Mentre prepara le casse, pronte alla spedizione del materiale da un paddock all&rsquo;altro, Manuel Puccetti ricorda quanta strada ha dovuto macinare per arrivare a essere uno dei team manager pi&ugrave; apprezzati in Superbike.  Il muletto, per lui, non aveva segreti. Da giovane, il ragazzo di Reggio Emilia lo manovrava cos&igrave; bene da farlo sembrare un&rsquo;estensione meccanica delle sue braccia e gambe. Il titolare della cooperativa di trasporti lo teneva d&rsquo;occhio, cos&igrave; decise di promuoverlo. Lui, soddisfatto ma non appagato, durante la pausa pranzo, si sedeva sui bancali e udiva le moto rombare sulla strada statale adiacente al magazzino presso cui lavorava.  Due e quattro tempi, gli piacevano tutte. Sino alla decisione: &quot;Voglio dedicarmi soltanto alle gare di moto&quot;. Naturale e inevitabile. I problemi in casa aumentavano, Puccetti era cambiato, aveva le idee chiare e la sana follia di provarci: &quot;Finiti gli studi, cominciai a guadagnarmi da vivere - racconta Manuel - in primis come facchino, poi diventai magazziniere. Dall&rsquo;indicibile sforzo fisico iniziale, saltai sul carrello a leve, quello che tutti chiamano muletto. Il passo successivo avvenne con la promozione a responsabile, gestivo 50 dipendenti a soltanto 21 anni. Capii di essere in grado di gestire persone e organizzare indipendentemente il lavoro, mentre iniziarono i bisticci con mia madre. A un certo punto, lei ebbe un esaurimento: il mio licenziamento da una grande azienda e con ottimi stipendi fissi la mandarono in collera, per&ograve; io volevo andare alle corse di moto. Anzi, io volevo fare le corse di moto, con una struttura tutta mia&quot;.&nbsp;  Cosa&nbsp;ti ha spinto a cominciare?  &quot;La passione, perch&eacute; senza soldi in tasca avevo tutto da perdere. Partire da zero, o meglio, da sotto zero, fu davvero difficile. Comprai un furgoncino usato, tutto marcio, con i buchi della ruggine ovunque. Fu necessario, e doveroso, dargli almeno una mano di vernice, creando alcuni posti-letto all&rsquo;interno. Ehm, diciamo che buttare sul pavimento qualche materasso rappresent&ograve; il mio primo motorhome per andare alle gare&quot;.  La pista ti attirava molto.  &quot;Tantissimo. Alcune persone che mi volevano bene mi aiutarono, quindi partimmo per l&rsquo;avventura, direi pionieristica, del Team Puccetti. I primi campionati disputati dal sottoscritto erano quelli del Motoestate, mi vengono in mente le notti trascorse a stare sveglio, perch&eacute; non c&rsquo;erano abbastanza materassi disponibili. Ci coricavamo l&rsquo;uno sopra l&rsquo;altro, come fanno i coccodrilli... Il mattino era sempre piuttosto severo: dalle finestre - sprovviste di tende - arrivava un sole feroce, che significava l&rsquo;inizio della giornata di gare&quot;.  Di competizioni ne hai vissute.  &quot;Le cose iniziarono a diventare serie con le prime partecipazioni al CIV. Quei dieci anni furono la palestra da manager. Grazie alla Federazione, agli sponsor e con l&rsquo;aiuto della Kawasaki, aprimmo nel 2013 il Team Italia, lanciando ragazzi come Alessandro Zaccone, Franco Morbidelli, Axel Bassani, Marco Faccani e tanti altri che poi sono diventati bravi piloti. Noi del team eravamo sempre pi&ugrave; seri, professionali e... professionisti. Nell&rsquo;Europeo raccogliemmo le prime soddisfazioni con il Morbido nella Stock 600, vincendo due gare, ma la luce pi&ugrave; importante, quella che ha trasformato la notte in giorno stava per entrare in squadra e sventolava la&nbsp;bandiera turca&quot;.    Kenan&nbsp;Sofuoglu ti ha cambiato la vita.  &quot;Sofuoglu ha trasformato il Team Puccetti da buono a pluricampione. Lui ha creduto in me e per noi &egrave; stato un bel salto di qualit&agrave;, una soddisfazione massima. Kenan approd&ograve; in seno alla squadra con un triplo successo mondiale in tasca e la voglia di ripetersi. Infatti, nel 2015 vincemmo il titolo Supersport con la Ninja ZX-6R, aggiudicandoci cinque gare e ottenendo altri quattro podi, battendo la Honda di PJ Jacobsen e anche Lorenzo Zanetti su MV Agusta. L&rsquo;anno successivo, il 2016, bissammo l&rsquo;impresa. Sei affermazioni e tre podi ci consegnarono il primo posto in campionato, mettendoci alle spalle Julies Cluzel&quot;.  Eri pronto per la Superbike.  &quot;S&igrave;, perci&ograve; ci provai. Randy Krummenacher fu il pilota con cui debuttammo nel 2017 in SBK, preparando una ZX-10RR e rendendo la struttura sempre pi&ugrave; grande e coinvolta nelle attivit&agrave; del paddock. Dopo Randy si sono alternati vari piloti, sino all&rsquo;arrivo di un altro turco, silenzioso ma esplosivo e talentuoso&quot;.&nbsp;  Grazie a Toprak Razgatlioglu hai conosciuto il sapore della vittoria anche in Superbike.  &quot;Salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio &egrave; sempre bello, entusiasmante e speciale. Se in Supersport gi&agrave; avevo assaporato tante volte quella fantastica emozione, nella Superbike ho dovuto attendere un po&rsquo;, ma non troppo: Razgatlioglu &egrave; andato forte subito con la nostra Ninja, cogliendo nel 2018 i primi podi per lui e per il Team Puccetti. Nel 2019, da felicissimo, sono andato al settimo Cielo. La squadra &egrave; diventata ufficialmente Turkish Puccetti e Toprak ha ottenuto ottimi risultati da podio, ma non soltanto. Le due affermazioni in Francia non mi hanno lasciato dubbi: il turco &egrave; il talento pi&ugrave; interessante di tutto il paddock Superbike&quot;.  Razga&nbsp;&egrave; partito. Quanto ci guadagna Yamaha e quanto ci perdono gli altri?  &quot;La Yamaha ha formulato una proposta allettante a Toprak. Iwata avr&agrave; il miglior talento delle derivate assieme a Michael Van der Mark: loro due rappresentano il futuro della specialit&agrave;. Ecco perch&eacute; ho grande stima per le mosse Yamaha. Spero che Razga si adatti in fretta alla R1, dopo anni in Kawasaki avr&agrave; bisogno di tempo. Vedremo. Spingeremo, ovviamente, per i nostri piloti ma faremo il tifo pure per lui&quot;.  SBK: salto di qualit&agrave; per Razgatlioglu con Yamaha? I lettori approvano  I tuoi piloti sono quasi tutti nuovi: a parte il confermato Lucas Mahias, in Supersport hai anche Philipp &Ouml;ttl e Can &Ouml;nc&uuml; in Supersport, e Xavi For&eacute;s in Superbike.  &quot;In Supersport voglio conquistare il titolo mondiale. Mahias pu&ograve; farcela, &Ouml;ttl &egrave; una scommessa che ritengo vincente. Abbiamo programmato molti test per loro, sono piloti forti e dotati di tante caratteristiche tecniche e agonistiche di primo piano. In Superbike abbiamo preso For&eacute;s, un pilota che vuole fortemente dimostrare di meritare il Mondiale. Sono convinto che Xavi abbia tutto per giocarsi podi e Top 5 spesso, e allora questo &egrave; l&rsquo;obiettivo che ora ci prefiggiamo. Ovviamente, se arriva anche di pi&ugrave;, meglio per lui e per noi&nbsp;(sorride)&quot;.  Perch&eacute; quello di Puccetti &egrave; l&rsquo;unico team indipendente veramente competitivo in SBK?  &quot;La Kawasaki ci tratta bene, la nostra Ninja &egrave; gemella di quella ufficiale, e ne siamo onorati. La mia squadra &egrave; composta da uomini seri e professionisti, io investo molto nelle risorse umane, ho cercato e preso gente di prim&rsquo;ordine. E poi il pilota, abbiamo gi&agrave; detto quanto Razga sia stato importante e determinante. Quando un team mette tutto bene insieme, il pacchetto finale fa la differenza&quot;.  Cosa&nbsp;suggeriresti alla Superbike per crescere ulteriormente?  &quot;Sarebbe bella una doppia manche della Supersport 600, una il sabato pomeriggio e una la domenica. Inoltre, essendo romantico, sogno di tornare alla storica e stupenda Superpole. Troppo bello e affascinante il giro secco, teneva &shy;attaccati ai teleschermi tutti gli addetti ai lavori. Per quanto riguarda il calendario, penso che vada bene, peccato soltanto per l&rsquo;uscita di Laguna Seca. Comunque, potrebbe tornare nel 2021, con tante altre novit&agrave;&quot;.  Ti capita&nbsp;mai di guardarti indietro?  &quot;Rivedo il giovane Manuel che dormiva in tenda e faceva cose pazzesche per essere alle gare. Partire fu dura, anche perch&eacute; non si usava internet come oggi. Era difficile reperire i contatti, prenotare le piste, tenere la comunicazione. Eravamo in pochi. Attualmente, invece, abbiamo 25 persone fisse che lavorano al progetto, tutte in giro per il Mondo. Imballare le casse che partono e viaggiano per ogni continente &egrave; impegnativo. Chi avrebbe immaginato di viaggiare cos&igrave; tanto, chi avrebbe pensato di poter parlare (un po&rsquo;) di turco? Come dicono Kenan e Toprak: &lsquo;tamam&rsquo;, cio&egrave;, va bene. Io preferisco dire &lsquo;iyi ki dodu&rsquo;. Che significa? Buona fortuna!&quot;.  Il team Puccetti pronto a partire con Fores, Mahias, Oettl e Oncu 

