A volte il fattore campo conta anche nel motociclismo, soprattutto quando un pilota pu&ograve; correre sul circuito di casa, di cui conosce evidentemente ogni centimetro di asfalto. E&rsquo; il caso di Lucas Mahias, centauro francese e campione della Supersport Francia 2014, che solo due giorni fa &egrave; entrato nel team ufficiale Yamaha per sostituire l&rsquo;infortunato Florian Marino. E Mahias ha fatto valere proprio il fattore campo, piazzando la pole position in Superstock 1000 con un fantastico 1:39,922, unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e 40 secondi.  La sessione di qualifica della STK 1000 &egrave; stata disputata su pista asciutta, dopo la pioggia caduta in mattinata e ha vissuto l&rsquo;unico imprevisto nell&rsquo;esposizione della bandiera rossa a cinque minuti dalla fine a causa della brutta caduta di Roberto Mercandelli, che pare essersi infortunato ai polsi ma ha comunque abbandonato il circuito camminando sulle sue gambe. Ad ogni modo, al secondo posto si &egrave; piazzato Raffaele De Rosa con la BMW, mentre dalla terza piazza scatter&agrave; Jeremy Guarnoni, staccato di soli 77 millessimi. Solo sesto qualificato, infine, il leader del mondiale Leandro Mercado, leader del mondiale con la sua Ducati. 

Al secondo posto si &egrave; piazzato Raffaele De Rosa con la BMW, mentre dalla terza piazza scatter&agrave; Jeremy Guarnoni. Solo sesto Leandro Mercado

STK 1000 Francia,&nbsp;Lucas Mahias piazza la pole

Dorna, FIM e FIM Europe hanno annunciato un altro cambiamento in vista della stagione 2017. Questa volta, oggetto del &ldquo;trattamento&rdquo; sar&agrave; la Superstock 1000 FIM Cup, che da prossimo anno torner&agrave; ad avere la titolazione di Europeo. Torner&agrave; perch&eacute; campionato continentale lo &egrave; gi&agrave; stato, dalla prima edizione del 1999 al 2004.&nbsp;  Al di l&agrave; del nome aggiornato, all&#39;atto pratico la&nbsp;novit&agrave; significativa &egrave; che questa categoria&nbsp;prender&agrave; il posto della classe Superbike del CEV (il campionato europeo sulla carta ma spagnolo a tutti gli effetti), che poco successo di iscritti ha avuto in questi ultimi anni. Dal 2017, quindi, nel programma di gare del CEV rimarranno solo le classi Moto3 e Moto2 mentre in occasione dei round europei del circus della Superbike, tutto rimarr&agrave; invariato: scenderanno in pista la classe regina, le Supersport mondiale ed europea (stessa partenza, classifiche separate) e il &ldquo;vecchio-nuovo&rdquo; europeo Superstock 1000.&nbsp; 

La classe considerata dal 1999 vivaio del mondiale Superbike torner&agrave; ad essere un Europeo a tutti gli effetti: sar&agrave; cancellata la SBK del CEV

La Superstock 1000 torna &ldquo;Europeo&rdquo; nel 2017

Fino all&rsquo;ultimo giro, quella della Superstock 1000 a Misano era stata una gara spettacolare. Ad offrirla, i due grandi protagonisti di questa prima parte di stagione, Leandro Mercado e Raffaele De Rosa. Il portacolori Ducati Aruba.it, secondo in classifica, e l&rsquo;alfiere BMW Althea, leader, erano arrivati all&rsquo;ultimo giro appaiati: De Rosa dopo un bel recupero necessario in seguito ad una partenza cos&igrave; cos&igrave;, Mercado dopo una prima parte di gara da &ldquo;lepre&rdquo; e poi da unico pilota in grado di tenere il passo del campano.    STACCATA DECISIVA - All&rsquo;ultimo giro, alla staccata della Quercia, &egrave; stata bella la manovra di Mercado: arrivato largo alla frenata, in uscita &egrave; riuscito a prendere una traiettoria pi&ugrave; stretta e pi&ugrave; veloce rispetto al rivale, che ha dovuto subire il sorpasso alla curva successiva. Uno degli ultimi punti &ldquo;buoni&rdquo; dove tentare la risposta, per De Rosa, era la staccata del curvone. Proprio l&igrave;, all&rsquo;interno, l&rsquo;alfiere BMW Althea ha provato a restituire il favore a Mercado. Non voleva finire secondo, De Rosa, davanti al suo pubblico ma probabilmente &egrave; entrato un po&rsquo; troppo &ldquo;stretto&rdquo; e a velocit&agrave; pi&ugrave; alta rispetto ai giri precedenti. Mentre Mercado si preparava a chiudere la curva, il contatto &egrave; stato inevitabile: i due sono finiti in terra e hanno dovuto dire addio ai sogni di gloria.  IL TERZO&hellip; GODE - Gloria che &egrave; andata invece a Lucas Mahias. Il francese, sostituto di Marino in sella alla Yamaha R1 del Team Pata, si preparava a festeggiare un terzo posto assolutamente positivo dopo un week-end in crescendo e invece, sul rettilineo, si &egrave; ritrovato in testa, a festeggiare una vittoria inaspettata ma comunque meritata per l&rsquo;impegno e il talento.&nbsp; Alle sue spalle, hanno chiuso due azzurri: Kevin Calia, risalito molto forte nel finale e capace di portare a casa un altro podio importante dopo quello di Imola. Soprattutto perch&eacute; ora, il portacolori Aprilia della nuova M2 Racing &egrave; tornato prepotentemente in lizza per il titolo. A causa del doppio ko di Mercado e De Rosa, &egrave; a soli 16 punti dal campano.  CALIA E FACCANI, PODIO MERITATI - Terzo &egrave; passato sul traguardo il padrone di casa Marco Faccani. L&rsquo;alfiere ravennate della Ducati Triple-M Racing ha messo la ciliegina sulla torta ad un week-end estremamente positivo, che gli ha regalato anche la pole position. Un risultato importante per la seconda parte di campionato dell&rsquo;ex-pilota del mondiale Supersport e uno dei giovani pi&ugrave; interessanti del nostro panorama. Nella top five sono finiti anche il turco (e campione europeo Stock 600) Toprak Razgatlioglu, sempre pi&ugrave; a suo agio e al top con la Kawasaki Puccetti e Roberto Tamburini: il romagnolo non &egrave; riuscito a far meglio del suo compagno di squadra Calia sul circuito di casa ma ha conquistato comunque una buona quinta piazza.  ITALIANI OK - Gli altri italiani capaci di chiudere positivamente tra i primi dieci sono stati Luca Vitali (BMW, sesto), Andrea Mantovani (Yamaha, ottavo dietro Guarnoni) e Michael Ruben Rinaldi (Ducati, decimo): per lui, una menzione speciale, perch&eacute; &egrave; stato capace di una grande rimonta dopo la partenza dall&rsquo;ultima casella. A punti sono andati anche Tucci, Massei, Marconi e Sandi. 

