        La stagione 2024 non &egrave; iniziata come sperava Paolo Simoncelli con i suoi due piloti in Moto3, Filippo Farioli e Luca Lunetta, e nel secondo Gran Premio, in Portogallo, i risultati non sono arrivati. Per vari motivi, che il romagnolo non ha di certo tenuto nascosti. Da quest&rsquo;anno ci sono le nuove gomme Pirelli che si comportano in modo diverso da quelle usate fino all'anno scorso e Simoncelli ha scritto nel suo tradizionale comunicato stampa: &ldquo;Il 2024 lo ricorderemo come l&rsquo;anno del cambiamento delle gomme, anzich&eacute; del cambiamento climatico, che sfasano in modo determinante l&rsquo;andamento della gara. Siamo tornati a correre come trent&rsquo;anni fa, a dover fare strategia, andare pi&ugrave; piano per gestire l&rsquo;usura delle gomme, per non arrivare a prendere la bandiera a scacchi sulla tela&rdquo;. Il nuovo mood del 2024: Facciamo finta di stare calmi  Quest&rsquo;anno ha da gestire due piloti giovanissimi, di cui uno addirittura debuttante nella classe: &ldquo;&rsquo;Facciamo finta di stare calmi&rsquo;, nonostante gli errori commessi da Lunetta o le opinabili strategie di gara di Farioli. Non possono ricevere critiche, sono motivati da tantissima voglia di fare, sono pieni di energia e credo molto in loro e nelle competenze di Marco Grana che non solo li affianca ma &egrave; completamente assorbito da questa nuova sfida&rdquo;. Classifica piloti Moto3 "Pensavo che i Giapponesi non dessero certezze se non fossero sicuri"  Su chi punta il dito direttamente &egrave; invece la Casa giapponese a cui si affida ormai da sempre, Honda, e ha svelato: &ldquo;Al rinnovo del contratto ad agosto ci erano state promessi sviluppo del motore e stravolgimenti tecnici invece le uniche migliorie apportate sono grazie a Marco, che cerca di alleggerire la moto il pi&ugrave; possibile. &ldquo;Accorci stringi tiri&rdquo; per portarle (quasi) al pari delle KTM. Ma quando la coperta &egrave; corta, puoi tirare di qua e di la ma qualcosa rimane pur scoperto. Pensavo che i Giapponesi non dessero certezze se non fossero sicuri, invece mi sbagliavo".  Il suo bilancio sulla MotoE  Infine, l&rsquo;ultimo commento sulla classe elettrica, dove i colori della SIC58 Squadra Corsi sono portati in pista da due piloti molto diversi tra loro: &ldquo;Abbiamo il pilota pi&ugrave; vecchio di questo campionato Massimo Roccoli, ma &ldquo;gallina vecchia fa buon brodo&rdquo; &egrave; sempre una citazione attuale. Quando avr&agrave; pi&ugrave; confidenza con la moto sono sicuro dar&agrave; del filo da torcere. Week end difficile invece per Kevin Manfredi che come si evince dal suo casco ha comprato casa, il trauma post esborso di denaro gli ha tolto 2 secondi sul giro... Si scherza ovviamente, ad ogni modo quest&rsquo;anno in MotoE puntiamo sull&rsquo; esperienza! Anche lui ha la mia piena fiducia&rdquo;. Calendario Moto3       

Dopo il secondo Gran Premio stagionale il proprietario della SIC58 Squadra Corse si &egrave; tolto qualche sassolino dalla scarpa&hellip;

Paolo Simoncelli contro Honda: “Promesse non mantenute”

        Dal Qatar &egrave; cominciata una nuova stagione di MotoGP e la SIC58 Squadra Corse l&rsquo;ha fatto con una nuova formazione. Una volta tornato in Italia, il proprietario Paolo Simoncelli ha raccontato: &ldquo;&Egrave; sempre dura muovere i primi passi all&rsquo; inizio di un nuovo mondiale ma eccoci di nuovo qua, &egrave; marted&igrave; pomeriggio e il sole sta scendendo, quando approdiamo nel faraonico circuito Qatariano tutto rinnovato. Quasi imbarazzante nella sua imponenza, con il suo paddock immenso e gli sceicchi che passeggiano e curiosano&rdquo;. Il GP del Qatar tra imprevisti, novit&agrave; e gomme ancora sconosciute  Il 2024 ha rappresentato una nuova sfida per lui che ha anche diffuso un dietro le quinte piuttosto curioso di quanto avvenuto: &ldquo;Tutto nuovo: gomme, piloti, tranne le tempistiche della Honda che come sempre tarda a mandare i pezzi. La seconda carena ci &egrave; arrivata il gioved&igrave;, spoglia di tutto. Per pura fortuna un appassionato arrivato al box per mostrarmi una foto con Marco, si &egrave; poi rivelato un ottimo carrozziere che ce l&rsquo;ha preparata e sistemata in tempo per le qualifiche del venerd&igrave;&rdquo;. Tornando a quello che &egrave; successo in pista, Simoncelli ha voluto sottolineare e spiegare quanto le gomme facciano la differenza: &ldquo;Un fine settimana tosto, complicato, innanzitutto perch&eacute; dalle gomme Dunlop siamo passati a Pirelli, provate nei test a Portimao e Jerez, in Qatar &egrave; arrivata una gomma completamente diversa, sconosciuta. Immaginatevi gi&agrave; quanto cambia l&rsquo;approccio dei piloti dai test alla gara ed ora aggiungeteci una gomma nuova con quattro turni per testarla. Delle Dunlop sapevamo vita, morte, miracoli e spesso non bastava lo stesso, di queste, tutti i segreti sono ancora da scoprire. Se poi nel calderone ci vogliamo buttare che sia Farioli che Lunetta sono due new entry, uno di cui anche fresco di mondiale.. al&egrave;, il gioco &egrave; fatto! La definirei una trasferta difficoltosa, siamo partiti da lontano, qualificandoci con entrambi dalla Q1 alla Q2 e partendo infine rispettivamente 11esimo e 14esimo&rdquo;.  Le prestazioni di Lunetta e Farioli viste da Simoncelli  &Egrave; domenica, scatta la gara: &ldquo;Durante il primo giro i piloti con pi&ugrave; chilometri sulle spalle sono partiti molto aggressivi, pi&ugrave; spavaldi diciamo, Farioli ha perso diverse posizioni mentre Lunetta &egrave; slittato quasi ultimo. Costretti nel gruppo degli inseguitori Filippo dopo pochi giri da una manciata di gas di troppo e viene tradito dalle gomme, lui come tanti altri piloti hanno pagato lo scotto di non conoscere la reazione di queste ultime. Dispiace anche per Bertelle rimasto involontariamente vittima inconscia ma illesa dell&rsquo; incidente&rdquo;. Un buon risultato tutto sommato per Lunetta: &ldquo;Luca conclude una buona gara da debuttante arrivando a comandare il secondo gruppo finch&eacute; ancora una volta le gomme non hanno mostrato il loro limite, ha per&ograve; conquistato il suo primo faticoso punto nel mondiale&rdquo;. Il talento di base c&rsquo;&egrave;, ora bisogna costruire l&rsquo;esperienza necessaria per stare con i migliori, seguendo il giusto ritmo: &ldquo;C&rsquo;&egrave; del margine e anche del potenziale, quando si parte con dei ragazzini giovani bisogna andare per gradi, stare calmi e farli sentire a proprio agio come spero stia succedendo. La Moto3 si conferma comunque anche quest&rsquo;anno la pi&ugrave; entusiasmante ed avvincente delle tre classi&rdquo;. Calendario Moto3 2024       

La SIC58 Squadra Corse si &egrave; presentata in pista con una coppia di piloti giovani, e il proprietario Paolo Simoncelli ha fatto il bilancio del primo GP

Paolo Simoncelli: “Qatar? Trasferta difficoltosa. C’è del margine”

Il Gran Premio di Barcellona di settimana scorsa lo ricorderemo sicuramente per la storica doppietta di Aprilia, ma anche per quel momento di brivido che tutti abbiamo vissuto quando alla prima partenza abbiamo visto Francesco Bagnaia per terra in mezzo alla pista. Un attimo in cui il sangue si gela, il respiro si blocca e ogni secondo diventa infinito. Fortunatamente tutto si &egrave; risolto per il meglio, anzi, molto meglio di quello che ognuno di noi si sarebbe potuto immaginare e secondo Paolo Simoncelli questo &egrave; anche dovuto all&rsquo;incidente che Enea Bastianini aveva causato alla prima curva. Pochi metri prima del violento high side di Pecco.  GP Misano, MotoGP: dove vederlo, orari Sky e TV8, programma    Il punto di vista di Paolo Simoncelli sull&#39;incidente di MotoGP a Barcellona   Nel suo tradizione comunicato stampa il pap&agrave; di Marco ha scritto: &ldquo;Secondo me dobbiamo ringraziare l&rsquo;errore di Bastianini se Bagnaia &eacute; uscito praticamente indenne dallo spaventoso incidente. Lo trovate strano ma pensateci bene, se Enea non avesse in qualche modo sfoltito il gruppo di testa di cui Pecco era a capo, il rischio di investirlo almeno una seconda volta si sarebbe alzato drasticamente&rdquo;. Il primo incidente infatti ha fatto s&igrave; che molti piloti perdessero velocit&agrave;. A Bastianini poi &egrave; andata peggio, con le due fratture riportate, mentre Bagnaia &egrave; incredibilmente tornato a casa con &quot;solo&quot; una grande botta, un grande spavento e la consapevolezza di essere stato molto fortunato. Simoncelli ha concluso augurando loro il meglio: &ldquo;Fortunatamente &eacute; andata bene e mando un abbraccio a entrambi di pronta guarigione&rdquo;. Ha poi ricordato: &ldquo;Sappiamo tutti che dove c&rsquo;&eacute; velocit&agrave; c&rsquo;&eacute; pericolo ma il motociclismo &eacute; passione e non la puoi fermare&rdquo;. E questo fine settimana si torna in pista, a Misano.  Calendario MotoGP 2023 

