        Il team Renzi Corse ha confermato Livio Loi come proprio pilota per la stagione 2021 del Campionato Italiano Velocit&agrave; nella classe Supersport 600. Per il giovane belga classe '97 si tratter&agrave; della prima stagione completa in questa categoria, dopo aver esordito lo scorso anno negli ultimi due round stagionali proprio sulla Kawasaki della compagine capitanata da Stefano Renzi. "Crediamo che la continuit&agrave; e l'affidabilit&agrave; possano fare la differenza -&nbsp;ha detto il team manager -&nbsp;e per questo abbiamo voluto confermare per intero la squadra. Loi ci ha fatto una buona impressione lo scorso anno e possiamo essere competitivi in questo campionato. Dobbiamo fare dei test per metterlo nelle giuste condizioni visto che gli manca un po' di esperienza su questa moto, ma siamo sicuro di poter disputare una buona stagione". ELF CIV: Nicola Settimo passa in SSP600 con il team Rosso Corsa Loi: "Punto ai primi tre posti"  L'ex pilota del mondiale Moto3, vincitore del Gran Premio di Indianapolis del 2015, non ha nascosto le proprie ambizioni: "Sono molto contento di poter continuare a gareggiare per Renzi Corse. Mi sono allenato duramente per arrivare al top della forma e continuer&ograve; la mia preparazione con dei test in Spagna. In campionato mi aspetto di giocarmi costantemente i primi tre posti". Inoltre, il team Renzi Corse godr&agrave; anche quest'anno del supporto del quattro volte campione italiano Stefano Cruciani, che svolger&agrave; il ruolo di direttore sportivo. ELF CIV: Luca Agostinelli in PreMoto3 con il M&amp;M Racing Team       

Il pilota belga disputer&agrave; la stagione 2021 nel contesto tricolore in sella alla Kawasaki della squadra capitanata da Stefano Renzi, con cui ha preso parte lo scorso anno ai round di Imola e Vallelunga

