        Quando un pilota si ritira, trova gli agganci giusti per restare nel Motociclismo ma con ruoli diversi da quelli racing. Pensiamo a Loris Capirossi e Franco Uncini, fino a ieri responsabile sicurezza della MotoGP, o Freddie Spencer, steward di gara.&nbsp; C&rsquo;&egrave; chi &egrave; anche diventato team manager (Pons, Gresini, Nieto), chi coach e manager (Cadalora, Locatelli, Sofuoglu). Tra chi &egrave; ancora in attivit&agrave; sta diventando una moda affiancare i corsi di guida alle gare. Luca Pedersoli, Davide Stirpe, Luca Vitali e Roberto Rolfo sono solo alcuni esempi di quelli che hanno intrapreso la carriera della Riding School, per trasmettere ai neofiti ci&ograve; che loro hanno appreso quando hanno iniziato. Il fenomeno del pilota-youtuber  E poi c&rsquo;&egrave; un&rsquo;altra fascia, quella di chi ha scelto la via dei social network e di YouTube in particolare. Sono tanti i piloti ancora in attivit&agrave; o ritirati da poco che hanno aperto un canale dove postano video degli allenamenti in pista o dei video di tecniche di guida e segreti.&nbsp; Se vogliamo &egrave; stato Luca Salvadori ad aprire la strada al fenomeno nascente del pilota-youtuber/creatore di contenuti. Il pilota milanese, grazie ai numeri del suo canale, &egrave; riuscito a strappare l&rsquo;ingaggio con il team Pramac per la MotoE di questa stagione. Se l&rsquo;americano Garrett Gerloff &egrave; l&rsquo;ultimo arrivato di quelli che hanno un canale YouTube, la lista comprende tra gli altri Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Marc Marquez, Jonathan Rea, Sylvain Guintoli, Scott Redding e Loris Baz. Youtube non solo &egrave; un modo per far vedere ci&ograve; che succede dietro le quinte delle gare (Christian Gamarino mostra proprio questo per le gare Endurance) ma &egrave; anche un modo per racimolare denaro da reinvestire per proseguire la carriera, una vera fonte di entrata insieme ai vari sponsor del pilota stesso. Le parole dei diretti interessati  Abbiamo chiesto ad alcuni di loro cosa significhi avere un canale Youtube e che vantaggi porta creare contenuti fuori dai weekend di gara Loris Baz: &ldquo;Per essere onesto a me porta poco. E&rsquo; ovvio che agli sponsors personali pu&ograve; piacere ma non &egrave; per questo che l'ho fatto, ma pi&ugrave; per la gente che mi segue. Io il canale l'ho fatto nel MotoAmerica per fare seguire questa avventura alla gente qui in Europa. Nel mondiale &egrave; un p&ograve; pi&ugrave; difficile perch&egrave; siamo pi&ugrave; limitati da Dorna su cosa possiamo fare nel paddock. Per&ograve; io sono sempre stato molto aperto e mi &egrave; sempre piaciuto provare a fare seguire il pi&ugrave; possibile la nostra vita soprattutto quello che non si vede in tv.&rdquo;&nbsp; Kevin Manfredi: &ldquo;Il mio canale YouTube &egrave; attivo, ma poco utilizzato da me, sicuramente mi piacerebbe di pi&ugrave; utilizzarlo e creare contenuti. Vedendo anche ci&ograve; che riesce ad attirare Salvadori a livello di immagine, attivit&agrave;, sponsor ecc credo sia importante averlo.&rdquo; Niccol&ograve; Canepa: &ldquo;Per me &egrave; un po&rsquo; diverso perch&eacute; non sono il classico youtuber che parla, spiega, racconta. Metto dei video on board molto semplici ma &egrave; bello perch&eacute; la gente pu&ograve; vedere le traiettorie e le marce, imparare di pi&ugrave; quella pista quando ci andr&agrave; a girare. E&rsquo; importante avere un canale YouTube perch&eacute; ti d&agrave; pi&ugrave; visibilit&agrave; e ti fa conoscere un po&rsquo; meglio, sia dal pubblico che dagli sponsor e per gli stessi sponsor &egrave; un bell&rsquo;aiuto.&rdquo;&nbsp; Christian Gamarino: &ldquo;Non &egrave; fondamentale avere un canale ma &egrave; sicuramente importante per riuscire a vendere quegli spazi, tuta e carene, agli sponsor e creare qualcosa di interessante. Youtube occupa del tempo ed energie mentali durante i weekend di gara; quindi, un vero impegno perch&eacute; toglie tempo e concentrazione sul weekend per registrare i pezzi dei video. Il vantaggio &egrave; tutta visibilit&agrave; in pi&ugrave;: in gara &egrave; difficile leggere tutti i loghi degli sponsor mentre parlando davanti ad uno schermo risaltano di pi&ugrave;. Si crea pi&ugrave; empatia con chi guarda i contenuti perch&eacute; percepisce cosa si prova durante un weekend di gara.&rdquo;&nbsp; Roberto Rolfo: &ldquo;A me piace molto usare YouTube per vedere cose molto tecniche che mi interessano. Tutto quello che &egrave; legato al mio canale &egrave; sempre sulla parte scuola. Ho cercato di dare una impronta per il momento a quello che piacerebbe ascoltare, ovviamente improntato alle esperienze di questi anni della scuola e le domande che mi vengono rivolte. Lo reputo importantissimo ma non mi piace la parte &ldquo;youtuber&rdquo; a livello lavorativo, alcuni video bench&egrave; visti da tante persone sono privi di contenuti rispetto a quello che pu&ograve; interessare a me e all&rsquo;utilizzo che ne faccio. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di incrementare dei video, sia in numero che contenuti, devo sempre trovare un argomento dal lato scuola che pu&ograve; interessare. Il vantaggio dal punto di vista tecnico &egrave; che si possono spiegare le sensazioni di guida come se si stesse realmente parlando ad un corsista.&rdquo;       

