Il pilota del Team LCR Honda arriva a Le Mans dopo un bel quarto posto nel GP di Jerez. Un risultato che &egrave; servito al pilota giapponese a risollevare il morale dopo un inizio di stagione molto in affanno. La gara francese potrebbe regalare quindi un altro bel piazzamento.  Nuove soluzioni, nuovi risultati   &ldquo;Un passo avanti a Jerez? - ha detto il pilota Honda in conferenza stampa - Lo spero davvero! A cominciare dai test in Qatar non abbiamo fatto le migliori prestazioni possibili, cos&igrave; come nelle prime gare. Non siamo riusciti a trovare soluzioni ai nostri problemi. A Portimao siamo partiti ultimi e siamo riusciti a chiudere in top ten. Da l&igrave; abbiamo iniziato a pensare a delle soluzioni, magari non quelle ideali ma quelle che possono permetterci di lottare per posizioni importanti. E a Jerez siamo arrivati vicino al podio. Quindi, &egrave; stato un grande risultato per noi&rdquo;.  Il lavoro in Casa Honda   Al momento, per&ograve;, la Casa Alata si trova un po&#39; nell&#39;occhio del ciclone in quanto i suoi piloti, fatta eccezione per Nakagami, non stanno ottenendo alcun risultato. Detto questo, al Team Honda possono contare su ben cinque riders, un numero rilevante: &ldquo;Un pilota in pi&ugrave; pu&ograve; sempre portare ulteriori dati per sviluppare la moto. &ndash; ha spiegato - In pi&ugrave; pu&ograve; aiutare anche noi piloti a non perdere la direzione. Sembra che abbiamo trovato la direzione giusta mi sento a mio agio sulla moto nuova e va bene cos&igrave;&rdquo;.  Ma cosa ha provato di nuovo Takaaki nei test fatti a Jerez? &ldquo;Il test di luned&igrave; ha avuto come priorit&agrave; provare alcuni telai. Per noi &egrave; stato un buon test e abbiamo avuto un buon feeling&rdquo;.  Questo porta i piloti Honda ad essere un po&#39; dei test rider? &ldquo;No, assolutamente no! - ha concluso - Normalmente Stefan Bradl &egrave; quello che prova tutti i nuovi pezzi, ne testa molti. Lui ha provato tanto a Jerez e con lui sono quelli del test team a fare il lavoro. Poi se Stefan approva, noi piloti possiamo usare delle parti nuove&rdquo;. 

Il giapponese del Team di Lucio Cecchinello dopo il quarto posto di Jerez &egrave; lanciato verso nuovi importanti risultati: &ldquo;Abbiamo iniziato a pensare a delle soluzioni&rdquo;

MotoGP Francia, Nakagami spiega il lavoro in Casa Honda

        After the first four races of the 2021 MotoGP season, Honda&rsquo;s performance can be viewed in nothing other than a very negative light. If we put Marc Marquez&rsquo;s return aside, the rider having completed only two races after months away from the tracks and still not in ideal physical shape, the Tokyo manufacturer scored no significant results in Qatar or Portugal, while Jerez finally brought something better, at the hands of its least valued rider. At Jerez de la Frontera, it was Japanese rider Takaaki Nakagami who &lsquo;saved&rsquo; Honda with an impressive fourth-place finish, the rider coming close to the podium and demonstrating a solidity that we hadn&rsquo;t yet seen from any of the RC213V riders so far this season. Light at the end of the tunnel?  If we look at the championship standings, we see that the Japanese is the highest scoring Honda rider, despite only lying in eleventh place (with 19 points to the 17 of Pol Espargar&oacute;). He is also riding a less advanced bike than those of the factory riders and his more esteemed LCR team-mate Alex Marquez, currently a distant relative of the rider we saw in the second half of last season. Now in his fourth season in the reigning class, perhaps it&rsquo;s time for Honda to focus on Taka in order to make the bike more rideable. It would be a big responsibility for a rider who&rsquo;s not yet proved to be a MotoGP winner, sure, but judging by the results, he is perhaps the only rider (Marc aside) able to tame a &ldquo;monster&rdquo; like the RC213V at such a difficult time. The next races will provide more of an answer but, for now, and as strange as it might seem talking about the world&rsquo;s most powerful brand, Takaaki represents a reference point from which to start and at least glimpse the famous light at the end of a tunnel that, right now, looks very dark for Honda. Translated by Heather Watson MotoGP: Fabio Quartararo has second compartmental syndrome surgery       

Despite being the least valued of the four Honda riders, the Japanese is proving to be solid and consistent, with two consecutive top ten finishes at Portim&atilde;o and Jerez. Will he revive the RC213V?

MotoGP: Takaaki Nakagami, the underdog who is saving Honda

Dopo le prime quattro gare della stagione 2021 della MotoGP, il bilancio della Honda non pu&ograve; che essere estremamente negativo. Tralasciando il ritorno di Marc Marquez, avvenuto appena due gare fa dopo mesi lontano dalle corse e ancora non al top della forma fisica, la Casa di Tokyo non ha ottenuto risultati di rilievo in Qatar e neanche a Portimao, mentre a Jerez, finalmente, si &egrave; intravisto qualcosa di buono da parte del pilota meno quotato.  A &ldquo;salvare&rdquo; la Honda a Jerez de la Frontera, infatti, &egrave; stato il giapponese Takaaki Nakagami con un grande quarto posto, a distanza ravvicinata dalle posizioni da podio e con una solidit&agrave; che non si vedeva da diverse gare da parte di uno dei centauri in sella alle RC213V.  Luce in fondo al tunnel?   Guardando la classifica mondiale si pu&ograve; notare come, nonostante sia soltanto undicesimo, il giapponese sia il pilota Honda con pi&ugrave; punti (19 contro i 17 di Pol Espargar&ograve;) pur essendo in sella ad una moto meno evoluta rispetto a quelle del team ufficiale e a quella del pi&ugrave; quotato compagno di squadra nel team LCR Alex Marquez, lontano parente di quello visto nella seconda met&agrave; della scorsa stagione.  Giunto ormai alla quarta stagione nella classe regina, &egrave; forse arrivato per Honda il momento di puntare su Taka per rendere la moto pi&ugrave; guidabile. Sicuramente, si tratterebbe di una grande responsabilit&agrave; per un pilota che, seppur solido, non si &egrave; ancora dimostrato vincente in MotoGP, ma a giudicare dai risultati, forse &egrave; l&#39;unico (Marc a parte) in grado di domare un &ldquo;mostro&rdquo; come la RC213V in un momento cos&igrave; difficile.  Le prossime gare daranno un responso pi&ugrave; attendibile, ma per ora, per quanto possa essere strano dirlo parlando del marchio pi&ugrave; potente del mondo, Takaaki rappresenta un punto di riferimento da cui partire per riuscire almeno ad intravedere la famosa luce in fondo a quel tunnel che, al momento, in casa Honda &egrave; davvero buio.  MotoGP: il nuovo mondo di Marc Marquez 

Nonostante sia il pilota meno quotato tra i quattro della Casa di Tokyo, il giapponese si sta rivelando solido e costante, con due Top 10 consecutive tra Portimao e Jerez. Sar&agrave; lui a far rinascere la RC213V?