Proprietario di un team in Moto3, il padre del SIC ha dato la sua lettura all&rsquo;incidente di domenica in MotoGP, dal quale Pecco ne &egrave; uscito illeso

Paolo Simoncelli: &ldquo;Ringraziamo Bastianini se Bagnaia non si &egrave; fatto nulla&rdquo;

        Gli editoriali scritti da&nbsp;Paolo Simoncelli non sono mai banali, anzi, sono sempre capaci di tirare fuori tantissimi spunti e altrettanti motivi di riflessione nello spazio di poche righe. Per questo, le parole scritte da Simoncelli sul suo blog nei giorni successivi al Gran Premio di Le Mans, non sono passate inosservate. Tra i tanti temi affrontati dal patron del SIC58 Squadra Corse c'&egrave; la MotoGP. Nello specifico Marc Marquez, che Paolo ha deciso di difendere dalle critiche che, secondo lui, Marc ha ricevuto da tv e stampa in questo inizio di 2023 o che "riceverebbe se si trovasse al posto di un altro pilota". Al netto del fatto che fare il processo alle intenzioni &egrave; deleterio e che lo &egrave; altrettanto generalizzare, ci piacerebbe molto sapere dall'amico Paolo da quali testate sono arrivate, secondo lui, queste critiche. Ma entriamo nel dettaglio delle sue parole. Calendario MotoGP 2023 Paolo Simoncelli in difesa di Marc Marquez  &ldquo;Vorrei esprimermi sulla gara della MotoGP, che definirei pazzesca&rdquo; ha esordito Paolo Simoncelli, prima di passare alla difesa del pilota Honda. "In questo momento, in cui spesso giornalisti e tv creano falsi allarmismi e fanno 'terrorismo' solo su chi vogliono loro ovviamente, si discute spesso su sorpassi troppo azzardati o troppo ravvicinati all&rsquo;altro pilota quasi al limite dell&rsquo;assurdit&agrave;, voglio farvi una domanda: 'E se domenica ci fosse stato Marquez l&igrave; nel mezzo? Se fosse stato lui il colpevole di uno degli incidenti o contatti che si sono verificati? La cronaca li avrebbe attenuati cos&igrave;?' Rispondo io, certo che no! L&rsquo;avrebbero messo al rogo in perfetto stile Giovanna D&rsquo;arco, cos&igrave; per citare una francese a caso"&nbsp;ha proseguito senza giri di parole Simoncelli, riferendosi ai contatti che hanno caratterizzato la gara della classe regina. Cadute e spettacolo: &egrave; tornato Marc Marquez Marc Marquez: Paolo Simoncelli lo difende  Paolo, che ricorda bene gli attacchi ricevuti da suo figlio Marco per le sue manovre decise e al limite, ha proseguito la difesa dell'otto volte campione del mondo esaltandone le prestazioni al rientro in MotoGP, dopo una lunga assenza seguita all'incidente di Portimao. "Premesso che&nbsp;quello di cui si accusa oggi Marquez&nbsp;mi sembra una storia gi&agrave; sentita&hellip;mi sembra assurdo che un ragazzo dopo quarantacinque giorni di convalescenza sale su una moto con un telaio mai provato prima, rischia di fare la pole (strappatagli solo da un grande Bagnaia) e noi&hellip; siamo ancora qui che ne parliamo. Davvero?". "Lui, a differenza di altri, viene accusato di sorpassi troppo aggressivi e manovre al limite della scorrettezza, ma i sorpassi, le traiettorie a filo cordolo, l&rsquo;adrenalina e i brividi sono l&rsquo;essenza del motociclismo, senza non esisterebbe questo sport&rdquo; ha concluso Simoncelli. E voi, da che parte state? Siete d'accordo con il buon Paolo? Classifica piloti MotoGP        

Nel suo editoriale successivo al Gran Premio di Le Mans, il manager romagnolo ha difeso il fenomeno della MotoGP

Paolo Simoncelli difende Marc Marquez dai (presunti) "attacchi" della stampa

        Nessuno sapeva bene cosa aspettarsi da questa Sprint, la corsa che i piloti MotoGP da quest&rsquo;anno disputano il sabato e che &egrave; lunga la met&agrave; dei giri della gara della domenica. A Portimao siamo stati spettatori dell'esordio, che ha regalato spettacolo e una bella lotta che si &egrave; chiusa nel segno di Francesco Bagnaia. A commentarla &egrave; stato anche Paolo Simoncelli, in Portogallo con la sua SIC58 Squadra Corse in Moto3, con Riccardo Rossi e Kaito Toba.  GP Argentina MotoGP dove vederlo: orari Sky e TV8 Il commento di Simoncelli sulla MotoGP attuale  Nel comunicato che scrive di suo pugno a fine GP, Paolo Simoncelli ha in primis fatto sapere il suo parere: &ldquo;Mi &egrave; piaciuto lo spirito agguerrito che ho visto nella Sprint&rdquo;. E ha poi aggiunto una riflessione pi&ugrave; profonda e personale sul figlio Marco: &ldquo;Ne conosco uno che si sarebbe divertito moltissimo, anche se quella volta sportellate e un po&rsquo; di enfasi erano considerate manovre eccessive e al limite&rdquo;. Effettivamente i tempi sono cambiati rispetto a dodici anni fa e oggi, con moto che hanno forme diverse complice l'aerodinamica, lo spettacolo &egrave; un po' diverso. Calendario MotoGP 2023       

Il romagnolo, a capo della SIC58 Squadra Corse, ha dato la sua opinione sulla novit&agrave; in MotoGP a Portimao, aggiungendo un riferimento al figlio Marco

Paolo Simoncelli: “Nella Sprint uno che conosco si sarebbe divertito”

        Vi sono Team Principal formali, ingessati, e poi vi &egrave; Paolo Simoncelli, che ha fatto della spontaneit&agrave; il suo marchio di fabbrica. Per capirlo basta assistere all&rsquo;annuale presentazione della SIC58 Squadra Corse, dove tra ricordi del passato e tuffi nel futuro Paolo rimane l&rsquo;unica certezza. Parlando di futuro tutte le fiche del team italiano sono puntate sulle coppie Riccardo Rossi &ndash; Kaito Toba e Kevin Zannoni &ndash; Kevin Manfredi, rispettivamente in Moto3 e Moto3.&nbsp;Paolo, Rossi ha meritato la conferma. Dove deve migliorare per&ograve; secondo te?&nbsp;&ldquo;Rossi mi aspetto che vinca, perch&eacute; ha tutti i mezzi per farlo. Deve migliorare a livello mentale, dato che deve essere pi&ugrave; convinto del suo potenziale, gli manca solo questo. Riassumento tutto in una parola dire determinazione&rdquo;.&nbsp;Toba invece rappresenta la novit&agrave;. Cosa ti aspetti di diverso da lui rispetto ai piloti avuti in passato?&nbsp;&ldquo;Toba l&rsquo;ho visto andare forte in passato, quindi sono convinto che possa fare bene. Se riusciremo a costruirgli intorno il giusto ambiente credo che potremo ambiare a grandi traguardi&rdquo;. Simoncelli: "La MotoE merit&agrave; pi&ugrave; attenzione, dalle tv e non solo"   Parallelamente alla Moto3 continui il tuo impegno in MotoE. Cosa ti attira del campionato?&nbsp;&ldquo;Onestamente anni fa ero tra coloro che non vedevano di buon occhio l&rsquo;universo elettrico, ma ora mi sto accorgendo che sta prendendo piede, e le gare di pochi giri risultano interessanti. Il campionato &egrave; partito con tanti piloti vecchi, i quali per&ograve; sono stati rapidamente rimpiazzati da giovani di alto livello. In ogni gara vi sono tante battaglie, quindi meriterebbero pi&ugrave; attenzione dalle tv e non solo&rdquo;.&nbsp;Cosa ti aspetti da Zannoni e Manfredi?&nbsp;&ldquo;Un pilota come Manfredi mi ispira sicurezza, pu&ograve; essere giusto per noi. Zannoni deve credere in s&eacute; stesso come Rossi: uno che vince due titoli italiano ha talento, deve solo crescere sul bagnato. Se non lo reputassi forte non lo avrei tenuto&rdquo;.&nbsp;Se potessi plasmare il tuo pilota ideale, cosa ruberesti ed a chi? &ldquo;Sceglierei Marquez, in tutto e per tutto&rdquo;.&nbsp;Restando in MotoGP, come vedi la convivenza tra Bagnaia e Bastianini nel team Ducati?&nbsp;&ldquo;Non mi interessa, e poi direi troppo (sorride ndr)&rdquo;. Marco Simoncelli, ecco la grafica del casco che avrebbe usato nel 2012       

