        Se di giorno Diego Pensalfini svolge l&rsquo;attivit&agrave; di avvocato a Rimini, nel tempo libero lo si pu&ograve; trovare spesso indossando una tuta e in pista a vivere appieno la sua passione: le moto. Romagnolo doc, non poteva che crescere con questa passione delle due ruote e cos&igrave; nel 2012 ha iniziato a correre nella Coppia Italia, dove ha partecipato a diversi trofei tra cui Michelin, Bridgestone e Trofeo Italiano Amatori. Nel 2018 successivamente &egrave; stato Vice Campione Emilia Romagna del Trofeo Italia corso in prova unica a Misano inserito nel programma del CIV Classic e dal 2020 lo troviamo in pianta stabile alla guida della sua amata Suzuki GSX R 1000 K 7. A met&agrave; campionato Pensalfini &egrave; primo  Quest&rsquo;anno la stagione nel Trofeo Old Open Cup Over &egrave; iniziata molto bene per lui, dove &egrave; leader a met&agrave; campionato con ottimi risultati sia a Vallelunga (dov'era in programma una gara doppia) sia a Cremona. La prossima tappa sar&agrave; Varano, dove correr&agrave; l&rsquo;8 e il 9 luglio, dopodich&eacute; ci sar&agrave; Magione a inizio settembre e il gran finale sar&agrave; la Misano Classic di met&agrave; ottobre. Et&agrave; 41 anni, il romagnolo ha aggiunto: &ldquo;Corro con una protesi all'anca perch&eacute; nel 2015 ho fatto un brutto incidente a Misano. Ho avuto un high side che mi &egrave; costato caro... Ma la nostra passione come ben sai &egrave; tanta, per cui non si molla mai!&rdquo;  Una passionefamigliare, che va oltre l'essere pilota  Questo grande amore per le due ruote gli &egrave; stato trasmesso dalla famiglia, infatti il pap&agrave; Francesco e lo zio Luciano erano crossisti ai tempi di Beppe Andreani. Proprio loro due lo seguono da vicino nei weekend di gara, per supportarlo al meglio, ma il suo impegno con il motociclismo non &egrave; finito qui. Oltre a correre, Diego Pensalfini &egrave; anche il Vice-Presidente del Motoclub Misano Adriatico. Per vivere la passione a 360&deg;.       

Dalla scrivania alla moto il passo &egrave; breve per il romagnolo che con la sua Suzuki GSX R 1000 K 7 ha cominciato al meglio la stagione da Cremona

