutchlow, fuori dopo una caduta al settimo giro. Cal Crutchlow, portacolori del team LCR Honda, ha iniziato la stagione in modo difficile. Nel GP del Qatar dopo un fine settimana alle prese con problemi all&rsquo;elettronica, &egrave; riuscito&nbsp;a conquistare l&rsquo;ingresso in Q2&nbsp;e in gara &egrave; partito&nbsp;dalla decima posizione.  Una corsa che &egrave; iniziata&nbsp;in gruppo per il pilota satellite Honda e si &egrave; conclusa a meno&nbsp;sedici giri dalla fine. I problemi all&rsquo;elettronica che sembravano superati durante le qualifiche sono riapparsi, la RC213V del britannico si &egrave; fatta all'improvviso&nbsp;ingestibile causando una caduta al settimo giro. Il team e Honda successivamente hanno analizzato i dati nel tentativo di trovare risposte ai problemi gi&agrave; dalla prossima gara in Argentina.  &ldquo;Sono molto deluso&nbsp;e questo &egrave; un eufemismo", ha detto Cal Crutchlow. "Abbiamo avuto alcuni problemi di elettronica durante il fine settimana e di nuovo in gara. Qualche inconveniente&nbsp;di mappatura del circuito, non lo so ancora; la centralina ha risposto come se fossi in un&rsquo;altra parte di pista e la moto ha avuto un comportamento imprevedibile, ecco perch&eacute; sono caduto.  "La scuderia&nbsp;ha lavorato tanto in&nbsp;un fine settimana non facile,&nbsp;avremmo anche potuto provare a&nbsp;stare attaccati ai migliori cinque. Non so il motivo di questo &lsquo;inconveniente&rsquo;, studieremo i dati per capire ed essere di nuovo veloci dall&rsquo;Argentina&rdquo;,&nbsp;conclude Crutchlow.  

"La centralina ha risposto come se fossi in un&rsquo;altra parte di pista e la moto ha avuto un comportamento imprevedibile", dice Crutchlow, caduto in Qatar

Crutchlow: "Molto deluso..."

A Losail il pi&ugrave; veloce della FP2 &egrave; Andrea Iannone, portacolori ufficiale del Ducati Team, su una pista molto pi&ugrave; gommata rispetto a ieri e condizioni atmosferiche ottimali.  La scelta delle gomme a disposizioni si estende tra le mescole dure e soft sul posteriore con&nbsp;medie e morbide sull'anteriore.  Marq Marquez inizia ad affacciarsi in cima alle&nbsp; libere del Qatar con alcuni passaggi buoni seguito da Andrea Dovizioso e Andrea Iannone ,primo a scenderesu tempi forti:&nbsp;1.55.388s che gli vale la prima posizione in classifica provvisoria e alla fine delle prove, abbattendo il miglior tempo di Jorge Lorenzo nella FP1 di gioved&igrave;. Marquez lo tallona con una Honda che si dimostra molto pi&ugrave; veloce del precampionato:&nbsp; anche Dani Pedrosa &egrave; quarto e precede Dovizioso. Sale anche Lorenzo, terzo con 1:55.936s e&nbsp;Valentino&nbsp;Rossi per le prime fasi &egrave; settimo.  Dopo 15 minuti alcuni piloti ufficiali rientrano ai box per varie modifiche tecniche.  A 20 minuti dalla fine della FP2 i portacolori Repsol Honda escono insieme a Iannone e Dovizioso tentando di abbassare i rispettivi crono ma senza riuscirci. Risultato che arriva da Scott Redding e dalla sua GP15&nbsp; Octo Pramac: il compagno di box di Petrucci sale in quarta posizione mettendo a referto un 1:56.048s vicinissimo ai pi&ugrave; veloci.  In alto alla tabella tempi compare il nome di Maverick Vi&ntilde;ales: il pilota di Figueres imposta un giro ottimo, esce dall&rsquo;ultima curva ccon la ruota davanti sollevata e segna il terzo tempo: 1.55.746s&nbsp;alle spalle di Marquez e Iannone che rimane&nbsp;saldo in vetta con il passaggio&nbsp;delle fasi iniziali a&nbsp;una velocit&agrave; massima&nbsp;di 344 km/h.  Pedrosa resta tra i primi, &egrave; quarto e sotto di lui le posizioni continuano a cambiare. Cal Crutchlow, LCR Honda, cade alla curva 15 ma ritorna ai box sulla sua moto.  Lorenzo e Rossi&nbsp; nei box studiano i giri finali.  A meno dieci minuti dalla fine il campione del mondo in carica esce in pista, sulla M1 con i vistosi alettoni neri. Alla fine sar&agrave; nono e Rossi settimo a 0.495s dalla vetta.  Loris Baz cade alla curva 14, si fa male alle caviglie ed esce zoppicando.  Vi&ntilde;ales riprova ad insidiare il primato di Iannone ma nulla da fare, cos&igrave; come Marquez che spinge in un paio di passaggi ma resta&nbsp;a mezzo secondo dal portacolori Ducati. Il pilota Suzuki a questo punto inizia a inanellare dei passaggi molto veloci e conquista la seconda posizione con il tempo di 1:55.664s prima di essere spodestato a sua volta da un indiavolato Marquez, secondo definitivo delle FP2 con il tempo di 1:55.401s e da Redding che &egrave; terzo con 1.55.511s.  Bene Petrucci: convalescente dall&rsquo;infortunio della pre-season stringe i denti e alla fine sar&agrave; decimo con una bella prova&nbsp;sulla via del recupero.  Qui&nbsp; i risultati delle FP2.

Secondo tempo per Marquez, quinto Dovizioso. Rossi &egrave; settimo, Lorenzo nono

6 risultati per 'gp-del-qatar'

Bradl: "Difficile spiegare la caduta"

Baz: "Al di sotto delle aspettative"

Rabat: "Qui per imparare..."

Miller: "Una gara per capire..."

Crutchlow: "Molto deluso..."

Qatar: Iannone leader in FP2