Lin Jarvis, capo della Yamaha, si racconta in una intervista rilasciata al giornalista inglese Mat Oxley. Parla degli anni difficili del 2006 e 2007 e della rottura dei rapporti tra Rossi e Lorenzo, e torna anche sul rocambolesco finale di stagione del 2015, quando Valentino Rossi manc&ograve; l&#39;ormai famigerato decimo titolo.  MotoGP, Quartararo ha trovato concretezza: il titolo, l&#39;ultimo passo  Jarvis: &ldquo;2015 un anno memorabile per Yamaha&rdquo;   Lin Jarvis riapre la ferita del 2015 nel cuore dei tifosi di Rossi e spiega come sia cambiata la MotoGP da quella stagione. &ldquo;Per Yamaha il 2015 fu un anno memorabile perch&eacute; riuscimmo ad arrivare sia primi che secondi nel mondiale. Quanto a quello che &egrave; successo in quella stagione,&nbsp;continuo a pensare che se Valentino non avesse chiamato in causa Marquez dopo la gara di Phillip Island, probabilmente avrebbe vinto il campionato. Poi Jorge &egrave; stato coinvolto e il clima &egrave; diventato decisamente corrosivo. La MotoGP ha iniziato a diventare sempre pi&ugrave; simile al calcio, con i tifosi di una parte che insultavano i piloti rivali. Questo ha cambiato per sempre la MotoGP, lo sport che amiamo &egrave; stato avvelenato.&rdquo;  &ldquo;A Valencia 2006 ci croll&ograve; il mondo addosso&rdquo;   Il manager della Yamaha racconta il primo incontro con Valentino Rossi del 2003, gli anni difficili 2006-2007 ed il biennio 2008-2009. &ldquo;Quando Valentino ci disse che se avessimo portato i suoi uomini sarebbe stato felice di correre con noi non ci credevo. Sapevamo che prendere un pilota cos&igrave;, con quella fama e quella personalit&agrave;, era un grande rischio e abbiamo scelto di correrlo. Poi quando in SudAfrica &egrave; arrivata la vittoria, nel 2004, &egrave; stato chiaro che avremmo fatto grandi cose.&rdquo;  Sul Mondiale 2006 sfuggito proprio all&rsquo;ultima gara di Valencia con la scivolata ed il biennio successivo 2008-2009, Jarvis racconta: &ldquo;A Valencia del 2006 con quella scivolata ci crollo il mondo addosso. In quegli anni Valentino ha vinto alcune delle sue gare pi&ugrave; epiche battendo Casey Stoner a Laguna Seca e Jorge Lorenzo in Catalogna. Abbiamo vissuto momenti fantastici insieme.&rdquo;  &ldquo;L&rsquo;aut aut tra Rossi e Lorenzo nel 2010 era inaccettabile&rdquo;   In chiusura dell&rsquo;intervista con Mat Oxley, il manager Yamaha racconta i primi screzi con Jorge Lorenzo del 2010 ed il ritorno in Yamaha dopo il biennio buio in Ducati. &ldquo;In quell&rsquo;anno a dirci che avremmo dovuto scegliere: o lui o Lorenzo e questo per noi era inaccettabile. I rapporti hanno cominciato a deteriorarsi e non &egrave; stato pi&ugrave; come prima, tanto che a fine stagione ci siamo salutati.&rdquo;  Sul ritorno in Yamaha di Valentino racconta: &ldquo;Lorenzo ha vinto il titolo con noi nel 2010 e nel 2012, quindi &egrave; stato molto, molto delicato e difficile cercare di riportare il suo acerrimo nemico nella squadra. Il primo approccio di Valentino con noi &egrave; avvenuto per mezzo di un uomo del suo staff. Alcuni della Yamaha erano restii, ma ho potuto vedere i benefici per il marchio. Sono andato a incontrare Valentino nella sua casa di Tavullia e ho discusso degli incontri con tensione e trepidazione. &Egrave; stato un momento molto speciale dopo che la nostra relazione si era deteriorata cos&igrave; gravemente. &Egrave; tornato con un atteggiamento diverso, pi&ugrave; modesto e riconoscente.&rdquo;  &nbsp; 

Il manager della Yamaha in una intervista a Mat Oxley parla a tutto tondo del 2015: &quot;Probabilmente Rossi avrebbe potuto vincere il titolo senza quell&#39;episiodio&quot;

MotoGP, Jarvis e il 2015: &ldquo;Errore per Valentino chiamare in causa Marquez&rdquo;

        The man of the moment in Superbike is Toprak Razgatlioglu, championship leader with the same points as Jonathan Rea, the Turk having proved that he is more than able to hinder the progress of the six-time champ. The next battle will play out this weekend, at Magny-Cours, with the Yamaha factory rider having attracted the interest of Lin Jarvis, who wants to move him to MotoGP as soon as possible. The two parties have already met. There has been a meeting  The Red Bull Ring paddock was the backdrop for the first meeting and the Brit told BT Sport: "Toprak and his management were in Austria and we were able to talk a little. The conversation about his future was really nice&rdquo;. But this doesn&rsquo;t mean that it went to plan, at least for now. Yamaha was keen to bring the Turk over to MotoGP, on the Malaysian team, but this project is postponed for now: &ldquo;He&rsquo;s determined to stay in Superbike and wants to win a championship or two in that category&rdquo;, explains Jarvis. He is also very happy where he is, his manager Kenan Sofuogflu confirming that he&rsquo;ll remain in the production-derived series for at least two more seasons. The Brit looks to the future with optimism  As for a timeframe, Jarvis goes on to explain: "He can&rsquo;t wait to become champion this year before deciding whether to switch championships as the seasons finishes too late. He&rsquo;ll clearly compete in Superbike again in 2022&rdquo;. This is clear and it is perhaps for this reason that Andrea Dovizioso has now been confirmed as the &lsquo;new-entry&rsquo; on Razlan Razali&rsquo;s team. "But if this year he were to become champion and he continues to ride well next year, then why not bring him over here?&rdquo; muses Jarvis. He&rsquo;s talking about 2023, but only time will tell. Translated by Heather Watson WorldSBK, Rea: &ldquo;Magny-Cours suits the characteristics of the Ninja&rdquo;       

The Yamaha MD&rsquo;s interest in the Turkish rider is undeniable and he's not giving up with a view to the future

MotoGP, Jarvis: “Razgatlioglu is determined to stay in WorldSBK, for now”

Il pilota del momento in Superbike &egrave; Toprak Razgatlioglu, leader del campionato a pari merito con Jonathan Rea, su cui &egrave; riuscito a imporsi e che &egrave; riuscito a mettere in difficolt&agrave;. La prossima sfida sar&agrave; proprio questo fine settimana, a Magny Cours, e intanto il turco, pilota ufficiale Yamaha, fa gola a Lin Jarvis, che lo vorrebbe portare in MotoGP quanto prima. E&nbsp;un incontro tra le due parti c&#39;&egrave; gi&agrave; stato.  Un incontro c&#39;&egrave; gi&agrave; stato   Il paddock del Red Bull Ring &egrave; stato teatro della prima riunione e l&#39;inglese ha raccontato alla tv BT Sports: &quot;Lui e il suo management erano in Austria e abbiamo potuto parlare un po&rsquo;. La conversazione sul suo futuro &egrave; stata molto piacevole&quot;. Questo per&ograve; non vuol dire che sia andata a buon fine, almeno per l&#39;immediato. La volont&agrave; di Yamaha era quella di portarlo in MotoGP, nel team malese, ma per il momento il progetto &egrave; destinato a essere rimandato: &ldquo;E&rsquo; determinato a rimanere in Superbike . Vuole vincere uno o due campionato in quella categoria&quot; ha spiegato Jarivs. Del resto si trova perfettamente a suo agio e anche il suo manager, Kenan Sofuogflu, ha assicurato che almeno per altre due stagioni rester&agrave; nelle derivate di serie.  L&#39;inglese guarda al futuro con ottimismo   Jarvis, guardando le tempistiche, ha poi spiegato: &quot;Quest&#39;anno non pu&ograve; decidere di cambiare campionato dopo esser diventato campione, perch&eacute; il calendario finisce troppo tardi. E sicuramente garegger&agrave; in Superbike anche nel 2022&quot;. Questo ormai &egrave; chiaro e forse proprio per questo le pedine si sono mosse e arriver&agrave; Andrea Dovizioso nella squadra guidata da Razan Razali. &quot;Ma perch&eacute; non portarlo qui se quest&rsquo;anno &egrave; campione e continuer&agrave; a guidare bene l&rsquo;anno prossimo?&quot; ha ipotizzato Jarvis. Si sta parlando dunque del 2023, e se sono rose...  SBK, Razga: &quot;Non sar&agrave; facile con Rea e Redding, ma ho la migliore R1&quot; 

L&#39;interesse del managing director di Yamaha sul pilota turco &egrave; innegabile ed &egrave; deciso a non mollare la presa in vista del futuro...