MotoGP, Takaaki Nakagami: l&#39;underdog che sta salvando la Honda

Terzo ed ultimo turno di prove libere per la MotoGP in quel di Jerez, caratterizzato da temperature pi&ugrave; basse rispetto a ieri e dal conseguente (e classico) attacco al tempo finale di tutti i piloti equipaggiati con gomme morbide. Come prevedibile non sono mancati i colpi di scena, a cominciare dall&rsquo;impressionante caduta alla curva sette di Marc Marquez, finito violentemente contro gli air fence ma comunque uscito (quasi) illeso dall&#39;incidente, come confermato dal Dottor Chartre, che ha rilevato solo contusioni a spalla e cervicale.&nbsp;  In casa Honda a fare da contrappeso alla scivolata di Marquez c&rsquo;&egrave; l&rsquo;ottima prova di Takaaki Nakagami, capace di chiudere la sessione in prima posizione grazie al crono di 1&rsquo;36&rdquo;985, 25 millesimi meglio di Fabio Quartararo, che conferma comunque di essere in grande forma anche in Andalusia. Grande sorpresa in terza posizione dove troviamo Stefan Bradl, in pista nelle vesti di wild card con una Honda in versione laboratorio.   After his check, @marcmarquez93 has been declared FIT for the remainder of the #SpanishGP &mdash; Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) May 1, 2021   Sette piloti in meno di un decimo!  Alle spalle del tedesco ecco un resiliente Joan Mir, che dopo i problemi legati alle gomme di ieri pare essere riuscito a sfruttare al meglio la mescola pi&ugrave; morbida, incassando soli 51 millesimi dalla vetta. I distacchi continuano ad essere microscopici anche nelle posizioni successive, con ben sette piloti racchiusi in meno di un decimo.  Aleix Espargar&ograve; infatti &egrave; a soli 64 millesimi in sesta posizione, seguito da Maverick Vinales e Franco Morbidelli, autori dello stesso identico crono nonch&eacute; a 98 millesimi da Nakagami. Il numero 21 pu&ograve; sorridere anche pensando al suo passo di gara, apparso nettamente uno dei migliori. Tornando alla classifica chiude in ottava posizione Pecco Bagnaia, meno rapido di ieri ma comunque il miglior pilota Ducati in classifica, davanti al compago di marca Johann Zarco e da Alex Rins, che chiude la top a meno di due decimi (!) dalla vetta.  Miller e Marquez in Q1  Appena ai margini della top ten troviamo Jack Miller, che continua ad incontrare pi&ugrave; di una difficolt&agrave; in sella alla sua Ducati, seguito dal gi&agrave; citato Marc Marquez (+0.369), scivolato proprio mentre stava cercando di entrare nelle prime dieci posizioni. Lo spagnolo &egrave; finito a terra al pari di Brad Binder, 13&deg; e caduto alla curva 5, che precede Alex Marquez e Valentino Rossi: il 46 ha mostrato dei timidi passi avanti, incassando comunque sette decimi dalla vetta.  Pi&ugrave; attardati infine gli altri italiani, con Luca Marini (18&deg;) che apre un trenino di azzurri formato da Lorenzo Savadori, Enea Bastianini e Danilo Petrucci, costretti ad inseguire ma comunque a meno di un secondo da Nakagami, segno (ulteriore) di quanto sia alto il livello nella MotoGP attuale.  La classifica combinata    MotoGP Spagna, Rossi ammette: &ldquo;Impossibile divertirsi con questi risultati&rdquo; 

Lo spagnolo finisce violentemente contro gli air fence della curva sette, ma il pericolo infortunio sembra scongiurato. Il giapponese precede Quartararo e Bradl, 7&deg; Morbidelli, 15&deg; Rossi

MotoGP Spagna, FP3: Marquez a terra ma ok, Nakagami al top

Il pilota giapponese, che per il quarto anno consecutivo vestirà i panni del Team LCR Honda Idemitsu, ha svelato la RC213V che porterà in pista nel 2021

MotoGP: Nakagami svela la livrea della Honda LCR Idemitsu 2021

Se da un lato del box il team LCR dovr&agrave; esplorare il nuovo mondo rappresentato da Alex Marquez, la cui moto &egrave; stata presentata ieri, dall&#39;altro lato potr&ograve; contare sulla continuit&agrave; rappresentata da Takaaki Nakagami, pronto ad iniziare la sua quarta stagione in classe regina con il team di Lucio Cecchinello.&nbsp;  Proprio quest&rsquo;ultimo ha fatto gli onori di casa nelle prime fasi della presentazioni, coadiuvato da Simon Crafar. &ldquo;La MotoGP &egrave; come un grande spettacolo per noi - spiega Lucio - quindi ci &egrave; venuto naturale pensare di presentare il nostro programma 2021 in un teatro. Nell&rsquo;ultima stagione Taka ha fatto dei grandi passi avanti, mostrandosi pronto a lottare per le prime posizioni. &nbsp;Nel 2021 avr&agrave; per la prima volta la stessa moto dei piloti ufficiali, quindi penso e spero che potremo lottare per salire pi&ugrave; di una volta sul podio&rdquo;.  Quella alle porte sar&agrave; la stagione numero 25 del team LCR nel Motomondiale, un numero che non pu&ograve; non confermare la seriet&agrave; ed il valore della struttura italiana. &ldquo;Mi sento felice ed orgoglioso di essere da cos&igrave; tanto anni nel paddock della MotoGP, e spero vivamente di cogliere nuovi successi insieme a Taka&rdquo;.    Nakagami: &ldquo;Il team crede in me, voglio conquistare podi e vittorie&quot;   Una volta rotto il ghiaccio il protagonista dell&rsquo;evento &egrave; stato giustamente Takaaki Nakagami, che ha svelato la propria livrea 2021, molto simile (visto il medesimo main sponsor) a quella utilizzata nella passata stagione.  &ldquo;Sono molto felice di poter iniziare una nuova stagione in MotoGP. Il team crede molto in me&ndash; racconta Taka - e questo mi permette di correre sempre nelle migliori condizioni. quest&rsquo;anno inoltre avr&ograve; l&rsquo;ultima versione della RCV-213, quindi voglio dare il massimo per regalare a Lucio dei podi, e magari delle vittorie&rdquo;.  Da buon giapponese Nakagami conduce una vita attenta e morigerata sin da piccolo, con l&rsquo;obiettivo fisso di diventare sempre pi&ugrave; veloce in sella.  &ldquo;La vita da pilota &egrave; lineare quanto impegnativa: al momento vivo in Spagna, e quando posso torno in Giappone per stare con la famiglia. Come tutti i piloti penso sempre a come poter migliorare giorno dopo giorno. Se guardo gli anime? Ho pensato alle moto sin da piccolo quindi non ne ho visti molti, ma ne conosco alcuni famosi come Dragon Ball&rdquo;.  Nakagami avr&agrave; ancora una volta il numero 30, la cui origine risale alla prima esperienza di Taka in Europa. &ldquo;Il team manager del mio primo team nel campionato spagnolo era Alberto Puig. Lui mi ha dato questo numero, e per una forma di rispetto l&rsquo;ho voluto mantenere sino ad oggi&rdquo;.  Alex Marquez: &ldquo;La MotoGP &egrave; un altro mondo&rdquo; 

Dopo la presentazione di ieri della moto di Alex Marquex, oggi &egrave; toccato al giapponese scoprire la propria livrea per la prossima stagione. Takaaki: &quot;Il team crede in me, voglio dei podi&quot;

MotoGP, LCR chiude il cerchio: presentata la Honda di Nakagami

Dopo la presentazione di Alex Marquez che correr&agrave; con i colori del team LCR Honda Castrol, oggi &egrave; toccato a Takaaki Nakagami mostrare la RC213V che invece sar&agrave; sponsorizzata, come nella passata stagione da Idemitsu. Ecco alcuni scatti dell&#39;unveiling Honda LCR

MotoGP: è il giorno di Nakagami e della Honda del team LCR Idemitsu

Una persona ammicca, cio&egrave; sbatte le palpebre, circa 8 volte al minuto per ripristinare il naturale film lacrimale dell&rsquo;occhio, ma questo non succede ai piloti MotoGP mentre sono in moto. A tenere questo studio &egrave; stata la SIFI, azienda farmaceutica leader nel settore oftalmico, assieme al Team LCR Honda di MotoGP (ecco qui quando sar&agrave; presentato il nuovo team).  Ecco cosa succede   Il progetto di ricerca &lsquo;Driving Vision Science&rsquo; (DVS), dedicato allo studio delle reazioni dell&rsquo;apparato visivo dei piloti impegnati sui circuiti di tutto il mondo, ha scoperto che i piloti di MotoGP sbattono le palpebre una sola volta ogni tre minuti, e ci&ograve; accade in una situazione particolare di microclima che si crea all&rsquo;interno del casco. Tenendo conto che un giro di pista al Mugello in MotoGP richiede circa 1&rsquo; e 50&rdquo;, significa fare un giro e mezzo senza &lsquo;battere ciglio&rsquo;.    Questa reazione &egrave; dovuta alle condizioni estreme, generate da sollecitazione visiva e concentrazione fisica e mentale, affrontate dai piloti e analizzate dagli esperti di SIFI nell&rsquo;ambito della MotoGP. Il motociclismo al suo pi&ugrave; alto livello agonistico e con un elevatissimo livello di stress pisco-fisico, e di conseguenza visivo, al quale si sottopongono i piloti in condizioni di test e di gara permette di fare test probanti.  Per svolgere questa ricerca sono stati presi in considerazione il giapponese Takaaki Nakagami, che anche quest&rsquo;anno vestir&agrave; i colori del team LCR, e l&rsquo;ormai ex pilota, nonch&eacute; collaudatore Yamaha, Cal Crutchlow. Lo scopo della ricerca &egrave; di sviluppare specifiche soluzioni comportamentali e, in un prossimo futuro, poter provare prodotti capaci di migliorare le performance visive di tutti coloro che per lavoro o svago possono essere sottoposti a stress ed elevate sollecitazioni oculari.  MotoE, ufficilae: Kevin Zannoni con il team LCR 

Lo studio condotto da SIFI, azienda farmaceutica leader nel settore oftalmico, con il team LCR ha portato a una interessante curiosit&agrave;

MotoGP, quante volte sbattono le palpebre in un giro i piloti?

