Nella nuova puntata Damiano Cavallari e Francesco Allevato hanno intervistato il team manager VR46

After the Flag - Pablo Nieto

        Ospite nella nostra rubrica "After The Flag", il Team Manager del Team Mooney VR46, Pablo Nieto, ha analizzato la stagione appena terminata, la prima in MotoGP per la squadra di Valentino Rossi. Nonostante sia il team che i piloti fossero dei rookie, il bilancio finale &egrave; pi&ugrave; che positivo; Marco Bezzecchi &egrave; riuscito ad agguantare un podio ed una pole position mentre Luca Marini ha concluso la stagione in crescendo, abitando sempre pi&ugrave; frequentemente la zona della top five. Il test di Valencia, effettuato subito l'ultima gara di campionato, ha messo il punto esclamativo sulla competitivit&agrave; della squadra italiana e sui suoi piloti. Marini &egrave; stato il pi&ugrave; veloce del test mentre il compagno di squadra ha stampato il terzo tempo; il miglior biglietto da visita possibile per la stagione che verr&agrave;. Pablo Nieto: "L'arrivo di Dall'Igna &egrave; stato fondamentale"  "Qual &egrave; il bilancio della prima stagione del Team Mooney VR46"? "Penso che dobbiamo essere molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto quest'anno, non dobbiamo dimenticarci che siamo rookie anche noi come squadra. Abbiamo fatto un gran lavoro. La MotoGP cresce ogni anno di livello, tutte le moto sono praticamente ufficiali e dobbiamo essere soddisfatti di cosa abbiamo fatto con Marini e Bezzecchi. Con Marco siamo riusciti a vincere il titolo di rookie of the year, oltre al podio e alla pole conquistata; Marini &egrave; stato molto veloce, quasi sempre nella top-5, in pochi sono stati come lui nel finale di stagione". "Come e quanto &egrave; cambiata la Ducati negli anni; passata da essere indomabile ai tempi di Stoner fino a oggi che &egrave; la moto migliore?" "Innanzitutto penso che l'arrivo di Dall'Igna &egrave; stato fondamentale, lui &egrave; un ingegnere davvero forte, all'inizio ovviamente ci voleva un po' di tempo per cambiare la filosofia della moto e questo non si fa in soli due anni. Un'altra cosa molto importante &egrave; che Ducati ha otto moto in pista, in questo modo ci sono molte informazioni che vengono condivise. Questo &egrave; stimolante anche per i piloti che vogliono vincere contro i compagni di marca e sono sempre spinti sempre a fare meglio. Cos&igrave; il livello di moto e piloti si alza". "Vi aspettavate l'esplosione di Marco Bezzecchi gi&agrave; nella sua prima stagione?" "Sinceramente un po' si. Anche in Moto2 abbiamo preso Marco che gi&agrave; era un pilota che aveva vinto gare in Moto3 e si era giocato il mondiale e gi&agrave; al primo anno ha lottato per vincere il titolo, fino alla gara di Aragon dove &egrave; caduto mentre era primo. Il fatto che al primo anno di Moto2 lui abbia fatto queste prestazioni &egrave; significativo del fatto che abbia un talento incredibile. In MotoGP &egrave; successa un po' la stessa cosa, in un campionato dove il livello &egrave; altissimo, basti 16 piloti su 20 sono campioni del mondo. Marco non sai fino a dove pu&ograve; arrivare". Luca Marini dalla gara del Mugello in poi ha fatto delle ottime prestazioni; &egrave; mancato solo il podio. Come valuti la sua stagione? "Luca ha fatto un gran campionato, peccato che sia mancato solo