        Tra pochi giorni Michael Rutter compir&agrave; 52 anni ma per il nove volte vincitore del GP di Macao non &egrave; ancora arrivato il momento di appendere il casco al chiodo. Nel 2024 sar&agrave; nuovamente al via del TT con Bathams Racing correndo nella Superbike, Senior TT e nella Supertwin. Al suo fianco ci sar&agrave; Craig Neve, al secondo anno con il team correndo con le &ldquo;big bike&rdquo; e nella Supersport. TT 2024, RITORNO &ldquo;IN VERDE&rdquo;: HILLIER IN SSP CON BOURNEMOUTH KAWASAKI Addio MotoGP, bentornata BMW Lo avevano annunciato prima del via del Senior TT 2023, quello sarebbe stato l&rsquo;ultimo anno di gare della RC213V-S, la MotoGP stradale di casa Honda aveva un costo di gestione troppo elevato (circa 1000 sterline a giro) e cos&igrave; Michael Rutter nel 2024 sar&agrave; al via del RST Superbike e del Milwaukee Senior TT con una BMW M1000RR, il nativo di Wordsleyr sar&agrave; al via anche delle Metzeler Supertwin Race con la propria Yamaha R7. Accanto a lui ci sar&agrave; anche quest&rsquo;anno Craig Neve, dopo aver debuttato lo scorso anno nella squadra di Rutter riuscendo a girare a 130,836mph nel Senior TT con la Honda CBR1000RR-R Fireblade con la quale sar&agrave; al via anche nel 2024. Il ventinovenne correr&agrave; nuovamente anche nelle gare della Monster Energy Supersport con la Triumph Street Triple RS dopo che lo scorso anno riusc&igrave; a terminare le gare in ottava e undicesima posizione girando a 125,307mph. Michael Rutter:&nbsp;&ldquo;Quando abbiamo ampliato la squadra l'anno scorso con Craig, volevamo coinvolgere un pilota emergente e aiutarlo a crescere, ed &egrave; esattamente quello che &egrave; successo. L&rsquo;anno scorso abbiamo ottenuto tutto ci&ograve; che speravamo di fare con Craig, quindi &egrave; stata una decisione facile portare avanti quell&rsquo;impegno con lui perch&eacute; sentiamo che c&rsquo;&egrave; ancora molto margine di miglioramento, sia per lui che per la nostra moto. Mi ha fatto provare alcune idee che ha avuto per le sue moto e penso che abbiamo trovato qualcosa che lo aiuter&agrave; molto quest'anno. Devo dire un enorme ringraziamento ai nostri sponsor che condividono il nostro desiderio di competere ad alto livello e far crescere i giovani corridori, quindi grazie a Bathams Ales, Keltruck, EBC Group, Level, NicWood Logistics, AJN Steelstock e Worcester Presses per aver continuato con questo progetto&rdquo;.  MICHAEL DUNLOP A 135 MIGLIA ORARIE SULL&rsquo;ISOLA DI MAN SENZA PATENTE       

Il team ed il recordman di vittorie a Macao dicono addio alla RC213V-S ma continuano il sodalizio schierandosi al via con una nuovissima BMW M1000RR

Tourist Trophy, Bathams Racing avanti con Michael Rutter e Craig Neve

Come di consueto, per il mondo delle corse su strada novembre significa Gran Premio Motociclistico di Macau. Giunto quest'anno alla 55esima edizione, si tratta di una delle corse più estreme e spettacolari del panorama a due ruote. Ecco i piloti impegnati al Guia Circuit durante le prove, tra gli inconfondibili guard rail giallo-neri del Guia Circuit

