L&#39;ultima tappa della Dakar &egrave; stata tra le pi&ugrave; intense dell&#39;intera kermesse. Una tappa segnata dalla tragica morte del meccanico 20enne Lavale&egrave;, una tragedia avvenuta proprio alla fine della competizione.  Nella giornata di oggi per&ograve;, ci sono state anche notizie liete e, se vogliamo, un po&#39; particolari, come la fatidica proposta di matrimonio di Javi Vega alla compagna Sara Garcia, entrambi piloti impegnati tra le dune arabe. I due piloti, entrambi Yamaha, sono stati protagonisti dell&#39;idilliaco momento al termine della gara, dopo aver collezionato la medaglia che li ha accreditati per aver raggiunto l&#39;obiettivo di finire il rally pi&ugrave; duro del mondo.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Sara Garci?a (@sarita98garcia)      Entrambi sono riusciti a completare la Dakar   Si &egrave; conclusa nel migliore dei modi l&#39;avventura Dakar dei due promessi sposi, che sono riusciti a conseguire l&#39;obiettivo che si erano prefissati, ovvero completare tutta la competizione. E pensare che inizialmente Sara Garcia era risultata positiva al Covid-19, ma, risultando negativa due giorni dopo, &egrave; riuscita a correre e a concludere la Dakar in 74esima posizione, davanti al compagno, Javi Vega, 90esimo e condizionato nelle ultime tre gare da una contusione muscolare.  MotoGP, Marquez: &quot;Non auguro a nessuno ci&ograve; che ho passato, ora sono felice&quot; 

Al termine dell&#39;ultima tappa della Dakar, &egrave; arrivato il momento pi&ugrave; dolce dell&#39;intera kermesse, con la richiesta di convolare a nozze da parte di Javi Vega alla compagna Sara Garcia&nbsp;

Dakar 2022: tra sabbia e motori, arriva il &quot;s&igrave;&quot; di Sara Garcia a Javi Vega

Il&nbsp;2020 di questa rubrica non poteva che esaltare una protagonista a dir poco coraggiosa, ovvero Sara Garcia che ha deciso di affrontare la Dakar (che si sta svolgendo proprio in questi giorni) nella categoria Original, senza assistenza. La sfida di Sara, quindi, &egrave; ancora pi&ugrave; dura e l&rsquo;obiettivo con cui &egrave; partita &egrave; ambizioso: diventare la prima donna europea a concludere il rally senza alcun aiuto. La Garcia, infatti, &egrave; conscia che in tale categoria deve risolvere autonomamente ogni problema meccanico e non sulla sua Yamaha WRF450.    Per la gara ha portato con s&egrave; un contenitore di 80 litri, tanto fegato e una grande esperienza come meccanico oltre che come pilota. Di certo il pap&agrave; che ha partecipato in passato alla Dakar come meccanico di un team, &egrave; stato di grande ispirazione, cos&igrave; come le dune del deserto che ha imparato a conoscere all&rsquo;et&agrave; di 18 anni e per le quali nutre molto rispetto.&nbsp;  E proprio&nbsp;di rispetto &egrave; importante parlare quando un pilota privato (come nel caso di Sara), decide di affrontare una sfida del genere. Non bastano infatti soltanto le capacit&agrave;, ma c&rsquo;&egrave; bisogno anche di conoscere in modo approfondito la natura e il luogo nel quale viene affrontata questa durissima sfida.  Lo scorso anno la Dakar, per lei, era stata una vera e propria disfatta: era finita in lacrime in mezzo al deserto, si era dovuta ritirare per un guasto meccanico irrisolvibile. Quest&rsquo;anno, per&ograve;, l&rsquo;aria sembra cambiata in quanto la Garcia ha gi&agrave; un bagaglio di esperienza alle spalle e soprattutto si &egrave; preparata meglio sia psicologicamente che fisicamente.  Ha portato&nbsp;con s&eacute; pezzi di ricambio, integratori, ma anche qualche ricordo importante per riuscire a &quot;Rimanere a galla nei momenti difficili&quot; come ha scritto sui social. Nel 2019 aveva partecipato ancora in fase di recupero dopo un infortunio, quest&rsquo;anno invece la sua preparazione &egrave; stata finalizzata esclusivamente a ci&ograve; che sapeva gi&agrave; di trovare nel deserto e questo ha portato un enorme miglioramento come lei stessa ha detto.  Le percentuali di riuscita in una sfida del genere non sono troppo alte, visti i numerosi imprevisti connessi a questo tipo di gara, ma coraggio e voglia di superarsi non sono mancati a Sara, che &egrave; riuscita a portare a termine la sua missione: una ragazza davvero vincente!  Dakar 2020: ecco come &egrave; andata la prima edizione in Arabia Saudita 

