Il team toscano sarà per la ventesima stagione al via del motomondiale con la Ducati Desmosedici, di strada ne è stata fatta da quando nel 2005 Pramac Racing con Roberto Rolfo debuttava con la moto bolognese. Nel 2023 la conquista del titolo team e Jorge Martin restato fino alla gara di Valencia in corsa per la conquista del titolo mondiale. Nel 2024 migliorare sarò difficile ma Jorge Martin e Franco Morbidelli ci proveranno per scrivere una nuova storica pagina della MotoGP.

MotoGP, Prima Pramac Racing toglie i veli alla sua Desmosedici GP24

        Jorge Martin arriva ad una settimana dal via della stagione 2024 come principale contendente di Francesco Bagnaia. I due hanno monopolizzato la MotoGP conquistando 24 successi su 39 gare la passata stagione, lo spagnolo lancia la sfida all&rsquo;amico-rivale. ALDEGUER E PRAMAC: AFFARE FATTO PER LA MOTOGP 2025 Obiettivi per il futuro Martin ammette di aver affrontato un pilota meritevole di tutto ci&ograve; che ha: &ldquo;Credo che Bagnaia sia gi&agrave; stato scelto per il team ufficiale e se lo merita&rdquo;. Ma &egrave; anche consapevole delle proprie potenzialit&agrave;: &ldquo;Personalmente ho mostrato di cosa sono capace, e se inizier&ograve; la stagione nel modo giusto avr&ograve; fatto il mio compito: l&rsquo;obiettivo &egrave; una sella nel team ufficiale Ducati, se non arriver&agrave; vedremo che fare. Gestire le voci di mercato &egrave; normale per un pilota, ci si deve pensare il giusto, anche perch&eacute; ora &egrave; presto&rdquo;. Martin nel finale di stagione ha commesso gravi errori che, col senno del poi, sono stati decisivi nella corsa al titolo: &ldquo;Credo di avere dei margini di crescita sotto l&rsquo;aspetto mentale. Non ci avevo lavorato in passato, mentre ora l&rsquo;ho fatto mi sento migliorato, spero di dimostrarlo in pista. Rispetto all&rsquo;anno scorso vorrei riuscire a preparare maggiormente la moto per la domenica, senza concentrarmi esclusivamente sulla velocit&agrave; pura. Sul finale del 2023 la pressione si &egrave; fatta sentire, tanto che vincere era quasi un&rsquo;ossessione, quindi ho lavorato anche su questo&rdquo;.   BAGNAIA E BASTIANINI: IL GESTO DI FAIR PLAY CHE NON TI ASPETTI La GP24 &egrave; nata bene I test a Sepang hanno mostrato una Desmosedici GP24 gi&agrave; competitiva, lo spagnolo per&ograve; al contrario di Bagnaia soprattutto in Qatar non &egrave; riuscito a mettere tutto insieme per rispondere all&rsquo;incredibile tempo dell&rsquo;italiano: &ldquo;Il chattering? Ne ho parlato anche prima con Gigi, ma essendo qualcosa che non posso controllare non mi preoccupa pi&ugrave; di tanto, voglio pensare in primis alla mia guida e restare rilassato. Le sensazioni con la GP24 sono migliori rispetto a quelle con la GP23, specie in Qatar dove mi sono tolto tutti i miei dubbi. Parliamo di differenze lievi, ma in positivo&rdquo;.  MOTOGP, &Egrave; IL TURNO DI PRAMAC: PRESENTAZIONE IN GRANDE STILE IN BAHRAIN Il futuro della MotoGP Come avevamo anticipato, Fermin Aldeguer sar&agrave; un pilota Pramac Racing nel 2025, per lui un contratto diretto con Ducati e una moto ufficiale proprio nel team toscano: &ldquo;Aldeguer credo sia pronto per la MotoGP. Quest&rsquo;anno deve lottare per il titolo, e credo che al momento sia il pi&ugrave; forte in Moto2: non so se ha firmato o meno, ma questo potrebbe regalargli ulteriore motivazione&rdquo;. Il Prima Pramac Racing &egrave; stato il primo team ad aprire alla F1 grazie alla grande amicizia tra il Patron Paolo Campinoti e Stefano Domenicali, CEO della massima serie su 4 ruote: &ldquo;La MotoGP &egrave; gi&agrave; in ottime mani, ma &egrave; indubbio &egrave; che la Formula 1 &egrave; cresciuta tanto negli ultimi anni, quindi un carico di nuove idee potrebbe aiutare il nostro movimento a crescere. Tutte le novit&agrave; positive sarebbero ben accette&nbsp;ma&nbsp;vedremo&rdquo;.  GP QATAR, VINCER&Agrave; ANCORA GRESINI PER IL TERZO ANNO DI FILA?       

Lo spagnolo punta al mondiale e alla sella ufficiale nel 2025, per il futuro apre le porte ad Aldeguer e alla Formula1

Martin: “Credo di avere dei margini di crescita sotto l’aspetto mentale”

        Mancava un solo team all'appello, ma finalmente tutte le squadre della MotoGP 2024 hanno svelato le colorazioni ufficiali con cui prenderanno parte alla stagione che scatter&agrave; il prossimo settimana con il Gran Premio del Qatar al Losail International Circuit. L'ultimo team a presentarsi &egrave; stato il Prima Pramac di Paolo Campinoti, che complice la grande amicizia con il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali, ha optato per un unveiling in grande stile nel paddock del Bahrain dove questo weekend &egrave; in programma il primo GP della F1. Sotto ai riflettori del Sakhir International Circuit, il vice campione dello scorso anno Jorge Martin e la new entry Franco Morbidelli hanno portato sul rettilineo dei box le Ducati Desmosedici GP24 del team vincitore della classifica riservata alle squadre del 2023. Dal punto di vista estetico, la moto presenta una colorazione diversa rispetto a quella della passata stagione, con l'abbandono del bianco a favore di un aggressivo accostamento del viola e del rosso, ma non cambia l'obiettivo: confermarsi al top della classe regina. Copioli: "Bagnaia favorito, ma abbiamo una grande Italia in MotoGP" Obiettivo titolo per il team Prima Pramac  Come detto, la squadra punter&agrave; senza mezzi termini a lottare per la vittoria del mondiale. A ribadirlo &egrave; stato anche il Team Manager di Prima Pramac, Gino Borsoi: &ldquo;Dopo un 2023 davvero incredibile, mi aspetto un 2024 da protagonisti con entrambi i nostri piloti. Nei test siamo andati forte e crediamo di avere tutte le carte in regola per vivere un'altra annata al top come la precedente. Questa volta, per&ograve;, spero in un epilogo diverso&rdquo;. Ambizioso anche Luigi Dall'Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, il quale si &egrave; detto consapevole di avere tanti piloti ed altrettante moto altamente competitive in griglia: &ldquo;Da parte di Ducati, l'obiettivo &egrave; quello di migliorarsi ancora vincendo pi&ugrave; gare possibile anche quest'anno. Sicuramente Pramac ha dei piloti forti e pu&ograve; contribuire a rendere memorabile il campionato 2024 per il nostro marchio&rdquo;. SBK: inizio incoraggiante per Van Der Mark, all'ombra di Razgatlioglu       