Macau GP: a 300 all'ora tra grattacieli e guard rail

        Manca ormai meno di un mese al via della 55esima edizione del Gran Premio Motociclistico di Macau (in programma sabato 18 novembre), che come di consueto andr&agrave; a chiudere la stagione delle corse su strada. Dopo un 2022 in cui la maggior parte dei &ldquo;big&rdquo; non ha preso parte alla gara estrema tra i guard rail giallo-neri del Guia Circuit, questa volta ci saranno tutti, compresi i dominatori dell'era moderna, presenti come comapgni di squadra. Moto3, Carraro gi&agrave; veloce nel mondiale: &egrave; pronto per il "salto" definitivo L'evento di casa del team FHO Racing  La macanese Faye Clementina Ho, Team Manager dell'FHO Racing, schirer&agrave; ben tre BMW M1000RR in quello che &egrave; a tutti gli eventi il proprio evento di casa. I portacolori del team impegnato sia su strada che in pista nel British Superbike saranno tre, tutti senza bisogno di presentazioni: Michael Rutter, Peter Hickman e Josh Brookes. &ldquo;The Blade&rdquo;, da quasi trent'anni protagonista a Macau e vincitore in ben nove occasioni (l'ultima delle quali nel 2019), andr&agrave; a caccia del decimo successo puntando a scrivere ancora una volta il proprio nome nei libri di storia della competizione, ma il suo rivale numero uno sar&agrave; proprio il compagno di squadra Peter Hickman, a sua volte gi&agrave; tre volte vincitore e reduce da un Tourist Trophy trionfale in cui non ha solo ottenuto quattro successi, ma anche e soprattutto il nuovo record assoluto sul giro ad oltre 136 miglia orarie di media. SSP, Fabio Uccelli (MotoZoo): "Con MV punteremo ancora pi&ugrave; in alto" Gli altri piloti da tenere d'occhio  Detto dei due grandi favoriti, sulla terza BMW della squadra salir&agrave; Josh Brookes; l'australiano sar&agrave; al debutto al Guia Circuit e cercher&agrave; di farsi largo tra i tanti nomi illustri presenti. Saranno infatti ben 23 i centauri in gara, tra i quali spiccano certamente alcuni protagonisti del panorama stradale come Davey Todd, &ldquo;Davo&rdquo; Johnson, Rob Hodson e i primi due classificati della passata stagione, ovvero Erno Kostamo e David Datzer, senza dimenticare l'olandese Nadieh Schoots, unica ragazza presente. Di seguito, ecco la entry list completa del 55esimo Gran Premio Motociclistico di Macau:        

Michael e Peter torneranno al Guia Circuit come compagni di squadra, mentre per Josh si tratter&agrave; del debutto assoluto. Occhio anche ai numerosi outsider

Rutter, Hickman e Brookes: line up stellare per l'FHO Racing a Macau

Con l'inizio del Tourist Trophy 2023, i road racers più veloci del mondo sono tornati in azione sul Mountain Course, dove saranno impegnati per una settimana di prove prima di iniziare le dieci gare in programma. Ecco alcuni protagonisti, già a tutto gas sui 60 chilometri del tracciato stradale mannese