il podio. Nei test di Valencia &egrave; stato primo e sono davvero soddisfatto del lavoro che ha fatto e sono sicuro che il podio arriver&agrave;, pu&ograve; essere gi&agrave; nelle prime gare della prossima stagione". L'importanza di Valentino Rossi "Da che base ripartite per l'anno prossimo, viste le prestazioni del test di Valencia?" "Sono contento del lavoro svolto, soprattutto per il fatto che abbiamo due moto uguali all'interno del box, cosa che non era cos&igrave; ad inizio stagione, questo consente di lavorare meglio. Abbiamo una base molto buona e per la prima gara ci siamo, penso che potremo lottare per fare il podio gi&agrave; nella prima gara". "Su che parti lavorerete durante l'inverno?" "Io credo un p&ograve; sulla strategia. Arriver&agrave; la gara Sprint che cambier&agrave; un po' tutto il week-end. Sar&agrave; importante partire subito al meglio nel week-end". "Cosa pensi di questa MotoGP sempre pi&ugrave; friendly?" "Dipende da come si valuta la cosa. Per lo spettacolo forse erano meglio i tempi di Rossi e Biaggi per&ograve; come pilota &egrave; bello vedere il rapporto che c'&egrave; tra Bagnaia e Quartararo e vedere che tutti si rispettano". Quanto &egrave; stata importante la presenza e la figura di Valentino Rossi per i successi ottenuti dalla squadra e dall'Academy?" "Valentino Rossi &egrave; stato importantissimo, nessuno pu&ograve; vantarsi di avere un pilota come lui nel team. Inoltre ha smesso di correre solo l'anno scorso perci&ograve; ha tutto molto 'fresco', pu&ograve; aiutare i piloti nella preparazione alle gare o ad esempio nell'interpretazione della guida, non c'&egrave; nessuno pi&ugrave; bravo di lui in questo senso. Ogni volta che &egrave; venuto in pista &egrave; stato fantastico, speriamo che l'anno prossimo possa venire in pi&ugrave; gare possibili". Pablo Nieto: "Mi sento partecipe della vittoria di Bagnaia"  "Hai parlato con Bagnaia dopo la sua vittoria del titolo?" "Certo, mi sento anche un po' partecipe della sua vittoria, lui &egrave; stato un pilota nostro e ha vinto con noi il titolo della Moto2. Conosco il suo talento e so che &egrave; uno dei piloti con pi&ugrave; talento di tutta la griglia. Sono contento di questa vittoria, se lo merita tutta l'Academy, da Rossi a Uccio ad Albi, insomma tutta la VR46 che ha sempre lavorato tanto per questo". "A parte Marini e Bezzecchi, quali altri piloti ti hanno impressionato in questa stagione?" "Sicuramente i primi tre della classifica, Quartararo, Bagnaia e Bastianini. Poi devo dire che Aleix Espargar&ograve;, che tra l'altro &egrave; stato anche mio compagno di squadra, ha fatto un gran campionato, non me l'aspettavo. Devo ammettere che mi &egrave; dispiaciuto che non abbia conquistato il terzo posto in classifica alla fine". "C'&egrave; qualche nuovo talento che state osservando in vista dei prossimi anni?" "Siamo contentissimi dei nostri piloti e l'anno prossimo per noi sar&agrave; un anno importante. Noi siamo la VR46 e tutta la gente ci guarda, siamo un team di riferimento, perci&ograve; dobbiamo restare focalizzati sul 2023. Vietti mi piace molto come anche Arbolino per&ograve; come ho gi&agrave; detto dobbiamo puntare a fare bene nella stagione che verr&agrave;". FIM Awards 2022, Carmelo Ezpeleta: "Il 2022 buono, ma il 2023 sar&agrave; ancora meglio"         