Trofeo Old Open Cup Over 2023, il leader è l’avvocato Pensalfini

        Una sola giornata per l&rsquo;europeo Motocross, categoria Open: dal prossimo anno si passer&agrave; da sei a un solo GP, gi&agrave; in calendario per il 23 luglio a Lommel, in concomitanza con la tredicesima prova del mondiale MXGP. Una novit&agrave; rilevante (o scioccante?) per un campionato che nel 2022 si &egrave; disputato su sei prove (sempre concomitanti con il Mondiale), da fine febbraio (in Gran Bretagna) a inizio settembre (in Turchia), cos&igrave; come era avvenuto nella sua prima edizione, il 2020. Dakar: i risultati della Tappa 12 Campionato ridimensionato  Il comunicato congiunto di FMI Europe e Infront Moto Racing ha di fatto ridimensionato il campionato aperto alle moto con cilindrata da 175 a 450 cm&sup3;, sia due che quattro tempi, per piloti dai 16 ai 50 anni. L&rsquo;Europeo vantava un grande successo di partecipanti, soprattutto nelle prime prove: ormai un anno fa, nella tappa inaugurale di Matterley Basin nelle qualifiche c&rsquo;erano ben 48 partecipanti, saliti a 59 nella successiva tappa di Arco di Trento. Il tutto, mentre nei concomitanti GP iridati si registravano 25 iscritti alla MXGP e 28 alla MX2 per il GP britannico, saliti rispettivamente a 27 e 35 nel GP Trentino. &Egrave; immediato, allora, pensare a un provvedimento mirato a &ldquo;rimpolpare&rdquo; le fila di un Mondiale che in diverse, forse troppe, occasioni ha presentato un cancelletto di partenza con tanti posti vuoti e non pi&ugrave; soltanto nelle trasferte asiatiche. In Indonesia (GP Samota-Sumbawa) nella MXGP ai 16 piloti titolari si sono affiancate quatto wild card (piloti locali oppure australiani) che per&ograve; rimediavano dai 10 ai 30 secondi al giro! Per favorire l&rsquo;aumento degli iscritti al Mondiale arriver&agrave; un maggiore supporto dal Promoter per quanto riguarda le spese di trasferta, almeno per i team non ufficiali. Sar&agrave; comunque difficile riempire i 40 spazi del cancelletto di partenza delle gare extra-europee ma la prima esigenza &egrave; aumentare il numero di piloti almeno nei GP continentali. Nel 2022, il dominio di Butron  L&rsquo;Europeo Open ha visto, nell&rsquo;edizione 2022, il dominio dello spagnolo Jose Butron (Team JD Gunnex KTM Racing), vecchia conoscenza del Mondiale, dove ha militato per pi&ugrave; di dieci anni. Nel 2005 era stato vice iridato Junior 85 cm&sup3; mentre nel 2013 &egrave; salito sul podio finale del mondiale MX2, in terza posizione alle spalle di Jeffrey Herlings e Jordi Tixier. Poi, per&ograve;, qualche infortunio di troppo gli ha impedito di migliorare quel risultato, ma a 31 anni l&rsquo;andaluso (nato a Chiclana, nei pressi di Jerez de la Frontera) pu&ograve; vantare, oltre all&rsquo;alloro europeo, ben 14 titoli nazionali spagnoli. Con il suo curriculum, Butron aveva iniziato il 2022 dell&rsquo;europeo Open da favorito ma gi&agrave; alla prima in Inghilterra ha trovato nell&rsquo;austriaco Michael Sandner, 24 anni, un avversario all&rsquo;altezza. Poi nel secondo GP, ad Arco di Trento, Butron, quinto in Gara 1, in Gara 2 &egrave; rimasto coinvolto nella caduta alla prima curva dopo la partenza e, ripartendo dalle retrovie, non ha potuto far meglio del 16&deg; posto. Cos&igrave; Sandner &egrave; andato in fuga con 24 punti di vantaggio in campionato, mentre a vincere il GP &egrave; stato Giuseppe Tropepe. In Lettonia &egrave; andata male a Sandner, con uno &ldquo;zero&rdquo; in Gara 1 per problemi tecnici: soltanto un punto di vantaggio su Butron dopo la tappa baltica, mentre Tropepe &egrave; stato terzo sul podio dopo una discutibile penalizzazione (da vincitore a undicesimo) in Gara 1, per aver saltato in regime di bandiere gialle. A Maggiora si &egrave; vissuta la vera e propria irruzione di Stefano Pezzuto (gi&agrave; secondo in Gara 1 ad Arco), vincitore della tappa con un secondo e un terzo posto di manche, davanti a Butron, divenuto cos&igrave; leader, e Simone Croci (terzo del campionato 2021). Nella quinta prova, sulla sabbia finlandese, il pi&ugrave; veloce &egrave; stato l&rsquo;estone Gert Krestinov, autore di una doppietta, prevalendo su Butron, mentre Sandner ha finito soltanto ottavo. A superare l&rsquo;austriaco &egrave; stato Thomas Kohut: lo slovacco, 23 anni e pi&ugrave; volte in gara al Cross delle Nazioni, &egrave; salito al secondo posto in campionato alla vigilia dell&rsquo;ultima tappa, in Turchia. Dove Butron, forte dei 26 punti di margine, &egrave; partito con l&rsquo;intenzione di chiudere i giochi nella prima manche. Partito dalla pole in un cancelletto rimpolpato da piloti di casa decisamente lenti &ndash;&nbsp;c&rsquo;era chi rimediava dieci secondi al giro e chi&hellip; due minuti! &ndash;&nbsp;Butron ha compiuto la missione aggiudicandosi Gara 1 davanti a Kohut. Sandner si &egrave; tolto la soddisfazione di vincere Gara 2 davanti a Kohut e Butron, in un podio di manche con ordine inverso rispetto alla graduatoria stagionale. Il Campionato si &egrave; dimostrato di buon livello e combattuto, almeno nella Top 10, anche se diversi piloti non hanno corso tutte le prove, limitandosi a quelle geograficamente pi&ugrave; vicine o sulle piste preferite. Ora, con la tappa unica, l&rsquo;europeo Open perder&agrave; senza dubbio gran parte del suo valore ed &egrave; presumibile che, disputandosi sulla pista belga di Lommel, al via si presenteranno soltanto i &ldquo;sabbiaioli&rdquo;. Butron contrario  Il primo a non essere felice di tale evoluzione &egrave; proprio Butron. &ldquo;Non capisco il motivo di questa novit&agrave;. Ridurre un campionato che stava crescendo bene a una sola prova &egrave; un problema per noi. Forse i Promoter pensano che potremmo andare a rinfoltire il cancelletto del Mondiale, ma non &egrave; cos&igrave; facile. Ho vinto l&rsquo;Europeo e mi piacerebbe fare il Mondiale, ovviamente, ho cercato una sella, ma non ci sono i team. Anzi, ci sarebbero, ma non hanno il budget per il Mondiale. Allo stesso tempo a un team e a uno sponsor che mi hanno aiutato non posso chiedere di fare l&rsquo;Europeo, se &egrave; in una sola prova... Sinceramente alla mia et&agrave; sono in difficolt&agrave;: ritrovarsi cos&igrave;, dopo aver vinto il titolo, non &egrave; bello. Mi sto guardando attorno per continuare la mia carriera sportiva, ora sono in Venezuela per correre il campionato nazionale, e nsegno in una scuola di Motocross. Se non trovo un posto nel Mondiale, vedr&ograve; di trovare qualcosa qui in Sud America oppure nel National USA&rdquo;. Per quanto riguarda gli italiani, &egrave; d&rsquo;obbligo premettere che il campione in carica, Davide De Bortoli, dopo l&rsquo;ottavo posto di Matterley Basin, ad Arco di Trento &egrave; incappato in una domenica sfortunatissima in cui ha raccolto soltanto due punti: costretto alla rimonta in Gara 1, dopo aver innescato la caduta di gruppo alla prima curva, &egrave; stato diciannovesimo, e in Gara 2 &egrave; rimasto nuovamente coinvolto, stavolta senza colpe, nel &ldquo;mucchio&rdquo; alla prima curva. A quel punto ha deciso di non correre tutto il campionato ed &egrave; tornato in pista soltanto a Maggiora. Il migliore tra gli azzurri, alla fine, &egrave; stato Croci, che era quinto dopo la Finlandia, ma non correndo in Turchia ha chiuso sesto. Settimo Tropepe, pur con soltanto tre tappe disputate (due manche vinte e due secondi posti), mentre Pezzuto &egrave; stato nono correndo soltanto le gare italiane (Trentino e Maggiora, due secondi e un terzo posto di manche). De Bortoli &egrave; stato 11&deg; con tre GP, a punti anche Yuri Pasqualini, Luca Borz, Andrea La Scala, Lorenzo Corti, Tommaso Isdraele Romano, Joakin Furbetta, Stefano Sonego, Sebastian Zenato, Pietro Trinchieri, Paolo Ermini, Giacomo Zancarini, Mirko Dal Bosco e Alessandro Lentini.       

