        Marc Marquez departs, Joan Mir remains, Luca Marini arrives. The Repsol HRC team is the official Honda MotoGP squad, but it is also a team that has been short on results in recent years. Some intense and less than diplomatic meetings with the MSMA have led to the concept of concessions, an attempt to &lsquo;level&rsquo; performance between the various manufacturers. On paper, Honda should benefit from this, but it will be the results to do the talking. The RC213 V in continuous evolution with concessions To improve everything - the braking precision and corner entry, stability and efficiency out of the turns, acceleration, traction, top speed, the ability to conserve the tyres, and the connection between bike and rider, so that those who climb aboard don&rsquo;t find themselves having to tame an unpredictable bull. The RC213 V is very much a &lsquo;work in progress&rsquo;, the latest version of which was seen during the post-race test at Valencia. When there&rsquo;s so much material, with more on the way, it takes time to decide what to do &ndash; whether to develop it, if it looks competitive, or discard it, if it fails to meet requirements. We presume the riders are very much involved in the project as it is they who must tackle the races of course. It seems as if they have planned something like 20 days of testing, even 22, but be careful, because it is the results that determine whether or not testing can be carried out. If the Honda were to dominate in the first races of the season, the concessions would be scaled back as a result. Mir, Marini, Zarco and Nakagami: is Bradl as test rider enough? Joan Mir, confirmed and with a contract that will expire at the end of 2024. Luca Marini, newly hired and committed throughout 2025. Johann Zarco, holding a two-year contract with LCR and eager for a factory ride. Takaaki Nakagami, loyal to Honda just as Honda is loyal to the Japanese. Not a bad line up, though there is no clear &lsquo;first rider&rsquo;. Will the &lsquo;chosen one&rsquo; emerge as the races go on, or will there be a new strategy, far from the Marc Marquez modus operandi?! Right now, to be honest, perhaps it might be better to focus on improving the coherence and balance between the riders. Just a thought. The only certainty is long-time test rider Stefan Bradl. The bosses like his work, the rider quiet when testing and loquacious when he needs to provide feedback and describe the feeling. Fantastic, as are the wildcard races that are planned for him. The question though, is whether the 2011 Moto2 winner is able to take responsibility for all that there is to do?       

The RC213 V will complete at least 20 days of testing &ndash; will it be enough to close in on Ducati, and victory?

MotoGP 2024, it’s now or never: will Honda be able to exploit the concessions?

        Sono pi&ugrave; che certo che questo articolo sar&agrave; criticato, soprattutto dai conservatori, moltissimi nel motociclismo, un mondo meraviglioso, dove le persone non soltanto conoscono tutti i dettagli tecnici delle loro moto ma si affezionano a un telaio in tubi d&rsquo;acciaio, a una distribuzione desmodromica, a un bicilindrico o a un quadricilindrico a V. Il motociclismo sta cambiando  Nell&rsquo;universo auto, al contrario, tanti non sanno neppure quanti cilindri ci sono sotto il cofano e non lo affermo per sentito dire ma per esperienze (svariate) personali. Come si fa a non amare i motociclisti e il motociclismo? Impossibile! Ci&ograve; detto, in un mondo che sta cambiando alla velocit&agrave; della luce, la tradizione, il romanticismo e la passione sembrano contare sempre meno. Oggi, a differenza di diversi anni fa, i giovani centauri crescono vivendo esperienze assai diverse, le normative anti-inquinamento (nella produzione di serie) e le nuove tecnologie sviluppate nelle corse (in MotoGP) stanno rivoluzionando il modo di progettare le moto. A tutto questo va aggiunto il ricambio umano all&rsquo;interno dei costruttori. Parliamo per esempio del Giappone, che esporta auto e moto da sogno ma sta crescendo generazioni che non sognano pi&ugrave;: non le auto e le moto, almeno. In Giappone, una volta, tanti giovani ingegneri sognavano di progettare una moto di serie o una moto da corsa. Oggi non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave; e i manager sono sempre pi&ugrave; attenti al profitto, anche perch&eacute; chi &egrave; alla guida di una multinazionale deve necessariamente osservare quello che avviene nei Paesi emergenti e accontentare soprattutto quegli utenti. L'esempio della Honda RC213V  Banalmente, a differenza di quanto si possa immaginare, progettare e industrializzare una moto premium, destinata a un pubblico di nicchia, &egrave; pi&ugrave; facile che costruire e vendere una moto che deve essere apprezzata da moltissime persone, attente a risparmiare anche poche centinaia di Euro. Oggi le Case europee, in alcuni segmenti, tra cui quello delle Superbike, sono un gradino sopra alla concorrenza giapponese ma il punto &egrave; che, a differenza del passato, non c&rsquo;&egrave; gara, perch&eacute; ai giapponesi interessa altro e analizzando le vendite scopriremo che hanno ragione. Quante critiche ha ricevuto l&rsquo;Africa Twin, che ha abbandonato il bicilindrico a V per passare al bicilindrico in linea? Tante, eppure la CRF1000L &egrave; diventata un successo commerciale. Quante critiche sta ricevendo la RC213V? Moltissime, per&ograve; nessuno considera che la Honda vince in Formula 1 e in quella categoria sta impegnando i migliori ingegneri. Prima di giudicare, bisognerebbe avere una visione d&rsquo;insieme e un&rsquo;idea di ci&ograve; che accadr&agrave; tra qualche anno. Lunga vita ai motori endotermici | Cose di Case       

