La frattura tra Valentino Rossi e Marc Marquez, nata dopo i fatti della stagione 2015, non &egrave; ancora sanata e continua a portare strascichi. L&rsquo;ultimo riguarda Alex, fratello dell&rsquo;otto volte iridato.  L&rsquo;episodio riguarda la stagione 2019, quando Alex Marquez correva ancora in Moto2 e le sirene della MotoGP iniziavano a farsi insistenti, a tal punto che il Petronas SRT di Razlan Razali decise di ingaggiare lo spagnolo per l&rsquo;anno seguente. Secondo quanto emerso, l&rsquo;accordo fu bloccato dalla stessa Yamaha, pur di impedire a un membro della famiglia Marquez di salire in sella a una M1.  Calendario MotoGP 2024  Alex Marquez e Yamaha: parla Razlan Razali   A raccontare il retroscena &egrave; lo stesso due volte campione del Mondo in un documentario trasmesso da DAZN, intitolato &ldquo;Alex&rdquo;. &nbsp;&quot;Era il mio quinto anno in Moto2 ed ero criticato per questo, infatti erano anni che volevo passare in MotoGP &ndash; le parole di Alex Marquez &ndash; e cos&igrave;, a met&agrave; anno, precisamente a Brno, mi fu proposto di fare un anno in Moto2 e credo due stagioni in classe regina, con la Yamaha marchiata Petronas. In quel momento Fabio Quartararo con la stessa moto era nelle posizioni di vertice, in lotta con Marc, ed era una moto che mi piaceva. Pensavo che fosse adatta al mio stile di guida, ma la storia non funzion&ograve; per alcuni motivi&rdquo;.  Una vicenda confermata dalle parole dello stesso Razali: &quot;Ero il team principal della squadra, nel 2019 avevamo una moto in Moto2, ma la Dorna ci diede un altro posto per la stagione 2020. Alex mi piaceva ed era nella mia lista dei candidati. Al termine di una serie di colloqui riservati, tra cui quello decisivo che avvenne nel motorhome di Marquez, decidemmo di farlo stare con noi per un anno in Moto2 e nel 2021, quando Fabio sarebbe passato al team ufficiale, Alex sarebbe salito in top class&quot;.  Nel corso dell&rsquo;intervista proposta nel documentario, sempre Razali ha mostrato una foto a riprova dell&rsquo;accordo: &quot;Vedete? Ho una foto che lo dimostra. Successe nell&#39;agosto 2019, alle 10 di sera. Dissi ai vertici di Iwata che volevo ingaggiare Alex per la Moto2 e poi per la MotoGP, ma mi fu detto che nessun membro della famiglia Marquez poteva entrare in Yamaha e io chiesi: &lsquo;Perch&eacute;? Questa &egrave; la mia squadra&rsquo;. &Egrave; stato a causa di Marc e di quello che &egrave; successo nel 2015. &Egrave; diventata una questione personale per loro&quot;.    MotoGP, arriva Trackhouse  Yamaha, Alex Marquez e Razlan Razali   Vicenda confermata dallo stesso Marc Marquez: &quot;Il contratto fu firmato nel nostro motorhome, nel 2019, a Brno. Razlan, coraggioso e onesto, apprezzava ci&ograve; che Alex era come pilota senza nemmeno pensare che questo potesse dare fastidio al lato blu. Per quanto ne so, quando il suo nome &egrave; arrivato nel box Yamaha, hanno posto il veto. Pi&ugrave; che una rivalit&agrave; con Rossi, ho sempre avuto una rivalit&agrave; con la Yamaha. Io e Lin Jarvis non ci siamo mai parlati molto. &Egrave; triste che questo accada nel paddock, perch&eacute; bisogna differenziare le cose&rdquo;.  Alex Marquez debutt&ograve; poi in MotoGP nel 2020, con i colori Repsol-Honda.  Jorge Lorenzo: &quot;MotoGP 2024? Scommetto su Marc Marquez&quot; 

A raccontare il retroscena &egrave; stato Razlan Razali, ex team principal Petronas SRT: &quot;Avevo ingaggiato lo spagnolo, ma la Casa di Iwata ferm&ograve; tutto&quot;

&quot;No ai Marquez in Yamaha&quot;: Alex vittima di un veto nel 2019

        Si sono conclusi i tre giorni di Shakedown e il paddock si prepara per l&rsquo;entrata in scena dei protagonisti del motomondiale il 10 &ndash; 12 febbraio &nbsp;per le prove ufficiali a Sepang. Tra le tante novit&agrave; di questo 2023 una di queste &egrave; il &ldquo;nuovo&rdquo; team satellite Aprilia RNF. Quest&rsquo;ultimo passa da usare una moto Yamaha a scegliere, visti i risultati, il prototipo di Noale. Razlan Razali, proprietario del team, spiega come si sta evolvendo la convivenza con la casa italiana. "Quest'anno sar&agrave; diverso anche per me. Soprattutto il rapporto con Aprilia. La comunicazione tra Massimo Rivola, Paolo Bonora e i nostri ragazzi &egrave; fantastica. Non c'&egrave; alcuna barriera tra noi e loro, come invece c'era con il produttore giapponese. Sappiamo esattamente con chi stiamo dialogando. Stiamo parlando direttamente con i ragazzi del motore, con i responsabili dell'aerodinamica, ci dicono esattamente cosa si sta facendo. Quindi la trasparenza &egrave; fantastica. Inoltre mi hanno appena detto che quando allestiamo il box qui, non vogliono muri tra le due squadre&rdquo; Dichiara a Crash.net.  Razlan: &ldquo;Ci vogliono davanti ai loro piloti&rdquo;  Le aspettative sono alte e le dichiarazioni di Razali puntano l&rsquo;asticella del team RNF sempre pi&ugrave; su. Fino ad ora sembra che l&rsquo;ambiente di lavoro tra loro e la casa madre sia ottimo. &ldquo;I miei ragazzi sono andati a Noale a dicembre per fare &ldquo;scuola&rdquo;, su come lavorare sulla RS-GP, e hanno partecipato una cena di Natale organizzata da Massimo.&nbsp;&Egrave; fantastico.&nbsp;Rende tutto molto pi&ugrave; piacevole e non vediamo davvero l'ora che arrivi quest'anno. L'obiettivo &egrave; molto chiaro.&nbsp;Vogliono vederci, dove possibile, davanti ai ragazzi della fabbrica.&nbsp;Non lo ottieni da altre fabbriche. Perch&eacute; in fin dei conti, se i nostri piloti fanno bene, hanno la concreta possibilit&agrave; di entrare nel team ufficiale.&nbsp;Questa &egrave; la realt&agrave;.&nbsp;Onestamente credo e sono fiducioso che se i nostri piloti faranno bene, che si tratti di Miguel o Raul, penso che il team ufficiale esaminer&agrave; le opzioni per dare loro tutto ci&ograve; che possono in termini di nuove parti." Un Razali contento e spensierato riguardo questa grande novit&agrave; nel team, cio&egrave; l&rsquo;entrata di Aprilia. Basta quindi solo aspettare l&rsquo;inizio della stagione per vedere se queste aspettative sono reali o &egrave; stata solo euforia del momento.  &nbsp;       

Pochi giorni prima dei test ufficiali il team principal RNF racconta com&rsquo;&egrave; la vita nel team satellite Aprilia

MotoGP Aprilia RNF, Razali: “Tra noi e il team ufficiale niente muri, letteralmente”

        Non &egrave; un periodo facile per Razlan Razali, team principal di WithU Yamaha RNF, compagine che fino al 2021 era sponsorizzata Petronas. La struttura che fa capo al manager malese si ritrova a dover fronteggiare l'addio anticipato di Andrea Dovizioso, che saluter&agrave; la MotoGP al GP San Marino lasciando il posto al tester Cal Crutchlow. Marc Marquez: "Ecco cosa penso di Valentino Rossi"&nbsp; Prima Rossi, poi Dovizioso   La squadra di Razali si ritrova cos&igrave; a rivivere una situazione gi&agrave; vissuta 12 mesi fa con Valentino Rossi, che aveva salutato la top class al termine della scorsa stagione proprio con i colori dell'ex Yamaha Petronas. Una situazione che Razali ha commentato cos&igrave;: "Dopo il ritiro di Rossi e ora quello di Dovizioso, c&rsquo;&egrave; stata la percezione comune che eravamo un team per piloti destinati alla pensione - ha commentato con un filo di ironia il malese a Crash.net - per quanto riguarda Dovizioso, abbiamo visto la volont&agrave; di ritirarsi comparire sul suo viso a poco a poco, notavamo la sua frustrazione e la sua delusione". Fuori Dovi, dentro Cal  "Ero presente in molte riunioni con lui, con i giapponesi, con Yamaha e cercava in ogni modo di migliorare. Cercava di confrontare i suoi dati con quelli di Fabio, e poi con Darryn e Frankie. Dal suo viso si nota chiaramente che non &egrave; un uomo felice e abbiamo esaurito le parole di incoraggiamento. Speravamo finisse la stagione, ma immagino fosse troppo per lui. Rispettiamo questa decisione perch&eacute; l&rsquo;ultima cosa da fare &egrave; forzare un pilota a correre&ldquo;, ha proseguito il team principal RNF.&nbsp; Una decisione irrevocabile, quella di Dovizioso, che ha richiesto contromisure urgenti: &ldquo;L&rsquo;ultima cosa che volevamo era ripetere la situazione dello scorso anno. Siamo contenti della presenza di Cal per tutte e sei le gare. Gli ho mandato un messaggio e mi ha risposto che &egrave; in forma e ha fatto pi&ugrave; test rispetto allo scorso anno&rdquo;, la conclusione di Razali. MotoGP, Jorge Lorenzo: "Valentino Rossi ti faceva sentire piccolo"&nbsp;       