Ritirati o ancora in attivit&agrave;, i nostri centauri preferiti trovano tutti i modi per non perdere il contatto con il loro habitat naturale, la pista

Le “vite parallele” dei motociclisti

Nel mese di ottobre inizier&agrave; a Bologna la decima edizione del Master in Ingegneria della Moto da Corsa, un percorso formativo di Professional Datagest patrocinato da Confindustria ANCMA, FMI e Fondazione Marco Simoncelli, oltre ai media partner InMoto e MotoSprint di Conti Editore.  Le iscrizioni sono ormai in chiusura per il Master che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per la formazione in ambito motorsport, proponendo un programma didattico specialistico ed innovativo e collaborazioni con le pi&ugrave; prestigiose e autorevoli realt&agrave; dell&#39;industria ingegneristica e del mondo delle competizioni.  Info e contatti   Il programma previsto approfondir&agrave; tutti gli aspetti della progettazione e dello sviluppo delle moto da competizione sia per quel che riguarda l&#39;area velocistica, sia quella motoristica ed elettronica.  Per ulteriori informazioni: 051220601  E-mail: info@professionaldatagest.it  IRRC, Hengelo: Andrea Majola e la Paton campioni tra le Supertwins 

Ad ottobre inizier&agrave; l&#39;ormai consolidato percorso formativo, che proporr&agrave; un programma didattico specalistico ed innovativo per quel che riguarda il mondo racing

