        In una delle ultime interviste dell'anno fatta da Sky Sport al campione del mondo Marc Marquez, lo spagnolo ha ripercorso il suo campionato 2018 tra vittorie e qualche errore, ma soprattutto ha parlato del futuro, di record e dei suoi rivali, primo tra tutti Valentino Rossi. IMPARARE DAGLI ALTRI &ndash; Perch&egrave; a Marquez &egrave; stato chiesto proprio cosa vorrebbe imparare dai suoi rivali, per questo su Valentino Rossi ha detto:&rdquo;da lui vorrei l'esperienza, in gara riesce a dare sempre qualcosa in pi&ugrave;, durante il fine settimana magari si trova in difficolt&agrave; ma la domenica &egrave; qualcosa di speciale, non so come riesce a farlo.&rdquo; Il numero 93 della Honda ha parlato per&ograve; anche di Andrea Dovizioso:&rdquo; di Dovizioso ammiro la sua guida pulita e precisa, che &egrave; molto importante in MotoGP, in pi&ugrave; anche la sua velocit&agrave; e il modo in cui traccia le curve.&rdquo; SUL NUOVO COMPAGNO DI TEAM &ndash; Durante l'intervista Marquez ha speso anche alcune parole per il suo nuovo compagno di squadra Jorge Lorenzo al quale sa gi&agrave; quali domande fargli:&rdquo;a livello tecnico, pu&ograve; dirmi un po' di come funziona la Ducati, che &egrave; una delle moto pi&ugrave; competitive del campionato, questo &egrave; il vantaggio quando un compagno di squadra proviene da un altro team. Anche per quanto riguarda l'aerodinamica Ducati &egrave; un passo avanti, provano sempre cose diverse.&rdquo; Poi sul rapporto con Lorenzo ha aggiunto:&rdquo;il rapporto &egrave; buono, logicamente nessuno &egrave; amico di nessuno, ma al di fuori della pista &egrave; un rapporto professionale.&rdquo; PASSATO E FUTURO &ndash; Certo, di questo 2018 Marquez potrebbe ritenersi contento, ma da perfezionista quale &egrave;,come ogni pilota della Motogp, riesce sempre a trovare spunto per migliorarsi:&rdquo;ho sbagliato al Mugello e a Valencia perch&egrave; non ho ascoltato i meccanici sulla scelta della gomma. Questa stagione mi ha insegnato a non stressarmi, nel 2017 ero troppo stressato, cos&igrave; quest'anno ho imparato a gestirlo meglio.&rdquo; RIVALI E RECORD DA BATTARE...FORSE &ndash; Insomma, il campone di Cervera, nonostante sia stia ancora riprendendo dall'operazione subita alla spalla, guarda gi&agrave; alla prossima stagione, ma chi saranno i suoi rivali? &ldquo;La sorpresa potrebbe essere Francesco Bagnaia, non so se dalla prima gara, ma sar&agrave; forte, ovviamente anche la Ducati, dove Petrucci &egrave; stato forte nei test, ma Dovizioso &egrave; il pi&ugrave; pericoloso. Anche la Yamaha sar&agrave; l&igrave; e anche il mio compagno di squadra Lorenzo.&rdquo; Infine, non &egrave; rimasto che parlare di record ancora da battere, Marquez potr&agrave; mai arrivare ai 15 titoli di Giacomo Agostini? &ldquo;Nessun pilota dell'era moderna raggiunger&agrave; Agostini un giorno arriver&agrave; un altro pilota, pi&ugrave; forte di me. La vita &egrave; cos&igrave;, proveremo a vincere ancora e vedere dove stiamo andando".       

il pilota Honda a Sky sport: "Un giorno arriver&agrave; un pilota pi&ugrave; forte di me"

Marquez: “Vorrei l'esperienza di Rossi”

