Il cileno Pablo Quintanilla ha conquistato la vittoria nella tredicesima e ultima tappa della Dakar, ma il successo dell'estenuante maratona &egrave; andato all'australiano Toby Price su KTM (nella foto). Per Price si tratta della prima affermazione alla Dakar: lo scorso anno, infatti, si era piazzato al terzo posto.  L'ultima tappa ha previsto ben 699 km prima di arrivare a Rosario e Quintanilla&nbsp; stato velocissimo fin da subito, portandosi al comando davanti a Kevin Benavidaes sulla Honda. Alle loro spalle Helder Rodrigues e Adrien Van Beveren, almeno fino al primo check point.  Per Antoine Meo, intanto, &egrave; stato un incubo: con una mano infortunata dopo la caduta di ieri, concluder&agrave; addirittura in 53a posizione, a 48 minuti. Questo la dice lunga su quanto deve essere stata sofferta la sua partecipazione oggi. Eppure, il pilota KTM ha voluto arrivare al traguardo di Rosario.  Laia Sanz ha completato la Dakar nonostante una clavicola rotta fratturata due giorni fa. Dopo essersi rivelata veloce in tutta la gara, la piilota - quattro volte campionessa del mondo di enduro - ha dimostrato di che pasta &egrave; fatta anche in caso di infortunio, trovando la forza per concludere la lunghissima speciale di oggi nonostante la frattura.  La classifica di tappa vede Quintanilla davanti a Benavides, con Rodrigues al terzo posto mentre Price oggi &egrave; si &egrave; accontentato della quarta posizione di tappa davanti a Svitko.  In classifica generale alle spalle di Price si &egrave; piazzato proprio lo lo slovacco Svitko mentre Quintanilla con questa vittoria di tappa a acciuffato il terzo gradino del podio ai danni di Benavides. Primo degli italiani Jacopo Cerutti, dodicesimo.  Qui la classifica generale.  Fiammetta La Guidara

Quintanilla conquista la vittoria nella tredicesima e ultima tappa della Dakar, ma la gara va all'australiano Toby price su KTM

Dakar, 13&deg; tappa: trionfa Price

Ad un giorno dal traguardo di una gara cos&igrave; estenuante verrebbe da dire che i piloti potrebbero rilassarsi un po', anche se l'arrivo a Rosario non &egrave; scontato per nessuno E invece no. Questa penultima tappa &egrave; stata la pi&ugrave; lunga della 38a edizione della Dakar, con ben 931 km da percorrere.  Un percorso - quello da San Jan a Carlos Paz - che prevede 481 km di speciale. senza la difficile navigazione nel deserto, ma con la media altitudine delle montagne e la vegetazione che si spinge fino quasi a coprire gli angusti percorsi.&nbsp; Insomma, una tappa in cui tutti hanno rovuto rimanere sulla difensiva per evitare di rovinare la gara a 24 ore dalla fine.  Il vincitore della tappa di ieri, Antoine Meo, si aspettava una giornata difficile. Il cinque volte iridato nell'enduro, ora terzo assoluto nella classifica generale, sapeva che con un vantaggio di 1'33'' sul quarto, il cileno Pablo Quintanilla, la 12a tappa sarebbe stata tutt'altro che facile. Costretto ad aprire la strada, il pilota della KTM ha dovuto trovare una via di mezzo fra l'attacco e il controllo della situazione.  Ad un certo punto, per&ograve;, il francese "aspetta" Toby Price, il suo compagno di squadra, per affrontare il percorso insieme al leader della competizione. Al primo Way Point, dopo circa 55 km, arriva la conferma della strategia di squadra di KTM: Toby Price sorpassa Antoine Meo con un vantaggio di 3'32''. Intanto rinviene molto bene Helder Rodrigues, che punta chiaramente al quinto posto in classifica generale. Il leader dei piloti Yamaha &egrave; in terza posizione al primo Way Point.  Al primo check point Quintanilla &egrave; davanti a tutti. Price e Meo lo seguono con circa 3' di ritardo. Intanto Rodrigues non si arrende e fa di tutto per tenere a bada Benavides, che lo incalza a pochi secondi di distacco.  Al terzo checkpoint - dopo 248 km - Benavides &egrave; davanti a tutti con 10'' di vantaggio su Quintanilla. Poi Rodrigues, Price e Adrien Van Beveren. Meo &egrave; sesto.  Al Way Point 9, per&ograve;, Quintanilla scende in sesta posizione. Un altro colpo di scena &egrave; lo stop di Antoine Meo a meno di 40 km dal traguardo della tappa: il francese si ferma per cinque minuti, poi riparte. Arriver&agrave; al traguardo 38 minuti dopo il vincitore della tappa: Helder Rodrigues. All'arrivo si scoprir&agrave; cosa &egrave; successo: Meo&nbsp; caduto e ha stretto i denti per arivare in fondo alla tappa con una mano ferita.  Il portoghese Rodrigues vince cos&igrave; la tappa e acciuffa&nbsp; la quinta piazza in classifica generale. La seconda posizione di giornata va al leader della classifica Toby Price, che chiude davanti a Benavides e Svitko. Decima posizione per Jacopo Cerutti, quattordicesima per Laia Sanz. Sedicesimo il nostro Paolo Ceci.&nbsp;  Fiammetta La Guidara  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Rodrigues vince la penultima tappa e si porta al quinto posto. Toby Price, secondo, allunga al comando. Meo cade

