21 aprile 2013, esattamente sette anni fa rispetto a oggi, Marc Marquez and&ograve; a vincere la sua prima gara in MotoGP. Fu la prima di tante che dal suo esordio di quell&#39;anno nella classe regina fino ad oggi, lo hanno portato a conquistare sei titoli iridati (pi&ugrave; altri due tra 125cc e Moto2).  L&#39;eredit&agrave; di Stoner   Lo spagnolo, poco pi&ugrave; che ventenne, approd&ograve; alla Casa Alata nell&#39;inverno di quell&#39;anno. La RC213V da domare era quella che aveva appena detto &quot;addio&quot; ad un campione di tutto rispetto come Casey Stoner che nel 2011, proprio in sella alla Honda, riusc&igrave; a vincere il secondo titolo iridato.  La sfida che il campione uscente Moto2 fu quindi chiamato ad affrontare non era delle pi&ugrave; semplici, ma la stagione di l&igrave; a poco si sarebbe rivelata per lui molto propizia.  Bautista: &ldquo;Volevo correre con il numero 27, ma lo aveva gi&agrave; Stoner&rdquo;  Il GP&nbsp;del Texas   Dopo il terzo posto conquistato in Qatar, il GP delle Americhe, infatti, vide il pilota di Cervera salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Fu la prima volta in assoluto che si correva su questo tracciato. Nel sabato di qualifiche, il 20enne spagnolo acciuff&ograve; la pole position arrivando davanti a Pedrosa e Lorenzo, mentre in seconda fila si piazzarono Crutchlow, Bradl e Dovizioso. Nella domenica di gara, per&ograve;, la tensione di partire dalla pole gioc&ograve; un brutto scherzo a Marquez, facendogli commettere un errore proprio in griglia di partenza. Cos&igrave;, il compagno di squadra Dani Pedrosa lo infil&ograve; subito portandosi al comando. In terza posizione, poco distante dai due alfieri Honda c&#39;era per&ograve; Jorge Lorenzo, al tempo in sella alla Yamaha, che non aveva nessuna intenzione di stare l&igrave; a guardare. Il tracciato che da subito si rilev&ograve; amico di Marquez, unito alla scafatezza tipica del novellino non gli fecero perdere tempo; un po&#39; rest&ograve; a studiare le traiettorie di Pedrosa, ma poi al 13esimo giro prov&ograve; a sorpassarlo riuscendo a rimanere al comando per tutti e 21 i giri e tagliando per primo il traguardo davanti a Dani e Jorge. La gara, oltre ai tre spagnoli gi&agrave; citati, vide il quarto posto di Crutchlow, il quinto di Bradl e il sesto di Valentino Rossi, con Dovizioso, Bautista, Nicky Hayden e Andrea Iannone a chiudere la top ten.  Fu solo l&#39;inizio   Per coloro che rimasero sorpresi da questa prima vittoria conquistata dal novellino spagnolo, esordiente in classe regina, dopo poche gare si sarebbero ricreduti: Marquez infatti, oltre che in Texas, and&ograve; a vincere anche in Germania, Laguna Seca, Indianapolis, Repubblica Ceca e Aragon per un totale di sei vittorie, sei secondi posti e quarto terzi posti. Inutile dire che il titolo iridato del 2013 venne vinto proprio da lui con un totale di 334 punti, nonostante Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa riuscirono a dargli del filo da torcere rendendogli la sfida ancora pi&ugrave; difficile.  MotoGP, Ciabatti: &ldquo;Iannone con Ducati in Pramac? Mai dire mai&rdquo; 

<p>Il pilota spagnolo nel Gp del Texas and&ograve; a vincere davanti a Dani Pedrosa e a Jorge Lorenzo</p> 

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21 aprile 2013: Marquez conquista la prima vittoria in MotoGP