Come ogni anno, a fine campionato, Marc Marquez &egrave; atteso come ospite nel programma spagnolo &ldquo;El Hormiguero&rdquo; e durante l&#39;ultima intervista, andata in onda durante il fine settimana, si &egrave; raccontato ancora una volta al suo pubblico, parlando del campionato appena trascorso, degli errori fatti, ma anche del rapporto con gli altri piloti all&#39;interno del paddock.  E proprio in questa occasione, il conduttore del programma Pablo Motos, ha chiesto al talento di Cervera anche del suo burrascoso rapporto con Valentino Rossi.  L&#39;INTERVISTA - &ldquo;Puoi essere amico di altri piloti nel massimo campionato del mondo?&rdquo; - &egrave; stato chiesto a Marquez. &ldquo;Dire che possiamo essere tutti amici &egrave; una bugia, puoi avere buoni rapporti certo, &ndash; afferma il numero 93 della Honda &ndash; ma un amico &egrave; colui con il quale esci a cena per una pizza o con il quale vai ad una festa.&rdquo;  &ldquo;E con Rossi quale &egrave; la tua relazione?&rdquo; - prosegue il conduttore di &ldquo;El Hormiguero&rdquo;. &ldquo;Posso dire che anche se adesso &egrave; tutto pi&ugrave; tranquillo, la nostra relazione si &egrave; rotta &ndash; sorride Marquez &ndash; come succede nelle storie d&#39;amore. Diciamo che stavamo ballando la salsa insieme e ci siamo pestati i piedi.&rdquo;  Durante la trasmissione Marc ha parlato anche del suo rapporto con Jorge Lorenzo che da quest&#39;anno sar&agrave; il suo nuovo compagno di box:&rdquo;Con Lorenzo &ndash; dice &ndash; ho un ottimo rapporto ma in pista lottiamo per la vittoria e sar&agrave; cos&igrave; anche in Honda.&rdquo; 

Il pilota spagnolo &egrave; stato ospite di una trasmissione spagnola dove &egrave; stato intervistato sul campionato e sul suo rapporto con gli altri piloti

Marquez sul rapporto con Rossi:&rdquo;Ballavamo la salsa e ci siamo pestati i piedi&rdquo;

        Marc Marquez, campione iridato 2018, se dovesse darsi un voto per la stagione che sta per concludersi, si affibbierebbe un nove e mezzo perch&egrave;, come ha dichiarato durante la conferenza stampa di oggi, &ldquo;c'&egrave; sempre da migliorarsi&rdquo;.&nbsp;Cos&igrave;, arrivato a Valencia per l'ultima gara, vorrebbe portare a casa un'altra vittoria. Ma ci riuscir&agrave;? LE DICHIARAZIONI - &ldquo;Arriviamo qui con ottime sensazioni, - dice - l' ultima gara in Malesia &egrave; stata dura ma abbiamo vinto, abbiamo concluso davanti in uno dei circuiti dove in passato ho sempre faticato. Qui a Valencia le condizioni meteo sembrano non essere buone ed &egrave; un peccato, tutti vorremmo gareggiare sull'asciutto ma cercheremo di capire le condizioni in pista e vediamo per domenica se piover&agrave; o meno.&rdquo; UNA NUOVA ERA &ndash; Oggi, prima della conferenza piloti, Dani Pedrosa &egrave; entrato a far parte della &ldquo;hall of fame&rdquo; dei pi&ugrave; grandi campioni che hanno fatto la storia del motociclismo e anche Marc Marquez ha voluto spendere alcune parole per il suo quasi ex compagno di team: &ldquo;con Dani abbiamo condiviso tanti momenti, dal 2013 abbiamo lottato in pista ma fuori c'&egrave; sempre stato grande rispetto reciproco, da lui ho imparato tanto. Questo sar&agrave; un week end speciale anche per la Honda perch&egrave; Dani &egrave; una leggenda e da luned&igrave; avremo un compagno nuovo con un carattere e uno stile diverso.&rdquo; Poi Marc conclude con un bel ricordo di Pedrosa:&rdquo;non &egrave; come le persone credono che sia,una volta in Giappone festeggiammo una vittoria cantando in un locale con il karaoke e non ci crederete ma Dani cantava senza maglietta ed era matto, tutto al contrario di quello che uno s'immagina sembra timido ma &egrave; divertente.&rdquo;       

"Da luned&igrave; avr&ograve; un nuovo compagno di team con un carattere e uno stile diverso"

MotoGp Valencia, Marquez su Dani: "Mi ha insegnato tanto"

