Il Portogallo attende Francesco Bagnaia. Per il pilota Ducati Factory sar&agrave; un weekend impegnativo su un tracciato insidioso. In ogni caso, dopo il terzo posto conquistato nel GP del Qatar e il sesto nel Gp di Doha, Pecco &egrave; pronto a ripartire con un nuovo slancio.  &ldquo;Sar&agrave; un weekend positivo&rdquo;   Bagnaia, intervistato dai giornalisti, ha fatto un primo commento su ci&ograve; che si aspetta da questa gara a Portimao: &rdquo;Lo scorso anno questo stracciato &egrave; stato molto buono per le Ducati - ha detto - soprattutto per Jack Miller. Per me, invece, non lo &egrave; stato cos&igrave; tanto. Venivo da un periodo difficile nel quale avevo avuto diverse cadute e non riuscivo a trovare un buon feeling con l&#39;anteriore. Quest&#39;anno per&ograve; penso che la situazione sia diversa. Mi sento pi&ugrave; a mio agio sulla moto e penso che per me sar&agrave; un fine settimana diverso da quello dell&#39;anno passato. Spero veramente che sia un buon weekend e penso che il tracciato sia molto buono per la nostra moto. Dovremo cercare di capire in base alle condizioni meteo visto che da domani ha messo pioggia ma penso che verr&agrave; fuori qualcosa di positivo. Cercher&ograve; di rimanere nella top five come successo in Qatar e penso che grazie alla Ducati avremo buone chance per farcela&rdquo;.  MotoGP orari TV GP Portogallo: in diretta su SKY e Dazn, differita su TV8  &ldquo;Martin mi ha sorpreso!&rdquo;   Pecco Bagnaia ha poi parlato della prestazione del rookie Pramac Jorge Martin che nel Gp di Doha &egrave; riuscito a conquistare il terzo piazzamento: &ldquo;Jorge ha fatto un gran lavoro - ha aggiunto - considerando anche che non ha potuto fare tutti i test che di solito facciamo. In gara &egrave; stato molto competitivo, costante e uno dei pi&ugrave; veloci. E&#39; riuscito a gestire molto bene la gara e il suo stile di guida &egrave; stato molto lineare. Mi ha sorpreso!&rdquo;.  MotoGP Portogallo, Martin commenta il rientro di Marc Marquez  &ldquo;Siamo tutti professionisti&rdquo;   Ecco che poi le domande si sono spostate su Marc Marquez e sul suo rientro in pista dopo un&#39;assenza di 9 mesi a causa di un infortunio al braccio: &ldquo;Penso che ci siano due scenari possibili. - ha spiegato - Il primo che Marc torni e spacchi il c... a tutti. Potrebbe andare molto forte. Il secondo, invece, che ricominci facendo attenzione al braccio, riprendendo feeling con la moto senza correre troppo rischi. Al momento credo che non possa prendere troppi rischi, anche se secondo me sar&agrave; competitivo e penso che se &egrave; tornato significa che &egrave; al 100%. Quindi prover&agrave; ad essere da subito veloce, Portimao &egrave; una pista complicata che lui conosce perch&egrave; c&#39;aveva gi&agrave; girato in Moto2&rdquo;  Ma non &egrave; finita, perch&egrave; &egrave; stato chiesto a Francesco se sentir&agrave; pi&ugrave; pressione adesso che Marc &egrave; tornato: &ldquo;Siamo tutti piloti professionisti per dare il 100% - ha commentato secco - e fare le nostre gare. Io penso a me stesso se poi c&#39;&egrave; un rivale in pi&ugrave; lotter&ograve; anche con un rivale in pi&ugrave;. Il ritorno di Marquez ha creato scalpore ma io penso a me tesso. E a fare un bel lavoro&rdquo;.  VOTA IL SONDAGGIO: : in che posizione chiuder&agrave; la gara Marc Marquez?  &ldquo;Ho fatto un errore di valutazione&rdquo;   Infine, cosa hanno insegnato le prime due gare della stagione a Pecco? &ldquo;A non frenare pi&ugrave; in scia. &ndash; ha concluso - Ho fatto un errore di valutazione ho frenato in scia a Zarco, avevo troppa velocit&agrave; e non ho frenato in tempo. Bisogna sempre trovare il limite con le gomme che abbiamo, nella seconda gara ho spinto come un matto e avevo molta pi&ugrave; gomma della prima gara, quindi sto cercando di capire. Mi son reso conto di aver perso una vittoria o comunque la possibilit&agrave; di lottare per la vittoria. Avere la possibilit&agrave; di lottare per la vittoria &egrave; positivo e dobbiamo farne tesoro per le prossime gare&rdquo;.  MotoGP Portogallo: Marc Marquez ha passato l&rsquo;ultima visita medica 

