Dalle moto di ogni cilindrata e grandezza, alle auto elettriche. Dai terreni sabbiosi a quelli rocciosi e impervi. L&rsquo;unico comune denominatore sono soltanto le gomme tassellate, quelle che, su moto di tipologie diverse, hanno condotto Laia Sanz verso le sue innumerevoli vittorie. Impossibili da contare sulle dita delle mani. Ed ecco che nelle scorse settimane &egrave; arrivato un altro titolo, il 14&deg; nella specialit&agrave;, conquistato dalla Sanz nel campionato del Mondo femminile Trial, dove la spagnola &egrave; tornata dopo un&rsquo;assenza di otto anni.  &ldquo;Credo che questo sia il titolo pi&ugrave; meritato &ndash; ha detto Laia dopo la vittoria &ndash; per quanto ho sofferto nell&rsquo;ultimo anno. Ho saputo combattere e tirare fuori le forze da dove non credevo di averle! Nell&rsquo;ultima gara ho sentito molta pressione, ma ho saputo gestirla molto bene. Vorrei dedicare la vittoria a mio zio Santi che &egrave; morto poche settimane fa&rdquo;.  Io guido da sola: Roberta Ponziani, una vita per le moto  Un trionfo al culmine di un periodo complicato   L&rsquo;impresa di Laia &egrave; soltanto un minuscolo puntino in una parentesi che comprende le ultime tre stagioni, in cui questa campionessa si &egrave; ritrovata a dover affrontare tanti problemi legati alla salute come il Covid e la malattia di Lyme che a lungo le ha dato problemi senza mai trovare una giusta diagnosi. Fino all&rsquo;ultima Dakar 2021, che la Sanz aveva affrontato e dopo la quale aveva deciso di abbandonare le moto per darsi alle auto. Dietro la vittoria di questo 14&deg; titolo mondiale Trial c&rsquo;&egrave; tantissimo: la determinazione di una donna, visto che Laia ha 35 anni, che l&rsquo;ha spinta oltre ogni avversit&agrave; e anche oltre se stessa.  Sarebbe stato pi&ugrave; facile tirare i remi in barca, invece la portacolori della GASGAS per combattere le avversit&agrave; ha deciso di iscriversi nuovamente al Mondiale del quale era stata padrona assoluta in passato. Un Mondiale che &egrave; tornata a vincere operando il sorpasso sulla campionessa uscente Emma Bristow all&rsquo;ultima prova in Portogallo (dove poi Laia ha vinto anche il Trial delle Nazioni con la Spagna), lasciando le avversarie a bocca aperta: &ldquo;Le prime gare sono state difficilissime per me &ndash; ha aggiunto la Sanz &ndash; mi mancava il fiato e non riuscivo a guidare come avrei voluto&rdquo;. La caparbiet&agrave; l&rsquo;ha spinta oltre, e ora si attende il risultato nel Mondiale femminile di Enduro che si concluder&agrave; a met&agrave; ottobre con la gara in Francia. Anche qui &egrave; in lotta per il titolo, ma Laia, trofei a parte, pu&ograve; gi&agrave; abbondantemente gioire perch&eacute; ha vinto la battaglia pi&ugrave; difficile. Quella contro se stessa e contro le difficolt&agrave; che l&rsquo;avevano colpita.  Io guido da sola: la sicurezza si d&agrave; con l&#39;esempio 

L&rsquo;impresa di Laia Sanz: il 14&deg; titolo nel Trial &egrave; arrivato dopo un periodo di grandi difficolt&agrave;

