        Marc Marquez ci prova, o ci provano con Marc Marquez? Cosa cambia, chiederete: &egrave; coppia quando entrambe le parti ci stanno. Vero, ma il momento dell'otto volte iridato &egrave; particolare perch&eacute;, oltre alla necessit&agrave; di fare risultato, deve pensare al futuro di carriera, nell'obiettvio di rendersi pi&ugrave; appetibile possibile. Al numero 93 piace molto la Ducati indipendente del team Gresini, ma preferibbe godere della versione GP24 ufficiale.&nbsp; Martin prossimo all'addio a Pramac Comunque vada, se ne andr&agrave;. Lo ha promesso Jorge Martin, attuale leader di classifica, intenzionato a migliorare il secondo posto finale ottenuto lo scorso anno. Come? Vincendo il mondiale, traguardo che potrebbe portarlo nella formazione Lenovo Factory, a fianco di Pecco Bagnaia. Non vincer&agrave; il mondiale? Lo spagnolo saluter&agrave; lo stesso Pramac Racing, puntando a lidi ufficiali, che non significa avere la sola moto ufficiale, bens&igrave; tutti i crismi della fattispecie. Anzitutto, contratto e stipendio adeguato, in pi&ugrave; la possibilit&agrave; di indirizzare lo sviluppo. Abbiamo messo il numero 89 nel collage di copertina, proprio perch&eacute; lascer&agrave; il posto libero.  Marc &amp; Pramac, discussione infinita. Come finir&agrave;? Nel 2023 ci ha, ops, ci hanno provato, oggi ci stanno riprovando. Radio Paddock mai sbaglia e, se l'affare andr&agrave; in porto, le dovremo dare ragione. Marc Marquez e Prima Pramac Racing discutono su un eventuale futuro da condividere, ovviamente marcato Ducati. Ovviamente, davvero? E se la formazione satellite di Borgo Panigale passasse a Yamaha? In quel caso, malgrado impegno e immaginazione lavorino al massimo, fatichiamo a immaginare il catalano di Cervera a bordo di una M1. Quindi, il nodo da sciogliere &egrave; doppio, se non triplo.&nbsp;  Marquez in Ducati ufficiale? Lo vedreste quale "compagno" di Bagnaia? Tutto &egrave; possibile, per&ograve; questa &egrave; tosta: Pecco Bagnaia e Marc Marquez "coppia" Ducati Lenovo 2025. Ci sta, perch&eacute; ai vertici il pi&ugrave; vincente del lotto piace parecchio e, noi stessi, lo abbiamo scritto: Borgo Panigale lo accoglie nella famiglia, parcheggiandolo da Gresini, valutando di promuoverlo in Rosso. Vedremo. Nel frattempo, ecco qui in basso il triplo nodo di cui sopra.  Marc deve decidere se restare in Gresini o meno: rimarr&agrave; se avr&agrave; la Desmosedici GP25 Marc deve decidere se continuare a correre o meno: lo far&agrave; se i risultati lo incoraggeranno Marc andr&agrave; in Pramac se Pramac lo vorr&agrave;: condicio sine qua non la Desmosedici GP25         

Marc e la formazione satellite Ducati ci (ri)provano: sarebbe una degna sostituizione del partente Jorge Martin

Marquez e Pramac, flirt "segreto" in MotoGP: diventerà amore?

        Tra i piloti pi&ugrave; attesi per il Gran Premio texano di questo fine settimana sul tracciato di Austin c'&egrave; ovviamente Jorge Martin, che dopo un grande inizio di stagione &egrave; arrivato sulla pista a stelle e strisce da leader della classifica del mondiale. Tuttavia, quello statunitense &egrave; un appuntamento su cui lo spagnolo ha faticato spesso in passato e l'obiettivo &egrave; certamente quello di invertire la rotta. &ldquo;Sono felicissimo del mio inizio di stagione, visto che sia io che la squadra abbiamo svolto un lavoro fantastico&rdquo;, ha detto il numero 89. &ldquo;Qui al COTA, per&ograve;, devo fare qualcosa in pi&ugrave; rispetto agli scorsi anni visto che in passato ho faticato spesso su questa pista. Ci saranno sempre tanti rivali altamente competitivo, ma sono fiducioso e arrivo a questo GP con una maggior consapevolezza nei miei mezzi e in ottime condizioni fisiche, grazie anche al tempo che ho avuto per riprendermi dopo Portimao&rdquo;. MotoGP, Austin: Acosta potrebbe "rubare" due record a Marquez Martin: &ldquo;L'arrivo di Liberty Media? Un bene per noi piloti&rdquo;  Uno dei temi pi&ugrave; importanti dell'ultimo periodo &egrave; stato l'arrivo di Liberty Media, gi&agrave; a capo della Formula 1 da diversi anni. Secondo Jorge, si tratta di una notizia positiva anche e soprattutto per i piloti: &ldquo;L'arrivo di Liberty Media penso possa essere un bene per la MotoGP. Ezpeleta &egrave; un grande di questo sport, perci&ograve; se ha deciso di siglare questo accordo, l'ha fatto per il bene di questo sport. Noi piloti ci auguriamo di poter rendere il tutto ancora pi&ugrave; grande e spettacolare di quanto non sia in questo momento&rdquo;. Infine, non &egrave; mancato uno sguardo verso il futuro, che sar&agrave; con ogni probabilit&agrave; con un'altra squadra: &ldquo;Sinceramente non so quanto sia fondata la voce di un possibile passaggio a Yamaha da parte del team Pramac, ma in ogni caso io non sar&agrave; qui nel 2025. Ormai tutti sanno che sono legato a Ducati, ma anche e soprattutto che la mia priorit&agrave; &egrave; il passaggio ad un team ufficiale, perci&ograve; vedremo come si svilupper&agrave; il tutto&rdquo;. SBK: brutto infortunio per Petrucci dopo un incidente in allenamento       

