        Leon Camier torna in Superbike. E&rsquo; durata meno di un inverno l&rsquo;assenza dell&rsquo;inglese dal paddock delle derivate, che dopo essere stato sollevato dall&rsquo;incarico di Team Manager in HRC &ndash; sostituito dallo spagnolo Jose Escamez &ndash; ha infatti trovato posto nel team Marc VDS, pronto a debuttare nel mondiale Superbike. Camier, Marc VDS e Lowes insieme per un obiettivo comune  Nella fattispecie l&rsquo;inglese vestir&agrave; i panni di consulente esterno e, soprattutto, di coach per Sam Lowes, alla ricerca di un rapido adattamento in sella alla Ducati Panigale V4R. In questo senso la presenza di Camier pu&ograve; essere un aiuto, vista la sua conoscenza del campionato, dove ha militato come pilota fino al 2019.&nbsp;L&rsquo;incarico di Camier inizier&agrave; da Phillip Island, dato che l&rsquo;inglese ha gi&agrave; raggiunto l&rsquo;isola australiana, per seguire da vicino l&rsquo;ultima giornata di test della classe regina, prevista per marted&igrave; in seguito al recente cambio di programma. SBK 2024: a Portimao si corre al tramonto       

Terminata l'esperienza in HRC l'inglese &egrave; pronto a vestire i panni di coach e consulente per il team belga, a sua volta alle prese con il debutto nelle derivate

SBK: Camier torna in azione con Marc VDS

        Durante la presentazione del team ufficiale HRC del Mondiale Superbike non sono stati soltanto i piloti a prendere la parola, ma anche il Team Manager Leon Camier. L'inglese, ex pilota dai lunghi trascorsi nelle derivate dalla serie, non ha nascosto il proprio ottimismo in vista della nuova stagione, in cui sia Lecuona che Vierge potranno finalmente pensare soltanto alla performance dopo un 2022 di apprendistato con la categoria. SBK: Lecuona e Vierge pronti a (ri)portare in alto la Honda Camier: &ldquo;Honda si &egrave; impegnata in ogni area&rdquo;  &ldquo;Il 2022 &egrave; stato una buona base di partenza per i nostri due giovani piloti, che nel corso della stagione hanno dimostrato in diverse occasioni ci&ograve; che sono in grado di fare pur dovendosi adattare a situazioni e circuiti a loro sconosciuti&rdquo;, ha detto l'ex pilota britannico. &ldquo;Ora che hanno concluso il loro anno di apprendistato, nei weekend possono concentrarsi sulla gara gi&agrave; a partire dalle FP1&rdquo;. &ldquo;Nei test abbiamo lavorato tanto per migliorare la moto e l'obiettivo sar&agrave; quello di renderla pi&ugrave; performante sotto ogni aspetto, cos&igrave; come vogliamo fare uno step in avanti anche dal punto di vista della squadra in s&egrave;&rdquo;, continua il 36enne di Ashford. &ldquo;La velocit&agrave; massima &egrave; sempre stata il nostro punto di forza, ma in Honda si sono impegnati in ogni area della Fireblade. Considerando il nostro punto di partenza, non possiamo dire che punteremo al titolo, ma ce la metteremo tutta per arrivare al top il prima possibile&rdquo;. Bottalico instancabile: doppia categoria nel CIVS e nell'Europeo Hill Climb       

Il Team Manager dello squadrone Honda guarda alla nuova stagione con ottimismo: &ldquo;Finalmente possiamo pensare alla gara fin dalle FP1. Lavoreremo per arrivare al top&rdquo;

SBK, Camier (HRC): “L'obiettivo è migliorarci sotto ogni aspetto”

A poco meno di due mesi dall&#39;inizio del mondiale Superbike 2022, il team ufficiale Honda HRC ha svelato la livrea della CBR1000RR-R Fireblade con cui scenderanno in pista gli spagnoli Xavi Vierge e Iker Lecuona, entrambi al debutto nella classe regina delle derivate di serie.  La presentazione, avvenuta online, &egrave; iniziata con una breve storia della supersportiva giapponese, giunta al suo trentesimo anniversario, per poi svelare la classica colorazione rossa, blu e bianca delle moto che verranno utilizzate dai due debuttanti. Oltre ai piloti e al direttore HRC Tetsuhiro Kuwata, &egrave; intervenuto anche il team manager della squadra, nonch&eacute; ex pilota, Leon Camier, il quale ha parlato degli obiettivi per l&#39;imminente stagione.  Camier: &ldquo;Vierge e Lecuona? Il loro obiettivo &egrave; vincere&rdquo;   L&#39;inglese sar&agrave; al secondo anno da team manager: &ldquo;Quando smetti di fare il pilota e passi dall&#39;altra parte del box, diventa tutto nuovo ed &egrave; una grande sfida adattarsi in fretta, ma lo scorso anno mi sono divertito e ora penso che Honda possa puntare in alto. La nuova coppia di piloti formata da Vierge e Lecuona mi ha fatto un&#39;ottima impressione nei primi test, il loro obiettivo &egrave; quello di vincere e faranno grandi progressi&rdquo;.  Anche la moto, non cambiata dal punto di vista estetico, ha fatto alcuni passi in avanti: &ldquo;Dal lato tecnico, Honda ha portato numerose nuove soluzioni che al momento non possiamo ancora svelare, ma che si vedranno presto in pista e rappresenteranno un grande passo avanti. Abbiamo una grande squadra, con tutte le carte in regola per tornare finalmente a vincere&rdquo;.  Moto3: Foggia non ce la fa a girare: salter&agrave; i test a Jerez 

E&#39; arrivato il momento di svelare la livrea delle CBR1000RR-R, che scenderanno in pista nel mondiale Superbike con i classici colori HRC. Ottimista il team manager Camier: &ldquo;Abbiamo una grande squadra, faremo tanti progressi&rdquo;

SBK: Honda toglie i veli alle Fireblade, per tornare a vincere

        Con la terza giornata di prove sul circuito di Jerez de la Frontera, si sono chiusi i primi test in vista della stagione 2022 per alcuni protagonisti del mondiale Superbike. Tra questi, sono scesi in pista anche i due nuovi portacolori del team HRC, Xavi Vierge e Iker Lecuona, i quali hanno potuto prendere le misure con la Honda CBR1000RR-R su un tracciato a loro ben noto. Nonostante la caduta avvenuta nella seconda giornata, che ha costretto Iker Lecuona ad alzare bandiera bianca in anticipo, il test &egrave; stato tutto sommato positivo e i due alfieri della Casa di Tokyo hanno mostrato un buon potenziale, lasciando soddisfatto anche e soprattutto il team manager ed ex pilota Leon Camier. MotoGP, Puig: "2022 senza Marquez? Non consideriamo questa possibilit&agrave;"  Camier: "Serve tempo, ma &egrave; stato un buon inizio"  "Penso che sia stato un ottimo inizio sia per Vierge, sia per Lecuona", ha detto Camier al termine della terza giornata di test. "Entrambi si sono adattati in fretta sia alla moto che al team e si vede che sono davvero molto motivati. I tempi sul giro sono stati buoni, anche se non era quello il nostro obiettivo principale per queste giornate in cui dovevamo percorrere pi&ugrave; chilometri possibile e provare a comprendere al meglio moto, gomme e novit&agrave; varie, specialmente dal punto di vista dell'elettronica". "I commenti dei piloti sono stati in linea con le informazioni di cui disponevamo, il che conferma il loro ottimo feeling con una moto completamente diversa rispetto a quelle che guidavano in precedenza", prosegue l'inglese con ottimismo. "Pur non avendo girato nella terza giornata, Iker ha effettuato molti giri svolgendo un ottimo lavoro, cos&igrave; come Xavi. Ovviamente ad entrambi servir&agrave; del tempo per acquisire la giusta esperienza, ma &egrave; stato davvero un buon inizio". A gennaio, tornano i Caschi D'Oro di Motosprint       