In esclusiva ai nostri microfoni, il Team Manager spagnolo ha elargito parole al miele per Marco Bezzecchi e Luca Marini, protagonisti entrambi di un'ottima stagione

MotoGP, Pablo Nieto: "Marini uno dei migliori, Bezzecchi ha un talento incredibile"

        Ospite di Damiano Cavallari e Francesco Allevato, Pablo Nieto si &egrave; concesso in un intervista per la nostra rubrica, dopo la stagione che ha visto i due piloti Luca Marini e Marco Bezzecchi finire in modo ottimo il 2022. Pablo &egrave; un volto noto del motociclismo mondiale essendo stato un pilota, ma soprattutto per le sue doti manageriali, nonch&eacute; essendo figlio del mitico Angelo Nieto, uno dei primi piloti spagnoli vincenti. Nieto: &ldquo;Pecco mi disse che avevamo fatto una figuraccia&rdquo;   Con lui Bagnaia ha conquistato il primo titolo nel circus del motomondiale, precisamente in Moto2 e alla domanda: C&rsquo;&egrave; stato un aneddoto che nella tua carriera nel team di Valentino Rossi che ci puoi raccontare? Pablo risponde: &ldquo;Beh nei miei otto anni qui &ndash; nel team VR46 &ndash; ci sono tante cose da dire. Una tra le pi&ugrave; divertenti &egrave; stata quella di quando vincemmo con Pecco in Moto2. Per i festeggiamenti c&rsquo;era in programma il cambio di carena, sostituendola con quella dorata, simbolo di vittoria. Per&ograve; quando la montammo, sono venuto a sapere dopo che con la temperatura oltre i 105 gradi la moto non si accendeva pi&ugrave;. Allora Francesco torn&ograve; a piedi ai box e quando arriv&ograve; si butt&ograve; a terra e mi disse &ldquo;Che figura di merda che abbiamo fatto&rdquo; (ride).       

Il team manager VR46 nell&rsquo;intervista in esclusiva per la nostra rubrica After the Flag ha raccontato un aneddoto molto divertente

Pablo Nieto e la “gaffe” nel mondiale in Moto2 di Pecco

        Il 2022 rappresenta la prima stagione in MotoGP per il team Mooney VR46, e il compito di guidare la struttura di Valentino Rossi al debutto in top class spetta a Pablo Nieto, uno degli uomini pi&ugrave; vicini al fuoriclasse di Tavullia da un po&rsquo; di anni a questa parte.  Le speranze di Nieto  L&rsquo;inizio di stagione di Luca Marini e Marco Bezzecchi non &egrave; stato semplice, ma Nieto rimane ottimista per il prosieguo dell'annata: &ldquo;L'obiettivo della nostra squadra &egrave; provare a salire sul podio quest'anno&rdquo;, ha raccontato il team manager V46 a El Mundo. &ldquo;Ma quel che conta &egrave; essere protagonisti e farsi vedere in TV.&nbsp; Se vieni inquadrato in TV, significa che stai lavorando bene".&nbsp; Nieto ha raccontato anche le difficolt&agrave; incontrate nella creazione del team, complicata dall&rsquo;assenza dello sponsor Aramco tanto annunciato e mai arrivato: &ldquo;Creare un team MotoGP &egrave; sempre difficile. Hai bisogno di un grande budget e fortunatamente ora abbiamo sponsor importanti come Mooney, Monster o Bardahl dietro di noi. Sappiamo di essere nuovi, di avere poca esperienza nella categoria, ma siamo molto appassionati e non siamo qui per riempire la griglia. Affatto. Vogliamo fare molto bene". Il rapporto con Rossi  Valentino non &egrave; pi&ugrave; presente nel paddock del Motomondiale come in passato, ma Nieto ha assicurato che il pesarese segue sempre da vicino le vicende della sua squadra: &ldquo;Valentino &egrave; il titolare e siamo fortunati che sia molto interessato alla situazione dei piloti, agli allenamenti che facciamo, ai meccanici&hellip; &Egrave; rimasto tutto come prima: fino all&rsquo;anno scorso lo incontravo di persona, sui circuiti, mentre ora passiamo pi&ugrave; ore al telefono&rdquo;. Un rapporto, quello tra Rossi e Nieto, che nasce da lontano, addirittura nel 1997: &ldquo;Avemmo la fortuna di incontrarci in quell&rsquo;anno, alla presentazione di uno scooter Aprilia a Jarama - &egrave; l&rsquo;aneddoto raccontato dall'iberico -. Quel giorno abbiamo distrutto quattro scooter e da allora andiamo molto d'accordo&rdquo;, la conclusione dell&rsquo;iberico.       

