        Anche lo stesso Francesco Bagnaia l&rsquo;anno scorso a inizio stagione fatic&ograve; a trovare la strada giusta per essere competititvo con la Ducati Desmosedici GP23, ma dopo aver lavorato bene con la sua squadra, ha poi vinto il secondo titolo iridato. Oggi questa stessa moto &egrave; toccata ai fratelli Marquez, Marc e Alex, e ai due portacolori della VR46, Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Il migliore dei quattro &egrave; Marc, colui che non pu&ograve; fare paragoni con la GP22 e di questo appare essere avvantaggiato. Gli altri stanno lavorando per arrivare e Bezzecchi non nasconde la fatica. Bezzecchi in difficolt&agrave; con la GP23  Dopo un 14esimo posto insapore in Qatar, a Portimao ha chiuso sesto, per poi tagliare il traguardo ottavo in Texas. In nessuna Sprint &egrave; riuscito ad andare a punti e dalla sua ha appena 20 punti conquistati. Ovviamente non erano queste le aspettative che il 25enne aveva riposto in questo 2024, l&rsquo;anno in cui ha addirittura rifiutato la Ducati ufficiale (la GP24) per non cambiare squadra, e quindi lasciare la VR46 e il suo team di fiducia, per Pramac. Ma questa &egrave; la realt&agrave; che deve affrontare in questo momento.  A Jerez per migliorare le sensazioni e i risultati  Che la GP23 fosse piuttosto diversa dall&rsquo;evoluzione precedente era gi&agrave; cosa nota e a livello di guida il feeling cambia parecchio. Nonostante il lavoro nei cinque giorni di test pre-stagionale Bezzecchi &egrave; approdato in Qatar con ancora parecchi dubbi riguardo alla guida, che sta provando a spianare, via via, con le persone che l&rsquo;hanno fatto crescere in MotoGP. Risultati alla mano, per&ograve;, appare ancora piuttosto lontano dall&rsquo;obiettivo oggi che ha gi&agrave; disputato tre GP. Il quarto appuntamento stagionale &egrave; ora alle porte e ha quindi una nuova opportunit&agrave; per avvicinarsi al gruppo di testa. Non c&rsquo;&egrave; tempo da perdere, sebbene la crescita dev'essere costante e regolare. Calendario MotoGP       

L&rsquo;adattamento alla Ducati Desmosedici GP23 &egrave; difficile per tutti, soprattutto per il romagnolo che fatica a stare in top 5 dopo i primi GP. E a Jerez?

MotoGP, Bezzecchi: in Spagna è giunta l’ora della verità

        Non &egrave; solito vedere i genitori al fianco dei figli che svolgono il mestiere di pilota, ma Vito Bezzecchi accompagna Marco ovunque. &Egrave; stato proprio lui a fargli scoprire la minimoto quando era un bambino e da quel momento &egrave; sempre stato al suo fianco, anche da quando &egrave; diventato un pilota vincente in MotoGP. Marco Bezzecchi visto dagli occhi del pap&agrave;  Nel nuovo episodio del podcast &ldquo;Appuntamento al parco chiuso&rdquo; ho chiesto a Vito di parlarmi della carriera di Marco: dagli inizi (aneddoti compresi) fino ad oggi quando ha realizzato il suo desiderio di fare il pilota come lavoro, passando poi per i ricordi pi&ugrave; belli che hanno insieme, il ruolo di Valentino Rossi nella carriera del &ldquo;Bez&rdquo; e le emozioni vissute con la prima vittoria nella top class, l&rsquo;anno scorso in Argentina. Ascoltatelo qui sotto: strapi:podcast:9 Calendario MotoGP 2024       

Lo vediamo sempre al fianco del figlio, in griglia e nel paddock di MotoGP, e abbiamo fatto una bella chiacchierata per &ldquo;Appuntamento al parco chiuso&rdquo;

Podcast, Vito Bezzecchi ci racconta il “suo” Marco

        Poco prima di partire alla volta di Aragon il team Mooney VR46 Racing ha annunciato la naturale conferma di Luca Marini per la stagione 2023. Il pesarese sta crescendo davvero bene in MotoGP e a dirlo sono i solidi risultati che sta conquistando alla guida della sua Ducati Desmosedici GP: nelle ultime due gare ha tagliato il traguardo in quarta posizione e ora &egrave; alla ricerca del suo primo podio in carriera in top class. Marini si &egrave; meritato la conferma&nbsp;  Il &ldquo;Maro&rdquo; ha ammesso: &ldquo;Sono molto contento. &Eacute; importante dare continuit&agrave; a questo gruppo di lavoro e al progetto Ducati che ci sta portando ad ottenere dei buoni risultati e a lottare per il podio in questo finale di stagione&rdquo;. Questo &egrave; il primo anno per il team che fa capo a Valentino Rossi: &ldquo;Siamo una squadra rookie, &egrave; il primo anno che lavoriamo tutti insieme, e continueremo a portare avanti questo metodo per toglierci delle belle soddisfazioni gi&agrave; in questo 2022 e in futuro insieme a Vale, che ringrazio per questa opportunit&agrave;, e alla VR46 Riders Academy che mi sostiene sempre&rdquo;. Ora occhi puntati sulle ultime sei gare: &ldquo;Chiudere al meglio la stagione corrente e ripartire forte il prossimo gennaio &egrave; l&rsquo;obiettivo: vogliamo lottare per le posizioni che contano, il podio e la vittoria in ogni GP e dire la nostra come miglior Team Indipendente del Campionato&rdquo;.  Dal CEV alla MotoGP in grande crescita  &ldquo;Sono molto fiero di poter dire che Luca rimarr&agrave; un altro anno con noi&rdquo; ha dichiarato il team director Alessio Salucci. Che ha proseguito: &ldquo;Come VR46 Riders Academy, &egrave; uno dei primi piloti che abbiamo ingaggiato portandolo dal CEV alla MotoGP. Luca ci ha sempre ripagati con importanti risultati, professionalit&agrave;, dedizione e grandissimo impegno. Sempre meticoloso, attento ai dettagli e capace di crescere e far crescere tutto il suo gruppo di lavoro in questa prima met&agrave; del 2022". Con questa decisione &egrave; stata confermata la coppia di quest'anno, Marini e Marco Bezzecchi, e "Uccio" racconta: "Una scelta di continuit&agrave; con questi due giovani piloti, grazie anche al grande supporto di Ducati e dei nostri partner. Luca e Marco stanno impressionando tutti e siamo orgogliosissimi di questa coppia racing tutta italiana che sar&agrave; un punto di forza del nostro Team per il secondo anno in MotoGP". Ora li attende Aragon, il quindicesimo appuntamento stagionale. Orari TV MotoGP Aragon 2022: la programmazione di Sky e TV8       

Dopo l'ufficialit&agrave; di Marco Bezzecchi &egrave; arrivata anche quella del pesarese, forte della crescita solida e costante di cui &egrave; protagonista nella top class