L'ex pilota e team manager del team HRC nel mondiale Superbike si &egrave; detto soddisfatto dei tre giorni sul tracciato spagnolo, dove la nuova coppia &egrave; scesa in pista per la prima volta con la CBR1000RR-R

Test Jerez SBK, Camier: “Xavi e Iker si sono adattati in fretta alla Honda”

Non &egrave; stato facile, ma finalmente Honda ha inaugurato il proprio 2021 con i primi test del nuovo anno. Il palcoscenico &egrave; stato lo stesso del primo tentativo, ossia Jerez, che anche in questa due giorni (ieri ed oggi) ha complicato notevolmente i piani del team di riferimento della casa alata.  Se ieri infatti Alvaro Bautista e Leon Haslam avevano perlomeno potuto beneficiare di pista asciutta nel pomeriggio, oggi il maltempo &egrave; tornato a far visita al tracciato andaluso, obbligando il team a smontare gi&agrave; nelle prime ore del pomeriggio.  Haslam: &quot;Buone sensazioni in sella, torner&ograve; ad allenarmi con grande motivazione&quot;     Nonostante le varie difficolt&agrave; questa prima mezza giornata in pista risulta essere un importante passo avanti per Honda, che ha potuto ricevere dai propri piloti i primi commenti riguardanti le novit&agrave; tecniche presenti sulla CBR.  Proprio su questo si concentra Alvaro Bautista, che trasmette positivit&agrave;. &ldquo;Non siamo stati fortunati con il meteo &ndash; ammette &ndash; ma finalmente abbiamo avuto mezza giornata per provare gli ultimi aggiornamenti arrivati dal Giappone. Abbiamo raccolto diversi dati e riferimenti utili, in modo da permettere agli ingegneri di continuare il loro lavoro. Nel complesso quindi &egrave; stato un test soddisfacente, che ci ha fornito una direzione da seguire&rdquo;.  Dello stesso avviso Leon Haslam, rinfrancato anche dall&rsquo;essere finalmente tornato in sella alla sua CBR numero 91. &ldquo;Nonostante la sola mezza giornata a disposizione &ndash; racconta &ndash; ho potuto completare diversi giri, raccogliendo informazioni importanti. Il feeling con la moto &egrave; stato subito ottimale, anche grazie alle novit&agrave; presenti: ora torner&ograve; ad allenarmi con ancora maggiore motivazione. Per fortuna potremo testare nuovamente presto, per arrivare pronti ad inizio stagione&rdquo;.  SBK, Ten Kate vede la luce in fondo al tunnel: il 2021 &egrave; possibile 

Il team HRC ha potuto sfruttare solo mezza delle due giornate in programma. Alvaro: &quot;Abbiamo dato tante info utili agli ingegneri&quot;. Haslam: &quot;Buone sensazioni, sono ancora pi&ugrave; motivato&quot;

SBK, Bautista: &ldquo;Ora abbiamo una direzione da seguire&rdquo;

Dalla pista al muretto &egrave; (quasi) un attimo. Ai test bagnati di Jerez &egrave; presente anche il nuovo team manager di Honda HRC Leon Camier, un ruolo sicuramente non facile per l&rsquo;ex pilota inglese soprattutto se il tuo capo si chiama Alberto Puig.&nbsp;  Dopo le prime parole rilasciate qualche giorno fa prima di volare a Jerez e seguire Haslam e Bautista per i primi test, l&rsquo;ex pilota inglese ha incontrato i pochi giornalisti presenti sul tracciato andaluso per spiegare il suo stato di salute ed i motivi che lo hanno spinto a passare dall&rsquo;altro lato del box.  &ldquo;Con il problema alla spalla mi era impossibile continuare a correre&rdquo;   Leon Camier, calatosi nel ruolo di team manager Honda Sbk, ha spiegato il perch&eacute; dello stop forzato e del cambio di ruolo da pilota a manager. &ldquo;Onestamente la spalla &egrave; stata un bel problema per me&rdquo; - esordisce Camier - &ldquo;&egrave; stata una situazione difficile da gestire. Ogni dottore a cui mi sono rivolto aveva una opinione diversa sul problema. Dicevano che si trattava di un nervo e che si poteva sistemare. Nella vita di tutti i giorni non mi dava problemi, potevo guidare ogni moto (motocross, supermotard, trial, enduro) senza problemi, quando poi salivo su una moto da pista ecco che usciva il problema. Se il problema &egrave; solo un nervo, so che pu&ograve; essere sistemato. Non &egrave; stata una situazione facile ma &egrave; cos&igrave;&rdquo;.&nbsp;  Poi aggiunge: &ldquo;Ho avuto tanti infortuni. Non mi interessa correre tanto per, voglio correre se so che posso migliorare ed ottenere qualcosa, vittorie, podi. Purtroppo con questo problema alla spalla non mi era pi&ugrave; possibile correre. Sarei potuto tornare in Inghilterra, trovarmi un buon pacchetto team-moto e correre l&igrave; ma ho perso la mia &ldquo;fiammella&rdquo; della voglia di correre e la motivazione per dare tutto quello che ho. In questa posizione da team manager posso trasmettere tutta la mia esperienza e dare una mano ad un team vincente&rdquo;.&nbsp;  &ldquo;Aiutare Chaz Davies &egrave; stato un punto di partenza&rdquo;   Una prima &ldquo;prova&rdquo; di team manager Camier l&rsquo;ha svolta lo scorso anno aiutando Davies a capire dove migliorare nell&rsquo;arco del weekend. &ldquo;E&rsquo; stato interessante per me -&nbsp;spiega Camier&nbsp; - ho aiutato Chaz nelle due gare che ha vinto qui stando in pista con lui. Ho avuto modo di vedere i punti postivi e quelli negativi dove c&rsquo;era da lavorare per migliorare e dove era forte lui. E&rsquo; stato interessante, mi ha dato modo di confrontarmi con lui con quello che sentivo io. Ho fatto tre gare con Chaz e due le abbiamo vinte. Ho pensato di poter fare la differenza parlando con i tecnici e ascoltando le sue sensazioni, &egrave; una cosa pi&ugrave; tecnica del mio lavoro attuale ma questa &egrave; la mia visione che spero di trasmettere in Honda&rdquo;.  SBK, Sacchetti: &ldquo;Davies un top rider, per me il pi&ugrave; forte e costante&rdquo;  &ldquo;Alberto &egrave; un punto di riferimento per me&rdquo;   Last but not least Camier parla della sua &ldquo;promozione&rdquo; a team manager Honda. &ldquo;Alberto mi ha chiamato - spiega Leon - chiedendomi se ero interessato a questo ruolo. Mi ha spiegato molto bene il lavoro e come sarebbe stato. Come normalmente dovrebbe agire un team manager in questa situazione. E&rsquo; strano per me entrare in questo ruolo ma Alberto mi guider&agrave; dandomi consigli. E&rsquo; un punto di riferimento per me&rdquo;.  SBK, Test Jerez: Honda si prepara alla battaglia con Bautista e Haslam 

Prima intervista da neo team manager Honda per il pilota inglese che ha da poco appeso il casco al chiodo calandosi in questo nuovo ruolo. &ldquo;Alberto mi ha chiamato chiedendomi se fossi ero interessato al ruolo&rdquo;