MotoGP, Jarvis: &ldquo;Razgatlioglu &egrave; determinato a restare in SBK, per ora&rdquo;

Come anticipato dai rumors della vigilia, la Yamaha e Maverick Vinales hanno deciso di comune accordo di anticipare la loro separazione e porre fine all&rsquo;accordo in essere per la stagione 2021 con effetto immediato. Non sono state sufficienti le scuse dello spagnolo dopo i fatti del GP Stiria per ricomporre una frattura ormai insanabile, come testimonia il comunicato diffuso dal Team Yamaha Monster Energy.  MotoGP, ufficiale: Maverick Vinales in Aprilia nel 2022  Una decisione giunta dopo &quot;un&#39;attenta riflessione tra le parti&quot;   &ldquo;Ad Assen Yamaha e Vinales avevano gi&agrave; annunciato la decisione comune di interrompere il loro programma originale 2021-2022 e di concluderlo alla fine del 2021. Sia il pilota che il team si sono impegnati a proseguire fino alla fine della stagione in corso, con la squadra che ha garantito il suo pieno supporto al pilota&rdquo;, ha spiegato Lin Jarvis.  &ldquo;Purtroppo, il GP della Stiria non &egrave; andato bene e quindi, dopo una profonda riflessione da entrambe le parti, &egrave; stata raggiunta la decisione reciproca che sarebbe stato meglio per entrambe le parti interrompere anticipatamente l&rsquo;accordo. La separazione anticipata consentir&agrave; al pilota di essere libero di seguire la direzione futura prescelta e consentir&agrave; inoltre alla squadra di concentrare i propri sforzi sulle restanti gare della stagione 2021 con un altro pilota, ancora da determinare&rdquo;.  &ldquo;Vorrei esprimere la sincera gratitudine di Yamaha a Maverick. Yamaha continuer&agrave; a custodire i bei ricordi e ad apprezzare il lavoro svolto da entrambe le parti negli anni trascorsi insieme che ci hanno portato 8 vittorie in gara, 24 podi e due terzi posti nella classifica generale dei piloti 2017 e 2019&rdquo;.  Parole condivise dallo stesso Vinales, che ha commentato: &ldquo;Sono profondamente grato a Yamaha per la grande opportunit&agrave;. Sono anche grato per il supporto che mi hanno dato durante questi 4 anni e mezzo di gare, guarder&ograve; con orgoglio ai risultati che abbiamo raggiunto insieme. Avr&ograve; sempre grande rispetto per Yamaha e auguro loro il meglio&rdquo;.  Paolo Simoncelli: &quot;Rossi? Come Maradona e Schumacher&quot; 

Al team ufficiale della Casa di Iwata non sono bastate le scuse ricevute da Maverick in diretta TV: lo spagnolo non salir&agrave; pi&ugrave; in sella alla M1 da qui alla fine stagione

MotoGP: Vinales e Yamaha si separano con effetto immediato

Il futuro del team Petronas in MotoGP &egrave; ancora in bilico: oltre alle possibili ed imminenti comunicazioni realtive a quello che sar&agrave; lo sponsor per il 2022, c&#39;&egrave; ancora in ballo la questione piloti. Chi saranno? Con Valentino Rossi che ha deciso di ritirarsi a fine stagione e Franco Morbidelli che dovrebbe passare al team Yamaha Factory, le selle scoperte resterebbero due. C&#39;&egrave; chi ha ipotizzato un Darryn Binder, fratello di Brad Binder, in arrivo direttamente dalla Moto3, ma niente &egrave; escluso. A parlarne &egrave; stato l&#39;amministratore delegato Yamaha Lin Jarvis.  La scelta a fine agosto   &ldquo;Probabilmente prenderemo la nostra decisione dopo il GP di Silverstone a fine agosto - ha detto Jarvis in un&#39;intervista a Speedweek.com -.&nbsp;Dobbiamo decidere insieme al team Petronas quale sar&agrave; la soluzione migliore riguardo alla combinazione di piloti per la prossima stagione&rdquo;.  E se tra i nomi papabili era spuntato quello di Darryn Binder, gi&agrave; pilota Petronas in Moto3, Jarvis non esclude nessuno: &ldquo;Da dove li sceglieremo? - ha aggiunto -&nbsp;Potranno essere piloti MotoGP, cos&igrave; come Moto2 o anche piloti della Superbike&rdquo;.  &ldquo;Jonathan Rea? Avrebbe poco senso&rdquo;   Ecco quindi che tra tutti, pensando alla Superbike, il pensiero va subito al sei volte iridato Jonathan Rea. Ma Lin Jarvis ha diverse perplessit&agrave; in merito: &ldquo;Siamo stati impegnati con questo problema per settimane &ndash; ha concluso &ndash; discutendo a lungo su quale potrebbe essere l&#39;opzione migliore per la squadra. Abbiamo pensato anche a Jonathan Rea, ma ci siamo detti, &ldquo;potrebbe avere un futuro vincente in MotoGP&rdquo;? Ne dubito. Per lui avrebbe poco senso cambiare il marchio che gli ha dato cos&igrave; tante attenzioni negli ultimi anni&rdquo;.  MotoGP: Yamaha, addio continuit&agrave; 

L&#39;amministratore delegato Yamaha ha parlato in merito alla scelta dei piloti Petronas: &ldquo;Potranno essere piloti MotoGP, Moto2 o Superbike. Jonathan Rea? Non credo&rdquo;

MotoGP, Lin Jarvis: &ldquo;I piloti Petronas verranno scelti dopo Silverstone&rdquo;

Ha di che gongolare Lin Jarvis, grazie alle&nbsp;due Yamaha factory di Quartararo e Vinales entrambe in prima fila (primo e secondo) per la gara di oggi, seguite da Morbidelli, acciaccato, quarto e Rossi nono.  Il manager di Yamaha ha rilasciato una intervista ad Antonio Boselli di Sky nella quale ha toccato diversi temi, tra i quali il lavoro che svolge Yamaha, i problemi che ancora affliggono la moto di Iwata e non &egrave; mancata anche una &ldquo;frecciatina&rdquo; sulla moto di Morbidelli definita da museo nella scorsa gara da Guido Meda.&nbsp;  &ldquo;L&rsquo;anno scorso abbiamo vinto sette gare&rdquo;   Lin Jarvis apre la sua intervista facendo un raffronto con l&rsquo;anno scorso ed il lavoro svolto durante l&rsquo;inverno per migliorare la moto. &ldquo;Credo che quest&rsquo;anno Yamaha possa tornare vincente come gli anni passati. Abbiamo fatto tanto anche l&rsquo;anno scorso ma con tanti problemi, abbiamo vinto sette gare ma siamo stati in difficolt&agrave; con motore e valvole ed anche la moto factory non era a posto. Quest&rsquo;anno abbiamo mantenuto gli stessi piloti, ne abbiamo tre molto giovani oltre all&rsquo;esperienza di Vale.&rdquo;  &ldquo;Yamaha non fa rivoluzioni ma evoluzioni&rdquo;   Il manager Yamaha spiega il lavoro fatto questo inverno per migliorare la moto considerando anche il congelamento dei motori: &ldquo;Questo inverno abbiamo migliorato molto la moto, tutti i problemi li abbiamo pi&ugrave; o meno risolti. Il motore &egrave; quello dell&rsquo;anno scorso con le valvole buone, e questa &egrave; stata una fortuna. Siamo intervenuti sui problemi maggiori come aerodinamica, elettronica ed assetto del telaio.&quot;&nbsp;  Jarvis poi ripete il mantra di Yamaha: &ldquo;Noi non siamo un&rsquo;azienda che fa rivoluzioni, facciamo evoluzione delle cose che abbiamo. Manchiamo un po&rsquo; ancora di cavalli nel motore, siamo in difficolt&agrave; con la velocit&agrave;. La prossima gara, il Mugello, fa un po&rsquo; paura ma la nostra moto &egrave; bilanciata. Abbiamo visto che su circuiti come Losail, pista notoriamente Ducati, abbiamo vinto due gare. Abbiamo lavorato bene.&rdquo;  &ldquo;Vorremmo che Morbidelli restasse con noi&rdquo;   Lin Jarvis parla del futuro di Morbidelli lanciando anche una piccola &ldquo;frecciata&rdquo; a Guido Meda, reo di aver definito nella scorsa gara la moto di Franco &ldquo;da museo&rdquo;. &ldquo;Ho sentito dire che la moto di Morbidelli &egrave; da museo, ci tengo a correggere. La sua moto &egrave; quella che abbiamo usato come base nel team factory nel 2019. Abbiamo lavorato tanto su quel motore. Come si &egrave; visto nell&rsquo;ultima gara, la moto &egrave; competitiva. Non &egrave; come la moto ufficiale ma &egrave; comunque competitiva. Franco non guida per la 15^ posizione. Per il futuro capiamo che Franco vuole avere una moto competitiva e lui si &egrave; guadagnato questo &#39;diritto&#39; con la seconda posizione nel Mondiale l&rsquo;anno scorso. Vorremmo che Franco rimanesse con noi ma nel futuro sappiamo che dobbiamo dargli tutti i mezzi per avere una chance per vincere il titolo.&rdquo; 