Nella conferenza stampa che precede il GP di Austin, Jorge &egrave; stato chiaro: &ldquo;La mia priorit&agrave; &egrave; il passaggio ad un team ufficiale. Liberty Media? Una novit&agrave; importante&rdquo;

Martin: “Pramac con Yamaha? Non saprei, io non sarò qui nel 2025”

        Che Jorge Martin sia uno specialista della Sprint, il sabato, &egrave; cosa ormai appurata da tempo e infatti per trovare la sua vittoria precedente a quella di Portimao, nel Gran Premio della domenica, dobbiamo andare indietro fino al GP di Thailandia dell&rsquo;anno scorso. Sul circuito del Buriram complet&ograve; un fine settimana da sogno a bottino pieno, per poi faticare nelle domeniche successive e perdere cos&igrave; il titolo di MotoGP. Quest&rsquo;anno, invece, la musica &egrave; diversa. A Portimao la domenica perfetta di Martin  Dopo la vittoria nella Sprint e il terzo posto in Qatar, dietro a Francesco Bagnaia e Brad Binder, a Portimao ha ottenuto gli stessi risultati, ma al contrario. Sabato &egrave; salito sull&rsquo;ultimo gradino del podio alle spalle del vincitore Maverick Vinales e a Marc Marquez, e domenica ha svolto una prova semplicemente perfetta. Senza alcuna esitazione n&eacute; sbavatura il pilota del team Pramac ha dominato dal primo all&rsquo;ultimo tutti i 25 giri in programma, grazie ad una partenza sublime, alla sua velocit&agrave; pazzesca e ad una gestione della lunghezza e delle gomme impeccabile. Una gara fotocopia di quella di Pecco a Lusail.  Ora a Martin non manca davvero nulla?  Il vice-campione del mondo in carica in Portogallo ha dimostrato una maggiore maturit&agrave; rispetto a quella del 2023. Una calma e una pazienza che fino a pochi anni fa non potevano essere associati alla sua figura. Martin &egrave; cresciuto. Quanto fatto l&rsquo;anno scorso e l&rsquo;aver davvero accarezzato il titolo lo hanno forse portato a fare quello step mentale in pi&ugrave; che gli mancava, e che &egrave; necessario per mantenere alta la concentrazione nei momenti di tensione e ottenere grandi risultati. La stagione &egrave; ancora lunga, lunghissima, impossibile oggi fare pronostici, ma dopo il secondo GP il suo nome &egrave; scritto davanti a tutti nella classifica generale. E questo &egrave; frutto del lavoro svolto, della maturit&agrave; acquisita e di trovarsi al posto giusto, circondato dalle persone giuste, per lui. Calendario MotoGP 2024       

Lo spagnolo ha dominato il Gran Premio con una prestazione maiuscola, mostrando anche una qualit&agrave; che gli &egrave; invece mancata l&rsquo;anno scorso&hellip;

MotoGP, Martin implacabile a Portimao: una marcia in più rispetto al 2023

        Non &egrave; stato un buon inizio di stagione, quello vissuto da Franco Morbidelli. Negli scorsi giorni, il nuovo portacolori del team Pramac &egrave; sceso in pista sul tracciato di Portimao insieme agli altri piloti della VR46 Riders Academy, incappando in un brutto incidente che ha lasciato tutti con il fiato sospeso, a tal punto da portare Marc Marquez a soccorrerlo direttamente in pista. Per fortuna, per Franco si &egrave; trattato soltanto di un grosso spavento dopo una rovinosa caduta ad altissima velocit&agrave;, ma come confermato dallo stesso team Pramac, l'italo-brasiliano dovr&agrave; sottoporsi ad ulteriori controlli e potrebbe cos&igrave; perdere le giornate di test dei prossimi giorni sul circuito malese di Sepang salendo in sella alla Ducati Desmosedici soltanto in Qatar. Spies contro le moderne MotoGP: "Lasciate che sia il pilota a fare la differenza" Il comunicato ufficiale del team Pramac  Sui profili social della squadra, il team Pramac Racing ha diramato un breve comunicato in cui spiega la situazione: &ldquo;Vogliamo fornirvi un aggiornamento a proposito della valutazione medica di Franco Morbidelli. L'equipe medica ha optato per posticipare di qualche giorno la valutazione delle condizioni di Franco per avere un quadro completo e determinare cos&igrave; la sua eventuale idoneit&agrave; alla partecipazione ai prossimi test in programma&rdquo;. Rory Skinner torna nel BSB: al via con la BMW del team TAS Racing       

Il nuovo pilota del team Pramac Racing dovr&agrave; sottoporsi ad ulteriori controlli in seguito all'incidente di Portimao e potrebbe saltare le giornate di prove in Malesia