SBK, Camier: &ldquo;Aiutando Davies ho pensato di poter fare la differenza&rdquo;

Who better than a rider to understand the needs of another rider? A consideration Honda has clearly made in confirming Leon Camier as the new team manager of team HRC in Superbike. A surprising choice perhaps, but then again, perhaps not. The Englishman had a very tough 2020 season as a rider, largely due to physical problems that prevented him from racing for team Barni, with whom he was contracted for the season.  Leon returned to the paddock for the final rounds of the season, but in the role of coach and assistant to his close friend, Chaz Davies. And now the rider takes on a new role, replacing Jaume Colom and tasked with coordinating the teams of Leon Haslam and Alvaro Bautista, who in turn are called upon to improve on last season&rsquo;s results.  Camier: &ldquo;A big change in my personal and professional life&rdquo;   &ldquo;I&rsquo;ve been a Honda rider for several seasons - states Leon - and now I&rsquo;m proud to be back with the company for what is a major change in my professional and personal life. I&rsquo;m prepared to work hard to achieve our goals and, having raced in SBK for many years, I know the championship and its challenges very well, although the current period further exacerbates these issues&rdquo;.  Camier&rsquo;s first experience &#39;in the field&#39; comes with the upcoming Jerez tests, scheduled to run on Thursday and Friday. These sessions will give Leon the chance to gain confidence with both his new role and the members of team HRC.  &ldquo;I&#39;ll be working alongside two very strong riders like Alvaro and Leon, and such a professional group of people, and I am confident we&rsquo;ll be able to fight for top results. We now have two days of testing at Jerez, and I really look forward to starting this new and exciting adventure&rdquo;.  Bautista: &ldquo;Curious to see the results of the work in Japan&rdquo;   The Jerez test is just around the corner, and one rider who is bound to attract attention is Alvaro Bautista, who needs to prove he is deserving of &lsquo;team captain&rsquo; status.  &ldquo;I&rsquo;m very happy to start again and curious to see what has been done during the winter period in Japan. We&rsquo;ll have some things to try so that we can make some steps forward in terms of bike setup and development. We&rsquo;ll have to see what conditions are like of course, because it&rsquo;s not easy to find ideal conditions in January. It&rsquo;s nevertheless important to provide the HRC engineers in Japan with some useful feedback. This winter I&rsquo;ve worked hard on my physical and mental training, and I&rsquo;m overjoyed about the birth of my second daughter, who arrived before the action gets underway!&rdquo;  Leon Haslam is also keen to get back to work, the Brit now a veteran of the production-derived series.  &ldquo;It&rsquo;s been a long winter, a strange one too, as we normally only really have a couple of weeks off before winter testing gets underway. It&rsquo;s been nice to have some down time with friends, but the pandemic has made things quite difficult in terms of training. I&rsquo;ve been keeping in regular contact with everyone in recent weeks and I&rsquo;m keen to see where we are in terms of our current technical situation&rdquo;.  Translated by Heather Watson  WorldSBK, Bautista: &ldquo;I&#39;ve been lucky but I deserve what I&#39;ve achieved&rdquo; 

The Brit hangs up his leathers to embark on a new adventure: &quot;It&rsquo;s a big change, but I&rsquo;m sure we&rsquo;ll be able to achieve our goals&quot;. His work will begin at the Jerez tests

WorldSBK, a new-look Honda: Camier new HRC team manager

Chi meglio di un pilota pu&ograve; capire le esigenze di un altro pilota? Deve essere stato questo il pensiero dominante in casa Honda, che ha portato alla nomina di Leon Camier come nuovo team manager del team HRC in Superbike. Una scelta certamente sorprendente, ma fino ad un certo punto: l&rsquo;inglese infatti proviene da un 2020 davvero difficile nei panni del pilota, condizionato in gran parte dai problemi fisici, che gli hanno impedito scendere in pista come portacolori del team Barni, con il quale avrebbe disputare la stagione.  Nelle ultime gare della scorsa stagione Leon &egrave; tornato nel paddock delle derivate di serie, ma nei panni di coach ed assistente di Chaz Davies, suo caro amico. Ora ecco una nuova veste per l&rsquo;oramai ex pilota, che prende il posto di Jaume Colom ed avr&agrave; il compito di coordinare al meglio le squadre di Leon Haslam ed Alvaro Bautista, chiamati a loro volta a migliorare i risultati della scorsa stagione.  Camier: &ldquo;Un grande cambiamento della mia vita personale e professionale&rdquo;   &ldquo;Sono stato un pilota Honda per diverse stagioni - racconta Leon - ed ora sono fiero che una casa come questa mi abbia voluto nuovamente con s&eacute;, per questa sfida che cambia sia la mia vita professionale che lavorativa. Sono pronto a lavorare, per raggiungere determinati obiettivi: ho corso tanti anni in SBK quindi conosco bene la categoria e le sue sfide, che in questo periodo stanno diventando ancora pi&ugrave; provanti&rdquo;.  Il primo incarico sul campo per Camier coincider&agrave; con i test di Jerez, in programma gioved&igrave; e venerd&igrave;. Per Leon sar&agrave; l&rsquo;occasione giusta per prendere confidenza con il nuovo ruolo, ed anche con tutti i membri del team HRC.  &ldquo;Avr&ograve; l&rsquo;occasione di lavorare con un gruppo molto professionale, nonch&eacute; con due piloti veloci come Leon e Alvaro, quindi sono convinto che potremo raggiungere grandi traguardi. Ora penso ai test di Jerez, e non vedo l&rsquo;ora di iniziare questa nuova ed eccitante avventura&rdquo;.  Bautista: &ldquo;Curioso di vedere i frutti del lavoro in Giappone&rdquo;     Come detto i test di Jerez sono alle porte, ed uno degli osservati speciali &egrave; senza dubbio Alvaro Bautista, che deve dimostrare di meritare i gradi di capitano all&rsquo;interno del team.  &ldquo;Sono contento di tornare in pista, cos&igrave; come sono curioso di vedere cosa &egrave; stato fatto durante l&rsquo;inverno in Giappone: abbiamo alcune cose da provare, con la quali spero di fare dei passi in avanti sotto il profilo dell&rsquo;assetto e dello sviluppo. Ovviamente il meteo sar&agrave; una variabile, dato che a gennaio potrebbero non esserci le condizioni ideali, ma sar&agrave; comunque importante raccogliere dati da inviare in Giappone. Durante l&rsquo;inverno ho lavorato sia sul mio corpo che sulla mia mente, e nel frattempo ho potuto festeggiare la nascita della mia seconda figlia, che &egrave; arrivata proprio prima che si tornasse in azione&rdquo;.  Desideroso di interrompere il proprio &ldquo;letargo&rdquo; anche Leon Haslam, oramai sempre pi&ugrave; veterano della classe regina delle derivare di serie.  &ldquo;E&rsquo; stato un inverno lungo e un po&rsquo; strano, dato che di solito passano sole poche settimane tra la fine di una stagione ed i primi test della successiva. Mi ha fatto piacere passare un po&rsquo; di tempo con amici e parenti, ma la pandemia ha reso tutto pi&ugrave; complicato, anche a livello di allenamento. Sono rimasto in contatto con il team, e sono curioso di scoprire la nostra attuale situazione tecnica&rdquo;.  SBK, furia Redding: &ldquo;Datemi la moto giusta e vincer&ograve;&rdquo; 

L&#39;inglese smette i panni da pilota, per iniziare una nuova avventura: &quot;E&#39; un grande cambiamento, ma sono sicuro di poter raggiungere gli obiettivi&quot;. I test di Jerez primo impegno nella nuova veste

