        Lucio Cecchinello&rsquo;s Team LCR dates back to 1996. The squad then entered MotoGP in 2006 and continues to compete in the reigning class today. Hopes are high as the new season approaches, thanks also to favourable concessions. &nbsp; A challenging new season for LCR 2024 will be Team LCR&rsquo;s nineteenth season in MotoGP, a significant number that tells of all the experience, passion, and sacrifice. This is a year of revolution for Honda, which has made changes to its internal structure and modified the bike, with Cecchinello admitting: &ldquo;Every year we need to work harder, and stronger, to be competitive. We&rsquo;re competing in the most challenging and competitive motorcycle category after all". &nbsp; With Zarco and Nakagami to get back on top The season is yet to begin but there&rsquo;s already a different feeling in the air, a sense of something special, and the team owner is confident when he says: "We&rsquo;re ready to open a new chapter in our motorcycling history&rdquo;. As for the rider line-up, the team welcomes experienced rider Johann Zarco and reconfirms Japanese rider Takaaki Nakagami. Zarco has spent the last four years riding a Ducati and can bring very important information. Nakagami hopes to win his first race in the top class, with his reassuring presence and hard work on a bike he knows very well. Another year is about to begin then, with important goals and high hopes: "Castrol, all the sponsors and Honda are very focused on achieving the best ever result.&rdquo;       

For the 19th consecutive year, the Montecarlo-based team will race in MotoGP, as Lucio Cecchinello reveals the goals and dreams

MotoGP, 2024 brings a new chapter for team LCR

        Risale al 1996 la nascita del team LCR, di Lucio Cecchinello, che poi dal 2006 &egrave; entrata in MotoGP e di cui continua a farne parte. Un altro anno si affaccia all'orizzonte, sempre con la solida collaborazione con Honda che quest'anno, complici anche le favorevoli concessioni, punta a tornare concretamente in alto.&nbsp; Un nuovo campionato ricco di sfide per LCR  Il 2024 sar&agrave; la diciannovesima stagione del team LCR in MotoGP, un numero importante che racchiude tanta esperienza, passione e sacrificio. Questo &egrave; l'anno della rivoluzione per Honda, che ha cambiato la struttura interna e ha apportato modifiche alla moto, e nel corso della presentazione della squadra Cecchinello ha ammesso: "Ogni anno dobbiamo lavorare sempre di pi&ugrave;, con pi&ugrave; forza, per essere competitivi. Del resto corriamo nella categoria pi&ugrave; impegnativa e competitiva delle corse".&nbsp;  Con Zarco e Nakagami per tornare al vertice  La stagione non &egrave; ancora cominciata ma si respira gi&agrave; un'aria nuova, dal sapore speciale, e il proprietario con una particolare fiducia nello sguardo ha affermato: "Siamo pronti per aprire un nuovo capitolo della nostra storia motociclistica". Dalla sua ha una formazione in parte nuova, con l'arrivo del pilota esperto Johann Zarco e la conferma del giapponese Takaaki Nakagami. Zarco arriva da quattro anni alla guida di una Ducati e porta con s&eacute; informazioni utili e importanti per la Casa alata. Nakagami punta a vincere la sua prima gara nella top class, con la sua presenza rassicurante e il grande lavoro che svolge nel box su una moto che ormai conosce molto bene. Un'altra annata sta per cominciare, dunque, con alti obiettivi e grandi speranze: "Castrol, tutti gli sponsor e Honda sono molto focalizzati nel raggiungere il miglior risultato di sempre".&nbsp; Calendario MotoGP 2024       

Per il 19esimo anno consecutivo la squadra con sede a Montecarlo correr&agrave; nel Mondiale e Lucio Cecchinello ha svelato obiettivi e sogni

MotoGP, nel 2024 si apre un nuovo capitolo per il team LCR

        Dopo un inizio di stagione complicato Marc Marquez torna nel circuito tedesco del Sachsenring, intenzionato a tornare a lottare per la vittoria, forte della sicurezza derivante dal dominio incontrastato dal 2013 al 2021.&nbsp;Ciononostante, la situazione dello spagnolo e della Honda, non solo non &egrave; migliorata ma si &egrave; addirittura aggravata.  Il riassunto del weekend di Marquez Partito con le migliori aspettative, Marquez ha dato tutto se stesso, spingendo la moto oltre il limite come sempre, ma l&rsquo;unico risultato ottenuto sono state sei cadute e la frattura del pollice che lo ha portato a ritirarsi dalla gara di domenica.Il pilota Honda, infatti, anche dopo esser stato dichiarato fit, ha comunque deciso di non prendere parte alla gara di domenica, dichiarando di non sentirsi pronto a correre e preferendo rimanere &ldquo;in panchina&rdquo; in modo da riprendersi dagli infortuni rimediati nei due giorni in Germania.&nbsp;Decisione difficile da prendere sia per il pilota che per la scuderia, poich&eacute; non gareggiare in una pista storicamente dominata dal dualismo Marquez-Honda punta tutti i riflettori del circus del motomondiale sulla crisi della casa alata e sulla possibile partenza dell'otto volte iridato.  Cecchinello: &ldquo;Ducati piena, Yamaha non attraente, c&rsquo;&egrave; il discorso KTM&rdquo; Prima dell&rsquo;ennesima caduta di Marquez durante il Warm Up, il capo tecnico LRC ha analizzato la situazione del mercato e le prospettive dello spagnolo dichiarando: &ldquo;Marc &egrave; un grande professionista quindi non credo cerchi di interrompere un contratto che ha gi&agrave; firmato, valido anche per il 2024. &Egrave;&nbsp;in una fase molto difficile, per&ograve; non vedo dove possa trovare un posto facilmente, anche perch&eacute; la maggior parte delle squadre ufficiali sono tutte al completo. Quindi non ci sono tante squadre disponibili ad accogliere un personaggio cos&igrave; importante (anche per il fattore economico).&nbsp;Lui punta ad un team factory, quindi, Ducati &egrave; a posto, Yamaha non mi sembra che sia un'alternativa interessante, perch&eacute; anche lei &egrave; in profonda crisi. C&rsquo;&egrave; il discorso KTM, ma da quanto mi risulta Binder e Miller sono sotto contratto. Onestamente, quindi, non vedo un colpo di scena cos&igrave; imminente.&rdquo; La dichiarazione del capo tecnico LRC &egrave; arrivata prima della caduta nel Warm Up di Marquez e della decisione di non prendere parte al Gran Premio del Sachsenring. Dopo questi avvenimenti pensate che avrebbe modificato alcune sue affermazioni? Vedremo come evolver&agrave; la situazione nelle prossime gare       

Dopo un weekend disastroso dell'otto volte iridato con 6 cadute e il conseguente ritiro, il team manager LRC dice la sua sul possibile addio dello spagnolo