Io guido da sola: Laia Sanz, incapace di perdere

Dominio spagnolo a Gouveia (Portogallo), sede dell&rsquo;ultimo appuntamento del Mondiale TrialGP 2021 disputato nei giorni 18-19 settembre.  MX2: terzo successo consecutivo per Vialle  Classifica maschile   Il leggendario Toni Bou ha conquistato il 15&deg; Campionato del Mondo, 29&deg; titolo in carriera se contiamo anche i titoli nell&rsquo;Indoor, un&rsquo;impresa senza precedenti negli sport motoristici.  Una vittoria, quella di Bou, che assume ancora pi&ugrave; valenza se consideriamo che ha iniziato la stagione da infortunato, andando poi a vincere 7 prove su 9 (172 punti). Seconda posizione in campionato per l&rsquo;eterno rivale Adam Raga (150).  Bou e Raga, affiancati da Jaime Busto, hanno regalato alla Spagna anche il successo nel Trial delle Nazioni, precedendo Gran Bretagna e Italia.  &quot;Quest&#39;anno &egrave; stato molto speciale per me&quot;, ha raccontato Bou. &quot;L&#39;infortunio a un mese dell&#39;inizio del campionato ha complicato tutto. Alla fine verr&agrave; un anno in cui non potr&ograve; vincere, ma il modo in cui &egrave; arrivata questa vittoria la rende magnifica&quot;.  Classifica femminile   Nella classifica TrialGP Women a trionfare &egrave; stata Laia Sanz. Anche per lei i numeri sono impressionanti: per Laia si tratta del 14&deg; titolo in carriera, al rientro dopo l&#39;esperienza in Dakar. Il successo della spagnola (111 punti in classifica) ha interrotto il regno della britannica Emma Bristow, che era arrivata in Portogallo con un punto di vantaggio, salvo poi scivolare a -4.  &ldquo;&Egrave; stata una giornata incredibile. Vincere &egrave; fantastico&quot;, ha detto Sanz. &ldquo;Non &egrave; stata la prova pi&ugrave; dura del campionato, ma la cosa difficile per me &egrave; stata rimanere concentrata al 100%. Tornare al TrialGP dopo tanti anni di assenza e vincere un altro titolo mondiale &egrave; fantastico&quot;.&nbsp;  Sei Giorni Enduro 2021: l&#39;Italia &egrave; Campione del Mondo  &nbsp; 

Festa per i due spagnoli, che hanno conquistato il titolo Mondiale Trial femminile e maschile andando ad arricchire un palmares dai numeri impressionanti