Nel paddock del Sakhir International Circuit su cui questo weekend correr&agrave; la Formula 1, sono stati tolti i veli alle Ducati Desmosedici di Jorge Martin e Franco Morbidelli

MotoGP, è il turno di Pramac: presentazione in grande stile in Bahrain

        The first day of MotoGP testing in Qatar brought the sun, a sunset and the Lusail floodlights. After closing the recent Sepang test out front, Pecco Bagnaia powers the number 1 Ducati Desmosedici GP24 to the front of the pack again in Doha. Bagnaia Vs Martin: are we in for a repeat of 2023? Having battled it out all the way to Valencia last season, Pecco Bagnaia and Jorge Martin are, understandably, the favourites for the 2024 season but the real question is, which of the two Borgo Panigale representatives will come out on top? Although the 1'52"040 and 1'52"260 are to be considered in terms of the work completed in the Lenovo and Prima Pramac garages, the Time Attack result is nevertheless significant, because it reveals the potential of the rider-bike-team package. Espargar&ograve; and Binder: Aprilia and KTM half a step behind the Ducatis In this important classification, the current world champion and runner-up have a little more compared to the rest of the pack, though Aprilia and KTM are not far off. Aleix Espargar&ograve; and Brad Binder position the RS-GP and RC16 Factory third and fourth. A hot top ten at Lusail Six bikes place between Fabio Di Giannantonio and Fabio Quartararo, from Ducati to Aprilia and from Honda to Yamaha. This shows just how balances the championship now is as, while the Desmosedici continues to dominate, several manufacturers are able to make an impression over the flying lap. Less than six tenths of a second separate Pecco Bagnaia from El Diablo in tenth. Like the RC213 V, the M1 benefits from concessions in accordance with the updated technical regulation and, for those who like variety, there&rsquo;s a lot going on. Even outside the top ten. Marquez and Acosta close, Pirro in place of Morbidelli Marco Bezzecchi places eleventh with the Desmosedici GP23, while Raul Fernandez even found himself leading the way at one point &ndash; not at all bad considering that the Spaniard sustained injury during the Malaysian test. Franco Morbidelli was forced to sit out the sessions, having already missed Sepang after suffering a training accident in Portimao. The Prima Pramac rider is nevertheless on site in Doha, as he waits to find out whether he&rsquo;ll be passed fit to race. In the meantime, Michele Pirro continues with the development work aboard the Italo-Brazilian&rsquo;s bike. Marc Marquez and Pedro Acosta lie fifteenth and sixteenth at the end of day one, and were far from slow, which tells us just how high the level is right now. Test Qatar MotoGP, Day One        

The Pecco-Jorge duel continues, with the number 1 rider repeating the Sepang trend. Espargar&ograve; places third on the Aprilia, Binder fifth with the KTM, Marc Marquez and Acosta never so close

Qatar MotoGP test: Bagnaia tops the timesheets ahead of Martin on day 1

        Forse neanche lo stesso Bagnaia si aspettava un inizio del genere. Intendiamoci, che il bicampione del mondo in carica potesse chiudere in vetta i primi test invernali dell'anno con tanto di record della pista non appariva n&egrave; stravagante n&egrave; tantomeno inverosimile, ancor di pi&ugrave; se considerato le potenzialit&agrave; di una GP24 che gi&agrave; in quel di Valencia, a novembre, aveva lasciato intravedere margini di crescita e potenziale tecnico ancora pi&ugrave; elevato. Il primo tempo con cui Bagnaia ha chiuso la tre giorni di test a Sepang simboleggia pi&ugrave; aspetti, oltre quello che forse maggiormente (e giustamente) interessa all'interno del box, ovvero l'estrema e gi&agrave; immediata competitivit&agrave;. In primis la prova di forza mostrata nel giro secco nei confronti di molti avversari, quasi a tamponare, ad esempio, la consueta e rinomata esplosivit&agrave; di Jorge Martin, relegato a 172 millesimi di distanza o ancora, mettere le cose in chiaro all'interno della squadra ufficiale stessa, mostrando di essere costantemente il riferimento assoluto anche nei riguardi di un Enea Bastianini in evidente crescita. Il record della pista in 1'56.682, insomma, rappresenta un biglietto da visita decisamente allettante che, insieme al feeling generale mostrato sul ritmo gara, confeziona un Bagnaia in grande spolvero. Aereodinamica: pro e contro secondo Romano Albesiano Conferme e miglioramenti: le differenze con l'inizio della passata stagione In questi primi giorni di assaggio della stagione 2024, Bagnaia ha pi&ugrave; volte sottolineato le diversit&agrave; che attualmente intercorrono con l'inizio della passata stagione in cui le certezze relative tanto al giro secco quanto al ritmo gara non erano cos&igrave; nitide come quelle attuali. Ad impressionare &egrave; la facilit&agrave; di prestazione che il campione del mondo &egrave; riuscito a rendere tangibile, che si traduce, inevitabilmente, in una sicurezza nei propri mezzi estremamente evidente. Con la GP24, la frenata, inequivocabile punto di forza dello stile di guida del piemontese, &egrave; resa ancora pi&ugrave; performante, sintomo di un lavoro e di un'unione di intenti che mai come in questo scorcio di stagione appaiono rassicuranti.&nbsp;&nbsp; Pecco Bagnaia: "Tempo incredibile, la GP24 mi piace moltissimo"&nbsp; Ai microfoni di Sky Sport, Bagnaia non ha nascosto l'approvazione per una moto che sembra esaltarlo ancor di pi&ugrave; rispetto alla GP23: "Il primo tempo realizzato &egrave; una conseguenza del lavoro svolto, andiamo via da Sepang con un'ottima base in vista del Qatar. Siamo riusciti a provare tutto il materiale che avevamo in programma e la GP24 in generale mi piace moltissimo. Ha molti punti vantaggiosi rispetto alla GP23, soprattutto la frenata, aspetto nel quale siamo migliorati tanto". Il campione del mondo in carica ha poi continuato: "Abbiamo fatto dei tempi incredibili ma sono solo test, la pista era in ottime condizioni dopo sei giorni in cui si &egrave; gommata alla perfezione. Sul motore dobbiamo ancora definire alcune cose e in Qatar proveremo varie mappature per migliorare ancora". L'alfiere della Ducati si &egrave; poi soffermato sui rivali e compagni di marca: "Bastianini &egrave; stato molto forte in questi test, Martin &egrave; molto veloce ma sono tanti i piloti che sono andati forte. Per vincere di nuovo bisogna migliorare in contemporanea sia io come pilota che la moto. Inoltre, conosciamo tutti il potenziale di Marquez, non credo che ci metter&agrave; molto tempo prima di stabilirsi nelle zone di vertice".&nbsp;  MotoGP: quattro wild card in vista per Lorenzo Savadori        

Prestazione da incorniciare per il due volte campione del mondo, cosciente di un potenziale estremamente incoraggiante