Dakar, 12&deg; tappa: Rodrigues su tutti

Il caldo torrido continua a imperversare su questa edizione della Dakar, e anche nell'undicesima tappa ha portato gli organizzatori a dichiarare la conclusione anticipata della giornata.  Eppure avrebbe dovuto essere una tappa facile rispetto a quella del giorno precedente. Una speciale di 431 km per un totale di 712 km, con un fondo prevalentemente sabbioso, alcuni tratti di fesh-fesh, da La Rioja a San Juan.  Doppietta KTM in questa giornata, con l'acuto del francese Antoine Meo: il pluricampione del mondo di enduro ha conquistato la vittoria con soli 18'' di vantaggio sull'australiano Toby Price. Terzo tempo per Quintanilla, a 2'48'', con la Husqvarna, mentre Svitko si &egrave; piazzato infine settimo di giornata con un ritardo di 12'29''.  Fin dal mattino, invece, addio alle speranze di podio per Juan Goncalves, che dopo l'ottima quarta posizione del giorno precedente, &egrave; stato penalizzato di 50 minuti: erano concessi infatti soltanto 15 minuti al Check-Point 2 della speciale nove, invece il portoghese della Honda ha impiegato pi&ugrave; di un'ora per cercare di riparare il buco nel radiatore. La giornata si &egrave; rivelata poi oltremodo pessima per Goncalves: dopo aver commesso un errore di navigazione &egrave; anche caduto al km 118 della speciale ed &egrave; stato subito visitato al centro medico.  Ottimo trediccesimo posto per Jacopo Cerutti, anche lui su Husqvarna, a 34''24''.  La classifica assoluta vede Toby Price leader con 35'23'' di vantaggio sullo slovacco Svitko, mentre il francese Meo, con la vittoria di tappa, si porta in terza posizione nella graduatoria generale, a 43'46'' da Meo. Tredecesima posizione assoluta per Cerutti, primo degli italiani. Laia Sanz viaggia in sedicesima posizione, con un ritardo di 4'02''.  Fiammetta La Guidara  &nbsp;

Ritiro per Goncalves, che viene penalizzato, fa un errore di navigazione e poi cade. Toby Price mantiene il comando