&ldquo;L&rsquo;anno scorso abbiamo vinto sette gare ma siamo stati in difficolt&agrave; con motore e valvole&rdquo; spiega il manager di Yamaha ai microfoni di Sky dopo la doppietta Quartararo-Vinales in qualifica

GP Francia, Jarvis: &ldquo;Vorremmo che Morbidelli restasse con Yamaha&rdquo;

In Yamaha il 2021 si &egrave; aperto con due cambi di casacca: se Maverick Vinales &egrave; rimasto al team ufficiale, lo &ldquo;switch&rdquo; &egrave; stato fatto tra Valentino Rossi e Fabio Quartararo. L&#39;italiano &egrave; andato in Petronas e avr&agrave; come compagno di squadra Franco Morbidelli, mentre il francese &egrave; diventato pilota ufficiale. Ma in Casa Yamaha, come gestiranno questa situazione, soprattutto dal punto di vista dello sviluppo della M1?  Un&#39;esperienza di 15 anni     Per Lin Jarvis, Managing Director Yamaha, non c&#39;&egrave; dubbio che Valentino continuer&agrave; ad avere ancora un ruolo importante. Del resto, dopo ben 15 anni in sella alla giapponese la conosce come le sue tasche: &ldquo;La fine della stagione 2020 - ha detto Jarvis in un&#39;intervista a Crash.net - ha segnato un momento significativo per noi e per Valentino. Ha fatto quindici stagioni con il team ufficiale Yamaha, &egrave; davvero straordinario. Ovviamente lo ha fatto in due tappe, prima sette anni con noi, poi si &egrave; preso una pausa di due anni in Ducati e poi ha fatto otto anni da quando &egrave; tornato&rdquo;.  Collaborazione tra team ufficiale e satellite   Quindi il boss Yamaha ha parlato del lavoro che verr&agrave; svolto sia dal team ufficiale che non: &ldquo;La crescita della moto sar&agrave; guidata maggiormente dal team ufficiale, - ha spiegato - ma Rossi &egrave; ancora una parte molto importante della nostra raccolta dati, vista la sua esperienza e gli anni con noi. Da un lato ci sar&agrave; sicuramente un cambiamento, perch&eacute; sar&agrave; in una squadra satellite come Petronas, ma d&#39;altro non ci saranno differenze perch&eacute; Valentino guider&agrave; una M1 ufficiale, con le stesse specifiche del nostro team &rdquo;.  &ldquo;Lo sviluppo della M1 sar&agrave; lo stesso&rdquo;   Infine, sullo sviluppo: &ldquo;Al momento pensiamo che non ci saranno grossi cambiamenti nel modo in cui svilupperemo l&#39;M1. - Ha concluso Jarvis - Saranno coinvolti sicuramente anche Rossi e Morbidelli. Lo sviluppo sar&agrave; guidato maggiormente dal team ufficiale. Quello che possono fare Fabio, Valentino, Franky e Maverick &egrave; portare la loro esperienza e dire ci&ograve; di cui hanno bisogno, ma ripeto, non cambier&agrave; molto il modo in cui la moto si svilupper&agrave; nel 2021&rdquo;.  MotoGP, Quartararo in visita al quartier generale Yamaha 

Il Managing Director Yamaha, cos&igrave; come l&#39;intero team ufficiale, non potranno fare a meno della grande esperienza di Valentino, anche se saranno coinvolti anche Vinales, Quartararo e Morbidelli

MotoGP, Lin Jarvis: &ldquo;Continueremo a chiedere a Rossi di sviluppare la M1&rdquo;

La stagione 2021 non &egrave; ancora iniziata ma in Yamaha si sono preparati al nuovo corso con largo anticipo, scegliendo la propria line-up addirittura prima che iniziasse il Motomondiale 2020.  Una scelta dettata dalla volont&agrave; di non perdere i piloti che erano gi&agrave; in casa, in particolare Maverick Vinales e Fabio Quartararo, entrambi corteggiati dalla concorrenza.  Chi &egrave; Davide Brivio, il manager MotoGP ad un passo dalla Formula 1  Competizione in pista e fuori   &quot;Per quanto riguarda il tempismo per decidere i piloti per il nostro futuro, in primo luogo direi che siamo molto contenti della nostra scelta. Crediamo nei piloti che abbiamo scelto per il 2021 e il 2022&quot;, ha detto l&#39;amministratore delegato di Yamaha Racing Lin Jarvis secondo Crash.net.&nbsp;  &quot;Questo &egrave; un mondo competitivo in pista e fuori. Ci sono sei Costruttori e tutti sanno che il pilota &egrave; molto, molto importante se vuoi diventare campione del mondo&quot;, ha continuato Jarvis. &quot;Quindi siamo competitivi anche fuori dalla pista e nessuno vuole, diciamo, farsi sorprendere e vedere un proprio pilota scelto da un concorrente&quot;.  Il team factory Yamaha ha puntato su Quartararo e Vinales, dirottando Valentino Rossi nella struttura Petronas: &quot;L&#39;anno scorso abbiamo fatto una mossa anticipata sia con Fabio che con Maverick e, nello stesso momento, Valentino era incerto nel decidere il proprio futuro&quot;.    Franco Morbidelli, autore di un&#39;ottima seconda parte di stagione e laureatosi vice campione del mondo nel 2020, rimarr&agrave; nel team malese al fianco del suo mentore Valentino: &quot;I risultati di Franky in questa stagione sono stati molto, molto buoni. Questo mette Franky in una posizione forte. Ma teniamo anche presente che Franky guider&agrave; una Yamaha nel 2021 e lo far&agrave; anche nel 2022, se confermeremo il nostro contratto con il team di Sepang per un&#39;ulteriore estensione&quot;.  Col senno di poi, si poteva attendere un po&#39; e portare Morbidelli nel team ufficiale? &quot;In un certo senso, &egrave; come giocare d&#39;azzardo&quot;, ha continuato Jarvis. &quot;A un certo punto devi fare la tua scelta con tutte le buone aspettative che hai. Fai la tua scelta e vai avanti. Sono contento delle nostre scelte&quot;.  Come sempre a parlare sar&agrave; la pista e i risultati ottenuti diranno se a Iwata sono state operate le scelte giuste. Certamente bisogner&agrave; fare meglio del 2020, quando Vinales e Quartararo hanno chiuso al sesto e ottavo posto nella classifica piloti a causa di prestazioni troppo incostanti: troppo poco per impensierire Joan Mir e la Suzuki.  MotoGP, Carchedi: &quot;Il talento di Mir &egrave; la frenata&quot; 

La Yamaha si prepara al 2021 portando Quartararo nella squadra ufficiale e lasciando Morbidelli nel team SRT Petronas. Il manager della Casa di Iwata &egrave; convinto che siano state operate le giuste scelte in tema di mercato piloti

MotoGP, Jarvis: &ldquo;Morbidelli pilota ufficiale? Sono contento delle scelte Yamaha&rdquo;