Pap&agrave; Paolo pronto per una nuova stagione: "Intorno a Toba dobbiamo costruire l'ambiente giusto. Manfredi ispira sicurezza, Zannoni deve crederci"

Moto3, Paolo Simoncelli: "Rossi mi aspetto che vinca. Il pilota ideale? Marquez"

        La prima fase dell'anno, si sa, &egrave; dedicata alle presentazioni delle squadre in vista della nuova stagione. Questa volta &egrave; toccato al team Sic58 Squadra Corse togliere i veli alle moto, in vista del prossimo campionato di MotoE. La squadra di Paolo Simoncelli quest'anno raddoppia il suo impegno, presentandosi con due piloti in schieramento, Kevin Manfredi e Kevin Zannoni. Il primo &egrave; reduce dalla 12esima posizione finale nello scorso campionato mentre il suo compagno di squadra nel 2022 termin&ograve; in decimo. Manfredi &egrave; il volto nuovo della squadra capitanata da Simoncelli, avendo corso nella passata annata per le fila del team Pramac; confermato invece Zannoni, al suo secondo anno in MotoE. Kevin Manfredi: "Mi sono bastati cinque minuti per inquadrare Paolo Simoncelli" La new entry del 2023 per il team Sic58 Squadra Corse &egrave; Kevin Manfredi, che si presenta alla nuova stagione con obiettivi molto chiari: "Il mio primo obiettivo &egrave; di divertimi, se questo avverr&agrave; i risultati arriveranno; vorrei essere tra i candidati al titolo. La prima stagione in MotoE mi ha insegnato ad essere pi&ugrave; smaliziato nelle prime fasi gara, in questo senso &egrave; diverso dall'endurance o dalla Supersport stessa. Quest'anno far&ograve; anche l'Endurance nella Stock, ho lavorato tanto e diversamente quest'anno per poter fare entrambe le categorie". Il pilota ligure ha poi commentato la nuova Ducati elettrica, la moto che guider&agrave; durante l'anno: "Sembra una moto da Gran Premio e questo fa venire ancora pi&ugrave; voglia, non vedo l''ora di provarla. Da questa moto vorrei avere pi&ugrave; fiducia sul posteriore, l'anno scorso faceva fatica, non avevo sensibilit&agrave; nella fase di accelerazione. Gi&agrave; nella seduta ho trovato buone sensazioni". Non potevano mancare le considerazioni sul nuovo compagno di squadra e soprattutto su Paolo Simoncelli, patron dal carattere particolarmente schietto: "Stimo molto Zannoni, da sempre, ho sempre detto che &egrave; un pilota forte, se ci diamo una mano possiamo raggiungere dei bei risultati, poi ovviamente chi sar&agrave; pi&ugrave; bravo sar&agrave; davanti. Paolo &egrave; una persona che non aveva mai inquadrato, poi mi sono bastati 5 minuti per capire che &egrave; una persona chiara e questo mi carica di stimoli, il suo modo di fare pu&ograve; aiutarmi". Kevin Zannoni: "Mi piacerebbe arrivare in Moto2" Il pilota di Cesena punta a migliorare la decima posizione finale della passata stagione, annata in cui ha comunque dimostrato il suo potenziale: "Mi sento bene, mi sono allenato tanto, non vedo l'ora di provare la moto. Bisogner&agrave; adattarsi alla moto e poi da l&igrave; capiremo quali saranno i nostri obiettivi. Ho gi&agrave; dimostrato di poter stare davanti e l'anno scorso ci &egrave; mancato poco. Cercheremo di essere veloci in tutte le gare quest'anno, l'anno scorso ho avuto un po' di sfortuna e siamo stati un po' incostanti".&nbsp; Anche il 22enne italiano si &egrave; espresso su Paolo Simoncelli; lasciandosi scappare, successivamente, il suo desiderio per un futuro non troppo lontano: "La MotoE spero che sia un passaggio intermedio, mi piacerebbe fare la Moto2 ma prima dovremo cercare di vincere e far bene in questo campionato. Paolo mi piace, &egrave; molto diretto e non nasconde niente, &egrave; il suo carattere ed &egrave; bello cos&igrave;". Il "dottore" compie gli anni! Sono 44 candeline per Valentino Rossi        

Il team Sic58 Squadra Corse ha tolto i veli alle moto in vista del 2023. Per la nuova stagione Manfredi e Zannoni hanno espresso i loro obiettivi

Kevin Manfredi e Kevin Zannoni si presentano: "Il carattere di Paolo Simoncelli ci aiuta"

        Con la fine della stagione come di consueto i piloti e il paddock della MotoGP partecipano al Gal&agrave; dove i vincitori dei tre campionati vengono definitivamente incoronati e dove anche vengono assegnati molti premi. Uno di questi &egrave; quello dedicato al giovane dell&rsquo;anno, il Rookie. In questo 2022 se lo aggiudica Marco Bezzecchi. Il pilota VR46, pupillo della nuova generazione di piloti, ritira il premio da un personaggio importante.  Rookie of the year  Sul palco Marco riceve il premio assegnato dall&rsquo;organizzazione del motomondiale da Paolo Simoncelli. Lui oltre ad essere il pap&agrave; del grande SIC &egrave; un grande amico di &ldquo;Bez&rdquo; e cosa c&rsquo;&egrave; di meglio di ricevere questo &ldquo;regalo&rdquo; da un personaggio importante nonch&eacute; amico?             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Marco Bezzecchi (@marcobez72)            

Chiude la stagione con un bilancio ottimo il pilota VR46 che punta a fare ancora meglio nel 2023

MotoGP: Bezzecchi premiato Rookie of the Year da Paolo Simoncelli

        Eleven years ago, Sepang International Circuit, the track that, coincidentally, has initials that make up the nickname of Marco Simoncelli, &ldquo;SIC&rdquo;, who died during the 2011 Malaysia GP. The 2022 edition of the race ran on 23 October, the same date on which father Paolo helplessly watched his son depart this world. A delicate weekend then, and also an historic one. One of the saddest dates for Italy in MotoGP, which could have concluded with a significant event. Ducati and Pecco Bagnaia had a real opportunity to bring the title home to the Bel Paese, for a bittersweet Sunday, although Simoncelli sees this as something of a media construction: &ldquo;I think we all have our own story&rdquo;, he begins, seated on one of the only chairs in an almost empty office, as if suspended in time, &ldquo;if Bagnaia had secured the world title, the situation wouldn&rsquo;t have had any connection to the death of my son. It happened, and that&rsquo;s that&rdquo;. But you agree that the 23 October and Sunday at Malaysia is a combination of note. &ldquo;If the same date could change something, I&rsquo;d go back. Unfortunately, there&rsquo;s nothing we can do. I just have to accept what happened. But yes, knowing that the GP falls on the same day that I lost my son makes it all more...&rdquo; More? &ldquo;This place has given us so much and taken so much away. And I have no regrets. My wife and I, as parents to our son, did what we thought right, and we&rsquo;d do it again. Marco was very happy and so we&rsquo;re pleased he felt that way&rdquo;. Eleven years have passed and yet we&rsquo;re still seeing a number of deaths. Unfortunately. &ldquo;It&rsquo;s destiny that decides. Each of us has our own story, as I&rsquo;ve said. In terms of safety, a lot has been done, I think it would be impossible to do more. When something&rsquo;s going to happen, it will happen and that&rsquo;s that, particularly in group incidents, where riders risk being run over. It&rsquo;s destiny. There&rsquo;s nothing we can do&rdquo;. &nbsp; Father Simoncelli: "It&rsquo;s easier to be a child than a parent" How hard is it to be the parent of a rider? Who better to answer this than Simoncelli Sr.? No one, in fact: "Let&rsquo;s consider the concept in general. Being a parent is complicated. Parents, although necessary and important, need to stand aside at a certain point. When the child reaches a certain age, they become part of a team. And that&rsquo;s when mum and dad need to stand aside, overlooking family bonds. It&rsquo;s best not to be intrusive, I don&rsquo;t know whether I&rsquo;m explaining myself&rdquo;. You&rsquo;re very clear. Is it easier to be father or son, in your opinion? &ldquo;It&rsquo;s easier to be the child, not the parent. I realized this with Marco. I&rsquo;d tell him something, he didn&rsquo;t agree. And then Alice would tell him the same thing and that was fine. The classic father-child relationship. But I did understand how much kids want limits&rdquo;. Limits? &ldquo;Yes, I&rsquo;m talking about rules to respect. Kids love respecting rules, hearing them being repeated, following them. Without so-called rules, kids feel lost. And then it&rsquo;s hard to get them back, because it might be too late&rdquo;. At what point do you let them go free? &ldquo;In terms of motorcycle racing, it happens early on, although the necessary approvals and signatures are required of course. Up to 18, parents have to sign. Without their OK, there&rsquo;s no racing. After that things change, but we&rsquo;re not back in Max Biaggi&rsquo;s day, when the Italian quickly became a champion and a professional. Today that&rsquo;s impossible. A guy needs the support of his family&rdquo;. What makes a rider successful? &ldquo;Hunger. The rider who is hungry, who wants to win every time and whatever the circumstances and will therefore try every time. Look at Marc Marquez after the Phillip Island race &ndash; he said that you can only do this job if you&rsquo;re driven by a real hunger. If you don&rsquo;t have that, you don&rsquo;t go racing. It&rsquo;s the rule. Talent is important, but the desire to eat up everyone else is more important&rdquo;. &nbsp; Father SIC: "Riders need that hunger. Otherwise..." He&rsquo;s already touched on it and so we&rsquo;re asking a couple of specific questions. Just how important is the so-called "competitive hunger&rdquo;? Very important according to Paolo, although he can allow himself to be less hungry now: "I could even stop eating and my life wouldn&rsquo;t change. I&rsquo;m talking about youngsters. A boy that starts with the minibikes, trains three times a day, wants to grow and become a professional, he manages it and relaxes the tension and then loses the way. That&rsquo;s a real pity. I get really angry when I see so many young riders getting lost&rdquo;. Are you pleased with your team&rsquo;s results? &ldquo;My team could do a lot more. Riccardo Rossi still needs to understand the sacrifices that racing requires. Lorenzo Fellon has gradually lost the way. Our potential is greater than what we&rsquo;ve shown to date. And that makes me mad. One weekend we&rsquo;re on the podium, the next we finish twentieth. A balance needs to be found, the bike is good but it takes an effective wrist and, as I&rsquo;ve said, a real hunger. Otherwise, it takes just a second to get lost, and you can&rsquo;t go back. Unfortunately, you can&rsquo;t&rdquo;.       