L&rsquo;unico&nbsp;pilota della Honda capace di chiudere nella Top 10 l&rsquo;ultima annata &egrave; anche l&rsquo;unico certo di correre con gli stessi colori il primo GP del 2021. Takaaki Nakagami &egrave; reduce da una stagione in cui si &egrave; messo in luce, firmando anche la pole position nel GP Teruel (dove per&ograve; &egrave; caduto al primo giro) e un&rsquo;ulteriore prima fila due settimane pi&ugrave; tardi a Valencia. E in Austria aveva lottato per vincere (era secondo nel GP Stiria prima dell&rsquo;interruzione).&nbsp;&nbsp;  &quot;In molti lo hanno dimenticato, ma in Austria avevo avuto una chance&quot; racconta il ventottenne che nel Team di Lucio Cecchinello verr&agrave; affiancato da Alex Marquez.&nbsp;&nbsp;&quot;La differenza &egrave; che ad Arag&oacute;n sono stato davanti in tutte le sessioni, quindi accanto alla pole avevo anche il passo gara, molti piloti mi consideravano il favorito. Poi, per&ograve;, per me &egrave; stata una situazione difficile da gestire, ho avvertito una pressione incredibile nelle ore antecedenti al via, non sono riuscito a controllare la mia eccitazione, sentivo che quella sarebbe stata la mia gara e che avrei vinto. &Egrave; stato un mix di pressione e motivazioni, ho perso il controllo&hellip;&quot;.&nbsp;&nbsp; &nbsp; &Egrave; un&rsquo;esperienza&nbsp;della quale potrai far tesoro.&nbsp;&nbsp;  &quot;S&igrave;, la prossima volta mi ricorder&ograve; di quel GP, penso che riuscir&ograve; a finire il primo giro, almeno&nbsp;(ride)&quot;.&nbsp;&nbsp;  Sei sempre stato veloce nel secondo GP sulla stessa pista.&nbsp;&nbsp;  &quot;Abbiamo sempre lavorato bene sui dati raccolti nel primo weekend. Per me &egrave; stato naturale andare meglio nel secondo GP, non capisco come qualcuno possa aver fatto peggio. In una situazione del genere, ci si pu&ograve; concentrare facilmente sui dettagli sin dalle FP1&quot;.&nbsp;&nbsp;  Dopo tre anni di MotoGP sei entrato nella Top 10 iridata, qual &egrave; ora il tuo punto forte?&nbsp;  &quot;Le curve veloci, anche perch&eacute; sono pi&ugrave; eccitanti. Sento che in quei tratti riesco a esprimere meglio il mio potenziale, le mie doti naturali, e di solito quelle sono le curve che fanno la differenza&quot;.&nbsp;&nbsp;  Hai detto di aver capito meglio come frenare attraverso l&rsquo;analisi della telemetria di Marc Marquez. Cos&rsquo;altro hai capito vedendo i dati di Marc?&nbsp;  &quot;La cosa principale &egrave; stata il comportamento in frenata, ho trovato un modo migliore per gestire la moto nelle staccate pi&ugrave; dure e per rialzarla nei cambi di direzione. Ovviamente, il migliore in tutto questo rimane Marc, fa tutto con grande rapidit&agrave; e precisione. Dai suoi dati ho potuto cogliere qualche segreto, e non soltanto legato al controllo dell&rsquo;acceleratore. Credo, comunque, che nella guida di Marquez ci sia tanto istinto&quot;.&nbsp;&nbsp;  Cosa intendi?&nbsp;  &quot;Penso al modo in cui utilizza il corpo durante la guida. Non &egrave; facile da eseguire e nemmeno da spiegare, perch&eacute; unisce il controllo del gas al movimento del corpo sulla moto. Ad Arag&oacute;n, per esempio, in qualifica sono andato pi&ugrave; forte rispetto al Marquez del 2019, ma in alcuni tratti lui era stato comunque pi&ugrave; veloce&quot;.&nbsp;&nbsp;  Quali?&nbsp;  &quot;I cambi di direzione. Questo mostra il mio margine di crescita, anche se non &egrave; facile emulare Marquez, credo sia evidente&quot;.&nbsp;&nbsp;  Studiare Marc e vedere ci&ograve; che fa meglio rispetto a te, immaginiamo ti porti a cercare di replicare ci&ograve; che fa in pista, ispirandoti ai suoi dati.&nbsp;&nbsp;  &quot;Dopo ogni sessione io e il mio telemetrista studiamo a fondo i dati, e la perdita nei cambi di direzione &egrave; una costante. E allora studiamo nel dettaglio, perch&eacute; in sella ho la percezione di non poter fare meglio di cos&igrave;. Alla fine ho sempre chiaro ci&ograve; che serve per fare ancora meglio, ma in certi casi &egrave; davvero impossibile&quot;.&nbsp;&nbsp;  C&rsquo;&egrave; una bella differenza tra leggere la telemetria e guidare.&nbsp;&nbsp;  &quot;S&igrave;, ovviamente&quot;.&nbsp;  Sei stato il primo giapponese in pole dopo 16 anni e il primo a chiudere il Mondiale della MotoGP in Top 10 dopo nove anni: il Giappone, che non va sul podio dalla wild card Nakasuga al GP Valencia 2012, ha nuovamente un idolo per cui tifare.&nbsp;&nbsp;  &quot;Dopo la pole nel GP Teruel ho ricevuto tanti bei messaggi da appassionati del mio Paese: &egrave; stato bellissimo, tutti hanno sottolineato come da troppo tempo mancasse un pilota in grado di firmare la pole. &Egrave; stato bello sentirsi ringraziare, e ancora meglio &egrave; stato scoprire che qualche giovane &egrave; diventato tifoso della MotoGP grazie a me. Ma voglio fare ancora meglio&quot;.&nbsp;&nbsp;  MotoGP, doppia presentazione per il Team LCR Honda 

&quot;Studiare Marc&nbsp;&egrave; facile, ma il vero problema &egrave; imitarlo! Per&ograve; sono contento della mia crescita. Senza l&rsquo;errore di Arag&oacute;n sarebbe stato tutto perfetto&quot;, racconta il giapponese

MotoGP, Nakagami: &ldquo;Marquez inimitabile, mette tanto istinto nella guida&rdquo;

&Egrave; tempo di presentazioni in MotoGP: la necessit&agrave; di svolgere l&#39;evento online ha fornito un assist al Team LCR, che a differenza delle altre squadre ha deciso di dividere la presentazione in due eventi separati, dando cos&igrave; pi&ugrave; risalto ai diversi sponsor delle sue due moto.  Venerd&igrave; 19 febbraio alle ore 12 sar&agrave; quindi la giornata dedicata alla presentazione del Team LCR Honda Castrol, in cui verr&agrave; mostrata per la prima volta la moto con cui Alex Marquez correr&agrave; nel 2021.  Bisogner&agrave; aspettare il giorno successivo, sabato 20 febbraio alle ore 10, per il lancio della LCR Honda Idemitsu, sponsorizzazione e livrea che accompagneranno Takaaki Nakagami lungo la prossima stagione.  Primo anno senza Crutchlow   Dopo aver detto addio a Cal Crutchlow, partito in direzione Yamaha per occupare il ruolo di tester lasciato vacante da Jorge Lorenzo, c&#39;&egrave; molta curiosit&agrave; attorno al pi&ugrave; giovane dei fratelli Marquez, che approda nella squadra di Lucio Cecchinello dopo un solo anno nel team Honda Repsol, concluso con risultati in costante crescita.  Ma per avere i primi riscontri in pista, bisogner&agrave; aspettare il Qatar, salvo ulteriori stravolgimenti del calendario.  MotoGP, presentazione ufficiale Ducati Team il 9 febbraio  &nbsp; 

