Nonostante la mia (quasi) giovane et&agrave;, sono sempre stata un&rsquo;amante della carta stampata, cos&igrave; come amo sfogliare un libro piuttosto che leggerne uno in digitale. Per raccontarvi la meraviglia che sono riuscita a scovare su internet, questa volta, mi serve per&ograve; la possibilit&agrave; di mettere tra queste righe un link.  Stavo cercando informazioni su Paola Dolci, campionessa italiana di Motocross anni &lsquo;60, quando mi sono imbattuta in un video realizzato da Ciac e presente nell&rsquo;Archivio Luce. Il video, in bianco e nero, si apre con le immagini di Paola Dolci, giovanissima, e una musica in sottofondo: &quot;Questa graziosa e delicata fanciulla ventenne - dice la voce narrante -&nbsp;&egrave; la romana Paola Dolci. Una ragazza come tante che ama i mestieri di casa come le pulizie e la cucina, tanto quanto lo svago, come &egrave; giusto e normale. E lo svago di Paola &egrave; lo sport&quot;.  Trial: Emma Bristow, lady di ferro  La lezione di Paola    A parte le affascinanti immagini che propongono un&rsquo;Italia che non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave;, il gergo &egrave; quello del tempo: &quot;Ma queste coppe non vengono dalla scherma o dalla ginnastica o dalle altre competizioni abituali a tante signorine del mondo moderno: se volete trovare Paola la domenica, cercatela nel rombante carosello del Motocross. Impegnata con il suo bolide negli impervi sentieri di una gara internazionale. Le donne oggi sono cos&igrave;, &egrave; pi&ugrave; difficile fuggire per i fidanzati&quot;.  Per descrivere Paola con parole di &ldquo;oggi&rdquo;, ovvero quelle che merita una donna del genere, la definirei coraggiosa, anche nel decidere di intraprendere, a quei tempi, una disciplina come il Cross. Ma anche scafata nell&rsquo;estraniarsi dall&rsquo;opinione altrui. Decidendo che, oltre a stare ai fornelli, poteva anche guidare una moto, in un circuito impolverato e pieno di rivali uomini. E poi la domenica sera, perch&eacute; no, poteva tornare a casa, mettersi il grembiule e cucinare.  Insomma, ha dimostrato che nella vita si pu&ograve; essere donne, sportive, lavoratrici, mogli e mamme contemporaneamente. Se vogliamo qualcosa, niente pu&ograve; fermarci. E ci&ograve; che pensano gli altri, importa poco. Paola inizi&ograve; a correre con le gimkane nel 1955 in sella a una 50, poi &egrave; arrivata a guidare, nel 1964, una MV 125, fino a disputare ben 20 stagioni agonistiche. Oggi vive a Roma, dove ha un negozio di articoli per la casa e va molto orgogliosa del suo angolo speciale colmo di coppe, medaglie e foto di quando correva: per lei sono un ricordo dei &ldquo;bei tempi&rdquo;, per noi un promemoria del quale fare tesoro. 

<p>Un bellissimo video d&rsquo;epoca &egrave; lo spunto per raccontare la storia della pioniera del Cross</p> 

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Io guido da sola: Paola Dolci, tra polvere e fornelli