Dai weekend dormendo in tenda ai titoli mondiali, il manager emiliano &egrave; diventato un punto di riferimento della SBK. E dopo i trionfi con Sofuoglu e Razgatlioglu, ora scommette su &Ouml;nc&uuml;

Esclusiva, Puccetti: &ldquo;Ho vinto, ma non dimentico gli inizi&rdquo;

&Egrave; proprio bello il team Puccetti, perch&eacute; ogni appartenente allo staff sorride e si vede che non sia mera recita. La squadra di Manuel &egrave; sempre pi&ugrave; numerosa, infatti, il palco del Motor Bike Expo risultava quasi quasi strettino.  Per forza, direte voi: c&rsquo;erano almeno 50 persone e ben quattro moto! B&egrave;, cinquanta no, ma quasi. E le moto, s&igrave;, erano quattro. Una Ninja ZX-10RR consegnata da poco a Xavi Fores: &ldquo;Sono felice di tornare in SBK, specialmente perch&eacute; lo faccio con il team Puccetti&rdquo; ha detto lo spagnolo, che gi&agrave; pregusta i primi test prestagionali. Tre 600, le ZX-6R, con cui Lucas Mahias, Philipp Oettl e Can Oncu si misureranno nella giungla insidiosa della Supersport. Ognuno di loro potr&agrave; far bene e, tradotto in soldoni, significa vincere il titolo.  Mahias ed Oettl iniziano il 2020 da Valencia  Manuel, che se la cava benone anche nelle vesti di presentatore, ha ringraziato e salutato tutti: &ldquo;Ogni volta dico che dovremmo ridurre l&rsquo;organico - ha scherzato - invece, siamo sempre pi&ugrave; numerosi. Meglio cos&igrave;, vuol dire che il progetto cresce. Nel 2020 vogliamo fare bene, anzi, anche meglio degli altri anni&rdquo;.  Giusto il tempo di congedarsi e poi ripartire: le prove di Portimao sono dietro l&rsquo;angolo e poi, tutti in Australia: da Phillip Island la stagione del team Puccetti avr&agrave; veramente una nuova alba. 

La squadra di Manuel schiera quattro Kawasaki, con l&rsquo;obiettivo top five in Superbike e titolo in 600

Il team Puccetti pronto a partire con Fores, Mahias, Oettl e Oncu

Il team Puccetti non si recher&agrave; a Jerez, ma &egrave; appena tornato da Valencia. Al Ricardo Tormo hanno girato i piloti Supersport della formazione emiliana Kawasaki, traendo spunti interessanti per l&rsquo;inizio della stagione.  Lucas Mahias, reduce dall&rsquo;infortunio rimediato nel round finale della MotoE proprio sulla stessa pista, ha messo alla prova il dito martoriato; il francese &egrave; riuscito a girare con la sua Ninja ZX-6R, ripristinando il feeling desiderato in sella, senza patire dolori o fastidi.  Lucas, campione del mondo della 600 nel 2017 su Yamaha, &egrave; stato capace di vincere due gare dello scorso campionato, a Magny-Cours e a Losail. Per lui, la verdona non ha segreti: &ldquo;Mi sono ristabilito bene dopo l&rsquo;infortunio di fine anno - ha detto Mahias a fine test - perci&ograve;, sono molto soddisfatto. Il lavoro con il team &egrave; stato proficuo, abbiamo sfruttato pienamente i due giorni a nostra disposizione. Adesso sono pronto per Portimao&rdquo;.  Philipp Oettl, volto nuovo nella categoria, &egrave; atteso al varco. Dopo stagioni nel Motomondiale, il tedesco si sta ambientando bene nella sua nuova realt&agrave;: &ldquo;Miglioro in sella e nel lavoro con la squadra - le parole del figlio d&rsquo;arte di Peter - e sto pure imparando l&rsquo;italiano. Voglio affrontare bene la stagione 2020, importante per la mia carriera di pilota&rdquo;.  Il team Puccetti pronto a partire con Fores, Mahias, Oettl e Oncu 