Maverick Vi&ntilde;ales &egrave; stato assunto dalla Yamaha per raccogliere il testimone da Valentino Rossi e per contrastare lo strapotere di Honda con Marc Marquez. Ma lo spagnolo, campione del mondo della Moto3 nel 2013, in quattro anni sulla Yamaha, come miglior risultato finora ha colto soltanto due terzi posti: nel 2017 e nel 2019.  Gli alti e bassi hanno instillato qualche dubbio ai vertici della squadra capitanata da Lin Jarvis, che alla fine ha deciso di comunque di rinnovargli la fiducia. Il prossimo anno, quindi Vi&ntilde;ales continuer&agrave; a vestire i colori ufficiali Yamaha.  VOTA IL SONDAGGIO: MotoGP, chi &egrave; il miglior pilota del 2020?    I lati positivi e quelli negativi   &quot;Ti preoccupi sempre quando vedi i piloti che attraversano momenti difficili&quot;, ha detto Lin Jarvis, amministratore delegato di Yamaha Motor Racing in un&rsquo;intervista con Speedweek. &quot;Nel caso di Maverick, direi che ha i suoi punti di forza e le sue debolezze ... La sua forza &egrave; che anche quando &egrave; depresso riesce a continuare ad allenarsi ed &egrave; sempre immensamente motivato per spingere e combattere, per poi tornare a il vertice.  &ldquo;Il suo lato debole &egrave; che si fa facilmente coinvolgere in una spirale negativa. Ma ad un certo punto si riprende e poi finisce in una spirale positiva senza molto sforzo, quindi raggiunge altezze inquietanti.   &quot;Ma quando Maverick sta passando una brutta giornata, il suo umore ha alti e bassi. Penso che sia una debolezza. Perch&eacute; i piloti devono essere in grado di rimettere a posto la situazione e rimanere nella zona che li porta al successo. Ma se Maverick riesce a rimanere nella sua zona di comfort, pu&ograve; davvero fare cose incredibili&quot;.    I cambiamenti nel team   Dopo la stagione 2018 Vi&ntilde;ales ha cambiato il suo capotecnico Ramon Forcada con il suo giovane connazionale Esteban Garcia. Ma non ci sono stati progressi evidenti, mentre Forcada si &egrave; tolto &nbsp;gi&agrave; diverse soddisfazioni come capotecnico di Franco Morbidelli nel 2020.  &quot;Il nuovo capotecnico ha sicuramente avuto un effetto positivo su Maverick&quot;, ha detto Lin Jarvis. &ldquo;Ramon Forcada ha enormi capacit&agrave; tecniche e molta esperienza, ma il suo punto debole &egrave; la comunicazione personale. Inoltre, ha quasi 40 anni in pi&ugrave; di Maverick. Esteban Garcia &egrave; pi&ugrave; giovane, e &nbsp;ha un approccio diverso e pi&ugrave; umano con il pilota. Abbiamo trovato anche un nuovo &lsquo;Track Analyst&rsquo; con Juli&aacute;n Sim&oacute;n. La combinazione con i nuovi membri del team si &egrave; dimostrata eccellente per Maverick&quot;, ha concluso Lin Jarvis.  Intanto, quest&rsquo;anno Vi&ntilde;ales ha concluso soltanto al sesto posto in campionato, sebbene con una vittoria e due secondi posti. Ma per la prossima stagione lo spagnolo ha gi&agrave; dichiarato di sentirsi &ldquo;pi&ugrave; forte che mai&rdquo;. &nbsp;Non ci resta che attendere.  MotoGP, Marc Marquez: &ldquo;E&#39; stato un 2020 di riflessioni&rdquo;  &nbsp; 

&quot;Il suo lato debole &egrave; che si fa facilmente coinvolgere in una spirale negativa. Ma ad un certo punto si riprende e poi finisce in un vortice positivo senza molto sforzo, quindi raggiunge altezze inquietanti&quot;, dice l&#39;amministratore delegato di Yamaha Racing

MotoGP, Lin Jarvis: &ldquo;Il lato debole di Vi&ntilde;ales? Gli alti e bassi&rdquo;

A Portimao Valentino Rossi ha disputato la sua ultima gara con il team Yamaha Factory Racing dopo 15 lunghi anni trascorsi insieme, interrotti solo da una parentesi in Ducati.  Yamaha ha diffuso un ringraziamento ufficiale nei confronti di Valentino, &ldquo;per i suoi 15 anni di eccezionale duro lavoro, dedizione e passione. &Egrave; stato un membro chiave della famiglia Yamaha per due lunghi periodi nella sua impressionante carriera nei Gran Premi, dal 2004 al 2010 e dal 2013 al 2020&rdquo;, recita il comunicato, che definisce Rossi &ldquo;una leggenda della MotoGP ancora molto attiva&rdquo;.  Jarvis: &ldquo;Un cambio della guardia&rdquo;   &ldquo;Questo &egrave; un momento emozionante. &Egrave; sempre triste dire addio, soprattutto alle persone che sono state una parte cos&igrave; vitale della squadra&rdquo;, ha dichiarato Lin Jarvis, amministratore delegato di Yamaha Motor Racing. &ldquo;Ma niente nella vita &egrave; per sempre, niente rimane lo stesso, e questa &egrave; anche la natura della MotoGP. La situazione nel paddock &egrave; in continua evoluzione. Le persone entrano nella squadra, alcuni se ne vanno e altri tornano.  &quot;Il 2020 &egrave; stata la quindicesima stagione di Valentino con il team Yamaha Factory Racing MotoGP. Ho ricordi molto vividi di quegli anni. Ci sono stati alti e bassi, come un giro sulle montagne russe, ma i suoi risultati sulla Yamaha sono davvero impressionanti: 4 titoli mondiali in MotoGP, 255 Gran Premi, 56 vittorie, 142 podi. &Egrave; incredibile quanto abbia ottenuto durante il suo tempo con noi&rdquo;.    Il suo status &egrave; sempre di ufficiale   Lin Jarvis ha voluto sottolineare come sostanzialmente niente cambier&agrave; l&rsquo;anno prossimo per Valentino Rossi, a livello di supporto da parte di Yamaha.  &ldquo;Nel caso di Valentino siamo ora di fronte a quello che definirei &#39;un cambio della guardia&#39;. Anche se sta lasciando il Team Factory Yamaha MotoGP, questa non &egrave; la fine della sua carriera. Questo non &egrave; uno scenario di addio completo, &egrave; un momento di transizione. &Egrave; importante, comunque, perch&eacute; Valentino fa parte della nostra squadra da cos&igrave; tanto tempo. Il prossimo anno sar&agrave; alla porta accanto.  &ldquo;Il suo status di pilota ufficiale continua e continuer&agrave; a guidare una YZR-M1 ufficiale con il pieno supporto di Yamaha Motor Co., Ltd. Porter&agrave; con s&eacute; anche il capo squadra David, l&#39;ingegnere dei dati Matteo e l&#39;analista delle prestazioni dei piloti Idalio, quindi sar&agrave; circondato da alcuni volti familiari nel box Petronas Yamaha SRT&rdquo;.    Rossi: &ldquo;La parte migliore della mia carriera&rdquo;   Per Valentino Rossi, per&ograve;, questo passaggio segna comunque l&rsquo;interruzione di un percorso di 15 anni.  &ldquo;Questo &egrave; un momento importante, perch&eacute; &egrave; la fine del nostro lungo viaggio insieme. La nostra storia, tra me e il team Yamaha Factory Racing MotoGP, &egrave; divisa in due parti, quasi come un bel film, credo&rdquo;, dichiara Rossi.  &ldquo;La prima parte &egrave; dall&#39;inizio nel 2004 al 2010. Penso che sia stata la parte migliore della mia carriera. Abbiamo scritto la storia per Yamaha. Siamo riusciti a vincere il campionato per la Yamaha dopo vent&#39;anni. Ricorder&ograve; sempre questi risultati, di sicuro, perch&eacute; sono anche momenti chiave della mia carriera&quot;, aggiunge.    &quot;Se non fossi tornato in Yamaha, avrei potuto smettere&quot;   E poi Rossi ammette quanto &egrave; stato importante per la continuazione della sua carriera, l&#39;essere stato di nuovo accolto da Yamaha.  &quot;Sono anche molto orgoglioso della seconda parte. Voglio dire ancora &lsquo;Grazie&#39; a Lin e a tutta la Yamaha. Mi hanno dato la possibilit&agrave; di tornare al Factory Team dopo due brutti anni con un&#39;altra fabbrica, quando stavo gi&agrave; &lsquo;invecchiando&rsquo; per gli standard della MotoGP, quindi ero disperato. Non dimenticher&ograve; mai il momento in cui Lin mi ha detto che avrei avuto la possibilit&agrave; di tornare qui. Sar&ograve; sempre grato per quel momento, perch&eacute; forse avrei anche potuto smettere di correre in quel momento se non fossi stato in grado di tornare qui&rdquo;, dichiara Rossi.  &ldquo;Il mio ritorno nel team Factory Yamaha &egrave; durato 8 anni, quindi un anno in pi&ugrave; rispetto alla prima volta. La seconda parte &egrave; stata un po&#39; pi&ugrave; difficile in termini di risultati, ma a un certo punto siamo arrivati ??vicini alla vittoria di un campionato, il che avrebbe potuto cambiare la nostra storia. Ma le cose sono andate come sono andate e sono ancora grato per il supporto che ho ricevuto da Lin, Maio e tutti gli ingegneri giapponesi.  &ldquo;Ma soprattutto voglio dire &lsquo;grazie&rsquo; al mio equipaggio. Stiamo insieme da molto tempo. Bernie, Alex, Brent, Matteo, Mark, David, Idalio e altri. Voglio anche dire grazie agli altri ragazzi del team e allo staff dell&#39;ospitalit&agrave;. E ovviamente al mio amico Maverick: abbiamo avuto anche una buona atmosfera con quel lato del box, quindi voglio ringraziare anche loro.  &ldquo;L&#39;anno prossimo guider&ograve; ancora una moto ufficiale con il pieno supporto della fabbrica, solo con colori diversi. &Egrave; vero, non sar&ograve; seduto nel box Yamaha Factory Racing, ma sar&ograve; proprio accanto - insieme a Matteo, Idalio e David - quindi di sicuro potremo ancora salutarci&rdquo;, conclude Valentino Rossi.  GP Portogallo, Vinales: &ldquo;&Egrave; stata la stagione peggiore della mia carriera&rdquo;  &nbsp; 