        Casey Stoner e Marc Marquez, due piloti di grande talento che non si sono mai scontrati in pista.L'australiano infatti ha preso la decisione di appendere il casco al chiodo alla fine della stagione 2012, mentre lo spagnolo &egrave; approdato alla classe regina proprio nel 2013. Ma cosa sarebbe successo in pista se questi due piloti si fossero trovati a scontrarsi sui circuiti mondiali? Sono in tanti a domandarselo, e anche Cal Crutchlow che si &egrave; infortunato a Phillip Island ed &egrave; stato costretto a saltare il Gp di Motegi se lo &egrave; chiesto. L'OPINIONE &ndash; Lui, pilota inglese del team LCR Honda che ha avuto la fortuna di correre in pista con Casey Stoner e che adesso gareggia insieme a Marc Marquez pagherebbe per poter vedere questi due talenti correre insieme:&rdquo;spenderei un sacco di soldi per vedere una gara del genere &ndash; dice Cal in un'intervista fatta al giornale tedesco Speedweek &ndash;&nbsp;certo, non Casey come lo &egrave; ora perch&eacute; non corre pi&ugrave;, ma se Marc avesse guidato nel momento in cui Casey guidava, avrei speso un sacco di soldi per assistere a questa gara. Sarebbe stato qualcosa di molto speciale.&rdquo; PARAGONI &ndash; Conoscendoli entrambi Crutchlow azzarda anche un paragone tra i due:&rdquo;sono molto simili. Penso che Casey guidasse pi&ugrave; controllato, Marc derapa continuamente e cade spesso, mentre non era il caso di Stoner. Mi &egrave; piaciuto guardare Casey quando correva, il controllo che aveva sulla sua moto era di livello mondiale, lo stesso che ha anche Marquez. Casey non usava il gomito come invece fa Marc, ma piegava allo stesso modo, quindi penso che siano molto simili.&rdquo; IL VINCITORE &ndash; Ma in uno scenario ipotetico in cui entrambi si trovassero a gareggiare uno contro l'altro, chi dei due avrebbe la meglio? Crutchlow seppur con un po' di indecisione iniziale conclude:&rdquo;in una gara normale dove &egrave; difficile superare, Stoner vincerebbe pi&ugrave; facilmente, ma in una lotta corpo a corpo avrebbe la meglio Marquez.&rdquo;       

Il pilota inglese &egrave; stato intervistato su una gara ipotetica tra l'australiano e lo spagnolo e non ha dubbi sul vincitore

Cal Crutchlow: "Stoner batterebbe Marquez”

Nel giorno della vittoria del settimo titolo di Marc Marquez, anche se lontano da casa, c&#39;era suo fratello Alex Marquez che come lui corre nel motomondiale nel campionato di Moto2 a festeggiarlo. Grande la gioia del fratello 22enne del team Estrella Galicia Marc VDS che ha scritto al neo campione del mondo una lettera aperta di congratulazioni pubblicata poi dal giornale spagnolo Marca.  LA LETTERA - &ldquo;Complimenti Marc, - ha scritto Alex - congratulazioni, gi&agrave; sei al Level7. Uff, che gara. L&#39;ho vissuta in modo molto nervoso, &egrave; stata una gara molto divertente. Sin dall&#39;inizio, sia tu che Dovi sapevate quale fosse il ritmo giusto e come dovesse procedere la gara. Sei stato furbo, hai saputo aspettare e attaccare al momento giusto. In seguito, hai portato Dovi al limite e ha fatto un errore, in quel momento ero rilassato e ho visto che eri di nuovo campione del mondo.&rdquo;  UN ANNO VINCENTE &ndash; Alex ha proseguito poi scrivendo del campionato fatto da suo fratello Marc:&rdquo; hai fatto un anno eccellente. In ogni momento, hai saputo qual era il tuo limite, dove dovevi attaccare, dove no. E vorrei sottolineare il lavoro di squadra che hai fatto. Tutto il team &egrave; stato in grado di sfruttare i tuoi punti di forza e, inoltre, migliorare i tuoi punti deboli a poco a poco. A livello personale, come ogni anno, ti ho visto pi&ugrave; maturo. Durante le gare ti ho visto come sempre: concentrato, sapendo come lavorare anche quando le cose sono andate storte. Dal 2016 fino ad ora, con il team Repsol Honda avete vinto tutto&nbsp; e la mia unica domanda &egrave;, fin dove potrete arrivare?&rdquo;   ORGOGLIO FRATERNO &ndash; Infine Alex Marquez ha concluso:&rdquo;mi chiedono quanto ancora puoi arrivare lontano, so come &egrave; questo mondo e non oso dirti nulla, ma &egrave; vero che hai 25 anni e hai gi&agrave; vinto sette volte. Io so che non ti fermerai, e anche in Australia la tua fame sar&agrave; ancora grande. Questo &egrave; il tuo punto di forza: il fatto di vincere ti rende pi&ugrave; desideroso di farlo di nuovo. Cerchi sempre&nbsp; la vittoria, continua cos&igrave;.&rdquo; 