SBK, Honda cambia pelle: Camier nuovo team manager HRC

Sono ormai diverse stagioni che Leon Camier, a causa dei numerosi infortuni, non riesce ad esprimere il proprio potenziale nel mondiale Superbike. Dopo gli sfortunati anni in Honda, nel 2020 avrebbe dovuto prendere parte al campionato con la Ducati Panigale V4-R del team Barni, ma un incidente durante i test ad Arag&ograve;n non gli ha permesso di correre, peggiorando ulteriormente la situazione della spalla.  Esclusiva, Bautista: &ldquo;Sono stato fortunato, ma merito quanto ho ottenuto&rdquo;  &quot;Voglio continuare a correre&quot;   &quot;Ad essere onesti, la spalla non &egrave; ancora al cento per cento -&nbsp;ha detto il pilota di Ashford a Bikesport News -&nbsp;ma i dottori mi hanno detto che mi riprender&ograve; completamente. Voglio continuare a correre e, se non dovessi pi&ugrave; trovare una sella nel mondiale, potrei anche fare ritorno nel BSB. Il livello &egrave; alto, i circuiti sono fantastici e non avrei alcun motivo per dire di no ad un&#39;offerta di qualche top team. Perci&ograve;, mai dire mai&quot;.&nbsp;  Al momento, le squadre indiziate per un eventuale ritorno di Leon Camier sono due: PBM Ducati, che al momento ha confermato il solo Josh Brookes, e il team Honda Racing UK, dove diventerebbe il compagno di squadra di Glenn Irwin. Tuttavia, la Casa giapponese sembra intenzionata a dare una moto a Ryo Mizuno, in arrivo dall&#39;All Japan Superbike, ma non &egrave; ancora stato deciso se nella classe regina o in Stock 1000.  BSB: Brad Jones e Joe Francis con PR Racing BMW nel 2021 

Il forte pilota inglese &egrave; reduce da diverse stagioni complicate nel mondiale Superbike a causa dei numerosi infortuni. Tuttavia, un eventuale ritorno nella serie britannica potrebbe dargli nuovi stimoli

SBK, Leon Camier: &ldquo;Tornare nel BSB? Mai dire mai...&rdquo;

Leon Camier, ex campione 2009 del BSB, era presente a Portimao nel box dell&rsquo;amico Chaz Davies come rider assistant al posto di Michael Laverty, altro amico del gallese, impegnato nel commento tecnico della MotoGP a Brno.  Il rider inglese aveva firmato lo scorso inverno per la compagine bergamasca ma vari infortuni, tra i quali quello alla spalla che si trascina dall&rsquo;anno scorso gli hanno impedito di guidare al meglio la sua Panigale V4R e tre settimane prima della ripartenza del Mondiale da Jerez &egrave; arrivata di comune accordo la risoluzione contrattuale con il team di Barnab&ograve;.  Leon ha rilasciato una lunga intervista a Bikesportnews nella quale parla del suo stato di salute e di quale potr&agrave; essere il suo futuro una volta completamente guarito dai problemi alla spalla.&nbsp;  &ldquo;Non so cosa aspettarmi&rdquo;&nbsp;   &ldquo;Dopo gli infortuni ho guidato di tutto -&nbsp;ha esordito Camier - Supermoto, trial, motocross, avevo ancora un po&rsquo; di dolore ma ho guidato tutto al 100% senza problemi. Al test di Misano il dolore si &egrave; fatto pi&ugrave; intenso, non riuscivo a fare cambi di direzione, spingere sul manubrio. Nonostante il dolore non ho guidato male, ero a 8 decimi da Chaz e a 1&rdquo;2 da Johnny, il primo giorno&rdquo;.  &ldquo;Pensavo fosse sopportabile ma non volevo caderci sopra un&rsquo;altra volta. Abbiamo deciso di comune accordo con il team che non fosse giusto proseguire, se non mi sentivo sicuro. Sono tornato dal dottore, pensava a un nervo urtato nelle cadute. Ho fatto un test diagnostico con iniezione di cortisone e anestetico ed il problema risale al nervo che gira intorno al Processo Coracoideo che ho rotto nella caduta&rdquo; .  &ldquo;A causa del falso legamento che passa sotto di esso, che comunque lega la spalla, la coracoide si &egrave; tirata. L&#39;impatto &egrave; solo sul nervo che va dietro l&rsquo;osso. La sua caratteristica &egrave; che &egrave; piuttosto semplice da riparare, una piccola operazione che taglia il legamento e gli d&agrave; pi&ugrave; spazio. Ma in questo momento, poich&eacute; la squadra ha deciso di smettere, non ho fretta&rdquo;.  Gli infortuni passati   Leon ha deciso di prendersi i suoi tempi, dopo due anni difficili. Un lungo calvario fatto di infortuni, che non gli ha permesso di essere abbastanza competitivo da lottare per il podio, come degli anni precedenti.  &ldquo;Onestamente, ho avuto due anni di infortuni - ha raccontato -. Mi sono davvero fatto a pezzi in questi due anni. Ho avuto anche dei piccoli infortuni, ma niente di grave. Negli ultimi due anni ho rotto due volte le costole, il polmone, l&#39;altra spalla, la gamba, il polso e questa spalla&hellip;&rdquo; &nbsp; &ldquo;Mi sono ripreso due volte. Non dormo da due anni, sinceramente non dormo. Da due ore a notte, fino a sei ore a notte al massimo. Non ne posso pi&ugrave;. Nella mia testa &egrave; come se mi stessi ritirando. Non voglio tornare subito. Se la spalla si sistema, vedr&ograve; come mi sento tra qualche mese. Se non si risolve, non torner&ograve;&rdquo;.  Il ritorno   Dopo un tentativo di rientro travagliato, il britannico non vuole saperne di rientrare per forza. E non esclude di annunciare il ritiro, qualora l&#39;infortunio alla spalla non dovesse essere pienamente superato. &nbsp; &ldquo;Se non voglio tornare anche quando il problema alla spalla &egrave; risolto, non torno. Ho avuto un paio di anni di merda. Non torno a guidare per soldi, non mi interessa niente di tutto ci&ograve;. Ritornerei solo sapendo di essere al 100%. Non torner&ograve; per guadagnarmi da vivere&rdquo;, ha puntualizzato Camier. &nbsp; &ldquo;Se torno, sar&ograve; di nuovo completamente impegnato, senza dubbio. In un certo senso non &egrave; una brutta cosa avere un po&#39; di tempo lontano da tutto, specialmente con tutta la merda che ho avuto, se voglio tornare con un aspetto nuovo, allora decider&ograve; cosa fare&quot;.  Cortese fuori dai giochi: David Salom in pole position 

Il rider inglese, ex Barni, ha rilasciato una lunga intervista parlando del suo stato di salute prima della risoluzione del contratto con il team bergamasco. E pensando al futuro, non esclude l&#39;opzione ritiro

Leon Camier: &ldquo;Se la spalla non sar&agrave; a posto, non torner&ograve;&rdquo;