Test Sepang: spaventoso Bagnaia, primo con record della pista

        Ultimo giorno di test MotoGP speso a Sepang, con retrogusto 2023. E' stato infatti duello cronometrico ingaggiato da Pecco Bagnaia e Jorge Martin, contendenti al titolo della passata stagione, come noto andato nelle mani dell'italiano. Stesso epilogo parziale, comunque utile a spiegare che aria tiri nella classe regina: calda e dal color Rosso. I due ducatisti sono seguiti da un parimarca e un ulteriore dotato di Desmosededici. Enea Bastianini e Alex Marquez. Bagnaia Vs Martin: 1 a 0 per Pecco Ricordate il finale dello scorso anno? Si sprecavano titoli come "Bagnaia Vs Martin", o "Martin Vs Bagnaia" e cose del genere. Essendo l'ultimo giorno dei tre programmati in Malesia, il resoconto finale vede proprio il numero 1 in testa, mentre lo spagnolo &egrave; secondo.&nbsp; Centosettadue millesimi, "un nonnulla", per&ograve; significativi. Sebbene in palio ci fosse solo la soddisfazione di uscire dai test da migliori, questa soddisfazione &egrave; presa dall'italiano del team Lenovo ufficiale. Al numero 89 Prima Pramac la certezza - invernale - di essere l'antagonista principale. C'&egrave; poi Enea Bastianini, tornato in forma, sia nella guida che nello spirito. La Bestia si trova a soli 233 millesimi dalla vetta del medesimo box e colore ma, lui stesso lo ha ammesso, pu&ograve; solo fare passi avanti nel Time Attack. Quando e se ci riuscir&agrave;, sar&agrave; pilota completo e rifinito.  Ducati regina, Aprilia cugina in crescita Nel 2023 uno dei temi parlava cos&igrave;: "Chi &egrave; l'anti-Ducati?" A volte era la KTM, altre - spesso - l'Aprilia. Trend riprosto dai test, per un Aleix Espargar&ograve; capitano di ventura nero e aerodinamico. E' ancora e sempre il catalano di Granollers a interpretarre al massimo la RS-GP. Maverick Vinales &egrave; un bombardiere da Gran Premio, raramente brilla nei test. Si trova dodicesimo, al pari della tabella mediante alla quale &egrave; iscritto alla MotoGP. Miguel Oliveira difende gli interessi di Trackhouse, realt&agrave; nuova di zecca nel paddock, Lorenzo Savadori porta avanti lo sviluppo di Noale, anche sostituendo Raul Fernandez.  Acosta gi&agrave; in top ten MotoGP Pedro Acosta &egrave; nono, gi&agrave; di suo un eccellente piazzamento da rookie qual &egrave;. Il dato pi&ugrave; importante &egrave;, semmai, vederlo vicino a Brad Binder, settimo, ovvero il rappresentante KTM pi&ugrave; esperto. Il titolato Moto2 in carica sta facendo un lavoro diverso dal sudafricano e dall'australiano? Va bene, ma la manetta destra funziona. Lui, in rosso, equipaggiato da RC16, messa in pista da Tec3 firmato GASGAS. Dovremo verificare questo: un conto &egrave; girare nei test, quando si vuole e a traiettorie "libere". Un altro &egrave; la bagarre di gara, nell'esigenza di modificare linee, compiere sorpassi, adattarsi alle gomme che calano e alla benzina che finisce.  Honda Vs Yamaha: 1 a 0 Voglia di strapparsi i capelli non se ne &egrave; vista a Sepang, tuttavia &egrave; pi&ugrave; opportuno figurare davanti alla Casa connazionale. Fatto, grazie a Joan Mir, prima Honda alla faccia della Yamaha. RC213 V super modificata guidata pure da Luca Marini, in un ambiente completamente da scoprire. Figuriamoci la moto, Invece, Fabio Quartararo conosce come le sue tasche la M1, il box Monster Energy e tutto quanto. E non &egrave; nemmeno andato male il francese, malgrado si sospettino le solite note scoraggiate. Lo sentiremo presto, augurando a Franco Morbidelli di tornare in sella: la cosiddetta "Coppa Giappone" l'ha coniata proprio l'italo-brasiliano.  MotoGP Sepang Test: terzo giorno        

Pecco fa meglio di Jorge, Bastianini terzo incomodo, Alex Marquez chiude il dominio Ducati. Quinto Aleix su Aprilia, sesto Marc Marquez, Acosta nono

Bagnaia batte Martin (anche) nei test MotoGP di Sepang

        Pedro Acosta continua a sorprendere a Sepang e dopo essersi preso la leadership della tre giorni di "Shakedown" riservata ai collaudatori e ai piloti ufficiali delle case costruttrici soggette alle concessioni, si &egrave; preso la scena anche nel day-1 del primo test invernale dell'anno. Il rookie spagnolo ha concluso al secondo posto grazie al tempo di 1'58.220, alle spalle del connazionale e leader momentaneo dei test, Jorge Martin, distante solamente 269 millesimi. Nella sua performance il campione del mondo in carica della Moto2 &egrave; stato sicuramente facilitato, rispetto alla maggior parte dei piloti scesi in pista oggi, dall'aver disputato gi&agrave; tre giorni di test come precedentemente detto, ma ci&ograve; non toglie l'esigenza di sottolineare l'incredibile capacit&agrave; d'adattamento mostrata, seguita da un altrettanto straordinario riscontro prestazionale. Basti pensare che il miglior tempo siglato nello "Shakedown" (in 1'58.189) equivale al nono crono della qualifica 2023, appena sette decimi dal record ufficiale della pista che appartiene a Pecco Bagnaia in 1&rsquo;57&rdquo;491. &nbsp; Cosa sono e come funzionano gli aero rakes visti sull'Aprilia di Oliveira Il rapido adattamento dello spagnolo sposta gli equilibri Pedro Acosta si &egrave; preso i riflettori della MotoGP nonch&eacute; l'estrema attenzione della KTM gi&agrave; al primo contatto con la top class. Non che ci fossero troppi dubbi circa le qualit&agrave; del talento classe 2004, il quale &egrave; riuscito ad abbattere (apparentemente e con riserva dal momento che siamo solo alle primissime battute della stagione) gli scetticisimi legati sia alla competitivit&agrave; di una moto notoriamente complessa e non ancora al livello delle "colleghe" europee, Ducati e Aprilia, sia le fisiologiche difficolt&agrave; in cui incorre, solitamente, un esordiente. Proprio quest'ultimo aspetto &egrave; quello che maggiormente impatta nella mente di addetti ai lavori e non; una velocit&agrave; di adattamento cos&igrave; intensa e vistosa non si vedeva dai tempi di Marc Marquez, nel 2013. Un esordio che se seguito da ulteriori conferme potrebbe rapidamente spostare gli equilibri in casa KTM, relativamente alla sella ufficiale da affiancare a Brad Binder, al momento nelle mani di Jack Miller. Pedro Acosta: "Cerco di seguire tutti i piloti in pista" A sorprendere forse ancor maggiormente della prestazione mostrata in pista sono state le parole, la calma, la lucidit&agrave; d'analisi e la sicurezza nell'esposizione del giovane spagnolo, apparso sicuro di s&egrave; tanto nel linguaggio del corpo quanto nelle intenzioni; focalizzato su un obiettivo che a questo punto diventa concretamente alla portata, ovvero arrivare gi&agrave; molto competitivo alla prima gara dell'anno in Qatar. "A dir la verit&agrave; oggi non eravamo troppo concentrati sul giro secco. Sono contento, &egrave; stata un'ottima giornata, siamo migliorati molto specialmente sul passo gara e sulla frenata. Vogliamo arrivare pronti alla prima gara. Oggi abbiamo provato alcune cose nuove rispetto ai giorni scorsi e ho notato qualche differenza". Il campione del mondo della Moto2 ha poi continuato: "Cerco di seguire tutti i piloti che trovo: oggi l&rsquo;ho fatto con Miller e con i piloti Aprilia, Aleix Espargar&ograve; e Maverick Vinales. Lo faccio per cercare di imparare le traiettorie ed il modo di guidare e soprattutto frenare".  MotoGP: ecco nel dettaglio la Yamaha M1 2024         