MotoGP, Luca Marini confermato nel Mooney VR46 Racing Team nel 2023

        La crescita che Marco Bezzecchi ha avuto in MotoGP quest&rsquo;anno &egrave; stata piuttosto costante e subito dopo il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini &egrave; arrivata la conferma che il prossimo anno vestir&agrave; ancora i colori del team Mooney VR46. Uno straordinario secondo posto in Olanda e la prima fila al Mugello da debuttante sono stati i risultati pi&ugrave; importanti finora per lui, in una stagione in cui sta conoscendo sempre meglio la categoria regina. L'accordo era biennale  &ldquo;Sono molto contento di poter confermare e annunciare, allo stesso tempo, che il contratto firmato lo scorso autunno era strutturato su due stagioni e che nel 2023 continuer&ograve; a correre per il Mooney VR46 Racing Team in sella a Ducati!&rdquo; ha dichiarato il romagnolo che &egrave; affiancato dall&rsquo;ex telemetrista di Valentino Rossi, Matteo Flamigni.&nbsp;Il metodo di lavoro intrapreso &egrave; molto buono per lui che riesce a esprimersi ogni volta meglio: &ldquo;Sono molto orgoglioso di poter indossare e rappresentare i colori della famiglia VR46, di Vale e della VR46 Riders Academy che da sempre mi sostengono insieme a tutti i partner della squadra e personali. Abbiamo iniziato con un Team di lavoro completamente nuovo, rookie in tutti i sensi, con molti tecnici dalla Moto2, altri con nuovi ruoli, e siamo soddisfatti di quanto fatto fino ad ora in questa stagione". La conferma &egrave; una motivazione in pi&ugrave; per ben figurare nelle prossime sei gare: "Rimaniamo concentrati sul 2022, chiudiamo al meglio questo primo anno in MotoGP prima di affrontare la nuova stagione". Ecco l'annuncio su Twitter, uno sketch che vede protagonisti il pilota, il team manager Pablo Nieto e il team director Alessio Salucci:   NO-TRANSFER NEWS: Update your next season #MotoGP line-up. #MarcoBezzecchi is a 2023 Mooney VR46 Racing Team rider #MooneyVR46RacingTeam #MotoGP2023 @MotoGP @Marco12_B pic.twitter.com/uCMILi8Bod &mdash; Mooney VR46 Racing Team (@VR46RacingTeam) September 8, 2022    Test Misano: Quartararo svetta su tutti con la M1 2023, vicinissimo Bagnaia       

Il romagnolo vestir&agrave; i colori della squadra che fa capo a Valentino Rossi anche il prossimo anno, dopo il positivo anno da rookie che sta affrontando

MotoGP, Bezzecchi confermato nel team Mooney VR46 nel 2023

La corsa del Mugello di qualche mese fa ha sancito un cambio di passo importante per Luca Marini, che ormai sempre pi&ugrave; di frequente assapora le posizioni di vertice. &Egrave; stato cos&igrave; anche quest&#39;oggi, grazie a una gara perfetta per gestione, velocit&agrave; e prudenza, che l&#39;ha portato a concludere in quarta posizione alle spalle di Jack Miller. Con questo risultato Marini raggiunge il miglior piazzamento in top class, sintomo di un percorso di crescita evidente e costante.  Tra il fratello di Valentino Rossi ed il primo podio in carriera manca poco, ed in tal senso sar&agrave; sicuramente da migliorare la qualifica: &quot;Passare dalla Q1 &egrave; un rischio, tutti sono capaci di fare un giro veloce, siamo in MotoGP, qui ci sono i migliori piloti al mondo. Dobbiamo sistemare la qualifica, nella MotoGP d&#39;oggi se parti cos&igrave; indietro la gara diventa &egrave; quasi compromessa&quot;.  Marini: &quot;In gara siamo sempre forti&quot;   La soddisfazione per il quarto posto &egrave; lampante, cos&igrave; come la freddezza nell&#39;analizzare un risultato che deve diventare la base per il futuro: &quot;La gara &egrave; stata complicata, ma in generale tutto il weekend, ogni gomma era diversa dall&#39;altra. Abbiamo lavorato molto bene, sembravamo un team gi&agrave; esperto e non al primo anno. Avevo un gran passo, da podio. Il problema &egrave; stato non partire davanti, magari finivo nella stessa posizione per&ograve; mi sarebbe piaciuto essere l&igrave; davanti per battagliare e imparare cose nuove&quot;.   Il 25enne italiano ha poi parlato circa la possibilit&agrave; di aiutare Pecco Bagnaia in ottica titolo: &quot;Aiutare Pecco? Vuol dire che sarei davanti, &egrave; il mio sogno. A Misano sar&agrave; importante fare una buona qualifica anche perch&egrave; in gara sono sempre forte. Siamo stati bravi oggi a mettere tutto a posto in gara. Quando ho superato Maverick ho cercato di farlo nel modo pi&ugrave; pulito possibile, poi volevo capire se potevo prendere i primi ma non &egrave; stato cos&igrave;, per&ograve; va bene cos&igrave;, il podio arriver&agrave;&quot;.  MotoGP Austria: frattura per Joan Mir dopo la caduta al primo giro  &nbsp; 

Sul circuito del Red Bull Ring il pilota Ducati ha dato sfoggio forse della miglior prestazione stagionale, concludendo tra i primi quattro

GP Austria, Marini: &ldquo;Aiutare Pecco? Il mio sogno: vuol dire essere davanti&rdquo;

        Quella a Silverstone &egrave; stata una domenica che ha visto trionfare le moto italiane e una di queste, seppur un po' pi&ugrave; indietro nella classifica finale, &egrave; quella di Marco Bezzecchi. Il portacolori del team di Valentino Rossi si prende la top ten e parla cos&igrave; del proprio weekend: &ldquo;Posso ritenermi soddisfatto. La prima volta per me con la MotoGP su questo tracciato penso che sia andata bene. Sono stato toccato in partenza, alla prima curva e ho perso un po' di tempo. Per tutto il fine settimana abbiamo fatto un bel lavoro, comunque il decimo posto &egrave; sempre buono.&rdquo;  Questione gomme  Rispetto ad alcuni anni fa, ora i piloti sono molto pi&ugrave; amici, si scambiano consigli, e in Gran Bretagna proprio Bez e Pecco si sono aiutati per scegliere le gomme. Una chiacchierata che ha giovato a Bagnaia. &ldquo;Parlavo con Francesco, dopo il warm up, era indeciso su quali gomme montare - dice a Sky Sport - allora gli ho detto quello che avrei fatto io e il perch&eacute;. Beh, mi ha ascoltato e penso sia andata benissimo (ride).&rdquo; Invece la gara di Bezzecchi, sempre in termini di gomme, &egrave; andata altrettanto bene: &ldquo;Le ho gestite bene, seppur ho spinto un po' troppo all&rsquo;inizio cercando di stare stretto in curva e ne ho risentito verso fine gara. Mi posso ritenere soddisfatto.&rdquo; Prossima gara Austria  Il campionato per il prossimo round torna sul Red Bull Ring. Il circuito ha subito delle modifiche dallo scorso anno. &Egrave; stata inserita una nuova variante. Sar&agrave; interessante vedere come sar&agrave; guidare l&igrave;. &ldquo;E&rsquo; una pista che mi piace molto. Ho vinto 2 volte in Moto2 e altre due in Moto3 quindi sono carico. Inoltre, sono curioso di vedere la modifica. Soprattutto ho tantissima voglia di girare in moto&rdquo; conclude il riminese.       