Il manager malese ha commentato con ironia le vicissitudini incontrate dal suo team dal 2021 in poi&nbsp;

MotoGP, Razali: “Con Rossi e Dovizioso, sembravamo un team di pensionati”

        Non &egrave; stato un Day 1 positivo quello di Le Mans per Andrea Dovizioso, che oltretutto deve fare i conti anche il &ldquo;fuoco amico&rdquo;. Il Team Principal del team RNF Razlan Razali infatti ha infatti accusato il suo pilota di essere troppo ingegnere e poco pilota, ma la cosa non sembra toccare particolarmente il forlivese.&nbsp;&ldquo;In questo momento le parole di Razali - commenta Andrea - non sono un problema per me, e non mi fanno effetto. Ho un ottimo rapporto con lui, anche se non conosce bene il paddock, quindi non sa comportarsi in certe situazioni. Gi&agrave; negli anni passati ha fatto dichiarazioni strane, ma non &egrave; un problema, sono concentrato sull&rsquo;essere pi&ugrave; competitivo. Non &egrave; dentro la parte tecnica, come normale che sia. Stiamo parlando del nulla. Quando persone che conoscono i dettagli commentono dimostrano di avere dei limiti, ma non mi interessa&rdquo;.&nbsp;Oggi il traffico in pista non &egrave; mancato, ed altri piloti hanno parlato di cattivo esempio per i giovani della Moto3. Che ne pensi? &ldquo;Non &egrave; questione dei piloti della Moto3, che sono bravi da soli a fare disastri, ma certamente dobbiamo fare meglio. Un errore in moto ci pu&ograve; stare, perch&eacute; fatichi a vedere certe cose, ma alcuni vedono e non si preoccupano di essere in mezzo. Questo non va bene, &egrave; una questione di rispetto e maturit&agrave;. In queste situazioni i piloti veloci si lamentano di pi&ugrave; perch&eacute; vorrebbero la pista solo per loro, cosa che non pu&ograve; esistere. L&rsquo;importante &egrave; guardarsi una volta di pi&ugrave; dietro, e farsi da parte: sarebbe meglio all&rsquo;interno, anche se la maggior parte dei piloti si mette all&rsquo;esterno, cosa che condiziona chi sta arrivando&rdquo;. MotoGP, Bagnaia: "Rallentano sempre gli stessi, sta diventando ridicolo" Dovizioso: "Ci hanno proposto le penalit&agrave; della Moto3, ma non &egrave; la soluzione giusta"  Cosa si pu&ograve; fare per rimediare? &ldquo;Ci &egrave; stato proposto di inserire le penalit&agrave; della Moto3, ma non &egrave; la cosa pi&ugrave; giusta, perch&eacute; subentrerebbero tante dinamiche che andrebbero gestite solo in pista. Ovviamente se i problemi continuano &egrave; giusto fare qualcosa, anche perch&eacute; spesso finch&eacute; non prendi delle contromisure ognuno si fa gli affari proprio. Alcuni piloti danno poca importanza agli altri&rdquo;.&nbsp;Parlando di futuro, hai gi&agrave; pensato ad un ruolo in questo mondo che non sia quello del pilota? &ldquo;Avendo vent&rsquo;anni di esperienza non rispondo come vorrei (ride ndr). Al momento non vedo cose che mi interessano pi&ugrave; di tanto, ma nella vita le cose possono sempre cambiare. Ora sono concentrato sul migliorare in sella&rdquo;. GP Francia, Quartararo: &ldquo;Penso che in MotoGP ci debbano essere pene pi&ugrave; severe&rdquo;       

Andrea commenta: "E' una brava persona, ma in certe situazioni non sa comportarsi. Traffico? Serve pi&agrave; rispetto"

Dovizioso: “Razali? Già negli anni passati ha fatto dichiarazioni strane”

        Secondo quanto riportato da Marca,&nbsp;l'attuale team clienti della Yamaha sarebbe vicina ad accordarsi con l'Aprilia, in forte ascesa in questa stagione e decisa ad ampliare il progetto tecnico. L'addio di Suzuki ha acceso definitivamente il mercato della MotoGP che si &egrave; scaldato non solo relativamente ai piloti ma anche alle squadre. La casa di Noale infatti sembra aver deciso di portare le proprie moto in griglia da 2 a 4, affindandosi alla squadra di Razlan Razali. Razali-Aprilia, accordo vicino?  L'accordo sembra essere vicino, l'attuale team cliente Yamaha &egrave; intenzionato a rimanere in MotoGP e l'alto costo richiesto dalla casa di Iwata per la M1 ha di fatto avvicinato Razali a cercare nuove opzioni, trovate in Aprilia, che in questa stagione sta mettendo le basi per elargire un maggior impegno nella top class nel prossimo anno. Nel 2023 la griglia della MotoGP potrebbe essere soggetta a nuovi equilibri, con la Yamaha che dunque potrebbe schierare solamente il team ufficiale. Sempre secondo quanto riporta il giornale spagnolo la casa di Iwata a questo punto potrebbe avrebbe solo due opzioni per continuare ad avere 4 moto in griglia: ovvero il Team Gresini (che per&ograve; ha altri 2 anni di contratto con la Ducati) o la VR46. Il mercato &egrave; ormai aperto e nelle prossime settimane quasi certamente assisteremo a nuovi colpi di scena; lo scossone dato dalla Suzuki ha iniziato a far vedere i suoi effetti. Esclusiva, Uncini sull'addio Suzuki: "Sono amareggiato, sembra un dej&agrave;-vu"        

La squadra di Razlan Razali potrebbe lasciare la Yamaha al termine di questa stagione per approdare alla casa di Noale

MotoGP, il Team RNF vicino ad Aprilia per la prossima stagione

        Razlan Razali and Valentino Rossi had the chance to work together during the 2021 season, the Doctor&rsquo;s last season in MotoGP, when the Malaysian was head of the Yamaha Petronas SRT team now sponsored by WithU. Razali and Rossi&rsquo;s first meeting  A partnership that started positively but ended badly, so much so that the Italian was convinced to hang up his helmet once and for all. But the Malaysian and the Italian didn&rsquo;t in fact meet for the first time in 2021, but rather way back in 2005. Razali himself admits this in the MotoGP Unlimited docuseries currently available on the Prime Video platform. The manager recalls his first (less than idyllic) meeting with Valentino, during that year&rsquo;s winter tests. The Valentino &lsquo;curse&rsquo;  The relationship between Razali and Rossi has never been great, with Razali admitting on more than one occasion that he regretted hiring #46 in 2021. During the Amazon series, the team manager talks more about this discord: &ldquo;I was a huge Valentino fan and very excited when Rossi came to the winter tests at Sepang for the first time in 2005&rdquo;, remembers Razali. &ldquo;I asked if he&rsquo;d sign my book and he walked by without saying a word, he didn&rsquo;t think twice. In that moment, I thought &lsquo;you come to my country and do that to me? You&rsquo;ll never win another championship&rdquo;. Something of a 'curse', which didn&rsquo;t stop Valentino from winning two more titles in 2008-2009 before giving way to a 12-year drought. &ldquo;I lost interest in him after that, until there was a chance to have him as a rider. That&rsquo;s life, that&rsquo;s karma. I never told him, I&rsquo;m admitting it here for the first time&rdquo;, concludes an honest Razali. Translated by Heather Watson MotoGP, Puig: &ldquo;The best generation was that of Lorenzo, Stoner and Pedrosa&rdquo;       

In the MotoGP Unlimited docuseries, the Malaysian manager recounts a curious anecdote involving the nine-time champion

MotoGP, Rossi and the Razali “curse”: “You won’t win again”

        Razlan Razali e Valentino Rossi hanno avuto modo di lavorare insieme nella stagione 2021, l&rsquo;ultima del Dottore in MotoGP, quando il malese era capo del team Yamaha Petronas SRT oggi sponsorizzato WithU.  Il primo incontro tra Razali e Rossi  Un binomio nato sotto i migliori auspici ma finito male, cos&igrave; tanto da convincere definitivamente il pesarese ad appendere il casco al chiodo. Ma quello dell'anno scorso non &egrave; stato il primo incrocio tra il malese e l&rsquo;italiano, che avevano avuto modo di incontrarsi per la prima volta nel lontano 2005. A raccontarlo &egrave; lo stesso Razali all&rsquo;interno di MotoGP Unlimited, docuserie trasmessa dalla piattaforma Prime Video nella quale il manager ricorda il primo contatto (non certo idilliaco) avuto con Valentino, in occasione dei test invernali di quella stagione. MotoGP: la mappa di tutti i tracciati del 2022 La maledizione nei confronti di Valentino  Tra Razali e Rossi non c'&egrave; mai stato un gran rapporto, a tal punto che lo stesso Razali ha pi&ugrave; volte raccontato il proprio pentimento per aver ingaggiato il #46 nel 2021. Nella serie firmata Amazon il team manager racconta l'origine di questo dissapore: &ldquo;Ero un grandissimo fan di Valentino, ero entusiasta quando Rossi venne per la prima volta per i test invernali nel 2005 a Sepang&rdquo;, &egrave; il ricordo di Razali. &ldquo;Gli chiesi di autografarmi un libro e lui mi pass&ograve; accanto senza dire niente, non ci pens&ograve; nemmeno due volte. In quell&rsquo;istante pensai &lsquo;vieni nel mio paese e mi fai questo? Non vincerai mai pi&ugrave; un campionato&rsquo;&rdquo;. Una specie di &lsquo;anatema&rsquo; che non imped&igrave; a Valentino di vincere altri due titoli, negli 2008-2009, prima di dare inizio a un lungo digiuno durato 12 anni. &ldquo;Da quell&rsquo;episodio in poi ho perso interesse nei suoi confronti, finch&eacute; non c&rsquo;&egrave; stata la possibilit&agrave; di averlo come pilota. Cos&igrave; &egrave; la vita, cos&igrave; &egrave; il karma. A lui non l&rsquo;ho mai detto, lo confido qui per la prima volta&rdquo;, &egrave; l&rsquo;onesta conclusione di Razali.&nbsp; Jorge Lorenzo rivela: "Correr&ograve; ancora contro Valentino Rossi"       

