        &ldquo;Nel complesso &egrave; stato un weekend difficile&rdquo;, ha dichiarato Eugene Laverty dopo gara2 ad Aragon.&nbsp; Scattato dalla quinta casella dello schieramento di partenza &ndash; e quindi, seconda  fila &ndash; grazie al nuovo regolamento, &egrave; partito bene e ha mantenuto un ritmo costante con la sua  Aprilia RSV4 RF. L&rsquo;irlandese ha poi  lottato con i due spagnoli Jordi Torres e Xavi Fores e ha tagliato il  traguardo in nona posizione dopo l'ottavo posto conquistato in gara1. &ldquo;Ho  fatto quello che ho potuto per portare a casa alcuni punti. Alla  partenza sono stato in seconda posizione ed &egrave; stata una buona lotta, ma  poi mi hanno superato", ha detto Laverty. "Il vento era davvero tanto e ci ha frenato. Un  paio di volte mi ha spinto ed erano davvero condizioni difficili in cui  guidare. Al momento non abbiamo una moto con cui possiamo lottare, ci  manca qualcosa. Abbiamo bisogno di trovare il tempo sul giro, non appena  possibile, e sto facendo di tutto per ottenerlo&rdquo;. JULIAN SIMON - Dall&rsquo;altra parte del box lo spagnolo Julian Simon ha sostituito  l&rsquo;infortunato Lorenzo Savadori e ha affrontato il suo primo week end in  Superbike. Partito diciassettesimo, Simon ha trovato ben presto il suo  ritmo e ha puntato alla zona punti; dopo aver iniziato una bella lotta  con Randy Krummenacher e Markus Reiterberger, il pilota Aprilia ha  tagliato il traguardo in quindicesima posizione. Il giorno precedente aveva concluso al tredicesimo posto. &nbsp; &ldquo;E' stata una corsa difficile per me&rdquo;, ha dichiarato Simon. &ldquo;C'era  molto vento nel primo e nel secondo settore, ed &egrave; stato difficile  trovare lo stesso ritmo di ieri. Nonostante questo sono stato in grado  di lottare con Krummenacher e Reiterberger, ed ero forte nel terzo  settore dove di vento ce n&rsquo;era meno. Sono davvero felice del fine  settimana. Ho migliorato ogni sessione e andare a punti in entrambe le  gare &egrave; fantastico. Voglio solo dire un grande grazie ancora una volta a  tutta la squadra di Milwaukee Aprilia per il supporto&rdquo;. &nbsp;       

Laverty si &egrave; piazzato al nono posto con l'Aprilia del team Milwaukee. Punto della bandiera per l suo compagno di box, l'ex iridato della 125 Julian Simon, al debutto in SBK

SBK Aragon, Laverty: "Non abbiamo una moto con cui lottare"

Sulla pista spagnola, i team della Superbike scendo in pista per il primo test della stagione 2017