Il rookie spagnolo continua ad impressionare per velocit&agrave; e facilit&agrave; di prestazione, essendosi fermato alle spalle del solo Jorge Martin

MotoGP, Pedro Acosta è già davanti: "Non ho cercato l'attacco al tempo"

        The 2024 season officially gets underway with the first day of official MotoGP testing at Sepang. All riders are out on the Malaysian track, with Jorge Martin starting just as he finished last year, in that the team Prima Pramac rider was the quickest over the flying lap, setting a 1'57.951. The Spaniard is the only rider to duck under 1'58 so far. Behind the 2023 runner-up is a surprising Pedro Acosta who, after building confidence with the Tech3 GASGAS during the Shakedown, proved very competitive on Day 1, closing just 0.269 of a second from Martin. Fabio Quartararo looks solid with the Yamaha, third and very keen to make up for a 2023 season that was more complicated than expected. Fabio Di Giannantonio and Enea Bastianini round out the Top 5 in fourth and fifth position respectively. Marquez top ten, Bagnaia 16th The best Aprilia rider is Maverick Vinales, sixth ahead of the Ducatis of Alex Marquez, Marco Bezzecchi and Marc Marquez. The latter was able to move up into ninth at the end of the session, after a crash and a few technical setbacks hindered his progress earlier in the day. Rounding out the top ten is Johann Zarco, the first Honda rider. Eleventh for Yamaha new-entry Rins, while current world champion Francesco Bagnaia is down in sixteenth place. The Italian also suffered a crash, so expect to see significant improvement from him tomorrow. Luca Marini lies seventeenth with the Honda as he continues to adapt to a bike very different to the Ducati he rode up until a few months ago.       

The 2023 runner up was the fastest on Day 1, ahead of the GASGAS rookie and Fabio Quartararo. Marquez 9th with a crash, Bagnaia 16th

Sepang Test: Martin leads on day 1, Acosta already second

        Con la prima giornata di test ufficiali della MotoGP a Sepang, ha finalmente preso il via la stagione 2024 della classe regina. Sul tracciato malese sono infatti scesi in pista tutti i piloti, con Jorge Martin ripartito allo stesso modo in cui aveva concluso la scorsa annata, visto che lo spagnolo del team Prima Pramac &egrave; stato il pi&ugrave; rapido sul giro secco fermando il cronometro in 1'57.951, unico in grado di scendere sotto il muro del 1'58. Alle spalle del vice campione 2023 troviamo un sorprendente Pedro Acosta, che dopo aver preso confidenza con la GASGAS Tech3 durante le giornate di Shakedown, si &egrave; confermato altamente competitivo anche in questo Day 1 chiudendo a 269 millesimi dal tempo di Martin. Bene anche Fabio Quartararo con la Yamaha, terzo e chiamato ad una stagione da protagonista per lasciarsi alle spalle un 2023 pi&ugrave; complicato del previsto, con Fabio Di Giannantonio ed Enea Bastianini a chiudere la Top 5 rispettivamente in quarta e quinta piazza. Bagnaia e Ducati verso il rinnovo: quanti anni ancora assieme in MotoGP? Marquez in Top 10, Bagnaia 16&deg;   Il migliore dei piloti Aprilia &egrave; stato Maverick Vinales, sesto a precedere le Ducati di Alex Marquez, Marco Bezzecchi e Marc Marquez. Quest'ultimo &egrave; riuscito a risalire fino alla nona posizione a fine turno, dopo aver occupato a lungo gli ultimi posti per via di una caduta e di alcune noie tecniche, mentre a chiudere la Top 10 troviamo Johann Zarco con la prima delle Honda. Undicesimo Rins, new entry nel team ufficiale Yamaha, mentre per trovare il bi-campione del mondo in carica Francesco Bagnaia occorre scendere fino alla sedicesima casella. Il piemontese &egrave; anche caduto nel corso della giornata, ma &egrave; lecito aspettarsi un importante miglioramento gi&agrave; a partire da domani. Infine, Luca Marini ha chiuso diciassettesimo con la Honda, proseguendo il suo adattamento ad una moto profondamente diversa rispetto alla Ducati guidata fino a pochi mesi fa.        

Il vice campione 2023 &egrave; stato il pi&ugrave; rapido nel Day 1, davanti al rookie della GASGAS e a Fabio Quartararo. Marquez 9&deg; con caduta, Bagnaia 16&deg;

Test Sepang: Martin al comando nella prima giornata, Acosta già 2°

        Nuova avventura a quattro ruote per Jorge Lorenzo. Il cinque volte iridato nel Motomondiale ha annunciato che prender&agrave; parte alle competizioni automobilistiche anche nel 2024, ma lo far&agrave; cambiando Marchio: non pi&ugrave; Porsche, ma Aston Martin. Marc Marquez e Valentino in pista a Portimao Jorge Lorenzo passa ad Aston Martin  Infatti, il maiorchino difender&agrave; i colori del Team Lazarus al volante di una Vantage GT3, anche se non &egrave; ancora stato specificato in quale categoria. "La passione per il motorsport ha sempre fatto parte della mia vita e prosegue ora anche con le quattro ruote", ha dichiarato il tre volte titolato in MotoGP. "Ho conosciuto persone che mi hanno dato la possibilit&agrave; di valutare insieme un progetto nuovo. Desidero ringraziare Lazarus e Aston Martin Racing per avermi dato l'opportunit&agrave; di iniziare un nuovo viaggio che spero mi porti a&nbsp;traguardi significativi nel mondo del Motorsport&rdquo;. L'intenzione dell'ex portacolori Yamaha, Ducati e Honda &egrave; arrivare pi&ugrave; in alto possibile (magari fino al FIA WEC per sfidare nuovamente Valentino Rossi) anche tra le quattro ruote &ndash; campo in cui ha iniziato ad accumulare esperienza prendendo parte alla Porsche Supercup Italia e provando anche una Lamborghini Super Trofeo &ndash; e lo far&agrave; affidandosi a Lazarus, prestigiosa struttura veneta con trascorsi in GP2, Formula 3000 e International GT Open che ricopre il ruolo di official partner Aston Martin.&nbsp;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Lazarus Corse (@lazaruscorse_official)     Argentina e Kazakistan a rischio: la MotoGP punta all'Ungheria       

Il maiorchino guider&agrave; la Vantage GT3 del Team Lazarus in un campionato non ancora specificato