Nella docuserie MotoGP Unlimited, il manager malese ha raccontato un curioso aneddoto che lo lega al nove volte campione del mondo

MotoGP, Rossi e la "maledizione" di Razali: “Non vincerai più”

        Il neonato WithU Yamaha RNF MotoGP Racing conferisce una rinnovata carica al suo team principal, Razlan Razali che parte convinto parlando delle due punte scelte: &ldquo;Io penso che la nostra squadra abbia la miglior coppia di piloti possibile - le sue parole - Andrea Dovizioso e Darryn Binder rappresentano un duo ottimamente assortito, costituito da esperienza e giovent&ugrave;. L&rsquo;obiettivo &egrave;, ovviamente, provare a conseguire risultati di prestigio. Tradotto in pura pratica, vogliamo laurearci campioni nella classifica dedicata ai team satellite, lo stesso traguardo per quanto riguarda la medesima classifica dedicata ai piloti. Crediamo molto in Andrea: l&rsquo;anno scorso ha disputato cinque Gran Premi con noi, in sostituzione di Franco Morbidelli. Lo ha fatto con l&rsquo;intenzione di mostrare a tutti, in primis a se stesso, quanto possa ancora competere ad alti livelli in MotoGP, correndo per le posizioni pi&ugrave; importanti&rdquo;. Dovizioso: "Stoner? Non mi sorprende. Tanti vincenti hanno avuto problemi" &nbsp; Razali: "Per Dovizioso stesso trattamento dei piloti ufficiali"   Che tipo di materiale ricever&agrave; Dovizioso dalla Yamaha? &ldquo;Un pacchetto analogo a quello riservato ai piloti Monster Energy Factory. Ci&ograve; significa che la M1 numero 04 sar&agrave; a tutti gli effetti ufficiale, dal potenziale valido nella lotta al titolo iridato. Ci proveremo, questo &egrave; chiaro. Avendo a disposizione le stesse specifiche di Fabio Quartararo e Morbidelli, ci sentiamo fiduciosi. La moto di Andrea godr&agrave; delle ultime evoluzioni apportate dalla Casa una-due gare dopo rispetto alla squadra ufficiale&rdquo;. Quale sar&agrave; il trattamento per il rookie Binder? &ldquo;Il sudafricano guider&agrave; la M1 versione 2021: parliamo della moto campione in carica. Con Darryn vogliamo il titolo di Rookie of the Year. Nell&rsquo;immenso salto dalla Moto3 alla top class, porter&agrave; carte in regola per andare bene. In lui c&rsquo;&egrave; un potenziale notevole, ne siamo convinti&rdquo;. Si percepisce una bella atmosfera. &ldquo;Sono d&rsquo;accordo. I piloti avranno attorno a loro un clima ideale. Nel 2021 Andrea non ha spinto, perch&eacute; doveva scoprire metodo di lavoro e persone. Dovizioso avr&agrave; in Ramon Forcada un capotecnico ideale, perfetto nell&rsquo;ambizione di giocarsi il titolo mondiale. Insieme, possono davvero realizzare grandi cose: se Andrea ha combattuto per l&rsquo;iride massimo, Ramon l&rsquo;ha gi&agrave; conquistato (con la Yamaha e Jorge Lorenzo, ndr). S&igrave;, punto sul nostro duo affiatato&rdquo;. Dall&rsquo;altra parte, un giovane che ha ricevuto molte critiche. &ldquo;Binder le ha ricevute ancor prima di cominciare (sorride). Sappiamo che portarlo direttamente dalla Moto3 alla categoria regina costituisce un rischio, ma come ho detto, in lui abbiamo notato un eccellente potenziale. Nella classe leggera ha fatto vedere di essere uno dei pi&ugrave; veloci in sella a una Honda, mostrando doti da combattente. Ha gi&agrave; provato la M1, trovandola &ldquo;amichevole&rdquo;, se cos&igrave; la possiamo chiamare. Al suo fianco ci sar&agrave; un altro tecnico parecchio qualificato, Noe Herrera. Sono convinto che sar&agrave; di grande aiuto a Darryn che, secondo me, non deve essere paragonato a Jack Miller, l&rsquo;altro pilota salito dalla Moto3 direttamente alla MotoGP. Stiamo parlando di due profili diversi, con caratteristiche differenti&rdquo;. Avete avuto Valentino Rossi per un anno: senza di lui, avvertirete minore pressione? &ldquo;Sinceramente, quando prendemmo Valentino, l&rsquo;obiettivo non era accrescere la popolarit&agrave; del team. La nostra speranza era che riuscisse a essere pi&ugrave; competitivo di quanto non sia effettivamente stato, sappiamo come &egrave; andata. Noi vogliamo scrivere la nostra storia, ponendo il nome della squadra nelle zone nobili dei libri importanti. Abbiamo cambiato main sponsor e, forse, adesso siamo ritenuti &ldquo;underdog&rdquo;, ovvero sottovalutati. La cosa ci stimola e, allo stesso tempo, dobbiamo sopportare meno pressione, godendoci il nuovo nome datoci da WithU&rdquo;. &nbsp;Petronas &egrave; malese, come te. WithU &egrave; invece italiana... &ldquo;Infatti, ho gi&agrave; imparato qualche parola italiana, lo avete notato, vero (ride)? Sono veramente grato a WithU, come a tutti i partner che vanno a completare il nostro viaggio mondiale. Sar&agrave; una sfida incredibile, ci rendiamo conto che ogni Marchio avversario competer&agrave; ad altissimo livello, fin dai test di Sepang, dove vedremo i reali valori in campo di una competizione equilibrata&rdquo;. &nbsp; Ballarin: "Siamo determinati a far bene"   Mentre Razali prende l&rsquo;aereo che porta al Paese nativo, Matteo Ballarin si gode la cornice scelta per la presentazione, nella sua Verona. Il presidente e proprietario definisce cos&igrave; WithU: &ldquo;Siamo una societ&agrave; piccola &ndash; spiega &ndash; al momento non paragonabile a colossi come Enel. Per&ograve; vogliamo crescere. Essere title sponsor di un team MotoGP mi lascia ancora incredulo. Siamo arrivati al Team Petronas tre anni fa, poi sappiamo che la squadra ha perso il supporto, e noi ci siamo sentiti subito pronti a subentrare. Noi supportavamo gi&agrave; formazioni di calcio, basket, volley e rally, ma il rapporto tra investimento economico e ritorno di immagine offerto dalla MotoGP ha pochi eguali sul mercato dello sport&rdquo;. Siete determinati. &ldquo;S&igrave;. La sede operativa &egrave; a Verona, quella legale a Milano. Ci sono basi anche nei Balcani: Belgrado, Nova Gorica, vado spesso a Zagabria e Tirana. Noi ci consideriamo piccini, rispetto ai colossi statali con cui ci stiamo confrontando. Dove possiamo, raccogliamo le Briciole, che sono sostanziali, intendiamoci. In Italia la fetta del pane &egrave; importante&rdquo;. A proposito di pane e MotoGP: avete denti tenaci. &ldquo;Decisamente, soprattutto quelli di Andrea. Non dir&ograve; che lotteremo per il titolo o cose del genere, ma sono convinto che qualche bella soddisfazione ce la porter&agrave;. Per quanto concerne Darryn, potrebbe sorprendere in mezzo ai rookie&rdquo;. Che idea ti sei fatto dei rivali? &ldquo;La Honda deve reagire, si &egrave; rivelata Marc Marquez-dipendente. Il loro dilemma &egrave; anche relativo allo sviluppo della RC213V legato, appunto, al numero 93. La Suzuki ha vinto due anni fa, punta ancora sulla continuit&agrave; di Joan Mir. La KTM mira a una regolarit&agrave; di prestazione, non sempre palesata. Discorso simile per l&rsquo;Aprilia, chiamata al definitivo salto di qualit&agrave;&rdquo;. Manca ancora la Ducati nella lista degli avversari descritti. &ldquo;Mi chiedo se la Rossa garantir&agrave; alta e uguale competitivit&agrave; a tutte le otto Desmosedici in griglia. Qualche dubbio in merito lo nutro, lo ammetto. La loro &egrave; certamente una flotta imponente, chiss&agrave; quanto sar&agrave; equilibrata&rdquo;. Resta la Yamaha, la vostra Casa. &ldquo;Noi vogliamo sorprendere la Yamaha, un&rsquo;idea perseguita a cominciare dalla presentazione del team. Vogliamo portare fantasia promozionale nel Circus. Credo che ai tre diapason interessino molto nuovi messaggi comunicativi, ecco perch&eacute; &ldquo;romper&ograve; le scatole&rdquo; per realizzare cose innovative e divertenti. Avremo quattro M1 al via, noi vogliamo meritarci il giusto appoggio dai vertici aziendali&rdquo;. Le Yamaha &ldquo;cugine&rdquo; hanno due punte che ben conoscete. &ldquo;Fabio Quartararo &egrave; grande, giustamente campione del Mondo. Franky Morbido ha faticato l&rsquo;anno scorso, perci&ograve; spero si ritrovi presto. Ma io tifo per Andrea Dovizioso, so quanto e come pu&ograve; fare bene. Tifo pure per Binder, la nostra sorpresa 2022&rdquo;. La MotoGP non ha pi&ugrave; Rossi e cerca nuovi comunicatori. Avete una strategia da attuare? &ldquo;S&igrave;. Ricordo la mia prima volta, assieme al Team Marc VDS. Perfetta la loro strategia: portarmi nel box di Valencia, dove poter respirare l&rsquo;atmosfera del weekend. Quel lato &ldquo;furbo&rdquo; e commerciale &egrave; da riproporre. Adoro i momenti di reality, dobbiamo far respirare anche a chi &egrave; a casa gli istanti condivisi da piloti, meccanici, staff e addetti ai lavori. Desidero operare in questo ambito: dal box alla pit lane, dal paddock alla griglia, dobbiamo documentare, per fornire ulteriore appeal alla MotoGP&rdquo;. MotoGP, Meregalli: "La velocit&agrave; di punta della M1 &egrave; importante, ma non &egrave; tutto"       