Il team di Lucio Cecchinello sveler&agrave; in due diversi appuntamenti social le moto di Alex Marquez e Takaaki Nakagami&nbsp;

MotoGP, doppia presentazione per il Team LCR Honda

Takaaki Nakagami ha concluso la sua terza stagione nella classe regina al decimo posto, con 116 punti nella classifica finale. Ha anche ottenuto il suo miglior risultato in carriera e la sua prima pole position in MotoGP nel 2020. Il pilota giapponese &egrave; entrato a far parte del team LCR Honda IDEMITSU nel 2018 e da allora ha guidato la RC213V al fianco di Cal Crutchlow.  &quot;Mi aspettavo un miglioramento da Taka quest&#39;anno perch&eacute; aveva gi&agrave; mostrato nella stagione precedente un potenziale molto buono&rdquo;, ha commentato Lucio Cecchinello, Team Principal di LCR Honda, al sito della MotoGP. &ldquo;Soprattutto considerando che nel 2019 guidava la moto 2018, e non era competitiva come il modello 2019. Lo vediamo chiaramente, sui dati e anche in pista.   &quot;C&#39;erano alcuni punti chiave su cui lavorare quest&#39;anno, e mi aspettavo un miglioramento ma non cos&igrave; significativo, come dimostrato nella seconda parte della stagione quando si &egrave; dimostrato uno dei piloti pi&ugrave; forti della MotoGP &quot;.   I miglioramenti   Cecchinello ha spiegato anche in cosa &egrave; migliorato Nakagami.  &quot;Taka &egrave; migliorato in un paio di aspetti importanti. Ha capito che c&#39;&egrave; una nuova tecnica di guida da applicare se si vuole essere veloci su una MotoGP specialmente con la Honda. Ora inizia a inclinare la moto prima mentre entra in curva e questo gli permette di utilizzare una zona di contatto con la gomma pi&ugrave; grande e quindi di essere pi&ugrave; performante in fase di decelerazione.  &ldquo;Un altro passo importante che ha fatto &egrave; stato l&#39;aumento dell&#39;angolo di piega massimo che gli ha permesso di girare pi&ugrave; stretto e guadagnare tempo&rdquo;.    Cosa c&rsquo;&egrave; ancora da fare   E&rsquo; rimasto, per&ograve;, ancora qualche aspetto sul quale lavorare, commenta Cecchinello.  &ldquo;Guardando alle occasioni perse della stagione 2020, credo che debba gestire meglio la pressione. Lo ha gi&agrave; capito e lo ha detto in un paio di interviste. Sono fiducioso, questo arriver&agrave; con il tempo, con pi&ugrave; esperienza&quot;.  Cecchinello ha sottolineato anche l&rsquo;impegno di Nakagami.  &quot;Abbiamo lavorato con molti piloti nei nostri 25 anni di storia della squadra e abbiamo capito che ogni pilota ha la sua personalit&agrave; e il suo stile. Sicuramente, Nakagami &egrave; uno dei piloti pi&ugrave; impegnati, trascorre del tempo nei nostri box lavorando a stretto contatto con gli ingegneri del team discutendo ogni singolo aspetto che pu&ograve; essere migliorato: la sua posizione di guida, l&#39;aerodinamica, i rapporti del cambio e molti altri piccoli dettagli. Quindi, oltre a guidare la moto, passa molto tempo a lavorare nel garage e credo che questo sia molto positivo perch&eacute; con le piccole differenze di tempo sul giro in MotoGP al giorno d&#39;oggi, solo lavorando come un maniaco puoi fare la differenza&quot;.    Pi&ugrave; calmo dei giapponesi anni Novanta   Alla domanda di paragonare Nakagami con Noboru Ueda, e con gli altri piloti giapponesi degli anni Novanta, Cecchinello ha detto che &ldquo;Nobby era un fantastico compagno di squadra e un grande pilota. Credo fosse un pilota molto aggressivo, come gli altri piloti Honda giapponesi degli anni &#39;90 o dei primi anni 2000. Tutti loro lo erano: molto forti, senza paura. Avevano una sorta di mentalit&agrave; da Samurai o Kamikaze.   &ldquo;Penso che il punto di forza dei motociclisti giapponesi rispetto ai motociclisti occidentali sia che quando i motociclisti asiatici, soprattutto i giapponesi, si concentrano su un obiettivo: sono molto impegnati. Si avvicinano ai loro obiettivi con una mentalit&agrave; molto forte, e sono quasi pronti a uccidersi per raggiungere quell&#39;obiettivo. &Egrave; stato un buon apprendimento per me.   &ldquo;Vedo che Taka &egrave; un po&#39; pi&ugrave; calmo rispetto ai piloti giapponesi degli anni &#39;90, &egrave; pi&ugrave; pragmatico ma decisamente molto impegnato, molto concentrato e determinato. La sua determinazione &egrave; fondamentale&quot;, ha concluso Cecchinello.  MotoGP, Haro: &ldquo;Marc Marquez ha numeri migliori di Valentino Rossi&rdquo;  &nbsp; 

&ldquo;Mi aspettavo un miglioramento ma non cos&igrave; significativo. Ora deve solo gestire meglio la pressione. I motociclisti giapponesi sono quasi pronti a uccidersi per raggiungere l&rsquo;obiettivo&rdquo;, dice il team principale di LCR Honda

Cecchinello: &ldquo;Nakagami, uno dei pi&ugrave; forti della MotoGP&rdquo;

Nella seconda parte della stagione da poco conclusa alcuni piloti hanno mostrato chiari segnali di crescita, e tra questi c&rsquo;&egrave; senza dubbio Takaaki Nakagami. Il portacolori del team LCR infatti ha colto la sua prima pole position nel GP di Teruel, riportando il Giappone in prima casella 16 anni dopo l&rsquo;ultima volta, ed ha ottenuto il suo miglior risultato in gara (4&deg;) nel successivo GP d&rsquo;Europa. Un ruolino di marcia interessante, che giustamente ha regalato al giapponese il sorriso.  &ldquo;Abbiamo avuto a che fare con una stagione impegnativa per varie ragioni - spiega Takaaki - ad iniziare dalla presenza di diverse doppie gare, che hanno reso difficile il recupero fisico. Nelle stesse occasioni per&ograve; io ed il team siamo riusciti a migliorare nelle seconde gare, il che &egrave; positivo. Nel complesso quindi direi che la mia stagione &egrave; stata intensa ma soddisfacente, nonostante non sia riuscito a centrare il mio primo podio&rdquo;.  Uno dei segreti della crescita di Nakagami &egrave; stato l&rsquo;utilizzo dei dati di Marc Marquez, al quali Taka ha iniziato ad ispirarsi.  &ldquo;Certamente user&ograve; i suoi dati anche l&rsquo;anno prossimo, del resto &egrave; il miglior pilota della categoria, e cercare di avvicinarmi al suo stile mi ha aiutato ad essere pi&ugrave; rapido. Avere a disposizione la RCV 2021 mi regala sia motivazione che pressione, dato che dovr&ograve; maggiormente lavorare per ottenere il massimo dalla moto&rdquo;.  L&rsquo;assenza di Marc durante la stagione ha anche permesso al giapponese di avere molti pi&ugrave; uomini Honda al suo fianco, con risultati pi&ugrave; che evidenti.  &ldquo;Senza la presenza di Marc ho avuto maggiore supporto dalla casa, cosa non usuale per un team satellite. Ho avuto tante persone intorno a me durante le gare e mi &egrave; piaciuto: ho potuto fare alcune richieste, migliorando molto in termini di velocit&agrave;. Spero di poter avere un aiuto simile anche il prossimo anno, cosa che potrebbe essere davvero la chiave della mia stagione&rdquo;.  &ldquo;Voglio continuare a crescere, felice di avere Alex come compagno&quot;     &ldquo;L&rsquo;anno prossimo vorrei continuare a migliorare - prosegue il giapponese - come fatto quest&rsquo;anno, dato che sar&agrave; una stagione molto importante per la mia carriera. Molto passer&agrave; dai test pre stagione: dovr&ograve; essere bravo a trovare subito la giusta strada da seguire. Mi piacerebbe poter lottare per la vittoria gi&agrave; in Qatar, per capire il mio livello&rdquo;.  Il primo passo verso la nuova stagione saranno i test di febbraio a Sepang, dove Honda dovr&agrave; fare nuovamente a meno di Marquez senior, affidando il lavoro di sviluppo (tra gli altri) a Nakagami.  &ldquo;Ho letto le novit&agrave; legate a Marc, e mi dispiace che non possa essere in forma per l&rsquo;inizio del campionato. Non so chi si occuper&agrave; dello sviluppo dai test di Sepang, certamente Pol (Espargar&ograve; ndr) si adatter&agrave; rapidamente alla Honda. Io sono in un team satellite, quindi non so ancora nulla riguardo alle novit&agrave; che potremo provare, ma certamente avremo delle informazioni nelle prossime settimane. Il fatto che saremo in quattro ad avere la moto 2021 &egrave; positivo, dato che avremo tante informazioni e dati da scambiare per crescere&rdquo;.  Come sar&agrave; l&rsquo;atmosfera all&rsquo;interno del box LCR 2021? Nakagami dice la sua, in maniera positiva.  &ldquo;Alex &egrave; stato molto veloce in diverse gare, quindi sono contento di condividere il box con lui. Abbiamo condiviso tanti anni correndo per la stessa casa (Honda ndr), e quest&rsquo;anno abbiamo condiviso anche l&rsquo;hospitality: non vedo l&rsquo;ora di lavorare insieme&rdquo;.  Honda presenta il suo 2021. Marquez: &ldquo;Torno pi&ugrave; forte e pi&ugrave; maturo&rdquo; 