ELF CIV: Livio Loi prosegue in SSP600 con Renzi Corse

Vincere a Indianapolis, nel tempio americano della Velocit&agrave;, non &egrave; da tutti: Livio Loi ci &egrave; riuscito e almeno in questa graduatoria &egrave; a pari merito con fenomeni come Valentino Rossi, Casey Stoner e Jorge Lorenzo. A differenza loro, per&ograve; il belga non si &egrave; pi&ugrave; ripetuto su nessuna altra pista. E sebbene non corra in Moto3 da quasi due anni la speranza del bis &egrave; intatta. Anche perch&eacute; Livio ha tutto sommato soltanto 23 anni. Anche se ha gi&agrave; compiuto un passo importante nella vita.&nbsp;  &quot;Sono diventato pap&agrave; il 29 agosto - dice - l&rsquo;abbiamo chiamato Mattia-Silvio, anche perch&eacute; io mi sento italiano: il mio pap&agrave; &egrave; sardo, mia mamma spagnola. Mia moglie Mien &egrave; invece mezza italiana e mezza tunisina. Il bimbo ha un po&rsquo; di tutto&quot;.&nbsp;&nbsp; &nbsp; A casa che lingua parlate?&nbsp;  &quot;Italiano, spagnolo e fiammingo&quot;.&nbsp;  Dove risiedete?&nbsp;  &quot;A una decina di chilometri da Zolder. Ho un paio di lavori: il principale &egrave; la lucidatura di auto nuove, mi chiamano quando ne arrivano, vado l&igrave;, le faccio splendere ed emetto fattura. In pi&ugrave; mi dedico alla compravendita di auto&quot;.&nbsp;  E le moto?&nbsp;  &quot;Per il momento nulla, anche se mi sono comprato una Vespa 300 per farci qualche giretto. Mi prender&ograve; una Mille, per allenarmi, sto valutando di correre nell&rsquo;Endurance o nella Supersport 600&quot;.&nbsp;  Se dico Indianapolis del 2015 cosa ti viene in mente?&nbsp;  &quot;La vittoria in Moto3, una delle cose pi&ugrave; belle della mia carriera. Non avrei voluto vincere in quella maniera ma alla fine ho vinto ed &egrave; ci&ograve; che importa&quot;.&nbsp;  Perch&eacute; una delle pi&ugrave; belle? Non &egrave; stata la pi&ugrave; bella?&nbsp;  &quot;Sinceramente trovo pi&ugrave; bello il secondo posto nel GP Australia del 2017 a tre decimi da Joan Mir. Meno di un mese e mezzo prima mi ero rotto la clavicola a Misano, ero all&rsquo;80%. E ho smentito tutti quelli che dicevano che non ottenevo risultati sotto pressione&quot;.&nbsp;  Il weekend a Indy fu particolare: 20&deg; in FP1, 28&deg; in FP2, poi 11&deg; in FP3 ma soltanto 26&deg; in qualifica.&nbsp;  &quot;S&igrave;, fu strano, un fine settimana in salita, non andava tutto bene, c&rsquo;erano problemi con il set up, ma poi trovammo la strada, anche se in griglia ero molto indietro. La gara fu dichiarata bagnata e noi andammo contro corrente&quot;.&nbsp;&nbsp;  Chi fece le scelte?&nbsp;  &quot;Il team mi chiese un&rsquo;opinione e io dissi che era possibile correre con le gomme da asciutto. Riuscirono a montarle quando mancavano 10 secondi per andare in pista&quot;.&nbsp;  Una scelta indovinata.&nbsp;  &quot;S&igrave;, dopo il primo giro ero 10&deg; e al quarto passai in testa. Quello dopo ancora avevo gi&agrave; 16 secondi di vantaggio. Dalla tabella di segnalazione in un momento vidi che avevo 18 secondi, in un altro 20, poi in un altro ancora 8 secondi. Forse avevo sbagliato pit board o forse avevano messo un altro numero, ma in quell&rsquo;istante mi domandai cosa stesse succedendo, possibile che mi rimontassero?&quot;.&nbsp;&nbsp;  Invece il tuo vantaggio continuava a crescere.&nbsp;  &quot;Fu una bella gara, che divenne difficile quando arrivai sui doppiati perch&eacute; facevano la loro gara. Dovevo stare attento, anche perch&eacute; non ho avuto tanta fortuna in carriera. Per il resto mi sentivo bene con le gomme da asciutto. Pensavo: &#39;La posso vincere ma sicuramente visto che sono io qualcosa andr&agrave; male&#39;&rdquo;.&nbsp;  Perch&eacute; quest&rsquo;idea?&nbsp;  &quot;Perch&eacute; altre volte era andata cos&igrave;. Nella Rookies Cup del 2012, ad Arag&oacute;n, fu una gara simile. Ero ultimo ma passai tutti e all&rsquo;ultimo giro avevo un vantaggio di cinque secondi quando si spense la moto, per un problema elettronico. Era stata una gara bellissima, impossibile da perdere. Pensavo che sarebbe accaduto qualcosa di simile&quot;.&nbsp;  Per fortuna a Indianapolis hai vinto, con 38 secondi di vantaggio su John McPhee.