C'&egrave; entusiasmo nel team Yamaha WithU RNF, come confermato dal patron Matteo Ballarin: "Vogliamo meritarci il giusto appoggio dai vertici di Iwata, portando ulteriore appeal alla MotoGP"

Esclusiva MotoGP, Razali: “Puntiamo al vertice con Andrea Dovizioso”

        Razlan Razali, ovvero, il manager di riferimento del rinnovato team RNF WithU, formazione satellite Yamaha che ha in Andrea Dovizioso e Darryn Binder un duo intenzionato a stupire la concorrenza, chi per un verso, chi per un altro. Parlando del pi&ugrave; esperto tra i due, il dirigente malese ha spiegato alcune cose: "Come sappiamo, l'anno scorso Andrea &egrave; entrato nel nostro team, in sostituzione di Franco Morbidelli. Il Morbido andava, a sua volta, a sostituire Maverick Vinales nella squadra ufficiale. Noi avevamo bisogno di un pilota fisso in tutte le cinque gare del campionato". Mancavano, appunto, cinque Gran Premi alla fine del mondiale. Razlan ha contnuato: "L'unico nome disponibile era quello di Andrea, non potevamo mettere una volta Garrett Gerloff, un'altra Jake Dixon e poi Cal Crutchlow. Ad un certo punto, non sapevamo chi mettere sulla nostra M1. Il capotecnico Ramon Forcada ha lavorato con cinque piloti nel 2021, noi avevamo bisogno di stabilit&agrave;". Sicch&egrave;, ecco Dovizioso: "Penso che quelle cinque gare siano state molto importanti per lui - ancora Razali - magari la moto non era l'ultimo aggiornamento disponibile della Casa di Iwata, tuttavia meglio tenersi in forma e togliere la ruggine, anzich&eacute; non gareggiare". MotoGP dura, ma Andrea &egrave; in forma  Razali &egrave; contento di avere tra le fila della sua squadra un pilota come Dovizioso, ben visto dalla critica di settore: "Infatti, questo &egrave; il concetto - le sue parole - dopo aver capito quanto sia dura la MotoGP, disputando quei cinque Gran Premi, ha potuto prepararsi al meglio durante l'inverno, nell'obiettivo di migliorarsi. L'ho trovato davvero bene, in forma, e riesce ad andare forte con la moto da cross". Razlan sa di aver nel garage un bel cavallo: "Lui &egrave; forte, esperto e intelligente. Andrea conosce il livello della concorrenza e ha la stessa moto dei due rivali Yamaha ufficiali. Perch&eacute; il Dovi &egrave;, in effetti, un pilota ufficiale della Casa di Iwata. Perci&ograve; dico che possiamo stare tra i primi sei". Un traguardo ambizioso, a cui il manager davvero mira, magari arrivandoci per gradi: "Penso proprio che ce la si possa fare. Come detto, in Andrea c'&egrave; l'esperienza, che va messa sul campo. Poi, abbiamo Darryn Binder, un giovane debuttante che ha la capacit&agrave; per ben figurare. Giusto &egrave; avere pure nomi freschi, perch&eacute; il futuro &egrave; loro".       

Il manager dello Yamaha WithU: "L'anno scorso Andrea ha sostituito Morbidelli, togliendosi la ruggine di dosso. Durante l'inverno si &egrave; preparato al meglio, &egrave; in forma e gode di una grande esperienza"

MotoGP, Dovizioso in Yamaha? Razali spiega le ragioni dell'ingaggio

Sono stati mesi intensi quelli scorsi per Razlan Razali, che durante un 2021 denso di difficolt&agrave; si &egrave; trovato (insieme al suo team) per un attimo con un piede fuori dalla MotoGP, complice in primis l&rsquo;uscita di scena del main sponsor Petronas, salvo poi rientrare grazie all&rsquo;arrivo di forze fresche (WithU). Scacciati i dubbi dunque &egrave; tempo di pensare alla stagione alle porte, con lo spirito giusto. &nbsp; &ldquo;Il mio approccio alla stagione sar&agrave; lo stesso delle stagioni precedenti. Occorre essere umili - spiega - e non sentire inutili pressioni: nel 2019 siamo stati una sorpresa, e sarebbe bello avere nuovamente quell&rsquo;atteggiamento e quei risultati. Nello sport non &egrave; garantita la vittoria, ed in MotoGP &egrave; facile essere secondi un anno e penultimi l&rsquo;anno successivo. A volta i piloti o le moto non preformano come previsto, pu&ograve; accadere: ora dobbiamo solo ripartire e porci nuovi obiettivi&rdquo;. &nbsp; Nuovi obiettivi che dovranno essere raggiunti dalla coppia Dovizioso - Binder, che scender&agrave; in pista con moto diverse ma al contempo con la stessa voglia di ben figurare. &nbsp; &ldquo;Yamaha ci ha dato la possibilit&agrave; di scegliere tra la M1 2021 e quella 2022, cos&igrave; abbiamo scelto la prima per Binder e la seconda per Dovizioso. Al momento per Darryn &egrave; meglio partire da una moto gi&agrave; collaudata come la M1 2021, per migliorare gradualmente ascoltando i consigli che certamente Andrea gli dar&agrave;&rdquo;.    Razali: &nbsp;&quot;A giugno Yamaha valuter&agrave; il nostro operato&quot;   Ovviamente sul sudafricano non mancano i dubbi, sia per l&rsquo;enorme salto compiuto che per alcuni episodi relativi alla scorsa stagione, ma Razali non si scompone. &nbsp; &ldquo;Lo sviluppo di Binder in termini di comportamento e guida sar&agrave; gestito da Wilco (Zeelemberg ndr) ed il suo capotecnico, e non vogliamo assolutamente mettergli nessun tipo di pressione addosso. E&rsquo; normale vi siano dei dubbi su un pilota che compie il salto dalla Moto3 alla MotoGP, ma abbiamo visto del potenziale in lui, che vogliamo far emergere gara dopo gara. L&rsquo;importante &egrave; che cresca: in MotoGP pu&ograve; succedere di tutto quindi potrebbe sorprendere&rdquo;. &nbsp; I risultati di Binder e (soprattutto) Dovizioso saranno come detto cruciali per Razali, che dovr&agrave; gi&agrave; tra pochi sedersi nuovamente al tavolo con Yamaha, per negoziare il rinnovo del contratto in ottica 2023 e non solo. &nbsp; &ldquo;Per Yamaha &egrave; importante la stabilit&agrave; dei propri team, quindi &egrave; pi&ugrave; importante la gestione dei team rispetto ad altro, ma il fatto che la casa ci conosca e conosca il nostro modo di lavorare &egrave; un ottimo punto di partenza. Ovviamente dobbiamo ancora dimostrare le nostre capacit&agrave; gestionali, e lo faremo. In giugno Yamaha analizzer&agrave; i nostri risultati ed il nostro lavoro, e spero che in seguito alla valutazione potremo rinnovare il nostro accordo per uno o pi&ugrave; anni&rdquo;. &nbsp; Parlando di futuro Razali non nega la necessit&agrave; di trovare nuovi partner, allargando la problematica all&rsquo;intero paddock MotoGP, in cerca di nuovo appeal e nuova linfa. &nbsp; &ldquo;Spero che il paddock possa tornare quello di prima, ma al contempo spero che possano comparire nuovi ospiti, oltre ad amici e collaboratori: abbiamo bisogno che in questo sport arrivino nuovi introiti, senza pescare dunque sempre nello stesso lago. La F1 attrae tanti investimenti, mentre la MotoGP &egrave; pi&ugrave; in difficolt&agrave;, nonostante credo sia in grado di attrarre nuovi investitori. Dorna deve lavorare, ma in primis devono essere i team a reinventarsi: noi ci stiamo provando, con l&rsquo;obiettivo di attrarre nuovi sponsor, ed ogni aiuto da parte di Dorna sarebbe ovviamente ben accetto&rdquo;.  WithU Yamaha RNF Team: presentate le moto per MotoGP e MotoE 

&quot;In questa categoria &egrave; facile essere secondi un anno e penultimo quello successivo. Dovi avr&agrave; la M1 2022, mentre Binder la 2021. Ai team servono nuovi introiti, la MotoGP arranca rispetto alla F1&quot;

MotoGP, Razali: &ldquo;Dobbiamo essere umili, a giugno le prime valutazioni&rdquo;