MotoGP: test di Sepang a rischio per Franco Morbidelli

        Nelle ultime tre stagioni il nome di Franco Morbidelli non l&rsquo;abbiamo quasi mai trovato nella parte alta della classifica, l&agrave; dove nel 2020 ci aveva abituati a vederlo con una certa regolarit&agrave;. Con la fine del 2023 si &egrave; chiuso un capitolo importante della sua carriera, ovvero la collaborazione con Yamaha andata avanti per ben cinque stagioni, con cui per&ograve; non sono arrivati i risultati a cui entrambe le parti ambivano. Un 2023 da dimenticare e da lasciarsi alle spalle per Morbidelli  Abbiamo visto pi&ugrave; volte un &ldquo;Morbido&rdquo; sottotono, che portava a casa risultati il pi&ugrave; delle volte diversi del suo compagno di squadra Fabio Quartararo. A parte i due quarti posti firmati in Argentina, il resto della stagione l&rsquo;ha passato decisamente in ombra. Una cosa per&ograve; &egrave; stata positiva di questo 2023: la sistemazione trovata per il 2024. Il prossimo anno l&rsquo;italo-brasiliano sar&agrave; alla guida della Ducati ufficiale del team Pramac e per cominciare al meglio il nuovo anno ha ritrovato le sue origini materne.  "La magia di cui avevo bisogno"  Il 2024 sar&agrave; un anno importante per la sua carriera, nel quale dovr&agrave; tornare a essere protagonista e per ricaricarsi al meglio ha puntato sulle sue origini, la famiglia. Sui social ha condiviso alcune foto in Brasile, con la didascalia: &ldquo;Famiglia, bel tempo e Brasile: questa la magia di cui avevo bisogno. Spero che il vostro Natale sia stato pieno di felicit&agrave;, gioia e pace come il mio&rdquo;. Questi i suoi auguri pi&ugrave; sinceri, prima di tornare in Italia e riprendere gli allenamenti con una mentalit&agrave; pi&ugrave; fresca e limpida e con il suo solito mood rilassato "Franky says relax"... Calendario MotoGP 2024       

Chiuso il capitolo in Yamaha e con alle spalle tre anni difficili, l&rsquo;italo-brasiliano si &egrave; andato a rigenerare in vista di un 2024 molto importante &nbsp;

Franco Morbidelli e quell’ingrediente segreto necessario delle sue vacanze

        Era un Jorge Martin esausto quello che, dopo la Sprint, ha rilasciato le dichiarazioni sulla sua prova ad Austin. Con la Ducati del team Prima Pramac lo spagnolo ha portato a casa un ottimo terzo posto, considerando che era partito dodicesimo, dopo aver rimediato due cadute in qualifica. Sono stati dieci giri che l&rsquo;hanno messo a dura prova a livello fisico, dato che era anche convalescente da una forma influenzale e ai microfoni di Sky Sport ha raccontato: &ldquo;Non mi aspettavo questo caldo, non ero pronto psicologicamente, come tutti. Ho avuto qualche problema sulla moto, ma dopo quattro giri non potevo pi&ugrave; respirare&rdquo;. Calendario gare MotoGP 2023 Martin guarda con fiducia al Gran Premio  Nonostante questo &egrave; riuscito a difendere il terzo posto con le unghie e con i denti da un agguerrito Aleix Espargar&ograve;: &ldquo;Sono riuscito a chiudere tutte le porte al mio avversario, ed &egrave; un bel podio della Sprint che d&agrave; un po&rsquo; di fiducia&rdquo;. Si tratta del suo secondo podio del sabato, dopo quello ottenuto a Portimao, che lascia un buon sapore guardando poi alla prova pi&ugrave; lunga della domenica.  "Con questo caldo era tutto difficile"  Pensando al Gran Premio che lo attende domani, ha fatto una considerazione: &ldquo;La cosa pi&ugrave; difficile per me era la Sprint, in cui dovevo sia gestire le gomme sia superare in dieci giri. Poi con questo caldo la temperatura &egrave; aumentata ed era tutto difficile". Ora ha le idee pi&ugrave; chiare di cosa ha bisogno sulla lunga distanza sulla sua Ducati Desmosedici GP23: &ldquo;Dovremo trovare qualcosa per aumentare la maneggevolezza, altrimenti mi aspetto di essere settimo o ottavo". Ora lavorer&agrave; con la squadra per trovare una soluzione che lo possa portare a lottare per le prime posizioni anche domani. GP Americhe MotoGP: dove vederlo su Sky eTV8       

Lo spagnolo del team Pramac ha ottenuto un altro podio il sabato e ha raccontato come ha influito il grande caldo e cosa si aspetta dal Gran Premio

MotoGP, Martin terzo ad Austin nonostante alcuni problemi fisici

        Di giorno in giorno, la MotoE assume forme sempre pi&ugrave; definite. La rinnovata classe elettrica attira piloti dai disparati CV, contando molto sul passaggio di testimone avvenuto tra Energica e Ducati. Il campionato 2023, tra gli altri, avr&agrave; al via un protagonista di rilievo: (ri)ecco a voi Esteve Rabat, detto "Tito". Rabat ha ancora voglia: Tito con la V21L Pramac in coppia con Salvadori Tito &egrave; un forte pilota. Lo ricordiamo vincitore della Moto2, per una edizione 2014 pressoch&eacute; dominata. Nato a Barcellona il 25 maggio 1989 e oggi trentatreenne, Rabat ha corso anche in MotoGP e SBK, viaggiando in lungo e in largo. Con le derivate di serie del campionato spagnolo, sua &egrave; l'affermazione 2022. L'anno prossimo intraprender&agrave; una inedita sfida agonistica, elettrizzante in ogni senso: la Ducati V21L incuriosice giovani ed esperti, lui fa parte del secondo gruppo. Nel primo c'&egrave; Luca Salvadori, futuro compagno di box in Pramac. La coppia &egrave; assortita, poich&eacute; dagli estremi e diversi percorsi professionali.       