EXCLUSIVE &ndash; Marco&rsquo;s dad: "A lot of good has been done, though there is little to do about group incidents, as the riders risk being run over"

MotoGP, Paolo Simoncelli: "Significant work on safety, but destiny decides"

        Undici anni dopo, Sepang International Circuit, la pista che, coincidentemente, porta l&rsquo;abbreviativo di Marco Simoncelli, riconosciuto come &ldquo;SIC&rdquo;, deceduto durante il Gran Premio Malesia del 2011. La gara domenicale edizione 2022 si &egrave; disputata proprio nel giorno 23 ottobre, lo stesso della funesta data in cui pap&agrave; il pap&agrave; Paolo, impotente, vide suo figlio andarsene.  Si &egrave; trattato di un fine settimana delicato, particolare, e anche storico; una delle date pi&ugrave; tristi per l&rsquo;Italia della MotoGP, che avrebbe potuto collimare con un evento importante. Ducati e Pecco Bagnaia avevano la concreta opportunit&agrave; di riportare il titolo piloti al Bel Paese, per un giorno del Signore dalla premesse agrodolci, sebbene per Simoncelli si trattasse soo di mera costruzione giornalistica: &ldquo;Penso che ognuno abbia la propria storia - appunta, seduto su una delle poche sedie ad arredare l&rsquo;ufficio praticamente spoglio e fermatosi nel tempo - qualora Bagnaia avesso fatto suo il titolo mondiale, la situazione non avrebbe alcun legame con la scomparsa di mio figlio. E&rsquo; accaduto, e basta&rdquo;. Converrai, tuttavia, che il 23 ottobre e la domenica della Malesia sia una sincro da notare. &ldquo;Se la medesima data potesse cambiare qualcosa, tornerei indietro. Purtroppo, nulla si pu&ograve; fare. Devo solo accettare quanto successo. Chiaro &egrave; che, sapere di un Gran Premio che ricade nello stesso giorno in cui manc&ograve; mio figlio, rende il tutto pi&ugrave;...&rdquo; Pi&ugrave;? &ldquo;Questo posto ci ha dato tanto e ci ha tolto tanto. E non ho niente da recriminare, ci mancherebbe altro: io e mia moglie, in quanto genitori di nostro figlio, abbiamo fatto ci&ograve; che ci sembrava giusto, e lo rifaremmo. Marco era molto felice, quindi siamo contenti di come lui si sentisse&rdquo;. Sono trascorsi 11 anni, si registrano ancora parecchi decessi. Purtroppo. &ldquo;E&rsquo; il destino a decidere. Ognuno, come dicevo, ha la propria storia. In termini di sicurezza si &egrave; lavorato tanto, credo che sarebbe impossibile ottenere di pi&ugrave;. Quando una cosa deve accadere, accade e basta, soprattutto negli incidenti di gruppo, nei quali i piloti rischiano di essere investiti. E&rsquo; il destino. Non c&rsquo;&egrave; niente da fare&rdquo;. Pap&agrave; Simoncelli: "Pi&ugrave; semplice essere figlio rispetto al ruolo genitoriale"  Quanto &egrave; complicato essere genitore di un pilota? Chi meglio di pap&agrave; Simoncelli potrebbe rispondere? Nessuno, infatti: "Guardiamo il concetto in generale. Fare il genitore &egrave; complicato. I genitori, seppur necessari e fondamentali, a un certo punto devono stare al loro posto. Quando il ragazzo arriva a una determinata et&agrave;, si lega a un team. Ecco, quello &egrave; il momento in cui pap&agrave; e mamma devono mettersi da parte, tralasciado i legami famigliari. Meglio evitare di essere invadenti, non so se mi spiego&rdquo;. Ti spieghi benissimo. Per te &egrave; stato pi&ugrave; semplice essere figlio o pap&agrave;? &ldquo;E&rsquo; pi&ugrave; facile essere figli, mica genitori. Me ne rendevo conto con Marco: gli dicevo qualcosa, non andava mai bene. La stessa cosa gli veniva detta da Alice, andava benisso. Il classico rapporto tra pap&agrave; e genitore. Ma ho capito di quanto i figli vogliamo avere i paletti&rdquo;. I paletti? &ldquo;S&igrave;, parlo delle regole da rispettare. I figli adorano rispettare le regole, sentirsele ripetere, seguirle. Senza le suddette regole, i figli si sentono persi. E, di conseguenza, diventa parecchio dura provare a recuperarli, perch&eacute; poi potrebbe essere troppo tardi&rdquo;. Quando si stacca il cordone ombelicale? &ldquo;In ambito di competizioni a due ruote, dovrebbe avvenire presto, sebbene siano comunque necessarie approvazioni e firme. Sino ai 18 anni da compiere, ci vuole la firma dei genitori. Senza l&rsquo;approvazione, niente corse. Dalla maggiore et&agrave; in avanti il discorso cambia, per&ograve; non siamo ai tempi di Max Biaggi, quando il romano cominci&ograve; sino a diventare campione e professionista. No, oggi &egrave; impossibile. Un ragazzo ha bisogno del supporto offerto dalla famiglia&rdquo;. Qual &egrave; la caratteristica che rende vincente un pilota? &ldquo;La fame. Il pilota che ha fame, vuole vincere sempre e comunque, perci&ograve; ci prover&agrave; sempre e comunque. Guardiamo Marc Marquez dopo la gara di Phillip Island: ha detto che questo lavoro si fa solo se spinti da una grossa fame. Se non si ha fame, questo lavoro non si fa. E&rsquo; la regola. Le doti servono, ma la voglia di mangiare tutto, di pi&ugrave;&rdquo;. Pap&agrave; SIC: "I piloti devono avere fame. Altrimenti..."  Lo aveva evidenziato in queste note, noi abbiamo espressamente dedicato un paio di domande. Il cosiddetto "appetito agonistico" quanta rilevanza ha nelle corse? Secondo Paolo, tantissimo, malgrado egli possa permettersi di aver meno fame: "Io potrei anche rinunciare a mangiare - le sua parole - e dico che non mi cambierebbe la vita. Parlo dei giovani: un ragazzo che parte dalla minimoto, si allena tre volte al giorno, vuole crescere nell&rsquo;obiettivo di entrare nel professinismo, ci riesce e allenta la tensione, poi si perde per strada. Ed &egrave; un peccato, ma non solo. Vedere tanti giovani smarrirsi mi fa decisamente arrabbiare&rdquo;. Sei soddisfatto dai risultati colti dalla sua squadra? &ldquo;Il mio team potrebbe fare molto di pi&ugrave;. Riccardo Rossi deve ancora capire quali sacrifici comporti correre in moto. Lorenzo Fellon si &egrave; perso strada facendo. Il nostro potenziale &egrave; maggiore di quanto mostrato sinora. E mi arrabbio parecchio: una volta siamo sul podio, quella dopo arriviamo ventesimi. Va trovato un ottimo equilibrio, la moto va bene, serve un polso efficace e, come ho gi&agrave; spiegato prima, tanta fame. Altrimenti, perdersi &egrave; un attimo, e tornare indietro non si pu&ograve;. Purtroppo, non si pu&ograve;&rdquo;. &nbsp;       

ESCLUSIVA - Il babbo del SIC: "Tanto di buono &egrave; stato ottenuto, malgrado negli incidenti di gruppo si possa fare veramente poco, perch&eacute; i piloti rischiano di essere investiti"