La moto giapponese come spunto di riflessione su un mondo che sta mutando e non va giudicato frettolosamente&nbsp;

La Honda RC213V e i giudizi superficiali | Cose di Case

Il team Repsol si &egrave; svelato in streaming, prima che cominci l&#39;azione dei test in Indonesia

MotoGP, ecco la nuova Honda RC213V 2022

        Jorge Lorenzo, dopo il prematuro &ldquo;addio&rdquo; al Motomondiale a fine stagione 2019, &egrave; andato in vacanza a Bali come aveva annunciato. Ma se inizialmente aveva detto di aver comprato solo un biglietto d'andata, anche per lui &egrave; arrivato il momento di rientrare nella sua Lugano. Prima per&ograve;, ha fatto tappa in Giappone per l'Honda Thanks Day insieme ai volti noti della Casa Alata. ULTIMO SCATTO IN ARANCIO - &ldquo;Probabilmente &egrave; la mia ultima foto con questa bellissima moto&rdquo; - ha scritto Jorge di corredo a uno dei tanti scatti postati sui social nei quali &egrave; ritratto vicino alla RC213V con ancora il numero &ldquo;99&rdquo; stampato sul cupolino.Lorenzo, nel fine settimana appena trascorso &egrave; volato da Bali in direzione Motegi per prendere parte all'ormai tradizionale Honda Thanks Day, una specie di festa di fine stagione che ogni anno viene celebrata per festeggiare i protagonisti che durante la stagione hanno portato in alto la Casa Alata. PILOTI PRESENTI...E ASSENTI - Insieme a Jorge, infatti, erano presenti anche Tony Bou, vincitore nel TrialGP e Tim Gajser campione nell'MXGP. Tra gli assenti, invece, Marc Marquez che ancora sta vivendo la fase di recupero e riabilitazione dopo l'operazione alla spalla avvenuta a fine novembre.Durante l'evento, a Jorge &egrave; stata consegnata anche un premio con i ringraziamenti da parte di HRC:&rdquo;Grazie a Jorge Lorenzo &ndash; si legge nella foto postata sui social da Honda Racing Corporation &ndash; questo regalo memoarbile &egrave; da parte di Honda Motor e di HRC.&rdquo;       

Il maiorchino ha partecipato alla festa di fine stagione di HRC insieme ai grandi campioni di quest'anno delle varie categorie