Fra il Barni Racing Team e Leon Camier &egrave; arrivata la separazione consensuale: avrebbero dovuto disputare insieme la stagione 2020 del mondiale Superbike, ma il pilota britannico sembra non riprendersi dall&rsquo;infortunio alla spalla subito durante i test invernali ad Aragon e dalla successiva operazione.  Gli ultimi test svolti a Misano in giugno hanno chiarito che Leon ha bisogno di tempo per tornare al 100% della forma e il nuovo calendario del mondiale Superbike&ndash; con sei round in due mesi e mezzo &ndash; non prevede pause di recupero. Per questo, la dolorosa decisione &egrave; stata presa.  &quot;Il team Barni mi ha sempre dato fiducia...&quot;   &ldquo;&Egrave; una situazione molto spiacevole&rdquo;, ha detto Leon Camier. &ldquo;Il team aveva creduto in me nonostante fossi reduce da un infortunio, ma la caduta durante i test di Aragon davvero non ci voleva. Ho sub&igrave;to un nuovo infortunio alla spalla - non nello stesso punto, ma in uno diverso - &nbsp;e nonostante questo Barni ha continuato a darmi fiducia restando al mio fianco. A Phillip Island, quando ho provato a scendere in pista, non mi ha mai fatto pressione mettendo la mia salute al primo posto. Durante il periodo di stop a causa del Covid-19 la spalla ha beneficiato del riposo di cui aveva bisogno, e io, seguito costantemente dai medici, ho ricominciato ad allenarmi ritrovando la piena forma fisica. Guidando il Supermotard non avevo pi&ugrave; dolori alla spalla, ma durante i test di Misano di fine giugno ho ricominciato ad accusare fastidi&quot;, spiega Camier.  Krummenacher divorzia da MV e strizza l&#39;occhio a Barni  &quot;Un accordo per guarire&quot;   &ldquo;Secondo gli esperti non sembra esserci nessun danno strutturale, ma solo un problema a un nervo o un muscolo che pu&ograve; essere risolto con una fisioterapia dedicata. Il mio medico &egrave; fiducioso che tutto possa risolversi per la gara di Jerez, ma capisco che &egrave; difficile per la squadra e i suoi sponsor avere nuovamente fiducia in un parere medico dopo quello che &egrave; successo. Abbiamo trovato un accordo che d&agrave; al team la possibilit&agrave; di sostituirmi e a me il tempo per una completa guarigione. Per quanto possa essere spiacevole, gli infortuni fanno parte del nostro sport, auguro a Barni e ai ragazzi tutto il meglio. Per me &egrave; il momento di rimettermi in piena forma&rdquo;, ha concluso Camier.  Barni: &quot;Una scelta dolorosa&quot;   &ldquo;Si tratta di una scelta dolorosa perch&eacute; abbiamo sempre creduto che Camier potesse essere competitivo e crediamo che possa tornare ad esserlo, ma talvolta il mio ruolo mi impone di prendere decisioni difficili&rdquo;, ha dichiarato Marco Barnab&ograve;. &ldquo;La salute del pilota &egrave; al primo posto ed &egrave; giusto che possa prendersi tutto il tempo necessario per rimettersi in forma al 100%, io - come responsabile della squadra - devo tutelare gli interessi del team, di tutte le persone che ci lavorano e fare il meglio anche per i nostri sponsor.   &quot;Per quanto sofferta questa decisione era inevitabile, ma credo che tuteli l&rsquo;interesse di entrambe le parti. Sono altrettanto convinto che Leon possa superare questo periodo e tornare presto a mostrare il suo valore&rdquo;, ha concluso Barnab&ograve;.  Il nome del pilota che sostituir&agrave; Camier non &egrave; ancora stato annunciato, ma soltanto adesso Marco Barbab&ograve; ha la certezza che il pilota britannico non sar&agrave; a Jerez. E di certo il team-owner non impiegher&agrave; molto per decidere, considerando che il round di Jerez &egrave; alle porte.  Colpo di scena: Melandri torna a correre 

&ldquo;Guidando il Supermotard non avevo pi&ugrave; dolori alla spalla, ma durante i test di Misano di fine giugno ho ricominciato ad accusare fastidi&rdquo;, annuncia Camier, che lascia libero il team Barni di trovare un sostituto

SBK, Camier getta la spugna: &ldquo;Devo pensare a rimettermi in forma&rdquo;

Il patimento fisico accusato da Leon Camier, non in grado di guidare al meglio la Ducati del team Barni, ha costretto la formazione bergamasca di Marco Barnab&ograve; a rivedere i piani 2020, relativi alla SBK mondiale.  Chi sostituir&agrave; il pilota inglese titolare della sella? Tra i tanti nomi sentiti, quello di Randy Krummenacher sembra(va) il pi&ugrave; gettonato, specialmente dopo averlo visto in azione con la Panigale V4 R della squadra durante un test post lockdown: se aggiungiamo il recente divorzio dello svizzero da MV Agusta, i giochi erano (quasi) fatti,&nbsp;ma pare che tra le parti ci siano molti aspetti da chiarire, che impediscono al campione Supersport di cambiare. Per ora.  La logica soluzione per Barni sarebbe, quindi, Pirro, ma... anche in questo caso c&rsquo;&egrave; almeno un &ldquo;per&ograve;&rdquo;: Michele corre per il suddetto team nel Campionato Italiano Velocit&agrave; e, missione numero uno con Barnab&ograve; &egrave;... difendere il numero 1, malgrado il titolato in gara sfoggi il 51, e non solo.  Giochi di parole per spiegare come il pugliese abbia priorit&agrave; da rispettare, tra le quali rimanere pronto all&rsquo;eventuale sostituzione di corridori ufficiali della Desmosedici GP, moto di cui lui &egrave; il collaudatore diretto di Borgo Panigale. Insomma, Pirro &egrave; super impegnato e, di conseguenza, niente SBK iridata. Per ora.  A questo punto, un&rsquo;altra soluzione logica e molto valida ricade su Lorenzo Zanetti, numero 87 del team Broncos Racing nel CIV, capace di andare gi&agrave; sul podio del Mugello alla prima uscita con la Rossa messa in pista da Luca Conforti.    Perch&eacute; &ldquo;Zorro&rdquo; (come il bravissimo Andrea Minerva lo ama soprannominare in cabina di commento) costituisce una ottima scelta al posto di Camier? Almeno per due validi motivi.  In primis, Lorenzo &egrave; il collaudatore della V4 R, ne prova ed approva le parti e conosce bene la moto in configurazione mondiale. Inoltre, il bresciano &egrave; dotato di sensibilit&agrave; ed esperienza, tanto che Pirelli gli ha affidato un ruolo importante nello sviluppo degli pneumatici.  Nei diversi ragionamenti fatti, abbiamo contattato il diretto interessato: &ldquo;Mi rendo conto di come la situazione per Barni sia delicata - spiega Zanetti - perch&eacute;, purtroppo, Leon non riesce a guidare come egli vorrebbe. Essendo io collaudatore Ducati, sono pronto a partire per Jerez e Portimao: il mio rapporto con l&rsquo;azienda &egrave; stretto, conosco bene la Panigale V4 R e mi sento in gran forma. Oltretutto, ho gareggiato tante volte in Andalusia e Portogallo, non dovrei nemmeno imparare le piste. Sommando la mia esperienza sulla moto e dei tracciati, partirei avvantaggiato rispetto ad altri piloti. Fermo restando che, comunque, il mio obiettivo primario resti di correre con Broncos nell&#39;italiano e fare bene insieme&quot;.  Krummenacher - MV: un matrimonio finito e pure male  &nbsp; 

Con Leon dolorante alla spalla e non in grado di guidare la V4 R del team Barni, Lorenzo costituisce una scelta logica per la Casa di Borgo Panigale