Il primo posto di Bagnaia &egrave; anche merito di Marco che nel warm up ha consigliato il pilota Ducati

MotoGP Silverstone, Bezzecchi e il consiglio a Pecco: “È andata bene”

        "Mi aspettavo di pi&ugrave; dalle Qualifiche oggi. Secondo me ho fatto un buon giro, ma non &egrave; bastato per essere nelle prime due file" ha affermato un poco soddisfatto Luca Marini al termine del sabato a Silverstone, che ha decretato la decima casella come posizione di partenza dell'italiano nel GP di Gran Bretagna. "Non sono contento, pi&ugrave; che altro della posizione, perch&eacute; mi sembrava di aver fatto un ottimo giro mentre lo stavo facendo, ma poi ho guardato il maxischermo e ho visto che ero 10&deg;. Boh, strano" ha raccontato ai microfoni di Sky Sport MotoGP il pilota del team Mooney VR46, che prova comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno. "Adesso guardo i dati e cerchiamo di capire in che curva ho perso di pi&ugrave; e vedere come avrei potuto fare diversamente, perch&eacute; il feeling con la Ducati non &egrave; male. &Egrave; uno dei fine settimana in cui mi sto trovando meglio a guidare la moto - mi sto divertendo - e questa &egrave; una cosa che mi piace e mi d&agrave; fiducia. Spero di continuare a migliorare". Prima area d'intervento &egrave; senza ombra di dubbio l'ultimo settore, che in qualifica ha dato qualche problemino al fratello di Valentino Rossi. "Stamattina nel T4 sono stato molto veloce, ero forse il 3&deg; o 4&deg; della classifica generale del settore, mentre al pomeriggio ho sbagliato alla Curva 15, perch&eacute; sono uscito male e sono andato troppo sul cordolo - ha spiegato Marini -. Immagino sia l&igrave; dove ho perso di pi&ugrave;, per&ograve; un po' in generale dapperttutto. Secondo me si poteva passare. Adesso voglio vedere i dati, ma mi hanno detto tutti che il T4 ho perso perch&eacute; i settori prima andavano molto bene. Meglio se c'&egrave; solamente un settore da sistemare, c'&egrave; meno da fare". Marini: "Primi giri critici con la dura, lo dimostra la caduta di Espargaro"  Cruciale, comunque, sar&agrave; soprattutto la scelta delle gomme, che dipender&agrave; dalla temperatura offerta dal tracciato di Silverstone. "Non so quale sia il mio passo gara, perch&eacute; nelle FP4 c'erano un sacco di bandiere gialle, un sacco di piloti in mezzo, e sono riuscito a spingere solo un giro. L'obiettivo per domani penso sia quello di capire meglio quali gomme scegliere e poi si vedr&agrave;" ha ammesso Luca. "Purtroppo nelle FP4, abbiamo avuto un piccolo problemino a una delle due moto e non sono riuscito a provato la dura al posteriore, che secondo me potrebbe essere una scelta interessante per domani, nel caso ci sia un po' pi&ugrave; di caldo - ha continuato il 24enne -. Non so come potrebbe essere il mio feeling con la dura, ma questa gomma posteriore l'avevamo gi&agrave; utilizzata su altri circuiti e mi &egrave; piaciuta, quindi potrei usarla in gara anche se mandarla in temperatura &egrave; molto complicato, specialmente a sinistra. L'incidente di Aleix &egrave; dovuto proprio al fatto che su questa pista non abbiamo abbastanza curve a sinistra per mandare in temperatura lo pneumatico, quindi i primi 2-3 giri sono molto critici". Proprio in merito alla scivolata dello spagnolo, Marini prova a dare la sua opinione su quanto successo: "Sicuramente &egrave; un suo errore - quando si cade &egrave; pi&ugrave; o meno sempre colpa tua -. Devi stare attento alla gomma a sinistra. Quando l'ho messa, anch'io ho rischiato di cadere, ma ci sta. Alla fine &egrave; la gomma pi&ugrave; dura, fa molto freddo in Inghilterra, quindi bisogna scaldarla piano piano. Se vediamo anche gli altri, ci hanno messo un po' a fare 1'59"". Aprilia, la notte pi&ugrave; lunga in MotoGP: Aleix in forse, Maverick pi&ugrave; sicuro che mai       

"Credevo di aver fatto un buon giro, poi ho visto che ero 10&deg;" ha detto Luca, che ha poi fornito una sua interpretazione della caduta di Espargaro

MotoGP, Marini: “Mi aspettavo di più dalle Qualifiche in Gran Bretagna”

        Sono stati molti i piloti che nelle prime undici gare si sono fatti vedere sul podio e tra questi, nell&rsquo;undicesima prova stagionale disputata in Olanda, c&rsquo;&egrave; stato anche Marco Bezzecchi. Il romagnolo ha portato la sua Ducati del team Mooney VR46 davanti a tutti, in seconda posizione, alle spalle solo dell&rsquo;amico e avversario Francesco Bagnaia. Pagelle MotoGP: i promossi a met&agrave; 2022 Un inizio entusiasmante per il riminese  &ldquo;Quest&rsquo;anno il livello &egrave; molto alto, ci sono molte moto e molti piloti veloci&rdquo; ha raccontato il romagnolo. Gli avversari sono forti e in particolare si &egrave; soffermato su due: &ldquo;Fabio (Quartararo) &egrave; molto bravo, sta sempre nelle posizioni importanti e va sempre a punti, ma anche Pecco (Bagnaia) &egrave; molto veloce, con pi&ugrave; costanza pu&ograve; lottare per il titolo&rdquo;. Tornando alla sua stagione di debutto ha raccontato: &ldquo;Questa prima parte &egrave; stata piuttosto positiva, abbiamo fatto dei grandi passi in avanti e abbiamo sempre migliorato, trovando qualcosa su cui lavorare durante il weekend. Ho imparato molto e quando si impara &egrave; sempre positivo&rdquo;. La sua crescita &egrave; stata tangibile e i risultati parlano chiaro, riuscendo a conquistare finora 55 punti iridati. La MotoGP &egrave; il sogno di tutti i piloti e dal punto di vista tecnico ha ammesso: &ldquo;Ovviamente la velocit&agrave; &egrave; incredibile, l&rsquo;accelerazione &egrave; quello che pi&ugrave; mi piace, ma anche le frenate sono qualcosa che &egrave; stato impressionante all&rsquo;inizio. Adesso mi ci sto abituando&rdquo;.  Il podio inaspettato e il dilemma del dove sistemare quel trofeo...  In queste 11 gare ha anche messo a segno tre ritiri, di cui uno che lo digerisce a fatica: &ldquo;Il mio pi&ugrave; grande rammarico &egrave; stato forse l&rsquo;errore commesso al Montmel&ograve;, perch&eacute; avrei potuto correre davvero una buona gara. Invece sono caduto troppo presto&hellip;&rdquo; Si &egrave; rifatto in Olanda dove dopo un&rsquo;ottima qualifica si &egrave; ripetuto anche in gara: &ldquo;Non mi aspettavo di lottare per il podio. Tempo fa avevo chiesto alla mia ragazza: &ldquo;Dove potremmo mettere in casa il mio primo trofeo MotoGP?&rdquo; Ora sta affrontando la lunga pausa estiva, come tutti i suoi colleghi, e la sta passando senza troppi impegni: &ldquo;Quest&rsquo;estate non ho programmato nulla perch&eacute; mi piace molto stare a casa, riposarmi con la mia famiglia, la mia ragazza, il mio cane. Se avr&ograve; tempo andr&ograve; a fare un giro in Sicilia, ma vedremo&hellip;&rdquo; &nbsp;Niente pi&ugrave; rivalit&agrave; di una volta? Ecco la nuova MotoGP       