Il team manager della VR46 ha svelato le origini del suo rapporto con il pesarese, parlando anche degli obiettivi della squadra impegnata in MotoGP

Valentino Rossi: Pablo Nieto svela un retroscena sul loro primo incontro

L&#39;ospite del Pink Day, appuntamento del mercoled&igrave; sera di Motosprint con Serena Zunino e Roberta Bogi Pagnini, &egrave; stato il team manager dello Sky Racing team VR46 Pablo Nieto. Le domande sono state incentrate sull&#39;ultima gara di Misano, sul futuro e sul finale di stagione: &ldquo;In Portogallo e a Valencia ci aspettiamo due belle gare da parte di Bezzecchi e Vietti, &egrave; importante finire bene l&#39;anno&rdquo;.  Sulla stagione Moto2 di Vietti e Bezzecchi   Ci racconti come &egrave; andata la gara della Moto2?  &quot;Siamo abbastanza contenti di come &egrave; andata. Con Celestino Vietti Ramus abbiamo fatto una bella gara, nella quale ci siamo giocati il podio fino all&#39;ultimo giro. Peccato perch&egrave;, se fosse arrivato, sarebbe stato il suo primo podio in Moto2 e farlo a Misano sarebbe stato bellissimo. In ogni caso ha fatto una gran gara. Dall&#39;altro lato, Marco Bezzecchi partiva purtroppo quasi dal fondo della griglia per la caduta in qualifica. Stava facendo una bella gara in lotta con Remy Gardner, aveva fatto una gran rimonta ma poi a pochi giri dalla fine &egrave; scivolato e non ha potuto tagliare il traguardo&quot;.  Che voto dai ad entrambi da 1 a 10 in questa stagione?  &quot;E&#39; difficile dare un voto, perch&egrave; all&#39;inizio hai sempre delle aspettative e dopo per una serie di motivazioni magari non va in quel modo. Dobbiamo per&ograve; essere onesti e posso dire che a Bezzecchi darei un sette e mezzo/otto perch&egrave; alla fine si trova nella Top 3 del Campionato. E&#39; stato difficile giocarsi il titolo perch&egrave; abbiamo visto quanto Gardner e Raul Fernandez abbiano fatto una stagione perfetta, per&ograve; eravamo l&igrave; e questo &egrave; ci&ograve; che conta. A Celestino, anche se ha avuto alti e bassi, ha fatto qualcosa di importante nella sua prima stagione in Moto2 quindi gli darei un sette/sette e mezzo&rdquo;.  A due gare dalla fine della stagione, potrebbero regalarci entrambi qualche bella sorpresa?  &quot;Speriamo! E&#39; importante finire l&#39;anno con un bel risultato perch&egrave; poi te lo porti dietro durante il periodo invernale. E&#39; importante per la loro mentalit&agrave;. So che ci possiamo divertire. Anche Celestino, dopo la gara di Misano sar&agrave; motivato per fare bene a Portimao e Valencia&quot;.  A Bezzecchi cosa &egrave; mancato per vincere il titolo in Moto2 quest&#39;anno?  &ldquo;Alla fine vince soltanto uno. Cosa &egrave; mancato? Forse la squadra, insieme a lui, poteva migliorare qualcosa, anche se &egrave; difficile da dire. Dopo Valencia potremo tirare le somme e fare un&#39;analisi pi&ugrave; concreta su cosa sia successo. Credo che non sia andato male, ma allo stesso tempo che non sia andato come pronosticato perch&egrave; ci aspettavamo la vittoria del titolo&rdquo;.  