GT: Jorge Lorenzo, nuova sfida con Aston Martin

        After a glittering 2023, which brought four wins on Sunday and nine in Saturday&rsquo;s Sprint, Jorge Martin lines up as one of this year's title contenders. Expectations are understandably high, as confirmed by Pramac team manager, Gino Borsoi. The Italian talks to motogp.com about the upcoming season: "We have a new bike, many riders have made changes and so we don&rsquo;t know what will happen. One thing we are sure of is that we&rsquo;ll continue to be fast. We know it, and Jorge knows it. But we need to demonstrate this already early in the season". Borsoi: "We&rsquo;ll have another chance to fight for the title" Last year saw Martin make a few mistakes, particularly in the early stages of the championship, although the growth process dictates that a lesson has been learned. Borsoi is certain: "We have learned. In my opinion, we can do better than we did last year. If we can avoid those small mistakes made last year, we&rsquo;ll have another chance to fight for the world title. I think we can be a little stronger than we were in 2023". Martin&rsquo;s speciality was the Sprint, while he struggled a little more in Sunday&rsquo;s long races. Ducati to bring new material to Sepang Soon teams will be back on track for the tests in Malaysia, set to play out on 6-8 February, and team Pramac will have new material to work with, courtesy of Ducati. Borsoi confirms: "We&rsquo;ll be able to test the new aerodynamics at Sepang. We&rsquo;ll see just how big a difference this makes but I&rsquo;m quite sure it will work well. When Ducati brings something, it usually results in a step forward. Different is different, but just how different I can&rsquo;t say right now. Rather than a big difference compared to last year, it&rsquo;s a big update.&rdquo; The riders&rsquo; market will soon open The new season will kick off in a little over a month and, with it, the riders&rsquo; market. With the exception of Brad Binder and Luca Marini, all the riders&rsquo; contracts are up at the end up 2024 and anything could happen at this point. Martin has already said that he wants to be on a factory team in 2025, something that Borsoi believes he fully deserves: "If he does a good job, I&rsquo;m sure he can move to the factory team. He&rsquo;s an incredible rider and will get there sooner or later&rdquo;. Now is not the time to think about too much about contracts though. Now is the time to work and focus so as to achieve the best possible results on track. Results that can pave the way to a bright future.       

In 2023 he battled Francesco Bagnaia for the title and this year Jorge Martin wil try again. Here&rsquo;s what the Pramac team manager has to say

MotoGP, Borsoi: "Martin? He’ll be even stronger than last year"

        La stagione 2024 &egrave; ormai alle porte ma sebbene non sia ancora iniziata, i rumors relativamente al mercato piloti sembrano essere gi&agrave; ad uno stadio quantomeno intrigante. Il protagonista dell'indiscrezione sicuramente pi&ugrave; intensa di queste ultime ore &egrave; Fermin Aldeguer, dominatore della parte finale della stagione 2023 della Moto2 dall'alto delle sue quattro vittorie nelle ultime quattro gare (cinque in totale in stagione). Lo spagnolo, classe 2005, rappresenta al momento la promessa pi&ugrave; talentuosa della middle class, non solo per questioni anagrafiche ma anche e soprattutto per stile di guida, carisma e velocit&agrave;. Nella parte finale della scorsa stagione lo spagnolo era gi&agrave; stato prepotentemente accostato alla top class (specialmente al team Pertamina VR46), salvo trovare poi il veto del patron del team Speed UP, deciso a tenerlo tra le sue fila in vista della rincorsa al titolo della stagione che verr&agrave;. Un obiettivo alla portata delle capacit&agrave; del pilota di Murcia, che, tuttavia, a prescindere dall'esito iridato, nel 2025 sembra essere destinato alla MotoGP ed in particolare alla Ducati. SBK, Test Jerez: Bulega sotto il record della pista! Fermin Aldeguer potrebbe prendere il posto di Jorge Martin Secondo quanto riportato dalla testata spagnola "El Periodico" e dal giornalista Emilio Perez de Rozas, nella scorsa settimana Aldeguer si sarebbe recato nelle sedi della Ducati per firmare un accordo che nel 2025 lo porterebbe in top class. Sebbene la destinazione specifica relativa al team non sia ancora chiara, appare intuibile denotare la probabilit&agrave; che la strada Pramac Racing rappresenti. Nelle ultime settimane (e non solo) infatti il vicecampione del mondo&nbsp;Jorge Martin&nbsp;ha espresso chiaramente le proprie intenzioni esplicitando il fatto che nel 2025 non accetter&agrave; nulla che non sia una moto ufficiale. Pertanto, vista la spietata concorrenza esistente all'interno delle dinamiche Ducati, nonch&eacute; l'arrivo del meteorite Marquez, le possibilit&agrave; che il madrileno lasci la corte di Borgo Panigale non sono poi cos&igrave; basse. Se lo scenario appena descritto dovesse effettivamente realizzarsi, la Ducati si garantirebbe le qualit&agrave; di un talento alquanto esplosivo e con un potenziale ancora notevolmente da esplorare. La stagione 2024 della Moto2 si presenter&agrave; dunque ancor pi&ugrave; importante per il giovane spagnolo, deciso a rispettare le alte aspettative fin qui generate, anche, ma non solo, per arricchire il suo biglietto da visita in vista del salto in MotoGP.  VR46, Di Giannantonio: "Primo pilota non-Academy del team? Almeno sono davanti in qualcosa"         

Secondo alcune indiscrezioni il giovane spagnolo avrebbe gi&agrave; raggiunto un accordo con la casa di Borgo Panigale in vista del prossimo anno

MotoGP: Aldeguer avvistato nella sede Ducati, pronta una sella per il 2025?

        Dopo un 2023 decisamente brillante, con quattro vittorie la domenica e nove il sabato nella Sprint, Jorge Martin si presenta quest'anno in pista come uno dei possibili pretendenti al titolo. Le aspettative sul suo conto non possono che essere alte e a confermarlo &egrave; il team manager del team Pramac Gino Borsoi. Tutto per&ograve; sta per ricominciare da zero e al sito motogp.com l'italiano ha raccontato in vista del 2024: "Abbiamo una moto nuova, molti piloti hanno fatto dei cambiamenti e quindi non sai mai cosa succeder&agrave;. Una cosa di cui siamo certi &egrave; che continueremo a essere veloci. Lo sappiamo noi e lo sa Jorge. Per&ograve; dobbiamo tornare a dimostrarlo a inizio stagione". Borsoi: "Avremo un'altra occasione di lottare per il titolo"  L'anno scorso Martin ha commesso qualche errore, soprattutto nella prima parte del campionato, e il processo di crescita prevede l'aver imparato la lezione. Borsoi ne &egrave; convinto: "Abbiamo imparato. Dal mio punto di vista possiamo fare meglio rispetto all'anno scorso. Se riusciremo ad evitare quei piccoli errori commessi l'anno scorso avremo un'altra occasione di lottare per il titolo mondiale. Credo che possiamo andare un po' pi&ugrave; forte del 2023". La specialit&agrave; di Martin &egrave; stata la Sprint, mentre faticava a concretizzare nella gara lunga della domenica.&nbsp;  Le novit&agrave; che Ducati porter&agrave; ai test di Sepang  Tra poco, finalmente, si torner&agrave; in pista con i test in Malesia in programma dal 6 all'8 febbraio e qui il team Pramac trover&agrave; nuovo materiale portato da Ducati. Borsoi ha confermato: "A Sepang avremo la possibilit&agrave; di provare la nuova aerodinamica. L&igrave; sapremo quanto sar&agrave; stato grande questo miglioramento ma sono abbastanza sicuro del fatto che andr&agrave; bene. Di solito quando Ducati apporta qualcosa, fa un passo avanti. Diversa &egrave; diversa, ma come sia diversa non posso dirlo in questo momento. Non si tratta di una grossa differenza rispetto all'anno scorso ma &egrave; un grosso aggiornamento". Il mercato piloti pronto a entrare nel vivo  Manca poco pi&ugrave; di un mese all'inizio della nuova stagione e presto comincer&agrave; anche il mercato piloti. Tranne Brad Binder e Luca Marini, tutti gli altri avranno il contratto in scadenza a fine 2024 e a quel punto tutto potr&agrave; succedere. Martin ha gi&agrave; fatto sapere che nel 2025 vuole entrare in un team fficiale, cosa che secondo Borsoi si merita totalmente: "Se far&agrave; un buon lavoro sono sicuro che potr&agrave; passare al team ufficiale. &Egrave; un pilota incredibile e, prima o poi, ci arriver&agrave;". Ora per&ograve; non &egrave; il momento di pensarci troppo e di spendere molte energie su questo tema, ora &egrave; il momento di lavorare e stare concentrati per ottenere in pista i migliori risultati possibili. Che poi apriranno le porte ad un futuro luminoso. Calendario MotoGP 2024       