MotoGP, Paolo Simoncelli: "Gran lavoro per la sicurezza, ma il destino decide"

        Manca una gara al termine della stagione 2022 e la scorsa domenica il Mondiale &egrave; approdato in Malesia a disputare il Gran Premio sul circuito di Sepang, esattamente nella stessa data in cui undici anni fa ci lasciava Marco Simoncelli. Oggi a tenere alto il cognome in pista nel Mondiale c&rsquo;&egrave; il pap&agrave; Paolo, alla guida della SIC58 Squadra Corse, che si &egrave; affacciato sulla scena iridata nel 2017, anno in cui aveva come piloti Tony Arbolino e Tatsuki Suzuki. L'eredit&agrave; della SIC58 Squadra Corse negli occhi di Tony  Proprio il talento di Garbagnate Milanese ha ottenuto una schiacciante vittoria domenica a Sepang e il suo pensiero non poteva non andare al Sic e alla sua famiglia che l'ha supportato all'inizio della sua carriera. Nel suo comunicato Paolo Simoncelli ha scritto: &ldquo;Ho rivisto l&rsquo;intervista di Arbolino post Sepang e mi ha fatto molto piacere che nonostante siano passati diversi anni, nella sua prima (vera) vittoria in Moto2 ha nominato il Sic e il nostro emotivamente difficile primo anno insieme, qui in Malesia. Questo in sostanza &egrave; quello che vorrei lasciare ai miei piloti, quello che ho visto negli occhi di Tony. Che quando parlano di noi, possano ricordare i bei momenti trascorsi insieme&rdquo;. Un&rsquo;eredit&agrave; importante, che &egrave; rimasta prima di tutto nel cuore. I nomi passati finora da questa squadra  L&rsquo;esperienza della squadra &egrave; nata dai campionati minori e Paolo ha ricordato: &ldquo;La nostra storia inizia dal Civ, con l'idea di instradare giovani piloti o aspiranti tali, verso il loro sogno. E diciamo che in parte ci siamo riusciti, non con tutti ovviamente. A volte non &egrave; scattato il feeling giusto, ma abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio mettendo la nostra esperienza al loro servizio&rdquo;. Si &egrave; partiti con Mattia Casadei, per poi passare ad Arbolio &ldquo;grande protagonista in Moto3 e quest'anno in Moto2&rdquo;, Tatsuki Suzuki &ldquo;che nonostante diversi anni in Moto3, &egrave; con noi che &egrave; diventato famoso&rdquo; e Niccol&oacute; Antonelli &ldquo;con cui abbiamo passato due anni belli, nonostante il paddock lo desse per pilota ormai agli sgoccioli&rdquo;. La soddisfazione con Rossi, il disappunto con Fellon  Si arriva dunque ad oggi dove un altro italiano &egrave; in forze alla squadra del SIC: &ldquo;Riccardo Rossi. Porta il peso di un cognome particolare, carico di aspettative&hellip; &Eacute; un ragazzo speciale, simpatico e molto intelligente, additato come quel pilota che corre solo perch&eacute; &ldquo;&eacute; figlio di pap&agrave;&rdquo; , da noi ha dimostrato di essere invece uno con i numeri giusti e grandissime doti. La sua storia sportiva sar&agrave; un crescendo. Domenica Riki ha fatto una gara bellissima, solo un errore stupido ha rovinato un finale che poteva essere eccelso. Peccato! Nel nostro ambiente &ldquo; a conduzione famigliare&rdquo;, mi piace quando ci definiscono cosi, cerchiamo di far correre i piloti pi&ugrave; serenamente possibile fornendo loro ogni mezzo&rdquo;. Non sempre per&ograve; le cose vanno come si vorrebbe e con Lorenzo Fellon non &egrave; forse mai scattata la scintilla: &ldquo;Sa certamente andare in moto, ma ha rinunciato troppo presto a lavorare con noi non riuscendo forse a comprendere che tutto quello che facevamo aveva l&rsquo;unico obiettivo di farlo crescere. Troppo concentrato sulla ricerca del tempo sul giro, quando quella &eacute; solo la parte finale. Prima bisogna curare la tecnica, la base della piramide. O forse &egrave; mancata semplicemente sintonia, non siamo fatti per stare con tutti, specialmente quando uno dei due parte scettico, convinto che solo una KTM possa portarti a podio&rdquo;. MotoE, 2023 ancora elettrico per Manfredi con SIC58       

Dopo il GP di Sepang, andato in scena in una data particolare, il pap&agrave; del compianto Sic ha fatto un bilancio del 2022, partendo dal passato

Paolo Simoncelli: “Vorrei lasciare ai piloti quanto visto in Arbolino”

        Al tredicesimo e al quattordicesimo posto hanno concluso il Gran Premio di Gran Bretagna Lorenzo Fellon e Riccardo Rossi, rispettivamente, dopo che il pilota ligure era partito dalla quarta casella. Risultati che il capo della SIC58 Squadra Corse non sa spiegarsi e che commenta con una profonda amarezza. Ma prima, Paolo Simoncelli ha commentato la gara da spettatore, ammettendo: &ldquo;Una delle pi&ugrave; belle gare mai viste negli ultimi dieci anni della Moto3. Veramente da cardiopalma, sorpassi, all&rsquo;esterno, all&rsquo;interno, staccate all&rsquo;ultimo sangue, nessuno &egrave; riuscito ad andarsene via in solitario&rdquo;. E sul vincitore ha detto: &ldquo;Faccio i miei complimenti a tutti, ma in primis a Dennis Foggia per come ha condotto la gara, &egrave; stato fortissimo si merita la Moto2&rdquo;. Pagelle Moto3 Silverstone: Foggia imbattibile, team Aspar sfortunato Le reazioni inaspettate dei due piloti  Poi ha aggiunto: &ldquo;Questa gara ha avuto un&rsquo;unica sola pecca; noi l&igrave; davanti a giocarci le prime posizioni non c&rsquo;eravamo. Bens&igrave; nelle retrovie stando attenti a non recuperare posizioni&rdquo;. Quello che pi&ugrave; l&rsquo;ha fatto arrabbiare &egrave; stato il post gara: &ldquo;Dopo una gara cos&igrave; ti aspetti che i piloti escano dicendo: &lsquo;La moto fa schifo, non ha accelerazione&hellip;&rsquo; invece no, Fellon &eacute; uscito dicendo che andava tutto bene, moto perfetta. Mentre Rossi ha detto che semplicemente ha avuto un black out, non riusciva a riprendersi n&eacute; a prendere in mano la situazione. Latitavano entrambi tra il 17&ordm; &egrave; il 19&ordm; posto quando poi per varie cadute di quelli davanti hanno chiuso a punti&rdquo;. L'opzione Bora Bora lascia spazio alla ragionevolezza  Ad aggiungersi alla disastrosa domenica, una notizia poco gradita: &ldquo;Sono anche venuto a sapere che Fellon ha gi&agrave; firmato per un&rsquo;altra squadra l&rsquo;anno prossimo. Questo non mi avrebbe creato nessun problema, visto che le nostre strade si sarebbero divise, per&ograve; sapete&hellip; Dopo due anni insieme penso ci sia modo e modo di dirsi le cose&rdquo;. Il bilancio non pu&ograve; che essere triste: &ldquo;Ho un po&rsquo; l&rsquo;umore sotto i piedi, mollerei tutto per aprire un chiringuito a Bora Bora. Ma siccome inizio ad essere grandicello so bene che appena c&rsquo;&egrave; un problema, c&rsquo;&egrave; un periodo di tempo in cui vedi tutto buio, non trovi via d&rsquo; uscita, tutto sembra pi&ugrave; grande di te. Poi pian piano, giorno dopo giorno metabolizzi il problema, lo spezzetti e lo fai tuo e inizi a vagliare le papabili soluzioni, ti dici 'ok si pu&ograve; risolvere'. Si chiama rimettersi in sesto. Ed &eacute; quello che far&ograve;, insieme a Grana e alla Sic58 iniziando a lavorare per il futuro&rdquo;. Classifica piloti Moto3: grande recupero per Foggia a Silverstone       

Si &egrave; concluso con notevole amarezza il weekend inglese per la SIC58 Squadra Corse, con risultati sotto le aspettative e la voglia di mollare tutto

Moto3, Paolo Simoncelli sconsolato: “Mollerei tutto per aprire un chiringuito”