TrialGP: trionfi record per Laia Sanz e Toni Bou

        Continua a 360&deg; l&rsquo;impegno della nuova GASGAS - la cui propriet&agrave; &egrave; del gruppo KTM - nel Trial, attraverso l&rsquo;ingaggio di piloti di primo piano, scont iparticolari sull&rsquo;acquisto dei modelli e sull&rsquo;abbigliamento, oltre all&rsquo;istituzione del &ldquo;Trial Challenge GASGAS 2021&rdquo;: un trofeo che premia i piloti del marchio spagnolo che ben figurano al campionato italiano nelle classi TR3, TR3 125, TR3 Open, TR4, Minitrial A,B, C, D e Femminile B. Questi ultimi vengono estrapolati dalle classifiche delle singole gare, con premi ai primi tre, e sono conteggiati i punteggi acquisiti per una premiazione, a fine stagione, per i primi cinque di ciascuna categoria. Manubri Larghi: Ivan Lazzarini, il "Generale" della TM Mercato piloti  Sul mercato piloti in campo nazionale, dopo essersi assicurati il numero due e tre della TR1, Luca Petrella e Gianluca Tournour, hanno messo sotto contratto la campionessa mondiale Women2 del 2018, Alex Brancati, che tuttavia non ha potuto essere presente alla prima di Ceranesi per un infortunio alla mano rimediato in allenamento. A livello mondiale &egrave; invece arrivato Miguel Gelabert che ha subito stupito la platea con la vittoria alla prima del campionato spagnolo, davanti a Jaime Busto e Adam Raga. Ma il colpo dell&rsquo;ultimo momento rischia di essere il ritorno al Trial di quella che &egrave; stata l&rsquo;icona al femminile, la trentacinquenne spagnola Laia Sanz (nella foto di copertina, con il vice presidente GASGAS Fabian Simmer). Sebbene non ci sia ancora alcuna dichiarazione ufficiale, non mancano gli indizi: &egrave; sufficiente consultare i media spagnoli e il profilo Facebook di Laia, che sta postando impressionanti video di allenamenti su grandi massi, avvalorando la tesi del ritorno otto anni dopo l&rsquo;ultima partecipazione al Mondiale. Le imprese di Laia  Senza dubbio, Laia Sanz &egrave; considerata la migliore motociclista off-road di tutti i tempi, come dimostrano i suoi tredici titoli mondiali nel Trial, i cinque Mondiali di Enduro, pi&ugrave; quattro medaglie d&rsquo;oro e una d&rsquo;argento agli X-Games. Inoltre, &egrave; stata la migliore donna al Rally Dakar per 11 volte negli ultimi 11 anni, riuscendo anche a finire nella Top 10 della classifica generale delle moto. Proprio la Dakar &egrave; l&rsquo;evento che le ha dato riconoscibilit&agrave; a livello mondiale. Evidentemente Laia non ha dimenticato il primo amore, quella disciplina con la quale inizi&ograve; da piccola e nella quale ha costruito la sua tecnica di guida. Appena dodicenne, la Sanz venne in Italia a correre il 1&deg; Trial Femminile Internazionale del Vandalino, a Torre Pellice, in Piemonte, il 31 agosto 1997. Si tratt&ograve; di una competizione che per la prima volta riun&igrave; donne di differenti Paesi e che, ripetuta nei due anni successivi, apr&igrave; le porte all&rsquo;istituzione di un riconoscimento mondiale per il genere. Allora la sua antagonista era la tedesca Iris Kramer, l&rsquo;unica capace di vincere un titolo durante l&rsquo;impero della spagnola, nel 2007,ma in circostanze piuttosto fortunate: di tre prove previste, ne fu cancellata una. La Sanz e la Kramerne vinsero una ciascuna, ma la tedesca si aggiudic&ograve; l&rsquo;ultima e vinse il titolo. Laia ha dimostrato di sapersela cavare egregiamente anche al volante, gareggiando nella &ldquo;24 Oredel Montmel&oacute;&rdquo;, sul ghiaccio nella G-Series ad Andorra e, pi&ugrave; recentemente, nei Rally con Carlos Sainz. Ma la nostalgia del Trial, abbandonato nel 2013, l&rsquo;ha riportata alla Tres Dias di Santigosa, giusto per divertimento. Ora per&ograve; il ritorno &egrave; atteso come pilota ufficiale GASGAS. A farle da minder ci sar&agrave; un ex pilota a livello mondiale, Daniel Oliveras. Non trover&agrave; strada facile per rivincere, perch&eacute; la britannica Emma Bristow domina la scena da sette anni. Entrambe, a giudicare dagli ostacoli che superano in allenamento, sono un gradino sopra le altre, ma le zone che dovranno affrontare in gara saranno molto pi&ugrave; facili, perch&eacute; terranno conto del livello medio e quindi la battaglia sar&agrave; molto legata alla forza mentale. Per noi ci sar&agrave; l&rsquo;occasione ghiotta di vedere il primo e il secondo round di questa lotta a Tolmezzo, il 12 e13 giugno, nell&rsquo;esordio del Mondiale 2021.       