Lo spagnolo, titolato Moto2 edizione 2014 e campione Superbike nazionale, correr&agrave; con la Ducati del team italiano, facendo coppia con Luca Salvadori

Rabat torna nel paddock iridato: Tito e Pramac insieme in MotoE

        Le corse, si sa, sono fatte di gioie e dolori, di grandi risultati e di cadute, ma anche di imprevisti, che nessuno pu&ograve; controllare. Cos&igrave;, dopo i due primi Gran Premi della stagione Jorge Martin si ritrova in classifica a quota zero punti. Zero. Complici due cadute, la prima avvenuta per un errore commesso da Francesco Bagnaia in Qatar, la seconda per errore suo, su una pista certamente resa insidiosa dalla pioggia, quella di Mandalika. Martin arriver&agrave; nel team ufficiale Ducati?  Ducati &egrave; stata l&rsquo;unica Casa a iniziare il campionato delineando per met&agrave; la squadra 2023, con la conferma e il rinnovo di Bagnaia. E l&rsquo;anno &egrave; iniziato quindi con la domanda: chi sar&agrave; il suo compagno di squadra? In queste condizioni &egrave; importante per Martin ben figurare da subito per non farsi scappare questa ghiotta occasione, ma le cose la domenica non sono andate nella direzione giusta. Che finora &egrave; stato l'uomo delle qualifiche, conquistando la prima pole position stagionale in Qatar, e la seconda casella in Indonesia, senza per&ograve; riuscire a essere incisivo sulla lunga distanza.  Martin deve subito invertire la rotta  Il suo talento &egrave; indubbio, ma l&rsquo;inizio &egrave; stato certamente negativo. Toccher&agrave; puntare a distinguersi dalla massa anche in gara, in quella che &egrave; l&rsquo;unica prova che alla fine conta. Il madrile&ntilde;o cercher&agrave; la gloria subito nel terzo GP, in programma la prossima settimana in Argentina, quel sapore di vittoria che prov&ograve; gi&agrave; lo scorso anno &ndash; quando era un debuttante &ndash; in Austria e che sappiamo essere decisamente alla sua portata. Ci vuole lavoro, entusiasmo e quel pizzico di fortuna per non trovarsi nel posto giusto al momento sbagliato, e poi le cose verranno da s&eacute;. Ma non c'&egrave; (pi&ugrave;) tempo da perdere. Zarco: "Potevo vincere in Indonesia, ma la fiducia giusta &egrave; arrivata tardi"       

Il giovane spagnolo ha conquistato zero punti dopo i primi due round, un risultato deludente che pu&ograve; pesare sul mercato in vista del 2023

Jorge Martin, debutto difficile: ora serve la svolta

        Le migliori Ducati che troviamo nella classifica combinata dei tempi, al termine del primo giorno di prove libere (ecco i risultati) sul circuito di Mandalika, sono le due del team Pramac in terza e quarta posizione. Solo le due Yamaha ufficiali hanno fatto meglio per tre decimi e sia Johann Zarco sia Jorge Martin sono fiduciosi per il prosieguo del weekend. Zarco sorride in Indonesia  Il francese si &egrave; fatto trovare davanti in entrambi i turni e ha raccontato a Sky qual &egrave; stato il segreto: &ldquo;I tre giorni di test hanno aiutato tanto perch&eacute; avevamo gi&agrave; un buon bilanciamento. L&rsquo;unica cosa nuova era capire come va la nuova gomma al posteriore&rdquo;. Il feeling complessivo &egrave; stato decisamente buono, guardando i risultati: &ldquo;Sono contento perch&eacute; stamattina ero con i primi quando le condizioni erano miste. Questo pu&ograve; essere importante dato che le condizioni possono essere le stesse nel resto del weekend. Nel pomeriggio con la pista asciutta, abbiamo provato due cose sulla moto e abbiamo fatto uno step avanti&rdquo;. Pi&ugrave; che mai sar&agrave; importante partire davanti, e le ragioni sono le seguenti: &ldquo;La pista &egrave; pi&ugrave; pulita rispetto ai test, ma quando si &egrave; dietro a qualcuno arrivano dei detriti sulla visiera e sul collo. Se posso stare in prima fila sar&agrave; meglio anche per gestire le gomme&rdquo;.  "Martinator" incisivo nelle FP2  Il venerd&igrave; di Martin &egrave; stato con risultati all'apparenza altalenanti, visto il ventesimo tempo delle fp1, ma il giovane talento ha raccontato: &ldquo;Questa mattina non volevo esagerare e volevo prendere confidenza con la moto e la pista". Si &egrave; poi rifatto nel pomeriggio: "Nella sessione successiva mi sono gi&agrave; trovato molto meglio e infatti ho chiuso in quarta posizione. Le sensazioni sono molto positive e sono fiducioso&rdquo;. Visto il quarto posto del venerd&igrave; &egrave; facile aspettarsi una grande prestazione in qualifica, ricordando che appena due settimane fa &egrave; stato lui a conqusitare la prima pole position del 2022. Riuscir&agrave; a ripetersi? Dovizioso: "Seguendo Morbidelli ho capito cose che i dati non dicono"       