&ldquo;Ci sono stati alti e bassi, come un giro sulle montagne russe, ma i suoi risultati sulla Yamaha sono davvero impressionanti: 4 mondiali MotoGP, 255 Gran Premi, 56 vittorie, 142 podi&rdquo;, dice Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha

MotoGP, Rossi: &ldquo;Se non fossi tornato in Yamaha, forse avrei smesso&rdquo;

Dopo l&rsquo;annuncio di Cal Crutchlow come test rider Yamaha per l&rsquo;anno prossimo, Lin Jarvis, Manager della Casa dei Tre Diapason, in una lunga intervista post libere del venerd&igrave;, ha spiegato le ragioni dietro l&rsquo;ingaggio dell&rsquo;inglese per sostituire Jorge Lorenzo.  Jarvis nella sua intervista ha toccato anche il tema di Andrea Dovizioso, contattato anche lui per il ruolo di tester prima che il forlivese prendesse la sua decisione di fermarsi per un anno in attese di progetti validi per il 2022.  &ldquo;Vogliamo migliorare il test team&rdquo;   Lin Jarvis ha parlato chiaro, migliorare il test team di Yamaha! E per farlo ha chiuso con Cal Crutchlow che lascia la Honda dopo 5 anni per tornare laddove era iniziata la sua carriera in MotoGP nel lontano 2011. Il manager Yamaha ha spiegato anche i motivi che lo hanno portato a firmare l&rsquo;inglese e non confermare Jorge Lorenzo: &ldquo;Oggi abbiamo annunciato Cal, sar&agrave; con noi dall&rsquo;anno prossimo. All&rsquo;inizio il contratto sar&agrave; di un solo anno ma mi aspetto che possa continuare anche i prossimi anni. La scelta di Cal &egrave; stata fatta nell&rsquo;ottica di migliorare il test team per l&rsquo;anno prossimo&rdquo;.  &ldquo;Questo &egrave; stato un anno difficile -&nbsp;aggiunge Jarvis sul programma testing - abbiamo preso Jorge che ha fatto due giorni di test a Sepang a gennaio, poi il Covid ha rovinato i nostri piani. Non abbiamo avuto la possibilit&agrave; di fare belle cose con Jorge. A fine stagione abbiamo fatto questo piccolo test a Portimao che non &egrave; andato molto bene. Un peccato perch&eacute; quest&rsquo;anno sarebbe dovuto andare diversamente, anche noi abbiamo perso l&rsquo;opportunit&agrave; di provare delle cose. Il nostro test team &egrave; pieno di ingegneri giapponesi che non hanno potuto venire in Europa&rdquo;.  Sul ruolo del tester, il manager Yamaha non nasconde di aver voluto andare avanti con Jorge e dice di aver contattato anche Dovizioso: &ldquo;Per l&rsquo;anno prossimo quindi abbiamo fatto questa scelta, ma volevamo provare ad andare avanti ancora con Jorge, poi abbiamo parlato anche con Dovi e l&rsquo;abbiamo aspettato ma lui settimana scorsa ha fatto la sua scelta per il futuro. Abbiamo portato avanti le trattative con Cal firmando subito questo contratto.&rdquo;&nbsp;  A proposito di Cal, Lin dice che: &ldquo;Siamo molto contenti di averlo scelto. Cal &egrave; un pilota che ama lavorare, dice le cose come stanno, a volte anche troppo. E per un test rider questo &egrave; importante&rdquo;.&nbsp;  Per chiudere l&rsquo;argomento piloti e test rider, il manager Yamaha parla anche di Dovizioso: &ldquo;Siamo stati onesti con lui, gli abbiamo offerto la posizione di test rider. Andrea &egrave; un pilota che ama la chiarezza ed ama guidare anche la moto da cross, le nostre moto da cross sono molto buone e questo non &egrave; stato un ostacolo. Abbiamo aspettato la sua scelta, perch&eacute; abbiamo capito che &egrave; in un momento importante della sua vita perch&eacute; dopo tanti anni in Ducati, gli ultimi due sono stati pesanti e questo non &egrave; andato bene. Andrea era stanco e voleva prendersi una pausa&rdquo;.&nbsp;  &ldquo;Non dobbiamo fare una rivoluzione&rdquo;   Chiuso l&#39;argomento collaudatori, Lin Jarvis parla anche della situazione attuale della Yamaha, con uno sguardo anche in ottica 2021: &ldquo;Non dobbiamo fare una rivoluzione culturale - spiega il manager Yamaha - abbiamo lavorato bene, abbiamo vinto 6 gare fino a qui ma abbiamo fatto anche degli errori. Non ho pi&ugrave; voglia di parlare delle valvole, fin dalla prima gara siamo stati in difficolt&agrave; con i motori perch&eacute; ne abbiamo persi 8 e ci sono piloti che hanno fatto tutta la stagione con 2 sole unit&agrave; ed &egrave; stato difficile perch&eacute; non ha aiutato la nostra situazione&rdquo;.  Yamaha risponde alle critiche: &ldquo;Nessun vantaggio, solo un errore&rdquo;  Sui problemi di quest&rsquo;anno il manager Yamaha aggiunge: &ldquo;Ci sono circuiti e gare dove siamo molto veloci. Quando tutto va bene siamo velocissimi, ma quando manca grip siamo in difficolt&agrave;. Questo problema l&rsquo;abbiamo avuto anche gli anni scorsi e non abbiamo sistemato la moto per ovviare a questo problema. Quest&rsquo;anno abbiamo cambiato la moto, ci sono due moto diverse in pista: tre piloti con la Factory Spec e poi c&rsquo;&egrave; Morbido con un altro tipo di motore. Sicuramente dobbiamo spendere pi&ugrave; tempo con la moto nuova per capirla meglio ma dobbiamo trovare la soluzione ai nostri problemi&rdquo;.  &ldquo;C&rsquo;&egrave; un unico vincitore in questa stagione - conclude Jarvis - che &egrave; la Suzuki. Non solo noi abbiamo avuto problemi, altre case non se la passano certo meglio&rdquo;.  &ldquo;Il Motociclismo &egrave; uno sport meccanico ma soprattutto umano&rdquo;   Nell&rsquo;ultima parte dell&rsquo;intervista, Jarvis parla della situazione di Quartararo dal punto di vista psicologico in vista delle ultime due gare: &ldquo;All&rsquo;inizio di questo che per lui &egrave; il secondo anno in MotoGP, Fabio si &egrave; sentito molto forte. Poi noi abbiamo cominciato ad avere problemi e per un pilota &egrave; gi&agrave; complicato avere a che fare con una moto Factory Spec, che ha molte regolazioni da fare. La moto dell&rsquo;anno scorso al suo debutto in MotoGP non aveva cos&igrave; tante regolazioni come quella di quest&rsquo;anno. E questo &egrave; frustrante per lui ma gli deve passare, fa parte della vita. Sono convinto che lui riesca a mettersi alle spalle questa cosa soprattutto per l&rsquo;anno prossimo. Sicuramente noi dobbiamo migliorare ma anche lui.&rdquo; 

Il manager Yamaha spiega la scelta dell&rsquo;inglese come test rider ed al contempo parla sia di Lorenzo che di Dovizioso: &ldquo;Avremmo voluto andare avanti con Jorge ma il Covid non ce lo ha permesso&rdquo;&nbsp;

MotoGP, Jarvis: &ldquo;Dovi ha fatto la sua scelta. Con Cal miglioriamo il test team&rdquo;