Marquez lascia la Honda nel 2024? La risposta di Lucio Cecchinello

        Ex pilota di ottimo livello nella 125 europea e mondiale. Manager di successo ancora nella ottavo di litro, poi in 250 e, a partire dal 2006, nella MotoGP. Classe 1969 e nativo di Venezia il giorno 21 ottobre. Brizzolato, competente, esperto e appassionato. Titolare ed elegante al pari del Team LCR, acronimo scelto per rappresentare la sua squadra. Lucio Cecchinello ama parlare di se stesso, della top class e, anche se non &egrave; stata un successo, della stagione 2022 per la Casa dell&rsquo;Ala Dorata. Il viaggio da poco sostenuto dall&rsquo;Italia al Giappone si &egrave; rivelato una probante toccata e fuga, ma ne &egrave; valsa davvero la pena: &ldquo;Eccome!&rdquo; conferma. Nakagami: In o Out nel 2024? Lucio e il 2022 della Honda  &ldquo;Mi sono recato a Motegi, in occasione dell&rsquo;Honda Thanks Day. Ho partecipato a un evento bellissimo, con una presenza impressionante dispettatori. C&rsquo;erano tante persone, e l&rsquo;organizzazione si &egrave; rivelata impeccabile. Oltre a presenziare alla cena e al party, &egrave; stato bello incontrare le alte cariche del Marchio: al Twin Ring sono giunti il CEO, i vari capi, il presidente HRC Yasuharu Watanabe, gli ingegneri pi&ugrave; importanti, tra cui Wakabayashi e Kuwata. Sono venuti pure i piloti delle varie discipline, da Max Verstappen a Tim Gajser, da Toni Bou a Marc Marquez. La parata di tutti i presenti ha chiosato alla grande un programma davvero ricco e completo&rdquo;. Insomma, tante ore di volo contate, ma hai fatto bene ad andarci. &ldquo;Certo, infatti se mi richiamano per l&rsquo;anno prossimo, ci torno sicuramente. &Egrave; stata una &lsquo;sfacchinata&rsquo;, per&ograve; ne &egrave; davvero valsa la pena. Mi hanno intervistato, oltre alle sessioni di foto e agli incontri con il pubblico. Peccato soltanto che non ci fossero le moto d&rsquo;epoca, esibite nel 2019: hanno esposto, invece, le vetture schierate in GT, SuperGT e Formula 1&rdquo;. Rendimenti contrastanti: in F1 &egrave; arrivato il bis iridato di Verstappen con la Red Bull spinta dalla power unit figlia della tecnologia Honda, in MotoGP nemmeno una vittoria. &ldquo;Bisogna ammetterlo, siamo stati al di sotto delle aspettative. Riponevamo grande fiducia nel campionato 2022, perch&eacute; la Honda aveva deciso di modificare in maniera sostanziale la RC213V&rdquo;. E la RC213V &ldquo;riveduta&rdquo; prometteva faville. &ldquo;Si trattava di un progetto non esclusivamente centrato sulle caratteristiche di Marquez. Marc colma la mancanza di motricit&agrave; alzando repentinamente la moto, dando tutto gas, facendo lavorare meglio la parte centrale della gomma. Gli altri piloti Honda girano la manetta quando ancora si trovano in estrema piega, innescando un conseguente scivolamento del posteriore. Inoltre, entra in crisi l&rsquo;avantreno, sollecitando troppo il pneumatico anteriore. Infatti, la copertura anteriore prediletta dalla RC213V era sempre pi&ugrave; dura rispetto alle scelte compiute dalle altre Case. Insomma, l&rsquo;assetto era sbilanciato sull&rsquo;anteriore, dove Marc &egrave; capace di salvare una caduta quasi certa, grazie a manovre al limite e al suo gomito risolutore. Ma dato che nessuno sa emulare Marquez, la Honda ha pensato di costruire una RC213V meno estrema&rdquo;. Marquez out, Nakagami resta   Che tipo di bilancio stili per il tuo team? &ldquo;Si voleva e doveva ottenere pi&ugrave; contando, come detto, nella moto profondamente rivista, con la quale pensavamo di poter fare ottime cose. Dopo i buoni test invernali, ci siamo un po&rsquo; persi, e i risultati ne hanno risentito. Nell&rsquo;insieme dell&rsquo;annata, il bilancio relativo ad Alex Marquez e Takaaki Nakagami non pu&ograve; essere ritenuto soddisfacente. Ed &egrave; un peccato, perch&eacute; lo spagnolo &egrave; estremamente determinato, consapevole di non avere il medesimo livello di talento del fratello Marc, ma &egrave; forte, e intenzionato a raggiungere gli obiettivi prefissati con metodo e applicazione. I titoli Moto3 e Moto2 sono stati vinti non per caso e, con il tempo, Alex ha dimostrato il proprio valore. Magari non si ripeter&agrave; in MotoGP, ma io credo che nei primi cinque ci possa entrare. Ci siamo divisi, ma la mia stima nei suoi confronti resta intatta&rdquo;. Nakagami, invece, rester&agrave;. &ldquo;Taka &egrave; arrivato in MotoGP presto, la Honda lo voleva quando lui non era ancora pronto. In cinque stagioni condivise con LCR non ha mai avuto la versione pi&ugrave; aggiornata della moto, se non soltanto quest&rsquo;anno, per&ograve; deve ancora raccogliere i frutti di quanto seminato. Negli ultimi test di Valencia, il giapponese ha provato diversi componenti, in pi&ugrave; ha girato con uno dei due prototipi previsti per il 2023, ribadendo quanto detto da Marc Marquez, ovvero niente &lsquo;wow, adesso questa moto &egrave; fantastica&rsquo;. Ha soltanto confermatole migliorie apportate, perci&ograve; &egrave; la base della moto 2023 che arriver&agrave; nei test in Malesia. Tra parentesi, Taka &egrave; stato operato al dito ancora una volta, nell&rsquo;obiettivo di riattaccare il tendine infortunato ad Arag&oacute;n. Sta recuperando, quindi in Malesia lo aspetteremo al 100% della forma&rdquo;. Quali novit&agrave; sono in serbo per Rins? Scoprilo nella prossima pagina MotoGP 2023: Joan Mir e il rischio di "bruciarsi" in Honda &nbsp; La novit&agrave; Rins per il 2023   A Sepang troverete anche il nuovo acquisto Alex Rins, all&rsquo;opera con voi proprio a partire dai test al Ricardo Tormo. &ldquo;S&igrave;. Sebbene avesse vinto due giorni prima il GP Valencia con la Suzuki, Alex non si &egrave; dimostrato velocissimo nei test del marted&igrave; a bordo della nostra moto. Questo, precisiamolo, perch&eacute; ha espressamente evitato rischi inutili di sorta. Il nostro nuovo pilota ha preferito prendere contatto con la RC213V, dedicando tutto il tempo alla ricerca della posizione di guida e al primo acclimatamento in sella. Noi dobbiamo lavorare per fargli calzare la moto nel migliore dei modi: le indicazioni ivi fornite si sono rivelate assolutamente positive in alcuni aspetti, poi ha pure segnalato cosa poter migliorare, malgrado non potesse ancora, per motivi contrattuali, esporre tali aspetti anche ai media. A Sepang vedremo il nostro reale livello di partenza, e Alex, finito il contratto Suzuki, potr&agrave; parlare pubblicamente, fornendo feedback e commenti della tre giorni di lavoro&rdquo;. Come sta operando l&rsquo;HRC in vista dell&rsquo;anno prossimo? &ldquo;La Honda sta lavorando molto. Pensate, dallo scorso anno &egrave; stata messa in atto la fusione tra HRC e Honda Racing delle quattro ruote. Ora esiste un unico dipartimento, chela Casa utilizza in veste di travaso tecnologico tra Formula 1 e MotoGP, GT e SuperGT. Da questa unica famiglia ci aspettiamo passi in avanti perla RC213V, soprattutto nella sezione aerodinamica e per quanto riguarda le prestazioni del propulsore. Gli ingegneri, impegnati nei campionati automobilistici di grande spessore, metteranno a disposizione le proprie competenze, applicandole alle due ruote. Arriver&agrave; prezioso know-how dalla Formula 1. Entro qualche mese avremo step evolutivi interessanti sulla nostra MotoGP&rdquo;. Sembri positivo e ottimista. &ldquo;Lo sono, nella consapevolezza di una continua e crescente selettivit&agrave; richiesta dalla classe regina. Mi sto seriamente impegnando a capire come e cosa migliorare, poich&eacute; il nostro gap accumulato &egrave; da ritenersi importante. Si parla di cinque o sei decimi di secondo da colmare rispetto ai competitors, sono parecchi. Detto questo, si riparte carichi e convinti. Assieme alla Honda desideriamo arrivare pi&ugrave; preparati al 2023&rdquo;. Guidi una formazione satellite: quanto &egrave; dura sfidare gli ufficiali? &ldquo;&Egrave; sempre pi&ugrave; difficile. Se penso a quando correvo io nelle categorie due tempi, confrontando quei costi e la tecnologia con l&rsquo;attualit&agrave; del Mondiale delle quattro tempi... guardandomi indietro, penso di essere stato un bravo pilota, magari non il pi&ugrave; dotato di talento, ma comunque ero capace di compensare lavorando sodo tutti i giorni, con seriet&agrave; e professionalit&agrave;&rdquo;. Lo stesso atteggiamento che mostri da apprezzato manager, che ha lanciato Casey Stoner in MotoGP e ha vinto tre volte con Cal Crutchlow. &ldquo;Per far funzionare una struttura come la mia occorre un budget che spazia tra i 12 e i 16 milioni di Euro l&rsquo;anno. Nella lista c&rsquo;&egrave; tutto: materiale tecnico, stipendi, viaggi, trasporti, leasing delle moto. Soppesando gli sforzi compiuti, immaginate quanto sia bello centrare un podio o, come &egrave; successo tre volte insieme a Crutchlow, il successo. Ho vinto sette GP da corridore, ed &egrave; stato veramente bello e significativo, ma riuscirci da dirigente &egrave; qualcosa di speciale, poich&eacute; il ruolo va interpretato con anima e corpo, ogni giorno, mattina, pomeriggio e sera. Proprio per questo e per altri validi motivi dico che ce la metter&ograve; tutta per risalire la china il prima possibile&rdquo;.       

La nostra intervista al boss del Team LCR in vista del 2023

Esclusiva MotoGP, Cecchinello: "Honda, conta su di me"

        La notizia era nota da tempo ed &egrave; divenuta ufficiale nella mattinata di marted&igrave; 19 luglio: Alex Rins lascia la partente Suzuki e vestir&agrave; i colori Honda LCR per le prossime due stagioni in virt&ugrave; di un contratto firmato direttamente con il Marchio giapponese.&nbsp;  Valentino Rossi: assolto l'ex manager Gino Badioli L'annuncio  A darne l'annuncio &egrave; stata la stessa squadra di Lucio Cecchinello. "Siamo lieti di annunciare la firma biennale di Alex Rins con noi e Honda Racing Corporation" fanno sapere dal team satellite della Casa di Tokyo. "Abbiamo appena firmato il contratto, quindi ora possiamo finalmente annunciarlo - le parole del team manager&nbsp;- Rins &egrave; un pilota esperto, veloce e da podio. Il suo bagaglio di esperienza, unito alla sua capacit&agrave; di dare consigli precisi alla squadra ci aiuter&agrave; sicuramente a migliorare il nostro pacchetto, puntando a lottare per pi&ugrave; podi in stagione&rdquo;. Rins va a sostituire il partente Alex Marquez, destinato al team Gresini Racing. Da definire il nome del suo compagno: in ballo ci sono i nomi di Takaaki Nakagami e Ai Ogura.&nbsp; MotoGP, Dall'Igna: "Vietare l'abbassatore anteriore? Ingiusto"&nbsp;       

Il pilota spagnolo lascia la Suzuki e si lega al team di Lucio Cecchinello per i prossimi due anni&nbsp;