Terzo e quarto tempo rispettivamente per il francese e lo spagnolo, che a Mandalika hanno trovato subito i riferimenti, grazie anche ai test

Zarco e Martin competitivi in Indonesia con la Ducati del team Pramac

Mentre i suoi colleghi sono impegnati a svolgere una due giorni di test sul circuito di Misano (ecco l&#39;ultimo aggiornamento), Johann Zarco &egrave; tornato in Francia per essere operato di sindrome compartimentale all&rsquo;avambraccio sinistro. A dare l&rsquo;annuncio sui social &egrave; stato il team Pramac che scrive: &ldquo;Johann Zarco &egrave; stato operato con successo oggi per ridurre la sindrome compartimentale, all&rsquo;ospedale Pays d&#39;Aix. Dovrebbe essere di nuovo in piena forma per il Gran Premio di Austin, in programma dal 1&deg; al 3 ottobre&rdquo;.  Ecco il post:     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Pramac Racing MotoGP (@pramacracing)      Un 2021 senza dubbio positivo   Come il leader del campionato Fabio Quartararo, anche l&#39;altro pilota francese &egrave; passato dalla sala operatoria per risolvere questo problema. L&#39;obiettivo sar&agrave; quello di tornare sul circuito del Texas nella migliore forma possibile per lottare per il podio iridato con Joan Mir. Zarco, due volte iridato in Moto2, al suo primo anno con il team toscano, ha svolto una stagione decisamente buona firmando finora quattro secondi posti e una pole position. Nelle ultime gare non ha ottenuto i risultati sperati, ma l&#39;intezione sar&agrave; quella di concludere in crescendo questo 2021.  Classifica piloti MotoGP, Misano: Bagnaia riduce ancora da Quartararo 

Il francese ha gi&agrave; condiviso una foto sui social del suo avambraccio operato, e ora si preparer&agrave; per tornare in pista ad Austin al massimo della sua forma fisica

MotoGP, Zarco operato con successo di sindrome compartimentale

&Egrave; uno dei tre debuttanti in MotoGP e ha gi&agrave; assaggiato il sapore dolce del podio sia quello pi&ugrave; amaro di un infortunio che l&rsquo;ha costretto a saltare ben quattro Gran Premio. Stiamo parlando di Jorge Martin (ecco dove sono in vacanza i piloti) che se ha brillato in Qatar salendo sul terzo gradino del podio, nell&rsquo;appuntamento successivo a Portimao &egrave; incappato in una brutta caduta che gli ha permesso di tornare in pista solo al GP di Catalogna, due mesi pi&ugrave; tardi.  &ldquo;Non mi sento ancora al 100%&rdquo; ha dichiarato lo spagnolo al sito del giornale Marca. &ldquo;Noto che mi manca un po&rsquo; di forza e stiamo lavorando al massimo per provare a recuperarci e stare nelle stesse condizioni di prima il prima possibile&rdquo;.  La caduta &egrave; stata violenta   L&rsquo;incidente &egrave; stato molto forte, le fratture diverse con ben sette ossa rotte e vivere un momento cos&igrave; non &egrave; stato facile per il 23enne: &ldquo;Non ho pensato di lasciare, ma &egrave; vero che ti passano molte cose per la testa ed &egrave; molto difficile non pensarlo. In quel momento dimostri la forza che hai, quando riesci a continuare con la stessa voglia di sempre&rdquo;.  Poi ha fatto un bilancio della prima parte di stagione, delle sue cinque gare: &ldquo;Ho avuto un grande inizio, ma l&rsquo;infortunio &egrave; stato grande e mi ha tolto tempo per imparare sulla moto, per maturare esperienza, che &egrave; la cosa pi&ugrave; importante. Bisogna saper affrontare gli errori e adesso penso solo a come continuare a migliorare, come se iniziasse tutto da zero&rdquo;.    Il suo pronostico   Guardando al campionato, il pilota del team Pramac non ha molto dubbi su chi potrebbe vincere il titolo quest&rsquo;anno: &ldquo;Vedo Fabio (Quartararo) molto molto forte, ha la moto in mano e difficilmente qualcuno potr&agrave; batterlo&hellip; Tutto pu&ograve; succedere, ci sono ancora tante gare da disputare, ma &egrave; lui l&rsquo;unico favorito&rdquo;. Per quanto riguarda la sua seconda parte di stagione ha detto: &quot;L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di migliorare e migliorare. Ho un potenziale molto alto e quando sar&ograve; tornato al 100% potr&ograve; fare altre grandi gare&rdquo;.  Vinales elogia Aprilia, ma non esclude di prendersi un anno sabbatico 

Il pilota del team Pramac ha fatto un bilancio del suo 2021, parlando del suo debutto e di cosa passa per la testa a un pilota quando si ha un grande infortunio

MotoGP, Martin: &ldquo;Difficilmente qualcuno batter&agrave; Quartararo&rdquo;