Tempo di bilanci per uno dei debuttanti della top class che ha appena assaporato il suo primo podio nella categoria regina. Ma ha anche un rammarico&hellip;

MotoGP, Bezzecchi: “Ho imparato molto e quando si impara è sempre positivo”

        Capellone, barbuto, apparentemente spaesato, invece presente e attento a tutto. Marco Bezzecchi somiglia al tipico pilota dallo stile anni '70, proiettato nella MotoGP moderna. Il romagnolo, classe 1998 e nato il 12 novembre a Rimini, propone qualiit&agrave; di nuovo personaggio del paddock, senza lo stress di doverle proporre. Capito il concetto? Lo pensa, lo dice: Bezzecchi's Way of life   Eccome se lo fa! Del resto, &egrave; giusto e piace cos&igrave;: Marco ha in mente un pensiero, lo palesa in un battibaleno. E non importa - a noi nulla, anzi - se il concetto in questione ne esca colorito e anticonvenzionale. Ci&ograve; che conta per lui &egrave; esprimere la propria opinione, nel rispetto altrui, e nella attendibilit&agrave; dei fatti raccontati. E i fatti dicono che il Bez sia spontaneo, genuino, simpatico e, a volte, imprevedibile. Quando articola un discorso, esce a sorpresa un termine, una metafora o un esempio che spieghi esaustivamente cosa ha fatto in sella o l'obiettivo della corsa domenicale. E lui corre forte. Veloce, questo &egrave; il punto pi&ugrave; forte del Bez   Le caratteristiche appena elencate, poca valenza avrebbero qualora il numero 72 fosse lento come un paracarro. Macch&eacute;, lui &egrave; dannatamente veloce, e il podio conquistato ad Assen suffraga l'opinione. Nell'Universit&agrave; del Van Drenthe, per la prima volta in azione con la MotoGP, il portacolori Mooney VR46 le ha suonate (quasi) a tutti. Anche perch&eacute; - idea di chi scrive questo articolo - pi&ugrave; la pista &egrave; difficile, meglio &egrave; per Marco. S&igrave;, abbiamo a che fare con un pilota con le palle, al quale piace il rischio. Chi sostiene che egli sia semi-incosciente, un po' ci prende, un po' si sbaglia. Certo, da un lato della sua guida abbiamo doti istintive, dall'altro si nota come sappia pensare e ragionare. Facendolo velocemente. Vietato paragonare Bez a Rossi e Simoncelli   Pure qui siamo in ambito d'opinione: sappiamo quanto e come Valentino in primis, Simoncelli poi, abbiano toccato i sentimenti degli appassionati. Dato di fatto intoccabile. Per&ograve;, nella ricerca di qualcuno capace di emularli (vietata la parola "imitarli") sarebbe sbagliato intravedere in Bezzecchi il nuovo personaggio da copertina. O meglio: il personaggio c'&egrave;, tuttavia deve essere preso per le proprie caratteristiche naturali. S&igrave;, in alcuni particolari somiglia a Rossi, in altriricorda il numero 58, In realt&agrave;, abbiamo anche notato in lui la velata consapevolezza di come potrebbe essere pericoloso provare - pi&ugrave; o meno inconsciamente - a imitare parole, atteggiamenti e modi di fare del nove volte iridato e del campione classe 250. Bez non ne ha bisogno, lo sa, e si diverte a essere come &egrave;. Naturalmente sfrenato.       

Il romagnolo corre per la squadra di Valentino, ricorda il numero 58, ma &egrave; un personaggio unico e originale&nbsp;

MotoGP, Marco Bezzecchi? Non paragonatelo a Rossi e Simoncelli

Nella giornata in cui il team VR46 si regala il suo primo podio con Marco Bezzecchi, Marini &egrave; arrivato a fine gara superando il traguardo in diciassettesima posizione, dietro a Dovizioso. Il pilota italiano dopo la gara parla del risultato di Marco cos&igrave;: &ldquo;Io sono contentissimo per il team. Stanno crescendo tutti in maniera esponenziale e c&rsquo;&egrave; un bel clima all&rsquo;interno della squadra. &#39;Bez&#39; ha fatto un gran weekend e se lo merita.&rdquo;  Tornando alla sua di gara, fin dalla partenza ha avuto problemi, infatti, allo start il numero 10 ha sfiorato un incidente centrando la Suzuki di Mir: &ldquo;Ho cercato di non prenderlo. Nell&rsquo;imprevisto ho rotto un ala e anche questo ha reso dura la guida.&rdquo;    Prossima tappa Inghilterra   Non &egrave; stata un grande prestazione quella di ieri per Luca, che spera di fare bene dopo il meritato riposo: &ldquo;Voglio arrivare a Silverstone carico per fare un buon round. Voglio puntare a vincere il prima possibile.&rdquo;  Ormai trionfare in MotoGP &egrave; davvero complicato. Il livello &egrave; molto alto. Bisogna essere meticolosi in qualsiasi aspetto e anche il fratello di Valentino Rossi la pensa in questo senso: &ldquo;Si devono allineare un po&#39; tutti i pianeti. Per centrare la gara devi fare tutto bene sin dalla qualifica - afferma Luca -. Poi dipende da quello che succede in gara. Devi restare in piedi quando gli altri cadono e tenere d&rsquo;occhio tante altre variabili.&rdquo;  Ora i piloti e tutto il paddock si fermeranno per un po&#39; a causa della pausa estiva. Quest&rsquo;anno &egrave; molto prolungata, infatti, si ritorner&agrave; in sella il 7 agosto a Silverstone. 