Marini in crescita da Misano   Luca Marini a Misano ha conquistato la sua prima prima fila in MotoGP, come la commenti?  &quot;E&#39; stato bellissimo, sorprattutto perch&egrave; sappiamo che a livelo tecnico sia Luca che Enea hanno una moto diversa dagli altri, quindi fare una prima fila &egrave; stato come fare un podio la domenica. Mi piace tantisismo lavorare con Luca, &egrave; uno di quelli che ascolta tanto , &egrave; una spugna e sono convinto che anche lui arriver&agrave; a fare cose importanti&quot;.  Che commento fai della sua stagione fino ad oggi?  &quot;Il primo anno &egrave; sempre pi&ugrave; difficile, ma credo che i passi avanti che sta facendo siano giusti. Fino al test fatto a Misano eravamo pi&ugrave; in difficolt&agrave;, dopo abbiamo provato un nuovo set up e c&#39;&egrave; stato uno step in avanti. Ci manca poco , dobbiamo continuare a lavorare cos&igrave;. Dalla prossima stagione, poi, avremo il nostro team, avremo una moto pi&ugrave; competitiva quindi sar&agrave; diverso&quot;.  Team manager: punto di riferimento per la squadra   Come si svolge il tuo lavoro all&#39;interno del box? C&#39;&egrave; qualcosa in particolare che ti capita spesso di dire ai ragazzi?  &quot;E&#39; molto importante provare a stare tranquilli perch&egrave; pi&ugrave; calmi sono loro meglio &egrave;. Quando sei pi&ugrave; nervoso &egrave; pi&ugrave; facile fare errori. Il mio lavoro &egrave; fare in modo che tutto funzioni al millimetro. Sono la persona di riferimento all&#39;interno del box sia per i meccanici che per i piloti&rdquo;.  Quale &egrave; il ricordo pi&ugrave; bello che hai come team manager?  &quot;Di sicuro quando abbiamo vinto il Mondiale nel 2018 con Francesco Bagnaia. E&#39; stato veramente bellissimo. A Valencia abbiamo fatto una gran festa in albergo, &egrave; stato incredibile&rdquo;.  Parlando del 2022, cosa ci puoi dire ad oggi del progetto MotoGP?  &ldquo;Tra poco, prima di Portimao arriver&agrave; l&#39;ufficialit&agrave;. E&#39; un progetto veramente bello, avremo due MotoGP una Factory del 2022 e una Factory 2021. Quali saranno i piloti lo sanno tutti, ma faremo l&#39;annuncio a breve. Sono contento di lavorare sia con Ducati che con Marini e Bezzecchi, ormai sanno tutti che saranno loro i due piloti di riferimento&rdquo;.  Il futuro senza Valentino Rossi   Dalla prossima stagione Valentino Rossi non sar&agrave; pi&ugrave; nel paddock, come vivi questa condizione?  &ldquo;Sar&agrave; dura non vedere pi&ugrave; il 46 in pista, senza Vale, senza fare una chiacchierata con lui il gioved&igrave; nel motorhome o quando ci vediamo in giro. Sono veramente triste ma lo capisco, alla fine quando hai fatto tutto quello che hai fatto e vedi che forse non &egrave; pi&ugrave; il momento, &egrave; comprensibile. Lo appoggio e sono con lui. E lui sar&agrave; sempre con noi&rdquo;.    MotoGP, se il numero 1 diventasse obbligatorio? 