Da Bali a Motegi, Lorenzo al Thanks Day Honda per un ultimo saluto

Scegliere quattro moto &quot;simbolo&quot; tra quelle che hanno fatto la storia sportiva di Honda nella velocit&agrave; &egrave; stato piuttosto difficile. Perch&eacute; la Casa Alata &egrave; di certo la pi&ugrave; blasonata del mondo e sono tanti i modelli che ricordano i momenti dei suoi numerosi trionfi in pista.&nbsp; Per questa poster-story dedicata ai 60 anni della Honda nel Motomondiale abbiamo fatto una scelta di cuore, prendendo in considerazione quelle relativamente recenti. Quelle pi&ugrave; vicine, per et&agrave;, ai ricordi di molti di noi appassionati.&nbsp;  FAST FREDDIE - E quindi, per l&#39;uscita del 6 agosto, ecco la NSR 500 di Freddie Spencer, l&#39;americano capace nel 1985 di stupire il mondo conquistando sia il titolo della 500 che quello della 250: dopo l&#39;iride centrato nel 1983 con la NS a tre cilindri, &quot;Fast Freddie&quot; si &egrave; ripetuto due anni pi&ugrave; tardi con la NSR a quattro cilindri, aprendo poi la strada alle vittorie successive di Gardner e Lawson.  CINQUE VOLTE MICK - Il secondo poster, in uscita il 13 agosto, celebra la NSR 500 guidata da Mick Doohan nel 1997. Una moto che ha letteralmente dominato la stagione con 15 vittorie su 15 round disputati: il solo Doohan, laureatosi campione per la quarta volta consecutiva, ne conquist&ograve; dodici mentre le altre tre andarono ai compagni di marca Criville e Okada.  EMOZIONE HAYDEN - Il 20 agosto, invece, passeremo all&#39;era MotoGP con la RC211V e con il titolo forse pi&ugrave; emozionante e inaspettato. Quello di Nicky Hayden del 2006. Dopo le prime quattro stagioni della storia della categoria dominate da Valentino Rossi (2002-2005), l&#39;americano arrivato dalla Superbike fu il primo a rompere l&#39;egemonia grazie alla sua costanza (sedici volte all&#39;arrivo su diciassette gare) e ai risultati al top: 2 vittorie, 3 secondi e 5 terzi posti per lui.  IL FENOMENALE&nbsp;MARC - Il 27 agosto chiuderemo con la moto del dominatore delle ultime stagioni: la RC213V di Marc Marquez del 2018. Il &quot;rullo compressore&quot; spagnolo, lo scorso anno, fu in grado di portare a casa ben 9 vittorie su 19 appuntamenti, facendo suo il quinto titolo nella classe regina e il settimo di una carriera fantastica. Non perdete la poster-story di Motosprint dedicata ai 60 anni dalla prima apparizione di Honda nel mondiale. In edicola, per quattro marted&igrave; consecutivi, dal prossimo 6 agosto! 

Le NSR 500 di Spencer del 1985 e di Doohan del 1997, le MotoGP di Hayden del 2006 e di Marquez del 2018. Quattro moto che hanno fatto la storia sportiva della Casa Alata protagoniste della poster-story di Motosprint, in uscita dal 6 al 27 agosto