Luca guarda a Silverstone, dopo una gara difficile. Ma prima, si congratula con Bezzecchi per il suo gran weekend

GP Assen, Marini: &ldquo;Sono contento per il team, se lo meritano&rdquo;

Due italiani e uno spagnolo. &Egrave; questo il podio dei piloti sul circuito di Assen. Un trionfo che vede la bandiera italiana sventolare pi&ugrave; di quanto sembri. Con Bezzecchi e Pecco, oltre che con le moto di Ducati e Aprilia.  Il pilota VR46 si piazza secondo, dopo l&rsquo;imprevisto che in curva cinque ha visto coinvolti Aleix e Quartararo, cos&igrave; conquistando per la prima volta il podio nella classe regina. &ldquo;Mi sentivo contento gi&agrave; prima di arrivare qui, perch&eacute; Assen mi piace molto come pista. Volevo stare con i primi &ndash; afferma a Sky Sport - e ci sono riuscito. Ho spinto come un dannato.&rdquo; Un gran bel regalo per il numero 72 del team di Valentino Rossi che va in vacanza contento.    Marco: &ldquo;Manca solo un altro po&#39; di confidenza con la moto&rdquo;   Questa nei paesi bassi &egrave; stata l&rsquo;ultima gara prima della pausa estiva, che riprender&agrave; il 7 agosto in Gran Bretagna sul tracciato di Silverstone. La testa &egrave; gi&agrave; in Inghilterra per&ograve; prima Bezzecchi vuole analizzare la gara e dichiara: &ldquo;Nei curvoni veloci mi sono trovato bene sin da subito. Invece, nelle staccate ho avuto qualche problema. Questa moto pi&ugrave; la metti sotto stress e pi&ugrave; &egrave; performante. E in tal senso mi manca la confidenza per stressare la moto e di conseguenza andare pi&ugrave; forte.&rdquo;  Mugello e Assen piste da campioni   Sia sul circuito toscano che qui in Olanda Marco ha fatto molto bene e quindi alla domanda di cosa ti manca per vincere lui risponde: &ldquo;Il lavoro da fare non &egrave; tanto, dobbiamo solo imparare a usare meglio l&rsquo;anteriore. La moto &ndash; come diceva prima - pi&ugrave; la metti sotto sforzo e pi&ugrave; rende.&rdquo;  La testa ora &egrave; alle vacanze ma il pilota &egrave; pronto per Silverstone, un&rsquo;altra pista ce come caratteristiche si avvicina sia al Mugello che ad Assen, quindi le aspettative sono davvero alte per l&rsquo;italiano. 

&Egrave; in gran parte italiano il podio in Olanda, e totalmente tricolore per i costruttori. Un grande giorno per Marco che ottiene il primo podio in MotoGP

GP Assen, Bezzecchi: &ldquo;La Ducati pi&ugrave; la stressi e meglio &egrave;, ho spinto come un dannato&quot;

        La prima giornata del weekend di Assen non &egrave; stata totalmente indicativa ai fini della ricerca della competitivit&agrave; migliore. Se nelle FP1 i piloti hanno potuto provare le condizioni di bagnato, nel pomeriggio sono stati impegnati in un turno asciutto, fattispecie che potrebbe anche non presentarsi in gara. Al termine del venerd&igrave; Luca Marini vede il bicchiere mezzo pieno, pur essendo consapevole dei miglioramenti da attuare sulla propria moto. In ogni caso, il pilota italiano sceglierebbe l'asciutto: "Sarebbe meglio correre con l'asciutto, i piloti lo preferiscono sempre, per pi&ugrave; motivi". Marini: "Domani mi aspetto di andare meglio"  La 13esima casella delle FP2 non rispecchia probabilmente la vera posizione del pilota Ducati, che sa dove migliorare: "La giornata &egrave; stata abbastanza buona, abbiamo raccolto molte informazioni ed &egrave; chiaro dove dobbiamo lavorare. Correre sull'asciutto &egrave; stato importante anche se al momento non siamo veloci come nelle ultime gare, dobbiamo migliorare. Domani mi aspetto di andare meglio". Interrogato sulla bont&agrave; della scelta della direzione gara di far disputare le FP1 il fratello di Valentino Rossi &egrave; stato chiaro: "Secondo me &egrave; giusto che ci abbiano fatto girare, era giusto lasciare ai piloti la libert&agrave; di decidere. Se in gara ci sar&agrave; la stessa condizione delle FP1 non si potrebbe correre, perch&egrave; questa pista &egrave; stretta e il pilota che insegue non vede nulla, inoltre qui ad Assen si crea molto aquaplaning. Una gara in quelle condizioni non sarebbe fattibile. A me come a molti &egrave; capitato l'aquaplaning, basta passare sulla riga bianca del traguardo e il posteriore slitta. In ogni caso penso che la direzione gara abbia preso la decisione giusta". MotoGP, Quartararo stuzzica Ducati: "Strano che Zarco non lotti per il Team ufficiale"   &nbsp;        

Al termine del venerd&igrave; il pilota italiano &egrave; cauto nell'esprimere un giudizio sulla sua prestazione, ma ravvisa delle differenze rispetto agli ultimi GP

MotoGP Assen, Marini: “Non siamo veloci come nelle ultime gare”

Tutto l&rsquo;entourage del paddock &egrave; gi&agrave; in Olanda e nella giornata del Media Day, il gioved&igrave;, i piloti parlano degli obiettivi del weekend che li aspetta. Luca Marini, portacolori del team VR46 ha chiuso sul circuito del Sachsenring in quinta posizione dimostrando la sua adattabilit&agrave; alle varie condizioni. Ora si corre nei Paesi Bassi e &ldquo;Maro&rdquo; si prepone degli obiettivi: &ldquo;Mi sento molto bene. Ho un gran feeling in queste ultime gare. Il TT di Assen &egrave; un circuito completamente diverso da tutti gli altri. Sar&agrave; difficile fare previsioni. Anche il meteo sar&agrave; un aspetto importante da controllare.&rdquo; E pensando gi&agrave; alla gara di domenica il fratello di Valentino Rossi posiziona l&rsquo;asticella relativamente in alto: &ldquo;Per questo round vorrei piazzarmi entro i top 10, sarebbe perfetto stare nei primi cinque.&rdquo;  Luca: &ldquo;Aprilia, Ducati e Yamaha le migliori&rdquo;   Questa stagione &egrave; ancora molto aperta. Infatti questo campionato ha molto da dare. &Egrave; davvero equilibrato sono tante le case che sono migliorate negli ultimi tempi. Anche Marini la pensa cos&igrave; e, facendo il punto della situazione, elogia tre team, mettendo poi in evidenza le difficolt&agrave; della Honda: &ldquo;Quella che si &egrave; migliorata di pi&ugrave; forse ora &egrave; l&rsquo;Aprilia perch&eacute; ha fatto un vero e proprio balzo in avanti in termini di sviluppo nell&#39;ultimo periodo. La Ducati &egrave; molto competitiva come moto anche se sin dall&rsquo;anno scorso lo era. Sicuramente abbiamo fatto dei passi in avanti in questo 2022, ma relativamente perch&eacute; la base era gi&agrave; buona. Sulla Yamaha penso, che seppur tanti si lamentano, sia un ottima moto, infatti vediamo come Fabio vada davvero forte. La Honda, invece, sta faticando. &Egrave; instabile in curva si vede quando gli si sta dietro. Fatica molto.&rdquo;    Il valore della moto e quello del pilota   In un campionato cos&igrave; equilibrato, quanto conta la moto rispetto al pilota? Marini prova a rispondere prendendo in esame la situazione in Casa Yamaha, dove Quartararo sembra essere l&#39;unico in grado di far funzionare la M1. &ldquo;Secondo me se la moto arriva prima vuol dire che va bene, riesce ad andare forte. Sicuramente Quartararo sa guidarla nel migliore dei modi. Per&ograve;, se un pilota vince sulla stessa tua moto vuol dire che il margine per trionfare c&rsquo;&egrave;, anche per le altre Yamaha. A mio parere ognuno deve adattare il proprio stile di guida alla moto per cercare di giudare al meglio. Poi, che la Yamaha sia costruita per adattarsi alle caratteristiche del campione francese questo &egrave; probabile, o meglio Fabio riesce con il suo stile di guida a fruttarne meglio le qualit&agrave;&rdquo;.  Poi descrive come la moto di Borgo Panigale,&nbsp; al contrario, sia pi&ugrave; adattabile e guidabile per tutti i piloti: &ldquo;Ad esempio il discorso Ducati &egrave; diverso. Perch&eacute;, seppur guidata da tanti piloti diversi con stili diversi, riesce sempre a posizionarsi nelle prime caselle.&rdquo; 