Valentino Rossi positivo al Covid-19 e costretto a saltare quanto meno le gare di Aragon.&nbsp;  &ldquo;Questa &egrave; una brutta notizia per Valentino e una pessima notizia per il team Monster Energy Yamaha MotoGP e per tutti i fan della MotoGP nel mondo&rdquo;, &egrave;&nbsp; il&nbsp; primocommento di Lin Jarvis, il boss di Yamaha MotoGP. &ldquo;Innanzitutto speriamo che Valentino non soffra troppo nei prossimi giorni e si riprenda completamente nel pi&ugrave; breve tempo possibile&quot;.  VOTA IL SONDAGGIO: Rossi positivo al Covid-19, cosa dovrebbe fare Yamaha?    &quot;Il rischio &egrave; sempre presente&quot;   Nel team Yamaha MotoGP quello di Valentino Rossi non &egrave; il primo caso di Covid-19.  &ldquo;&Egrave; un secondo colpo per le nostre attivit&agrave; in MotoGP che hanno dovuto affrontare l&#39;assenza del Project Leader Sumi-san e di cinque ingegneri YMC alla gara di Le Mans dopo che un membro &egrave; risultato positivo, nonostante sia fortunatamente totalmente asintomatico&rdquo;, aggiunge Lin Jarvis.  &ldquo;Questi due incidenti ci ricordano che non importa quanto si stia attenti, il rischio &egrave; sempre presente, come vediamo con il crescente numero di contagi in Europa in questo momento&quot;.  &ldquo;Abbiamo verificato con le autorit&agrave; sanitarie italiane e ci &egrave; stato comunicato che qualsiasi membro del nostro team che &egrave; stato in contatto con Valentino fino a luned&igrave; &egrave; escluso dal rischio diretto. Tuttavia, d&#39;ora in poi saremo ancora pi&ugrave; attenti a ridurre al minimo la possibilit&agrave; di eventuali problemi futuri&rdquo;, conclude Jarvis.  MotoGP: Rossi &ldquo;vola&rdquo; da Francesca per il compleanno    In forma fino a ieri   Yamaha fa anche una cronistoria delle condizioni di Rossi, che domenica 11 ottobre &egrave; tornato a Tavullia e marted&igrave; 13 ottobre si &egrave; sottoposto al tampone, obbligatorio per coloro che rientrano a casa fra due gare. Il test ha dato responso negativo. Mercoled&igrave; 14 ottobre Rossi si sentiva in forma e si &egrave; allenato a casa senza alcun sintomo.  Questa mattina si &egrave; sentito poco bene, aveva un po&rsquo; di febbre e ha chiamato il medico. Il primo test - il tampone rapido - ha dato di nuovo esito negativo, ma un nuovo tampone ha dato il responso positivo, arrivato alle 16.00 di oggi.  In Yamaha tengono a sottolineare che da quando &egrave; arrivato a casa, domenica notte, a oggi, Rossi non &egrave; stato in contatto con nessuno che sia presente al Gran Premio di Aragon, compresi i piloti della VR46 Academy.   MotoGP, Quartararo: &ldquo;La M1 2020 andr&agrave; veloce ad Aragon, mi sento forte&rdquo;  

&ldquo;E&rsquo; una pessima notizia il team Monster Energy Yamaha MotoGP e per tutti i fan della MotoGP nel mondo&hellip; Il rischio &egrave; sempre presente&rdquo;, &egrave; il commento di Lin Jarvis dopo l&rsquo;annuncio di Rossi positivo al COVID-19

MotoGP, Jarvis: &ldquo;Una brutta notizia per Valentino&rdquo;

Con la vittoria conquistata al Gran Premio dell&rsquo;Emilia Romagna, Maverick Vi&ntilde;ales &egrave; balzato al secondo posto in campionato, alle spalle di Andrea Dovizioso. La Yamaha ora ha tutti e quattro i suoi piloti in lotta per il titolo: da Quartararo a Morbidelli, senza dimenticare Valentino Rossi.  L&rsquo;inizio della stagione &egrave; stato difficile per le noie tecniche e dopo la vittoria di Vi&ntilde;ales, il boss di Yamaha Racing Lin Jarvis ha spiegato i problemi che li avevano afflitti all&#39;inizio del campionato.  Questione di valvole   &ldquo;Abbiamo indagato e visto che c&#39;erano dei problemi con alcune valvole, abbiamo chiesto di cambiare le valvole di quei motori, ma non siamo riusciti a trovare le prove che ci servivano per convincere l&rsquo;associazione dei Costruttori MSMA a darci il permesso&rdquo;, ha detto.  Adesso si sa che il problema &egrave; derivato da un lotto di valvole difettose e in Yamaha sono stati in grado di identificare quali motori non si sarebbero guastati.  &ldquo;Dal momento in cui abbiamo ritirato la richiesta abbiamo capito come gestire ed evitare il problema in altri modi&rdquo;, ha spiegato Jarvis a MotoGP.com &ldquo;Non possiamo cambiare la parte meccanica del motore, ma ci sono altre cose che possiamo continuare a sviluppare: l&rsquo;elettronica, lo scarico, i sistemi di gestione... Non sono preoccupato di dover utilizzare lo stesso motore il prossimo anno perch&eacute; il problema &egrave; limitato a un lotto specifico di valvole, e sono fiducioso che le valvole che stiamo usando ora vadano bene&rdquo;.    Inizio di stagione penalizzato   Alla domanda di come abbiano le problematiche abbiano condizionato Yamaha nel mondiale, Jarvis ha ammesso che la loro performance &egrave; stata compromessa. &ldquo;Ma sono abbastanza fiducioso che possiamo continuare a fare bene&quot;, ha detto Jarvis.  A proposito dei suoi piloti, ha detto: &ldquo;Vi&ntilde;ales ha molto da dimostrare quest&#39;anno, penso che possa farcela se continua a concentrarsi sulla gara e mantiene alta la sua fiducia personale&quot;.  &ldquo;Quartararo ha scoperto che la moto dell&#39;anno scorso era pi&ugrave; facile da guidare rispetto a quella di quest&#39;anno. Questa moto ha pi&ugrave; potenziale, ma non &egrave; cos&igrave; facile da guidare&quot;.  &ldquo;Morbidelli, purtroppo, ad inizio stagione ha subito un problema alla moto, ma ha gi&agrave; ottenuto la sua prima vittoria, e se l&#39;ha fatto una volta pu&ograve; farlo ancora, quindi per me non sarebbe una sorpresa vederlo andare molto veloce d&#39;ora in poi&quot;.  &ldquo;E Valentino &egrave; un animale da gara. Tutti i nostri piloti sono in lotta, la stagione &egrave; lunga&rdquo;, ha concluso Lin Jarvis.    MotoGP, Dovizioso: &ldquo;Sorpreso di essere in testa al mondiale&rdquo; 

&ldquo;Quartararo ha scoperto che la moto dello scorso anno era pi&ugrave; facile. I problemi meccanici? Abbiamo capito come gestirli&rdquo;, dice il boss di Yamaha Racing &nbsp;

MotoGP, Lin Jarvis: &ldquo;Morbidelli pu&ograve; vincere ancora, Rossi &egrave; un animale da gara&rdquo;

Le temperature torride a Jerez - che hanno visto livelli elevati di oltre 60 gradi - potrebbero aver accentuato il problema del motore Yamaha, ma Lin Jarvis &egrave; preoccupato.  L&rsquo;amministratore delegato di Yamaha Racing lo ha confermato ai microfoni ufficiali di MotoGP.com, riferendosi all&rsquo;uscita di scena di Franco Morbidelli, mentre nel weekend precedente erano stati i motori di Valentino Rossi e di Maverick Vi&ntilde;ales ad avere problemi, sancendo il ritiro del pesarese e l&rsquo;utilizzo di ben tre dei cinque motori a disposizione per Vi&ntilde;ales.  Jarvis: &quot;Sono preoccupato&quot;   &ldquo;Dopo lo scorso Gran Premio abbiamo mandato in Giappone le moto di Valentino e di Maverick per capire il problema. Faremo lo stesso con la moto di Frankie. Tre motori in due Gran Premi &egrave; troppo&rdquo;, dice Lin Jarvis.  &ldquo;Dobbiamo capire di cosa si tratta. Fortunatamente questa volta non &egrave; successo a Fabio, o a Maverick o a Vale, ma dobbiamo risolvere il problema&rdquo;, aggiunge Lin Jarvis riferendosi al GP di Andalusia.  &ldquo;Se sono preoccupato? S&igrave;&rdquo;, ammette Lin Jarvis. &ldquo;Stiamo investigando, ci siamo gi&agrave; fatti un&rsquo;idea di cosa sia successo ai due motori dello scorso Gran Premio, del motore di Franco non sappiamo ancora niente&rdquo;, aggiunge.    Questione di affidabilit&agrave;   Yamaha ha aggiornato il suo motore per la stagione 2020, ma ora sembra avere problemi di affidabilit&agrave;. Lin Jarvis confida di risolverli rapidamente e sar&agrave; davvero necessario farlo, considerando che Fabio Quartararo guida il mondiale dopo aver dominato i primi round a Jerez, seguito sempre da Maverick Vi&ntilde;ales.  E sicuramente in questo momento sia &#39;Quarta&#39; che Maverick - ma anche Valentino Rossi e Franco Morbidelli - staranno facendo tutti gli scongiuri possibili affinch&eacute; i tecnici di Yamaha scoprano velocemente i guai del nuovo motore.  Jarvis sulle richieste di Rossi: &ldquo;Se altri vanno forte la situazione si complica&rdquo;   &nbsp; 

&ldquo;Dopo lo scorso Gran Premio abbiamo mandato in Giappone le moto di Valentino e di Maverick per capire il problema. Faremo lo stesso con la moto di Frankie. Se sono preoccupato? S&igrave;&rdquo;, ammette il boss di Yamaha Racing