SBK, test Jerez: le foto della prima giornata di prove

        &ldquo;Si &egrave; trattato di un battesimo di fuoco, un anno difficile  per tutti&rdquo;, cos&igrave; Mick Shanley, team manager del team Milwaukee BMW, sintetizza la stagione appena trascorsa: del resto &egrave; stato il primo anno  sia per i piloti Karel Abraham e Josh Brookes,  sia per la squadra.  Nonostante la curva di apprendimento, hanno ottenuto  buoni risultati  lottando per la top 10 durante tutto l&rsquo;anno. &ldquo;Sono stati fatti molti sforzi e pensavamo di poter centrare qualche risultato migliore. &Egrave;  stato il nostro primo anno nel campionato e sono sicuro che possiamo  costruire un buon futuro&rdquo;, ha dichiarato Shanley a WorldSBK.com La sfida principale &egrave;  stata quella di avere esperienza solo in un campionato a livello  nazionale. Il team SMR era abituato a correre nella Superbike britannica, dove insieme a  Brookes hanno vinto il titolo 2015. Il cambiamento &egrave; stato  considerevole, a partire dal fatto che la stagione &egrave; stata pi&ugrave; lunga. &ldquo;La prima cosa da fare era migliorare le capacit&agrave; del gruppo per  portare il team al livello del campionato mondiale&rdquo;, ha detto Shanley.  &ldquo;Normalmente ci preparavamo per correre in Gran Bretagna, in occasione  di Pasqua nel mese di aprile. Invece abbiamo dovuto fare i test e  prepararci per la gara in Australia a febbraio. Tutta la parte logistica  &egrave; stata la grande prima sfida. Poi ovviamente quando siamo arrivati l&agrave; e  abbiamo fatto i meeting, BMW aveva solo dati molto limitati, connessi  al nostro pacchetto, per quello che avevano svolto in precedenza. Quindi  siamo arrivati in molti circuiti nuovi per il team e per i piloti, dove  abbiamo dovuto costruire il setting per essere competitivi in gara&rdquo;. Durante la pausa estiva 2016 &egrave; arrivata infatti la notizia che  la prossima stagione correr&agrave; con Aprilia, e sar&agrave; supportato dalla  fabbrica. Poco dopo &egrave; stato annunciato che uno dei due piloti sar&agrave;  Eugene Laverty, attuale pilota di MotoGP e vice-campione nel WorldSBK, e  avr&agrave; l&rsquo;unico obiettivo di vincere.&nbsp; &ldquo;Siamo entusiasti, &egrave; un grande passo per noi avere il supporto di  Aprilia e anche due piloti come Eugene e Lorenzo (Savadori, ndr,)&rdquo;&nbsp; dice Shanley. &ldquo;Eugene &egrave; tornato nel campionato per una sola ragione, e noi  vogliamo consegnargli il pacchetto migliore&rdquo;.       

"E' un grande passo per noi avere il supporto di Aprilia e anche due piloti come Laverty e Savadori", dice Mick Shanley

Milwaukee, dopo il battesimo di fuoco si fa sul serio

        Il team Milwaukee BMW &egrave; arrivato nel mondiale Superbike  dopo aver vinto il titolo nel Campionato britannico, facendo fronte a molte nuove sfide.  &ldquo;Ad essere sincere &egrave; un po&rsquo; complicato&rdquo;, ha detto il team principal Shaun Muir, intervistato da WorldSBK.com. &ldquo;Ci  aspettavamo  di stare nelle posizioni pi&ugrave; alte, ma questa &egrave; la vera  testimonianza  del livello e della qualit&agrave; di cui gode ora il  Campionato. &nbsp;Quando i  primi dieci sono separati da sette decimi, per  entrare nella Superpole 2  c&rsquo;&egrave; molto lavoro da fare e penso che questo  sia il modo per misurare la  nostra stagione. Siamo sempre stati appena  fuori la top ten anche se un  paio di volte abbiamo avuto subito  l&rsquo;accesso, quando siamo riusciti a  essere piuttosto veloci gi&agrave; dal  venerd&igrave;. Quindi &egrave; stato abbastanza  difficile, ma stiamo ottenendo molta  esperienza e il nostro &egrave; un  progetto che dura tre ani, quindi nulla &egrave;  sprecato. Speriamo di avere un  maggiore slancio e di iniziare a stare  nella top ten entro la fine  dell&rsquo;anno&rdquo;.  La top ten &egrave; stata raggiunta in tre gare quest&rsquo;anno dal team SMR, con i  piloti Karel Abraham e Josh Brookes. L&rsquo;australiano ha anche brillato in  condizioni difficili ad Assen, in Gara2, quando i cieli olandesi  avevano reso l&rsquo;asfalto insidioso e lui ne aveva approfittato dominando  la corsa prima di scivolare.&nbsp; &nbsp; &ldquo;Abbiamo avuto un inizio difficile, dato che la decisione di passare  alla BMW non l&rsquo;avevamo presa fino a novembre dello scorso anno, e la  conseguenza &egrave; stata aver avuto poco tempo per fare test prima di volare  in Australia&rdquo;, ha spiegato Muir. &ldquo;&Egrave; stata una sfida, che abbiamo  affrontato con Josh con cui stavamo gi&agrave; lavorando, ma ci sono stati  tanti cambiamenti, uno su tutti la moto, dato che siamo passati da una  Yamaha a una BMW. Penso che quest&rsquo;anno non abbiamo dimostrato tutto il  nostro potenziale e penso anche che la maggior parte di noi l&rsquo;abbia  accettato. Con un progetto di tre anni significa che puoi permetterti di  avere un primo anno per assestarti&rdquo;.&nbsp; &nbsp; Il team punta a concludere nella miglior maniera possibile questo 2016, ma lo sguardo &egrave; gi&agrave; rivolto al futuro. &nbsp; &ldquo;Nei due prossimi anni l&rsquo;obiettivo sar&agrave; quello di stare costantemente  nella top 8&rdquo;, afferma il britannico sulle future stagioni. &ldquo;Stando l&igrave;,  potr&agrave; capitare di lottare per il podio. I piloti di Kawasaki e Ducati  sono al comando nelle posizioni importanti e bisogna rompere questo  dominio e avvicinarci a loro. In questo primo anno stiamo imparando  molto e ci aspettiamo di concretizzare nella nostra seconda stagione,  speriamo di arrivare davanti. Almeno da far gola ai piloti migliori e  arrivare cos&igrave; nelle prime posizioni&rdquo;. &nbsp; Insomme le impressioni sul mondiale Superbike sono state sorprendenti. &nbsp; &ldquo;Il livello mi ha sorpreso un po&rsquo; &ndash; ho pensato che saremmo potuti stare  nella top 10 dal primo giorno, ma durante i test pre-stagionali abbiamo  iniziato ad aprire gli occhi&rdquo;, ammette il team principal. &ldquo;Quando siamo  arrivati in Australia abbiamo ottenuto una top ten, e ho pensato &ldquo;Ok, &egrave;  un buon inizio, cerchiamo di consolidare questa posizione&rdquo;, ma abbiamo  avuto una lotta ogni fine settimana. Siamo davvero impressionati dalla  griglia &ndash; ci sono molti piloti bravi dal primo al quindicesimo, che  lottano per i punti&hellip; e noi vogliamo essere tra loro il prossimo anno&rdquo;. &nbsp; Prima della fine ci sono ancora quattro round in questa stagione 2016,  con le moto che torneranno in pista al Lausitzring a settembre, quando  il campionato torner&agrave; in Europa in occasione della tappa in Germania.       