Il pilota VR46 dopo la Germania &egrave; carico per la gara di Assen e punta in alto anche qui

GP Assen, Marini: &ldquo;&Egrave; una pista completamente diversa ma sono pronto&rdquo;

Se i colori italiani possono vantare almeno un pilota in top five nella gara odierna del Sachsenring il merito &egrave; di Luca Marini. Grazie ad una corsa attenta e costante infatti il portacolori del team Mooney &egrave; risalito sino alla quinta piazza, cullando per qualche giro anche il sogno del podio, visto l&rsquo;ottimo passo messo in mostra nel finale, quando la coppia Miller &ndash; Espargar&ograve; sembrava sempre pi&ugrave; vicina. &nbsp; &ldquo;Oggi per la prima volta ho avuto il potenziale per puntare al podio - racconta soddisfatto Luca - dato che avevo sia il passo che la velocit&agrave; giusta. Stamattina nel warm up siamo riusciti a fare un ulteriore passo avanti, che mi ha permesso di sentire meglio la moto e di gestire bene la gomma posteriore, riuscendo al contempo a frenare forte in ogni curva. Se dovessi ripensare a dove si poteva fare di pi&ugrave; nell&rsquo;arco del weekend direi in qualifica, visto che oggi credo di aver tutto al 100%&rdquo;.  Marini: &ldquo;Partire davanti diventa sempre pi&ugrave; fondamentale&rdquo;   Le gomme hanno risposto come pensavi? &nbsp; &quot;Ad inizio gara tutti gli altri hanno sfruttato tanto il posteriore, mentre io ho gestito, il che ha funzionato. Stando molto in scia ad altri piloti ho faticato: &egrave; stata una delle gare pi&ugrave; dure dell&rsquo;anno, ma sono contento della mia prestazione. Come detto la qualifica &egrave; sempre pi&ugrave; importante, dato che aiuta sia le gomme che il motore a lavorare nel modo giusto&rdquo;. &nbsp; Il tuo rendimento sta crescendo costantemente. Il tuo approccio metodico &egrave; l&rsquo;arma vincente?  &ldquo;Spero lo sia. Ad inizio anno ho faticato, ma rimanendo tranquillo ho analizzato tutto insieme alla squadra, compiendo ampi passi avanti. Possiamo migliorare ancora, mettendo insieme tutto: in MotoGP se non sei perfetto &egrave; difficile stare davanti, ma oggi sono tante le cose andate nel verso giusto&rdquo;.  GP Germania, Bagnaia: &quot;Queste cadute le vedo al Ranch non in MotoGP&quot; 

Luca ottimo 5&deg; in Germania: &quot;Ho gestito bene la gomma posteriore, il che sul finale ha pagato. Recrimino solo per la qualifica&quot;

MotoGP, Marini: &ldquo;Per la prima volta avevo il potenziale per salire sul podio&rdquo;

        Continua a sorprendere Luca Marini, che nelle prove libere del venerd&igrave; del Sachsenring ha mostrato nuovamente i passi in avanti evidenziati dalla gara del Mugello in poi. Il fratello di Valentino Rossi ha infatti chiuso le FP2 con il secondo miglior tempo, alle spalle del solo Pecco Bagnaia. Marini pu&ograve; ritenersi soddisfatto anche relativamente al ritmo gara a dimostrazione di un buon lavoro svolto ai box: "La cosa che mi rende pi&ugrave; felice &egrave; che abbiamo trovato una buona base di setting e posso guidare bene e divertirmi. Stiamo andando forte su pi&ugrave; piste e punto ad essere veloce anche ad Assen per poi andare in pausa estiva". Il binomio sembra essere sulla strada giusta  I problemi di feeling di inizio stagione sembrano essere sulla strada giusta per essere risolti, come attesta lo stesso pilota italiano: "Siamo migliorati sotto tutti i punti di vista, soprattutto per quanto riguarda il feeling. L'anno scorso &egrave; stato tutto un lungo processo di adattamento sulla moto e sul mio stile di guida. Adesso riesco a fare quello che voglio mentre guido, in modo pi&ugrave; naturale, in pi&ugrave; ho una buona fiducia sull'anteriore, e questo &egrave; essenziale". Queste le parole rilasciate a Sky Sport da parte di Marini, che poi ha spiegato la maggiore differenza con Pecco Bagnaia: "Mi manca ancora un p&ograve; di velocit&agrave; a centro curva rispetto a Pecco ma in generale sono riuscito a portare la moto un po' pi&ugrave; verso la mia direzione. Mi manca qualcosa ancora sulla velocit&agrave; massima ma voglio concentrarmi sul mio pacchetto e su quello che ho". Sebbene la Ducati non vinca in Germania dal 2008, quest'oggi ha palesato nuovamente quella a tutti gli effetti sembra essere l'univoca realt&agrave;, ovvero il fatto di essere il riferimento della MotoGP. La casa italiana ha infatti piazzato cinque moto nelle prime sei posizioni: "La Ducati in questi anni ha fatto un lavoro incredibile. Non ci sono pi&ugrave; le piste Ducati, possiamo essere veloci dappertutto. Sapere che c'&egrave; sempre un ottimo potenziale &egrave; un modo perfetto per iniziare il week-end di gara".&nbsp;Infine un'analisi sulla possibile scelta della gomme: "Hanno portato gomme un p&ograve; strane ma stanno funzionando bene, penso che la gomma posteriore dura sar&agrave; la scelta per la gara". Solo una vittoria MotoGP al Sachsenring per Ducati. Il tab&ugrave; continuer&agrave;?        