I portacolori del team Kawasaki Puccetti reduci da una due giorni al Ricardo Tormo, prima di partire per Portimao

Mahias ed Oettl iniziano il 2020 da Valencia

La nostra intervista esclusiva con il team manager che il prossimo anno schierer&agrave; Fores nel mondiale Superbike

EICMA Live, Puccetti: "Un anno di risultati da sogno" - VIDEO

Il team manager che il prossimo anno schierer&agrave; Fores nel mondiale Superbike &egrave; passato allo stand di Motosprint a EICMA. Il nostro Mirko Colombi lo ha intervistato in esclusiva.  &quot;Siamo reduci da una stagione memorabile per il team, abbiamo fatto 14 podi in Superbike che per un team satellite vuol dire qualcosa di importante, e abbiamo fatto 6 podi in Supersport, riuscendo anche a vincere... &egrave; stato un grandissimo anno per noi.  &quot;Come squadra privata abbiamo quasi un decimo del budget delle squadre ufficiali e riuscire a vincere &egrave; una bella soddisfazione...  &quot;Toprak Razgatlioglu? E&#39; bello averlo portato dal primo giorno di scuola a vincere nella massima categoria...&nbsp; rimarr&agrave; sempre un nostro pilota con il massimo supporto che potremo dargli...&quot;  Per ascoltare tutta l&rsquo;intervista, guarda il nostro video esclusivo!   

EICMA Live, Puccetti: &quot;Un anno di risultati da sogno&quot;

        Ha trascorso una stagione nel British Superbike in sella ad una Honda, Xavi Fores, e non &egrave; andata affatto male: ha conquistato una pole position e quattro podi. Ma ora &egrave; pronto per fare il suo rientro al mondiale Superbike. &nbsp;&ldquo;Sono molto felice di ritornare nella classe regina e di farlo con il Kawasaki Puccetti Racing Team&rdquo;, ha dichiarato il pilota spagnolo. &ldquo;Manuel (Puccetti, ndr) e Kawasaki hanno dato vita a un team molto competitivo nelle ultime stagioni ed &egrave; stato molto facile arrivare ad un accordo. La moto &egrave; ottima e penso che riuscir&ograve; ad adattarmi presto con il mio stile di guida: questo &egrave; il motivo per cui ho spinto tanto per chiudere l'accordo con Manuel&rdquo;, aggiunge Fores. Lo spagnolo &egrave; impaziente di cominciare i primi test. &ldquo;Non vedo l'ora di salire in sella e di iniziare a lavorare per il prossimo anno in modo da arrivare pronti al primo round in programma in Australia con un bel pacchetto e in ottima forma. Ringrazio Kawasaki Europe per il grande sostegno e ovviamente ringrazio anche Manuel per la sua fiducia nei miei confronti", ha detto Fores, che nel team Puccetti prender&agrave; il posto di Toprak Razgatlioglu. &nbsp;&nbsp; Il 34enne Fores ha accumulato esperienza in vari campionati e ha ottenuto buoni risultati anche nel mondiale Superbike portando a casa sei podi, tre prime file e un giro veloce, senza dimenticare i 33 giri in cui &egrave; stato in testa nell&rsquo;arco della sua carriera. LA CARRIERA - Fores ha debuttato nel mondiale Superbike nel 2011 a bordo di una BMW a Imola andando a punti in Gara 2. Due anni dopo &egrave; tornato in pista nel round di casa a Jerez, dove ha chiuso al nono posto in Gara 1 dopo la miglior qualifica in Superpole che in gara lo ha visto scattare dall&rsquo;ottava casella. Nel 2015 Fores ha avuto la possibilit&agrave; di mostrare tutto il suo valore conquistando un&rsquo;eccezionale prima fila a Losail e arrivando sempre tra i primi dieci assicurandosi un posto in griglia nel 2016.&nbsp;&nbsp; Con il passaggio al Barni Racing Team ha ottenuto grandi risultati e un podio sotto la pioggia torrenziale in occasione di Gara 2 sull&rsquo;EuroSpeedway Lausitz. Nel 2017 per la prima volta si &egrave; trovato in testa, in Gara 2 a Phillip Island, anche se poi non &egrave; riuscito a concretizzare il podio. Ha chiuso comunque la stagione con un ottimo settimo posto e nel 2018 ha siglato &nbsp;tre podi nelle prime cinque gare oltre ad essere stato al comando per diversi giri nel round di casa sulla pista di Aragon in Gara 2. Da quel momento a fine stagione &egrave; arrivato tra i primi tre in altre due occasioni andando a vincere il premio come miglior pilota indipendente.&nbsp; IL PILOTA PERFETTO - Manuel Puccetti &egrave; felice dell&rsquo;arrivo di Fores per la stagione 2020. &ldquo;Il nostro obiettivo &egrave; vincere, provandoci sempre; non &egrave; facile ma ci proveremo di nuovo l&rsquo;anno prossimo. Penso che possiamo fare una bella stagione con Xavi dato che siamo sicuri che sar&agrave; molto veloce con la nostra Kawasaki&ldquo;, ha dichiarato Puccetti. &ldquo;Il pacchetto che ha avuto Toprak nel 2019 dimostra il livello della nostra moto. Xavi &egrave; molto veloce, si adatta perfettamente a tutte le condizioni e credo che sia il pilota perfetto per noi. Penso che con l'esperienza che ha si possa adattare molto velocemente e abbiamo gi&agrave; in programma molti test. Al momento &egrave; difficile dire se riuscir&agrave; ad essere veloce come lo &egrave; stato Toprak nel 2019, ma dopo due o tre round sar&agrave; molto competitivo. Credo che sar&agrave; entusiasta del nostro pacchetto&rdquo;, ha concluso Puccetti.       

&ldquo;Non vedo l'ora di salire in sella e di iniziare a lavorare per il prossimo anno per arrivare pronti al primo round&rdquo;, annuncia Fores, che avr&agrave; una nuova moto e un nuovo team &nbsp;&nbsp;

E’ ufficiale: Fores in Superbike con Puccetti

Che il team Puccetti stesse corteggiando Sandro Cortese era una notizia gi&agrave; nota, che vi avevamo gi&agrave; anticipato. Adesso per&ograve; sembra che il binomio sia diventato effettivo.&nbsp;Manca solo l&#39;ufficialit&agrave; ma&nbsp;il pilota tedesco avrebbe raggiunto un accordo con il team di Manuel Puccetti per disputare la stagione 2020 in sella alla Kawasaki.  Un bel colpo di mercato per il team Puccetti, che dopo aver siglato l&rsquo;accordo con Phillip Oettl per il&nbsp; mondiale Supersport (leggi qui), adesso si sarebbe assicurato un altro pilota proveniente dal Motomondiale: Cortese, infatti, ha vinto il titolo della Moto3 nel 2012 e si &egrave; aggiudicato il mondiale Supersport nel 2018.  Quest&rsquo;anno Cortese ha disputato la stagione di debutto nel mondiale Superbike, in sella alla Yamaha del team GRT, condividendo il box con Marco Melandri, ed &egrave; attualmente undecimo in classifica di campionato, con un sesto posto a Jerez come miglior risultato. 