Dakar, 11&deg; tappa: vince Meo

Il maltempo si conferma come la grande costante della 38esima edizione della Dakar e se il primo stage del rally era stato annullato, la settima tappa odierna &egrave; stata sospesa per il pericoloso innalzarsi del livello dei fiumi al chilometro 350 della prova, partita da Uyuni in Bolivia in direzione Salta, in territorio argentino.  Protagonista della giornata il "rookie" (si fa per dire) Antoine Meo: il cinque volte campione del mondo di enduro ha dominato la tappa odierna e al CP1 aveva gi&agrave; rifilato oltre un minuto di distacco a Toby Price (vincitore dello stage di ieri), mentre Paulo Gon&ccedil;alves (Honda) accumulava forte ritardo per essersi sportivamente fermato a soccorrere Matthias Walkner. L'austriaco della KTM, caduto all'inizio della tappa, ha rimediato una frattura al femore e la Dakar 2016 per lui finisce qui. La direzione gara ha comunque poi deciso di restituire a Goncalves i quasi 11 minuti persi per aiutare il collega: in questo modo il portoghese rimane in vetta alla graduatoria generale, con oltre 5 minuti di vantaggio su Price.  Francesco Colla  &nbsp;

Il cinque volte campione del mondo di enduro Antoine Meo (KTM) si aggiudica il 7&deg; stage sospeso per maltempo. 

Dakar 2016, 7&deg; tappa: acuto di Meo su KTM 

I campioni si vedono nei momenti difficili e Toby Price, oggi, si &egrave; confermato tale.  Dopo due tappe sottotono (soprattutto la terza), oggi l&rsquo;australiano della KTM si &egrave; riscattato alla grande.  CHE PRESTAZIONE! - In testa fin dal primo intertempo di un&rsquo;impegnativa quinta tappa (dalla citt&agrave; argentina di Jujuy alla boliviana Uyuni) caratterizzata da una speciale di 327 km e da un trasferimento di 315, Toby ha tenuto un ritmo insostenibile per tutti i suoi avversari, aumentando costantemente il suo vantaggio fino a presentarsi all&rsquo;arrivo con 2&rsquo;32&rdquo; su Antoine Meo.   MEO, LA RINASCITA. OCCHIO A SVITKO - Il francese, anche lui alfiere KTM, ha confermato quanto di buono fatto vedere gli ultimi due giorni dopo un inizio difficile. Alle sue spalle, con una decina di secondi di ritardo, il sempre costante slovacco Steven Svitko (KTM) che con l&rsquo;ennesima prestazione da top five si candida seriamente per la vittoria finale.  BARREDA SI DIFENDE - Nei primi cinque hanno chiuso anche l&rsquo;austriaco Walkner (quarto con la quarta KTM in classifica) e lo spagnolo Joan Barreda, che con la sua Honda non &egrave; riuscito oggi a contenere lo strapotere delle moto &ldquo;arancioni&rdquo;.  GLI ALTRI - Tra i primi dieci hanno chiuso nell&rsquo;ordine anche Quintanilla (Husqvarna, a quasi sette minuti), Jakes (KTM) un ritrovato Rodrigues (Yamaha) e i due alfieri Sherco TVS, Pedrero Garcia e Duclos.  GONCALVES ANCORA LEADER - Continua il momento-no del portoghese Faria, che in sella alla sua Husqvarna ha concluso undicesimo di tappa a oltre 8 minuti dal vincitore. Alle sue spalle Goncalves (Honda), che per&ograve; &egrave; riuscito a mantenere la leadership della generale.  BOTTURI NON BRILLA - Meno brillante del solito, oggi, Alessandro Botturi: l&rsquo;italiano della Yamaha ha chiuso 21esimo, alle spalle di Laja Sanz e a 13 minuti da Price. Dopo la bella prova di ieri, Ceci (Honda) si &egrave; piazzato 28esimo mentre Cerutti (Husqvarna) ha finito 30esimo.  IN SETTE PER LA VITTORIA - Nella generale comanda ancora Goncalves, &ldquo;braccato&rdquo; a 1&rsquo;45&rdquo; da Svitko e Price e a meno di tre minuti da Barreda e Walkner. Meo e Benavides sono poco pi&ugrave; lontani, a 6 minuti.   TUTTOBOLIVIA - La Dakar 2016 &egrave; ancora apertissima e domani, nella sesta tappa interamente boliviana (partenza e arrivo a Uyuni) ci sar&agrave; ancora spazio per gli attacchi di chi vorr&agrave; rientrare nella lotta per la vittoria finale.    Federico Porrozzi 