Pilota e tecnico: la spagnola Garcia ha preso parte alla Dakar senza assistenza

Io Guido da Sola: Sara tuttofare nel deserto

        Ai blocchi di partenza della Dakar edizione 2020, che prender&agrave; il via il 5 gennaio, non ci saranno soltanto protagonisti maschili, ma anche femminili. Quest'anno, rispetto al 2019, le donne a partecipare saranno di meno, ovvero sei contro le dieci dello scorso anno. Queste, ovviamente, non correrano soltanto in moto, ma anche nelle categorie SSV e auto. Dakar 2020: tutti contro KTM LA VETERANA DEL GRUPPO - La veterana del gruppo, per quanto riguarda la Dakar in moto &egrave; senza dubbio Laia Sanz, che in sella alla KTM sfider&agrave; le dune di sabbia dell'Arabia Saudita per il decimo anno. Nel 2019 Laia &egrave; riuscita ad arrivare in dodicesima posizione nella sua categoria, ma la sfida di quest'anno sar&agrave; quella di centrare la top 10. La Sanz, nonostante ami le gare off road, ha alle spalle un palmares di tutto rispetto nelle gare di Trial: ha vinto tredici titoli mondiali femminili e dieci titoli europei femminili. Laia, &egrave; gi&agrave; arrrivata in Arabia Saudita e nella giornata di ieri ha postato una foto su Instagram che la ritrae in sella alla sua moto con il numero 14: &rdquo;Shakedown e primo contatto in Arabia Saudita con moto e terreno &ndash; ha scritto &ndash; Ho avuto un buon feeling e adesso non vedo l'ora di iniziare la Dakar Rally&rdquo;.             Visualizza questo post su Instagram  Shakedown and first contact in Saudi Arabia with the bike and the terrain! Good feeling and looking forward to start the @Dakarrally!! ?? - Shakedown y primera toma de contacto en Arabia Saud&iacute; con la moto y el terreno! Buenas sensacions y con ganas de empezar el #Dakar2020!! ?? - Shakedown i primera presa de contacte a l'Ar&agrave;bia Saudita amb la moto i el terreny! Bones sensacions i amb ganes de comen&ccedil;ar el Dakar!! ? .  @rally_zone . . @gasgasmotos @soficatxerox @Pont_grup @redbullesp @redbullmotorsports @redbulldesertwings @nolangroup @petronieves @ride100percent @alpinestars @madform @nike @clubracc @laika_caravans @autosuministres @arc_racing @uswesports @infisport @michelinmotorsport Un post condiviso da  Laia Sanz (@laiasanz_85) in data: 2 Gen 2020 alle ore 9:26 PST      GARCIA E LANDMAN - Insieme alla Sanz, a gareggiare, ci saranno anche la spagnola Sara Garcia e la sudafricana Kirsten Landman. Per la prima, si tratta della seconda partecipazione, mentre per la seconda &egrave; la prima volta alla Dakar. Sara Garcia, per&ograve;, a differenza delle altre, garegger&agrave; nella categoria &ldquo;Original by Motul&rdquo;, ovvero quella senza assistenza meccanica, la pi&ugrave; dura e difficile. La Garcia, che lo scorso anno ha dovuto ritirarsi per un guasto meccanico, quest'anno tenter&agrave; di essere la prima donna europea ad essere arrivata in fondo alla gara nella categoria &ldquo;original&rdquo;. Garcia correr&agrave; con una Yamaha WRF450. IN AUTO - A gareggiare nella categoria SSV a quattro ruote, sar&agrave; l'italiana Camelia Liparoti che insieme ad Annett Fischer correranno come unica coppia femminile. Infine, nella categoria auto a gareggiare come unica donna sar&agrave; la spagnola Cristina Gutierrez alla sua quarta Dakar Rally. In bocca al lupo a tutte queste ragazze tanto coraggiose e temerarie!       

Tre piloti donna correranno in moto, mentre altre tre nella categoria SSV e auto

3 risultati per 'sara garcia'

Dakar 2022: tra sabbia e motori, arriva il "sì" di Sara Garcia a Javi Vega

Io Guido da Sola: Sara tuttofare nel deserto

Le donne del Dakar Rally 2020: in sei alla partenza