La notizia per il momento &egrave; soltanto ufficiosa ma&nbsp;il pilota tedesco avrebbe gi&agrave; firmato

SBK: Cortese vicino all&#39;accordo con Puccetti

        La notizia &egrave; ufficiale e arriva ad una gara dal termine del campionato del mondo 2019: il prossimo anno il team Kawasaki Puccetti schierer&agrave; per la seconda stagione consecutiva Lucas Mahias, e a dividere il box con il campione del mondo della Supersport 2017 ci sar&agrave; Philipp Oettl. Attualmente in Moto2 dopo aver militato per diverse stagioni in Moto3, dove ha conquistato anche una vittoria - al GP di Francia - il ventitreenne tedesco affronter&agrave; dunque una nuova sfida e chiss&agrave; che non riesca a replicare i risultati raggiunti da Sandro Cortese dalla stagione 2018 dopo l&rsquo;arrivo dalla Moto2. Oettl nel 2020 avr&agrave; molti record da battere, dato che nessun pilota tedesco &egrave; mai riuscito a vincere su una Kawasaki. &ldquo;Sono molto felice di annunciare che sar&ograve; con il Puccetti Racing per la stagione 2020 del mondiale Supersport. Sono molto motivato per questo nuovo capitolo nella mia carriera&rdquo;, &egrave; il messaggio lanciato da Philipp Oettl attraverso il suo profilo social, e accompagnato dalla foto che pubblichiamo in apertura. GLI OBIETTIVI - &ldquo;&Egrave; davvero un piacere poter proseguire la nostra esperienza nel WorldSSP con Lucas anche per il 2020. &Egrave; uno dei piloti migliori di sempre nella classe intermedia e il mio team ripone molte speranze in lui per conquistare il titolo mondiale&rdquo;, ha dichiarato il Team Manager Manuel Puccetti. &ldquo;Diamo il nostro caloroso benvenuto a Philipp Oettl, 23enne che arriva dal campionato Moto2 e dopo molti anni in Moto3. Philipp &egrave; un pilota giovane e veloce, penso che in poco tempo si trover&agrave; a suo agio con la nostra moto e faremo del nostro meglio per aiutarlo a crescere con la nostra Supersport Ninja&rdquo;. IN LOTTA PER IL TITOLO - &ldquo;Abbiamo avuto un paio di stagioni difficili nel WorldSSP ma il nostro Kawasaki Puccetti Racing Team ha sempre lavorato duro per cercare di vincere&rdquo;, ha aggiunto Steve Guttridge, Kawasaki Europe Racing Manager. &ldquo;Siamo molto contenti di rimanere a far parte di questa categoria anche nel 2020 e di accogliere e dare il benvenuto a Philipp Oettl. Abbiamo notato un costante miglioramento da parte di Lucas in questa prima stagione grazie al tanto lavoro che ha fatto su se stesso per adattarsi alle caratteristiche della Ninja ZX-6R. La sua vittoria a Magny Cours ha confermato che &egrave; pronto a lottare di nuovo per il titolo l'anno prossimo insieme al suo nuovo compagno di squadra&rdquo;.&nbsp;&nbsp; Lucas Mahias &egrave; andato bene negli ultimi round; da Misano &egrave; sempre salito sul podio e insieme ad altri due piloti, ha concluso sempre in zona punti, vincendo la gara di casa a Magny Cours. Restando nel suo team attuale, l&rsquo;anno prossimo avr&agrave; ancora maggiori opportunit&agrave; di andare a caccia del titolo mondiale.       

Nuova sfida per il pilota tedesco, che affiancher&agrave; Lucas Mahias. &ldquo;Philipp &egrave; un pilota giovane e veloce, penso che in poco tempo si trover&agrave; a suo agio con la nostra moto&rdquo;, annuncia Manuel Puccetti

Philipp Oettl dalla Moto2 in Supersport con Puccetti

        &nbsp;&ldquo;Siamo felici di annunciare la nostra collaborazione con Umatex&rdquo;, dichiara Manuel Puccetti, proprietario del team Kawasaki Puccetti Racing, che si prepara ad affrontare una nuova stagione del Mondiale Superbike e Supersport. &ldquo;Per noi ha un&rsquo;importanza strategica, dal momento in cui un numero sempre maggiore di componenti viene usato nella produzione di componenti di auto e moto per le propriet&agrave; uniche dei loro materiali&rdquo;, ha aggiunto Puccetti. IL CARBONIO NELLE MOTO - Con sede a Mosca, l&rsquo;azienda russa Umatex Rosatom &egrave; uno dei produttori pi&ugrave; importanti di carbonio e fibre di carbonio, materiale usato ampiamente nell&rsquo;ambito motoristico per costruire componenti di automobili e moto. &nbsp;&ldquo;Il consumo annuale di fibre di carbonio per un costruttore di moto &egrave; di circa 600 tonnellate&rdquo;, afferma Andrey Ignatiev, direttore delle vendite dell&rsquo;azienda. &ldquo;Crediamo che collaborare con il team Kawasaki Puccetti Racing ci aiuti a promuovere i nostri prodotti tra i costruttori internazionali di moto e porti Umatex nel mercato globale&rdquo;, conclude Alexander Tyunin, amministratore delegato di Umatex.&nbsp;       

"Siamo felici di annunciare la nostra collaborazione con Umatex. Per noi ha un'importanza strategica", dice Manuel Puccetti

SBK: partner russo per il team Puccetti

        Fra le novit&agrave; del mondiale &nbsp;Supersport 2018, il cambio di casacca di Lucas Mahias: il transalpino ha firmato con Kawasaki Puccetti Racing per la prossima stagione.  Mahias si lascia dunque alle spalle la Yamaha e si prepara ad affrontare una nuova sfida con una squadra stabile. Campione mondiale della Supersport nel 2017, Mahias ha avuto una stagione turbolenta nel difendere la sua corona, ma ha continuato a mostrare tenacia nella lotta per le prime posizioni. Con 15 podi e cinque vittorie nella classe, &egrave; stato raramente fuori dalla top 5 nelle scorse due stagioni. &nbsp; NUOVE MOTIVAZIONI - &ldquo;Sono molto felice di far parte del team Kawasaki Puccetti Racing&rdquo;, ha detto Mahias. &ldquo;Dopo aver passato molti anni con lo stesso costruttore, avevo bisogno di nuove motivazioni e non potevo finire in un posto migliore, considerando che sia Kawasaki sia il team Puccetti hanno molta voglia di vincere il titolo.  &ldquo;Durante i test di Jerez, mi &egrave; stato ricordato delle mie battaglie con Sofuoglu ed ora che guido la Ninja ZX-6R capisco perch&eacute; Kenan fosse cos&igrave; competitivo. La moto gi&agrave; va bene, ma dobbiamo lavorare ancora su alcune cose. Non vedo l&rsquo;ora di tornare in pista a Jerez ed a Portimao per continuare a portare avanti il lavoro e poter arrivare pronti a Phillip Island&rdquo;. Vincitore del titolo nel 2015 e nel 2016, il team Puccetti ha molta esperienza nel campionato mondiale Supersport e sar&agrave; un grande supporto per Mahias. OKUBO RIMANE - Hikari Okubo rester&agrave; con la stessa squadra anche quest&rsquo;anno. Il giapponese continua a migliorare il proprio ritmo e salire fino ai primi dieci. &ldquo;Sono davvero felice di essere con Kawasaki Puccetti Racing anche nel 2019. La stagione scorsa non &egrave; stata facile per me, ma mi ha permesso di acquisire esperienza ed imparare qualcosa in pi&ugrave; sulla moto e sui miei avversari, quindi sono ottimista per l&rsquo;anno prossimo&rdquo;, ha detto Okubo. &ldquo;L&rsquo;obiettivo &egrave; di essere davanti ogni fine settimana e so che non &egrave; un&rsquo;utopia. Sicuramente non sar&agrave; facile, ma so di poter contare sul team Puccetti e su uno staff di professionisti. Sono molto motivato e voglio dare il meglio ad ogni gara. Ringrazio Kawasaki, gli sponsor e tutta la squadra&rdquo;.       