Sabato scorso, a Portimao, Jorge Martin &egrave; stato protagonista di una brutta caduta che gli ha fatto riportare diverse fratture e per questo motivo &egrave; ricoverato all&rsquo;Ospedale Dexeus di Barcellona per essere operato. Non potr&agrave; dunque essere presente al GP di Spagna, in programma il 2 maggio sul circuito di Jerez, e al suo posto il team Pramac schierer&agrave; Tito Rabat.    MotoGP: weekend nero Pramac: l&#39;attimo di &quot;gloria&quot; di Zarco gi&agrave; finito?  Una bella opportunit&agrave;   Attuale pilota del team Barni Racing in Superbike, l&rsquo;ex MotoGP torner&agrave; alla guida della Desmosedici, essendo ancora libero da impegni del nuovo campionato. Ad annuncialo &egrave; stata la squadra toscana che su Instagram ha scritto: &ldquo;Michele Pirro sar&agrave; infatti impegnato il 29 e 30 aprile in due giorni di test al Mugello, molto importanti per preparare al meglio la gara di casa per Ducati, e Pramac Racing, d&rsquo;accordo con Ducati, ha quindi deciso di offrire a Esteve &ldquo;Tito&rdquo; Rabat l&rsquo;opportunit&agrave; di correre nel GP di Spagna a Jerez sulla Desmosedici GP21&quot;. Il catalano &egrave; un&#39;ex conoscenza per Ducati: &quot;Rabat che compir&agrave; 32 anni il prossimo 25 maggio, &egrave; stato Campione del Mondo della Moto2 nel 2014 ed ha corso negli ultimi 3 anni in MotoGP con la Ducati del Team Esponsorama - Avintia: conosce quindi molto bene sia la moto che gli penumatici Michelin&quot;.  MotoGP, nel team Ducati per ora comanda Bagnaia 

L&rsquo;infortunato pilota del team Pramac, che &egrave; ricoverato a Barcellona dove verr&agrave; operato, sar&agrave; sostituito dal pilota del team Barni Racing nel GP di casa

MotoGP, Rabat al posto di Martin a Jerez

Dopo la bella prestazione nel GP di Doha, il rookie Jorge Martin &egrave; pronto a ripartire per una nuova sfida: il Gran Premio del Portogallo. In sella alla Desmosedici del Team Ducati Pramac, lo spagnolo sa bene che non sar&agrave; un weekend facile, ma lo scopo &egrave; senza dubbio quello di far bene e portare a casa il miglior risultato possibile.  &ldquo;Mi approccio a questo weekend da rookie&rdquo;   Grazie al terzo posto ottenuto nella seconda gara della stagione 2021, le aspettative su Jorge Martin sono cresciute esponenzialmente. In realt&agrave;, per lui, come ha spiegato durante la conferenza stampa, l&#39;obiettivo principale &egrave; sempre quello di imparare, migliorarsi e puntare alla Top ten: &ldquo;Il mio approccio alla gara del Portogallo - ha detto - sar&agrave; simile a quello del Qatar. Credo che questa gara non sar&agrave; per niente facile anche perch&egrave; sembra che le condizioni meteo abbiano messo pioggia gi&agrave; da domani. Se cos&igrave; fosse, di certo non sar&agrave; facile capire il giusto setting della moto, cos&igrave; come studiare bene la parte che riguarda l&#39;elettronica. Il layout del tracciato &egrave; molto difficile, ma in ogni caso cercher&ograve; di approcciarmi a questo weekend come un rookie, ovvero cercando di entrare nella top ten in ogni turno e di sicuro anche in gara. Se poi succeder&agrave; come a Doha ben venga, in ogni caso il mio obiettivo principale sar&agrave; quello di cercare di lottare con i piloti davanti&rdquo;.  MotoGP, Martin: &ldquo;Dall&rsquo;Igna sorpreso da me. Rossi? Non vincer&agrave; pi&ugrave;&rdquo;  &ldquo;Con Fabio ci siamo toccati, cose che capitano&rdquo;     A Martin &egrave; stato poi chiesto dello scontro nel GP di Doha avvenuto proprio tra il rookie spagnolo e Fabio Quartararo con quest&#39;ultimo che &egrave; andato a colpire involontariamente la gamba di Martin: &ldquo;Ho buttato fuori la gamba durante la frenata &ndash; ha proseguito il pilota Ducati Pramac - Fabio era molto vicino a me e quindi ci siamo toccati. Non ho realizzato subito quanto fosse successo ma in ogni caso sono cose che capitano&rdquo;.  Sul rientro di Marc Marquez   Infine, sempre a proposito di rivali, Jorge nel Gp del Portogallo avr&agrave; l&#39;occasione, per la prima volta, di vedere in azione nella sua stessa categoria anche Marc Marquez, dichiarato &ldquo;fit&rdquo; dai medici e pronto a rientrare dopo una lunga assenza: &ldquo;La mia motivazione anche con Marquez in pista - ha concluso Martin - sar&agrave; sempre la stessa. Mi far&agrave; piacere correre con lui ma per me sar&agrave; sempre lo stesso come in ogni altra gara&rdquo;.  MotoGP orari TV GP Portogallo: in diretta su SKY e Dazn, differita su TV8 

&ldquo;Nessuna motivazione extra&rdquo;, dice il pilota Ducati Pramac, focalizzato sul suo weekend su un tracciato, non proprio facile, come quello portoghese. L&#39;obiettivo? Puntare alla Top Ten e stare in bagarre con i piloti davanti