Con la GASGAS Laia Sanz prepara il rientro nel mondiale Trial, vinto gi&agrave; tredici volte

Manubri Larghi: Laia Sanz, il ritorno della regina

Dopo aver annunciato ieri l&rsquo;impegno al fianco del grande Carlos Sainz nel Mondiale dei SUV elettrici Extreme-E, Laia Sanz ha confermato la sua presenza alla Dakar 2021 in Arabia Saudita.&nbsp;  La pluri iridata spagnola (13 mondiali trial e 5 enduro) ha rassicurato i suoi fan con un post sui suoi profili social confermando la partecipazione al Rally Raid pi&ugrave; famoso del mondo. Non solo, lo far&agrave; guidando ancora una GasGas.&nbsp;  &ldquo;Sar&ograve; ancora al via della Dakar con GasGas&rdquo;   Sui profili Facebook ed Instagram di Laia Sanz &egrave; comparso questo post, a conferma dei suoi piani: &ldquo;Nel caso qualcuno avesse dubbi sull&rsquo;annuncio di ieri, continuer&ograve; lo stesso a dare gas in moto! Il prossimo obiettivo &egrave; quello di lottare per un&rsquo;altra Dakar con GasGas. Ringrazio il team e gli sponsor che mi permettono di far diventare realt&agrave; i miei sogni&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Laia Sanz (@laiasanz_85)    Dakar 2021: parte da Gedda la seconda edizione saudita 

La pilotessa spagnola conferma la sua presenza nel Rally Raid pi&ugrave; famoso al mondo ancora in sella alla marca spagnola del gruppo KTM

Laia Sanz alla Dakar 2021 ancora con GasGas

        Ai blocchi di partenza della Dakar edizione 2020, che prender&agrave; il via il 5 gennaio, non ci saranno soltanto protagonisti maschili, ma anche femminili. Quest'anno, rispetto al 2019, le donne a partecipare saranno di meno, ovvero sei contro le dieci dello scorso anno. Queste, ovviamente, non correrano soltanto in moto, ma anche nelle categorie SSV e auto. Dakar 2020: tutti contro KTM LA VETERANA DEL GRUPPO - La veterana del gruppo, per quanto riguarda la Dakar in moto &egrave; senza dubbio Laia Sanz, che in sella alla KTM sfider&agrave; le dune di sabbia dell'Arabia Saudita per il decimo anno. Nel 2019 Laia &egrave; riuscita ad arrivare in dodicesima posizione nella sua categoria, ma la sfida di quest'anno sar&agrave; quella di centrare la top 10. La Sanz, nonostante ami le gare off road, ha alle spalle un palmares di tutto rispetto nelle gare di Trial: ha vinto tredici titoli mondiali femminili e dieci titoli europei femminili. Laia, &egrave; gi&agrave; arrrivata in Arabia Saudita e nella giornata di ieri ha postato una foto su Instagram che la ritrae in sella alla sua moto con il numero 14: &rdquo;Shakedown e primo contatto in Arabia Saudita con moto e terreno &ndash; ha scritto &ndash; Ho avuto un buon feeling e adesso non vedo l'ora di iniziare la Dakar Rally&rdquo;.             Visualizza questo post su Instagram  Shakedown and first contact in Saudi Arabia with the bike and the terrain! Good feeling and looking forward to start the @Dakarrally!! ?? - Shakedown y primera toma de contacto en Arabia Saud&iacute; con la moto y el terreno! Buenas sensacions y con ganas de empezar el #Dakar2020!! ?? - Shakedown i primera presa de contacte a l'Ar&agrave;bia Saudita amb la moto i el terreny! Bones sensacions i amb ganes de comen&ccedil;ar el Dakar!! ? .  @rally_zone . . @gasgasmotos @soficatxerox @Pont_grup @redbullesp @redbullmotorsports @redbulldesertwings @nolangroup @petronieves @ride100percent @alpinestars @madform @nike @clubracc @laika_caravans @autosuministres @arc_racing @uswesports @infisport @michelinmotorsport Un post condiviso da  Laia Sanz (@laiasanz_85) in data: 2 Gen 2020 alle ore 9:26 PST      GARCIA E LANDMAN - Insieme alla Sanz, a gareggiare, ci saranno anche la spagnola Sara Garcia e la sudafricana Kirsten Landman. Per la prima, si tratta della seconda partecipazione, mentre per la seconda &egrave; la prima volta alla Dakar. Sara Garcia, per&ograve;, a differenza delle altre, garegger&agrave; nella categoria &ldquo;Original by Motul&rdquo;, ovvero quella senza assistenza meccanica, la pi&ugrave; dura e difficile. La Garcia, che lo scorso anno ha dovuto ritirarsi per un guasto meccanico, quest'anno tenter&agrave; di essere la prima donna europea ad essere arrivata in fondo alla gara nella categoria &ldquo;original&rdquo;. Garcia correr&agrave; con una Yamaha WRF450. IN AUTO - A gareggiare nella categoria SSV a quattro ruote, sar&agrave; l'italiana Camelia Liparoti che insieme ad Annett Fischer correranno come unica coppia femminile. Infine, nella categoria auto a gareggiare come unica donna sar&agrave; la spagnola Cristina Gutierrez alla sua quarta Dakar Rally. In bocca al lupo a tutte queste ragazze tanto coraggiose e temerarie!       