&nbsp;  &quot;Soltanto una volta superato il traguardo mi rilassai. Purtroppo per&ograve; in quell&rsquo;occasione non c&rsquo;erano n&eacute; mamma n&eacute; pap&agrave;, che venivano spesso alle gare&quot;.&nbsp;&nbsp;  Sul podio cosa provasti?&nbsp;  &quot;Ancora non mi era entrato in testa il successo, soltanto quando sentii al telefono la mia famiglia realizzai di aver vinto&quot;.&nbsp;&nbsp;    Come si festeggi&ograve;?&nbsp;  &quot;Niente, perch&eacute; quella notte avevamo il volo. Ma a casa ricevetti una grande accoglienza, ci stavano aspettando tutti, famiglia e amici&quot;.&nbsp;&nbsp;  Com&rsquo;era la tua Honda?&nbsp;  &quot;Avevamo spesso problemi enormi a scalare le marce. Il cambio non funzionava. Si sentiva gi&agrave; nei primi giri ma nel team non mi ascoltavano, pensavano che fossi io a sbagliare qualcosa. Ma io sono un pilota e scalare non &egrave; un&rsquo;operazione complicata. Per&ograve; non era un problema della moto&quot;.&nbsp;&nbsp;  In che senso?&nbsp;  &quot;Quando nel 2017 sono passato al Team Leopard e ho spiegato il problema, mi hanno risposto subito che avrebbero rimediato. Il problema non si &egrave; pi&ugrave; riproposto&quot;.&nbsp;&nbsp;  Il biennio con RW Racing ti riserv&ograve; altre soddisfazioni dopo Indy.&nbsp;  &quot;Fui quinto a Silverstone: anche l&igrave; partivo molto indietro, addirittura 32&deg;. E in Giappone feci due giri in seconda posizione e due in terza, poi caddi, un high side. Nel 2016 invece fui quinto in Australia&quot;.&nbsp;&nbsp;  Alti e bassi anche in Leopard.&nbsp;  &quot;La prima parte della stagione non &egrave; stata positiva, la moto non era facile, mentre il mio compagno Joan Mir ha subito trovato il feeling giusto. Forse per il mio peso, 56-57 kg, mentre oggi sono a 62, non ero a mio agio. Ma nel team mi dicevano di stare tranquillo che avrebbero lavorato per risolvere il problema. E cos&igrave; &egrave; stato&quot;.&nbsp;&nbsp;  Quando &egrave; arrivata la svolta?&nbsp;  &quot;Al Sachsenring, dove ho fatto settimo. A Brno ero quarto in FP3 e nono in qualifica, poteva essere una gara buona ma sotto la pioggia ho fatto proprio schifo. Poi in Austria ho perso il podio per otto millesimi e a Silverstone ero nel gruppo di testa, sono stato anche al comando ma quando hanno dato la bandiera rossa per la caduta di Guevara hanno preso la classifica del giro precedente: sesto, anche se nel frattempo ero tornato secondo&quot;.&nbsp;&nbsp;  A Misano sei caduto in qualifica.&nbsp;&nbsp;  &quot;Rompendomi la clavicola, cos&igrave; ho saltato Arag&oacute;n, ma poi ho ottenuto un secondo posto in Australia e un quarto in Malesia. Sembravamo vicini al rinnovo, Leopard mi voleva tenere ma la Dorna non ha concesso una terza moto e cos&igrave; sono andato in Avintia per correre con la KTM: un anno brutto, soltanto otto gare&quot;.&nbsp;&nbsp;  Nel 2019 hai corso una gara del CIV e tre nella Supersport 300 iridata.&nbsp;  &quot;Ero fermo da quasi un anno e nel Mondiale i migliori team sono organizzati come quelli dei GP. All&rsquo;italiano per&ograve; ho vinto, ma dato che non mi servivano i punti non risultiamo in classifica&quot;.&nbsp;  E quest&rsquo;anno, cosa avresti fatto, senza lo stop?&nbsp;  &quot;C&rsquo;erano varie opzioni, persino il ritorno in Moto3. Una settimana prima del Qatar sembrava dovessi correre ma &egrave; andato tutto storto. Ora, complice il coronavirus, mi dedico al lavoro&quot;.&nbsp;  Cosa ti &egrave; mancato per raccogliere risultati migliori? Soldi, sponsor o contatti?&nbsp;  &quot;Tutto insieme, un po&rsquo; di sorte, non aver fatto pi&ugrave; gare con Leopard. Ho sempre avuto il talento, in testa so che posso vincere, ritorner&ograve; a farlo, se mi daranno l&rsquo;opportunit&agrave;&quot;.&nbsp;&nbsp;  A 23 anni quali sbocchi vedi?&nbsp;  &quot;Lascer&ograve; il lavoro soltanto per cercare di vincere, non torno in Moto3 o Moto2 per starci ma soltanto per belle opzioni. Correre per partecipare non mi interessa. Il problema &egrave; che ci sono troppi che pagano 400 o 500mila Euro per fare una stagione e sapendo di non lottare per la vittoria. Somme assurde e qui in Belgio gli sponsor non ci sono. Ci sono piloti che sborsano sempre di pi&ugrave; e che si ritroveranno a fine carriera senza aver guadagnato nulla&quot;  Lorenzo: &ldquo;Volevo davvero correre&hellip; ma sono sollevato&rdquo; 