MotoGP: ufficiale l'accordo tra Alex Rins e Honda LCR per il 2023

Non mancano i temi di discussione al termine del Gran Premio della Catalunya, che ha visto fuggire in gara, e in campionato, un ritrovato Fabio Quartararo, vincitore sul velluto del GP catalano. Assist per il francese l&#39;errore di valutazione costato il podio ad Aleix Espargaro, ma ancor pi&ugrave; quelo di Takaaki Nakagami che, pochi metri dopo la partenza, ha abbattuto Bagnaia e Rins, togliendo alla gara due sicuri protagonisti.  Un grave errore che ha lasciato acciaccati sia Alex che lo stesso Takaaki, portato in ospedale per accertamenti. &quot;Nakagami &egrave; all&#39;ospedale centrale di Barcellona, stiamo aspettando il risultato della TAC Total body&quot; ha detto subito dopo la gara Lucio Cecchinello, intervistato da Sky Sport MotoGP. &quot;Dovrebbe essere tutto a posto. Siamo fiduciosi. Ha mal di testa, perch&eacute; il colpo &egrave; stato abbastanza importante. Poi si &egrave; aperta la visiera, gli sono arrivati dei sassi in faccia... Ha il viso un po&#39; tumefatto e ha male alla spalla. Aspettiamo di avere l&#39;esito finale dei dottori&quot;.  Cecchinello: &quot;Nakagami ha questo modo di fare: a volte perde il focus&quot;   Lucio non cerca scuse e analizza con lucidit&agrave; quanto successo al via. &quot;Dispiace dirlo, per&ograve; devo essere onesto: questo &egrave; un classico errore di valutazione. Credo che lui stia vivendo un momento di particolare pressione, perch&eacute; non ha ancora chiaro quello che &egrave; il suo futuro e sa che i risultati di queste gare sono estremamente importanti e purtroppo ha questo modo di fare per cui, alle volte, ha poco focus. L&#39;abbiamo gi&agrave; visto in altre occasioni&quot;.  &quot;Sono molto dispiaciuto per quello che &egrave; successo e anche dispiaciuto per quello che &egrave; successo a Rins, che sembra si sia fatto male al polso&quot; continua il manager LCR, che racconta la dinamica dell&#39;incidente.  &quot;Per me, quello che &egrave; successo &egrave; successo ancora prima, nel senso che lui ha staccato in maniera molto violenta. Si &egrave; alzato il posteriore, poi lui ha lasciato leggermente i freni - lo dobbiamo confermare in telemetria - per cercare di riabbassare il posteriore e dopo ha perso l&#39;anteriore. Ripeto, &egrave; stata tutta una situazione dettata da un errore di valutazione&quot;.  MotoGP, Bagnaia: &ldquo;Nakagami fa queste cose, oggi ha spento il cervello&rdquo;  Race Direction nell&#39;occhio del ciclone: &quot;Pensavo sarebbe stato diverso con Spencer&quot;   Non &egrave; stato solo il comportamento di Nakagami, tuttavia, a finire sotto osservazione. La mancata sanzione del giapponese ha infatti sollevato pi&ugrave; di una polemica sull&#39;operato della Race Direction, duramente criticato dagli esponenti di Suzuki e Ducati.  &quot;La Direzione Gara ha inizialmente detto &#39;incidente di gara&#39;. So che Livio Suppo &egrave; stato su - rispetto quello che ha fatto - e adesso vedremo se ritorneranno sui loro passi e vorranno imporre qualcosa&quot; ha commentato Cecchinello, senza sapere che il ricorso richiesto era stato negato.  &quot;Se devo dire la mia, con l&#39;ingresso di Freddie Spencer nella commissione gli steward, pensavo che sarebbe stato pi&ugrave; facile avere un parere super partes, professionale. Invece, talvolta vedo che ci sono due pesi e due misure, oppure ci sono degli errori - a nostro avviso oggettivi - di valutazione su quelle che possono essere sanzioni ed infrazioni&quot; ha ammesso il manager veneto. &quot;Se devo essere sincero, se avessero deciso di imporre una sanzione a Nakagami, ci poteva anche stare. Non sarei stato contento, ma l&#39;avrei accettata&quot;.  GP Catalunya, Rins: &ldquo;Lo Steward Panel va riformato, non &egrave; all&#39;altezza&rdquo; 

Il manager LCR non cerca scusa, parlando a tutto tondo della dinamica dell&#39;incidente innescato da Takaaki e dell&#39;operato della Race Direction

MotoGP Catalunya, Cecchinello ammette: &ldquo;Ci stava una sanzione a Nakagami&rdquo;

        Il team LCR Honda di Lucio Cecchinello ha portato a termine un buon lavoro durante i test che ci sono stati nel fine settimana scorso a Mandalika. Il team principal, punta molto su questa stagione 2022, tanto che all'interno della squadra sono state fatte alcune modifiche per far si che il lavoro venga svolto sempre al meglio. Cecchinello: &ldquo;Piloti soddisfatti della nuova RC213V&rdquo;  &ldquo;Durante l'inverno HRC ha svolto un lavoro importante nello sviluppo della moto -&nbsp;ha detto Cecchinello in un'intervista a MotoGP.com -. Come abbiamo potuto gi&agrave; constatare, la RC213V ha subito un cambiamento radicale rispetto al passato e di questo siamo molto contenti e pronti a scoprire ogni suo nuovo segreto&rdquo;.  E i primi commenti che sono arrivati, subito dopo i test, sono stati molto positivi: &ldquo;I piloti sono stati soddisfatti della moto - ha aggiunto - il feeling &egrave; stato buono, cos&igrave; come il grip e la velocit&agrave;. Ci&ograve; su cui ci siamo soffermati molto e su cui dovremo ancora migliorare &egrave; la maneggevolezza della moto. Anche il motore &egrave; stato profondamente modificato, quindi il lavoro da fare &egrave; tanto...ma i test servono proprio a questo!&rdquo;.  Bourguignon far&agrave; da tramite con la Casa madre  Per portare avanti un lavoro ancora pi&ugrave; certosino, poi, sono stati fatti alcuni cambiamenti all'interno del box: &ldquo;Abbiamo fatto diverse considerazioni all'interno del nostro team su come migliorare il nostro lavoro - ha proseguito Cecchinello -.&nbsp;Poi siamo giunti alla conclusione che avevamo decisamente bisogno di coinvolgere pi&ugrave; menti, quindi abbiamo assunto un altro ingegnere e proceduto con una riorganizzazione interna. Christophe Bourguignon, che prima era capotecnico di Alex, &egrave; diventato il direttore tecnico che controller&agrave; i due piloti e sar&agrave; la persona incaricata di comunicare con HRC. Sar&agrave; quindi il nostro principale collegamento con la Casa madre&rdquo;. Ma c'&egrave; di pi&ugrave;, perch&egrave; ad avere un nuovo ruolo all'interno della struttura HRC &egrave; stato anche David Garcia: &ldquo;L'anno scorso era il nostro ingegnere dati &ndash; ha concluso - e ora &egrave; il Crew Chief di Alex Marquez, quindi s&igrave;, abbiamo cambiato un po' di ruoli e abbiamo pi&ugrave; persone. Speriamo che con questa nuova struttura, possiamo avere performance migliori&rdquo;. Mandalika, ecco i miglioramenti che saranno effettuati per la MotoGP        

Il team principal ha fatto un primo bilancio di come sono andati i test in Indonesia, presentando i cambiamenti che sono stati apportati nella squadra per il 2022

MotoGP, Cecchinello: “Nuova struttura LCR per puntare più in alto”

Gennaio e febbraio sono mesi di presentazione dei team MotoGP, in attesa di rivedere i piloti in pista dal 6 marzo con la prima gara in Qatar (qui tutto il calendario 2022). Ecco che ad aggiungersi alle squadre che gi&agrave; hanno ufficializzato il giorno del &ldquo;Team Launch&rdquo;, si &egrave; aggiunta anche LCR Honda Castrol di Lucio Cecchinello.  Segnate in calendario il 9 febbraio   La modalit&agrave; con cui si terr&agrave; la presentazione ufficiale della squadra 2022 del team LCR Honda, sar&agrave; quella virtuale, ovvero attraverso i canali social della squadra. Causa Covid, sono tanti i team che anche quest&#39;anno hanno deciso di fare questa scelta. E come lo scorso anno, per motivi di sponsor legati ai due piloti portacolori LCR, le presentazioni verranno fatte separate.  Intanto, &egrave; stata comunicata la data di presentazione di LCR Honda Castrol che vede come pilota di punta Alex Marquez. Segnate in calendario il 9 febbraio alle ore 10:30, perch&egrave; in questa occasione verranno svelati i colori della Honda RC213V con la quale Alex scender&agrave; in pista nel 2022.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da LCR Team (@lcr.team)      Incongita sulla presentazione di Nakagami   Per quanto riguarda l&#39;altro pilota della squadra LCR Takaaki Nakagami, invece, non &egrave; stata ancora fissata la data della presentazione. Sappiamo invece che la squadra ufficiale Honda con Marc Marquez e Pol Espargar&ograve;, toglier&agrave; i veli alla RC213V versione 2022 l&#39;8 febbraio, con orario ancora da definire.  MotoGP 2022, ecco le date di tutte le presentazioni 

La squadra diretta da Lucio Cechinello far&agrave; due presentazioni, una per Alex Marquez e una per Takaaki Nakagami. Ecco quando