Poster Story, 4&deg; uscita: in edicola la Honda RC213V di Marc Marquez

Prima del secondo test ufficiale MotoGP in Australia, Marc Marquez e Dani Pedrosa hanno fatto tappa in Indonesia. L&rsquo;occasione &egrave; stata importante, i due portacolori della scuderia&nbsp;Repsol hanno presentato&nbsp; a Sentul (Giacarta) le moto con le quali correranno nel 2016: le nuove&nbsp;Honda RC213V.  Sabato, il team Honda ha incontrato il ministro dello Sport e dei Giovani indonesiano Imam Nahrawi a Giacarta; alla presenza dei media mondiali &egrave; stato confermato anche il piano per organizzare un GP in questo Paese a breve.  A Sentul, sull&rsquo; International Circuit, i due piloti Repsol accompagnati da Shuhei Nakamoto, vicepresidente esecutivo HRC e da Livio Suppo, team principal, hanno tolto i teli alle loro RC213V 2016. &Egrave; il secondo anno consecutivo che la scuderia, sempre protagonista nelle posizioni di vertice in MotoG, presenta moto e compagine agonistica in Indonesia. Dopo questo appuntamento i due corridori sono partiti per l&rsquo;Australia dove, il 17 e il 19 febbraio, saranno impegnati nei secondi test ufficiali pre-season.  "Non finisce mai di emozionarmi tutto questo affetto dei nostri tifosi e appassionati qui in Indonesia", ha detto Marc Marquez. "E' stato un grande onore per noi presentare le&nbsp;nuove mote su questo circuito. Ora voleremo verso Phillip Island,&nbsp;non vedo l&rsquo;ora di continuare il lavoro per il 2016. A Sepang abbiamo trovato la strada giusta e sono fiducioso che i tecnici HRC e la nostra scuderia ci portino nuovi e importanti miglioramenti per essere molto competitivi&rdquo;.  "Questa presentazione mi rende molto orgoglioso di essere un pilota Repsol Honda", ha detto Dani Pedrosa. "Quest&rsquo;anno fisicamente mi sento in forma e non vedo l&rsquo;ora di iniziare la nuova stagione. Siamo di fronte a molti cambiamenti e abbiamo tanto lavoro da fare. Qui a Sentul i nostri fan ci hanno fatto sentire tutto il loro calore, &egrave; un bello stimolo in vista di questo campionato. Sono contento che avremo modo di provare su tre circuiti diversi durante i test ufficiali, &egrave; l&rsquo;occasione per testare meglio le novit&agrave; del 2016".  &nbsp;"Questo paese &egrave; molto importante per Honda e Repsol", ha dichiarato&nbsp;Shuhei Nakamoto, vicepresidente esecutivo HRC. "Siamo molto felici di essere qui come di sapere che le istituzioni indonesiane hanno intenzione di organizzare un GP in futuro. La prossima settimana i nostri due piloti avranno un lavoro importante da fare in Australia. Ci stiamo spendendo duramente per migliorare la nostra conoscenza del software e il nostro feeling con le gomme Michelin. I nostri tecnici si stanno impegnando molto anche sul motore in modo da dare a Marc e a Dani una buona moto per lottare in campionato".  Ecco il video con le immagini di Marquez e Pedrosa in visita a Giacarta per la presentazione della Honda MotoGP 2016  

Marquez e Pedrosa hanno presentato le nuove Honda RC213V a Sentul. "A Sepang abbiamo trovato la strada giusta", dice Marquez

