Luca Marini &egrave; come uno studente, che giorno dopo giorno apprende nuove nozioni, in attesa dei suoi primi esame all&rsquo;universit&agrave;. Anche oggi il ragazzo nato ad Urbino ha infatti compiuto dei passi avanti, imparando qualcosa di nuovo e spingendosi un po&rsquo; pi&ugrave; in l&agrave;, pi&ugrave; di quanto i tempi non raccontino.  &ldquo;Quella di oggi &egrave; stata un&rsquo;altra buona giornata &ndash; analizza Luca - in cui ho lavorato sull&rsquo;assetto utilizzando spesso gomme usate, in ottica passo gara. Verso la fine ho fatto anche un&rsquo;uscita pi&ugrave; lunga, di dieci giri, per capire il calo delle gomme e come gestirlo: ho ottenuto buone risposte e fatto dei passi avanti, quindi sono contento&rdquo;.  Un altro segnale di crescita &egrave; rappresentato dalla quasi totale risoluzione di due dei principali problemi avuti da Marini nella prima parte dei test, ossia la frenata e la posizione in sella.  &ldquo;Sulla posizione in sella sono quasi a posto, mi manca solo un piccolo accorgimento per avere pi&ugrave; appoggio sulla sella a centro curva, che spero di poter provare nei prossimi giorni, o nella peggiore delle ipotesi nel venerd&igrave; del primo weekend. Sulla frenata ora mi sento a mio agio, ho cambiato impianto frenante e domani ne capir&ograve; il comportamento sulla lunga durata&rdquo;.  &ldquo;Mi aspettavo che l&rsquo;impatto con la MotoGP fosse pi&ugrave; duro&rdquo;   Ovviamente non mancano gli aspetti da migliorare, che pare siano gi&agrave; molto chiari nella mente del numero 10.  &ldquo;Se devo scegliere un aspetto in particolare direi la parte finale dell&rsquo;ingresso in curva, in particolare il rilascio dei freni, ed il centro curva, prima della prima manciata di gas. Devo ridurre meno la mia velocit&agrave; a centro curva lavorando sul mio stile di guida, ma non &egrave; facile specie con le gomme usate, quindi dovr&ograve; cercare una soluzione anche con l&rsquo;assetto&rdquo;.  Ad ogni modo Marini non nasconde la sua soddisfazione, e nemmeno come l&rsquo;impatto con la classe regina si stia dimostrando meno ostile del previsto.  &ldquo;Sinceramente mi aspettavo che l&rsquo;impatto con la MotoGP fosse pi&ugrave; duro, in primis per quanto concerne il tempo sul giro. Pensavo di incassare un distacco maggiore dai migliori, quindi sono contento e fiero del mio lavoro. Anche fisicamente mi sento bene, ho recuperato nei due giorni di pausa e con un migliore stile di guida faccio meno fatica in sella&rdquo;.  &quot;Stare dietro a Bagnaia &egrave; servito&quot;   Per qualsiasi evenienza Luca pu&ograve; in ogni caso contare su un compagno di marca come Pecco Bagnaia, che gli ha gi&agrave; (involontariamente) dato alcuni suggerimenti.  &ldquo;Ho parlato con Pecco di tanti argomenti, dalle gomme alle curve, ma non ho ricevuto consigli rivoluzionari. Oggi sono stato fortunato ad incontrarlo in pista: sono riuscito a seguirlo per un giro, ed ho capito alcune importanti circa il cambio di direzione. Ho potuto constatare come utilizza il corpo per aiutare la moto a cambiare direzione, muovendo prima il sedere e poi tutto il corpo, mentre io ero solito muovere tutto il corpo nello stesso momento&rdquo;.  L&#39;ultimo pensiero &egrave; dedicato a domani, ed al programma da seguire fino alla fine dei test.  &ldquo;Nella prima parte della giornata voglio lavorare sul voltare meglio la moto, cercando di gestire in maniera migliore la gomma posteriore. L&rsquo;attacco al tempo &egrave; previsto per la terza giornata, utilizzando due gomme una dopo l&rsquo;altra come in una vera qualifica&rdquo;.  MotoGP, Miller: &ldquo;Lorenzo? Non serve che scriva immondizia sui social&rdquo; 

<p>&quot;Il distacco dai migliori &egrave; inferiore alle aspettative, e fisicamente sto bene. Domani far&ograve; una simulazione di gara, venerd&igrave; il time attack. Seguendo Bagnaia ho capito come muovere il corpo&quot;</p> 

Test Qatar, Marini: &ldquo;L&#39;impatto con la MotoGP &egrave; meno duro del previsto&rdquo;