L&rsquo;italo-belga racconta il successo in Moto3:&nbsp;&quot;la gara venne dichiarata bagnata, ma smise di piovere ed ebbi il coraggio di montare le gomme da asciutto. Scattai dalla nona fila ma dopo 4 giri ero gi&agrave; primo!&quot;

Livio Loi:&nbsp;&ldquo;Correre per partecipare non mi interessa&rdquo;

 A Termas de Rio Hondo Bastianini &egrave; il migliore della FP1, alfiere del team Gresini Moto3. Le buoni condizioni della pista sotto un cielo nuvoloso hanno caratterizzato le prime libere della cilindrata pi&ugrave; bassa. Nelle fasi iniziali non tutti i piloti escono in pista e i primi a girare sono i portacolori Red Bull KTM Brad Binder e Bo Bendsneyder seguiti da Romano Fenati, Sky Team VR46.  Primi passaggi per prendere confidenza con la pista e scaldare le gomme, a meno 30 minuti dalla fine la tabella tempi &egrave; dominata da Enea Bastianini; si procede in gruppo con vari allunghi per tentare il giro veloce. L&rsquo;italiano &egrave; seguito da Livio Loi, RW Racing e Fabio Quartararo, Leopard Racing. La vetta della classifica provvisoria viene raggiunta poi da Niccol&ograve; Antonelli, Ongetta-Rivacold e ripresa subito dal numero 33 con i due che si inseguono nei crono giro dopo giro. Terzo &egrave; Andrea Locatelli, Leopard Racing, a 0.541s dal primo.  Dopo&nbsp; i primi 20 minuti nelle prime cinque posizioni ci sono Antonelli, Bastianini, Locatelli, Binder e Quartararo con l&rsquo;ultimo a meno di un secondo dal primo.  Loi segna i migliori intertempi in lotta con Binder, il belga sale in terza piazza mentre il sudafricano conquista la vetta della classifica a meno 15 minuti dalla fine, posizione soffiatagli da Bastianini dopo qualche giro con il tempo di 1:53.661s.  Quando mancano cinque minuti, Loi scivola al settimo posto con primo Bastinanini, il numero 11 poi recupera e si attesta in seconda posizione. Ci prova Jorge Navarro, Estrella Galicia 0.0, ma per il momento &egrave; solo sesto. Maria Herrera, MH6 Laglisse alla fine sar&agrave; settima.  L&rsquo;italiano di Gresini Racing tiene la vetta della FP1&nbsp;con alla fine Loi secondo e terzo Binder, seguono Navarro e Locatelli.  Qui per i risultati delle FP1.  

In Moto3 l&rsquo;italiano di Gresini Racing tiene la vetta della FP1 con alla fine Loi secondo e terzo Binder

GP Argentina: Bastianini in FP1

Le prove libere del gioved&igrave; in Qatar si chiudono con la conferma di Livio Loi, RW Racing, che sigla il miglior crono anche nella seconda sessione.  Ecco com'&egrave; andata.  Nei primi dieci minuti &egrave; Jorge Navarro il pi&ugrave; veloce della classe cadetta, seguito da un sorprendente Francesco Bagnaia, Aspar Team.  A&nbsp;un quarto d&rsquo;ora dalla fine la testa delle prove cambia ancora con Bo Bendsneyder, Red Bull KTM, che banza in testa alla classifica. L&rsquo;olandese primeggia nelle FP2 per dieci minuti prima che Nicol&ograve; Bulega, Sky Team VR46, sigli miglior passaggio di 2:06.184s. Il campione del mondo Junior Moto3 per&ograve; cade nel tentativo di migliorare ancora il suo tempo.  Il suo crono &egrave; ritoccato invece da Livio Loi che con un miglior tempo sul giro di 2:05.832s segna non solo il primato delle seconde libere della Moto3 in Qatar ma anche anche il record assoluto del circuito per la Moto3.  Joan Mir, Leopard Racing, si inserisce nelle prime posizioni nei secondi finali con un 2:06.160s che lo mette&nbsp;dietro al belga.&nbsp;Romano Fenati, Sky Recing Team, e Francesco Bagnaia chiudono le prime cinque posizioni.  Brad Binder (Red Bull KTM Ajo), Andrea Locatelli (Leopard Racing), Jakub Kornfeil (Drive M7 SIC Racing Team), Niccol&ograve; Antonelli (Ongetta-Rivacold) e Bo Bendsneyder (Red Bull KTM Ajo) invece completano la top ten&nbsp;delle libere del gioved&igrave; con i primi nove piloti racchiusi in mezzo secondo.  Maria Herrera, portacolori del team MH6 Laglisse, si ferma a met&agrave; classifica con il&nbsp;quattordicesimo posto a 0.792 dalla vetta.  Qui i tempi delle prove libere Moto3.