TT 2023: i piloti in azione durante le prove, tra marciapiedi e muretti

        Ci sar&agrave; una MotoGP al via del Tourist Trophy 2023. Come gi&agrave; accaduto nel 2019, la leggenda delle corse su strada Michael Rutter correr&agrave; i principali eventi di quest'anno in sella alla Honda RC213V-S. Con 80 partenze al TT, 11 podi e ben 14 vittorie alla NW200, &ldquo;The Blade&rdquo; non ha bisogno di presentazioni e, a quanto pare, nonostante i 50 anni gi&agrave; compiuti la sua passione per le corse non &egrave; svanita. Con la Honda ha anche vinto il Gran Premio Motociclistico di Macau nel 2019, oltre ad aver chiuso nelle prime dieci posizioni proprio il Tourist Trophy. Tornarla a guidare render&agrave; ancora pi&ugrave; speciale un'edizione importante come quella di quest'anno, in cui Michael superer&agrave; suo padre Tony come numero di partenze sull'Isola di Man svolgendo al contempo anche il ruolo di Team Manager del Bathams Racing con cui garegger&agrave; anche Craig Neve al suo fianco. Bottalico instancabile: doppia categoria nel CIVS e nell'Europeo Hill Climb Rutter: &ldquo;Guidare la RC213V-S &egrave; un'esperienza incredibile&rdquo;   &ldquo;Quando ho portato la Honda RC213V-S in gara, &egrave; stata un'esperienza incredibile, una delle pi&ugrave; belle della mia carriera, e anche i fans l'hanno amata, specialmente per il sound&rdquo;, ha detto Michael, parlando della scelta di utilizzarla nuovamente. &ldquo;Quest'anno il TT sar&agrave; davvero speciale per me visto che andr&ograve; ad eguagliare il numero di partenze di mio padre, perci&ograve; mi sembrava l'occasione giusta per rispolverare una moto cos&igrave; unica. E' anche questo il bello di essere il proprietario del team&rdquo;. FIM JuniorGP: ci sar&agrave; anche Morosi tra i protagonisti della Moto3       

Cos&igrave; come accaduto nel 2019, Michael garegger&agrave; nelle principali corse su strada della stagione, Tourist Trophy compreso, con il prototipo della Casa giapponese

Una MotoGP in gara al TT: Rutter correrà con la Honda RC213V-S

        Pur avendo superato la soglia dei cinquant'anni, per Michael Rutter non &egrave; ancora arrivato il momento di pensare al ritiro e, come sempre, sar&agrave; al via delle principali corse su strada della stagione con il Bathams Racing. Tuttavia, non sar&agrave; l'unico portacolori della squadra visto che al suo fianco ci sar&agrave; un astro nascente delle Road Races: Craig Neve. Road Races: Lee Johnston passa a Honda per l'assalto al TT 2023 Al via di tutte le classi alla NW200 e al TT  Quello del Bathams Racing sar&agrave; un impegno importante, visto che Neve sar&agrave; al via di tutte le categorie sia alla North West 200 che al Tourist Trophy. Per quanto riguarda le classi Superbike e Superstock utilizzer&agrave; una Honda CBR1000RR-R, mentre in Supersport guider&agrave; una Triumph e tra le Supertwins una Yamaha R7, la quale debutter&agrave; su strada proprio quest'anno. Inoltre, disputer&agrave; anche alcuni round nel contesto del BSB per arrivare pronto alle sfide su strada. Pur essendo giunto ad 80 Tourist Trophy disputati in 29 anni di carriera, anche Rutter sar&agrave; impegnato in pi&ugrave; classi. Se per le bicilindriche anche lui si affider&agrave; alla Yamaha R7 (modello di cui guid&ograve; anche la mitica SBK ad inizio millennio), per le &ldquo;big bikes&rdquo; non ha ancora reso noto il modello che poter&agrave; in gara, ma sicuramente &ldquo;The Blade&rdquo; sar&agrave; ancora una volta uno degli assoluti protagonisti. Promesse Italiane: Mattia Lacasella pronto all'esordio nelle "ruote alte" Neve: &ldquo;Sar&agrave; fantastico avere Rutter al mio fianco&rdquo;  &ldquo;Ovviamente sono felicissimo di poter correre per il team Bathams Racing nelle principali corse su strada di quest'anno&rdquo;, ha detto un entusiasta Craig Neve. &ldquo;E' un gran team e ha gi&agrave; dimostrato di poter vincere sia su pista che nelle Road Races, perci&ograve; sar&agrave; una grande occasione per me. Inoltre, sar&agrave; fantastico avere Michael Rutter come compagno di squadra, visto che grazie alla sua grandissima esperienza potr&ograve; imparare molto da lui&rdquo;. EWC: nuova avventura per Christian Napoli       

Il 28enne &egrave; uno dei grandi astri nascenti delle corse su strada e, dopo un ottimo 2022 in cui ha anche sfiorato la vittoria al Manx GP, quest'anno difender&agrave; i colori del Bathams Racing