Il pilota della VR46 continua a mostrare evidenti miglioramenti, prendendosi il secondo tempo del venerd&igrave;

GP Germania, Marini: “Riesco a fare quello che voglio mentre guido”

        Serviva una risposta dopo la sfortuna del Mugello, e Celestino Vietti non si &egrave; fatto attendere. A Barcellona infatti il piemontese ha messo insieme una gara perfetta, con il sorpasso all&rsquo;ultimo giro su Aron Canet come ciliegina sulla torta. Il tutto al termine di un fine settimana a tratti difficile, finito per&ograve; come meglio non poteva. Il commento di Vietti   &ldquo;Venerd&igrave; ero un po&rsquo; in difficolt&agrave; sul singolo giro, ma sabato mattina abbiamo trovato una soluzione che mi ha permesso di migliorare. La gara &egrave; stata tosta - confessa Celestino - specie a causa del grande caldo, iniziata tra l&rsquo;altro con una partenza non bellissima. Sul finale il mio piano era quello di fare tutto l&rsquo;ultimo giro davanti, ma Canet &egrave; stato bravo a passarmi alla uno, cos&igrave; ho cercato di preparare la riposta nel mio punto preferito. Aron ha staccato forte alla dieci, ma per fortuna &egrave; andato largo in uscita, cos&igrave; sono riuscito a passare&rdquo;.&nbsp;E&rsquo; stato difficile gestire le gomme? &ldquo;Stando dietro ad un altro pilota la gomma anteriore tendeva a scaldarsi molto, il che rendeva difficile fare le curve in appoggio e fare dei sorpassi. L&rsquo;ultimo giro &egrave; stato complicato quindi passare: ho avuto forse anche un pizzico di fortuna, ma l&rsquo;importante &egrave; che sia andata bene&rdquo;. GP Catalunya Moto3, Foggia: "Ogni minima sfiga ce l'ho io"       

Il piemontese pu&ograve; esultare: "Non facile gestire le gomme con il caldo. Canet bravo, ma sono riuscito a passare"

Moto2 Catalunya, Vietti:  “Ultimo giro? Cambiato piano all'ultimo, è andata bene”

Continua il buon momento di Luca Marini che, dopo l&rsquo;ottimo weekend del Mugello, ha centrato la nona casella in griglia nelle Qualifiche del GP Catalunya. Una posizione di partenza che consente al portacolori Mooney VR46 di sognare un altro piazzamento a punti anche se, come ha spiegato al termine della Q2, la scelta delle gomme da utilizzare sar&agrave; il tema chiave del Gran Premio.  GP Barcellona: &quot;Io come Stoner? No, chiedo solo pi&ugrave; potenza&quot;  Marini e il tema gomme   &ldquo;Il degrado della gomma posteriore non sar&agrave; un reale problema, tutti gestiremo perch&eacute; si scalda molto con queste temperature e nessuno prover&agrave; ad azzardare nei primi giri&rdquo;, &egrave; il parere del pilota marchigiano in previsione del GP di domenica. &ldquo;Il degrado c&rsquo;&egrave; ed &egrave; evidente, ma sia la mescola dura che la morbida funzionano bene e scegliere quella giusta per la corsa non sar&agrave; cos&igrave; scontato&rdquo;.  Una decisione che Marini, dal canto suo, rimanda al warm up: &ldquo;Sceglier&ograve; domani, anche in base a quello che faranno gli altri: se tutti fanno una scelta, probabilmente &egrave; quella giusta, ma la differenza tra le mescole &egrave; poca e bisogner&agrave; avere anche un pizzico di fortuna nella scelta&rdquo;.  Sognare un piazzamento in Top Five &egrave; troppo? Luca la butta sul ridere: &ldquo;Se arrivassi nei primi cinque butterei tutto gi&ugrave; (ride),&nbsp;ma non &egrave; il mio obiettivo, sono indietro col lavoro e venerd&igrave; ho faticato tanto. In FP4 mi mancava qualcosa, ma in gara mi far&ograve; trovare pronto. Saranno importanti i primi due giri e dovr&ograve; gestire, come detto, le gomme per il finale&rdquo;.    Le previsioni di Luca   In un GP cos&igrave; influenzato dal caldo e dal tema pneumatici sar&agrave; difficile, secondo Marini, immaginare che un pilota possa provare a fuggire e correre in solitaria: &ldquo;Nessuno prover&agrave; a scappare, tranne forse Aleix o Fabio, ma devi davvero averne di pi&ugrave; per pensare qualcosa del genere in queste condizioni, altrimenti sarebbe una scelta poco conveniente. Secondo me assisteremo a una gara in stile stagione 2019, quando in avvio si guidava dolcemente per poi spingere negli ultimi passaggi&rdquo;.  Un altro aspetto fondamentale della corsa sar&agrave; lo start: &ldquo;Tutte le moto vanno forte, il vero punto &egrave; azzeccare la partenza. Tutto dipende dall&rsquo;utilizzo della frizione, che richiede una certa precisione da parte del pilota: questo sar&agrave; uno degli aspetti che determiner&agrave; l&rsquo;esito finale&rdquo;, la conclusione del marchigiano.  Pesaro omagger&agrave; Valentino Rossi con un casco alto 4 metri 

Il ducatista, nono sulla griglia del Montmel&ograve;, non crede di poter puntare a un piazzamento nella Top Five

MotoGP Catalunya, Marini: &ldquo;Butterei tutto gi&ugrave; se arrivassi nei primi cinque&rdquo;

        Quattordicesimo, a circa un secondo di ritardo dall'Aprilia di Aleix Espargar&ograve;. Marco Bezzecchi vive da rookie della MotoGP il Gran Premio di Catalunya, appuntamento organizzato sulla pista del Montmel&ograve;. Il pilota Mooney VR46 ha gi&agrave; notato caratteristiche del tracciato situato nei pressi di Barcellona: "Sar&agrave; tosta qui - le sue parole - in gara. Negli ultimi sei o sette giri navigheremo. La moto sembrer&agrave; una barca". Prima della domenica, c'&egrave; per&ograve; il sabato: "Ecco, teoricamente, andremo pi&ugrave; forte nella mattinata, sfruttando le temperature pi&ugrave; basse. Oggi nel time attack ho avuto strane sensazioni con le gomme. Non ha lavorato bene e, in realt&agrave;, spero che non fosse un problema derivante dalla gomma. Preferisco sperare fosse un problema nostro". Lo spera perch&eacute;, qualora il problema fosse del team, sarebbe da loro meglio risolvibile: "S&igrave;, dato che le gomme sono sempre molto buone. Magari, qui con la morbida, dotata di buon grip, la moto &egrave; andata un po' in difficolt&agrave;. O forse non guidavo io in maniera corretta. Guarder&ograve; la telemetria, ci ho fatto tre giri, ma ero impiccato. A destra si supera il cento per cento di usura, forse la dura ha possibilit&agrave; di durata pi&ugrave; alte". Barcellona come Il Ranch di Tavullia  Ci si diverte in queste condizioni? La domanda &egrave; diretta: "Mmm. Meno del solito - la risposta del Bez -cio&egrave;, lo trovo divertente perch&egrave; con la potenza della MotoGP si sta sempre a bandiera, di traverso. Per&ograve;, non si avanza, non si percorrono metri. Non si pu&ograve; usare potenza, &egrave; pi&ugrave; divertente con la Moto2. Si viaggia forte solo in rettilineo". Sar&agrave; come al Ranch, un festival delle derapate: "S&igrave;, l'unico problema &egrave; che se derapi con la MotoGP, percorri poca strada. Insomma, &egrave; cos&igrave;. Qui in sella alla MotoGP &egrave; strano. In una pista 'normale', si esce dalle curve e si prova godimento. Qui, invece, la moto non tira. Se si mette potenza, si va pi&ugrave; piano. Qui tutto gas si da in pochi punti. In curva sgomma, a volte anche in rettilineo. Con la soft mi chiudeva davanti, con la media no".        