Al via la decima edizione del Master in Ingegneria della Moto da Corsa

Ventata di aria fresca all&rsquo;interno della Commissione FIM per le donne nel Motorsport. Nita Korhonen, la Direttrice della Commissione, ha scelto la moglie di Eugene Laverty, Philippa, come esperta nelle relazioni. Ed una come lei, sempre al fianco di suo marito, sa come relazionarsi con le altre persone ed aiutare l&rsquo;ingresso di altre donne nel motorsport.  Nita Korhonen, Direttrice della Commissione, ha detto: &ldquo;Siamo felici di avere Pippa con noi in Commissione, con la sua esperienza sul campo e le qualit&agrave; comunicative potr&agrave; dare tanto alle donne nel Motorsport&rdquo;  Dal canto suo, Pippa Laverty ha dichiarato: &ldquo;&Egrave; un tale onore per me diventare un membro della FIM e non vedo l&#39;ora di lavorare per la CFM. Sono incredibilmente appassionata sia della forza delle donne che dello sport delle corse motociclistiche, quindi lavorare per una maggiore partecipazione delle donne a questo sport &egrave; davvero emozionante. Vorrei ringraziare Nita Korhonen per avermi dato questa opportunit&agrave; e tutti i membri della FIM per il supporto e l&#39;accoglienza che ho ricevuto. Sono cos&igrave; orgogliosa di far parte della famiglia FIM e non vedo l&#39;ora di iniziare.&rdquo;  L&#39;orgoglio di Eugene   Il nuovo ruolo della moglie &egrave; stato salutato da Eugene con questo post sulla sua pagina Facebook: &ldquo;Dopo avermi supportato nella mia carriera per tanti anni, sono orgoglioso di vedere che mia moglie Pippa &egrave; stata scelta come membro della FIM. E&rsquo; una iniziativa fantastica per incoraggiare le donne a diventare parte del nostro magnifico sport.&rdquo;    SSP300: Isis Carreno wild card a Misano per entrare nella storia 

La moglie del pilota irlandese &egrave; stata scelta come membro della commissione che incoraggia l&#39;ingresso delle donne nel motorsport

Pippa Laverty nella Commissione FIM per le Donne nel Motorsport

Quando finalmente si comincia a respirare un po&#39; di aria di &quot;normalit&agrave;&quot;, ecco arrivare un altra posticipazione. Dopo il rinvio dell&rsquo;edizione 2020 a quest&rsquo;anno, ecco che Ducati annuncia l&rsquo;ulteriore slittamento all&rsquo;anno prossimo del tradizionale World Ducati Week, la festa-ritrovo di tutti i ducatisti per celebrare la casa di Borgo Panigale e le sue glorie.  Con un post sulla propria pagina Facebook, la Casa di Borgo Panigale ha annunciato che le ha provate tutte per mantenere in piedi l&rsquo;evento ma che al contempo &ldquo;non sarebbe stato possibile garantire la serenit&agrave; e la sicurezza necessarie per realizzare la grande festa.&rdquo;  In tempi come questi e con la pandemia ancora in atto, &egrave; quanto mai comprensibile la scelta di Ducati di posticipare l&rsquo;evento all&rsquo;anno prossimo quando, ci auguriamo, sar&agrave; tutto tornato alla normalit&agrave;.  Il comunicato ufficiale   &nbsp;  &ldquo;Il World Ducati Week &egrave; la festa di tutti i Ducatisti. In migliaia, da ogni parte del mondo, ci ritroviamo sulla Riviera Romagnola per celebrare e condividere la grande passione per Ducati.  Fino all&rsquo;ultimo abbiamo sperato di poter organizzare l&rsquo;evento a luglio 2021 ma la realt&agrave; &egrave; che ad oggi non sarebbe possibile garantire la serenit&agrave; e la sicurezza necessarie per realizzare la grande festa che vogliamo che sia per cos&igrave; tante persone. &Egrave; per questo che, seppur a malincuore, abbiamo deciso di rimandare la prossima edizione del World Ducati Week al 2022, quando potremo festeggiare al meglio tutti insieme.  Faremo di tutto perch&eacute; la prossima edizione sia ancora pi&ugrave; memorabile e coinvolgente. Perch&eacute; una festa si pu&ograve; rimandare, ma una passione non si spegne mai!&rdquo;, recita il messaggio diffuso da Ducati, per chiarire le cause dello spostamento al 2022 del WDW.   

Con un post su Facebook, Ducati ha annunciato il rinvio all&rsquo;anno prossimo della tradizionale festa dei ducatisti di tutto il mondo