Nel Mondiale scarseggia il numero dei partenti. Per questo, &egrave; stato sacrificato l&rsquo;europeo Open

Motocross: la novità del 2023 per l'europeo Open

La marcia del pilota Fantic continua spedita e a tre prove dal termine nessuno sembra in grado di impensierire seriamente Lapucci, sempre pi&ugrave; lanciato verso la conquista del titolo europeo. In Lettonia arriva la quinta vittoria di manche ed il quarto podio su quattro gare disputate, uno score che lo pone in testa alla classifica della serie, con 24 lunghezze&nbsp; di vantaggio sul norvegese Kevin Horgmo (GasGas), oggi vincitore della prova lettone e suo pi&ugrave; temibile. rivale    Nicholas Lapucci sempre leader della EMX250  Partenza difficile in gara uno per Lapucci   Terzo al termine delle prove cronometrate, Lapucci si &egrave; schierato al cancello di partenza dopo Oriol Oliver (KTM) e Rick Elzinga (KTM), ma non &egrave; riuscito a partire bene, curvando oltre la decima posizione e faticando un po&rsquo; a trovare un ritmo che lo potesse avvicinare a&nbsp; Liam Everts (KTM), in testa alla gara dalla prima curva, seguito da Horgmo ed Elzinga. Il colpo di scena arriva nel corso del quinto passaggio quando Everts si stende, cedendo la posizione a Horgmo che ne approfitta facendo sua la manche, mentre Lapucci rimonta fono al terzo posto, chiudendo la frazione alle spalle di Elzinga. Sfortunato Andrea Bonacorsi (Yamaha), coinvolto in una caduta al via e costretto al ritiro a causa dei danni subiti dalla sua moto.    Giornata difficile per Liam Everts a Kegums  Imprendibile in gara due   In gara due scatta meglio Lapucci che passa alla prima curva secondo dietro Yago Martinez (KTM), seguito da Horgmo, con Elzinga fuori dalla top ten. Il toscano prende il comando delle operazioni dopo quattro giri e non molla pi&ugrave; la testa della gara fino al traguardo che taglia vittorioso, con ampio margine, su Horgmo e su Elzinga, autore di una bella rimonta. Di nuovo a terra Bonacorsi alla seconda curva, il bergamasco questa volta per&ograve; pu&ograve; ripartire, anche se ultimo, riuscendo a chiudere la gara col diciottesimo posto, mettendo fine ad una giornata davvero sfortunata. Sul podio Horgmo precede Lapucci ed Elzinga, con Federico Tuani (Fantic) buon settimo. Prossimo appuntamento con la EMX250 &nbsp;in Germania, sulla pista di Teutschenthal tra quasi due mesi, il 2 ottobre.    Prima vittoria stagionale per Kevin Horgmo in Lettonia 

Nicholas Lapucci sempre primo nell&rsquo;Europeo 250, il toscano non vince a Kegums ma tiene sempre stretta la tabella rossa di leader della categoria

EMX250: a Kegums vince Horgmo, Lapucci ancora sul podio

La prima giornata di gare a Kegums &egrave; gi&agrave; storia e dalla Lettonia arrivano buone notizie per in nostri colori. In EMX Open la tabella rossa della categoria, Davide De Bortoli (Honda), accresce il suo pur esiguo margine in classifica, portandolo da quattro a sette lunghezze, salendo ancora una volta sul terzo gradino del podio, come gi&agrave; successo nei tre precedenti round. Il veneto che sembra non riuscire a vincere un GP, sta per&ograve; continuando la sua corsa verso in titolo, dimostrando di essere il pilota pi&ugrave; regolare di tutti. Le ultime due prove della serie, che si chiuder&agrave; con la doppietta turca, decreteranno il podio della categoria che ha visto diversi italiani protagonisti sin dal primo round di Maggiora.    Il podio del quarto round della EMX Open in Lettonia  Partenza difficile ma arriva il quarto podio consecutivo   Scattato fuori dalla top five al via di gara uno, Davide rimonta subito, passando quinto al primo passaggio sul traguardo e quarto al secondo, mentre davanti l&rsquo;andatura la fa Gert Krestinov (Honda), seguito da Jere Haavisto (Kawasaki) e Micha-Boy De Wall (Husqvarna). Imprendibile per tutti l&rsquo;estone Krestinov si invola verso il traguardo, precedendo Haavisto e De Bortoli che approfittando di un errore del rivale in campionato De Wall, conquista un buon terzo posto.&nbsp;In gara due l&rsquo;italiano scatta davanti a tutti, mantenendo il comando delle operazioni per due giri, fina a quando Krestinov lo passa, andando via solitario fino a fine gara. Provato da una condizione fisica non ottimale a causa di una brutto incidente in allenamento una settimana fa, De Bortoli non riesce a resistere agli attacchi di De Wall e Dercourt (Honda) che hanno la meglio, tagliando il traguardo rispettivamente secondo e terzo alle spalle dell&rsquo;estone. Sul podio Krestinov sale sul primo gradino del podio, con De Wall secondo e De Bortoli terzo.&nbsp;    Davide De Bortoli radioso sul podio di Kegums 

Vittoria di Gran Premio per l&#39;estone ma &egrave; Davide De Bortoli che con un altro terzo posto continua a guidare la classifica di campionato a due gare dal termine