        Il 2022 sar&agrave; un anno fondamentale per la squadra satellite (come si diceva una volta) Yamaha. Il main sponsor non sar&agrave; pi&ugrave; Petronas, bens&igrave; WithU, e questo passaggio segna delle differenze anche e non solo da un punto di vista simbolico, rappresentando una sorta di anno "zero".  I primi due anni di vita della squadra guidata da Razlan Razali sono stati impressionanti per un team nato da cosi poco, nel 2019 con l'esplosione di Fabio Quartararo e l'anno dopo con il secondo posto in campionato di Franco Morbidelli e 6 vittorie totali, equamente spartite tra il pilota italiano ed il francese. Nel 2021 invece la stagione &egrave; stata notevolmente al di sotto delle aspettative, il tutto aggravato dalle alte ambizioni dovute dall'arrivo di Valentino Rossi. "La stagione dell'anno scorso ci ha umiliato molto, perch&eacute; siamo partiti molto forti nei nostri primi due anni e siamo crollati nel terzo, per&ograve; abbiamo appreso molte lezioni, soprattutto quando si tratta di umilt&agrave;, di non arrendersi e ricominciare". Queste le parole rilasciate a Crash.net. Razali spiega le differenze: "Petronas grande sponsor, ma senza WithU sarebbero stati guai"  La nuova avventura segna un avvenimento importante per un team con ambizioni sempre alte. Il team manager malese spiega le differenze con Petronas e precisa quanto budget serve per competere in MotoGP: "La differenza tra ora e prima &egrave; che avevamo un grande sponsor. Ma siamo fortunati con WithU, il nostro title partner. Se non avessimo WithU saremmo davvero nei guai; WithU &egrave; stato il primo a salire a bordo subito dopo Petronas e poi lentamente gli attuali sponsor hanno continuato con Barracuda, Green Power e poi abbiamo annunciato WRS. Costruire la tua seconda squadra MotoGP non &egrave; divertente! &Egrave; un sacco di lavoro, abbiamo iniziato la pianificazione per questa squadra solo a settembre-ottobre. &Egrave; stata una sfida attrarre grandi sponsor ovviamente. A seconda delle specifiche della moto il budget necessario &egrave; tra 11-13 milioni di euro all'anno". Come spesso dichiarato, il progetto del team &egrave; a lungo termine e Razali sottolinea l'importanza del ruolo degli sponsor e ovviamente della casa madre, la Yamaha: "Il primo anno &egrave; sempre il pi&ugrave; difficile e impegnativo a mio avviso, quindi dobbiamo assicurarci di superarlo bene, finanziariamente soprattutto, dando fiducia non solo agli sponsor ma anche ai membri del team. Allo stesso tempo, useremo quest'anno per costruire per il futuro, i prossimi 3-5 anni. Si tratta di ricostruire non dimenticandosi dell&rsquo;esperienza degli ultimi tre anni. Quelli che ci conoscono sanno come ci siamo presentati a livello di professionalit&agrave; negli ultimi tre anni e vogliamo mantenere quell'aspetto e quello sguardo. Vogliamo mantenere il livello di servizio a tutti i nostri sponsor. E, naturalmente, anche avere il pacchetto giusto con Yamaha &egrave; importante". Il team manager &egrave; sicuro dei suoi piloti: "Con Darryn Binder ci hanno criticato, ma..."  I piloti scelti per la stagione 2022 sono Andrea Dovizioso e Darryn Binder, confermando quella che da sempre &egrave; la filosofia della squadra malese, ovvero l'intento di affiancare ad un pilota esperto, una giovane promessa. Tuttavia la scelta ricaduta su Binder ha lasciato sin da subito qualche perplessit&agrave;, sia per i pochi risultati ottenuti in carriera dal sudafricano sia per una condotta di gara non sempre ritenuta lecita, nonch&egrave; per il doppio salto effettuato dalla Moto3: "&Egrave; facile per le persone criticare la nostra decisione di firmare Binder, ma non ci dispiace, perch&eacute; allo stesso tempo &egrave; questo che significa essere un team di sviluppo. Questo &egrave; ci&ograve; che significa essere un perdente. Perch&eacute; se le cose vanno bene, pu&ograve; andare molto bene per noi, ma poi se le cose vanno male ne riceviamo il peso. Ma noi siamo i perdenti e possiamo permetterci di correre questo tipo di rischi". Tra poco meno di una settimana la squadra toglier&agrave; i veli alle moto: "La presentazione del team RNF avverr&agrave; a Verona, in Italia, luned&igrave; 24. Abbiamo scelto Verona perch&egrave; &egrave; la citta natale di Matteo Ballarin, presidente del nostro title partner WithU. Fare il lancio nella sua citt&agrave;&nbsp; significa qualcosa di emozionante e personale per lui, se lo merita, ci sostiene dal 2019. Sar&agrave; una splendida cornice per il lancio". La curiosit&agrave; riguarda soprattutto la colorazione della livrea della moto: "I colori aziendali di WithU sono sicuramente in primo piano". Il motomondiale si prepara al post-Rossi puntando sul... rosso         

Il team manager parla del nuovo team WithU Yamaha RNF che "prende il posto" del team Petronas. Un cambio importante dal punto di vista finanziario e che segna un nuovo inizio.

MotoGP, Razali riparte con WithU Yamaha RNF: “Il 2021 è stato umiliante”

        Non &egrave; stata una stagione facile per l'ex team Petronas, che l'anno prossimo si chiamer&agrave; WithU Yamaha Rnf MotoGP Team. Un campionato complesso, sia in termini di risultati che di stabilit&agrave; della squadra. Durante la stagione, infatti, il colosso malese ha abbandonato la sponsorizzazione del progetto MotoGP e, mentre in un primo momento sembrava essere stata una scelta consensuale da ambo le parti, le dichiarazioni rilasciate da Razlan Razali, avevano scaldato gli animi del CEO del circuito di Sepang, Azhan Shafriman Hanif, che si era discostato dalle motivazioni del team manager, ma anche dei vertici aziendali del brand petrolifero. Lo stesso Razali, attraverso un comunicato, si &egrave; scusato per le parole e le eventuali incomprensioni. Razali fa dietrofront: "Non volevo creare attriti"  Alla base dei motivi della discordia ci sono pi&ugrave; punti trapelati dalle parole del team manager, dal ruolo che pu&ograve; aver avuto Datin Anita Azrina Abdul Aziz,&nbsp;capo delle comunicazioni strategiche di Petronas ai fini dell'esito della collaborazione, all'impossibilit&agrave; di trattare nuovamente con il brand malese. Nelle ultime ore per&ograve; Razali &egrave; tornato sull'argomento, spiegando: "Non &egrave; mai stata mia intenzione creare attriti tra me e le parti coinvolte. Mi scuso se le parti citate da questi giornalisti si sono in qualche modo offese. Abbiamo concordato reciprocamente che la partnership ha raggiunto il suo scopo e i suoi obiettivi e, data la situazione economica globale dovuta alla pandemia, rispetto la decisione presa dal partner titolare di interrompere la collaborazione con la squadra. Ringrazio il nostro partner per l&rsquo;impegno e il supporto dato quando abbiamo concluso con una nota positiva l&rsquo;ultima gara a Valencia&rdquo;. SBK, Bautista "Re delle cadute" 2021        

Il team manager della squadra malese corregge il tiro in merito a delle dichiarazioni nelle quali incolpava Petronas per aver lasciato la squadra durante la stagione

MotoGP, Razali si scusa per le parole contro Petronas

        L&rsquo;ultima stagione di Valentino Rossi nel Motomondiale non &egrave; andata come sperato: 44 punti e un misero 18esimo posto nella classifica dimostrano le difficolt&agrave; incontrate dal pesarese nel 2021 appena concluso, risultati cos&igrave; deludenti da convincerlo ad appendere il casco al chiodo. Le aspettative nei confronti dell&rsquo;avventura in Petronas erano ben pi&ugrave; alte, come ammesso dallo stesso Razlan Razali che, col senno di poi, avrebbe evitato l&rsquo;ingaggio del nove volte campione del mondo. MotoGP, 6 settimane di riposo assoluto per Marc Marquez  L'illusione di Jerez 2020  &ldquo;Se potessi tornare indietro nel tempo non rifarei due cose. La prima quella di rifiutare nel giugno 2021 l&rsquo;offerta di rinnovo della Petronas perch&eacute; volevo pi&ugrave; soldi. La seconda, a essere sinceri, non riprenderei Valentino Rossi&rdquo;, ha dichiarato il manager malese ai microfoni di Speedweek. Razali ha continuato: &ldquo;Si diceva che avremmo dovuto mettere sotto contratto Valentino su pressione della Yamaha, ma a dire il vero, questa pressione da noi avvertita non &egrave; mai esistita. Ero scettico, ma quando l&rsquo;ho visto salire sul podio di Jerez, ho pensato: &lsquo;Ok, pu&ograve; farcela&rsquo;. Ma dopo aver superato il Covid-19, i risultati di Rossi sono stati pessimi. A quel punto la decisione era stata gi&agrave; presa&rdquo;. Il boss dell&rsquo;ex team Petronas ha concluso spiegando i problemi incontrati da Valentino, dovuti principalmente all&rsquo;et&agrave; ben pi&ugrave; avanzata rispetto ai rivali: &ldquo;I giovani piloti sono molto pi&ugrave; veloci, Valentino ha anche fatto registrare tempi migliori rispetto al passato, ma non era abbastanza. Penso che si sia messo pressione da solo. Il suo cuore e la sua testa erano pronti per vincere, ma il corpo non era dello stesso pensiero&rdquo;.&nbsp; MotoGP, Melandri: "Bagnaia ha fatto qualcosa di incredibile"       