I due protagonisti del campionato arrivano appaiati all&rsquo;ultimo giro, si toccano alla staccata del curvone e finiscono in terra. Il francese vince sorpresa, con la Yamaha Pata

STK Misano, gara: contatto De Rosa-Mercado, Mahias ringrazia e vince

Dalla pista romagnola, teatro del round sanmarinese del mondiale Superbike, Supersport e Superstock, ecco una carrellata di immagini della prima giornata di prove

STK Misano, le immagini più belle del venerdì

De Rosa &egrave; di nuovo &ldquo;padrone&rdquo; della Superstock 1000. Il leader della classifica di campionato si &egrave; rivelato il pi&ugrave; veloce della seconda sessione di prove libere svolte oggi pomeriggio a Misano.  IN TRE A FARE LA DIFFERENZA - Il campano, in sella alla BMW del Team Althea Racing, ha fermato il cronometro sull&rsquo;1&rsquo;37&rdquo;082, regolando per un decimo di secondo l&rsquo;altro grande protagonista della giornata odierna, Roberto Tamburini (Aprilia Nuova M2 Racing). Gli azzurri, insieme all&rsquo;argentino Leandro Mercado (Ducati Aruba.it Racing, in terza posizione a tre decimi) hanno fatto la differenza rispetto agli altri.&nbsp;    MAHIAS IMPARA IN FRETTA - Il bravo Luca Mahias (sostituto di Marino sulla Yamaha Pata) ha chiuso qaurto ma a oltre sei decimi dal leader della classifica. Seguono Marco Faccani a sette decimi e Kevin Calia a un secondo. La &ldquo;pattuglia&rdquo; azzurra &egrave; completata, nell&rsquo;ordine, da Ferrari, Vitali e Mantovani, mentre il campione in carica della Superstock 600, Toprak Razgatlioglu, completa la top ten.  In ritardo, invece, Michael Ruben Rinaldi: l&rsquo;altro alfiere della Ducati, tra i primi tre nella sessione della mattina, ha concluso le prove del pomeriggio in sedicesima posizione, a oltre un secondo e otto decimi dalla vetta. 

Il leader di campionato porta la BMW Althea in vetta alla classifica della seconda sessione. Seguono Tamburini e Mercado

STK Misano, libere2: De Rosa torna padrone

Meglio di cos&igrave;, per i colori italiani, non poteva iniziare il week-end di Misano. Alla fine della prima sessione di prove libere, svolta stamattina, &egrave; stato il romagnolo Roberto Tamburini a centrare il primo tempo.  TAMBU C&rsquo;E&rsquo; - Il padrone di casa, in sella all&rsquo;Aprilia della Nuova M2 Racing, comanda il gruppo con 1&rsquo;37&rdquo;711 come miglior tempo, seguito dall&rsquo;altro romagnolo, Michael Ruben Rinaldi, a un decimo di secondo con la Ducati dell&rsquo;Aruba.it Racing-Junior Team. Terza piazza per il leader di campionato, il campano Raffaele De Rosa, che ha portato la BMW targata Althea a due decimi dalla vetta.  MERCADO E MAHIAS, STRANIERI AL TOP - A &ldquo;sandwich&rdquo; tra sei piloti italiani c&rsquo;&egrave; Leandro Mercado: l&rsquo;argentino, secondo in campionato con l&rsquo;altra Ducati Aruba, &egrave; lontano sette decimi da Tamburini e precede, nell&rsquo;ordine, Kevin Calia, Marco Faccani e Luca Vitali. La top ten &egrave; completata da Mahias (sostituto di Marino sulla Yamaha Pata), Ferrari e Mantovani. &nbsp; 

Otto italiani nei primi dieci. Comanda Tamburini davanti a Rinaldi, rispettivamente su Aprilia e Ducati. Poi il leader di campionato, De Rosa, sulla BMW del team azzurro Althea