TT, che occasione per Craig Neve: in gara al fianco di Michael Rutter

Complice la pandemia, con la conseguenti difficolt&agrave; nell&#39;organizzare eventi di caratura mondiale nei Paesi asiatici, sia nel 2020 che nel 2021 non &egrave; stato possibile disputare regolarmente il Gran Premio Motociclistico di Macau. Da oltre cinquant&#39;anni &ldquo;gran finale&rdquo; della stagione di corse su strada internazionali, la corsa al Guia Circuit celebre per le caratteristiche barriere giallo-nere potrebbe fare il proprio ritorno nel mese di novembre.  Il Presidente Sportivo di Macau, Pun Weng Kun, ha infatti dichiarato di essere particolarmente ottimista a proposito dello svolgimento della gara ad inviti riservata alle Superbike, che dopo due anni dovrebbe tornare insieme a diverse categorie delle quattro ruote.  ManxGP: Maria Costello fa suo il Lesley Ann Trophy  Sar&agrave; ancora testa a testa tra Hickman e Rutter?   Come di consueto, in caso di conferma sulla disputa della corsa, sul tortuoso circuito cittadino macanese tornerebbero alcuni dei migliori piloti delle ultime stagioni, tra cui sicuramente Davey Todd, Davo Johnson,&nbsp;Lee Johnston (vincitore al ManxGP nella Senior Classic poche settimane fa)&nbsp;e i due assoluti protagonisti degli ultimi anni, ovvero Peter Hickman e Michael Rutter. Quest&#39;ultimo, nove volte vincitore, &egrave; il campione in carica dopo il controverso trionfo del 2019, arrivato dopo un solo giro e ben tre bandiere rosse.   

Assenti dal 2019 per via della pandemia, le due ruote potrebbero essere nuovamente presenti nel programma del Guia Circuit a novembre

Macau GP: possibile ritorno per le moto nell&#39;edizione 2022

        Dopo aver cercato una sella attraverso il proprio canale YouTube, Taylor Mackenzie &egrave; tornato nel team Bathams Racing capitanato dal road racer Michael Rutter e correr&agrave; quest'anno nella Superstock 1000 britannica con la nuova BMW M1000RR con l'obiettivo dichiarato di conquistare ancora una volta il titolo di campione nazionale. In attesa dell'inizio ufficiale del BSB, previsto per fine giugno, il figlio dell'ex pilota Niall Mackenzie ha preso parte lo scorso fine settimana alla gara del Darley Moore MCRCC Championship, nel Derbyshire, per prendere confidenza con la supersportiva tedesca. Una gara-test decisamente positiva per lo scozzese, che ha conquistato la vittoria davanti a Josh Daley e allo stesso Rutter. BSB: Joey Thompson debutta in Superbike con NP Motorcycles Mackenzie: "Le appendici aerodinamiche sono pazzesche"  "Sono felice di essere tornato a gareggiare dopo diversi mesi di stop, specialmente su una supersportiva particolare come la BMW M1000RR. E' davvero diversa rispetto alla S1000RR a cui ero abituato, perci&ograve; &egrave; positivo aver iniziato prima del previsto a prendere confidenza", ha spiegato il nativo di Stirling. "La grande differenza risiede nelle appendici aerodinamiche. Sono pazzesche e si sentono molto alle alte velocit&agrave;, perci&ograve; sono sicuro che ci potranno essere d'aiuto in tante piste quest'anno. Adesso, per&ograve;, non vedo l'ora di tornare a guidare nel contesto del BSB", ha concluso il classe '93. BSB: Takumi Takahashi completa la line up di Honda Racing UK Rutter: "Vorrei essere pi&ugrave; giovane di dieci anni"  Entusiasta anche Michael Rutter, nove volte vincitore a Macau: "Lo scorso anno ho corso una sola gara a Brands Hatch, sono diciotto mesi che non prendo parte ad una stagione completa e l'et&agrave; avanza, perci&ograve; preferirei essere dieci anni pi&ugrave; giovane. Tuttavia, la moto &egrave; fantastica e, anche dopo trentadue anni di corse, mettersi in griglia di partenza continua ad essere una grande emozione per me". Road Races, Lee Johnston rivela: &ldquo;Ho una malattia rara&rdquo;       