Il primo giorno di scuola &egrave; terminato per Luca Marini, e le cose da raccontare non mancano. In primis le sensazionI e le emozioni provate in sella, per poi passare agli aspetti pi&ugrave; tecnici, che il numero 10 ha iniziato oggi ad esplorare. Per una volta i tempi passano in secondo piano, per lasciare spazio al lato pi&ugrave; umano delle corse.&nbsp;  &ldquo;Mi aspettavo peggio in termini di adattamento &ndash; apre Luca &ndash; invece la Ducati si &egrave; dimostrata subito una modo che si guida bene, anche se devo ancora portarla al limite per capire davvero tutto. L&rsquo;elettronica &egrave; incredibile e bisogna fidarsi di lei, cosa non facile per me e gli altri debuttati, dato che proveniamo dalla Moto2 dove era tutto nelle nostre mani. L&rsquo;uscita di curva &egrave; difficile da gestire, ma &egrave; pi&ugrave; semplice farlo se ti appoggi ai controlli e apri il gas, piuttosto che cercare di risolvere tu in altri modi&quot;.  Marini ha bene in mente il fattore pi&ugrave; sorprendente della Desmosedici, ed il conseguente lavoro su s&eacute; stesso da compiere.  &ldquo;La cosa che mi ha colpito di pi&ugrave; &egrave; la frenata, dato che le sensazioni derivanti dal disco in carbonio sono particolari. Il modo in cui uso il freno anteriore non &egrave; corretto, quindi devo cercare di cambiarlo il prima possibile&rdquo;.    Marini: &ldquo;Non mi ha colpito la potenza all&rsquo;inizio, poi abbiamo scoperto che c&rsquo;era un problema&rdquo;   Le prime uscite in assoluto di Luca sono state accompagnate da alcuni problemi tecnici, che hanno anche per&ograve; un momento di ilarit&agrave; nel box Avintia Sky.  &ldquo;Mi dispiace di aver fatto pochi giri, a causa di alcuni problemi. Sono dovuto rientrare spesso i box all&rsquo;inizio a causa dell&rsquo;accensione di alcune spie, o a causa di alcune mancanze di potenza: per colpa di quest&rsquo;ultime nei miei primi giri non ho sentito il vero potenziale del motore in termini di cavalli, cos&igrave; quando sono rientrato ho spiegato a tutti che la moto non mi aveva impressionato sono rimasti tutti a bocca aperta (sorride ndr). Ora pare che una delle due moto sia a posto, anche grazie al grande aiuto dei tanti uomini Ducati presenti nel box. Avere Gigi (Dall&rsquo;Igna ndr) vicino e parlarci mi ha fatto molto piacere&rdquo;.  Il vice campione della Moto2 si dimostra ancora una volta un lavoratore, analizzando nel dettaglio l&rsquo;aspetto primario della sua Ducati su cui soffermarsi da domani.  &ldquo;Devo lavorare sulla mia posizione in sella, dato che non mi sento del tutto a mio agio, specie a centro curva. Avevo gi&agrave; iniziato questo lavoro in Ducati, tanto che oggi ho potuto provare alcune parti fatte apposta per me, in primis un serbatoio particolare che usa anche Pecco, ma c&rsquo;&egrave; ancora da fare. La seduta su questa moto assomiglia a quella della Panigale V4, ma devo renderla pi&ugrave; &ldquo;mia&rdquo;: per il momento non ho abbastanza spazio tra la sella e le pedane&rdquo;.  &ldquo;Mi dispiace per i miei meccanici positivi, domani con Vale sar&agrave; figo&rdquo;   Marini dedica un pensiero anche ai suoi due meccanici rimasto fuori dai giochi a causa della positivit&agrave; al Covid, scoperta soltanto all&rsquo;aeroporto di Doha.  &ldquo;Sono due meccanici che conosco bene, che avevo con me in Moto2 e mi hanno seguito in MotoGP. Sarebbe stato il primo giorno in classe regina anche per loro, quindi mi dispiace che non abbiano potuto godersi la giornata, ma spero che possano risultare negativi nei prossimi giorni. Sono ragazzi che stanno molto attenti, quindi &egrave; strano che siano positivi&rdquo;.  Infine la mente corre a domani, quando per la prima volta Marini ed il fratellastro Valentino Rossi si troveranno insieme in pista in MotoGP.  &ldquo;Sar&agrave; certamente figo, ma non avr&ograve; problemi a dormire stanotte. Cosa gli dir&ograve; di questa prima giornata? Non saprei, ci devo ancora parlare. Prima di oggi ho parlato tanto anche con gli altri ragazzi dell&rsquo;Academy che corrono in MotoGP, cos&igrave; sono arrivato preparato a questa giornata&rdquo;  Test Qatar MotoGP, Petrucci: &ldquo;A Tech3 non manca nulla rispetto al team KTM 

<p>&quot;E&#39; il modo migliore per gestire l&#39;uscita di curva. La potenza non mi ha sorpreso all&#39;inizio, poi abbiamo scoperto che c&#39;era un problema che la limitava. I freni in carbonio sono incredibili&quot;</p> 

2 risultati per 'team Avintia Sky'

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MotoGP, Marini: “La lezione di oggi? Fidarsi dell'elettronica e aprire il gas”