STK Misano, libere1: padroni di casa

Ha vinto una gara che, subito dopo la partenza, ha vissuto un momento &ldquo;delicato&rdquo;, con la caduta di Marconi (coinvolto anche Guarnoni) per fortuna senza conseguenze. Raffaele De Rosa ha messo la ciliegina sulla torta di un week-end perfetto: sempre primo nelle libere e nelle qualifiche, &egrave; partito forte dalla pole position e non ha avuto avversari.&nbsp;  VELOCITA&rsquo; E COSTANZA - Il campano &egrave; riuscito a portare a casa la seconda vittoria stagionale e il quarto podio consecutivo su quattro round fin qui disputati. Grazie a questa affermazione ha staccato in classifica generale Leandro Mercado, ritrovandosi da solo al comando del campionato con cinque punti di vantaggio sull&rsquo;argentino.  MERCADO C&rsquo;E&rsquo;, RITORNO DI CANEPA - L&rsquo;alfiere Ducati Aruba.it ha corso gran parte della gara insieme al compagno di squadra Rinaldi (poi scivolato in quinta posizione, in difficolt&agrave; nel finale ma comunque bravo a chiudere nella top five che gli garantisce il terzo posto in classifica generale), respingendo nelle battute decisive gli attacchi di Niccol&ograve; Canepa. Il genovese, presentatosi ancora una volta sulla griglia di partenza da sostituto di Riccardo Russo con la Yamaha Pata, &egrave; riuscito a centrare l&rsquo;obiettivo della vigilia, ovvero tornare sul podio di una categoria che negli anni scorso lo aveva visto grande protagonista. Adesso sar&agrave; dura, per i dirigenti del team azzurro, rinunciare a lui nelle prossime gare&hellip;  CALIA TRA I PRIMI, TAMBURINI IN DIFFICOLTA&rsquo; - Ottimo quarto si &egrave; piazzato Kevin Calia, che dopo il podio conquistato sul circuito di casa di Imola si conferma al top con l&rsquo;Aprilia Nuova M2 Racing. Alle spalle di Rinaldi, ecco il turco Razgatlioglu: il campione in carica della Stock 600, alfiere Kawasaki Puccetti, sembra in grande crescita dopo l&rsquo;inizio di stagione difficile a causa di un infortunio. Chiudono la top ten Roberto Tamburini (anche oggi in difficolt&agrave; con l&rsquo;Aprilia e mai in grado di lottare per il podio), Black, Tessels e Jones. Tra le cadute eccellenti, quella di Faccani mentre Massei si &egrave; ritirato in seguito ad un &ldquo;ride through&rdquo;. 

L&rsquo;alfiere BMW Althea chiude al meglio un week-end dominato sin dalle prime prove. Il rivale Mercado limita i danni con il secondo posto in sella alla Ducati mentre terzo &egrave; un ritrovato Niccol&ograve; Canepa con la Yamaha

STK Donigton, gara: De Rosa non si batte

Non c&rsquo;&egrave; due senza tre. Raffaele De Rosa e la BMW preparata dal Team Althea dominano anche le qualifiche della Superstock 1000 a Donington. Il campano si trova a suo agio su questa pista. Tra i curvoni veloci, i dossi e le staccate da brivido del circuito britannico, riesce a guidare in modo efficace la sua S1000RR: con il tempo di 1&rsquo;29&rdquo;515, il ruolo di protagonista principale per la gara di domani spetta a lui. Vedremo se ne sar&agrave; all&rsquo;altezza.  TAMBU C&rsquo;E&rsquo; - A provare a soffiargli il posto saranno Roberto Tamburini e Leandro Mercado: il romagnolo, in sella all&rsquo;Aprilia Nuova M2 Racing, si &egrave; confermato al top e sembra avere tutte le carte in regola per conquistare il primo podio del 2016. E&rsquo; indietro di tre decimi rispetto al leader ma davandi di due rispetto al capoclassifica Leandro Mercado (Ducati Aruba.it).&nbsp;  BRAVO CANEPA - L&rsquo;argentino prover&agrave; domani a chiudere davanti a De Rosa per conquistare anche la vetta solitaria della classifica generale. Alle sue spalle, in prova, tanti altri azzurri: Niccol&ograve; Canepa, con la Yamaha Pata, &egrave; ottimo quarto seguito da Kevin Calia, in sella all&rsquo;altra Aprilia e reduce dal bel podio di Imola, poi Michael Ruben Rinaldi (Ducat), Marco Faccani (Ducati) e la Yamaha di Luca Marconi. Sar&agrave; una gara tutta da seguire, quella della Superstock 1000 a Donington. 

Dopo aver dominato le due sessioni di libere, il campano si conferma al top anche in quella decisiva: partir&agrave; dalla pole, seguito da Tamburini e Mercado