Il pilota del Bathams Racing ha vinto a Darley Moor, alla prima uscita ufficiale con la nuova moto della Casa tedesca, in una gara che ha visto arrivare sul podio anche Michael Rutter

BSB: Taylor Mackenzie vince al debutto sulla BMW M1000RR

Tony Rutter non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave;. Questa mattina il motociclismo britannico ha perso uno dei suoi storici portacolori, scomparso all&rsquo;et&agrave; di 78 anni, dopo alcuni problemi di salute. A dare la triste notizia il figlio Michael, attraverso un breve messaggio postato sui social.  &ldquo;&Egrave; con tristezza che, dopo un periodo di cattiva salute, oggi pap&agrave; &egrave; morto. Ero con lui quando &egrave; deceduto ed era in pace&rdquo;, scrive il figlio d&rsquo;arte.  &ldquo;Mi fa sorridere come pap&agrave; abbia vissuto la sua vita esattamente come voleva e come ne abbia ricavato cos&igrave; tanto. Verr&agrave; ricordato per aver vinto il campionato Mondiale di TT F2 4 volte, insieme a 7 vittorie al TT, 9 vittorie alla NW200 e 2 campionati britannici nei suoi 22 anni di carriera - continua Michael, prima di concludere con alcuni ringraziamenti - Vorrei ringraziare i suoi accompagnatori per essersi presi cos&igrave; tanta cura di lui e tutti i suoi tifosi e sostenitori&rdquo;.   It&rsquo;s is with sadness that after a period of poor health, dad passed away earlier today. I was with him when he died and he was peaceful.  It makes me smile how dad lived his life exactly how he wanted to and how he got away with so much. pic.twitter.com/ZO47Xu41qL &mdash; Michael Rutter (@michaelrutter_) March 24, 2020    22 anni di corse tra pista e strada   Ventidue anni di carriera, quelli di Tony, cominciati con l&rsquo;esordio nel Motomondiale nel 1969, dove ha continuato a correre - perlopi&ugrave; su suolo britannico - fino al 1981, destreggiandosi tra le classi 250, 350 e 500.  Tra il 1981 e il 1984 il rider britannico ha conquistato quattro campionati mondiali di Formula 2 consecutivi con Ducati, ma &egrave; nelle corse su strada che Rutter ha ottenuto alcuni dei suoi principali successi.  Sette volte vincitore al Tourist Trophy, Tony &egrave; stato indotto nella Hall of Fame della North West 200 dopo aver vinto l&rsquo;evento per nove volte e si &egrave; laureato due volte campione nazionale di British road racing nel 1971, in classe 350, e nel 1973, in 250, sempre in sella ad una Yamaha.  Una passione quella per le moto trasmessa anche al figlio Michael, che cinque anni fa ebbe l&rsquo;occasione di schierarsi al via delle gare F1, 500 e 350 del Classic TT, proprio con le moto replica del padre. Un omaggio che quasi certamente non potr&agrave; ripetere questa estate, ma siamo sicuri che Michael avr&agrave; bene in mente a chi dedicare i risultati di quest&rsquo;anno, non appena si potr&agrave; tornare a correre.  In attesa di rivederlo in moto, vanno a Michael le condoglianze di tutta la redazione di Motosprint.  Non solo TT: perde pezzi il calendario 2020 delle road races 

L&rsquo;ex pilota britannico si &egrave; spento all&rsquo;et&agrave; di 78 anni per problemi di salute. A dare la triste notizia &egrave; il figlio Michael