EMX Open: in Lettonia vince Gert Krestinov

Con il nuovo programma di gare da quest&rsquo;anno, le categorie di supporto (EMX125, EMX250, Open e WMX) disputano le loro manche al sabato, ricevendo cos&igrave; piena attenzione dal pubblico che li segue dalle prove del mattino. In Olanda &egrave; toccato alla EMX250, classe propedeutica all&rsquo;ingresso nel Mondiale MX2 e alla Open, classe mista. Il tracciato di Oss si &egrave; rivelato particolarmente impegnativo per i piloti di entrambe le categorie, il fondo sabbioso e umido &egrave; andato via via asciugandosi sotto un sole caldo, lasciando apparire profondi canali e buche scalinate particolarmente secche che hanno reso la superficie particolarmente insidiosa.  EMX250: Lapucci tabella sempre pi&ugrave; rossa   Sulle colline di Oss si sono viste scene insolite nella prima giornata del Gran Premio d&rsquo;Olanda, caratterizzata da una forte presenza di pubblico festante sotto un sole insolitamente caldo. Tra cappellini arancioni, fiumi di birra e cataste di sedie pieghevoli, il tifo &egrave; stato tutto per i piloti di casa e l&rsquo;eroe del giorno &egrave; stato Rick Elzinga (KTM) che &egrave; salito sul primo gradino del podio grazie ad un secondo ed un primo posto, ottenuto soffiando la prima vittoria in questa classe a Liam Everts (KTM). La tabella rossa resta per&ograve; saldamente nelle mani di Nicholas Lapucci, secondo oggi. Il toscano in conferenza stampa non nasconde il disappunto per non essere riuscito a conquistare con la Fantic 250 due tempi la quarta manche consecutiva, dopo aver vinto la prima e chiuso terzo la seconda ad un soffio dal primo.&nbsp;    Primo podio stagionale per Liam Everts sulla 250  Sorridono, oltre a Lapucci, comunque soddisfatto per aver incrementato il vantaggio in classifica, anche Liam Everts, per la prima volta sul podio della 250 dopo un quinto ed un secondo posto e Andrea Bonacorsi (Yamaha) che sale al terzo posto in campionato con due manche solide concluse entrambe al quarto posto. Il campione in carica della EMX125 sta continuando a crescere e la prossima tappa che si terr&agrave; tra due settimane sulla sua pista preferita, a Lommel, potrebbe vederlo in lotta per un posto sul podio.  Open: De Bortoli sul podio olandese   Nella classe Open riflettori puntati sul numero nove di Ken De Dycker che con la sua Kawasaki 450 si &egrave; ripresentato ad un cancello di partenza di una gara dopo tre anni dall&rsquo;ultima volta, chiudendo addirittura al terzo posto la prima frazione. Vittoria al pilota di casa Micha-Boy De Waal (Husqvarna) che ha preceduto sul podio Nicholas Dercourt (Honda) nuovo leader della serie e Davide De Bortoli che si &egrave; avvicinato alla tabella rossa, ora a sole 4 lunghezze. Assente Filippo Zonta, leader della categoria dopo la doppietta di Maggiora e ben tre gli italiani nella top five di campionato, con Simone Croci quarto e Zonta quinto.    Davide De Bortoli terzo nella Open a Oss&nbsp; 

Prima giornata positiva per i nostri colori ad Oss, con Lapucci secondo sul podio della EMX250 e sempre pi&ugrave; leader in campionato, mentre Davide De Bortoli sale sul podio della Open

EMX250, in Olanda Nicholas Lapucci allunga in campionato

Nella prima giornata di gare sul circuito del Maggiora Park la bandiera tricolore sventola sul gradino pi&ugrave; alto del podio della EMXOpen, la classe europea aperta alla fascia d&rsquo;et&agrave; 16/50, con cilindrata libera. In EMX125 invece Lata (KTM) sale sul secondo gradino del podio.&nbsp;Filippo Zonta sigla una bella doppietta, vincendo entrambe le manche del primo round della serie. Il veneto in sella alla Honda del team Martin scatta alle spalle di Nicolas Dercourt (Honda) e Davide De Bortoli (Honda) ma recupera in fretta sul francese e approfitta dell&rsquo;errore del connazionale, per prendere la testa fino al traguardo, precedendo il transalpino, Simone Croci (Husqvarna) e lo stesso De Bortoli, autore di una bella rimonta, culminata col quarto posto.&nbsp;    Filippo Zonta intervistato dopo la vittoria  Nella seconda frazione Zonta parte fuori dalla top five ma rimonta nuovamente e dopo otto tornate prende il comando delle operazioni, tagliando nuovamente il traguardo vincente. De Bortoli, rimasto coinvolto in una caduta di gruppo alla prima curva, riesce a risalire fino al secondo posto, facendo segnare il giro pi&ugrave; veloce in gara e pasando sotto la bandiera a scacchi davanti a Dercourt che lo precede sul secondo gradino del podio. Quarto posto di giornata per Croci, anche lui a terra nel primo giro e quinto di manche.  La classifica di giornata della EMXOpen     In 125 Fantic piglia tutto   Nella EMX125 continua invece il dominio di Hakoon Osterhagen che dopo aver fatto segnare la pole position al mattino, ci mette due giri a prendere la testa della gara e domina la prima frazione, imponendo il suo ritmo con la piccola Fantic 125XX. Alle sue spalle ottima l prova di Valerio Lata che non scatta benissimo al via ma che risale nel gruppo fino ad arrivare ad occupare la seconda posizione che mantiene fino al traguardo. Terzo l&rsquo;olandese della Husqvarna Kay Karssemakers.  La classifica dell&#39;EMX125   La seconda frazione si apre con il bel duello tra Lata ed Osteragen; il romano partito davanti a tutti tiene il punto per due giri ma deve cedere al veloce norvegese che si invola verso la prima doppietta della stagione che lo porta a quota 95 punti in classifica di campionato. Bravo comunque Lata che lotta con il belga Coenen (Kawasaki), in seguito a terra e conquista il secondo posto, salendo cos&igrave; sul secondo gradino del podio. Al terzo posto chiude l&rsquo;inglese Bobby Bruce che precede Andrea Rossi (KTM) ottimo quarto anche di giornata. Nella top ten della assoluta anche Andrea Viano (Husqvarna) e Morgan Bennati (Husqvarna) rispettivamente nono e decimo.  La classifica di campionato dopo il Round a Maggiora      In campionato come detto Osterhagen comanda con 23 punti di vantaggio su Lata e 27 su Karssemakers.&nbsp;    Osterhagen vittorioso con la Fantic a Maggiora 

Filippo Zonta vince nella EMXOpen, Valerio Lata secondo nella EMX125. Ecco come &egrave; andata a Maggiora

EMX, a Maggiora continua il buon momento degli azzurri

 Il valenziano Hector Barber&agrave; ha chiuso 13&ordm; al GP della Malsia dopo essere partito dall'ultima posizione in griglia a causa della penalit&agrave; ricevuta: Barber&agrave;, infatti, era stato giudicato colpevole di aver provocato la caduta del connazionale Pol Espargar&ograve; durante il warm up. Grazie ai tre punti conquistati, Barber&agrave; ora guida la classifica della categoria Open a quota 33, ben cinque lunghezze di vantaggio dal suo pi&ugrave; diretto rivale, il francese Loris Baz:  &ldquo;Sono molto contento del risultato e credo che nel complesso abbiamo fatto un buon lavoro", spiega Barber&agrave;. "Stiamo lottando per vincere la categoria Open del Campionato del mondo. La gara &egrave; stata molto dura a causa del caldo, ma soprattutto perch&eacute; sono stato costretto a partire dall'ultimo posto sulla griglia di partenza: abbiamo cambiato l'intero approccio che avevamo pensato.  "Chiudere tredicesimo &egrave; una bella soddisfazione! Ora arriva l'ultima gara, in casa, dove avr&ograve; il sostegno dei tifosi per finire al meglio questo Campionato&rdquo;.  