Nel 2023 &egrave; stato il rivale al titolo di Francesco Bagnaia e quest'anno Jorge Martin ci riprover&agrave;. Ecco cosa ha raccontato il team manager di Pramac

MotoGP, Borsoi: "Martin? Sarà ancora più forte dell'anno scorso"

        Jorge Martin&rsquo;s 2023 season concluded with the disappointment of second place after he played a starring role throughout the second half of the championship, but the Spaniard also knows he can be a serious title contender in years to come. "I&rsquo;m really happy, it was a year to remember. The end result wasn&rsquo;t what I wanted of course but I&rsquo;m pleased anyway because it&rsquo;s not easy to place second in MotoGP today. In Italy I realised I could fight for the title. At a certain point, I saw that I was stronger in terms of speed and realized I was in with a shot at the title&rdquo;. The Spaniard was speaking to "Europa Press" and emphasised his genuine surprise at seeing his name consistently up there with those of world champions: "Everyone had me down as a favourite right from the start, but I didn&rsquo;t know how it would go&rdquo;. Jorge Martin: "Riding the bike is an incredible sacrifice" At the end of what was arguably one of the most intense seasons in recent history, the Pramac rider highlights one of the most stressful aspects of life as a professional rider: "It&rsquo;s a sport that requires a lot of physical but also mental effort. Travelling all the time and spending so long away from home is tough, I can&rsquo;t control it. If I had to improve something for the future, it would be this. Everyone says that &eacute;lite sport, any sport in any field, is not healthy, because in the end you suffer injuries and a lot of stress to your muscles, and mentally too". Martin continues: "There were some tough times when I couldn&rsquo;t sleep. But we need to try and learn from our experiences and improve for the future. I&rsquo;m not saying that I don&rsquo;t like riding a bike, but it&rsquo;s an incredible sacrifice for me, you have to be very disciplined and train every day in order to enjoy the results. But it&rsquo;s hard to enjoy them&rdquo;. To conclude, Martin sends a message, as direct as it is bold, to Ducati: "With me on one satellite team and Marquez on another, they see threats for 2024. I&rsquo;m pleased to stay at Pramac, it&rsquo;s the best place to fight for a title. My main goal is to go to Ducati, but if that&rsquo;s not possible then I&rsquo;ll have to consider other options. There are many bikes that are taking big steps, we&rsquo;ll see what&rsquo;s best". The Spaniard also expresses his admiration for his very successful fellow countryman: &ldquo;He motivates me. Being able to compare myself to Marquez, one of the best in history, will be great. If I can beat him with the same bike, then I can consider myself one of the best riders. I think I can do it&rdquo;.       

The 2023 runner-up talks about the upcoming season and fellow Ducati rider, Marc Marquez

MotoGP, Jorge Martin: "A threat for Ducati with me and Marquez in 2024"

La stagione 2023 di Jorge Martin si &egrave; conclusa con l&#39;amarezza del secondo posto dopo una seconda parte di campionato vissuta da assoluto protagonista ma con la certezza di poter essere un serio pretendente al titolo negli anni a venire. &quot;Sono molto felice, &egrave; stato un anno da incorniciare. Ovviamente non c&#39;&egrave; stato il risultato che avrei voluto ma sono contento perch&eacute; finire secondo oggi in MotoGP non &egrave; facile. In Italia ho capito di poter lottare per il titolo. Ad un certo punto mi vedevo molto superiore agli altri come velocit&agrave; e mi sono visto come un candidato per il titolo&rdquo;. Lo spagnolo si &egrave; espresso cos&igrave; a &quot;Europa Press&quot;, sottolineando la genuina sorpresa nel vedere il suo nome costantemente e saldamente accostato a quello dei papabili campioni del mondo: &quot;Tutti mi avevano messo tra i favoriti fin dall&#39;inizio ma non sapevo come sarebbe potuta andare&rdquo;.&nbsp;  Zarco, in Honda MotoGP per dimenticare Ducati o &quot;vendicarsi&quot;?  Jorge Martin: &quot;Guidare la moto &egrave; un sacrificio incredibile&quot;  Al termine di una delle stagioni, numeri alla mano, pi&ugrave; intense di sempre, l&#39;alfiere del team Pramac ha evidenziato uno degli aspetti pi&ugrave; stressanti della vita da pilota professionistico: &quot;&Egrave; uno sport che richiede tanto&nbsp;impegno fisico, ma anche&nbsp;mentale. Viaggiare sempre e trascorrere molti giorni lontano da casa &egrave; difficile, non riesco a controllarlo. Se dovessi migliorare qualcosa per il futuro, sarebbe questo. Si &egrave; sempre detto che lo sport d&rsquo;&eacute;lite, in qualsiasi sport, in qualsiasi ambito, non &egrave; salutare, perch&eacute; alla fine subisci infortuni, soffri molto stress a livello muscolare, a livello mentale&quot;. Martin ha poi continuato: &quot;Ci sono stati brutti momenti in cui non ho dormito. Ma dobbiamo cercare di imparare dalle esperienze e migliorare per il futuro. Non ti direi che non mi piace guidare una moto, ma per me &egrave; un&nbsp;sacrificio incredibile, si deve avere tanta disciplina, allenarsi ogni giorno per poi godere dei risultati. Ma &egrave; difficile goderseli&rdquo;.  Martin ha infine voluto lanciare un messaggio, diretto e alquanto deciso, alla Ducati: &quot;Con me in una squadra satellite e con Marquez in un&#39;altra, vedono minacce per il 2024. Sono felice di rimanere in Pramac, &egrave; il posto migliore per lottare per un mondiale. Il mio obiettivo principale &egrave; quello di andare in Ducati, ma se non sar&agrave; possibile dovr&ograve; cercare altre opzioni, ci sono molte moto che stanno facendo grandi passi, vedremo quale sar&agrave; l&#39;opzione migliore&quot;. Lo spagnolo ha espresso tutta la sua ammirazione per il pi&ugrave; illustre connazionale: &quot;Mi d&agrave; motivazione. Essere in grado di paragonarmi a Marquez, uno dei migliori della storia, sar&agrave; bello, bello. Se riesco a batterlo con la stessa moto mi sar&ograve; consacrato come uno dei migliori piloti. Penso di poterlo fare&quot;.    MotoGP, SBK e non solo: tutte le date dei test ufficiali del 2024  &nbsp;  &nbsp; 