&Egrave; morto il sette volte vincitore al TT Tony Rutter

Un successo strano, amaro ed arrivato anzitempo, quello di Michael Rutter a Macao. Nella stretta ed insidiosa curva della Polizia - un budello - &egrave; avvenuto un incidente multiplo, in una dinamica micidiale. A seguito della scivolata da parte del finlandese Erno Kostarno, si &egrave; innescata una carambola, che ha visto coinvolti Derek Sheils, Micko Sweeney, Phillip Crowe, Didier Gram e Dan Kruger, caduti tutti sul duro asfalto del circuito cittadino asiatico.  BANDIERA ROSSA - La paura immediata &egrave; stata seguita dalla giusta e conseguente bandiera rossa, la seconda della giornata. Sempre appena dopo lo start, infatti, un terribile crash tra Robert Hodson e Mark Cerveny aveva indotto la Race Direction alla sospensione, con Cerveny ancora sotto controllo e non del tutto fuori pericolo. Anche la seconda interruzione della gara &egrave; stata inevitabile, come indispensabili i soccorsi ai piloti. Ci &egrave; voluto il trasporto all&rsquo;ospedale per Sheils, Kostarno e Kruger, per verificarne eventuali complicazioni. Al netto di tutto questo, il Macao GP &egrave; stato assegnato dopo un solo giro; Rutter vince con la Honda RC 213V-S Bathams, precedendo Peter Hickman, compagno di squadra. I due sono specialisti delle Road Races e giornate come quella di oggi ne hanno entrambi vissute nelle rispettive carriere. Rutter, tra l&rsquo;altro, dal suo profilo Twitter si &egrave; scusato con il rivale: &ldquo;Mi &egrave; stata comunicata la vittoria e mi dispiace, perch&eacute; Hickman quest&rsquo;anno la meritava, Scusami Peter&rdquo;. Magari si sentissero certe parole in altri campionati,  PARLA POLITA - Chi ha detto la sua &egrave; Alessandro Polita. Il marchigiano ha corso al Tourist Trophy, ha partecipato a Macao. Alex ha visionato le immagini dell&rsquo;incidente, cos&igrave; chiosando: &ldquo;Mammia mia, che brutta botta. Il mio parere &egrave; che l&igrave; non ci si possa andare. Io, dopo il primo turno di prove, avevo capito che gioco si stesse giocando, ci ho lanciato il cappello e ho passeggiato per i restanti turni&rdquo;.  Il programma dell&rsquo;evento a due ruote &egrave; stato definitivamente soppresso.&nbsp; 

Una caduta multipla allo start costringe la direzione a esporre la seconda bandiera rossa in pochi minuti. Per Rutter, la vittoria pi&ugrave; &quot;veloce&quot; della sua carriera. Programma di gare annullato. Polita: &quot;L&igrave; non si deve correre&quot;

Macao GP: la gara dura solo un giro

DOUGLAS - Trionfo italiano al TT 2017 con la Paton che si impone nella Lightweight dopo aver dominato in lungo e in largo i quattro giri della corsa col veterano Michael Rutter,44enne al quinto centro sull&#39;Isola, dove aveva iniziato a vincere nel lontano 1998. Poteva essere addirittura una doppietta perch&eacute; ai primi rilevamenti uno strepitoso Stefano Bonetti si era issato in seconda posizione, ma il fortissimo quanto sfortunatissimo bergamasco &egrave; stato costretto a fermarsi quando stava per completare il secondo giro, a Creg Ny Baa, con la sua Paton che s&#39;&egrave; spenta. Le cause non sono ancora state individuate, quel che &egrave; certo &egrave; che Stefano era in lizza per il successo, a neanche dieci secondi dal battistrada e compagno di colori Rutter.    ONORATA LA MEMORIA - Al di l&agrave; di questo il successo della S1 con Rutter &egrave; un&#39;immensa soddisfazione per il costruttore italiano Roberto Pattoni che aveva raggiunto l&#39;Isola tre giorni fa, dicendo: &quot;Possiamo fare bene, stimo molto le capacit&agrave; di Bonetti e l&#39;esperienza di Rutter, un loro grande risultato onorerebbe all grande la memoria di mio padre, che il TT lo adorava&quot;. Dopo che il figlio Roberto aveva visto i successi delle sue creature tra le classiche del Manx Grand Prix e del TT Classic, ora il glorioso marchio Paton coglie l&#39;ultima gemma mancante al suo palmares: il trionfo in un TT vero e proprio. Dietro Rutter si sono piazzate le Kawasaki di Jessopp e Hickman.  (foto di Gianluca Domenicali) 