"Dopo aver passato molti anni con lo stesso costruttore, avevo bisogno di nuove motivazioni e non potevo finire in un posto migliore", dice il pilota transalpino

Supersport: Mahias con il team Puccetti

        Kenan Sofuoglu, il cinque volte campione del mondo della Supersport, ha dichiarato la sua intenzione di ritirarsi dalle corse. Ma non basta: a rendere pi&ugrave; &ldquo;doloroso&rdquo; l&rsquo;annuncio, &egrave; il fatto che il pilota turco disputer&agrave; ancora una gara prima di appendere il casco al chiodo. E correr&agrave; il round di casa per la sua squadra, il Team Puccetti, sul circuito di Imola, festeggiando il suo ventesimo anniversario di corse.&nbsp; Nel corso di questa stagione, il pilota della Kawasaki Puccetti Racing aveva gi&agrave; espresso pi&ugrave; volte la possibilit&agrave; di un ritiro in seguito al terribile incidente subito in Australia, che gli ha causato problemi fisici e ha aggravato quelli riportati nell'incidente a Magny Cours lo scorso anno. Dall'11 al 13 maggio Kenan Sofuoglu sar&agrave; dunque in pista per l'ultima volta nella sua carriera a Imola. Sofuoglu: &ldquo;Lascio, ma non sono triste&rdquo; - &ldquo;Salir&ograve; in sella per l&rsquo;ultima volta questo fine settimana, celebrando l&rsquo;anniversario dei miei vent&rsquo;anni da pilota&rdquo;, annuncia Kenan Sofuoglu. &ldquo;Andando incontro al desiderio del mio Presidente, mi ritirer&ograve; dopo un ultimo appuntamento in pista, che dedicher&ograve; al Kawasaki Puccetti Racing Team, ai miei fan e a tutte le persone che mi hanno supportato mentre vincevo questi titoli e a cui sono molto grato&rdquo;, continua il pilota turco. &ldquo;Gli incidenti degli ultimi mesi hanno spaventato molto la mia famiglia e anche il nostro Presidente, per questo motivo ho deciso di ritirarmi dalle corse prima del previsto. Non posso dire di essere triste perch&eacute; ci sono gi&agrave; alcuni piloti turchi che sto allenando alle gare e che porteranno avanti la nostra bandiera. Vent&rsquo;anni fa ho iniziato la mia carriera agonistica con l'obiettivo di correre nel campionato mondiale. Abbiamo vinto cinque titoli mondiali. Per il team Puccetti e per i miei fans sar&ograve; in pista un&rsquo;ultima volta il 12 e 13 maggio&rdquo;, conclude Kenan Sofuoglu. Un 2017 sfortunato - Lo scorso anno Kenan Sofuoglu ha dovuto fare i conti con numerosi infortuni, a partire dalla ferita alla mano destra in allenamento poco prima dell'inizio della stagione, che lo ha costretto a saltare i primi due weekend di gara. In seguito, anche il ritorno in sella &egrave; stato difficile per il pilota turco, che &egrave; stato costretto a lasciare la pista ad Aragon mentre lottava per la vittoria, ed &egrave; riuscito ad ottenere cinque vittorie e un secondo posto prima di essere protagonista di un drammatico incidente sul circuito francese di Magny Cours, che lo ha lasciato con una frattura dell'osso dell&rsquo;anca. Il cinque volte campione del mondo ha preso parte all&rsquo;ultimo round della stagione 2017, nonostante fosse passato meno di un mese da un incidente che normalmente richiederebbe un tempo di recupero di dodici settimane, ed &egrave; riuscito a dare il meglio di s&eacute;, ottenendo un ottimo terzo posto, che per&ograve; non &egrave; stato sufficiente a garantire il titolo del campionato.&nbsp; L&rsquo;addio alle gare - A causa di questi continui infortuni, il pilota turco ha deciso insieme alla sua famiglia di terminare la sua carriera prima di quanto previsto, lasciando la Supersport con alle spalle cinque titoli mondiali e quarantacinque vittorie complessive.&nbsp; Kenan Sofuoglu ha preso questa difficile decisione senza rimpianti, dimostrandosi un vero combattente sia nella vita che in pista, e ha espresso l&rsquo;intenzione di concentrarsi sulla sua scuola di motociclismo, dedicandosi all&rsquo;allenamento di giovani piloti turchi che stanno gi&agrave; mostrando il loro talento sulla scena internazionale. Puccetti: &ldquo;Con Sofuoglu siamo cresciuti&rdquo; - &ldquo;Siamo molto dispiaciuti di perdere un talento come Kenan nella squadra, ma comprendiamo e rispettiamo la sua decisione&rdquo;, ha affermato Manuel Puccetti, Team Principal della squadra italiana. &ldquo;Per noi &egrave; stata una fortuna poter lavorare con uno tra i piloti pi&ugrave; professionali e pi&ugrave; forti della Supersport, &egrave; stato un onore averlo nella squadra. Vorremmo ringraziarlo perch&eacute; siamo cresciuti molto grazie a lui e alla sua collaborazione, siamo riusciti a creare in Kawasaki un gruppo fantastico che ci permetter&agrave; di continuare a lavorare insieme in futuro&rdquo;, ha continuato Manuel Puccetti. &nbsp; &ldquo;Kenan &egrave; attualmente il manager del nostro pilota in Superbike e in futuro probabilmente il nostro team potr&agrave; contare su altri talenti dalla sua scuola e sull&rsquo;appoggio della Federazione motociclistica turca, ma nonostante questo &egrave; difficile dire addio alla carriera da pilota di Kenan: non dimenticher&ograve; mai la sensazione di quando abbiamo vinto il nostro primo titolo a Magny Cours e tutti i migliori momenti delle nostre stagioni insieme&rdquo;, ha concluso Puccetti. La scuola di Sofuoglu - Tra i giovani talenti appartenenti alla scuola del pilota turco merita attenzione Toprak Razgatlioglu, che ha debuttato quest&rsquo;anno nel campionato mondiale Superbike a bordo della Kawasaki ZX-10RR con il team Puccetti Racing e che potr&agrave; contare sul pieno appoggio del pluricampione, che dopo l&rsquo;addio di Imola continuer&agrave; a lavorare a fianco del suo team. &nbsp;       