STK Donington, qualifiche: De Rosa, ancora lui

L&rsquo;anno scorso, nella coppa del mondo Superstock, Lorenzo Savadori ha avuto un unico vero rivale nella lotta al titolo: Roberto Tamburini. Il romagnolo ha provato a strappare la corona al pilota Aprilia fino alle ultime gare ed anche se &egrave; uscito sconfitto dal duello, &egrave; diventato uno dei piloti di riferimento della categoria.  FAVORITO - Passato Savadori in Superbike, &ldquo;Tambu&rdquo; ha cambiato casacca, spostandosi nel box dell&rsquo;Aprilia gestita dalla Nuova M2 Racing e diventando, di diritto, il favorito della vigilia per la vittoria finale. Ma un po&rsquo; di sfortuna e qualche errore di troppo non gli hanno permesso, nelle prime tre uscite del 2016, di confermarsi al vertice.  IN RIPRESA - Nel round di apertura di Aragon &egrave; scivolato nelle battute finali mentre si trovava in lotta per il podio mentre ad Assen non &egrave; riuscito ad andare oltre la 20esima posizione. Molto meglio &egrave; andata all&rsquo;ultimo round di Imola, dove ha chiuso al quarto posto perdendo per un solo secondo l&rsquo;ultimo gradino del podio centrato dal leader della classifica, De Rosa.  A Donington servir&agrave; quindi un risultato importante, per far &ldquo;impennare&rdquo; una stagione partita male (&egrave; ottavo in classifica a 44 punti da Mercado e De Rosa) ma ancora lunga. L&rsquo;Italia della Superstock ha bisogno anche del miglior Tamburini. 

Il romagnolo &egrave; stato uno dei protagonisti assoluti della scorsa stagione ma il suo 2016 non &egrave; partito nel migliore dei modi. A Donington cerca un risultato &ldquo;pesante&rdquo; per invertire la rotta

STK FIM Cup: Tamburini, serve la &ldquo;svolta&rdquo;

L&rsquo;argentino in rosso, l&rsquo;italiano in nero. Leandro Mercado e Raffaele De Rosa sono stati i protagonisti assoluti delle prime tre gare della stagione e partiranno con i favori del pronostico anche a Donington. L&rsquo;alfiere Ducati &egrave; a quota due vittorie (Aragon e Imola) mentre De Rosa si &egrave; imposto a Assen ma se il campano &egrave; finito sempre sul podio, Mercado &ldquo;paga&rdquo; la prestazione sottotono in Olanda (nono posto).  MERCADO VELOCE, DE ROSA COSTANTE - Quando &egrave; in giornata, Mercado &egrave; sembrato finora il pi&ugrave; veloce tra i due ma il campano ha dalla sua la costanza di risultati e il terzo posto centrato l&rsquo;anno scorso proprio sul circuito britannico. Guidava una Ducati ma anche con la BMW Althea su cui &egrave; salito quest&rsquo;anno sembra trovarsi particolarmente a suo agio.  OCCHIO A YAMAHA E APRILIA - Numerosi i nomi che possono inserirsi nella lotta per la vittoria e per il podio di tappa: da Canepa e Mahias, sostituiti di Marino e Russo sulle Yamaha R1 del Team Pata a Michael Ruben Rinaldi, pronto con l&rsquo;altra Ducati Aruba.it a riscattare la caduta di Imola. Passando per i due alfieri Aprilia: Kevin Calia ha il morale alto dopo l&rsquo;ottimo secondo posto conquistato sul circuito di &ldquo;casa&rdquo; di Imola mentre pi&ugrave; difficile sembra il momento di Roberto Tamburini: il romagnolo &egrave; stato uno dei protagonisti del 2015 (l&rsquo;anno scorso, a Donington, chiuse secondo) ma in questo inizio di stagione non &egrave; riuscito a brillare: due ritiri e un quarto posto sono il suo bottino attuale. Partir&agrave; da Donington la riscossa? 

Mercado e De Rosa condividono la testa della classifica: su tre gare, due vittorie per l&rsquo;argentino della Ducati Aruba.it, una per l&rsquo;italiano della BMW Althea (pi&ugrave; costante). Saranno loro due a sfidarsi a Donington?

STK Donigton: si rinnova il duello

Durante la sessione di qualifica della Superstock 1000, Florian Marino &egrave; caduto alla curva 15, rientrando sfortunatamente nella traiettoria di Luca Vitali. Il francese &egrave; cos&igrave; stato investito e l&rsquo;impatto &egrave; avvenuto sulla sua gamba destra. Immediatamente portato all&rsquo;ospedale Wilhelmina Ziekenhuis di Assen, Marino &egrave; stato sottoposto a ulteriori esami. Al pilota della Yamaha sono state riscontrate fratture multiple alla gamba destra e una frattura al bacino (parte anteriore) che per il momento non dev&rsquo;essere operata. Al contrario, le ferite riportate alla gamba hanno avuto bisogno di un intervento chirurgico, che &egrave; stato effettuato domenica sera dal chirurgo Bodo Iprenburg. &ldquo;L&rsquo;operazione &egrave; andata molto bene&rdquo;, ha spiegato Adrien Morillas, allenatore di Marino. &ldquo;Il chirurgo &egrave; stato molto bravo e ha fatto un buon lavoro. Florian &egrave; ancora stanco e dolorante. Probabilmente mercoled&igrave; sar&agrave; trasportato in Francia&rdquo;. Secondo i primi accertamenti, il recupero di Marino durer&agrave; all&rsquo;incirca tre mesi.

Infortunato nelle qualifiche della Superstock 1000,  Florian Marino ha riportato fratture alla gamba destra e una frattura al bacino. Ne avr&agrave; per 3 mesi.