Il fratello di Marc Marquez, dopo la vittoria iridata, ha scritto una lettera aperta in cui si congratula con lui

Alex Marquez al fratello: &rdquo;So che non ti fermerai, continua cos&igrave;&rdquo;

Una gara d&#39;attesa per gran parte della sua durata, quella di Marc Marquez, sempre incollato alla gomma posteriore di Andrea Dovizioso.&nbsp;Poi il sorpasso a quattro giri dalla fine e la volata finale verso la vittoria del settimo titolo iridato. Si tratta del terzo mondiale che lo spagnolo porta a casa in Giappone: il primo nel 2014, il secondo nel 2016 e il terzo nel 2018.  LA GARA &ndash; Da neo campione del mondo Marquez viene intervistato dopo i festeggiamenti con i suoi fans e il suo team: &ldquo;mi sento molto bene&nbsp; - commenta - anche perch&egrave; dopo Aragon avevo iniziavo ad assaporare un po&#39; la vittoria quindi ho cercato motivazioni extra per poter vincere al primo match ball, qui poi per la Honda era particolarmente importante. La cosa positiva &egrave; quando cogli l&#39;occasione, ho lavorato bene tutto il weekend e sono contento. Mi spiace che Dovizioso sia caduto perch&egrave; meritava di essere qui con noi sul podio. I boss Honda saranno contenti per questa vittoria&rdquo;.  Poi parlando ancora della gara prosegue: &ldquo;era un po&#39; come me l&#39;ero immaginata, avevo chiesto a me stesso di fare una bella partenza e un buon primo giro, stare dietro a Dovi e provare a fare l&#39;attacco al decimo giro. C&#39;ho provato ma ho sbagliato. Mi dispiace che sia caduto perch&egrave; ogni volta sono vere battaglie con lui.&rdquo;&nbsp;E sempre a proposito di Andrea Dovizioso dice: &quot;da Andrea ho imparato molto, lui &egrave; bravo con il setting e tutto il resto, il suo livello &egrave; alto e per il prossimo anno continuiamo con le stesse battaglie&rdquo;.   I FESTEGGIAMENTI &ndash; Adesso per&ograve;, in attesa della prossima gara di Phillip Island &egrave; tempo di pensare ai festeggiamenti anche se Marquez pensa gi&agrave; al prossimo mondiale:&rdquo;dedico la vitoria alla mia nonna che non c&#39;&egrave; pi&ugrave; &ndash; conclude il campione spagnolo -&nbsp; alla mia famiglia, a mio nonno che sicuramente &egrave; a casa che mi sta guardando, al team, all&#39;allenatore e a tutti i fans. Ho vinto io ma c&#39;&egrave; tanta gente dietro che mi aiuta e senza di loro non avrei potuto vincere.&rdquo;&nbsp;Poi conclude: &ldquo;sono contento se vinco, &egrave; il modo per essere sempre concentrato e per vedere la fatica premiata. Qui festeggiamo e per il prossimo anno c&#39;&egrave; la voglia di lottare per il prossimo mondiale&rdquo;. 