Zanetti, un valido candidato alla sostituzione di Camier

Randy Krummenacher divorzia da MV Augusta, dopo un matrimonio durato solo un round 2020, quello di Phillip Island, peraltro non felice, perch&eacute; concluso con una caduta.  La Supersport&nbsp;- se lo svizzero non trova un&#39;altra sella di categoria - perde il numero 1, ed &egrave; un danno di immagine, oltre che di caratura per la griglia dei piloti. Randy, tuttavia, potrebbe correre gi&agrave; a Jerez, ma in Superbike. Con chi e su quale moto? Con il team Barni Ducati, che gli ha fatto provare la Panigale V4 R in un test post pandemia.  Del resto, Leon Camier non ce la fa. I tanti infortuni rimediati ed il dolore residuo alla spalla gli stanno suggerendo di fermarsi. Forse, per sempre: &quot;C&#39;&egrave; qualcosa che non va, non posso guidare al mio livello n&eacute; sfruttare la moto. Con l&#39;aiuto dei medici cercher&ograve; di capire cosa sta accadendo&quot; ha ammesso l&#39;inglese dopo le prove di Misano.  Sono diversi i corridori candidati alla sella di Marco Barnab&ograve;, ma Randy resta il pi&ugrave; indiziato, perch&eacute; forte, veloce e gi&agrave; esperto di Superbike, stagione disputata con Puccetti e la Ninja nel 2017. L&#39;iridato della 600 ha gareggiato anche in 125 e Moto2 e, conoscendolo, avr&agrave; una grossa voglia di riscatto. Esattemente come il team Barni, partito quest&#39;anno con velleit&agrave; importanti.  Randy Krummenacher e MV Agusta, un matrimonio durato poco e niente 

Lo svizzero, campione in carica della Supersport 600, lascia ufficialmente il team Reparto Corse e la F3 675. Gli indizi lo portano in Superbike con Ducati, in sostituzione di Leon Camier

Krummenacher divorzia da MV e strizza l&#39;occhio a Barni

Ci ha creduto fino all&rsquo;ultimo, Leon Camier: invece le sue condizioni fisiche non gli hanno consentito di prendere il via nel primo round del mondiale Superbike, in Australia.  La decisione &egrave; arrivata alla vigilia della Superpole, quando Leon Camier &egrave; arrivato dolorante dopo le prove del venerd&igrave;.  Il pilota inglese risente ancora dei postumi dell&rsquo;operazione ai legamenti della spalla sinistra subita il 24 dicembre dello scorso anno dopo l&rsquo;infortunio durante i test di Aragon e, nonostante tutti gli sforzi fatti per recuperare ed essere presente all&#39;apertura della stagione 2020, non ha preso parte n&eacute; alla Superpole n&eacute; alla gara di questa mattina, e non sar&agrave; al via neanche domani.  La cosa giusta   &ldquo;Sono davvero deluso di non poter correre e voglio scusarmi con tutta la squadra&rdquo;, ha detto Camier. &ldquo;Ho fatto di tutto per essere pronto per questo fine settimana, ma non &egrave; stato sufficiente. Ovviamente continuer&ograve; a lavorare per essere al 100% nella prossima gara, ma &egrave; una valutazione che dobbiamo fare di settimana in settimana. E&#39; stata una decisione difficile, ma per ora abbiamo deciso che non correre era la cosa giusta da fare&quot;.  &ldquo;Questa mattina Leon aveva ancora dolore dopo le prove di ieri e correre in queste condizioni era troppo pericoloso&rdquo;, ha commentato Marco Barnab&ograve;, team principal. &ldquo;Naturalmente siamo molto dispiaciuti perch&eacute; essere qui &egrave; stato un grande sforzo per noi; quando Leon era tornato in pista a Portimao ero fiducioso che avrebbe potuto recuperare e, anche senza essere al 100%, credevo che correre non sarebbe stato un problema. Vista la situazione dopo le prove libere, per&ograve;, abbiamo deciso di evitare qualunque possibilit&agrave; di aggravare la situazione e lasciare che il pilota si ristabilisca al 100% per le prossime gare&rdquo;, ha concluso Barnab&ograve;.  SBK Australia: Toprak vince la prima 

&ldquo;Ho fatto di tutto per essere pronto per questo fine settimana, ma non &egrave; stato sufficiente.&nbsp;Abbiamo deciso che non correre era la cosa giusta&rdquo;, dichiara il pilota del Team Barni &nbsp;

SBK, Camier si ferma: &ldquo;Sono deluso, mi scuso con la squadra&rdquo;

Niente da fare: Leon Camier ha dovuto gettare la spugna dopo aver provato a impugnare di nuovo il manubrio della Ducati V4R del team Barni: avrebbe voluto scendere in pista a Portimao, sulla moto che ora &egrave; nelle mani del suo sostituto Sandro Cortese, ma non ci &egrave; riuscito. Troppo forte il dolore, e troppo limitati i movimenti. L&rsquo;intervento si &egrave; svolto lo scorso 24 dicembre, ma non si vedono grandi progressi.  Test rimandato  &ldquo;Ho perso molta massa muscolare, i muscoli e i tendini sono infiammati. Sabato, quando sono salito in moto, pensavo di poter provare&rdquo;, ha spiegato Leon Camier a Speedweek.com. &ldquo;Ma sarebbe stato inutile. Ho parlato con i miei medici e il team: siamo tutti d&#39;accordo sul fatto che guidare non ha senso finch&eacute; non riesco a farlo al mio livello normale. Altrimenti rischio di peggiorare. Non &egrave; come un osso rotto che quando si salda non ti d&agrave; pi&ugrave; problemi. &Egrave; pi&ugrave; saggio tornare quando sar&ograve; di nuovo in forma. Non vorrei fare come Ben Spies, che &egrave; tornato troppo presto e non ha mai risolto i suoi problemi&hellip;&rdquo;.  La spalla peggiora   Camier si &egrave; fatto una cultura sulla spalla. &ldquo;&Egrave; complicata ed &egrave; dolorosa. Ci sono tanti piccoli muscoli che devono funzionare tutti correttamente ed essere bilanciati&rdquo;, spiega Camier. &ldquo;Sebbene l&#39;infortunio non sia stato cos&igrave; grave come la prima volta, non mi sono ancora ripreso. Ho bisogno di pi&ugrave; tempo. Immediatamente dopo l&#39;operazione avevo un buon raggio di movimento, ma ora sta peggiorando. Pi&ugrave; faccio, peggio sto. Ora devo cercare di mantenere la calma in modo che l&#39;infiammazione scompaia&hellip;&rdquo;.  &ldquo;Il mio obiettivo &egrave; tornare in pista a Phillip Island. Al momento penso che dovrei farcela&rdquo;, conclude Camier.  Phillip Island &egrave; lontana ma non troppo: i test saranno nel weekend del 24 e 25 febbraio a Phillip Island e il debutto della stagione &egrave; fissato per il weekend successivo.  Se mai Camier non dovesse farcela, sembra che il team Barni abbia pronto il &quot;piano B&quot;.  SBK: Quasi tutti i team a Portimao, tranne KRT 

Il pilota del team Barni ha provato a scendere in pista a Portimao. &ldquo;Ho troppo dolore. Sarebbe inutile guidare finch&eacute; non torno al mio livello&rdquo;, ha detto

SBK, Camier: &ldquo;La spalla sta peggiorando, test rimandati&rdquo;