Il manager del team WithU-Yamaha ha ammesso che non compierebbe alcune delle scelte fatte nei mesi scorsi, tra cui l'ingaggio del nove volte campione del mondo&nbsp;

MotoGP, Razali si pente: “Non avrei dovuto portare Rossi in Petronas”

Il nuovo cambio di sponsor per il team Yamaha satellite al quale dalla prossima stagione far&agrave; sempre capo Razlan Razali ma che diventer&agrave; team With U RNF Racing, nasconde un retroscena. A parlare della rottura con Petronas, in un&#39;intervista a Speedweek.com &egrave; stato lo stesso Razali.  Razali: &ldquo;Non me lo aspettavo&rdquo;   &ldquo;L&#39;uscita di scena di Petronas - ha detto - &egrave; stata una vera sorpresa. Avevamo discusso di un&#39;estensione del contratto alla fine del 2020. Il nostro primo accordo era di tre anni e sarebbe scaduto dopo questa stagione 2021. Avevamo negoziato un nuovo contratto, volevano darci meno soldi&rdquo;. Razali a quella proposta aveva risposto che con meno soldi non sarebbe stato fattibile, chiedendo anche un piccolo aumento di budget. Poi, prima del GP di Stiria, la doccia fredda: &ldquo;Hanno scelto di ritirarsi senza darci l&#39;opportunit&agrave; di discutere di nuovo. Pi&ugrave; in l&agrave; siamo stati informati che a causa della situazione economica legata al Covid e alla difficile situazione instabile con il governo della Malesia, il ritiro era stato confermato&rdquo;.  In Formula 1 niente separazioni...   Razlan Razali ha quindi dovuto ingoiare un boccone molto amaro, anche perch&egrave;, chi segue le quattro ruote, sa bene che Petronas &egrave; uno sponsor di grande spicco in Formula 1. Ambiente che non ha deciso di lasciare e il cui investimento &egrave; di gran lunga maggiore rispetto a quello in MotoGP: &ldquo;Abbiamo detto esattamente la stessa cosa. - ha proseguito - e non si pu&ograve; dire neppure che la decisione sia arrivata per la nostra prestazione. Siamo partiti molto bene con il nostro team MotoGP. Quando Petronas &egrave; entrato in Mercedes nel 2010, ci sono voluti alcuni anni per vedere il successo. Noi abbiamo fatto molto meglio come nuova squadra&rdquo;.  Le conclusioni legate forse ad una donna   Il mistero s&#39;infittisce e Razali ha un&#39;ipotesi tutta sua su una motivazione che potrebbe aver spinto Petronas ad uscire di scena. I suoi rapporti professionali con Datin Anita Azrina Abdul Aziz, capo delle comunicazioni strategiche di Petronas non sono mai stati buoni e il suo ritorno potrebbe aver innescato la bomba: &ldquo;Lei &egrave; entrata a far parte di Petronas nel Motorsport nello stesso momento in cui sono entrato nel circuito di Sepang come CEO nel 2008. Ogni volta che ho dato un suggerimento veniva accantonato. Poi quella persona ha lasciato Petronas e due nuove donne sono subentrate come mie interlocutrici&rdquo;. I rapporti tra Razlan Razali e le due donne erano proficui, poi il ritorno: &ldquo;Loro hanno lasciato Petronas - ha concluso -&nbsp;mentre la donna con cui litigavo &egrave; tornata. Boom!&rdquo;.  MotoGP, Ciabatti e la caduta di Bagnaia a Misano: &ldquo;Cos&igrave; fa male&rdquo; 

Razlan Razali ha parlato di alcune cose che sono accadute in questa stagione e negli anni passati, spiegando come il ritorno dell&#39;ex capo delle comunicazioni strategiche di Petronas, con la quale non andava d&#39;accordo, potrebbe essere stata la causa della separazione

MotoGP: una donna dietro alla rottura tra Petronas e Razlan Razali?

Ancora movimenti all&#39;interno del Petronas Sepang Racing team nelle tre categorie del Motomondiale. In vista della prossima gara che si svolger&agrave; il 12 settembre ad Aragon, la squadra malese ha deciso la line up che schierer&agrave; ai blocchi di partenza in Moto3, Moto2 e MotoGP, con diversi cambiamenti interessanti.  Jake resta, John fa il salto   In sella alla Yamaha M1 del team MotoGP, ci sar&agrave; ancora Jake Dixon. Il britannico, che ha gareggiato anche a Silverstone, non si &egrave; comportato affatto male riuscendo a portare a termine la sua prima corsa nella master class. Per questo &egrave; stato deciso che sar&agrave; ancora lui ad affiancare Valentino Rossi. Novit&agrave;, invece, nella classe di mezzo: finalmente, &egrave; il caso di dirlo dopo 8 anni passati in Moto3, sar&agrave; John McPhee ad avere la sua possibilit&agrave; gareggiando in Moto2 e provando una Kalex per la prima volta nella sua carriera. Correr&agrave; al fianco di Xavi Vierge che prender&agrave; parte alla sua terza gara di casa della stagione.  Chi correr&agrave;, quindi, al posto di McPhee in Moto3? Il rebus Petronas si conclude con l&#39;arrivo del pilota malese della FIM CEV talent cup Syarifuddin Azman (Damok). Il pilota ha mostrato risultati promettenti in questa stagione e questa opportunit&agrave; di unirsi alla griglia della Moto3 insieme a Darryn Binder rappresenta il trampolino di lancio perfetto.  Parola ai protagonisti   &ldquo;L&#39;attuale stato dinamico della squadra consente alcune interessanti opportunit&agrave; per i nostri piloti e anche per nuovi talenti. - ha commentato cos&igrave; le varie decisioni Razlan Razali - Siamo rimasti soddisfatti del debutto di Jake in MotoGP al Gran Premio di Gran Bretagna, quindi vogliamo dargli l&#39;opportunit&agrave; di continuare il suo apprendimento nella classe MotoGP ad Aragon. Questo ovviamente lascia uno spazio al suo posto in Moto2 che abbiamo voluto dare a John. Siamo entusiasti della prospettiva di dare visibilit&agrave; ai nostri giovani piloti e auguriamo loro tutto il meglio&rdquo;.  A parlare in merito a questa decisione anche il diretto interessato John McPhee: &ldquo;E&#39; una fantastica opportunit&agrave; per me provare la Moto2 ad Aragon. Come per ogni pilota, &egrave; il mio sogno poter avanzare nelle categorie, mi sento pronto. Certo, la sfida sar&agrave; estremamente difficile perch&eacute; &egrave; la mia prima volta in assoluto, sono davvero eccitato e motivato per la sfida e non vedo l&#39;ora di provare la moto&rdquo;.  MotoGP, ufficiale: Maverick Vinales correr&agrave; con Aprilia a partire da Aragon 

Cambiamenti nei team Moto3 e Moto2 con Jake Dixon che affiancher&agrave; ancora Valentino Rossi in attesa di ulteriori sviluppi

MotoGP: nuova line up per Petronas nella gara di Aragon

        Franco Morbidelli hasn&rsquo;t had a lucky 2021 season so far, currently resting up after knee surgery, but despite this his future appears very bright. The strong results he scored in 2020 haven&rsquo;t gone unnoticed, and it appears (quite predictably) that #21 will replace Maverick Vinales on the factory team&rsquo;s Yamaha M1.&nbsp; Positive confirmation  A rumour that had been circulating in the paddock for weeks, but that is now confirmed by Razlan Razali, owner of the Petronas team that currently fields Morbidelli. &ldquo;Although it&rsquo;s not yet official &ndash; explains Razali - Franco should replace Maverick Vinales in 2022. It&rsquo;s a natural pathway as well as Franco&rsquo;s dream, so it wouldn&rsquo;t be right to deny him this opportunity. As a team, we&rsquo;ve given him our OK, any developments now depend on Yamaha and VR46, which manages him&rdquo;. Room for the youngsters  With Morbidelli expected to move to the factory team and Valentino Rossi looking likely to retire, Razali is forced to look around and seek new riders that meet specific criteria. Paddock radio has thrown out all kinds of names, from Andrea Dovizioso to Jonathan Rea, but the Malaysian team boss is of a different opinion. &ldquo;I don&rsquo;t want to disrespect Valentino Rossi, but we don&rsquo;t want to find ourselves in a similar situation next year. Valentino has improved compared to last year, but he&rsquo;s currently struggling to reach the points zone. Dovizioso would be coming off a year&rsquo;s break, which would clash with the current level. So we&rsquo;d prefer to consider youngsters that we can help develop, like with Quartararo, to help them gain experience in the category&rdquo;. One rider that comes to mind is Raul Fernandez, a key player on the Moto2 market, but firstly there would be the KTM obstacle to overcome and, secondly, would the Spaniard even want to move up after what would be only one year in the intermediate class, albeit at a very high level? Another name that could fit Razali&rsquo;s bill is that of Marco Bezzecchi, although he is linked to the newly created VR46 team, and therefore dependent on its decision. So the future Petronas riders remain a mystery, soon to be solved no doubt. Translated by Heather Watson MotoGP, Albesiano: &ldquo;Dovizioso has really helped Aprilia&rdquo;       

The Petronas team boss reveals: "It&rsquo;s Franco&rsquo;s dream as well as a natural pathway, we&rsquo;ve given him the OK. Andrea hasn&rsquo;t ridden for a year, we wouldn&rsquo;t want to relive the current situation with Rossi"

MotoGP, Razali: “Morbidelli will replace Vinales. Dovizioso? We want youngsters”