Nel secondo turno di libere della Moto3 in Qatar terzo tempo per Nicol&ograve; Bulega, che per&ograve; cade. Fenati e Bagnaia nella top 5

Qatar: Loi da record in FP2

Sotto i riflettori del Qatar Livio Loi ha siglato il miglior crono nel primo turno di prove libere con il crono di &nbsp;2&rsquo;06.456, avvicinando il best lap siglato da Niccol&ograve; Antonelli in&nbsp; 2'05.444, a conferma che i crono possono ancora migliorare man mano che la pista si andr&agrave; gommando. A soli 0.082s dal belga c'&egrave;&nbsp; Jorge Navarro (Estrella Galicia 0,0) che ha fermato il cronometro sull'2'06.538, a lungo primo tempo della sessione di prove. Forte di un ottimo stato di forma dimostrato gi&agrave; nei test, Nicol&ograve; Bulega (Sky Racing Team VR46), che termina in terza posizione FP1. Il rookie si &egrave; ben adattato sulla scena mondiale e sembra destinato ad essere un rivale temibile gi&agrave; dal primo turno. I suoi compagni di squadra Andrea Migno e Romano Fenati&nbsp; sono immediatamente alle spalle di Bulega. In entrambi i test di Jerez e il test del Qatar, lo Sky Racing Team VR46 &egrave; apparso come uno dei pi&ugrave; forti nella classe cadetta. <span title="Brad Binder (Red Bull KTM Ajo), Maria Herrera (MH6 Laglisse), Khairul Idham Pawi (Honda Team Asia), Jakub Kornfeil (Drive M7 SIC Racing Team) and Niccolo Antonelli completed the top ten.&lt;/p&gt; &lt;p&gt;">Brad Binder (Red Bull KTM Ajo), Maria Herrera (MH6 Laglisse), Khairul Idham Pawi (Honda Team Asia), Jakub Kornfeil (Team unit&agrave; M7 SIC Racing) e Niccol&ograve; Antonelli hanno completato la top 10. Gabriel Rodrigo (RBA Racing Team) ha avuto lo sfortunata onore di essere il primo pilota a cadere dell'anno, alla curva 2, seguito poco dopo da Niccol&ograve; Antonelli alla stessa curva. Gli ultimi dieci minuti hanno visto Andrea Locatelli (Leopard Racing) finire a terra, tutti senza conseguenze. Qui i tempi.

Nel primo turno di libere in Qatar Nicol&ograve; Bulega si piazza al terzo posto. Alle sue spalle Andrea Migno e Romano Fenati