Il pilota spagnolo vincendo la gara di Motegi ha conquistato matematicamente il titolo di Campione del Mondo

Marquez, Motegi: &ldquo;peccato che Dovi non sia sul podio con noi, felice per il titolo&rdquo;

        Marc Marquez in Giappone &ldquo;rischia&rdquo; di vincere il settimo titolo mondiale, per farlo dovr&agrave; arrivare davanti a Dovizioso...facile? Non molto! L'anno scorso la battaglia tra i due si &egrave; risolta sul traguardo e anche quest'anno sicuramente ci sar&agrave; da vederne delle belle. Un Marquez concentratissimo quello arrivato a Motegi che per scaramanzia non parla della possibilit&agrave; di vittoria del titolo, sfuggendo ad ogni domanda in merito:&rdquo;il feeling &egrave; lo stesso nel 2014&nbsp; - dice &ndash; l&igrave; la situazione era migliore, nel 2016 &egrave; stato pi&ugrave; difficile ed insolito, quest'anno cercheremo di ripetere la stessa vittoria.&rdquo; UN BUON VANTAGGIO&nbsp; - &ldquo;Le vittoria di Aragon e della Thailandia &ndash; prosegue Marquez in conferenza stampa - sono state importanti perch&egrave; in questa seconda parte di stagione i piloti Ducati hanno dimostrato di essere molto forti. Qui a Motegi sar&agrave; il primo match-point per il campionato, cercher&ograve; di lavorare duro e lavorare per la vittoria, ma Dovi &egrave; forte su questa pista. Cercher&ograve; di essere concentrato come in tutti gli altri weekend di gara, niente stress, niente panico ci sono altre 4 gare.&rdquo; REWIND &ndash; Intanto, come non ripensare a quanto accaduto nel 2017 tra lui e il pilota Ducati: &ldquo;mi ricordo tutto come fosse succeso ieri, fu una gara difficile con molta pioggia, una bella battaglia con Dovi che vinse sul rettilineo finale, provai a superarlo all'ultima curva ma lui mi super&ograve; di nuovo. Domenica dovrebbe essere asciutto quindi vediamo come andr&agrave;.&rdquo; LA PISTA &ndash; Infine, alcune considerazioni sul circuito: &ldquo;l'accelerazione &ndash; conclude -&nbsp; &egrave; uno dei punti su cui dobbiamo lavorare, e anche sulle staccate che invece sono punti forti della Ducati. Sar&agrave; difficile per noi ma ci proveremo, nelle curve strette avremo pi&ugrave; vantaggio per compensare.&rdquo;       

Il circuito di Motegi potrebbe regalare al campione spagnolo il settimo titolo iridato

Marquez scaramantico:”Penso solo a vincere la gara”

        Quando c'&egrave; da contare Marc&nbsp;Marquez si sa &egrave; bravo a fare il calcolatore, ma questa volta si trova davanti un avversario davvero tosto come Andrea Dovizioso che nelle ultime cinque gare gli ha dato del filo da torcare obbligandolo alle volte a scendere anche dal primo gradino del podio. Per questo il pilota di Cervera domenica dovr&agrave; mettercela tutta se vuole vincere il campionato a tre gare dalla fine, o comunque portare a casa punti importanti per la classifica. Un "gap" numerico che possiamo dire abbastanza sostanzioso, in quanto si trova a 77 punti dal Dovi e a 99 punti da Rossi, ma quando si parla di Motogp mai dire mai, tutto pu&ograve; sempre accadere. INDIETRO NEL TEMPO - Certo &egrave;, che se la storia insegna qualcosa, un esempio lampante pu&ograve; darcelo proprio il Gp del Giappone del 2016, quando Marquez, in lizza per il titolo mondiale, aveva misere possibilit&agrave; di vittoria, in quanto avrebbe vinto solo e soltanto se i suoi diretti avversari, a quel tempo Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, fossero caduti durante la gara. Un caso improbabile, quindi, ma proprio durante la gara prima Valentino e poi Lorenzo caddero mentre Marquez si trovava in testa e a pochi giri dalla fine si rese conto che il quinto tiolo era suo. MARQUEZ VINCE SE - E anche quest'anno la storia si pu&ograve; ripetere, con percentuali altrettanto scarse come quelle del 2016. Il numero 93, infatti, sarebbe campione del mondo a Motegi se: - arrivasse Secondo con Dovizioso non vincitore - arrivasse terzo con Dovizioso dal quarto posto in giu - arrivasse quarto con Dovizioso dal quinto posto in gi&ugrave; - arrivasse quinto con Dovizioso dal quarto posto in gi&ugrave; - fosse fuori dai punti con Dovizioso quattordicesimo o peggio e Rossi non vincesse la gara       

Lo spagnolo potrebbe vincere il campionato a Motegi, ma dovr&agrave; fare i conti con Dovizioso

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