&quot;Spero di avere lo stesso supporto il prossimo anno, per poter crescere ancora. Il 2020 mi ha soddisfatto, anche senza centrare il primo podio. Alex &egrave; un pilota veloce, sono felice di averlo nel box&quot;

MotoGP, Nakagami: &ldquo;Senza Marc in pista ho sentito l&#39;appoggio di Honda&rdquo;

Uno degli outsider della stagione 2020 di MotoGP &egrave; stato senza dubbio Takaaki Nakagami. Alla sua terza stagione in MotoGP ha finalmente dato prova del suo talento, arrivando a stare costantemente nel gruppo di testa. Ancora nessun podio porta il suo nome, ma quest&rsquo;anno ci ha mandato un messaggio importante: &egrave; solo questione di tempo.  La sua prima pole position in MotoGP   Dopo un 2018 in salita e un 2019 chiuso in anticipo per sottoporsi all&rsquo;operazione alla spalla infortunata, il 2020 l&rsquo;ha visto finalmente stare con i protagonisti e riuscire a guidare la Honda RC213V come va guidata. Tanto da esser stato l&rsquo;unico pilota ad aver chiuso le prime dieci gare a punti e chiudendo in generale due volte ai piedi del podio e due volte in top 5. Le uniche due volte che aveva il podio alla sua portata e che avrebbe anche forse potuto vincere, la pressione ha avuto la meglio.  MotoGP, 2002 da &quot;minimo storico&quot; per Honda: zero vittorie in Top Class    I due rimorsi del 2020   Infatti le sue due uniche cadute della stagione risalgono proprio ad Aragon e a Valencia. Nella prima occasione il pilota del team LCR scattava dalla pole position con la chiara ambizione di vincere, ma proprio nel corso del primo giro ha esagerato dovendo rimandare i festeggiamenti. Neanche a Valencia, per&ograve;, gli &egrave; andata bene e mentre stava lottando per il terzo posto con Pol Espargaro, ha commesso un nuovo errore mandando in frantumi ogni sogno di gloria. Cos&igrave; il suo 2020 si &egrave; concluso senza un podio, ma con una pole position a suo nome e quattro partenze della prima fila, obiettivi mai raggiunti nei due anni precedenti.  GP Valencia, Nakagami: &quot;Crutchlow mi ha aiutato tantissimo&quot;    Il 2021   Ora &egrave; tempo di ricaricare le batterie in vista della nuova stagione, dove implicitamente Honda gli richieder&agrave; di fare quello step in avanti necessario. E per riuscirci probabilmente il 28enne dovr&agrave; lavorare sull&rsquo;aspetto mentale, perch&eacute; la pressione non rovini pi&ugrave; l&rsquo;ottimo lavoro svolto nel box durante il fine settimana.  Davanti ad un 2021 che si prospetta essere nuovamente in salita per Marc Marquez, Nakagami dovr&agrave; dare un segnale di forza alla casa alata e riportarla sul gradino pi&ugrave; alto del podio, l&agrave; dove quest&rsquo;anno nessuno &egrave; riuscito in questa impresa.  MotoGP: chi sostituir&agrave; Marc Marquez? SONDAGGIO 

Il giapponese si &egrave; messo chiaramente in mostra nella stagione appena conclusa, ma &egrave; mancata la forza mentale necessaria per quello step ulteriore, che sar&agrave; atteso nel 2021

MotoGP, Honda: Nakagami e il suo 2020 in crescendo

Un GP non facile partendo da dietro, ma terminato con un bel passo e una quinta posizione sotto la bandiera a scacchi: per Takaaki Nakagami la gara di Portimao &egrave; stata la degna chiusura di una stagione che, senza gli errori clamorosi di Aragon 2 e Valencia 2, sarebbe potuta finire diversamente.&nbsp;  Nonostante tutto il giapponese &egrave; risultato sia la miglior Honda al traguardo che quella messa meglio in classifica finale, con la decima posizione assoluta. L&rsquo;anno prossimo Taka sar&agrave; ancora nella stessa struttura, con una moto identica a quella di quest&rsquo;anno e l&rsquo;esperienza accumulata in questa stagione potr&agrave; aiutarlo a non ripetere gli errori commessi in gare chiave.  MotoGP, 2020 da &quot;minimo storico&quot; per Honda: zero vittorie in Top Class  &ldquo;Difficile fare strategie durante la gara&rdquo;   Quella di domenica per Nakagami &egrave; stata la quarta top 5 stagionale, un&rsquo;altra quinta posizione dopo Aragon 1. Il giapponese chiude l&rsquo;annata 2020 con un buon quinto posto, rimediando all&rsquo;errore di Valencia 2 mentre era in lotta con Pol Espargar&ograve;. Nell&rsquo;ultimo media debrief stagionale, il giapponese analizza la sua prestazione in relazione ai tempi di quelli davanti ed intorno a lui. &ldquo;Non ho visto i tempi sul giro di tutti i piloti - esordisce Nakagami - non &egrave; stata una gara facile partendo dalla P11 sulla griglia. Ho dato tutto me stesso durante la gara, alla fine ho fatto anche dei bei tempi facendo segnare il mio best al 23&deg; giro. E&rsquo; stato difficile fare una strategia durante la gara ma sono comunque contento per un&rsquo;altra P5, sono contento della performance&rdquo;.&nbsp;  Sulla stagione 2020 e la possibilit&agrave; di salire sul podio e vincere delle gare dice: &ldquo;In alcune gare tipo Aragon e Valencia 2 mi sentivo pronto per vincere, in alcune ci ho anche provato. E&rsquo; stato difficile gestire la pressione di una potenziale prima vittoria in MotoGP, non sono riuscito a controllare tante cose. La mia confidenza di quest&rsquo;anno parte dal grande step fatto a fine della scorsa stagione nella quale comunque ho raggiunto delle P4 e P5. Mi &egrave; mancato il podio ma ho centrato la mia prima pole ad Aragon&rdquo;.  &ldquo;Stagione difficile- aggiunge il giapponese - abbiamo corso quasi ogni settimana. Difficile prepararsi per le gare successive. Comunque ho dato il mio massimo in tutte le gare, ho avuto alcune sfortune ma nel complesso sono contento della mia performance quest&rsquo;anno e non vedo l&rsquo;ora di iniziare la stagione 2021, user&ograve; la stessa moto degli altri piloti Honda perch&eacute; sono tutte uguali. Spero di poter lottare per il campionato l&rsquo;anno prossimo&rdquo;.&nbsp;  Crutchlow: &ldquo;Spero che Miller possa lottare per il titolo nel 2021&rdquo;  &ldquo;Quella di oggi &egrave; stata la mia gara migliore&rdquo;   Nakagami, nel corso del suo ultimo debrief stagionale, racconta quale sia stata la sua migliore gara di quest&rsquo;anno. &ldquo;Penso che sia stata questa di Portimao - dice il giapponese - per la performance mostrata durante la gara, per le battaglie in pista. Felice di aver chiuso nel gruppo di testa e molto vicino a Pol Espargar&ograve;&rdquo;.&nbsp;  &ldquo;Mi serve ancora uno step in avanti dal punto di vista mentale - spiega il nipponico parlando dello step compiuto dall&rsquo;anno scorso a quest&rsquo;anno - per la mia carriera &egrave; un bene sentire la pressione di una pole o una prima fila perch&eacute; nella mia carriera prima di quest&rsquo;anno non avevo raggiunto questi due risultati. Questa stagione ho conquistato la prima fila per tre gare consecutive. Ottenere spesso il miglior tempo nelle prove (10 volte) mi ha dato tante motivazioni&rdquo;.&nbsp;  &ldquo;In questo momento non posso dire dove devo migliorare mentalmente - aggiunge Nakagami - ho appena finito la stagione ed ho bisogno di riavvolgere il nastro di quest&rsquo;anno per capire dove ho sbagliato. Durante questa stagione ho cercato di concentrarmi sulla performance e non pensare agli errori, cerco sempre di pensare alle prestazioni ma qualche volta devo fare un passo indietro per ripensare a tutto. Lo far&ograve; durante l&rsquo;inverno perch&eacute; abbiamo 2-3 mesi di sosta, resetto la testa e dopo le vacanze di Natale inizier&ograve; a pensare al 2021&rdquo;.  &ldquo;E&rsquo; stato bello avere Cal come compagno di box&rdquo;   Conclusa la stagione, Nakagami spende parole al miele per Cal Crutchlow, che ha appena lasciato il team per tornare in Yamaha come collaudatore. &ldquo;E&rsquo; stato bello essere suo compagno di box in questi tre anni - spiega il giapponese - ho imparato tanto da lui, specialmente nel mio primo anno in MotoGP. Cal mi ha dato consigli su come guidare la Honda dall&rsquo;alto della sua esperienza tra Yamaha, Ducati ed Honda. Mi ha spiegato come guidare la moto e sono stati tre anni bellissimi insieme a lui. Ovviamente sono triste adesso, abbiamo avuto modo di lottare in pista, non subito dal primo anno ma dal secondo ed anche quest&rsquo;anno in alcune gare abbiamo combattuto e l&rsquo;ho anche battuto. Voglio ringraziarlo per questi tre anni&rdquo;.  Nozze in vista per Rossi e Francesca? Spunta l&#39;anello di fidanzamento - FOTO 