Marco affronta il Montmel&ograve; per la prima volta nella top class: "Non si pu&ograve; usare tutta la potenza, si &egrave; sempre di traverso. Negli ultimi sei o sette giri di gara navigheremo"

GP Catalunya, Bezzecchi: “Qui ci si diverte di più con la Moto2”

        Con la prestazione di Jerez Marco Bezzecchi ha attirato su di s&egrave; l'attenzione dei pi&ugrave;, sintomo di una crescita che, gara dopo gara, &egrave; sempre pi&ugrave; evidente. La prima giornata di prove del pilota della VR46 Academy si &egrave; conclusa tutto sommato positivamente, ma con la consapevolezza che il lavoro da fare per avvicinarsi ai primi &egrave; ancora tanto. Il 23enne riminese al termine delle prove ha sottolineato in special modo le condizioni di aderenza della pista: "Stamattina il grip era molto buono, anche nel pomeriggio in realt&agrave;, per&ograve; la moto era molto pi&ugrave; nervosa, c'era un grip strano. Non mi sono riuscito a spiegare il perch&egrave;. Tutti i piloti Ducati hanno lamentato questo grip strano, secondo me &egrave; un problema pi&ugrave; di aderenza nel massimo angolo". Bezzecchi contento a met&agrave;: "Bilancio positivo ma non sono soddisfatto del time-attack"  Il 18&deg; tempo di oggi non rappresenta probabilmente l'effettivo potenziale di Bezzecchi, che analizza il suo pomeriggio: "Ho fatto un po' pi&ugrave; di fatica rispetto a Jerez per&ograve; non sono sorpreso perch&egrave; era la mia prima volta a Le Mans con la MotoGP. Oggi pomeriggio abbiamo trovato qualche soluzione interessante per la staccata, anche se abbiamo perso qualcosa in stabilit&agrave; e questo non mi ha permesso di essere costante giro dopo giro". Gli obiettivi per domani sono chiari: ritrovare maggiore stabilit&agrave; e migliorare sotto il profilo della guida: "Ho fatto parecchi errori nelle FP2 anche se sono stato un p&ograve; pi&ugrave; veloce rispetto che al mattino, perci&ograve; devo lavorare anche un p&ograve; sulla mia guida. Tuttavia sono sicuro che domani troveremo la strada giusta. Il bilancio &egrave; tutto sommato positivo, anche se non sono contento del time-attack. In generale, aldil&agrave; del problema grip, comunque vorrei cercare di trovare pi&ugrave; stabilit&agrave; in frenata". Moto2: Acosta il pi&ugrave; veloce delle FP2, Chantra resta leader della combinata       

Venerd&igrave; agrodolce per il pilota italiano, che analizza le sue prestazioni soffermandosi sulle particolari condizioni di grip della pista

MotoGP Francia, Bezzecchi: “Tutti i piloti Ducati avvertono uno strano grip”

La MotoGP approda in Europa, con il Gran Premio del Portogallo quale tappa iniziale di un lungo cammino. Cosa gradita a Luca Marini, entusiasta di correre nel Circuito do Algarve: &quot;Arrivo qui contento - svela - perch&egrave; mi piacciono clima e strutture presenti nel Vecchio Continente. Il paddock funziona al completo, mi trovo a mio agio e mi diverto di pi&ugrave;. In Europa si sta bene, ci sono tante cose da fare, apprezzo parecchio il tracciato. Qui la Ducati &egrave; andata forte nel 2021, io pure. Mi sento positivo e carico&quot;.  Sei rapido in prova, cosa ti manca per essere veloce anche in gara?  &quot;Niente di particolare, si tratta di cose messe insieme. Stiamo lavorando per sistemare tutto al meglio: il team e nuovo, la squadra pure, la moto anche. A inizio anno abbiamo faticato un po&#39;, notando come sia la gara il momento in cui raccogliere i dati pi&ugrave; indicativi e utili. Solo in gara si capiscono certe cose, sia da parte della squadra, che da parte del pilota. Ho bisogno di qualche Gran Premio. Ma adesso, arrivati in Europa, su pista meglio conosciute, possiamo far valere le esperienze maturate nelle precedenti quattro uscite, provando a stare davanti&quot;.  C&#39;&egrave; da fare sulla moto o su di te?  &quot;Sulla moto, dobbiamo perfezionare la gestione elettronica e il rendimento delle gomme. In ogni gara disputata quest&#39;anno, abbiamo riscontrato relative peculiarit&agrave;: sappiamo quali siano stati i punti deboli o dove non eravamo perfetti, capendo come migliorarci. Qui mettiamo tutto insieme&quot;.  Marini: &quot;Io pesante per la MotoGP? Macch&eacute;&quot;   Se avete gi&agrave; letto il seguente articolo, leggete anche la risposta di Luca. La storia del peso &egrave; vera? Macch&eacute;: &quot;B&egrave;, io peso giusto un paio di chili in pi&ugrave; rispetto agli altri piloti, ma non peso troppo per la MotoGP. Anche perch&egrave; meno di cos&igrave; non potrei pesare (ride). Sto molto attento a tutto, rimanendo pi&ugrave; leggero e in forma possibile. Ovviamente, a tutto c&#39;&egrave; un limite. Comunque, il mio problema attuale non &egrave; il peso, anzi. Ad Austin mi sono mancate accelerazione e velocit&agrave;, per&ograve; non sono stato l&#39;unico a lamentarmene. Il peso non c&#39;entra niente&quot;  Quando le gomme si consumano, cambia parecchio la guida?  &quot;Non tanto. Dall&#39;anno scorso a oggi, le gomme si consumano sempre meno. Adesso possiamo completare ogni passaggio della gara spingendo quasi al cento per cento. L&#39;unica noia &egrave; il surriscaldamento della copertura posteriore, situazione che va gestita. Infatti, spesso usiamo la soluzione morbida. Rispetto al 2019, non cambia tanto, servono accorgimenti in sella&nbsp;  Considerando Bastianini, vorresti usare la GP21, gi&agrave; sviluppata e completa?  &quot;Il team non poteva sapere come sarebbero andate le prime gare, quindi penso che la GP22 sia la decisione giusta. Io stesso non potrei chiedere di meglio. Analizzando i dati, forse, potremmo dire che con la GP21 sarebbe stato pi&ugrave; semplice, un po&#39; mi avrebbe aiutato. Nei test ho tribolato, inoltre dovevo conoscere tutto: capotecnico nuovo, moto. Siamo un po&#39; in ritardo, ma non ho fretta: sono al secondo anno di MotoGP, non ho fretta di vincere. Sono sicuro che i risultati arriveranno&quot;.  Remy Gardner: &quot;Il primo impatto con la MotoGP? Uno schiaffo in faccia&quot; 

A precedere il Gran Premio del Portogallo, Luca chiarisce la questione: &quot;Sar&ograve; due chili pi&ugrave; degli altri piloti, sotto non posso andare. Vincere? Non c&#39;&egrave; fretta, questo &egrave; il mio secondo anno in classe regina&quot;

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