        Se l&rsquo;anno scorso la seconda parte di campionato cominciava con il ritiro di Valentino Rossi, quest&rsquo;anno &egrave; stato il turno di Andrea Dovizioso (ecco le sue parole) che ha addirittura annunciato il ritiro anticipato al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Una notizia che da un lato ha colto alla sprovvista, ma dall&rsquo;altro non &egrave; stata del tutto inaspettata. Nel paddock oggi l&rsquo;hanno commentata Paolo Simoncelli e il sei volte iridato Max Biaggi. Simoncelli aveva previsto (quasi) tutto  Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso sono stati rivali per tanti anni nelle classi minori, sono stati l&rsquo;uno l&rsquo;antagonista dell&rsquo;altro, senza mai per&ograve; riuscire ad avvicinarsi a livello umano. Ai microfoni di Sky Sport Paolo Simoncelli ha raccontato: &ldquo;Il rimpianto pi&ugrave; grosso che pu&ograve; avere Andrea e forse anche io &egrave; che non si siano conosciuti abbastanza&rdquo;. Passando poi a commentare la notizia del giorno ha svelato: &ldquo;Il ritiro gliel&rsquo;ho consigliato in Argentina. Eravamo in hotel a fare colazione, gli ho messo la mano sulla spalla e gli ho detto &lsquo;Andrea, mi sa che &egrave; meglio stare a casa&rsquo; e lui mi rispose &lsquo;Hai ragione Paolo&rsquo;&rdquo;. Dopo qualche mese la notizia &egrave; ora ufficiale: &ldquo;&Egrave; giusto cos&igrave;, &egrave; un ciclo che finisce. Ha fatto la sua storia, &egrave; diventato campione del mondo, ha lasciato un suo segno e sono felice di averlo conosciuto. La sua storia &egrave; finita bene, ha una bella famiglia, &egrave; giusto che si ritiri&rdquo;. Orari TV MotoGP Silverstone 2022: in diretta su Sky e in differita su TV8 Biaggi: "Dispiace perdere Dovizioso"  Agli stessi microfoni si &egrave; poi espresso Max Biaggi, oggi nel mondiale con il suo Max Racing Team in Moto3: &ldquo;Esser tornato e non esser riuscito a performare come voleva &egrave; sicuramente demotivante. I piloti se non hanno la motivazione dalla loro, per quanto roseo possa essere il contorno, non &egrave; mai sufficiente. C&rsquo;&egrave; bisogno del risultato, della linfa che ti fa andare dentro, arrivare al limite e rischiare&rdquo;. Quello che nelle undici gare il forlivese non ha mai raccolto e Biaggi ammette: &ldquo;Era nell&rsquo;aria questo suo ritiro. Dispiace perch&eacute; comunque se guardo gli anni addietro &egrave; stato protagonista insieme a Marc Marquez di tante battaglie. Dispiace perderlo&rdquo;. Carl Fogarty stronca la MotoGP: "Troppo elettronica e nessuna superstar"       

Mancano ormai solo tre gare prima del ritiro del forlivese e il pap&agrave; del suo grande rivale da bambino e il Corsaro hanno commentato la notizia

MotoGP, Paolo Simoncelli e Max Biaggi sul ritiro di Andrea Dovizioso

        Nel weekend del Campionato Italiano Velocit&agrave; al Misano World Circuit Marco Simoncelli non sono mancate, come di consueto, numerose wild card e special guest internazionali. Tra queste spicca senza dubbio il nome di Harrison Voight, pilota australiano solitamente impegnato nel FIM JuniorGP con i colori del Sic58 Squadra Corse di Paolo Simoncelli, che ha preso parte alle due gare della classe Moto3 tricolore in sella ad una BeOn del team Bierreti Racing. Voight ha utilizzato il weekend per prendere confidenza con il circuito di Misano, su cui non aveva mai corso, trovandosi immediatamente a proprio agio sia con il tracciato romagnolo, sia con la Moto3 da 450cc della squadra capitanata da Giulia Stibioli, con cui si &egrave; inserito fin dai primi turni tra i protagonisti salendo anche sul podio in Gara 1. Orari TV MotoGP Silverstone: diretta su Sky, differita su TV8 Voight: &ldquo;La Moto3 da 450cc? Ottima per allenarsi&rdquo;   &ldquo;&Egrave;&nbsp;stata la mia prima volta a Misano, ma mi sono divertito molto e devo ammettere di aver trovato il paddock del CIV davvero serio e professionale&rdquo;, ci ha raccontato Harrison. &ldquo;E' stato un weekend utile anche e soprattutto in vista del prossimo round del Mondiale Junior Moto3 che si disputer&agrave; qui, a cui arriver&ograve; carico e pronto a lottare per le posizioni di vertice avendo finalmente conosciuto questo fantastico circuito&rdquo;. Una delle particolarit&agrave; della Moto3 nazionale &egrave; il motore da 450cc di derivazione crossistica, che non ha per&ograve; messo in difficolt&agrave; l'australiano: &ldquo;L'unico aspetto strano di questa Moto3 riguarda il cambio, perch&egrave; all'inizio non &egrave; semplice abituarsi ad avere solo cinque marce, ma per il resto trovo che sia un'ottima moto per allenarsi e le prestazioni non sono tanto lontane dalle classiche Moto3 che guido nel FIM JuniorGP e nella Red Bull Rookies Cup&rdquo;. MotoAmerica: Danilo Petrucci ritrova la vittoria in Gara 2 a Brainerd &ldquo;Simoncelli mi ha fatto crescere molto&rdquo;  Tra European Talent Cup e Mondiale Junior, Voight corre con i colori del team di Paolo Simoncelli ormai da tre anni: &ldquo;Gareggiare per Paolo &egrave; fantastico, lui crede in me e mi sta facendo crescere molto. Abbiamo passato dei momenti difficili, specialmente lo scorso anno per via degli infortuni, ma sto vivendo una bellissima esperienza che mi auguro possa proseguire e portare ancora pi&ugrave; in alto entrambi&rdquo;. Road Races: Davey Todd vince la "Race of Legends" ad Armoy       

Il giovane talento australiano scoperto da Paolo Simoncelli ha corso sul tracciato romagnolo come wild card in sella alla BeOn del Bierreti Racing, salendo immediatamente sul podio

CIV, grande esordio per Voight: “Adoro Misano. Simoncelli? Crede in me”

        Paolo Simoncelli never holds back, and the Le Mans weekend brought no exceptions, the Italian team boss always very clear and candid. Simoncelli: "Fellon, a senseless race"  The Sic58 Squadra Corse team boss has scolded his Moto3 riders, particularly Lorenzo Fellon, who Simoncelli thinks ran a &ldquo;senseless race&rdquo; in France. &ldquo;First things first&hellip; On Friday Fellon said that the bike &lsquo;is crap, it won&rsquo;t go!&rsquo;, words he used to justify his less than inspired performance on the bike (or inability)&rdquo;, writes Paolo in his post-race blog. Harsh words, which are followed up with more: &ldquo;On Saturday though &lsquo;the bike was amazing&rsquo;, to our puzzlement. But mathematics is not an opinion and even if we change the order in which we multiply numbers, the result does not change, this is what commutative property teaches us. On Sunday he finished 23rd.&rdquo; Simoncelli doubles down: &ldquo;On Sunday he ran a senseless race &ndash; after a decent start, he let everyone pass him. Fellon&rsquo;s been with us for two seasons but despite our advice and support, I&rsquo;m yet to see him make a pass&rdquo;. Rossi and the smartphone  Simoncelli also criticises Riccardo Rossi: &ldquo;He&rsquo;s a guy with the right numbers, he knows that the bike needs to be modified to improve it. He understands, and the same can&rsquo;t be said of all riders, but he needs to be able to focus already on Friday. This is the lifestyle of youngsters today, always on their phones, their life clouded by social media, and this has me thinking that he&rsquo;s distracted and not on the ball. Grana (his crew chief) and I are considering confiscating it over the race weekend&rdquo;. Rossi failed to score points at Le Mans due to a crash: &ldquo;He needs to get back in the race even more aggressive than before, you can&rsquo;t close the throttle and make a cautious start. A crash can&rsquo;t define your entire day&rdquo;, remarks Simoncelli. Fellon and Rossi are in for a tough time in the run up to Mugello, where they will both be tasked with making up for their recent lacklustre performances. Translated by Heather Watson What&rsquo;s it like to ride a MotoGP that&rsquo;s missing a wing? Brad Binder reveals all       

The Sic58 Squadra Corse team boss is quick to criticise his riders after a disappointing Le Mans round

Moto3, Simoncelli tough on Fellon: “He tries to justify his inability”