Quinto nel GP del Portogallo, il giapponese ha chiuso la stagione come migliore Honda in classifica. Commentando la sua prestazione, Takaaki pensa anche alla prossima stagione in cui divider&agrave; il box con Alex Marquez

MotoGP, Nakagami: &ldquo;Spero di poter lottare per il campionato nel 2021&rdquo;

Takaaki Nakagami ha iniziato il secondo di weekend di Valencia con un ottimo secondo posto nella FP2, confermandosi riferimento Honda in questo 2020 senza Marc Marquez.  Le attenzioni del weekend sono rivolte a Cal Crutchlow, compagno di squadra di Nakagami e prossimo al ritiro dalla MotoGP come pilota ufficiale, visto l&#39;accordo con la Yamaha per ricoprire il ruolo di tester nel 2021. &quot;L&#39;addio di Cal mi rende un po&#39; triste&quot;, ha ammesso il giapponese. &quot;Abbiamo trascorso tre anni nella stessa squadra, &egrave; una brava persona e sono stato contento di essere con lui. Ha un grande carattere, scherza sempre e alcune volte &egrave; difficile capire se fa sul serio o no&quot;.  GP Valencia, Quartararo: &ldquo;Le modifiche non hanno migliorato la moto&rdquo;  &quot;Cal ha uno stile di guida molto sensibile&quot;   Nakagami sottolinea l&#39;importanza rivestita da Crutchlow nel suo processo di crescita all&#39;interno della classe regina, dove ha debuttato nel 2018: &quot;Non ho mai visto altri piloti aiutare il suo compagno di squadra come ha fatto con me. Il primo anno veniva sempre a chiedermi come stavo e, se lo trovavo in pista, mi permetteva di seguirlo. Guardare i suoi dati mi &egrave; stato di grande aiuto, perch&eacute; &egrave; molto sensibile nel suo stile&quot;.  &quot;Marc Marquez difficile da copiare&quot;   &quot;Marquez &egrave; aggressivo, &egrave; difficile copiare quello che fa, con Cal &egrave; pi&ugrave; facile&quot;, continua Taka. &quot;Anche quest&#39;anno, pur essendo a volte pi&ugrave; lento di me, ho continuato a studiarlo, perch&eacute; in alcuni punti, soprattutto in uscita di curva, &egrave; pi&ugrave; veloce. Riesce a raddrizzare la moto molto velocemente in accelerazione. Gli auguro tutto il meglio per il suo futuro&rdquo;.  Futuro che vedr&agrave; impegnato Crutchlow come tester Yamaha: la sensibilit&agrave; di guida del campione mondiale Supersport 2009, esaltata dallo stesso Nakagami, potrebbe tornare molto utile nello sviluppo della M1.  MotoGP GP Valencia, Dovizioso: &ldquo;Voglio capire di pi&ugrave; sul caso Yamaha&rdquo; 

Il giapponese della Honda rende omaggio al compagno di squadra, prossimo al ritiro a fine stagione. A detta di Takaaki, l&#39;aiuto di Cal &egrave; stato fondamentale al suo debutto nella classe regina

GP Valencia, Nakagami: &quot;Crutchlow mi ha aiutato tantissimo&quot;

E&#39; stata una ripartenza rapida fin da subito quella che ha visto i piloti della classe regina impegnati ancora una volta sul tracciato di Valencia per le prove libere 1 del venerd&igrave;.  Con cielo nuvoloso, ma senza pericolo di pioggia (sembra) il pi&ugrave; veloce del mattino &egrave; stato il giapponese del team LCR Honda Takaaki Nakagami che &egrave; andato a firmare il giro veloce in 1:30.829.   Al Ricardo Tormo, per&ograve;, anche gli avversari sono apparsi velocissimi da subito tanto che i primi dieci piloti sono racchiusi in meno di 7 decimi.  Abbonati a DAZN e guarda la MotoGP&trade;, Moto2 e Moto3  Morbidelli e Vinales rispondono bene   Oltre che per il giapponese e anche Stefan Bradl, che in sella alla Honda ufficiale ha chiuso con il decimo miglior tempo a +0,685, il weekend sembra partito sotto una buona stella per le Yamaha di Franco Morbidelli e Maverick Vinales. Il pilota italiano del team Petronas ha piazzato le sue ruote subito alle spalle di Nakagami a soli dieci decimi, mentre il pilota di Figueres ha chiuso terzo a +0,139.  Per adesso, invece, la giornata &egrave; stata pi&ugrave; in salita per i due restanti di Casa Yamaha, ovvero Valentino Rossi e Fabio Quartararo: per il primo &egrave; arrivato il 13esimo tempo alle spalle di Alex Rins e Jack Miller mentre per il secondo il 16esimo dietro alle due Honda di Cal Crutchlow e Alex Marquez.  GP Valencia, Crutchlow rivela: &ldquo;Sono in trattative avanzate con Yamaha&rdquo;  Ancora Pol Espargar&ograve;, bene Dovizioso   La situazione sembra essere pi&ugrave; favorevole invece alla KTM di Pol Espargar&ograve;, quarto nella classifica delle FP1 a +0,223. Pol ha preceduto il fratello Aleix, quinto a +0,341 davanti alla Ducati di Johann Zarco (+0,468) e a quella di Andrea Dovizioso (+0,581). Che per i piloti del team di Borgo Panigale questo possa essere un weekend meno insidioso e pi&ugrave; facile di quelli passati?  A chiudere la top ten sono stati infine il leader del mondiale Joan Mir, ottavo a +0,607 dalla vetta, Miguel Oliveira (+0,657) e Stefan Bradl.  GP Valencia, Dovizioso: &ldquo;Aprilia non &egrave; quello di cui ho bisogno ora&rdquo;  Nonostante i tempi veloci, i piloti in questa prima giornata si concentreranno maggiormente sul passo gara in vista di domenica. Avendo gi&agrave; i riferimenti dello scorso weekend, si inizier&agrave; a vedere la bagarre dalle FP3 di domani e ovviamente dalle qualifiche (qui tutti gli orari).  La classifica delle Libere 1     MotoGP, Dr. Costa: &ldquo;Bisognava pensare prima al trapianto per Marquez&rdquo; 