Presentata la Honda 2016

di Riccardo Piergentili  VALENCIA - Sembra realt&agrave; virtuale ma &egrave; tutto reale. Si chiama RC213V-S, in Italia costa 203.000 euro (IVA compresa) e Honda ne produrr&agrave; 250 esemplari, che saranno venduti in tutto il mondo. Dopo avere guidato la RC213V-S, che &egrave;&nbsp;una delle moto pi&ugrave; incredibili che siano mai state prodotte, nulla sar&agrave; pi&ugrave; come prima. Per fortuna, pochissimi avranno questa possibilit&agrave;. Il "per fortuna" &egrave; d'obbligo, perch&eacute;, dopo avere compreso che grazie alla RC213V-S &egrave; possibile staccare, curvare e accelerare come solo un pilota professionista sa fare, tornare in sella ad una moto derivata dalla serie non &egrave; affatto facile...    La RC213V-S &egrave; un progetto realmente unico, perch&eacute; fino ad ora nessuno aveva osato immatricolare una MotoGP o, pi&ugrave; generale, un prototipo della "classe regina". Vero &egrave; che, proprio la Honda, aveva prodotto la NR750 a pistoni ovali, che si ispirava (ma non era identica) alla versione 500 usata nel mondiale. Inoltre, come dimenticare la Ducati Desmosedici RR, che aveva lo stesso layout della Desmosedici GP ma non era la replica della moto usata nei gran premi. La Honda RC213V-S, invece, &egrave; una MotoGP e, montando lo sports kit, sar&agrave; possibile guidare una moto molto, molto simile alla RCV1000R, ovvero alla Open che viene utilizzata dai team privati in MotoGP.    Sulla versione standard, il V4 Honda eroga&nbsp;159 CV a 11.000 giri/min. Una potenza non esagerata, se paragonata ai circa 200 CV delle supersportive di serie. Per&ograve; la RC213V-S pesa 170 kg... Anche con l'impianto di scarico omologato, il sound del motore &egrave; favoloso, un concerto rock che attiva la produzione dell'adrenalina. Il V4 fa la voce grossa, per&ograve;, quando si spalanca il gas, l'erogazione &egrave; "morbida" e progressiva, migliore rispetto a quella di un ottimo motore di serie. Insomma, la RC213V-S all'inizio mette paura ma all'atto pratico &egrave; una tigre,&nbsp;muscolosa ma ammaestrata, capace di graffiare ma anche di fare le fusa.    Immaginate di guidare una moto molto stabile. La RC213V-S va oltre il livello di precisione direzionale che avete ipotizzato... Immaginate di guidare una moto molto agile. La RC213V-S va oltre il livello di maneggevolezza che avete ipotizzato...&nbsp;All'avantreno e al retrotreno non si percepiscono masse in movimento. Sembra che tutto il peso della moto sia concentrato in una scatola di pochi centimetri, posizionata sotto la parte anteriore della sella. Poi, immaginate che un perno virtuale, passando all'interno di questa scatola, colleghi la moto al terreno. Sembra che la RC213V-S ruoti intorno a questo asse, raccordando automaticamente tutte le fasi della guida. Al pilota non resta che giocare, concentrandosi sulle traiettorie. &Egrave; un'esperienza che nulla a che vedere con le sportive di serie e&nbsp;dopo pochi giri&nbsp;si ha l'impressione di essere seduti su un'entit&agrave; astratta in grado di viaggiare sul filo dei 250 km/h. Pazzesco!    In sella alla&nbsp;RC213V-S con lo sports kit la potenza a disposizione sale a&nbsp;oltre 215 CV ed il peso scende a 160 kg... Il rombo di aspirazione diventa qualcosa di realmente difficile da descrivere; &egrave; identico a quella della RC213V di Marc Marquez&nbsp;e... non c'&egrave; altro da aggiungere! Ogni volta che si spalanca il gas, un brivido di piacere attraversa la colonna vertebrale, trasmettendo al cervello una sezione di puro piacere.&nbsp;In accelerazione la RC213V-S &egrave; una furia, una mangia asfalto che,&nbsp;senza impennarsi mai pi&ugrave; del dovuto, teletrasporta il pilota da una curva all'altra. In staccata, sfiorando la leva, la moto decelera senza ondeggiare e la fase d'inserimento in curva &egrave; armonica. Durante la percorrenza, la RC213V-S "scorre" come una moto a&nbsp;due tempi, senza diventare sottosterzante. In accelerazione, anche con tanta potenza in pi&ugrave; (rispetto alla versione omologata per l'uso su strada), l'erogazione resta fluida e progressiva e si apprezza ancora di pi&ugrave; l'eccezionale lavoro di un'elettronica che consente anche ad un uomo normale di sfruttare la potenza a disposizione. La&nbsp;RC213V-S d&agrave; dipendenza. Purtroppo, per la maggior parte degli appassionati di moto, rester&agrave; un sogno. Per fortuna, per&ograve;, per la Honda questa meraviglia della meccanica sar&agrave; un obiettivo. Tra qualche anno, forse, si potr&agrave; cavalcare una moto che, pur essendo meno estrema e costosa, sar&agrave; in grado di&nbsp;emozionare come la RC213V-S.  Sul prossimo numero di&nbsp;Motosprint&nbsp;troverete il resoconto completo del test della RC213V-S, uno dei pi&ugrave; esclusivi degli ultimi anni.  

RC213V-S. Pi&ugrave; stabile e agile di qualsiasi altra sportiva. &Egrave; un'estensione del corpo del pilota, che pu&ograve; guidare dando libero sfogo alla fantasia. 