MotoGP Portogallo, Martin commenta il rientro di Marc Marquez

La rivelazione della MotoGP nelle prime due gare disputate, in Qatar, &egrave; stato senza dubbio Jorge Martin, che da debuttante &egrave; riuscito subito a interpretare al meglio la Ducati Desmosedici GP tanto da centrare il podio alla seconda gara. Il pilota del team Pramac si &egrave; fatto intervistare dal cinque volte iridato Jorge Lorenzo, nel suo canale Youtube &ldquo;99 secondi&rdquo; e ha parlato apertamente di tutto.  Il sapore del primo podio   &ldquo;Fin dall&rsquo;inizio mi sono sentito comodo alla guida della Ducati, posso fare quasi quello che voglio&rdquo;. Cos&igrave; ha descritto l&rsquo;incredibile feeling che ha gi&agrave; con la Desmosedici GP, aggiungendo: &ldquo;Mi permette molto e se sono riuscito a fare una pole position &egrave; perch&eacute; sono andato al limite e sono riuscito a controllarlo. Aver conquistato una pole subito vuol dire avere ancora molto margine, ho pensato di poter lottare quest&rsquo;anno per cose importanti, ma non mi aspettavo cos&igrave; tanto dalla gara&rdquo;.    MotoGP, Guidotti: &quot;Inizio sorprendente per Pramac. La vittoria? Quanto prima&quot;  I complimenti di Dall&#39;Igna   Lo spagnolo ha decisamente stupito il grande pubblico, ma anche il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall&rsquo;Igna: &ldquo;L&rsquo;ho sorpreso pi&ugrave; che Zarco. Gli dissi: &ldquo;La moto &egrave; incredibile, posso fare quello che voglio&rdquo;. E lui mi ha risposto &ldquo;No no, tu sei incredibile&rdquo;. Era molto contento. Credo che sto lavorando molto bene&rdquo;. Con il podio ottenuto alla seconda gara ora l&rsquo;asticella si alza ulteriormente: &ldquo;Quando arriver&agrave; la prima vittoria? Lavorer&ograve; perch&eacute; arrivi presto. Potrebbe arrivare in Austria, dove ho sempre fatto bene e ho ottenuto quattro podi. Poi circuiti come Mugello, Montmel&ograve;, sono buoni per me e per la Ducati. Adesso arrivano circuiti difficili, tipo Portimao e Jerez, ed essendo sempre un debuttante spero di centrare la top 10&quot;.    I rivali pi&ugrave; famosi   A Portimao (ecco gli orari diretta tv) finalmente potr&agrave; confrontarsi in pista anche con Marc Marquez: &ldquo;Con lui in pista potr&ograve; imparare molto. La prima volta che lo vedi ti impressiona, ma poi sar&agrave; un pilota in pi&ugrave;. Tutti vogliono batterlo, magari non riuscir&ograve; quest&rsquo;anno, ma punto a farlo presto&rdquo;. Ha gi&agrave; incontrato nella classe Valentino Rossi: &quot;Era il mio idolo di quando ero bambino, ed &egrave; bello correre contro di lui, anche se avrei preferito farlo nei suoi anni migliori. Non credo quest&#39;anno possa vincere una gara, magari sul bagnato, ma sull&#39;asciutto &egrave; molto difficile. Forse far&agrave; qualche podio&rdquo;. E chi vincer&agrave; il titolo? &ldquo;Direi Quartararo, per la sua velocit&agrave;, ma bisogna vedere cosa succeder&agrave; quando arriver&agrave; su piste difficili. Se potessi scegliere mi piacerebbe che vincesse Vinales&rdquo;.  MotoGP Portogallo, il retroscena di Marc Marquez: &quot;Volevo il Qatar&quot; 

Lo spagnolo &egrave; stato il primo ospite del programma &ldquo;99 secondi&rdquo; di Jorge Lorenzo e ha parlato del suo primo podio di MotoGP, del ritorno di Marquez e di Rossi

MotoGP, Martin: &ldquo;Dall&rsquo;Igna sorpreso da me. Rossi? Non vincer&agrave; pi&ugrave;&rdquo;

Solo tre sono quest&rsquo;anno i debuttanti in MotoGP e uno di loro ha gi&agrave; potuto dimostrare di che pasta &egrave; fatta. Stiamo ovviamente parlando di Jorge Martin, che con la Ducati del team Pramac sabato scorso ha firmato una straordinaria pole position sul circuito di Losail, in Qatar, e poi &egrave; riuscito a stare tra i protagonisti anche in gara. Dominando 17 giri dei 22 e salendo sul terzo gradino del podio. (Qui le sue dichiarazioni)  Martin show   Conquistare la pole position nella massima categoria, al secondo appuntamento stagionale, su una moto che conosci da neanche un mese, &egrave; qualcosa di eccezionale. Tanto che a congratularsi con lo spagnolo in pit lane c&rsquo;erano tante persone, indossando colori diversi, ovvero coloro con cui aveva lavorato in passato e i team avversari. Per&ograve;, se consideriamo la carriera del 23enne di Madrid, forse non c&rsquo;&egrave; cos&igrave; tanto da stupirsi.  MotoGP, Guidotti: &quot;Inizio sorprendente. La vittoria? Quanto prima&quot;  La sua firma nella classe cadetta   Fin dal suo arrivo nel Mondiale ha fatto vedere cose interessanti. Nel 2015, anno del suo debutto in Moto3, ha ottenuto come miglior risultato il settimo posto, per poi centrare il primo podio nel 2016 e stare costantemente nelle posizioni di testa l&rsquo;anno successivo, quando ha avuto inizio la collaborazione con il team Gresini. Il 2018 non poteva che essere il suo anno, dove con superiorit&agrave;, determinazione e quella fame che lo accompagna ancora oggi ha vinto il suo primo (e finora unico) titolo iridato, con sette vittorie, due podi e undici pole position.    La parentesi nella classe di mezzo   Il passaggio in Moto2 &egrave; stato naturale. Nel 2019 Martin ha guidato la KTM del team Ajo con cui dopo un inizio in salita, ha brillato sul finire della stagione con un terzo e un secondo posto, ottenuti rispettivamente in Giappone e in Australia. L&rsquo;anno scorso ha guidato una Kalex, pur restando sempre nello stesso team, e fin da subito le prestazioni sono state positive. Il suo primo successo l&rsquo;ha festeggiato nel GP d&rsquo;Austria, nell&rsquo;appuntamento successivo perse la vittoria per una sanzione (passaggio sul verde), e poi &egrave; accaduto l&rsquo;irreparabile.  Al tampone fatto per volare in Italia e prendere parte al Gran Premio a Misano, &egrave; risultato positivo al Covid e per lui che in quel momento era a pari punti con il leader Enea Bastianini, &egrave; cos&igrave; sfumata la possibilit&agrave; di arrivare in MotoGP da campione. Dopo questa batosta, soprattutto morale, &egrave; tornato in pista e ha chiuso la stagione salendo altre tre volte sul podio. Ora, in MotoGP, appena alla seconda gara stagionale ha gi&agrave; fatto vedere il suo talento cristallino, e anche se lui ha ammesso che nelle prossime gare punter&agrave; agli obiettivi da &quot;rookie&quot;, siamo certi, che potrebbe sorprenderci ancora.  &nbsp;MotoGP: Johann Zarco, dalle stalle alle stelle! 