Tre piloti donna correranno in moto, mentre altre tre nella categoria SSV e auto

Le donne del Dakar Rally 2020: in sei alla partenza

        La spagnola Laia Sanz ha conquistato diciotto titoli di campione del mondo tra trial ed enduro ed &egrave; l'unica donna ad aver completato otto volte la Dakar su una moto, arrivando una volta in nona posizione assoluta. Non paga di tanti successi, si prepara ad affrontare una nuova sfida sportiva, su quattro ruote. Laia Sanz guider&agrave; una CUPRA al fianco di Jordi Gen&eacute;, Alba Cano e Francesc Guti&eacute;rrez alla 24 ore di Barcellona, gara di endurance sul circuito Barcellona-Catalogna l&rsquo;8 e il 9 settembre, uno degli eventi pi&ugrave; importanti sulla scena internazionale. Sar&agrave; la prima partecipazione di una squadra formata da due piloti maschili e due femminili. CUPRA AMBASSADOR - &ldquo;Essere un ambasciatore per un marchio come CUPRA &egrave; un grande onore per me&rdquo;, ha detto Laia Sanz. &ldquo;La CUPRA ha molte ambizioni di reinventare il mondo della competizione, e poter essere parte di un progetto come questo &egrave; qualcosa di unico e molto stimolante". "Siamo orgogliosi di avere Laia come ambasciatore CUPRA, poich&eacute; sia ??lei che il marchio amano le competizioni e mantengono uno spirito sportivo costante", ha dichiarato Jaime Puig, direttore di CUPRA Racing. Laia Sanz si unisce a Jordi Gen&eacute;, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso come ambasciatori internazionali del marchio spagnolo, con l'obiettivo di rafforzare il posizionamento del marchio sportivo. L'alleanza tra il pilota e gli eventi a marchio piani aziendali di collaborazione e iniziative congiunte, quali la partecipazione della Sanz ai comandi di una CUPRA TCR in tutti gli appuntamenti del calendario, un obiettivo per il quale si sta preparando allenandosi sul circuito di Montmel&oacute;. Laia Sanz ha aperto la strada alle donne che vogliono dedicarsi al mondo del motore. Un valore che condivide con CUPRA &egrave; quello di reinventare la sua posizione nel mondo della concorrenza, e questo &egrave; il motivo per cui pone sfide future su quattro ruote. &nbsp;       

Correr&agrave;  alla 24 ore di Barcellona  con una Cupra TCR al fianco di Jordi Gen&eacute;, Alba Cano e Francesc Guti&eacute;rrez