"Ora arriva l'ultima gara, in casa, dove avr&ograve; il sostegno dei tifosi per finire al meglio questo Campionato", dice Barbera, leader della Open.

Barbera: "Puntiamo a vincere la Open"

  Nonostante un contatto con l&rsquo;australiano Jack Miller, il ventinovenne spagnolo Hector Barbera &egrave; riuscito comunque ad essere il primo nella categoria Open e si conferma 15&deg; nella classifica generale del Campionato MotoGP:  &ldquo;Sono molto contento perch&eacute; sono stato veloce durante tutto il fine settimana", ha detto Barbera. "Durante il warm up abbiamo fatto alcune modifiche e si sono dimostrate azzeccate per la parte iniziale della gara e meno per&nbsp;fase finale.  "Alla prima curva mi sono toccato con Miller e ho perso molte posizioni per&ograve; sono riuscito a recuperare. Alla fine la 13&ordm; posizione non &egrave; male, soprattutto dopo la caduta ad Assen. Abbiamo concluso l&rsquo;ultima gara prima della pausa estiva con un buon risultato che ci fa stare tranquilli. La mia squadra ha fatto un grandissimo lavoro e li ringrazio&rdquo;, conclude Barbera.  

"Alla prima curva mi sono toccato con Miller e ho perso molte posizioni per&ograve; sono riuscito a recuperare", spiega lo spagnolo del Team Avintia

MotoGP: Barbera primo delle Open

 Claudio Corti torna in MotoGP dopo due anni: guider&agrave; la open del team Athin&agrave; Forward Racing per sostituire Stefan Bradl dopo l'infortunio allo scafoidedi Assen. "Sono eccitato e spaventato," ha detto il pilota di Como in un'intervista a motogp.com. Corti ritrover&agrave; Sergio Verbena come capo tecnico (suo uomo di fiducia gi&agrave; nel 2010), e che ha subito individuato la principale incognita del suo ritorno sull&rsquo;aspetto gomme&hellip; "Tornare a lavorare con una squadra che conosco mi da molta sicurezza anche perch&eacute; guider&ograve; una moto completamente nuova per me e avere un buon feeling col team sar&agrave; importante. Ci&ograve; che mi preoccupa sono le gomme: non ho idea di quale tenuta avranno e di come mi trover&ograve; in pista".&nbsp;  Dopo due anni lontano dalla classe regina, Corti torner&agrave; a correre al Sachsenring, un circuito che gli piace e nel quale ha ottenuto buoni risultati sia in MotoGP che in Moto2.&nbsp; Nel GP di Germania del 2013 Corti aveva concluso ottenendo un punto, ma da quell'ultima gara sono cambiati gli equilibri in pista.  "Parto senza aspettative perch&eacute; so che il livello &egrave; molto pi&ugrave; alto rispetto al 2013",&nbsp; ha detto Corti. &ldquo;Il primo obiettivo sar&agrave; quello di finire la gara, poi &egrave; chiaro, cercher&ograve; di farlo nel migliore dei modi e m'impegner&ograve; ad ottenere un buon risultato".  Dopo la stagione del 2013 in MotoGP, Corti era passato al campionato World Superbike con il team Yakhnich Motorsport e per il 2015 non aveva trovato un accordo con nessun team. Gianni Cuzari, CEO del team Athin&agrave; Forward Racing, ha cos&igrave; pensato di chiamarlo come sostituto di Bradl per il prossimo appuntamento mondiale.  "Tornare in pista dopo otto mesi senza fare una gara sar&agrave; una bella sfida e ringranzio Cuzari e il team Athin&agrave; Forward Racing per avermi offerto questa opportunit&agrave;" ha concluso il 28enne pilota italiano.  

"Sono eccitato e spaventato", dice Corti, assente dalla MotoGP da due anni. "Ci&ograve; che mi preoccupa sono le gomme: non ho idea di quale tenuta avranno"

GP Germania: Claudio Corti al posto di Bradl

E&rsquo; stata una trasferta davvero positiva quella di Assen per Loris Baz, che dopo una gara tutta all&rsquo;attacco ha primeggiato tra le Open. Per il pilota francese questa &egrave; la seconda vittoria stagionale tra le Open e con il punto raccolto sulla storica pista di Assen consolida il secondo posto in campionato e accorcia ulteriormente le distanze da Barber&agrave;.Baz, 15esimo sulla griglia di partenza, ha avuto un ottimo scatto al via e subito si &egrave; portato alle spalle del compagno di squadra ai limiti della zona punti.  Nel corso del sesto giro ha preso il comando della gara e lo ha mantenuto sino al termine quando ha tagliato il traguardo in 15esima piazza.  &ldquo;E&rsquo; stata una gara dura, ma sono contento del risultato finale", ha commentato Loris Baz. "Ho faticato nella prima met&agrave; di gara, non riuscivo a spingere quanto avrei voluto, ma pi&ugrave; passavano i giri pi&ugrave; riuscivo a prendere il ritmo. Nel finale sono stato davvero veloce e ho chiuso primo tra le Open.  "Non posso che dirmi soddisfatto se penso che fino a venerd&igrave; pomeriggio la mia condizione fisica era fortemente condizionata da un virus intestinale", aggiunge Baz. "Solo due punti mi separano da Barbera e questo &egrave; un motivo in pi&ugrave; per essere felici. Grazie a tutto il team e agli sponsor per il loro supporto: ora possiamo avvicinare la testa della categoria Open in campionato&rdquo;.  Guarda la gallery della MotoGP ad Assen!   &nbsp;  

"Non riuscivo a spingere quanto avrei voluto, ma pi&ugrave; passavano i giri pi&ugrave; riuscivo a prendere il ritmo", spiega Baz, primo delle Open