L&rsquo;australiano, in ombra negli ultimi due giorni, domina una tappa perfetta e vince con 2 minuti di vantaggio su Meo. Quattro KTM nei primi quattro posti. Goncalves (Honda) limita i danni ed &egrave; ancora leader

Dakar 2016, 5&deg; tappa: riscatto Price e KTM

Dopo la prestazione altalenante di ieri, lo squadrone Honda era chiamato oggi alla rivincita. Gli uomini guidati ai &ldquo;box&rdquo; da Martino Bianchi non hanno deluso le aspettative, guidando al meglio sui sentieri di montagna le veloci 450 Rally CRF. Anche la tappa odierna &egrave; stata ridotta nel chilometraggio a causa del maltempo. Centonovanta i km della speciale, che al primo intertempo vede subito in vetta Joan Barreda: lo spagnolo della Honda sembra aver ritrovato il feeling perso (in parte) nel fango di ieri.   JOAN E&rsquo; UN RAZZO - Dietro di lui il compagno di squadra argentino, Benavides (a 4 secondi) e il forte cileno Quintanilla (Husqvarna, a 11 secondi), che sulle strade vicino &ldquo;casa&rdquo; sembra trovarsi a suo agio. Quarto provvisorio &egrave; il cinque volte campione del mondo enduro, Antoine Meo: su un percorso cos&igrave; tecnico, il francese riesce a dare il meglio con la sua KTM. Lo segue un ritrovato Goncalves (Honda) mentre l&rsquo;altro portoghese Faria, secondo in classifica generale, per ora &egrave; solo nono. Il leader assoluto, l&rsquo;australiano Toby Price (KTM), arranca ancora pi&ugrave; indietro in grande difficolt&agrave;.   IL VANTAGGIO SALE - Barreda si conferma velocissimo anche al secondo &ldquo;split&rdquo;: il suo vantaggio sul primo rivale (stavolta Quintanilla) sale a 17 secondi, seguito da un Goncalves in grande ascesa (da quinto a terzo), poi il costante slovacco Svitko (KTM) e Benavides. Faria sta crollando: paga un minuto e ancora peggio sembra andare all&rsquo;ormai ex-capoclassifica Price.    BENAVIDES NON DEMORDE - Nell&rsquo;ultime intertempo c&rsquo;&egrave; sempre Barreda (Honda) al comando ma Benavides recupera e gli &egrave; alle &ldquo;calcagna&rdquo;: solo 8 secondi lo separano dal compagno di squadra e da una possibile vittoria. Terzo &egrave; Goncalves a 20 secondi, con la terza Honda in classifica. Svitko &egrave; sempre quarto e ha superato un Quintanilla un po&rsquo; in difficolt&agrave; nel finale.   SQUADRONE HONDA - All&rsquo;arrivo, &egrave; un trionfo Honda: nell&rsquo;ultimo tratto Barreda fa vedere di che pasta &egrave; fatto, spinge forte e chiude vincendo in 2h30&rsquo;37&rdquo;. Secondo posto, a 26 secondi, per il padrone di &ldquo;casa&rdquo; e compagno di squadra di Barreda, Kevin Benavides mentre a completare il terzetto Honda sul podio c&rsquo;&egrave; il portoghese Paulo Goncalves, giunto a 52&rdquo;. Il Team HRC sar&agrave; lo squadrone da battere nelle prossime tappe: KTM, Husqvarna, Sherco e Yamaha sono avvisate.  MEO, FINALMENTE - Spettacolare la prova di Antoine Meo KTM), che si riscatta in pieno dopo i primi due giorni difficili e chiude quarto ad un solo secondo dall&rsquo;ultimo gradino del podio. Svitko si conferma nella top five, poi Quintanilla che nel finale ha limitato i danni, il francese Van Beveren con la prima Yamaha all&rsquo;arrivo, lo spagnolo Farres Guell (KTM) e chiudono la top ten Duclos (Sherco TVS) e Walkner (KTM).   BOTTURI RIMONTA - Oliver Pain non brilla neanche oggi ma chiude 13esimo, dietro Pedrero Garcia e Arana mentre tra i primi quindici c&rsquo;&egrave; ancora Alessandro Botturi, bravo a rimontare dalla 21esima posizione del primo intertempo. Molto deludente anche oggi Helder Rodrigues (Yamaha), 18esimo a 4 minuti mentre da segnalare la giornata difficile di Faria, 26esimo a 6 minuti dal leader. Alle spalle del portoghese, ecco Paolo Ceci (Honda), bravo insieme a Paolo Cerutti (Husqvarna) a chiudere nel gruppone dei primi trenta . Ceci &egrave; finito davanti all&rsquo;irriconoscibile (almeno in questa prima parte della Dakar 2016) Viladoms (KTM) addirittura 29esimo.   PRICE, GIORNATA NERA - Crisi nera per Toby Price: il britannico &egrave; solo 37esimo all&rsquo;arrivo, a ben 8 minuti da Barreda e lascia (male) lo scettro del leader. Nella generale, infatti, ora comanda Barreda davanti a Svitko per soli 14 secondi. Senza la penalizzazione di un minuto di ieri, in testa ci sarebbe lo slovacco. Terzo &egrave; Benavides a 48&rdquo;, seguito da Goncalves a 1&rsquo;08&rdquo;, poi Duclos, Walkner, Quintanilla e Faria. Price &egrave; decimo a 5 minuti, davanti a Botturi (in ritardo di 7) mentre Meo risale 13esimo scavalcando Jakes e Rodrigues.   Domani la quarta tappa, con partenza e arrivo a Jujuy.   Federico Porrozzi 