Dopo gli ultimi infortuni il cinque volte iridato del mondiale Supersport ha deciso di lasciare le corse. La sua ultima gara sar&agrave; questo weekend sul circuito del Santerno: 'Lascio, ma non sono triste', dice il pilota turco

Sofuoglu: 'Corro a Imola e mi ritiro'

        A due settimane dall&rsquo;inizio del mondiale Superbike, Manuel Puccetti ha presentato ufficialmente la sua squadra, che parla prevalentemente turco: della compagine fanno parte infatti il cinque volte iridato in Supersport Kenan Sofuoglu e il suo pupillo Toprak Razgatlioglu, campione europeo della 600 nel 2015 e vicecampione continentale in carica della Superstock 1000. Con loro, anche il giapponese Hikari Okubo, per la prima volta in sella ad una Kawasaki. PUNTA DI DIAMANTE - In Superbike Puccetti schierer&agrave; un solo pilota: l&rsquo;esordiente Toprak Razgatlioglu. Il 21enne ha subito preso confidenza con il passaggio di cilindrata nell&rsquo;ultimo test a Portimao. In Supersport ci saranno invece Kenan Sofuoglu, attuale vice-iridato nonostante un infortunio all&rsquo;inizio della scorsa stagione e Hikari Okubo. &nbsp;&ldquo;Ci tengo a ringraziare tutti gli sponsor, la squadra e gli addetti ai lavori che hanno partecipato alla serata e che hanno contribuito a rendere unico l&rsquo;evento&rdquo;, ha detto Manuel Puccetti. &ldquo;Ora non ci resta davvero che iniziare la stagione. Il primo round di Phillip Island &egrave; prossimo e noi non vediamo l&rsquo;ora di partire! Un grazie ancora a tutti per il grande affetto e il grande supporto dato alla squadra&rdquo;.       

La struttura guidata da Manuel Puccetti schierer&agrave; Toprak Razgatlioglu nel mondiale Superbike,   Kenan Sofuoglu e Hikari Okubo in Supersport

SBK: il team Puccetti parla turco (e giapponese)

        &ldquo;Sono molto contento di annunciare finalmente la squadra con cui  correr&ograve; il prossimo anno. Grazie a Ferry Schoenmakers e Manuel Puccetti  guider&ograve; una Kawasaki ZX-6R", dice Anthony West. Dopo un paio d&rsquo;anni di corse promettenti, Anthony West e l&rsquo;EAB Racing  Team affronteranno infatti insieme la prossima stagione del mondiale Supersport.  L&rsquo;obiettivo per West &egrave; quello di vincere sulla Kawasaki ZX-6R &ndash; del  Puccetti Racing &ndash; almeno come ha fatto a Jerez de la Frontera nel 2017  quando ha concluso la gara del mondiale Supersport al terzo posto con il  team Puccetti Kawasaki.&nbsp; Una nuova sfida - "Come si pu&ograve; immaginare sono entusiasta di questa nuova sfida con il  mio nuovo team che ho creato io, con quattro meccanici e una moto che  conosco e con cui so di poter vincere", annuncia West. "Spero di far crescere la mia  squadra in futuro, ma in questo momento sono concentrato sul vincere le  gare nella prossima stagione nel World Supersport. Un grazie enorme a  tutti gli sponsor che sono gi&agrave; impegnati per il 2018!&rdquo;  Aspettative elevate - Grazie al supporto di EAB, F&uuml;sport, Putoline Oil, Green Tea X50,   Rivamoto e molti altri, la motivazione, la determinazione e la dedizione   sono alte sia per West sia per il team manager Ferry Schoenmakers in   vista del 2018. "Siamo molto felici di lavorare ancora con Anthony. &Egrave; un ragazzo  eccezionale e sa come guidare una moto veloce, come gli abbiamo visto  fare a Jerez quest'anno e in molte altre gare in passato", spiega il team manager Ferry Schoenmakers. "Desidero  inoltre ringraziare Manuel Puccetti per il suo sostegno grazie al quale  abbiamo realizzato questo progetto nel World Supersport. Al momento &egrave;  difficile fare previsioni perch&eacute; ci sono tanti bravi piloti nella lista,  ma speriamo il prossimo anno di poter lottare almeno per il podio&rdquo;. La carriera - Nato il 17 luglio del 1981 a Maryborough, Australia, West ha iniziato la  sua carriera sulla scena mondiale nel 1998 e ha corso in quasi tutti i  campionati del mondo, tra cui le classi 500, MotoGP e World Superbike.  Nel 2003 ha vinto il Gran Premio al TT Circuit Assen, in Olanda, nella  classe 250 e nel 2014 ha vinto in Moto2 sullo stesso tracciato. Con il  suo spirito combattivo, &egrave; uno dei piloti pi&ugrave; popolari del World  Supersport.  &nbsp;  &nbsp;       

"Sono entusiasta di questa nuova sfida con il mio nuovo team che ho creato io, con quattro meccanici e una moto che conosco e con cui so di poter vincere", dice l'australiano

Supersport: West sulla Kawasaki di Puccetti

        &ldquo;Sono molto contento di essermi unito al Kawasaki Puccetti Racing team  per la prossima stagione,&rdquo; dichiara Hikari Okubo, che attualmente corre nel team Honda. Il 24enne giapponese partecipato all&rsquo;All Japan Road Racing Championships e  all&rsquo;Asia Dream Cup nel 2012 prima di fare il suo debutto sulla scena  mondiale. L'OBIETTIVO DI VINCERE - &ldquo;Il mio sogno &egrave; quello di  diventare il primo pilota giapponese a vincere il World Supersport! Il  mio obiettivo &egrave; vincere, e so che questo significa che ho bisogno di  crescere come pilota e diventare pi&ugrave; competitivo.  "Non ho mai guidato  prima la Kawasaki, ma sono sicuro che imparer&ograve; presto e che posso fare  una grande stagione&rdquo;, dice Okubo. UN GRANDE POTENZIALE - "Siamo contenti di aver potuto annunciare il nostro team Supersport per  il prossimo anno", ha aggiunto Manuel Puccetti, il manager dell'omonimo team. "Hikari &egrave; un pilota che ha mostrato un grande  potenziale in diverse occasioni e il suo arrivo &ndash; dopo aver confermato  con noi Kenan Sofuoglu &ndash; rafforzer&agrave; sicuramente il nostro team 2018. Gli  forniremo il nostro miglior supporto e l&rsquo;esperienza per mostrare tutto  il suo talento&rdquo;.       