Qatar: Livio Loi in FP1

Il Campionato del Mondo Moto3 &egrave; approdato sul circuito del Qatar per il&nbsp; secondo test ufficiale del 2016, e ha visto Jorge Navarro davanti a tutti. E' stato un avvio lento quello dei test della Moto3 in Qatar: durante la prima sessione c'era ancora il sole e la pista era piuttosto sporca. Di conseguenza, non tutti i piloti hanno girato, ma chi lo ha fatto ne ha approfittato per testare una nuova gomma posteriore dura&nbsp; Dunlop. Questo pneumatico verr&agrave; utilizzato in Argentina e&nbsp; solo durante i test in Qatar per le sessioni non-notturne;&nbsp; per la gara del Qatar si potr&agrave; scegliere solo fra mescole morbide e medie, come nel 2015. Con la pista pulita dopo la prima sessione, i piloti e le squadre si sono concentrati su uscite brevi per perfezionare il set-up prima di cercare le simulazioni di gara nel corso della prova. Le prime sessioni sono state particolarmente importanti per KTM che ha un nuovo motore, con Brad Binder (Red Bull KTM Ajo) in vetta alla prima sessione. Anche se Honda continua ad usare lo stesso motore dei test di Jerez, Jorge Navarro (Estrella Galicia 0,0) &egrave; stato in grado di andare al comando la seconda sessione. La terza e ultima sessione della giornata ha visto Livio Loi (RW Racing GP), Niccol&ograve; Antonelli (Ongetta-Rivacold) e Fabio Quartararo (Leopard Racing) siglare giri veloci&nbsp; verso la fine della sessione. A poco pi&ugrave; di tre minuti dalla fine,&nbsp; una bandiera rossa a portato ad una conclusione precoce del primo giorno. Jorge Navarro con il tempo di 2'06.176 siglato nella seconda sessione, ha messo a segno il giro pi&ugrave; veloce della giornata, appena 6 millesimi pi&ugrave; lento del tempo della pole di Alexis Masbou del 2015. Livio Loi con il crono di 2'06.462 ha svettato nella sessione finale e si &egrave; piazzato secondo assoluto. Dopo un inizio difficile nella classe cadetta nel 2013 e nel 2014, il giovane pilota belga si &egrave; preparato bene per il 2016. A 0.160s dietro Loi nella seconda sessione si &egrave; piazzato Quartararo: il francese &egrave; ancora a diversi decimi dal suo tempo di qualifica dal 2015 gara. A dimostrare ancora una volta di poter fare bene &egrave; stato Niccol&ograve; Antonelli, che ha portato la&nbsp; Honda nelle prime cinque posizioni. Molto similmente a Loi, dopo diverse stagioni difficili Antonelli &egrave; ormai pronto a confermarsi come front-runner e sfidante per il podio. Quinto &egrave; stato Romano Fenati (SKY Racing Team VR46): leader dei test di Jerez, si &egrave; posto come obiettivo per questo test finale quello di migliorare la sua consistenza. I primi sette sono stati tutti in grado di girare al di sotto della barriera del 2'07. Jakub Kornfeil (Drive M7 SIC Racing Team), Andrea Migno (SKY Racing Team VR46), Brad Binder (Red Bull KTM Ajo), Enea Bastianini (Gresini Racing Moto3) e il rookie Bo Bendsneyder (Red Bull KTM Ajo) hanno completato la top ten. In classico stile Moto3, i primi 21 piloti sono racchiusi in due secondi. Per quanto riguarda gli altri italiani, Bulega ha chiuso con il quindicesimo crono Francesco Bagnaia con il ventesimo, Andrea Locatelli &egrave; 24&deg;, Fabio Di Giannantonio 26&deg;, Stefano Valtulini 31&deg; davanti a Fabio Spiranelli e Lorenzo Petrarca. Qui i tempi della giornata. Fiammetta La Guidara

Nei test in Qatar alle spalle dello spagnolo, Loi e Quartararo. Quarto Antonelli, poi Fenati

Qatar: il giorno di Navarro

 In una gara rocambolesca, caratterizzata dalle incertezze del meteo, a Indianapolis il belga del RW Racing GP ha colto la sua prima vittoria in Moto3. E' la seconda gara consecutiva che un belga vince un Gran Premio. La gara di Indianapolis &egrave; stata piena di sorprese: la pioggia ha costretto molti piloti a cambiare le gomme;&nbsp;Livio Loi ha deciso di rischiare e di affrontare il suo Gran Premio con le slick visto che aveva smesso di piovere, una scelta che ha permesso al 18enne belga di spingere al massimo e volare verso la sua prima vittoria.  &ldquo;Sono al settimo cielo! Ancora non riesco a credere che ho vinto", dice Loi. "Decidendo di uscire con le slick, abbiamo fatto la scelta azzeccata e sono stato in grado di andare forte fin dall'inizio. &Egrave; stato semplicemente perfetto.  "Quando ho raggiunto il gruppo che guidava la gara, ho dovuto fare particolare attenzione per tenermi lontano dai guai e, quando ha cominciato a piovere di nuovo, ho deciso di rallentare. Perch&eacute; correre il rischio di cadere quando hai pi&ugrave; di mezzo minuto di vantaggio? Ho mantenuto il sangue freddo, sono rimasto calmo e concentrato. Sono contento di aver portato questa vittoria alla squadra, se la meritano!&rdquo;  