MotoGP, svelata la data della presentazione del Team LCR Honda Castrol

Senza Marc Marquez al meglio della sua forma fisica, Honda in MotoGP non pu&ograve; essere imbattibile e questo &egrave; un dato di fatto, ormai ben chiaro sotto gli occhi di tutti. L&rsquo;infortunio che lo spagnolo ha rimediato nel luglio dell&rsquo;anno scorso ha penalizzato la Casa alata anche in termini di sviluppo e ora c&#39;&egrave; una grande novit&agrave; per uscire dalla crisi. Secondo quanto ha raccontato Lucio Cecchinello a Speedweek ogni pilota pu&ograve; personalizzare individualmente la sua moto.  Il momento &egrave; di quelli complicati   Facciamo un passo indietro. Il capo del team LCR ha spiegato: &ldquo;La verit&agrave; &egrave; una: se vinci, come &egrave; successo con Marc dal 2012 al 2019, non ha senso cambiare radicalmente direzione. Un simile approccio non giustificherebbe l&#39;investimento corrispondente&rdquo;. Questo &egrave; certamente comprensibile, ma ha portato alla difficile situazione odierna con un Marc Marquez che non &egrave; ancora tornato al suo stile di guida naturale e fatica con questa RC213V. Oltre a lui ci sono: Pol Espargar&ograve; che &egrave; un debuttante e non riesce a trovare la chiave di lettura per essere competitivo, e i due piloti Takaaki Nakagami e Alex M&aacute;rquez del team LCR che sono rispettivamente 13esimo e 15esimo in campionato.    In continua evoluzione per ritrovare il successo   L&rsquo;ultimo podio della squadra privata risale a tre anni e mezzo fa, con Cal Crutchlow, e Lucio ha continuato: &ldquo;In Honda sanno che la nostra MotoGP non &egrave; facile da guidare. Prima con Casey Stoner e poi con Marc M&aacute;rquez &egrave; stata sviluppata in un modo per cui ha un grande potenziale se hai un certo stile di guida&rdquo;. Di certo &egrave; che in Giappone non stanno con le mani in mano, anzi: &ldquo;In Honda vengono prodotte nuove specifiche del telaio e altri componenti e vengono apportate modifiche anche al pacchetto aerodinamico&rdquo;.  Orari TV MotoGP Aragon: la programmazione di Sky, DAZN e TV8  L&#39;ultimo step: la personalizzazione   Per provare a uscire da questa situazione difficile, Cecchinello ha anche ammesso: &ldquo;Gli ingegneri Honda ora consentono a ciascuno dei nostri piloti di personalizzare la propria moto per soddisfare le proprie esigenze. Questo &egrave; molto importante. Ecco perch&eacute; a volte si vedono elementi aerodinamici diversi e anche diverse preferenze per il telaio&rdquo;. Un cambiamento importante che punta in alto, a tornare a stare davanti a tutti, come fatto nell&#39;ultimo decennio.  MotoGP, Puig su Pol Espargar&ograve;: &quot;Ha mostrato perch&eacute; lo abbiamo scelto&quot; 

L&#39;ex pilota veneto ha raccontato quali sono le novit&agrave; della Casa alata, con l&rsquo;obiettivo di migliorare le prestazioni nella top class

MotoGP, Cecchinello: &ldquo;Ogni pilota Honda pu&ograve; personalizzare la moto&rdquo;

Dopo la presentazione di Alex Marquez che correr&agrave; con i colori del team LCR Honda Castrol, oggi &egrave; toccato a Takaaki Nakagami mostrare la RC213V che invece sar&agrave; sponsorizzata, come nella passata stagione da Idemitsu. Ecco alcuni scatti dell&#39;unveiling Honda LCR

MotoGP: è il giorno di Nakagami e della Honda del team LCR Idemitsu

Dopo la varie presentazioni di questa settimana, oggi &egrave; stata la volta dell&#39;unveiling del team LCR Honda Castrol: si tratta del lato del box che sar&agrave; occupato dal nuovo arrivato Alex Marquez. Il giapponese Takaaki Nakagami, insieme allo sponsor Idemitsu, invece, sveler&agrave; la sua moto domani mattina alle ore 10.  LCR punta su Alex Marquez   Durante la presentazione della RC213V che scender&agrave; in pista guidata da Alex Marquez, a fare gli onori di casa &egrave; stato l&#39;ex pilota neozelandese Simon Crafar che ha raccontato la lunga storia firmata LCR nel Motomondiale iniziata nel 1996. E dopo un video in cui &egrave; stata mostrata la carriera di Alex Marquez, ecco che sul palco &egrave; apparso il pilota spagnolo insieme a quella che sar&agrave; la sua moto in questa stagione 2021. Abbandonati i colori del team Honda Factory, dopo una sola stagione in cui nel suo anno di esordio &egrave; comunque riuscito ad ottenere due podi Alex &egrave; pronto ad affrontare la nuova avventura al Team di Lucio Cecchinello: &ldquo;E&#39; un piacere essere qui con la moto 2021&nbsp;- ha detto -, e non vedo l&#39;ora di vederla in azione&rdquo;.  Alex, insieme a Simon Crafar ha ripercorso la sua carriera, costellata da due titoli mondiali, quello in Moto3 e quello in Moto2: &ldquo;Ho iniziato a realizzare che ero un pilota - ha aggiunto - quando ho partecipato al campionato spagnolo, prima andavo in moto solo per passione insieme a mio pap&agrave;. Vincere due titoli per me &egrave; stato un sogno, &egrave; stato qualcosa di veramente grande che non dimenticher&ograve; mai. Nella mia carriera non ci sono stati per&ograve; solo bei momenti, ma anche giorni difficili, fanno parte del nostro lavoro ma l&#39;importante &egrave; concentrarsi e tenere duro. L&#39;obiettivo 2021 sar&agrave; quello di lavorare tanto e migliorare per ottenere buoni risultati. Ho le idee pi&ugrave; chiare e so dove voglio arrivare&rdquo;.  MotoGP, LIVE LCR Castrol: la presentazione della Honda di Alex Marquez    I nuovi colori della RC213V   La livrea della nuova RC213V del Team LCR, che sar&agrave; guidata da Alex, avr&agrave; una colorazione dove a spiccare saranno il blu, il bianco e il rosso, ma avr&agrave; anche un tocco di verde a ricordare i colori della bandiera italiana. Il main sponsor sar&agrave; Castrol: &ldquo;La nuova livrea &egrave; fantastica - ha proseguito lo spagnolo - i colori sono davvero speciali e per me &egrave; un onore indossarli. In ogni caso i colori sono importanti ma pi&ugrave; importanti sono i risultati. Il colore blu &egrave; uno dei miei preferiti, mi ricorda il cielo quando &egrave; azzurro ed &egrave; anche quello del mio fan club&rdquo;.  Le parole del Team Manager Cecchinello   Ovviamente alla presentazione non poteva mancare il Team Manager LCR, Lucio Cecchinello: &ldquo;Voglio ringraziare tutte le persone e tutti i piloti che sono stati con noi al team LCR in tutti questi anni e ringraziare Alex che far&agrave; parte del nostro nuovo progetto. Abbiamo tutti gli ingredienti per fare bene. Alex &egrave; un pilota di talento, in pi&ugrave; abbiamo un buon supporto da Honda quindi sono sicuro che avremo modo di giocarci le gare e i risultati&rdquo;.  MotoGP, Valentino Rossi ammette: &ldquo;Penso ancora molto al 2015&rdquo; 

La livrea della RC213V del Team LCR Honda Castrol avr&agrave; una colorazione blu, bianca e rossa con delle aggiunte di verde a ricordare la bandiera italiana

MotoGP: LCR Honda riparte da Alex Marquez e svela la moto 2021

Dopo l&#39;annuncio del team KTM, ecco che anche il team LCR di Lucio Cecchinello ha comunicato quello che sar&agrave; il suo futuro nel Campionato del mondo MotoGP. Anche per il team satellite Honda, la conferma della presenza nella massima categoria sar&agrave; prevista fino al 2026.  L&#39;annuncio di Cecchinello   Il patron italiano ha deciso di dare la notizia attraverso i social network : &ldquo;E&#39; un grande onore per me - ha scritto - dare l&#39;annuncio che il team LCR ha recentemente rinnovato il contratto di partecipazione al Campionato MotoGP insieme ad IRTA e Dorna. Contratto che ad oggi ci vedr&agrave; in top class fino al 2026. Sono grato di poter continuare a correre nella classe regina per altri 5 anni e non vedo l&#39;ora di iniziare il nuovo capitolo della storia LCR con due piloti come Takaaki Nakagami e Alex Marquez che saliranno in sella ad una Honda factory&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da LCR Team (@lcr.team)      Un team che ha fatto la storia della MotoGP   Il team LCR &egrave; nato, per volere di Cecchinello nel 1996 ed ha visto la sua iniziale partecipazione nella categoria 125cc del Campionato del mondo. Successivamente, nel 2002, &egrave; passato alla 250cc fino ad approdare nel 2006 alla classe regina. Il team di Cecchinello, nei suoi 25 anni di attivit&agrave;, &egrave; arrivato ad ottenere un totale di 85 podi e 24 vittorie in tutte le categorie in cui ha gareggiato.  &ldquo;Vorrei cogliere questa occasione - ha detto Cecchinello - per esprimere la mia pi&ugrave; profonda gratitudine a tutte le persone che hanno lavorato col team LCR dal gennaio del 1996, quando abbiamo ricevuto il nostro primo contratto di partecipazione al Campionato del Mondo come Team, ad oggi. Non posso credere che siano passati 25 anni! Un quarto di secolo vissuto con i piloti e il personale del team LCR che lavorano a pieno ritmo in pista e, credetemi, anche fuori&rdquo;.  MotoE, ecco le date provvisorie dei test 2021 

Il patron Lucio Cecchinello entusiasta del contratto con Dorna e IRTA: &ldquo; Non posso credere che siano passati 25 anni da quando abbiamo iniziato a correre in 125cc&rdquo;