MotoGP, Baz seconda vittoria nelle Open

Dal Montmel&ograve;, Luca Bologna  E' stata presentata a margine del Gp della Catalogna la RCV213V-S. La vera replica della compagna di vittorie di Marc Marquez, con tanto di fari, frecce e portatarga, che era stata anticipata lo scorso novembre all'EICMA di Milano.  La RCV123V-S non &egrave; una moto per tutti a partire dal prezzo che sfiora i 200 mila euro, per non parlare poi anche della "tiratura", limitata a 213 unit&agrave; in totale.  Un numero evocativo del progetto vincente della Honda, che da due anni domina il mondiale MotoGP con Marquez. Non solo, con un numero cos&igrave; esclusivo e limitato di esemplari, la Honda protegge anche la sua Superbike, la CBR1000RR, che ha il compiti di difendersi nel campionato delle derivate di serie. La Honda RCV213V-S viene proposta in due versioni di potenza e di personalizzazione. La prima &egrave; limitata a 159 cavalli, che possono diventare 215 con l'apposito kit Sport (le moto per l'Italia saranno vendute solo con Kit e costeranno circa 210 mila euro).   Poi ci sono le varianti colore, una in bianco-blu-rosso e una con le carene in carbonio "grezzo". Dotata di scarichi in titanio con catalizzatore e valvola allo scarico, la Honda RCV213V-S sar&agrave; disponibile per la prenotazione da luglio a settembre 2015 e verr&agrave; prodotta fino a luglio 2016 al ritmo di un solo esemplare al giorno.  Ecco la scheda tecnica ufficiale:    Model name RC213V RC213V-S RC213V-S (with kit)   Overall length (mm) 2,052 2100 &#12304;2100&#12305;   Overall width (mm) 645 790 770   Overall height (mm) 1,110 1120 &#12304;1120&#12305;   Wheelbase (mm) 1,435 1465 &#12304;1465&#12305;   Minimum ground clearance (mm) 115 120 &#12304;120&#12305;   Seat height (mm) - 830 &#12304;830&#12305;   Vehicle weight (kg) Over 158 (after racing) 170 (dry) 160 (dry)   Maximum number of riders 1 person 1 person 1 person   Minimum turning radius (m) - 3.7 6.4   Engine type Liquid-cooled 4-stroke, DOHC 4-valve V4 Liquid-cooled 4-stroke, DOHC 4-valve V4 Liquid-cooled 4-stroke, DOHC 4-valve V4   Total displacement (cm3) 999 999 999   Bore &times; Stroke (mm) - 81.0 &times; 48.5 81.0 &times; 48.5   Compression ratio - 13.0 13.0   Maximum output (kW[PS]/rpm) Over 175kW &nbsp;75[102]/8000 Over 158[215]/13000   Maximum torque (N&#65381;m[kgf&#65381;m]/rpm) - &nbsp;90[9.2]/8000 Over 118[12.1]/10500   Fuel supply - PGM-FI (Programmed fuel injection system) PGM-FI (Programmed fuel injection system)   Starter - Self Self   Ignition - Full transistor, battery ignition Full transistor, battery ignition   Fuel tank capacity (L) 20 16.3 16.3   Clutch - Dry multi-plate, coil sring Dry multi-plate, coil spring   Transmission - Constant mesh, 6-speed return Constant mesh, 6-speed return   Transmission gear ratio 1st  2.125 2.125   2nd  1.647 1.647   3rd  1.368 1.368   4th  1.217 1.217   5th  1.100 1.100   6th  1.032 1.032   Reduction gear ratio(primary/secondary) - 1.933/2.471 1.933/2.353~2.933   Caster angle (degrees) - 24.6 &#12304;24.6&#12305;   Trail (mm) - 105 &#12304;105&#12305;   Tire 16.5 16.5 120/70ZR17M/C 120/70ZR17M/C   16.5 16.5 190/55ZR17M/C 190/55ZR17M/C   Brake - Hydraulic double disc Hydraulic double disc Hydraulic double disc   - Hydraulic disc Hydraulic disc Hydraulic disc   Suspension -  Telescopic Telescopic   -  Pro-Link Pro-Link   Frame Diamond Diamond Diamond    -&nbsp; Previously unannounced  &#12304;&#12305;Values may vary as Sports kit allows adjustment of various settings.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

La moto di Marquez &egrave; arrivata, si chiama RCV213V-S. Prezzi non accessibili, ma tecnologia da MotoGP con la targa.

Presentata la RCV213V-S al Montmel&ograve;

E' passata solo una settimana dall&rsquo;intervento chirurgico per sindrome compartimentale al quale si &egrave; sottoposto Hector Barber&agrave;, ma il pilota del team Avintia Racing ha gi&agrave; concluso la sua riabilitazione e adesso sta aspettando l&rsquo;ok dei medici per poter tornare in sella alla sua Desmosedici Open per esser presente al Montemel&ograve; davanti al pubblico di casa.  &ldquo;Ho avuto problemi al braccio destro, ma l&rsquo;operazione &egrave; andata molto bene e ringrazio il Dott. Mir e tutto il suo staff per i loro sforzi per permettermi di partecipare alla prossima gara", dice Barber&agrave;.  "Domani (oggi, ndr) far&ograve; la visita di controllo ma, per come mi sento, non ho dubbi sul fatto di essere pronto a tornare in sella. Ho molti bei ricordi del tracciato di Montmel&ograve;, inclusa una delle vittorie pi&ugrave; importanti della mia carriera in 125cc. L&rsquo;obiettivo, nonostante non mi sia potuto allenare in questi giorni, rimane la vittoria nella categoria Open&rdquo;.  &nbsp;

Operato soltanto una settimana fa per sindrome compartimentale, Hector Barber&agrave; &egrave; pronto per il GP di Catalunya dove punta alla vittoria nella classe Open

Open, Barber&agrave;: "Rientro per vincere"