"l mio sogno &egrave; quello di diventare il primo pilota giapponese a vincere il mondiale Supersport", dice Hikari Okubo, che passer&agrave; dalla Honda alla Kawasaki

SS: Okubo con Puccetti nel 2018

Leon Haslam si sta facendo desiderare: il pilota inglese, infatti, costituisce la prima opzione per il team privato Kawasaki Puccetti Racing, ma non ha ancora sciolto le sue riserve. A renderlo noto &egrave; il sito tedesco Speedweek.com.  DNA RACING - Figlio d&#39;arte, ovvero del pilota del Motomondiale Ron &#39;Rocket&#39; Haslam, Leon ha disputato otto stagioni complete nel mondiale Superbike, e nel 2010 &egrave; stato vice-campione. Il pilota britannico ha sempre avuto un certo interesse per il campionato e ha partecipato come wildcard round di Donington Park, assicurandosi un podio in Gara1. &ldquo;Nei mesi scorsi ho fatto tutto il possibile per avere Leon nel nostro team&rdquo;, ha dichiarato al sito tedesco il team manager del Puccetti Racing, Manuel Puccetti. &ldquo;Ma non ha ancora preso una decisione, dato che ha avuto un&rsquo;estate molto impegnativa. Ad agosto ha avuto abbastanza tempo per pensare e sa che ho bisogno di chiudere i miei programmi alla fine del mese&quot;.  UNO STEP IN AVANTI - La&nbsp; prima opzione di Puccetti per la prossima stagione &ndash; quando schierer&agrave; due piloti in pista &ndash; sarebbe costituita dall&rsquo;attuale pilota della STK1000 Toprak Razgatlioglu e Haslam. &quot;So che Leon vuole tornare nel Campionato del Mondo, ma vuole essere sicuro di avere una moto vincente&quot;, ha aggiunto Manuel Puccetti. &quot;Faremo del nostro meglio per dargli una moto al miglior livello possibile. Il secondo posto a Donington Park ha dimostrato che siamo in grado di lavorare insieme e con il nuovo regolamento per la prossima stagione siamo sicuri di poter fare un altro step in avanti&rdquo;. 

&quot;Ad agosto ha avuto abbastanza tempo per pensare e sa che ho bisogno di chiudere i miei programmi alla fine del mese&quot;, dice Manuel Puccetti, che aspetta una conferma dall&#39;inglese

SBK: Puccetti punta su Haslam

        Il Kawasaki Puccetti Racing si schiera in tutte le quattro classi del mondiale Superbike e la squadra ha una quindi una conoscenza molto approfondita delle differenze tra tutte le moto. &nbsp;&ldquo;Prima di tutto si vedono le parti del telaio, poich&eacute; abbiamo un  forcellone standard sulla moto della STK1000 di Toprak e uno Kalex su  quella del SBK, che &egrave; vicino ad un elemento di fabbrica", spiega Andrew Pitt, capo del team di Randy Krummenacher, in un'intervista con WorldSBK.com. "&Egrave; anche  possibile vedere le forcelle Showa, abbiamo la sospensione di fabbrica  sulla moto del WorldSBK rispetto al materiale originale della moto della  STK1000&rdquo;. &nbsp; LE PRESTAZIONI - Pitt prosegue poi con le prestazioni della moto: &ldquo;Per quanto riguarda le  prestazioni del motore e la velocit&agrave; massima, non c'&egrave; molta differenza. Le moto che lasciano la fabbrica sono ad un livello molto alto e vedrete  che quelle della STK1000 in esposizione sono fondamentalmente  Superbike. Per quanto riguarda il motore, si pu&ograve; esprimere di pi&ugrave; la  Superbike, non deve fare chilometri, ma la velocit&agrave; massima &egrave; quasi la  stessa. Forse per regolare la potenza la moto del &nbsp;WorldSBK &egrave; pi&ugrave; docile  e pi&ugrave; facile da gestire. &Egrave; qui che entra l'elettronica, nelle  Superbike, ma non nelle moto STK1000&rdquo;. &nbsp; L'ELETTRONICA -&nbsp; &ldquo;Entrambe hanno le stesse caratteristiche elettroniche, in  termini di freno motore, di trazione e di controllo delle ruote, ma  sulla moto della STK1000 &egrave; un sistema pi&ugrave; primitivo, anche se proviene  dalle lezioni apprese sulla SBK", spiega ancora Andrew Pitt. "Inoltre, questo si basa sul costo. Ci  sono alcuni aspetti che puoi modificare, si usa il sistema che puoi  acquistare dai concessionari Kawasaki, ma nel WorldSBK c&rsquo;&egrave; quello della  Magneti Marelli che Kawasaki ha sviluppato. &Egrave; un sistema molto pi&ugrave;  raffinato ed &egrave; stato progettato per rendere pi&ugrave; durature le gomme e per  girare con gli stessi tempi per pi&ugrave; giri&rdquo;.       

"Per quanto riguarda le prestazioni del motore e la velocit&agrave; massima, non c'&egrave; molta differenza. Le moto che lasciano la fabbrica sono ad un livello molto alto", spiega Andrew Pitt

SBK: Puccetti spiega la differenza con la STK1000

        Il cinque volte campione del mondo  del mondo della Supersport Kenan Sofuoglu ha rinnovato il suo contratto per la stagione 2018 con il team Kawasaki Puccetti Racing. Il pilota turco detiene  il record dei titoli mondiali vinti ed &egrave; un pilota Kawasaki dal 2012: con il Kawasaki Kawasaki Puccetti Racing team &egrave; in squadra dal 2015. &nbsp; Dei suoi cinque titoli, ben tre Sofuoglu li ha conquistati in sella alla Ninja ZX-6R, e i suoi successi pi&ugrave; recenti li ha  ottenuti proprio con il team italiano.  BUON FEELING - &ldquo;Innanzitutto vorrei ringraziare Kawasaki&rdquo;, ha detto Sofuoglu.  &ldquo;Mi  vedono come il loro pilota. Da parte mia, ho un   buon feeling con Kawasaki, specialmente con il Racing Manager per   l'Europa, Steve Guttridge. &Egrave; una delle persone migliori con cui abbia   mai lavorato nella mia carriera.  "La squadra di Kawasaki Puccetti Racing &egrave;   un'altra ragione per cui vorrei continuare, perch&eacute; mi piace molto e   stanno facendo un ottimo lavoro. Mi costruiscono una moto pronta per   vincere", ha aggiunto Sofuoglu. "Tutte queste ragioni sono state perfettamente allineate per   permettermi di continuare a correre e godere delle corse. La moto ci d&agrave;   quello di cui abbiamo bisogno per vincere le gare e si &egrave; dimostrata al   livello pi&ugrave; alto. Adesso sfruttiamo il 100% della moto. Con tutte  queste  cose, sono felice di correre nuovamente con questo pacchetto&rdquo;.  &nbsp; LA RIMONTA - Sofuoglu ha iniziato questa stagione in ritardo, dopo aver dovuto  saltare i primi due appuntamenti stagionali a causa di un infortunio  rimediato in allenamento durante la pre-stagione e nel suo primo round,  ad Aragon, ha concluso con zero punti. Da quel momento il turco ha vinto  le tre gare successive ed &egrave; ora secondo in campionato. &nbsp; Sofuoglu ha passato la maggior parte del tempo della sua lunga carriera  internazionale nel mondiale Supersport, dove ha un record  impressionante; qui ha ottenuto 81 podi in 120 gare e ne ha vinte 41. Ha  conquistato 32 pole position, ma ancora pi&ugrave; considerevole &egrave; il fatto  che ha iniziato 97 delle 120 gare dalla prima fila. &Egrave; stato campione nel  2007 e nel 2010, prima di ottenere i titoli con Kawasaki nel 2012, 2015  e 2016. &nbsp; &nbsp;       