MotoGP, il team LCR rinnova la sua presenza in top class fino al 2026

Nonostante i tanti problemi avuti da Honda nel 2020, a causa dell&#39;assenza di Marc Marquez, il team satellite guidato da Lucio Cecchinello ha deciso di continuare la sua collaborazione con HRC.  Il team manager per il 2021 potr&agrave; contare sul giapponese Takaaki Nakagami e sul neo arrivato Alex Marquez.  In HRC fino al 2022   In casa LCR l&#39;aria che si respira gode quindi di un certo ottimismo e Lucio Cecchinello, in un&#39;intervista a Speedweek.com ha espresso la sua felicit&agrave; nei confronti del nuovo accordo fatto con HRC: &ldquo;Di solito &ndash; ha spiegato - faccio contratti di un anno con HRC. Ma quest&#39;anno abbiamo gi&agrave; raggiunto un accordo per i prossimi due anni. Quindi nel 2021 e nel 2022 gareggeremo con la Honda in MotoGP&rdquo;.  Cecchinello: &ldquo;Nakagami, uno dei pi&ugrave; forti della MotoGP&rdquo;  &ldquo;Sentito altre Case ma ho sempre rifiutato&rdquo;   Cecchinello non ha nascosto inoltre di aver ricevuto proposte da altre Case pur rimanendo sempre &ldquo;fedele&rdquo; al progetto Honda: &ldquo;In passato, - ha proseguito - nonostante non abbia cercato discussioni con altre case, sono stato comunque contattato. Ad esempio nella primavera del 2016 sono stato contattato da Suzuki, Aprilia e KTM. Sono stati dialoghi molto brevi e concisi. Posso dire che siamo sempre stati molto interessati a ricevere notizie sui programmi futuri di altri marchi. Ma ad essere sincero, sono contento della mia situazione con la Honda. Se Honda mi dar&agrave; l&#39;opportunit&agrave; di lavorare con loro anche dopo il 2022, continuer&ograve; a essere leale e continuer&ograve; a competere per questo produttore in futuro&rdquo;.  MotoGP: in vendita lo scarico della Honda di Marc Marquez 

Il team manager ha raccontato di aver ricevuto altre proposte, ma ha sempre rifiutato: &ldquo;Se Honda mi dar&agrave; l&#39;opportunit&agrave; di lavorare con loro anche dopo il 2022, continuer&ograve;&rdquo;

MotoGP, Lucio Cecchinello resta fedele a Honda: &ldquo;Con HRC fino al 2022&rdquo;

Takaaki Nakagami ha concluso la sua terza stagione nella classe regina al decimo posto, con 116 punti nella classifica finale. Ha anche ottenuto il suo miglior risultato in carriera e la sua prima pole position in MotoGP nel 2020. Il pilota giapponese &egrave; entrato a far parte del team LCR Honda IDEMITSU nel 2018 e da allora ha guidato la RC213V al fianco di Cal Crutchlow.  &quot;Mi aspettavo un miglioramento da Taka quest&#39;anno perch&eacute; aveva gi&agrave; mostrato nella stagione precedente un potenziale molto buono&rdquo;, ha commentato Lucio Cecchinello, Team Principal di LCR Honda, al sito della MotoGP. &ldquo;Soprattutto considerando che nel 2019 guidava la moto 2018, e non era competitiva come il modello 2019. Lo vediamo chiaramente, sui dati e anche in pista.   &quot;C&#39;erano alcuni punti chiave su cui lavorare quest&#39;anno, e mi aspettavo un miglioramento ma non cos&igrave; significativo, come dimostrato nella seconda parte della stagione quando si &egrave; dimostrato uno dei piloti pi&ugrave; forti della MotoGP &quot;.   I miglioramenti   Cecchinello ha spiegato anche in cosa &egrave; migliorato Nakagami.  &quot;Taka &egrave; migliorato in un paio di aspetti importanti. Ha capito che c&#39;&egrave; una nuova tecnica di guida da applicare se si vuole essere veloci su una MotoGP specialmente con la Honda. Ora inizia a inclinare la moto prima mentre entra in curva e questo gli permette di utilizzare una zona di contatto con la gomma pi&ugrave; grande e quindi di essere pi&ugrave; performante in fase di decelerazione.  &ldquo;Un altro passo importante che ha fatto &egrave; stato l&#39;aumento dell&#39;angolo di piega massimo che gli ha permesso di girare pi&ugrave; stretto e guadagnare tempo&rdquo;.    Cosa c&rsquo;&egrave; ancora da fare   E&rsquo; rimasto, per&ograve;, ancora qualche aspetto sul quale lavorare, commenta Cecchinello.  &ldquo;Guardando alle occasioni perse della stagione 2020, credo che debba gestire meglio la pressione. Lo ha gi&agrave; capito e lo ha detto in un paio di interviste. Sono fiducioso, questo arriver&agrave; con il tempo, con pi&ugrave; esperienza&quot;.  Cecchinello ha sottolineato anche l&rsquo;impegno di Nakagami.  &quot;Abbiamo lavorato con molti piloti nei nostri 25 anni di storia della squadra e abbiamo capito che ogni pilota ha la sua personalit&agrave; e il suo stile. Sicuramente, Nakagami &egrave; uno dei piloti pi&ugrave; impegnati, trascorre del tempo nei nostri box lavorando a stretto contatto con gli ingegneri del team discutendo ogni singolo aspetto che pu&ograve; essere migliorato: la sua posizione di guida, l&#39;aerodinamica, i rapporti del cambio e molti altri piccoli dettagli. Quindi, oltre a guidare la moto, passa molto tempo a lavorare nel garage e credo che questo sia molto positivo perch&eacute; con le piccole differenze di tempo sul giro in MotoGP al giorno d&#39;oggi, solo lavorando come un maniaco puoi fare la differenza&quot;.    Pi&ugrave; calmo dei giapponesi anni Novanta   Alla domanda di paragonare Nakagami con Noboru Ueda, e con gli altri piloti giapponesi degli anni Novanta, Cecchinello ha detto che &ldquo;Nobby era un fantastico compagno di squadra e un grande pilota. Credo fosse un pilota molto aggressivo, come gli altri piloti Honda giapponesi degli anni &#39;90 o dei primi anni 2000. Tutti loro lo erano: molto forti, senza paura. Avevano una sorta di mentalit&agrave; da Samurai o Kamikaze.   &ldquo;Penso che il punto di forza dei motociclisti giapponesi rispetto ai motociclisti occidentali sia che quando i motociclisti asiatici, soprattutto i giapponesi, si concentrano su un obiettivo: sono molto impegnati. Si avvicinano ai loro obiettivi con una mentalit&agrave; molto forte, e sono quasi pronti a uccidersi per raggiungere quell&#39;obiettivo. &Egrave; stato un buon apprendimento per me.   &ldquo;Vedo che Taka &egrave; un po&#39; pi&ugrave; calmo rispetto ai piloti giapponesi degli anni &#39;90, &egrave; pi&ugrave; pragmatico ma decisamente molto impegnato, molto concentrato e determinato. La sua determinazione &egrave; fondamentale&quot;, ha concluso Cecchinello.  MotoGP, Haro: &ldquo;Marc Marquez ha numeri migliori di Valentino Rossi&rdquo;  &nbsp; 

&ldquo;Mi aspettavo un miglioramento ma non cos&igrave; significativo. Ora deve solo gestire meglio la pressione. I motociclisti giapponesi sono quasi pronti a uccidersi per raggiungere l&rsquo;obiettivo&rdquo;, dice il team principale di LCR Honda

Cecchinello: &ldquo;Nakagami, uno dei pi&ugrave; forti della MotoGP&rdquo;

La stagione 2020 fin qui &egrave; stata piuttosto positiva per il team LCR Honda, grazie a un Takaaki Nakagami in forma Mondiale. Il giapponese, quinto in classifica, pu&ograve; potenzialmente arrivare a Portimao e giocarsi le sue carte per il titolo con altri quattro piloti intorno a lui. Ne abbiamo parlato con il suo team manager, ovvero Lucio Cecchinello, raggiunto telefonicamente nel gioved&igrave; del Gran Premio di Teruel, secondo appuntamento sul tracciato di Aragon.  Lucio, partiamo dalla prima notizia, ovvero il rinnovo di Nakagami. Spiegaci la formula perch&eacute; si parla di &ldquo;multiple years&rdquo;  &ldquo;Il rinnovo &egrave; una bella notizia. Ovviamente era prevedibile ma &egrave; sempre bello avere una conferma. Il contratto che Nakagami ha firmato, come lui stesso ha specificato, &egrave; un contratto di due anni che prevede delle opzioni di continuit&agrave;. Il progetto di dare continuit&agrave; a Nakagami da parte di HRC &egrave; un progetto di ampio respiro. Noi siamo coinvolti per il 2021 con certezza e con ogni probabilit&agrave; anche per gli anni futuri&quot;.  Ci parli un po&rsquo; della crescita di Taka in questa stagione?  &ldquo;Credo che abbia stupito tutti perch&eacute; quest&rsquo;anno ha fatto un salto in avanti. Se guardiamo i risultati dal suo debutto, l&rsquo;anno successivo e questo che &egrave; il suo terzo anno in MotoGP (entrato nel 2018), era talvolta fuori dalla zona punti, poi &egrave; entrato costantemente in zona punti lottando per la top ten, adesso &egrave; un pilota che &egrave; quinto in classifica. Ha fatto degli step in avanti importanti nella sua classifica. Si merita molta attenzione e nessuno se lo aspettava cos&igrave; competitivo quest&rsquo;anno&quot;.  Honda, spiazzata dall&rsquo;assenza di Marquez, l&rsquo;ha supportato tanto.  &ldquo;In realt&agrave; sapevamo che Taka avrebbe potuto fare dei risultati nella top 6-7, non ci aspettavamo le top 4-5, che potesse lottare per il podio ed addirittura per la vittoria in Austria. Questi risultati si ottengono con un insieme di attivit&agrave; e contributi che riguardano a 360 gradi il pilota che acquisisce maggior esperienza, la moto (2019). Non c&rsquo;&egrave; uno step importante di prestazione come c&rsquo;era tra la 2018 e la 2019. Ha avuto un aiuto pi&ugrave; importante da HRC rispetto agli altri anni, questo &egrave; importante perch&eacute; l&rsquo;assenza di Marc Marquez libera determinate risorse umane come per esempio il direttore tecnico Koyama che &egrave; sempre dal lato di Nakagami in questo ultimo periodo. Tutto questo aiuto ha consentito a Taka di fare uno step importante in avanti&quot;.  Cosa spera di fare Nakagami in queste ultime quattro gare in proiezione 2021, quando avr&agrave; al fianco Alex Marquez?  &ldquo;Io credo che Taka sia cosciente del fatto che matematicamente possa vincere il titolo e quindi non moller&agrave; l&rsquo;osso fino all&rsquo;ultimo. Per&ograve; &egrave; anche vero realisticamente parlando che i contender per il titolo come Mir, Quartararo e Vinales sono molto forti, probabilmente un pizzico meno costanti fino ad ora lo sono stati, per&ograve; sono molto forti. Ritengo che l&rsquo;obiettivo realistico di Taka, ne abbiamo discusso, sarebbe quello di finire nei primi quattro del campionato, sarebbe un risultato eccellente. Per&ograve; &egrave; altrettanto vero che Dovizioso non moller&agrave; e Morbidelli gli &egrave; alle calcagna&quot;.  E&rsquo; un anno davvero particolare nel quale pu&ograve; succedere di tutto e paradossalmente Taka pu&ograve; anche fare il colpo gobbo.  &ldquo;Difficilmente Taka pu&ograve; raggiungere un tale risultato, per&ograve; battersi in maniera dignitosa per restare nei primi quattro del Mondiale sarebbe tanta cosa per lui e per noi&quot;.  MotoGP, Teruel: tutti gli orari TV di Sky e TV8 