<p>Il pilota Ducati non le manda a dire e a chi chiede se sentir&agrave; pressione adesso che Marc Marquez torner&agrave; a correre ha risposto: &ldquo;Siamo tutti piloti professionisti&rdquo;</p> 

MotoGP, Bagnaia: &ldquo;Marquez fa scalpore, io penso a me stesso&rdquo;

E&#39; stata presentata questo pomeriggio la Ducati Desmosedici GP 2021. Insieme a lei, anche il team che l&#39;accompagner&agrave; nella nuova avventura del Campionato del Mondo MotoGP. In sella alla Desmosedici saliranno Jack Miller e Francesco Bagnaia che oggi, per la prima volta, si sono presentati con indosso i colori tipici della Ducati. In rosso come &egrave; il colore principale della nuova carena 2021.  La scheda tecnica  Di seguito le caratterisiche della Ducati Desmosedici GP 2021   Motore: 4 tempi, V4 a 90&deg;, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.  Cilindrata: 1.000 cc.  Potenza massima: Oltre 250 cv.  Velocit&agrave; massima: Oltre 350km/h.  Trasmissione: Ducati Seamless Transmission. Trasmissione finale a catena.  Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate da doppio sistema Ride By Wire.  Carburante: Shell Racing V-Power.  Lubrificante: Shell Advance Ultra 4.  Scarico: Akrapovi?.  Trasmissione finale: Catena D.I.D  Telaio: Doppio trave in lega di alluminio  Sospensioni: Forcella rovesciata &Ouml;hlins con foderi in carbonio ed ammortizzatore posteriore &Ouml;hlins, con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione.  Elettronica: Centralina Marelli programmata con Software Unico Dorna  Pneumatici: Michelin, su cerchi anteriore e posteriore &Oslash;17&quot;  Cerchioni: Marchesini in lega di magnesio  Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini  Peso a secco: 157kg.   

<p>La Casa di Borgo Panigale&nbsp;ha svelato la moto ufficiale che disputer&agrave; il Campionato del mondo MotoGP 2021 con Jack Miller e Francesco Bagnaia</p> 

MotoGP, Ducati Desmosedici GP 2021: la scheda tecnica

Dal Mugello, Stefano Saragoni  Un giro alla morte. Ma soprattutto un giro nel posto giusto al momento giusto: alle spalle di Jorge Lorenzo, il pi&ugrave; veloce al Mugello in questi due giorni di prove.  Lo spagnolo, andando a caccia della pole position ha offerto ad Andrea Iannone il riferimento, e al tempo stesso lo stimolo, per dare il meglio di s&eacute;, e portare a casa la sua prima pole nella MotoGP.  Un grande risultato per il pilota di Vasto, che ha fatto segnare il giro record del circuito, ed anche la velocit&agrave; record, oltre i 350 km/h.  Giornatona per l'intera squadra Ducati, che ha piazzato entrambi i piloti ufficiali in prima fila, grazie al terzo tempo di Andrea Dovizioso, e il suo pilota collaudatore, Michele Pirro, in seconda (sesto).   Ottavo Valentino Rossi, che nei 15 minuti decisivi per lo schieramento non&nbsp;&egrave; riuscito ad "assorbire" l'energia del Mugello.  CLICCA QUI PER LA GRIGLIA DI PARTENZA DELLA MOTOGP AL MUGELLO

Andrea Iannone fa il suo capolavoro davanti al pubblico del Mugello e si prende la prima pole in MotoGP, bene Dovizioso terzo. Rossi soffre e chiude ottavo.