"Decidendo di uscire con le slick, abbiamo fatto la scelta azzeccata e sono stato in grado di andare forte fin dall'inizio", dice Loi, vincitore a Indy

Moto3, Indy: La prima volta di Loi

Livio Loi (primo): "&Egrave; stato incredibile. Ancora non ci credo. Montando le slick, abbiamo preso la decisone giusta! All'inizio della gara ho spinto forte, poi ho iniziato a ragionare per restare fuori dai guai!".  John McPhee (secondo): "Io ed il temam abbiamo pensato che non avevamo nulla da perdere ed abbiamo messo le slick. Cos&igrave; ci siamo presi quello che sembrava un rischio e che invece, &egrave; stata la scelta giusta".  Philipp Oettl (terzo): "Partire con le gomme da bagnato &egrave; stata la decisione pi&ugrave; sbagliata. Me ne sono accorto dopo pochi metri, sono tornato subito al box per mettere le slick ed alla fine &egrave; andata perfettamente, perch&eacute; &egrave; arrivato il mio primo podio!".  Romano Fenati (quarto): "I complimenti vanno alla squadra, che ha fatto un cambio gomme veloce com quello che si potrebbe fare nel box della Ferrai! La moto non era a posto perch&eacute; avevamo l'assetto da bagnato. E poi ho corso da solo, senza riferimenti. Quindi va bene cos&igrave;".  Enea Bastianini (sesto): "Non &egrave; stata una gara facile. La pioggia era un possibilit&agrave; concreta. Siamo riusciti a fare un ottimo piazzamento. Ho usato la gomma morbida davanti, per poter dare tutto. Alla fine, per&ograve;, ho dovuto mollare un po' ma va bene cos&igrave;. Quando siamo partiti era bagnato; ho guardato Kent ed ho fatto la sua scelta. Volevo stargli davanti a parit&agrave; di condizioni. Se fosse stato asciutto, sarebbe potuta essere la mia giornata buona".  Andrea Migno (ventesimo): "Di solito nelle scelte non sono molto bravo. Questa volta, invece, ho fatto la scelta giusta. Gli altri, per&ograve;, dovrebbero guardare i cartelli. Io ero quarto, stavo doppiando Dalla Porta e lui mi ha ostacolato in staccata. Oggi non mi va di ridere, perch&eacute; sono arrabbiato".  Riccardo Piergentili      

Loi: "Montando le slick, abbiamo preso la decisione giusta!". Fenati: "La mia squadra ha fatto un cambio gomme da F.1!".

Moto3 Indy: i piloti hanno detto...