Lo spagnolo si prende la rivincita dopo la tappa di ieri: sempre in testa, ha vinto e si &egrave; portato in testa alla classifica. La Casa alata monopolizza il podio. Male Price e Faria

Dakar 2016, 3&deg; tappa: Barreda e Honda, che riscatto!

Nella serata di marted&igrave; 17 giugno Antoine Meo &egrave; stato operato dal professor&nbsp; Christophe Mathoulin, specialista della mano, presso la clinica Jouvenet di Parigi.  L'intervento chirurgico &egrave; durato quasi tre ore ed &egrave; perfettamente riuscito malgrado le condizioni della mano destra di Meo siano risultate peggiori&nbsp; del previsto dopo il terribile impatto contro un albero della speciale in linea del GP di Finlandia a Heinola.  La mano destra di Meo, infatti, ha riportato ben sei fratture che sono state ridotte mediante l'inserimento di cinque chiodi in titanio, mentre per un nervo si dovr&agrave; attendere se procedere con una nuova operazione. Dopo l'operazione Meo &egrave; stato sottoposto a terapia antidolorifica ogni quattro ore per attenuare il dolore alla mano. La prognosi per la guarigione &egrave; di almeno tre mesi, quindi la stagione 2014 del pilota italo-francese della KTM &egrave; praticamente finita ed anche un suo rientro alle gare a novembre in occasione della Sei Giorni in Argentina con la nazionale francese va scartato. Il ritiro a casa di Meo &egrave; per la giornata di gioved&igrave; 19 giugno.  Dario Agrati