L&#39;inglese fa sua la gara delle Lightweight con la moto italiana. Sfortuna per il compagno di squadra Bonetti, a lungo in lotta per la vittoria ma costretto al ritiro &nbsp;

Trionfo italiano al TT: vince Rutter con la Paton

Michael Rutter ha confermato la sua presenza ad un ricco programma di eventi in questa edizione del Classic TT: il quattro volte vincitore del TT si schierer&agrave; infatti nelle gare della Formula Uno cos&igrave; come nella Bennetts 500 Classic e nella Okells Brewery 350.  L'asso del Midlands correr&agrave; con una Ducati F1, identica alla moto che suo padre Tony port&ograve; al terzo posto sia nella gara di Formula Uno TT che in quella mondiale, entrambe nel 1984. Inoltre, salir&agrave; in sella alle Ripley Land per le gare della 350 e della 500. Rutter, che ha concluso terzo nell'edizione di quest'anno della Lightweight TT, correr&agrave; con le moto caratterizzate dalle stesse livree con cui corse il padre, compresi i caschi e le tute.    Tony Rutter &egrave; stato molto legato alla Ducati negli anni Ottanta, conquistando quattro campionati mondiali di Formula 2 consecutivi, dal 1981 al 1985, ma ha avuto successo anche nelle cateorie maggiori, specialmente nel 1984, quando &egrave; stato battuto soltanto dalle Honda di Joey Dunlop e Roger Mashall nella gara di Formula 1 TT, che si disput&ograve; su sei giri. Segn&ograve; un giro a 11.35 mph e chiuse quarto all'Ulster GP e Vila Real, in Portogallo, quindi a Zolder, in Belgio, e settimo al Dutch TT, chiudendo in terza posizione assoluta il campionato mondiale.  Michael ora correr&agrave; con una replica della moto di suo padre realizzata dall'azienda belga Redfox Grinta, rinomata per essere specializzata con le Ducati. Di propriet&agrave; di Jan de Vos, la Redfox Grinta ha corso e vinto nella Supersport, nella Superbike, nella Battle of Twins, nella Supertwins e anche nell'Endurance negli ultimi venti anni, con moto progettate e sviluppate nella propria officina. Vantando anni di esperienza, si sono recentemente avvicinati al mondo delle corse Classic e ora debutterano al Classic TT dove il pilota, la moto e la squadra sono destinati a suscitare un grande interesse nel paddock.  "Lo scorso anno il Classic TT mi &egrave; piaciuto davvero molto e tornare quest'anno con una moto per ogni classe &egrave; molto bello, soprattutto perch&eacute; avr&ograve; l'opportunit&agrave; di guidare una Ducati F1 identica a quella di mio padre", ha commentato Michael Rutter. "Era qualcosa che progettavamo da tempo e anche se inizialmente avevamo programmato di correre nella F2, ora abbiamo deciso di cimentarci invece nella F1. Pap&agrave; aveva siglato un giro impressionante quasi trent'anni fa e quindi per me sar&agrave; un'emozione e un onore guidare una moto identica alla sua e avere anche la tuta e anche la livrea e la tuta abbinate".

Michael Rutter, quattro volte vincitore del TT, correr&agrave; nel Classic TT nelle gare della F1, 500 e 350 con le moto replica del padre Tony

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