        Paolo Simoncelli non le manda mai dire, e nemmeno il weekend di Le Mans ha fatto eccezione al suo modo di essere chiaro, schietto e deciso. MotoGP, Valentino Rossi si prepara allo sbarco nel Metaverso Simoncelli: "Fellon, gara senza senso"  Il boss del team Sic58 Squadra Corse ha strigliato i due piloti impegnati nel Mondiale Moto3, in particolare Lorenzo Fellon, reo secondo Simoncelli di aver disputato in Francia &ldquo;una gara senza senso&rdquo;. &ldquo;Partiamo dall&rsquo; inizio, secondo Fellon il venerd&igrave; la moto &lsquo;fa schifo, non va!&rsquo;, frasi protese a giustificare il suo comportamento non azzeccato in moto (o incapacit&agrave;)&rdquo;, ha scritto Paolo nel suo consueto blog post-gara. Parole dure, a cui ne seguono altre dello stesso peso:&nbsp;&ldquo;Il sabato invece &lsquo;la moto era stupenda&rsquo;, tra le nostre perplessit&agrave;. Ma la matematica non &egrave; un'opinione, anche cambiando l&rsquo;ordine degli addendi il risultato non cambia, &egrave; ci&ograve; che insegna la propriet&agrave; commutativa. La domenica ha chiuso 23&deg;&rdquo;. Simoncelli ha rincarato la dose: &ldquo;Domenica ha fatto una gara senza senso: dopo una discreta partenza, si &egrave; lasciato sfilare da tutti. Fellon &egrave; con noi da due stagioni, malgrado i nostri consigli e il nostro supporto&nbsp;non l&rsquo;ho ancora visto fare un sorpasso&rdquo;.  Rossi e lo smartphone  Simoncelli ha criticato anche Riccardo Rossi: &ldquo;&Egrave; un ragazzo con i numeri giusti, sa che modifiche vanno fatte alla moto per migliorarla. Non &egrave; cosa da tutti, &egrave; uno che sa, ma dovrebbe riuscire a concentrarsi gi&agrave; dal venerd&igrave;. Sicuramente &egrave; lo stile di vita dei giovani d&rsquo;oggi, sempre con i telefonini in mano, con la vita appannata da questi social, che mi portano a credere che sia distratto e non sempre sul pezzo.&nbsp;Ma con Grana (il capo tecnico, ndr) stiamo valutando l&rsquo;idea di sequestrarglielo per tutto il weekend&rdquo;. Lo stesso Rossi non ha accumulato punti nella tappa di Le Mans a causa di una caduta: &ldquo;Deve rientrare (in gara, ndr) pi&ugrave; aggressivo di prima, deve mangiarsi la pista, non pu&ograve; chiudere il gas e partire cauto.&nbsp;Una scivolata non pu&ograve; essere la cifra che definisce l&rsquo;intera giornata&rdquo;, ha chiosato Simoncelli. Per Fellon e Rossi si prospettano giorni molto duri prima del prossimo appuntamento del Mugello, in cui saranno chiamati a riscattare le opache prestazioni mostrate sin qui. MotoGP, Honda prepara un terzo team per il 2023       

Il boss del team Sic58 Squadra Corse non ha lesinato critiche ai suoi piloti dopo la deludente trasferta di Le Mans

Moto3, Simoncelli duro con Fellon: “Prova a giustificare la sua incapacità”

        La prima gara della stagione per il SIC58 Squadra Corse, non &egrave; andata proprio secondo i piani. Ma del weekend in Qatar, il fondatore del team, Paolo Simoncelli, ha saputo trarne il meglio, come conoscere in modo pi&ugrave; approfondito il suo nuovo pilota Riccardo Rossi, o capire meglio il lavoro da fare con Lorenzo Fellon. Ma non solo, perch&egrave; il GP del Qatar ha portato anche ad una nuova consapevolezza: il motociclismo italiano non &egrave; finito, anzi, &egrave; in forte crescita.  Simocelli: "Manca Fausto con quel suo modo di ridere e scherzare"   &ldquo;Nell&rsquo;assurdit&agrave; di oggi da cui si deduce che l&rsquo; uomo non impara dalla storia, - ha scritto Paolo Simoncelli sul suo blog - ripartire con il Mondiale ha avuto il sapore di libert&agrave;, quella libert&agrave; che da tanto, troppo non stiamo assaporando. Il team di Fausto vince al debutto in Motogp. Vincono la loro prima gara in motogp, vincono senza di lui. Questa &egrave; la notizia che merita di aprire il nostro comunicato. Manca Fausto con quel suo modo di ridere, di scherzare. Sono contento che un pilota serio, di poche parole e aggressivo quando serve, come Bastianini, sia riuscito a trionfare dedicandogli la vittoria&rdquo;. Quindi, riferendosi al successo di Enea, ma anche a quello di Andrea Migno in Moto3 e di Celestino Vietti Ramus in Moto2: &ldquo;Sul podio delle tre categorie per tre volte, l&rsquo;inno di Mameli ha riecheggiato nel cielo del Qatar, a discapito di tutto quello che &egrave; stato detto in questi mesi sulla fine del motociclismo Italiano&rdquo;. Simoncelli: &ldquo;Non solo i rookie ad aver voglia di dimostrare&rdquo;  Ecco che poi Paolo si &egrave; concentrato sul fare un resoconto del weekend della squadra SIC58: &ldquo;Il bilancio non si pu&ograve; dire del tutto negativo - ha aggiunto -. Difficile, impegnativo ma soddisfacente sotto certi aspetti, qualcosa di buono l&rsquo;abbiamo fatto. Domenica, dopo varie riflessioni sono arrivato alla conclusione che n&egrave; Lorenzo n&egrave; Riccardo hanno ben chiaro il concetto di warm up. Immaginatevi la mia faccia quando entrambi si sono stesi un&rsquo;ora prima dalla gara!nAlla fine con Rossi abbiamo portato a casa il 12&deg; posto mentre con Fellon 0 punti, steso dal nostro amico Tatsuki che ha commesso un errore al 3&deg;giro&rdquo;. L&rsquo; anno scorso nello stesso comunicato post Qatar scrivevo: &ldquo;Siamo stati fortunati a non venir coinvolti nelle cadute degli altri, ce ne sono state parecchie, essendo i primi GP i rookie hanno voglia di dimostrare&hellip;&rdquo;. Sbagliando, avevo imputato la colpa solo alle new entry di categoria&rdquo;. Ma quindi, in vista delle prossime gare, quale sar&agrave; il lavoro da svolgere al box? &ldquo;Rossi mi ha piacevolmente sorpreso, - ha concluso Paolo - prende tutto con ironia e sono convinto che riusciremo a migliorare e toglierci delle soddisfazioni. Deve solo capire che c&rsquo;&egrave; una netta differenza tra gareggiare divertendosi e correre giocando. Fellon sa andare in moto, &egrave; un ragazzo dolce e testardo che sta affrontando un momento difficile, ha le doti giuste ma deve saper aspettare&rdquo;. Moto3, il gesto emozionante del debuttante Ivan Ortol&agrave;       

Il fondatore della squadra SIC58 ha fatto un resoconto del weekend in Qatar tra colpi di sfortuna che hanno coinvolto un suo pilota e qualche problema di troppo nel warm up

Paolo Simoncelli: “Motociclismo italiano finito? Non credo proprio!”

Nella magnifica cornice del Misano World Circuit Marco Simoncelli, davanti ad un pubblico finalmente presente non solo in maniera virtuale, il team Sic58 Squadra Corse ha tolto i veli alle moto con cui scenderanno in pista quest&#39;anno i piloti nel mondiale Moto3, nella Coppa del Mondo MotoE e nel FIM JuniorGP.  Per quanto riguarda il mondiale Moto3, a difendere gli ormai iconici colori della squadra guidata da Paolo Simoncelli saranno il francese Lorenzo Fellon, al secondo anno con la medesima compagine, e la new entry Riccardo Rossi, di ritorno nel team dopo l&#39;esperienza nel CIV PreMoto3 di inizio carriera. In MotoE sar&agrave; invece Kevin Zannoni il portacolori in sella alla Energica Ego Corsa, mentre nel FIM JuniorGP sar&agrave; nuovamente Harrison Voight, giovane promessa australiana che disputer&agrave; anche la Red Bull Rookies Cup.  MotoGP e Moto2: il Mooney VR46 Racing Team si &egrave; presentato al mondo  Simoncelli: &ldquo;Il 2021 &egrave; stato difficile, ma siamo pronti a ripartire&rdquo;     Paolo Simoncelli, da sempre molto pi&ugrave; che un semplice team manager, ha esordito ricordando Marco e ci&ograve; che rappresentava per lui il tracciato di Misano: &ldquo;Per tutti i piloti c&rsquo;&egrave; una prima volta e quella di Marco in una pista vera fu proprio qui su questo circuito nel lontano 2001. E&#39; qui che tutto ha avuto inizio, la sua prima volta su un &ldquo;circuito da grandi con le moto grosse&rdquo;. Era un bambino, fu un debutto emozionante, forse l&rsquo;unica volta che qui pot&eacute; correre spensierato&rdquo;.  &ldquo;Usciamo ammaccati da una stagione un po&rsquo; amara, iniziata con un Fellon alle prime armi che faticava e con un Tatsuki che pensavamo ci regalasse un mondiale che non &egrave; mai arrivato. &Eacute; sbocciato un nuovo Casadei e noi ne siamo stati testimoni, per poi lasciargli prendere il volo con un&rsquo;altra squadra dopo otto anni&rdquo;, ha aggiunto Paolo ripensando al 2021 prima di passare alla prossima stagione. &ldquo;E&rsquo; stato un anno di cambiamenti, di riflessioni. Abbiamo firmato nuovi contratti, ne abbiamo strappati altri e ne abbiamo rinnovato qualcuno importante, uno tra tutti quello con il mio capotecnico Marco Grana. Ed &egrave; anche la prima vera presentazione senza il mio amico Fausto Gresini&rdquo;.  &quot;Chi &egrave; rimasto &egrave; perch&eacute; crede in noi, nel nostro marchio, nella nostra filosofia di vita. Chi &egrave; arrivato &egrave; perch&eacute; vede il potenziale, perch&eacute; con noi ha saputo emozionarsi. Perch&eacute; sa che questo lavoro diventer&agrave; una passione da cui sar&agrave; impossibile separarsi. Possiamo essere una squadra, un nome, un team, un lavoro, ma soprattutto possiamo essere bizzarri, intelligenti, fervorosi o &ldquo;incazzosi&rdquo; proprio come una vera famiglia&rdquo;, conclude Simoncelli evidenziando lo spirito che continuer&agrave; a rendere unico il suo team.  Sky Motori presenta il suo 2022: tutti i campionati e gli approfondimenti 