Superstock: intervento ok per Marino

di Federico Porrozzi    L&rsquo;avevamo scritto pochi giorni fa, di un possibile week-end da protagonisti assoluti da parte di De Rosa e Althea BMW ad Assen.  FINALMENTE - Oggi il tutto si &egrave; concretizzato con una gara da applausi proprio del campano in sella alla moto tedesca. Partito in sordina dopo il restart causato dall&rsquo;esposizione della bandiera rossa, il campano De Rosa si &egrave; liberato in fretta di Rinaldi e Mercado, andando poi a riprendere in poche curve il corregionale Riccardo Russo, autore di una veloce partenza e di un tentativo di fuga, e a superarlo con facilit&agrave;.  RUSSO, PECCATO! - Il tentativo di tenere la scia di De Rosa da parte di Russo e della R1 dura poche curve, perch&eacute; il portacolori Yamaha Pata viene sbalzato dalla sella in accelerazione e, finito fuoripista, deve dire addio alla gara. A quel punto De Rosa ha campo libero e, dopo gli ultimi giri di &ldquo;controllo&rdquo;, va a vincere la sua prima gara nella Superstock 1000, dopo sette podi. Grazie a questi 25 punti, l&rsquo;alfiere BMW Althea conquista anche il primo posto in classifica generale.  BRAVO RINALDI - Alle sue spalle &egrave; stata lotta a tre per gli altri due gradini del podio tra Jeremy Guarnoni (con la Kawasaki Pedercini), Michael Ruben Rinaldi (con la Ducati Aruba.it) e Marco Faccani, alla guida della Panigale del Team Triple-M Racing. Ad avere la meglio &egrave; stato il francese, che  ha chiuso a dieci secondi dal vincitore e davanti a Rinaldi (altro podio importante alla seconda uscita nella Stock per il romagnolo).   CINQUE AZZURRI NEI PRIMI SEI - Faccani ha chiuso quarto davanti s Mantovani (alle sue spalle con la Yamaha Guandalini) ha dimostrato di poter lottare con il migliori per le posizioni di vertice. Pi&ugrave; lontano Luca Salvadori (Aprilia), che completa la festa italiana con cinque piloti nei primi sei posti dell&rsquo;ordine di arrivo. Da segnalare la prova opaca di Leandro Mercado (solo nono il vincitore del primo round di Aragon) e il dodicesimo posto di Luca Vitali, coinvolto ieri nell&rsquo;incidente con Florian Marino.

Il portacolori BMW del Team Althea ha un altro passo rispetto agli avversari e nessuno gli resiste. Guarnoni secondo, Rinaldi buon terzo davanti a Faccani, Mantovani e Salvadori

STK Assen, gara: la &ldquo;prima&rdquo; di De Rosa

di Federico Porrozzi   A Riccardo Russo piace partire forte, non c&rsquo;&egrave; dubbio. Come successo per la prima sessione del round di Aragon, anche stamattina sotto la pioggia di Assen, il pilota Pata Yamaha ha fatto la differenza: 2&rsquo;01&rdquo;802 il suo miglior crono nel turno di &ldquo;approccio&rdquo; alla pista, migliore di tre decimi rispetto a quello del vincitore del round spagnolo, Leandro Mercado (Ducati Aruba.it). Russo &egrave; stato anche sfortunato protagonista di una scivolata nel finale, per fortuna senza conseguenze.  MERCADO NELLA &ldquo;MORSA&rdquo; AZZURRA - Alle loro spalle, altri quattro piloti italiani, che confermano l&rsquo;egemonia azzurra in questa categoria. Terzo &egrave; il compagno di squadra di Mercado, l&rsquo;esordiente Michael Ruben Rinaldi, seguito da Marco Faccani (Ducati - Triple-M Racing) e dall&rsquo;Aprilia della sorpresa della mattinata, Luca Salvadori. Il milanese precede l&rsquo;altra RSV guidata da Kevin Calia (Nuova M2 Racing).  SULLE UOVA - Pi&ugrave; in difficolt&agrave;, con pista bagnata, il vincitore della gara del 2015, Roberto Tamburini, per ora nono a oltre due secondi da Russo. Tra gli altri protagonisti del 2015 (e del primo round) non a loro agio sull&rsquo;acqua segnaliamo Raffaele De Rosa (22esimo a cinque secondi) e Andrea Tucci (24esimo a pi&ugrave; di sei).  QUANTE CADUTE! - Ben undici le scivolate registrate nel primo turno a causa della pioggia. Oltre a Russo, sono andati fuori pista anche Calia e Mercandelli mentre Andreozzi, Tucci e Ponsson sono caduti due volte.  

Sotto la pioggia di Assen, il campano chiude la prima sessione di prove libere al primo posto. Alle sue spalle l&rsquo;argentino Mercado e altri quattro azzurri

STK Assen, libere1: Russo &ldquo;anfibio&rdquo;