Tempi bassi e con distacchi irrisori, parte cos&igrave; il venerd&igrave; di prove libere a Valencia. All&#39;appello mancano Rossi e Quartararo fuori dalla top ten

MotoGP, GP Valencia FP1: Nakagami attacca da subito, Rossi &egrave; 13esimo

Takaaki Nakagami &egrave; l&#39;unico nipponico impegnato in MotoGP e, specialmente ai dirigenti HRC, la cosa piace e pure parecchio. Il numero 30 non &egrave; un attaccante, per&ograve; gode di un rendimento piuttosto regolare. la sua missione, oltre a sviluppare alcune evoluzioni per conto di Honda, consiste nel comunicare in lingua madre con gli ingegneri giapponesi, possibilmente centrando spesso la zona punti.  Traguardo che lui fa spesso e volentieri, come il quarto posto ottenuto settimana scorsa. Sulla stessa pista di Valencia, Taka vuole sfruttare l&#39;esperienza di pochi giorni fa: &quot;In questa stagione, nelle doppie gare sullo stesso circuito, siamo riusciti ad avere netti miglioramenti - spiega - adesso non dobbiamo cambiare strategia, vogliamo cominciare bene nel primo turno di prove libere, usando la moto con cui abbiamo corso settimana scorsa&quot;.   &quot;Dovremo capire quali saranno le condizioni di meteo e pista, poi il feeling in sella, intervenendo su assetto ed elettronica. L&#39;ultimo Gran Premio non &egrave; stato facile per noi, infatti, stavolta dovremo tenere in considerazione l&#39;usura delle gomme, negli ultimi sei o sette giri avevo un buon grip, per&ograve; noi cercheremo buone performance in tutte le sessioni. La nostra priorit&agrave; &egrave; finire la gara. Se arriver&agrave; un podio, saremo ovviamente contenti. Se riesco a battere Pol Espargar&ograve; sar&ograve; ancora pi&ugrave; felice, dato che in campionato siamo davvero vicini&quot;, ha aggiunto Takaaki    Sei quasi sempre in top ten, spesso nei migliori sei, ed in alcune occasioni ti davano favorito alla vittoria? Ti aspettavi questo rendimento?  &quot;Il nostro mondiale non &egrave; cominciato benissimo, ed io mi dissi che ci fosse da cambiare qualcosa per la seconda gara. Mi sono detto di guardare i dati di Marc Marquez, perch&eacute; lui sa trarre le prestazioni migliori dalla Honda RC213 V. Si &egrave; rivelato difficile capire come Marc guidasse questa moto, ho dovuto cambiare stile e passo dopo passo ho continuato a consultare i suoi dati. Paragono i suoi dati 2019 coi miei di oggi, perch&eacute; sto usando la sua moto dell&#39;anno scorso. Questo &egrave; stato il punto chiave. Mi sono reso conto che cos&igrave; facendo avevo un migliore feeling e guidavo pi&ugrave; facilmente. Mi sono promesso di continuare in quel modo&quot;.  HRC sempre con Naka: &quot;Suzuki la migliore? Mir e Rins hanno i loro meriti&quot;   Come detto, Nakagami &egrave; giapponese. Un vantaggio considerevole quando bisogna comunicare con gli ingegneri della stessa nazione: &quot;Ho avuto un ottimo sostegno da Honda e dagli ingegneri HRC. In ogni sessione mi sono sempre vicini. Non abbiamo ancora centrato un podio, abbiamo fatto progressi, ma non molliamo mai. Senza demoralizzarci andiamo avanti, impegnandoci forte. Il nostro obiettivo &egrave; progredire con costanza&quot;.  Che ne pensi della Suzuki e dei suoi piloti?  &quot;Guardandola da fuori, non so dire se Mir e Rins abbiano la moto migliore. Non voglio dire questo, perch&eacute; tutti i costruttori hanno un grande potenziale. Il mio pensiero &egrave; che sia Joan che Alex abbiano offerto grandi performance. Per esempio, Marc Marquez ha vinto l&#39;anno scorso, per&ograve; in molti hanno detto che la Honda non fosse facile, anzi, il merito era dello spagnolo. Sicch&eacute; non penso che la GSX-RR sia solo una buona moto, ritengo che i piloti abbiano fatto un lavoro fantastico&quot;.  Dunlop continua con Moto3 e Moto2 almeno sino al 2023 

Takaaki corre con la Honda del team LCR: &quot;Usiamo la RC213 V con cui lo spagnolo gareggiava nel 2019, non &egrave; stato facile capire come guidarla. Suzuki? Non so se sia la moto migliore, Mir e Rins hanno fatto un gran lavoro&quot;

GP Valencia, Nakagami: &ldquo;Consultare i dati di Marc mi ha fatto migliorare&rdquo;

Dopo la pole di Teruel un&rsquo;altra bella prestazione per Takaaki Nakagami. Con il terzo posto conquistato in qualifica, il giapponese del team LCR Idemitsu ha centrato la sua terza prima fila in carriera, risultando la migliore Honda al termine della sessione cronometrata, chiusa davanti alle due HRC e all&rsquo;acciaccato Crutchlow.  Nonostante l&#39;ottimo risultato, tuttavia, non &egrave; stata liscia come l&#39;olio la qualifica di Nakagami, che dopo la caduta che lo ha estromesso anzitempo dalla gara di Teruel, ha avuto modo di saggiare anche le vie di fuga della pista di Valencia, finendo ruote all&#39;aria negli ultimi minuti del turno di qualifica. Un inconveniente che comunque non ha privato del terzo posto il pilota del Sol Levante, che ha mantenuto la posizione grazie al crono di 1&#39;40&quot;530.  &ldquo;Le condizioni erano davvero particolari. Ho fatto del mio meglio, purtroppo ho spinto troppo perdendo l&rsquo;anteriore all&rsquo;ultima curva&rdquo;, ha spiegato Takaaki, che domani conta di riscattarsi, portando a casa punti importanti per il suo campionato.  Un&#39;occasione ghiotta   &ldquo;In tutte le condizioni ricevo dei buoni feedback dalla moto, almeno finora in questo weekend. Anche ad Aragon avevo buone sensazioni dalla moto, questo &egrave; un aspetto molto positivo per me e per il team. Questa confidenza con la moto mi d&agrave; una extra motivazione, non sono in pole ma parto dalla terza casella. &Egrave; comunque una buona opportunit&agrave; per lottare in gara&quot;, ha raccontato il giapponese, che preferisce concentrarsi sugli aspetti positivi del fine settimana.  &quot;La prima fila &egrave; sempre positiva, l&rsquo;ultima volta ho commesso un grave errore ma &egrave; stata una grande esperienza per la mia carriera. Stavolta sono pi&ugrave; calmo rispetto a Teruel e spero di riuscire a seguire i due piloti che mi precedono, Alex e Pol. Loro sono molto forti e veloci anche sull&rsquo;asciutto e prover&ograve; a seguirli senza strafare e commettere errori folli. Voglio godermi la gara domani, non ho la pressione di essere in pole&rdquo;.  Abbonati a DAZN e guarda la MotoGP&trade;, Moto2 e Moto3  Le incognite   Imparata la lezione Takaaki vuole andarci cauto, anche perch&eacute; il meteo dovrebbe cambiare e, dopo due giorni passati a girare sull&#39;acqua, all&#39;orizzonte sembra prospettarsi una gara asciutta.&nbsp;  &ldquo;Non abbiamo dati sull&rsquo;asciutto per questo weekend e sar&agrave; una sorpresa. In ogni caso io far&ograve; del mio meglio sperando di poter avere un assaggio dell&rsquo;asciutto nel warm up di domani mattina. Dobbiamo capire quale potr&agrave; essere la durata delle gomme - ha chiosato il pilota Honda -. In questo momento non sappiamo nulla riguardo l&rsquo;usura ed il consumo carburante ed anche a livello elettronico non abbiamo dati. Per fortuna ne ho alcuni di Marc dell&rsquo;anno scorso che possono aiutarmi&rdquo;.  &ldquo;Sar&agrave; un rischio spingere subito dall&rsquo;inizio. Se mi sentir&ograve; a posto con la moto ci prover&ograve;, se cos&igrave; non fosse cercher&ograve; di non puntare al primo posto, ma di stare in gruppo e poi vedr&ograve; come si evolver&agrave; la gara&rdquo;.  &quot;Con il team abbiamo trovato la direzione giusta&quot;   A prescindere dalla strategia applicata - e da quello che sar&agrave; il risultato della sua gara - &egrave; evidente la crescita di Nakagami. Ma a cosa &egrave; dovuto questo passo in avanti?  &nbsp;&ldquo;Questa &egrave; una stagione un po&rsquo; speciale, se vogliamo insolita. Tante gare compresse in poco tempo, consecutive, anche tre consecutive, quasi senza riposo. Per me &egrave; una bella sensazione, cerco sempre di migliorare senza riposarmi&quot;, ha raccontato il nipponico.  &quot;Con il team abbiamo trovato la direzione giusta e da Jerez ho ricevuto un gran supporto da parte di HRC. Ho cambiato il mio stile di guida con le Michelin 2020. La nuova gomma posteriore ha tanta aderenza e inizialmente faticavo tanto con la stabilit&agrave; in frenata ed il bilanciamento della moto. Con il supporto di tutti, piano piano sono migliorato e si vedono i risulati che stanno diventando costanti&rdquo; .  MotoGP, Qualifiche GP Europa: Pol Espargar&ograve; in pole, Rossi partir&agrave; 17&deg; 