Il team manager dello Sky Racing team VR46 ci ha detto che sar&agrave; molto triste non vederlo pi&ugrave; nel paddock e ha parlato anche del futuro della squadra MotoGP: &ldquo;Avremo una Ducaty Factory 2022 e una 2021 e i nostri piloti saranno Marini e Bezzecchi&rdquo;

MotoGP, Nieto: &ldquo;Capisco il ritiro di Rossi, un pilota sa quando &egrave; il momento&rdquo;

In the last few hours, there&rsquo;s been a lot of talk about who will replace Davide Brivio at the helm of the Suzuki Ecstar team, with possible names including Davide Tardozzi, who has a contract with Ducati until 2022, and Livio Suppo, who is yet to be contacted by anyone at Suzuki. There&#39;s also Manuel Cazeaux, the engineer responsible for Alex Rins&rsquo; bike.  We have recently received confirmation of a name that no one had considered until now, but who is on the list of possible candidates to fill the vacant post following Brivio&rsquo;s unexpected departure. He tops the list in fact. His name is Pablo Nieto, son of 12+1 time champion Angel Nieto and manager of Valentino Rossi&rsquo;s teams in Moto3 and Moto2 since 2015. A structure with which he has won world titles with both Franco Morbidelli and Pecco Bagnaia.  Pablo&rsquo;s profile marries well with that of the outgoing Brivio, as both are calm and reasonable with a simple but decisive management style: &ldquo;Am I interested in the idea? Of course&hellip; But it&rsquo;s a complicated situation&rdquo; comments Pablo after having confirmed he&rsquo;s on the list. Replacing the man who has led the Suzuki project since the manufacturer&rsquo;s return to MotoGP in 2015 and scored the world title with one of the smallest budgets in the paddock, would be no mean feat.  It&rsquo;s impossible to do more, the most one could hope for is to match that performance. Comparisons would be inevitable, but they don&rsquo;t worry Pablo. In any case, the final word lies with Suzuki Japan, and they cannot afford to delay their decision, considering the pre-season is set to start a month from now. And the missing figure is none other than the ship&rsquo;s captain.  Translated by Heather Watson  Exclusive, Morbidelli: &ldquo;Italian when I train, Brazilian after midnight&rdquo; 

With Tardozzi contracted to Ducati until 2022 and both Suppo and Cazeauz cited as possible candidates, the Spaniard&rsquo;s name is now added to the list

MotoGP, the future of Suzuki: Pablo Nieto a possible replacement for Brivio

Nelle ultime ore si sta discutendo molto su chi sostituir&agrave; Davide Brivio alla guida del Team Ecstar Suzuki: tra gli altri, sono stati fatti i nomi di Davide Tardozzi, che per&ograve; ha un contratto con Ducati fino al 2022, e Livio Suppo, che al momento non &egrave; stato contattato da nessuno della Suzuki. Cos&igrave; come Manuel Cazeaux, l&#39;ingegnere responsabile della moto di Alex Rins.    Abbiamo da poco ricevuto la conferma di un nome che nessuno aveva preso in considerazione ma che &egrave; nella lista dei candidati a ricoprire il posto vacante lasciato dopo la sorprendente partenza di Brivio. E lui &egrave; in cima a quella lista. Il nome &egrave; quello di Pablo Nieto, figlio del 12+1 volte campione Angel Nieto e responsabile dei team di Valentino Rossi in Moto3 e Moto2 dal 2015. Una struttura con cui ha vinto i titoli mondiali con Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia.  Il profilo di Pablo si sposa bene con quello uscente di Brivio: entrambi sono tranquilli, discreti, con uno stile di gestione semplice ma deciso &ldquo;Se sono eccitato all&rsquo;idea? Certamente&hellip; Ma &egrave; una questione complicata&ldquo; ha detto Pablo dopo aver confermato di essere nella lista. Sostituire l&#39;uomo che &egrave; stato al timone del progetto Suzuki sin dal suo ritorno al GP nel 2015, portandolo al titolo mondiale con uno dei budget pi&ugrave; bassi del paddock non &egrave; una cosa qualsiasi.    Non &egrave; possibile fare meglio, il massimo che potr&agrave; ottenere &egrave; un pareggio. I confronti saranno inevitabili, ma di certo non spaventano Pablo. In ogni caso, l&#39;ultima parola sulla questione &egrave; nelle mani di Suzuki Japan, che non pu&ograve; permettersi di ritardare la decisione in quanto l&#39;inizio della pre-campionato &egrave; previsto tra un mese. E la figura mancante non &egrave; altro che il capitano della barca. 