di Federico Porrozzi   Mercado, Rinaldi e le due Ducati Panigale del Team Aruba.it Racing partiranno con i favori del pronostico ad Assen. Forti della doppietta centrata nel primo round della stagione, i due portacolori della &ldquo;rossa&rdquo; avranno tutti gli occhi puntati addosso. Leandro e Michael hanno gestito al meglio le fasi finali della gara di Aragon, facendo la differenza con gomme usurate proprio quando gli avversari iniziavano ad andare in difficolt&agrave;.  GLI AVVERSARI DELLA ROSSA - In Olanda proveranno ad essere competitivi fino all&rsquo;ultimo le due Yamaha di Riccardo Russo e Florian Marino (bravi all&rsquo;inizio ma in crisi di gomme nel finale della gara spagnola) e le due Aprilia di Kevin Calia e di Roberto Tamburini, caduto nel finale quando si trovava in lotta per il podio.   TAMBURINI E APRILIA: BINOMIO VINCENTE? - Proprio Tamburini sar&agrave; il sorvegliato speciale per la gara olandese, visto che nel 2015 vinse di un soffio con la sua BMW sull&rsquo;Aprilia guidata da Savadori. Ora su quell&rsquo;Aprilia c&rsquo;&egrave; lui e il binomio potrebbe rivelarsi di nuovo vincente.  Ducati permettendo e, soprattutto, BMW permettendo. La S1000RR ha dimostrato di poter sfoderare tutto il suo potenziale sul tracciato di Assen e a guidare una delle sole sei moto tedesche iscritte al campionato c&rsquo;&egrave; un pilota da tenere d&rsquo;occhio per la vittoria.  E&rsquo; L&rsquo;ORA DI DE ROSA? - Si tratta di Raffaele De Rosa, portacolori del Team Althea che ad Aragon &egrave; stato l&rsquo;ultimo ad arrendersi alle Ducati Aruba.it: il campano ha chiuso a un secondo dal duo di testa, dimostrando di avere trovato un ottimo feeling con la BMW e domenica, visto il potenziale della moto su questa pista, potrebbe portare a casa il primo risultato importante della stagione. Su sette gare disputate in carriera nella Stock 1000, De Rosa ha centrato sette podi ma ancora nessuna vittoria&hellip; 

Lo scorso anno la moto tedesca &egrave; salita sul gradino pi&ugrave; alto del podio con Tamburini. Domenica sar&agrave; De Rosa a provare a portare in alto una delle poche S1000RR iscritte al campionato

STK 1000: Assen, &egrave; il momento della BMW?

di Federico Porrozzi   Nel 2015, i campioni della Superbike e della Supersport iridate sono stati Jonathan Rea e Kenan Sofuoglu.  REGINE DEGLI ALTRI - Cosa avevano in comune? La moto, ovviamente. Entrambi hanno vinto, dominando i rispettivi campionati, guidando una &ldquo;verde&rdquo; Kawasaki. Lo strapotere della supersportiva di Akashi nelle due categorie &egrave; noto: &egrave; da anni (anche se a fasi alterne) la moto da battere. Con buona pace dei rivali. Ha vinto, spesso, anche nella Stock 600, da quest&rsquo;anno abolita. Nella Coppa del mondo Superstock, invece, &egrave; costretta ad inseguire.  NESSUN TITOLO - Da sempre. Ci viene da dire. Gi&agrave;, perch&eacute; in diciassette edizioni della Stock (partita nel 1999), Kawasaki non ha mai vinto un titolo piloti. Ha fatto suo due volte quello Costruttori (nel 2014 e nel 2012) ma ancora non &egrave; riuscita a portarsi a casa la classifica individuale. Prima Suzuki, Honda e Yamaha e, negli ultimi anni, lo strapotere Ducati e BMW (con l&rsquo;exploit di Aprilia del 2015) hanno negato a Kawasaki la gioia della vittoria finale. Gli stessi Savadori e Mercado, con Lanusse, Andreozzi, Morais, Bussolotti e Petrucci sono stati i nomi che, solo nelle ultime cinque stagioni, hanno affrontato la FIM Cup senza riuscire a vincerla.  STESSO COPIONE? &ndash; Se nelle stagioni precedenti le Kawasaki non vincevano i titoli ma facevano bene in gara, con tanti podi e qualche trionfo, negli ultimi due anni c&rsquo;&egrave; stata &ldquo;carestia&rdquo; anche di quelli. I numeri, del resto, parlano chiaro: nel 2015, il primo pilota &ldquo;verde&rdquo; in classifica generale &egrave; stato Brian Staring, che ha chiuso nono a ben 111 punti di distanza dal campione Savadori, con due sesti posti come migliori risultati stagionali. Quest&rsquo;anno? Le prospettive, almeno analizzando la prima gara di Aragon, non sono delle migliori: l&rsquo;australiano Staring &egrave; stato migliore tra i portacolori della Casa giapponese: 12esimo a 13 secondi dal vincitore Mercado.  Kawasaki, dove sei? 

Protagonista nei mondiali Superbike e Supersport, la Casa di Akashi soffre da sempre nella Superstock 1000. Anche quest&rsquo;anno, la tendenza sembra negativa

Superstock 1000, Kawasaki cercasi

di Federico Porrozzi   Se il buongiorno si vede dal mattino, il week-end della R1 e del Team Pata Yamaha potrebbe diventare uno di quelli da ricordare.  BELLA PARTENZA - Al termine della prima sessione di prove libere del round d&rsquo;apertura della stagione 2016, in programma sul circuito spagnolo di Aragon, &egrave; stato Riccardo Russo a far segnare il miglior tempo con 1&rsquo;54&rdquo;756 stabilito in soli sei giri completati. Il talento campano, arrivato in Stock quest&rsquo;anno dopo l&rsquo;esperienza Supersport, &egrave; stato l&rsquo;unico a scendere sotto il minuto e 55, seguito dal compagno di squadra, il francese Florian Marino, distante mezzo secondo.  PUSCEDDU, CHE ESORDIO! - Dietro le due Yamaha, sventola alta la bandiera tricolore con tre Ducati, un&rsquo;Aprilia e quattro piloti italiani: se il terzo posto di Marco Faccani (Triple-M Racing) &egrave; una sorpresa fino ad un certo punto, visto che arriva dalla Supersport, a stupire notevolmente &egrave; il quarto dell&rsquo;esordiente romano Emanuele Pusceddu, salito in stock dopo un&rsquo;ottima stagione nella European Junior Cup: in sella alla Panigale dell&rsquo;SK-Racing Team by Barni, il 19enne ha dimostrato di trovarsi subito a suo agio in questa categoria e sar&agrave; interessante seguire da vicino il suo week-end.  BELL&rsquo;ITALIA! - Nella top five ha chiuso anche il favorito per il titolo, Roberto Tamburini, all&rsquo;esordio in sella alla Aprilia della Nuova M2 Racing mentre alle sue spalle ecco un altro debuttante, Michael Ruben Rinaldi, con la Ducati gestita dal Team Aruba.it Racing. Nella zona che conta anche Luca Marconi e Fabio Massei, rispettivamente decimo e undicesimo con le Yamaha del Team Trasimeno, seguiti da Raffaele De Rosa (BMW)  e Alessandro Andreozzi (Kawasaki). Da segnalare le scivolate senza conseguenze di Faccani, Mercandelli e Popov. 