Sandro Cortese non andr&agrave; a Jerez &ldquo;tanto per...&rdquo;. Il tedesco effettuer&agrave; i test SBK con Barni &ldquo;tanto per!&rdquo;. La differenza dov&rsquo;&egrave;? Semplice: il due volte campione del Mondo - Moto3 e Supersport - girer&agrave; in Spagna s&igrave; per sostituire l&rsquo;infortunato e titolare Leon Camier, ma non solo.  Le intenzioni (celate, ma non pi&ugrave; di tanto) di Sandrino sono altre: partecipare a tutto il campionato 2020. Infatti, prima di firmare con il britannico, la squadra di Marco Barnab&ograve; era a stretto contatto con il calabro - germanico, che non aveva impressionato positivamente nel suo primo anno con la Yamaha del team GRT.  Cortese si aspettava una erogazione della potenza pi&ugrave; aggressiva e appuntita, invece, la caratteristica della R1 M consisteva in un propulsore pi&ugrave; elastico, dal range di utilizzo ampio e sfruttabile: come aveva notato anni fa Van Der Mark: &ldquo;Inutile tirarle il collo con il gas, meglio guidare puliti e senza forzare&rdquo;. L&rsquo;opposto della 600. Questo aspetto, insieme ad altri dettagli di non poco contro, tra cui quello economico, hanno fatto desistere il trentenne di Ochsenhausen in fase di negoziazione con Ten Kate.  Sappiamo tutti che Dorna abbia voluto fortemente un round in terra tedesca, inserendolo in piena estate; Oschersleben torna in SBK e lo fa senza un rappresentate locale? Giammai. Ecco perch&eacute; pi&ugrave; di un &ldquo;ente&rdquo; desidererebbe vedere il nome di Sandro sempre nei fogli PDF della entry list. E lui stesso, dal canto suo, gradirebbe davvero entrare nell&rsquo;orbita Ducati, moto e azienda che affascina qualsiasi pilota.  Attendendo che Camier guarisca bene - ultimamente, Leon ha avuto pi&ugrave; punti di sutura di quelli in classifica - Barni ha gi&agrave; pronto un piano B che, viste le considerazioni appena elencate, potrebbe diventare la prima opzione. Per la gioia dello sponsor Liqui Moly, che sostiene Sandrino nel suo percorso di carriera.  SBK: nuovo intervento per Camier, saltano i test 

Sandro entra nel team Ducati Barni ed ambisce ad un posto fisso nella SBK 2020

Cortese sostituto di Camier (solo?) nei test di Jerez

Non ci sar&agrave; Leon Camier nei test della Superbike in programma mercoledi 29 e giovedi 30 maggio a Misano. Al posto del pilota britannico il team Moriwaki Honda Althea ha chiamato Xavi Fores e Yuki Takahashi. I due saranno al fianco dell&#39;altro pilota titolare, Ryuichi Kiyonari.  FORMA - Xavi Fores, &egrave; titolare del team Honda UK nel British Superbike, e sta attraversando un buon momento di forma. Tre piloti presenti dunque schierati da HRC per i test che saranno utili al programma di sviluppo della Fireblade. Le cose finora non sono andate come speravano e Honda vuole invertire la rotta quanto prima.  RIENTRO - Leon Camier &egrave; ancora alle prese con i problemi ai legamenti della spalla sinistra, conseguenza dell&#39;infortunio subito durante la Superpole di Imola. Non si &egrave; resa necessaria un&rsquo;operazione, ma il pilota deve ancora riposare senza ulteriori sforzi. Leon spera di esserci in vista della prossima gara di Jerez dell&rsquo;8-9 giugno. 

Per il britannico ancora riposo dopo l&#39;infortunio ai legamenti della spalla sinistra patito a Imola.

Honda, Camier salta i test di Misano: al suo posto Fores e Takahashi

Da oggi la Superbike torna a girare in pista a Phillip Island per l&#39;ultima sessione di test prima dell&#39;inizio del campionato (22-24 febbraio), ma ieri i riflettori in Australia erano tutti puntati sullo &ldquo;svelamento&rdquo; del nuovo team Moriwaki Althea Honda che ha presentato il suo progetto per questo 2019, e ovviamente i suoi piloti di punta, Leon Camier e Ryuichi Kiyonari.    NOVITA&#39; - Ma la vera guest star della serata &egrave; stata senza dubbio lei, la nuova Honda CBR1000RR con una livrea rossa fiammante e dei tocchi di bianco e blu con una punta di giallo, il tutto nel classico stile HRC. Quella del 2019 per la casa giapponese sar&agrave; una sfida del tutto nuova in Superbike, un nuovo inizio che andr&agrave; a rimpiazzare il vecchio sodalizio con il team olandese Ten Kate risoltosi con non poche polemiche per fare spazio al team Althea che vedr&agrave; al comando come da sempre Genesio Bevilacqua.  LE DICHIARAZIONI &ndash; E proprio Bevilacqua, che far&agrave; da team manager alla squadra, &egrave; intervenuto durante la presentazione:&rdquo;questo nuovo progetto &egrave; molto importante per me. Insieme a Honda e Moriwaki formiamo un dream team e io sono onorato di essere il team manager di questa squadra. L&#39;impegno che HRC sta mettendo in questo progetto ci spinge tutti a fare del nostro meglio, la sfida che andremo ad affrontare non sar&agrave; facile ma faremo il massimo.&rdquo;  LA PAROLA AI PILOTI - Intanto, da oggi i due piloti scenderanno in pista a Phillip Island dove ci sar&agrave; il primo banco di prova per questo team che fino ad adesso non aveva partecipato n&eacute; ai test di Jerez, n&eacute; a quelli di Portimao, rimanendo avvolto nel mistero.  &ldquo;Sar&agrave; utile l&rsquo;uscita in pista con i nostri rivali &ndash; commenta Leon Camier durante la presentazione - per capire a che punto siamo. Ci aspetta molto lavoro da fare, la moto &egrave; stata sviluppata in diversi campionati e siamo pronti per la sfida. Il nostro obiettivo principale &egrave; quello di migliorare gara dopo gara, abbiamo un buon potenziale e sono impaziente di vedere che cosa riusciremo a fare.&rdquo;  Molto motivato anche l&#39;altro pilota Ryuichi Kiyonari:&ldquo;sono eccitato da questa opportunit&agrave; di tornare nel World Superbike e ringrazio Honda, Moriwaki e Althea di aver puntato su di me. Molte cose sono cambiate dall&rsquo;ultimo campionato a cui ho partecipato, nel 2009, e penso che il livello sia molto pi&ugrave; alto adesso perch&eacute; ci sono piloti molto veloci. Detto questo, negli ultimi anni ho lavorato sodo e spero di continuare a crescere in questa stagione sviluppando la moto con l&#39;aiuto del mio nuovo team. Sono motivato e credo che insieme otterremo ottimi risultati&rdquo;. 