MotoGP, Lin Jarvis: &ldquo;Tre motori in due gare &egrave; troppo&rdquo;

Il weekend appena concluso a Jerez de la Frontera &egrave; stato un tripudio Yamaha nella gara della classe regina. Al primo posto si &egrave; piazzato infatti Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) seguito a ruota dai due piloti ufficiali Maverick Vinales e Valentino Rossi.  E se ieri era stato proprio il Dottore a parlare dei vari problemi che sta riscontrando sulla M1 e sul fatto che Yamaha non sembra seguire pienamente le sue richieste, ad intervenire &egrave; stato il Managing Director Lin Jarvis.  &ldquo;Insistenza di Rossi ha dato risultati&rdquo;   &quot;Non &egrave; una situazione facile da gestire con gli ingegneri Yamaha, - ha spiegato Jarvis in un&#39;intervista a Sky Sport MotoGP - perch&eacute; loro hanno tanti dati e vogliono seguire la loro strada, ma allo stesso tempo &egrave; importante capire anche il pilota, questa settimana l&rsquo;insistenza di Rossi ha portato risultati positivi. Quando ci sono altri che vanno forte se c&#39;&egrave; uno che vuole cambiare la situazione si complica&quot;.  MotoGP, Mondiale Piloti: Quartararo allunga su Vinales  &ldquo;Se gli altri vanno pi&ugrave; forte...&rdquo;   Il Managing Director Yamaha ha proseguito spiegando come la situazione di Valentino, che ha detto che fino a domenica scorsa guidava una moto che non sentiva sua, sia stata diversa da quella degli altri piloti: &quot;Abbiamo 4 piloti, - ha proseguito - tutti hanno un setting pi&ugrave; o meno simile, ma Valentino ha sempre avuto problemi con le gomme e l&#39;aderenza. Dopo il risultato negativo di Jerez, Rossi ha pensato di dover cambiare qualcosa, quando &egrave; tornato ha spinto per modificare l&#39;assetto e usarne uno del passato, anche se ora abbiamo gomme e moto diverse, e alla fine abbiamo visto i risultati&quot;.    La &ldquo;scottante&rdquo; questione motori   Infine Jarvis ha parlato della &ldquo;scottante&rdquo; situazione motori della di Casa Iwata. Dopo Vale, ieri &egrave; toccato anche a Morbidelli: &ldquo;Mi dispiace per Franco, - ha concluso - stava facendo un&#39;ottima gara fino a quel momento. Abbiamo perso tre motori in due weekend, questo mi preoccupa, dobbiamo fare chiarezza sul problema, capire se sia sempre lo stesso e poi studiare come risolverlo&rdquo;.  Quartararo: &ldquo;Ci sono stati momenti in cui ho pensato di cadere&rdquo; 

Il Managing Director Yamaha ha parlato di come ingegneri e piloti lavorino al box e anche della questione motori, tasto dolente in casa Iwata

Jarvis sulle richieste di Rossi: &ldquo;Se altri vanno forte la situazione si complica&rdquo;

Nonostante il coronavirus e una stagione MotoGP che ad oggi appare ancora incerta, in Yamaha si pensa al futuro. Del resto i piloti che al momento fanno parte della Casa di Iwata hanno dei nomi altisonanti: da Valentino Rossi a Maverick Vinales, passando per Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.  E se il futuro di Vinales e Quartararo per il 2021 &egrave; gi&agrave; stato scritto grazie alla firma del contratto con il team ufficiale, quello di Vale e Morbidelli ruota ancora in un&#39;orbita di incertezze.  A tal proposito, ma anche di molto altro, ha parlato a Sky Sport MotoGP il managing director Yamaha Lin Jarvis.  Rossi in primo piano   L&#39;argomento Rossi, sulla possibilit&agrave; che il nove volte iridato continui o meno a correre, ovviamente &egrave; stato al centro di tutto: &quot;Abbiamo iniziato a parlare&nbsp;- ha detto Jarvis in merito -. Avrebbe dovuto decidere entro fine giugno, perch&eacute; l&#39;idea era di fare cinque o sei gare per capire se si sentiva bene ed era competitivo. Questo non si pu&ograve; pi&ugrave; fare, cos&igrave; oggi stiamo parlando. Abbiamo iniziato questo discorso con lui, capendo che &egrave; una scelta personale. In ogni caso credo che la tempistica possa essere la stessa, dunque entro due mesi, diciamo entro giugno&rdquo;.  Tra le opzioni di Dottor Rossi, se decidesse di continuare, ci sarebbe ovviamente quella Petronas: &ldquo;Abbiamo un accordo con Razlan Razali che ha detto che aspetter&agrave; e non decider&agrave; senza prima aver capito bene cosa vogliono fare Valentino e la Yamaha. Visto che non &egrave; una stagione normale, credo che non ci sia fretta.  Rossi: &ldquo;Voglio continuare a correre&rdquo;  Il futuro di Morbidelli   E Franco Morbidelli invece? Rester&agrave; o meno al team Petronas? &ldquo;Franco mi piace tanto - ha proseguito Jarvis - e vorrei che rimanesse con la squadra Petronas. Se Valentino dovesse decidere di continuare, sarebbe molto bello avere una squadra con loro due insieme&quot;.  Morbidelli: &ldquo;In squadra con Rossi? Sarebbe una favola a lieto fine&rdquo;  I contratti gi&agrave; chiusi     Per il 2021 in Yamaha ufficiale i due piloti di punta saranno Maverick Vinales e il giovane francese Fabio Quartararo: &rdquo;In Yamaha - &egrave; andato avanti Jarvis - vogliamo due numeri uno. Vinales ha trovato un buon equilibrio, ha fatto una buona scelta nel rimanere con noi, credo che sia contento della fiducia che gli abbiamo dato&rdquo;.  Gi&agrave;, perch&egrave; il pilota di Figueres &egrave; stato a lungo cercato anche da Ducati: &quot;Abbiamo firmato il contratto con lui - ha concluso - nel momento in cui la trattativa con la Ducati era davvero seria. Noi gli abbiamo spiegato che avevamo bisogno di lui&rdquo;.  Miller sogna la Ducati ufficiale: sar&agrave; suo il posto di Petrucci? 

Il managing director Yamaha ha parlato a Sky del futuro di Rossi e Morbidelli, ma anche del nuovo team 2021 formato da Vinales e Quartararo

Jarvis: &quot;Credo che Rossi decider&agrave; entro giugno se continuare o no&rdquo;

        Lin Jarvis, amministratore delegato Yamaha Racing, ci ripensa, e dopo aver parlato di Rossi e del suo possibile ritiro a fine contratto 2020, fa &ldquo;dietrofront&rdquo; e torna a dire di quanto il Dottore possa ancora dare il suo contributo al team.Jarvis &egrave; infatti fiducioso del fatto che il pilota italiano, come &egrave; accaduto anche in passato, possa avere un asso nella manica per le gare di campionato che verranno.Certo, &egrave; eccessivo sperare nel titolo, ma perch&egrave; no, Rossi pu&ograve; comunque risollevarsi dopo le ultime gare non proprio al top e le tre cadute. &ldquo;DEVE CORRERE&rdquo; - "Onestamente, - dice Jarvis a Speedweek.com - non credo che Valentino stia pensando al ritiro. Ha preso la decisione giusta per se stesso, la sua vita e la sua carriera quando ha firmato il nuovo contratto. Anche dal punto di vista della Yamaha ha preso la decisione giusta, perch&eacute; &egrave; stato il miglior pilota Yamaha nel campionato 2018. E fino all'ultima gara di quest'anno era il pi&ugrave; forte prima dei risultati ottenuti da Vinales. Bisogna dire che non dovrebbe correre? No, assolutamente no. Certo, le tre cadute sono state fastidiose ma sono avvenute per tre motivi completamente diversi.&rdquo; MEA CULPA - Jarvis fa poi un'altra analisi rispetto alla situazione Rossi- Yamaha e, a conclusione di tutto, arriva a constatare che la colpa non &egrave; soltanto del pilota di Tavullia:&rdquo;se le nostre moto fossero pi&ugrave; forti, - conclude Jarvis - Valentino avrebbe potuto vincere diverse gare.&rdquo;       

Il Managing Director Yamaha ha detto che la colpa &egrave; anche della moto se Rossi non &egrave; riuscito ad ottenere risultati

Jarvis ci ripensa: ”Rossi deve ritirarsi? No assolutamente no!”