Mugello, La prima volta di Iannone

Andrea Dovizioso affronta la prima tappa europea della MotoGP, a Jerez, domenica 3 maggio, con umore alle stelle. &Egrave; secondo in campionato: tre gare finora disputate, tre secondi posti. In pratica non &egrave; mai sceso dal podio.  Niente male per un pilota che alla fine della scorsa stagione era quasi deciso ad abbandonare la Ducati e cedere alle lusinghe della Suzuki.  Invece adesso si trova a dare spettacolo testa a testa con Valentino Rossi, dal quale lo separano solo sei punti.  L&rsquo;anno scorso Dovizioso, partito dal sesto posto in griglia a Jerez, &egrave; scattato in testa al GP ed &egrave; poi rimasto al quinto posto per quasi tutta la gara.  &ldquo;Jerez &egrave; una delle piste pi&ugrave; difficili per Ducati e per me, soprattutto perch&eacute; le gomme si usurano molto - spiega il pilota forlivese - ma i risultati delle prime tre gare mi danno molta fiducia perch&eacute; mi sembra che la GP15 vada molto forte su tutti i tracciati a conferma del fatto che stiamo lavorando bene. Vado quindi a Jerez convinto di poter ottenere un buon risultato anche in questa gara.&rdquo; Guarda la fotogallery   &nbsp;  

&ldquo;Jerez &egrave; una delle piste pi&ugrave; difficili per Ducati e per me, soprattutto perch&eacute; le gomme si usurano molto&rdquo;

Dovizioso e l&rsquo;incognita gomme

Se Marc Marquez &egrave; scontento del terzo posto nelle qualifiche del GP Qatar (leggi QUI) non lo d&agrave; a vedere.  &ldquo;No, nessun problema. La verit&agrave; sono &egrave; che sono contento perch&eacute; il mio obiettivo era la prima fila. Il passo &egrave; buono, anche se mi &egrave; mancato il giro perfetto&rdquo;. &nbsp;  Davanti a lui c&rsquo;&egrave; la Ducati di Dovizioso e l&rsquo;altra Honda, quella di Dani Pedrosa.  Chi temi di pi&ugrave;: le Rosse o il tuo compagno di squadra?  &ldquo;Direi le Ducati, perch&eacute; hanno un buon passo, molto simile al mio. Anzi meglio&rdquo;.  Ti senti pi&ugrave; assediato rispetto all&rsquo;anno scorso?  &ldquo;Questa sar&agrave; una stagione diversa dalle due precedenti. Perch&eacute; ci sono molti piloti tutti vicini&rdquo;.  Ma anche Marquez in questi due anni &egrave; cresciuto.  &ldquo;Mi considerano il riferimento. In questi due anni ho imparato a gestire le difficolt&agrave;, che non mancano mai. Quando non riesci a fare la pole, pazienza, l&rsquo;importante &egrave; partire in prima fila&rdquo;.   Pedrosa: stagione nuova, grinta nuova Dani Pedrosa ha iniziato la stagione con un secondo posto, dietro Dovizioso.  &ldquo;Era importante la prima fila, i tempi sono stretti, un decimo in pi&ugrave; o in meno e passi dal terzo al nono. Per fortuna&nbsp; ho cominciato bene, ho fatto subito due giri buoni&rdquo;  Domani?  &ldquo;Spero in una bella partenza. Poi vedremo&rdquo;.