"La moto ci d&agrave; quello di cui abbiamo bisogno per vincere le gare e si &egrave; dimostrata al livello pi&ugrave; alto", dice il cinque volte iridato

SSP, Sofuoglu confermato con Puccetti

         "Se devo essere  completamente onesto, non sto ancora pensando al  campionato", dichiara Kenan Sofuoglu dopo aver vinto la terza gara consecutiva: il turco del team Puccetti, infatti, ha nuovamente   ottenuto il massimo dei punti nella gara di domenica del mondiale Supersport a Donington. Sofuoglu ha ottenuto la vittoria partendo dalla pole, in Gran Bretagna,   e ha tagliato il traguardo con +2.45s di vantaggio sul secondo   classificato Lucas Mahias (GRT Yamaha Official WorldSSP Team). Il   francese continua ad avere prestazioni costanti ed &egrave; cos&igrave; ancora il   leader della classifica con 30 punti, ma ora &egrave; inseguito pi&ugrave; da vicino   dal pilota del Kawasaki Puccetti Racing. Il pluricampione del mondo dichiara che il suo obiettivo   immediato &egrave; quello di tornare a stare costantemente nei primi posti. OBIETTIVO: VINCERE - "Il mio  obiettivo &egrave; quello di continuare a vincere le gare,  perch&eacute; quando ho  dovuto saltare i primi due round ho pensato che non  sarebbe stato un  grosso problema non essere pi&ugrave; campione, ma che fosse  pi&ugrave; importante  vincere quante pi&ugrave; gare possibili", aggiunge Sofuoglu, che non ha partecipato ai primi due round dell&rsquo;anno a causa di un  infortunio rimediato in allenamento ed &egrave; scivolato nella gara di Aragon,  il terzo round. Da allora ha lottato fino ad arrivare a occupare la  seconda posizione nella classifica iridata, dopo le vittorie di Assen,  Imola e Donington Park. &nbsp; "Continuo a lavorare sodo e non sono  stressato per le gare, continuo a spingere. Oggi sono molto felice  perch&eacute; sono stato di nuovo veloce&rdquo;, conclude il cinque volte iridato.        

"Non sto ancora pensando al campionato. Il mio obiettivo &egrave; quello di continuare a vincere le gare", dice il pluricampione del mondo del team Puccetti dopo la terza vittoria consecutiva

SSP Donington, Sofuoglu: "Non penso ancora al campionato"

        &ldquo;La sorpresa pi&ugrave; grande &egrave; stata finora l'elettronica qui nel WorldSBK,&rdquo; ha dichiarato Randy Krummenacher, che oggi corre nel mondiale Superbike con il team Kawasaki Puccetti Racing e che aveva  concluso la scorsa stagione in terza piazza nel mondiale Supersport. &nbsp; Finora Krummenacher ha ottenuto quattro punti e sta affrontando  ogni round con l&rsquo;obiettivo di maturare esperienza e imparare bene a  guidare la moto Superbike. In sella alla potente ZX-10RR, il tedesco sta lavorando per capire la potenza e  l&rsquo;elettronica che sono piuttosto diverse rispetto alla ZX-6R che guidava  nella scorsa stagione. &nbsp; PRIMI PASSI - &ldquo;Devo dire che sono molto contento finora della  stagione in SBK, non vorrei tornare nel WorldSSP mi sto davvero  divertendo", ha dichiarato il pilota tedesco. "Ho faticato un po&rsquo; in Thailandia e ad Aragon, sto prendendo  le misure con la SBK. Il test ad Aragon &egrave; andato molto bene, quindi sono  sicuro che possiamo essere di nuovo nella top ten ad Assen&rdquo;. &nbsp; &ldquo;Non ho mai avuto l&rsquo;assistenza elettronica  quindi mi devo abituare, ma mi piace veramente, e questo &egrave; di sicuro la  differenza pi&ugrave; grande, cos&igrave; come la potenza", ha aggiunto Krummenacher. "I miei obiettivi sono molto  chiari, vorrei essere il pi&ugrave; vicino possibile alla top ten e questo  l&rsquo;ho dimostrato in Australia. Da allora ho imparato molto, ma anche  faticato un po&rsquo;&rdquo;. Entusiasta per il resto della stagione, Krummenacher ha anche  novit&agrave; nella sua vita personale: &ldquo;Diventer&ograve; pap&agrave; a luglio e sono molto  felice, non vedo l'ora. Sar&agrave; una grande stagione in ogni caso&rdquo;.       

"In Supersport non ho mai avuto l'assistenza elettronica quindi mi devo abituare. E' la differenza pi&ugrave; grande, insieme alla potenza", dice il pilota del team Puccetti Kawasaki

SBK, Krummenacher: "La sorpresa più grande è l'elettronica"

         Leon Haslam si sta preparando per il suo ritorno al mondiale Superbike, anche se soltanto come wild card al  round che si terr&agrave; a Donington Park, dal 26 al 28 maggio. L'inglese si schierer&agrave; con il  Kawasaki Puccetti Racing.&nbsp; L&rsquo;ultima apparizione del 33enne nel mondiale Superbike risale all&rsquo;ultimo round  dello scorso anno, a Losail, dove si era assicurato una top 5 in Gara2  al Gaerne Qatar Round. Con oltre 200 gare alle spalle nel campionato  mondiale delle derivate di serie, Haslam sar&agrave; certamente uno dei piloti  da tenere d&rsquo;occhio in questo appuntamento. &nbsp; UN BUON PACCHETTO - Haslam ha gi&agrave; svolto qualche test con il team all&rsquo;inizio dell&rsquo;anno ed &egrave;  fiducioso di avere un buon pacchetto sul&nbsp; tracciato di  Donington Park. &ldquo;Sono cos&igrave; felice di poter correre nel mio round di casa  del World Superbike con il Puccetti Racing Team", ha detto Leon Haslam. "A gennaio avevamo  svolto un buon test in Portogallo e i tempi erano veloci. Sono  entusiasta di poter di nuovo correre con quel pacchetto. Voglio  ringrazire il team Puccetti e Kawasaki per l&rsquo;opportunit&agrave; e spero di fare  grandi cose davanti al pubblico di casa&rdquo;. &nbsp;        

Il dominatore del primo round del BSB torner&agrave; nel mondiale Superbike nelle gare di Donington in sella alla Kawasaki del team Puccetti

94 risultati per 'puccetti'

Esclusiva, Puccetti: “Ho vinto, ma non dimentico gli inizi”