Rinviato al 2022 il World Ducati Week

In un mondo sempre pi&ugrave; connesso e social mancava un social network legato esclusivamente al mondo dei motori nel quale piloti professionisti o amatori di auto e moto possono scambiarsi informazioni come foto, video, dati tecnici, telemetrie e tempi sul giro. La piattaforma permette anche di prenotare turni in pista oltre ad acquistare foto e merchandising.  L&rsquo;ideatore e fondatore di questo social network, FastLap, dedicato al Motorsport &egrave; Jonathan Serrapica, un informatico italo-svizzero appassionato di moto che vive a Singapore dove gareggia nei campionati asiatici.&nbsp;    Come &egrave; nata l&rsquo;idea di FastLap   &ldquo;L&rsquo;idea di creare FastLap &egrave; scaturita nel 2015&quot; &ndash; racconta Jonathan Serrapica &ndash; &quot;quando mio padre ebbe un brutto incidente durante una sessione di prove libere a Sepang. Ho pensato che servisse qualche sistema per aumentare la sicurezza, per consentire di sapere chi arriva in pista. Con FastLap quando uno prenota la giornata, l&rsquo;organizzatore sa perfettamente se &egrave; la prima volta che va su quel circuito, in quanto gira, con che veicolo si presenta&hellip; In questo modo si possono creare gruppi omogenei e diventa tutto pi&ugrave; sicuro. I turni si possono acquistare nella massima sicurezza, e con il sistema QR Code, si velocizza la registrazione e l&rsquo;accesso al circuito senza file o assembramenti anche in un periodo particolare come questo.Gli organizzatori, ed i brand in generale, possono creare i loro eventi, le iniziative e vendere ci&ograve; che desiderano&rdquo;.  FastLap &egrave; in tutto e per tutto un social network: esattamente come i comuni social, l&rsquo;iscizione &egrave; gratuita, si possono mettere i like ai contenuti e condividerne di propri, selezionare le proprie piste preferite ed inserire i propri mezzi. Il social inoltre d&agrave; la possibilit&agrave; di caricare i dati della telemetria ed inserire i tempi ottenuti registrati con diversi dispositivi (GPS, dispositivi mobili, GoPro) e completarli aggiungendo informazioni su gomme, meteo e settaggi utilizzati. E grazie a Google si possono vedere in tempo reale le traiettorie ed i punti di frenata. Grazie a questo social, ogni pilota pu&ograve; divertirsi a vedere cosa hanno fatto altri piloti in termini di tempi sul giro, traiettorie e frenate. E come ogni social network si possono conoscere altri piloti per scambiarsi informazioni.&nbsp;  Attualmente la piattaforma integra 170 circuiti con tutti i dati, le caratteristiche e le foto, ma entro un paio di mesi saranno gi&agrave; oltre 500.&nbsp;    &ldquo;FastLap &egrave; una piattaforma a livello mondiale&rdquo;   &ldquo;FastLap &egrave; una piattaforma a livello mondiale&quot; &ndash; prosegue Jonathan Serrapica &ndash; &quot;ovviamente multilingue. Al momento &egrave; in italiano ed inglese ma a breve sar&agrave; anche in spagnolo,portoghese e tedesco. Il team attualmente &egrave; composto da me, dal mio socio Mattia e da 5 sviluppatori. Siamo in contatto o stiamo contattando i circuiti e gli organizzatori degli eventi in pista, ci piacerebbe coinvolgerli il pi&ugrave; possibile, in forma diretta. FastLap vogliamo diventi un punto di riferimento per tutti: dai piloti, ai circuiti, alle aziende che operano nel settore. Abbiamo tra gli iscritti gi&agrave; diversi piloti professionisti, asiatici ma anche europei, sia di auto che di moto. Siamo presenti anche nel mondo dei kart e Minimoto e tal proposito, stiamo valutando d&rsquo;introdurre FastLap Junior per il pubblico pi&ugrave; giovane (tutelando al massimo la loro privacy e quindi con le dovute restrizioni ed i filtri pi&ugrave; opportuni). Puntiamo ad avere una copertura globale, di tutte le specialit&agrave; nel mondo dei motori che si svolgono su circuiti chiusi permanenti. Ci auguriamo che in futuro FastLap possa esser utile anche per team manager e talent scout che possono sapere subito, in pochi istanti, chi si trovano difronte, analizzando le loro prestazioni con un semplice click&rdquo;. 

La piattaforma &egrave; un vero e proprio &ldquo;punto di ritrovo&rdquo; per tutti i piloti per condividere foto, video, dati tecnici, telemetrie e quant&rsquo;altro riguardi le attivit&agrave; in pista, non solo gare ma anche turni di prove che si possono prenotare tramite il social &nbsp;

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FastLap, il primo social network dedicato al Motorsport, è realtà