Vincente in Moto3 nel 2018, veloce quasi da subito nella classe di mezzo, l&rsquo;inizio dello spagnolo nella top class &egrave; stato dei migliori

MotoGP, Martin: debutto coi fiocchi per il rookie Ducati Pramac

Malgrado lui stesso ammetta di non aver cercato il Time Attack, Jack Miller conclude il primo vero test da pilota ufficiale con il quarto tempo finale. Miglior Ducati - ufficiale - quella dell&#39;australiano numero 43, soddisfatto del lavoro compiuto a Losail: &quot;Non ho cercato il time attack, perch&eacute; il forte vento disturbava troppo - spiega - sicch&eacute;, non era il caso. Il mio miglior tempo &egrave; uscito al quinto o al sesto giro con le gomme nuove. Non mi sono focalizzato sull&#39;attaccare il cronometro, preferendo invece capire la moto, i particolari portati ed i ragazzi della squadra. Domani proveremo ad essere pi&ugrave; veloci&quot;.  Che sensazioni ha provato Jackass nel realizzare il passaggio da Pramac a Ducati Factory? All&#39;inizio, nemmeno ci credeva: &quot;Sembrava surreale essere nel box Ducati ufficiale - svela - ma, alla fine, posso dire che la moto sia simile di quella usata l&#39;anno scorso, per&ograve; quando ero seduto nel garage, mi sentivo un po&#39; nervoso. I ragazzi hanno acceso la Desmosedici ed io, forse, ero imbarazzato. Ho visto subito quanto ognuno di loro sia professionale, realizzando un sogno diventato realt&agrave;&quot;.  Come &egrave; stato tornare in sella alla mostruosa MotoGP? Ci &egrave; voluto qualche attimo per riparametrarsi: &quot;B&egrave;, all&#39;inizio ho avuto bisogno di qualche giro, prima di abituarmi alla guida della MotoGP,&nbsp; perch&eacute; non saltavo in sella dall&#39;ultimo Gran Premio 2020. Riprendere confidenza con la moto &egrave; stata un po&#39; dura, ma poi mi sono trovato benissimo. Si &egrave; trattata di una giornata positiva, specialmente se parliamo della nuova aerodinamica. Sono contento di averla e vedremo come poterla sviluppare.&nbsp;  Aerodinamica inedita per la Ducati MotoGP     Tra i numerosi dettagli tecnici sfoggiati dalla squadra emanata da Borgo Panigale, la rivista aereodinamica, frutto di ore in galleria del vento. A Miller &egrave; piaciuta o meno? Jack deve prima saggiarla a pieno, per poter esprimsiere: &quot;Penso sia presto per giudicare, perch&eacute; il lavoro &egrave; cominciato e saranno tante le prove da fare. Tuttavia, tra le novit&agrave;, non ho trovato aspetti negativi. Il team mi ha fornito il materiale, io ho girato. Saranno da analizzare i dati, per capire la direzione da prendere&quot;.  Come &egrave; il bilancio, quindi? A parte piccole grane di giovent&ugrave;, tutto bene: &quot;Sono state noie di assetto, nessun problema meccanico. Il livello &egrave; alto e non &egrave; facile raggiungere la perfezione. La nostra velocit&agrave; &egrave; stata buona e pure il metodo di lavoro soddisfacente. Sono contento, anche perch&eacute; fisicamente ho reagito bene alla guida della moto. Di sicuro andr&ograve; a letto tranquillo stanotte: mi sono dedicato ad ambientarmi nel team e a trovare la mia forma sulla Desmosedici ufficiale. Confermo che sia stata una giornata positiva, adesso abbiamo l&#39;attenzione a domani Ho acqusito velocit&agrave; piuttosto rapidamente e sono felice per questo&quot;.  Joan Mir: &quot;Mi piace la scritta M1R, vorrei sfoggiarla anche nel 2022&quot;&nbsp; 

Jack era alla prima uscita nel team Ducati Factory: &quot;Mi sembrava tutto surreale, invece, &egrave; un sogno diventato realt&agrave;. Sono stato subito veloce e mi sento felice del lavoro fatto&quot;

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