 Weekend&nbsp; positivo per Loris Baz sulla pista del Mugello: al GP d'Italia il francese, esordiente quest&rsquo;anno in MotoGP, ha tagliato il traguardo in 12esima posizione conquistando la vittoria nella categoria Open. Il pilota del team Athin&agrave; Forward Racing, che scattava dalla 18esima piazza, ha avuto un ottimo scatto al via e subito ha ricucito il gap con i suoi diretti avversari. &Egrave; rimasto per gran parte della gara con Redding, prima di essere costretto a cedere il passo per preservare le gomme. Il francese sale cos&igrave; a quota dieci punti in classifica nel Campionato, staccato di sole sei lunghezze da Barbera e dalla testa della categoria Open:  &ldquo;Sono davvero soddisfatto dell&rsquo;epilogo di questa gara. Sapevo di soffrire in termini di velocit&agrave;, ma avevo un buon passo da poter sfruttare. Sono partito bene, mi sono subito agganciato alle altre Open e ho fatto la mia gara. A dieci giri dalla fine ho iniziato ad avere qualche problema con la gomma e ho abbassato il ritmo per riuscire ad arrivare al traguardo. Sono contento: alla fine della scorsa stagione ero senza moto, ma Giovanni e il team hanno creduto in me, hanno lavorato sodo e questo &egrave; il miglior modo per ripagare il loro impegno&rdquo;.  Gara finita prematuramente invece per il suo compagno Stefan Bradl. Il tedesco, primo tra le Open sino a quel momento, si &egrave; ritrovato a terra nel corso del terzo giro dopo un contatto con Hayden ed &egrave; stato costretto al ritiro.  

"Sapevo di soffrire in termini di velocit&agrave;, ma avevo un buon passo", dice Baz. "Sono felice, alla fine della scorsa stagione ero senza moto"

Baz, vittorioso nella Open al Mugello

Sicurezza e massima protezione devono essere diffusi quanto pi&ugrave; possibile.Per questo motivo Dainese, che da 15 anni sviluppa l'airbag per motociclisti, ha deciso di mettere a disposizione la propria tecnologia anche degli altri produttori di tute che ne facciano richiesta per i loro piloti che gareggiamo nel Mondiale GP.  &Egrave; nato cos&igrave; D-air Armor, l&rsquo;airbag &ldquo;open platform&rdquo;, un sottotuta con integrato il dispositivo Airbag D-air. Nel paraschiena del sottotuta alloggia l&rsquo;intero sistema protettivo: l&rsquo; elettronica, il generatore di gas, i cablaggi, la batteria e il GPS. Furygan e Vircos saranno le prime marche ad adottare la nuova tecnologia Dainese. A partire dal GP Catalunya a Barcellona D-air Armor protegger&agrave; Johan Zarco, Sam Lowes e Mike Di Meglio (Furygan) e Michele Pirro e Mattia Pasini (Vircos). Cristiano Silei, AD di Dainese, ha auspicato che &laquo;Si aggiungano presto altri partner che condividono con Dainese l&rsquo;obiettivo di innalzare il livello di sicurezza dei motociclisti&raquo;.  Stefano Saragoni  &nbsp;

Dainese condivide la sua tecnologia D-Air con altri partner. Il nuovo air-bag "open platform" sbarca in MotoGP

Dainese D-Air Armor, sicurezza per tutti

Weekend positivo al Gran Premio di Francia per Loris Baz e il team Athin&agrave; Forward Racing. Il pilota francese, alla sua prima gara di casa nella classe regina, ha onorato nei migliori dei modi, tagliando il traguardo secondo tra le Open alle spalle solo di Hayden e in 12esima posizione assolita.  Baz, che scendeva in pista con una livrea dai colori speciali,&nbsp; grazie ad un passo davvero consistente si &egrave; portato in pochi giri a ridosso dei suoi diretti avversari per dare la caccia ai punti.  &ldquo;Sono davvero felice di questo risultato", ha commentato Baz. "Non pensavo avrei potuto essere cos&igrave; veloce in gara e con un passo cos&igrave; costante. Sono scattato bene al via, mi sono attaccato subito alle altre Open e sono riuscito a mantenere un buon ritmo fino alla fine. Abbiamo fatto un ottimo lavoro con i ragazzi del team, stiamo andando nella giusta direzione e sono soddisfatto di questo secondo posto. Non c&rsquo;&egrave; modo migliore di onorare la propria gara di casa se non questo&rdquo;.

Alla prima gara di casa disputata in MotoGP, il francese Loris Baz si &egrave; piazzato al secondo posto fra le Open

MotoGP, Baz: "La direzione &egrave; giusta!"

Per diverso tempo il primo test importante della stagione si &egrave; tenuto a Jerez il giorno dopo la gara: &egrave; il momento in cui si scopre chi sta lavorando con maggiore impegno e velocit&agrave;, e si capisce&nbsp; quale strada i costruttori pensano di intraprendere per risolvere i problemi.  Il regolamento impone che le moto Factory possano provare solo in (pochi) giorni particolari, stabiliti dalla IRTA (l&rsquo;associazione dei team) che organizza test collegiali. &Egrave; facile capire che uno dei vantaggi offerti alle moto Open, e alle Factory che corrono con le concessioni speciali, &egrave; la possibilit&agrave; di provare ovunque e in qualsiasi momento con i loro piloti ufficiali. Unico limite, non possono andare in un circuito GP nei 14 giorni precedenti un Gran Premio.  A Jerez hanno provato tutte le squadre tranne la Ducati.  Tutte le novit&agrave; nel dettaglio nel numero di Motosprint in edicola dal 12 maggio.&nbsp;  Potrete trovare anche un ampio servizio sulla Superbike a Imola e sul trionfo di Tony Cairoli in Spagna.&nbsp;

Dai reparti corse arrivano le prime novit&agrave;. Scopritele nel dettaglio sul numero di Motosprint in edicola dal 12 maggio