Con Tardozzi bloccato in Ducati fino al 2022 e le suggestioni Suppo e Cazeauz, il nome dello spagnolo &egrave; entrato prepotentemente nella lista

Futuro Suzuki: Pablo Nieto candidato a sostituire Brivio

Continua la quarantena in Italia, a causa dell&rsquo;epidemia del coronavirus, e ora anche la vicina Spagna &egrave; stata fortemente colpita da questo virus che sta mietendo molte vittime. Il calendario 2020 del Mondiale non &egrave; pi&ugrave; stato aggiornato e al momento non si hanno informazioni ufficiali su quando inizier&agrave; la stagione.  Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Pablo Nieto, team manager dello Sky Racing Team VR46, che ha commentato: &ldquo;&Egrave; una situazione veramente difficile, dove l&rsquo;unica cosa che possiamo fare &egrave; sperare che questa emergenza passi il pi&ugrave; velocemente possibile. Dobbiamo stare a casa come tutti&rdquo;.  Come vedi il campionato?  &ldquo;Sar&agrave; dura. Il nostro sport muove tanto pubblico, anche 80mila persone. &Egrave; veramente difficile. Ci vorranno minimo due mesi per partire&rdquo;.  Secondo te il campionato rischia di saltare?  &ldquo;Pu&ograve; essere. Anche ieri ho letto un&rsquo;intervista di Carmelo Ezpeleta in cui diceva che potrebbe esserci certamente questo rischio. Tutti noi lo sappiamo. Anche solo nel paddock siamo in tanti&rdquo;.  Quali potrebbero essere le soluzioni da adottare per correre?  &ldquo;Ho sentito l&rsquo;opzione di correre la gara a porte chiuse, si potrebbe fare, ma anche solo nel paddock siamo circa 2000 persone. Non credo che sia il massimo, visto che poi stiamo tutti vicini. Poi ovviamente si pu&ograve; valutare tutto. Ora &egrave; ancora forse un po&rsquo; presto. Secondo me non si partir&agrave; prima di luglio&rdquo;.  Saresti favorevole al fare due gare nello stesso weekend?  &ldquo;Se &egrave; per salvare il campionato s&igrave;. Ovviamente quello che noi tutti vogliamo &egrave; fare pi&ugrave; gare possibili, ma se arriviamo a un punto in cui possiamo farne solo otto, allora va bene anche farle doppie. Questo &egrave; un anno di sopravvivenza, sia per Dorna che per Irta e per i team. Dobbiamo restare tutti uniti e fare quello che possiamo&rdquo;.  In queste settimane cosa dici ai tuoi piloti?  &ldquo;Ci motiviamo a vicenda! (ride) &Egrave; una situazione veramente dura. Ognuno si allena come pu&ograve; a seconda delle proprie possibilit&agrave;. Gli dico che devono restare positivi. Adesso bisogna avere un po&rsquo; di pazienza, stare tranquilli e provare ad allenarsi a casa il pi&ugrave; possibile&rdquo;.  Come pensi che questa situazione possa incidere sui team pi&ugrave; piccoli di Moto2 e Moto3?  &ldquo;Noi stiamo facendo una fatica incredibile, &egrave; una situazione veramente difficile anche per noi. Non oso immaginare come sia per un team piccolo con sponsor piccoli, che pu&ograve; soffrire un po&rsquo; di pi&ugrave;. In una situazione cos&igrave; potrebbero chiudere, ma spero che tutti insieme possiamo dare una mano a tutti in qualche modo. Sono convinto che Dorna non lascer&agrave; nessuno a piedi&rdquo;.  Dorna e FIM: pagamenti anticipati ai team indipendenti MotoGP 

Il team manager dello Sky Racing Team VR46 ha dato la sua opinione su questa situazione cos&igrave; difficile e ha proposto alcune ipotesi

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