Honda RC213V-S: esperienza paranormale

&Egrave; stata una delle novit&agrave; a due ruote pi&ugrave; fotografate del 2015 e dopo mesi di attesa abbiamo avuto l&rsquo;opportunit&agrave; di provarla in pista a Valencia. Stiamo parlando della RC213V-S, ovvero il prototipo Honda MotoGP trasformato e omologato per l&rsquo;utilizzo su strade aperte al pubblico.  Dalla RC213V, la S ha ereditato le caratteristiche che permettono una importante concentrazione delle masse, la riduzione degli attriti, il peso ridotto e la cura dei particolari. Rispetto alla &ldquo;sorella&rdquo; da MotoGp, per consentire alla S la circolazione su strade pubbliche sono stati aggiunti i gruppi ottici, il portatarga e la targa, le frecce, gli specchietti, lo scarico in titanio con catalizzatore (identico nel disegno a quello della MotoGp), il tachimetro ma anche il clacson, il motorino di avviamento, la chiave (Smart Key) e il cavalletto centrale. Ci sono anche pneumatici Bridgestone RS10, dischi freno Yukata in acciaio, pastiglie Brembo e un cambio convenzionale a 6 marce al posto del seamless utilizzato dai piloti.    La versione S normale vanta 160 cv e pesa 170 kg ma &egrave; disponibile anche un kit di potenziamento riservato all&rsquo;utilizzo in pista che porta la S ad avere oltre 215 cv e a pesare quanto la RC213V da MotoGp: 160 kg. Dotata di un motore 4 cilindri a V di 90&deg; con distribuzione a cascata di ingranaggi, la RC213V-S ha lo stesso alesaggio della MotoGp (81 mm) ma si differenzia per i carter (alluminio al posto del magnesio) per le bielle, i pistoni e le valvole non pi&ugrave; pneumatiche. Il telaio &egrave; uguale a quello della sorella da pista, a diamante in alluminio e su di esso sono fissati un forcellone bibraccio ricavato dal pieno con unit&agrave; Pro-Link e una forcella pressurizzata Ohlins &ldquo;racing&rdquo;. L&rsquo;impianto frenante, montato sui cerchi in alluminio ma identici alla MotoGp nel disegno, vanta l&rsquo;ABS, un doppio disco anteriore con pinze monoblocco e un singolo posteriore.  Questo modello sar&agrave; costruito dalla HRC al ritmo di un esemplare al giorno e in edizione limitata. Per ora si parla di poco pi&ugrave; di 200 pezzi in programma, ciascuno dei quali avr&agrave; un prezzo record per le moto di serie: 188.000 euro.  Qui potete leggere il nostro test della RC213V-S.

Siamo volati a Valencia per provare in pista la MotoGP da strada della Casa dell'Ala. Le prime impressioni

Live Test: Honda RC213V-S, primo contatto

Marquez a Misano: "Trovato il feeling"

Il secondo giorno di test Honda a Misano si &egrave; svolto con un caldo infermale, che per&ograve; non ha impedito a Marc Marquez e Dani Pedrosa di fare il loro lavoro: Marc ha percorso 86 tornate, fermando il cronometro sull'1'32"00 e Dani ha siglato il miglior tempo in 1'32"66 e ha completato 71 tornate.  Entrambi hanno girato maggiormente sulla RC213V 2015 (con telaio 2014), per migliorare il setup di base, ma hanno provato anche i prototipi del 2016.  "Sono soddisfatto dei primi due giorni", ha detto Marc Marquez. "Abbiamo fatto un ottimo lavoro sul setup e ora mi trovo meglio. Specialmente nella mattinata, quando la temperatura era un po' pi&ugrave; bassa, abbiamo potuto trovare qualcosa che ha migliorato il feeling e ora dovremo vedere se questo funzioner&agrave; anche nei prossimi circuiti".  "Ho provato anche il prototipo 2016 trovando qualcosa di positivo", ha aggiunto Marquez. "Ma lo proveremo ancora nella terza giornata con le gomme Michelin che useremo prossimo anno, per dare agli ingegneri di HRC pi&ugrave; dati sui quali lavorare".   "Nel pomeriggio la temperatura della pista era davvero troppo elevata ma sono felice del passo che sono riuscito a tenere anche in queste circostanze. Abbiamo davvero fatto un ottimo lavoro! Ancora una giornata dura e poi... il meritato riposo!". conclude Marquez.  "Sono stati due giorni di test duri ma produttivi", ha detto Dani Pedrosa. "Siamo felici di aver potuto lavorare molto sulla moto attuale per trovare un setup che pu&ograve; essere una buona base per i prossimi GP. Faceva veramente caldo ed &egrave; stata dura ma sono soddisfatto. Ho fatto anche un paio di uscite con il prototipo del 2016. Era importante dare agli ingegneri un feedback sulla direzione verso la quale stiamo puntando".  Ieri Marquez e Pedrosa hanno fatto un breve test con le gomme Michelin. I loro commenti non hanno spiegato molto, per&ograve; i piloti della HRC non sono sembrati entusiasti. Oggi (venerd&igrave; 17 luglio) verranno effettuati delle prove pi&ugrave; indicative. Marquez e Pedrosa utilizzeranno le gomme francesi con delle RC213V laboratorio (telaio 2016 e motore 2015). Come &egrave; noto bisogner&agrave; verificare se ci sono stati quei miglioramenti in fase d'inserimento in curva che i piloti hanno richiesto.  Fiammetta La Guidara  [conti_gallery id=&rdquo;37370"]