Il manager veneto del team LCR a tutto tondo tra rinnovo di Nakagami, crescita del giapponese in questa stagione e obiettivi per il 2021. &ldquo;Il rinnovo di Taka una bella notizia&rdquo;

Esclusiva, Cecchinello: &ldquo;Nakagami ha stupito tutti quest&rsquo;anno&rdquo;

Carattere e determinazione sono le qualit&agrave; che hanno marcato il percorso di Lucio Cecchinello. Sin da quando decise che, a tutti i costi, quello dei motori sarebbe stato il suo mondo. E non soltanto come pilota, dato che nel 1996 divenne un rarissimo caso di pilota e fondatore di un team, LCR (Lucio Cecchinello Racing), con cui gareggi&ograve; in 125, e con cui dieci anni dopo &egrave; approdato in MotoGP. Dove lo troviamo tutt&rsquo;ora con due moto e il binomio indissolubile con la Honda.&nbsp;  Quanto &egrave; stato difficile portare avanti il doppio ruolo di pilota e manager?  &quot;La mia fu una mossa obbligata. Iniziai a correre molto tardi perch&eacute; i miei genitori non volevano, arrivai nel Mondiale a 23 anni, guidando moto discrete ma non competitive. Quando nel &lsquo;95&nbsp;vinsi l&rsquo;Europeo (precedendo nientemeno che Valentino Rossi, nde) avrei avuto la possibilit&agrave; di tornare nel Mondiale con moto private oppure con un&rsquo;avventura nuova e tutta mia, nella speranza di riuscire ad avere qualche pezzo buono. E cos&igrave; fu&quot;.   Come furono gli inizi?   &quot;Partimmo in tre: io e due meccanici con un furgone. E lo rifarei, perch&eacute; mi ha dato la possibilit&agrave; di imparare un mestiere nuovo e restare nell&rsquo;ambiente che amo. &Egrave; altrettanto vero che il manager ha &#39;tolto&#39;&nbsp;al pilota tantissime energie psicofisiche e anche concentrazione&quot;.   I tuoi genitori poi cosa ti hanno detto?   &quot;Inizialmente erano assolutamente contrari, impauriti dalle conseguenze di eventuali incidenti. All&rsquo;epoca avevano la percezione del motociclismo degli anni &lsquo;60 e &lsquo;70 che era molto pericoloso. Non mi diedero nessun tipo di aiuto, e non mancarono le divergenze. Quando iniziarono ad arrivare i primi risultati, si&nbsp;rasserenarono. Anzi, il titolo europeo li rese orgogliosi&quot;.&nbsp;    Sei stato un po&rsquo; il padre sportivo di Casey Stoner e siete stati anche compagni di squadra, cosa ti aveva colpito di lui?   &quot;La naturalezza con cui riusciva a essere subito veloce su una moto, senza doversi applicare, studiare la telemetria o discutere con i tecnici. Ricordo che nei primi test invernali sulla 250, a Jerez, girava a sette decimi da Melandri che aveva una moto ufficiale ed era estremamente competitivo. Casey era un ragazzo di poche parole, tanto gas, uno dei pi&ugrave; grandi talenti degli ultimi vent&rsquo;anni&raquo;. Hai un aneddoto con lui che ti piace ricordare? &laquo;Era il 2006, il suo secondo GP in MotoGP. Chiese di arrivare in Qatar il gioved&igrave; mattina per stare pi&ugrave; tempo possibile con la sua ragazza in Australia. Gli avevamo organizzato tutto, ma durante il viaggio ebbe diverse peripezie e atterr&ograve; in Qatar soltanto il venerd&igrave; alle 9.35. Le prove iniziavano alle 10. Mi fiondai in aeroporto, lo portai in circuito e, mentre indossava la tuta, Elisa (Pavan, storico membro del team, nde) gli fece bere un caff&egrave;. Si mise il casco, entr&ograve; nel box e, senza neanche guardare i meccanici, sal&igrave; sulla moto alle 10.02...&quot;.   Risultato?  &quot;Dopo tre minuti aveva gi&agrave; firmato il miglior tempo, migliorato dopo dieci minuti, mezz&rsquo;ora e alla fine del turno. Il giorno dopo firm&ograve; la pole position davanti a Loris Capirossi. Meraviglioso. All&rsquo;epoca c&rsquo;erano piloti come Valentino Rossi nel pieno del successo, o Dani Pedrosa con la Honda ufficiale. Casey era cos&igrave;, estremamente dotato dal punto di vista naturale&quot;.   Con quale pilota condividevi il modo di intendere le corse?   &quot;Noboru Ueda. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Era dedito al lavoro e capiva l&rsquo;importanza di essere molto collaborativo con gli sponsor. Quando correvamo assieme e c&rsquo;era la pausa non andavamo mai in vacanza. Ricordo che un anno il 15 agosto eravamo in ufficio a lavorare, ma ci divertivamo. Passavamo ore a studiare la telemetria, a parlare di come poter modificare il telaio, ci scambiavamo le forcelle nei turni di prove. Le tre stagioni con lui me le ricorder&ograve; per tutta la vita, mi hanno aiutato tantissimo a diventare competitivo. A differenza di Stoner avevo poco talento. Per&ograve; avevo enorme voglia di lavorare&quot;.   C&rsquo;&egrave; un pilota con cui avresti voluto lavorare?   &quot;Mi sarebbe piaciuto lavorare con Nicky (Hayden). L&rsquo;ho sempre considerato un pilota veloce. Il suo livello di talento non era pari a quello di Stoner, ma aveva una grandissima voglia di arrivare. Nel mio piccolo mi riconoscevo in lui. Quando non rinnov&ograve; con la Ducati, a fine 2013, prima che andasse nel team di Martinez, ci parlammo. Io quell&rsquo;anno ero gi&agrave; legato contrattualmente a Stefan Bradl, ma per qualche settimana avevamo sognato la possibilit&agrave; di avere due piloti&quot;.    Bradl ti port&ograve; sul podio, nel 2013, poi hai vinto tre GP con Cal Crutchlow, pilota con cui il rapporto dura da oltre cinque anni.   &quot;Dal punto di vista personale Cal &egrave; eccezionale con le persone che entrano nella sua cerchia. &Egrave; premuroso, gentile, educato, disponibile, scherzoso, goliardico, &egrave; una persona veramente bella. Se per&ograve; non rientri nella sua cerchia, tiene le distanze, sembra freddo, indisponibile, poco affabile, potrebbe anche&nbsp;apparire sbruffone. Ci mette un po&rsquo; a darti confidenza. Con tutta la squadra ha un rapporto molto bello. D&rsquo;altro canto &egrave; anche un ragazzino pestifero, ti &ldquo;tira scemo&rdquo; perch&eacute; gli piace farlo, e poi perch&eacute; tutto quello che pu&ograve; evitare di fare non lo fa, come magari la sessione di autografi pubblica. Parlo al di fuori, ovviamente, di quello che &egrave; il suo lavoro. Nel box svolge un lavoro egregio per l&rsquo;HRC, siamo molto contenti di come sviluppa la moto e di come fa i test. Non a caso l&rsquo;HRC gli ha offerto, in tutti questi anni, la possibilit&agrave; di rinnovare il contratto con la moto ufficiale&quot;.   Crutchlow svela i trucchi di Marc Marquez  Da anni la Honda lotta per il titolo soltanto con Marc Marquez, cosa serve per far digerire la RC213V anche agli altri piloti?   &quot;Si parla molto della difficolt&agrave; nel guidare la Honda, ma accade perch&eacute; si fanno i paragoni con altre moto, in particolare la Yamaha e pi&ugrave; recentemente la Suzuki. Si tratta di due scuole di pensiero diverse. Yamaha e Suzuki hanno un motore a quattro cilindri in linea, attorno al quale si riesce a costruire una ciclistica e a gestire, in una determinata maniera, tutto l&rsquo;effetto giroscopico delle masse rotanti. Invece, nel motore a configurazione a V che hanno Honda, Ducati, KTM e Aprilia, non si pu&ograve; costruire lo stesso telaio e quindi non si ha lo stesso effetto a livello dinamico. I costruttori che utilizzano i motori a V&nbsp;prediligono la potenza massima, a scapito di quella che pu&ograve; essere la guidabilit&agrave; della moto. La Honda in questi anni ha fatto un gran lavoro, soprattutto sulla parte motoristica, adesso dobbiamo operare di pi&ugrave; sulla ciclistica, e abbiamo alcune idee&quot;.   La MotoGP non &egrave; ancora iniziata, secondo te cosa ci siamo persi nei GP non disputati fin qui?   &quot;Avremmo potuto vedere delle belle cose. Come un grande avvio di Quartararo e le sue bellissime battaglie con Marquez. E poi Rins e Vi&ntilde;ales a lottare per le prime tre posizioni. Poi Dovizioso, Rossi e mi auguro anche Cal a salire sul podio nelle prime cinque gare. Con Cal in Argentina e Texas avremmo potuto avere buone sensazioni&quot;.   Da team manager su quali giovani italiani scommetteresti?&nbsp;  &quot;Mi piacciono Lorenzo Baldassarri, che va molto forte, e Andrea Migno, che ha molto carattere. Luca Marini mi ha sorpreso, &egrave; un altro ragazzo che a mio avviso non &egrave; nato con il talento di suo fratello, ma sta dimostrando che con impegno, passione e una grandissima dose di lavoro si possono colmare certe lacune. Presto, Baldassarri e Marini potranno essere presi in considerazione per la MotoGP. Ma in generale di italiani interessanti ce ne sono parecchi&quot;.  Pedrosa: &ldquo;Pol Espargaro in Honda? Deve approfittarne&rdquo; 