Il vicecampione del mondo si &egrave; espresso sulla stagione che verr&agrave; e sul nuovo compagno di marca, Marc Marquez

MotoGP, Jorge Martin: &quot;Minacce per Ducati con me e Marquez nel 2024&quot;

        La stagione 2023 di Jorge Martin, conclusa con il secondo posto assoluto alle spalle di Pecco Bagnaia al termine di un duello entusiasmante conclusosi solamente all'ultima gara di stagione, ha sancito la definitiva esplosione di un pilota che per velocit&agrave; pura e miglioramenti espressi ha saputo convincere tutto il paddock del motomondiale. Tra essi c'&egrave; il cinque volte campione del mondo Jorge Lorenzo, rinomatamente estimatore delle qualit&agrave; di Martin nonch&eacute; altamente fiducioso sulle potenzialit&agrave; ancora inespresse dell'alfiere Pramac.  L'ex pilota di Yamaha, Ducati e Honda ha valorizzato le virt&ugrave; del giovane connazionale nel documentario prodotto da DAZN e Dorna: "Martinator, voluntad de hierro", incentrato proprio sul vicecampione del mondo 2023. La pi&ugrave; che positiva annata del pilota madrileno si &egrave; conclusa con un bottino di quattro vittorie in gara e nove successi nelle Sprint, numeri significativi proprio della particolare dote riguardante in particolar modo la prestazione secca. MotoGP, il 2024 di Marquez scatter&agrave; dal cocoric&ograve;: ecco la data della presentazione Jorge Lorenzo: "Martin &egrave; iperattivo, non mi ascoltava" Il campione del mondo della MotoGP del 2010, 2012 e 2015, Jorge Lorenzo, &egrave; intervenuto con parole al miele nei confronti di Jorge Martin, tanto come pilota, quanto come persona: "&Egrave; una persona molto naturale, un po' iperattiva. Quando gli davo consigli, ad esempio, ascoltava per due o tre secondi, poi guardava altrove o mi raccontava un'altra storia. Non ascoltava", il maiorchino ha poi aggiunto: "&Egrave; una brava persona, naturale, uno a cui piace divertirsi". Dal punto di vista tecnico, la stagione 2023 ha svelato in maniera definitiva pregi e difetti del pilota Pramac, capace di mettere tutti d'accordo circa il suo status di pilota pi&ugrave; "veloce" dell'intera griglia della top class. "Sicuramente non l'ho scoperto come pilota. &Egrave; molto esplosivo e, quello che mi ha impressionato di pi&ugrave; &egrave; la sua capacit&agrave; di fare un giro perfetto. &Egrave; la sua qualit&agrave; pi&ugrave; grande, questo dimostra che ha un talento naturale". L'incoronazione della leggenda spagnola coincide con la pi&ugrave; grande sfida sportiva che la carriera dello stesso Martin sta per affrontare. Nel 2024 infatti, il madrileno dovr&agrave; battere la concorrenza di una serie di piloti in grado di ostacolarlo nella sua rincorsa al titolo. Dal due volte campione del mondo Pecco Bagnaia, al ritrovato Enea Bastianini, fino, ovviamente, all'otto volte iridato Marc Marquez, che potrebbe prepotentemente tornare in auge in sella alla Ducati del team Gresini.  Ducati: il primo video in Motocross di Tony Cairoli        

Il cinque volte iridato ha speso parole d'elogio per il giovane connazionale, apprezzandone specialmente un aspetto in particolare

MotoGP, Jorge Lorenzo: "Martin ha un talento naturale"

        In an interview with As, Jorge Martin deemed Ducati&rsquo;s decision to go with Enea Bastianini over himself inexplicable, despite an almost perfect season in which the Spaniard finished second in the championship. Martin also spoke about the Bologna manufacturer&rsquo;s hiring of Marc Marquez, which won&rsquo;t be a problem in his opinion, but rather added motivation to push him to become one of the best in history. MotoGP in 2024 Jorge Martin will continue to compete with the Pramac Racing team next season and will no doubt be a frontrunner once again. But one rider who might prove to be a revelation next season, if you can call an 8-time champion a revelation, is Marc Marquez: &ldquo;He may have an advantage over us early on because he&rsquo;ll have a bike that&rsquo;s already developed. For the factory riders, testing is much more complicated because there are many things to test, but this year I&rsquo;ll push to have my time and then, once everything is clear, I&rsquo;ll start testing&rdquo;. Jorge Martin is heading into his third MotoGP season but has already been able to fight for the title: &ldquo;When I signed for Ducati Lorenzo and Dovizioso were still here, but Marquez won anyway. I had options with Honda, KTM, Yamaha with Petronas and Ducati and I went with Ducati because I could see a future with them, despite the fact the &lsquo;rookies&rsquo; were still struggling at that time. It&rsquo;s different now, and even the rookies can do great things, though I did win a race in my first year&rdquo;. Marc Marquez does not worry Martin: &ldquo;It&rsquo;s not a problem for me that Marquez is coming to Ducati. He&rsquo;s a big threat, because he&rsquo;s one of the greatest in history, but for me that&rsquo;s added motivation. If I&rsquo;m able to beat him, then I too will be one of the best.&rdquo;       

In 2024 Jorge will also be facing the eight-time champ aboard the Gresini Ducati, but the Pramac rider is unconcerned

MotoGP, Martin: “Beating Marquez would see me become one of the best in history”

Quella appena terminata è stata una stagione indimenticabile per Ducati che si è aggiudicata oltre alla doppietta MotoGP e SBK con Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista, già realizzata lo scorso anno, anche il titolo mondiale SSP con Nicolò Bulega. In MotoGP però per la prima volta nella sua storia la casa di Borgo Panigale ha messo sul podio di fine stagione altri due piloti: Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Ed ecco che così Ducati ha scelto di festeggiare tutti e cinque i propri campioni con delle Panigale V4S e Panigale V2 in edizione limitata.