Piove. La gara &egrave; dichiarata bagnata (quindi &egrave; possibile scegliere o le rain o le slick). I piloti entrano prima in pista per verificare le condizioni dell'asfalto e moltissimi scelgono le rain.  Allo start, Olivera parte a razzo ma Vazquez dopo poche curve prende il comando, mentre Bagnaia viene penalizzato per partenza anticipata. Migno parte dai box perch&eacute; all'ultimo momento decide di montare le slick. La pista, infatti, non &egrave; tanto bagnata da consentire l'uso prolungato delle gomme rain. A 22 giri dal termine Masbou prende il comando della corsa, davanti a Vazquez. Nello stesso giro si fermano a cambiare le gomme Kent, Bastianini e gli altri piloti di vertice. Oliveira era stato il primo ad optare per le slick, perdendo troppo tempo ai box a causa dei meccanici, che non erano pronti al suo rientro.  In questa lotteria il debuttante Dalla Porta si ritrova a cavallo del podio virtuale ma con le rain (da sostituire). A 20 giri dalla fine rientrano anche Vazquez e Fenati ed a 19 giri dalla fine Loi (uno dei pochi ad essere partito con le slick) prende il comando. La notizia, per&ograve;, &egrave; la bella rimonta degli italiani: Ferrari quinto e Manzi decimo, con Dalla Porta sempre terzo.  Oettl, nel frattempo, continua a far segnare giri veloci e Loi, con le slick, accumula 18 secondi di vantaggio su Mcphee, che gira molto pi&ugrave; lento del leader. Grande rimonta di Migno, che ricordiamolo, era partito dai box per montare le slick. Scelta azzeccata. A 17 giri dal termine nelle prime quattro posizioni ci sono Loi, McPhee, Oettl e Migno, il secondo pilota pi&ugrave; veloce in pista dopo Fenati, che per&ograve; &egrave; molto staccato dal vertice. A 16 giri dal termine il vantaggio di Loi sale a 20 secondi ed il pilota pi&ugrave; veloce in pista diventa Kent (1'41"4), con un tempo che dimostra che &egrave; possibile girare sul ritmo del warm up.  Ci si avvia verso il finale con Loi che ha 21" di vantaggio su McPhee, 35" di vantaggio su Oettl ed oltre 50" di vantaggio su Migno. L'italiano a 13 giri dal termine si tocca con Dalla Porta (che aveva guadagnato l'interno della curva), finisce fuori pista, dove gli si spegne la moto. Migno riesce a ripartire ma transitando in quindicesima posizione.  A 10 giri dal termine Fenati riesce a risalire in quarta posizione, con Antonelli settimo. Nello stesso giro cade Bagnaia, a causa di una repentina perdita di aderenza dell'avantreno e del retrotreno. D'altronde i piloti gareggiano con le slick, anche se una timida pioggi rende l'asfalto un po' viscido. A 9 giri dalla fine Oettl inizia a mettere nel mirino McPhee, un obiettivo possibile per il tedesco. McPhee, per&ograve; si accorge dell'arrivo di Oettl ed inizia a spingere, per tenerlo a distanza di sicurezza. Il duello a distanza per il secondo ed il terzo gradino del podio &egrave; l'aspetto pi&ugrave; interessante della corsa, in questo frangente.  A 8 giri dalla fine cade anche Vazquez, tradito, come nel caso di Bagnaia, da una repentina perdita di aderenza della gomma anteriore. A 7 giri dalla fine gli italiani sono i piloti pi&ugrave; veloci in pista (girano sull'1'43" basso). Antonelli risale in quinta piazza, alle spalle di Fenati; Bastianini al nono posto. A 6 giri dal termine riflettori puntati su Fenati ed Antonelli, 1" al giro pi&ugrave; veloce del rivale. Velocissimo Niccol&ograve;, in grado di scendere sotto l'1'43" mentre Oettl (terzo) non riesce a fare melgio di 1'46".  A 3 giri dalla fine errore di Antonelli, che viene risucchiato nel gruppo in lotta per il quinto posto, capitanato da Bastianini, che con Kent fuori dalla zona punti, ha la possibilit&agrave; di guadagnare terreno in campionato. A 2 giri dal termine la pioggia aumenta d'intensit&agrave; ma non ci sono altri colpi di scena. Prima vittoria per Loi. Primo podio per Oettl. Secondo posto per McPhee. Il primo italiano al traguardo &egrave; Fenati; quarto.  Qui potete leggere la classifica della gara della Moto3  Riccardo Piergentili

Gara bagnata. Il belga parte con le gomme slick e quando gli altri rientrano a montare le rain lui si trova solo al comando

Moto3 Indy: vince Loi, lo stratega

Cambio al Team Marc VDS Racing: Jorge Navarro sostituir&agrave; Livio Loi in sella alla Kalex-KTM nel team Marc VDS Racing per la seconda parte della stagione 2014 della Moto3, che riprender&agrave;&nbsp; il 10 agosto da Indianapolis.  Lo spagnolo Navarro, attualmente secondo nel FIM CEV dopo aver conquistato la sua prima vittoria stagionale ad Albacete ha gi&agrave; corso nel Momondiale, con 3 wild card nelle ultime due stagioni.  I motivi della sotituzione del belga Loi con lo spagnolo Navarro li spiega senza mezzi termini il Team Principal del Marc VDS, Michael Bartholemy &ldquo;E ravamo stati chiari con Livio, volevamo dei risultati e lui li ha falliti&rdquo;.  Dopo 9 GP, Loi &egrave; diciottesimo in campionato, senza nemmeno un podio.

Sulla Kalex-KTM nel team Marc VDS Racing 

10 risultati per 'loi'