Laia Sanz si dà alle 4 ruote

Tutto &egrave; pronto per il Rally Raid del Qatar, ovvero il Sealine Cross-Country Rally, che prender&agrave; il via dal 16 al 22 aprile.  Seconda tappa del mondiale Cross Country, prevede un percorso di quasi 1650 km di gara che si snodano fra diversi tipi di fondo: dalle soffici sabbie alle done, dal terreno duro a quello roccioso: cinque giorni di navigazione nel deserto, con tappe speciali disegnate per mettere a dura prova la guida ma anche la capacit&agrave; di navigazione dei protagonisti.  Dopo il rally di Abu Dhabi, prima tappa del mondiale Cross-Country, il leader della categoria moto &egrave; Toby Price, il pilota australiano passato alla KTM lo scorso ottobre e che nel primo round iridato ha conquistato il successo davanti a Sam Sunderland e a Pablo Quintanilla.  Da segnalare la sesta posizione di Laia Sanz, che del resto si &egrave; gi&agrave; messa in luce pi&ugrave; volte nell'estenuante Dakar, dopo aver conquistato molteplici titoli mondiali nel trial.  Per quanto riguarda la classifica costruttori, leader &egrave; KTM, che precede Husqvarna, Honda e Yamaha.  Fiammetta La Guidara  &nbsp;  &nbsp;

Dopo il rally di Abu Dhabi, prima tappa del mondiale Cross-Country, il leader della categoria moto &egrave; Toby Price, che ha conquistato il successo davanti a Sam Sunderland e a Pablo Quintanilla

Cross Country: 5 giorni di deserto in Qatar 

Nona assoluta alla Dakar: in due settimane Laia Sanz ha abbattuto un gran numero di stereotipi nei confronti delle donne.  Sedicesima nel 2014, nona quest&rsquo;anno: questa ventinovenne catalana, che ha alle spalle numerosi titolo prima nel trial poi nell&rsquo;enduro prima di innamorarsi della Dakar ha raggiunto un risultato cui nessuna donna era ancora arrivata nella lunga storia del durissimo rally raid.  Alla fine poche parole: &ldquo;Sono talmente felice per come ho condotto la gara e il risultato poi...&nbsp; non mi sarei mai aspettata di finire nella top ten &ndash;&nbsp; Portare a termine una prova cos&igrave; dura &egrave; un&rsquo;emozione, infatti appena tagliato il traguardo di Buenos Aires dopo aver abbracciato il mio gruppo&nbsp; di lavoro che mi &egrave; stato cos&igrave; vicino e confesso che mi &egrave; scappata qualche lacrima&rdquo;.  Qualche rammarico c&rsquo;&egrave;, anche con un risultato cos&igrave; buono.  &ldquo;S&igrave;, peccato per la caduta tra il km 84 e il 100, l&rsquo;unica della corsa, a causa del fango. Purtroppo questo mi ha fatto perdere l&rsquo;ottava posizione visto che si era danneggiato il manubrio e ho perso tempo per&nbsp; sistemarlo. Ma in definitiva tutto &egrave; andato per il meglio. La moto &egrave; stata super competitiva, io mi sono presentata al via molto ben preparata. Poi ho avuto un po&rsquo; di fortuna il che non guast&rdquo;.  Numerosi i twitt di complimenti dei suoi "colleghi"  Jorge Lorenzo @lorenzo99 : Felicidades @LaiaSanz_ por este incre&iacute;ble @dakar!  Aleix Espargar&oacute;: Congrats to one of my idols @LaiaSanz_ to do it again, top10 in the hardest race of the world!! (congratulazioni a uno dei miei idoli, Laia sanz. Top ten nella gara pi&ugrave; dura del Mondo).  Dani Pedrosa: Qu&eacute; gran #Dakar2015 has hecho @LaiaSanz_ crack!!  &nbsp;  

La spagnola &egrave; nona assoluta e miglior donna di sempre nella competizione

Dakar, Laia Sanz: &ldquo;Alla fine ho pianto&rdquo; 

Laia Sanz saluta la Dakar

Plurivittoriosa nel mondiale trial, Laia Sanz &egrave; alla sua quinta Dakar da protagonista. Ma il risveglio la mattina &egrave; durissimo: guardate qui!

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