"Hanno un buon passo, molto simile al mio. Anzi meglio&rdquo;. Il campione partir&agrave; in prima fila col terzo tempo al GP Qatar MotoGP

Marquez: Tra Pedrosa e le Ducati? Temo pi&ugrave; le Rosse&rdquo;

Andrea Dovizioso &egrave; sceso in pista al venerd&igrave; delle prove libere della MotoGP Qatar utilizzando esclusivamente la Desmosedici GP15 &ldquo;con le ali&rdquo; ed ha segnato il suo miglior crono al quindicesimo giro, dopo aver montato un pneumatico posteriore &ldquo;soft&rdquo;, in 1&rsquo;55&rdquo;044. Si &egrave; classificato al sesto posto, a 222 millesimi dal primo.  &ldquo;Sono molto contento del lavoro che stiamo facendo in questi giorni, e siamo riusciti a provare tante cose, diverse con esito positivo&rdquo; ha spiegato Dovi.  &ldquo;Non ho ancora un feeling perfetto con la mia GP15, ma nonostante questo sono riuscito a girare in 1&rsquo;55&rdquo;6 con la gomma usata e credo che sia un ottimo passo. Per&ograve; dobbiamo ancora migliorare perch&eacute; ci manca ancora un po&rsquo; di stabilit&agrave; in frenata e questo &egrave; abbastanza importante in funzione gara, ma la velocit&agrave; c&rsquo;&egrave; e domani abbiamo ancora un quarto turno di prove libere per lavorare sulle rifiniture. Il mio giro con la gomma morbida non &egrave; stato perfetto ma era importante per restare nei primi dieci, e provare il grip di questa gomma in vista delle qualifiche di domani.&rdquo;    

Nelle prove libere della MotoGP Qatar ha utilizzato esclusivamente la Desmosedici GP15 &ldquo;con le ali&rdquo;. Sesto tempo 

Dovizioso: &ldquo;Ci manca un po&rsquo; di stabilit&agrave; in frenata&rdquo;

Andrea Iannone ha chiuso al terzo posto nella classifica combinata il venerdi delle prove libere MotoGP in Qatar, con un distacco di soli 170 millesimi dal leader provvisorio Marquez (leggi QUI).  La classifica generale della giornata &egrave; veramente ravvicinata e vede ben 18 piloti racchiusi in meno di un secondo, e addirittura 8 piloti in meno di tre decimi.  Andrea Iannone ha ottenuto il suo miglior tempo, in 1&rsquo;54&rdquo;992 al terzo giro della seconda sessione, utilizzando lo pneumatico posteriore con la mescola pi&ugrave; dura a sua disposizione (media). Il pilota di Vasto &egrave; poi sceso in pista utilizzando per la prima volta le carenature laterali con le appendici aerodinamiche ed ha continuato a girare con un buon ritmo, ma &egrave; poi incappato in una scivolata senza conseguenze fisiche alla curva 2 nel corso del tredicesimo giro.  &ldquo;Sono soddisfatto perch&eacute; alla fine siamo riusciti a ritrovare il feeling che avevamo raggiunto nei test, e siamo stati piuttosto veloci sia sul giro secco sia come ritmo di gara&rdquo; ha spiegato Iannone.  Per lui anche una caduta.  &ldquo;Sono entrato in curva e inaspettatamente mi si &egrave; chiuso l&rsquo;anteriore. Stavamo provando delle soluzioni diverse a livello di setting e sono scivolato, ma per fortuna non mi sono fatto male. Per evitare le cadute qui a Losail bisognerebbe togliere la curva 2, perch&eacute; si cade sempre in quel punto!&rdquo;.  Oggi ci si gioca la pole.  &ldquo;Con la gomma media siamo tutti l&igrave;, mentre la gomma morbida l&rsquo;ho provata solo alla fine delle FP2, ma in condizioni non ottimali e quindi non so quanto vantaggio possa dare. Comunque secondo me, dal primo al quinto posto, a parit&agrave; di gomma siamo tutti vicini.&rdquo;    

MotoGP Malesia. Terzo tempo nelle libere del venerd&igrave;. E oggi punta alla prima fila

Iannone: &ldquo;Siamo tutti molto vicini&rdquo;