Il giapponese del team LCR punta al riscatto dopo la delusione di Teruel, nonostante l&#39;incognita meteo: &quot;Voglio godermi la gara domani, non ho la pressione di essere in pole&rdquo;

GP Europa, Nakagami: &ldquo;Gara asciutta? Ho dei dati di Marc che possono aiutarmi&rdquo;

La stagione del team Honda, Factory e satellite, &egrave; stata una delle peggiori in fatto di risultati dall&#39;ingresso di Marc Marquez al team Alato nel 2013.  L&#39;assenza dell&#39;otto volte iridato&nbsp;&egrave; andata a sconvolgere non poco i piani della Honda, obbligata a spostare l&#39;attenzione su Takaaki Nakagami del team LCR di Lucio Cecchinello.  &ldquo;Quando Honda ha un campione la moto si adatta a lui&rdquo;   A parlare di come si &egrave; evoluto il lavoro in Casa Honda con l&#39;assenza di Marc Marquez, &egrave; stato Takeo Yokoyama, responsabile tecnico di HRC: &ldquo;Quando Honda ha un campione, - ha detto in un&#39;intervista a The Race - la nostra filosofia &egrave; quella di far adattare la moto a lui. &Egrave; quello che abbiamo fatto negli ultimi sette anni, ma improvvisamente il nostro punto di riferimento se ne &egrave; andato. Non posso dire che eravamo del tutto persi, ma dovevamo proiettare tutto ci&ograve; che era stato fatto fino a quel momento su un altro stile di guida. Quindi, tutti gli ingegneri si sono seduti a tavolino e hanno iniziato a pensare su quali elementi avrebbero dovuto lavorare senza Marc&rdquo;.  MotoGP, Alex Marquez: quando la volont&agrave; vale pi&ugrave; di un cognome  Nakagami il &ldquo;prescelto&rdquo;   Da qui, quindi, l&#39;attenzione si &egrave; spostata su Takaaki Nakagami, ovvero quello che &egrave; stato il &ldquo;prescelto&rdquo; di Casa Honda, visto che anche Cal Crutchlow ha subito un infortunio ad inizio campionato: &ldquo;La stagione &egrave; partita da Jerez &ndash; ha proseguito Yokoyama - un circuito che a Nakagami &egrave; sempre piaciuto, anche se i risultati non sono stati brillanti. Dopo la gara, quindi, gli abbiamo fatto un discorso molto serio e gli abbiamo detto che doveva fare di pi&ugrave;, dovevamo fare tutti di pi&ugrave; e lavorare insieme. Il suo comportamento &egrave; cambiato e anche il suo stile di guida. Gli abbiamo mostrato i dati di altri anni e Takaaki ha potuto vedere cosa fa Marc in pista. Abbiamo lavorato su tutti i dettagli e nella seconda gara di Jerez siamo migliorati&rdquo;.  &ldquo;E&#39; stato rigenerante&rdquo;   Il responsabile tecnico HRC, tira quindi le conclusioni dell&#39;imprevisto avuto dopo l&#39;infortunio di Marc Marquez e della stagione che alla fine si &egrave; rivelata: &ldquo;Abbiamo cercato di fare del nostro meglio con quello che avevamo. &ndash; ha concluso - La moto, le gomme&hellip; &Egrave; stato impegnativo ma anche rigenerante. Penso che se Marc non si fosse infortunato all&#39;inizio della stagione, la moto non sarebbe la stessa di adesso. Adesso seguiamo il feedback dei piloti che abbiamo, mentre se ci fosse Marc a dare suggerimenti non saremmo mai andati in un&#39;altra direzione&rdquo;.  Dovizioso collaudatore 2021: ipotesi Honda, ma occhio a Yamaha 

Il tecnico HRC ha parlato dei cambiamenti che sono stati apportati alla RC213V dopo l&#39;infortunio dello spagnolo: &ldquo;E&#39; stato impegnativo ma anche rigenerante&rdquo;

MotoGP, Yokoyama: &ldquo;Senza l&#39;infortunio di Marc la Honda non sarebbe cambiata&rdquo;

Il Gran Premio di Teruel ha perso nel corso del primo giro colui che poteva essere uno dei grandi protagonisti della gara. Takaaki Nakagami, scattato molto bene dalla pole position, ha perso il controllo della sua Honda RC213V (come lui anche Alex Marquez) alla quinta curva e non ha pi&ugrave; avuto la possibilit&agrave; di ripartire, buttando all&rsquo;aria un&rsquo;occasione ottima che avrebbe potuto rilanciarlo in ottica mondiale. Il giapponese era sempre stato in prima o seconda posizione in tutti i turni del fine settimana e da lui domenica ci si aspettava tanto.  MotoGP Teruel, Miller: &quot;La tuta era distrutta, sono fortunato a stare bene&quot;  Le scuse   Dopo aver sbollito la rabbia nel suo box, seduto al suo posto con le mani a preghiera e il capo appoggiato sopra, il giapponese ha chiesto scusa ai ragazzi che hanno lavorato per lui: &ldquo;Prima di tutto voglio chiedere scusa a tutto il mio team perch&eacute; questo fine settimana in tutte le sessioni siamo stati davvero competitivi ed eravamo pronti per ottenere un ottimo risultato. Pensavo di poter vincere la mia prima gara in MotoGP&rdquo;. Il pilota del team LCR fino a quel momento aveva mostrato una costanza incredibile, chiudendo tutte le dieci gare nella top 10.    La competitivit&agrave; c&rsquo;&egrave;   La perdita di anteriore al primo giro non gli ha lasciato via di scampo e lui stesso ha ammesso: &ldquo;Purtroppo ho commesso subito un errore, forse per la troppa pressione. Sono molto deluso ma cercheremo di guardare avanti con ottimismo perch&eacute; per tutto il weekend siamo stati veloci&rdquo;. &Egrave; meglio buttarsi alle spalle quanto accaduto e pensare gi&agrave; al Gran Premio d&rsquo;Europa, in programma tra due settimane sul circuito di Valencia: &ldquo;Proveremo a rimanere concentrati sul nostro lavoro a Valencia, dove ci sono due gare consecutive. Ringrazio tutti i miei tifosi che mi supportano&rdquo;.  MotoGP Teruel, Mir: &quot;Franco ha sfoggiato un passo incredibile&quot; 

Domenica scorsa il giapponese ha commesso il primo errore in gara di quest&#39;anno, quando la vittoria poteva essere alla sua portata

77 risultati per 'takaaki%20nakagami'

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