        Non &egrave; certamente stato un 2021 fortunato quello vissuto finora da Franco Morbidelli, attualmente ai box a causa dell&rsquo;operazione al ginocchio sinistro, ma nonostante ci&ograve; il futuro appare pi&ugrave; che roseo. Gli eccellenti risultati ottenuti nel 2020 infatti non sono certo passati sotto traccia, tanto che (come prevedibile) il numero 21 pare destinato a sostituire Maverick Vinales sulla Yamaha M1 del team ufficiale. Conferme eccellenti  Una voce che come detto rimbalza da settimane all&rsquo;interno del paddock, ma che ora gode della conferma di Razlan Razali, patron del team Petronas che attualmente schiera Morbidelli, che pare dunque pronto a lasciare andare il suo portacolori verso altri lidi. &ldquo;Anche se non c'&egrave; ancora l'ufficialit&agrave; - spiega Razali - Franco dovrebbe andare a sostituire Maverick Vinales nel 2022. &Egrave; un percorso naturale nonch&eacute; il sogno di Franco, quindi non sarebbe giusto negargli questa opportunit&agrave;. Come team gli abbiamo dato il via libera, quindi ora gli eventuali sviluppi dipenderanno da Yamaha e dalla VR46, che lo gestisce dal punto di vista manageriale&rdquo;. Largo ai giovani  Con Morbidelli promesso sposo del team ufficiale e Valentino Rossi sempre pi&ugrave; propenso al ritiro Razali &egrave; costretto a guardarsi intorno, alla ricerca di nuovi piloti che soddisfino determinati requisiti. Radio paddock ha azzardato i nomi pi&ugrave; disparati, da Andrea Dovizioso ad addirittura Jonathan Rea, ma il numero uno del team malese sembra essere di tutt&rsquo;altro avviso. &ldquo;Non voglio mancare di rispetto a Valentino Rossi, ma l&rsquo;anno prossimo non vorremo ritrovarci nella stessa posizione attuale: Valentino &egrave; migliorato rispetto all&rsquo;anno scorso, ma attualmente fatica ad entrare in zona punti. Dovizioso sarebbe reduce da un anno di stop, il che si andrebbe a scontrare con l&rsquo;alto livello attuale. Di conseguenza preferiamo prendere in considerazione dei giovani da far crescere, come nel caso di Quartararo, per aiutarli a fare esperienza in categoria&rdquo;. Facile dunque pensare a Raul Fernandez, pezzo pregiato del mercato Moto2, per il quale per&ograve; bisogna superare l&rsquo;ostacolo non indifferente rappresentato da KTM, ed in secondo luogo occorre capire se lo spagnolo voglia davvero passare in classe regina dopo un solo anno in classe intermedia, seppur di altissimo livello. Un altro nome che potrebbe rientrare nei parametri di Razali &egrave; quello di Marco Bezzecchi, il quale per&ograve; &egrave; legato a doppio filo alle sorti del neonato team VR46, e delle decisione di quest&rsquo;ultima. I futuri piloti del team Petronas restano dunque un mistero, che presto per&ograve; potrebbe essere risolto. MotoGP 2022, torner&agrave; Andrea Dovizioso?       

Il patron del team Petronas svela: "E' il sogno di Franco nonch&egrave; un percorso naturale, gli abbiamo dato il via libera. Andrea &egrave; fermo da un anno, non vorremmo rivivere la situazione attuale con Rossi"

MotoGP, Razali: &ldquo;Morbidelli sostituir&agrave; Vinales. Dovizioso? Vogliamo dei giovani&rdquo;

The Petronas team finished the 2020 season in the best possible way, championship runner-up Franco Morbidelli obviously in great shape aboard the Yamaha M1. But 2021 has failed to get off to a similar start, the situation clear to everyone. The Italo-Brazilian has struggled, his team-mate Valentino Rossi also failing to shine.  In a press release issued by the squad itself, team principal Razlan Razali analyses the first nine races: &ldquo;We&rsquo;ve had our highs and lows. It&rsquo;s been hard in MotoGP, particularly after the good results of the first two years, and the fact that Franco Morbidelli finished as runner-up in 2020. The 2021 season hasn&rsquo;t started as we expected&rdquo;.  &nbsp;A closer look at Morbidelli and Rossi  The 26-year old hasn&rsquo;t been able to do well in every race: &ldquo;Franco had problems with the bike during the first race, but then bounced back and scored a first podium at Jerez. Unfortunately he then had the knee problem, which required surgery. This hinders our aims for the rest of the season, but we hope he comes back strong&rdquo;. As for the Doctor, he comments: &ldquo;We saw good pace in qualifying at the start of the season and some improvement in recent races, but we know it&rsquo;s been difficult. We&rsquo;ll continue to support him as much as possible during the second half of the season&rdquo;.  &nbsp;The goals  Looking at 2021 as a whole, as well as the ten races that remain, the Malaysian confirms: &ldquo;We will try to finish top five in every class. In MotoGP we aim to be inside the top three in the independent team category, but we know it will be difficult to make up ground in the second half of the season. In Moto2 and Moto3 we need our riders to be consistent. We have the potential to significantly improve our results&rdquo;.  &nbsp;Morbidelli&rsquo;s physical condition  On 25 June, Morbidelli was in surgery and Razali provides an update as to his condition: &ldquo;Franco is recovering well. We want to be sure he&rsquo;s 100% before he returns, so we don&rsquo;t think he&rsquo;ll race before Misano. He loves that track and knows it well, so that could be a good opportunity for him to return&rdquo;.  &nbsp;Who are the 2022 riders?  As for the riders market opening up in light of Vinales&rsquo; departure, Razali states: &ldquo;We&rsquo;re still awaiting the decision of Valentino Rossi and Yamaha with regard to 2022. In any case, the latest developments definitely open up many possibilities! We&rsquo;re talking with Yamaha and our current MotoGP riders, but we&rsquo;re in no hurry. We don&rsquo;t plan to make any announcements for at least another couple of races&rdquo;.  Translated by Heather Watson  MotoGP, Ciabatti: &ldquo;We have two good opportunities in Austria&quot; 

The Petronas team principal analyses the season so far, sets out the goals and speaks about Morbidelli

MotoGP 2022, Razali: &ldquo;We&rsquo;ll announce our line-up after the races in Austria&rdquo;

        In just two years, team Petronas has become a key MotoGP squad, and its latest goal is to grow even further. Having nurtured the idea of winning the title with Fabio Quartararo, Team Principal Razlan Razali was was then able to enjoy the exponential growth of Franco Morbidelli, who will compete for the team once again in 2021, alongside Valentino Rossi. It&rsquo;s impossible not to begin with the latest arrival, not exactly the average rider. &ldquo;Valentino was always an excellent candidate for our team right from day one - starts Razali - but the pandemic then strengthened his position, because welcoming a rookie would have been more complicated. Rossi can definitely obtain great results, as well as bring stability to the team. The fact that Valentino and Morbidelli are friends can no doubt help the team, as the atmosphere will be positive and we won&rsquo;t need to put up a wall in the garage&rdquo;. Allowing a nine-time world champion to continue to grow is not easy, but Razali remains optimistic. &ldquo;Speaking with both my team and the factory team, I understand that the approaches are different. On the Petronas team we have experienced guys like Ramon Forcada, but also youngsters who are cutting their teeth in MotoGP, and this makes for a great combination. We are able to listen to, and understand, the riders, and as a satellite team we can make ourselves heard if something&rsquo;s not working. I hope all this can help Valentino&rdquo;. Razali: &ldquo;Morbidelli is a hungry artist when he&rsquo;s on track"  While Rossi is new to the squad, Morbidelli is already an integral part of the structure and the Team Principal is quick to compliment him. &ldquo;He expresses himself and behaves like an artist. He has a wonderful outlook on life, he respects everyone and he always remains calm. He&rsquo;s a great guy, and then on track he becomes aggressive and hungry like everyone else&rdquo;. The number 21 rider will once again compete with the &ldquo;A-spec&rdquo; M1, though Razali doesn&rsquo;t think this will stop him from battling against his rivals. &ldquo;Yamaha has a high opinion of Franco as a rider right now, but his contractual situation didn&rsquo;t allow them to give him an identical bike to the other Yamaha riders. His M1 will still receive updates during the year, like last year, to allow him to improve. I think Morbidelli has achieved a good level of understanding with his current M1, and he can definitely be fast&rdquo;. Morbidelli&rsquo;s contract also differs in that it has been made with team Petronas, and not directly with Yamaha. A little unusual for a young talent like Franco, considering the current trend among manufacturers (Ducati for starters) to create a direct link with their most promising riders. &ldquo;Last year, many were focusing on Quartararo, but Morbidelli grew to the extent that he became a title contender. The championship began at a time when we&rsquo;re usually starting to work on contract renewals. Franco had technical problems at Jerez, but then started to shine from Brno. We didn&rsquo;t want to lose him to another team, so we decided to renew with him directly until 2022&rdquo;. Razali doesn&rsquo;t deny that Morbidelli can fight right from the outset this season. &ldquo;Franco has already battled for the title in Moto2, winning despite it all, so I don&rsquo;t think he&rsquo;ll have any trouble dealing with the pressure, unlike Fabio for example. Fabio&rsquo;s performance definitely spurred him on, and I&rsquo;m sure he&rsquo;s in line to be one of the 2021 title contenders&rdquo;.  &ldquo;We want to continue with Yamaha, and not call ourselves a satellite team anymore&rdquo;  Beyond what he might achieve with Rossi and Morbidelli, Razali must start to consider his team&rsquo;s future, considering that the agreement between Yamaha and team Petronas is soon up for renewal. &ldquo;We started to discuss the renewal in December, when I received an initial five-year proposal from Yamaha. We&rsquo;re talking and I hope to have a definitive agreement by May or June. We got on well with Yamaha right from the start, so I hope we can continue together. A team run by Valentino? I prefer not to comment&rdquo;. Razali&rsquo;s structure is an attractive proposal for many, Suzuki for example, which has already made contact, but the Team Principal confirms his desire to move forward with the Iwata manufacturer. &ldquo;When a manufacturer wants to talk, it&rsquo;s only right to listen, and that&rsquo;s what we did with Suzuki, seeing as we are open to all possibilities. Having said that, our decision depends largely on what Petronas wants, so we will follow their indications. The common intention is to continue with Yamaha, due both to the results and their desire to be involved in our campaign to develop young riders, from the Asian championship to the MotoGP. I think we&rsquo;ll be able to stop calling ourselves an independent or satellite team in future (he laughs)&rdquo;. Lastly, Razali touches on his Moto2 and Moto3 teams, both of which look promising this season  &ldquo;In Moto2 we have Vierge, an expert rider, who I think can bring the team its first podium, and a young, developing talent like Dixon, who showed real signs of growth last year. I think both can fight for the podium. In Moto3 it will be interesting to follow McPhee&rsquo;s last season in the category. He can definitely be a title contender, and will probably be spurred on by Darryn Binder, another very fast rider who is ready to move up&rdquo;. Translated by Heather Watson MotoGP, Petronas Yamaha unveils its 2021 M1 bikes       