Il campano, al debutto in sella alla nuova R1, fa segnare il miglior tempo seguito dal compagno di squadra Marino. Dietro, quattro italiani: sorpresa Pusceddu

Stock Aragon, libere1: Russo e Yamaha al top

Il Team Nuova M2 Racing sar&agrave; impegnato a difendere il titolo della Superstock 1000 FIM CUP, conquistato lo scorso anno con Lorenzo Savadori. I piloti scelti per questa nuova avventura sono Roberto Tamburini e Kevin Calia che saranno alla guida della Aprilia RSV4 RF e la Casa di Noale dar&agrave; il proprio massimo sostegno tecnico, oltre a garantire i materiali e lo sviluppo necessario. Il team far&agrave; la presentazione ufficiale il prossimo fine settimana al Misano World Circuit, in occasione dei test collettivi del CIV. &ldquo;Sono molto contento di aver rinnovato la collaborazione con Aprilia e di aver portato Roberto Tamburini nel team", ha detto Enzo Chiapello, team manager. "L'anno scorso abbiamo lavorato sodo per ottenere gli importanti risultati in Superstock 1000 che sono arrivati grazie a tutti i tecnici, ad Aprilia Racing che ci ha supportato per tutta la stagione, a tutti i nostri sponsor che rinnovano la fiducia in noi e a Lorenzo Savadori al quale va il nostro pi&ugrave; grande in bocca al lupo per la nuova meritata avventura nel mondiale Superbike. Riconfermarsi sar&agrave; difficile, questo campionato si preannuncia molto competitivo ma noi siamo pronti a dare il massimo. In pista ci saranno le migliori moto in forma ufficiale e tutti i piloti pi&ugrave; meritevoli in circolazione. Noi contiamo su un team ormai rodato e affiatato con il riconfermato Kevin Calia e il vicecampione in carica Roberto Tamburini. Anche quest'anno avremo una squadra fortissima&rdquo;. &ldquo;Sono molto contento di poter correre per una casa importante come Aprilia che mi mette a disposizione una moto molto competitiva", ha dichiarato Roberto Tamburini, vicecampione lo scorso anno nella Superstock 1000 FIM Cup. "Insieme al team Nuova M2 Racing abbiamo gi&agrave; iniziato i test per prendere feeling con la nuova moto e conoscere meglio tutti i ragazzi del team. Sar&agrave; il mio secondo anno nella Superstock 1000 FIM Cup dopo il secondo posto in campionato dell&rsquo;anno scorso. Questa sar&agrave; una stagione molto competitiva e con piloti molto veloci, ma credo che lavorando nella giusta direzione e mantenendo sempre alto il livello di concentrazione riusciremo a lottare in ogni gara per le posizioni che contano per arrivare a giocarci il campionato a fine stagione&rdquo;. &ldquo;La riconferma per quest&rsquo;anno &egrave; qualcosa di fantastico", ha detto Kevin Calia. "Non ho mai smesso di allenarmi e quando &egrave; arrivata la chiamata non mi sono certo fatto trovare impreparato! Ci sar&agrave; sicuramente modo per continuare a crescere magari raccogliendo i frutti del duro lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi. Grazie al team che continua a credere in me, ad Aprilia Racing, ai miei sponsor, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi stanno vicino ogni giorno&rdquo;.

"Riconfermarsi sar&agrave; difficile, questo campionato si preannuncia molto competitivo ma noi siamo pronti a dare il massimo", dice il team manager Chiapello