Ieri la presentazione ufficiale in Australia e da oggi via agli ultimi test prima del campionato

SBK: il team Moriwaki Althea Honda svela i suoi colori

Dopo un anno difficile, nel quale ha ricoperto quasi esclusivamente il ruolo di sostituto di piloti infortunati, ad inizio 2015 Leon Camier &egrave; entrato a far parte della squadra ufficiale MV Agusta nel Mondiale Superbike. Il ventottenne pilota inglese, ex campione del BSB, si &egrave; dimostrato una scelta azzeccata per il costruttore italiano, intento a sviluppare la nuova F4 con specifiche da Mondiale Superbike. Nonostante le difficolt&agrave;, in pi&ugrave; di un occasione, il pilota originario di Ashford, paesino nel Kent, si &egrave; fatto vedere nelle posizioni che contano.  &ldquo;Ad inizio stagione abbiamo fatto dei miglioramenti enormi ed anche piuttosto rapidamente&rdquo;, ha detto Camier. &ldquo;Questo &egrave; stato fonte di grande fiducia, anche perch&eacute; non mi aspettavo che la moto sarebbe stata cos&igrave; competitiva all&rsquo;inizio. Purtroppo abbiamo avuto qualche problemino che non ci ha permesso di capitalizzare quando ne avevamo l&rsquo;opportunit&agrave;. La cosa frustrante &egrave; che ci vorr&agrave; un po&rsquo; di tempo per ovviare a questi problemi, probabilmente riusciremo a portare qualcosa tra qualche gara ma la vera soluzione credo arriver&agrave; l&rsquo;anno prossimo. Ad ogni modo sono felice dei passi avanti compiuti, sebbene ci sia ancora tanto lavoro da fare. &Egrave; un progetto nuovo per la squadra e in un qualche modo la prima &lsquo;vera&rsquo; stagione con impegno totale".  Il britannico invita ad essere realisti.  &ldquo;Con un po&rsquo; di risorse in pi&ugrave; e qualche cambiamento le cose potrebbero andare molto meglio. Il problema &egrave; che la ricerca di maggiore potenza porta inevitabilmente ad altri problemi. Non &egrave; sempre facile ovviare ad un inconveniente, perch&eacute; le modifiche possono crearne altri. La parte pi&ugrave; difficile &egrave; trovare quei decimi extra, specialmente nel confronto con gli altri costruttori, che hanno pi&ugrave; esperienza nella competizione&rdquo;.  Lavorare con un costruttore pi&ugrave; piccolo ha comunque i suoi vantaggi.   &ldquo;MV &egrave; che un&rsquo;azienda molto pi&ugrave; dinamica rispetto ai costruttori pi&ugrave; grandi", spiega Camier. "I ragazzi che lavorano in fabbrica sono al centro di tutto e Giovanni Castiglioni non manca di venire a qualche gara. Lui &egrave; il motore di tutto questo impegno e la ragione principale per cui credo che questo progetto possa avere successo anche in un tempo relativamente breve. Ovvio che non si pu&ograve; vincere il titolo da un giorno all&rsquo;altro, ma le cose miglioreranno sicuramente. Lui non ama perdere tempo ed ha il giusto approccio alle corse&rdquo;.  Camier sente che sta dando il giusto contributo alla squadra su pi&ugrave; di un livello: il difficile percorso dello scorso anno, con tutte le difficolt&agrave; di non avere un &lsquo;posto fisso&rsquo;, lo ha rafforzato .  &ldquo;Ho sempre avuto un feeling particolare con le moto&rdquo;, dice. &ldquo;Ho corso in classi diverse e con moto molto differenti e questo mi ha permesso di fare tanta esperienza. Al tempo stesso sono comunque abbastanza giovane ed ho la motivazione a far bene. &Egrave; molto importante conoscere il comportamento dlla moto, specialmente per quanto concerne l&rsquo;elettronica, per mettere sulla giusta strada i tecnici. Un feedback sbagliato pu&ograve; costare molto.  &ldquo;Il mio livello di guida &egrave; certamente buono, ma credo che anche ai tempi di Aprilia e Suzuki non andavo male. Tutto ci&ograve; che &egrave; successo l&rsquo;anno scorso, con i continui cambiamenti e la mancanza di una moto fissa, mi ha reso pi&ugrave; forte mentalmente e per questo credo che ora sono pi&ugrave; forte. Con un paio di modifiche alla moto credo che riusciremo a fare bene, al momento giusto&rdquo;, conclude Leon Camier.

"Non &egrave; sempre facile ovviare ad un inconveniente, perch&eacute; le modifiche possono crearne altri", dice Camier. "La vera soluzione arriver&agrave; l'anno prossimo"

SBK, Camier: 'Sono l'uomo giusto per MV Agusta!'

  Leon Camier diventer&agrave; il terzo pilota inglese della griglia di partenza della MotoGP: esordir&agrave; nella classe regina in questo fine settimana a Indianapolis al posto dell&rsquo;infortunato Nicky Hayden nel team Drive M7 Aspar.  Con Hayden convalescente dopo l&rsquo;intervento chirurgico al polso destro, sar&agrave; Leon Camier ad affiancare Hiroshi Aoyama sulla Honda RCV1000R per i round di Indianapolis e di Brno. Inizia cos&igrave; la seconda parte della stagione, con il pilota inglese &ndash; 28 anni luned&igrave; prossimo &ndash; che in realt&agrave; doveva iniziare quest&rsquo;anno l&rsquo;avventura con IodaRacing Project, prima delle difficolt&agrave; dovute alla perdita dello sponsor.  Farai il tuo debutto in MotoGP a Indianapolis. Come ti senti?  "Sono entusiasta! La cosa pi&uacute; bella che poteva capitarmi! Non mi aspetto nulla, ho solo da imparare. Per me sar&agrave; tutto nuovo: il team, la moto, le gomme e i freni, per non parlare della pista. Ad esser onesti, si tratta di una grande sfida!"  Come sono andate le cose con Aspar?  "Una volta sfumata l&rsquo;occasione con Ioda, sono salito sulla BMW Superbike dopo l&rsquo;incidente di Sylvain Barrier. Ho fatto solo poche gare, ma mi sono trovato bene. Terminata l&rsquo;esperienza, c&rsquo;&egrave; stato un primo contatto telefonico con Aspar, sapevano che ci poteva esser un problema col polso di Nicky: dovevo tenermi pronto nel caso lui non ce l&rsquo;avesse fatta a correre. Poi lui ha deciso di operarsi e mi hanno chiamato".  Hai un obiettivo preciso per questo weekend?  "Al momento nessuno. Prendo tutto come viene, proprio perch&eacute; sar&agrave; tutto nuovo e sconosciuto per me. Lo imparer&ograve; strada facendo, nelle qualifiche, nel warm-up e cos&igrave; via. Sono certo di poter migliorare. Molti piloti vengono dalla Superbike, e si sono presi quasi un anno per imparare; a me toccher&agrave; farlo gi&agrave; nelle prime curve [ride]!"  Nicky Hayden potrebbe anche non farcela per Brno, e tu potresti ritrovarti anche a gareggiare nel Gran Premio di casa a Silverstone...  "Sarebbe un sogno per me! Ma non auguro nulla di male a Nicky; so bene quanto &egrave; frustrante non poter correre e vedere qualcun altro in sella alla tua moto, anche se per una circostanza temporanea. Nell&rsquo;ambiente del paddock Nicky &egrave; rispettato, ma in realt&aacute; mi piacerebbe tantissimo correre nel mio Gran Premio di casa".  &Egrave; troppo presto per parlare del futuro?  &ldquo;Non sono interessato a entrare in MotoGP senza una soluzione competitiva. Lo stesso vale per il Mondiale Superbike. La strada verso cui si stanno dirigendo i regolamenti &egrave; quella di avvicinare le prestazioni delle moto; a quanto vedo anche la MotoGP sta andando in questa direzione, avvicinando le moto davanti a quelle di met&agrave; schieramento. Le mie opzioni sono tutte aperte al momento. Nel Mondiale Superbike tutti inizieranno a discutere del 2015 solo a partire dal prossimo mese, vedr&ograve; cosa mi si presenter&aacute;".  Hai parlato con qualche team MotoGP per una sella nel 2015?  "Ci sono stati dei contatti ma adesso aspettiamo e vediamo cosda si muove. Siamo solo all&rsquo;inizio ed &egrave; veramente troppo presto per discutere e valutare in questo momento".  

Il pilota inglese esordir&agrave; nella classe regina questo fine settimana a Indianapolis al posto dell&rsquo;infortunato Nicky Hayden nel team Drive M7 Aspar

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