&quot;A differenza del mio pupillo Stoner, come pilota non avevo certe doti naturali. Mi sono conquistato tutto con la dedizione&quot; racconta Lucio

Cecchinello:&nbsp;&ldquo;Avevo poco talento, ma tanta voglia di lavorare&rdquo;

Vi abbiamo raccontato qualche giorno fa dell&rsquo;idea pensata da Lucio Cecchinello per far passare un po&rsquo; pi&ugrave; velocemente il tempo della quarantena da Coronavirus: il contest #Iorestoacasa con in palio due pass paddock per la MotoGP.  Ora una delle sue moto &egrave; protagonista di un contest fotografico per aiutare gli ospedali del bresciano, zona particolarmente colpita dal COVID-21.  &ldquo;I drammi veri sono quelli delle famiglie&rdquo;   Ma quali sono i pensieri e le preoccupazioni di Lucio Cecchinello in questo momento? Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e ce li siamo fatti raccontare in esclusiva.  &ldquo;In primis il mio pensiero va a tutte le persone che stanno soffrendo negli ospedali di tutto il mondo e a tutto il personale medico che &egrave; a contatto tutti i giorni con i malati, soprattutto quelli gravi, che sono in costante peggioramento, e capiscono che &egrave; arrivato il momento della fine vita.   &quot;In questo contesto i nostri problemi come imprenditori nel settore sportivo sono ridicoli rispetto ai drammi di tantissime famiglie nel mondo e in particolarmente Italia, per il numero di morti che abbiamo qui, smisuratamente superiore a tutte le altre nazioni&quot;.    Gli scenari per il campionato   Lucio Cecchinello ci svela di aver previsto tre scenari possibili per la stagione 2020.  &ldquo;Stiamo affrontando la situazione cercando di fare tre livelli di piani operativi, perch&eacute; oggi non abbiamo ancora una situazione chiara certa e definita di quando torneremo in pista. Possiamo fare solo delle ipotesi: una catastrofica, che non si corra il campionato, una situazione in cui si corra la met&agrave; del campionato e una in cui si corrano due terzi del campionato. Verosimilmente andremo a cadere in una di queste tre situazioni, perch&eacute; tutto pu&ograve; essere, ma l&rsquo;ipotesi che si facciano tre o quattro gare non &egrave; opzione che stiamo prendendo in considerazione per i nostri piani operativi.  &ldquo;L&rsquo;attuazione di un piano piuttosto che l&rsquo;altro &egrave; una situazione dinamica e non abbiamo ancora informazioni precise e chiare. Quattro settimane fa eravamo in Qatar ai test, eravamo abbastanza convinti di poter andare correre in Argentina e da l&igrave; ricominciare il campionato. Due settimane fa eravamo speranzosi di poter cominciare a Jerez. Questa settimana siamo coscienti del fatto che se si ricomincer&agrave; a correre a met&agrave; giugno sar&agrave; gi&agrave; un buon punto di partenza.  &quot;Ovviamente, potremmo trovarci davanti a delle situazioni dove fra una o due settimane nemmeno la data di met&agrave; giugno potr&agrave; essere plausibile oppure, magari fosse, fra due settimane inizia in Europa, e in particolare in Italia, che &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; avanti rispetto agli altri Stati, una discesa del numero di infetti e un contenimento importante dei decessi, e a quel punto magari abbiamo la speranza di ricominciare a met&agrave; giugno.  &ldquo;Quello che personalmente verifico &egrave; che in Cina, con una chiusura totale di 2 mesi, sono riusciti a fare dei miracoli di contenimento dei decessi e dei contagi&nbsp; e stanno riaprendo le aziende. Proprio oggi ero al telefono con manager di Lenovo a Londra, e mi diceva che gli stabilimenti Lenovo a Wuhan hanno ripreso a funzionare da una settimana e stanno programmando il 70% dell&rsquo;attivit&agrave; preventivata per il mese di marzo. Mi auguro che quello che &egrave; successo in Cina possa accadere in Italia e dopo 2 mesi di chiusura totale si possa tirare un respiro di sollievo anche da noi, ma queste sono solo delle ipotesi&rdquo;.  La situazione economica   Lucio, livello economico cosa avviene ad un team come il tuo?  &ldquo;Nei differenti piani operativi ci sono differenti necessit&agrave; di incasso nei confronti dei nostri clienti. Ma al momento &egrave; difficile fare una previsione di alcuni clienti che chiederanno l&rsquo;applicazione della clausola di forza maggiore per uscire dal contratto, qualora loro stessi siano fortemente affettati da questa situazione finanziaria.  &quot;Noi stabiliamo un valore di costi e ricavi in funzione del numero delle gare. Se attueremo un piano operativo con met&agrave; delle gare, cercheremo di calibrare i costi in maniera proporzionale. E&rsquo; vero che &egrave; difficile calibrare i costi in modo assolutamente proporzionale, quindi met&agrave; delle gare, met&agrave; dei costi, perch&eacute; necessariamente ci sono dei costi fissi indipendentemente dal numero delle gare. Avviamo gi&agrave; avviato una discussione con i nostri partner pi&ugrave; importante di come potrebbe essere rivisto l&rsquo;aspetto contrattuale. Potranno esserci alcune aziende che dopo questo tsunami avranno difficolt&agrave; oggettive, perch&eacute; avranno fermato i ricavi, pagato gli stipendi&hellip; Altre aziende magari hanno un business internazionale, e comunque hanno le spalle grosse, e magari non ci chiederanno di uscire dal contratto, ma di trovare un compromesso che stia bene a tutti...  &ldquo;Ti mentirei se ti dicessi adesso che non ci sono problemi, e con i tre piani operativi sono coperto. Al momento attuale stiamo lavorando, e non ti nascondo che &egrave; anche difficile in questo preciso momento storico contattare i responsabili marketing e i direttori commerciali, per affrontare un discorso del genere. Sarebbe anche un comportamento abbastanza inopportuno, e non sarebbe serio, perch&eacute; loro stessi non sanno quando potranno riaprire le aziende e ricominciare un&rsquo;attivit&agrave; pseudonormale.   &quot;Stiamo navigando a vista ma &egrave; altrettanto vero che nel nostro caso abbiamo una fortuna: se non ci sono le gare, i costi fissi sono s&igrave; importanti, ma non saranno le due mensilit&agrave; di stop a metterci in croce. &nbsp;Il vero problema sar&agrave; quando ci sar&agrave; chiara situazione di ripartenza, e allora dovremo sapere di quale budget avremo bisogno&rdquo;.  Una MotoGP avvicente   Parlando di sport, prima che scoppiasse questo pandemonio, quali erano le tue previsioni per la MotoGP?  &ldquo;Avevamo fatto come tutti gli anni i test invernali e i nostri piani, avevamo identificato i nostri punti forti e deboli e avevamo fatto una pre-valutazione del livello della concorrenza diretta.  &ldquo;Devo dire che il Mondiale si apprestava ad essere estremamente interessante e avvincente, perch&eacute; sulla carta avevamo visto una conferma della grande competitivit&agrave; di Quartararo, una conferma e un consolidamento della competitivit&agrave; della Suzuki e un&rsquo;incognita sulle prestazioni di Marc Marquez, perch&eacute; all&rsquo;inizio della stagione avrebbe potuto avere qualche difficolt&agrave; in pi&ugrave; per via della spalla infortunata, infatti non ha brillato nei test invernali.  &ldquo;Ai test avevo parlato con Marquez e con Emilio Alzamora, il suo manager. Alzamora mi aveva detto che Marquez avrebbe avuto bisogno di almeno un mese di recupero rispetto all&rsquo;inizio del campionato e che per questo forse avrebbero faticato nelle prime due gare, prima di tornare di nuovo competitivi.   Quindi con un Marc Marquez, con un Fabio Quartararo, con un Alex Rins, con un Dovi che secondo me poi alla domenica della gara c&rsquo;&egrave; sempre, con un Maverick Vinales, con un Valentino Rossi che &egrave; capace sempre di fare sorprese, e con un Cal Crutchlow che &egrave; capace di disputare talvolta delle gare straordinarie, il campionato si apprestava ad essere estremamente avvincente.  &ldquo;Il punto debole di Crutchlow...&rdquo;   L&rsquo;analisi di Lucio Cecchinello &egrave; lucida e imparziale, anche quando si tratta dei suoi piloti, Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami.  &ldquo;Cal potrebbe inserirsi nei primi cinque del campionato, qualora riuscisse ad essere pi&ugrave; costante nelle sue prestazioni. Lavoriamo insieme da tanti anni, ed &egrave; un pilota che guida molto di cuore, &egrave; capace di fare cose straordinarie e con noi ha fatto 9 podi e ha vinto tre Gran Premi, e ci ha portati a consolidare la nostra competitivit&agrave; nel mondiale come team privato e tra i migliori team in assoluto, ma il suo punto debole &egrave; la costanza, e deve migliorare su quell&rsquo;aspetto. Ma l&rsquo;obiettivo era ed &egrave; quello di essere nei primi cinque o sei della MotoGP.  &ldquo;Per quanto riguarda Nagakami, ha fatto degli ottimi test in Qatar nonostante l&rsquo;intervento alla spalla, un po&rsquo; meno in Malesia, perch&eacute; aveva ancora male alla spalla e si doveva riprendere. Ha fatto un ulteriore step sulla sua competitivit&agrave;. Tra l&rsquo;altro la moto 2019 che va molto bene, ed &egrave; molto simile a quella 2020, perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; un grande step fra le due. Con Nagakami contiamo di essere nella top ten.  &ldquo;In MotoE abbiamo l&rsquo;obiettivo di puntare alla zona podio, perch&eacute; abbiamo due piloti competitivi, che sono Niccol&ograve; Canepa e Xavier Simeon&rdquo;, conclude Cecchinello.  &nbsp; 