Calia e Tamburini con Aprilia in Superstock

Luca Salvadori &egrave; pronto per partecipare alla Superstock 1000 nel 2016, disputando la nuova stagione in sella alla moto della casa di Noale gestita dal Team GP Project.  La tradizione a quattro ruote della sua regione d'origine ha portato Salvadori verso le corse automobilistiche, competendo nelle gare di GoKart quando aveva 16 anni, ma il suo amore per le due ruote ha preso il sopravvento dopo alcuni test che l'hanno portato presto a fare un cambiamento di rotta. Dopo aver vinto il campionato nazionale Superstock 600 a 17 anni, nel 2013 ha partecipato al campionato Europeo Stock 600 dove &egrave; stato da subito un protagonista con vittorie e pole position, in contemporanea anche a livello nazionale. Nel 2015 ha debuttato in STK1000 dove ha ottenuto risultati interessanti, nonostante alcuni infortuni, e concentrandosi sulla preparazione per il 2016.  In questa stagione Aprilia Racing ha messo il suo totale supporto a disposizione del giovane pilota milanese, con l'assistenza tecnica e lo sviluppo durante tutta la stagione. Il progetto sar&agrave; affidato al team GP Project, di Spoleto, che correr&agrave; questa impresa in linea con gli elevati standard di Aprilia.  &ldquo;Eravamo nel bel mezzo delle trattative per cercare di assicurarci il posto che volevamo per il 2016, ma non riuscivamo a trovare un accordo&rdquo; ha spiegato Salvadori a WorldSBK.com. &ldquo;&Egrave; stato proprio in quel momento che mi &egrave; arrivata la telefonata di Cristian Marocchi che mi ha proposto un incontro nella sede di Aprilia Racing a Noale, durante il quale mi hanno presentato un progetto piuttosto complicato. L'idea di correre un Campionato del Mondo in condizioni tecniche superiori ha soddisfatto le mie aspettative e quelle degli sponsor, tanto che &egrave; bastato qualche giorno per prendere la decisione e accettare l'offerta. Il 2016 sar&agrave; una grande sfida per me, sia in termini sportivi che mediatici, abbiamo un pacchetto molto performante, faremo del nostro meglio per dare un bello spettacolo&rdquo;.  &ldquo;Salvadori si &egrave; distinto nella categoria 600 con il massimo dei risultati&rdquo;, ha aggiunto il coordinatore del progetto Cristian Marocchi. &ldquo;Pertanto, con Aprilia Racing, abbiamo pensato che fosse l'occasione ideale per lavorare in un progetto sportivo, realizzato su misura, che conviene a tutti. Partendo dalle certezze tecniche della Aprilia RSV4 RF abbiamo bisogno di una struttura per collaborare con Aprilia, come appunto il Team GP Project, capitanato dai fratelli Altai che hanno molta esperienza nelle corse. Il pezzo finale del puzzle &egrave; stato il reparto marketing, che si occupa di comunicazione e di coordinare le attivit&agrave; di promozione della squadra e del pilota con l'aiuto dell'hospitality nelle gare&rdquo;.

"Il 2016 sar&agrave; una grande sfida per me, sia in termini sportivi che mediatici, abbiamo un pacchetto molto performante", dice Salvadori

Salvadori in Superstock con Aprilia

Per il 2016 il team GM Racing ha annunciato che Luca Marconi sar&agrave; compagno di box del connazionale Andrea Mantovani nel FIM Superstock 1000.  "Sono molto felice di far parte del team di Mirco Guandalini", ha detto Marconi. "Per me &egrave; fondamentale continuare a guidare una Yamaha dopo le buone opportunit&agrave; avute l'anno scorso. Sono certo che insieme possiamo ottenere buoni risultati. Per la prossima stagione abbiamo messo insieme un ottimo team e un buon programma di test. Ci sar&agrave; da divertirsi".  Marconi ha fatto il suo debutto in Superstock 1000 lo scorso anno, ha corso cinque gare per il Team Trasimeno con un nono posto in Portogallo come suo miglior risultato. L'ormai 26enne di Rimini nelle stagioni 2011-2014 ha preso parte al Campionato del Mondo Supersport dopo aver iniziato la sua carriera professionale nel campionato CIV italiano. Nel 2009 e nel 2010 ha corso in MotoGP, classe 125; annate contraddistinte dalle iridi di Julian Simon e Marc Marquez.

Per il 2016 il team GM Racing ha annunciato che Luca Marconi sar&agrave; compagno di box del connazionale Andrea Mantovani nel FIM Superstock 1000

Marconi e Mantovani con Guandalini

Il Team GM Racing ha annunciato che disputer&agrave; il campionato FIM Superstock 1000 con la giovane promessa Andrea Mantovani.  Nei primi test invernali svolti a Jerez, Mantovani ha trovato subito un ottimo feeling sia con il mezzo che con il Team ed il risultato non si &egrave; fatto attendere ed &egrave; stato tangibile con gli eccellenti tempi che sono stati realizzati.  &ldquo;Il GM Racing &egrave; una squadra che, fin dagli anni passati, ho sempre guardato con ammirazione, sperando un domani in cui anche io ne avrei fatto parte...Ecco che in un batter d'occhio mi sono ritrovato ad aver firmato proprio con loro", ha detto Andrea Mantovani. "Mi rendo conto che mi si prospetta una stagione veramente impegnativa: circuiti nuovi, moto nuova, insomma tutto nuovo. Per&ograve; sono anche convinto che con forza di volont&agrave;, costanza e impegno si possano ottenere grandi soddisfazioni ed io sono intenzionato a lavorare sodo in questa direzione".  &ldquo;Sono molto contento d&rsquo;aver raggiunto l&rsquo;accordo con Andrea, un pilota che seguo da diverso tempo e che, in questa stagione, ha dimostrato di essere maturato in maniera rilevante", ha aggiunto Mirco Guandalini, Team Manager di GM Racing. "Il team metter&agrave; a sua disposizione tutto il possibile per valorizzare ancora pi&ugrave; il suo potenziale. Partiremo con il massimo dell&rsquo;umilt&agrave; ma, allo stesso tempo, con la consapevolezza di poter essere tra i protagonisti&rdquo;.  Il Team ha annunciato che continuer&agrave; a lavorare per integrare il gruppo con un secondo pilota.

"Circuiti nuovi, moto nuova, insomma tutto nuovo. Per&ograve; sono intenzionato a lavorare sodo per ottenere soddisfazioni", dice Mantovani

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