"Ci aspettavamo di stare nelle posizioni pi&ugrave; alte, ma questa &egrave; la vera testimonianza del livello del campionato", dice Shaun Mir, team principal del progetto Milwaukee

SBK: il Milwaukee team punta alla top 8

Dopo il debutto a Jerez, alla fine di gennaio, il team Milwaukee BMW &egrave; andato al Motorland Aragon per conoscere meglio la moto e lavorare sul set-up. Nella giornata di mercoled&igrave; 3 febbraio il vento ha ostacolato il lavoro, ma i piloti sono riusciti a uscire in pista e a lavorare sulla configurazione della moto.  Il pilota Josh Brookes, che ha mostrato un netto miglioramento ad Aragon, ha detto: &ldquo;Tutti hanno lottato contro le difficili condizioni meteo, ma siamo comunque riusciti a fare giri in entrambi i giorni ed &egrave; stato utile. Abbiamo fatto progressi sulle sospensioni della moto, ma non abbiamo ancora trovato la giusta soluzione. La parte anteriore ha funzionato abbastanza bene, ma abbiamo davvero faticato con la parte posteriore. Abbiamo fatto un grosso cambiamento che ha migliorato la guidabilit&agrave; in curva e il carico posteriore, perdendo per&ograve; aderenza. Il gioved&igrave; ho potuto spingere di pi&ugrave;. Abbiamo utilizzato alcuni set-up dello scorso anno e alla fine mi sentivo meglio, ma non siamo ancora dove vorremmo. Avremo alcune parti nuove da &Ouml;hlins e Suter, in tempo per Phillip Island, che ci dovrebbero aiutare, sappiamo che la moto pu&ograve; ancora migliorare molto. In vista del primo turno bisogna ora raccogliere i dati di Jerez e Aragon, e sono entusiasta di iniziare a correre davanti ai miei tifosi di casa&rdquo;.  &ldquo;Mercoled&igrave; &egrave; stata una giornata difficile, il vento era molto forte, ma abbiamo fatto un buon lavoro nel box, sulla sospensione della mia moto e sull'elettronica", ha detto Karel Abraham. "Abbiamo fatto alcuni giri molto buoni il gioved&igrave; utilizzando i dati raccolti il giorno prima. Ho avuto un piccolo problema tecnico nel pomeriggio, ma abbiamo risolto in fretta e lavorato un po' sul set-up. &Egrave; stato un peccato non aver potuto fare un maggior numero di giri veloci come volevamo, ma &egrave; stato un test molto utile. Ho scoperto molte cose sul mio stile di guida e su come adattare la moto a me. Ora sono davvero impaziente di andare a Phillip Island, &egrave; una pista che mi piace e l'ultimo test sar&agrave; molto importante per noi&rdquo;.  &ldquo;Nel complesso &egrave; stato un buon test per noi; non potevamo davvero spingere di pi&ugrave;, ma siamo stati in grado di fare un sacco di lavoro sul set-up della moto e i piloti sono riusciti ad entrare pi&ugrave; in sintonia con le loro moto", ha aggiunto Mick Shanley, il coordinatore del team. "Abbiamo provato una nuova forcella e siamo riusciti ad ottenere buoni progressi con l'elettronica, che abbiamo sviluppato molto da Jerez. Abbiamo ottenuto quello che volevamo, ovvero una buona consistenza e, a parte un piccolo problema per Karel, siamo soddisfatti di come le moto hanno funzionato. Ora ci dirigeremo a Phillip Island per il test finale pre-stagionale in vista della nostra prima gara WorldSBK, e il team &egrave; entusiasta di dimostrare quello che possiamo fare&rdquo;.  L'ultimo test pre-campionato andr&agrave; in scena a Phillip Island il 22 e 23 febbraio, prima che ci sia la presentazione del Milwaukee BMW team e prima di affrontare il round d'esordio della stagione qualche giorno pi&ugrave; tardi, dal 26 al 28 febbraio.

Dopo il debutto a Jerez, alla fine di gennaio, il team SBK Milwaukee BMW &egrave; andato al Motorland Aragon per conoscere meglio la moto e lavorare sul set-up. 

SBK, Abraham e Brookes: prove generali

Dar&agrave; la caccia al suo dodicesimo successo al Tourist Trophy in sella ad una Yamaha R1: Michael Dunlop, il nipote del grande Joey, gi&agrave; plurivittorioso all'Isola di Man, era infatti rimasto a piedi dopo aver riportato BMW alla vittoria&nbsp;dopo 75 anni al TT del 2014, regalandole addirittura ben tre successi. Ora, l'asso britannico ha firmato con il team Milwaukee Yamaha che metter&agrave; a disposizione di Dunlop una YZF-R1 Superbike per le gare del TT ma ache per la North West 200 e per l'Ulster Grand Prix.  Il team di Shaun Muir ha gi&agrave; ottenuto dei notevoli successi all'Isola di Man, conquistando anche dei podi con Guy Martin. Nel 2014 hanno supportato Josh Brooks e Ian Hutchinson, mentre nel 2013 avevano corso con Conor Cummins e William Dunlop. Il team ha avuto un ottimo successo anche nella British Superbike, conquistando il titolonel 2011 con Tommy Hill.  Il Nordirlandese Dunlop, che ha debuttato al TT nel 2007 dopo aver vinto la gara dei "Manx Newcomers" nel 2006, ha gi&agrave; vinto le gare della Superbike e del Senior TT su Honda e su BMW, e si &egrave; affermato nella Superstock e nella Supersport con Honda, Kawasaki e Yamaha.  "Corro soltanto se ho il 'pacchetto' giusto e nel team Milwaukee Yamaha sono sicuro di essere al posto giusto", ha detto Dunlop. "Abbiamo gi&agrave; dato un'occhiata alla moto con la quale correr&ograve; e le prime indicazioni sono ottime, ma non vedo l'oradi uscire in pista e di provarla nel modo migliore". Fiammetta La Guidara &nbsp;

Il nipote del grande Joey Dunlop aveva riportato  BMW alla vittoria al TT dopo 75 anni, ma era rimasto a piedi!

6 risultati per 'milwaukee'

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Michael Dunlop al TT su Yamaha