Nella &ldquo;casa&rdquo; del compianto e mai dimenticato Marco, la squadra capitanata da Paolo Simoncelli ha svelato le livree delle moto con cui scenderanno in pista Riccardo Rossi, Lorenzo Fellon, Kevin Zannoni e Harrison Voight

Moto3, MotoE e FIM JuniorGP: il team Sic58 si presenta a Misano

Ogni volta che si parla di Marco Simoncelli, anche a distanza di dieci anni, il mondo delle due ruote (e non solo) ha un sussulto ed una scarica di emozioni difficili da descrivere. Un copione naturale andato in scena anche nella serata di ieri, quando al Cinepalace Multiplex di Riccione &egrave; andata in scena l&rsquo;anteprima nazionale di &ldquo;SIC&rdquo;, il documentario dedicato appunto al numero 58. &nbsp; Un opera di grande qualit&agrave; che ripercorre la vita di Marco tramite filmati e testimonianze di amici, collaboratori e parenti, e che punta il suo principale riflettore sulla meravigliosa stagione 2008, quando al termine di un&rsquo;annata densa di rivalit&agrave; e cambi di trama (con il famoso passaggio dalla Gilera LE a RSA di Marco) il ragazzo di Coriano riusc&igrave; a coronare il sogno di diventare campione del mondo della 250.    Pap&agrave; Paolo: &ldquo;Il film? Non &egrave; stato facile convincere mia moglie&rdquo;   Una stagione quella sopra citata che in tanti ricordano con affetto, a partire ovviamente da pap&agrave; Paolo, che non il solito spirito allegro e combattivo non &egrave; voluto mancare all&rsquo;evento. &nbsp; &ldquo;Non &egrave; stato facile convincere mia moglie (Rossella ndr) a dare l&rsquo;ok per il film -&nbsp;racconta - dato che &egrave; molto riservata, e lo stesso vale per Martina (sorella di Marco ndr): abbiamo giocato duro per arrivare all&rsquo;obiettivo. A risolvere tutto &egrave; stata la simpatia e la semplicit&agrave; di Alice Filippi (la regista ndr), che ha promesso a Rossella un bel lavoro mantenendo assolutamente la parola&rdquo;.  Suzuki: &ldquo;Emozionante conoscere nuovi frammenti della sua vita&rdquo;     &ldquo;Non &egrave; stato facile coinvolgere la fiducia di Paolo - gli fa da eco proprio Filippi, con un sorriso intriso di soddisfazione - ma &egrave; stato un piacere. Sin da piccola ho vissuto il mondo dei motori, sia grazie a mio padre che mio fratello, e di conseguenza la passione ha coinvolto anche a me&rdquo;. &nbsp; Alice racconta cosa pi&ugrave; l&rsquo;ha colpita del SIC, che anche in questo caso &egrave; riuscito a catturare le attenzioni di una persona senza nemmeno conoscerla. &nbsp; &ldquo;Marco aveva sin da bimbo il sogno di diventare campione del mondo, e come tutti ha affrontato degli ostacoli, che ha superato anche circondandosi di persone che gli volevano bene. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere Marco, ma avendo conosciuto Paolo sento in qualche modo di averlo fatto&rdquo;. &nbsp; Tanti gli ospiti presenti, ovviamente in primis legati al mondo delle due ruote. Da Nicol&ograve; Bulega a Mattia Pasini, da Guido Meda a Mauro Sanchini, fino a Tatsuki Suzuki, che con i colori del team SIC58 ha corso sino alla scorsa stagione. &nbsp; &ldquo;E&rsquo; un film davvero emozionante - ha commentato il giapponese dopo la proiezione - dato che mi ha permesso di conoscere nuovi frammenti della vita di Marco. Avendo passato cinque anni insieme a Paolo per me Marco &egrave; una persona davvero importante, della quale &egrave; un piacere sapere tutto. Mi sono goduto ogni momento del film, davvero bello&rdquo;.  SIC, Paolo Simoncelli: &quot;Un film emozionante, ne vale la pena&quot; 

Nella serata di ieri &egrave; andata in scena l&#39;anteprima nazionale del nuovo documentario sulla vita di Marco Simoncelli. Pap&agrave; Paolo: &quot;Non &egrave; stato facile convincere mia moglie, ma &egrave; un grande lavoro&quot;

Marco Simoncelli rivive in &quot;SIC&quot;: emoziona l&#39;anteprima del film

In una giornata milanese con un tiepido sole autunnale si &egrave; svolta l&rsquo;anteprima di SIC, il documentario Sky Originale sul pilota Marco Simoncelli (qui il trailer), la cui scomparsa risale ormai a dieci anni fa. Diretto da Alice Filippi, viene fatto un ritratto umano e sportivo di Marco, quel ragazzo di Coriano che &egrave; rimasto indimenticato nel mondo del motociclismo e nel cuore di moltissimi appassionati, di cui vengono riportate la simpatia, le difficolt&agrave; ma anche la gioia di aver realizzato il suo sogno pi&ugrave; grande.  Il dietro le quinte iniziale   All&rsquo;evento non poteva non essere presente, in rappresentanza della famiglia, il &quot;babbo&quot; Paolo Simoncelli, che ha ammesso: &ldquo;Avevamo gi&agrave; ricevuto altre proposte, di fare qualcosa su Marco, poi si &egrave; presentata questa ragazza (riferito alla regista Alice Filippi, ndr). Allora ho cominciato a martellare un po&#39; la mamma (Rossella, la moglie) che Marco era diventato una leggenda, abbiamo anche fondato una Fondazione non potevamo nasconderci. Dovevamo alimentare questa leggenda per tenere Marco vivo&rdquo;. Cos&igrave; &egrave; ruscito ad avere l&rsquo;ok e i lavori per questo documentario sono cominciati: &ldquo;Queste persone mi hanno trasmesso tanta energia e voglia di fare questo film, siamo riusciti a superare lo scoglio della mamma. Le &egrave; piaciuto tanto. Per me che ho rischiato il divorzio &egrave; andata bene&rdquo;.    Come mai hai accettato questa proposta?  &ldquo;La mamma vorrebbe tenere Marco tutto per s&eacute;, non far uscire niente dalla famiglia. &Egrave; stato un confronto abbastanza duro. Poi alla fine sia Roberta (Trovato)&nbsp;sia Alice (Filippi) con anche la loro dolcezza, ci hanno trasmesso un po&rsquo; di serenit&agrave; e l&rsquo;idea che avrebbero voluto fare un bel lavoro&rdquo;.  Come descrivi questo documentario?  &ldquo;Per me &egrave; emozionante, perch&eacute; l&rsquo;ho vissuto. Una cosa che mi &egrave; tornata alla mente &egrave; stato il momento brutto, quello in cui Marco &egrave; andato in crisi, perch&eacute; non me lo ricordavo cos&igrave; profondo, ma effettivamente lo era stato&quot;.  Quando Marco aveva pensato addirittura di smettere, in 250.  &ldquo;&Egrave; stato un momento che io e la mamma abbiamo faticato a gestire perch&eacute; per i figli quello che dicono i genitori non conta nulla. Allora abbiamo dovuto trovare, attraverso Malabrocca (Sanzio Raffaelli, suo meccanico) e Aligi Deganello (il capotecnico), queste persone che ci hanno aiutato a superarlo, perch&eacute; lui si fidava di loro. Le stesse cose che dicevamo noi dette da altri avevano un altro effetto. Comunque la forza che ha dimostrato &egrave; stata veramente impressionante, perch&eacute; Marco era uno che attorno a s&eacute; voleva tranquillit&agrave;, serenit&agrave; e quando partiva da casa per le gare doveva sapere che tutti stavamo bene: il babbo, la mamma, la sorella, la nonna. A quel punto diventava davvero incredibilmente forte&quot;.    Perch&eacute; le persone dovrebbero vedere questo film?  &ldquo;Gli appassionati per rinfrescarsi un po&rsquo; la memoria. Poi dato che sar&agrave; al cinema, anche le persone che non lo conoscevano, quelle che non l&rsquo;hanno vissuto da vicino e che ne hanno solo sentito parlare, e anche i bambini. Vengo fermato da genitori che dicono ai figli: &ldquo;Ma lo sai chi &egrave; quello? &Egrave; il babbo di Simoncelli&rdquo;. Magari se portano questi bambini al cinema capiscono chi era questo ragazzo. Poi &egrave; un bel film. Io penso che ne valga la pena&rdquo;.  L&rsquo;intervista integrale vi aspetta in edicola la prossima settimana, sul numero 51 di Motosprint.  110 anni della FMI: tra i premiati, Valentino Rossi e Tony Cairoli 

Il pap&agrave; del compianto Marco, all&rsquo;anteprima del documentario, ha raccontato la forza mostrata dal figlio e ha spiegato quali sono i motivi per cui andare al cinema

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