Quella appena terminata è stata una stagione indimenticabile per Ducati che si è aggiudicata oltre alla doppietta MotoGP e SBK con Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista, già realizzata lo scorso anno, anche il titolo mondiale SSP con Nicolò Bulega. In MotoGP però per la prima volta nella sua storia la casa di Borgo Panigale ha messo sul podio di fine stagione altri due piloti: Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Ed ecco che così Ducati ha scelto di festeggiare tutti e cinque i propri campioni con delle Panigale V4S e Panigale V2 in edizione limitata

Ducati Panigale 2023 Replica: la casa di Borgo Panigale celebra un anno indimenticabile

        La stagione MotoGP 2023 &egrave; stata una delle pi&ugrave; combattute della storia del motomondiale, il duello tra Jorge Martin e Francesco Bagnaia ha infiammato il finale di stagione e con 10 successi nel finale di stagione lo spagnolo &egrave; andato vicino al suo primo titolo in MotoGP. MOTOGP, MARTIN: &ldquo;BATTERE MARQUEZ MI FAR&Agrave; DIVENTARE UNO DEI MIGLIORI DELLA STORIA&rdquo; L&rsquo;Indonesia fatale per il campionato La stagione 2023 di Jorge Martin si pu&ograve; dividere in due parti, la prima fino a Barcellona dove era riuscito a conquistare solo 2 vittorie nelle Sprint ed una nella gara mentre la seconda dal GP di Misano in poi nella quale ha conquistato ben 10 successi tra Sprint e GP. Questo suo rullino di marcia incredibile nella seconda parte di stagione non gli &egrave; bastato per&ograve; per conquistare il titolo mondiale contro Francesco Bagnaia. Jorge ha raccontato in una lunga intervista ai colleghi spagnoli di As come sia stato fatale il GP d&rsquo;Indonesia nel quale dopo aver conquistato la leadership di campionato il sabato al termine della Sprint &egrave; caduto mentre si trovava al comando lasciando a Pecco la vittoria del GP: &ldquo;Quando riesco a prendere il ritmo sulla moto e ci sono gare consecutive che vanno bene, &egrave; allora che faccio la differenza.&nbsp;Ho iniziato a realizzare le mie possibilit&agrave; con il miglioramento al Mugello, perch&eacute; l'anno precedente avevo finito a 30 secondi e questa volta sono arrivato secondo a 1&rdquo;5. Questo mi ha portato a dire a me stesso: "Sono qui".&nbsp;Ero ancora a molti punti dal primo, ma poi &egrave; arrivato Misano, dove ho vinto in casa degli italiani, dove si allenano tutti i giorni. L&igrave; mi sono detto: "Posso, posso". Poi ho fatto doppietta in India e in Giappone... L&igrave; ho detto: &ldquo;Wow, questo &egrave; mio.&rdquo; In Indonesia sabato ho vinto e sono diventato leader, ma domenica tutto &egrave; andato storto. L'Indonesia &egrave; stata fondamentale e non &egrave; stato un errore in s&eacute;, ma nella curva precedente sono andato largo fuori traiettoria, la gomma anteriore si &egrave; sporcata e nella curva successiva, in cui sono entrato perfettamente, sono caduto.&nbsp;Il circuito non era in condizioni per la MotoGP, perch&eacute; abbiamo solo un metro e mezzo di tracciato utilizzabile. Ti succede a Valencia e non succede niente, ma l&igrave; cadi.&rdquo;  MOTOGP, FABIO QUARTARARO AVVISA LA YAMAHA CIRCA IL SUO FUTURO Rapporto complicato con Michelin In Qatar Martin ha avuto la possibilit&agrave; di riavvicinarsi il sabato quando Bagnaia &egrave; incappato in una gomma poco performante, stesso destino capitato per&ograve; anche allo spagnolo nella gara della domenica: &ldquo;Il Qatar &egrave; stato fondamentale, ma l&rsquo;Indonesia lo &egrave; stato ancora di pi&ugrave;, perch&eacute; sono passato da poter essere a +10 a -18&rdquo;. Il rapporto tra Martin e Michelin resta teso: &ldquo;Quando mai una MotoGP &egrave; stata vista deragliare? Vado male per un problema di pneumatici, perch&eacute; non c'&egrave; grip e questo &egrave; duro da mandare gi&ugrave;. Succede quando la gomma &egrave; finita, ha 32 giri, e provi una partenza alla fine delle prove, ma con una gomma nuova &egrave; impensabile. Sono rimasto molto sorpreso dalle dichiarazioni di Michelin, e ancora di pi&ugrave; dopo che la mia squadra ha garantito a Valencia che quella gomma non era al cento per cento".  LE 10 MOTO PI&Ugrave; ICONICHE DI TUTTI I TEMPI       

Lo spagnolo torna a parlare del finale di stagione e della sua rincorsa verso il titolo iridato 2023, indicando la gara di Mandalika come quella decisiva

Martin: “Il mondiale l’ho perso in Indonesia, non è adatta alla MotoGP”

Jorge Martin nell&rsquo;intervista rilasciata ad As, dove aveva giudicato inspiegabili le scelte di Ducati che gli ha preferito Enea Bastianini nonostante la stagione quasi perfetta terminata con la seconda posizione nel mondiale, ha parlato anche dell&rsquo;ingaggio di Marc Marquez da parte della casa di Borgo Panigale. Per lo spagnolo, Marc Marquez non sar&agrave; un problema ma uno stimolo per diventare uno dei migliori della storia.  MOTOGP: BRIVIO LASCIA L&rsquo;ALPINE, C&rsquo;&Egrave; HONDA NEL SUO FUTURO?  La MotoGP del 2024  Jorge Martin nella prossima stagione correr&agrave; nuovamente con il team Pramac Racing e sar&agrave; sicuramente ancora uno dei protagonisti della MotoGP. Chi potrebbe per&ograve; essere la rivelazione del campionato, se si pu&ograve; definire rivelazione un 8 volte campione del mondo sar&agrave; Marc Marquez: &ldquo;Potrebbe avere un vantaggio su di noi a inizio stagione perch&eacute; avr&agrave; una moto gi&agrave; sviluppata.&nbsp;Per gli ufficiali i test sono molto pi&ugrave; complicati perch&eacute; ci sono molte cose da testare, ma quest&#39;anno spinger&ograve; per avere il mio tempo e, quando avr&ograve; tutto chiaro, inizier&ograve; i test&rdquo;. Jorge Martin &egrave; alla sua terza stagione in MotoGP e ci&ograve; nonostante &egrave; stato in grado di lottare per il titolo: &ldquo;Quando ho firmato per Ducati c&#39;erano Lorenzo e Dovizioso, ma ha vinto comunque Marquez. Avevo l&#39;opzione Honda, KTM, Yamaha con Petronas e Ducati e ho deciso per Ducati perch&eacute; lo capivo per il futuro, anche se in quel momento gli &ldquo;esordienti&rdquo; soffrivano ancora. Adesso &egrave; diverso, anche gli esordienti possono fare grandi cose, anche se io ho vinto una gara al primo anno&rdquo;. Marc Marquez non preoccupa dunque Martin: &ldquo;Per me non &egrave; un problema che Marquez venga in Ducati. &Egrave; una grande minaccia, perch&eacute; &egrave; uno dei migliori della storia, ma per me &egrave; una motivazione. Se riesco a batterlo, mi affermer&ograve; anch&#39;io come uno dei migliori&rdquo;.    I COSTRUTTORI DEL MOTOMONDIALE CON BUDGET PI&Ugrave; ELEVATO 

Nel 2024 Jorge dovr&agrave; vedersela anche con l&rsquo;8 volte iridato arrivato sulla Ducati di Gresini, lo spagnolo del team Pramac non &egrave; per&ograve; preoccupato

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