"Ora dovremo vedere se funzioner&agrave; anche nei prossimi circuiti", dice Marquez, che come Pedrosa, ha provato anche la moto 2016

La Honda MotoGP ha presentato a Bali, in Indonesia, la RC213V, moto con la quale Marc Marquez e Dani Pedrosa affronteranno la stagione 2015. Dunque, dopo la Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo (leggi QUI) &egrave; arrivato il momento di mostrare la moto campione del mondo con lo spagnolo Marquez.  A un primo sguardo la moto non sembra cambiata molto rispetto a quella dell&rsquo;anno scorso, a parte la presenza dello sponsor Red Bull. Manca poco a vederla in azione: il primo test, Sepang 1, comincia il 4 febbraio.  A Bali per la presentazione del Team Repsol Honda c&rsquo;erano, oltre ai due piloti, il Vice-presidente esecutivo HRC Shuhei Nakamoto e il Team Principal Livio Suppo.  Protagonista di un 2014 da favola, per la terza volta in quattro anni la squadra ha conquistato la triplice corona mondiale (piloti, costruttori, team), festeggiando nel miglior modo possibile il 20&deg; anniversario della partenership tra Honda e Repsol.  Marquez dice di non vedere l&rsquo;ora di ricominciare: &ldquo;E&rsquo; stata una lunga pausa invernale e ora non vedo l&rsquo;ora di iniziare la stagione&rdquo;.  In realt&agrave; Marquez non ha avuto tanto tempo per riposare, molto preso dagli impegni di rappresentanza.  &ldquo;E poi mi sono allenato duramente nel corso dell&rsquo;ultimo mese per esser in forma per i primi due test di Sepang; non vedo l&rsquo;ora di riabbracciare la mia squadra e vedere come va la nuova moto dopo i test che abbiamo fatto a Valencia a novembre&rdquo;.  Mesi pi&ugrave; tranquilli per Pedrosa, ormai rassegnato all&rsquo;eterno ruolo di numero due della squadra (dopo Stoner, si &egrave; ritrovato Marquez: fate voi...).  &ldquo;Ho trascorso un buon inverno, ho avuto del tempo sia per rilassarmi, sia per preparare la mia forma fisica. Ora mi sento pronto e motivato per tornare a guidare la moto a Sepang tra qualche giorno&rdquo;.    

Presentata a Bali la squadra Honda MotoGP. E il 4 via ai test di Sepang, i primi della nuova stagione

Marquez: Non vedo l&rsquo;ora di ricominciare

Stefan Bradl &egrave; stato dichiarato &ldquo;fit&rdquo; idoneo dopo l&rsquo;esame medico effettuato del Dottor Brent May (Chief Medical Officer del circuito di Phillip Island) e dal Dottor Michele Macchiagodena (Direttore Medico della FIM) e domani mattina torner&agrave; in sella alla sua RC213V a Phillip Island (per poi effettuare un altro esame medico domani sera al termine della giornata).  Il tedesco che &egrave; attualmente settimo nella classifica provvisoria della classe regina, ha saltato la gara di Sepang dopo l&rsquo;incidente del sabato che gli ha procurato la frattura trasversale del malleolo destro. Dopo l&rsquo;intervento chirurgico presso il Kuala Lumpur Sports Medicine Centre, Bradl ha iniziato tempestivamente il recupero seguito costantemente dallo Staff della Clinica Mobile.  &nbsp;

Prover&agrave; a Phillip Island. Poi nuovo consulto medico

12 risultati per 'rc213v'

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