"Valentino will bring stability. Franco can fight for the ttitle, he won&rsquo;t feel the pressure like Quartararo. Our renewal with Yamaha? The desire is there, we don&rsquo;t want to be a satellite team any longer"

MotoGP, Razali: “We’ll give Rossi something new. Morbidelli? An artist”

In soli due anni il team Petronas &egrave; diventato un riferimento tra le squadre della MotoGP, ed ora l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di crescere ulteriormente. Lo sa bene il Team Principal Razlan Razali che, dopo aver cullato l&rsquo;idea di vincere il titolo con fabio Quartararo, si &egrave; potuto godere la crescita esponenziale di Franco Morbidelli, che former&agrave; il team 2021 insieme ad un pezzo da novanta come Valentino Rossi.  Impossibile dunque non partire dal nuovo arrivato, che certamente non &egrave; un pilota (ed un personaggio) come gli altri. &ldquo;Valentino &egrave; certamente stato un ottimo candidato sin dal primo giorno per un posto nel team - apre Razali - ma la pandemia ha ulteriormente rafforzato la sua posizione, dato che accogliere un rookie sarebbe stato sicuramente pi&ugrave; complicato. Rossi pu&ograve; certamente ottenere grandi risultati, oltre che portare grande stabilit&agrave; all&rsquo;interno del team. Il fatto che Valentino e Morbidelli siano amici pu&ograve; senza dubbio aiutare la squadra: il clima sar&agrave; positivo, e certamente non dovremo mettere un muro nel box&rdquo;.  Consentire ad un nove volte Campione del Mondo di crescere ulteriormente non &egrave; facile, ma Razali &egrave; senza dubbio ottimista.  &ldquo;Parlando sia con il mio team che con il team ufficiale ho capito che gli approcci sono diversi. All&rsquo;interno del team Petronas vi sono persone d&rsquo;esperienza come Ramon Forcada, ma anche giovani che si stanno affacciando alla MotoGP, e questo ci permette di ottenere un&rsquo;ottima combinazione. Riusciamo ad ascoltare e capire i piloti, e come team satellite possiamo far sentire la nostra voce se qualcosa non va. Spero che tutto questo possa dare una mano a Valentino&rdquo;.  Razali: &ldquo;Morbidelli &egrave; un artista, che in pista diventa affamato&quot;     Per un Rossi da scoprire c&rsquo;&egrave; un Morbidelli ormai parte integrante del team, per il quale il Team Principal spende parole di elogio, sia dentro che fuori dalla pista. &ldquo;Si esprime ed agisce come un&rsquo;artista: ha una visione ottima della vita, rispetta tutti ed &egrave; sempre molto calmo. E&rsquo; davvero un ragazzo ottimo, che in pista diventa aggressivo e affamato come tutti gli altri&rdquo;.  In pista il numero 21 dovr&agrave; affidarsi nuovamente alla M1 &ldquo;A-spec&rdquo;, che secondo Razali non gli impedir&agrave; di lottare alla pari con tutti i suoi avversari.  &ldquo;Attualmente Yamaha ha una grande considerazione di Franco come pilota, ma la sua situazione contrattuale non ha permesso alla casa di affidargli una moto identica a quella degli altri piloti Yamaha. Ad ogni modo la sua M1 ricever&agrave; degli aggiornamenti durante l&rsquo;anno, come accaduto l&rsquo;anno scorso, in modo da permettergli di migliorare. Credo che Morbidelli abbia raggiunto un grande livello di intesa con la sua M1 attuale, e certamente potr&agrave; essere veloce&rdquo;.  Il contratto di Morbidelli &egrave; &ldquo;particolare&rdquo; anche perch&eacute; siglato con il team Petronas, e dunque non direttamente con Yamaha. Un qualcosa di insolito per un giovane di belle speranze come Franco, vista la tendenza attuale delle case (Ducati in primis) a creare un filo diretto con i propri piloti pi&ugrave; promettenti.  &ldquo;L&rsquo;anno scorso gli occhi di molti erano rivolti su Quartararo, ma Morbidelli &egrave; cresciuto tanto sino a diventare un candidato per il titolo. Il campionato &egrave; iniziato nel momento in cui, di solito, si inizia a lavorare sui rinnovi di contratto: Franco ha avuto dei problemi tecnici a Jerez, mentre da Brno ha iniziato brillare. Noi non abbiamo voluto rischiare che altri team si interessassero a lui, cos&igrave; abbiamo deciso di rinnovare con lui direttamente fino al 2022&rdquo;.  Razali non nega assolutamente che Morbidelli possa lottare sin dalla prima gara per il titolo, e scommette sulla sua tenuta nervosa. &ldquo;Franco ha gi&agrave; lottato per il titolo in Moto2, vincendo oltretutto, quindi non credo avr&agrave; problemi a gestire la pressione, a differenza di Fabio per esempio. Le prestazioni di quest&rsquo;ultimo certamente lo hanno spronato, e sono sicuro che abbia le carte in regola per essere uno dei contendenti per il titolo 2021&rdquo;.    &ldquo;Vogliamo continuare con Yamaha, e non chiamarci pi&ugrave; team satellite&rdquo;   Aldil&agrave; di ci&ograve; che potranno ottenere Rossi e Morbidelli, Razali deve e dovr&agrave; nei prossimi mesi pensare al futuro del suo team, vista l&rsquo;imminente scadenza dell&rsquo;accordo tra Yamaha ed il team Petronas.  &ldquo;Abbiamo iniziato a discutere del rinnovo tra le parte gi&agrave; dal dicembre scorso, quando ho ricevuto la prima proposta di rinnovo per cinque anni da Yamaha. Ne stiamo discutendo, e spero che entro maggio o giugno si possa trovare l&rsquo;accordo definitivo. Sin dall&rsquo;inizio ci siamo trovati molto bene con Yamaha, quindi mi auspico di poter continuare insieme. Un team di Valentino? Preferisco non commentare&rdquo;.  Ovviamente la struttura di Razali &egrave; una preda appetibile per tante case, ad esempio Suzuki che gi&agrave; si &egrave; fatta avanti, ma il Team Principal chiarisce la sua volont&agrave; di proseguire con la casa di Iwata.  &ldquo;Quando un costruttore vuole parlare &egrave; giusto ascoltare, ed &egrave; quello che abbiamo fatto con Suzuki, dato che siamo sempre aperti a tutte le possibilit&agrave;. Detto ci&ograve; la nostra scelta dipende in larga parte dalla volont&agrave; di Petronas, quindi seguiremo le loro indicazioni. L&rsquo;intenzione comune al momento &egrave; quella di continuare con Yamaha sia per gli ottimi risultati raggiunti che per la loro volont&agrave;, espressa in questi mesi, di essere coinvolti nel nostro processo di crescita di giovani piloti, dal campionato asiatico alla MotoGP. Penso che in futuro potremo smettere di chiamarci team indipendente o satellite (ride ndr)&rdquo;.  L&rsquo;ultima battuta Razali la riserva ai suoi team Moto2 e Moto3, con i quali certamente vi &egrave; la possibilit&agrave; di ottenere buoni risultati.  &ldquo;In Moto2 abbiamo un pilota esperto come Vierge, che credo sia pronto per regalare al team il suo primo podio, ed un giovane in grande crescita come Dixon, che l&rsquo;anno scorso ha davvero mostrato segnali di grande crescita. Credo che entrambi potranno lottare per il podio. In Moto3 sar&agrave; interessante seguire l&rsquo;ultima stagione in categoria di Mcphee, che certamente pu&ograve; lottare per il titolo, e che probabilmente sar&agrave; spronato dalla presenza di Darryn Binder, un altro pilota molto veloce e pronto al salto di categoria&rdquo;.  MotoGP, Stigefelt: &ldquo;Petronas vuole il Mondiale, ma sar&agrave; dura&rdquo; 

&quot;Valentino porter&agrave; stabilit&agrave;. Franco pu&ograve; lottare per il titolo, non sentir&agrave; la pressione come Quartararo. Rinnovo con Yamaha? C&#39;&egrave; la volont&agrave;, non vogliamo pi&ugrave; essere un team satellite&quot;

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