Nel terribile impatto contro un albero in Finlandia si &egrave; procurato sei fratture

Enduro: Meo, operazione OK, ma stagione finita

Antoine Meo (KTM), attuale leader della classifica del mondiale enduro della classe E2, prender&agrave; il via sabato a Heinola per il GP di Finlandia, quarta prova del campionato mondiale, con il pollice della mano sinistra fratturato.  Meo, si &egrave; infortunato mentre stata effettuando dei test con la sua KTM in vista della gara del fine settimana e cadendo violentemente su una roccia ha riportato la frattura del pollice sinistro.  Vale la pena di ricordare che anche Alex Salvini a inizio marzo sub&igrave; un identico infortunio&nbsp; con conseguente intervento chirurgico per accelerare la guarigione. Meo, ha comuque assicurato che sabato sar&agrave; al via della gara in Finlandia e al successi GP in Svezia della prossima settimana.  Questo il commento del pilota italo-francese della KTM su Facebook: &ldquo;Stavo effettuando delle normalissime prove per trovare il migliore set-up con la mia KTM e sono caduto su una roccia picchiando duro con la mano sinistra. Siamo andati subito in ospedale a Heinola ma la diagnosi &egrave; stata che il pollice sinistro si era fratturato! Io comunque questo weekend correr&ograve;, non importa cosa succeder&agrave; ma sar&ograve; sicuramente al via&rdquo;.  Dario Agrati

Il francese leader della E2, correr&agrave; in Finlandia 

Enduro: Meo si rompe un pollice ma non rinuncia al GP

OLBIA - Antoine Meo se la ride. Anche oggi, nel tardo pomeriggio ha offerto la birra ai tifosi francesi che lo sostengono a gran voce lungo il tracciato di una Sei Giorni che lo vede sempre pi&ugrave; padrone. Ha vinto l'assoluta anche oggi, e la sua Francia &egrave; sempre pi&ugrave; imprendibile in testa alla classifica del Trofeo. Il vantaggio &egrave; di 11 minuti su Australia e Stati Uniti, al momento impegnate a contendersi il secondo gradino del podio. Una vorsa nella quale vorrebbe entrare anche l'Italia, staccata di oltre tre minuti dagli americani. Non sono pochi. Ma mancano ancora due giornate, e nell'ultima c'&egrave; la prova di cross dove il nostro Alex Salvini pu&ograve; fare la differenza.  Il campione del mondo della E2 oggi ha fatto molto bene, secondo nella assoluta, primo di classe, dove ha guadagnato una quindicina di posizioni nella generale. Ora &egrave; diciassettesimo. Nella generale E1 Oldrati &egrave; quarto e Redondi quinto, nella E3 Monni quinto e Philippaerts nono. Balletti &egrave; decimo della E2.  I nostri giovani sono sempre secondi nella classifica del Trofeo Junior.  Davanti c'&egrave; sempre la Francia, con un vantaggio di oltre tre minuti. Gli azzurrini hanno pi&ugrave; o meno lo stesso margine sugli inglesi, mentre la squadra USA, quarta, &egrave; molto pi&ugrave; staccata.  Domani, stesso percorso di oggi, con l'incognita tempo: potrebbe piovere.  s.s.

Meo vince ancora l'assoluta. Salvini &egrave; secondo

9 risultati per 'meo'

Dakar, 13° tappa: trionfa Price

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Dakar, 11° tappa: vince Meo

Dakar 2016, 7° tappa: acuto di Meo su KTM

Dakar 2016, 5° tappa: riscatto Price e KTM

Dakar 2016, 3° tappa: Barreda e Honda, che riscatto!

Enduro: Meo, operazione OK, ma stagione finita

Enduro: Meo si rompe un pollice ma non rinuncia al GP

Sei Giorni, Francia imprendibile