MotoGP: le evoluzioni  

Jack Miller prover&agrave; la Honda RCV Open a Valencia, all&rsquo;indomani dell&rsquo;ultima gara della stagione, e poco dopo parteciper&agrave; ad una sessione di test privati che la HRC svolger&agrave; in Malesia, a Sepang, alla fine di novembre.  Eppure prevale lo scetticismo sulla decisione di farlo approdare direttamente alla MotoGP, e un commento interessante &egrave; arrivato da Shuhei Nakamoto, il capo della HRC: &laquo;Quando mi hanno parlato dell&rsquo;idea di portare Miller in MotoGP ho creduto di stare parlando con dei matti... Ma poi ho pensato che anche io e Livio Suppo siamo matti, allora ho dato l&rsquo;assenso. Non &egrave; stata un&rsquo;idea mia, vedremo quel che ne verr&agrave; fuori: &egrave; una cosa talmente anomala, talmente pazza, che ci sono le stesse possibilit&agrave; di riuscita e di disfatta&raquo;.  Il progetto Miller &egrave; uscito da una sorta di gran consiglio. L&rsquo;idea &egrave; stata di Alberto Puig, un grande talent scout, che ne ha fatto partecipe Livio Suppo, il quale ha coinvolto Lucio Cecchinello (che ha accolto Miller nel suo team). Nakamoto ha valutato il progetto e lo ha approvato.  Enrico Borghi  Sul numero di Motosprint in edicola dal 14 ottobre trovate tante altre notizie di MotoGP (e non solo).

All&rsquo;indomani dell&rsquo;ultima gara della stagione

Miller prover&agrave; la Honda a Valencia

Ad Aragon, Aleix Espargar&ograve;, secondo al traguardo, ha conquistato il suo primo podio in MotoGP. A fine stagione, cio&egrave; tra 4 gare, lascer&agrave; il team Forward e la Yamaha Open per passare alla Suzuki (leggi QUI).  Sar&agrave; comunque ricordato come primo pilota a portare una Open sul podio della MotoGP.  La mossa vincente a sette giri dalla fine, quando la pioggia ha iniziato ad essere pi&ugrave; consistente, Aleix &egrave; stato il primo a rientrare al box per il cambio moto: scelta che &egrave; risultata essere la vera chiave del successo odierno.  &ldquo;&Egrave; il mio primo podio in MotoGP, davvero una sensazione incredibile. Abbiamo lavorato sodo durante tutta la stagione per arrivare a questo risultato. &Egrave; stata una gara difficile, resa ancora pi&ugrave; complicata da Smith che mi ha toccato in avvio di gara relegandomi in 19esima posizione. Quando ero sesto, a sette giri dalla fine, ho preso la decisione di entrare per primo ai box per cambiare moto. Questo &egrave; avvenuto con un giro di anticipo rispetto agli altri. E&rsquo; stata una strategia davvero perfetta. All&rsquo;ultima curva, ho sentito Cal che si avvicinava, mi ha toccato nel rettilineo, ma ho fatto di tutto per difendere la mia seconda posizione. E&rsquo; davvero un risultato incredibile, far&ograve; festa sino al Gran Premio del Giappone&rdquo;.

Il primo a cambiare moto: mossa azzeccata! 

MotoGP Aragon. Aleix Espargar&ograve; sul podio con la Open 

La Ducati ha anticipato il suo rapporto con il team Avintia. A partire dal prossimo gran premio, Aragon, Hector Barber&agrave; avr&agrave; una Ducati GP14, con centralina Open. Il rapporto proseguir&agrave; quindi per il prossimo anno. Il Team Avintia, che con Barber&agrave; (nella foto) e Di Meglio sta ottenendo risultati modesti e vuole migliorare la sua condizione tecnica, si &egrave; rivolta alla Casa bolognese dopo avere tentato invano di accordarsi con Honda e Yamaha.  La Ducati fornir&agrave; la moto in versione 2014, pianificando un adeguato programma di ricambi e occupandosi delle revisioni. Per Avintia si tratta di un balzo in avanti di non poco conto: la squadra spagnola &egrave; ancora legata al mondo CRT (un&rsquo;esperienza conclusasi senza mrimpianti) visto che utilizza moto con ciclistica prodotta in proprio e motore Kawasaki di derivazione Superbike. Non &egrave;, insomma, un livello degno della MotoGP.

Avr&agrave; una Ducati GP14, con centralina Open

MotoGP, Barber&agrave; sulla Ducati a partire da Aragon

Dal 12 al 14 settembre&nbsp;il portone rosso con l&rsquo;Aquila dorata di via Parodi 57 a Mandello si aprir&agrave; per accogliere gli appassionati che desiderano visitare una fabbrica unica nel mondo.T re giorni dentro il mito di Moto Guzzi, con i test ride della gamma, ingresso libero al museo e visite guidate alle linee di produzione motori e motoveicoli.  Venerd&igrave; 12 settembre, alle ore 15:00, appuntamento con la storia per apprezzare l&rsquo;architettura industriale, la Galleria del Vento e l&rsquo;esposizione di oltre 150 motociclette, dalla GP (Guzzi-Parodi) delle origini alla MGS01 passando per la prima Normale prodotta nel 1921 che quest&rsquo;anno &egrave; stata restituita al Museo all&rsquo;antico splendore dopo un importante intervento di restauro.  Nell&rsquo;Area Custom si potranno ammirare, oltre ai principali modelli della gamma 2014, anche le &ldquo;Special&rdquo; realizzate su base small e big block dalle "officine custom made" del settore: RossoPuro, South Garage, Millepercento e i tedeschi di Radical Guzzi.  Passando dalle moto d&rsquo;interesse storico a quelle contemporanee, sar&agrave; possibile provare gratuitamente i principali modelli della gamma 2014, dalla California 1400 alla V7 in tutte le versioni, lungo un percorso che condurr&agrave; alle porte di Lecco e di Varenna. Ci si pu&ograve; prenotare direttamente all&rsquo;interno dello stabilimento presso l&rsquo;area &ldquo;Test Ride&rdquo;. I test si svolgeranno sabato 13 e domenica 14 dalle 10:00 alle 17:30, con le registrazioni che si apriranno dalle 09:30.  Nuovi articoli saranno presenti al bookshop con le anteprime della collezione moda e accessori 2015 e la possibilit&agrave; di acquistare a prezzi outlet le collezioni precedenti.  Campeggio gratuito presso l&rsquo;area del Lido.    

Dal 12 al 14 settembre a Mandello, la tradizionale "Open House" con test ride, ingresso libero al museo e visite guidate alle linee di produzione  

34 risultati per 'open'

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