        Durante la pausa estiva &egrave; anche il momento giusto per tirare le somme di quella che &egrave; stata la prima parte di campionato Motogp e in casa Yamaha lo ha fatto il managing director Lin Jarvis che soltanto alcuni giorni fa, aveva parlato di Rossi e del suo futuro facendo capire che la Casa di Iwata &egrave; pronta, per quando sar&agrave; il momento, a &ldquo;lasciare andare&rdquo; il suo pilota di punta.A Speedweek.com, per&ograve;, ha raccontato anche di Fabio Quartararo, il promettente e giovanissimo pilota del team SIC Petronas che quest'anno sta facendo parlare molto di s&eacute; per i bei risultati fino ad ora ottenuti. &ldquo;NON AVEVAMO ASPETTATIVE ALTE&rdquo; - Jarvis spiega l'arrivo di Fabio al team satellite Yamaha:&rdquo;E' stato sicuramente un rischio, ma perch&egrave; non provare? La squadra era nuova di zecca e non avevamo aspettative molto alte. Pensavamo che il team avrebbe avuto bisogno di tempo per imparare. Bene,Wilco Zeelenberg si &egrave; trasferito l&igrave;, ha ingaggiato Ramon Forcada, hanno preso molti tecnici dell'ex team Marc VDS. Abbiamo pensato che in teoria questa poteva essere un'ottima squadra, ma ci sarebbe voluto del tempo. Coinvolgere Fabio come pilota &egrave; stata una decisione molto buona. Certo, avrebbero potuto prendere un altro spagnolo o un italiano. Ma un giovane francese &egrave; anche una rinascita per il campionato.&rdquo; &ldquo;NON ERA COSTOSO&rdquo; - Jarvis continua riferendosi ancora a Quartararo:&rdquo;questo ragazzo &egrave; molto giovane, non era costoso e anche questo ha un ruolo importante in una nuova squadra. In pi&ugrave; ha spesso mostrato prestazioni promettenti nelle piccole classi. Era indiscusso che il ragazzo avesse un sacco di talento. Tuttavia, un anno fa non sapevamo cosa aspettarci da lui. Poteva guidare una M1? Abbiamo risposto a questa domanda con si. Ecco perch&eacute; abbiamo accordato quando &egrave; stato proposto dal team SIC. Era un rischio, ma aveva certamente talento.&rdquo; &ldquo;NON HA PRESSIONI&rdquo; - La domanda che tutti si pongono adesso &egrave; se Quartararo potr&agrave; diventare il nuovo Marc Marquez: &ldquo;potrebbe essere - conclude Lin Jarvis - ma finora non ha sub&igrave;to forti pressioni. Non sono per&ograve; preoccupato, perch&eacute; &egrave; davvero un bravo ragazzo, &egrave; schietto, semplice, educato, gentile. E un pilota eccezionalmente veloce. Naturalmente, la pressione crescer&agrave; per lui mentre le aspettative aumenteranno. La pressione pu&ograve; cambiare le persone e il loro ambiente. Ma finora Fabio sembra avere i piedi per terra.&rdquo;       

Il managing director del team ufficiale Yamaha parla di come lo scorso anno &egrave; stato deciso di dare una possibilit&agrave; al francesino Quartararo

Jarvis: ”Quartararo il nuovo Marquez? Potrebbe essere ma...”

        In casa Yamaha il Gp olandese ha avuto un sapore agrodolce: se da una parte c'&egrave; stata la vittoria di Maverick Vinales che non accadeva dal Gp di Phillip Island del 2018, dall'altra, la caduta in gara di Valentino Rossi (la terza in questa stagione), ma soprattutto prove e qualifiche non andate proprio bene hanno insinuato qualche dubbio.Che sia arrivato il momento per Vale di dire addio alla Motogp?Assolutamente no, e il manager Yamaha Lin Jarvis, ne &egrave; convinto ed ha spiegato il perch&egrave;. TRE GARE SONO MOLTE, PERO' &hellip; - &ldquo;Tre gare senza risultati sono un po' difficili da digerire&ndash; ha spiegato Jarvis al giornale spagnolo Marca.com - ma dobbiamo guardare correttamente la situazione. Al Montmel&ograve; Rossi avrebbe potuto lottare per la vittoria, la situazione non &egrave; poi cos&igrave; male. Anche ad Assen avrebbe potuto far bene, non venerd&igrave; o sabato, ma domenica la moto funzionava molto meglio. Finalmente, la moto aveva un buon set up ma Vale ha fatto un errore e lo ha fatto perch&eacute; ha spinto, dato che la moto gli dava di pi&ugrave;.&rdquo;Jarvis prosegue:&nbsp;&ldquo;credo che i fatti siano i fatti: tre gare di fila con zero e senza risultati, tre cadute, &egrave; qualcosa di molto brutto. Ma a Montmel&oacute; non poteva fare nulla. Ad Assen non ha gestito bene, perch&eacute; la moto era abbastanza veloce altrimenti non avrebbe raggiunto i risultati ottenuti, quindi la cosa importante &egrave; stragli vicino, sostenerlo e trovare il modo di lavorare insieme per le prossime gare.&rdquo; LA STESSA FIDUCIA - Lin Jarvis, quindi, non mette assolutamente in dubbio le tante qualit&agrave; del Dottore ed &egrave; pronto, cos&igrave; come tutto il team ad appoggiarlo: &ldquo;la nostra fiducia in lui non &egrave; cambiata affatto. E 'ancora il pi&ugrave; veloce pilota della Yamaha in termini di punti, ancora al di sopra di Quartararo, quindi non mettiamo in discussione la nostra fiducia in lui, ma dobbiamo lavorare meglio. In passato &egrave; successo di vederlo trovare la giusta configurazione della moto solo la domenica, ma abbiamo bisogno che ci arrivi gi&agrave; al venerd&igrave;. Adesso &egrave; questa la nostra missione, la nostra sfida.&rdquo;       

Il manager Yamaha ha spiegato cosa &egrave; andato storto ad Assen e nonostante le tre cadute, Vale resta sempre il pilota con pi&ugrave; punti

Lin Jarvis su Rossi: “La nostra fiducia in lui non è cambiata”

        Tra i movimenti del mercato piloti, quello che sta catturando di pi&ugrave; l&rsquo;attenzione &egrave; forse la decisione di Ducati e Jorge Lorenzo. Lin Jarvis, Managing Director del team ufficiale di Iwata, ha reso delle dichiarazioni interessanti a proposito del maiorchino, che il manager inglese conosce bene, essendone stato il responsabile fino al 2016, anno in cui Lorenzo ha deciso di passare in Ducati. UNA SITUAZIONE DIFFICILE -&nbsp; &ldquo;&Egrave; difficile capire cosa succeder&agrave; nel futuro di Lorenzo, anche perch&eacute; non &egrave; in una situazione facile&rdquo;, ha detto Lin Jarvis ai microfoni di Sky Sport MotoGP. &ldquo;Non &egrave; ancora fuori dalla Ducati, almeno ufficialmente, anche se tanti dicono che il divorzio sar&agrave; certo. Se mi avessi fatto questa domanda quattro settimane fa ti avrei detto che sarebbe finito alla Suzuki, ma ora sembra un'ipotesi improbabile. Ripeto, &egrave; in una situazione molto difficile, anche perch&eacute; lui &egrave; sempre stato abituato a essere un factory rider, un pilota ufficiale, ritenuto fondamentale dal team&rdquo;. La decisione di Lorenzo dipende anche da circostanze esterne come i posti nei team. &ldquo;Vedremo se Jorge continua o no&rdquo;, dice Jarvis. &ldquo;Dovremmo aspettare, ma in effetti pu&ograve; anche essere che smetta. Anche perch&eacute; probabilmente nella prossima stagione ci saranno 4 o 5 posti in meno in MotoGP&rdquo;. E se Lorenzo tornasse in Yamaha vestendo i colori di un team satellite? &ldquo;Pu&ograve; essere&rdquo;, dice Jarvis. Che fa pensare alla possibilit&agrave; di due M1 del team Marc VDS o una moto Estrella Galicia 0,0 con in sella Franco Morbidelli e una seconda di un nuovo team nel quale entrerebbe Lorenzo. Oppure potrebbe essere il team di Pons. ROSSI E LA SQUADRA IN MOTOGP &ndash; Lin Jarvis ha annunciato che Valentino Rossi potrebbe volere una squadra in MotoGP, affiancando quelle gi&agrave; presenti in Moto2 e Moto3. &ldquo;Non so se sar&agrave; Valentino stesso a fare da team principal, oppure sar&agrave; solo il proprietario&rdquo;, ha detto Jarvis. &ldquo;Ma credo proprio che lui abbia interesse nel rimanere in questo mondo, e se ha intenzione di creare una squadra tutta sua noi siamo contenti e abbiamo spazio per farlo&rdquo;, ha concluso Lin Jarvis.       

"Non &egrave; ancora fuori dalla Ducati, almeno ufficialmente, anche se tanti dicono che il divorzio sar&agrave; certo", dice Managing Director del team ufficiale di Iwata, che non esclude il ritorno in Yamaha, ma con un team satellite

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