Diciamo la verit&agrave;: la Ducati &egrave; stata la grande protagonista dei test precampionato. E questo finesettimana, in Qatar, i due piloti del Team bolognese, Andrea Doivizioso e Andrea Iannone, saranno osservati speciali.  Iannone, nuovo arrivato al team ufficiale, ha concluso i test in Qatar con il terzo tempo, ad appena un decimo dal miglior tempo, quello del suo compagno in Rosso, Dovizioso.  &ldquo;Sono contento per come sono andati i miei test di Losail la scorsa settimana e del lavoro che abbiamo svolto&rdquo; dice&nbsp; Iannone.  &ldquo;Mi dispiace solo di non aver potuto girare anche l&rsquo;ultimo giorno, perch&egrave; avevamo ancora delle prove importanti da fare sulla mia GP15. In ogni caso gi&agrave; da gioved&iacute; sera cercheremo di sistemare le cose nei migliore dei modi e sono fiducioso per la gara&rdquo;.  Losail &egrave; una pista che all&rsquo;abruzzese piace.  &ldquo;A mio parere questa &egrave; una bellissima pista e correre di notte &egrave; un&rsquo;emozione sempre particolare. Losail mi piace molto: qui ho vinto in passato e ho fatto anche altri podi e quindi sicuramente &egrave; una pista positiva per me.&rdquo;  Insomma, nel box Ducati l&rsquo;ottimismo &egrave; legittimo. La GP15 &egrave; nata bene, ed ora inizia lo sviluppo.  Proprio durante i giorni di test sono state montate le due moto che per il Gran Premio andranno ad affiancare le versioni utilizzate fino ad ora da Dovizioso e da Iannone: mantenendo fede al programma, adesso i due piloti ufficiali hanno due GP15 a testa. E questo significa che va in pensione la GP14.3 che &egrave; servita per svolgere molte prove durante la stagione dei test invernali.     La scheda di Andrea Iannone Moto: Ducati Desmosedici GP15 Numero di gara: 29 Et&agrave;: 25 (nato il 9 agosto 1989 a Vasto, Italia) Residenza: Vasto (Italia) Gare: 160 (33 x MotoGP, 51 x Moto2, 76 x 125cc) Primo GP: 2005 Gran Premio di Spagna (125cc) Vittorie: 12 (8 x Moto2, 4 x 125cc) Prima vittoria: 2008 GP di Cina (125cc) Pole: 8 (5 x Moto2, 3 x 125cc) Prima Pole: 2008 GP di Malaysia (125cc)

MotoGP Qatar: &ldquo;Questa pista mi piace e correre di notte &egrave; un&rsquo;emozione&rdquo;. Nei test aveva ottenuto il terzo tempo  

Iannone: Io punto in alto!

La nuova Ducati GP15 monta un forcellone in carbonio e rimane l&rsquo;unica tra le grandi protagoniste della MotoGP ad utilizzarlo. &Egrave; una scelta un po&rsquo; rischiosa, in quanto le Bridgestone hanno bisogno di un braccio oscillante con una struttura laterale un po&rsquo; pi&ugrave; flessibile. Comunque il forcellone deve essere resistente alla torsione ed evidentemente gli ingegneri Ducati hanno calcolato che possono controllare questa particolare combinazione di esigenze permettendo alla moto di flettere di pi&ugrave; sul perno del forcellone piuttosto che sulla sua lunghezza.  Il codino adesso &egrave; molto piccolo: l&rsquo;idea &egrave; che non si possa ottenere molta velocit&agrave; cercando di far correre il flusso dell&rsquo;aria&nbsp; sotto al pilota come si farebbe con una struttura sella-serbatoio pi&ugrave; grossa. Una sella piccola che non sia d&rsquo;intralcio nei rapidi cambi di direzione &egrave; una scelta migliore. La carenatura anteriore &egrave; assai corta, per lo stesso motivo, e l&rsquo;angolo del cupolino &egrave; stato calcolato per facilitare il flusso aerodinamico.  L&rsquo;articolo completo lo potete leggere sul numero di Motosprint in edicola dal 10 marzo.   Sullo stesso numero trovate anche:   La MXGP in Thailandia  Da Ago a Vale: il bis di Rainey  Il poster di tutte le gare 2015

L&rsquo;analisi tecnica sul numero di Motosprint in edicola. In allegato il poster di tutte le gare 2015  

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