&ldquo;Cal potrebbe inserirsi nei primi cinque del campionato, qualora riuscisse ad essere pi&ugrave; costante nelle sue prestazioni. In MotoE con Canepa e Simeon puntiamo al podio&rdquo;

Esclusivo, Cecchinello: &ldquo;I problemi dello sport? Ridicoli in questo momento&rdquo;

        Lucio Cecchinello ha visto al lavoro nel box ed azione sulla moto tanti piloti, tutti di valore. Volete degli esempi? Il patron LCR - che schiera Crutchlow e Nakagami - ha gestito per anni un certo Casey Stoner, tra campionati a due tempi e MotoGP prima maniera. Alex Marquez: il talento cresciuto nell'ombra In questi giorni, Lucio ha nel proprio garage Alex, fratello di Marc. Osservando le mosse del campione in carica Moto2, Cecchinello ha individuato immediatamente &ldquo;come e cosa&rdquo; il pi&ugrave; giovane dei fratelli Marquez stia facendo, tra esperimenti, guida, indicazioni e feedback.  Il segreto del successo Marquez &egrave; di famiglia Ecco il pensiero del manager veneziano, ex pilota nella 125 Grand Prix: &ldquo;Devo dire che Alex abbia talento, ma questo gi&agrave; si sapeva &ndash; spiega - non si vincono due titoli per caso. Ci&ograve; che ho notato io, guardandolo attentamente, &egrave; la sua seriet&agrave;. Il giovane Marquez &egrave; molto serio ed attento, davvero professionale il suo atteggiamento. Si vede che si porta con s&eacute; un metodo costruito negli anni, perch&eacute; ogni cosa egli faccia ha un senso, un perch&eacute;&rdquo;. Albert Puig: &ldquo;giornata negativa per Honda, sono caduti tutti i piloti&rdquo; Il paragone con Marc &egrave; inevitabile: &ldquo;Abbiamo messo a confronto i dati di Alex con quelli di Marc - continua - notando come in Curva 1 e 2 il debuttante sia gi&agrave; veloce quanto il pluricampione. Per&ograve;, Marc apre il gas molto prima e con pi&ugrave; violenza, Alex &egrave; pi&ugrave; dolce.&nbsp;Anche in piega i due sono diversi, questo perch&eacute; hanno due corporature differenti, il pi&ugrave; giovane &egrave; pure pi&ugrave; alto, nei movimenti nella guida necessita di spostarsi con veemenza.  Lui ha bisogno di accumulare esperienza, non &egrave; giusto pretendere grandi cose. Ha appena scoperto la Honda RC 213V e, vedrete, passo passo arriver&agrave;. Magari Alex partir&agrave; meno lanciato rispetto ad altri piloti visti nel Motomondiale, forse avr&agrave; bisogno di pi&ugrave; tempo per emergere ma, quando arriver&agrave; in alto, ci rimarr&agrave;. Del resto, la stoffa &egrave; di famiglia Marquez&rdquo;.       

L'ex pilota nella 125 Grand Prix sul fratellino di Marc: "Non si vincono due titoli per caso.&nbsp; Il suo talento &egrave; indubbio ma forse partir&agrave; meno lanciato rispetto ad altri piloti: quando arriver&agrave; in alto, ci rimarr&agrave;"

Cecchinello LCR: "Alex Marquez? Ingiusto pretendere grandi cose"

La notizia era stata a lungo discussa e ipotizzata, ma da entrambe le parti non era arrivata nessuna conferma ufficiale fino a quando, questa mattina, LCR Honda di Lucio Cecchinello, con un comunicato stampa ha annunciato che Johann Zarco sar&agrave; il sostituto di Takaaki Nakagami per le ultime tre gare rimanenti del campionato.  LA MOTIVAZIONE - Soltanto ieri, il team di Lucio Cecchinello aveva dato la notizia relativa al rinnovo del contratto con il pilota giapponese Nakagami per la stagione 2020 e oggi, &egrave; arrivata l&#39;ufficialit&agrave; della sostituzione di Zarco nei granpremi di Australia, Malesia e Valencia. Questo perch&egrave;, come spiegato ieri nel comunicato del team LCR, Nakagami dovr&agrave; sottoporsi ad un intervento alla spalla destra e quindi dovr&agrave; stare fuori dai giochi per diverso tempo in modo da avere un recupero al 100% e tornare in forma gi&agrave; dai test invernali di Sepang. Per questo motivo il team LCR ha pensato a Johann Zarco, il pilota francese rimasto &ldquo;a piedi&rdquo; ancor prima della fine del campionato dopo aver firmato la rescissione del contratto con KTM con il quale non si trovava bene. Nakagami disputer&agrave; quindi la gara di questo weekend in Giappone, in quanto la sua gara &ldquo;di casa&rdquo; e poi da Phillip Island Zarco prender&agrave; il suo posto.  UNA GRANDE OCCASIONE - Un&#39;occasione davvero succolenta per il pilota francese che lo potrebbe avvicinare, dal 2021, quando scadranno molti contratti, sempre di pi&ugrave; al team Honda, satellite e non:&rdquo;&egrave; una fantastica opportunit&agrave; quella di poter disputare le ultime gare con la Honda del team LCR. - ha detto - Sono estremamente grato di avere questa possibilit&agrave; e far&ograve; il possibile per ottenere buoni risultati e divertirmi in quanto disputer&ograve; soltanto le utlime tre gare in programma. Vorrei ringraziare KTM per avermi dato la possibilit&agrave; di &ldquo;rilasciarmi&rdquo; e senza il quale non avrei potuto correre queste gare con un&#39;altra moto. Vediamo cosa succeder&agrave;, l&#39;obiettivo &egrave; quello di disputare buone gare e ritrovare quel feeling che avevo perso.&rdquo; 

La notizia &egrave; stata data dal team stesso. Zarco:&rdquo;voglio ritrovare quel feeling che avevo prima con la moto&rdquo;

Ufficiale: Zarco con la Honda del team LCR per le ultime 3 gare

        Dal team LCR Honda di Lucio Cecchinello arriva una prima conferma, anzi riconferma per la stagione 2020, ovvero l'estensione del contratto di Takaaki Nakagami che rester&agrave; al team LCR almeno fino alla fine del prossimo anno.A dare la notizia &egrave; il team stesso precisando anche che il pilota giapponese dopo la gara di &ldquo;casa&rdquo; a Motegi subir&agrave; un intervento chirurgico alla spalla destra per risolvere un infortunio che gli ha procurato problemi per tutta la stagione. STOP FORZATO - L'intervento e la successiva riabilitazione, si legge nel comunicato stampa inoltrato da LCR Honda, preveder&agrave; un lungo stop per il pilota che lo vedr&agrave; costretto a saltare le ultime gare del campionato ( Malesia, Phillip Island e Valencia), ma allo stesso tempo far&agrave; si che Nakagami possa tornare in forma al 100% per i primi test invernali previsti a Sepang il 7 febbraio.Per quanto riguarda la sostituzione di Nakagami per le tre gare rimanenti, invece, ancora non &egrave; stata data nessuna notizia ufficiale anche se alcune voci di corridoio parlavano di un possibile Johann Zarco in sostituzione del giapponese...sar&agrave; davvero cos&igrave;?Molto probabilmente la conferma o la smentita verr&agrave; fuori durante il Gp del Giappone che prender&agrave; il via da questo venerd&igrave; con le prime prove libere. OBIETTIVI SEMPRE PIU' GRANDI - Intanto, a parlare di questa estensione di contratto &egrave; il team manager Lucio Cecchinello:&rdquo;siamo felicissimi di proseguire con il nostro progetto insieme a Nakagami e ci auguriamo di poter progredire con i miglioramenti gi&agrave; avvenuti in questa stagione 2019. Taka ha dimostrato di riuscire ad essere competitivo per la top 10 in ogni gara e insieme ad HRC vogliamo migliorare i nostri risultati per il raggiungimento di obiettivi ancora pi&ugrave; grandi. Nel 2020 Nakagami correr&agrave; con la moto campione del mondo in questa stagione 2019 guidata da Marc Marquez". SCELTA MIGLIORE - A parlare &egrave; anche il pilota giapponese:&rdquo;sono molto contento &ndash; dice &ndash; di proseguire il mio impegno con la Honda e il team di Lucio Cecchinello. Purtoppo dopo la caduta ad Assen abbiamo deciso insieme ai medici di optare per l'intervento chirurgico. Mi dispiace non poter concludere il campionato, ma questa &egrave; la scelta migliore.&rdquo;       

Il pilota giapponese dovr&agrave; fermarsi per un intervento alla spalla dopo il Gp del Giappone, ma per la prossima stagione continuer&agrave; a vestire i colori del team LCR

21 risultati per 'lucio cecchinello'

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